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Doctor Strange: 20 fatti strani sul corpo dello Stregone Supremo

Doctor Strange: 20 fatti strani sul corpo dello Stregone Supremo

Doctor Strange ha debuttato nel 1963 nelle storie a fumetti, e ha combattuto il male da prima dei Fantastici Quattro e degli Avenger. Il mondo di Doctor Strange è molto strano, e non ci sorprende che anche il suo corpo abbia qualche stranezza.

In un certo senso, l’intera storia di Strange è incentrata sul suo corpo: un neurochirurgo geniale, la sua identità è definita da ciò che riesce a fare con le proprie mani. Quando un incidente d’auto gli danneggia irreparabilmente entrambe le mani, lasciandolo incapace di lavorare, Strange si sente inutile, e niente più importa se non può riparare, appunto, il proprio corpo. Il che lo porta ad incontrare l’Antico, alla redenzione, e al diventare maestro di una magia mistica e potente.

Durante più di cinquant’anni di storie di Strange abbiamo scoperto tantissimi fatti sul suo corpo. E non ci sorprende che, in così tanto tempo, i creatori Stan Lee e Steve Ditko hanno fornito ai fan tantissimo materiale su cui discutere. Il corpo di Doctor Strange ha delle bizzarre capacità. Ecco 20 fatti strani sul corpo di Doctor Strange.

Il suo corpo è più vecchio della Terra stessa

doctor strangeNo, Doctor Strange non ha miliardi di anni. E, nell’Universo Marvel, nemmeno la Terra è così vecchia: ha poco meno di un secolo. Ci spieghiamo: è una storia complicata, ma ad un certo punto Eternità (l’incarnazione dell’universo) decide che il tempo della Terra è finito. Strange decide di salvarla, ma fallisce, e la Terra viene distrutta. Scopriamo che era tutto un piano di Incubo, un nemico di Strange, ma la distruzione del pianeta è stata reale.

Dopo che Stephen libera Eternità dalle grinfie di Incubo, Eternità dice di non poter annullare ciò che è già successo. Per compensare, diciamo, crea una nuova Terra che è esattamente come il pianeta originale (ripristinando anche le persone e le loro memorie). Solamente il corpo di Strange, chiaramente, è l’unico a non essere ricreato e ad essere, quindi, più vecchio di questa nuova terra.

Per diventare Stregone Supremo, prima deve morire

doctor strangeLa storia di Strange è piena di sorprese (e di shock). In una storia che risale a prima della distruzione della Terra, l’Antico perde la vita, passando i propri poteri a Doctor Strange, che diventa il nuovo Stregone Supremo della Terra. La prima prova di Strange arriva quando un fanatico anti-magia lo pugnala alla schiena. L’Occhio di Agamotto risucchia l’anima di Stephen al proprio interno, mentre la vita lo lascia.

Durante il percorso per tornare nel mondo esterno, Strange confronta un’incarnazione della fine della vita, ma sopravvive. Ritorna quindi nella sua forma fisica, e l’Antico gli rivela di aver affrontato la stessa cosa, una volta. Il processo gli ha permesso di liberarsi dalle paure fisiche che avrebbero impedito la sua crescita magica. E di diventare davvero lo Stregone Supremo della Terra.

Ha perso l’occhio sinistro e Dormammu si è trasferito nella sua orbita

doctor strangeVerso la fine degli anni Ottanta, per un paio d’anni, a Doctor Strange è mancato un occhio. Durante un periodo intenso di lotta contro i demoni, Stephen ha cominciato a praticare la magia nera, anche se con riluttanza. Questa scelta, però, gli costò la perdita dell’occhio sinistro in battaglia. Per un po’ di tempo, coprì l’orbita con una benda, finché Agamotto non vi trapiantò l’occhio di Silver Dagger.

Prima del trapianto, però, qualcosa abitò l’orbita dell’occhio di Stephen: Dormammu. Strange aveva distrutto Dormammu durante un incontro precedente, e ciò che era rimasto di lui (o della sua forza vitale) si era infiltrato dietro la benda. Si nascose lì fino ad avere abbastanza forza da impadronirsi del corpo di Stephen. Spoiler: non durò a lungo.

Il suo corpo è un’arma vivente

doctor strangeStephen Strange usa più la mente che la forza bruta. Parte di ciò che rende il personaggio memorabile è il fatto che Strange normalmente vince superando i nemici in astuzia, non in forza. Ma, quando serve, Doctor Strange sa colpire, sia fisicamente che con la stregoneria. Nei numeri 130 e 131 di Strange Tales, Mordo crea un culto con lo scopo di dare la caccia al proprio arcinemico.

Quando lo attaccano alle spalle, prima che riesca a lanciare un incantesimo, ricevono una spiacevole sorpresa: l’addestramento mistico di Strange comprende le arti marziali. Non solo: nel numero 9 di Defenders dà il proprio meglio, quando si rivela capace di affrontare Mantis, che è probabilmente in cima alla lista degli esperti di arti marziali dell’universo Marvel.

Ha bisogno di cibo velenoso per sopravvivere

doctor strangeQuando Jason Aaron ha cominciato a lavorare a Doctor Strange nel 2015, ha deciso di far soffrire Stephen. Aaron pensava, infatti, che gli incredibili poteri di Strange lo rendessero troppo simile ad una divinità. Così Aaron decise di trovare un modo per compensare: Strange deve pagare un prezzo terribile. Parte della sua “punizione” è il dover mangiare cibi che “hanno il sapore della lebbra”.

A quanto pare, il continuo uso della magia ha alterato il corpo di Stephen, che ora può solamente mangiare sbobba aliena. Può mangiare solamente cibi che ucciderebbero qualunque umano, e probabilmente, ad un certo punto, ucciderà anche lui. Ma è il prezzo che deve pagare per essere in grado di salvare parecchie vite, e lo paga volentieri.

Dormire mette la sua vita in pericolo

doctor strangeLa vita di Stephen Strange non è facile: addirittura il sonno gli può risultare mortale senza le dovute precauzioni. Nel numero 122 di Strange Tales, Stephen passa diversi giorni senza dormire, per poi crollare alla propria scrivania. Quando si sveglia, compare una misteriosa figura col mantello che lo combatte e sconfigge. Nella lotta, nessuno dei poteri di Doctor Strange funziona.

E capisce perché: sta sognando, e Incubo decide cosa succede nel sogno. Esausto, si era dimenticato di pronunciare l’incantesimo che lo protegge da questo genere di cose. Alla fine, nonostante Incubo sia potente nei sogni, Stephen riesce comunque a cavarsela grazie alla propria astuzia e svegliarsi. Anche questo è un alto prezzo da pagare, e Strange lo paga volentieri per fare in modo che tutti gli altri possano dormire sonni tranquilli.

La magia impedisce al suo corpo di invecchiare

doctor strangeStephen Strange non è anziano tanto quanto l’Antico, ma è decisamente più vecchio di quel che sembra. L’Universo Marvel ha una linea temporale particolare, nella quale la corrente età degli eroi è cominciata all’incirca dieci/quindici anni fa, anziché negli anni Sessanta.

La serie di Lost Generation, comunque, ci ha rivelato che Strange ha fatto parte dell’Universo Marvel da quando è comparso nei fumetti per la prima volta. Il suo aspetto relativamente giovane è, in realtà, una “controindicazione” dell’uso della magia. Inoltre, il fatto che sia passato attraverso l’Occhio di Agamotto ha fermato del tutto il suo processo di invecchiamento.

Ha perso la maggior parte dei propri poteri quando Hulk gli ha rotto le mani

doctor strangeQuando gli scrittori vogliono sconvolgere un po’ le cose nel mondo di Doctor Strange, si divertono a togliergli il titolo di Stregone Supremo. La perdita di poteri più famosa di Strange è forse avvenuta quando Hulk gli ruppe le mani durante World War Hulk. Nella storia, anziché affrontare Hulk direttamente, Stephen decise piuttosto di proiettare la propria persona astrale nella mente di Hulk, per cercare di ragionare con Bruce Banner.

Proprio quando sembra che tutto sia andato per il meglio, Bruce si trasforma di nuovo in Hulk, che spezza le mani astrali di Stephen. Chiaramente, la cosa ha conseguenze sulle sue mani reali. Incapace di fare i gesti rituali che sono necessari per lanciare incantesimi, Stephen perde la maggior parte dei propri poteri.

Ha un occhio nel bel mezzo della fronte

doctor strangeParliamo dell’Occhio di Agamotto. Fino al suo arrivo nella versione del MCU, l’Occhio era magico, e non una Gemma dell’Infinito. È lo strumento più potente di Stephen, e ha diverse funzioni: da sonda mentale a phaser magico.

A volte, l’occhio salta fuori dall’amuleto e si fissa sulla fronte di Strange. È certamente una cosa simbolica (diventa il “terzo occhio” del misticismo) ma non sembra che questo spostamento renda l’occhio più potente. Ha solo un aspetto particolarmente strano.

Il suo corpo passa molto tempo inerte

doctor strangeNelle prime storie di Doctor Strange, Stephen combatteva la maggior parte delle proprie battaglie al di fuori del proprio corpo, con una proiezione astrale. Doctor Strange, infatti, fu influenzato dalla fascinazione dei primi anni Sessanta nei confronti del misticismo orientale. E le proiezioni astrali ne facevano parte. Per Stephen, inoltre, è un potere formidabile: quando è fuori dal proprio corpo, può attraversare oggetti solidi e viaggiare alla velocità del pensiero, mantenendo i propri poteri intatti.

Anche qui, ovviamente, c’è un prezzo da pagare, e delle regole. Quando Stephen lascia il proprio corpo, sviene. Il corpo non si può muovere, e diventa quindi particolarmente vulnerabile. Strange può proteggere il proprio corpo con degli incantesimi, ma comunque il corpo muore se lo spirito non ritorna entro 24 ore. In una storia, Mordo distrae Strange in modo da impossessarsi del corpo di lui, con l’obiettivo di tenerlo impegnato fino alla morte. Ovviamente, fallisce.

Ha rifiutato la possibilità di fondere il proprio corpo con l’intero universo

doctor strangeQuando l’Antico morì combattendo Shuma-Gorath, Doctor Strange pensò di aver perso il proprio mentore per sempre. E invece: lo spirito dell’Antico è diventato un tutt’uno con l’universo fisico. Nel numero 19 di Doctor Strange, Stephen rifiuta la possibilità di fare lo stesso. Vacillante dopo una battaglia estenuante, Stephen scopre che si era trattato, in realtà, di una prova, e di essersi dimostrato pronto per unirsi al proprio mentore: l’intero universo sarebbe diventato il suo corpo.

Ma Strange ama essere umano, e rifiutò. Anche quando l’Antico gli disse che così facendo avrebbe perso il proprio stato di Stregone Supremo, Stephen non cambiò idea. Ma c’è un altro colpo di scena: l’intera questione era stata un complotto di Xander per annullare la minaccia di Doctor Strange. Fu la prima volta in cui Strange perse il proprio ruolo di Stregone Supremo. E non fu sicuramente l’ultima.

I poteri di Stephen vengono anche dal suo corpo, non solo dal suo spirito

doctor strangeLa natura dei poteri di Doctor Strange sembra cambiare a seconda degli scrittori. Vengono dall’addestramento e dalla conoscenza. Sono un dono dell’Antico. Sono incantesimi lanciati da Strange. Chi più ne ha più ne metta. Una cosa che non è cambiata nel corso del tempo, però, è che l’utilizzo della magia lo stanca anche fisicamente.

È fisicamente estenuante, e a volte addirittura doloroso. Una volta, Hulk si schianta contro i muri di una prigione magica creata da Strange. Questa è ovviamente inespugnabile, ma l’impatto causa tanto dolore a Strange da farlo svenire, e la prigione scompare.

Può essere fermato da un proiettile

doctor strangeNel 1966, Dr. Strange aveva perso molto carattere. Ditko e Lee non si parlavano più, e Denny O’Neill si incaricò di scrivere il fumetto, ma senza grandi risultati. Il cattivo da lui creato, Mr. Rasputin, non era sicuramente all’altezza di Mordo, ma si rivelò un antagonista piuttosto logico: quando si rese conto di non essere in grado di battere i poteri di Doctor Strange, decise di rimediare sparandogli. Mr. R. era un discendente del mistico Rasputin amico dell’imperatore russo Nicola II (sì, quello che tutti conosciamo grazie ad Anastasia), interessato alla magia in quanto strumento di potere. Non essendo interessato ad usare la magia in altro modo, non gli dispiaceva ricorrere alla scienza o ad una pistola, se necessario. E così, sparò a Strange. Ma era un uomo razionale, e dopo aver scoperto di averlo solamente ferito, decise di restare in disparte e mandò un sicario a finirlo.

Non ha mai curato le proprie mani

doctor strangeAlcuni personaggi sono definiti dai propri limiti fisici. Stranamente, Doctor Strange ci pensa raramente. All’inizio, quando chiede una cura per le proprie mani all’Antico, nulla importa se non avere un corpo normale. Si converte poi dalla medicina alla magia e, anche se l’Antico avrebbe potuto curare le sue mani, Strange non pensa nemmeno di chiedere.

È un cambiamento importate per il personaggio e, per alcuni fan, è ciò che rende Strange un personaggio originale e fresco: se all’inizio è ossessionato dal proprio handicap, alla fine del film non lascia che questo lo definisca.

Nella sua prima apparizione, avrebbe potuto essere asiatico-americano

doctor strange Ecco il viso di Strange nella sua prima apparizione: che fosse asiatico? Alcuni lettori sono convinti che, all’inizio, il personaggio fosse asiatico-americano. Inoltre, una delle prime storie, vedeva la presenza di un mago asiatico come protagonista: che Lee e Ditko si stessero rifacendo pesantemente agli stereotipi del misticismo orientale?

Quando poi il fumetto diventò famoso, Ditko cominciò a ritrarlo come un uomo bianco. Chi si oppone a questa teoria, poi, sostiene che l’aspetto originale di Strange fosse in realtà solo una stranezza dello stile di Ditko dell’epoca: Mordo, infatti, ha un viso simile a quello di Strange, nonostante sia europeo.

Problemi di alcolismo

doctor strangeStephen Strange tocca il fondo dopo l’incidente, e Ditko lo ritrae come una persona che cessa di avere interesse per il mondo e per se stesso, e che quindi passa il proprio tempo bevendo per dimenticare. Gli scrittori che sono venuti dopo hanno amato questa caratteristica del personaggio di Strange, che lo rende ancora più tormentato, e hanno pensato di trasformare l’alcol in una dipendenza addirittura antecedente all’incidente.

Il numero 11 di Doctor Strange descrive il passato di Stephen come un “relitto abbandonato”. Altre storie fanno lo stesso, anche se senza troppa continuità. Lo Strange dello scrittore J.M. DeMatteis ha dei problemi di alcolismo sin dalla giovinezza. Perché? Nella storia, Mordo stava già cercando di liberarsi di lui, il che condusse Strange alla bottiglia, e l’incidente in macchina diventa un diretto risultato di questo tormento: un tentativo di togliersi la vita, in modo da liberarsene per sempre.

Il suo corpo è stato posseduto da molti antagonisti

doctor strangeIl fatto di essere posseduto è diventato una cosa di ordinaria amministrazione per Strange. Anche se possederlo non è una cosa facile: in una delle prime storie, un cattivo cerca di possedere il corpo di Stephen mentre lui si sta proiettando astralmente, ma non riesce a rompere le sue difese. Ma in molti ci sono riusciti. Ad esempio, in piccolo demone è riuscito ad entrare in Stephen oscurandone il giudizio abbastanza a lungo da fargli prendere delle decisioni terribili durante la battaglia contro Xander e i suoi maestri.

Inoltre, dopo che Hulk gli spezza le mani, Stephen lascia entrare in lui una porzione del mostruoso demone Zom, in modo tale da avere il potere di sconfiggere Hulk. Dopo, gli ci vogliono due anni per esorcizzare Zom, e la corruzione gli costa il titolo di Stregone Supremo.

Ha creato cloni magici del proprio corpo che combattono al posto suo

doctor strangeLe storie di Strange degli anni ’90 hanno introdotto Salomé, un’ex Stregone Supremo che ritorna e usurpa il titolo di Doctor Strange. Un’alleata del demone Zarathos, non sembra essere la persona più adatta per il ruolo, ma la sua presenza ha uno scopo ben preciso: quello di creare un nuovo scenario. Stephen è ora un losco uomo d’affari di nome Vincent Stevens, e l’azione viene lasciata nelle mani di un mago mascherato di nome Strange, che usa la forza più che l’astuzia.

Si scopre però che, dopo essere stato portato da Salomé fuori dalla nostra dimensione, Strange ha creato due sosia che sono diventati i suoi agenti (Stevens e Strange). Quando i due diventano troppo indipendenti, Strange distrugge Stevens e manda Strange nella Dimensione Oscura di Dormammu. E, alla fine, sconfigge anche anche Salomé.

Era un vampiro

doctor strangeSe pensate che un crossover tra Doctor Strange e Dracula sia una cosa assurda, beh, sappiate che è successo. Ovviamente, Dracula non era in grado di distruggere Strange. Ma, quando Dracula si aggiudicò la propria serie, Tomb of Dracula, Doctor Strange non fu in grado di ucciderlo. E ci viene da chiederci: Dracula è potente, ma è davvero così potente da essere davvero un ostacolo per colui che ha battuto Dormammu e Incubo?

A metà del crossover, inoltre, Dracula morde Doctor Strange. Lo spirito di Stephen lascia il suo corpo, ma lo vede risorgere come vampiro prima di riuscire a sistemare le cose. Come finisce? Stephen pensa di aver sconfitto Dracula e se ne va, ma, in realtà, il vampiro l’ha ipnotizzato in modo tale da farlo finalmente andare via.

La magia gli causa così tanto dolore che ha creato un mostro per assorbirlo

doctor strangeUno dei prezzi che Strange deve pagare per il propri poteri, l’abbiamo detto, è il dolore. Fu un’idea dello scrittore Jason Aarons, il quale pensò che, essendo l’utilizzo della magia una cosa innaturale, questa dovesse causare dolore al personaggio.

E l’unico modo nel quale Stephen può sopravvivere, quindi, è quello di esorcizzare il dolore: Strange lo racchiude nella cantina del Sanctum e lo lascia crescere, finché prende le sembianze di un mostro. È inutile dirlo: avere un mostro fatto di dolore in cantina non è una cosa particolarmente saggia, e le cose non vanno esattamente per il meglio.

Fonte: Screen Rant

10 coppie dei franchise Young Adult che sono state insieme nella vita reale

I franchise Young Adult sono diventati uno dei prodotti di Hollywood più amati dell’ultimo decennio. Il tutto è cominciato con il successo di Twilight e da lì, gli studios non si sono più fermati. Alcune delle storie per adolescenti sono state altrettanto famose, altre sono state degli incredibili flop.

Che vadano bene, che vadano male, una cose è sicura: i film in questione sono sempre un covo di storie d’amore. Di quelle alle quali tutti si appassionano. Di quelle che tutti gli adolescenti sognano. E, a volte, le star di molti di questi film si sono frequentate davvero, realizzando i sogni dei fan: a volte finiscono, a volte arrivano al matrimonio, ma succedono davvero.

Ecco 10 coppie dei franchise per adolescenti che si sono frequentate nella vita reale:

Logan Lerman e Alexandra Daddario (Percy Jackson)

10 coppie

Il franchise di Percy Jackson non sarà stato tra i più famosi, ma i suoi due capitoli sono sufficienti a dargli un posto nella storia dei franchise per adolescenti. Le due star del film sono Logan Lerman, che interpreta appunto Percy Jackson e Alexandra Daddario, ora star di Baywatch, che interpreta una semidea di nome Annabeth. I film non hanno ricevuto recensioni particolarmente positive, ma la chimica tra i due è innegabile. Non a caso: i due si sono frequentati per molto tempo, arrivando quasi a sposarsi. I due hanno tenuto la propria relazione lontano dai riflettori, nonostante fosse abbastanza seria da fidanzarsi ufficialmente nel 2016, a quanto pare. Purtroppo, finì poi nel giro di un anno.

Bonnie Wright e Jamie Campbell Bower (Harry Potter)

10 coppie

Lei ha interpretato Ginny Weasley, la sorella di Ron. Lui ha interpretato il giovane Gellert Grindelwald in Harry Potter e i Doni della Morte — Parte 1. Sono Bonnie Wright e Jamie Campbell Bower. I due si sono frequentati a partire dal 2009, ma hanno reso pubblica la propria relazione solamente nel 2010, quando sono arrivati insieme ai BAFTA. Si sono frequentati per due anni, per fidanzarsi ufficialmente nel 2011. Purtroppo, però, si sono lasciati all’incirca un anno dopo. Entrambi si sono rifiutati di fornire ulteriori dettagli, e alcuni dicono che si fossero lasciati già alcuni mesi prima che la notizia diventasse di dominio pubblico. A quanto pare, si sono lasciati in modo amichevole.

Sarah Hyland e Dominic Sherwood (Vampire Academy)

10 coppie

Nel 2014, la star di Modern Family Sarah Hyland è comparsa nell’adattamento cinematografico del romanzo di Richelle Mead Vampire Academy. Il film è stato un flop sia al botteghino che con i critici. Se non altro, sul set del film Sarah ha incontrato Dominic Sherwood, anche lui parte del cast. I due si sono frequentati per due anni, e la relazione ha attirato l’attenzione di molti, come quando l’attrice ha postato su Instagram un video di lei e il compagno che si baciavano intensamente in ascensore. Nell’estate del 2017, però, la rivista People ha rivelato la fine della storia tra i due. Sembra che siano “rimasti amici”, e da allora Hyland ha frequentato Wells Adams, e Sherwood ha frequentato la modella Niamh Adkins.

Kristen Stewart e Robert Pattinson (Twilight)

10 coppie

Sono probabilmente la coppia più famosa di quelle nate dai film per adolescenti. Parliamo ovviamente di Kristen Stewart e Robert Pattinson. I due si conobbero nel 2008, sul set del primo film, e l’amore sbocciò immediatamente. Era perfetto. I fan amavano alla follia la storia tra Edward e Bella, e l’idea che i due si frequentassero nella vita reale era addirittura più di quanto un fan devoto potesse chiedere. I due si sono stati insieme per addirittura quattro anni, si sono lasciati nel 2012, per poi tornare insieme brevemente nel 2013. Sembrava che quella fosse stata la separazione definitiva, ma recentemente sono apparse, sul Daily Mail, delle fotografie dei due. Chissà.

Zac Efron e Vanessa Hudgens (High School Musical)

10 coppie

Si contendono la popolarità con le star di Twilight. Zac Efron e Vanessa Hudgens sono diventati re e reginetta delle storie per adolescenti con il fenomeno di Disney Channel High School Musical, si sono conosciuti sul set e hanno cominciato presto a frequentarsi. Sono stati insieme per cinque anni, e la Hudgens ha parlato poi del perché si siano lasciati. A quanto pare, la crescente popolarità di Zac Efron stava cominciando a diventare un problema: la quantità di ragazze ai suoi piedi stava rendendo essere la sua compagna un compito davvero difficile. In molti speravano in un ritorno di fiamma, ma a quanto pare i due non sono più in contatto.

Ian Somerhalder (The Vampire Diaries) e Nikki Reed (Twilight)

10 coppie

La maggior parte delle storia d’amore di questa lista hanno a che fare con star che si sono conosciute facendo parte del cast dello stesso film. Questa è un po’ diversa, ma c’è da dire che entrambi i franchise in questione hanno a che fare con i vampiri. Stiamo parlando di Ian Somerhalder di The Vampire Diaries e la Nikki Reed di Twilight. Prima che si mettessero insieme, entrambi erano in relazioni serie. Lui stava con l’attrice Nina Dobrev, mentre lei era sposata con il concorrente di American Idol Paul McDonald. Si sono incontrati dopo essere tornati single, e le scintille sono scoppiate immediatamente. Sono stati insieme per tantissimo tempo, e si sono sposati. La relazione, però, non è stata immune alle controversie: durante un’apparizione in un podcast, infatti, Somerhalder ha rivelato di aver buttato via le pillole anticoncezionali della moglie. Che avesse preso la decisione di avere dei bambini per entrambi? In molti si arrabbiarono, ma la Reed chiarì con il pubblico il fatto che si fosse trattato di una decisione presa insieme.

Dianna Agron e Alex Pettyfer (Sono il numero quattro)

10 coppie

La storia tra Dianna Agron e Alex Pettyfer è stata una cosa piuttosto strana. I due si sono messi insieme durante le riprese di Sono il numero quattro, per poi lasciarsi il giorno dopo l’uscita al cinema (nonostante i pettegolezzi sul loro fidanzamento). Stando a quanto rivelato da E! Online, la relazione tra i due non era particolarmente sana, a causa del comportamento di Pettyfer. A quanto pare, lui aveva qualche mania di controllo, e pretendeva di leggere i messaggi di lei, ossessionato dall’idea che lei lo stesse tradendo. Ironicamente, come molti tabloid rivelarono, sembra che sia stato lui a tradire.

Anna Camp e Skylar Astin (Pitch Perfect)

10 coppie

I film di Pitch Perfect sono un esempio di enorme successo al botteghino. E, dietro le quinte, i film sono stati all’origine della fantastica storia d’amore tra Anna Camp, che interpreta Aubrey, e Skylar Astin, che interpreta Jesse. I due si sono incontrati nel 2012, sul set del film originale, sono diventati molto amici, e poi sono arrivate le scintille. A quanto pare, lei era divorziata ed esitante, oltre che cinque anni più vecchia di lui. Ma la chimica tra i due era innegabile. I due si sono fidanzati nel gennaio 2016, e si sono sposati nel settembre dello stesso anno. Da allora, sono felicemente sposati.

Jamie Campbell Bower e Lily Collins (Shadowhunters)

10 coppie

Ecco una coppia che si è frequentata, si è lasciata, si è rimessa insieme, si è lasciata di nuovo, e può darsi sia tornata insieme di nuovo. Jamie Campbell Bower e Lily Collins hanno fatto parte del cast di Shadowhunters: città di ossa nel 2013. Si sono messi insieme durante le riprese, ma si sono lasciati prima che il film arrivasse al cinema. Entrambi hanno frequentato altre persone, ma, nel 2015, si sono rivisti a Londra e si sono rimessi insieme. Ma poco dopo, si sono lasciati di nuovo. All’inizio del 2018, però, sono cominciate le speculazioni sul riavvicinamento dei due, dopo che entrambi hanno ricominciato a mettere mi piace ai post di Instagram dell’altro.

Evanna Lynch e Robbie Jarvis (Harry Potter)

10 coppie

Evanna Lynch e Robbie Jarvis si sono conosciuti grazie alla produzione di Harry Potter e l’Ordine della Fenice nel 2007. La Lynch interpretava Luna Lovegood e lui era la versione adolescente del padre di Harry, James Potter. I fan hanno avuto modo di seguire la relazione dei due costantemente, grazie alla loro tendenza a pubblicare foto di coppia in continuazione. I due apparivano felici insieme, ma qualcosa è andato storto: alla première di Animali Fantastici e Dove Trovarli, nel 2016, Evanna Lynch ha confermato a US Weekly la fine della loro storia, e il fatto che siano comunque ancora amici.

Fonte: ScreenRant

20 film che hanno subito cambiamenti radicali dell’ultimo minuto

La produzione di un film è un processo incredibilmente complicato, che richiede mesi, a volte anni di preparazione prima che comincino le riprese. Idealmente, il cast, la sceneggiatura, gli storyboard, le location, vengono decise e confermate prima dell’inizio delle riprese. Ma anche i migliori dei piani, a volte, vengono sconvolti. 

Ecco quindi una lista di cose che sono andate storte proprio all’ultimo minuto. In alcuni casi, le conseguenze sono state disastrose. In altri casi, i film sono stati comunque di successo e di qualità. Sono stati cambiamenti imponenti che, per un motivo o per l’altro, si sono resi necessari proprio all’ultimo. Qualunque sia la ragione, comunque, questi film mostrano quanto gli studio debbano e siano in grado di lavorare in maniera creativa e drastica per completare una produzione.

Ecco 20 film che hanno subito radicali cambiamenti dell’ultimo minuto:

Gangster Squad

20 film

Gangster Squad, film del 2013 diretto da Ruben Fleischer, ha avuto dei problemi di pessimo tempismo. Quando il trailer del film era già in circolazione, Il cavaliere oscuro – Il ritorno uscì nelle sale. Il weekend di uscita di questo film, però, fu segnato dalla tragedia: un uomo armato uccise dodici persone e ne ferì molte altre durante una proiezione del film ad Aurora, in Colorado, il 20 giugno 2012. Il trailer di Gangster Squad presentava una scena simile, dove un gruppo di gangster si mette a sparare in una sala cinematografica. Dopo l’attacco, il trailer venne immediatamente tolto dalla circolazione, e la scena in questione venne eliminata dal film. La data di uscita del film fu spostata, e il cambiamento non ebbe effetti negativi sul film: ricevette ottime recensioni e incassò più di 105 milioni di dollari.

Tutti i soldi del mondo

20 film

A volte, gli attori fanno cose talmente inaccettabili che vederli sullo schermo diventa difficile, se non un dilemma etico di dimensioni notevoli. L’abbiamo imparato ultimamente, quando fatti di sessismo e molestie di Hollywood sono diventati di pubblico dominio. Quello che è capitato a Tutti i soldi del mondo è che casi di molestie riguardanti un membro del cast sia venuto a galla durante la produzione: tutti gli attori nel film si sono resi disponibili a rigirarne molte scene, lodando Ridley Scott per la decisione. Infatti, Kevin Spacey doveva inizialmente interpretare J. Paul Getty in Tutti i soldi del mondo. Questo prima dell’arrivo di molte accuse di molestie sessuali. Fu questo il motivo che spinse il regista e la produzione a sostituirlo, ingaggiare Christopher Plummer e rigirare le scene. Plummer ha lavorato dal 20 al 29 novembre, meno di un mese prima della data di uscita del film. Che comunque uscì in tempo.

Justice League

20 film

Justice League è un film che ha diviso il pubblico e che ha suscitato, per lo più, l’ira dei critici. Perché diciamocelo: parlando di supereroi, è difficile non comparare il film con The Avengers. Il primo film corale della Marvel, infatti, incassò 1.5 milioni di dollari in tutto il mondo, mentre il concorrente della DC ne incassò solamente 657 milioni. Josh Weldon, il regista dei primi due film degli Avenger, subentrò a Zack Snyder nel maggio 2017, dopo che questi aveva lasciato il progetto per una tragedia familiare. Questo cambiamento, però, significò anche la necessità di rigirare parecchie scene. E un fallimento stellare: Henry Cavill aveva, allora, dei baffi che doveva tenere (per contratto) per il proprio ruolo in Mission Impossible 6. I baffi furono rimossi con la CGI. Non andò molto bene.

Apocalypse Now

20 film

Marlon Brando ha fatto una certa quantità di cose bizzarre nel corso degli anni. Come quella volta che fece delle richieste ridicole, poi cambiò idea, e diede ai produttori di Apocalypse Now un bel po’ di lavoro in più da fare. Brando doveva interpretare, originariamente, il Colonnello Kurtz, ma insistette per cambiare il nome del personaggio. Il regista, Francis Ford Coppola, decise allora di chiamare il suo personaggio Leighly, e il nome fu usato durante tutte le riprese. Ma, dopo aver letto Cuore di tenebra, il libro al quale il film si ispira anche se in modo approssimativo, Brando insistette perché il nome del personaggio tornasse ad essere Kurtz. E la sua richiesta venne assecondata di nuovo. Che abbia avuto un impatto sul film è discutibile, ma Apocalypse Now, con Marlon Brando nei panni del Colonnello Kurtz, è considerato uno dei migliori film di sempre.

Solo: A Star Wars Story

20 film

È chiaro che, con un franchise come quello di Star Wars, i produttori e gli studio devono stare bene attenti. E, quando qualcosa comincia a non funzionare, anche se nel bel mezzo delle riprese, sanno bene che è necessario fare dei cambiamenti per sistemare le cose. È questo il caso di Solo. La storia di Han Solo, infatti, doveva originariamente essere diretta da Phil Lord e Christopher Miller, prima che questi venissero licenziati e rimpiazzati da Ron Howard. Sembra che il film fosse quasi completato, e che Howard ne abbia rigirato all’incirca l’80%. E sembra che il budget sia raddoppiato.

Rogue One: A Star Wars Story

20 film

Ci saranno controversie a riguardo, ma per qualcuno è stato un capitolo memorabile, soprattutto per il tragico finale. Ma la scena in questione non è l’originale. Infatti, ad un certo punto, la Disney cominciò a preoccuparsi del fatto che le cose non stessero procedendo secondo i piani sotto la guida del regista Gareth Edwards. Per rimediare alla cosa, la compagnia decise di girare di nuovo le scene, questa volta dirette dallo sceneggiatore Tony Gilroy, con l’obiettivo di dare al film una conclusione più d’impatto. È per questo, inoltre, che la maggior parte dei trailer hanno delle scene che non compaiono poi nel film.

Rambo

20 film

Rambo è uno dei capolavori del cinema d’azione. All’inizio, però, era un terribile pasticcio lungo tre ore. Al punto che Stallone, dopo aver visto la prima versione del film, voleva impedirne l’uscita, perché pensava avrebbe rovinato la sua carriera. Fortunatamente non ci riuscì, ma suggerì di tagliare una buona parte del film e dimezzarne i tempi. I montatori seguirono il suo consiglio, e il prodotto finale è il film leggendario che tutti conosciamo.

Shrek

20 film

Chi ha familiarità con la versione del film in lingua originale, avrà sicuramente apprezzato la performance di Michael Myers nei panni dell’orco verde. Ma non solo non doveva essere lui, in origine, ad interpretare il personaggio per cui si registrarono maggior parte dei dialoghi con una voce completamente diversa. Originariamente doveva essere Chris Farley ad interpretare Shrek, il quale doppiò la maggior parte del film ma morì tragicamente prima della fine della produzione. Fu quindi il turno di Myers, che appunto doppiò buona parte del film con un forte accento canadese, prima di passare all’iconico accento scozzese che i fan della versione originale conoscono e amano. Doppiare il film tre volte è stato sicuramente un grande sforzo per la troupe, ma ne è valsa la pena.

Io e Annie

20 film

La qualità di alcuni film di Woody Allen, soprattutto quelli del periodo di Annie Hall e Manhattan, è innegabile. Annie Hall è uno dei suoi capolavori, e viene ricordato per essere una delle storie d’amore più realistiche e allo stesso malinconiche mai apparse sul grande schermo. Ma se il film fosse uscito nella sua versione originale, forse le cose sarebbero state ben diverse. Il film doveva originariamente concentrarsi sulla vita di Annie, della quale Alvy (Woody Allen) era solamente una piccola parte. Il risultato era una versione molto deludente del film lunga 2 ore e 20 minuti. Il montaggio, però, fece il miracolo, e il film diventò soprattutto una storia d’amore. La nuova versione fu montata in fretta e con una certa maestria, e alcuni segmenti del film furono completati addirittura poche ore prima delle proiezioni di prova.

Superman II

Il film di Superman uscito nel 1978 è fondamentale per il genere, e la sua influenza si vede ancora oggi. Il regista Richard Donner ebbe l’idea di creare una versione più realistica e terra terra della storia, e funzionò. Nonostante il successo del primo capitolo, però, Richard Donner non tornò sul set e non finì il secondo capitolo (che fu filmato contemporaneamente ed era, al tempo, quasi completo). Non sono chiare le ragioni: alcuni dicono che si rifiutò di tornare a causa di conflitti con i produttori, alcuni raccontarono del suo licenziamento. In ogni caso, Richard Lester subentrò alla regia per completare il film, il quale diede una vena più comica al film. Il film fu comunque un enorme successo, e la versione di Superman II di Donner uscì nel 2006.

Payback – La rivincita di Porter

Al tempo della sua uscita, nel 1999, il film di Brian Helgeland non ricevette recensioni uniformi da parte dei critici. Nel tempo, però, il favore del pubblico nei confronti del film è aumentato, soprattutto grazie alla nuova versione uscita nel 2006, che corrisponde alla versione originale del regista. Infatti, durante le proiezioni di prova, il pubblico non reagì positivamente al personaggio di Mel Gibson, e gli studio imposero una riscrittura del film in modo da rendere il personaggio più amabile, e alcune scene vennero rigirate con questo scopo. Il risultato è un film che, purtroppo, ha meno impatto sugli spettatori. Ma la versione originale è ben diversa, ed è facile capire perché gli studio fossero preoccupati: il protagonista è davvero senza scrupoli nella sua ricerca di vendetta.

Shining

Stanley Kubrick è il re della storia del cinema e, a quanto pare, anche il re dei cambiamenti dell’ultimo minuto: Shining fu cambiato non appena prima, ma addirittura dopo l’uscita al cinema. Kubrick era famoso per essere un perfezionista, capace di rigirare una scena sola per una settimana intera. Il caso di Shining è forse un record, anche per il regista: dopo l’uscita al cinema, infatti, Kubrick decise che l’ultima scena del film non era necessaria, e tutti i cinema in possesso di una copia del film dovettero tagliare l’ultima scena dalla propria copia, e rimandarla agli studio.

Ritorno al futuro

Michael J. Fox ha interpretato una serie di personaggi celebri, e quello di Marty McFly in Ritorno al futuro è forse il più famoso in assoluto. Quello che non tutti sanno, è che Eric Stoltz interpretò il personaggio per diverse settimane di riprese prima di essere sostituito da Fox. Ma non si trattò di un ripiego: Michael doveva essere Marty fin dall’inizio, ma dei problemi di sovrapposizione con le riprese di Casa Keaton lo costrinsero a rinunciare. Durante le riprese del film, però, tutti si accorsero che Stoltz non era troppo adatto al ruolo, e la Fox decise di adattare i tempi delle riprese alle esigenze di Michael J. Fox. I cambiamenti costarono circa 3 milioni di dollari, ma ne valse la pena. Eccome se ne valse la pena.

Il Signore degli Anelli

Per un attore all’epoca relativamente sconosciuto, essere parte del cast de Il Signore degli Anelli doveva significare davvero molto. Possiamo solo immaginare, quindi, la delusione provata da Stuart Townsend quando fu sostituito da Viggo Mortensen nel bel mezzo delle riprese de La Compagnia dell’Anello. Townsend non aveva girato molte scene, ma era già stato sottoposto a mesi di allenamento intensivo quando Peter Jackson decise che era troppo giovane per il ruolo di Aragorn. Viggo Mortensen non conosceva bene il romanzo, ma fu convinto dal figlio ad accettare la parte. Mortensen è diventato, in seguito, un attore particolarmente rispettato. Chissà se lo stesso sarebbe successo a Townsend.

L’isola perduta

Basato su un romanzo, L’isola perduta era il progetto dei sogni del regista Richard Stanley. Sfortunatamente, il suo sogno gli fu portato via quando fu licenziato dalla produzione dopo solamente tre giorni di riprese. Il film fu affidato quindi a John Frankenheimer, un regista di un certo rispetto, che però non fu in grado di salvare il film o di tenere a freno il comportamento eccentrico delle star Marlon Brando e Val Kilmer. Il risultato fu un disastro, che ricevette recensioni terribili e che fallì anche al botteghino. In tutto questo, ci viene dal pensare al povero Stanley che dovette assistere a tutto ciò senza poter fare nulla.

Clerks – Commessi

Clerks – Commessi costò solamente 27.000 dollari e finì per cambiare la vita dello scrittore e produttore Kevin Smith. Una commedia rilassata, che però aveva originariamente un finale molto più oscuro. Nel finale originale, il protagonista Dante veniva ferito da rapinatori, stroncando così ogni possibilità di un sequel. Smith filmò il finale in questione, ma fortunatamente decise poi di riscriverlo, e il secondo finale è quello che conosciamo e amiamo. Il film sarebbe stato ugualmente di successo senza questo cambiamento? Non lo sapremo mai.

Io sono leggenda

Il film con Will Smith del 2017 è stato un po’ dimenticato, e alcuni pensano che, se avesse mantenuto il finale originale senza allontanarsi troppo dal materiale originale, le cose sarebbero state diverse. Originariamente, nel finale, Will Smith si rendeva conto del fatto che le creature fossero intelligenti, così come delle implicazioni dei propri esperimenti su di loro. Ma, durante le proiezioni di prova, il pubblico non lo apprezzò particolarmente. E fu quindi sostituito dal quel finale esplosivo ma purtroppo generico che diventò poi definitivo. Peccato.

Casablanca

Se Io sono leggenda è stato dimenticato facilmente, Casablanca è invece sinonimo di film indimenticabile. E una delle ragioni della sua fama è proprio il finale. Ma pochi sapranno che in realtà la celeberrima scena non è stata definitiva fino al momento nel quale è stata girata. I problemi furono creati dalla censura: infatti, al tempo, era in vigore l’Hays Code, il quale assolutamente proibiva la rappresentazione l’adulterio al cinema. I produttori, quindi, non potevano fare sì che Ilsa lasciasse il marito per Rick. Decisero quindi per il finale dolce amaro che ha fatto la storia.

World War Z

Il romanzo World War Z, scritto da Max Broox, è uno sguardo molto interessante al tema dell’apocalisse zombie, mentre l’adattamento cinematografico, purtroppo, confonde la qualità con la qualità. Troppi, troppi zombie. La parte migliore del film è sicuramente l’atto finale, nel quale i toni vengono un po’ smorzati e il film acquista le sembianze di un horror. Il motivo del cambiamento? Il finale è stato rigirato dopo il completamento del film. Non è riuscito a salvare il film, ma si parla di un sequel diretto da David Fincher: c’è ancora speranza.

Scott Pilgrim vs. the World

20 film

Non è andato molto bene al box office, ma è in seguito diventato un cult grazie all’home video e allo streaming. I fan affermano sia un film perfetto, ma lo sarebbe stato anche se avesse mantenuto il finale originale? Inizialmente Wright aveva girato un finale che differiva completamente da quello del fumetto, nel quale Pilgrim si rimetteva con Knives. Insomma, si tornava al punto di partenza, senza mostrare alcuna maturazione del personaggio. Probabilmente, siamo tutti d’accordo sul fatto che realizzare un finale più simile a quello della graphic novel sia stata una mossa azzeccata, e che Scott e Ramona devono stare insieme.

Fonte: Screen Rant

Creed II: il trailer italiano del film con Sylvester Stallone

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Creed II: il trailer italiano del film con Sylvester Stallone

Ecco il trailer italiano di Creed II, film che segna il nuovo ritorno sul ring di Rocky Balboa al fianco di Adonis Creed, figlio del suo storico rivale Apollo Creed. Insieme si preparano ad affrontare il prossimo incontro sul ring e un passato condiviso. Insieme scopriranno che nulla è più importante della famiglia. Sul set del film, diretto da Steven Caple Jr. e atteso nelle sale italiane a novembre 2018: Sylvester Stallone, Michael B. Jordan e Tessa Thompson.

La vita di Adonis Creed è diventata un equilibrio tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento: la sfida della sua vita. Affrontare un avversario legato al passato della sua famiglia, non fa altro che rendere più intenso il suo imminente incontro sul ring. Rocky Balboa è sempre al suo fianco e, insieme, Rocky e Adonis si preparano ad affrontare un passato condiviso, chiedendosi per cosa valga la pena combattere per poi scoprire che nulla è più importante della famiglia. Creed II è un ritorno alle origini, alla scoperta di ciò che un tempo ti ha reso un campione, senza dimenticare che, ovunque andrai, non puoi sfuggire al tuo passato.

Ecco il poster di Creed II

In Creed II ci sarà anche Dolph Lundgren, che fu il leggendario Ivan Drago, e nel ruolo di suo figlio il pugile rumeno Florian Munteanu.

Creed IIla recensione

The Witches: Robert Zemeckis al lavoro su un nuovo adattamento da Roald Dahl

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Robert Zemeckis è vicino a firmare un accordo con la Warner Bros. per dirigere un adattamento del romanzo di Roald Dahl The Witches. Il libro di Dahl racconta di un ragazzino e sua nonna che combattono contro le streghe che odiano i bambini. Il libro è già stato adattato sempre dalla Warner Bros, in un film del 1990, da noi uscito con il titolo di Chi ha paura delle Streghe? con Angelica Huston nel ruolo della Strega Suprema. Il film fu accolto bene dalla critica ma andò molto male al botteghino, diventando poi un piccolo cult.

Zemeckis è una leggenda vivente di Hollywood, avendo diretto celebri classici come la trilogia di Ritorno al futuro, Forrest Gump e Chi ha incastrato Roger Rabbit. Oltre a occuparsi della regia, Zemeckis scriverà anche la sceneggiatura di questa nuova interpretazione di The Witches e produrrà il film con il partner della ImageMovers, Jack Rapke. Parteciperanno alla produzione Guillermo Del Toro e Alfonso Cuaron.

Secondo Variety, l’adattamento di Zemeckis di The Witches sarà più vicino al materiale originale rispetto alla versione del 1990, diretta da Nicolas Roeg e scritta da Allan Scott. Originariamente, Del Toro era stato considerato per la regia, ma è stato costretto a rinunciare a causa dei conflitti di programmazione. Non ci sono ancora dettagli sulle potenziali scelte di casting.

DCEU: 10 soluzioni che potrebbero migliorare l’universo cinematografico

Inaugurato ufficialmente nel 2013 con l’uscita nelle sale de L’Uomo D’acciaio, il DCEU ha introdotto man mano alcuni personaggi dei fumetti DC in standalone di successo (vedi Wonder Woman) e film collettivi meno riusciti (come Suicide Squad e Justice League).

Non sono mancate però, nel corso degli ultimi cinque anni, critiche e polemiche rivolte alla debole efficacia delle storie e delle visioni dei registi che si sono alternati nei diversi cinecomic, oppure ai presunti risultati negativi al box office (al contrario entusiasmanti), che hanno fatto gravitare il DCEU in un’aura poco lusinghiera.

Leggi anche – DCEU: i migliori 10 momenti dell’Universo Condiviso

Ecco allora di seguito 10 soluzioni (individuate da CBR) che potrebbero migliorare o addirittura “salvare” l’universo cinematografico DC:

Accantonare l’idea di connettere i film tra loro

La critica più sensata che si possa avanzare al DCEU è la troppa fretta che ha avuto di aprire un universo cercando di collegare un film dopo l’altro in così poco tempo.

Batman V Superman: Dawn of Justice ha introdotto subito Flash, Aquaman e Cyborg, come Suicide Squad ha fatto con Batman in un brevissimo cameo solo per creare una sorta di legame narrativo, fallendo miseramente.

Effettuare queste enormi deviazioni nella trama non ha fatto altro che distrarre e confondere lo spettatore, soprattutto quello appartenente ad un pubblico più generalista e non formato dai fan dei fumetti. Insomma, la soluzione migliore sarebbe rallentare il processo di “condivisione” per favorire la crescita dei singoli progetti.

Introdurre villain migliori

Nessuno dei film finora presentati nel franchise sembra aver consegnato allo spettatore un villain un memorabile e degno di nota, che sia al tempo stesso affascinante e pericoloso per la sorte degli eroi.

Lex Luthor era si spregiudicato, ma totalmente impreparato alla responsabilità del ruolo; Ares era assolutamente dimenticabile; Joker è stato introdotto come gangster ma lasciato da parte in Suicide Squad; infine Steppenwolf, disastroso tentativo di Justice League con una cgi alquanto discutibile.

Smettere di imitare il modello Marvel Studios

Che il DCEU abbia cercato di seguire (frettolosamente) le orme del MCU è un fatto ormai evidente, ma non sarebbe meglio trovare un’altra strategia vincente per garantire il successo del franchise senza copiare qualcosa che è stato già fatto?

Quando il DCEU ha tentato di emulare il lavoro dei Marvel Studios, è stata chiara la disparità fra le due produzioni (vedi Justice League contro Avengers), dunque qui c’è un urgente bisogno di eliminare l’impostazione attuale e provare qualcosa di completamente nuovo, rischiando su territori inesplorati dai colleghi.

Portare più diversità

Uno degli aspetti più apprezzabili di Wonder Woman è l’aver portato sicuramente la diversità di genere all’interno del cinecomic, proponendo una protagonista femminile forte come la controparte maschile dell’ultimo decennio.

E al di là del messaggio di emancipazione femminile, Wonder Woman ha offerto qualcosa che nemmeno l’MCU ha ancora: uno standalone guidato da una donna.  Sulla scia di questo successo, il DCEU dovrebbe continuare e garantire maggiore diversità tra cast e troupe per i progetti futuri, messaggio che sembra essere arrivato anche ai Marvel Studios (vedi Black Panther).

Dare agli eroi delle degne “spalle”

La trilogia sul Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan ha impostato un nuovo livello di qualità per il genere ed è tutt’ora il riferimento più importante con cui molti fan giudicano il DCEU.

E sebbene sia difficile, ad oggi, replicare lo stesso successo, una strategia vincente per il futuro del franchise potrebbe essere introdurre nei film più “spalle” per i supereroi protagonisti, concetto messo da parte per lungo tempo, come ad esempio Robin per Batman, o Superboy per la Justice League. Che ne pensate?

Portare Green Lantern Corps nel canone

La Warner Bros. ha confermato di essere al lavoro per portare il film su Green Lantern Corps in sala nel 2020, annuncio che risale ormai al lontano 2014. Siamo a metà del 2018, e non abbiamo ancora avuto novità in merito al cast o alla sceneggiatura, tranne che sarà Geoff Johns ad occuparsene.

I fan però chiedono a gran voce che le Lanterne Verdi siano portate nel canone, e questo sembra il momento migliore per provare ad ottenere il film (o più film).

Introdurre eroi con cui abbiamo meno familiarità

Una delle cose che hanno più “affossato” il DCEU è il confronto con il passato e le aspettative dei fan nei confronti di chi è venuto dopo. Il Superman di Henry Cavill sarà sempre paragonato all’eroe iconico di Christopher Reeve, perdendo la sfida in partenza, e con loro anche i film faranno fatica a sopravvivere se messi di fianco ai classici di un tempo.

Ma se la Warner Bros. decidesse di portare nel DCEU personaggi completamente nuovi che non hanno ancora raggiunto il grande schermo – come Doctor Fate, Black Canary, Plastic Man, Starfire, Hawkgirl e Booster Gold – allora potrebbero esserci speranze per un futuro meno legato al passato.

Adattare le storie più amate dei fumetti

Secondo alcune critiche, le trame presenti nel DCEU sembrano faticare a connettersi con il pubblico a livello emotivo. Una soluzione a questo problema allora potrebbe essere quella di adattare vecchi fumetti che hanno colpito un maggior numero di persone, collegando gli spettatori a queste storie in modo molto simile ai lettori dei fumetti.

Imparare dal successo dell’Arrowverse

Mentre il DCEU fatica a trovare un suo pubblico di riferimento, lo stesso non si può certo dire delle serie televisive in onda su CW e targate DC Comics che hanno avuto l’effetto opposto.

Proprio come progettato dal DCEU, l’Arrowverse ha unito i personaggi di Arrow, Supergirl, The Flash e Legends of Tomorrow gestendo al meglio la trama e soprattutto ascoltando le critiche dei loro fan, quindi correggendo gli errori e stabilendo nuovi successi. 

Capire cosa ha funzionato in Wonder Woman e cercare di riprodurlo

Ad oggi, Wonder Woman rimane il film di maggior successo del DCEU, sia per ragioni di incassi al box office, sia per le critiche positive ricevute dalla critica.

E ciò che l’ha reso così buono in termini di qualità, è la perfetta aderenza al genere classico d’avventura, con qualche elemento di spionaggio e di commedia sentimentale, e soprattutto una protagonista che non ha deluso le aspettative.

La Warner Bros. ha ora bisogno di capire esattamente cosa ha funzionato nell’ottimo storytelling di Patty Jenkins e nella campagna di marketing e provare a ripetersi in un modo simile così da garantire ai progetti futuri lo stesso successo.

Alleggerire il tono serio dei precedenti film

Che la maggior parte dei film del DCEU siano troppo dark e seriosi è forse la critica più frequente che la gente avanza al franchise. Ovviamente non c’è niente di sbagliato nel voler proseguire su questo tono, ma deve esserci dell’altro, più stratificazione, più diversità e punti di vista.

Ant-Man and the Wasp: ecco come si è “salvato” Scott dopo Civil War

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Ant-Man and the Wasp sarà ambientato dopo Civil War e, per la precisione, nelle conseguenze di Civil War. Nel terzo film di Cap, Scott Lang mostra al mondo la tecnologia di Pym e quindi rende Hank e con lui Hope perseguibili. Il film quindi comincerà, pare, come una lunga fuga dalle autorità.

Tuttavia sappiamo anche che la storia ci riserverà qualche sorpresa e ci dirà come Scott Lang sia riuscito a rimanere fuori di prigione a seguito della sua evasione dalla RAF. Il produttore esecutivo del film, Stephen Broussard, ha spiegato: 

“Il nostro film comincerà dopo Civil War, e sarà una specie di racconto di mezzo, la storia di fondo assume che stiamo raccontando in che punto si trova Scott, quando è un uomo di famiglia, e da ciò che è accaduto tra il primo film e Civil War, è come se Scott avesse deciso che non fa per lui fare l’eroe e che preferisce la figlia. Ha in qualche modo implorato un patteggiamento per il suo comportamento e per quello che ha fatto ed è sostanzialmente agli arresti domiciliari, che sarebbe la sua condizione nel momento in cui comincia il film. Ha un braccialetto alla caviglia. Non può uscire di casa.”

È chiaro però che quello che accadrà dopo lo costringerà a infrangere i suoi arresti domiciliari.

Ant-Man and the Wasp: Laurence Fishburne potrebbe essere il vero villain

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

CORRELATI:

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema in Italia il 14 agosto 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Alla produzione ci sono Kevin Feige con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e Stan Lee nei panni di executive producers.

Fonte: Screen Rant

Jeff Goldblum vorrebbe un film Marvel sul Gran Maestro

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Che Jeff Goldblum si sia divertito tanto a interpretare il Gran Maestro in Thor: Ragnarok è fuori discussione, soprattutto dato il fatto che il risultato finale del personaggio nel film di Taika Waititi sembra avere molto della personalità dell’attore.

Quando, ospite da Jimmy Kimmel, a Jeff Goldblum è stato chiesto della possibilità di avere un film tutto per lui e per il suo personaggio nel Marvel Cinematic Universe, l’attore ha risposto: “Mi piacerebbe moltissimo, amo tutti i ragazzi alla Marvel, e Kevin Feige, ma il regista del film, Taika Waititi, è un genio!”. Prima di confermare che la maggior parte dei dialoghi del suo personaggio sono stati improvvisati, proprio come il resto del film.

Marvel: Benicio del Toro vorrebbe lavorare con Jeff Goldblum

L’ultima volta che abbiamo visto il Gran Maestro, era alle prese con i predatori di Sakaar, e non sappiamo se sia uscito vivo dal confronto, ma nel caso in cui dovesse farsi rivedere sul grande schermo, siamo sicuri che molti fan ne sarebbero felici. Inoltre, di recente, Benicio del Toro ha dichiarato che gli piacerebbe riunire il Gran Maestro con il suo Collezionista, nel futuro del Marvel Studios.

Per quanto riguarda invece la possibilità concreta di un film su di lui, sembra alquanto improbabile, ma staremo a vedere.

Il Sacrificio del Cervo Sacro: due clip dal film con Nicole Kidman

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Guarda due clip del nuovo film di Yorgos Lanthimos, Il Sacrificio del Cervo Sacro regista di The Lobster, ed è stato presentato in Concorso al Festival di Cannes 2017, dove ha vinto il Premio alla Miglior Sceneggiatura.

Interpretato da Colin Farrell e Nicole Kidman, vede sullo schermo accanto a loro anche i giovani e talentuosi Barry Keoghan, Raffey Cassidy e Sunny Suljic.

Il Sacrificio del Cervo Sacro, la trama

Steven (Colin Farrell) è un famoso chirurgo cardiotoracico. Insieme alla moglie Anna (Nicole Kidman) e ai loro due figli, Kim (Raffey Cassidy) e Bob (Sunny Suljic), vive una vita felice e ricca di soddisfazioni. Un giorno Steven stringe amicizia con Martin (Barry Keoghan), un sedicenne solitario che ha da poco perso il padre, e decide di prenderlo sotto la sua ala protettrice. Quando il ragazzo viene presentato alla famiglia, tutto ad un tratto, cominciano a verificarsi eventi sempre più inquietanti, che progressivamente mettono in subbuglio tutto il loro mondo, costringendo Steven a compiere un sacrificio sconvolgente per non correre il rischio di perdere tutto. Il Sacrificio del Cervo Sacro uscirà in Italia con Lucky Red il prossimo 28 Giugno.

Ant-Man and The Wasp: 10 dettagli da sapere prima di vedere il film

Manca ormai pochissimo all’uscita nelle sale di Ant-Man and The Wasp, ventesimo titolo del MCU e sequel del film del 2015 diretto anche allora da Peyton Reed.

Protagonisti Paul Rudd nei panni di Scott Lang e Evangeline Lilly in quelli di Hope Van Dyne, con l’attrice che “esordirà” nei panni della supereroina vestendo il costume che fu della madre Janet Van Dyne.

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

Ma per prepararci meglio all’esperienza cinematografica, ecco di seguito 10 dettagli da conoscere prima di vedere il film, raccolti da CBM:

Il legame con Civil War

Al contrario ti quanto si potesse immaginare, Ant-Man and The Wasp avrà molti più legami con Captain America: Civil War che con gli eventi di Avengers: Infinity War. Sappiamo infatti che il film riprenderà le sorti di Scott Lang subito dopo la fine di Civil War, i compromessi con il governo e gli arresti domiciliari (mentre gli altri eroi sono in giro per il mondo), e questa scelta è stata egregiamente spiegata dai realizzatori:

Quello di cui siamo davvero felici è che avevamo la libertà di raccontare una nostra storia indipendente, al di là del percorso narrativo del Marvel Cinematic Universe. Una volta stabilito che questo era il punto di partenza, ciò che vedrete nel film coinvolgerà argomenti personali e situazioni che risultano separati da quello che poretrà a Infinity War.”

Il salto temporale

Sembra proprio che Ant-Man e The Wasp seguirà la strada di Star Wars con L’impero colpisce ancora, presentando i nostri eroi dopo un grande salto temporale dagli eventi del primo film e il suo sequel.

Peyton Reed, il regista, ha dichiarato: “Mi sono subito chiesto cosa pensassero Hank e Hope del fatto che Scott fosse andato a combattere una guerra civile tra gli Avengers, o se ne fossero al corrente. E inoltre, come si sentivano a riguardo? Sono certo che questo scossone abbia sicuramente causato qualche tipo di tensione tra loro, perché sappiamo del trascorso non troppo positivo tra Hank Pym e Stark e il suo pensiero sugli Avengers… insomma il salto temporale mi è sembrata l’idea migliore per iniziare in termini di sviluppo del personaggio“.

La missione “segreta” di Hope Van Dyne

Secondo quanto riportato da alcune voci, il fatto che nel titolo del sequel sia stata inserita anche Wasp è sintomo di un ulteriore sviluppo narrativo che porterà Hope Van Dyne a condurre una propria missione segreta parallela agli obiettivi comuni con Scott Lang.

Sempre Peyton Reed ha confessato che “Il percorso di Hope è completamente separato da quello di Scott ed è di vitale importanza per lei. È la sua missione, non quella di suo padre, e si, Hank e Hope stanno lavorando insieme, ma è Hope a guidare la macchina.

Che si tratti proprio della ricerca sul passato di sua madre Jane Van Dyne?

Janet Van Dyne

Come riportato nel precedente punto, sappiamo che Janet Van Dyne è la madre di Hope ma oltre a questo dettaglio non è stato rivelato nulla. Tuttavia resta un quesito importantissimo: perché è così importante per lei ritrovarsi con l’originale Wasp?

Se adesso Hope è finalmente un’eroina a tutti gli effetti, di conseguenza tenderà a cercare mentori o modelli a cui ispirarsi per agire, e l’unica persona che lei vorrebbe avere al fianco non è presente“, ha dichiarato Peyton Reed.

vi ricordiamo che, secondo quanto reso noto dai Marvel Studios, Janet dovrebbe esser rimasta bloccata nel Regno Quantico per decenni, dunque il suo ritorno dovrebbe essere accompagnato da un’ombra di mistero.

Ghost è il vero villain?

Ghost potrebbe non essere l’unico villain, o il più pericoloso, di Ant-Man and The Wasp. Questa teoria non è stata confermata, tuttavia le parole di Peyton Reed lasciano scivolare qualche dubbio nella testa dei fan:

Ci sarà un antagonista assolutamente temibile che instaurerà una relazione davvero unica con i nostri personaggi. Vi posso assicurare che il personaggio di Ghost sarà nel film, e che abbiamo adattato il personaggio dei fumetti in un modo che riteniamo sia davvero speciale e pertinente per il sequel…insomma sarà una parte cruciale della storia in un modo che non posso ancora rivelare“.

Il “mistero” Bill Foster

ant-man and the wasp

Sappiamo che i Marvel Studios hanno indicato Ghost come antagonista principale del film, tuttavia alcuni nuovi dettagli sul personaggio interpretato da Laurence FishburneBill Foster, lasciano intendere che l’attore potrebbe essere “molto più che un semplice collega di Hank Pym”.

Bill è un ex collega di Hank coinvolto nel progetto Goliath e quando lo ritroviamo nel presente sta insegnando fisica quantistica a Berkeley. In più entrambi sono stati coinvolti dallo S.H.I.E.L.D. a un certo punto delle loro vite, ma uno di loro si è allontanato adottando un approccio più accademico.

Insomma, da questa descrizione si evince che uno fra i due, presumibilmente Foster, abbia intrapreso una strada diversa, magari trasformandosi proprio nel villain Golia (nei fumetti alter-ego del personaggio)?

La dinamica fra Scott e Hope

Ant-Man and the Wasp

Che Scott Lang e Hope Van Dyne saranno dei veri partner in crime è cosa ben nota, e non vediamo l’ora che questa dinamica venga mostrata in Ant-Man and The Wasp.

Nel primo film, abbiamo visto i due mentre cercavano di fare squadra, ma sappiamo che le cose saranno diverse nel sequel. “È qualcosa di più grande, perché lavorare insieme come colleghi, come squadra, ha molto più senso“, ha detto il regista, “e poi ,naturalmente, c’è la speranza che Janet possa ancora essere viva e ricongiungersi con la figlia, un buon modo per continuare a lottare“.

Il nuovo laboratorio di Hank Pym

Ant-Man and The Wasp

Non è chiaro se lo vedremo o meno nel film, ma è stato dichiarato dallo scenografo di Ant-Man and The Wasp Shepard Frankel che Hank Pym ha effettivamente costruito il suo nuovo laboratorio da zero.

È interessante notare che il laboratorio è descritto come un “organismo” vero e proprio con mura che si illuminano e si muovono, insomma una sorta di edificio predisposto per rispondere ai comanda del suo creatore.

La tensione fra Hank e Scott

Ant-Man and The WaspL’ultima volta che abbiamo visto Scott Lang, l’eroe era tra le fila dei protagonisti di Captain America: Civil War mentre indossava un costume nuovo di zecca (chiaramente un upgrade realizzato per lui da Hank Pym).

Sulla dinamica fra i due sappiamo che Hank non è affatto felice che Scott abbia preso l’uniforme di Ant-Man per combattere in Civil War, come confermato da Michael Douglas, e che questa tensione imposterà il tono iniziale del sequel.

Fonti di ispirazione

Ant-Man and The Wasp

Il regista Peyton Reed ha dichiarato che Ant-Man e The Wasp si è ispirato a film come Fuori Orario di Martin Scorsese e Prima di Mezzanotte di Martin Brest, risultando un mix tra l’action, la commedia romantica e il road movie. “Il primo film, era più sul modello dell’heist movie, mentre questo voleva essere un po ‘più simile ai titoli con Robert De Niro, con villain ben definiti e una ricca dose di azione“.

Terminator 6: prime foto di Mackenzie Davis sul set

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Sono ufficialmente iniziate a Madrid le riprese di Terminator 6, reboot del franchise action che vedrà tra i protagonisti anche Mackenzie Davis (Blade Runner 2049, Black Mirror).

Proprio l’attrice è stata avvistata sul set nelle ultime ore, ma non è ancora chiaro quale personaggio interpreterà. Nel frattempo trovate qui alcuni scatti esclusivi di Just Jared.

Terminator 6: ecco Linda Hamilton nei panni di Sarah Connor

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Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast del film tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Alla regia di Terminator 6 è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

Fonte: Just Jared

Ant-Man and the Wasp: quale sarà il vero ruolo di Janet Van Dyne?

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Dalle prime indiscrezioni che sono circolate in merito alla trama di Ant-Man and the Wasp, il film potrebbe essere una specie di missione di soccorso di Janet Van Dyne. Nel primo film, infatti, Scott Lang ha dimostrato che è possibile ritornare dal Reame Quantico e così si potrebbe riportare indietro anche Janet, dispersa nel flashback del primo film.

Tuttavia, la Janet Van Dyne che verrà fuori dal Reame Quantico, interpretata da Michelle Pfeiffer, potrebbe essere molto diversa da quella che Hank Pym conosceva e amava. Ecco cosa ha detto Stephen Broussard, produttore esecutivo del film, in merito a questa eventualità.

Spiegherete come è invecchiata? Cosa ha mangiato? Come è riuscita a rimanere in vita?

Stephen Broussard: Sicuramente affronteremo queste domande. E questa è una parte delle domande che si pongono i nostri eroi. È una missione, per così dire, una specie di scommessa che speri di vincere, un atto di fede, perché loro sperano che sia laggiù mentre ci vanno. E si pongono queste domande. Che tipo di vita ha fatto laggiù?

È proprio lei quella che troveranno? Janet è rimasta solo per 30 anni. 

Stephen Broussard: Questa è una domanda eccellente.

L’evasione della risposta ci fa pensare che probabilmente qualcosa è cambiato nella Wasp originale, qualcosa che potrebbe portarla addirittura a essere il vero villain del film. Se così dovesse essere, anche la leggerezza del personaggio di Ant-Man potrebbe subire dei cambiamenti di tono, visto che si tratterebbe di trovarsi di fronte a uno scontro familiare edipico (madre contro figlia).

Ant-Man and the Wasp: Laurence Fishburne potrebbe essere il vero villain

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

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Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema in Italia il 14 agosto 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Alla produzione ci sono Kevin Feige con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e Stan Lee nei panni di executive producers.

Fonte: Screen Rant

Boba Fett: la produzione dello spin-off non inizierà prima del 2020

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È stato riportato da Omega Underground che la produzione dello spin-off su Boba Fett, annunciato dalla Lucasfilm nei mesi scorsi e ora affidato a James Mangold (Logan), non partirà prima del 2020, per permettere al regista di concentrarsi su un altro progetto, ovvero il biopic Ford vs Ferrari.

Ciò significa che il primo, in ordine di calendario lavorativo, dei film in cantiere sarà Star Wars: Episodio IX, le cui riprese partiranno tra poche settimane con la regia di J.J.Abrams, e mentre in inverno inizieranno i preparativi per la serie di Jon Favreau.

Boba Fett: James Mangold scriverà e dirigerà lo spin-off di Star Wars

Sarà dunque James Mangold a scrivere e dirigere il film su Boba Fett, terzo spin-off ufficiale del franchise di Star Wars programmato dalla Lucasfilm. Questo non è però l’unico standalone previsto nei prossimi anni: la produzione è già al lavoro su una pellicola interamente dedicata al personaggio di Obi Wan Kenobi e potrebbe essere affidata al regista Stephen Daldry.

Per quanto riguarda Boba Fett, vi ricordiamo che il cacciatore di taglie, amatissimo dai fan della saga, fu introdotto in l’Impero colpisce ancora per poi riapparire in Il Ritorno dello Jedi come mercenario che consegna a Jabba the Hutt il prigioniero Han Solo

Dunque si profila per Mangold un’altra illustre partecipazione ad un franchise dopo aver diretto due capitoli su Wolverine, tra cui Logan, uscito nel 2017 e candidato all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Boba Fett, ecco perché non sarà in Solo: A Star Wars Story

Pixar: Pete Docter e Jennifer Lee sostituiranno John Lasseter

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La Pixar ha scelto chi prenderà le redini dell’azienda al posto di John Lasseter, che come annunciato qualche giorno fa lascerà la direzione alla fine del 2018: Pete Docter, regista di Inside Out sarà a capo della Pixar Animation Studios e Jennifer Lee, regista di Frozen, al vertice della Walt Disney Animation Studios.

La notizia è stata confermata da Variety.

Ho iniziato a lavorare alla Pixar ventotto anni fa“, ha dichiarato Docter, “E mi sento fortunato a collaborare con alcune delle persone più talentuose del pianeta. Insieme continueremo a spingere l’animazione in nuove direzioni, usando la tecnologia più recente per raccontare storie che speriamo sorprenderanno e delizieranno il pubblico di tutto il mondo.

Queste invece le parole della Lee: “L’animazione è la forma d’arte più collaborativa al mondo, ed è con la collaborazione dei miei colleghi cineasti, artisti e innovatori che guardiamo al futuro. Spero di poter supportare l’incredibile talento che abbiamo, trovare nuove voci e lavorare insieme per raccontare storie originali.

Pixar: John Lasseter lascerà alla fine dell’anno

Lasseter era reduce da sei mesi di congedo dallo studio, alla luce delle accuse di cattiva condotta che gli sono state avanzate da alcune collaboratrici. Lo scandalo avvenne in concomitanza con l’uscita del film d’animazione Pixar, Coco, gettando nell’ombra l’azienda che da allora era rimasta in silenzio stampa.

Di seguito vi riportiamo la traduzione di una nota scritta da Bob Iger, CEO della Disney:

John ha avuto una lunga e importante carriera alla Pixar e alla Disney Animation, reinventando l’industria dell’animazione, prendendosi degli enormi rischi e raccontando storie originali e di grande qualità che dureranno per sempre. Siamo profondamente grati per i suoi contributi, e uno dei più grandi obiettivi traguardi raggiunti da John è l’aver messo insieme un team di grandi narratori e innovatori con la visione e il talento per generare un nuovo standard nell’animazione, in grado di fare da punto di riferimento per le generazioni future.

Avengers: Infinity War, il Collezionista è ancora vivo? Ecco la risposta di Benicio Del Toro

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Benicio Del Toro è convinto che il Collezionista, personaggio interpretato nel MCU, sia ancora vivo dopo la fine di Avengers: Infinity War e il letale schiocco delle dita da parte di Thanos che ha dimezzato la popolazione dell’universo.

Questa confessione, da prendere assolutamente con le pinze, è apparsa in un’intervista che l’attore ha concesso a CinemaBlend in occasione dell’uscita di Sicario: Day of The Soldado, sequel che lo vede di nuovo in compagnia di Josh Brolin (Thanos in Infinity War):

Io credo che il Collezionista sia ancora vivo. lo penso davvero, è vivo, e ci stai parlando proprio ora“.

Che ne pensate?

Avengers: Infinity War, la reazione di Stan Lee allo “schiocco di dita” di Thanos

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Avengers: Infinity War, la recensione

The Joker Origins: il film darà inizio a un proprio universo?

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The Joker Origins: il film darà inizio a un proprio universo?

Due diverse fonti, non ancora confermate ovviamente, sembrano ipotizzare che The Joker Origins – il primo dei due film in programma sul Principe del Crimine affidato a Todd Phillips – darà inizio ad un nuovo e indipendente universo cinematografico del quale farà parte anche The Batman, pellicola ora in mano a Matt Reeves.

Così facendo la Warner Bros. si troverebbe davanti alla possibilità di gestire non uno, ma ben due grandi universi con i personaggi dei fumetti DC, di cui uno già avviato (il DCEU, che proseguirà sotto la direzione creativa di Geoff Johns e Walter Amada) e uno in fase embrionale.

Attendiamo ulteriori sviluppi, ricordandovi che la produzione di The Joker Origins partirà a Settembre.

The Joker Origins: Robert De Niro si unirà al cast?

Lo sviluppo del film, esterno all’universo cinematografico DC, continuerà nonostante l’annuncio della Warner Bros. sullo spin-off con protagonista Jared Leto, e le riprese partiranno a settembre in America con la regia di Todd Phillips (Una notte da leoni).

La pellicola sarà ambientata nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Il progetto riavvierà la storia del personaggio e necessita quindi di un nuovo attore dopo gli ultimi visti sul grande schermo (Jared Leto in Suicide Squad e Heath Ledger nella trilogia de Il cavaliere oscuro).

IT – Capitolo Secondo: James McAvoy conferma l’inizio delle riprese

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Sono ufficialmente cominciate le riprese di IT – Capitolo Secondo, la seconda parte dell’adattamento del romanzo capolavoro di Stephen King, IT, in cui tornerà il Club dei Perdenti a sfidare il male che cova nelle fognature di Derry.

A darne conferma ufficiale è James McAvoy, che è entrato nel cast per interpretare Bill da adulto, il leader del gruppo. Ecco di seguito le immagini di Instagram che confermano l’inizio delle riprese. Come di vede dalla didascalia, McAvoy scrive “Giorno 1 su IT 2”:

IT: Capitolo Due, ecco il Club dei Perdenti “adulto”

Il cast di protagonisti adulti vedrà James McAvoy nei panni di Bill, Jessica Chastain in quelli di Bev, Jay Ryan sarà Ben, Isaiah Mustafa Mike, Bill Hader Richie, James Ransone Eddie, Andy Bean Stand. Bill Skarsgård tornerà a interpretare Pennywise il Clow Ballerino.

L’uscita nelle sale di IT – Capitolo Secondo è fissata al 6 settembre 2019. Le riprese, sempre in mano a Andy Muschietti, cominceranno a Giugno a Toronto presso i Pinewood Studios per quanto riguarda i teatri di posa, mentre si suppone che Port Hope tornerà a essere Derry. La data di inizio è 18 Giugno, mentre le riprese dovrebbero concludersi tra Ottobre e Novembre.

Il Capitolo Secondo ci riporterà a Derry, dopo 27 anni dalle vicende raccontate nel film uscito a Ottobre, e vedrà i Perdenti, ormai adulti, affrontare di nuovo le loro più profonde paure e la creatura sotto le sembianze di Pennywise.

Guardiani della Galassia Vol. 3: sarà un sequel o un prequel?

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Guardiani della Galassia Vol. 3: sarà un sequel o un prequel?

L’esito di Avengers: Infinity War ha causato grande perplessità in merito all’annunciato Guardiani della Galassia Vol. 3, data la scomparsa di metà dei protagonisti dei film di James Gunn. Tuttavia alcune dichiarazioni dei fratelli Russo hanno destato curiosità e domande in merito a quello che potrebbe essere lo sviluppo della storia. 

Sapevamo già che Guardiani 3 sarebbe stato condizionato da ciò che sarebbe accaduto in Avengers 3 e 4, e i Russo hanno poi dichiarato che lo scorrere del tempo nel MCU potrebbe non essere più lineare, ma assumere un andamento differente.

Alla luce di queste dichiarazioni è legittimo supporre che Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe essere sia un sequel che un prequel. 

Durante gli MTV, Chris Pratt (Star Lord) ha dichiarato che il film potrebbe essere ambientato nel passato, il che permetterebbe a tutti i Guardiani originali di essere presenti nel film e di non comprendere la presenza di Adam Warlock, come era stato annunciato alla fine di Guardiani Vol. 2.

Tuttavia James Gunn ha ripetutamente confermato che si tratterà di un sequel e che al momento è al lavoro sulla sceneggiatura. Quando avremo dettagli maggiori?

Guardiani della Galassia Vol. 3: lo sviluppo dipenderà da Avengers 3 e 4

James Gunn tornerà a scrivere e dirigere Guardiani della Galassia Vol. 3, mentre per quanto riguarda cast e protagonisti, alla luce delle vicende di Avengers: Infinity War, non abbiamo nessun dettaglio.

Fonte: James Gunn

Il filo nascosto arriva in dvd e blu-ray

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Il filo nascosto arriva in dvd e blu-ray

Il tre volte premio Oscar Daniel Day-Lewis si aggiudica la sua sesta candidatura per l’interpretazione di Reynolds Woodcock, lo schizzinoso, maniaco del controllo stilista londinese la cui lussuosa e accurata vita fatta su misura viene improvvisamente sconvolta dall’amore. Il filo nascosto arriva in DVD, Blu-ray e a partire dal 20 giugno e in Digital HD dal 7 giugno con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Daniel Day-Lewis torna a lavorare con il plurinominato regista Paul Thomas Anderson, un film spettacolare definito come “puro delizioso piacere” (The Guardian).

Daniel Day-Lewis (Il Petroliere, Lincoln) incanta nel ruolo di un ossessivo ed elegante stilista, affiancato dalla candidata agli Oscar Lesley Manville (Maleficent, Another Year) e Vicky Krieps (Hanna, The Colony) in un film di “seducente bellezza” (NY Times). Scritto e diretto da Paul Thomas Anderson (Il Petroliere, Boogie Nights), Il filo nascosto è ambientato nel glamour della Londra del dopoguerra. Il famoso stilista di abiti femminili Reynolds Woodcock (Day-Lewis) e sua sorella Cyril (Manville) sono al centro della moda britannica, vestendo reginette, star del cinema, ereditiere, aristocratiche, debuttanti e dame con l’originale stile di The House of Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock, dando allo “scapolo incurabile” ispirazione e conforto, fino a quando incontra una donna giovane e volitiva, Alma (Vicky Krieps), che presto diventa una presenza costante nella sua vita come musa e amante.

Il filo nascosto CONTENUTI SPECIALI NEL BLU-RAY:

  • Prove di scena – Con commento audio di Paul Thomas Anderson
  • For the hungry boy – Collezione di scene tagliate, Musica di Johnny Greenwood
  • House of Woodcock – Lo spettacolo della moda raccontato da Adam Buxton
  • Dietro le quinte – Fotografie del film di Michael Bauman con versioni della demo dalla colonna sonora di Johnny Greenwood

Il filo nascosto CONTENUTI SPECIALI NEL DVD:

  • Prove di scena – Con commento audio di Paul Thomas Anderson
  • For the hungry boy – Collezione di scene tagliate, Musica di Johnny Greenwood
  • House of Woodcock – Lo spettacolo della moda raccontato da Adam Buxton
  • Dietro le quinte – Fotografie del film di Michael Bauman con versioni della demo dalla colonna sonora di Johnny Greenwood

 

Avengers 4: trapelata una nuova scioccante sinossi – rumor

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Non abbiamo ancora certezze in merito a ciò che accadrà in Avengers 4 e non conosciamo ancora il titolo del film che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, ma quello che possiamo immaginare è che il film “sistemerà” in qualche modo, anche se non completamente, ciò che è accaduto in Avengers: Infinity War.

In attesa di comunicazioni ufficiali da parte di Marvel, continuano a trapelare indiscrezioni in rete e adesso una nuova sinossi del film si rivela scioccante. Attenzione, non è una trama ufficiale, ma un leak, un contenuto “rubato” dalla rete, per cui potrebbe rivelarsi non veritiera.

L’utente di Reddit abigfriend ha divulgato una carrellata abbastanza dettagliata di ciò che i fan possono aspettarsi dal film ancora senza titolo, inclusi dettagli sulla relazione tra Thanos e Nebula. Per quanto riguarda i Vendicatori originali che dovrebbero usare il viaggio nel tempo, la fonte dice che sarà fatto “usando il Reame Quantico per raccogliere le gemme” e “ogni gemma raccolta nel passato scomparirà da Guanto di Thanos nel presente… ma Thanos capisce il piano dei Vendicatori e usa il suo guanto per seguirli nel tempo.” Nel frattempo, “quelli che sono stati polverizzati alla fine di IW non sono morti – sono stati trasferiti a una realtà alternativa all’interno della gemma (dell’Anima?)“. La sequenza d’azione finale del film è una ripetizione della battaglia Wakanda in Infinity War, ma invece di vedere vittorioso Thanos, questa volta sarano i Vendicatori a prevalere. Alla fine, tre delle Gemme dell’Infinito vengono distrutte con l’aiuto di Wanda e Captain Marvel.

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

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Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Lady Bird finalmente in dvd e blu-ray il film di Greta Gerwig

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Lady Bird finalmente in dvd e blu-ray il film di Greta Gerwig

Lady Bird, la commedia coming-of-age nominata agli Oscar arriva in DVD e Blu-ray  a partire dal 20 giugno e in Digital HD dal 14 giugno con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Da uno script semi-autobiografico, Greta Gerwig (Frances Ha, 20th Century Women) debutta alla regia. Lady Bird è il racconto di una ragazza presuntuosa e che ama l’avventura nel suo percorso verso l’età adulta alla scoperta di sé stessa.  Il cast è composto dalla star del cinema candidata all’Oscar Saoirse Ronan (migliore attrice, Brooklyn, 2015; miglior attrice non protagonista, Espiazione, 2007), la vincitrice del Primetime Emmy Laurie Metcalf (miglior attrice non protagonista in una serie comica, “Pappa e ciccia” 1992, 1993, 1994), il candidato all’Oscar Lucas Hedges (Miglior attore non protagonista, Manchester by the Sea, 2016), candidato all’Oscar Timothy Chalamet (miglior attore, Chiamami col tuo nome, 2017), Odeya Rush (The Giver) Beanie Feldstein (Neighbors 2: Sorority aumento), e vincitore del Tony Award Tracy Letts (indignazione, The Lovers).

In Lady Bird, Greta Gerwig si rivela essere un audace e nuova voce cinematografica con il suo debutto alla regia, dipingendo l’umorismo e il pathos di un turbolento legame tra madre e figlia. Christine “Lady Bird” McPherson (Ronan) si scontra con una madre(Metcalf), che è esattamente come lei, profondamente supponente e volitiva. La donna è un’infermiera che lavora instancabilmente per mantenere la sua famiglia dopo che il marito ha perso il lavoro. Ambientato Sacramento, in California, nel 2002, in un contesto economico in rapido cambiamento, Lady Bird è uno sguardo emozionante su come le relazioni ci formano, le credenze che ci definiscono, e sulla bellezza insuperabile di quel luogo chiamato casa.

Lady Bird CONTENUTI SPECIALI NEL DVD E NEL BLU-RAY:

  • Realizzando Lady Bird
  • Commento al film della sceneggiatrice/regista Greta Gerwig e del regista Sam Levy

Jojo Rabbit: il Calibano di Logan per Taika Waititi

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Jojo Rabbit: il Calibano di Logan per Taika Waititi

Continua a crescere il cast di Jojo Rabbit, il nuovo film di Taika Waititi che, dopo Thor: Ragnarok, si dedica a una satira che ha come oggetto di scherno il nazismo e la figura di Hitler. Dopo Alfie Allen, da Deadline, arriva la conferma che Stephen Merchant, che abbiamo visto in Logan, al fianco di Hugh Jackman, nei panni di Calibano, si è unito al cast della commedia.

L’attore interpreterà un agente della Gestapo, il capitano Deertz, in quello che si preannuncia essere un cameo. Di seguito l’immagine dal set sull’account Instagram di Merchant:

Jojo Rabbit: Taika Waititi non vede l’ora di prendere in giro i nazisti

JoJo Rabbit è la storia di un giovane soldato nell’esercito di Hitler che scopre che sua madre sta nascondendo un bambino ebreo in casa. A dirigere il film ci sarà Taika Waititi, uno dei cineasti più originali in circolazioni, che si è fatto un nome dirigendo Thor: Ragnarok e stravolgendo il mito cinematografico di Thor.

Waititi ha anche scritto la storia e nel film interpreterà l’amico immaginario del ragazzo protagonista, che sarà proprio Adolf Hitler. Oltre a scrivere, dirigere e recitare nel film, Waititi produrrà JoJo Rabbit con Carthew Neal e Chelsea Winstanley.

Nel cast del film compaiono Sam Rockwell, Rebel Wilson, Alfie Allen Scarlett Johansson.

La settima musa: trailer dell’horror di Jaume Balaguerò

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La settima musa: trailer dell’horror di Jaume Balaguerò

Adler Entertainment ha diffuso il trailer italiani di La settima musa, l’horror firmato  dal regista spagnolo di fama internazionale Jaume Balaguerò, autore tra gli altri di Nameless e di [REC], franchising spagnola più redditizia di sempre, LA SETTIMA MUSA.

Nelle sale italiane dal 22 agosto, La settima musa è l’adattamento cinematografico del romanzo bestseller La dama numero tredici di José Carlos Somoza: questa rivisitazione cinematografica mescola intrigo e mistero in una serie di crimini irrisolti che solo un uomo, segnato dal suo dramma personale, sarà capace di risolvere, il professor Samuel Solomon (interpretato da Elliot Cowan).

Con LA SETTIMA MUSA, Jaume Balaguerò offre ancora una volta il suo originale punto di vista sul genere horror e la sua visione sofisticata ed elegante di questo mondo fantastico, in cui i concetti di bellezza e amore vengono trasformati in qualcosa di minaccioso e terrificante.

La settima musa

Può qualcosa di così bello come l’arte essere fonte di tanto dolore? Samuel Solomon, un professore di letteratura, non lavora ormai da un anno dopo la tragica morte della sua ragazza; ha infatti un incubo ricorrente in cui una donna viene brutalmente uccisa durante un rituale. Improvvisamente, la stessa donna che gli appare in sogno viene trovata morta in circostanze strane. Samuel riesce a intrufolarsi sul luogo dell’omicidio dove incontra una ragazza, Rachel, che ha avuto il suo identico sogno. Insieme cercheranno di fare di tutto per conoscere l’identità della misteriosa donna uccisa e scopriranno un mondo terrificante controllato da figure che nei secoli hanno ispirato gli artisti: le Muse.

LA SETTIMA MUSA è incentrato su una storia di crimini irrisolti, ma lontana dai tipici gialli a cui siamo abituati. In La settima musa, il mistero può nascondersi nei luoghi più impensabili, dalle antiche biblioteche ai caffè lungo la strada, e solo un uomo, segnato dal suo dramma personale, sarà capace di risolvere l’enigma: il professor Samuel Solomon.

La settima musa è l’adattamento cinematografico del romanzo bestseller “La dama numero tredici” di José Carlos Somoza che è considerato uno dei riformatori della letteratura fantasy e mistery, con titoli attraverso i quali ha cercato di superare i limiti del genere. Somoza ha ricevuto il più importante premio di crime-fiction al mondo, il Gold Dagger Award per il miglior romanzo; il Fernando Lara Award e il Dashiel Hammet Award dall’International Association of Crime Writers. I suoi romanzi sono stati tradotti in più di 30 lingue rendendo José Carlos Somoza un autore bestseller in tutto il mondo.

“La prima volta che ho letto il libro che ha ispirato questo progetto sapevo di aver trovato qualcosa di molto speciale. – ha commentato José Carlos Somoza “Non capita spesso di ritrovarsi a leggere un racconto così bello, terrificante e allo stesso tempo affascinante. Non avevo mai pensato alla figura della musa come qualcosa di minaccioso o che la bellezza e la poesia potessero avere un aspetto pericoloso, abietto, nascondendo nelle parole e nei versi l’orrore. Il modo in cui questi elementi sono così legati insieme con cura crea un intrigo talmente misterioso da essere quasi ipnotico… tenere il lettore sulle spine fino all’ultima pagina, mantenendo alta la tensione, scena dopo scena, in un vortice di paura profondamente inquietante. In quel romanzo tutto è singolare e spaventoso, bello eppure così terribile, una storia originale e inaspettata. Ho iniziato a lasciar correre la mia immaginazione. Stavo già iniziando a concepire il film, un gioiello terrificante per gli spettatori e così l’orrore di quelle pagine ha preso vita sullo schermo”.

Avengers 4: Hulk diventerà un agente dello SHIELD?

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Avengers 4: Hulk diventerà un agente dello SHIELD?

Dopo quella su Professor Hulk (leggi qui), un’altra teoria sulla conclusione dell’arco narrativo di Bruce Banner/Hulk in Avengers 4 emerge in rete, una teoria che vorrebbe il Gigante di Giada finire tra le fila dello SHIELD.

CBR suggerisce che i Marvel Studios potrebbero prendere spunto da una recente serie di fumetti: L’indistruttibile Hulk di Mark Waid, lanciata nel 2013. Nella storia, Banner e Hulk accettano di lavorare per lo SHIELD, con Bruce che modifica una bio-tuta  SHIELD in armatura che potrebbe essere indossata da Hulk quando è in campo.

Sebbene lo SHIELD sia stato sciolto all’indomani di Captain America: The Winter Soldier, è possibile che l’organizzazione stia tornando alla grande. Soprattutto perché alcune foto dal set di Avengers 4 hanno mostrato Tony Stark che indossa una sorta di gilet tattico dello SHIELD. Nel frattempo, la scena post-crediti di Avengers: Infinity War ha rivelato che Nick Fury e Maria Hill stanno lavorando per un’organizzazione che assomiglia molto a una nuova versione dell’agenzia.

È possibile che Avengers 4 vedrà i più potenti eroi della Terra lavorare insieme a un rinato SHIELD – nel qual caso, non sarebbe una sorpresa vedere che Hulk diventerà effettivamente un agente e indosserà quella tuta.

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

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Cine@Donna: il 27, 28 e 29 giugno al Cinepalace di Riccione

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Cine@Donna: il 27, 28 e 29 giugno al Cinepalace di Riccione

Giometti Cinema per il terzo anno è schierato con le donne protagoniste attraverso tre giornate di incontri e di film all’insegna del cinema al femminile con Cine@Donna, la manifestazione che si terrà il 27, 28 e 29 giugno al Cinepalace di Riccione.

Tre attente e splendide interpreti del nostro cinema e della nostra televisione, che non disdegnano escursioni registiche e teatrali, sono chiamate a fare da testimoni e madrine in questa terza edizione: Cristiana Capotondi, che abbiamo visto protagonista in moltissimi titoli televisivi e cinematografici, tra cui due in cui l’essere donna svolge un ruolo significativo rispetto alle cronache: Io ci sono di Luciano Manuzzi, in cui interpreta Lucia Annibali, vera vittima di un’odiosa aggressione e Nome di donna di Marco Tullio Giordana dove è una giovane molestata sul posto di lavoro. Valentina Lodovini, anche lei impegnata interprete su diversi fronti tra cui i recenti Il commissario Montalbano e Si muore tutti democristiani del Terzo segreto di satira, oltre a partecipazioni come conduttrice alla trasmissione radiofonica Hollywood Party. Irresistibile e spiritosa Marina Rocco è invece, tra i tanti lavori, la brillante interprete di Romanzo famigliare di Francesca Archibugi e Metti la nonna in freezer di Fontana e Stasi.

Per tre giorni sulla terrazza dell’hotel Atlantic, affacciata direttamente sul mare, si svolgeranno gli incontri con ognuna delle tre ospiti che successivamente saranno al Cinepalace per presentare con passione cinefila uno dei tre film scelti quest’anno per raccontare il complesso, magnifico e talora contraddittorio rapporto tra il cinema e la donna. A fare da sottofondo agli incontri saranno le note della cantautrice riminese Chiara Raggi, in uscita questo autunno con il suo terzo album “La natura e la pazienza”, che si esibirà chitarra e voce sulla terrazza dell’hotel Atlantic.

Tre titoli, tutti ispirati a storie vere. Il primo, presentato da Valentina Lodovini è Tonya di Craig Gillespie (mercoledì 27 giugno) che rievoca la vicenda di Tonya Harding, la pattinatrice statunitense che cadde in disgrazia quando la sua rivale subì una pesante aggressione provocando uno dei più grandi scandali sportivi di tutti i tempi. Stupenda e magnifica interprete Margot Robbie nei panni della protagonista sempre insofferente e oltre le righe, mentre Allison Janney interpreta l’incredibile madre (per questo premiata con l’Oscar) e Sebastian Stan è il marito violento e prevaricatore.

Sarà poi la volta di The Post di Steven Spielberg, presentato da Cristiana Capotondi (giovedì 28 giugno), con una grandissima Meryl Streep nei panni di Katharine “Kay” Graham, la volitiva editrice del Washington Post che contro il parere di tutti gli uomini potenti che la consigliavano, tranne quello del suo direttore Ben Bradlee (Tom Hanks) ebbe il coraggio di opporsi al potere vero arrivando così a far cadere il presidente Nixon.

Infine La battaglia dei sessi (Battle of the Sexes) di Jonathan Dayton e Valerie Faris, introdotto da Marina Rocco (venerdì 29 giugno) il film racconta la sfida tennistica che il 20 settembre 1973, in piena rivoluzione femminista, vide a confronto il cialtrone maschilista Bobby Riggs e l’insofferente e trasgressiva Billie Jane King interpretati rispettivamente da Steve Carell e Emma Stone. Una commedia epocale per un episodio che a suo tempo fece molto scalpore.

All’interno del Cinepalace durante i giorni della manifestazione sarà allestita la mostra “Signore del set”, a cura di Antonio Maraldi: una raccolta di foto di attrici del cinema italiano tra gli anni ‘50 e 2000 del Fondo CliCiak del Centro Cinema Città di Cesena.

Anche quest’anno Marlù Gioielli ha deciso di sostenere la manifestazione creando un gioiello ad hoc dedicato alla rassegna cinematografica.

Ant-man and the Wasp: Hank Pym arrabbiato per ciò che è accaduto in Civil War

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In Captain America: Civil War Scott Lang mostra al mondo la tecnologia di Hank Pym, trasformandosi in Giant-Man; in Ant-Man and the Wasp, tra le altre cose, si affronteranno anche le conseguenze di questo gesto e Scott dovrà fronteggiare la rabbia di Pym, causata proprio dal suo gesto durante la battaglia all’aeroporto.

Ecco cosa ha dichiarato Michael Douglas, che torna a interpretare Hank Pym: “Lui è abbastanza incazzato per questa cosa. Questa cosa stabilisce il tono iniziale nel rapporto tra Scott e Hank. E lui non condivide molte informazioni con il Dottor Pym.”

Ant-Man and the Wasp: Laurence Fishburne potrebbe essere il vero villain

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

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Marvel Fase 5: 13 personaggi che speriamo di NON vedere

Marvel Fase 5: 13 personaggi che speriamo di NON vedere

La fine di Avengers 4 aprirà definitivamente le porte di scenari inediti per il MCU, e mentre ci avviamo verso la risoluzione della Fase 3 (con Avengers: Infinity War), è lecito fantasticare sul futuro del MCU anche in previsione di ciò che conosciamo finora della Fase 4 e delle prospettive che si presentano agli sceneggiatori per continuare o addirittura riavviare l’universo in cerca di idee e soluzioni alternative per la Fase 5.

Leggi anche – Marvel Fase 5: 14 personaggi che speriamo di vedere

Ecco però i 13 personaggi che NON vorremmo vedere – o rivedere – nella Fase 5 del Marvel Cinematic Universe (stilati da ScreenRant):

X-Men

Questa sembra più una provocazione che un reale rifiuto: gli X-Men sono personaggi fantastici, sia chiaro, e vederli coinvolti nelle storie del MCU sarebbe davvero affascinante, e se è vero che i Vendicatori e i Mutanti sui fumetti riescono a convivere, lo stesso non si può dire dell’universo cinematografico.

Non sarebbe forse più saggio tenere i due mondi separati? Sia per i continui scossoni nella continuity degli X-Men, sia per le tematiche che questi portano avanti, come la paura del diverso e delle ripercussioni dei poteri dei freaks sulla società. In ogni caso niente esclude che, prima o poi, li vedremo insieme agli Avengers…

Iron Man

Iron Man ha aperto le porte del MCU dieci anni fa, con un perfetto Robert Downey Jr. mattatore e guida per tutti coloro che sono venuti dopo di lui. Il tempo passa però, e forse è arrivato il momento di cedere il passo alle nuove generazioni lasciano che il personaggio scompaia dall’universo Marvel al cinema.

Questo non significa necessariamente che Tony Stark debba morire, ma che la sua eredità possa essere tramandata attraverso un altro eroe (o eroina) già a partire dalla Fase 5, con i Marvel Studios alla ricerca di un degno successore…

Adam Warlock

Adam Warlock è un personaggio incredibilmente importante e centrale nella mitologia dei fumetti Marvel, specialmente quando parliamo delle gemme dell’infinito: Warlock, anche più di Thanos, diventa fondamentale allora per legare la storia originale agli adattamenti cinematografici, qualora si volesse insistere su questo argomento, tuttavia fino ad oggi il MCU ha funzionato benissimo anche senza di lui.

Oggetto di risate verso la fine di Guardiani della Galassia Vol. 2, il personaggio sembra piuttosto inutile al momento,  e non per la sua fama, ma per il modo in cui potrebbe essere inserito nella trama dei prossimi film.

Galactus

Che Thanos continui ad avere voce in capitolo dopo la conclusione della Fase 3, è chiaro che la sua storia sarà per lo meno completata nella Fase 5. Dopo di lui però, i Marvel Studios dovranno decidere chi sarà il nuovo super villain del MCU, e Galactus sembra un’ottima soluzione.

Ma sebbene questa sia la scelta più ovvia, l’idea che l’universo Marvel possa ancora accogliere qualcuno in grado di spazzare via o divorare la Terra in un colpo solo non ci convince del tutto. Inoltre, ciò che funziona sui fumetti non è detto che funzioni allo stesso modo sul grande schermo…

Thanos

Dieci anni sono stati utili ai Marvel Studios per introdurre finalmente Thanos nel MCU, dopo qualche breve apparizione sporadica in alcune scene post credits, e bisogna ammettere che l’attesa ci ha ricompensati con un villain degno della sua fama.

Umano, tragico, complicato e terrificante al tempo stesso, in Avengers: Infinity War ha trionfato contro i Vendicatori mettendo a segno il piano escogitato collezionando le gemme dell’infinito. E ora, che futuro può avere nelle fasi successive?

Lecito pensare che dopo Avengers 4, Thanos debba svanire dal MCU, perché la sua storia potrà essere completata entro la Fase 4 con l’arrivo di Captain Marvel e la risoluzione della guerra.

Deadpool

Il suo essere completamente diverso e anarchico rispetto agli altri eroi del MCU, è ciò che ha reso Deadpool unico, ed è il motivo per cui il personaggio non ha davvero bisogno di unirsi all’universo cinematografico Marvel, restando così indipendente e “libero” di sperimentare.

Soprattutto entro i confini del politicamente scorretto, della soglia R-rated che vieta il film ai minori per scene e battute scorrette, e anche se l’idea di vederlo in azione mentre prende in giro Tony Stark o Thor ci stuzzica, l’effetto Deadpool si esaurirebbe presto per lasciare spazio all’epica del MCU.

Wonder Man

Wonder Man, alter ego di Simon Williams, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee, Don Heck e Jack Kirby nei primi anni Sessanta, e fu tra le fila degli originali Vendicatori. Dimenticato da tutti per lo scarso successo ottenuto all’epoca, il supereroe ha trovato posto nel cuore di pochi fan.

Sappiamo che Nathan Fillion avrebbe dovuto apparire in un cameo in Guardiani della Galassia Vol.2, ma che quella scena è stata tagliata, ma siamo anche convinti che il MCU non abbia risentito della sua assenza. E forse non ne risentirà nemmeno nel futuro delle Fasi 4 o 5.

Green Goblin

Per ogni Spider-Man cinematografico c’è stato un Green Goblin diverso: nella trilogia di Sam Raimi, il personaggio era vestito da Norman Osborn e da suo figlio Harry (Willem Dafoe e James Franco), mentre nel reboot The Amazing Spider-Man, Dane DeHaan aveva raccolto l’eredità del passato proponendo un villain diverso.

Ma sebbene Green Goblin sia senza dubbio uno dei migliori cattivi della serie di Spider-Man (nei fumetti e al cinema), è anche vero che ormai sia stato adattato troppe volte, e vederlo apparire nella Fase 5 sarebbe troppo affrettato.

Il vero Mandarino

Iron Man 3 desta ancora qualche rancore nei fan per il modo in cui è stato pubblicizzato e poi smentito nel film uno dei villain, ovvero il Mandarino.

In scena infatti, Ben Kingsley ha interpretato l’attore Trevor Slattery, che a sua volta interpretava il terrorista, ma sappiamo che esiste, da qualche parte, il vero Mandarino scontento del lavoro svolto dal suo “sosia”. Certo l’idea di rivederlo in azione non ci entusiasma per niente, e una sua comparsa nella Fase 5 potrebbe portare un’altra ondata di polemiche…

Starhawk

Starhawk (uno dei membri originali dei Guardiani della Galassia) è stato introdotto nel MCU con il volto di Sylvester Stallone, che ha avuto un piccolo cameo in Guardiani della Galassia Vol. 2.

Nella sequenza dopo i titoli di coda del film però, il personaggio è tornato mentre con il suo vecchio equipaggio andava incontro a nuove avventure, ma si tratta pur sempre di un simpatico easter egg che non avrebbe bisogno di ulteriori spiegazioni o ampliamento di trama.

Starfox

Starfox è senza dubbio uno dei personaggi più potenti mai esistiti e tra i villain di maggior successo nella storia dei fumetti, e scavando nella backstory di Thanos abbiamo scoperto che suo fratello Eros, altro non è che lo stesso Starfox.

Abile nel maneggiare diversi poteri, tra cui la capacità di manipolare il centro del piacere nel cervello delle persone, soprattutto quello femminile, Eros può essere considerato come un “playboy misogino”: c’è davvero bisogno di lui nel MCU?

Namor

Secondo il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, la questione dei diritti su Namor è assai complicata e per vederlo sul grande schermo dovremmo aspettare ancora.

Resta la fantasia dei fan e di Hollywood, cioè l’introduzione di Namor proprio in relazione alla sua importanza nei fumetti: re dei mari e parte integrante di grandi eventi, molto serioso e privo di autoironia, potrebbe però non funzionare se pensiamo al tono adottato dal MCU.

Loki

Loki ha definitivamente (?) abbandonato le scene all’inizio di Avengers: Infinity War, morendo per mano di Thanos mentre cercava di raggirarlo.

È probabile però che molte cose, dopo Avengers 4, cambieranno e che non ci sia più posto per eventuali resurrezioni di personaggi, con la Fase 5 che potrebbe addirittura esistere in un universo inedita.

Tutto sommato Loki ha raggiunto l’apice di se stesso in infinity War, mostrando le varie sfaccettature del suo carattere e lottato per la propria affermazione, anche grazie alla prova indimenticabile di Tom Hiddleston, quindi pensare di rivederlo ancora non ha molto senso.

Star Wars: Episodio IX, la famiglia di Carrie Fisher non sa cosa farà la Lucasfilm

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La scomparsa di Carrie Fisher ha scombussolato i piani della Lucasfilm per Star Wars: Episodio IX, e adesso il film, che sarà diretto da J.J. Abrams, dovrà trovare una soluzione per raccontare l’uscita di scena della principessa Leia.

Alla luce del trattamento subito da Peter Cushing e dal suo Tarkin in Rogue One: A Star Wars Story, si è subito pensato a una ricostruzione digitale del personaggio, ma la Lucasfilm e la Disney hanno subito smentito le voci. Il mistero quindi permane, soprattutto alla luce di ciò che ha dichiarato a  Variety Todd Fisher, fratello di Carrie: 

“Yoda è tornato nell’ultimo film, quindi perché Carrie no? Nel primo film, Obi-Wan dice che se dovesse morire, tornerebbe più forte di prima. Sento questo per Carrie, lei non scomparirà mai del tutto.”

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Confermati nel cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.

Ant-Man and the Wasp: ecco perché il costume di Hope è cambiato

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Ant-Man and the Wasp: ecco perché il costume di Hope è cambiato

Alla fine del primo film, abbiamo visto il costume di Wasp che Hank Pym aveva realizzato per sua figlia Hope, ma come abbiamo già visto della prime immagini di Ant-Man and the Wasp, il costume che effettivamente indosserà Evangeline Lilly è cambiato da quel primo modello reso pubblico.

Durante la visita sul set di ScreenRant, il supervisore ai costumi, Ivo Coveney, ha dichiarato che il cambiamento nel costume era fondamentale. Quello visto alla fine di Ant-Man era un modello in CGI e quindi non indossabile, per adattare il costume al corpo di Evangeline Lilly è stato necessario disegnarlo di nuovo in modo che fosse indossabile e funzionale. Dalle anteprime viste in rete, il lavoro svolto sulla tuta di Wasp è stato senza dubbio il migliore possibile.

Ant-Man and the Wasp: Laurence Fishburne potrebbe essere il vero villain

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

CORRELATI:

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema in Italia il 14 agosto 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Alla produzione ci sono Kevin Feige con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e Stan Lee nei panni di executive producers.

Ischia Film Festival 2018: Messina e Sollazzo presentano la nuova edizione

Sulla scia dell’enorme successo dell’edizione dello scorso anno, il fondatore Michelangelo Messina e il critico e direttore artistico Boris Sollazzo hanno presentato il programma del prossimo Ischia Film Festival 2018. Dal 30 giugno al 7 luglio, nella splendida location del cinquecentesco castello aragonese, si svolgerà una delle esperienze cinematografiche più amate.

Nato da un’idea illuminata di Michelangelo Messina, il Festival è  “un’occasione anche per raccontare l’identità culturale della nostra bella Italia, dove in cinque sale verranno proiettate ben 113 opere, tra ospiti nazionali e internazionali”.

“Il punto era trasmettere un’importante messaggio di valorizzazione” continua Messina “per mostrare il nostro territorio e allo stesso tempo accogliere e conoscere le culture altrui. I numeri ci sono, lo dimostrano i successi degli scorsi anni”.

Boris Sollazzo“L’Ischia Film Festival è una grande intuizione di Michelangelo, nata ormai sedici anni fa” conferma il critico e organizzatore dell’evento Boris Sollazzo “Io sono arrivato solo otto anni fa e ne sono rimasto subito affascinato”.

“In Italia ci sono 1500 festival, ma sono generalisti. Il nostro cerca di specializzarsi sia per il tipo di programmazione che per gli intenti” prosegue Sollazzo “ad esempio nella sezione Under the Sky cerchiamo il cinema non solo su grande schermo, ma anche tramite racconti televisivi, che abbiamo un respiro cinematografico, come nel caso di 1968 con Federico Buffa”.

Ischia Film Festival 2018, dal 30 giugno al 7 luglio: presentato il programma

“Altro punto focale dell’evento è la presenza dei grandi maestri” spiega il critico “Abbiamo avuto moltissimi incontri con gli autori, sono fondamentali. Noi crediamo fortemente in un Festival che sia un rapporto formativo per gli spettatori. Quindi è fondamentale l’interazione autori- spettatori”.

“Il festival prende luogo in un’isola di 65.000 abitanti, dove sono presenti normalmente due soli cinema” – “quindi volevamo portare quel cinema italiano di grande livello e indipendente che inevitabilmente, per la politica dei grandi film, sull’isola non arriva. Presenteremo quindi al pubblico di Ischia e ai suoi vacanzieri, o a quelli che prenotano solo per il festival, una sezione “Best Of”: il nostro personale album dell’anno, italiano, dove sono presenti soprattutto film indipendenti come Youtopia di Bernanrdo Carboni o La terra dell’abbastanza di Damiano e Fabio D’Innocenzo, senza dimenticarci delle pellicole più fortunate e commerciali come Ammore e Malavita dei Manetti Bros”.

“Tra i dieci lungometraggi ufficialmente in concorso – tre italiani e sette internazionali- ci sono film che ci hanno molto colpito, come Sambà, opera di origini dominicane ma che ha scelto noi come anteprima mondiale, o Hotel Gagarin di Simone Spada, che pur essendo già uscito nelle sale, non ha avuto secondo noi la giusta visibilità e abbiamo voluto dargli un’ulteriore possibilità di essere assorbito dal pubblico.”

“La sezione dei Cortometraggi, come vedete un numero maggiore rispetto ad altre selezioni,  offre un mare di possibilità che è difficile trovare altrove. È il luogo della sperimentazione e delle opportunità, di  giovani autori che si autoproducono, e dove si può allargare il più possibile il senso della location”.

“Altra sezione importate, e quest’anno entrata ufficialmente in competizione, è Scenari  Campani. Vogliamo dare l’opportunità di esprimersi ad una serie di autori del territorio che altrimenti non avrebbero modo di esprimersi e farsi conoscere in tutta la Campania. Molti di loro, grazie all’Ischia Film Festival, hanno ottenuto un discreto successo di pubblico, come Edoardo de Angelis che  con Indivisibili lo scorso anno ha vinto nella sessione Best Of”.

Diversi saranno gli autori premiati, grandissimi ospiti che sono pezzi di cinema che amiamo e che hanno costruito la nostra formazione. Questo anno verranno premiati Peter Greenaway, Carlo Verdone, Gabriele Salvatores  e Gabriele Muccino, e un encomio speciale andrà a Carlo delle Piane.

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