I Marvel Studios hanno in serbo alcuni piani
diabolici per Echo,
la prossima serie Disney+ attualmente in fase di riprese
ad Atlanta.
Vincent D’Onofrio e
Charlie Cox, che hanno interpretato rispettivamente i
personaggi classici della Marvel Comics Daredevil e Kingpin, si sono
uniti alla serie, che vede come protagonista Alaqua Cox, che ha
esordito in Hawkeye,
nel ruolo di Maya Lopez.
In esclusiva su Disney+ nel 2023, il racconto
delle origini di Echo ritrova
Maya Lopez, la cui condotta spietata a New York la segue anche
nella sua città natale. La ragazza deve affrontare il suo passato,
ricollegarsi alle sue radici native americane e riscoprire il
significato di famiglia e comunità se vuole sperare di riuscire ad
andare avanti. Echo è interpretata anche da Chaske Spencer
(Wild Indian, The English), Tantoo Cardinal
(Killers of the Flower Moon,
Stumptown), Devery Jacobs (Reservation Dogs di
FX, American Gods) e Cody Lightning (Hey,
Viktor!), con Graham Greene (I segreti diWind
River, Longmire) e Zahn McClarnon (Dark
Winds, Reservation Dogs).
Gli episodi della serie sono
diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie
(Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Stephen Broussard,
Richie Palmer, Marion Dayre e Jason Gavin (Blackfeet). I
co-produttori esecutivi invece sono Amy Rardin, Sydney Freeland,
Christina King (Seminole) e Jennifer Booth.
La serie TV Echo
dei Marvel Studios sarà la prima serie TV del
MCU ad essere rilasciata sotto il
nuovo banner “Marvel
Spotlight“, etichetta che produrrà film e serie sganciate dal
grande racconto dell’universo condiviso, tuttavia stanno circolando
delle voci che vorrebbero il personaggio di Maya Lopez coinvolto
nel più vasto MCU.
Nonostante si dice che i programmi
“Marvel Spotlight” siano in gran
parte autonomi, sappiamo già che la storia di Maya Lopez getterà le
basi per Daredevil: Born Again e altri
programmi TV ambientati al “livello stradale”.
Ora, lo scooper @Cryptic4KQual ha condiviso nuove informazioni
in merito a quello che racconterà la serie di 5 puntate in arrivo
il 10 gennaio su Disney+. “Il passato riemerge
quando Kingpin la trova e rivela che il cartello dei coltelli neri,
la loro precedente affiliazione, li sta prendendo di mira.
Nonostante la loro relazione attuale, Echo e Kingpin devono unirsi
per sopravvivere.” Questo dovrebbe essere il progetto di
racconto per Echo, quindi sembra che il personaggio di
Vincent D’Onofrio lavorerà fianco a fianco con quello
di Alaqua Cox, contrariamente a quanto si era pensato.
Tuttavia, non ci è difficile
immaginare un Wilson Fisk che sfrutta questa sua posizione per
trarre un vantaggio personale. Sappiamo che Echo acquisirà dei
superpoteri nel corso di questa serie, ovviamente, ma per quanto
riguarda ciò che succederà poi, sembra ora che la storia non sarà
poi tanto autonoma rispetto all’universo condiviso…
“Nel finale di serie, Echo
intraprende una nuova via, nei panni di investigatore privato a New
York City”, afferma il leaker. “La scena conclusiva apre
la strada alla fase successiva del suo viaggio, mentre Daredevil le
si avvicina con un nuovo caso, passando senza soluzione di
continuità alla narrazione di ‘Daredevil: Born Again.'”
Nel cast di Echo ci sono anche
Chaske Spencer (Wild Indian, The English), Graham Greene (1883,
Goliath), Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon,
Stumptown), Devery Jacobs (Reservation Dogs di FX, American Gods),
Zahn McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX), Cody
Lightning (Ehi, Viktor!, Quattro lenzuola al vento) e Vincent
D’Onofrio (Occhio di falco, Il padrino di Harlem). La serie è
diretta da Sydney Freeland (Navajo) e
Catriona McKenzie (Gunaikurnai). Tutti e cinque
gli episodi di Echo saranno presentati in anteprima su Disney+ il 10 gennaio.
È iniziato il conto alla rovescia
per il debutto del primo titolo della Marvel intitolato
Spotlight, Echo.
Tra una settimana, Maya Lopez e Kingpin
inizieranno il loro sanguinoso dramma che darà il via al nuovo anno
per i fan del MCU che si spera sia con
il botto. Dopo un anno molto cupo per il MCU, tutti gli occhi sono
puntati sulla serie in arrivo, che seguirà Maya Lopez
mentre si ricongiunge con le sue radici native americane e fugge
dal suo passato. Un nuovo teaser è stato svelato per incitare
ulteriormente i fan, promettendo azione e sangue nel prossimo show
televisivo.
Il teaser vede Maya visitare la
tomba del padre, mentre sentiamo Kingpin che la paragona alle tigri
che “si muovono in silenzio per catturare le loro prede”.
Il trailer continua poi a preparare i fan per i cinque episodi
pieni di tensione: si vede Maya che si dirige verso un confronto
con Kingpin, che non si tira indietro di fronte a una
pistola puntata contro di lei e che combatte con il beniamino dei
fan Daredevil. Ma soprattutto, alla fine dell’anteprima, è
chiaro che Maya ha sfidato Kingpin, che le urla: “Che
cosa hai fatto?“. Sarà interessante vedere come tutto questo
si concretizzerà quando la serie debutterà il 9 gennaio.
La serie vedrà Maya in
fuga dall’organizzazione di Wilson Fisk dopo gli eventi di
Hawkeye,
dove il personaggio è stato introdotto per la prima volta come
leader della mafia della tuta. In Hawkeye,
Maya dà la caccia a Ronin pensando che sia il responsabile della
morte di suo padre, ma presto si rende conto che il responsabile è
Kingpin. La prossima serie vedrà Maya tornare nella sua
città natale in Oklahoma e lottare per vendicare il padre.
Sotto la nuova etichetta di
Marvel Spotlight, la serie sarà
classificata come TV-MA e, per ora, i teaser e il materiale di
marketing la definiscono come una serie Marvel ben distinta. Inoltre, i fan
che non hanno visto le precedenti serie Disney+ potranno seguire la
storia senza problemi, nonostante alcuni volti noti e alcuni nuovi
personaggi. Forse, Echo può essere la serie che
finalmente fornisce una narrazione da “strada” che i fan dei
supereroi desiderano da un po’.
Il cast di Echo
Creata da Marion Dayre, Echo
vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez,
Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo
Cardinal nel ruolo di Chula, Devery
Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn
McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William,
Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e
Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a
Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e
Charlie Cox nel ruolo di Matt
Murdock/Daredevil.
Tutti gli episodi di Echo saranno
trasmessi in anteprima il 9 gennaio, in prima serata alle 6 PM PT/9
PM ET su Disney+ e Hulu. Seguite il
link per saperne di più sulla serie e guardate il nuovo teaser qui
sotto:
I primi due episodi di
ECHO,
l’imminente serie Marvel che sta per
debuttare su Disney+,
sono stati proiettati ieri sera nel Regno Unito e le prime reazioni
sono state condivise online.
Anche se finora solo una manciata
di critici si è espressa, i primi verdetti sono per lo più positivi
e sembra che lo spin-off di HAWKEYE
dei Marvel Studios sarà cupo e violento
come abbiamo sentito dire.
Ci sono alcune critiche sul ritmo e
sulle decisioni creative, ma in base a questi tweet, i fan di
Daredevil di Netflix
dovrebbero essere molto contenti. Date un’occhiata alle reazioni
qui sotto, e vi aggiorneremo non appena ne verranno condivise
altre.
Saw the first two episodes of
#echo tonight and have a lot of thoughts. I think fans of
Netflix’s Daredevil are going to love it. It’s like
Marvel remembered it can be violent
and dark. Alaqua Cox is amazing! Although I don’t love all the
creative decisions though pic.twitter.com/qvujfoAKiT
If the world ending stakes of the MCU have you longing for something
more grounded
#Echo is the gritty tonic. Two episodes seen and it’s a hard
hitting action thriller with a great sense of Native American
culture. Cant wait to see the final three when they drop in Jan.
pic.twitter.com/1dS9wjHTNj
#Echo – I’ve got to see the first 3 episodes. More mature than
other
#disneyplus
#marvel shows, great fight scene with Daredevil. Loved Kingpin.
Fab Action. Feels more like “TV’. Lower stakes, perfect for the new
Spotlight brand. Can’t wait to see the other episodes on Jan 10th.
pic.twitter.com/Vne3lkxPYk
I was so excited to watch Alaqua Cox back in action after her
epic entrance in Hawkeye… and after seeing the first two episodes, I
can’t wait for more 😄
I’ve seen 3 eps of
#Echo | A grounded, character driven story with hints of bigger
things to come. The strong focus on Maya’s indigenous heritage &
personal history intrigues me; and while some quiet moments slow
the pacing; when the action scenes come, they are indeed brutal.
pic.twitter.com/yCrcIdV82l
La serie che debutterà il 10
gennaio 2024, composta da cinque episodi, racconta la storia di
Maya Lopez (Alaqua Cox), inseguita dall’impero criminale
di Wilson Fisk (Vincent
D’Onofrio). Quando il suo viaggio la riporta a casa,
Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità.
Tutti e cinque gli episodi saranno disponibili in streaming il 10
gennaio, segnando così la prima volta in cui una serie targata
Marvel Studios debutta con tutti
gli episodi al momento del lancio.
Echo è interpretata anche da
Chaske Spencer (Wild Indian, The
English), Graham Greene (1883, Goliath),
Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon,
Stumptown), Devery Jacobs
(Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn
McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX),
Cody Lightning (Hey, Viktor!, Four Sheets to the Wind) e
Vincent D’Onofrio (Hawkeye,
Godfather of Harlem).
Gli episodi della serie sono
diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie
(Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Stephen
Broussard, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Victoria Alonso,
Richie Palmer, Jason Gavin (Blackfeet), Marion Dayre e Sydney
Freeland. I co-produttori esecutivi sono Jennifer L. Booth e Amy
Rardin.
Ricordiamo che Echo sarà un sequel
spin-off di Hawkeye, la serie TV
dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il
personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, ma allo
stesso tempo sarà anche un prequel di
Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che
racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che,
nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in
lavorazione in casa Marvel Studios. Nel cast di
Echo si ritrovano anche
Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody
Lightning, Graham Greene e Zahn
McClarnon.
In occasione del suo grande momento
nella serie tutta dedicata a lei, Echo (leggi
la recensione), Maya Lopez ha subito un processo di
adattamento, passando dai fumetti allo schermo, davvero profondo,
che ha portato alla nascita di un personaggio tutto nuovo, creato
apposta per il MCU. La serie Echo vede
protagonista Alaqua Cox che riprende il ruolo
principale dopo il suo debutto come antagonista secondaria in
Hawkeye nella
Fase 4 del MCU. Nella serie, Maya cerca di
riconnettersi con le sue radici native, mentre scappa da
Kingpin (Vincent
D’Onofrio), ma come è cambiato il suo personaggio nel
passaggio dal fumetto allo schermo? Ecco le principali
differenze.
Nei fumetti Marvel, Maya Lopez ha radici nella Nazione Piedi Neri,
un gruppo indigeno di persone con sede principalmente nel Montana,
ma questa origine è stata leggermente modificata per l’adattamento
di Echo del MCU. Nella serie, si scopre che
Maya Lopez proviene dalla Nazione Choctaw in
Oklahoma, e Marvel Studios fa un lavoro fantastico nel
rappresentare la comunità Choctaw in tutta la serie, avendo
lavorato a fianco dei nativi stessi e dell’organizzazione
IllumiNative per preservare l’autenticità, la lingua e la cultura
di quel popolo. Echo esplora anche il folklore Choctaw, incluso il
mito della creazione dei primi Choctaw che sorgono dal grande
tumulo Nanih Waiya (sebbene questo luogo sia stato modificato in
una grotta, nella serie).
Echo ha collegamenti con Wolverine
nei fumetti Marvel
Analogamente alla serie
Echo del MCU, dopo che Maya Lopez ha sparato a
Kingpin nei fumetti Marvel, torna a casa per esplorare
le sue radici e ritrovare se stessa. Dopo aver intrapreso
un’intensa e rivelatrice ricerca, Maya incontra Wolverine e fa
amicizia con lui. Durante il loro breve periodo insieme, Wolverine
aiuta Maya a riprendersi e le insegna la cultura, i costumi e la
criminalità organizzata giapponese, spronandola a diventare
un’eroina. Wolverine non è ancora stato introdotto nel MCU, quindi non c’è stata alcuna
possibilità per lui di apparire in Echo, il che
significa che questo elemento del suo passato è stato completamente
omesso.
Echo della Marvel Comics diventa il
Ronin
Nel MCU abbiamo già avuto il nostro
Ronin: era Clint Barton, che, dopo aver parso tutta la famiglia
nello SNAP, viene mostrato in Avengers: Endgame, mentre dissemina morte e
giustizia sommaria. Barton è diventato Ronin per rintracciare i
criminali di tutto il mondo ed eliminarli, sentendo dentro di sé
che sarebbero dovuti essere loro a sparire per mano di Thanos, e
non la sua famiglia o gli innocenti in generale. Maya Lopez incolpa Ronin per aver ucciso suo
padre nel MCU, ma nei Marvel Comics, è Maya stessa ad assumere per
prima il ruolo di Ronin dopo il suo attacco a
Kingpin. Ma è ormai molto improbabile che Maya Lopez diventi Ronin nel MCU.
Echo e Occhio di Falco hanno una
breve relazione nei fumetti Marvel
Maya
Lopez trasmette presto l’identità di Ronin a Clint
Barton nei fumetti Marvel, dando inizio a un legame
lungo e solido tra i due, tanto che i due avranno una breve
relazione romantica nei momenti precedenti alla run di
Secret Invasion del 2008, sebbene
sia di breve durata. Non c’è alcuna possibilità che questa
relazione venga adattata per l’MCU, anche perché Clint Barton ha
una relazione felice con sua moglie, Laura Barton, da diversi anni,
e la coppia ha tre figli insieme. Barton ha anche ucciso il padre
di Maya nel MCU, il che significa che anche se
Barton avesse espresso attrazione nei confronti della donna, è
molto improbabile che lei potesse ricambiare.
Il padre di Echo è stato ucciso
quando lei era bambina nei fumetti Marvel
Echo dei
Marvel Studios ha raccontato che la
madre di Maya Lopez è morta in un incidente d’auto
quando Maya era bambina, lasciandola da sola con padre, sotto l’ala
protettrice di Wilson Fisk. Il padre di Maya, il William Lopez di
Zahn McClarnon, viene assassinato da Ronin quando
Maya era adulta, ma nei fumetti Marvel il papà di Maya muore quando
lei è una bambina. Il potente legame di Echo con suo padre è stato
esplorato sia in Hawkeye che
in Echo nel MCU, ma ciò non sarebbe stato
possibile se i Marvel Studios avessero adattato il
fumetto in modo accurato. In entrambi i casi, tuttavia, Maya viene
praticamente allevata da
Kingpin.
Kingpin ha ucciso il padre di Echo nei fumetti Marvel
La dinamica della morte
del papà di Maya nel MCU è piuttosto diversa rispetto a
quella nei fumetti Marvel, poiché
Kingpin stesso uccise William, ma le dice che il vigilante
mascherato Daredevil aveva effettivamente compiuto l’atto. Ciò
scatena una battaglia tra Echo e
Daredevil, anche se la donna presto scopre la
verità e si vendica, sparando a
Kingpin, proprio come accade alla fine di Hawkeye della
Fase 4. Entrambi questi eventi portarono Maya a tornare a casa ed
esplorare i suoi antenati, processo che la aiuta infine a diventare
un’eroina migliore e più potente.
Maya Lopez ha ricevuto un’educazione
privilegiata nei fumetti Marvel
Nel MCU, Maya e suo padre si sono
trasferiti a New York nel 2007 e Maya è stata iscritta a una scuola
normale, nonostante fosse sorda. Dopo la morte di suo padre nei
fumetti Marvel, tuttavia, Maya viene
mandata in una scuola per studenti con bisogni speciali, ma quando
inizia a comprendere la sua capacità di riflesso fotografico,
Kingpin la trasferisce in una scuola per prodigi. Questa
educazione privilegiata è qualcosa che la Maya Lopez di Alaqua Cox
non ha avuto nel MCU, anche se ha vissuto momenti di
benessere trascorrendo del tempo con Fisk. Echo
della Marvel Comics ha sviluppato un amore per le
arti dello spettacolo grazie alla sua educazione, ma questo non è
stato rappresentato nel MCU.
Echo non ha il suo look
caratteristico nel MCU
Nei fumetti Marvel, Maya Lopez è costantemente rappresentata con
un’impronta dipinta sopra l’occhio, dettaglio che non è stato
ancora visto nel MCU. Mentre suo padre era in fin di
vita, nei fumetti, ha lasciato a Maya un’impronta insanguinata sul
viso, quindi lei la replica e la ridipinge come un memento che le
dà il potere di continuare a combattere. Né la madre né il padre di
Maya Lopez nel MCU hanno lasciato questa impronta
sul viso di Maya, quindi è improbabile che venga utilizzata nel
MCU, nonostante sia un marchio così
riconoscibile del suo personaggio nei fumetti Marvel. Tuttavia, anche nel
MCU, Echo conserva il suo logo a
forma di sole della Marvel Comics.
Daredevil ed Echo hanno una
relazione nei fumetti Marvel
Forse la relazione più
importante di Echo nei fumetti Marvel è stata quella con
Daredevil di Matt Murdock. Dopo che
Kingpin le ha detto che Daredevil aveva ucciso suo padre, Fisk
manda Maya tra le braccia di Matt Murdock, ma trascura di dirle che
il suo alter ego è Daredevil. Maya e Matt si
innamorano, ed Echo e Daredevil si scontrano, senza sapere che
l’altro è la persona amata, ma la verità presto viene fuori e
Murdock smaschera le bugie di
Kingpin. È questa interazione che porta Maya a sparare in
faccia a
Kingpin e a lasciare New York. Questa relazione potrebbe
ancora essere raccontata nel futuro del MCU, potenzialmente nel prossimo
Daredevil: Born Again dei
Marvel Studios.
Le abilità di Echo sono molto
diverse nei fumetti Marvel
Il cambiamento più grande
che i Marvel Studios hanno apportato alla
Echo di Maya Lopez durante l’adattamento per il
MCU riguarda la sua potenza. Nei
fumetti Marvel, Maya è un’abile artista
marziale e ha riflessi fotografici, ma nel MCU le sue abilità sono molto più
soprannaturali e sono legate direttamente alle sue radici Choctaw.
Maya è in grado di invocare i suoi antenati – che riecheggiano
attraverso di lei – e sfruttare le loro abilità, riconducendoli a
Chafa, la prima Choctaw. Ciò le conferisce forza potenziata,
capacità di guarigione rigenerativa, abilità di tiro e agilità
suprema. Echo è a tutti gli effetti una nuova aggiunta
incredibilmente potente alla Fase 5 dell’MCU.
Secondo Jeff
Sneider del podcast The Hot Mic, il presidente
dei Marvel StudiosKevin
Feige ha considerato
l’imminente serie Disney+Echo “non
pubblicabile”. Nel podcast, Sneider ha affermato di aver sentito
alcune voci che sostenvano che la serie era “afflitta da problemi”
durante la produzione, che ha descritto come “un disastro”. Dopo
aver girato otto episodi, la Marvel avrebbe discusso di ridurre
la serie a quattro o sei episodi, ma alla fine hanno deciso di
riprendere la serie. Infine, Sneider ha notato che “Kevin non era
contento”.
“Ho sentito che la serie tv è
stata afflitta da problemi durante la produzione“, ha
dichiarato Sneider. “Ho sentito che era un disastro e che la
serie è andato così male che hanno praticamente dovuto girare di
nuovo l’intera cosa. Mi è stato detto che originariamente avevano
girato otto episodi e [Kevin Feige] pensava che non fosse
rilasciabile, quindi hanno parlato di ridurlo a quattro episodi, o
sei in post-produzione. Ma poi hanno finito per girarlo di
nuovo, quindi la mia fonte non sapeva in realtà con quanti episodi
fossero finiti. Ma sì, a quanto pare aveva bisogno di un
rejigger dall’alto verso il basso, e che Kevin non ne era
contento.
Echo presenterà
il ritorno di Alaqua Cox mentre riprende il ruolo di Maya Lopez
dopo aver debuttato in Hawkeye dello
scorso anno, dove è stato rivelato che Maya aveva una lunga storia
con Kingpin di Vincent D’Onofrio. Insieme a
D’Onofrio nella serie ci sono Charlie
Cox nei panni di Matt Murdock/Daredevil, Zahn
McClarnon (Fargo), Devery Jacobs
(Reservation Dogs), Cody Lightning, Chaske Spencer, Tantoo
Cardinal e Graham Greene.
Nei fumetti Marvel, Echo – la figlia adottiva
del Kingpin – è una donna nativa americana sorda che possiede la
capacità di copiare perfettamente i movimenti di altre persone pur
essendo un’artista marziale e acrobata altamente capace. Marion
Dayre è la scrittrice principale dello spin-off di Hawkeye. La
stanza degli scrittori include anche Bobby Wilson, Rebecca
Roanhorse, Shoshannah Stern, Josh Feldman, Kaitlyn Jeffers, Steven
Paul Judd, Jason Gavin, Ken Kristensen, Dara Resnik e Jessica
Mecklenburg.
L’attrice premio Oscar Julianne Moore
e Sydney Sweeney
(Euphoria, MadameWeb) reciteranno
insieme in Echo Valley il nuovo lungometraggio
della Apple Films. Il duo interpreterà una madre e
una figlia, guidate da una sceneggiatura firmata da Brad
Ingelsby, il creatore di Mare of Easttown della
HBO. Michael Pearce, che ha vinto un BAFTA per
Beast, dirigerà il film, mentre il veterano Ridley Scott
figurerà come produttore.
Stando alle prime indicazioni di
trama, Echo Valley sarà incentrato su Kate
Garrett (Moore), una donna che sta tentando di riprendersi
da una tragedia personale e che per farlo trascorre le sue giornate
tra uscite in barca e l’addestramento di cavalli nella pittoresca
Echo Valley Farm, nel sud-est della Pennsylvania. Quando la sua
ribelle figlia Clare (Sweeney) arriva a tarda
notte ricoperta del sangue di qualcun altro, la storia vira nel
territorio del thriller ed esaminerà fino a che punto una madre può
spingersi per salvare la propria figlia.
Ingelsby, che ha sviluppato la
storia con Michael Pruss, si è come detto
guadagnato il plauso grazie alla sua miniserie poliziesca Mare
of Easttown, che ha vinto quattro Emmy ed è diventata un
titolo di grande successo per la HBO. Scott, naturalmente, produrrà
il lungometraggio tramite la sua Scott Free.
Pruss, Ingelsby e Kevin Walsh partecipano invece
alla produzione con la The Walsh Company. Non è
però ancora noto quando avranno inizio le riprese del film, il
quale però date le due attrici scelte per interpretare le due
protagoniste, diventa già da ora un titolo particolarmente
attraente.
Apple Original Films ha rilasciato oggi il trailer di “Echo
Valley”, l’atteso thriller con protagonisti Julianne Moore,
Sydney Sweeney
e Domhnall Gleeson in arrivo il 13 giugno su
Apple
TV+.
In
“Echo Valley”, Kate (l’attrice premio Oscar®
Julianne Moore) è una madre che lotta per trovare un equilibrio
nella relazione con la figlia Claire (la pluricandidata agli Emmy
Sydney Sweeney), profondamente tormentata. Ma la situazione
precipita quando Claire si presenta alla porta della madre in preda
al panico, coperta di sangue… che non è il suo. Mentre Kate cerca
disperatamente di ricostruire la verità dietro l’accaduto, si
troverà a scoprire fin dove può spingersi una madre per proteggere
sua figlia. Un racconto intenso e mozzafiato, che esplora amore,
sacrificio e sopravvivenza, diretto dal regista vincitore del BAFTA
Michael Pearce e scritto dallo sceneggiatore nominato agli Emmy
Brad Ingelsby.
“Echo Valley” è un film Apple Original prodotto da
Ridley Scott e Michael Pruss per Scott Free Films, insieme a Kevin
J. Walsh per The Walsh Company e allo stesso Ingelsby.
Tra i produttori esecutivi figurano Rebecca Feuer e Nicole
Jordan-Webber (Scott Free Films), Erika Olde e Sam Roseme (Black
Bicycle Entertainment), Ted Deiker e Scott Greenberg.
Regista: Michael Pearce
Cast: Julianne Moore, Sydney Sweeney, Domhnall
Gleeson, Fiona Shaw, Edmund Donovan, Albert Jones, Kyle
MacLachlan
Sceneggiatura: Brad Ingelsby
Produttori: Ridley Scott, Michael
Pruss, Kevin J. Walsh, Brad Ingelsby
Produttori esecutivi: Ted Deiker, Scott Greenberg,
Erika Olde, Sam Roseme, Nicole Jordan-Webber, Rebecca Feuer
Echo
3 è l’action-thriller di dieci episodi ideato dal
premio Oscar Mark Boal (“The Hurt Locker”, “Zero
Dark Thirty”) e interpretato da Luke Evans e Michiel Huisman
insieme a Jessica Ann Collins. Girata in Colombia
con dialoghi in inglese e spagnolo, la serie originale Apple,
prodotta da Keshet Studios.
Echo 3: quando esce e dove
vederla in streamin
Echo 3 in
streaming uscirà su Apple
TV+ il 23 novembre con i primi tre episodi, seguiti da un nuovo
episodio settimanale, ogni venerdì, fino al 13 gennaio 2023.
Echo 3: trama e
cast
Echo
3 è un thriller ricco di azione ambientato in Sud
America che segue le vicende di Amber Chesborough (Jessica Ann
Collins), una giovane e brillante scienziata che è il cuore emotivo
di una piccola famiglia americana. Quando Amber scompare lungo il
confine tra Colombia e Venezuela, suo fratello Bambi (Luke
Evans) e suo marito Prince (Michiel Huisman) – due
uomini con una profonda esperienza militare e un passato complicato
– iniziano una lotta contro il tempo per ritrovarla, in un dramma
personale stratificato e sullo sfondo esplosivo di una guerra
segreta. “Echo 3” vede come protagonista anche Martina Gusman nel
ruolo di Violetta, un’importante editorialista politica, ed è
inoltre interpretata da James Udom, Maria Del Rosario, Alejandro
Furth, Juan Pablo Raba e dalla special guest star Bradley Whitford.
“Echo 3” si basa anche sulla pluripremiata serie “Quando gli eroi
volano – When Heroes Fly”, creata da Omri Givon e ispirata
all’omonimo romanzo di Amir Gutfreund.
“Sono onorato di collaborare con il team di Apple TV+ che mi ha
dato l’opportunità di realizzare la serie che volevo fare,
lavorando a un progetto propositivo, nato per pensare in grande e
che rifiuta di rimanere negli schemi”, dice Boal. “Si tratta di un
thriller di black-ops e di una storia di intrighi internazionali,
ambientata in Colombia, un Paese che conoscevo solo da lontano e di
cui mi sono subito innamorato”.
Echo
3 è prodotta per Apple TV+ da Keshet Studios, il ramo
di produzione statunitense di Keshet International. La serie è
diretta da Boal, che è anche showrunner e produttore esecutivo
insieme a Peter Traugott, Jason Horwitch, Omri Givon, Eitan
Mansuri, Jonathan Doweck, Mark Sourian, Avi Nir, Alon Shtruzman e
Karni Ziv di Keshet Studios. Pablo Trapero ha diretto
quattro episodi, compreso l’episodio pilota, ed è anche lui
produttore esecutivo.
Echo 3 si aggiunge
alla crescente offerta di Apple Originals degli storyteller più
creativi di oggi, tra cui Shantaram, prossimamente in anteprima,
interpretato da Charlie Hunnam e basato sul romanzo best-seller di
Gregory David Robert; l’acclamata “Pachinko”, basata sull’acclamato
romanzo omonimo e recentemente rinnovata per una nuova stagione; il
thriller di spionaggio internazionale Slow Horses, interpretato dal
premio Oscar Gary Oldman; la serie thriller bilingue “Now and
Then”, ora in streaming su Apple TV+; la seconda stagione della
serie in lingua spagnola e inglese “Acapulco”, interpretata e
prodotta dal vincitore del SAG-Award Eugenio Derbez; “Suspicion”,
un thriller ad alta tensione basato sulla pluripremiata serie
“False Flag” e tanto altro ancora.
Rifacimento americano
della serie israeliana When Heroes Fly – a sua
volta liberamente ispirata al romanzo omonimo scritto da Amir
Gutfreund – Echo 3 possiede
il suo primo e principale punto di forza nel creator e produttore
esecutivo Mark Boal. Sceneggiatore e produttore
per Kathryn Bigelow di due successi come The Hurt Locker e Zero Dark Thirty (ma non vogliamo dimenticare
anche il suo coinvolgimento in altri due film di spessore come
Nella valle di Elah di Paul
Haggis e Triple Frontier di J.C.
Chandor), Boal ha saputo trasferire nel nuovo show
realizzato per Apple
Tv+ la capacità impetuosa di fondere spettacolo di
intenso realismo e un’attenzione precisa alle psicologie dei
personaggi. Ma Echo 3 non è soltanto questo, c’è
anche qualcosa in più che proveremo a raccontare e analizzare.
La trama di Echo 3
Partiamo però dalla trama
principale, che vede la scienziata Amber Chesbrough
(Jessica Ann Collins) venire rapita nella giungla
tra Colombia e Venezuela dove si era recata per studiare alcune
piante. Quello che il gruppo di ribelli però non sanno è che suo
marito Prince (Michiel
Huisman) e suo fratello Bambi (Luke
Evans) sono due militari addestrati alle più
pericolose missioni di salvataggio. Ecco allora che i due,
fregandosene degli ordini e della diplomazia internazionale, si
lanciano alla ricerca di Amber, disposti a tutto pur di riportarla
indietro sana e salva.
Fin dal primo capitolo di
questa sorprendente avventura umana intitolata Echo
3 ci si rende conto di non essere di fronte al solito
thriller d’azione: l’episodio iniziale infatti si prende il proprio
tempo in una lunga sequenza iniziale – un matrimonio – in cui setta
la psicologia dei personaggi, la forza delle loro relazioni, il
tono malinconico che in qualche modo sarà fondamentale per
compattare i capitoli successivi.
Immediatamente dopo
arriva la prima sequenza d’azione della serie, a conferma che
l’idea di narrazione e esposizione dei fatti alla base del progetto
si allontana quanto più possibile dall’idea di spettacolarità
gratuita: anche grazie all’aiuto della musica azzeccata e
all’ambientazione nevosa, il combattimento risulta un mix di
realismo e potenza espressiva decisamente riuscito. E su questo
doppio binario continueranno a muoversi gli episodi successivi, in
cui Boal e il suo show tentano di sperimentare una narrazione che
segue la vita interiore dei tre protagonisti quasi più della storia
principale.
Un mainstream molto
personale
Per essere una produzione
evidentemente mainstream nei mezzi e nel concetto di base,
Echo 3 propone una sua via di racconto e messa in
scena realmente personali, sorprendenti nell’essere in grado di
connettere lo spettatore al senso di perdita e predestinazione che
le vicende umane narrate posseggono. In particolare gli episodi
diretti da Pablo Trapero posseggono una precisione e una
stringatezza di visione impressionanti.
Dopo i primi tre episodi
che seguono il tentativo di salvataggio di Amber da parte dei due
militari col supporto dell’esercito colombiano, quasi
all’improvviso Echo 3 si concede una pausa
narrativa molto interessante e inaspettata, producendo episodi che
raccontano l’evoluzione (o involuzione) del singolo personaggio
alle prese con i propri demoni, soprattutto interiori. Ed ecco
allora che la serie diventa qualcosa di sorprendente, se possibile
ancor più malinconico e disperato. Se Huisman e Evans tratteggiano
i propri personaggi con precisione ma senza trovare il modo di
andare realmente in profondità Jessica Anna Collins ci regala
invece una Amber rabbiosa, passionale, lucida. L’attrice riesce con
dovizia e trasposto a esplorare tutte le sfaccettature di una
personalità complessa, un personaggio feminile molto ben scritto
anche nell’esposizione della sua finitezza. È senza dubbio lei il
cuore pulsante di Echo 3, show che conferma quanto
Apple TV + stia facendo un ottimo lavoro a livello di selezione di
storie da raccontare, svariando tra toni e generi con acutezza e
senso di intrattenimento adulto.
Ecco un first look di Wonder Woman! Questa volta, dopo le tante
attrici vestite con la tutina della super eroina dai fan e dalle
produzioni fantasiose, ecco che arriva una foto originale di
Adrianne Palicki scelta dalla WB televisione per interpretare
Wonder Woman nella sarie tv.
Will Smith e
Josh Brolin sono stati fotografati nel Bronx a New
York negli abiti neri di scena di Man in Black III
(appunto) previsto per il 2012. Le foto sono dell’11 aprile e Will
è stato visto per diversi giorni girare per le stade di NY City, e
pare che ci rimarrà parecchio a vestire ancora i furtunati panni
dell’agente J.
A poche ore dalla
diffusione della foto di Johnny Depp nei panni di Tonto, ecco che
arriva un altro scatto dal set newmexicano di The Lone Ranger,
nuovo film
Un anno ricco di grandi titoli per
Apple Original Film in arrivo nel 2023 su Apple
TV+, trai titolo di maggior richiamo l’attesissimo
Killers
of the Flower Moon di Martin Scorsese con
Leonardo DiCaprio, Argylle, un thriller di
spionaggio con Henry Cavill.
Sharper
Sharper, un
thriller neo-noir intriso di segreti e bugie, ambientato tra le
camere da letto, le sale da bar e i consigli di amministrazione di
New York. In questo film, in cui nessuno è come sembra, i
personaggi sono in continua competizione per la ricchezza e il
potere, in un gioco di ambizione, avidità, lussuria e gelosia che
terrà il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultimo. “Sharper” è
interpretato dal premio Oscar Julianne Moore (“La storia di Lisey”, “Still
Alice”), Sebastian Stan (“The Falcon and the Winter
Soldier”, “Monday”), Justice Smith
(“Genera+ion”, “Jurassic World: Il regno distrutto”), il
pluripremiato John Lithgow (“Perry Mason”,
“Bombshell”) e Briana Middleton (“Il bar delle
grandi speranze”, prequel de “La bella e la bestia”). Il film è
diretto da Benjamin Caron (“The
Crown”, “Sherlock”), nominato agli Emmy e ai BAFTA, e prodotto
da Julianne Mooree Bart Freundlich, Brian
Gatewood e Alessandro Tanaka, Erik Feig e Jessica Switch attraverso
la PICTURESTART, con Julia Hammer e Amy Herman come produttori
esecutivi e Jodie Caron come co-produttrice; da una sceneggiatura
Black List di Gatewood e Tanaka, il film farà il suo debutto su
Apple TV+ il 17 febbraio.
Argylle
Dua Lipa e Henry Cavill in “Argylle”, disponibile nel 2023 su Apple
TV+.
Argylle
è un thriller di spionaggio che segue le avventure di una
super-spia di nome Argylle attraverso gli Stati Uniti, Londra e
altre località ed è interpretato da
Henry Cavill,
Sam Rockwell,
Bryce Dallas Howard,
Bryan Cranston, Catherine O’Hara,
John Cena, Dua Lipa,
Ariana DeBose e
Samuel L. Jackson.. “Argylle” è diretto da Matthew
Vaughn che è produttore esecutivo, così come Adam Bowling, David
Reid e Jason Fuchs, con Zygi Kamasa, Carlos Peres, Claudia Vaughn e
Adam Fischbach.
STILL: un film di Michael
J. Fox
Il film alternerà elementi
documentaristici, d’archivio e fiction, raccontando la vita
straordinaria di M. J. Fox attraverso le sue stesse parole:
l’improbabile storia di un bambino minuto, cresciuto in una base
dell’esercito canadese, che è riuscito a raggiungere le vette della
celebrità nella Hollywood degli anni ’80. Il racconto della vita
pubblica di M. J. Fox, pieno di brividi nostalgici e pagine
luminose di cinema, si snoderà insieme ad aneddoti sulla sua vita
privata mai svelati prima, compresi gli anni che seguirono
alla diagnosi, a ventinove anni, del morbo di Parkinson. Intimo e
onesto, ricco di contributi personali e dell’intera famiglia Fox,
il film racconterà i trionfi e i travagli personali e professionali
di Michael J. Fox, esplorando quello che accade
quando un inguaribile ottimista come lui affronta una malattia
incurabile. Un mix di avventura e romanticismo, commedia e
dramma: per lo spettatore sarà come vedere… un film di Michael
J. Fox.
Tetris
La storia del rivoluzionario
videogioco, raccontata dal punto di vista di Henk Rogers, un
progettista olandese di videogiochi che per primo si assicurò i
diritti per distribuire Tetris sulle console, dove spopolò in
tutto il mondo. Negli anni ’80 Rogers fu pesantemente coinvolto in
una disputa sui diritti d’autore del franchise di uno dei
giochi per computer più iconici di sempre. Nel
cast Taron Egerton, Nikita Efremov e Toby
Jones.
Napoleon
Napoleon di
Ridley Scott, con
Joaquin Phoenix nei panni del capo militare e
imperatore francese, insieme a Vanessa Kirby nei panni di
Josephine.
Ghosted
Ghosted,
un film romantico con alto tasso d’azione e avventura che vede
protagonisti Chris Evans, Ana
de Armas, Adrien
Brody, Mike Moh, Amy Sedaris, Tim Blake Nelson e
Tate Donovan.
Killers of the Flower Moon, basato sul best-seller di
David Grann, è ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20 e racconta
la storia dell’assassinio di numerosi membri della Osage Nation,
una zona ricca di insediamenti petroliferi; una misteriosa serie di
crimini brutali che divennero noti come “il regno del terrore di
Osage”. Il film è diretto da Martin Scorcese ed è interpretato da
Leonardo DiCaprio,
Robert De Niro, Jesse Plemons e Lily Gladstone. I
produttori, insieme allo stesso Scorcese, sono Dan Friedkin e
Bradley Thomas per Imperative Entertainment e DiCaprio per Appian
Way.
Dopo tante speculazioni ecco che
finalmente abbiamo la conferma che il protagonista del prossimo one
shot Marvel sarà Trevor
Slattery/Mandarino, interpretato da Ben Kingsley.
Ecco infatti tramite Entertainment Weekly, le prime foto di Sir
Kingsley nel cortometraggio.
Il corto, diretto da Drew
Pearce, è ambientato nella prigione di Saegate, dove
Trevor è stato confinato. Apparentemente l’identità segreta di
Trevor è stata preservata e nessuno sa che il suo alter ego, il
Mandarino, era una copertura per Aldrich Killian.
Ecco alcune immagini del caro,
vecchio e ubriaco Trevor, che è imprigionato ma non sconfitto!
All Hail The
King uscirà allegato alla versione Home Video di
Thor The Dark World il prossimo 25
febbraio.
Ecco Tom Hanks nei
panni di Walt Disney, immortalato durante le riprese di
alcune scende del nuovo film Saving Mr.
Banks.Il film racconta le
vicende legate alla produzione del classico Mary Poppins. Nel film
oltre al Tom Hanks vediamo anche Emma Thompson, che
interpreta il ruolo di PL Travers, l’autore di Mary Poppins.
Arriva proprio dal sito
ufficiale di Tom Cruise la prima immagine ufficiale
dell’attore sul set di Rock of Ages, il musical di Adam Shankman
(Hairspray) le cui riprese sono in corso.
Non solo Anthony Hopkins, anche
l’attore Toby Jones è alle prese con un grande personaggio del
cinema hollywoodiano e mondiale: Alfred Hitchcock. Jones
interpreterà
Ecco laprima immagine di Bullet to the
Head, il prossimo film action con protagonisti Sylvester Stallone e
Sung Kang. Il film, diretto da Walter Hill, e tratto dalla graphic
novel scritta da da Matz
Vi proponiamo oggi sei foto dal set
di Paranoia, thriller firmato Robert Luketic (La
rivincita delle bionde) con Harrison Ford, Gary Oldman,
Liam Hemsworth, Richard Dreyfuss e Amber
Heard. Questo il plot: il giovane e ambizioso Adam Cassidy
(Hemsworth), dipendente presso un colosso delle telecomunicazioni,
viene sorpreso nel tentativo di danneggiare la compagnia. Il
capoccia Nicholas Wyatt (Oldman) gli propone una via ben poco
ortodossa per non passare guai: fare la spia ai danni della
compagnia rivale, diretta dal vecchio mentore di Wyatt, Jock
Goddard (Ford). Paranoia uscirà negli USA nel settembre 2013. Ecco
le foto! Non si tratta di immagini del film in senso stretto, ma
Ford e soci stanno recitando.
Non molto tempo fa, una voce a cui
non si poteva assolutamente credere ha iniziato a circolare online
su un potenziale ritorno di Robert Downey Jr. nell’MCU come Dottor Doom. Sembrava
un’interpretazione errata di precedenti affermazioni, in
particolare perché da diversi anni si parla dell’attore che
interpreta una variante malvagia di Iron Man.
Beh, durante un vistoso panel della
Hall H al Comic-Con di San Diego lo scorso fine settimana, Downey è
stato effettivamente svelato come interprete del prossimo Dottor
Doom di Avengers:Doomsdaye
Avengers:Secret Wars.
Jeff Sneider è
stato il primo a condividere questa notizia all’inizio di
quest’anno e ha diffuso alcuni interessanti aggiornamenti nel suo
ultimo articolo su The InSneider. Sembra che i
Marvel Studios fossero impazienti di
ingaggiare Javier Bardem per il
ruolo di Galactus, ma quando si è imbattuto in un conflitto di
programmazione con l’imminente film di F1, hanno presumibilmente deciso di non
inseguire altri nomi di prima categoria e hanno optato per il molto
più economico Ralph Ineson.
Quando apparirà Robert
Downey Jr. nel MCU?
Quel risparmio ha permesso
a Marvel di
potersi permettere un nuovo ingaggio per Robert Downey
Jr.. Sneider aggiunge che l’accordo si è concluso solo
all’inizio della prossima settimana e conferma che il piano è
ancora quello di farci incontrare per la prima volta il Dottor Doom
di Downey nella scena a metà/dopo i titoli di coda di
The Fantastic
Four: First Steps.
Non è ancora chiaro se questa
versione della Prima Famiglia della Marvel avrà una storia con la
Variante di Doom che sarà al centro della scena nei prossimi film
di Avengers, anche se è certamente possibile che
provenga dal loro mondo. In ogni caso, The Fantastic
Four: First Steps sembra il posto giusto per
presentare uno dei più grandi nemici di quella squadra, anche se
non si sono mai incrociati prima.
Abbiamo appreso al Comic-Con che
i Fantastici Quattro appariranno in Doomsday e Secret
Wars, quindi supponendo che venga loro assegnato un ruolo
abbastanza importante, c’è ancora tempo per approfondire il
rapporto conflittuale tra Doom e Reed Richards e i sentimenti
complicati del cattivo per Sue Storm.
In una recente intervista
rilasciata con Collider per Deadpool
& Wolverine, il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha fornito alcuni
interessanti suggerimenti sul futuro del franchise deiVendicatori,
in particolare per quanto riguarda le attesissime prossime puntate.
Kevin Feige ha affrontato le
speculazioni sui prossimi film degli Avengers tra cui un potenziale
cambio di titolo per Avengers:
The Kang Dynasty e la struttura dei film. Quando
gli è stato chiesto se The
Kang Dynasty sarebbe diventato un film in
due parti di Avengers:
Secret Wars, Feige ha risposto:
“C’è una possibilità, ci sono
molte possibilità. C’è la possibilità che lo trasformiamo in un
film in cinque parti. No”. Feige ha riso, lasciando aperta la
porta a varie possibilità e scartando con umorismo l’idea di una
serie in cinque parti. I commenti di Feige hanno alimentato
ulteriori speculazioni quando ha accennato a potenziali annunci in
occasione dei prossimi eventi. “Se ci fosse un evento a breve,
in cui potremmo parlare di questo tipo di cose, sarebbe bello.
Sarebbe bello”.
Questa affermazione indirizza
l’attenzione dei fan verso il Comic-Con di San Diego del prossimo
fine settimana, suggerendo che verranno svelate novità
significative durante il panel della Hall H. Alla domanda sulla
probabilità di un annuncio al Comic-Con, Feige ha mantenuto la sua
caratteristica suspense. “C’è sempre una possibilità, Steve. Ci
concentreremo sui prossimi film in uscita”.
Avengers 5 e 6 hanno bisogno di
un regista – o due?
Foto di Aurora Leone
La scorsa settimana è stato
rivelato che Joe Russo e Anthony Russo sono
in trattativa con i Marvel Studios per dirigere i prossimi
due film dei Vendicatori. Si tratterebbe di un ritorno
sensazionale per i fratelli Russo, che in precedenza hanno diretto
quattro film del MCU, tra cui gli ultimi due episodi
degli Avengers. La scelta dei fratelli Russo concluderebbe
una tumultuosa ricerca di registi per i prossimi film dei
Vendicatori. Il quinto film, inizialmente intitolato Avengers:
The Kang Dynasty , doveva essere diretto da
Destin Daniel Cretton.
Tuttavia, Cretton ha abbandonato
il progetto l’anno scorso, in concomitanza con lo scoppio di
uno scandalo che ha coinvolto Jonathan Majors:
Majors avrebbe dovuto interpretare il
ruolo del cattivo, ma è stato rimosso in seguito a una condanna
per aggressione e molestie. Per il sesto film sono stati presi in
considerazione diversi nomi per la regia, tra cui Sam
Raimi e Shawn Levy.
Mentre i dettagli specifici sulla
trama dei prossimi due film dei Vendicatori rimangono scarsi, si
sa che Secret Wars si basa su una trama di
fumetti degli anni ’80 che vede protagonista un cattivo cosmico
ultrapotente noto come Beyonder. Questa storia include cattivi
iconici come il Dottor Destino e coinvolge una vasta gamma di
personaggi Marvel, tra cui Spider-Man, i
Fantastici Quattro, Thor, She-Hulk e Kate Bishop. Se il MCU sceglierà una storia di
Secret Wars, potrebbe eguagliare la portata di successi
passati come Infinity
War e Endgame.
Tuttavia, resta da vedere quanto il film seguirà da vicino le trame
del fumetto.
Le risposte di Kevin Feige, unite alla notizia del
coinvolgimento dei fratelli Russo, hanno certamente aumentato
l’attesa dei fan Marvel. Il potenziale cambio di
titolo, il cambio di regia e la promessa di una trama importante
come quella di Secret Wars fanno sì che il futuro della
saga dei Vendicatori sia molto atteso.
Creed 3 di Michael B. Jordan è ora nelle sale
cinematografiche, e molti spettatori di fronte al film potrebbero
trovarsi a porsi la stessa domanda: dove è Rocky
Balboa di Sylvester Stallone? Stallone ha recitato al
fianco di B. Jordan in
Creed e in Creed
2, guadagnandosi anche una nomination all’Oscar come attore non
protagonista grazie al suo ruolo nel primo film del 2015. Ma
Sylvester Stallone è del tutto assente da
Creed 3, salvo un credit da produttore
associato.
Creed
3 segna la prima volta in nove film e 47 anni che un
film della serie “Rocky”
non presenta il suo iconico personaggio Rocky Balboa. Il motivo
dietro l’abbandono di Stallone è duplice: non era il più grande fan
della direzione creativa di Creed
3, e il suo scontro con il produttore di franchising
di lunga data Irwin Winkler continua da anni.
Creed
3, sceneggiato da Keenan Coogler e Zach Baylin e si
basa su una storia che hanno inventato con il regista originale del
primo film Ryan Coogler, è una versione molto più
cupa dell’edificante franchise di “Rocky“. Come ha
osservato il critico cinematografico di
Variety Owen Gleiberman nella sua recensione, “Creed
3” è un dramma sportivo che sembra più un thriller ispirato a
“Cape Fear” che un film tradizionale di
“Rocky“.
“È una situazione che mi rattrista perché so
cosa avrebbe potuto essere”, ha detto Sylvester Stallone a THR in merito al disaccordo
con il tono del sequel. “È stata presa in una direzione
molto diversa da come l’avrei presa io. È una filosofia diversa:
quella di Irwin Winkler e Michael B. Jordan. Gli auguro ogni bene,
ma sono molto più sentimentale. Mi piace che i miei eroi vengano
picchiati, ma non voglio che vadano in quello spazio oscuro. Sento
solo che le persone hanno già abbastanza oscurità.”
Michael B. Jordan era anche interessato a
realizzare un film di Adonis Creed che parlasse di
Adone. Il primo film di “Creed” si è concentrato
sulla relazione tra Adonis e Rocky, mentre “Creed 2” ha spinto
Adonis sulla sua strada. Per Michael B. Jordan, aveva senso solo che “Creed
3” mostrasse Adonis senza la protezione di Rocky.
“Prima di tutto, il DNA di Sly e Rocky è
attraverso l’intero franchise“, ha detto Michael B. Jordan a HOT97 prima dell’apertura
del terzo film. “Non puoi avere questi film [senza
quello]. Quello spirito perdente, penso, collega il perdente in
tutti noi… voglio che Adonis si regga sulle sue gambe. Per farlo,
dovevamo andare nel passato. Quali sono stati quegli anni di
trasformazione, quei traumi infantili che hanno plasmato [Adonis]
oggi? Penso che lo spazio di questa storia riguardasse davvero
Adonis Creed che andava avanti con la sua famiglia e lo faceva
andare avanti. È così che abbiamo sviluppato la storia per questo
film.”
Lo scontro di Stallone con Winkler è una
ragione ancora più grande rispetto alla sua assenza in “Creed 3″.
Lo scontro è diventato così agguerrito che potrebbe significare che
Stallone non interpreterà mai più come Rocky. I
due hanno litigato a lungo per i diritti del franchise
“Rocky“, che Winkler possiede sin dall’originale
del 1976, vincitore dell’Oscar. Sylvester Stallone quando ra un attore in
difficoltà e sconosciuto ha ingenuamente venduto a Winkler i
diritti sul personaggio, chiaramente ignaro del potenziale di
franchising per il personaggio.
Parlando con la conduttrice di SiriusXM
Jessica Shaw lo scorso novembre, Stallone ha affermato che è
stata “una dura corsa emotiva” tagliare i legami con il
franchise di “Rocky” per “Creed 3”. L’attore ha
aggiunto che doveva farlo perché “non puoi fare pace con
qualcuno che è stato così, così nefasto, secondo
me“. Stallone si riferiva a Winkler, ovviamente.
Sylvester Stallone ha parlato per
la prima volta del suo risentimento per i diritti di “Rocky” in
un’intervista del 2019 con Variety. Sebbene abbia
guadagnato sul film originale – che è costato poco più di $ 1
milione per la produzione e ha incassato $ 225 milioni a livello
globale – e ha ricevuto il primo dollaro lordo sui primi sequel,
Stallone non mantiene i diritti sui personaggi. “Non ho
alcuna proprietà di ‘Rocky‘”, ha detto Stallone
a Variety all’epoca. “Ogni parola, ogni
sillaba, ogni errore grammaticale è stata tutta colpa mia. È
stato scioccante che non sia mai successo, ma mi è stato detto:
“Ehi, sei stato pagato, quindi di cosa ti lamenti?” Ero
furioso.
Lo scontro tra Stallone e Winkler sui
diritti di “Rocky” è stato riacceso nel 2022, quando Stallone ha
pubblicato un post su Instagram a luglio con un ritratto di
Winkler come un serpente dalla lingua di coltello. “Un ritratto
molto lusinghiero del grande produttore di ‘Rocky’/’Creed’, Irwin
Winkler, da uno dei più grandi del paese“, ha scritto Stallone
nella didascalia. “Dopo che Irwin ha controllato ‘Rocky’
per oltre 47 anni, e ora ‘Creed’, mi piacerebbe davvero riavere
indietro almeno un po’ [di] WHAT’S LEFT dei miei diritti, prima di
passarlo a ONLY YOUR CHILDREN — credo che sarebbe un gesto giusto
da parte di questo signore di 93 anni?“
Poche settimane dopo, MGM ha annunciato che
stava sviluppando un nuovo film spin-off “Rocky” incentrato sulla
famiglia Drago. Dolph Lundgren ha
interpretato il ruolo del rivale russo di Rocky, Ivan Drago, in
“Rocky IV”, mentre Florian Munteanu ha debuttato nel ruolo del
figlio di Ivan in “Creed II”. Robert Lawton è stato assunto
per scrivere la sceneggiatura. Stallonesi
è espresso pubblicamente contro lo spin-off e ha affermato di
non essere mai stato informato del suo sviluppo. Rispetto al
progetto ha così commentato: “Un altro colpo al cuore… L’ho
appena scoperto… ANCORA UNA VOLTA, questo PATETICO PRODUTTORE di 94
anni e I SUOI BAMBINI AVVOLTOI MORONICHE E INUTILI, Charles e
David, stanno ancora una volta ripulendo LE OSSA di un altro
meraviglioso personaggio che ho creato senza nemmeno dirmelo“,
ha scritto Stallone. su Instagram. “CHIEDO SCUSA ai FAN,
non ho mai voluto che i personaggi ROCKY venissero sfruttati da
questi parassiti”. “A proposito, non ho altro che rispetto
per Dolph, ma vorrei che mi avesse detto cosa stava succedendo alle
mie spalle“, ha aggiunto Stallone all’epoca. “Tieni
vicini i tuoi VERI amici.“
In una realtà alternativa, esiste una versione della trilogia de
Il Signore degli Anelli in cui Aragorn, membro
della Compagnia dell’Anello, è interpretato da Russell Crowe (L’esorcista
del Papa). Nella nostra linea temporale, tuttavia, la star
del Gladiatore ha rifiutato il ruolo all’inizio degli anni ’80,
quando la trilogia stava prendendo forma.
In un’intervista rilasciata al britannico GQ, Crowe ha rivelato
perché alla fine ha deciso di rifiutare il ruolo e se se ne è
pentito.
Durante l’intervista, Crowe ha rivelato di essere stato un fan
di Tolkien quando era bambino, quindi “si è entusiasmato all’idea
del Signore degli Anelli”. Il problema è che l’attore ha ritenuto
che Peter Jackson (che ha diretto i tre film e poi
la trilogia de Lo Hobbit) non lo volesse davvero per la parte e
avesse in mente qualcun altro. Quindi non si pente affatto della
sua decisione:
“Ho avuto la sensazione che fosse lo studio a prendere la
decisione, non il regista. Ho parlato con Peter Jackson al telefono
e non mi ha detto il tipo di cose che i registi ti dicono se stanno
davvero cercando di attrarti in un progetto. Ho avuto la sensazione
che avesse già in mente qualcun altro che voleva fare. E che il
fatto che io mi facessi avanti e dicessi di sì lo avrebbe
ostacolato. Veniamo dallo stesso posto, quindi c’è una sfumatura in
quella conversazione che altre persone potrebbero non sentire –
siamo entrambi neozelandesi – a modo suo, senza che lui dicesse
nulla di negativo, che aveva un altro progetto. Così ho lasciato
perdere“.
Perché Peter Jackson non voleva che Russell Crowe interpretasse
Aragorn?
Jackson aveva infatti in mente qualcun altro:
Viggo Mortensen (The Dead Don’t Hurt), che ora è inseparabile
da Aragorn nella mente dei fan. Naturalmente, non sapremo mai come
sarebbe stato
Il Signore degli Anelli se fosse stato scelto Crowe, ma è
sicuro che alla fine Jackson ha preso la decisione migliore per
l’amata trilogia, che è stata recentemente riproposta nelle
sale.
Non è raro che gli studios spingano perché certi attori siano
protagonisti di IP che potrebbero diventare grandi franchise. È un
modo per attirare la gente nei cinema a vedere qualcosa che
altrimenti non avrebbe visto. Nel 2000, Crowe era
reduce dal Gladiatore e all’apice della sua popolarità. È
quindi logico che lo studio volesse un grande nome da inserire
nella locandina. Tuttavia, Jackson cercava attori
meno noti per recitare ne La Compagnia dell’Anello e
probabilmente ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per
convincere lo studio ad accettare la sua decisione.
La trilogia del
Signore degli Anelli è disponibile in streaming. Qui sopra
potete vedere Russell Crowe che rivela di non
essersi pentito di aver rifiutato il ruolo.
Si era detto in precedenza che il
regista Mathew Vaughn sarebbe stato il primo delle
lista a concorrere per la regia di Star
Wars 7. Adesso però sappiamo che il regista di
Stardust ha in realtà altri progetti.
Convinto a lasciare il timone del sequel di X-men:
l’inizio per girare Star Wars
7, Vaughn avrebbe trovato in una proposta di
Mark Millar una soluzione più allettante per la
sua carriera. Infatti l’autore dei comic Kick Ass e
Wanted vorrebbe collaborare di nuovo con il buon Matthew
per portare sullo schermo un’altra sua storia dal titolo Secret
Service.
Intanto sul fronte Star Wars,
CeleBuzz afferma che il regista Colin Tervorrow
avrebbe icontrato George Lucas diversi mesi fa per
parlare del progetto. Non c’è che dire, le voci intorno a questo
settimo Star Wars diventano sempre più confuse, con buona pace di
Matthew Vaughn che sembra decidere (saggiamente?)
di guardare altrove.
Dopo la conferma che i fratelli
Anthony e Joe
Russo dirigeranno gli ultimi due capitoli della saga
degli Avengers, Avengers: Infinity War – Part I & Part
II, è naturale chiedersi perché il regista dei primi
due film, Joss Whedon, non abbia accettato il
compito.
In
un primo momento, dopo il successo del primo Avengers, Whedon aveva
firmato un contratto che lo legava a livello creativo ai Marvel Studios fino a quest’anno e che
includeva lo sviluppo di due sequel. Negli anni successivi i piani
sono cambiati, e il secondo sequel è stato diviso in due
parti.
«Ogni film
che ho fatto è stato un’opera corale di proporzioni sempre più
grandi» ha dichiarato Whedon a
Entertainment Weekly, per spiegare le sue ragioni.
«E tutto il materiale
diventerà sempre più grande in Infinity War. E io non sono in grado
di dargli ciò che mi sarebbe necessario. Questo è un lavoro
per giovani».
Avengers: Infinity War
– Part I sarà nei cinema a Maggio 2018,
mentre Avengers: Infinity War – Part
II a Maggio 2019.
A una settimana dalla prima di
A
Quiet Place – Giorno 1, l’uomo che per primo era stato
chiamato a dirigere il film ha condiviso alcune schiette
informazioni sul suo abbandono. Durante un’intervista con The Wrap
per promuovere il suo prossimo film, The
Bikeriders, Jeff Nichols ha parlato
del motivo per cui ha dovuto abbandonare il progetto del prequel di
Quiet Place. Jeff Nichols era stato scelto per
dirigere A
Quiet Place – Giorno 1, ma ha poi lasciato il progetto
in modo amichevole nel 2021, solo un anno dopo aver firmato
inizialmente. Quando gli è stato chiesto di spiegare meglio la sua
uscita, Nichols ha risposto così:
“È difficile dirlo senza
sembrare pretenzioso, ma ho fatto abbastanza film a questo punto
della mia carriera, che se lo faccio, diventerà il mio film. E la
verità è che ‘Quiet Place’, questi sono i film di [John
Krasinski]“.
È raro che un creatore di Hollywood
parli così candidamente della sua uscita da un progetto, ma se
Nichols non ha avuto il pieno controllo creativo su Un posto
tranquillo: Day One, è difficile biasimarlo per aver lasciato che
fosse qualcun altro a dirigere il progetto. È anche difficile
biasimare
John Krasinski per non aver ceduto il pieno
controllo a qualcun altro, considerando che A Quiet Place è
diventato uno dei franchise horror di maggior successo degli ultimi
anni sotto la sua guida.
John Krasinski ha scritto, diretto e
interpretato i primi due film, ognuno dei quali ha incassato più di
290 milioni di dollari al botteghino mondiale. Dato che Krasinski
ha passato la torcia da regista a un altro cineasta per il terzo
capitolo, è logico che voglia mantenere un certo livello di input e
di controllo.
Basta dare un’occhiata alla
filmografia di Nichols per capire che nella sua carriera il regista
ha scelto di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Ha
debuttato nel 2007 con Shotgun Stories, il
thriller drammatico con Michael Shannon, e ha aspettato sei anni fino
al 2013 per seguirlo con Take Shelter, il dramma psicologico sul posto
di lavoro che lo ha visto riunirsi con Shannon e coinvolgere anche
Jessica Chastain.
Nichols ha poi lavorato con
Matthew McConaughey e Tye Sheridan per il dramma
adolescenziale Mud, per poi collaborare due volte con Joel Edgerton nel 2016 per Loving e Midnight
Special, quest’ultimo interpretato anche da Shannon, Kirsten Dunst
e Adam Driver. Per la sua ultima uscita con The Bikeriders, l’acclamato regista ha messo
insieme un altro ensemble di tutto rispetto, con Tom Hardy,
Austin Butler e Jodie Comer. Il nuovo film di Nichols,
Bikeriders, è ora nelle sale di tutto il mondo.
L’autore di Trigger Mortis
(nuovo capitolo della saga di 007 Spectre,
in uscita a settembre), Anthony Horowitz, ha
espresso il suo parere contrario al rumor che si è diffuso da
diversi mesi in rete in merito a una possibile “successione” di
Idris Elba a Daniel Craig nel
ruolo di James
Bond, definendolo “troppo rude” e “di strada” per la parte.
Horowitz afferma di non farne una
“questione di colore” e sostiene che il personaggio di Bond debba
essere un “gentiluomo”, cosa che Elba – a suo parere – non sembra.
In attesa di sapere chi andrà ad incarnare il volto della super
spia nei futuri capitoli della saga, avremo presto modo di vedere
il sequel di Skyfall, nelle sale italiane
il 5 novembre.
Spectre
è un film di spionaggio del 2015 e il ventiquattresimo
della serie James Bond prodotta da Eon
Productions. Diretto da Sam
Mendes e scritto da Neal Purvis, Robert
Wade, John Logan e Jez Butterworth, vede nel
cast Daniel
Craignei panni di Bond, accanto
a
Monica Bellucci, Christoph
Waltz, Léa
Seydoux, Jesper Christensen, Ralph
Fiennes, Naomie
Harris, Ben
Whishaw, Andrew Scott, Rory Kinnear, Dave
Bautista. È stato distribuito da Sony
Pictures Releasing. Nel film, Bond viene a conoscenza
di Spectre , un’organizzazione criminale internazionale
guidata da Ernst Stavro Blofeld (Waltz).
Nonostante inizialmente avesse
affermato che non avrebbe diretto Spectre, Mendes
ha confermato il suo ritorno nel 2014 dopo che Nicolas Winding
Refn ha rifiutato di dirigere; Mendes è diventato il
primo a dirigere successivi film di James
Bond dopo John Glen . L’inclusione di
Spectre e dei personaggi associati segnò la fine
della controversia Thunderball , in
cui Kevin McClory e Fleming furono coinvolti in lunghe
controversie legali sui diritti cinematografici del
romanzo; Spectre è il primo film a presentare
questi elementi dai tempi di Diamonds Are
Forever (1971). Dopo l’ hacking della Sony
Pictures, è stato rivelato che Sony ed Eon si sono scontrati per
quanto riguarda la finanza, le acrobazie e le location delle
riprese; Si stima che Spectre
abbia un budget finale di 245-300 milioni di dollari,
rendendolo uno dei film più costosi mai
realizzati . Le riprese principali sono iniziate a
dicembre 2014 e sono durate fino a luglio 2015, con location delle
riprese tra cui Austria, Regno Unito, Italia, Marocco e
Messico.