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Siberia: il nuovo film di Abel Ferrara a Berlino

Siberia: il nuovo film di Abel Ferrara a Berlino

Sarà presentato in concorso alla Berlinale Siberia, il nuovo film del regista Abel Ferrara che vede protagonista assoluto l’attore Willem Dafoe.

Nel cast del film anche Dounia Sichov nel ruolo della ex moglie del protagonista, insieme a Simon McBurney, Cristina Chiriac , Valentina Rozumenko, Daniel Giménez Cacho, Phil Neilson, Fabio Pagano, Anna Ferrara, Laurentio Arnatsiaq e Ulrike Willenbacher

Siberia è una produzione Vivo film con Rai Cinema, maze pictures e Piano, in associazione con Faliro House, Rimsky Productions, Talipot Studio, CTT e Bavaria Filmproduktion, con il sostegno di MIBACT – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Deutscher Filmförderfonds (DFFF), IDM Südtirol, FilmFernsehFonds Bayern, Regione Lazio e Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, EFICINE. Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, Philipp Kreuzer, Jörg Schulze, Julio Chavezmontes, Diana Phillips, produttori associati Christos V. Konstantakopoulos, Michael Weber, Michel Merkt, Alessio Lazzareschi, Regina García Solórzano. Vendite internazionali: The Match Factory.

Siberia: la trama

Nel film Clint è un uomo tormentato. Si è ritirato in una baracca isolata tra i ghiacci, nella speranza di ritrovare la serenità. Gestisce un piccolo locale, frequentato dai rari viaggiatori di passaggio e dai pochi abitanti della zona. Ma neanche in questo isolamento riesce a trovare pace. Una sera, con la sua slitta e i suoi cani, si mette in viaggio verso il mondo che un tempo conosceva, nel tentativo di affrontare se stesso. È un viaggio nei sogni, nella memoria e nell’immaginazione, alla ricerca della sua vera natura.

Un figlio di nome Erasmus: trailer del film con Luca e Paolo

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Un figlio di nome Erasmus: trailer del film con Luca e Paolo

Eagle Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Un figlio di nome Erasmus, la nuova commedia tutta italiano con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. La pellicola è la sua prima produzione cinematografica targata Eagle Pictures.

Il film è una divertente, emozionante e un po’ nostalgica on the road e nel cast ci sono anche Ricky Memphis e Daniele Liotti. In Un figlio di nome Erasmus Quattro amici quarantenni, a distanza di 20 anni dall’Erasmus fatto a Lisbona, si ritrovano in Portogallo per affrontare un viaggio inaspettato alla scoperta di un segreto che potrebbe completamente cambiare la vita a uno di loro. Alberto Ferrari (Tra due donne, La terza stella) dirige questo poker di protagonisti, affiancati da un astro nascente del cinema portoghese, Filipa Pinto (L’uomo che uccise Don Chisciotte) e un affascinante ritorno sul grande schermo, Carol Alt.

Un figlio di nome Erasmus: la trama

Quattro amici quarantenni − Pietro, Enrico, Ascanio e Jacopo − vengono chiamati a Lisbona per il funerale di Amalia, la donna che tutti e quattro hanno amato da ragazzi quando facevano l’Erasmus in Portogallo. Amalia ha lasciato un’inaspettata eredità: un figlio concepito con uno di loro. Ma chi è il padre? Aspettando i risultati del test del DNA, i quattro amici decidono di andare alla ricerca di questo misterioso figlio ventenne e intraprendono un rocambolesco ed emozionante viaggio attraverso il Portogallo insieme ad una ragazza che si offre di aiutarli.

Doctor Strange 2: 10 storyline che vorremmo vedere nel film

Doctor Strange 2: 10 storyline che vorremmo vedere nel film

Doctor Strange in the Multiverse of Madness è uno dei prossimi film del MCU più attesi, dal momento che presenterà scenari e personaggi del tutto inediti, nonostante i dettagli sulla trama del film non siano ancora stati resi noti.

Sulla base dei rumor emersi online fino ad oggi, ecco 10 storyline che potrebbero andare a costituire la trama dell’attesissimo sequel con Benedict Cumberbatch atteso per maggio 2021.

Impedire a Mordo di uccidere gli Stregoni

Questa potrebbe essere una sotto-trama forse scontata, visto che già nel primo film abbiamo visto Doctor Strange e Mordo l’uno contro l’altro. Il sequel potrebbe mostrarci il personaggi interpretato da Chiwitel Ejiofor mentre escogita un piano per eliminare tutte le persone che praticano la magia. 

Al fine di rendere questa sotto-trama ancora più intima e personale, il seqeul potrebbe riportare Stephen e Mordo ai tempi in cui il primo si allenava per diventare uno stregone, andando così ancora più a fondo del loro conflitto, con Stephen in azione per cercare di mettere la parola fine all’agire maniacale di Mordo. 

Fuggire dalla dimensione dei sogni di Incubo

Incubo è sempre stato uno dei più grandi nemici di Stephen Strange. Un modo per introdurre il villain nella trama del sequel potrebbe essere il seguente: Doctor Strange si ritrova intrappolata nella dimensione dei sogni di Incubo e deve trovare un modo per fuggire servendosi del Multiverso. 

Una storyline del genere sarebbe indubbiamente legata a quella atmosfere horror che la Marvel ha già annunciato pervaderanno l’intero sequel: cosa può esserci di più spaventoso che vedere Stephen Strange affrontare i suoi peggiori incubi? 

Diventare il mentore di Scarlet Witch

Una delle cose che sappiamo per certo a proposito del sequel, è che Scarlet Witch apparirà nel film: due dei più potenti eroi dotati di poteri magici combatteranno dunque fianco a fianco. Certo, Scarlet Witch non è ancora così esperta nella sua arte, con un potenziale ancora tutto in divenire.

Ecco perché Stephen Strange potrebbe entrare in gioco come mentore di Wanda Maximoff e rivelarle i segreti della vera magia. Ciò potrebbe collegarsi anche al piano di Mordo di sradicare gli Stregoni, con Scarlet Witch che potrebbe tranquillamente finire nel suo mirino.

Creare una nuova Gemma dell’Infinito

Sarebbe davvero un buco di sceneggiatura imperdonabile se la Gemma del Tempo non venisse inclusa nella storia. Dopotutto, proprio l’Antico aveva stabilito che quella Gemma dovesse appartenere agli Stregoni per garantire la protezione dell’umanità. Proprio per questo motivo, nel sequel Stephen Strange dovrebbe realizzare una nuova Gemma del Tempo.

Scarlet Witch può essere coinvolta nel difficile compito, visto che è stata l’unica ad aver distrutto una delle Gemme: adesso, potrebbe essere in grado di fare proprio il contrario! Viaggiando nel Multiverso, Stephen Strange potrebbe trovare il modo esatto per mettere a punto una nuova Gemma dell’Infinito.

Incontrare una versione alternativa di Doctor Strange

Viaggiando nel Multiverso, è possibile Doctor Strange possa incontrare un’altra versione di se stesso, magari una versione alternativa. Sarebbe molto interessante se nel Multiverso della Pazzia, Stephen incontrasse una versione non troppo definita di sé, magari opposta e con la quale entrare in conflitto. Magari potrebbe essere proprio la versione di Strange del Multiverso a mettere in guardia quella del MCU sui piani di Mordo…

Viaggiare nel passato per scovare l’Antico

Per sconfiggere Mordo, Incubo o qualsiasi altro cattivo che apparirà nel sequel, Doctor Strange avrà necessariamente bisogno dell’aiuto dell’Antico. In Avengers: Endgame abbiamo visto Hulk viaggiare nel tempo e incontrarla, e qualcosa di molti simile potrebbe accadere anche a Stephen Strange.

Il Dottore potrebbe viaggiare indietro nel tempo per trovare l’Antico e servirsi della sua infinita conoscenza per sconfiggere i suoi nemici. O forse potrebbe essere l’Antico ad arrivare nel futuro grazie all’intervento di Strange… 

Salvare Scarlet Witch dal suo sogno

Dalle poche informazioni in nostro possesso sulla serie WandaVision, sappiamo che la serie sarà ambientata negli anni ’50 e che Scarlet Witch e Visione dovrebbero vivere insieme una vita familiare a dir poco idilliaca. E se fosse tutto un sogno? Se Wanda fosse intrappolata nella dimensione dei sogni di Incubo?

Ecco allora che Doctor Strange potrebbe entrare in scena per salvarla ed ecco in che modo il sequel e la serie tv potrebbe essere collegati, con Stephen e Wanda che cercano di fuggire dal Multiverso della Pazzia e torneare alla realtà.

Reclutare nuovi Vendicatori

Una delle più grandi speranze che i fan nutrono verso il sequel di Doctor Strange, è che Stephen possa guidare il nuovo team di Vendicatori. Il sequel potrebbe gettare le basi perché ciò accada realmente. Con la scissione degli Stregoni a causa della perdita della Gemma del Tempo e degli attacchi di Thanos, ora potrebbe essere il momento per Doctor Strange farsi avanti e guidare una nuova squadra di eroi. 

Proprio per questo, nel sequel potremmo vedere Doctor Strange viaggiare tra gli universi alla ricerca del team perfetto da assemblare. Sarebbe un ottimo modo per mostrare più Vendicatori possibili ed introdurre di nuovi.

Combattere contro Dormammu

La sequenza “Sono venuto a contrattare” è diventata una delle più celebri del MUC, e sicuramente nel sequel Doctor Strange dovrebbe tornare a fare visita a Dormammu, chiaramente senza la Gemma del Tempo. Sarebbe interessante vedere Strange che cerca di avere la meglio sul Distruttore dei Mondi senza la sua arma più preziosa.

È difficile immaginare che Dormammu mantenga fede alle sue parole una volta scoperto che la Gema del Tempo non esiste più; ecco perché il Signore della Dimensione Oscura potrebbe fare ritorno nel sequel, magari convocato da Mordo che cerca di coinvolgerlo nel suo grande piano per eliminare gli Stregoni.

Unificare gli altri santuari

Attualmente sono tre i santuari che conosciamo: New York, Hong Kong e Londra. Doctor Strange e Wong operano all’interno di quello situato a New York, mentre gli altri due li abbiamo visti soltanto di sfuggita. Un sequel potrebbe far capire a Stephen Strange che, proprio a causa dei piani di Mordo, è meglio se i santuari venissero unificati, con lo Stregone Supremo che diventerebbe il principale leader delle arti mistiche. Ciò potrebbe mettere fine ai disordini che si creano negli altri santuari e scongiurare una situazione alla Civil War all’interno del mondo degli Stregoni.

Fonte: ScreenRant

César 2020: tutte le nomination, domina L’Ufficiale e la Spia di Polanski

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Anche la Francia si mette in pari con la stagione dei premi dell’anno corrente e annuncia le nomination ai César 2020. La sorpresa è che il bellissimo film di Roman Polanski, L’Ufficiale e la Spia (J’accuse) ha conquistato 12 nomination, nonostante le polemiche e le nuove accuse che hanno reso ancora turbolenti gli ultimi mesi del regista.

Nella categoria Miglior film straniero, spicca anche una nomination, l’unica, per l’Italia, a Il Traditore di Marco Bellocchio, che era stato presentato proprio in terra francese a Cannes 2019, e che aveva riscosso un discreto successo.

Ecco la lista completa dei nominati ai César 2020

BEST FILM
La belle époque, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
J’accuse (An Officer and a Spy), Roman Polanski
Les Misérables, Ladj Ly
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma
Roubaix, Une Lumiere, Arnaud Desplechin

BEST DIRECTOR
La belle époque, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
J’accuse (An Officer and a Spy), Roman Polanski
Les Misérables, Ladj Ly
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma
Roubaix, Une Lumiere, Arnaud Desplechin

BEST ACTRESS
Anaîs Demoustier, Alice et Le Maire
Eva Green, Proxima
Adèle Haenel, Portrait de la Jeune Fille en Feu
Chiara Mastroianni, Chambre 212

Noémie Merlant, Portrait de la Jeune Fille en Feu
Doria Tillier, 
La Belle Époche
Karin Viard, Chanson Douce

BEST ACTOR
Daniel Auteuil, La Belle Époche
Damien Bonnard, Les Misérables
Vincent Cassel, Hors Normes
Jean Dujardin, J’accuse
Reda Kateb, Hors Normes
Melvil Poupaud, Grace à Dieu
Roschdy Zem, Roubaix, Une Lumiere

BEST FOREIGN FILM
Pain and Glory, Pedro Almodovar
Le Jeune Ahmed, Jean-Pierre and Luc Dardenne
Joker, Todd Phillips
Lola Vers La Mer, Laurent Micheli
Once Upon a Time … in Hollywood, Quentin Tarantino
Parasite, Bong Joon-Ho
The Traitor, Marco Bellocchio

BEST DOCUMENTARY
68, Mon Pere et Les Clous,  Samuel Bigiaoui
La Cordillère des Songes, Patricio Guzman
Lourdes, Thierry Demaizière, Alain Teurlai
M, Yolande Zauberman
Wonder Boy Olivier RousteingNé Sous X, Anissa Bonnefont

BEST ORIGINAL SCREENPLAY
La Belle Époche, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
Les Misérables, Ladj Ly, Giordano Gederlini, Alexis Manenti
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma

BEST FIRST FILM
Atlantique (Atlantics), Mati Diop
Nom de la Terre, Edouard Bergeon
Le Chant du Loup, Antonin Baudry
Les Misérables, Ladj Ly
Papicha, Mounia Meddour

BEST ORIGINAL SCREENPLAY

La belle époque, Nicolas Bedos
Grace à Dieu, François Ozon
Hors Normes, Eric Toledano, Olivier Nakache
Les Misérables, Ladj Ly, Giordano Gederlini, Alexis Manenti
Portrait de la Jeune Fille en Feu (Portrait of a Lady on Fire), Céline Sciamma

BEST ADAPTED SCREENPLAY
Costa-Gavras, Adults in the Room
Roman Polanski, Robert Harris, J’accuse
Jérémy Clapin, Guillaume Laurant, J’ai Perdu Mon Corps
Arnaud Desplechin, Léa Mysius, Roubaix, Une Lumière
Dominik Moll, Gilles Marchand, Seules les Bêtes

BEST SUPPORTING ACTRESS
Fanny Ardant, La Belle Époque
Josiane Balasko, Grace à Dieu
Laure Calamy, Seules les Bêtes

Sara Forestier, Roubaix, Une Lumière
Hélène Vincent, Hors Normes

BEST SUPPORTING ACTOR
Swann Arlaud, Grace à Dieu
Grégory Gadebois, J’accuse
Louis Garrel, J’accuse
Benjamin Lavernhe, Mon Inconnue
Denis Ménochet, Grace à Dieu

BEST FEMALE NEWCOMER
Luàna Bajrami, Portrait de la Jeune Fille en Feu
Céleste Brunnquell, Les Éblouis
Lyna Khoudri, Papicha
Nina Meurisse, Camille
Mama Sané, Atlantique

BEST MALE NEWCOMER
Anthony Bajon, Au Nom de la Terre
Benjamin Lesieur, Hors Normes
Alexis Manenti, Les Misérables
Liam Pierron, La Vie Scolaire
Djebril Zonga, Les Misérables

BEST ANIMATED FEATURE
La Fameuse Invasion des Ours en Sicile, Lorenzo Mattotti
Les Hirondelles de Kaboul, Zabou Breitman
J’ai Perdu Mon Corps (I Lost My Body), Jérémy Clapin

BEST EDITING
ANNY DANCHÉ, FLORENT VASSAULT – LA BELLE ÉPOQUE
LAURE GARDETTE – GRÂCE À DIEU
DORIAN RIGAL-ANSOUS – HORS NORMES
HERVÉ DE LUZE – J’ACCUSE
FLORA VOLPELIÈRE – LES MISÉRABLES

BEST CINEMATOGRAPHY
NICOLAS BOLDUC – LA BELLE ÉPOQUE
PAWEL EDELMAN – J’ACCUSE
JULIEN POUPARD – LES MISÉRABLES
CLAIRE MATHON – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU
IRINA LUBTCHANSKY – ROUBAIX, UNE LUMIÈRE

BEST COSTUMES
EMMANUELLE YOUCHNOVSKI – LA BELLE ÉPOQUE
THIERRY DELETTRE – EDMOND
PASCALINE CHAVANNE – J’ACCUSE
ALEXANDRA CHARLES – JEANNE
DOROTHÉE GUIRAUD – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU

BEST PRODUCTION DESIGN
STÉPHANE ROZENBAUM – LA BELLE ÉPOQUE
BENOÎT BAROUH – LE CHANT DU LOUP
FRANCK SCHWARZ – EDMOND
JEAN RABASSE – J’ACCUSE
THOMAS GRÉZAUD – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU

BEST ORIGINAL SCORE
FATIMA AL QADIRI – ATLANTIQUE
ALEXANDRE DESPLAT – J’ACCUSE
DAN LÉVY – J’AI PERDU MON CORPS
MARCO CASANOVA, KIM CHAPIRON – LES MISÉRABLES
GRÉGOIRE HETZEL – ROUBAIX, UNE LUMIÈRE

BEST SOUND
RÉMI DARU, SÉVERIN FAVRIAU, JEAN-PAUL HURIER – LA BELLE ÉPOQUE
NICOLAS CANTIN, THOMAS DESJONQUÈRES, RAPHAËL MOUTERDE, OLIVIER GOINARD, RANDY THOM – LE CHANT DU LOUP
LUCIEN BALIBAR, AYMERIC DEVOLDÈRE, CYRIL HOLTZ, NIELS BARLETTA – J’ACCUSE
ARNAUD LAVALEIX, JÉRÔME GONTHIER, MARCO CASANOVA – LES MISÉRABLES
JULIEN SICART, VALÉRIE DE LOOF, DANIEL SOBRINO – PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU

CDG Awards 2020: vincono Jojo Rabbit e Cena con Delitto

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CDG Awards 2020: vincono Jojo Rabbit e Cena con Delitto

Anche la gilda dei costumisti ha assegnato i proprio premi d’eccellenza durante questa stagione dei premi che potrebbe riservare, nel suo finale, delle sorprese. In particolare, i CDG Awards 2020 sono stati assegnati a Jojo Rabbit, nella categoria miglior film in costume, e a Cena con Delitto, per quella invece dedicata ai film contemporanei.

Per quanto riguarda la categoria riservata al genere, i gloriosi costumi di Malefica: Signora del male hanno conquistato la gilda che infatti li ha premiati. Ecco di seguito tutti i vincitori:

Excellence in Contemporary Film
“Knives Out” – Jenny Eagan

Excellence in Period Film
“Jojo Rabbit” – Mayes C. Rubeo

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Film
“Maleficent: Mistress of Evil” – Ellen Mirojnick

Excellence in Contemporary Television
“Schitt’s Creek” – The Dress – Debra Hanson

Excellence in Period Television
“The Marvelous Mrs. Maisel” – It’s Comedy or Cabbage – Donna Zakowska

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Television
“Game of Thrones”  -The Iron Throne – Michele Clapton

Excellence in Variety, Reality-Competition, Live Television
“The Masked Singer” Season Finale: And the Winner Takes It All and Takes It Off – Marina Toybina

Excellence in Short Form Design
United Airlines: “Star Wars Wing Walker”, commercial – Christopher Lawrence

I nominati per la categoria dei costumi agli Oscar 2020 sono The Irishman – Sandy Powell, Christopher Peterson, Jojo Rabbit – Mayes C. Rubeo, Joker – Mark Bridges, Piccole Donne -Jacqueline Durran e C’era una volta a Hollywood – Arianne Phillips. Non sappiamo se il film di Taika Waititi, unico vincitore dei CDG Awards 2020 presente nella cinquina, possa replicare il successo.

Fonte

Berlinale 2020: i D’Innocenzo e Diritti in concorso. Ecco i titoli

È stato annunciato il programma del concorso ufficiale della Berlinale 2020 e, trai titoli di sicuro interesse provenienti da tutto il mondo, l’Italia offrirà una doppia razione di Elio Germano al pubblico berlinese, dato che l’attore è protagonista sia di Volevo Nascondermi, il film di Giorgio Diritti sul pittore Ligabue, sia dell’opera seconda dei Fratelli D’Innocenzo, che dopo il successo de La Terra dell’Abbastanza, tornano con Favolacce.

Ecco il concorso della Berlinale 2020

Berlin Alexanderplatz
Germany / Netherlands
di Burhan Qurbani
con Welket Bungué, Jella Haase, Albrecht Schuch, Joachim Król, Annabelle Mandeng, Nils Verkooijen, Richard Fouofié Djimeli
Prima mondiale

DAU. Natasha
Germany / Ukraine / United Kingdom / Russian Federation
di Ilya Khrzhanovskiy, Jekaterina Oertel
con Natalia Berezhnaya, Olga Shkabarnya, Vladimir Azhippo, Alexei Blinov, Luc Bigé
Prima mondiale

Domangchin yeoja (The Woman Who Ran)
Republic of Korea
di Hong Sangsoo
con Kim Minhee, Seo Younghwa, Song Seonmi, Kim Saebyuk, Lee Eunmi, Kwon Haehyo, Shin Seokho, Ha Seongguk
Prima mondiale

Effacer l’historique (Delete History)
France / Belgium
di Benoît Delépine, Gustave Kervern
con Blanche Gardin, Denis Podalydès, Corinne Masiero
Prima mondiale

El prófugo (The Intruder)
Argentina / Mexico
di Natalia Meta
con Érica Rivas, Nahuel Pérez Biscayart, Daniel Hendler, Cecilia Roth, Guillermo Arengo, Agustín Rittano, Mirta Busnelli
Prima mondiale

Favolacce (Bad Tales)
Italy / Switzerland
di Damiano & Fabio D’’Innocenzo
con Elio Germano, Barbara Chichiarelli, Lino Musella, Gabriel Montesi, Max Malatesta
Prima mondiale

First Cow
USA
di Kelly Reichardt
con John Magaro, Orion Lee, Toby Jones, Scott Shepherd, Gary Farmer, Lily Gladstone
Prima internazionale

Irradiés (Irradiated)
France / Cambodia
di Rithy Panh
Prima mondiale / Documentario

Le sel des larmes (The Salt of Tears)
France / Switzerland
di Philippe Garrel
con Logann Antuofermo, Oulaya Amamra, André Wilms, Louise Chevillotte, Souheila Yacoub
Prima mondiale

Never Rarely Sometimes Always
USA
di Eliza Hittman
con Sidney Flanigan, Talia Ryder, Théodore Pellerin, Ryan Eggold, Sharon Van Etten
Prima internzionale

Rizi (Days)
Taiwan
di Tsai Ming-Liang
con Lee Kang-Sheng, Anong Houngheuangsy
Prima mondiale

The Roads Not Taken
United Kingdom
di Sally Potter
con Javier Bardem, Elle Fanning, Salma Hayek, Laura Linney
Prima mondiale

Schwesterlein (My Little Sister)
Switzerland
di Stéphanie Chuat, Véronique Reymond
con Nina Hoss, Lars Eidinger, Marthe Keller, Jens Albinus, Thomas Ostermeier, Linne-Lu Lungershausen, Noah Tscharland, Isabelle Caillat, Moritz Gottwald, Urs Jucker
Prima mondiale

Sheytan vojud nadarad (There Is No Evil)
Germany / Czech Republic / Iran
di Mohammad Rasoulof
Prima mondiale

Siberia
Italy / Germany / Mexico
di Abel Ferrara
con Willem Dafoe, Dounia Sichov, Simon McBurney, Cristina Chiriac
Prima mondiale

Todos os mortos (All the Dead Ones)
Brazil / France
di Caetano Gotardo, Marco Dutra
con Mawusi Tulani, Clarissa Kiste, Carolina Bianchi, Thaia Perez, Alaíde Costa, Leonor Silveira, Agyei Augusto, Rogério Brito, Thomás Aquino, Andrea Marquee
Prima mondiale

Undine
Germany / France
di Christian Petzold
con Paula Beer, Franz Rogowski, Maryam Zaree, Jacob Matschenz
Prima mondiale

Volevo nascondermi (Hidden Away)
Italy
by Giorgio Diritti
con Elio Germano
Prima mondiale

Qui trovate i quattro nuovi film di Berlinale Special

Onward

USA

di Dan Scanlon

con le voci di Tom Holland, Chris Pratt, Julia-Louis Dreyfus, Octavia Spencer, Mel Rodriguez, Kyle Bornheimer, Lena Waithe, Ali Wong

Prima internazionale / Animazione

Curveball

Germany

di Johannes Naber. Prima mondiale

DAU. Degeneratsia (DAU. Degeneration)
Germany / Ukraine / United Kingdom / Russian Federation
di Ilya Khrzhanovskiy, Ilya Permyakov
Prima mondiale / Documentario

Speer Goes to Hollywood
Israel
di Vanessa Lapa
Prima mondiale / Documentario

Matt Damon diretto ancora da James Mangold dopo Ford v Ferrari

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Matt Damon diretto ancora da James Mangold dopo Ford v Ferrari

Dopo il grande successo di Ford v Ferrari, uscito in Italia con il titolo Le Mans ’66 – La Grande Sfida, Matt Damon e il regista James Mangold torneranno a lavorare insieme. Come apprendiamo da Deadline, infatti, Damon e Mangold si ritroveranno sul set per un nuovo progetto targato 20th Century Studios (ex 20th Century Fox) e intitolato The Force

Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo bestseller di Don Winslow, pubblicato nel 2017 ed edito in Italia col titolo “Corruzione”. Il romanzo è ambientato a New York tra il 2015 e il 2016 ed ha come protagonista Denny Malone, un detective del NYPD: nel film Damon interpreterà proprio Malone.

La sceneggiatura di The Force porterà la firma dello stesso Mangold in collaborazione con Scott Frank, che con il regista aveva già lavorato per Logan – The Wolverine. Il duo si baserà su una bozza alla quale ha lavorato David Mamet. Tra i produttori del film ci saranno anche Ridley Scott e la sua Scott Free.

Di seguito la sinossi ufficiale del romanzo di Don Winslow: 

 “A New York potevi aspettarti che finisse in galera chiunque. Il sindaco, il presidente degli Stati Uniti, persino il papa. Chiunque ma non il poliziotto eroe Dennis Malone. Lo sbirro che aveva messo in piedi la migliore unità dell’NYPD. Che sapeva in quali armadi erano nascosti tutti gli scheletri. Perché molti li aveva nascosti lui. Danny Malone voleva solo essere un bravo poliziotto. Era il re della Manhattan North Special Force, detta Da Force. L’unità che imperversava sulle strade di Harlem come un vento impetuoso spazzando via ogni immondizia. Ma ora che Malone è finito in galera, quel vento non soffia piú. Malone e i suoi erano i piú svegli, i piú abili, i piú veloci. Quelli che in città tenevano a bada «la giungla» e a Natale regalavano, di tasca propria, un tacchino ai poveri. Per diciotto anni Malone era stato in prima linea, per strada, e aveva fatto tutto il necessario per proteggere una città che si nutre di ambizione e corruzione, dove di pulito non c’è piú nessuno. Compreso Malone stesso. Ad Harlem era diventato una specie di intoccabile, ma anche un sorvegliato a vista. All’improvviso però «la sua città, la sua zolla, il suo cuore» gli si sono rivoltati contro. E ora che è stato incastrato dai federali non gli resta che decidere chi sia meglio tradire.”

LEGGI ANCHE – Matt Damon: tutto quello che non sai sull’attore americano

In attesa di scoprire nuovi dettagli sul progetto, vi ricordiamo che Ford v Ferrari, uscito nelle sale italiane lo scorso novembre, è stato un grande successo di pubblico e critica, con oltre 200 milioni di dollari incassati al box office mondiale. Il film ha ricevuto quattro candidature agli Oscar 2020, incluso miglior film.

Kobe Bryant: gli Oscar 2020 renderanno omaggio alla leggenda del basket

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La cerimonia di premiazione degli Oscar 2020 renderà omaggio alla memoria del compianto Kobe Bryant. La notizia è stata confermata da The Hollywood Reporter. Bryant, leggenda del basket e vincitore di un Oscar nel 2018, è scomparso all’età di 41 anni lo scorso 26 gennaio.

La causa della morte è stata un incidente in elicottero: i quattro passeggeri, compreso il campione di Basket e il pilota, sono morti sul colpo. Purtroppo, anche una delle figlie di Bryant, Gianna (detta Gigi), di 13 anni, era sull’elicottero con il padre. Anche lei non ce l’ha fatta.

Stando a quanto riportato dalla fonte, la 92esima edizione degli Acadey Awards renderà omaggio alla memoria di Kobe Bryant in qualche forma. Gli Oscar saranno la secondo prestigiosissima cerimonia ad omaggiare il ricordo del campione dei Lakers: già durante l’ultima edizione dei Grammy Awards, infatti, numerosi artisti hanno omaggiato la star dell’NBA.

Al momento non sappiamo ancora se Bryant verrà incluso nel tradizionale segmento “In Memoriam”, o se l’omaggio al giocatore avverrà in altro modo.

LEGGI ANCHE – Kobe Bryant: guarda Dear Basketball, il suo corto premio Oscar

Considerato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, Kobe Bryant aveva anche vinto un premio Oscar, nel 2018, per il cortometraggio Dear Basketball. Il cortometraggio era stato realizzato dal genio dell’animazione Glen Keane, con musiche di John Williams. Quando si dice “un incontro tra geni”. Il corto venne presentato al Tribeca del 2017 ed è narrato in voce fuori campo dallo stesso Bryant.

L’atleta, che nel 2015 abbandonò la scena, è stato il primo afroamericano a vincere un Oscar nella categoria dei cortometraggi d’animazione e il primo ex atleta professionista ad essere nominato e a vincere un premio Oscar in qualsiasi categoria.

Fast and Furious 9: ecco il teaser poster, venerdì il primo trailer

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La Universal Pictures ha diffuso online il teaser poster ufficiale di Fast and Furious 9, il nuovo capitolo della celebre saga action che arriverà nelle sale americane il prossimo 22 maggio.

Insieme alla release del teaser poster – che ci mostra Vin Diesel ancora una volta negli iconici panni di Dom Toretto e che rivela che il titolo ufficiale del film sarà semplicemente F9 -, è stato anche confermato che questo venerdì arriverà online anche il primissimo trailer.

Potete vederne un’anteprima di seguito:

Di seguito, invece, il teaser poster ufficiale:

LEGGI ANCHE – Fast and Furious 9: Vin Diesel annuncia quando vedremo il trailer

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata al 22 maggio 2020 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema quest’anno). Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Ricoriamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Fonte: ComicBookMovie

Deadpool 3 sarà ancora vietato ai minori secondo gli sceneggiatori

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Stando a quanto dichiarato dallo sceneggiatore Rhett Reese, che di recente ha firmato lo script di Zombieland: Doppio colpo, Deadpool 3 potrebbe essere ancora vietato ai minori ora che i diritti di sfruttamento del personaggio appartengono alla Disney. I primi due film con protagonista Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone sono stati rilasciati quando i diritti erano ancora in mano alla Fox.

In seguito all’accordo stipulato tra la multinazionale e lo studio cinematografico, molti fan hanno iniziato a chiedersi quale sarebbe stato l’approccio della Casa di Topolino ad un personaggio come quello di Deadpool e, soprattutto, se i film dedicati al Mercenario Chiacchierone avessero continuato ad avere un rating di sicuro lontano dalle logiche e dallo spirito dei prodotti a marchio Disney.

Adesso, ad esprimere la propria opinione sull’argomento, è stato Rhett Reese, uno dei due sceneggiatori – insieme a Paul Wernick – di entrambi i film su Deadpool arrivati al cinema (alla sceneggiatura di Deadpool 2 ha collaborato anche lo stesso Reynolds). Intervistato da ScreenRant, Reese non sembra nutrire dubbi sul fatto che Deadpool 3 sarà vietato ai minori, dichiarando: “Assolutamente! Anche perché non credo che verrà distribuito sotto il marchio Disney. Non credo che quando andrete a vedere Deadpool 3, apparirà prima il magico castello della Disney. Credo che verrà distribuito sotto il marchio Fox. Quindi sì, sarà vietato ai minori”.

Come annunciato di recente, la Disney ha deciso di rimuovere il nome Fox dalle sue recenti acquisizioni: così, la 20th Century Fox diventerà ufficialmente 20th Century Studios, mentre la Fox Searchlight diventerà Searchlight Pictures. È probabile, quindi, che la Disney decida di distribuire Deadpool 3 sotto il marchio 20th Century Studios.

LEGGI ANCHE – Deadpool 3: Ryan Reynolds conferma che la Marvel è al lavoro sul film

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Margot Robbie ha preferito Birds of Prey a Gotham City Sirens

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Margot Robbie ha preferito Birds of Prey a Gotham City Sirens

Suicide Squad non è stato accolto positivamente dalla critica, eppure il film ha riscosso un notevole successo al botteghino. Non sorprende dunque che la Warner Bros. avesse deciso di dare il via libera a Gotham City Sirens, progetto affidato nuovamente a David Ayer che avrebbe dovuto riunire sullo schermo i personaggi di Harley Quinn, Catwoman e Poison Ivy. Alla fine le cose sono andate diversamente, e lo studio ha optato per la realizzazione di Birds of Prey, spin-off incentrato sulla Mattacchiona interpretata nel DCEU da Margot Robbie.

In passato, era stata la stessa Robbie a rivelare che un film basato su una squadra formata esclusivamente da ragazze rappresentava per lei un’idea decisamente più stimolante: a tutto ciò si è aggiunto anche il fatto che il cinecomic è stato affidato ad una regista donna, Cathy Yan, rendendo così il film un progetto tutto al femminile a 360°.

Adesso però, in una nuova intervista con Nerdist, Margot Robbie è tornata sulla questione e ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a tornare nei panni di Harley Quinn in Birds of Prey piuttosto che in Gotham City Sirens:

“Mentre studiavo il personaggio e facevo ricerche, ho iniziato a leggere Birds of Prey e per prima cosa mi sono innamorata del personaggio di Cacciatrice. Così ho iniziato ad approfondire la cosa. Pensavo: ‘Ci sono così tanti personaggi femminili forti nell’Universo DC e nessuno sa nulla di loro’. E ancora: ‘Se trovassimo un modo per far conoscere ai fan tutte queste meravigliose donne e permetterli di innamorarsi di loro?’. In Gotham City Sirens c’erano soltanto tre personaggi, tra l’altro tutti e tre molti conosciuti. Con Birds of Prey le cose sarebbero andate diversamente, potevi mettere insieme qualsiasi personaggio volevi. Così ho pensato che poteva essere l’occasione perfetta per introdurre alcuni di questi personaggi femminili che potrebbero davvero avere lunga vita all’interno dell’Universo DC”.

Di recente David Ayer aveva confermato che Gotham City Sirens non è stato cancellato, ma soltanto “messo in pausa” dalla Warner Bros., con buona possibilità che prima o poi riceva definitivamente il via libera.

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Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

The Batman: confermati i personaggi di due membri del cast

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The Batman: confermati i personaggi di due membri del cast

Nella giornata di ieri, il regista Matt Reeves ha ufficializzato attraverso il suo account Twitter l’inizio delle riprese di The Batman, l’attesissimo cinecomic DC che avrà come protagonista Robert Pattinson nei panni del Crociato di Gotham. Sappiamo che nel film appariranno numerosi personaggi interpretati da attori di altissimo livello, e nonostante la maggior parte di questi siano stati resi noti fin da subito, sui ruoli che alcuni membri del cast avrebbero ricoperto vigeva ancora un alone di mistero.

Adesso, però, un comunicato ufficiale diramato dalla Warner Bros. proprio in occasione dell’inizio delle riprese del film, ha fatto finalmente chiarezza sui personaggi che due membri del cast annunciati da tempo andranno ad interpretare: stiamo parlando di Peter Sarsgaard, che nel film sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham (e non Harvey Dent/Due Facce, come molti fan avevano speculato), e Jayme Lawson, che sarà invece la candidata sindaco Bella Reál.

Da notare che il comunicato ufficiale sulle riprese conferma che Jeffrey Wright avrà il ruolo di James Gordon del GCPD: di recente vi avevamo rivelato che nel film Gordon potrebbe non essere ancora il commissario di polizia di Gotham City, ma ricoprire una figura di grado inferiore, magari subordinata proprio al commissario in carica all’epoca dei fatti narrati nel cinecomic, ossia Pete Savage, un personaggio inventato appositamente per il film di Reeves e che dovrebbe essere interpretato dall’attore Alex Ferns. Ancora più interessante è notare che il comunicato ufficiale si limita a descrivere Gordon senza utilizzare la parola “commissario”, quindi è probabile che questa teoria possa rivelarsi vera.

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: ComicBookMovie

Matrix 4: Priyanka Chopra in trattative per unirsi al cast

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Matrix 4: Priyanka Chopra in trattative per unirsi al cast

Continua a prendere forma il cast di Matrix 4, il nuovo capitolo della celebre saga sci-fi che sarà diretto ancora una volta da Lana Wachowski. Come riportato da Variety, anche Priyanka Chopra sarebbe in trattative per unirsi al cast del film.

L’attrice, cantante e modella indiana è nota soprattutto per il suo ruolo nella serie tv Quantico e per aver recitato in pellicole quali Baywatch al fianco di Dwayne Johnson e Zac Efron e Non è romantico? insieme a Rebel Wilson e Liam Hemsworth. Al momento i dettagli sul ruolo che la Chopra avrà nel film non sono stati rivelati.

In Matrix 4 dovrebbero apparire tutta una serie di personaggi già noti ai fan del franchise: se Hugo Weaving ha confermato che non tornerà a vestire i panni dell’Agente Smith, sappiamo però che l’attore Lambert Wilson dovrebbe tornare invece in quelli di Merovingio.

Inoltre, è da molto tempo che si parla del possibile recasting del personaggio di Morpheus, interpretato nella trilogia originale da Laurence Fishburne: sembra infatti che Yahya Abdul-Mateen II, da tempo confermato nel cast, avrà proprio il ruolo che fu di Fishburne, andando chiaramente ad interpretare una versione più giovane dello stesso.

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Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere.

Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.

Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di Matrix“.

Doctor Strange: anche il personaggio di Clea apparirà nel sequel?

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Kevin Feige lo aveva già anticipato: Doctor Strange in the Multiverse of Madness, il sequel del cinecomic Marvel con protagonista Benedict Cumberbatch, introdurrà tutta una serie di nuovi personaggi all’interno del MCU. Dopo i rumor circa la possibile presenza di Miss America e Fratello Voodoo nel film, è ancora una volta The Illuminerdi (via ComicBookMovie) a rivelare che nel film dovrebbe apparire anche il personaggio di Clea.

Stando ad un casting call, la produzione sarebbe alla ricerca di un’attrice tra i 27 e i 42 anni, di qualunque etnia, con “qualità da protagonista”: stando alla fonte, la descrizione corrisponderebbe proprio al personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko, che nei fumetti è la nipote del malvagio Dormammu e il principale interesse amoroso di Stephen Strange; date le sue orgini, è probabile che nel film il personaggio avrà inizialmente un ruolo da antagonista.

Al momento non sappiamo ancora chi dirigerà il sequel di Doctor Strange: all’inizio del mese è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che Scott Derrickson ha deciso di abbandonare il progetto a causa di alcune “divergenze creative” con la Marvel. Derrickson figurerà comunque il qualità di produttore esecutivo. Un nuovo regista dovrebbe essere annunciato a breve.

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Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton, Chiwetel Ejiofor e Rachel McAdams. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Arma Letale 5, in arrivo il sequel con il cast originale

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Arma Letale 5, in arrivo il sequel con il cast originale

È passato molto tempo da quando si è sentito parlare di Arma Letale e di un possibile nuovo film della serie. Il cast originale certo non ringiovanisce, ma tutti i partecipanti ai film originali sono in ottima forma, tanto che pare proprio che il capitolo 5 si farà.

Sembra però che da The Hollywood Reporter arrivino delle conferme. Il produttore Dan Lin ha lasciato trapelare la notizia durante la registrazione di uno degli incontri che la rivista organizza trai protagonisti della stagione cinematografica. “Stiamo cercando di realizzare l’ultimo film di Arma Letale. E Dick Donner sta tornando. Il cast originale sta tornando. Ed è semplicemente fantastico. La storia è molto personale e Mel e Danny sono pronti a partire, quindi si tratta della sceneggiatura”.

Questa è la prima volta in cui si parla del film in maniera così chiara e intanto la speranza di molti fan dei film è che Shane Black possa tornare alla sceneggiatura ed avere un’ultima possibilità di rendere omaggio ai personaggi che hanno dato inizio alla sua carriera.

Nel corso degli anni abbiamo avuto tonnellate di speculazioni su un quinto film di Arma Letale, ma questa dichiarazione del produttore sembra valere più di mille rumors.

Teresa Palmer: 10 cose che non sai sull’attrice

Teresa Palmer: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta celebre grazie ad alcuni popolari film horror, l’attrice Teresa Palmer ha negli anni dato prova di buona versatilità partecipando a progetti di generi ben differenti. Ha così avuto modo di sfoggiare tanto doti drammatiche quanto capacità ad adattarsi a contesti fantascientifici. Apprezzata dalla critica e dal pubblico, la Palmer inoltre avuto modo di collaborare con celebri attori e importanti autori, costruendosi una carriera di tutto rispetto. Ecco 10 cose che non sai su Teresa Palmer.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Teresa Palmer: film e programmi televisivi

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. La prima interpretazione dell’attrice avviene con il film horror Wolf Creek (2004), e la sua carriera prosegue poi con i film The Grudge 2 (2006), I ragazzi di dicembre (2007), L’apprendista stregone (2010), Sono il Numero Quattro (2011), Wish You Were Here (2012), Warm Bodies (2013), Cut Bank – Crimine chiama crimine (2014), The Ever After (2014), Knight of Cups (2015), e Point Break (2015). Nel 2016 partecipa ai film La scelta – The Choice, Codice 999, Lights Out Terrore nel buio e La battaglia di Hacksaw Ridge, di Mel Gibson. Nel 2017 è invece tra i protagonisti dei film Berlin Syndrome – In ostaggio e 2:22 – Il destino è già scritto.

2. È protagonista di una serie TV. A partire dal 2018 l’attrice ricopre il ruolo di Diana Bishop nella serie A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe, basata sulla Trilogia delle anime, di Deborah Harkness.

3. Ha scritto e prodotto un film. Insieme al marito Mark Webber, attore e regista, la Palmer ha scritto e prodotto il film The Ever After, realizzato nel 2014, e dove ricopre anche il ruolo della protagonista, Ava.

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Teresa Palmer è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un profilo seguito da un milione di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere foto che la ritraggono in compagnia della sua famiglia, ma anche immagini scattate in momenti di svago con amici o colleghi. Non mancano inoltre foto promozionali dei suoi progetti da interprete.

Teresa Palmer: marito e figli

5. È sposata. Nel settembre del 2012 l’attrice intraprende una relazione con Mark Webber, attore e regista. I due si sposano poi nel dicembre del 2013, dando alla luce il primo figlio nel febbraio del 2014. Nel dicembre del 2016 la coppia dà alla luce il secondo figlio, mentre nell’aprile del 2019 nasce la loro prima figlia. L’attrice ha inoltre adottato il figlio che Webber aveva avuto da una precedente relazione.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Teresa Palmer in Point Break

6. Non ha voluto una controfigura. Per girare le dinamiche scene d’azione presenti nel film Point Break, l’attrice ha richiesto che non venisse utilizzata una controfigura, desiderosa di interpretare da sé quanto previsto dal copione. Ciò le ha richiesto un lungo allenamento preparatorio per raggiungere la forma fisica ideale.

7. Era affascinata dall’aspetto spirituale del personaggio. Nel film l’attrice ricopre il ruolo di Samsara, interesse amoroso del protagonista e tra i villain principali del film. La Palmer si è dichiarata affascinata dal punto di vista di Samsara, convinta di essere stata chiamata ad una missione da portare a termine ad ogni costo. Questa sua spiritualità l’ha resa, agli occhi dell’interprete, quasi come un oracolo a cui gli altri personaggi si rivolgono in cerca di risposte.

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Teresa Palmer in A Discovery of Witches

8. Ricopre il ruolo della protagonista. Nella serie, che sarà trasmessa su Sky Atlantic a partire dal 29 gennaio 2020, l’attrice ricopre il ruolo di Diana Bishop, strega e storica di ruolo all’Università di Oxford, nella cui libreria ritrova un antico manoscritto che la costringe a fare i conti con il mondo magico da cui ha preso le distanze, con l’obiettivo di svelare i segreti appartenuti ai suoi antenati.

9. È stata istruita sulla gestione dei libri. Per poter risultare ancor più convincente nel suo ruolo, l’attrice ha speso molto tempo in compagnia dell’autrice Deborah Harkness, che le ha insegnato molteplici cose sulla gestione di antichi libri, dal corretto modo di sfogliare le pagine a quello più appropriato di trattare le copertine in pelle dei libri.

Teresa Palmer: età e altezza

10. Teresa Palmer è nata ad Adelaide, in Australia, il 26 febbraio 1986. L’attrice è alta complessivamente 164 centimetri.

Fonte: IMDb

Harry Potter: le differenze tra libro e film che non hanno senso

Harry Potter: le differenze tra libro e film che non hanno senso

Gli adattamenti cinematografici della saga di Harry Potter sono stati senza dubbio un’operazione felice, per Warner Bros e per i fan di tutto il mondo, molti dei quali si sono avvicinati ai romanzi proprio grazie ai film.

Il lavoro di adattamento da testo scritto a immagine in movimento è spesso un lavoro insidioso e difficile, principalmente perché i due linguaggi sono differenti e molte cose che funzionano su carta non vanno bene su schermo, e viceversa. Per cui, nella saga di Harry Potter come in tante altre, è normale registrare dei cambiamenti tra i due prodotti.

Tuttavia, alcuni cambiamenti operati nella saga di Harry Potter in fase di trasposizione sono davvero senza spiegazione, intere scene o dettagli dai libri omessi o modificati in fase di sceneggiatura che potevano benissimo rimanere nel film senza per questo causare estreme lungaggini o cambiamenti di produzione, oltre ad aggiungere un tocco di fedeltà in più all’opera di partenza, qualità che è sempre apprezzata in un adattamento.

E così, ecco di seguito quei cambiamenti da libro a film, nella saga di Harry Potter, che non hanno alcun senso:

Pix il Poltergeist

La decisione di tagliare il dispettoso Pix il Poltergeist da Harry Potter e la Pietra Filosofale è stato accolto con sgomento da molti fan, che si chiedevano quali personaggi sarebbero rimasti fuori dall’adattamento. Pix doveva apparire nel film, all’inizio, interpretato dal leggendario attore inglese Rik Mayall, ma fu poi eliminato al montaggio.

Il personaggio fu tagliato perché protagonista di scene non direttamente importanti per la trama del film, tuttavia, poteva essere un veicolo comico importante per il futuro, soprattutto nel quinto film, durante “l’attacco” alla scuola di Fred e George.

C.R.E.P.A.

In Harry Potter e il Calice di Fuoco, Hermione fonda l’organizzazione a difesa degli Elfi Domestici, il Comitato per la Riabilitazine degli Elfi Poveri e Abbruttiti o C.R.E.P.A.(in inglese Society for the Promotion of Elfish Welfare, abbreviato S.P.E.W. ovvche vuol dire “vomita”). Il piano dell’associazione è quello di liberare tutti gli elfi dalla condizione di schiavi dei maghi. La fondazione di questa organizzazione è un ottimo modo per dare al lettore uno sguardo ravvicinato al carattere di Hermione, mostrando quanto la secchiona e saccente studentessa sia anche una persona gentile, appassionate e determinata.

Lasciando fuori questa parte della storia legata ad Hermione, gli spettatori dei film hanno perso una parte importante della caratterizzazione del personaggio. Naturalmente è una contrazione utile a semplificare una storia già complessa, tuttavia è un peccato perché in questo modo si perde un’occasione di conoscere davvero la strega più brillante della saga.

Rita Skeeter lo scarafaggio

Sempre in Harry Potter e il Calice di Fuoco, i fan fanno la conoscenza della reporter Rita Skeeter, una giornalista furba, viziosa, a volte addirittura disonesta, nota per aver cercato di provocare sensazionalismo con le sue storie. Il suo modo di acquisire informazioni sulle persone di cui scrive è però illegale, visto che si avvicina alle sue “vittime” in forma di scarafaggio. La Skeeter è infatti un animagus non registrato, commette così un grave reato. Come al solito, è Hermione a scoprire la verità sulla donna e usa questa informazioni per ricattarla, alla fine del libro.

Tuttavia, nell’adattamento cinematografico, non viene fuori nessun dettaglio sul personaggio, né che è un animagus, né che riesce ad acquisire informazioni con grande facilità. Il film fallisce nella rappresentazione del personaggio, tratteggiandolo con superficialità e relegandolo a un breve comprimario comico e fastidioso per i protagonisti.

I Malandrini

La Mappa del Malandrino viene data ad Harry da Frd e George in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. La Mappa venne creata dai Malandrini Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, i nomi in codice per Remusi Lupin, Peter Minus, Sirius Black e James Potter. James, Peter e Sirius divennero animaghi non registrati per stare accanto a Remus nelle notti di luna piena, quando si trasformava in lupo mannaro.

I fan della serie di libri rimasero confusi quando i film solitamente fedeli non riuscirono a fornire una storia soddisfacente sui Malandrini e sulla loro connessione con Harry.

La profezia della Cooman

La profezia del professor Trelawney è stata la causa del fatto che Voldemort andò ad uccidere Harry a Godric’s Hollow, quando lui era solo un bambino. Piton sentì per caso parte della profezia e la riportò a Voldemort, che poi decise di uccidere Harry Potter.

Tuttavia, mentre in Harry Potter e l’Ordine della Fenice si leggono un sacco di retroscena riguardo alla profezia, l’adattamento cinematografico taglia la maggior parte della conversazione tra Harry e Silente e gran parte della motivazione di Voldemort a uccidere Harry non viene rivelata. Il film non spiega neanche perché Harry debba andare dai Dursley ogni estate e manca di dare le fondamentali spiegazioni per quello che riguarda i meccanismi su cui si fonda la magia di protezione di cui Harry beneficia. Rimane vero, però, che il quinto libro, in cui questi fatti sono spiegati, è stato quello che ha ricevuto il peggiore adattamento.

Il funerale di Silente

I fan avevano il cuore spezzato quando la Rowling decise di uccidere il vecchio saggio mentore del protagonista, alla fine di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. L'”omicidio” di Silente da parte di Piton è stato un momento estremamente emozionante, poiché ha segnato la perdita di un’altra figura paterna per Harry. Nel film, i personaggi rendono omaggio a Silente alzando le bacchette al cielo, guidate da Harry stesso.

Tuttavia, nel libro, è descritto un grande funerale per Silente, a cui partecipano tutti, dagli elfi domestici dalle cucine di Hogwarts, al Ministro della Magia, dalle Sirene del lago Nero ai Centauri della Foresta Proibita. Il momento bello ed emozionante è stato un modo perfetto per dire addio all’amato personaggio. La scena è stata inclusa nella sceneggiatura ma non è stata girata, probabilmente a causa di vincoli di tempo e di budget.

Neville Paciock, il Prescelto

La profezia di Cooman diceva che il ragazzo che avrebbe sconfitto Voldemort sarebbe nato alla fine di luglio da genitori che lo avevano sfidato tre volte, e il Signore Oscuro pensò che tale profezia si riferisse ad Harry, perciò “lo segnò” con la sua maledizione. Tuttavia, la profezia avrebbe potuto indicare un altro ragazzo, Neville, poiché anche i suoi genitori avevano sfidato Voldemort tre volte, finendo non morti ma pazzi, e anche lui era nato alla fine di luglio.

L’adattamento cinematografico di Harry Potter e l’Ordine della Fenice, tuttavia, non menziona affatto questo dettaglio, e i fan sono rimasti a chiedersi perché l’importanza di Neville per la trama dell’intera saga sia stata tagliata in parte dai film.

La redenzione di Dudley

I Dursley sono stati i personaggi più antipatici della serie sin dall’inizio a causa della loro paura, sfiducia e odio per qualsiasi cosa legata alla magia e al modo in cui trattavano Harry, come fosse un animale domestico o un oggetto non desiderato. Ma quando Harry diventa maggiorenne e sta per lasciare la casa di Dursley in Harry Potter e i Doni della Morte, Dudley, in un momento sorprendentemente sentito, stringe la mano a Harry e lo ringrazia per avergli salvato la vita dai Dissennatori (accade all’inizio del quinto libro).

È un momento emozionante che il film ignora completamente, scegliendo invece di mandare via i Dursley fuori dallo schermo, rimanendo sul viso di Harry. La scena è stata effettivamente girata ma è stata rimossa durante il montaggio, forse a causa del minutaggio finale già lungo.

La storia di Tom Riddle

Grazie ai ricordi di vari personaggi, Harry (e i lettori) apprendono cose davvero interessanti sul passato di Tom Riddle, incluso perché e come ha realizzato gli Horcrux che lo proteggono dalla morte. In Harry Potter e il Principe Mezzosangue ci sono molti capitoli che esplorano le origini e la storia della famiglia di Voldemort.

L’adattamento cinematografico mostra solo due ricordi: il primo incontro di Silente con il giovane Tom Riddle e il ricordo di Lumacorno, sia nella sua versione corretta che in quella integrale. Gran parte della storia di Voldemort, in particolare quella su suo padre, Tom Riddle Sr. e sua madre, Merope Gaunt, viene omessa. Le necessità di rientrare in un certo minutaggio, per il film, potrebbero essere una giustificazione, tuttavia, come nel caso di C.R.E.P.A., si perdono moltissimi dettagli sulla natura dei personaggi.

Silente chiese con calma…?

Uno dei cambiamenti più assurdi e decisamente ridicoli in Harry Potter e il Calice di Fuoco riguarda una battuta precisa pronunciata da Silente in persona: “Harry, hai messo il tuo nome nel Calice di Fuoco?”. Il libro dice chiaramente che Silente lo chiede “con calma”, ma Sir Michael Gambon nell’adattamento cinematografico ha restituito un Silente arrabbiato e furioso, quasi, che afferra aggressivamente il ragazzo per le spalle e quasi gli urla in faccia la battuta, un atteggiamento che non è nemmeno lontanamente vicino al modo di fare di Silente.

Questo comportamento è molto diverso da ciò che invece Silente fa, il Preside è infatti sempre molto simpatico, composto e controllato.

Star Wars: il rimpianto di Mark Hamill sulla trilogia sequel

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Star Wars: il rimpianto di Mark Hamill sulla trilogia sequel

Mark Hamill si rammarica di non aver avuto la possibilità di lavorare con altri attori della saga di Star Wars nella trilogia sequel. L’attore è tornato nei panni di Luke Skywalker ne Il Risveglio della Forza (nonostante appaia soltanto alla fine del film) e ha poi avuto un ruolo di primo piano ne Gli Ultimi Jedi; ne L’Ascesa di Skywalker, invece, l’abbiamo visto tornare sotto forma di Fantasma di Forza. In realtà, però, non ha interagito con nessun altro personaggio del franchise se non con Rey (Daisy Ridley) e Kylo Ren (Adam Driver).

Interrogato da un fan su Twitter che gli ha chiesto con quali attori della saga di Star Wars avrebbe voluto condividere la scena nei panni di Luke Skywalker all’interno della trilogia sequel, Mark Hamill ha dato una risposta intrisa di tenerezza. L’attore, infatti, ha prima citato il compianto Peter Cushing, interprete di Grand Moff Tarkin, e poi ha dichiarato che gli sarebbe piaciuto lavorare di più con qualsiasi altro attore della saga.

“Da Peter Cushing in poi, con ognuno di loro. Immagina tutti i fantastici attori della trilogia sequel e poi hai la possibilità di lavorare con solo due di loro”, ha risposto in maniera decisamente ironica Hamill.

È innegabile quanto la mancata interazione tra Luke Skywalker e altri personaggi della saga nella trilogia sequel sia stata una palese occasione sprecata. E a voi con quali altri personaggi, oltre Rey e Kylo Ren, vi sarebbe piaciuto vedere Luke apparire in scena?

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

C’era una volta a Hollywood: online un documentario di ben 28 minuti

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Assolutamente a sorpresa, il canale YouTube della Sony Pictures ha reso disponibile un documentario di ben 28 minuti su C’era una volta a Hollywood, l’ultima fatica del leggendario regista Quentin Tarantino, candidata a ben 10 premi Oscar, incluso Miglior Film e Miglior Regia.

Il documentario – dal titolo “A Love Letter to Making Movies” – ci porta dietro le quinte del nono film di Tarantino. Si tratta di una featurette assolutamente imperdibile per tutti i fan del regista e per chiunque abbia amato il film con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie.

Naturalmente, la release del documentario potrebbe non essere del tutto casuale: mancano infatti due settimane alla cerimonia di premiazione degli Oscar. Al di là però delle intenzioni della Sony (che probabilmente ha voluto spingere il film ancora di più), il documentario è davvero divertente e ricco di dettagli, materiale inedito e numerose interviste al cast e alla troupe.

Potete gustarvi il documentario nella parte superiore dell’articolo.

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La storia di C’era una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast Brad Pitt, Margot Robbie, Leonardo DiCaprio, Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke PerryClifton Collins Jr.Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Fonte: ScreenRant

The New Mutants: il tono del film sarà unico secondo Anya Taylor-Joy

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The New Mutants arriverà finalmente sul grande schermo il prossimo aprile, e una delle protagoniste del film, Anya Taylor-Joy, ha anticipato che la pellicola avrà un tono che non si è mai visto prima d’ora in un film destinato alle sale.

L’attrice, che nel cinecomic avrà il ruolo di Illyana Rasputin/Magik, è stata intervistata da Digital Spy sul set del film nel 2017, e ha dichiarato: “Penso che il film abbia un tono molto diverso da qualsiasi altro film che abbia mai visto. Voglio dire… ci sono tantissime cose con le quali avremo a che fare, siamo dei supereroi. Ma Josh Boone ha sempre trattato i nostri personaggi come esseri umani.”

Anya Taylor-Joy avrebbe poi aggiunto: “Ha i toni del racconto di formazione ma ci sono anche tantissimi momenti dark. E poi ci sono i poteri, le levitazioni, e tutte cose del genere… è davvero unico.”

Resta da capire quanto il film sia cambiato dal lontano 2017 ad oggi, anche se proprio di recente il regista Josh Boone aveva dichiarato che il film che arriverà al cinema sarà la versione da lui inizialmente pensata, quindi quella originale.

LEGGI ANCHE – The New Mutants: 5 motivi per cui attendiamo il film sui Nuovi Mutanti

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry ZagaThe New Mutants è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

La Cosa: Universal e Blumhouse preparano un nuovo adattamento

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La Cosa: Universal e Blumhouse preparano un nuovo adattamento

La Universal produrrà un nuovo remake de La Cosa, ma questa volta la storia del film prenderà in prestito nuovi contenuti dal romanzo originale. L’adattamento di John Carpenter è probabilmente uno degli horror fantascientifici più conosciuti e apprezzati degli anni ’80, ma forse sono in pochi a sapere che il film è basato su un racconto di John W. Campbell dal titolo “La cosa da un altro mondo” (“Who Goes There?”) del 1938, che aveva già ispirato il film omonimo del 1951 prodotto da Howard Hawks.

Fin dall’uscita del film nelle sale, i fan hanno sempre chiesto a Carpenter di realizzare un sequel de La Cosa, considerato il finale molto ambiguo della pellicola originale. Il maestro non è mai stato interessato a realizzare un nuovo film, ma nel 2011 la Universal fece uscire al cinema un prequel con Mary Elizabeth Winstead e Joel Edgerton, ambientato tre giorni prima degli eventi narrati nel film di Carpenter ed incentrato sull’equipaggio norvegese che per primo scoprì l’alieno.

Adesso, come riportato da Bloody Disgusting, la Universal e la Blumhouse starebbero sviluppando un nuovo adattamento del romanzo di John W. Campbell con l’intento di adattare parti del racconto originale che nessuno ha mai letto prima: nel 2018, infatti, è stata scoperta l’esistenza di una versione ampliata dell’opera di Campbell, dal titolo “Frozen Hell”, con ben 45 pagine contenente materiale assolutamente inedito.

La Cosa di John Carpenter ottenne due candidature ai Saturn Award del 1982, incluso quella per il miglior film horror. Il film di Carpenter è il primo episodio della cosiddetta “Trilogia dell’Apocalisse”, alla quale appartengono anche Il Signore del Male e Il Sema della Follia. 

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Lauren German: 10 cose che non sai sull’attrice

Lauren German: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per alcuni ruoli cinematografici, ma celebre per quelli televisivi, l’attrice Lauren German si è negli anni costruita una solida carriera, fondata in particolare sul genere horror e thriller. Negli ultimi anni è stata infatti apprezzata per il ruolo della detective Chloe Decker nella serie Lucifer, che le ha permesso di misurarsi con un personaggio ricco di sfumature e zone d’ombra da esplorare. Ecco 10 cose che non sai su Lauren German.

Lauren German: i film

1. È stata protagonista di un celebre horror. All’inizio della sua carriera l’attrice prende parte, ricoprendo piccoli ruoli, a film come Pazzo di te! (2000), I passi dell’amore (2002), Non aprite quella porta (2003), RX – Strade senza ritorno (2005), e Piggy Banks (2005). Nel 2007 viene scelta per essere la protagonista del film horror Hostel: Part II, che le permette di ottenere una buona popolarità. Nel 2011 recita invece nel film The Divide.

2. È nota per i ruoli televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie televisive come Undressed (1999), Settimo cielo (2001) e Sex, Love & Secrets (2005), ottiene un ruolo di rilievo nella serie Happy Town (2010), che viene però cancellata dopo la prima stagione. La German raggiunge allora la popolarità recitando nella serie Hawaii Five-0 (2011-2012), e ancor di più grazie al ruolo di Leslie Shay in Chicago Fire (2012-2015). Il ruolo che la consacra è però quello di Chloe Decker, nella serie Lucifer (2015-2020), di cui è protagonista insieme all’attore Tom Ellis.

Lauren German in Chicago Fire

Lauren German chicago fire

Lauren German è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 2,7 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, ma anche immagini promozionali dei propri progetti da interprete. Non mancano inoltre foto tratte dal dietro le quinte della serie Lucifer.

Lauren German: chi è il suo fidanzato

4. È molto riservata. Negli anni l’attrice si è rivelata particolarmente restia a condividere informazioni circa la sua vita privata. Sui propri profili social, infatti, non vengono rilasciate informazioni di alcun tipo, anche se diversi fan sospettano ci fosse una relazione tra l’attrice e l’attore Ashton Homles, conosciuto sul set di Hawaii Five-O. L’attrice tuttavia non ha mai né confermato né smentito, e attualmente non si sa se sia impegnata in una relazione sentimentale o meno.

5. Ha avuto una relazione con uno sportivo. Altra relazione che l’attrice sembra aver avuto, è quella con il giocatore di baseball Barry Zito. Non si sa con precisione il periodo in cui i due si sono frequentati, ma è collocabile certamente prima del 2011, anno in cui l’uomo ha sposato la sua attuale moglie.

Lauren German in Lucifer

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6. La nuova stagione l’ha messa alla prova. Nell’annunciata quinta ed ultima stagione di Lucifer, il personaggio interpretato dall’attrice si troverà a dover fare i conti con l’abbandono da parte di Lucifer. La German ha affermato che la nuova stagione la vedrà infatti emotivamente più coinvolta rispetto alle precedenti, e la sfida è stata quella di dover portare in scena una persona con il cuore spezzato che finge di stare bene.

Lauren German in Lucifer 6

Nel 2021 Lauren German riprenderà il ruolo di Chloe Decker nell’attesa sesta e ultima stagione di Lucifer che debutterà su Netflix.

7. Non sa quale sarà il destino dei due protagonisti. Nonostante molti fan si aspettano, in conclusione della serie, il coronamento dell’amore tra i due protagonisti, la German ha dichiarato di non conoscere ancora il loro destino e che data la natura della serie è rischioso aspettarsi il prevedibile. Secondo l’attrice, infatti, l’ipotesi di un matrimonio tra i due personaggi è alquanto rischiosa per molteplici motivi.

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8. Ha una precisa idea di come vorrebbe il matrimonio tra i due. Benché lo ritenga improbabile, l’attrice ha dichiarato che qualora dovesse svolgersi un matrimonio tra i due, questo si svolgerebbe in perfetto stile Lucifer. La German ha infatti affermato di immaginare una cerimonia con molto fuoco, che si svolge necessariamente all’inferno. La sposa indosserebbe un abito nero, e camminerebbe sulle note di un brano di Wagner o di genere death metal.

Lauren German: il suo fisico

9. Si allena costantemente. Per poter affrontare al meglio il suo ruolo in Lucifer, spesso coinvolto in dinamiche scene che richiedono una buona prestanza fisica, l’attrice ha ammesso di tenersi costantemente in allenamento, e in più occasioni ha infatti sfoggiato un fisico che le ha fatto guadagnare l’attenzione dei media e dei fan.

Lauren German: età e altezza

10. Lauren German è nata ad Huntington Beach, in California, Stati Uniti, il 29 novembre 1978. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Marvel: gli eroi più intelligenti del MCU

Marvel: gli eroi più intelligenti del MCU

Che si tratti di eroi o di antagonisti, l’Universo Cinematografico Marvel è da sempre popolato di personalità dotate di una mente brillante ed evoluta, in grado di elaborare gli stratagemmi più ingegnosi e mettere a punto le armature più sofisticate quando si tratta di entrare in azione per la difesa della Terra.

L’intelligenza dei numerosi personaggi che compongono il MCU è diventato un argomento particolarmente dibattuto all’interno del fandom. Dopo aver passato in rassegna gli eroi con le storie personali più tragiche, ecco di seguito i 10 personaggi più intelligenti dell’Universo Cinematografico Marvel:

Peter Parker

Sebbene colpire alcune armi aliene non identificate con un martello non sia stata una mossa decisamente brillante, Peter Parker è sicuramente uno dei personaggi più intelligenti del MCU. È soltanto un adolescente, eppure è riuscito a stupire Tony Stark – uno dei geni della tecnologia più importanti del mondo – con la resistenza alla trazione delle sue cinghie fatte in casa.

Una cosa che differenzia la versione di Spidey di Tom Holland dalle precedenti incarnazioni, è come il personaggio riesca a rendere fluida la propria rete. Ha anche fatto a pezzi il costume che Tony gli ha dato e frequenta un prestigioso liceo scientifico, dimostrando di essere abbastanza esperto in numerosi campi della scienza.

Nebula

Sebbene abbia iniziato il suo percorso nel MCU come antagonista alle dipendenze di Thanos, Nebula si è dimostrata davvero intelligente ha poi scelto di agire da sola. Una volta catturata dai Guardiani della Galassia, le ci sono volute soltanto alcune ore per liberarsi e schierarsi dalla parte dei Ravager.

All’inizio di Avengers: Endgame, mentre Nebula era bloccata nello spazio con Tony Stark, i due hanno lavorato insieme per riparare la nave. Tony non ha mai provato a mettere in dubbio l’intelligenza di Nebula, arrivando ad ammettere che è altrettanto intraprendente come lui, o forse anche di più, soprattutto quando si tratta di maneggiare tecnologia ultraterrena. 

Stephen Strange

Quando abbiamo incontrato Stephen Strange per la prima volta, era il miglior chirurgo di New York. Conosceva l’anatomia umana alla perfezione ed era noto soprattutto per l’abilità  e la fermezza delle sue mani. Sfortunatamente, la sua carriera è terminata inaspettatamente quando è rimasto vittima di un brutto incidente stradale che ha definitivamente compromesso la sua attività.

Per questo motivo, ha dovuto trovare un nuovo modo per soddisfare la sua sete di conoscenza. Ciò lo ha portato a Kamar-Taj, dove si è unito ai Maestri delle Arti Mistiche e ha imparato a controllare la struttura della realtà.

Thanos

Quando Tony Stark è sorpreso dal fatto che Thanos sappia chi è, il Titano Pazzo gli rivela: “Non sei l’unico maledetto dalla conoscenza”. Thanos è un essere davvero intelligente, a parte una grande svista riguardo il suo piano per “riparare” il mondo (se cancellare metà della popolazione porterebbe sicuramente più risorse e prosperità, il Titano Pazzo non ha calcolato altre alternative che avrebbero potuto funzionato, come raddoppiare le risorse stesse).

Thanos ha una mente estremamente filosofica, è determinato a ristabilire l’equilibrio nell’universo ed è anche un brillante tattico militare.

Howard Stark

“Grazie per tutto quello che hai fatto per questo paese”. I risultati raggiunti da Howard Stark sono praticamente senza eguali; una sorta di fusione di ogni industriale rivoluzionario che la storia abbia mai conosciuto, incluso il suo omonimo, Howard Hughes.

Stark è l’uomo che ha inventato lo scudo di Captain America.  La ricerca scientifica di Stark e il lavoro con il governo richiedevano così tanto tempo che non aveva mai tempo di cenare con sua moglie o di crescere suo figlio, Tony… ma come spiega Tony in Endgame, quando ripensa a suo padre, ricorda soltanto i bei momenti trascorsi insieme. 

Jane Foster

Sebbene sia considerata da molti uno dei personaggi meno affascinanti del MCU (cosa che potrebbe cambiare in seguito all’arrivo nelle sale di Thor: Love and Thunder), Jane Foster è innegabilmente anche uno dei personaggi più intelligenti della saga.

È tra i maggiori esperti mondiali in diversi ambiti: astrofisica, astronomia e, naturalmente, Asgard. È anche la creatrice di un’omonima teoria. Soprattutto, Jane riesce a mantenere una mente costantemente aperta quando si tratta di nuove idee e concetti da assimilare.

Hank Pym

Nel mondo reale, ridurre e aumentare proporzionalmente le dimensioni di una persona è letteralmente impossibile. Ecco perché l’uomo che ha inventato un dispositivo in grado di poterlo fare nel MCU deve essere per forza molto intelligente.

Come tantissime menti geniali presenti nel MCU, l’arroganza di Hank Pym è stata la sua rovina. Quando facciamo la sua conoscenza nel primo Ant-Man, è stato estromesso dallo S.H.I.E.L.D. per non aver voluto rivelare i segreti dietro la sua invenzione (ma anche per aver ridicolizzato i suoi colleghi dopo le loro aspre osservazioni). La cosa più triste è che i più grandi risultati scientifici raggiunti da Pym derivano proprio dall’aver finalmente messo da parte il ego smisurato e dall’aver imparato a lavorare in armonia con gli altri.

Bruce Banner

A parte quell’unico esperimento andato così male da avergli cambiato per sempre la vita, Bruce Banner è uno scienziato davvero eccellente. Era lui la mente dietro il programma Ultron in collaborazione con Tony Stark, ma è stato altrettanto intelligente da ammettere che si trattava soltanto di un errore.

Sia la versione di Edward Norton ne L’incredibile Hulk del 2008 che la versione di Mark Ruffalo a partire da The Avengers del 2012 in poi, hanno rappresentato Bruce Banner come un genio mosso soltanto da buona fede. Bruce è persino riuscito ad invertire gli effetti della sua radiazione gamma a tal punto da mantenere la sua coscienza umana quando si trasforma in Hulk.

Shuri

La sorella di T’Challa, Shuri, è stata eletta dai fratelli Russo il personaggio più intelligente del MCU. Ci sono molte prove a sostegno di questa tesi. Wakanda ha ottenuto numersoi vantaggi grazie ad una montagna inestimabile di vibranio, ma senza il genio di Shuri che l’ha trasformato in una tecnologia all’avanguardia per combattere il crimine, sarebbe rimasto soltanto un enorme pezzo di metallo.

Non dimentichiamo che è stata anche l’unica ad aver capito come far uscire la Gema della Mente dalla testa di Visione mentre era ancora intenta a salvare la sua coscienza dopo che Bruce Banner aveva fallito nell’impresa.

Tony Stark

Nessuno nel MCU è più intelligente di Tony Stark. Ha creato un’intelligenza artificiale genocida che ha quasi portato alla fine del mondo, e subito dopo ha creato un’altra intelligenza artificiale – più pacifica questa volta – per distruggere la precedente. Ha anche inventato la nanotecnologia, che consente alla tuta di Iron Man di formarsi letteralmente attorno al suo corpo grazie a dei minuscoli nanorobot immagazzinati nel suo reattore ad arco.

Tony era avvantaggiato a causa della ricchezza illimitata, quindi poteva permettersi di creare qualunque folle invenzioni gli passasse per la testa. Ad ogni modo, tutto ciò che realizzava era comunque impressionante. Ha persino inventato un elemento completamente nuovo dopo aver seguito alcune istruzioni lasciate da suo padre.

Fonte: ScreenRant

John Malkovich: 10 cose che non sai sull’attore

John Malkovich: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più apprezzati interpreti della sua generazione, l’attore John Malkovich si è distinto per la classe con cui ha dato vita ad alcuni celebri ruoli, affermandosi come interprete sensibile e dalle numerose sfumature. Con il ruolo giusto, Malkovich può davvero dar prova delle sue abilità, incantando tanto per la sua voce ammaliante quanto per il suo volto mellifluo. Negli anni l’attore ha saputo reinventarsi attraverso generi nuovi e differenti, divenendo una vera e propria icona meta-cinematografica.

Ecco 10 cose che non sai di John Malkovich.

John Malkovich: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1984 con Le stagioni del cuore, con cui ottiene da subito grande popolarità. Successivamente recita in Urla del silenzio (1984), Cercasi l’uomo giusto (1987), Lo zoo di vetro (1987), L’impero del sole (1987), Gli irriducibili (1988) e Le relazioni pericolose (1988), con cui ottiene nuova popolarità. È poi tra i protagonisti di Il tè nel deserto (1990), Ombre e nebbia (1992), Gli occhi del delitto (1992) e Nel centro del mirino (1993), altro importante titolo nella sua carriera. Negli anni successivi recita invece in Al di là delle nuvole (1995), Ritratto di signora (1996), La maschera di ferro (1998), Il tempo ritrovato (1999), Giovanna d’Arco (1999) e Essere John Malkovich (1999), dove interpreta una lieve variazione di sé stesso. A partire dal nuovo millennio è invece tra i protagonisti dei film Compagnie pericolose (2001), Il gioco di Ripley (2002), Johnny English (2003), The Libertine (2004), Guida galattica per autostoppisti (2005), Klimt (2006), Changeling (2008), Burn After Reading (2008), Red (2010), Educazione siberiana (2013), Deepwater – Inferno sull’oceano (2016), I Love You, Daddy (2018), Bird Box (2018), Velvet Buzzsaw (2019) e Ted Bundy – Fascino criminale (2019).

2. Ha preso parte anche a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha preso parte a film televisivi come Morte di un commesso viaggiatore (1985), Cuore di tenebra (1994), e RKO 281 – La vera storia di Quarto potere (1999). Ha inoltre recitato nelle serie Il sogno dei Novak (1981), I miserabili (2000), Napoléon (2002), Crossbones (2014), Billions (2018) e The New Pope (2020), la serie ideata da Sorrentino, dove ricopre il ruolo di Papa Giovanni Paolo III.

3. È un rinomato produttore. A partire dagli anni 2000 Malkovich si è distinto anche come produttore, ricoprendo tale ruolo per film come Danza di sangue (2002), The Libertine (2004), Juno (2007), Abel (2010), Young Adult (2011), Noi siamo infinito (2012), Cesar Chavez (2014) e Dominion (2016).

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John Malkovich: chi è sua moglie

4. Ha avuto una storia con una nota attrice. Malkovich è stato sposato con l’attrice Glenne Headly dal 1982 al 1988, anno in cui divorziano per via della storia d’amore nata tra l’attore e Michelle Pfeiffer, conosciuta sul set de Le relazioni pericolose.

5. Ha conosciuto sua moglie sul set di un film. Partecipando al film Il tè nel deserto, di Bernardo Bertolucci, l’attore incontra Nicoletta Peyran, la quale svolgeva il ruolo di assistente alla regia. I due, in seguito, si sposeranno, dando alla luce due figli rispettivamente nel 1990 e nel 1992.

John Malkovich e i premi Oscar

6. Ha ottenuto due nomination all’ambito premio. Nonostante i suoi numerosi ruoli di valore, l’attore non ha mai vinto un premio Oscar, ma può vantare due nomination come miglior attore non protagonista. La prima risale al 1984 con il suo film di debutto, Le stagioni del cuore, mentre la seconda nomination arriva nel 1994, per il film Le relazioni pericolose.

John Malkovich in Essere John Malkovich

7. Non ha interpretato sé stesso. Per dar vita al personaggio di John Malkovich nel film diretto da Spike Jonze, l’attore ha dichiarato di non aver messo nulla di sé nel ruolo, tranne il proprio guardaroba. Per Malkovich era infatti importante proporre un distacco tra l’uomo e il personaggio.

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John Malkovich in The New Pope

8. È il nuovo papa della serie. Dopo il successo di The Young Pope, serie televisiva con Jude Law, Paolo Sorrentino ha dato vita ad un seguito con The New Pope, dove Malkovich dà vita a Sir. John Brennox, incaricato di assumere il ruolo di nuovo Papa sotto il nome di Giovanni Paolo III. Elegante, volubile e malinconico, Brennox acquisirà sempre più potere all’interno della serie, diventandone il protagonista.

9. Ha contribuito a dar vita allo stile del nuovo Papa. Sin dalle sue prime apparizioni, John Brennox si rivela un dandy, puro aristocratico inglese con la passione per l’abbigliamento. Malkovich, che nella sua carriera si è dilettato anche come stilista, ha affermato di aver contribuito a dar vita allo stile del suo personaggio, divertendosi ad indossare numerosi abiti diversi per ogni singolo episodio.

John Malkovich: età e altezza

10. John Malkovich è nato a Christopher, nell’Illinois, Stati Uniti, il 9 dicembre 1953. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Claes Bang: 10 cose che non sai sull’attore

Claes Bang: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore danese Claes Bang è attualmente sulla cresta dell’onda per la sua magistrale interpretazione del vampiro Dracula nell’omonima mini serie targata Netflix. Bang, tuttavia, vanta una carriera che spazia dal cinema alla televisione, con ruoli che lo rendono un attore tutto da scoprire. Versatile e dal gran carisma, l’attore ha infatti in più occasioni rubato l’attenzione di pubblico e critica, ottenendone importanti riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai di Claes Bang.

Claes Bang: i suoi film

1. Ha recitato in un film premiato a Cannes. Dopo aver recitato in numerosi film danesi, l’attore diventa celebre nel 2017 per aver interpretato Christian, curatore di un museo di arte moderna, nel film The Square. Questo è stato presentato in concorso al Festival di Cannes, vincendo infine la Palma d’Oro, cosa che ha contribuito all’accrescere della notorietà di Bang. Nel 2018 recita invece nel film Millennium – Quello che non uccide, mentre nel 2019 prende parte ai film The Glass Room, Lyrebird e The Burnt Orange Heresy.

2. È noto per i ruoli televisivi. L’attore si è reso particolarmente celebre grazie alla sua partecipazione in serie TV di rilievo. Tra queste si annoverano Il medico di campagna (2003), Borgen – Il potere (2010), Guardia costiera (2010), SOKO Wismar (2012), Dicte (2013), The Bridge – La serie originale (2013), Sibel & Max (2015-2016), e The Affair – Una relazione pericolosa (2019), dove interpreta il ruolo di Sasha Mann. Nel 2020 raggiunge ulteriore popolarità recitando nella miniserie, Dracula, dove ricopre proprio il ruolo del vampiro protagonista.

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Claes Bang è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, con un profilo seguito da 38,2 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma particolarmente presenti sono anche immagini o video promozionali dei suoi progetti da interprete.

Claes Bang è This Is Not America

4. È il suo pseudonimo da musicista. Bang è anche un grande appassionato di musica, e negli anni si è distinto realizzando brani sotto lo pseudonimo di This Is Not America. L’attore possiede infatti un proprio canale YouTube dove è solito caricare le proprie canzoni, portando così avanti parallelamente la carriera da interprete e quella da musicista.

Claes Bang in The Square

5. Stava per ritirarsi dalla recitazione. In un’intervista Bang ha ammesso di aver considerato di ritirarsi dalla recitazione, stanco dei progetti poco entusiasmanti che gli venivano proposti. A fargli cambiare idea è arrivato il ruolo da protagonista in The Square, commedia dark che ne ha rilanciato la carriera.

6. Ha vinto un importante premio. Per il ruolo di Christian, curatore di un museo di arte moderna, l’attore ha vinto il premio come miglior attore agli European Film Awards del 2017. La vittoria dell’ambito premio ha contribuito ulteriormente a rendere popolare l’attore anche al di fuori del suo paese d’origine.

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Claes Bang è Dracula

7. Si è preparato al ruolo guardando precedenti opere sul personaggio. Per acquisire quante più sfumature e conoscenze possibili sul personaggio di Dracula, l’attore ha guardato quante più interpretazioni possibili del celebre vampiro, realizzate sia per il cinema che per la TV. Ad averlo impressionato in modo particolare è stata quella dell’attore Klaus Kinski per il film Nosferatu – Il principe della notte, di Werner Herzog.

8. Ha avuto problemi con il trucco e con il sangue. L’attore ha affermato di aver inizialmente fatto fatica a gestire il personaggio, specialmente per via della particolare dentiera richiesta, che gli impediva di articolare a dovere le parole, e delle affilate unghie che tendevano a staccarsi facilmente. Bang ha inoltre dichiarato di aver dovuto sperimentare diverse combinazioni di sangue finto prima di trovare quella più gradevole.

9. Ha adorato il complesso interiore del personaggio. L’attore ha affermato che misurarsi con Dracula è stata la sfida più grande della sua carriera, che gli ha permesso tanto di sperimentare nuove sfumature del personaggio quanto di entrare nel vivo dei suoi tormenti. Per Bang, l’importante era trasmettere il senso di solitudine che Dracula prova, e che lo guida nel compiere le sue azioni.

Claes Bang: età e altezza

10. Claes Bang è nato a Odese, in Danimarca, il 28 aprile 1967. L’attore è alto complessivamente 194 centimetri.

Fonte: IMDb

Sam Mendes: 10 cose che non sai sul regista

Sam Mendes: 10 cose che non sai sul regista

Tra i più apprezzati registi degli ultimi due decenni vi è certamente Sam Mendes, autore in grado di spaziare tra i generi che ha in più occasioni dimostrando grande conoscenza della tecnica e del linguaggio cinematografico, riadattati alle proprie esigenze. La sua esigua filmografia è indice di un’attenta ricerca ai progetti a cui dar vita, ed ogni suo film è atteso con trepidazione, poiché promette qualità e grande intrattenimento.

Ecco 10 cose che non sai di Sam Mendes.

Sam Mendes: i suoi film

1. Ha dato vita a celebri lungometraggi. Mendes esordisce alla regia nel 1999 con il film American Beauty, con cui infrange il mito della perfetta famiglia americana. Grazie a questo film, con protagonisti Kevin Spacey e Annette Bening, vince l’Oscar come miglior regista, affermandosi come debuttante dalle grandi qualità. Negli anni successivi realizza importanti e apprezzati film come Era mio padre (2002), Jarhead (2005), Revolutionary Road (2008), con protagonisti Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, American Life (2009), e poi i capitoli della saga di James Bond Skyfall (2012) e Spectre (2015). Nel 2019 torna alla ribaltà con il film di guerra 1917.

2. Ha ricoperto in più occasioni il ruolo di produttore. Nel corso degli anni Mendes si è distinto anche come produttore, ricoprendo tale ruolo per suoi film quali Era mio padre, Revolutionary Road e 1917. Ha inoltre prodotto i film Il cacciatore di aquiloni (2007), Noi due sconosciuti (2007), e le serie TV The Hollow Crown (2012-2016), Penny Dreadful (2014-2016), Informer (2018) e Penny Dreadful: City of Angels (2020).

3. Ha scritto la sceneggiatura di un suo film. Come alcuni rinomati registi, Mendes non ha mai preso parte alla stesura delle sceneggiature dei film da lui diretti. La prima volta che il suo nome compare anche come sceneggiatore è per il film 1917, ispirato ai racconti di suo nonno. Per il suo lavoro di scrittura, Mendes è stato nominato ai premi Oscar 2020 per la miglior sceneggiatura originale.

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Sam Mendes e Kate Winslet

4. È stato sposato con l’attrice. Il regista è stato sposato con l’attrice premio Oscar Kate Winslet dal 2003 al 2010. La coppia ha avuto anche un figlio, di nome Joe Alfie, nato il 22 dicembre del 2003. Per tutta la durata del loro matrimonio, i due hanno mantenuto un profilo basso, tenendo la vita privata lontana dai riflettori che i rispettivi lavori nel mondo dello spettacolo portano con sé.

5. Hanno girato un film insieme. Mendes ha inoltre diretto la Winslet nel film drammatico Revolutionary Road, che la vedeva riunita con il grande amico Leonardo DiCaprio. Il regista ha affermato di essere sempre stato presente sul set accanto ai due attori, tranne nelle previste scene di sesso. In tal caso Mendes preferì seguire con distacco la cosa da un’altra stanza e attraverso un monitor.

Sam Mendes: i premi Oscar

6. Ha vinto come miglior regista. Con il suo film di debutto Mendes vince l’Oscar come miglior regista, nel 2000, affermandosi come uno dei più promettenti autori a cui guardare per il futuro. A distanza di vent’anni, Mendes torna ad essere nominato per il film 1917, stavolta in ben tre categorie: miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior film.

Sam Mendes e 007

7. È stato ispirato da un celebre cinecomic. Per realizzare il film Skyfall, nuovo capitolo dedicato al personaggio dell’agente 007 James Bond, Mendes ha affermato di essersi ispirato al film Il cavaliere oscuro, di Christopher Nolan, dedicato al personaggio di Batman. Il mood cupo del film rimanda in modo evidente a quello costruito per il film sul supereroe mascherato, e Mendes ha aggiunto di essersi ispirato all’opera di Nolan anche per riuscire a realizzare un grande film che potesse essere allo stesso tempo di forte intrattenimento.

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Sam Mendes dirige 1917

8. Ha costruito il film come un unico piano sequenza. Con 1917 Mendes ha dato vita alla sua volontà di realizzare un film che sembrasse avvenire in tempo reale. Per far ciò si è avvalso della tecnica del piano sequenza, con cui segue senza interruzioni i personaggi protagonisti. Per riuscire nell’impresa il regista ha ideato una serie di queste lunghe sequenze da poter poi montare insieme, ma in modo tale che i tagli di montaggio non fossero visibili, dando così l’idea di continuità.

9. Si è ispirato ai racconti di suo nonno. L’idea del film nasce dai racconti che Mendes sentì fare da suo nonno. Questi aveva combattuto durante la prima guerra mondiale e raccontò al nipote molte delle vicende in cui si ritrovò coinvolto. Il regista rielaborò in seguito tali storie, dando però vita ad un film solamente ispirato ad eventi reali.

Sam Mendes: età e altezza

10. Sam Mendes e nato a Reading, nel Regno Uniti, il 1 agosto 1965. Il regista è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

T. J. Miller: 10 cose che non sai sull’attore

T. J. Miller: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto noto grazie ad alcuni celebri blockbuster, l’attore T. J. Miller si è negli anni affermato con i suoi ruoli di rilievo, conquistando le attenzioni del pubblico. Miller ha poi dimostrato di saper spaziare tra i generi, recitando tanto in film d’azione quanto in apprezzate commedie. La sua versatilità gli ha permesso di arrivare a recitare al fianco di importanti registi o con grandi attori. A consacrare la sua popolarità è stata però la televisione, con la sua partecipazione a note serie televisive.

Ecco 10 cose che non sai di T. J. Miller.

T. J. Miller: i suoi film

1. Ha recitato in celebri blockbuster. L’attore esordisce al cinema con il film Cloverfield (2008), che gli permette di raggiungere subito una buona notorietà. Successivamente recita in La concessionaria più pazza d’America (2009), Extract (2009), Lei è troppo per me (2010), In viaggio con una rock star (2010), Unstoppable – Fuori controllo (2010), L’orso Yoghi (2010), I fantastici viaggi di Gulliver (2010), Quell’idiota di nostro fratello (2011), Rock of Ages (2012), Cercasi amore per la fine del mondo (2012), Transformers 4 – L’era dell’estinzione (2014) e Deadpool (2016), dove ottiene un ruolo di rilievo accanto all’attore Ryan Reynolds. Tra gli ultimi film da lui interpretati vi sono La festa prima delle feste (2016), Ready Player One (2018), Deadpool 2 (2018) e Undewater (2020).

2. È noto per i ruoli televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi della serie Carpoolers (2007-2008), l’attore recita in alcuni episodi di serie come Traffic Light (2011), Happy Endings (2011), The League (2011), e The Goodwin Games (2013). Ottiene però maggior popolarità recitando nel ruolo di Erlich Bachman nella serie Silicon Valley (2014-2017).

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3. Ha ricoperto il ruolo di doppiatore. Miller è noto anche per essere stato la voce originale del personaggio Tuffnut nei film d’animazione Dragon Trainer (2010) e Drago Trainer 2 (2014). Ha inoltre prestato la sua voce per i film d’animazione Big Hero 6 (2014) e Emoji – Accendi le emozioni (2017). Ha poi partecipato al doppiaggio delle serie Dragons: I paladini di Berk (2012-2014), High School USA! (2013-2015), Gravity Falls (2012-2016) e Dragons: Race to the Edge (2015-2018).

4. È autore di diverse sceneggiature. Negli anni Miller si è distinto anche per aver scritto la serie Mash Up (2012), come anche The Gorburger Show (2012-2013) e il proprio spettacolo televisivo Laugh Factory (2010-2018).

T. J. Miller è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo seguito da 295 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere immagini promozionali dei propri progetti da interprete, ma non mancano anche foto scattate in compagnia di amici o colleghi, il più delle volte sui set frequentati.

T. J. Miller in Silicon Valley

6. Ha rinunciato al ruolo. Quando venne annunciato che la serie era stata rinnovata per una quinta stagione, l’attore ha rivelato che non avrebbe ripreso il ruolo di Erlich Bachman, che lo ha reso celebre. La scelta sarebbe stata presa di comune accordo con i produttori, motivata dal desiderio dell’attore si misurarsi con altri progetti, cosa che l’impegno richiesto dalla serie non gli permetteva di fare.

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T. J. Miller è in Deadpool

7. È stato scelto per essere l’elemento comico. Quando gli fu affidato il ruolo di Weasel nel cinecomic Deadpool l’attore ha ammesso di essersi sentito inadatto, specialmente considerando che il suo personaggio non ha alcun superpotere. Il produttore del film ha però motivato la sua importanza con la necessità di fornire una spalla comica al protagonista. Il ruolo fu poi effettivamente apprezzato dal pubblico.

8. Il suo personaggio è stato ridefinito. Nei fumetti il personaggio di Weasel è per lo più un inventore ed esperto hacker che aiuta Deadpool nelle sue missioni. Per il film, considerando anche la carriera da comico dell’attore, il personaggio è stato riscritto perché fosse maggiormente calzante con il suo interprete.

T. J. Miller in Ready Player One

9. Ha recitato nel film di Steven Spielberg. Nel film d’avventura fantascientifica diretto da Steven Spielberg, l’attore ricopre il ruolo di I-R0K, personaggio non presente nel romanzo da cui il film è tratto, e che svolge il ruolo di pericoloso cacciatore di taglie. Per dar vita al personaggio Miller ha affermato di essersi ispirato al personaggio di Boba Fett, della saga di Star Wars.

T. J. Miller: età e altezza

T. J. Miller è nato a Denver, in Colorado, Stati Uniti, il 4 giugno 1981. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

Venom 2: ecco i possibili piani di Carnage e Shriek

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Venom 2: ecco i possibili piani di Carnage e Shriek

Mentre continuano le riprese di Venom 2 presso gli studi Leavesden in Inghilterra, sono emersi online alcuni nuovi dettagli sul ruolo che Cletus Kasady (Woody Harrelson) e Frances Louise Barrison (Naomie Harris) – meglio conosciuti come Carnage e Shriek – potrebbero avere nel film.

Stando a quanto riportato da HN Entertainment (via ComicBookMovie), quando incontreremo per la prima volta Cletus nel sequel, questi sta per essere condannato a morte dallo stato della California per una serie di omicidi commessi in passato. Tuttavia, le cose cambiano quando Cletus riesce a fuggire dall’istituto Ravencroft insieme a Frances, anch’essa rinchiusa all’interno della struttura.

Sembra che Kasady non sarà ancora il terrificante simbionte alieno quando riuscirà a scappare da Ravencroft: ecco perché, come ipotizzano da alcune recenti indiscrezioni, il sequel di Venom esplorerà il passato dell’antagonista dell’Uomo Ragno, mostrandoci ad esempio l’orfanotrofio che ha incendiato da bambino (come già anticipato da alcune foto dal set diffuse tempo fa da Tom Hardy).

Potrebbe anche darsi che sarà proprio Eddie Brock a collegare tra loro gli omicidi del quale è stato accusato Cletus: ecco perché, una volta evaso dall’istituto, Kasady potrebbe preparare la sua vendetta.

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Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

Better Call Saul 5: promo ufficiale della nuova stagione

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Better Call Saul 5: promo ufficiale della nuova stagione

La AMC ha diffuso il nuovo inedito promo di Better Call Saul 5, la quinta attesissima stagione della serie spin-off Better Call Saul.

I primi episodi di Better Call Saul 5 hanno debuttato partire dal 24 febbraio 2020. L’acclamata serie prodotto da Sony Pictures Television, andrà in onda lunedì 6 agosto alle 21:00.

Better Call Saul 5

Better Call Saul 5 è la quinta stagione della serie spin-off Better Call Saul, prequel della pluripremiata serie Breaking Bad. Il creatore Vince Gilligan e lo sceneggiatore e produttore Peter Goul hanno lavorato anche in qualità di co-produttori. Il cast vede la partecipazione di Bob Odenkirk, Jonathan Banks, Michael McKean, Rhea Seahorn, Patrick Fabian, Michael Mando rispettivamente nei ruoli di Jimmy McGill, Mike Ehrmantraut, Chuck McGill, Kim Wexler, Howard Hamlin e Nacho Varga.

Better Call Saul 5 è scritta ancora una volta da Vince Gilligan e Peter Gould che sono anche produttori esecutivi insieme a Mark Johnson (Breaking Bad, Diner, Rain Man), Melissa Bernstein (Breaking BadRectify, Halt and Catch Fire) e  Thomas Schnauz.

Nella quarta stagione di Better Call Saul, la morte di Chuck catalizza la trasformazione di Jimmy McGill (Odenkirk) in Saul Goodman. Sulla scia della sua perdita, Jimmy prende provvedimenti nel mondo criminale che metterà il suo futuro come avvocato – e il suo rapporto con Kim (Rhea Seehorn) – a rischio. La morte di Chuck (Michael McKean) colpisce profondamente gli ex colleghi Howard (Patrick Fabian) e Kim, rimettendo i due ancora sui due lati opposti di una battaglia scatenata dai fratelli McGill.

Nel frattempo, Mike Ehrmantraut assume un ruolo più attivo come il più recente (e più completo) consulente di sicurezza di Madrigal Electromotive. E’ un momento molto delicato per essere in servizio a Gus Fring, dato che il crollo di Hector manda segnali in tutto il mondo sotterraneo di Albuquerque e getta il cartello nel caos – facendo a pezzi i piani ben strutturati di Gus e Nacho. Mentre Gus cambia rotta, Nacho si ritrova nel mirino di forze nemiche.

The Falcon and the Winter Soldier: anticipato il debutto su Disney+

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I Marvel Studios avevano dichiarato che The Falcon and the Winter Soldier avrebbe debuttato su Disney+ il prossimo autunno: come già accaduto con WandaVision, che è stato anticipato a quest’anno, anche per la serie con Sebastian Stan e Anthony Mackie potrebbe esserci stato un cambio di programma.

Come apprendiamo da Deadline, lo show – che porterà avanti le storie di Bucky Barnes e Sam Wilson – arriverà su Disney+ il prossimo agosto. Ciò significa che Wanda/Vision (che dovrebbe contenere al suo interno alcuni elementi horror ed un’ambientazione in perfetto stile Halloween) potrebbe debuttare tra il mese di ottobre e quello di novembre.

Quasi certamente The Falcon and The Winter Soldier affronterà le conseguenze di Avengers: Endgame, con l’arrivo di un nuovo Captain America (ruolo che dovrebbe inizialmente essere ricoperto dal personaggio di John F. Walker, e solo in segutio da Sam Wilson). Secondo alcune indiscrezioni, la serie introdurrà ufficialmente i Thunderbolts – il gruppo di supereroi creati da Kurt Busiek – nel MCU.

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Vi ricordiamo che nel cast è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo.

Per quanto concerne la serie, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Fonte: ComicBookMovie

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