Durante lo scorso fine settimana, un
utente di Twitter – tale @hirotheheroo – ha affermato di
aver parlato con un attore siriano poco più che adolescente –
Zein Al Rafih, noto su Instagram come @zein_alrafih -, il quale
gli avrebbe rivelato di avere un piccolo ruolo ne Gli
Eterni, l’atteso nuovo film Marvel che arriverà nelle sale a
novembre.
Il ruolo in questione sarebbe quello
di “un bambino il cui padre viene ucciso da alcuni mostri
marini”. Secondo quanto riferito, si tratterebbe di un
personaggio che verrà sostituito in seguito – all’interno del
MCU – da un attore più grande.
L’utente di Twitter avrebbe
condiviso gli screenshot della conversazione con l’attore siriano:
si tratta di un ragazzo di 15 anni che ha già recitato nel film
Cafarnao – Caos e miracoli e che lo
scorso anno aveva destato alcuni sospetti circa una sua eventuale
presenza ne Gli Eterni, condividendo online alcune foto
proprio in compagnia di due delle star che vedremo nel
film, ossia Salma Hayek e Lia
McHugh.
Le speculazioni hanno subito preso
corpo: sono in molti, infatti, a sostenere che Zein Al
Rafih interpreterà un giovane Namor ne
Gli Eterni, preparando così il terreno al
debutto ufficiale del personaggio in veste adulta: se la notizia
dovesse essere confermata, la storia del Sub-Mariner dovrebbe
essere in qualche modo collegata a quella degli Eterni e che per il
futuro, i Marvel Studios affideranno il ruolo ad un
attore siriano, vista la scelta ricaduta sul piccolo Zein.
Proprio ieri vi abbiamo riportato le
recenti dichiarazioni di Henry
Golding (Last Christmas, The Gentlemen) in merito alla
possibilità di interpretare Namor nel MCU: l’attore sarebbe il favorito
dei fan e nonostante sia un grande appassionato di fumetti (in
particolare proprio del Sub-Mariner), ha rivelato di non aver mai
discusso con la Marvel a proposito del
personaggio.
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Shameless 11 è la
l’undicesima stagione della serie
Shameless basata sull’omonima serie britannica del
2004, ideata da Paul Abbott, ed è stata sviluppata per il pubblico
americano da John Wells. Tra i produttori e sceneggiatori della
serie sono presenti gli attori Alex Borstein e Mike O’Malley.
In Shameless 11
ritorneranno Frank Gallagher (stagioni 1-in corso), interpretato da
William H. Macy, Fiona Gallagher (stagioni
1-in corso), interpretata da Emmy Rossum, Jimmy Lishman / Steve WIlton
(stagioni 1-3, guest 4, ricorrente 5), interpretato da
Justin Chatwin, Phillip “Lip” Gallagher
(stagioni 1-in corso), interpretato da Jeremy Allen
White, Ian Gallagher (stagioni 1-in corso),
interpretato da Cameron Monaghan, Deborah “Debbie”
Gallagher (stagioni 1-in corso), interpretata da Emma
Kenney, Carl Gallagher (stagioni 1-in corso),
interpretato da Ethan Cutkosky, Liam
Gallagher (stagioni 1-in corso), interpretato da Brennan
Kane Johnson e Blake Alexander Johnson, Veronica
Fisher (stagioni 1-in corso), interpretata da Shanola
Hampton, Kevin “Kev” Ball (stagioni 1-in corso),
interpretato da Steve Howey.
Ambientata in South Side di Chicago
in Shameless i Gallagher sono una povera e
disfunzionale famiglia composta dal padre Frank, alcolizzato e
drogato, e dai sei figli. Frank non riesce a comportarsi da padre,
tanto che passa la maggior parte del suo tempo all’Alibi, un bar
gestito da Kevin, compagno di Veronica, loro vicini di casa. Tra i
figli dei Gallagher c’è Fiona, la più grande, la quale fin
dall’adolescenza si sobbarca di fatto il peso della famiglia
prendendosi cura dei suoi fratelli Lip, Ian, Debbie, Carl e
Liam.
Sembra che la Paramount Pictures sia
intenzionata a rilanciare il franchise di
Transformers. Come riportato nelle ultime
ore da THR,
infatti, lo studio ha ingaggiato due diversi sceneggiatori per
riavviare la saga cinematografica campione d’incassi, lanciata dal
regista Michael Bay nel lontano 2007.
Come apprendiamo dalla fonte,
Joby Harold (King Arthur – Il potere della spada,
Army of the Dead) e James Vanderbilt (Zodiac,
Murder Mystery) sono stati incaricati di lavorare a due differenti
sceneggiature per due differenti nuovi film. Al momento i dettagli
sulle trame di entrambi i progetti non sono stati rivelati.
In seguito al report di THR, è stato
Deadline ad
aggiornare sulla questione, rivelando che uno dei due progetti
dovrebbe basarsi sui Beast Wars, la linea di
giocattoli dei Transformers distribuita dalla Hasbro tra il 1995 e
il 2000, mentre l’atro dovrebbe essere una sorta di sequel o
spin-off di Bumblebee, lo
spin-off di Travis
Knight con Hailee Steinfeld.
In attesa di nuovi dettagli sul
futuro della saga di Transformers, vi
ricordiamo che Bumblebee, uscito nel
2018, annovera nel cast anche anche John
Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby Quinn, Rachel
Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura del film è opera di Christina
Hodson. Nella versione italiana, il campione di
pallavolo Ivan
Zaytsevha doppiato il transformer del
titolo.
Durante il 1987, Bumblebee trova
rifugio in una discarica in una piccola cittadina di mare della
California. Charlie (Hailee Steinfeld), in
procinto di compiere 18 anni e mentre cerca di trovare il suo posto
nel mondo, scopre Bumblebee, scarico, ammaccato e spezzato. Quando
Charlie gli restituisce la vita, impara immediatamente che non si
tratta di un ordinario maggiolino giallo WV.
Per quanto riguarda la saga
principale, l’ultimo film ad essere arrivato nelle sale è stato
Transformers
– L’ultimo cavaliere del 2017, con protagonisti
Mark Wahlberg, Josh Duhamel, John Turturro, Glenn
Morshower e Anthony Hopkins.
Dopo settimane di attesa, il
regista Matt Reeves ha finalmente annunciato via
Twitter che sono
ufficialmente partite le riprese di The
Batman, l’attesissimo cinecomic DC che avrà
come protagonista Robert Pattinson nei panni del
Crociato di Gotham.
Il ricchissimo cast del film
annovera anche Jeffrey Wright, Zoe Kravitz, Paul Dano, Andy
Serkis e Colin Farrell. L’immagine
condivisa da Reeves via Twitter ci permette di dare un primissimo
sguardo al logo ufficiale della pellicola.
Al momento i dettagli sulla trama
del film non sono ancora stati resi noti, ma secondo le teorie più
accreditate il film dovrebbe essere un adattamento della popolare
miniserie a fumetti “Batman: Il lungo
Halloween“.
Potete vedere lo scatto condiviso da Matt Reeves di seguito:
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert Pattinson nei panni di Bruce
Wayne, ci saranno anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell (Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero
sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che
le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios
di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti,
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
C’è stato un tempo in cui il cinema
non era invaso di supereroi e in cui gli adattamenti di fumetti
erano solo simpatici passatempi a basso budget indirizzati a uno
sparuto gruppo di spettatori nerd.
Con gli
X-Men di Bryan Singer
qualcosa cambiò, era il 2000 e avremmo dovuto aspettare ancora otto
anni, prima dell’arrivo al cinema di Iron Man, che
a tutti gli effetti, inaugurando l’Universo Marvel al Cinema, ha anche cambiato
l’idea di film sui supereroi dei fumetti.
Dal 2000 a oggi, tuttavia, si può
rintracciare un supereroe (o una formazione di supereroi)
protagonista con il proprio film per ogni anno solare. Ecco il
supereroe più famoso del mondo, per ogni anno dal 2000 a
oggi:
2000 – X-MEN
E cominciamo proprio da
loro. Gli X-Men hanno dettato legge in tv
per tutti gli anni ’90, con la bellissima serie animata. Dopo
l’uscita del film di Bryan Singer, nel 2000, i
Mutanti Marvel divennero gli eroi più
famosi del pianeta. Anche oggi, a 20 anni di distanza, è difficile
per i fan dimenticare quel film e gli attori che diedero vita a
quei personaggi, soprattutto per il caso di Hugh
Jackman, che ha continuato ad interpretare Wolverine per i
16 anni successivi.
2001 – SUPERMAN
Dopo il successo degli
X-Men del 2000, le case di produzione cominciarono a dare fiducia
ai film di genere. Tuttavia era ancora troppo presto per il grande
schermo, ma ci pensò la tv che in quell’anno fece esplodere il
successo di Smalville, la serie tv targata The CW che raccontava
l’adolescenza di Clark Kent nel paesino del Kansas. Anche se la
popolarità dello show è diminuita con il tempo, è innegabiel che
quello fu l’anno del giovane Superman.
2002 – SPIDER-MAN
La trilogia su Spider-Man
di Sam Raimi è cominciata nel 2002, proiettando Peter Parker
nell’empireo dei personaggi remunerativi e popolari di Hollywood.
In molti anni a seguire, l’Arrampicamuri dovrà discutere della sua
popolarità con altri eroi, ma non è questo l’anno, completamente
dedicato a lui.
2003 – X-MEN
Dopo il successo del primo
film, l’intero cast e crew di X-Men tornò per X2 (a.k.a. X2: X-Men
United). Dopo la sua uscita, nel 2003, i mutanti ripresero il
sopravvento e anche il loro titolo di eroi più popolari al mondo,
con Wolverine che prendeva il suo posto a capo del franchise.
2004 – SPIDER-MAN
Catwoman, Hellboy e The
Punisher ci hanno provato, ma non c’è stata
competizione, nel 2004, per lo Spider-Man
2 di Sam Raimi. Di nuovo, Peter
Parker vinse la gara immagginaria trai supereroi per il titolo di
più popolare al mondo, consolidando la sorte di questi film
pre-Marvel Era. A oggi, il film in
questione è quello, con protagonista Spider-Man, con la percentuale
più alta di gradimento su Rotten Tomatoes, un impressionante
93%.
2005 – BATMAN
Nel 2005, Constantine fece
un esordio davvero insperato, ma senza alcun dubbio fu il Batman di
Nolan a vincere la gara. Christian Bale divenne il nuovo Batman per
tutto il mondo. Quasi 10 anni dopo il disastro di Batman & Robin,
Batman Begins prese Bruce Wayne di nuovo seriamente e diede inizio
a quella che ora è nota come la trilogia de Il Cavaliere
Oscuro.
2006 – SUPERMAN
Era il 2006. La serie NBC
Heroes aveva appena debuttato in TV. Gli X-Men stavano concludendo
molto male la loro trilogia con Conflitto Finale. La Marvel aveva appena pubblicato la
serie di Civil War di Mark Millar che avrebbe ispirato il MCU dieci anni dopo. Tuttavia,
nessun altro progetto legato al mondo dei supereroi fu così atteso
e chiacchierato come Superman Returns di Bryan Singer. Il mondo era
rimasto per 20 anni senza un film di Superman, e ora, finalmente,
l’attenzione tornava sull’Uomo d’Acciaio.
2007 – SPIDER-MAN
Dopo due film di grande
successo su Spider-Man, Sam Raimi ha concluso la sua trilogia
sull’Uomo Ragno nel 2007. Sfortunatamente, i fan non hanno accolto
il terzo film con la stessa felicità dei primi due. Nonostante
questo, il film ha incassato moltissimo. Come possiamo dimenticare
la sequenza di Emo Parker che balla?
2008 – BATMAN
Con il senno di poi,
tutti consideriamo il 2008 come l’anno di Iron Man, film che ha
dato inizio al Marvel Cinematic Universe.
Tuttavia, nella contemporaneità, Tony Stark non era ancora
all’altezza di Bruce Wayne.
Il 2008 fu tutto per Batman e per il
successo de Il Cavaliere Oscuro. Inoltre,
Heath Ledger ha spinto il Joker a nuove vette di
popolarità, trasformandolo in un classico di Halloween e nel
re del merchandising.
2009 – WATCHMEN
Nel 2009, il MCU era già arrivato in sala e Il
Cavaliere Oscuro stava vincendo un Oscar importante (al migliore
attore non protagonista). Tuttavia, sul grande schermo abbiamo
visto diverse cose non proprio esaltanti, da X-Men Le Origini:
Wolverine a Push con Chris Evans.
Per fortuna, i fan sono stati
abbastanza fortunati da riuscire a veder arrivare al cinema
Watchmen, diretto da Zack Snyder. In molti modi, il successo
critico e commerciale di Watchmen ha dimostrato che i fan dei
fumetti erano disposti a guardare film su personaggi e storie meno
conosciuti, purché fossero fatti bene.
2010 – IRON MAN
Per l’anno di uscita di
Iron Man 2, il mondo era ormai pronto a venerare Robert Downey Jr.
e la sua incarnazione di Tony Stark. Inoltre, è stato proprio con
Iron Man 2 che la Marvel ha raddoppiato la promessa
che ci sarebbe stato un Marvel Cinematic Universe
interconnesso con altri personaggi, cosa che i fan hanno
particolarmente gradito.
2011 – CAPTAIN AMERICA
Nel 2011, la DC ha distribuito
Lanterna Verde con Ryan Reynolds. Inoltre, Fox ha riavviato la
serie degli X-Men con X-Men: L’Inizio. Nel frattempo, i Marvel Studios hanno iniziato a costruire il
loro MCU con Thor e Captain America: Il
primo vendicatore, entrambi usciti quell’anno. È difficile
scegliere un supereroe che si è distinto di più nel 2011, ma il
concetto di MCU ha davvero contribuito a
rendere Capitan America popolare in tutto il mondo.
2012
– THE AVENGERS
Nel 2012, abbiamo visto
arrivare al cinema l’affascinante film di supereroi
Chronicle,Christopher
Nolan ha concluso la sua trilogia di Batman con
Il Cavaliere Oscuro il Ritorno e Sony ha
distribuito il riavvio di The Amazing Spider-Man.
Ma, quando si tratta di popolarità in tutto il mondo, nel 2012 non
c’era niente che abbia raggiunto le vette di The
Avengers. Era il primo tie in del MCU, con Iron Man, Cap e Thor che
si univano agli altri Vendicatori Originali per il primo team up
dei Marvel Studios.
2013 – SUPERMAN
Mentre il MCU era impegnato con i sequel nel
2013, la DC stava costruendo il suo universo di supereroi.
L’Uomo d’Acciaio sembrava un
enorme riavvio su Superman per il grande schermo, che all’epoca era
un grosso problema. A parte i dibattiti dei fan, il film ha reso
Superman di nuovo un personaggio davvero entusiasmante, cosa che
Superman Returns del 2006 non è riuscita
a fare.
2014 – GUARDIANI DELLA
GALASSIA
In un anno con film di
grande successo come Captain America, Spider-Man e gli X-Men, sono
stati i Guardiani della
Galassia ad esplodere davvero. Il film di
James
Gunn è stato un enorme rischio, ma ha ripagato molto bene e
personaggi come Groot e Star Lord sono diventati amatissimi dai
fan.
2015 – THE AVENGERS
Si tratta dell’anno in cui
Daredevil e Jessica Jones hanno fatto il loro esordio su Netflix, ma nessun altro eroe (o squadra) era così
popolare come gli Avengers dopo l’uscita di Avengers: Age of
Ultron. La novità di vedere tutti questi
personaggi insieme e di espandere il MCU era ancora caldissima, anche se
la maggior parte dei fan ha amato questo film meno del
precedente.
2016 – DEADPOOL
Chi avrebbe mai detto che
un film di supereroi R-Rated della Fox si sarebbe distinto in un
anno in cui sia il MCU che il DCEU avevano portato
sullo schermo i loro migliori eroi?
I personaggi del MCU stavano ancora districandosi
dalle complicazioni di Captain America: Civil
War, e il mondo si era già scatenato contro
Batman v Superman: Dawn of
Justice. Tuttavia è chiaro a tutti che il vero
eroe vincitore del 2016 è stato
Deadpool.
2017 – WONDER WOMAN
Con
Logan, Justice League e
Spider-Man: Homecoming
in competizione per il 2017, possiamo parlare sicuramente di un
anno combattuto. Tuttavia, non ci sono dubbi che
Wonder Woman ha sbaragliato la
concorrenza, infrangendo l’idea che nessun film di supereroi con
protagoniste donne potesse avere successo. Infatti il 2017 è
diventato un anno dedicato a Diana.
2018 – BLACK PANTHER
Proprio come il successo di
Wonder Woman nel 2017, Black
Panther è diventato il film di supereroi
straordinario nel 2018. Sì, altri film basati sui fumetti avrebbero
potuto incassare più soldi quell’anno, ma la popolarità di
T’Challa, Killmonger, Okoye e Shuri è stata semplicemente
inarrivabile. Il film è stato anche nominato per un Oscar per il
miglior film, consolidando il suo significato culturale e la sua
portata.
2019 – GLI AVENGERS
La grande conclusione della
Infinity Saga del MCU è arrivata con
Avengers: Endgame, e ancora
una volta non c’è stata alcuna competizione quando si è arrivati a
confrontarsi con i Vendicatori come squadra. In particolare, il
film ha segnato l’uscita dal franchise di due personaggi simbolo
dello stesso: Iron Man e Captain America.
È trapelata in rete, tramite
l’account Twitter Secrets of Eternals, una immagine di Richard
Madden in quello che dovrebbe essere il costume di Ikaris,
uno dei personaggi de Gli eterni, il
nuovo film Marvel Studios con un super cast, tra cui
Angelina Jolie, Kit Harington e Salma
Hayek.
Ecco il leak in cui vediamo la tuta
blu acceso del personaggio:
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Dopo Se mi vuoi
bene, il trailer di La mia banda
suona il pop presenta il nuovo film di Fausto
Brizzi, che anche questa volta dirige un super cast,
formato da Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela
Finocchiaro, Paolo Rossi, Natasha Stefanenko, Rinat
Khismatouline e Diego Abatantuono.
SINOSSI
Il magnate russo Ivanov sogna una
réunion a Pietroburgo del suo complesso musicale
italiano preferito, i Popcorn, (Christian De
Sica, Massimo Ghini, Paolo Rossi, Angela Finocchiaro)
famosissimi negli anni ’80.
Il manager della band,
Franco (Diego Abatantuono), che vive tra Italia e
Russia, viene contattato a questo proposito da tale Olga, donna di
fiducia di Ivanov.
Franco tenta di dissuaderlo perché
lui in fondo i Popcorn li odia e preferisce controproporre
alternative a suo avviso ben più valide (Pupo, Sabrina Salerno…).
Ma con Ivanov non si discute, vuole i Popcorn e così sarà.
Tuttavia i quattro membri della
band, ognuno per un motivo diverso, rifiutano l’offerta per
inseguire sogni e obiettivi più appetibili.
Ma evidentemente è scritto che la
réunion si faccia perché i suddetti “sogni e obiettivi”, come in un
beffardo gioco del destino, vengono tutti improvvisamente meno
inducendo i vecchi compagni ad accettare la bizzarra proposta.
Gli artisti, un po’ arrugginiti,
sono pronti alla nuova avventura, depressi ma pronti…
Tra prove costumi, sound check,
liti, vecchi amori e vecchi rancori, i quattro scoprono con stupore
di dover fungere da cavallo di troia per una colossale rapina ai
danni di Ivanov progettata da Olga.
Le loro resistenze sono inutili. Ma
le perplessità si convertono ben presto in sentimenti di polarità
opposta. I quattro vedono nel progetto criminale un potenziale
salvifico per le vite di tutti…
Che succederebbe quindi se
provassero a rubarli loro quei soldi? Perché non tentare il
colpaccio?
Empire Magazine ha
diffuso online una nuova immagine ufficiale di Escape
from Pretoria, thriller basato sulla storia vera di
tre prigionieri politici che nel 1979 fuggirono da una prigione nel
Sud Africa. Il film ha come protagonisti Daniel
Radcliffe (l’ex maghetto occhialuto della saga di
Harry Potter) e Daniel Webber (attore
australiano conosciuto per le serie tv 22.11.63 e The
Punisher).
La nuova immagine del film ritrae proprio i due
protagonisti:
Alla celebre rivista, Daniel
Radcliffe ha dichiarato: “Quando leggi la
sceneggiatura di un film del genere pensi: ‘Come mai questa storia
non è così conosciuta?’. Per quanto riguarda la mia carriera, Harry
Potter mi ha dato la possibilità di crescere e di orientarmi verso
altri progetti. Volevo assolutamente essere parte di questo film e
raccontare questa storia. Era una ragione più che sufficiente per
me.”
Nel film Radcliffe ha il ruolo di
Tim Jenkin, scrittore sudafricano, ex attivista
anti-apartheid e prigioniero politico, noto appunto per la sua fuga
nel 1979 dalla prigione locale di Pretoria, insieme a Stephen Lee
(interpretato da Webber) e Alex Moumbaris.
A proposito dell’incontro con il
vero Jenkin, l’attore ha spiegato: “In realtà ha una piccola
parte nel film. È venuto sul set per alcuni giorni e mentre stavamo
girando in una vera prigione, hanno pensato di fargli interpretare
una piccola parte e fargli indossare di nuovo degli abiti da
carcerato. Era decisamente all’altezza.”
Escape from
Pretoria, diretto da Francis Annan e
basato sul romanzo “Inside Out: Escape from Pretoria Central
Prison” dello stesso Jenkin, arriverà nelle sale americane il 6
marzo 2020.
Netflix ha diffuso online il
trailer ufficiale di Il Suo Ultimo
Desiderio(The Last Thing He Wanted) con
protagonista il premio Oscar Anne Hathaway. Si
tratta dell’adattamento per il grande schermo di uno dei romanzi
più belli di Joan Didion (The White
Album, L’anno del pensiero magico), diretto da
Dee Reese, acclamata regista di
Mudbound, candidato a quattro premi Oscar
nel 2018 (tra cui Miglior Attrice non protagonista e Miglior
Sceneggiatura Non Originale).
Il film verrà presentato in
anteprima mondiale oggi al Sundance Film Festival e sarà poi
disponibile su Netflix a partire dal prossimo 21 febbraio. Nel cast
anche Willem Dafoe e Ben
Affleck.
Nel film la Hathaway interpreta
Elena McMahon, giornalista del Washington Post che
nel 1984 seguì le primarie americane e lo scandalo del
coinvolgimento politico nel commercio di armi.
Il romanzo omonimo è stato pubblicato nel 1996.
Per la Rees si tratta del secondo
lungometraggio in carriera, dopo aver prodotto una serie di
cortometraggi e aver esordito
con Mudbound nel 2017 (sempre
distribuito da Netflix). Rivedremo invece la Hathaway prossimamente
in Cattive
Acque al fianco di Mark Ruffalo e nel nuovo
adattamento di The
Witches ad opera di Robert Zemeckis.
Di seguito la sinossi ufficiale de
Il Suo Ultimo Desiderio:
Spinta dal senso di colpa, una
giornalista veterana di Washington, D.C. (il premio Oscar Anne
Hathaway) accetta di svolgere un compito per suo padre (il
candidato agli Oscar Willem Dafoe), trasformandosi da autrice a
ignara protagonista della storia che sta cercando di
pubblicare.
Arriva da Variety la notizia
che Tina Fey porterà il musical di Mean
Girls sul grande schermo. Il musical di Broadway
ideato dalla stessa Fey e basato sul film del 2004 (interpretato e
sceneggiato sempre dalla comica statunitense), arriverà al cinema
grazie alla Paramount Pictures.
“Sono davvero emozionata
all’idea di portare di nuovo Mean Girls sul grande schermo”,
ha dichiarato Tina Fey. “È incredibilmente
gratificante vedere quanto il film e il musical contino per il
pubblico. Ho trascorso sedici anni della mia vita con questi
personaggi. Sono il mio Marvel Universe e li amo
profondamente.”
Il film originale, uscito nel 2004
e diretto da Mark Waters, aveva come protagonista
Lindsay Lohan al fianco di Rachel
McAdams, Amanda
Seyfried e Lacey Chabert. Negli anni
il film è divenuto un piccolo cult non solo per via dei suoi
iconici personaggi (su tutti la perfida Regina King interpretata
dalla McAdams), ma anche grazie alla spumeggiante colonna
sonora.
Tina Fey scrisse
la sceneggiatura del film basandosi sul romanzo “Queen Bees &
Wannabees” di Rosalind Wisenman. Nel film la
Fey interpreta anche il ruolo di Miss Norbury. Del cast fa parte
anche Amy Poehler nei panni della madre di Regina:
la Poehler e la Fey hanno lavorato insieme diverse volte, tanto al
cinema quanto sul grande schermo, sia come attrici che in qualità
di conduttrici.
Costato appena 17 milioni di
dollari, il film ne incassò ben 130 in tutto il mondo, diventando
il film della carriera di Lindsay Lohan ad aver
guadagnato di più. Oltre al musical, il film ha ispirato anche un
videogame e il videoclip della canzone “Thank U, Next” di
Ariana Grande.
Dopo l’abbandono del regista
Travis
Knight, c’era da aspettarselo! Ed infatti
l’adattamento cinematografico di Uncharted ad
opera della Sony Pictures subisce l’ennesimo slittamento: era
altamente improbabile che il film riuscisse ad essere pronto per il
prossimo 18 dicembre; la pellicola arriverà adesso nelle sale
americane il 5 marzo 2021.
La notizia è stata riportata dal
giornalista di THR, Borys Kit, via Twitter. Nel
medesimo tweet, Kit ha anche rivelato che il nuovo adattamento di
Masters of the
Universe, che avrebbe dovuto debuttare al cinema
il prossimo marzo, è stata ufficialmente cancellato dal listino
della Sony.
Tornado a parlare di Uncharted,
di recente abbiamo appreso che la Sony avrebbe puntato
a Ruben Fleischer, tornato sul grande schermo
a novembre dello scorso anno con Zombieland – Doppio
colpo, come possibile sostituto di Travis
Knight. Al momento il regista non ha ancora firmato alcun
accordo, ma pare ci siano buone possibilità che sia proprio
Fleischer a raccogliere nuovamente le redini del travagliatissimo
progetto.
Tom
Holland resta collegato al progetto nei panni di
Nathan Drake, così come Mark Wahlberg in
quelli di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente,
Wahlberg avrebbe
dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa
quando David O. Russell era coinvolto
nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il
film come una origin story.
La sceneggiatura è stata firmata da
Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure
del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre
diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
In attesa dei
BAFTA, domenica prossima, e soprattutto degli
Oscar, il 24 febbraio, la Spagna ha assegnato i suoi riconoscimenti
al suo cinema, ovvero i premi Goya 2020.
Quest’anno la cerimonia è andata esclusivamente nella direzione di
Pedro Almodovar, che con il suo bellissimo
Dolore e Gloria ha conquistato sette
premi, tra cui quelli di miglior film, miglior regia, miglior
sceneggiatura e migliore attore a Antonio
Banderas.
Il film consolida in questo modo la
sua fama internazionale, mentre si aspettano ovviamente anche i
premi Oscar 2020,
dove Dolore e
Gloria è candidato per due statuette, quella al
miglior film internazionale e al migliore attore protagonista
(Banderas).
Tutti i vincitori dei Goya 2020F
HONORARY
GOYA: PEPA FLORES
BEST
MOVIE: PAIN AND GLORY
BEST
DIRECTOR: PEDRO ALMODÓVAR for Pain and
Glory
BEST
ACTOR: ANTONIO BANDERAS for Pain and Glory
BEST
ACTRESS: BELÉN CUESTA by The Endless
Trench
BEST ADAPTED
SCREENPLAY: BENITO ZAMBRANO, DANIEL REMÓN AND PABLO
REMÓN for Out In The Open
BEST ORIGINAL
SCREENPLAY: PEDRO ALMODÓVAR for Pain and
Glory
BEST SUPPORTING
ACTOR: EDUARD FERNÁNDEZ for While At War
BEST SUPPORTING
ACTRESS: JULIETA SERRANO for Pain and
Glory
BEST NEW
ACTOR: ENRIC AUQUER by Eye For An Eye
BEST NEW
ACTRESS: BENEDICTA SÁNCHEZ for Fire Will
Come
BEST BREAKOUT
DIRECTOR: BELÉN FUNES by A Thief’s
Daughter
BEST EUROPEAN
FILM: Les miserables, by LADJ LY. (France)
BEST ANIMATION
FILM: BUÑUEL IN THE LABYRINTH OF THE TURTLES,
SALVADOR SIMÓ
BEST PRODUCTION
DESIGN: CARLA PÉREZ DE ALBENIZ for While At
War
BEST DOCUMENTARY
FILM: Ara Malikian: A Life Among Strings, NATA
MORENO
BEST SPECIAL
EFFECTS: MARIO CAMPOY AND IÑAKI MADARIAGA for The
Platform
BEST SOUND: IÑAKI
DÍEZ, ALAZNE AMEZTOI, XANTI SÁLVADOR and NACHO ROYO VILLANOVA for
The Endless Trench
BEST COSTUME
DESIGN: SONIA GRANDE for While At War
BEST IBEROAMERICAN
FILM: HEROIC LOSERS, SEBASTIÁN BORENSZTEIN (ARGENTINA
/ SPAIN)
BEST ORIGINAL
SONG: JAVIER RUÍBAL for La intemperie
BEST ORIGINAL
MUSIC: ALBERTO IGLESIAS by Pain and Glory
BEST MAKEUP AND
HAIR: ANA LÓPEZ-PUIGCERVER, BELÉN LÓPEZ-PUIGCERVER
AND NACHO DÍAZ for While At War
BEST ARTISTIC
DIRECTION: JUAN PERDRO DE GASPAR for While At
War
BEST
CINEMATOGRAPHY: MAURO HARCE for What Burns
BEST
EDITING: TERESA FONT FOR Pain And Glory
BEST LIVE-ACTION SHORT
FILM: SUC DE SÍNDRIA, IRENE MORAY
BEST DOCUMENTARY SHORT
FILM: OUR LIFE AS REFUGEE CHILDREN IN EUROPE, SILVA
VENEGAS VENEGAS
BEST ANIMATED SHORT
FILM: MADRID 2120, JOSÉ LUIS QUIRÓS AND PACO
SÁEZ
A quasi due mesi esatti dall’arrivo
del film nelle sale, ecco che la Disney ha diffuso online i
character poster ufficiali del live action di
Mulan. Il classico d’animazione originale
è uscito nel 1998 ed è divenuto celebre anche grazie alla sua
colonna sonora e a canzoni quali “Reflection” e “I’ll
Make a Man Out of You”. Il live action, che non sarà un
musical, si concentrerà sulla storia e sulla leggenda originali,
ossia quella di una giovane donna che decide di sostituire suo
padre in guerra e salvare così il suo popolo.
Una delle più grandi differenze tra
il live action e il classico d’animazione Disney sarà l’assenza del
personaggio di Mushu, doppiato nel cartone
originale da Eddie Murphy. La regista Niki
Caro, che di recente ha presento il film a
Milano, aveva spiegato le ragioni dietro
l’assenza del piccolo drago rosso nel suo adattamento:
“Per me era inconcepibile
ricreare il personaggio d Mushu, perché nel film di animazione era
un personaggio perfetto, così come era perfetta la recitazione che
l’ha portato sul grande schermo. Per un senso di rispetto verso il
film d’animazione volevo che rimanesse quello, puntando nel live
action su una storia che voleva essere più vera e intima e al tempo
stesso epica. La cosa straordinaria del personaggio è la sua
sconfinata libertà e l’umorismo. C’è dell’umorismo anche nel live
action, che nasce dal rapporto di Mulan con questo mondo di soli
uomini, l’aspetto comico del fatto che, se vogliamo, si tratta di
una ragazza travestita da uomo in un mondo maschile.”
Il live action di
Mulan introdurrà una serie di nuovi
personaggi, come il Comandante Tung (interpretato
da Donnie Yen), che servirà da mentore alla
protagonista, o come Xian Lang (interpretata da
Gong Li), descritta come una potentissima
strega.
Di seguito i character poster con tutti i personaggi del live
action:
Liu Yifei (Il
Regno Proibito, Once Upon a Time) interpreta la
protagonista del film DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott
Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of
Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An
(Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con
la partecipazione di Gong Li (Memorie di una
Geisha, Lanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e
di Jet Li (Shao Lin Si, Arma
Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è
firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin &
Lauren Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Nonostante i toni del
MCU siano sempre leggeri,
con le dovute eccezioni di alcuni momenti cardine dell’intera
mitologia Marvel al cinema,
molti degli eroi che si annoverano nella schiera dei Vendicatori
hanno una storia di origine tragica.
Tra morte di genitori o parenti
prossimi e incidenti e infanzia rubata, molti degli eroi del
MCU nascondono ferite
profonde nel loro passato, ferite che, in alcuni casi, non si
rimarginano mai, ma che in altri sono state curate e riempite
proprio dall’esperienza di gruppo e famiglia che per loro ha
rappresentato l’essere un Avenger. Ecco i dieci eroi Marvel con il passato più
tragico:
Spider-Man
Peter
Parker è stato allevato dagli zii, dopo essere rimasto
orfano da bambino. Da adolescente, era spesso preso di mira perché
era debole ed era un perfetto obbiettivo per i bulli. Fino a che un
giorno non viene morso da un ragno radioattivo, cosa che lo rende
l’arrampicamuri che tanto ci è caro. Dopo aver usato i
suoi poteri come modo per fare soldi, Peter, arrabbiato perché il
compenso non era quello pattuito, lascia scappare un rapinatore che
ucciderà poi suo zio.
Erik Killmonger
Erik è il figlio di N’Jobu,
un principe wakandiano che
venne ucciso da suo fratello, Re T’Chaka, dopo che lui aveva
tentato di uccidere Zuri, per aver escogitato il suo piano per
utilizzare la tecnologia avanzata di Wakanda per aiutare le persone
di origine africana dall’oppressione in tutto il mondo. T’Chaka
lascia Erik da solo in Oakland, California, e come risultato, il
bambino cresce pieno di risentimento verso chi ha ammazzato suo
padre. Ora, in quanto adulto ed ex Navy Seal, Erik si guadagna da
vivere come mercenario, aspettando pazientemente la sua opportunità
di vendetta, che, come sappiamo, si concluderà con la sua stessa
morte.
Nebula
Crescere con Thanos come
padre adottivo non deve essere un’esperienza semplice da gestire.
Specialmente quando non sei la sua figlia preferita. Quando Nebula
era una bambina, Thanos uccise i suoi genitori, e allevò lei per
farla diventare un’assassina senza pietà, totalmente accecata dalla
fedeltà verso di lui. Gamora e Nebula erano sempre messe l’una
contro l’altra per testare le loro abilità.
Le sconfitte contro Gamora,
costavano a Nebula amputazioni e sostituzioni di parti del corpo
per implementarne la sua forza e renderla pari alla sorella.
Drax il Distruttore
Vi siete mai chiesto come
Drax si sia guadagnato il nome di Distruttore? Beh, Drax era
sposato e aveva una figlia, fino a che Ronan L’Accusatore,
lavorando per ordine di Thanos, non divise il mondo di Drax in due
metà, una destinata a morire, l’altra a vivere, per portare
equilibrio nell’Universo. Drax venne messo nella parte destinata a
vivere, ma la sua famiglia non fu così fortunata. Cercando
vendetta, ha viaggiato attraverso la galassia uccidendo i
responsabili della morte della moglie e della figlia. Quando viene
arrestato dai Nova Corps, veniamo a sapere che ha ucciso 22
persone.
Janet Van Dyne
Janet era un agente dello
S.H.I.E.L.D. il cui nome in codice era Wasp, era anche la moglie di
Hank Pym, l’Ant-Man originale. Nel 1987, Janet Van Dyne decise di
sacrificare la propria vita per impedire a un missile ICBM
sovietico di precipitare sul territorio americano, cosa che avrebbe
provocato milioni di vittime.
In realtà la donna non morì, ma
precipiò nel Regno Quantico, un luogo dove spazio e tempo non
esistono. Credendo che sua moglie fosse per sempre perduta, Hank si
ritira dalla sua attività di eroe come Ant-Man e focalizza tutta la
sua attenzione sulla loro figlia unigenita, Hope.
Valchiria
Brunilde era la leader
delle Valchirie fedeli a Odino, un gruppo di guerriere d’elita che
proteggevano Asgard. Quando Hela, la figlia di Odino, fuggì dalla
sua prigione, furono le valchirie le prescelte per andare a
riprenderla e ricondurla in prigione. Purtroppo, Hela riuscì a
sopraffare le Valchirie uccidendole tutte, tranne Brunilde.
Sconcertata dalla perdita delle sorelle e arrabbiata per il fatto
che Odino aveva mandato tutte loro a morire contro Hela, Brunilde
si ritira in esilio volontario sul pianeta Sakaar, cambiando il suo
nome in Scrapper 142 e servendo sotto un nuovo maestro come
specialista dell’acquisizione.
Tony Stark
Il playboy inventore della
tuta di Iron Man ha in realtà una vita che
non p tutta glamour come sembra. La sua turbolenta relazione con il
padre gli ha sempre fatto sentire un grande senso di vuoto e
perdita. È stato cresciuto dal suo maggiordomo, Edwin Jarvis, che
si abbracciò le responsabilità di essere una figura paterna che il
piccolo Tony non aveva mai avuto. Non appena la sua intelligenza
cominciò a crescere, Tony sviluppò anche un senso di superiorità
che il padre continuava a sminuire. Nel 1991, i suoi genitori
partirono per un viaggio, e non tornarono mai più a casa, rendendo
per sempre impossibile a Tony e ad Howard fare ammenda per la loro
relazione turbolenta.
Doctor Strange
Come Tony Stark, anche il
brillante Stephen Vincent Strange era innamorato della sua
grandezza. Da bambino, ha assistito all’annegamento di sua sorella
che venne compita da un attacco di crampi mentre nuotava. La sua
morte lo ha portato a giurare che avrebbe fatto per gli altri
quello che non era riuscito a fare per lei. Da adulto diventa uno
dei migliori neurochirurghi del mondo, ma questa sua competenza gli
diede anche il rovescio della medaglia: Strange divenne troppo
sicuro di sé e sfacciato, rendendo difficile per gli altri
avvicinarsi a lui. Dopo un incidente d’auto in cui le
sue mani rimangono gravemente danneggiate, con danni permanenti
alla struttura nervosa, la carriera da Neurochirurgo di Strange si
interrompe bruscamente.
Scarlet Witch
Da bambini, Wanda e Pietro
Maximoff erano al centro della guerra civile nel loro paese
d’origine, la Sokovia. Un giorno, durante una cena di famiglia, un
mortai colpì il loro appartamento, uccidendo i genitori e
intrappolando i due sotto le macerie per due giorni. Sapendo che le
Stark Industries avevano fabbricato quelle armi che avevano ucciso
i loro genitori, i fratelli divennero attivisti contro la compagnia
e poi contro i Vendicatori. Così, quando ll scienziato della HYDRA,
List, chiese loro di partecipare ad un esperimento per combattere i
Vendicatori, i due si offrirono volontari.
Vedova Nera
Reclutata da bambina dal KGB, è
stata indottrinata e addestrata presso l’Accademia della Stanza
Rossa per diventare un agente al servizio del Cremlino. Durante il
suo addestramento, ha guadagnato la reputazione di Vedova Nera, diventando una dei più
grandi assassini del mondo. Per completare la sua formazione, è
stata costretta a sottoporsi alla sterilizzazione come un modo per
porre fine a qualsiasi distrazione personale dalle missioni che le
venivano di volta in volta assegnate. Durante una delle sue
missioni, fu costretta a terminare un uomo innocente, l’evento
causò una rottura dentro di lei, un trauma che le fece lasciare
l’organizzazione e che la accompagnò per il resto della sua
vita.
Uno dei ruoli certamente più iconici
della carriera di Jim
Carrey è quello di Stanley Ipkiss nella commedia
fantastica del 1994 The Mask – Da zero a
mito. Grazie a quel ruolo, Carrey ottenne una
nomination ai Golden Globe e visto l’incredibile successo del film,
nel 2005 venne realizzato anche un sequel stand-alone,
Son of the Mask (uscito in Italia col
titolo The Mask 2), che però non vide il ritorno di Carrey
e non riuscì ad ottenere i consensi del predecessore.
Sono anni che i fan chiedono un
nuovo film basato sull’omonimo personaggio dei fumetti della Dark
Horse creato nel 1989 da John Arcudi e Doug Mahnke e sembra che lo
stesso Jim Carrey sia aperto alla possibilità di
tornare nei panni del timido bancario che si trasforma nel bizzarro
personaggio in zoot suit dalla faccia verde.
In occasione della promozione di
Sonic – Il
Film, Carrey ha rivelato in un’intervista con
ComicBook che,
sebbene non si preoccupi mai del futuro dei suoi film e dei suoi
personaggi quando è intento a girare, potrebbe lasciarsi convincere
a tornare nell’universo di The Mask, ma
ad una condizione:
“Non ragiono mai in termini di
sequel o cose del genere”, ha spiegato Jim
Carrey. “Voglio dire, Sonic andrebbe bene in relazione
a questo discorso perché non abbiamo ancora fatto evolvere del
tutto il personaggio di Robotnik. Per quanto riguarda The Mask,
personalmente, dipenderebbe dal regista. Davvero, tutto
dipenderebbe dal regista. Non voglio farlo tanto per farlo. Ma lo
farei soltanto se avessi la possibilità di lavorare con un regista
folle e visionario. Questo è certo.”
Cosa ne pensate? A voi piacerebbe un
sequel di The Mask con Jim
Carrey? Ricordiamo che il film originale fu un successo di
pubblico e critica e segnò il debutto di una giovane Cameron
Diaz sul grande schermo. Un anno dopo l’uscita del
film nelle sale, vennero prodotti una celebre serie tv
animata e un videogioco omonimi.
Prima ancora della release del
primo trailer
ufficiale di Birds of Prey, molti
rumor sostenevano che il Black Mask interpretato
da Ewan
McGregor nel film sarebbe stato omosessuale. A
sostegno di questa teoria sono poi arrivati gli ultimi spot tv del
film, che ci hanno non solo mostrato l’altro villain della storia,
Victor Zsasz (Chris Messina), ma
hanno anche spinto diversi fan a credere che i due cattivi del film
possano in realtà essere amanti.
Variety ha avuto la
possibilità di discutere a proposito della questione proprio con i
due attori in occasione della mostra dedicata al film e allestita
ad Hollywood. La celebre rivista ha chiesto ai due attori se i
rumor che stanno attualmente circolando sulla relazione tra i loro
personaggi corrispondano oppure no a verità. La loro risposta?
“È probabile!”.
“È veramente complicato”,
ha dichiarato McGregor. “La loro relazione è molto basata su…
diciamo che ci sono in ballo dei desideri e dei bisogni, questo è
certo”. Messina ha poi spiegato: “C’è un amore vero per
l’anarchia”, con McGregor che ha poi aggiunto in merito alla
presunta relazione: “Molto probabilmente, sì.”
Sembra quindi che la relazione tra
Black Mask e Victor Zsasz nel
film sarà aperta all’interpretazione dello spettatore, a differenza
dell’orientamento sessuale del personaggio di Renee
Montoya (interpretato da Rosie Perez),
dal momento che l’attrice Ali Wong (Finché forse
non vi separi) avrà il ruolo della sua ex fidanzata (anche se al
momento i dettagli sul personaggio non sono stati ancora
svelati).
Birds of Prey,
diretto da CathyYan,
arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel
cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Di recente è stato rivelato che
l’attore Alex Ferns, star delle miniserie Taboo e
Chernobyl, si è
unito ufficialmente al cast di The
Batman. Adesso, stando a quanto apprendiamo grazie a
IMDb Pro (via ComicBookMovie),
sembra che siano stati rivelati i dettagli sul personaggio che
l’attore scozzese interpreterà nel film.
È importante sottolineare che IMDB
Pro è una versione a pagamento di IMDB generalmente aggiornata
dagli addetti ai lavori che intendono pubblicizzare i propri film,
e non da utenti che cercano soltanto di prendersi gioco dei fan.
Fatta questa dovuta precisazione, sembra che Ferns avrà il ruolo
del Commissario Pete Savage nell’attesissimo
cinecomic di Matt Reeves.
Si tratta di un personaggio
inventato appositamente per il film, e al quale pare sia collegata
un’interessantissima teoria: se Pete Savage è il
commissario di polizia di Gotham City, allora è chiaro che questi
non può essere Jim Gordon, che sarà interpretato
da Jeffrey
Wright. Seguendo questa logica, è probabile che
The
Batman sarà ambientato agli inizi della carriera
di Bruce Wayne in qualità di Cavaliere Oscuro (cosa intuibile anche
dal casting di Robert
Pattinson, attore più giovane rispetto agli illustri
colleghi che lo hanno preceduto), con Gordon che non ricopre ancora
l’importante carica e che probabilmnete scalpita per raggiungere i
livelli più alti del Dipartimento di polizia di Gotham City.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che
le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios
di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of Justice,
Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita
nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The Batman esplorerà un caso
di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone
iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà
scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere
il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali
di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues
Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale
fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché
sono tutti sospettati“.
La morte di Kobe
Bryant ha sconvolto non solo il mondo del basket, del
quale l’atleta era uno degli esemplari più fulgidi, ma anche il
mondo della cultura, dello spettacolo e del cinema.
A questo mondo, Bryant ci si era
affacciato raccontando la sua esperienza e il suo amore per il
canestro in un cortometraggio dal titolo Dear
Basketball, che è stato premiato nel 2018 con l’Oscar
per il miglior corto d’animazione.
Il cortometraggio, visibile sopra,
racconta la sua esperienza personale con lo sport. Diretto da
Glen Keane e musicato da John
Williams, si tratta di un vero e proprio piccolo
gioiello.
Kobe Bryant è morto
nella mattina di domenica, 26 gennaio 2020, mentre in elicottero
con la figlia Gianna, 13 anni, e un altro passeggero, si recava
agli allenamenti della ragazzina che stava seguendo le orme
paterne. Anche Gigi, purtroppo, ha perso la vita nell’incidente.
Kobe e Gigi lasciano tre figlie e sorelle e Vanessa, madre e
moglie.
Nonostante le riprese aggiuntive e
le modifiche in fase di post-produzione per cercare di alleggerire
il tono di Suicide Squad in seguito
all’accoglienza riservata a Batman v Superman: Dawn
of Justice, pare che il film fosse ancora troppo dark e
crudo per la Warner Bros., soprattutto per quanto riguarda i look
di personaggi come Joker, Incantatrice e Harley Quinn.
Il personaggio della Mattacchiona è
stato interpretato da Margot Robbie, che presto
ritroveremo al cinema in Birds of
Prey. Di recente, il regista David
Ayer ha condiviso una versione alternativa del costume
inizialmente pensato per la supercriminale, molto diverso da quella
che abbiamo visto nel film del 2016.
Come si può vedere dall’immagine,
apparsa su Reddit e condivisa da
Ayer attraverso le sue storie di Instagram, il costume inizialmente
pensato per Harley Quinn era decisamente più audace e spregiudicato
rispetto a quello esibito dalla fidanzata di Joker al fianco della
Task Force X.
In Birds of
Prey la Mattacchiona sfoggerà un numero spropositato
di look diversi: in attesa dell’arrivo del film nelle sale, voi
quale versione del costume di Harley Quinn avreste preferito vedere
in Suicide Squad?
A proposito
di Suicide Squad,David
Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto
dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social
tutto il suo supporto e la sua
ammirazione nei confronti di James
Gunn, il regista ha rivelato a proposito
di The Suicide Squadche gli
sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è
stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra
strada”, ha spiegato Ayer.
Jennifer Aniston ha
rivelato di aver sempre voluto interpretare il ruolo di
Wonder Woman sul grande schermo, ma è
consapevole di aver aspettato troppo a lungo. La principessa
guerriera delle Amazzoni, che ha debutto nei fumetti nel lontano
1941, è stata interpretata da diverse attrici nel corso degli anni.
Tra le incarnazioni più iconiche c’è sicuramente quella di
Lynda Carter nella serie tv del 1975; più di
recente, invece, l’eroina è tornata sul grande schermo nel DCEU
grazie all’interpretazione di Gal Gadot.
Uscito nel 2017, il film
Wonder Woman diretto da Patty
Jenkins è stato un grandissimo successo, infondendo nuova
linfa all’Universo Cinematografico della DC e indirizzandolo verso
un nuovo percorso. Il sequel, Wonder Woman
1984, debutterà la prossima estate.
Jennifer Aniston è
ovviamente conosciuta per il ruolo di Rachel Green nella
popolarissima sit-com Friends. Tra i suoi film più celebri
si ricordano le commedie Una settimana da Dio, La verità è che
non gli piaci abbastanza e Due cuori e una provetta,
nonostante l’attrice abbia dimostrato la propria versatilità
recitando anche in film drammatici come Cake, per il quale
ha ricevuto il plauso della critica.
Più di recente, Jennifer Aniston è
stata lodata per il suo ruolo nella serie The Morning
Show al fianco di Reese Witherspoon e Steve Carell,
per il quale ha ricevuto una nomination ai Golden Globe e vinto un
SAG Award come
migliore attrice in una serie tv drammatica. Ed è stato proprio in
occasione dei premi assegnati dal sindacato degli attori che la
Aniston ha rivelato la sua passione per il personaggio di Diana
Prince.
Intervistata da Variety a pochi minuti dalla
sua vittoria ai SAG, Jennifer Aniston ha parlato
della sua carriera e dei ruoli che le piacerebbe interpretare in
futuro: “Volevo essere Wonder Woman, ma ho aspettato
troppo”, ha dichiarato l’attrice.
La Aniston ha poi rivelato di aver
ancora tanto da fare e, in qualità di attrice, di sentirsi in un
nuovo momento della sua carriera, in una sorta di nuovo percorso
creativo: “Ho appena capito di amare davvero quello che faccio…
in un modo che prima non credevo fosse possibile”.
E a voi sarebbe piaciuto vedere Jennifer
Aniston nei panni di Wonder Woman?
Vi ricordiamo
che Wonder Woman 1984 uscirà
il 6 giugno 2020. Il film è stato definito
dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che
poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso
team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma
che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale
definendolo “la prossima iterazione della
supereroina”.
“Il film racconterà un lasso di
tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio
di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi.
Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che
potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco
di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le
corde del cuore.“
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v
Superman: Dawn of Justice per poi tornare al
vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel
vedrà ancora Gal Gadot nei panni di
Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta
per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno
anche Chris Pine (volto del redidivo
Steve Trevor) e Pedro Pascal.
Torniamo a parlare di
Avengers: Endgame e del
grande successo che ha avuto in tutto il mondo. Il film ha sfondato
la barriera dei due miliardi, arrivando a diventare l’incasso più
alto della storia del cinema, trascinando in sala, più e più volte,
tantissimi fan che avevano sempre sognato di vedere su grande
schermo gli eroi dei fumetti, ma anche quei fan che si sono
accodati a Iron Man e compagnia nel corso degli 11 anni in cui è
stata costruita quella storia.
La grande sequenza finale del film
di Anthony e Joe Russo ha generato reazioni di
grandissimo entusiasmo nel pubblico, soprattutto in due momenti
precisi. Il primo è quello in cui finalmente Steve
Rogers solleva il Mjöllnir, battendosi faccia a faccia con
Thanos, tra le macerie e l’entusiasmo di Thor (che urla “Lo
sapevo!”). Il secondo è quello in cui i Vendicatori, tornati dal
regno dei morti, si schierano accanto a Cap sul campo di battaglia,
e lo stesso eroe paladino americano dice finalmente:
“Vendicatori Uniti!”.
Tra questi due momenti, davvero
emozionante è anche quello in cui, nel silenzio della disperazione,
dopo che Thanos le ha suonate di santa ragione a Steve armato di
martello e scudo, sentiamo la voce di Sam Wilson provenire
dall’auricolare di Steve che dice “Alla tua sinistra”,
mentre alle spalle del personaggio si aprono i portali di Strange
che portano in campo tutti i Vendicatori redivivi.
Ecco, di seguito potete ammirare un
emozionante video che registra proprio queste reazioni dalla sala.
Nonostante siano passati diversi mesi, l’emozione rimane
potentissima:
Ricordiamo che Avengers: Endgame è il
film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo
dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da
Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo
lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento
produttivo senza pari.
Henry Golding ha
rivelato di non aver parlato con la Marvel a proposito del ruolo di
Namor in Black
Panther 2. Dopo il suo debutto in Crazy &
Rich del 2018, Golding è diventato in breve tempo uno degli
attori più ricercati di Hollywood: lo abbiamo visto di recente in
Last
Christmas al fianco di Emilia Clarke e prossimamente lo
vedremo in The Gentlemen,
il nuovo film di Guy Ritchie. L’attore è attualmente impegnato con
le riprese di Snake Eyes, spin-off della saga di G.I.
Joe che arriverà nelle sale ad ottobre di quest’anno.
Black
Panther 2 è stato ufficialmente confermato lo scorso
anno in occasione della D23 Expo, ma da allora nulla o poco è stato
rivelato in merito al progetto. Gli aggiornamenti più recenti sul
sequel risalgono allo scorso ottobre, quando è stato rivelato che
il regista e sceneggiatore Ryan Coogler aveva
iniziato a delineare i contorni della nuova storia. Considerato
però che il sequel arriverà al cinema soltanto nel 2022, la cosa
non dovrebbe sorprendere più di tanto.
Ad ogni modo, le poche informazioni
sul film non hanno impedito ai fan di continuare a chiedersi chi
sarà il principale villain del sequel, con molti di loro pronti a
scommettere sul coinvolgimento di Namor il
Sub-Mariner. La cosa ha dato vita agli inevitabili
fantacasting, con Henry Golding che
sarebbe il favorito per interpretare il personaggio creato da Bill
Everett.
In una recente intervista con
MTV News in occasione della
promozione di The Gentlemen, è stato chiesto proprio a
Golding della possibilità di interpretare Namor nel MCU. Golding, grande appassionato
di fumetti, ha rivelato che Namor è uno dei suoi personaggi
preferiti della Marvel, perché “non è un
villain, non è un eroe, ma in un certo senso è un anti-eroe”.
L’entusiasmo nei confronti del personaggio era palese, ma quando è
stato chiesto all’attore se avesse mai parlato con i Marvel Studios a proposito del ruolo, l’attore
ha subito risposto: “No, ovviamente no”. Ciononostante,
Golding sembrerebbe aperto alla possibilità di interpretarlo.
Successo planetario capace di
incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con il maggior risultato
domestico di sempre secondo solo ad Avengers: Endgame e vincitore di
tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un nuovo
capitolo – Black
Panther 2– inserito nella Fase 5 del MCU, come confermato da Kevin
Feige.
Ryan
Coogler è stato confermato a capo
del sequel per
il quale curerà sia regia che sceneggiatura. Intervistato da
Indiewire, il filmaker americano ha confessato di non sentire
alcuna pressione per questo nuovo progetto e spiegato cosa intende
raggiungere con la prossima avventura di T’Challa:
“Credo che la pressione sarà
sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre
lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di
pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma
qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non
ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto,
quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di
concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo
alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia
che abbia un qualche tipo di significato.“
Kobe Bryant è
morto. La notizia, che lascia il mondo intero in stato di shock, è
stata diffusa da TMZ e poi confermata dai principali media
americani.
La causa della morte è stata un
incidente in elicottero: i quattro passeggeri, compreso il campione
di Basket e il pilota, sono morti sul colpo. L’ex giocatore dei
Lakers aveva 4 figlie che lascia, insieme alla moglie Vanessa, che
per fortuna non era sul velivolo.
UPDATE: purtroppo è stato
confermato che una delle figlie di Bryant, Gianna, detta Gigi, di
13 anni, era sull’elicottero con il padre. Anche lei non ce l’ha
fatta.
Considerato uno dei più grandi
giocatori di tutti i tempi, Bryant aveva anche vinto un premio
Oscar, nel 2018, per il cortometraggio Dear
Basketball. Il cortometraggio era stato realizzato
dal genio dell’animazione Glen Keane, con musiche
di John Williams. Quando si dice “un incontro tra
geni”. Il corto venne presentato al Tribeca del 2017 ed è narrato
in voce fuori campo dallo stesso Bryant.
L’atleta, che nel 2015 abbandonò la
scena, è stato il primo afroamericano a vincere un Oscar nella
categoria dei cortometraggi d’animazione e il primo ex atleta
professionista ad essere nominato e a vincere un premio Oscar in
qualsiasi categoria.
Arriverà il 10 febbraio su
Rai Uno il primo di quattro appuntamenti con
L’Amica Geniale – Storia del nuovo cognome, la
seconda stagione della serie di successo tratta dall’omonima
tetralogia scritta da Elena Ferrante. Per chi
fosse impaziente, i primi due episodi, già presentati alla
stampa, saranno proiettati al cinema il 27, 28 e 29 gennaio,
prima che lo show arrivi sulla rete ammiraglia.
La storia prende le mosse
esattamente dal finale della prima stagione. Troviamo Lila alle
prese con la nuova condizione di Signora Carracci, con un marito
dal quale sente di essere stata ingannata, dopo che ha scoperto il
suo accordo, in complicità con il fratello e il padre, con i boss
dei rione, quei fratelli Solara, che lei tanto ha cercato di
allontanare, rifiutando persino la mano di uno dei due. Dal canto
suo, Elena sembra vivere un periodo di smarrimento, la lontananza
di Lila e la divergenza delle loro scelte di vita la fa sentire
smarrita, tanto che persino lo studio sembra non interessarle più.
Chi invece continua a coinvolgerla è Nino Sarratore, che continua a
vedere a scuola e ad ammirare da lontano.
L’Amica Geniale – Storia del nuovo cognome è
fedele al romanzo
Il lavoro di adattamento, anche
questa volta portato avanti dal team di sceneggiatori formato da
Francesco Piccolo, Laura Paolucci
e da Saverio Costanzo, a tutti gli effetti
ideatore della serie e regista di quasi tutti gli episodi, continua
ad essere supervisionato dal “fantasma amico” della Ferrante,
secondo una definizione dello stesso Costanzo. Quest’opera di
supervisione si avverte profondamente, soprattutto considerando la
grande fedeltà alla pagina che almeno nei primi due episodi si
respira a pieno. Dopotutto anche nella prima stagione immagini e
parole procedevano di pari passo, con un fisiologico impoverimento
del testo nella trasposizione in video.
In questo secondo capitolo della
storia dell’amicizia tra Lenù e Lila non siamo più di fronte a due
bambine o ad adolescenti timide o turbolente. Le due protagoniste
sono diventate due giovani donne e in quanto tali cominciano a
scoprirsi non solo pensieri e interessi, sogni e ambizioni, ma
anche corpo. La scoperta del corpo, desiderato e violato, è un
passaggio fondamentale per questo capitolo della storia delle due
protagoniste, che vivono in maniera così differente, ma sempre
solitaria, un rapporto intimo e travagliato con il loro essere
donne.
La scoperta del corpo
Se nelle pagine scritte dalla Ferrante questo rapporto
tra l’essere donna e corpo è argomentato nelle pieghe della mente
di Elena, dal cui punto di vista è raccontato il romanzo, nella
serie assume la forma a volte un po’ fredda e didascalica della
voce (sempre di Elena) fuoricampo. Se da una parte questa scelta è
comprensibile, dato che la voce fuori campo è lo strumento
cinematografico adatto a trasporre la prima persona letteraria,
dall’altro l’effetto didascalico è inevitabile e l’impoverimento
concettuale una diretta conseguenza.
L’aspetto di questa grande
produzione che più è efficace, in questa stagione come nella
precedente, è la scelta del cast, ancora guidato da
Margherita Mazzucco e Gaia Girace, nei panni di Elena e Lila. I
volti, i tratti, i gesti dei giovani interpreti dei ragazzi e delle
ragazze del rione sembrano portarci indietro nel tempo, raccontano
preoccupazioni e saggezza spicciola, passioni e paure, con un
risultato di incredibile bellezza, soprattutto nelle sequenze
d’insieme.
Un ingente sforzo produttivo
L’Amica Geniale –
Storia del nuovo cognome è prodotta da The
Apartment e Wildside, parte di
Fremantle, e da Fandango in
collaborazione con Rai Fiction, in collaborazione
con HBO Entertainment e in co-produzione con
Umedia. Si comprende subito che il grande sforzo
economico e la destinazione internazionale del prodotto ne fanno
uno dei progetti più impegnativi mai realizzati nella serialità
italiana. Saverio Costanzo ha portato per mano
Lina e Lenù durante la loro infanzia e adolescenza e ora, con nuovi
cognomi e ruoli da indossare, si fa aiutare da Alice Rohrwacher, a cui è stata affidata la
regia degli episodi 3 e 4, quelli che saranno completamente
ambientati ad Ischia, “una storia dentro la storia” come
ha detto la regista, e che racconteranno di eventi che cambieranno
per sempre il rapporto tra le due protagoniste.
Con l’ambizione del grande romanzo
di formazione, che non risparmia squarci sulla società che cambia e
si trasforma, L’Amica Geniale – Storia del nuovo
cognome si conferma un buon adattamento del romanzo (come
era già accaduto per la prima stagione) che però tende a
semplificarne i conflitti e le criticità, in virtù di una
narrazione più fruibile al pubblico.
Dopo le prime voci di una trattativa
in merito, arrivate lo scorso ottobre, arriva, via Deadline, la
conferma che Robert Zemeckis dirigerà e
co-sceneggerà, al fianco di Chris Weitz, il live
action di Pinocchio in lavorazione alla
Disney.
Andrew Miano e
Chris Weitz produrranno il film con la loro
compagnia Depth of Field con Weitz che scriverà la
sceneggiatura. Il regista di Paddington, Paul
King, era stato inizialmente scelto per dirigere, ma
all’inizio dell’anno ha dovuto abbandonare il progetto per ragioni
sconosciute. Anche David Heyman, che era a bordo
per la produzione, non è più coinvolto nel film.
Con Le
Streghe in post-produzione, Robert
Zemeckis ha iniziato pensare che non è prematuro
approcciarsi a Pinocchio.
Il famoso regista ora cercherà di
orientare il processo di casting, in particolare cercando di
trovare il suo Geppetto, ruolo per cui è stato fatto il nome di Tom
Hanks, ma alla fine ha passato.
Il film d’animazione originale
racconta la storia di un burattino vivente che, con l’aiuto di un
grillo parlante in qualità di coscienza, deve dimostrarsi degno di
diventare un ragazzo vero. Il film si aggiunge alla lunghissima
lista di live action prodotti e in produzione da Disney, basti
pensare che solo quest’anno sono usciti Dumbo, Il Re
Leone e Aladdin, e gli
ultimi due sono stati dei successi al box office.
Negli ultimi anni, Zemeckis è stato
più concentrato su film drammatici destinato ad un pubblico di
adulti, come Flight o Allied, o ancora il
bellissimo Benvenuti a Marwen, rispetto
ai grandi blockbuster per tutta la famiglia che ha firmato nel
corso della sua carriera. Il suo prossimo film sarà il nuovo
adattamento de Le Streghe con Anne
Hathaway.
Il live action di
Pinocchio della Disney arriverà il 12
marzo del 2021.
Noah Mills dunque
si unirà a Anthony Mackie, Sebastian Stan, Daniel Bruhl,
Emily VanCamp, Wyatt Russell, Desmond Chiam e Miki
Ishikawa. È stato rivelato che Bruhl riprenderà il suo
ruolo di Barone Zemo mentre VanCamp tornerà come Sharon Carter (aka
Agente 13), e Russell interpreterà John Walker che è anche
conosciuto nei fumetti come il fanatico Super Patriot. I dettagli
specifici della storia e altri ruoli vengono tenuti strettamente
nascosti. La Disney ha rifiutato di commentare il nuovo ingresso
nel cast dunque non resta che aspettare ulteriori notizie.
The Falcon and The Winter Soldier è la serie di
prossima uscita nel quale
Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro
ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter
Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.
Vi ricordiamo che nel cast di
The Falcon and The Winter Soldier è
previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo
cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e
Civil War e Daniel Bruhl, nei panni
del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di
The Falcon and The Winter Soldier , il lancio è
fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The
Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The
Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings,
The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i
sei episodi.
Probabile, visti gli esiti di
Avengers:
Endgame, che lo show si concentrerà sulla
dinamica del rapporto tra le due figure più vicine a Captain
America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per
garantire la sicurezza mondiale.
In occasione del Nuovo Anno Lunare,
che cade il 25 gennaio, la Marvel ha diffuso un nuovo poster
de Gli Eterni, un artwork, in realtà,
dove vediamo la squadra con i costumi che quasi certamente vedremo
anche al cinema.
Basandoci sui precedenti concept
art, sembra che i quattro personaggi che sono stati mostrati nel
poster siano: Thena (Angelina Jolie), Ikaris (Richard Madden),
Ajak (Salma Hayek), and Phastos (Brian Tyree Henry). Eccoli di
seguito:
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Dopo alcune indiscrezioni risalenti allo scorso
maggio, torna prepotentemente sotto i riflettori la possibilità
che in Doctor Strange
2 ci sarà spazio per l’eroe Marvel noto con il nome di
Fratello Voodoo.
A rimettere in giro la voce di un
coinvolgimento del nuovo personaggio Marvel è un casting call apparso su
The
Illuminerdi, in cui sembra che Marvel cerchi, per il cast di
supporto di Doctor Strange in the Multiverse of
Madness, un attore con tratti caraibici, con la
menzione specifica di Haiti. Anche se non c’è direttamente il nome
di Jericho Drumm, ovvero Fratello
Voodoo, la descrizione coincide con quella dello
stregone.
Ovviamente non sappiamo se il
personaggio coinciderà con l’eroe Marvel né in che modo si potrà
inserire il personaggio nella storia, ma sarà interessante scoprire
come lo Studio procederà ad arricchire di eroi questa suo nuova
fase.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange
2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision. Le riprese
dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita
dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con
Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda
Swinton, Chiwetel
Ejiofor e Rachel McAdams.
Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware
inEndgame.
Dopo il successo de Il
Re Leone e lo strano caso della nomination ai
Golden Globes 2020 a miglior film d’animazione per
il remake Disney, la Casa di Topolino mette in cantiere il live
action di Bambi, di nuovo un film con
protagonisti degli animali che sarà certamente realizzato
completamente in computer grafica, portando allo stesso “corto
circuito” creatosi proprio con Il Re
Leone.
THR riporta
che la Disney ha assunto Geneva Robertson-Dworet e
Lindsey Beer per scrivere il live action del
remake di Bambi. I film precedenti
di Robertson-Dworet includono il Tomb
Raider del 2018 e Captain Marvel. mentre Beer ha
scritto la commedia romantica targata Netflix, Sierra Burgess is a
Loser, e scritto Chaos
Walking, con Daisy Ridley e
Tom Holland.
Bambi,
uscito nel 1942, è un lungometraggio di animazione statunitense,
prodotto dalla Walt Disney e basato sul romanzo Bambi, la vita
di un capriolo dell’autore austriaco Felix Salten. Il film fu
distribuito dalla RKO Radio Pictures negli Stati Uniti il 13 agosto
1942, ed è il quinto Classico Disney. In Italia uscì l’11 febbraio
1948.
Arriverà il 7 febbraio in sala
Birds of Prey, il nuovo film targato DC
Warner Bros che racconterà la prima avventura da solista di Harley
Quinn (Margot
Robbie) dopo che il personaggio è stato presentato in
Suicide Squad.
Di seguito, ecco un backstage dal
film con protagonista l’attrice nominata agli Oscar impegnata in
una scena di interrogatorio con Ewan McGregor, che
interpreta Black Mask, il villain della storia.
Birds of Prey,
diretto da CathyYan,
arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel
cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“