Completata la Giuria Internazionale
che assegnerà i premi ai film in Concorso nell’ottava edizione del
Festival Internazionale del Film di Roma (8-17
novembre 2013): al fianco del Presidente James
Gray, già annunciato, ci saranno la regista argentina
Verónica Chen, il regista, sceneggiatore e produttore italiano
Luca Guadagnino, l’attore e produttore russo
Aleksei Guskov, la regista, sceneggiatrice e
attrice francese Noémie Lvovsky, il regista
iraniano Amir Naderi e il regista cinese
Zhang Yuan. La Giuria assegnerà ai lungometraggi
in Concorso il Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film, il Premio
per la migliore regia, il Premio Speciale della Giuria, il Premio
per la migliore interpretazione maschile, il Premio per la migliore
interpretazione femminile, il Premio a un giovane attore o attrice
emergente, il Premio per il migliore contributo tecnico, il Premio
per la migliore sceneggiatura.
Presidente
JAMES GRAY
Nato a New York nel 1969, è regista,
sceneggiatore e produttore. Nel 1994, dopo aver frequentato la
School of Cinematic Arts della University of Southern California,
debutta come regista all’età di 25 anni: il primo film da lui
scritto e diretto, Little Odessa, un noir con Tim Roth,
Vanessa Redgrave, Maximilian Schell e Edward Furlong, vince
numerosi premi fra cui il Leone d’Argento e la Coppa Volpi alla
migliore attrice non protagonista (Vanessa Redgrave) nel corso
della 51ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica di Venezia. I suoi successivi film, che inaugurano
il sodalizio artistico fra il regista statunitense e l’attore
Joaquin Phoenix, vengono tutti presentati in Concorso al Festival di Cannes. Il primo, The
Yards (2000), thriller con Mark Wahlberg, Joaquin Phoenix,
Charlize Theron, James Caan, Faye Dunaway,
Ellen Burstyn, Tomas Milian è una storia di corruzione e traffici
illegali ambientata a New York, mentre I padroni della
notte (We Own the Night, 2007) racconta le vicende
di due fratelli (interpretati da Mark Wahlberg e Joaquin Phoenix,
affiancato da Eva Mendes, nel ruolo della findanzata) che si
riavvicinano per vendicare la morte del padre (Robert Duvall).
Con Two Lovers (2008), che prende ispirazione da un
racconto di Dostoevskij, “Le notti bianche”, Gray cambia registro
spostandosi sul genere della love story. Il film ospita per
l’ennesima volta un cast stellare con Joaquin Phoenix, Gwyneth
Paltrow, Isabella Rossellini, Vinessa Shaw. Infine, The
Immigrant (2013), in Concorso a Cannes, con protagonisti
Jeremy Renner, Marion Cotillard e Joaquin Phoenix, affronta le
difficoltà di due sorelle che partono dalla natia Polonia per
cercare fortuna negli Stati Uniti d’America.
VERÓNICA CHEN
Nata a Buenos Aires nel 1969, dopo
gli studi in lettere classiche si diploma in regia al Centro de
Experimentacion y réalización Cinematográfica. Dopo aver lavorato
come montatrice per il regista Daniel Burman, nel 2001 ha diretto
il suo primo lungometraggio, Vagon fumador, presentato alla
Mostra di Venezia nella Settimana Internazionale della Critica e
vincitore della Carabela de Plata per il miglior film d’esordio al
Festival del cinema latinoamericano di Huelva (Spagna). Il suo
secondo film, Agua (2006), la storia del tentativo di
redenzione di un ex campione di nuoto accusato ingiustamente di
doping, vince il premio della Giuria ecumenica al Festival di
Locarno. Nel 2010 partecipa al Festival internazionale del cinema
indipendente di Buenos Aires con Viaje sentimental. Il suo
ultimo film è il thriller Mujer conejo (2013).
LUCA GUADAGNINO
Regista, sceneggiatore e produttore,
nasce a Palermo, nel 1971, trascorre la sua infanzia in Etiopia. Il
suo debutto alla regia avviene con il film The Protagonists
(65esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).
Seguono altri quattro lungometraggi: Mundo Civilizado,
Cuoco Contadino, Melissa P. e Io sono l’Amore
che ottiene la candidatura agli 82esimi Academy
Awards per i migliori costumi e la candidatura come miglior
film straniero alla 68esima edizione dei Golden Globe e alla
64esima edizione dei BAFTA – British Academy Awards. Ha partecipato
alla giuria della 67 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia.
ALEKSEI GUSKOV
Attore e produttore russo, Aleksei
Guskov è nato a Brzeg (Polonia) nel 1958. Ha frequentato
l’Università tecnica statale moscovita Bauman, ma dopo quasi cinque
anni ha abbandonato gli studi di ingegneria per entrare nella
scuola del Teatro d’Arte di Mosca. Attualmente lavora e insegna al
Teatro Vakhtangov di Mosca. Conosciuto in Occidente grazie al ruolo
da protagonista nel film Il concerto (Le concert,
2009), Guskov in Russia ha recitato in più di 60 film tra cinema e
televisione. In patria è diventato popolare grazie alla serie tv
Granitsa. Tayozhnyy roman (2001) e al film
Musorshchick (2002), nel quale interpreta un ex serial
killer che lavora come netturbino in provincia. Nel 2011 ha
interpretato il ruolo di Mako in Italian Movies di Matteo
Pellegrini. Nel 2013 è stato scelto per interpretare Papa Giovanni
Paolo II nella fiction Era santo, era uomo. Gabriele
Salvatores lo ha voluto nel cast del suo prossimo film, Il
ragazzo invisibile.
NOÉMIE LVOVSKY
Regista, sceneggiatrice e attrice,
Noémie Lvovsky è nata a Parigi. Dopo essersi diplomata alla Fémis,
ha iniziato a lavorare come sceneggiatrice, collaborando con Arnaud
Desplechin alla stesura di La Vie des morts (1991) e La
Sentinelle (1992). Nel 1994 ha diretto il suo primo
lungometraggio, Oublie-moi, interpretato da Valeria Bruni
Tedeschi. Il suo secondo film La vie ne me fait pas peur
(1999) ha ricevuto il Premio Jean Vigo. Les sentiments (I
sentimenti, 2003) ha vinto il Premio Louis Delluc e ottenuto la
nomination per il miglior film ai César del 2004. In qualità di
attrice ha ricevuto cinque nomination ai César, la prima nel 2001,
al suo esordio davanti alla macchina da presa nel film Ma femme
est une actrice (Mia moglie e un’attrice) di Yvan Attal.
Nel 2012 ha scritto, diretto e interpretato Camille
redouble, presentato a Cannes nella Quinzaine des Réalisateurs,
vincitore del Variety Piazza Grande Award al Festival di Locarno e
nominato a 13 César.
AMIR NADERI
Fin dagli anni 70, Amir Naderi è una
delle figure più influenti del Nuovo Cinema Iraniano. Ha maturato
la sua cultura cinematografica lavorando sui set fin da adolescente
per poi guadagnare la ribalta internazionale grazie a classici come
Saz Dahani (1973), Davandeh (Il corridore,
1985) e Āb, bād, khāk (Acqua, vento, sabbia, 1987). I
film americani di Naderi hanno colto in maniera unica l’anima
effimera di New York e sono stati presentati in rassegne come il
New Directors/ New Films, la Mostra di Venezia, il Festival di
Cannes, il Tribeca, il Sundance. Sound Barrier (2005) ha
vinto il Premio Filmcritica Bastone Bianco al Festival di Torino.
Vegas: Based on a True Story (2008) ha partecipato in
concorso a Venezia. Il suo ultimo lavoro, Cut, girato in
Giappone, ha aperto la sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia del
2011. Nello stesso anno ha vinto il premio per la miglior regia al
21° Japanese Professional Movie Awards.
ZHANG YUAN
Nato a Nanjing, è considerato uno dei pionieri della cosiddetta
Sesta Generazione. Debutta ufficialmente alla regia nel 1990 con
Mama, un racconto semidocumentaristico su una madre con un figlio
ritardato. Beijing za zhong (1993) segue la giovane
subcultura e Erzi (1999) ridefinisce i confine tra fiction e
documentario. La natura trasgressiva di questi film non sfugge al
Ministero della Cultura, che gli vieta di realizzare altri film.
Nel 1996 gira Dong gong xi gong, il primo film cinese con
personaggi omosessuali, fatto uscire clandestinamente dalla Cina e
proiettato al Festival di Cannes nel 1997. Diciassette anni
(Guo nian hui jia), vincitore del premio per la miglior
regia alla Mostra di Venezia, è il primo film cinese ad avere
ottenuto il permesso di girare all’interno di un carcere. Nel 2006
ha diretto Kan shang qu hen mei (La guerra dei fiori
rossi), vincitore del premio C.I.C.A.E. al Festival di
Berlino.
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