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The Falcon and The Winter Soldier: due misteriose aggiunte al cast

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Deadline riporta che Desmond Chiam (Now Apocalypse) e Miki Ishikawa (The Terror: Infamy) si sono uniti al cast di The Falcon and The Winter Soldier su Disney +.

I due attori si un cast che comprende, ad oggi, Anthony Mackie (Sam Wilson), Sebastian Stan (Bucky), Daniel Bruhl (barone Zemo), Wyatt Russell (agente statunitense) ed Emily VanCamp (Sharon Carter). Sfortunatamente, i dettagli sui ruoli di Chiam e Ishikawa non sono stati rivelati, quindi potrebbero interpretare personaggi famosi dei fumetti o creazioni completamente nuove per la serie Disney +.

Di conseguenza, sembra che dovremo aspettare fino al prossimo agosto per scoprire più dettagli, ma la Marvel è destinata a rivelare qualcosa ai suoi fan, prima di allora, poiché presto avremo un trailer e delle foto che ci mostreranno di più.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo.

Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Last Christmas, recensione del film con Emilia Clarke

Last Christmas, recensione del film con Emilia Clarke

Last Christmas è una perfetta commedia romantica natalizia, e per questo ancora più romantica delle commedie romantiche che sono ambientate negli altri periodi dell’anno. Diretto da Paul Feig e scritto a quattro mani da Emma Thomson (che nel film interpreta la mamma della protagonista) e suo marito, il film narra la dolce avventura sentimentale di Kate (Emilia Clarke) e Tom (Henry Goldin) che si conoscono davanti al negozio di articoli natalizi dove lei lavora vestita da elfo, alle dipendenze di Santa, un’esilarante Michelle Yeoh. L’amore sboccia tra le vie di una Londra che sembra piccina e illuminata come un carillon, che si gira a piedi, chiacchierando, e a volte imprecando.

L’aspetto particolarmente godibile di Last Christmas consiste proprio nell’aggiunta qua e là di una spruzzata di cinismo iperrealistico, che a tratti àncora alla realtà, nonostante la cornice della storia sia più virata alla fiaba natalizia con neve, lucine e cori angelici. Emma Thomson scrive per sé la parte di una madre problematica che dà molto materiale al personaggio di Emilia Clarke per innescare il motore della narrazione, esattamente come tutto il contesto familiare della giovane, complesso e così realistico nel raccontare di incomunicabilità e differenze culturali: si tratta di immigrati dell’ex Jugoslavia che patiscono quindi tutti gli attuali timori generati dalla Brexit.

Il regista di Un Piccolo Favore, Ghostbusters (2016), Le Amiche della Sposa e Corpi da Reato, narra, con lo stesso tono goliardico delle sue precedenti commedie, la tenerezza più semplice. Ed è così dolce osservarne lo sviluppo a piccole tappe, soprattutto nella premura del personaggio di Tom, che accudisce con nobile distacco Kate.

Nonostante sia già stata ambientazione perfetta per molte commedie romantiche, anche a sfondo natalizio, basti pensare a Love Actually, la capitale inglese non sembra la location perfetta per questa storia, ma probabilmente è proprio questo che attira di più di Last Christmas. La vita non scorre “liscia come l’olio”, ma è ricca di contraddizioni, sia dal punto di vista dei personali turbamenti interiori, sia da quello dei fatti che si scatenano attorno a noi, e Kate vive precisamente questa evoluzione, partendo da sé per poi muoversi trasversalmente accogliendo alti e bassi, anche con difficoltà. Percorso vissuto in maniera analoga, in sottofondo, dal personaggio di Santa, la responsabile di lavoro della protagonista, kitsch e rigida come nel miglior condensato di stereotipo cinese.

Emilia Clarke, protagonista rock di Last Christmas

Il volto espressivo e fresco, con l’allure rock sbandata della Clarke, è la perfetta miscela che restituisce tutte le sfumature necessarie alla conduzione della storia, in particolare per quella punta di sarcasmo aspro che cade lieve e gelato proprio come neve dal cielo. Si potrebbe definire dolce ma inesorabile, Last Christmas, proprio come gli innumerevoli senzatetto che si vedono nel corso del film in contrasto con le canzoni di Natale.

Perché in fondo quello che più amiamo delle storie, oltre al lieto fine, è che siano inspiegabilmente assonanti con il nostro mondo e ci lascino a bocca aperta. Come nelle migliori avventure sentimentali in cui tutto quello che interviene nella storia, per sconvolgerla, sarà poi un nutrimento per la stessa, nuova linfa, per una giusta fioritura.

Odio l’estate: il nuovo film con Aldo, Giovanni e Giacomo

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Odio l’estate: il nuovo film con Aldo, Giovanni e Giacomo

Arriverà il 30 Gennaio 2020 Odio l’estate, il nuovo film con Aldo, Giovanni e Giacomo, regia diretto da Massimo Venier e distribuito da Medusa Film.

Nel film protagonisti oltre al trio comico anche LUCIA MASCINO, CARLOTTA NATOLI, MARIA DI BIASE con ROBERTO CITRAN con la partecipazione straordinaria di MASSIMO RANIERI e con la partecipazione straordinaria di MICHELE PLACIDO.

La trama del film Odio l’estate

Le regole per una vacanza perfetta: non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma soprattutto non si prenota la stessa casa. Aldo Giovanni e Giacomo partono per le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale, l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione per Massimo Ranieri.  Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto. Lo scontro è inevitabile e spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga.

Aldo Giovanni e Giacomo ci raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

soggetto e sceneggiatura DAVIDE LANTIERI, MICHELE PELLEGRINI, MASSIMO VENIER, ALDO GIOVANNI e GIACOMO – musiche BRUNORI SAS – prodotto da Paolo Guerra per AGIDI DUE in collaborazione con MEDUSA FILM e SKY CINEMA con il contributo di FONDAZIONE APULIA FILM COMMISSION distribuzione MEDUSA FILM

WandaVision: Doctor Strange apparirà nella serie Disney+?

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WandaVision: Doctor Strange apparirà nella serie Disney+?

Al Comic-Con di San Diego di quest’anno, è stato confermato che la serie WandaVision sarebbe stata collegata agli eventi di Doctor Strange in the Multiverse of Madness e che il personaggio di Scarlet Witch sarebbe apparso nel film.

Adesso, un nuovo rumor suggerisce che i Marvel Studios starebbero valutando la possibilità di far apparire il personaggio dello Stregone Supremo interpretato da Benedict Cumberbatch nella serie con Elizabeth Olsen e Paul Bettany destinata a Disney+.

Non sono stati rivelati ulteriori dettagli, a parte il fatto che il cameo dello Stregone potrebbe arrivare nell’episodio finale di WandaVision: la cosa potrebbe avere un senso, dal momento che – come vi abbiamo già spiegato – la serie sarà direttamente collegata al sequel di Doctor Strange che arriverà al cinema nel 2021; un’apparizione di Strange nell’episodio finale potrebbe collegare in maniera adeguata le due storie e preparare così il terreno per ciò che verrà poi raccontato sul grande schermo.

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Wandavision sarà una sitcom classica con la grandezza e l’epica tipiche della Marvel, ha dichiarato uno dei registi Matt Shakman (Game of Thrones, The Boys), confermando le voci sul tono specifico dello show e l’ambientazione.

Non possiamo dire molto e in questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma assolutamente giusto“.

Come rivelato da Charles Murphy nel nuovo episodio del suo podcast, la produzione dovrebbe partire il 4 novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la “casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato anche il titolo di lavorazione dello show, “Big Red“.

Fonte: ComicBookMovie

Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà influenzato dagli eventi di Endgame?

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Con tutti i cambiamenti ai quali è andato incontro Guardiani della Galassia Vol. 3 fin dal suo primissimo annuncio, molti fan continuano a chiedersi se gli eventi di Avengers: Endgame abbiano in qualche modo influenzato la sceneggiatura del film di James Gunn.

A sciogliere ogni tipo di dubbio è stato lo stesso regista e sceneggiatore in un recente Q&A su Instagram, il quale ha specificato: “La sceneggiatura cambierà perché io cambio sempre le mie sceneggiature fino a quando non iniziamo a girare. Ma non è assolutamente cambiata per qualcosa che è successo in Endgame, perché sapevo esattamente cosa sarebbe accaduto in quel film prima ancora di scrivere il terzo Guardiani.”

James Gunn ha scritto e diretto tutti i film dedicati ai Guardiani della Galassia che sono attualmente arrivati al cinema. Al momento non sappiamo ancora quale sarà la trama di Guardiani della Galassia Vol. 3.

Prima che il terzo Guardiani della Galassia entri ufficialmente in produzione, Gunn lavorerà all’annunciato reboot del film Suicide Squad di David Ayer, intitolato semplicemente The Suicide Squad. Molti attori del film del 2016 torneranno nella pellicola di Gunn, tra cui Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney e Viola Davis. Tra le new entry figurano invece Idris Elba, John Cena, David Dastmalchian e Daniela Melchior.

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Scritto e diretto da James Gunn, Guardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Fonte: CBR.com

Star Wars: perché Il Risveglio della Forza è simile a Una Nuova Speranza

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Una delle maggiori critiche mosse a Star Wars: Il Risveglio della Forza è il fatto che il film presenti, all’interno della sua struttura narrativa, molte similitudini con il primo glorioso capitolo della saga, Una Nuova Speranza.

Di queste somiglianze ne è consapevole lo stesso regista del film J.J. Abrams, incaricato dalla Disney e dalla Lucasfilm di dirigere anche l’attesissimo capitolo finale della trilogia sequel, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Adesso che il film si appresta a fare il suo debutto nelle sale (in Italia arriverà questo mercoledì!), Abrams è tornato a parlare di quelle similitudini tra la sua prima avventura nell’universo di Guerre Stellari e la pellicola del 1977, dichiarando che la cosa è stata intenzionale:

“Chiaramente, ci sono alcune cose che abbiamo fatto in maniera intenzionale. In un certo senso, volevamo che la storia si ripetesse e abbiamo seguito uno scherma ben preciso prima di mostrare al pubblico tutti quei nuovi personaggi”, ha spiegato J.J. Abrams.

Il regista ha poi aggiunto: “Questo Stormtrooper che scappa dal Primo Ordine… che rovista tra le pieghe della storia dei film che conosciamo. E questo pilota di successo… non conosciamo la sua storia, ma si è unito alla Resistenza per trovare Leia, che anni dopo non riesce ancora a smettere di combattere, dal momento che ne sente il richiamo a migliaia di distanza. Dov’è Han a questo punto? Che cosa sta facendo?”

Nelle intenzioni di Abrams c’era quindi la volontà di mescolare il vecchio con il nuovo, riportare nella storia personaggi già esistenti e confermare da che parte stanno. Secondo Abrams, tutto questo faceva parte di una strategia attuata per onorare l’eredità del franchise.

E ancora: “Esiste un’arma grande, enorme, di dimensioni planetarie ne Il Risveglio della Forza? Sì. E fa esplodere le cose? Sì, le fa esplodere. Ci sono innegabili parallelismi, ma a ragione, perché non c’era un film di Star Wars da tantissimi anni e i prequel raccontavano fatti antecedenti alla trilogia originale… quindi volevo davvero rivisitare il vecchio prima di raccontare il nuovo. Questa era la vera sfida.”

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: CBR.com

The Falcon And The Winter Soldier: Desmond Chiam e Miki Ishikawa nel cast

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Cresce l’attesa per il debutto della nuova serie Marvel The Falcon and The Winter Soldier  che arriverà su Disney Plus. Ebbene oggi Deadline rivela che due attori hanno fatto il loro ingresso nel cast della serie.

Si tratta di Desmond Chiam e Miki Ishikawa che si uniranno a Anthony Mackie e Sebastian Stan nel progetto che espanderà l’Universo Cinematografico Marvel oltre il grande schermo.  Al momento però non sappiamo i loro ruoli dunque non resta che aspettare ulteriori sviluppi.

The Falcon And The Winter Soldier, la serie tv

The Falcon and The Winter Soldier  è la serie di prossima uscita nel quale Anthony Mackie e Sebastian Stan  riprenderanno i loro ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.

Vi ricordiamo che nel cast di The Falcon and The Winter Soldier  è previsto anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico, ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo.

Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier , il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Joker: come Todd Phillips ha scoperto del “sì” di Joaquin Phoenix

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Stando a quanto dichiarato da Todd Phillips, Joaquin Phoenix non avrebbe mai detto ufficialmente “sì” al ruolo di Arthur Fleck in Joker, il cinecomic della Warner Bros. campione d’incassi.

Di recente, Phillips ha parlato di Joker con il Los Angeles Times e della maniera in cui ha provato a convincere Phoenix ad accettare di prendervi parte, dichiarando che all’inizio l’attore non sembrava particolarmente interessato al progetto e di aver faticato parecchio prima che Joaquin accettasse di farne parte.

“Più lo conoscevo, più uscivo con lui e passavamo del tempo insieme a parlare di come sarebbe stato il film…”, così Phillips avrebbe convinto Phoenix a fare Joker. “Poi un giorno, si è presentato magicamente”, ha spiegato il regista. “Non ha mai detto ‘sì’ alla parte. Si è direttamente presentato alla prova costumi. È stata una collaborazione incredibile.”

Tutto ciò non fa altro che confermare la personalità fuori dalla schemi di Joaquin Phoenix e il suo modo di approcciarsi ad un progetto o ad un ruolo in maniera estremamente singolare. Sono noti a tutti i comportamenti intemperanti che l’attore candidato all’Oscar ha avuto sul set, ma è innegabile quanto Phoenix sia riuscito a fare davvero suo il personaggio, entrando nella storia in maniera totalizzante, da professionista indiscusso quale è.

LEGGI ANCHE – Joker sequel: Todd Phillips non ne ha ancora parlato con Joaquin Phoenix

Joker vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Billions 5: Roma Maffia e Daniel Breaker nel cast

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Billions 5: Roma Maffia e Daniel Breaker nel cast

Arrivano i primo nomi di nuovi volti per Billions 5, l’annunciata quinta stagione della serie tv Billions firmata Showtime. Ebbene oggi Deadline rivela che due attori hanno fatto il loro ingresso nel cast.

Si tratta di Roma Maffia e Daniel Breaker che entreranno a far parte del gruppo di nuovi volti della serie. Maffia reciterà nel ruolo di Mary Ann Gramm, la brillante e dura procura distrettuale di Manhattan. Breaker è ricorrente nel ruolo di Scooter Dunbar, il brillante e bloccato capo dello staff del titano Michael Michael (Corey Stoll).

Billions 5

In Billions 5 protagonisti sono il premio Oscar, vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore dell’Emmy e Golden Globe Damian Lewis, Billions è una delle serie drammatiche più importanti della rete, con una media di cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le piattaforme. Le prime tre stagioni di Billions sono andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su Now Tv.

Quando tutti sono fuori per cercare vendetta, nessuno è al sicuro.  Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck Rhoades (Giamatti), ex nemici, e Wendy Rhoades (Maggie Siff), moglie del primo e fidata consigliere del se condo, si sono uniti per formare un’alleanza difficile da pensare ma molto efficace, mirata allo sradicamento di tutti i loro rivali, tra cui Grigor Andolov (guest star John Malkovich), Taylor Mason (Asia Kate Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e Waylon “Jock” Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in questa stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è alto il prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La serie vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola Rashad, Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e Malin Akerman.

Billions è stato creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew Ross Sorkin.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, un personaggio amato dai fan apparirà nel film

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I fan non aspettano altro che l’arrivo di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker nelle sale, non solo perché si tratta del capitolo finale della trilogia sequel, ma anche perché il film segnerà ufficialmente la fine della saga degli Skywalker.

In una recente intervista con il magazine giapponese Sora News, il regista del film J.J. Abrams sembra aver confermato che in Episodio IX ci sarà una gradita sorpresa per tutti gli appassionati del franchise: si tratta del cameo di un personaggio dell’universo di Guerre Stellari molto amato dai fan, ossia Ahsoka Tano, apparso nel film d’animazione Star Wars: The Clone Wars, nella serie omonima e in Star Wars Rebels. 

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Durante l’intervista è stato chiesto ad Abrams quale fosse il suo personaggio preferito della saga: il regista ha risposto Han Solo e ha poi rigirato la domanda al giornalista, che ha risposto menzionando la giovane Padawan Jedi di Anakin Skywalker. A quel punto Abrams ha dichiarato: “Mmm… Ahsoka, eh? Bene! Allora, probabilmente dovrai guardare con molta attenzione L’Ascesa di Skywalker!”

Le parole di J.J. Abrams confermano, dunque, che in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ci sarà un cameo – o comunque un riferimento di qualche tipo – ad Ahsoka Tano, anche se il modo in cui il personaggio verrà integrato all’interno della storia rimane ovviamente un segreto.

LEGGI ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker: Kylo Ren incontra Palpatine nella nuova clip

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: ComicBookMovie

L’Ordine Nero: le action figure dettagliate di Iron Studio

L’Ordine Nero: le action figure dettagliate di Iron Studio

Possiamo affermare, senza paura di essere smentiti, che l’Ordine Nero (i figli di Thanos) non è stato sfruttato a pieno, né in Avengers: Infinity War che in Avengers: Endgame. Nonostante siano stati protagonisti di alcune scene di battaglia davvero memorabili, è stato evidente che, a parte Ebony Maw, nessuno di loro ha avuto la gloria che meritava, sul grande schermo.

Tuttavia, la loro rappresentazione sullo schermo ha comunque richiesto un ingegno e un gesto artistico notevoli, per poterli realizzare per il grande schermo. Adesso, Iron Studios, ha dato loro giustizia in un magnifico set di action figure che li vede disposti in posa d’attacco accanto al loro “padre”, Thanos.

Il set prevede cinque pezzi in cui la statuina del Titano Pazzo risponde alla cifra di 199.99 dollari, mentre tre dei quattro membri dell’Ordine Nero, Corvus Glaive, Ebony Maw e Proxima Midnight, costano “solo” 129.99 al pezzo. A causa della stazza della statuina, Cull Obsidian costa 249.99 dollari.

Le statue, la loro grandezza e la loro fattura permettono di ammirare ogni piccolo dettagli dei costumi e delle fattezze che presentano nel film. Peccato che bisognerà aspettare finoad ottobre 2020 affinché queste piccole opere d’arte siano disponibili!

Thanos

Corvus Glaive

Ebony Maw

Proxima Midnight

Cull Obsidian

Il team

Power Rangers: ufficiale il nuovo reboot, ecco chi lo dirigerà

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Power Rangers: ufficiale il nuovo reboot, ecco chi lo dirigerà

Lo scorso luglio avevamo appreso che la Hasbro era intenzionata a proseguire con la saga cinematografica dei Power Rangers, nonostante i risultati poco incoraggianti del reboot del 2017 di Dean Israelite al box office mondiale.

Adesso, arriva la conferma che un nuovo reboot del franchise di Power Rangers è ufficialmente in sviluppo e che il progetto è stato affidato a Jonathan Entwistle, creatore della serie Netflix The End of the F***ing World.

Entwistle si occuperà della regia del nuovo film, mentre la sceneggiatura porterà la firma di Patrick Burleigh, autore dello script di Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga.

Il nuovo film sarà l’ennesimo riavvio del franchise, quindi non sarà in alcun modo collegato alle pellicola del 2017 né tantomeno vedrà il ritorno del cast del film di Israelite che, ricordiamo, annoverava Dacre MontgomeryNaomi ScottRJ CylerTrini Kwan, Ludi Lin, Elizabeth Banks, Bryan Cranston e Bill Hader.

Al momento non sono stati rivelati dettagli sulla trama del nuovo film, ma stando alle prime indiscrezioni al centro della storia dovrebbe esserci un viaggio nel tempo: i teenager che scopriranno di avere la capacità di trasformarsi negli eroi del titolo verranno trasportati negli anni ’90 – epoca d’oro per il franchise – e dovranno riuscire a trovare un modo per ritornare nel presente.

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Sbarcato nelle sale nella primavera del 2017 sgomitando contro la ricca concorrenza (vedi La Bella e la Bestia), la pellicola diretta da Dan Israelite era riuscita a racimolare “appena” 142 milioni di dollari, che confrontati ai 100 del budget sono davvero una cifra irrisoria.

L’esperimento è riuscito a catturare l’attenzione dei fan e soprattutto del cast originale dello show anni ’90, tanto che Jason David Frank Amy Jo Johnson, gli originali Green e Pink Rangers, hanno persino partecipato al film in un cameo.

Fonte: The Hollywood Reporter

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, i Jedi Mind Tricks in una nuova clip!

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Dopo la clip che rivela l’incontro tra Kylo Ren e Palpatine, è stata distribuita in rete una nuova breve sequenza di Star Wars: L’ascesa di Skywalker, che rivela Poe, Finn e Rey in missione segreta, sopraffare gli Stormtrooper con blaster e con i famosi Jedi Mind Tricks, i trucchetti jedi che avevano aiutato anche Obi-Wan Kenobi in Una Nuova Speranza a “nascondere” i droidi alle truppe dell’Impero.

In questo caso, invece, è Rey che riesce a persuadere le guardie con l’armatura bianca: è perfettamente normale che un pilota della Ribellione, un disertore e una Jedi si trovino in quel posto! Ecco la clip:

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Marvel: Kevin Feige conferma che il prossimo grande crossover è in sviluppo

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A partire dal 2020, i fan dell’Universo Cinematografico Marvel vivranno un’annata davvero incredibile, non solo per l’avvio dell’attesissima Fase 4 ma anche per l’arrivo delle serie direttamente collegate al MCU che faranno il loro debutto su Disney+.

Ciononostante, non è ancora stato annunciato un nuovo ensemble movie, ossia un nuovo film in stile Avengers che vedrà riunita l’inedita squadra di vecchi e nuovi supereroi, né tantomeno sappiamo con precisione quando i personaggi degli X-Men o dei Fantastici Quattro verranno ufficialmente introdotti nel MCU.

A tal proposito, in una recente intervista in occasione del Brazilian Comic Con, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato che ci sono già dei piani in corso per il prossimo grande crossover che riunirà tanto il passato quanto il futuro del MCU sul grande schermo.

“Nel MCU è tutto interconnesso, ma preferiamo concentrarci su un film alla volta. Stiamo realizzando il miglior film dedicato a Black Widow che potessimo fare… lo stesso discorso vale per Gli Eterni, Shang-Chi, Doctor Strange, Thor, Captain Marvel, Black Panther e per l’evoluzione delle loro storie.”

Feige ha poi aggiunto: “È chiaro, è sempre divertente vederli tutti insieme all’interno di un film più grande. Il che, lo giuro, è assolutamente nei nostri piani.”

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Ovviamente non ci è dato sapere nulla su questo nuovo grande crossover, né tantomeno se il progetto in questione sarà destinato al grande schermo o alla tv. La linea narrativa della Fase 4 inizierà a tracciarsi con l’uscita di Black Widow e a diventare ancora più chiara – probabilmente – con l’arrivo nelle sale del film dedicato agli Eterni.

Avengers: Endgame, i Giganti di Ghiaccio dovevano apparire nella battaglia finale

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La battaglia finale di Avengers: Endgame è stata una delle sequenze più epiche mai realizzate all’interno del MCU, dal momento che – tra eroi e villain – ha riunito quasi tutti i personaggi dell’Universo Marvel sul grande schermo.

Come rivelato di recente dall’artista Jerad S. Marantz, nella sequenza di Avengers: Endgame in questione avrebbero dovuto fare la loro apparizione anche i Giganti di Ghiaccio, gli abitanti del pianeta Jotunheim che appaiono all’inizio di Thor, il primo capitolo delle avventure dedicato al Dio del Tuono diretto nel 2011 da Kenneth Branagh.

Attraverso il suo account Instagram, Marantz ha spiegato: “Nella battaglia finale, stavano considerando l’idea di far tornare anche i Giganti di Ghiaccio. Nei concept che ho realizzato per il film, esploravo l’idea che grazie ai loro poteri riuscissero a generare delle armature di ghiaccio.”

Potete ammirare i concept di seguito:

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Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd Brie Larson.

Fonte: ComicBookMovie

WandaVision: le foto dal set anticipano un nuovo personaggio dei fumetti

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L’account Instagram Atlanta Filming ha condiviso nuove immagini dal set di WandaVision che potrebbero anticipare la presenza di un nuovo personaggio dei fumetti Marvel che farà il suo debutto nella serie.

Dopo la prima foto ufficiale della serie, che ritraeva Elizabeth Olsen e Paul Bettany come una coppia felice in una sit-com anni Cinquanta, queste nuove foto rubate sembrano suggerire la presenza di Agatha Harkness nello show Disney +.

Nelle foto si vede infatti Kathryn Hahn che, sotto alla giacca, indossa degli indumenti di colore viola, che rimandano al personaggio. Questo potrebbe anche non significare nulla, nel senso che magari la Hahn ha sotto la giacca solo un costume di scena generico, me potrebbe anche essere un indizio importante!

Come al solito lo sapremo soltanto a serie ultimata, ma visto che sappiamo che nella serie Wanda prenderà finalmente l’identità di Scarlet Witch, sembra probabile che la storia veda anche in azione la potente maga di oltre 20000 anni che nelle storie a fumetti è mentore di Wanda stessa.

Wandavision sarà una sitcom classica con la grandezza e l’epica tipiche della Marvel, ha dichiarato uno dei registi Matt Shakman (Game of Thrones, The Boys), confermando le voci sul tono specifico dello show e l’ambientazione.

Non possiamo dire molto e in questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma assolutamente giusto“.

Come rivelato da Charles Murphy nel nuovo episodio del suo podcast, la produzione dovrebbe partire il 4 novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la “casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato anche il titolo di lavorazione dello show, “Big Red“.

Grease – Brillantina: Danny e Sandy di nuovo insieme!

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Grease – Brillantina: Danny e Sandy di nuovo insieme!

A 41 anni dall’uscita di Grease – Brillantina, Danny Zucko e Sandy Olsson sono di nuovo insieme. I due personaggi iconici, protagonisti del film di Randal Kleiser, uscito nel 1978, furono interpretati da John Travolta e Olivia Newton John, che in occasione della prima tappa del Meet ‘N’ Grease, hanno vestito di nuovo i panni dei due personaggi.

È la prima volta che i due interpretano di nuovo Danny e Sandy e ci aspettiamo che lo faranno anche durante le altre due tappe dell’evento, in tre città della Florida (West Palm Beach, Tampa e Jacksonville), che prevede la proiezione con la versione sing-a-long del film (ovvero il film con i testi delle canzoni in sovrimpressione, così che tutto il pubblico possa cantare).

Ecco le foto condivise da John Travolta sul suo account Instagram:

Anna Karina: morta la musa della Nouvelle Vague

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Anna Karina: morta la musa della Nouvelle Vague

Si è spenta all’età di 79 anni Anna Karina, una delle muse della Nouvelle Vague. A darne notizia è stato il suo agente che ha riferito che l’attrice danese soffriva da tempo di un tumore che l’ha uccisa.

Fu compagna e attrice per Jean-Luc Godard, con il quale lavorò in Le petit soldat (1960), La donna è donna (1961), Questa è la mia vita (1962), Band à part (1964), Agente Lemmy Caution, Missione Alphaville (1965), Il bandito delle undici (1965), Una storia americana (1966).

Al fianco di Serge Gainsbourg, Anna Karina portò avanti anche la carriera di cantante, che accostò a quella di attrice, con un discreto successo. Questo contribuì a fare di lei una vera e propria icona viva ancora oggi.

Avengers: Endgame, lo script rivela l’ultimo straziante pensiero di Tony Stark

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Mentre cresce l’attesa in merito alle prossime uscite dell’universo cinematografico Marvel, continuano ad arrivare curiosità sull’ultimo epico capitolo Avengers: Endgame

A maggio, come molti di voi già sapranno con l’uscita di Black Widow prenderà il via ufficialmente la Fase 4 e la nuova era continuerà con il film sugli Eterni. Tuttavia è ancora Avengers: Endgame a catalizzare l’attenzione soprattutto in vista del lancio di Disney Plus che in Italia avverrà nei primi mesi del 2020.

Ebbene, oggi  Brandon Davis ha condiviso un altro taglio della sceneggiatura che ha rivelato un cut che non è presente nella scena della morte di Tony Stark. Infatti da come possiamo vedere nella scena ormai divenuta iconica, Tony si lasciava ad alcun pensieri finali che non sono presenti nella versione che abbiamo visto al cinema, sebbene sia in linea con il personaggio di Stark. Dopotutto, come Iron Man, Tony è sempre stato gravato dall’idea che era sua responsabilità mantenere il mondo al sicuro mentre cercava di mantenere un impegno con la sua famiglia, e Endgame  lo vede sacrificare tutto ciò che ha amato per garantire un futuro per l’umanità.

Naturalmente, come spesso accade al cinema ci sono stati molti cambiamenti alla sceneggiatura del film durante lo sviluppo, quindi non è del tutto sorprendente scoprire che  questo particolare momento è stato tagliato. Dopotutto gli sceneggiatori inizialmente pensavano di lasciare vivere Tony Stark e hanno anche rimosso una scena che lo mostra nell’aldilà .

Avengers: EndgameAvengers: Endgame

Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Avengers: Endgame è il film sui supereroi più atteso di tutti i tempi. Il cast vede Robert Downey Jr. nel ruolo di Iron Man, Chris Evans nel ruolo di Captain America, Mark Ruffalo nel ruolo di Bruce Banner, Chris Hemsworth nel ruolo di Thor, Scarlett Johansson nel ruolo di Vedova Nera, Jeremy Renner nel ruolo di Occhio di Falco, Brie Larson nel ruolo di Captain Marvel, Paul Rudd nel ruolo di Ant-Man, Don Cheadle nel ruolo di War Machine, Karen Gillan nel ruolo di Nebula e Danai Gurira nel ruolo di Okoye. Il film vede inoltre il ritorno di Gwyneth Paltrow nel ruolo di Pepper Potts, Jon Favreau nel ruolo di Happy Hogan, Benedict Wong nel ruolo di Wong e Tessa Thompson nel ruolo di Valchiria. Josh Brolin interpreta ancora una volta il famigerato antagonista del film, Thanos.

Il film Marvel Studios Avengers: Endgame è diretto dai registi vincitori dell’Emmy Award Anthony e Joe Russo a partire da una sceneggiatura originale scritta da Christopher Markus e Stephen McFeely. Kevin Feige è il produttore del film, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo, Trinh Tran, Jon Favreau, James Gunn e Stan Lee sono i produttori esecutivi.

La squadra creativa dei registi Anthony e Joe Russo comprende inoltre il direttore della fotografia Trent Opaloch (Avengers: InfinityWar, Captain America: Civil War), lo scenografo Charles Wood (Avengers: Infinity War, Matrix), i montatori Jeffrey Ford, ACE (Avengers: Infinity War, Captain America: Civil War) e Matthew Schmidt (Avengers: Infinity War, Captain America: The Winter Soldier), la costumista candidata a tre premi Oscar® Judianna Makovsky (Avengers: InfinityWar, Captain America: Civil War), il visual effects supervisor candidato all’Oscar Dan DeLeeuw (Avengers: InfinityWar, Captain America: Civil War), lo special effects supervisor candidato all’Oscar Dan Sudick (Avengers: Infinity War, Black Panther) e la stunt coordinator Monique Ganderton (Avengers: Infinity War, Atomica Bionda).

Basato sulla serie di fumetti Marvel pubblicata per la prima volta nel 1963, Avengers: Endgame è il proseguimento delle epiche avventure cinematografiche raccontate in Iron Man, L’Incredibile Hulk, Iron Man 2, Thor, Captain America – Il Primo Vendicatore, The Avengers, IronMan 3, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier, Guardiani della Galassia, Avengers: Age of Ultron, Ant-Man, Captain America: Civil War, Doctor Strange, Guardiani della Galassia Vol. 2, Spider-Man: Homecoming, Thor: Ragnarok, Black Panther, Ant-Man and The Wasp, Avengers: Infinity War, Captain Marvel e l’acclamato Spider-Man: Far From Home.

Jamie Foxx: 10 cose che non sai sull’attore

Jamie Foxx: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre per il suo ritratto del musicista Ray Charles, l’attore Jamie Foxx ha da quel momento continuato ad affermare la propria fama, partecipando a film di successo arricchiti dai personaggi da lui interpretati. Capace di sfoggiare tanto sfumature comiche quanto drammatiche, Foxx si è negli anni affermato grazie alla sua versatilità, elemento che gli ha permesso di ottenere anche ottimi riscontri di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Jamie Foxx.

Jamie Foxx: i suoi film

1. Ha recitato in lungometraggi di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1992, con il film Toys – Giocattoli, per poi recitare anche in Ogni maledetta domenica (1999) e Alì (2001). Nel 2004 diventa celebre per i suoi ruoli nei film Collateral e Ray, ricevendo nomination agli Oscar per entrambi e vincendo come miglior attore con il secondo dei due. Forte della fama ottenuta, l’attore recita poi in importanti film come Jarhead (2005), Miami vice (2006), Dreamgirls (2006), Il solista (2009), Appuntamento con l’amore (2010), Parto col folle (2010), Come ammazzare il capo… e vivere felici (2011) e Django Unchained (2013), con cui riconferma la propria celebrità. Negli ultimi anni l’attore ha poi avuto ruoli di rilievo nei film The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro (2014), Annie – La felicità è contagiosa (2014), Baby Driver – Il genio della fuga (2017), Robin Hood – L’origine della leggenda (2018) e Il diritto di opporsi (2019), dove recita accanto all’attore Michael B. Jordan.

2. Ha recitato anche in televisione. Agli inizi della sua carriera l’attore ha recitato nel ruolo di George nella serie Roc (1992-1993), per poi affermarsi con un ruolo di rilievo nella serie In Living Color (1991-1994). Qualche anno più tardi l’attore è protagonista della serie The Jamie Foxx Show (1996-2001). Successivamente l’attore concentra invece la sua produzione nella carriera cinematografica.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Negli anni l’attore è stato anche produttore per alcuni dei progetti a cui ha preso parte o verso cui nutriva un semplice interesse. Tra questi si annoverano le serie The Jamie Foxx Show, Laffapalooza, From G’s to Gents, In the Flow with Affion Crockett e White Famous.

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Jamie Foxx: la sua vita privata

4. È stato fidanzato con una celebre attrice. Nel 2013 l’attore intraprende una relazione con l’attrice Katie Holmes, all’epoca fresca di divorzio dal marito Tom Cruise. La loro relazione è tuttavia stata resa nota soltanto nell’estate del 2017. I due si sono poi separati nell’agosto del 2019.

Jamie Foxx in Ray

5. Ha suonato realmente i brani al pianoforte. L’attore è rinomato per essere anche un talentuoso pianista, a tal punto da aver eseguito personalmente i brani al pianoforte presenti nel film, senza ricorre all’utilizzo di controfigure.

6. Ha indossato delle lenti che lo rendevano quasi del tutto non vedente. Per riuscire a calarsi meglio nel ruolo del musicista non vedente Ray Charles, l’attore si è avvalso dell’utilizzo di alcune particolari lenti a contatto che gli limitavano in modo massiccio la vista. Per sopperire a tale mancanza, l’attore ha inoltre preso lezioni di Braille, per riuscire a calarsi ancor di più nel ruolo.

Jamie Foxx in Django Unchained

7. Consigliò il ruolo da protagonista ad un suo amico. Originariamente il ruolo del celebre Django era stato scritto da Quentin Tarantino per l’attore Will Smith, il quale tuttavia rifiutò. Foxx, venuto a conoscenza del progetto, consigliò allora all’amico Idris Elba di accettare la parte. Tuttavia, dopo un colloquio con il regista, fu proprio Foxx ad essere scelto, merito anche della sua pregressa esperienza nell’equitazione.

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Jamie Foxx: il suo fisico

8. È noto per il suo fisico possente. Nel film Django Unchained l’attore appare più volte svestito, sfoggiando un fisico particolarmente scolpito e possente. Dopo essere apparso in tali vesti, l’attore ha potuto aggiungere anche tale aspetto di sé ai motivi della sua celebrità.

Jamie Foxx: il suo patrimonio

9. È un attore particolarmente ricco. Grazie ai suoi ruoli in film di successo, e ai numerosi premi vinti nel corso della carriera, Foxx detiene ad oggi un patrimonio stimato di circa 100 milioni di dollari.

Jamie Foxx età e altezza

10. Jamie Foxx è nato a Terrell, in Texas, Stati Uniti, il 13 dicembre 1967. L’altezza complessiva dell’attore è di 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Abigail Spencer: 10 cose che non sai sull’attrice

Abigail Spencer: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per i suoi ruoli televisivi, l’attrice Abigail Spencer ha saputo dar vita a personaggi di rilievo in alcune delle più note serie TV degli ultimi anni. Con la fama acquisita ha potuto debuttare anche al cinema, prendendo parte ad alcuni film di successo. Ad oggi l’attrice è in cerca del ruolo che possa consacrarne la carriera, e nel frattempo si può godere gli apprezzamenti ricevuti da parte della critica.

Ecco 10 cose che non sai di Abigail Spencer.

Abigail Spencer: i suoi film

1. Ha recitato in diversi lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo nel 2001 con il film Campfire Stories. Successivamente prende parte a Truth and Dare (2003), Jekyll (2007) e In My Sleep (2010). Nel 2011 ottiene un ruolo di rilievo nel film Cowboys & Aliens (2011), per poi recitare in Una spia non basta (2012), Chasing Mavericks (2012), The Haunting in Connecticut 2: Ghosts of Georgia (2013) e in Il grande e potente Oz (2013). Negli ultimi anni è apparsa al cinema nei film This Is Where I Leave You (2014), The Forger (2014) e Bastardi insensibili (2015).

2. È nota per i ruoli televisivi. La Spencer è particolarmente nota per i suoi ruoli televisivi, in particolare nelle serie La valle dei pini (1998-2000), Angela’s Eyes (2006), Mad Men (2009), Hawthorne – Angeli in corsia (2010), Childrens Hospital (2010-2012), Burning Love (2012-2013), How I Met Your Mother (2007 e 2014), True Detective (2015), Rectify (2013-2016), Timeless (2016-2018), Suits (2011-2019), Grey’s Anatomy (2017-2019) e Reprisal (2019).

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Abigail Spencer – in the SundanceTV original series “Rectify” – Photo Credit: James Minchin

Abigail Spencer è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo seguito da 536 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche numerose immagini promozionali dedicate ai suoi progetti da interprete.

Abigail Spencer ha un ex marito

4. È divorziata.  L’attrice sposò Andrew Pruett nel 2004. Nel 2008 la coppia diede vita al loro unico figlio. Nel febbraio del 2012 annunciano la separazione per incompatibilità con i rispettivi stili di vita, giungendo poi al divorzio nel 2013.

Abigail Spencer al Royal Wedding

5. Era tra gli invitati al matrimonio reale. Nel maggio del 2019 si svolge il matrimonio tra il principe Harry e l’attrice statunitense Meghan Markle. La Spencer figura tra gli invitati al matrimonio, in quanto amica della sposa. L’abito sfoggiato quel giorno è inoltre stato indicato come uno dei più belli visti al matrimonio.

Abigail Spencer in How I Met Your Mother

6. Ha interpretato un personaggio divenuto celebre. Pur comparendo soltanto in due episodi della serie How I Met Your Mother, l’attrice è rimasta celebre per aver interpretato una delle fiamme di Ted Mosby, nota come Blah Blah, poiché il protagonista non riusciva a ricordare il suo nome ma soltanto il suo essere logorroica.

Abigail Spencer in True Detective

7. Ha interpretato un personaggio nella seconda stagione. Nella seconda stagione della serie antologica, l’attrice ricopre il ruolo di Gena, moglie del personaggio di Ray, interpretato dall’attore Colin Farrell. L’attrice ha definito il suo personaggio non come una vittima ma come una sopravvissuta ai terribili eventi che circondano la sua storia nella stagione.

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Abigail Spencer in Suits

8. È tornata nella serie a distanza di tempo. L’attrice ha annunciato che sarebbe tornata a recitare in Suits dopo anni dall’ultima apparizione. La Spencer ha così ripreso il ruolo di Scottie, vecchia compagna di studi del protagonista Harvey, con il quale condivide una lunga storia d’amore.

Abigail Spencer in Grey’s Anatomy

9. Ha partecipato alla celebre serie medical drama. L’attrice ha ricoperto il ruolo della dottoressa Megan Hunt nella celebre serie, salvo poi allontanarsi dalla trama centrale e ricomparire nella quindicesima stagione della serie.

Abigail Spencer età e altezza

10. Abigail Spencer è nata a Gulf Breeze, in Florida, Stati Uniti, il 4 agosto 1981. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Il terzo omicidio al cinema dal 19 Dicembre

Il terzo omicidio al cinema dal 19 Dicembre

Debutterà dal 19 Dicembre il thriller Il terzo omicidio diretto dal pluripremiato regista giapponese Hirokazu Kore’eda.

Il terzo omicidio: trailer

La trama del film Il terzo omicidio

Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il pro- prio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena de- tentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l’uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza.

Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei cono- scenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shige- mori inizia a dubitare che l’uomo sia davvero colpevole.

Il terzo omicidio è un dramma processuale ricco di suspense. Da dove ha tratto l’ispirazione?

In primo luogo, volevo rappresentare in modo corretto il lavoro di un legale. Poi, quando ho parlato con gli avvocati e con il supervisore le- gale di Father and Son, tutti mi hanno detto: «La corte non è il luogo dove stabilire la verità». Mi dissero che nessuno può conoscere la ve- rità. Ho pensato che fosse un argomento interessante e ho sentito di voler fare un lm di genere forense in cui la verità non viene rivelata.

Durante la stesura della sceneggiatura è incappato in molti passi falsi…

In passato, ho realizzato lm da una prospettiva in cui i personaggi non venivano giudicati. In altre parole, ho lmato senza una prospetti- va onnisciente. Tuttavia, i lm di suspense e i drammi processuali non funzionano senza una prospettiva di questo tipo. Nonostante questo, non ne volevo adottare una, perciò ho lottato con questo con itto.

Hirokazu Kore’eda: il pluripremiato regista giapponese

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È nato il 6 giugno 1962 a Tokyo. Dopo la laurea alla Waseda University nel 1987, Hirokazu Kore’eda è entrato nella TV Man Union dove ha diretto diversi programmi di documentari vincitori di vari premi. Nel 2014 ha lanciato la sua casa di produzione BUN-BUKU.

Del 1995 è il suo debutto come regista di lm con Maborosi – tratto dal romanzo di Miyamoto Teru, vincitore del Premio Osella al 52° Festival di Venezia – una storia dalle tinte fosche e inquietanti che vedeva nel cast l’allora emergente attore Asano Tadanobu. Segue un altro racconto dalla cornice fantastica, After Life (1998), ambientato in una sorta di limbo tra cielo e terra. Il lm viene distribuito in oltre 30 nazioni e porta Hirokazu Kore’eda all’attenzione internazionale.

Nel 2001, Distance, imperniato sull’elaborazione del lutto da parte di un gruppo di persone divenute loro malgrado conoscenti, è stato selezionato in competizio- ne al Festival di Cannes. Il protagonista del suo quarto lavoro Nessuno lo sa (2004), il tredicenne Yagira Yūya, ha raccolto grande attenzione come il più giovane attore ad aver ricevuto il premio per la miglior interpretazione nella storia del Festival di Cannes. Il lm è ispirato a un fatto di cronaca (una madre che abbandona improv- visamente i propri gli per scappare con un uomo) che scosse il Giappone negli anni ‘90.

Hirokazu Kore’eda: tutti i suoi film

Nel 2006, Hana, un lm di samurai sul tema della vendetta, è stato il suo primo lm in costume. Nel 2008, Kore-eda ha presentato Still Walking; il lm, in parte autobiogra co, vede la partecipazione della star giapponese Abe Hiroshi, con cui formerà un sodalizio artistico, e verte su una riunione di famiglia nella provincia giapponese. Nel 2009, con Air Doll, presentato a Un Certain Regard al 62° Festival di Cannes, Kore-eda opera la sua prima incursione nel mondo dei manga trattan- do il tema della solitudine e delle fantasie sessuali dei giapponesi. Nel 2011, con I Wish, il regista torna a dirigere, dopo Nessuno lo sa, un gruppo di attori bambini, questa volta con una storia più solare che ruota attorno ai fuochi d’arti cio. Il lm ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al 59° Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián.

Nel 2012, ha debuttato come regista di una serie tv in Going Home che vede ancora una volta nel cast il dato Abe Hiroshi. Father and Son (2013), vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes, ha ricevuto il Premio del Pubblico ai festival di San Sebastián, Vancouver e San Paolo e ha segnato un nuovo record di incassi, nella lmogra a del regista, in diverse nazioni. La vicenda ruota attorno a due famiglie che vengono a contatto quando si scopre che i rispettivi gli sono sta- ti scambiati per errore alla nascita. Nel 2015 è nuovamente in concorso al Festival di Cannes con Little Sister, nuovamente tratto da un manga, che ha ricevuto vari Japan Academy Award tra cui quello per Miglior Film e Miglior Regia, così come il

Premio del Pubblico al Festival di San Sebastián. Nel 2016, Ritratto di famiglia con tempesta, di nuovo con Abe Hiroshi questa volta nella parte di un detective priva- to, ha esordito nella sezione Un Certain Regard al 69° Festival di Cannes. Nel 2017 il regista collabora per la prima volta col celebre attore Yakusho Kōji nel dramma processuale Il terzo omicidio, presentato in concorso al Festival di Venezia. A Can- nes, Kore-eda è stato insignito della Palma d’oro con il lm Un affare di famiglia, mentre nel 2019 ha aperto il Festival di Venezia con la sua prima co-produzione internazionale, Le verità, girato in Francia e con un cast che vanta Catherine De- neuve, Juliette Binoche ed Ethan Hawke. La storia verte sul rapporto altalenante tra una madre, diva del cinema, e la glia sceneggiatrice.

Hirokazu Kore’eda è stato anche produttore per giovani registi giapponesi. Kakuto, diret- to da Iseya Yūsuke, ha debuttato all’International Film Festival Rotterdam nel 2003. Wild Berries, dello stesso anno, è stato scritto e diretto da Nishikawa Miwa, il cui se- condo lungometraggio, Sway, è stato mostrato alla Semaine de la critique di Can- nes nel 2006. Il documentario Ending Note: Death Of Japanese Salesman (2011), rmato da Sunada Mami, ha raccolto consensi di pubblico a livello internazionale. Kore-eda Hirokazu è stato recentemente insignito del premio Cineasta Asiatico dell’Anno al Busan International Film Festival del 2019.

Villetta con ospiti: il nuovo film di Ivano De Matteo

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Villetta con ospiti: il nuovo film di Ivano De Matteo

Arriverà al cinema il 30 Gennaio dal Villetta con ospiti, il nuovo film di Ivano De Matteo con protagonisti Marco Giallini e Michela Cescon.

Il primo è tratto da un soggetto e sceneggiatura di IVANO DE MATTEO e VALENTINA FERLAN ed è prodotto da MARCO POCCIONI, MARCO VALSANIA, una coproduzione italo-francese RODEO DRIVE con RAI CINEMA e LES FILMS D’ICI, ed è distribuzione da  ACADEMY TWO 

Nel cast oltre ai due citati ci sono anche MASSIMILIANO GALLO, ERICA BLANC, CRISTINA FLUTUR, MONICA BILLIANI, TIBERIU DOBRICA e con BEBO STORTI e con la partecipazione di VINICIO MARCHIONI.t

Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze.

La trama del film Villetta con ospiti

Ventiquattr’ore per raccontare una splendida famiglia borghese e una ricca cittadina del nord Italia.  Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze.

I sette vizi capitali incarnati dai sette protagonisti si palesano ai nostri occhi quasi con innocenza. Nessuno è accusabile di nulla anche se, tutti insieme, si macchieranno del peggiore dei peccati.

Danny Aiello: morto l’attore di Fa’ la cosa giusta

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Danny Aiello, che ha recitato ne Il Padrino – Parte II, Stregata dalla Luna e soprattutto Fa’ la cosa giusta, si è spento all’età di 86 anni giovedì in una struttura medica del New Jersey a seguito di una malattia improvvisa.

La sua morte è stata confermata dal portavoce Tracey Miller, che ha rilasciato questa dichiarazione: “È con profondo dolore che riferiamo che Danny Aiello, amato marito, padre, nonno, attore e musicista, è morto ieri sera dopo una breve malattia. La famiglia chiede privacy in questo momento. Gli accordi di servizio saranno annunciati in un secondo momento.”

La svolta cinematografica di Aiello arrivò nel 1973 con un ruolo secondario nel film drammatico sul baseball Bang the Drum Slowly, con Robert De Niro. Un ruolo importante arrivò l’anno seguente quando interpretò il mafioso Tony Rosato nel film premio Oscar Il Padrino – Parte II.

Oltre a ben quattro film con Woody Allen, Danny Aiello è ricordato per C’era una volta in America (1984), Harlem Nights (1989), Hudson Hawk (1991), Ruby (1992), Léon: The Professional (1994), 2 Days in the Valley (1996), Lucky Number Slevin (2006).

La sua interpretazione del testardo Sal in Fa’ la cosa giusta di Spike Lee ha riscosso un successo ancora maggiore, ottenendo nomination per un Golden Globe e un Oscar.

Sorry We Missed You, trailer del nuovo film di Ken Loach

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Sorry We Missed You, trailer del nuovo film di Ken Loach

Ecco il trailer italiano di Sorry We Missed You, il nuovo film di Ken Loach presentato al Festival di Cannes 2019 e in arrivo in Italia il prossimo 2 gennaio distribuito da Lucky Red.

Leggi la recensione di Sorry We Missed You

In merito a come è nata l’idea di un film come Sorry We Missed You, il regista ha rivelato:  Quando abbiamo finito Io, Daniel Blake, ho pensato “Chissà, forse questo è il mio ultimo film”. Ma quando eravamo andati ai banchi alimentari per svolgere le nostre ricerche per quel film, ci eravamo resi conto che molte delle persone che li frequentavano avevano un impiego, part time o con contratti a zero ore. È un nuovo tipo di sfruttamento.

La cosiddetta gig economy (il modello economico basato sul lavoro accessorio), i lavoratori autonomi o a chiamata dalle agenzie, la precarietà dell’impiego, sono temi che hanno continuato a caratterizzare le ininterrotte conversazioni quotidiane tra Paul [Laverty] e me. E pian piano è emersa l’idea che forse valeva la pena di fare un altro film, non esattamente complementare a Io, Daniel Blake , ma comunque legato al primo.”

Sorry we missed you: trama

Newcastle. Ricky e la sua famiglia combattono contro i debiti dopo il crack finanziario del 2008. Una nuova opportunità? appare all’orizzonte grazie a un furgone nuovo che offre a Ricky la possibilità? di lavorare come corriere per una ditta in franchise. Si tratta di un lavoro duro, ma quello della moglie come badante non e? da meno. L’unita? familiare e? forte ma quando entrambi prendono strade diverse tutto sembra andare verso un inevitabile punto di rottura.

1984: perché sembra essere l’anno preferito da Hollywood?

1984: perché sembra essere l’anno preferito da Hollywood?

A giudicare da alcuni titoli che arriveranno in sala e sul piccolo schermo (o che abbiamo già visto di recente), Hollywood sembra ossessionata dall’anno del Signore 1984. Basti pensare a Wonder Woman 1984, oppure ad American Horror Story 1984, che non solo sono ambientati in quell’anno ma lo portano scritto anche nel titolo, a mo di dichiarazione d’amore.

Ma cosa ha in particolare questo anno? Insieme a WW84 e AHS 1984, altri film e serie TV recenti ambientate nel 1984 includono Black Mirror: Bandersnatch, il film biografico su Gary Hart del regista Jason Reitman, The Front Runner, la stagione 2 di Stranger Things e la stagione 5 di The Americans. Parti di Bohemian Rhapsody, Motley di Netflix Anche il film biografico di The Dirt, Terminator: Genisys e Cobra Kai sono ambientati nel 1984.

Infatti, Terminator: Genisys ricrea scene dell’originale The Terminator di James Cameron, uscito nel 1984, mentre Cobra Kai è un sequel diretto di The Karate Kid del 1984 , con Johnny Lawrence (William Zabka) che raccontava anche gli eventi del film dal suo punto di vista, dipingendo Daniel LaRusso (Ralph Macchio) come il vero cattivo.

Uno dei motivi principali che legano Hollywood agli anni ’80 in generale è la nostalgia. Ma questo potrebbe valere per l’intero decennio, mentre qui si parla di un anno in particolare!

Mentre il 1984 sembra un “periodo più semplice” rispetto al 2019, un anno a cui si guarda appunto con nostalgia e con una semplicità romantica, si è trattato di un anno molto tumultuoso. A causa della guerra fredda, l’Unione Sovietica ha boicottato le Olimpiadi estive del 1984 tenutesi a Los Angeles. Il 1984 ha visto una controversa elezione presidenziale in cui Ronald Reagan ha vinto un secondo mandato su Walter Mondale, il virus dell’AIDS è stato scoperto e reso pubblico, il primo ministro indiano Indira Gandhi è stato assassinato e la minaccia della guerra nucleare è caduta sul mondo. Il 1984 non ha avverato l’oscura profezia che George Orwell aveva fatto nel suo romanzo (1984, appunto), ma quell’anno è stato un periodo spaventoso, a modo suo, e molti film e serie TV ambientati nel 1984 riflettono sicuramente quella sensazione di terrore e disagio.

1984 – l’ossessione di Hollywood

Eppure, il 1984 è stato anche un anno significativo per la cultura pop che ha creato molti franchising duraturi. Ghostbusters, Gremlins e The Terminator sono stati proiettati per la prima volta quell’anno e continuano a lasciare il segno una generazione dopo; Ghostbusters: Legacy di Jason Reitman promette di essere la vera continuazione del franchise mentre James Cameron stesso è tornato finalmente a produrre un sequel di The Terminator, Terminator: Destino Oscuro, diretto da Tim Miller.

I giocattoli di Transformers e l’annesso cartone animato sono arrivati ​​nel 1984, Hulk Hogan (che presto sarà interpretato da Chris Hemsworth in un film biografico) è diventato campione della WWE e ha contribuito a cambiare per sempre il wrestling professionale, Bruce Springsteen ha pubblicato il suo iconico album Born In The USA e Apple ha presentato in anteprima il famigerato spot ispirato a George Orwell che annunciava il personal computer Macintosh.

Il 1984 è un periodo molto antecedente allo sviluppo di internet e dei social media, in cui nessuno aveva uno smartphone e le persone non erano costantemente connesse, il che offre maggiori opportunità ai cineasti di oggi che ambientano le loro storie in quel periodo di incorporare mistero e tensione nella loro narrazione. La tecnologia del 1984 era lungimirante ma ancora primitiva per gli standard odierni, e la fantascienza si appoggiava ancora più sulla “finzione” che sulla “scienza”.

E, grazie in gran parte al romanzo di Orwell, il 1984 porta con sé un’aura minacciosa che lo separa dagli altri anni del decennio. In realtà, il 1984 è un terreno fertile per film e serie TV avvincenti per tutti, e Hollywood sta raccogliendo con intelligenza i benefici di quel fatidico anno.

Avengers: Endgame, il look di Ronin, dell’armatura di Rescue e del costume inedito di Vedova Nera nei nuovo concept

Continuano a fioccare concept art relative ad Avengers: Endgame in cui scopriamo il processo creativo dietro ad alcune scelte estetiche del film. Soprattutto, scopriamo come i filmmaker sono arrivati a raggiungere i risultati che abbiamo visto sul grande schermo in merito ad armature, pettinature e scenografie.

In particolare ecco di seguito quattro serie di concept art che ci mostrano la messa a punto del look di Rescue, alias Pepper Potts con indosso l’armatura ideata da Tony Stark per difenderla, l’aspetto di Ronin, il nuovo alter ego vendicativo di Clint Barton, i diversi modelli di tute per il viaggio nel tempo e infine la scelta del costume e del look per Vedova Nera:

Rescue

Le tute per il viaggio nel tempo

Ronin

Il look di Vedova Nera

DCEU: 10 errori di continuity nei film che nessuno ha notato

DCEU: 10 errori di continuity nei film che nessuno ha notato

La storia del DCEU è stata parecchio travagliata: non soltanto ha dovuto fare i conti con l’eredità lasciata da Christopher Nolan e dalla sua trilogia de Il Cavaliere Oscuro, ma anche e soprattutto con i maggiori consensi che è riuscito a raccogliere – soprattutto in termini di incasso – l’Universo Cinematografico Marvel.

Fortunatamente, dall’uscita di cinecomic come Aquaman, Shazam! e soprattutto Joker, sembra che il DCEU si stia lentamente avviando verso una nuova e gloriosa fase. Ciononostante, i titoli dell’Universo DC contengono errori non soltanto a livello di storia e di tono, ma anche a livello di continuity.

Abbiamo raccolto di seguito 10 errori di continuity nel DCEU che forse non avete mai notato:

Il mistero dell’autobus 6370

L’Uomo d’Acciaio ha portato sullo schermo una nuova incarnazione dell’amatissimo eroe kryptoniano. Superman si è ritrovato al centro di un film alimentato da profonde questioni; un film che ha abbracciato un tono più oscuro e che alla fine è emerso come una pellicola decisamente più matura rispetto ai film del passato.

Zack Snyder è riuscito a regalare al pubblico un film di Superman molto diverso dal solito, ma è innegabile che al suo interno ci siano presenti alcuni errori abbastanza palesi. Ad esempio, durante la battaglia di Metropolis, un autobus targato 6370 viene distrutto; più tardi, quello stesso autobus riapparirà in un parcheggio.

La ferita di Zod

Una delle sequenze memorabili de L’Uomo d’Acciaio doveva essere la sequenza di apertura su Krypton, ma così non è stato! Durante il combattimento tra Jor-El e il generale Zod, quest’ultimo subisce un colpo che gli provoca una ferita sul volto; nelle scene successive, a causa di un lavoro di montaggio non particolarmente accurato, la ferita tenderà ad apparire e scomparire.

Problemi di archiviazione

Dire che Batman v Superman: Dawn of Justice abbia letteralmente diviso il pubblico è un mero eufemismo. Le scelte creative, insieme al risultato finale, hanno provocato disappunto tra i fan, nonostante ci sia una grossa fetta di pubblico innamorata della visione dell’universo creato da Zack Snyder.

In una scena del film vediamo Diana ricevere una email da Bruce Wayne in cui l’uomo la mette al corrente che è venuto a conoscenza del mondo dei Metaumani. Nella scena, la dimensione totale dell’allegato e-mail è di 24 MB; tuttavia, quando l’allegato si apre, la dimensione totale di ogni singolo file contenuto al suo interno è pari a 800 MB… di gran lunga maggiore!

Il barattolo magico 

Il rapporto tra la Senatrice Finch e Lex Luthor è uno dei più strani all’interno del DCEU. Ogni volta che li abbiamo visti insieme, c’era sempre una strana tensione, con il pubblico che spesso si è sentito a disagio.

Ecco perché anche la morte della Senatrice Finch doveva apparire agli occhi dello spettatore come altrettanto strana: prima che un’esplosione la uccidesse, le venne consegnato un bicchiere contenente dell’urina con sopra scritto “Tea alla Pesca della Nonna”. Stranamente, il barattolo appare sigillato da un coperchio in alcuni frangenti, mentre in altri è “magicamente” assente.

Alterare la storia

Batman v Superman e Wonder Woman sono collegati tra loro grazie alla foto scattata a Diana e al suo esercito durante la Prima Guerra Mondiale. Chi avrebbe mai immaginato che questa foto avrebbe scatenato una delle più grandi critiche che siano mai state rivolte al DCEU?

Purtroppo, la foto presenta un grande errore di continuity. Nell’immagine, infatti, Diana ha una tracolla per il suo lazo posta sul lato destro; quando la foto viene effettivamente scattata, però, appare sul suo lato sinistro.

Una questione di unghie

Con la sua Harley Quinn, Margot Robbie ha finalmente portato sul grande schermo uno dei personaggi più amati dell’universo di Batman. Dopo anni di racconti a fumetti, è arrivata al cinema un’iterazione in carne ed ossa della Mattacchiona che i fan hanno letteralmente adorato: non a caso, la performance della Robbie in Suicide Squad è stato uno degli elementi più apprezzati del film di David Ayer.

Sfortunatamente, anche in merito ad Harley Quinn sono stati commessi alcuni errori di continuity, che riguardano il costume e il trucco. Ad esempio, nella scena del film in cui la supercriminale controlla il telefono, vediamo che un’unghia è dipinta, mentre nella sequenza immediatamente successiva non lo è.

Il nome misterioso

Un altro personaggio molto amato di Suicide Squad è stato sicuramente quello di Amanda Waller, interpretato da Viola Davis, nonostante non si tratti di un supereroe o di un membro del gruppo di mercenari.

Nella scena in cui la Waller si trova a cena con i consiglieri militare per decidere chi saranno i membri della Squadra Suicida, uno dei militari seduti al tavolo viene identificato come Ammiraglio MacKensie. Nei titoli di cosa però, il nome dell’attore che interpreta il personaggio è stato sostituito con quello di qualcuno di nome “Olsen”…

Errori legati alla slow-motion 

Justice League è quel film che molti fan hanno addirittura paura di menzionare. La controversa relazione nata tra Zack Snyder e la Warner Bros., e tra lo stesso regista e i fan, è stata al centro di un enorme dibattito, attivo ancora oggi a causa della “Snyder-Cut”, ossia la versione del film com’era stato inizialmente concepito dal regista.

Era inevitabile che tutti i problemi legati alla produzione e alla post-produzione del film avrebbero avuto un’effetto devastante sul prodotto finale. In una scena, infatti, The Flash utilizza i suoi poteri per salvare tutti: la scena in questione è stata realizzata in slow-motion. Prima di quella scena, Wonder Woman aveva cercato di raccogliere con la mano sinistra la sua spada; quando The Flash entra in azione e si avvicina per toccarne la punta con un dito, vediamo che Diana la brandisce con la mano destra.

Tutta colpa dell’oro

Per molti fan Aquaman ha rappresentato un vero e proprio riavvio del DCEU, nonostante anche Wonder Woman avesse raccolto numerosi consensi, soprattutto tra i fan. Cionostante, anche il cinecomic di James Wan presenti un errore di continuity: in una scena, un soldato paga Black Manta per il suo lavoro, lanciandogli una borsa d’oro; quando vediamo Black Manta nel frame successivo, l’oro è stato già posizionato alle sue spalle.

Lo zaino funzionale

Shazam! è uno dei film di supereroi più divertenti di sempre. L’energia del protagonista, i colori vivaci e lo stile tipicamente anni ’80 hanno fatto sì che il film con Zachary Levi conquistasse il cuore dei fan. Purtroppo, però, neanche questo titolo è privo di errori di continuity: quando Billy si trasforma nel suo alter ego adulto, strappa accidentalmente lo zaino: più avanti, però, ritroviamo lo stesso zaino che non sembra aver subito alcun danno.

Fonte: Screen Rant

Avengers: Endgame, uno spettacolare concept della A-Force all’attacco

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È stato un momento rapidissimo nel corso della battaglia conclusiva di Avengers: Endgame, eppure quello in cui la A-Force si schiera contro le truppe di Thanos e va all’attacco è stata una delle scene più applaudite del film dei Fratelli Russo.

La squadra di eroine Marvel si unisce intorno a Captain Marvel, giunta in soccorso di Spider-Man che stringe il Guanto dell’Infinito. La scena in questione ha dato adito a molte speculazioni in merito all’eventualità che la Marvel stia sviluppando un film sulla squadra al femminile, ipotesi corroborata da molte delle attrici coinvolte nella scena.

Ecco di seguito il concept spettacolare di Andy Park che ha messo al centro dell’azione Captain Marvel, circondandola con le altre eroine, da sinistra verso destra: Nebula, Valchiria, Gamora, Wasp, Nakia, Scarlet Witch, Mantis, Rescue, Shuri e Okoye.

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Per quanto riguarda invece il tenerissimo personaggio del mondo di Star Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre, il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la nostra memoria collettiva.

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