È stato diffuso un nuovo contenuto
promozionale per La la Land in cui il regista
Damien Chazelle e il compositore Justin
Hurwitz parlano del lavoro nascosto dietro la travolgente,
commovente e originale colonna sonora del musical con
Ryan Gosling e Emma Stone che raccoglie l’eredità
dei grandi musical come West Side Story o
Singin’ in the Rain.
La La
Land è un musical a metà tra dramma e commedia che segue
la storia di Sebastian (Gosling) e Mia (Stone), che stanno insieme
grazie alla loro passione comune per la musica. Ma appena il
successo bussa alla loro porta devono fare i conti con il sottile
tessuto che tiene insieme il loro amore.
Diretto da Damien
Chazelle (che ha anche curato la sceneggiatura), il film
arriverà nei cinema USA il 15 luglio 2016. Nel cast figura anche il
premio Oscar JK Simmons, alla sua seconda
collaborazione con Chazelle dopo
Whiplash, per il quale ha ricevuto
l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista. Completano il cast
Finn Wittrock, Sonoya Mizuno, Rosemarie DeWitt, Josh
Pence e Jason Fuchs.
Ecco il trailer
onesto di Pets Vita da Animali, il
divertente film d’animazione Illumination
Entertainment con protagonisti i migliori amici degli
essere umani: i loro animali da compagnia.
Pets Vita da
Animali è il prossimo divertente film
d’animazione targato Illumination Entertainment
e Universal Pictures
(Cattivissimo Me 1 e 2).
Diretto da Chris
Renaud e Yarrow Cheney, il film vede trai
doppiatori originali Louis C.K., Eric
Stonestreet, Kevin Hart, Ellie
Kemper, Lake Bell, Jenny
Slate, Bobby Moynihan, Hannibal
Buress e Albert Brooks.
Una commedia sui nostri animali
domestici e su come vivono le loro giornate quando li lasciamo soli
per andare a scuola o a lavoro.
Il film a vrà un sequel, atteso per
il 13 Luglio 2018.
In trepidante attesa che la prossima
estate porti finalmente sul grande schermo il tanto
atteso Spider-Man Homecoming la fase di
post-produzione del film targato Marvel
Studiose Sony
Pictures continua fra grandi sforzi e qualche momento
di rilassato divertimento, così come descrive il
video postato
su Instagram dal regista Jon
Watts che ci mostrano una goffa e davvero poco
“professionale” sessione di performance capture da parte
dell’attore protagonista Tom
Holland.
Le riprese di Spider-Man
Homecoming si sono concluse a New York da poche
settimane ed ora il progetto è entrato ufficialmente nella
difficile fase di post-produzione, dove queste avanzate tecniche di
performance capture (già usate in Captain America Civil
War) permettono di rendere il volto di Holland
estremamente espressivo anche sotto la maschera avvolgente,
conferendogli una mimica facciale del tutto sconosciuta alle
versioni precedenti del personaggio.
Accolto con grande entusiasmo nei
panni di un irriverente Spider-Man nel
recente Captain America Civil War,
Tom Holland è ora prossimo a debuttare in quello
che dovrebbe essere il primo capitolo di una lunga serie di
co-produzioni fra Marvel Studios e Sony
Pictures, con l’inclusione inoltre di moltissimi
personaggi dell’universo Marvel, tra cui il più
ambito è certamente il Tony
Stark (alias Iron Man)
di Robert Downey
Jr.
Sembra non mancare alcuna occasione
ai fans di Star
Wars per festeggiare ricorrenze d’ogni sorta legate in
qualche modo alla saga, anche quando questo riguarda da vicino i
prodotti mediali usati per la pubblicizzazione. E così il
28 novembre 2016 si è tenuto l’anniversario per
ricordare i due anni passati dalla pubblicazione ufficiale del
primo teaser di Star Wars Il risveglio della
Forza, primo capitolo della nuova trilogia che ha fatto
conoscere al mondo intero i nuovi personaggi di Finn, Rey,
BB-8, Poe e Kylo
Ren. In concomitanza con questa ricorrenza e in attesa di
conoscere il titolo di Star Wars Episodio
VIII, lo YouTuber Mark
Zeroh ha pubblicato un video nel quale parla di un
rumor molto interessante riguardo la possibilità che nel nuovo
trailer (per il momento ancora sconosciuto) si potrebbero vedere
immagini di dialogo fra Luke Skywalker
e Rey.
Rifacendosi a presunte fonti non ben
identificare Zeroh pone l’accento sull’ormai famosa ultima scena
de Il
risveglio della Forza nella quale Mark
Hamill e Daisy
Ridley si osservano senza dire una parola, facendo
presagire un seguito che tutti stiamo attendendo con ansia. Ebbene,
lo YouTuber afferma anche che alcune teorie riportano la
possibilità che le nuove scene di dialogo che vedremo nel prossimo
teaser potrebbero essere state tagliate proprio dalla sequenza
conclusiva del precedente capitolo e che potrebbero avere una forza
molto eloquente: “Tu possiedi in te la scintilla
che riaccenderà il fuoco” direbbe
infatti Luke a Rey.
Intervenuto alla Star
Wars Celebration, Mark Hamill ha
parlato in tono alquanto criptico del nuovo atteso teaser
dell’Episodio
VIII, affermando che
“alcuni dei dialoghi che sentirete
nell’episodio VIII vi faranno dimenticare il vecchio gergo della
saga, del tipo ‘Che la Forza sia con te‘”. Malgrado
il nuovo episodio cercherà sicuramente una
maggiore elaborazione ritardo
all’importanza di Rey, per il momento si
sa ancora molto poco riguardo alla storia passata
del personaggio e al suo possibile rapporto con il clan
Skywalker, dunque per ora è difficile trarre delle conclusioni in
merito. L’Episodio
VIII partirà direttamente da dove l’ultimo
si era fermato, mostrando Luke e
Rey nel fatidico attimo che precede la loro
conversazione, quindi appare più che giustificata la supposizione
di Zeroh riguardo alle immagini che potremmo
vedere nel nuovo trailer.
Il motivo per il
quale Lucasfilm non ha ancora per il momento
diffondere né il titolo di Star Wars Episodio
VIII né tantomeno immagini del nuovo trailer
potrebbero essere fondamentalmente e due: evitare di danneggiare
l’imminente uscita (16 dicembre 2016) dello
spin-off Rouge One A Star
Wars Story e tenere alta l’attenzione dei fans su un
prodotto appena riavviato sul mercato.
Batman Forever è
forse il film di Batman che ha più fatto discutere
e da molti è considerato come il peggior adattamento
cinematografico del fumetto della DC Comics.
Ebbene oggi un divertente video
mashup editato dall’utente Sam
Ibrahim unisce il film di Joel Schumacher
con Tron Legacy di Joseph
Kosinski.
La Marvel Comics ha diffuso oggi la prima immagine
di Deadpool Duck, la nuova miniserie che
presto debutterà negli USA. Per i fan della Marvel
è interessante perché si tratta di una serie mashup
tra Howard the Duck e Deadpool, qualcosa che
dovrebbe essere incredibilmente divertente da leggere.
Il numero 1
di Deadpool Duck sarà in vendita 4 gennaio,
2017 negli USA.
Vi ricordiamo
che Deadpool ritornerà al cinema
diretto da David Leitch, e vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del
Mercenario Chiacchierone della Marvel.
Howard il papero (Howard
the Duck) è un personaggio dei fumetti creato da Steve Gerber e
Val Mayerik per la Marvel Comics. Ha fatto il suo esordio nel
dicembre 1973 sul numero 19 della serie Adventure into Fear.
Negli anni settanta sugli albi pubblicati dall’Editoriale Corno
venne presentato con il nome di Orestolo il papero.
Deadpool Duck
Le storie di cui è protagonista
sono incentrate sulle disavventure di un papero antropomorfo
scorbutico intrappolato in un mondo dominato dagli umani. Le
avventure di Howard sono generalmente parodie di storie
fantascientifiche e fantasy, scritte in uno stile ironico e
combinate con una certa coscienza delle limitazioni del mezzo
(metafinzione); è infatti spesso molto sperimentale per essere un
fumetto non-underground. Il personaggio ha spesso interagito
con altri supereroi della Marvel in più di un’occasione, e nel 1986
uscì anche un film dal vivo ispirato al personaggio intitolato
Howard e il destino del mondo.
Cresce l’attesa dietro al
film Passengers, pellicola
di fantascienza targata Sony Pictures e con
protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt.
Oggi la Sony dopo
l’ultima clip ha diffuso un’anteprima del video della
canzone che gli Imagine Dragons hanno composto per
il film e che si intitola “Levitate”.
Nel video di seguito anche molte
scene inedite di Passengers.
A proposito del film, il regista
Morten Tyldum (The Imitation
Game) ha spiegato: “Gli spettatori piangeranno e
rideranno. Resteranno col fiato sospeso. Volevamo realizzare un
film che riuscisse a far ridere e piangere nello stesso momento. E
se hai due star come Jennifer e Chris la cosa è ancora più facile.
Sono entrambi due attori estremamente divertenti, ma al tempo
stesso estremamente drammatici. Tra di loro c’è un alchimia
incredibile. È stata un’esperienza bellissima dirigerli. Credo che
in un periodo come questo, pieno di sequel e reboot, sia molto
bello avere una storia originale con due delle più grandi star del
momento. Sono davvero orgoglioso di questo film”.
Al centro della storia sceneggiata
da Jon Spaihts
(Prometheus) c’è il meccanico Jim
Preston (Pratt) che, durante un viaggio di
120 anni a bordo di un’astronave diretta su un pianeta situato in
una galassia lontana dalla Terra, scopre di essersi erroneamente
svegliato dal sonno criogenico quasi cento anni prima del
previsto. Soffrendo la solitudine – unico uomo in mezzo a robot e
androidi – Jim decide un anno dopo di risvegliare uno dei
passeggeri e la sua scelta ricade sulla bella giornalista Aurora
(Jennifer Lawrence). I due ben presto si
innamorano, ma dovranno affrontare più di un ostacolo, in primis il
malfunzionamento della navicella che li porrà seriamente in
pericolo. Nel cast anche Laurence Fishburne e
Michael Sheen.
Il canale Twitter DCEU Facts ha diffuso un video che
mette a confronto i temi musicali di Batman v
Superman dedicato a Lex Luthor e quello de
L’Uomo d’Acciaio dedicato a
Superman. Secondo
l’interessante accostamento, la traccia disturbante di
Luthor non sarebbe altro che il risultato della
distorsione di quella dedicata a Superman.
Se questa congettura dovesse essere
vera sarebbe davvero un tocco di classe nascosto nei due film, dal
momento che per commentare due personaggi antitetici si è
utilizzata la versione luminosa e quella oscura, per così dire,
dello stesso tema.
Che ne pensate?
Leggi la recensione di Batman v Superman
Dawn of Justice
Qui di seguito la trama ufficiale
del film:
“Temendo le azioni
incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il
formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di
affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il
mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con
Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che
mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale
italiane dal 23 marzo 2016.
Ecco la versione originale di
You’re Welcome, la canzone che in Oceania
è affidata al Semidio Maui e che nella versione originale del film,
Moana, è interpretata da Dwayne
Johnson.
Oceania: Dwayne Johnson canta
You’re Welcome
Di seguito le immagini dal film:
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Oceania uscirà a
Natale in Italia. La sceneggiatura porterà la firma degli stessi
registi in collaborazione con Jared Bush, Pamela Ribon e
Taika Waititi.
Trama: Vaiana è una teenager vivace
che decide di partire in barca per una missione rischiosa,
intenzionata a onorare il destino mai compiuto dei suoi antenati.
Incontrerà il semidio Maui (Dwayne Johnson) e,
insieme a lui, attaverserà l’Oceano Pacifico in un viaggio ricco
d’azione.
Nel cast vocale originale del film
ci sono l’esordiente di 14 anni Auli’i
Cravalho, che doppierà la protagonista Vaiana,
Dwayne Johnson e Phillipa Soo,
cantante e attrice statunitense.
James
Gunn, al lavoro su Guardians of the Galaxy
Vol. 2, ha pubblicato sul suo account Instagram una nuova
immagine che lo raffigura insieme ad un ritratto innovativo, senza
dubbio insolito, di Rocket Raccoon. Come lo stesso
Gunn dichiara, si tratta di un artwrok che rappresenta il
personaggio con la voce di Bradley Cooper e che è
stato realizzato da reneefrench.
In Guardians of the Galaxy
Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno
sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della
Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani,
stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di
Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi
preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre
l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
“Zucchina?… Io lo chiamerei Patata
con quella faccia!” (Simon)
Nonostante la sua apparente
semplicità, La mia vita da Zucchina di
Claude Barras è un film molto complesso dal punto
di vista tecnico, e come ormai ben sappiamo lo sono tutte le
pellicole realizzate con la minuziosa e lunga animazione
stop-motion. Certo, non siamo ai livelli di complessità tecnologica
delle produzioni di casa Laika, ma nonostante la
semplificazione dal punto di vista anatomico dei burattini non è
mai facile donare la vita a un esserino inanimato e renderla
credibile.
Per la realizzazione del film sono
stati costruiti e dipinti sessanta set, sono stati realizzati
cinquantaquattro burattini e ognuno in tre esemplari e con costumi
diversi. Il lavoro di animazione è durato otto mesi, al ritmo di
tre-cinque secondi al giorno per ciascun animatore. Altri otto mesi
sono serviti per le lavorazioni sul suono e sulla colonna sonora,
nonché per tutto il lavoro di postproduzione digitale.
Complessivamente sono occorsi due anni con il coinvolgimento
di una troupe di circa cinquanta persone.
Claude Barras
racconta così l’impostazione che ha voluto dare al suo lavoro di
caratterizzazione dei personaggi e alla successiva animazione:
“Un grande disegnatore come Hergé, il creatore di Tintin,
sosteneva che più la grafica di un viso è semplice, più il pubblico
può proiettarvi le proprie emozioni e identificarsi con il
personaggio. Sono pienamente d’accordo con lui ed è quanto io
stesso provo a mettere in pratica con l’animazione a passo uno dei
pupazzi, senza l’ambizione di riprodurre fedelmente la realtà ma
provando a darne agli spettatori una visione rielaborata.
Combinando delle voci realistiche e naturali con dei personaggi
dall’estetica altamente stilizzata, ho anche tentato di conservare
nel film lo stile di scrittura di Gilles Paris. Ma la chiave per
entrare in questo universo restano gli occhi dei personaggi. I loro
occhi enormi, spalancati sul mondo, danno un contributo essenziale
all’empatia e alle emozioni.”
E aggiunge, a proposito dei tempi di
narrazione e del suo stile di regia: “La mia vita da
Zucchinasi concentra sul mondo interiore dei
suoi personaggi ed era importante per me avere i tempi giusti per i
piccoli gesti, le espressioni del viso, i momenti di attesa. Anche
molti aspetti del paesaggio e del tempo atmosferico rispecchiano
gli stati d’animo dei protagonisti. Inoltre, ho usato spesso delle
inquadrature lunghe per catturare sguardi e emozioni, piuttosto che
il consueto campo e controcampo utilizzato nei film d’animazione.
Questa scelta dà al film un ritmo molto
originale.”
I burattini di La mia vita
da Zucchina sono alti circa 25 cm e sono stati costruiti
artigianalmente uno per uno, senza ricorrere alla prototipazione
3D, ma affidandosi alle tradizionali tecniche artigianali. Sono
fabbricati combinando insieme materiali differenti, come la resina
per i volti, in modo da ottenere una texture grezza e graffiata,
una schiuma di lattice morbida per i capelli, che potesse essere
animata con facilità, silicone al platino per le braccia e
imbottitura morbida in gommapiuma per i corpicini, poi coperti da
abiti in maglieria e tessuto.
Anatomia di una
Zucchina
Invece di ricorrere alla
sostituzione delle teste o di porzioni del volto, come ormai si usa
fare in tutti i grandi film in stop-motion, si è deciso di adottare
una soluzione assai più semplice, ovvero sostituire solamente le
bocche e le sopracciglia sopra una testa unica che ne era priva e
dotata di occhi mobili. Il risultato è sorprendente, tanto semplice
quanto efficace. Le teste in resina sono rigide invece che essere
morbide e al loro interno nascondono delle piccole calamite che
consentono di posizionare con estrema facilità le parti mobili,
dando la possibilità di farle anche spostare sulle porzioni del
volto. I capelli invece, morbidi e armati con il filo di alluminio,
sono stati progettato come una vera e propria parrucca da applicare
sulla rotondità della testa calva.
Gli scheletri sono stati realizzati
artigianalmente, utilizzando dei classici snodi a sfere per la
colonna vertebrale e le gambe, mentre le braccia sono state armate
con del semplice filo di alluminio intrecciato, in modo da avere
una morbidissima mobilità. La particolarità delle braccia è la loro
lunghezza, sono infatti estremamente lunghe e se distese arrivano a
toccare il terreno e oltretutto sono sprovviste di gomito,
assumendo nei movimenti una singolare forma ad arco, che
contribuisce a caratterizzare in maniera originale i personaggi,
con una felicissima sintesi grafica. Inoltre le mani sono provviste
di sole quattro dita, in moda da rendere più semplice il lavoro di
animazione, che comunque risulta convincente e perfettamente
funzionale alla recitazione.
Il direttore dell’animazione del
film è Kim Keukeleire, nato a Seoul ma di
cittadinanza belga, con un curriculum che comprende alcuni dei
capolavori in stop-motion degli ultimi anni, da Galline in
fuga, prodotto dall’inglese Aardman, a
Fantastic Mr Fox di Wes Anderson, fino a
Frankenweenie di Tim Burton.
Tra gli animatori ci sono i migliori
esperti del settore nel panorama europeo, come Tim
Allen e Kristien Vanden
Bussche.
E naturalmente per gestire tutto il
lavoro di animazione fotogramma per fotogramma è stato utilizzato
Dragonframe (il nostro approfondimento), il prodigioso
irrinunciabile software ideato da Jamie e Dyami
Caliri.
In questi backstage di La
mia vita da Zucchina è possibile carpire qualche segreto
sulla realizzazione dei burattini e della loro animazione.
QUI e QUI
Ospite al Torino Film
Festival per ricevere il premio Langhe-Roero Monferrato
promosso dal Museo del Cinema e dalla Regione Piemonte,
Paolo Sorrentino ha parlato dei suoi progetti
futuri e in particolare ha spiegato che il suo progetto su un film
che avesse come figura centrale Silvio Berlusconi
è stato posticipato a data da destinarsi: “Per adesso non ho un
progetto preciso per un film da girare il prossimo anno. Ho pensato
di scrivere una sceneggiatura per un lavoro su Berlusconi, ma è una
storia complessa, non sempre si riescono a fare i film che si
vorrebbe. Nel frattempo sto scrivendo la seconda serie di The Young
Pope perché amo le serie televisive.”
Paolo Sorrentino
posticipa il suo film su Berlusconi
“Devo dire che mi ha stupito e
reso molto felice vedere come molti giovani sia siano appassionati
a questa serie sul Papa – ha continuato il regista
premio Oscar – Oggi la tv è centrale nella produzione
e nella fruizione di cinema, è inutile contrastare questa verità
con forme di nostalgie inutili. E neppure concordo con tutte le
cose negative che vengono dette da molti sulla qualità dell’offerta
di cinema di oggi e dello stesso pubblico. Al contrario sono
ottimista, oggi il pubblico è molto capace di operare le sue
scelte.”
The Young Pope per
Sky con Jude
Law è stato l’ultimo grandissimo successo di
Paolo Sorrentino.
Se dicessimo “quanto è brava
Neta-Lee Hershlag“, quasi nessuno capirebbe a chi ci stiamo
riferendo, ma se dovessimo usare il suo nome
d’arte, Natalie Portman, sarebbe tutta
un’altra storia.
Ecco alcune star che hanno adottato
un nome d’arte
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Il caso di Natalie
Portman è dovuto dall’esgenza di comunicabilità, dato che
il suo nome israeliano è più difficilmente memorizzabile, allo
stesso modo Helen Mirren ha optato per una
inglesizzazione del suo nome russo. Ben Kingsley
ha messo da parte il suo Krishna Bhanji per un
altrettanto regale nome che porò potesse essere ‘capito’ su scala
internazionale.
Appare buffo quando il nome d’arte è
adottato per evitare omonimia, come nel caso di Michael
Douglas che ha scelto di farsi chiamare Michael
Keaton, per evitare proprio l’omonimia con l’altro
Michael Douglas, figlio di Kirk.
Stesso problema si è presentato per la cantante Katheryn
Hudson, che lungi incorrere in equivoci con l’attrice
Kate Hudson, ha deciso di cambiare il suo nome in
Katy Perry.
Molte volte però la scelta del nome
dipende anche da riferimenti e omaggi che l’artista in questione
vuole fare ad altri artisti, considerati mentori (Marylin
Manson si chiama così in omaggio a Marylin
Monroe e – sob – Charles Manson).
Altri nomi ancora custodiscono una
storia di famiglia, come quella di Destiny Hope
Cyrus che decise di farsi chiamare Miley
a 15 anni, in onore del nomignolo affettuoso che suo padre le aveva
dato da piccolina.
Mark Vincent
avrebbe guidato forte come Vin Diesel?
L’epica americana – tanto
letteraria quanto cinematografica – ha più volte affrontato il tema
dell’indipendenza personale e territoriale, e in un momento storico
come quello attuale in cui lo spettro del populismo e lo spirito
malsano del secessionismo infiammano più che mai gli animi
socio-politici globali, un’opera come Free State of
Jones sembra ricordarci qual è stato (e quale potrà
eventualmente essere) l’originario e puro concetto di libertà,
scevro da machiavellismi e pericolose strumentalizzazioni politiche
che nulla hanno a che vedere con un’etica – in questo caso
specificatamente filmica – votata all’impiego di una reale
narrazione storica in chiave etica.
Diretto con mano sicura e profonda
attenzione tanto alla narrazione quanto alla minuziosa messa in
scena da un ispirato Gary Ross – qui anche autore
della sceneggiatura – The Free State of Jones narra le vicende che
videro il contadino del Mississippi Newton Knight, reduce
insoddisfatto della battaglia di Corinth durante la terribile
Guerra Civile americana, a radunare coraggiosamente un nutrito
gruppo di schiavi neri e altri agricoltori dissidenti per dare vita
a un ambizioso e provocatorio progetto: fondare uno “Stato Libero”
egualitario e autogestito attraverso la secessione della piccola
contea di Jones dai territori della Confederazione. L’amore
proibito con la schiava di colore Rachel sarà tuttavia fonte di
pericolosi guai giudiziari per un bisnipote che, nell’America
xenofoba di fine anni ’40, rischierà la galera a causa di un
matrimonio interraziale proibito dalla legge sudista.
The Free State of Jones: la
rivoluzione di Matthew McConaughey
Avvalendosi di un budget di 65
milioni di dollari e della collaborazione di un parco attoriale di
prim’ordine che vede alla guida il risoluto Matthew
McConaughey affiancato da Gugu
Mbatha-Raw, Keri Russell, Mahershala Ali,
Jacob Lofland e Sean Bridges,
Gary Ross compie una decisa maturazione professionale lasciandosi
alle spalle i tempi spensierati di Dave-Presidente per un
giorno (1993) e il recente teen action Hunger
Games(2012) per dare corpo e anima a un
ambizioso progetto in costume covato sin dal 2014, immergendosi
nelle paludose atmosfere del sud americano a cavallo fra Louisiana
e il Mississippi per raccontarci, mediante un’interessante
narrazione “in parallelo”, il coraggio di due uomini che –
discendenti di sangue e a distanza di quasi un secolo – entrambi
lottano per un ideale di libertà e per difendere l’amore della
donna amata, cercando disperatamente di superare l’ostracismo di
razza e cultura. Reduce da un’ottima accoglienza al Torino
Film Festival 2016 e prossimo all’uscita italiana per il
1 Dicembre, The Free State of Jones si preannuncia
non come una semplice opera di didascalismo storico sulla seconda
fondazione americana, quanto più un necessario
memento sul valore di quegli eroi che, senza uniformi e armati solo
dei propri ideali, riuscirono nell’impresa di creare, seppur in
un’utopia di breve e intensa durata, un autentico barlume di
speranza per gli oppressi di ogni rango.
Reduce dal grande successo
di 10
Cloverfield Lane e prossimo a dirigere un interessante
adattamento di The Secret Life of Houdini, il
regista Dan
Trachtenbergha una lunghissima
lista di progetti da realizzare, tra cui spicca una possibile
incursione nel franchise Disney diThe Rocketeer.
Il film originale uscì nel lontano 1991 per la regia di
Joe
Johnston, ottenendo modesti guadagni al box
office e sfoggiando un’ambientazione da Seconda Guerra Mondiale
nella quale il protagonista Cliff Secord
(interpretato da Billy Campbell) grazie a un
innovativo zaino-razzo che gli permette di volare ovunque voglia,
si trova invischiato in un’avventura al cardiopalma contro
un’incombente minaccia di matrice nazista.
Tratto dal fumetto
omonimo di Dave Stevens, The
Rocketeer è stato più volte tirato in ballo nel corso
degli anni in relazione a un possibile reboot o addirittura un
remake, tanto che, dopo il recente successo di Captain
America Civil War lo stesso Johnston ha cercato di
rimettere mano a un progetto fumettistico che, in modo o
nell’altro, ricorda molto da vicino il materiale narrativo di casa
Marvel. All’inizio
del 2016 i rumors a riguardo sono aumentati fino a pochi giorni fa
quando è stata avanzata l’intenzione di proseguire col progetto,
per il momento intitolato provvisoriamente ancora “The
Rocketeer“. Si tratterebbe dunque di un sequel ambientato
sei anni dopo le vicende del primo film e avrebbe come protagonista
una donna di colore, pilota d’aerei capace di impossessarsi delle
capacità ordinarie dell’eroe della pellicola originale.
Alla guida (almeno produttiva) di
questo nuovo progetto sarebbero stati chiamati Matt Spicer e Max Winkler,
anche se ben presto si è fatto proprio il nome di Dan
Trachtenberg per la possibile
regia. Trachtenberg aveva infatti postato su Instagram
alla fine della settimana passata alcuni bozzetti realizzati
assieme all’artista Dennis Calero alcuni anni
addietro e ispirati proprio a The
Rocheteer.
Nelle immagini si può chiaramente
individuare un concept dal chiaro gusto dispotico nel quale, come
afferma lo stesso regista, la minaccia dell’invasione nazista
rispecchia nient’altro che alcune recenti e passate preoccupazioni
di carattere politico, tanto da considerare il 2016 un anno che,
nella finzione fumettistica e cinematografica, avrebbe necessitato
più cha mai di veri eroi.
Ecco alcuni concept
realizzati per Animali Fantastici e Dove
Trovarli in cui possiamo ammirare dei veri e propri
pezzi d’arte che raffigurano non solo le creature magiche
protagoniste del film ma anche le location newyorkesi della
pellicola diretta da David Yates con protagonista
Eddie Redmayne.
Il film è uscito il 17 novembre
2016, e avrà come protagonista Newt
Scamandro, autore de Gli animali fantastici dove
trovarli, che ha esattamente 23 anni. Il film è
ambientato a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry
Potter. Nel cast Eddie
Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller,
Dan Folger e Alison Sudol.
Gellert Grindelwald: quello che sappiamo sul
personaggio di Animali Fantasitici
Jimmy Olsen,
Jonathan Kent, Generale Zod, Doomsday e l’Uomo d’Acciaio in persone (solo
provvisoriamente); la lista delle vittime dei DC
Films è molto lunga, nonostante questo universo
cinematografico sia relativamente giovane. Ma chi altri potrebbe
cadere sotto la tremenda scure di Zack
Snyder?
Ecco i personaggi DC Films che potrebbero morire nell’immediato
futuro
Apparso per la prima volta nel 1984,
in Secret Wars, Venom è diventato
presto uno dei villain più famosi di Spider-Man.
Di seguito vi elenchiamo i personaggi a cui Venom si è “affidato”
nel corso degli anni e che sono stati occupati dal suo simbionte.
Venom: tutti i personaggi che hanno ‘indossato’ il
simbionte
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Il personaggio che abbiamo visto al
cinema, in Spider-Man 3 di Sam
Raimi, non ha convinto molto il pubblico e da allora si
parla di un film dedicato soltanto all’oscuro personaggio. Chissà
se la SONY, magari in complicità con i Marvel Studios,
pensa ancora a riportarlo sul grande schermo!
Le origini
Venom è un personaggio dei fumetti
della Marvel Comics ed è uno dei principali nemici
dell’Uomo Ragno. Si tratta di un’entità formata da due esseri, un
umano e un alieno, anche se il Venom vero e proprio è il simbionte.
Più che un vero e proprio supercriminale, tuttavia, è più vicino
alla figura dell’antieroe non completamente malvagio.
Lo scrittore David
Michelinie e il disegnatore Todd
McFarlane sono generalmente accreditati come i creatori
del personaggio, sebbene ci siano delle dispute sulla sua
paternità. I primi indizi dell’esistenza di Venom
sono forniti in Web of Spider-Man n. 18 (settembre 1986); un altro
accenno compare in Web of Spider-Man n. 24 (marzo 1987). La prima
apparizione parziale, occultato tra le ombre, è in The Amazing
Spider-Man n. 298, che precede di poco il vero esordio nel numero
299 (maggio 1988) della stessa collana.
Mancano solo poche settimane prima
dell’attesissima uscita di Rogue One A Star
Wars Sory e già da ora il mondo dei fans ha dimostrato
dia vere diversi motivi per essere in fibrillazione, in particolare
dopo i recenti rumors che vorrebbero il progetto dello spin-off di
Rogue One espandersi grazie a alla tanto
annunciata trama parallela con al centro le vicende che
coinvolgono il tentativo di impossessarsi dei preziosi piani di
costruzione della Morte Nera. A fomentare queste
aspettative vi è la notizia che un nutrito gruppo di attori
provenienti direttamente dal nuovo film in prossima uscita sono
stati radunati per dare corpo a questo progetto.
In aggiunta ai brevi estratti della
nuova pellicola rilasciati durante il fine settimana coincidente
con la Festa del Ringraziamento, ecco ora aggiungersi una nuova
featurette dal titolo “Vivere Star Wars” che
mostra un breve making-of di circa un minuto con al centro la
prospettiva di uno dei personaggi più importanti del cast, ovvero
Diego
Luna, interprete del Capitano Cassian
Andor.
https://youtu.be/vUPY71Ry0gs
Nel video Luna, ripreso mentre
assiste alle riprese che lo vedono protagonista nel momento
dell’ingresso in battaglia, confessa tutta la propria gioia
nell’essere parte di questo nuovo universo parallelo alla saga
originale di Star Wars con la quale è cresciuto e
che ha amato fin da bambino. Il video incorpora alcuni estratti
della pellicola in prossima uscita, molti dei quali ci costano ciò
che in realtà già ben sappiamo sul capitano.
Nel film
Luna vestirà i panni del Capitano Cassian
Andor, un ufficiale dei servizi segreti e una spia
veterano della Ribellione. Ad un certo punto Andor riprogrammerà il
droide addetto alla sicurezza imperiale
K-2SO affinché possa servire
all’Alleanza. Andor sarà responsabile
dell’incolumità di Jyn Erso (interpretata da
Felicity
Jones), aiutando la sua squadra nel
tentativo di recuperare i piani della Morte
Nera. Il film uscirà il 15 dicembre
2016 per la regia di Gareth
Edwards.
Secondo quanto riportato da
The Hollywood Reporter la star
Tom
Holland, recentemente salita all’onore della cronaca
grazie al nuovo look e alla nuove inconsuete prestazioni offerte al
personaggio di Spider-Man (in particolare con
Captain
America Civil War e Spider-Man
Homecoming) sarebbe pronto a unirsi alla
collega Daisy
Ridley (eroina al femminile di Star
Wars Il risveglio della Forza e Star Wars
Episodio VIII) per la nuova pellicola prodotta
dalla Lionsgate dal titolo Chaos
Walking.
Holland dovrebbe interpretare il
ruolo del protagonista Todd Hewlitt, un giovane
ragazzo che scopre una donna di nome Viola in un modo
post-apocalittico nel quale una terribile epidemia batteriologica
ha ucciso tutti gli abitanti della Terra di sesso femminile. Si
tratterebbe in realtà dell’adattamento cinematografico, diretto
da Doug
Liman (Edge of Tomorrow
e Mr. & Mrs. Smith) di una nuova
trilogia young adult dispotica ad opera
dello scrittore Patrick Ness.
Un primo tentativo di adattare il
romanzo di Ness per il grande schermo risale al 2013 e prevedeva
addirittura la regia nientemeno che di Robert
Zemeckis, il quale avrebbe voluto concentrarsi sul
primo volume della trilogia, The Knife of Never
Letting Go, affidando la sceneggiatura
a Charlie Kaufman, mentre ora pare
che Chaos Walking porterà firma dello script
di Jamie Linden (Money
Monster). Alla produzione sono
chiamati Doug Davison e Ali
Shearmur, mentre Zemeckis dovrebbe comunque rimanere a
bordo del progetto anch’esso come produttore. Chaos
Walking dovrebbe essere realizzato a partire dal
prossimo anno, ma nessun’altra informazione è al momento
disponibile.
Continuano a latitare le
informazioni ufficiali in merito a Star
Wars Episodio VIII, ma continuano invece a
moltiplicarsi i rumor in merito alla storia e soprattutto
all’origine di Rey, protagonista interpretata da
Daisy Ridley. Vi riportiamo di
seguito un rumor che potrebbe rivelarsi fondato e che darebbe senza
dubbio una svolta a quello che è il destino di Rey all’interno
della saga. Secondo lo YouTuber Mark
Zeroh sembra che ad un certo punto dell’addestramento,
Luke (Mark Hamill) dica a Rey: “Tu contieni la
scintilla che riaccenderà il fuoco” (You contain the spark that
will rekindle the fire).
Star Wars Episodio
VIII: il destino di Rey in una frase?
Secondo una congettura alquanto
banale, che trova conferma negli avvenimenti narrati in
Star Wars Il Risveglio della Forza, il fuoco e la
scintilla dovrebbero essere chiari riferimenti all’Ordine
Jedi, che sulle spalle di Rey, in cui la Forza si è
manifestata forte, potrebbe risorgere. L’ultimo Cavaliere
Jedi, Luke, si è ritirato dopo aver assistito alla
trasformazione del suo discepolo Ben Solo in
Kylo Ren, come era già accaduto con
Obi-Wan Kenobi, nascostosi per anni dopo la
conversione di Anakin al Lato
Oscuro, ma adesso è tempo di ritornare, perché come Luke
rappresentò a suo tempo Una Nuovo Speranza, anche Rey
potrebbe far risorgere l’Ordine del Cavaliere della
Luce.
Non si tratta certo di una
congettura ardimentosa, dal momento che alcune cose sembrano
alquanto logiche e “già viste” nello sviluppo del franchise, ma è
chiaro che, nona vendo ancora conferme ufficiali, è divertente
immaginare quello che sarà il percorso di questa eroina.
Che ne pensate?
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Sono stati assegnati i
Gotham Awards,che nell’edizione di quest’anno
hanno visto trionfare il film Moonlight,
tra gli indipendenti che ambiscono anche alla corsa agli Oscar.
I Gotham Awards
sono i premi cinematografici statunitensi destinati al
cinema indipendente, assegnati annualmente dal
1991 durante una cerimonia che si svolge a New
York, con l’obiettivo di onorare la comunità
cinematografica, espandere il pubblico dei film indipendenti e
sostenere il lavoro compiuto dall’associazione nonprofit IFP
(Indipendent Feature Project), attiva dal 1979.
Ecco di seguito tutti i
vincitori
Best Feature
“Certain Women”
“Everybody Wants Some!!”
“Manchester by the Sea” “Moonlight” (WINNER)
“Paterson”
Best Documentary
“Cameraperson”
“I Am Not Your Negro” “O.J.: Made in America” (WINNER)
“Tower”
“Weiner”
Bingham Ray Breakthrough Director Award
Robert Eggers for “The Witch”
Anna Rose Holmer for “The Fits”
Daniel Kwan & Daniel Scheinert for “Swiss Army Man” Trey Edward Shults for “Krisha” (WINNER)
Richard Tanne for “Southside with You”
Best Screenplay
“Hell or High Water,” Taylor Sheridan
“Love & Friendship,” Whit Stillman
“Manchester by the Sea,” Kenneth Lonergan “Moonlight,” Story by Tarell Alvin McCraney; Screenplay by
Barry Jenkins (WINNER)
“Paterson,” Jim Jarmusch
Best Actor Casey Affleck in “Manchester by the Sea”
(WINNER)
Jeff Bridges in “Hell or High Water”
Adam Driver in “Paterson”
Joel Edgerton in “Loving”
Craig Robinson in “Morris from America”
Best Actress Kate Beckinsale in “Love & Friendship”
Annette Bening in “20th Century Women” Isabelle Huppert in “Elle” (WINNER)
Ruth Negga in “Loving”
Natalie Portman in “Jackie”
Breakthrough Actor
Lily Gladstone in “Certain Women”
Lucas Hedges in “Manchester by the Sea”
Royalty Hightower in “The Fits”
Sasha Lane in “American Honey” Anya Taylor-Joy in “The Witch” (WINNER)
Special Jury Award For Ensemble Performance “Moonlight”
Mahershala Ali, Naomie Harris, Alex Hibbert, André Holland, Jharrel
Jerome, Janelle Monáe, Jaden Piner, Trevante Rhodes, and Ashton
Sanders (previously announced Special Jury Award)
Breakthrough Series – Long Form “Crazy Ex-Girlfriend” (WINNER)
“The Girlfriend Experience”
“Horace and Pete”
“Marvel’s Jessica Jones”
“Master of None”
Breakthrough Series – Short Form
“The Gay and Wondrous Life of Caleb Gallo” (YouTube) “Her Story” (herstoryshow.com) (WINNER)
“The Movement” (Mic.com)
“Sitting in Bathrooms with Trans People” (Seriously.TV)
“Surviving” (YouTube)
Gotham Independent Film Audience Award “Moonlight”
Negli ultimi anni il cinema ci ha
proposto una serie infinita di biopic e storie
basate su avvenimenti relamente accaduti, ma quanto sono veri i
film tratti dalle storie vere? Ecco un’infografica
che ci mostra la veridicità effettiva di questi film.
Come si può notare dalla carrellata
di infografiche, l’unico film recente preso in considerazione a
rispettare per filo e per segno la storia vera è
Selma, di Ava Duvernay, mentre
altri film, magari con maggiore successo di pubblico, stando
all’infografica, soltanto vagamente ispirati a degli eventi
realmente accaduti.
Ricordiamo però che lo scopo di
questi film, che per la maggior parte
sono biopic, e cioè storie di uomini e donne degne
di nota, hanno la funzione di raccontare con linguaggio
cinematografico la storia stessa, e non quella di
documentare, azione destinata prevalentemente ai documentari,
appunto.
La verità filologica di un film non
ne condiziona la bellezza secondo canoni
cinematografici per cui la percentuale di aderenza ai
fatti realmente accaduti non ha niente a che fare con il giudizio
di merito del film.
Resta tuttavia interessante scoprire
come ogni infografica dai film presi in
considerazione ci dia un risultato diverso.
Già a partire dal lontano 2014
Lionsgate
aveva cercato di mandare in porto un adattamento cinematografico
dal titolo The Secret Life of Houdini della
controversa e stupefacente biografia del famoso mago con
protagonista Johnny
Depp e alla regia Dean Parisot, ma
alla fine sembrò che il progetto si fosse definitivamente arenato
in un nulla di fatto. Proprio in questi giorni invece Deadline
riporta di un possibile tentativo di resuscitare l’intero progetto
ad opera di Dan Trachtenberg, recentemente
salito alle cronache grazie al piccolo successo di 10
Cloverfield Lane.
Nel 2009 venne annunciato che il
progetto cinematografico avrebbe dovuto riguardare l’adattamento
sul grande schermo del libro omonimo scritto nel 2006
da William Kalush
e Larry Sloman. La presentazione
del volume riporta che “dopo la sua morte
ottantotto anni fa, la vita di Harry Houdini è stata raccontata
molte volte nei libri, al cinema e in televisione. Ora, in
questa biografia innovativa, il esperto di magia William
Kalush e lo scrittore Larry Sloman lavorano assieme
per trovare l’uomo dietro il mito. Dopo aver
sondato milioni di pagine di ricerca, essi descrivono in
vividi dettagli le passioni che hanno spinto Houdini a compiere
imprese sempre più pericolose, la sua vita segreta da spia, e
una losca trama ordita per sovvertire la sua
eredità“.
Incentrato sulle vicende che videro
il grande illusionista al centro di un’oscura cospirazione ordinata
da un gruppo di spiritisti fanatici capitanati nientemeno che dallo
scrittore inglese Sir Arthur Conan Doyle, il film
che sarà diretto da Dan Trachtenberg è stato
annunciato dalla Lionsgate non come una classica
pellicola biografica ma bensì come un thriller d’azione sul modello
di Indiana Jones. Frank
Marshall di Jurassic World
e Bruce Choen de Il lato
positivo sono attualmente in attivo per produrre il
progetto, servendosi della collaborazione dello
scrittore Noah Oppenheimer per la
sceneggiatura.
In un’era in cui il reboot sembra
essere ormai diventato la cifra stilistica più rappresentava del
nuovo universo cinematografico 2.0 una pellicola
come Jurassic World è apparsa a molti
come un vero miracolo, raggiungendo la cifra record di ben
1,67 miliardi di dollari a livello globale e
facendo ben sperare per il riavvio di un franchising che a suo
tempo Steven Spielberg ebbe
modo di lanciare sul mercato. Ora non mancano le attese per il
nuovo capitolo, Jurassic World 2.
Dopo il tanto atteso annuncio della
riconferma di Chris Pratt e Bryce Dallas
Howard nei ruoli di Owen e
Claire e il doloroso addio di Jake
Johnson e Lowery Cruthers,
all’interno del cast dell’atteso sequel Jurassic World
2 ecco la possibilità di un rientro da parte
di DB Wong paventata dal produttore
esecutivo Frank Marshall a proposito del
personaggio di Henry Wu. Durante
un’intervista su Cinema
Blend, a tal proposito della possibilità che, nel
nuovo capitolo, un nuovo embrione di dinosauro di proprietà del
professore possa venire nuovamente rubato.
Finora, le uniche nuove
aggiunte al cast sono stati Toby Jones e
Rafe Spall all’interno di
potenziali ruoli chiave, ma data questa recente conferma
sembra molto probabile che Wong, Jones, e Spall potrebbero
presto lavorare insieme quali scienziati della
InGen alla realizzazione di un nuovo tipo di
dinosauro con capacità militari, ma eventuali conferme su questa
speculazione dovranno aspettare. Riguardo alla possibilità di
un ritorno di alcuni personaggi della saga originale sembra
invece che la questione sia al momento molto oscura, in quanto
mentreSam Neill ha più volte
dichiarato che non tornerà perché il suo personaggio potrebbe
essere in pensione o addirittura morto, Jeff
Goldblum ha invece mostrato tutta l’intenzione
e all’idea di voler tornare.
Jurassic World
2 uscirà al cinema il 22 giugno
2018. Chris Pratte Bryce Dallas Howardtorneranno
nei panni dei protagonisti. Alla regia ci sarà Juan
Antonio Bayona (The Impossible, A
Monster Calls).
Jurassic World
2 si baserà su una sceneggiatura
di Derek Connolly e Colin
Trevorrow. A produrre la pellicola
saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank
Marshall. Produttori esecutivi invece
saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
Ecco un nuovo adrenalinico promo di
Assassin’s
Creed con protagonista Michael Fassbender, in cui
sentiamo che il giovane, discendente dell’Assassino Aguilar, è
‘destinato a grandi cose’.
Le riprese del film Assassin’s
Creed sono iniziate ad agosto 2015 e si sono svolte a
Londra, a Malta e in Spagna. Si sono poi ufficialmente concluse a
gennaio 2016.
Assassin’s
Creed, prodotto e distribuito dalla È, uscirà in
America il 21 dicembre 2016. Nelle sale italiane
invece arriverà il 5 gennaio 2017. Di seguito
la prima trama:
Callum Lynch (Michael
Fassbender) scopre di essere un discendente di una
società segreta di assassini dopo aver sbloccato memorie genetiche
che gli permettono di rivivere le avventure del suo antenato,
Aguilar, nella Spagna del 15esimo secolo. Dopo aver acquisito una
conoscenza e delle abilità incredibili, decide di attaccare gli
oppressivi Cavalieri Templari ai giorni nostri.
Degli incontri di Christopher Nolan con il personaggio
di Batman, non c’è dubbio che quello avvenuto con
Il Cavaliere Oscuro Il
Ritorno sia stato il più infelice, o comunque quello
meno riuscito. Del film si condanna spesso il montaggio, la scarsa
veridicità, elemento a cui invece Nolan ci aveva
abituati, e anche qualche performance scadente di attori in realtà
insospettabili.
Tra tutti, Marion Cotillard, straordinaria
interprete internazionale, ha fatto parlare molto di sè per la sua
interpretazione nel film, in particolare per la scena della morte
di Talia al Ghul.
Marion Cotillard
sulla sua Talia al Ghul ne Il Cavaliere
Oscuro il Ritorno
Parlando con la rivista francese
Allocine, l’attrice premio Oscar ha commentato
in merito alla sua scadente performance: “Siamo tutti nella
stessa barca, e se qualcosa va fuori controllo, allora sono tutti
coinvolti. A volte si commettono degli errori, e quando li vedi
sullo schermo ti chiedi perché mai sia stata scelta quella ripresa.
Ma a incolpi tutti o nessuno. Allo stesso tempo penso che le
persone abbiano un po’ esagerato, dal moemnto che è ingiusto essere
identificata soltanto con questa scena. Quando faccio ogni volta
del mio meglio per trovare l’autenticità in ogni personaggio che
interpreto, è dura essere conosciuti e ricordati soltanto per
quella scena.”
Senza dubbio la
Cotillard ha dato prova innumerevoli volte del suo
talento e, data la natura de Il Cavaliere Oscuro il
Ritorno, decisamente sottotono per gli standard di tutti i
coinvolti (Nolan in primis), è chiaro che qualche volta un errore
possiamo concederlo a tutti, anche a Marion.
L’attrice sarà in sala con
Allied – Un’ombra nascosta, film di Robert
Zemeckis in cui recita al fianco di Brad
Pitt.
La grande fortuna riscossa dal
rilancio dell’immenso universo di Star
Wars da parte di Disney e
di Lucasfilm ha portato moltissimi fans della
serie a sperare in un ritorno del tanto
amato Obi-Wan-Kenobi, anche se per il momento
la casa di produzione capitanata da George
Lucas non ha ancora annunciato in modo ufficiale
l’intenzione di realizzare una pellicola specificatamente dedicata
al personaggio. Tuttavia il buon Ewan
McGregor ha più volte espresso chiaramente il suo
interesse e desiderio nell’interpretare nuovamente il ruolo che
tanto lo rese celebre all’interno della saga, soprattutto dopo la
sua piccola “comparata” durante la visione di Rey
nel recente Star Wars Il risveglio della
forza.
Obi-Wan-Kenobi nei prossimi film di
Star Wars?
I fan, non contenti però di questo
piccolo assaggio all’interno della nuova trilogia ufficiale, hanno
iniziato a pensare alla possibilità che venga realizzare
addirittura una trilogia dedicata a Obi-Wan che
possa descrivere la vita dei Jedi all’interno dell’arco di tempo
situato fra Star Wars La vendetta dei Sith
e Star Wars Una nuova speranza. Per il
momento questa rimane solo una possibilità, ma
il fatto che Lucas e compagni non abbiamo ancora
per il momento annunciato l’intenzione di realizzare una pellicola
dedicata solo a Obi-Wan potrebbe risiedere
nel fatto che Lucasfilm ha in programma di coinvolgere
McGregor in Star Wars Episodio
VIII o anche in Star Wars Episodio
IX.
La voce di una possibile connessione
di Obi-Wan nei prossimi capitoli della trilogia è
stata diffusa dal giornalista Anthony
Breznican durante un’intervista a Rebel Forza
Radio – trasmessa dal canale StarWarsNewsNet – durante la
quale, seppur non potendo confermare nulla a riguardo della
presenza di McGregor o meno, ha parlato di alcuni
rumors relativi ai prossimi film della saga: “ho sentito voci sul fatto che l’unica ragione per la
quale non si sono mossi prima su Obi-Wan è che non sanno
ancora bene cosa fare con Obi-Wan … nei nuovi film della Saga.
Quindi non sarei sorpreso di vedere qualcosa relativa a
Obi-Wan accadere al di là del IX episodio“.
Breznican è
sicuramente una fonte molto affidabile riguardo all’universo
Star Wars, grazie ai suoi numerosi contatti con
Lucasfilm. Il fatto che
Lucasfilm sia così restai fornire informazioni
specifiche riguardo alla presenza o meno di
McGregor nei nuovi piani della saga è sicuramente
un indicatore prezioso che qualcosa a riguardo si sta certamente
movendo.
Obi-Wan-Kenobi: il
maestro Jedi in versione
LEGO?
Sarebbe bello però vedere il nostro
maestro Jedi in una qualsiasi altra forma, con il
suo tradizionale costume e la spada
laser in pugno, magari anche in una versione
LEGO del personaggio, visto che la casa dei
mattoncini colorati detiene i diritti di sfruttamento della
figura.
Ricordiamo che Star Wars
Episodio VIII arriverà in sala il 14 dicembre 2017,
diretto da Rian Johnson, con Daisy Ridley,
John Boyega, Mark Hamill, Adam Driver, Carrie Fisher e
Oscar Isaac.
È stato diffuso via Instagram il primo banner di Spider-Man
Homecoming. Il cartellone, esposto alle Giornate
Professionali del Cinema di Sorrento, è sicuramente
originale, anche se non abbiamo la release ufficiale dello stesso.
Nel banner vediamo il Logo di
Homecoming che già conosciamo, con un piccolo
Uomo Ragno sulla sinistra.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man
Homecoming vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle. Al cast
si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
Si è svolta questa sera a Roma,
presso il The Space Cinema Moderno, l’anteprima
italiana del film Disney di Natale Oceania, che
arriverà nelle sale italiane il 22 dicembre, anche in 3D.
Sul red carpet color
oceano di Oceaniahanno sfilato i registi
Ron Clements e John Musker e la produttrice Osnat
Shurer, insieme ai grandi performer che emozioneranno il
pubblico nella versione italiana del film: la giovane cantante
Chiara Grispo, che interpreta le canzoni di Vaiana, e le due
voci che canteranno la cover in italiano “Prego” (nella versione
originale “You Are Welcome”), presente nei titoli di coda del film,
il popolare e amato rapper vincitore del Festival di Sanremo 2014
nella sezione “Nuove proposte” Rocco Hunt e Sergio
Sylvestre, il cantante vincitore della scorsa edizione di Amici
di Maria de Filippi e che con “Big Boy” ha conseguito il disco
d’oro sia per il singolo che per l’ep.
Davanti
ai fotografi ha sfilato anche Martin Castrogiovanni, protagonista
della divertente iniziativa “Diventa un semidio con Martin
Castrogiovanni”, che ha visto il celebre rugbista ispirarsi
all’imponente e simpatico semidio Maui cimentarsi in cinque
divertenti clip con alcuni fondamentali consigli per i più giovani
su come affrontare le difficoltà nello sport e nella vita e
scoprire le proprie potenzialità.
Presenti in sala anche Matt & Bise, la coppia comica
tra le più seguite nel mondo degli youtubers, Francesco Sole
e Gordon, presentatori e noti youtuber, che con Sergio
Sylvestre sono stati protagonisti di “Alla Scoperta di Oceania” un
emozionante viaggio presso Le Isole di Tahiti sulle tracce
di Vaiana, la coraggiosa protagonista del film. Da questa
esperienza sono state realizzate nove videoclip in cui il gruppo di
avventurieri si è misurato con diverse prove di abilità per calarsi
nelle ambientazioni del film, e dimostrare con umorismo le proprie
abilità in svariate discipline. Gli utenti potranno essere
anche loro protagonisti di quest’avventura grazie al concorso
“Sogna Oceania”, con il quale Disney Italia mette in palio
moltissimi premi in modalità ‘instant win’ e un grande premio
finale.
Per
partecipare sarà sufficiente registrarsi sul sito www.sognaoceania.it dove fino al 26 dicembre ogni
settimana verranno un paio di clip con i protagonisti del viaggio:
dopo aver visualizzato ciascuna delle clip sarà necessario
rispondere a tre domande. Rispondendo correttamente, si avrà la
possibilità di vincere simpatici premi e gadget. Tutti i
partecipanti potranno infine prendere parte all’estrazione finale
di un soggiorno con volo A/R Air Tahiti Nui nelle Isole di
Tahiti (Tahiti + Moorea), valido per due persone e della durata
di otto giorni.
Ispirato, in parte, ai racconti della tradizione orale dei
popoli e delle culture delle isole del Pacifico e diretto dal
celebre duo formato da Ron Clements e John Musker
(La
Sirenetta, Aladdin, La Principessa e il Ranocchio), la
nuova entusiasmante avventura d’animazione dei Walt Disney
Animation Studios è incentrata su una vivace adolescente
che s’imbarca in una coraggiosa missione per salvare il suo
popolo.
Oceania, il
trailer italiano ufficiale
Il film Disney Oceania arriverà nelle sale
preceduto dal cortometraggio Testa o Cuore. Diretto
dal regista esordiente Leo Matsuda, la storia racconta lo scontro
tra due lati della personalità di un uomo: quello pragmatico e
logico, quello più spensierato e avventuroso.
La
colonna sonora originale di Oceania sarà
disponibile dal 16 dicembre nei Disney Store, in tutti i
negozi di dischi e store digitali. Oltre alle versioni strumentali
(score) l’album comprende ben 15 canzoni, molte delle quali
interpretate in italiano da artisti fra cui Raphael Gualazzi,
Chiara Grispo, Sergio Sylvestre, Rocco Hunt e Angela Finocchiaro. I
principali brani originali in inglese sono interpretati da Alessia
Cara, Jordan Fisher e Lin-Manuel Miranda.
Oceania
Tremila
anni fa, i più grandi navigatori al mondo attraversavano lo
sconfinato Oceano Pacifico, alla scoperta delle numerose isole
dell’Oceania. Ma poi, per un millennio, i loro viaggi cessarono – e
ancora oggi, nessuno sa il perché.
Da
Walt Disney Animation Studios arriva
Oceania, un’entusiasmante avventura d’animazione
incentrata su una vivace adolescente di nome Vaiana, che s’imbarca
in una coraggiosa missione per salvare il suo popolo. Durante il
suo viaggio, s’imbatterà nel semidio in disgrazia Maui che la
guiderà nella sua ricerca per diventare una grande
esploratrice.
Insieme, i due attraverseranno l’oceano in un viaggio pieno
d’azione, che li porterà ad affrontare enormi creature feroci e
ostacoli impossibili e, lungo il percorso, Vaiana porterà a
compimento l’antica ricerca dei suoi antenati e troverà l’unica
cosa che ha sempre desiderato: la propria identità.
Diretto
dal celebre duo formato da Ron Clements e John
Musker (La
Sirenetta, Aladdin,
La Principessa e il Ranocchio) e prodotto da
Osnat Shurer (Stu – Anche un Alieno può
Sbagliare, One Man Band), e con le musiche di Lin-Manuel
Miranda, Mark Mancina e Opetaia Foa‘I, Oceania
arriverà nelle sale italiane il 22 dicembre 2016, anche in
3D.
Le Isole di
Tahiti
Le
Isole di Tahiti sono un paradiso insulare composto da 118 isole
e atolli che si sviluppa su cinque grandi arcipelaghi. Bora Bora,
Moorea, Huahine, Taha’a, Raiatea, Manihi, Tikehau, Rangiroa,
Fakarava, le Marchesi e le altre meravigliose isole coprono una
superficie di oltre due milioni di chilometri quadrati dell’Oceano
Pacifico meridionale. Lo scorrere del tempo non ha scalfito il
fascino di queste isole dove aspre cime montane convivono con
colorate barriere coralline, lagune turchesi con distese di sabbia
bianca, spiagge orlate di palme con lussuosi e intimi resort.
Elogio della lentezza, del sorriso e del rispetto della tradizione
millenaria, Le Isole di Tahiti sono anche profumo di
vaniglia, melodia di ukulele, essenza di Tiarè e sapore di cocco.
20 ore di volo e un caleidoscopico mondo di esperienze attendono il
visitatore italiano che giunge in Polinesia francese. Iniziate a
sognare il vostro soggiorno sulle Isole di Tahiti
consultando il sito internet www.tahiti-tourisme.it o la pagina Facebook
TahitiTourismeItalia.
A
proposito di Air Tahiti Nui
Air
Tahiti Nui collega il Sud Pacifico con quattro continenti.
Compagnia di bandiera della Polinesia francese, Air Tahiti Nui
offre collegamenti diretti giornalieri per Tahiti da Los Angeles,
ed è una delle due sole compagnie aeree ad offrire una selezione di
voli non-stop tra Los Angeles e Parigi. Air Tahiti Nui è stata
nominata tra le migliori compagnie aeree internazionali del mondo
da Travel+Leisure e la migliore “Top Small Airline” da
Condè Nast Traveler.