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Supergirl e Batgirl: i due film sono diventati la priorità della Warner Bros?

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Gli ultimi aggiornamenti su Supergirl e Batgirl, progetti messi in cantiere dalla Warner Bros. per espandere il proprio universo cinematografico, risalgono rispettivamente a settembre 2018 e giugno 2019, con le prime indiscrezioni relative alla trama del film e del possibile casting di Daisy Ridley. Ora è invece è Heroic Hollywood a riportare che – secondo diverse voci – il film su Barbara Gordon è diventato la priorità assoluta dello studio, attualmente impegnato nella ricerca di un nuovo regista dopo l’abbandono di Joss Whedon.

Il sito riporta inoltre che la produzione di Supergirl potrebbe iniziare già all’inizio del 2020, non prima che vengano sviluppati e terminati i lavori su Batgirl. Sappiamo che esiste già una sceneggiatura firmata da Christina Hodson (che di recente ha firmato e Birds of Prey, altro spin-off della DC con Margot Robbie in uscita a gennaio 2020) e che la Warner sarà impegnata nei prossimi mesi con lo standalone su The Flash, Green Lantern Corps, Black Adam e New Gods, pellicola affidata a Ava DuVernay, ma a quanto qualsiasi titolo verrà scavalcato in ordine di riprese da quello meno quotato, almeno finora.

Diverse fonti hanno riportato che lo studio sarebbe ormai prossimo ad annunciare il casting della protagonista di Batgirl, e che Daisy Ridley (Rey nel franchise di Star Wars) è tra le candidate al ruolo insieme a Katherine Langford. Ovviamente si tratta soltanto di rumor non ufficiali, quindi vi invitiamo a prendere la notizia con la dovuta cautela.

Vi ricordiamo che la versione della Hodson sarà sicuramente sarà differente dalla prima stesura firmata Whedon. Inoltre sembra chiaro che, dopo il successo di Wonder Woman, la DC Films e la Warner Bros stiano puntando su un franchise al femminile con vari spin-off.

Per quanto riguarda la regia del film, già quando venne annunciato l’addio di Whedon, si parlò della volontà di assumere una regista. Ma chi sono le candidate? In prima linea ci sono Michelle McLaren, Katheryn Bigelow Susanne Bier. Fuori quota ma sempre papabili, ci sono Reed Morano e Ana Lily Amirpour.

Batgirl: la sceneggiatrice di Bumblebee per il film

Fonte: Heroic Hollywood

Jane Foster: ecco come potrebbe tornare in azione nel MCU

L’annuncio ufficiale al Comic-Con ha confermato il ritorno nel MCU di Natalie Portman che vestirà ancora i panni di Jane Foster nel quarto capitolo del franchise sul Dio del Tuono, Thor: Love and Thunder, dove l’attrice verrà affiancata da Chris Hemsworth e Tessa Thompson.

La sceneggiatura, ultimata da Taika Waititi (che dirigerà anche il film), dovrebbe coinvolgere gli eventi relativi alla run di Mighty Thor scritta da Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir rivelando una sé inedita nell’universo Marvel. Ma in che modo i Marvel Studios potrebbero “rivitalizzare” il personaggio? Ecco qualche suggerimento:

Seguire i fumetti originali

Nel caso in cui venissero seguiti pedissequamente i fumetti originali, il percorso intrapreso da Jane Foster è sicuramente interessante, oltre che tragico. tragica. Chi ha letto la run saprà che il personaggio si ammala di cancro e inizia una dura battaglia contro la malattia, sostenuta da Thor durante le sessioni di chemioterapia. Più tardi il Dio del Tuono perderà la dignità di impugnare il Mjolnir lasciando spazio a Jane.

Inizialmente l’eroina mantiene segrete le sue nuove abilità, e l’utilizzo dei poteri entra in conflitto con la malattia, poiché il cancro viene considerato velenoso e tossico per il sistema. Di conseguenza, man mano che Jane diventa più forte, la donna si indebolisce ulteriormente a causa della malattia.

Difficile, a questo punto della produzione, prevedere in che direzione andrà il film di Waititi. Ragnarok aveva un tono scanzonato e autoironico, quindi conciliare quel tono con il tema del cancro sarebbe complicato (ma non impossibile). Forse Thor tornerà ad Asgard dopo il viaggio con i Guardiani per aiutare l’ex amata, donandole i suoi poteri nel tentativo di salvarla…

La vendetta contro Thor

L’ultimo accenno a Jane Foster risale alla frase pronunciata da Loki in cui si parlava di una “rottura”. Non è chiaro cosa abbia causato questa separazione, ma è altrettanto evidente che le cose tra i due ex amanti non hanno avuto un esito particolarmente positivo. Visti gli eventi degli ultimi due film di Vendicatori e di Thor: Ragnarok, e il totale disinteresse alla storyline di Jane Foster, forse sarà proprio Love and Thunder a chiarire il loro rapporto?

Il Dio del Tuono è attualmente impegnato nello spazio con i Guardiani della Galassia, ma le sue avventure lontano da Asgard termineranno in qualche modo riportandolo nel regno dove Valchiria svolge il ruolo di sovrana. Va considerata però l’ipotesi che sia proprio la guerriera interpretata da Tessa Thompson a richiamarlo a casa, oppure a cercarlo personalmente…

Qualunque cosa abbia causato la separazione tra Thor e Jane potrebbe inoltre fomentare una sorta di vendetta da parte della scienziata, che nel frattempo avrà scatenato i suoi nuovi poteri. Che sia la base per un’inaspettata quanto intrigante svolta narrativa? Magari Jane sarà il villain del film?

Thor cede i suoi poteri a Jane

Durante gli eventi di Thor: Ragnarok l’eroe del titolo ha subito una serie di traumi importanti come la perdita della sua casa, della sua famiglia e del suo orgoglio (senza contare i capelli e l’occhio!). In Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame quel sentimento represso si è trasformato in depressione e disillusione, salvo poi ritrovarsi alla fine della battaglia contro Thanos più sicuro di sé e pronto a ripartire alla volta di nuove avventure con i Guardiani della Galassia.

Ora, se i Marvel Studios vorranno continuare a seguire questa traccia, possiamo immaginare che il vecchio Thor sia solamente un ricordo lontano e che non ci sia spazio per rivangare il passato. Non è più il supereroe arrogante ma il più umano degli Dei, e vista la scadenza del contratto di Hemsworth è probabile che l’attore lascerà il MCU insieme al personaggio appendendo il martello al chiodo. In questo caso sarà proprio Jane a raccogliere l’eredità diventando il nuovo Thor dell’universo cinematografico.

Dicendo addio al Mjolnir, il Dio del Tuono troverà nel suo ex amore la persona più adatta ad assumere questo complicato ruolo, rendendosi conto che lei è sempre stata la forza di cui aveva bisogno e ricompensandola di tutto ciò che aveva fatto per lui.

Leggi anche – Thor: Love And Thunder, tutto quello che c’è da sapere sulla “nuova” Jane Foster

Fonte: Cinemablend

Guillermo Del Toro: “Il mio Pinocchio sarà una favola brutale”

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Guillermo Del Toro: “Il mio Pinocchio sarà una favola brutale”

Tra i vari progetti che impegneranno Guillermo Del Toro nei prossimi mesi c’è anche il nuovo adattamento di Pinocchio prodotto da Netflix (l’altro in programma, in live action, è stato diretto da Matteo Garrone e uscirà a Natale), annunciato come un musical in stop motion e scritto dallo stesso regista premio oscar.

Ma che versione del classico di Collodi possiamo aspettarci? Quali saranno le atmosfere e il tono del film? A rispondere è Del Toro in una lunga e interessante intervista con Variety:

Per me Pinocchio è sempre stato molto simile a Frankenstein: è una tela bianca su cui dipingere tutto ciò che rappresenta il mondo e ciò che è l’essere umano. Questo è ciò che mi attrae in termini di racconto e tematicamente non voglio rovinare ciò di cui parla il film, che è qualcosa di presente in tutti i miei lavori. Però quello di Pinocchio è un tema che mi sta molto a cuore e credo che le versioni precedenti, così come l’originale storia di Collodi in particolare, siano molto repressive. Voglio pensare che sia essenzialmente una favola molto brutale su cosa significhi disobbedire al peccato. E penso che la disobbedienza sia solo l’inizio della volontà e l’inizio della scelta. E se la disobbedienza diventasse una virtù? Sarebbe sicuramente interessante da vedere…

Vi ricordiamo che Del Toro è al lavoro anche su Nightmare Alley, il film che vedrà nel cast Bradley Cooper e Cate Blanchett .

La pellicola sarà un adattamento del romanzo omonimo di William Lindsay Gresham dal quale è già stato tratta la pellicola del 1947 con Tyrone Power nei panni di un ambizioso e giovane truffatore che stringe un’alleanza con una psichiatra femmina ancora più corrotta di lui. Prima i due si godono il successo rovinando le persone a livello mentale, poi i tradimenti tra di loro rischiano di compromettere un delicato equilibrio.

Leggi anche – Justine League Dark: Guillermo Del Toro parla del progetto mai realizzato

Fonte: Variety

Il Re Leone supera Frozen, è il film d’animazione con il più alto incasso di sempre

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Uscito nelle sale americane lo scorso 19 luglio, Il Re Leone ha già messo a segno il primo di una serie di record preannunciati diventando il film d’animazione con il più alto incasso di sempre. Detronizzato quindi Frozen, fermo a 1,276,480,335 milioni di dollari in tutto il mondo (e mancano ancora i risultati di alcuni paesi europei) e scavalcati Gli Incredibili 2 (1.242 milioni), Minions (1.15 milioni), Toy Story 3Cattivissimo Me 3Alla Ricerca di DoryZootropolis.

Finora l’adattamento fotorealistico del classico ha incassato 473,1 milioni di dollari al botteghino domestico e ben 861,5 milioni di dollari all’estero. In Cina, che come saprete è il secondo mercato più grande e importante del globo, si registrano invece numeri da capogiro (118 milioni), senza contare che che il film è riuscito a guadagnare ben 50 milioni in Brasile e Francia e oltre 60 milioni nel Regno Unito.

Leggi la recensione de Il Re Leone

Vi ricordiamo che Il Re Leone arriverà nelle nostre sale il 21 Agosto.

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano, oltre a Glover, anche James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Simba, il figlio di Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme del padre. Il fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo Simba all’esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve stringere un’alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò che è giustamente suo.

Fonte: Cinemablend

Avengers: Endgame, la scena che ha fatto “quasi” piangere Kevin Feige

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La morte di due dei personaggi storici del MCU – Tony Stark e Natasha Romanoff – avrà sicuramente fatto commuovere la maggior parte del pubblico durante la proiezione di Avengers: Endgame, tuttavia sembra che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige non sia totalmente d’accordo nella scelta della scena più triste del film. Complice la nostalgia del rivedere gli ultimi dieci anni di lavoro concretizzati sul grande schermo, la mente dietro il successo dell’universo condiviso ha confessato in un’intervista con Empire qual è il suo momento preferito e più emozionante non soltanto di Endgame ma dell’intero MCU:

“Quasi tutte le versioni del film, a partire dalle sequenze in green screen, solo gli attori che corrono lungo una rampa verde, mi hanno commosso. Ogni volta. Più di qualsiasi altra morte. Ad un certo punto sai che non sono davvero morti, e che gli attori non sono morti, e che quello che stai vedendo non è reale. Ma quel momento in cui tutti tornano in vita occupa un posto speciale nel mio cuore perché per me va ancora più in profondità. Abbiamo presentato tutti questi attori nel corso degli anni, abbiamo girato tanti film con loro…Insomma, è qualcosa che mi tocca nel profondo“.

Ovviamente Feige si riferisce alla scena più importante, oltre che attesa, del terzo atto del cinecomic, in cui Captain America, Thor e Iron Man stremati e senza forze vengono raggiunti dagli eroi vittime dello schiocco ritornate grazie ai portali di Doctor Strange. Difficile dimenticare momenti di questa portata emotiva, soprattutto se consideriamo il tempo necessario per arrivarci: undici anni e ventidue film, un’epopea del cinefumetto senza precedenti che merita un posto nella storia.

Leggi anche – Avengers: Endgame, il misterioso easter egg che nessuno ha notato

CORRELATI:

Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Empire

Avengers: Endgame, i concept inediti dei film

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Avengers: Endgame, i concept inediti dei film

Ecco alcuni concept inediti di Avengers: Endgame, in cui possiamo sbirciare una versione alternativa della macchina per il viaggio nel tempo, ma anche alcune soluzioni inedite relative al monumento ai caduti e altri luoghi che incontriamo nel film dei Fratelli Russo.

Avengers: Endgame, perché non c’è stato un nuovo scontro tra Thanos e Hulk?

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Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Thor: Love and Tunder, il fan poster mostra tutto ciò che ci serve

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Ci è voluto un po’ di tempo in più rispetto al previsto, ma gli artisti di BossLogic hanno sfornato un magnifico fan poster di Thor: Love and Tunder, che prevede che sarà Natalie Portman a impugnare il martello e a vestire i panni di Thor.

Il poster, magnifico come ogni fan art di BossLogic, mostra tutto quello di cui abbiamo bisogno: una potente Thor in tutto il suo splendore, un Thor barbuto e possente, una Jane Foster malata e il potere del fulmine che aleggia su entrambi.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Piero Tosi: si è spento a 92 anni il costumista Premio Oscar

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Si è spento a 92 anni Piero Tosi, il costumista italiano nominato cinque volte al premio Oscar e vincitore del riconoscimento alla carriera nel 2014.

“Ci ha lasciato oggi Piero Tosi, amico di una vita del Maestro e suo collaboratore fin dagli esordi della sua carriera. L’Oscar alla carriera del 2014 corona una vita di collaborazioni con i più grandi registi del cinema italiano. Sarà seppellito nella tomba di famiglia di Franco Zeffirelli, accanto al Maestro e a Anna Anni, suoi amici di sempre dai tempi dell’Istituto d’arte di Porta Romana”. A diffondere il comunicato è stata la Fondazione Franco Zeffirelli.

Piero Tosi ha lavorato nell’epoca d’oro del cinema italiano, collaborando con Zeffirelli, Luchino Visconti e Vittorio De Sica, tra gli altri. Ha firmato, tra gli altri, i costumi di Senso, Il Gattopardo, Ieri, oggi domani, La Traviata e Storia di una Capinera.

Venom: i concept inediti mostrano la feroce battaglia finale

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Venom: i concept inediti mostrano la feroce battaglia finale

Gli artisti David MassonMatt Millard e Paolo Giandoso hanno reso noti alcuni concept art dedicati a Venom, in concomitanza con le prime informazioni ufficiali in merito al sequel del film con Tom Hardy.

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal in una recente intervista dove si è parlato, tra le altre cose, anche del possibile crossover con Spider-Man e del futuro di Miles Morales.

Posso dire che Tom Hardy ci sarà, ma d’altronde aveva interpretato magnificamente quel personaggio nel primo film. Credo che il trionfo al botteghino sia stato determinato da un paio di fattori, uno dei quali è l’ottimo lavoro svolto dalla Sony nel creare quel franchise con una vita e un mondo tutto suo. Il secondo è ovviamente Tom Hardy. Quando pensi a Venom, non riusciresti a immaginare nessuno, tranne lui, seduto in quella vasca di aragoste.

E sul possibile incontro tra Spider-Man e Venom al cinema, la Pascal è sembrata più cauta, spiegando che “l’importante è assicurarsi che questi franchise funzionino individualmente, ma siamo ben consapevoli dell’interesse dei fan in merito e a tutti piacerebbe vedere un crossover. Mai dire mai, magari potrebbe succedere…

Avengers: Endgame, l’ispirazione da Logan e il momento che commuove Kevin Feige

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Kevin Feige ha parlato a lungo, nelle ultime settimane, del suo lavoro ad Avengers: Endgame, un film che ha chiuso un percorso professionale che per lui ha rappresentato oltre undici anni di lavoro e impegno.

Il boss dei Marvel Studios ha raccontato ad Empire cosa ha significato per lui questo film e soprattutto quali sono state le ispirazioni e i momenti per lui più commoventi, durante la realizzazione e a film concluso.

Sorprendentemente, sembra che una buona ispirazione per il film gli sia arrivata da Logan, di James Mangold, con Hugh Jackman. “Abbiamo visto Logan come ha fatto il pubblico, in un cinema, come persone che non hanno nulla a che fare con la realizzazione di quel film e abbiamo detto ‘oh mio dio, che incredibile conclusione per Hugh come questo personaggio’. E ci sono solo una manciata di esempi in cui un attore associato in maniera così totale a un personaggio può uscire di scena perfettamente. E Logan è l’unico che mi viene in mente in questo momento, non ce ne sono molti. Ed è quello che volevamo disperatamente dare a Robert, ed è stato su questo che ci siamo concentrati.”

Sembra quindi che l’eroica uscita di scena di Tony Stark sia stata modellata proprio su quella di Logan, cambiando ovviamente l’approccio al sacrificio che per Iron Man rimane, comunque, riferito a quel “Io sono Iron Man” che ha creato il suo mito e la sua egocentrica figura di “miliardario, playboy, filantropo”.

Parlando sempre della realizzazione del film, Feige ha condiviso anche il momento che maggiormente lo commuove, e stranamente non si tratta di quello che tutti ci aspettiamo! Kevin Feige non riesce a trattenere le lacrime durante l’epica scena dei portali spaziali, in momento in cui tutte le schiere dei Vendicatori si uniscono, fianco a fianco, per combattere contro Thaons. “Quasi tutte le versioni, a cominciare da quella con lo schermo verde, solo gli attori che corrono giù per una rampa verde, mi hanno commosso. Ogni volta” ha rivelato.

“Più di qualsiasi altra morte. Ad un certo punto so che non sono morti, gli attori non sono morti, non è reale. Ma quel momento in cui tutti tornano, per me va ancora più in profondità perché abbiamo presentato tutti questi attori, abbiamo girato film con tutti questi personaggi. E quindi questo è quello che mi emoziona ogni volte”. Dato quanto sbalorditiva è quella scena, nessuno può biasimarlo, soprattutto se ci fermiamo a pensare che Feige in persona, nel corso degli ultimi 13 anni, ha scelto ogni singolo interprete per ogni singolo, anche il più piccolo, di quei ruoli.

Avengers: Endgame, perché non c’è stato un nuovo scontro tra Thanos e Hulk?

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TIFF: a Joaquin Phoenix l’Actor Award

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Joaquin Phoenix sarà onorato il prossimo mese al Toronto International Film Festival. Il TIFF ha annunciato venerdì mattina che il tre volte candidato all’Oscar riceverà uno dei due Actor Awards durante l’inaugurazione di Gala del festival. Oltre a lui è già stato annunciato il premio a Meryl Streep.

“Mostrando sia istinto grezzo che abilità tecnica consumata, Joaquin Phoenix è l’attore completo e uno dei migliori del cinema contemporaneo – ha dichiarato Cameron Bailey, co-direttore del festival – Nel corso di tre decenni, ha portato una verità penetrante in ogni ruolo rivoluzionario. TIFF è entusiasta di celebrare un artista del suo calibro con questo premio inaugurale. ”

La prossima apparizione di Phoenix sarà nel Joker del regista Todd Phillips, in cui interpreta la Nemesi di Batman. Il film avrà la sua anteprima nordamericana al festival, ma è presente anche nel programma del Festival di Venezia.

“Siamo entusiasti del fatto che lo straordinario talento di Joaquin Phoenix sarà onorata al TIFF Tribute Gala di settembre – ha dichiarato Joana Vicente, co-responsabile del festival – Il suo eccezionale contributo al cinema è una testimonianza della missione principale del TIFF di trasformare il modo in cui le persone vedono il mondo attraverso il cinema”.

Durante la serata di gala, che si svolgerà il 9 settembre al Fairmont Royal York, saranno assegnati riconoscimenti anche a Taika Waititi con il TIFF Ebert Director Award e a Participant Media con il TIFF Impact Award. Il destinatario del Mary Pickford Award in onore di un talento femminile emergente verrà annunciato in un secondo momento. David Foster si esibirà durante i festeggiamenti.

Il 44° TIFF si svolgerà dal 5 al 15 settembre.

Fonte: Variety

Venezia 76: a Luca Bigazzi il premio Campari Passion for Film

Venezia 76: a Luca Bigazzi il premio Campari Passion for Film

La Biennale di Venezia e Campari annunciano che è stato attribuito al direttore della fotografia Luca Bigazzi (La grande bellezza, Così ridevano, Pane e tulipani) il premio Campari Passion for Film della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il premio, istituito l’anno scorso alla 75. Mostra, si propone di valorizzare lo straordinario contributo che i collaboratori più stretti del regista offrono al compimento del progetto artistico rappresentato da ciascun film. Solo occasionalmente, direttori della fotografia, montatori, compositori, scenografi e costumisti vedono adeguatamente riconosciuto il loro apporto, spesso determinante ai fini della qualità del risultato finale. Passion for Film premia a turno una di queste figure (l’anno scorso il premio era stato attribuito al montatore statunitense Bob Murawski), non semplici artigiani ma artisti e co-autori delle opere a cui offrono il contributo del loro insostituibile talento.

La consegna del premio a Luca Bigazzi avrà luogo domenica 1 settembre alle ore 16.30 in Sala Grande (Palazzo del Cinema), prima della proiezione Fuori Concorso, in prima mondiale, del suo nuovo lavoro, la serie The New Pope di Paolo Sorrentino (episodi 2 e 7) con Jude Law, John Malkovich, Silvio Orlando, Cécile de France, Javier Cámara, Ludivine Sagnier, prodotta da Sky con Hbo, Canal+, realizzata da Wildside e distribuita nel mondo da Fremantle.

La 76. Mostra di Venezia si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre 2019, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

Alberto Barbera ha dichiarato:  “Il cinema italiano, dalla seconda metà degli anni Ottanta a oggi, è legato in larga misura allo straordinario lavoro di Luca Bigazzi. Con un approccio personale e controcorrente, Bigazzi ha rivoluzionato il modo di intendere il lavoro del direttore della fotografia: poco tempo dedicato a posizionare le luci, utilizzo creativo e geniale delle sorgenti luminose naturali, da sempre incollato alla cinepresa per individuare la migliore inquadratura possibile e i più congeniali movimenti di macchina. Privo di qualsiasi atteggiamento reverenziale nei confronti del 35mm, al contrario è aperto alla sperimentazione più gioiosa delle inedite possibilità offerte dallo sviluppo della tecnologia di ripresa e di manipolazione dell’immagine. L’estrema versatilità, che gli consente di lavorare con registi molto diversi l’uno dall’altro – e apparentemente opposti al suo modo di intendere l’approccio al cinema (come nel caso del sorprendente sodalizio con Sorrentino) -, si coniuga perfettamente con le doti di velocità, precisione, sprezzo delle regole consolidate, predisposizione ad adattarsi a ogni tipo di budget, che lo hanno imposto su tutti come il miglior direttore della fotografia italiano degli ultimi trent’anni”.

“Siamo molto orgogliosi di confermare la nostra collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e di avere creato, insieme alla Direzione Artistica, il Premio Passion for Film – dichiara Lorenzo Sironi, Senior Marketing Director Campari GroupMantenendo come filo conduttore tutto ciò che nasce dalla passione, tema da sempre legato in modo indissolubile a Campari, il Premio è volto a valorizzare coloro che, accanto al regista, contribuiscono ogni giorno a rendere eccellente l’arte cinematografica.  In particolare, quest’anno abbiamo premiato una figura artistica cruciale, quella del direttore della fotografia, un vero e proprio maestro della luce che, attraverso le immagini, determina il linguaggio estetico di un film”.

Luca Bigazzi (Milano, 9 dicembre 1958) è un direttore della fotografia italiano. È il professionista che detiene il record di vittorie del David di Donatello per il miglior direttore della fotografia con 7 statuette ed è anche il primo direttore della fotografia italiano ad essere stato candidato al Primetime Emmy Awards nella categoria Miglior fotografia per una miniserie o film per la serie televisiva The Young Pope di Paolo Sorrentino.

Inizia a lavorare nel campo pubblicitario nel 1977 come aiuto regista e parallelamente coltiva la sua passione per la fotografia. Approda al cinema nel 1983 e il suo esordio come direttore della fotografia avviene con Silvio Soldini, nel film Paesaggio con figure, presentato al Festival di Locarno. A poco a poco si dedica sempre di più al cinema, abbandonando il campo pubblicitario. Il sodalizio con Soldini continuerà per molti altri film, con lui vince il David di Donatello per il miglior direttore della fotografia nel 1999 per Pane e tulipani. Nel 1994 è chiamato da Gianni Amelio per Lamerica con cui vince un David di Donatello e un Nastro d’argento. Nel 1999 per Così ridevano di Gianni Amelio e L’albero delle pere di Francesca Archibugi vince l’Osella d’oro a Venezia. Collabora fra gli altri anche con Mario Martone, Giuseppe Piccioni, Ciprì e Maresco, Paolo Virzì, Daniele Luchetti, Abbas Kiarostami. Curerà in seguito la fotografia dei film di Paolo Sorrentino a partire da Le conseguenze dell’amore, con cui vince nel 2005 il Nastro d’argento, poi L’amico di famiglia (2006), Il divo (2008), This Must Be the Place (2011), con cui vince il David di Donatello per il miglior direttore della fotografia nel 2012, La grande bellezza, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2014, Youth – La giovinezza, miglior film agli European Film Awards nel 2015, The Young Pope (2016), Loro (2018) e The New Pope (2019).

Ha curato la fotografia di La tenerezza di Gianni Amelio (2017), Sicilian Ghost Story di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (2017), Ella & John – The Leisure Seeker di Paolo Virzì (2017), Io sono Tempesta di Daniele Luchetti (2018).

Robin Williams: SKY omaggia l’attore a 5 anni dalla morte

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Cinque anni fa, l’11 agosto 2014, ci lasciava Robin Williams, uno degli attori più amati dal pubblico che con i suoi numerosi personaggi ha fatto emozionare milioni di spettatori in tutto il mondo.

Per ricordare il popolare l’attore, che nel corso della sua lunga carriera è stato anche doppiatore e produttore, domenica 11 agosto – nel giorno del quinto anniversario – a partire dalle 10.30, Sky Cinema Due propone un OMAGGIO A ROBIN WILLIAMS, con una maratona di film che lo vedono protagonista.

Si inizia alle 10.30 con JUMANJI, l’iconico titolo degli anni ‘90 dove Williams rimane intrappolato in un gioco da tavolo. A seguire, alle 12.20, la commedia ambientata durante la guerra GOOD MORNING, VIETNAM che lo vede nei panni di un irriverente dj radiofonico e, successivamente, alle 14.25, PIUME DI STRUZZO, il remake de Il Vizietto. Non mancherà anche una buona dose di avventura con HOOK – CAPITAN UNCINO (ore 16.30), il fantasy di successo diretto da Steven Spielberg, con Dustin Hoffman e Julia Roberts, dove Williams interpreta un Peter Pan ormai cresciuto e costretto a tornare sull’Isola che non c’è per salvare i figli rapiti da Capitan Uncino. Seguirà, alle 18.55, il documentario HBO del 2018 NELLA MENTE DI ROBIN WILLIAMS, un ritratto intimo della carriera e della vita privata del compianto attore attraverso le testimonianze dei suoi amici. In prima serata, alle 21.15, andrà in onda il film che gli è valso il Premio Oscar®️ come miglior attore non protagonista nel 1998, WILL HUNTING – GENIO RIBELLE, scritto e interpretato da Matt Damon e Ben Affleck. La maratona si concluderà in seconda serata, alle 23.25, con THE FINAL CUT, il thriller fantascientifico che riflette sull’invasività della tecnologia video.

La Famiglia Addams: il nuovo mostruoso trailer

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La Famiglia Addams: il nuovo mostruoso trailer

Ecco il nuovo mostruoso trailer per l’adattamento in versione animata de La Famiglia Addams.

Al timone ci sono Greg Tiernan e Conrad Vernon di Sausage Party, ed è stato confermato ufficialmente Oscar Isaac per la voce del patriarca. Nel cast però ci sono altre voci celebri, come Charlize Theron, scelta per interpretare Morticia e Chloë Grace Moretz per la voce di Mercoledì. Finn Wolfhard sarà Pugsley, Nick Kroll zio Fester, Bette Midler nonna Addams e Allison Janney sarà invece l’arcinemica della famiglia, Margaux Needler.

https://twitter.com/meettheaddams/status/1159086874142527489?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1159086874142527489&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fanimated_features%2Fthe-addams-family-animated-reboot-scares-up-a-new-trailer-and-some-kooky-character-posters-a169913

Un inedito cast di doppiatori è pronto a farvi tremare… dal ridere! Tra i protagonisti de La Famiglia Addams troveremo Virginia Raffaele e Pino Insegno nei panni di Morticia e Gomez. Eleonora Gaggero e Luciano Spinelli presteranno la loro voce ai figli Mercoledì e Pugsley. Nel ruolo di Zio Fester, incredibile ma vero, proprio Raoul Bova. Ma la vera novità è Loredana Bertè che per la prima volta presterà la sua inconfondibile voce a un personaggio cinematografico, interpretando la Nonna Addams!

La Famiglia Addams è realizzato con una sofisticata grafica in stop motion animation, che ricorda molto lo spirito e i disegni delle storiche vignette del suo creatore Charles Addams. Diretto da Conrad Vernon e Greg Tiernan (il primo particolarmente noto per la regia di film come Shrek 2 e Madagascar 3 – Ricercati in Europa), La Famiglia Addams uscirà in Italia neanche a dirlo il 31 ottobre, giorno di Halloween!

SINOSSI

La famiglia Addams deve affrontare Margaux Needler, una subdola conduttrice di reality televisivi “consumata dal desiderio dell’assoluta perfezione color pastello della vita suburbana”. Ciò accade mentre gli Addams si apprestano a ricevere i parenti per un’importante riunione di famiglia.

Venom 2: Michelle Williams conferma il suo ritorno

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Venom 2: Michelle Williams conferma il suo ritorno

Sembra che Michelle Williams si unirà a Tom Hardy per Venom 2. Dopo la critica negativa che il primo film ha avuto lo scorso anno, Williams non sembrava particolarmente entusiasta all’idea di riprendere il suo ruolo, ma sembra che abbia cambiato idea dopo la conferma che Andy Serkis avrebbe diretto il sequel.

“Sono una grande fan di Andy e sono così ispirata da ciò che è stato in grado di realizzare. È dotato in un modo molto specifico, e sono entusiasta di imparare da lui e di stargli vicino.”

Anche se il personaggio di Williams non ha davvero avuto molto da fare nel primo film, è stata parte integrante di una delle migliori scene del film, dato che la sua Anne Weying si è vestita per una breve sequenza come She-Venom. Alla domanda sulla possibilità di fondersi ancora una volta con il simbionte, l’attrice dice che spera di “ottenere lo stesso tempo” da She-Venom quanto quello che otterrà Eddie Brock (Hardy), nel sequel.

Venom 2: Andy Serkis porterà i personaggi in “altre direzioni”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche in Venom 2, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal in una recente intervista dove si è parlato, tra le altre cose, anche del possibile crossover con Spider-Man e del futuro di Miles Morales.

Posso dire che Tom Hardy ci sarà, ma d’altronde aveva interpretato magnificamente quel personaggio nel primo film. Credo che il trionfo al botteghino sia stato determinato da un paio di fattori, uno dei quali è l’ottimo lavoro svolto dalla Sony nel creare quel franchise con una vita e un mondo tutto suo. Il secondo è ovviamente Tom Hardy. Quando pensi a Venom, non riusciresti a immaginare nessuno, tranne lui, seduto in quella vasca di aragoste.

E sul possibile incontro tra Spider-Man e Venom al cinema, la Pascal è sembrata più cauta, spiegando che “l’importante è assicurarsi che questi franchise funzionino individualmente, ma siamo ben consapevoli dell’interesse dei fan in merito e a tutti piacerebbe vedere un crossover. Mai dire mai, magari potrebbe succedere…

Suicide Squad: i primi screen test di Margot Robbie e Jared Leto

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Suicide Squad: i primi screen test di Margot Robbie e Jared Leto

Suicide Squad non è stato esattamente un successo di critica, ma ha avuto un impatto importante al botteghino, e ora il regista dei Guardiani della Galassia, James Gunn sarà colui che dirigerà il seguito, cambiando completamente l’approccio al film e ai personaggi, si suppone. Ora, però, l’uomo che ha diretto il primo film, David Ayer, ha condiviso delle fantastiche foto dal dietro le quinte del film, scattate all’inizio della produzione.

Oltre a una foto del primo test di trucco di Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, possiamo vedere un camera test per Jared Leto nei panni di Joker e la prima versione dell’elmetto Deadshot indossato da Will Smith.

Sappiamo che Margot Robbie tornerà nel ruolo di Harley Quinn per Birds of Prey, e che anche Deadshot potrebbe tornare sempre interpretato da Will Smith. Per quello che riguarda il Joker, sembra che il futuro di Leto nei panni del personaggio non preveda altre puntate, mentre l’attore si sta dedicando a Morbius, il Vampiro Vivente, per Sony, e il ruolo del Clown è passato a Joaquin Phoenix per un film molto più realistico e disancorato dal mondo dei cinecomic.

Ecco le immagini condivise da David Ayer:

https://twitter.com/DavidAyerMovies/status/1158612888757710853?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1158612888757710853&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fsuicide_squad%2Fsuicide-squad-director-david-ayer-shares-make-up-and-camera-tests-featuring-the-joker-harley-quinn-and-more-a169910

https://twitter.com/DavidAyerMovies/status/1158613781834084352?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1158613781834084352&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fsuicide_squad%2Fsuicide-squad-director-david-ayer-shares-make-up-and-camera-tests-featuring-the-joker-harley-quinn-and-more-a169910

https://twitter.com/DavidAyerMovies/status/1158620834740744192?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1158620834740744192&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fsuicide_squad%2Fsuicide-squad-director-david-ayer-shares-make-up-and-camera-tests-featuring-the-joker-harley-quinn-and-more-a169910

Attacco al Potere 3 – Angels Has Fallen, il finale trailer

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Attacco al Potere 3 – Angels Has Fallen, il finale trailer

Gerald Butler è di nuovo Mike Banning in Attacco al Potere 3 – Angels Has Fallen, di cui vi mostriamo il trailer finale del film dal 28 agosto in sala.

Dopo l’enorme successo dei primi due capitoli, con oltre 370.000.000 di dollari incassati in tutto il mondo, torna sul grande schermo Gerard Butler, nelle vesti dell’agente dei servizi segreti Mike Banning, in Attacco al Potere 3 – Angels Has Fallen. Diretto questa volta da Ric Roman Waugh (La Fratellanza), il terzo film dell’adrenalinico franchise prende una svolta inaspettata: sarà Banning a trovarsi in fuga e braccato dalla polizia, accusato di essere un nemico dello Stato e l’autore di un tentativo di omicidio ai danni del Presidente degli Stati Uniti, interpretato dal Premio Oscar® Morgan Freeman. Ad aiutarlo a scagionarsi troverà al suo fianco il padre, interpretato da Nick Nolte, new entry nel cast. Tra gli altri interpreti, anche Jada Pinkett Smith (Girls Trip), Lance Reddick (The Wire, Fringe, John Wick), Danny Huston (Stanlio e Ollio, Big Eyes), Piper Perabo (Covert Affairs) e Tim Blake Nelson (Fratello, dove sei? e Syriana).

SINOSSI

Dopo una vorticosa fuga, Mike Banning è ricercato dalla sua stessa agenzia e dall’FBI, mentre cerca di trovare i responsabili che minacciano la vita del Presidente. Nel disperato tentativo di scoprire la verità, Banning si rivolgerà a improbabili alleati per dimostrare la propria innocenza e per tenere la sua famiglia e l’intero Paese e fuori pericolo.

Justice League Dark: Guillermo Del Toro sul film mai realizzato

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Justice League Dark: Guillermo Del Toro sul film mai realizzato

Prima della svolta di Batman v Superman: Dawn of Justice al cinema, la Warner Bros era al lavoro su un film sulla Justice League Dark, che era stato affidato a Guillermo Del Toro. Il regista ha poi rinunciato a quella regia, dedicandosi ad altri progetti che gli hanno portato molto fortuna (La forma dell’acqua vi dice niente?).

Tuttavia, in occasione dell’inaugurazione della sua Stella sulla Walk of Fame, il regista messicano ha avuto modo di parlare proprio di quel progetto mai realizzato: “Beh, ho scritto un’intera sceneggiatura di Justice League Dark per Warner Bros. (…) Adoro Deadman, adoro Demon, adoro Swamp Thing. Zatanna. È un universo, è una cosa bella. Sono molto attratto da quel lato dell’Universo DC.”

“Ma io non sono uno da supereroi – ha continuato – Per farmi piacere un supereroe, questo deve essere un mostro. Non mi piacciono quelle cose, non hanno mai fatto parte di me. Sono sempre a favore dei racconti dei mostri. È quello che mi piace. Amo il noir, adoro i drammi polizieschi. Adoro la fantascienza”.

Non sappiamo se in futuro Del Toro avrà davvero la possibilità di raccontare questi mostri che ama così tanto, ma sarebbe molto bello se riuscisse a trovare spazio alla Warner Bros con la sua visione di questi personaggi.

Ghostbusters 2020: avvistata la Ecto 1 sul set

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Ghostbusters 2020: avvistata la Ecto 1 sul set

Mentre continuano le riprese di Ghostbusters 2020 di Jason Reitman, sono trapelate dal set alcune immagini che faranno fare un tuffo al cuore dei fan. La Ecto 1, leggendaria automobile degli originali acchiappafantasmi, è stata avvistata sul set.

Non è una sorpresa, visto che l’automobile compariva già nel primo teaser del film, uscito ormai diversi mesi fa, ma vederla in tutto il suo arrugginito splendore è senza dubbio un emozione molto forte.

Leggi anche – Ghostbusters 2020: il film sarà “profondamente” collegato al primo capitolo

Reitman ha definito il progetto come “una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance. E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a formarsi“.

La trama del film dovrebbe ruotare attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata da Mckenna Grace, e della sua famiglia formata dalla madre (Carrie Coon) e dal fratello (Finn Wolfhard).

Abbiamo contattato tutti gli attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di presentarveli“.

Fonte

Lilli e il Vagabondo: le prime foto del live action

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Lilli e il Vagabondo: le prime foto del live action

Sono state diffuse le prime immagini ufficiali del live action Disney dedicato a Lilli e il Vagabondo, il prossimo remake proposto dalla Casa di Topolino sulla scia del successo de Il Re Leone, che arriverà nelle nostre sale soltanto il 21 agosto.

Ecco di seguito le immagini dei protagonisti accanto ai corrispettivi canini: Justin Theroux è Vagabondo, Tessa Thompson è Lilli, Sam Elliot è Fido, Janelle Monáe è Peg, Ashley Jensen è Jock, Benedict Wong è Bull.

Charlie Bean, regista di The Lego Nijago Movie, è stato scelto per dirigere il nuovo adattamento del classico film d’animazione.

Brigham Taylor, che aveva già lavorato alla trasposizione de Il Libro della Giungla di Jon Favreau e di altri progetti Disney (tra cui Tomorrowland e Pirati dei Caraibi), produrrà il film.

Uscito nelle sale nel 1995, Lilli e il vagabondo raccontava la storia d’amore tra un Cocker Spaniel e un bastardino di strada.

Avengers: Endgame, il backstage di Cap vs Cap

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Avengers: Endgame, il backstage di Cap vs Cap

Continuano a diffondersi curiosità e novità dal dietro le quinte di Avengers: Endgame, e oggi abbiamo a disposizione una sequenza di immagini che ci portano nel backstage della divertente scena di Cap vs Cap, una delle più apprezzate del film e che si svolge nel secondo atto, quando i Vendicatori, indietro nel tempo, cercano di recuperare le Gemme dell’Infinito per invertire gli effetti della Decimazione.

Inoltre, lo stesso Kevin Feige ha raccontato l’intenzione di portare avanti la già chiacchierata scena della decapitazione di Cap, spiegando: “Una delle idee era che, quando si conclude la parte da heist movie, i Vendicatori tornano in un mondo [nel 2023] che Thanos aveva già conquistato, e la scena coinvolgeva tutto, il trono fatto di ossa e teschi, e lui faceva rotolare come una palla da bowling la testa tagliata di Captain America, ancora nel cappuccio, proprio ai piedi di Captain America. Era una bella scena, ma non siamo riusciti ad inserirla coerentemente nel film.”

Di seguito, ecco le scene che mostrano Cap vs Cap prima e dopo gli effetti visivi:

A

Avengers: Endgame

B

C

Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Chiara Ferragni – Unposted: il trailer del docufilm presentato a Venezia 76

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Sarà presentato in anteprima nella sezione Sconfini di Venezia 76 il docufilm Chiara Ferragni – Unposted, di Elisa Amoruso, un evento speciale che arriverà anche nel cinema il 17, 18 e 19 settembre.

Chiara Ferragni, 32 anni, 17 milioni di follower, secondo la rivista Forbes prima influencer al mondo nel campo della moda, in pochissimo tempo è diventata un’icona, di stile, di eleganza, di vita. Nell’era dei social network, in cui la popolarità conta più di qualunque altro valore, avere milioni di fan virtuali è un potere immenso, che stravolge ogni forma di comunicazione e porta ad avere successo attraverso una strada apparentemente facile, diffondendo l’illusione per cui basta fare dei post su Instagram per guadagnare e avere una vita da sogno. Il 2018 per Chiara Ferragni è stato un anno denso di avvenimenti: la nascita del figlio Leone, il matrimonio con il rapper Fedez, la decisione di condurre in prima persona entrambe le società che ha fondato, la Tbs Crew e Chiara Ferragni Collection, diventando Ceo di entrambe, l’aumento sempre più rapido e incessante di follower. #Chiaraneverstop è un hashtag che ricorre nei suoi post e si addice perfettamente ai ritmi sempre più incalzanti che Chiara ha affrontato negli ultimi mesi. Il racconto segue le tappe di questa crescita, personale e professionale, scandita dalle stagioni che si susseguono e dalla vita frenetica della fashion blogger più influente del mondo. Ma chi è davvero e come si diventa Chiara Ferragni? Come si evolve una società basata sempre di più sui like di Facebook, che comunica le notizie più importanti tramite i post di Twitter, in cui chiunque può aprire un blog, parlare col resto del mondo e costruirsi una fama da solo? Che ruolo hanno i mass media, nell’epoca della rivoluzione culturale dei social? Quali sono le aspettative delle ragazze che sognano di diventare Chiara Ferragni e a quale modello femminile aspirano? Queste sono solo alcune delle domande a cui il film intende dare una risposta. Chiara Ferragni incarna perfettamente un fenomeno che il film indaga e approfondisce attraverso interviste a giornalisti, scrittori, sociologi, docenti di Harvard: come l’avvento dei social network abbia trasformato radicalmente, oltre alle nostre vite personali, il mondo dei media e quello del business, influenzando anche le sfere della politica. Non esiste più nulla di irraggiungibile, grazie al web, ogni obiettivo sembra improvvisamente possibile e il vecchio modo di pensare appartiene a una realtà che sembra svanire giorno dopo giorno. Il film indaga questi temi in una forma narrativa contemporanea, dai molteplici linguaggi, in cui le interviste dirette si mescolano a scene che raccontano momenti significativi della vita di Chiara, a materiali di repertorio presi direttamente dalla società virtuale, il favoloso mondo di Instagram, di cui lei è la regina indiscussa.

Scary stories to tell in the dark: Lana Del Rey canta Season of the Witch

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A poche settimane dall’uscita del suo ultimo album, Lana Del Rey pubblica una nuova canzone, la cover del brano Season of the Witch, scritto da Donovan nel 1966 e già ripreso da numerosi artisti, tra cui la band Vanilla Fudge e Robert Plant.

Il pezzo farà parte della colonna sonora del film horror Scary Stories to Tell in the Darkdi André Øvredal, prodotto e sceneggiato dal premio Oscar® Guillermo del Toro, nei cinema italiani dal 24 ottobre 2019 distribuito da Notorious Pictures.

“Ammiro la musica di Lana da molto tempo” – ha dichiarato Guillermo del Toro“e ho percepito che sarebbe andata alla grande con ‘Season of the Witch’, che avrebbe usato la sua alchimia per trasformarla. È una grande artista ed è stata una partner straordinaria con noi in questa avventura”.

L’attesissimo horror Scary Stories to Tell in the Dark è tratto dall’omonimo e terrificante bestseller di Alvin Schwartz, autore cult della narrativa horror, noto per la sua vasta produzione letteraria dedicata a opere che, tra miti, leggende e racconti di paura, esplorano gli aspetti folkloristici del popolo americano.

Nella saga di “Scary stories to tell in the dark”, pubblicata tra il 1981 e il 1991 con le illustrazioni originali di Stephen Grammel, 29 storie di paura si materializzano in un mondo sospeso tra magia e terrore: i racconti più macabri di tutti i tempi prendono vita tra fiabe horror, vendette oscure, entità agghiaccianti e avvenimenti soprannaturali. Il libro sarà pubblicato in Italia dall’editore DeA Planeta Libri nella collana DeA, e uscirà in libreria il 4 settembre 2019 (al prezzo di 16.90 euro).

Affascinato fin da adolescente dai racconti di Alvin Schwartz, Guillermo del Toro, autore della sceneggiatura del film insieme a Patrick Melton e Marcus Dunstan (già sceneggiatori di quattro capitoli della saga di Saw – L’enigmista e attualmente impegnati nella stesura del prossimo reboot di Halloween), porta sul grande schermo i racconti dell’orrore più spaventosi di sempre. Dietro la macchina da presa André Øvredal, regista norvegese di “Troll Hunter” e dell’acclamato horror “Autopsy”.

Completano il cast del film Zoe Colletti, Austin Abrams, Gabriel Rush, Michael Garza, Austin Zajur, Dean Norris, Gil Bellows, Lorraine Toussaint e Natalie Ganzhorn.

Ecco il video di Season of the Witch cantato da Lara Del Rey

Scary Stories to Tell in the Dark di André Øvredal, nei cinema italiani dal 24 ottobre 2019 distribuito da Notorious Pictures. Sceneggiato e prodotto dal genio visionario Guillermo del Toro, premio Oscar per La forma dell’acqua, il film è l’horror più atteso dell’anno. Dietro la macchina da presa André Øvredal, regista norvegese di “Troll Hunter” e dell’acclamato horror Autopsy.

Scary Stories to Tell in the Dark, la trama

Il film è tratto dall’omonimo e terrificante bestseller di Alvin Schwartz, autore cult della narrativa horror, noto per la sua vasta produzione letteraria dedicata a opere che, tra miti, leggende e racconti di paura, esplorano gli aspetti folkloristici del popolo americano.

Nella saga pubblicata tra il 1981 e il 1991 con le illustrazioni originali di Stephen Grammel, 29 storie di paura si materializzano in un mondo sospeso tra magia e terrore: i racconti più macabri di tutti i tempi prendono vita tra fiabe horror, vendette oscure, entità agghiaccianti e avvenimenti soprannaturali.

Il libro sarà pubblicato in Italia dall’editore DeA Planeta Libri nella collana DeA, e uscirà in libreria il 4 settembre 2019 (al prezzo di 16.90 euro).  Affascinato fin da adolescente dai racconti di Alvin Schwartz, Guillermo del Toro, autore della sceneggiatura del film insieme a Patrick Melton e Marcus Dunstan (già sceneggiatori di quattro capitoli della saga di Saw – L’enigmista e attualmente impegnati nella stesura del prossimo reboot di Halloween), porta sul grande schermo i racconti dell’orrore più spaventosi di sempre.

Completano il cast del film Zoe Colletti, Austin Abrams, Gabriel Rush, Michael Garza, Austin Zajur, Dean Norris, Gil Bellows, Lorraine Toussaint e Natalie Ganzhorn.

Guarda il trailer di Scary Stories to tell in the Dark

Venezia 76: due nuovi titoli nella sezione Sconfini

Due nuovi titoli in prima mondiale, American Skin del regista, attore, sceneggiatore e produttore statunitense Nate Parker (The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo) e Beyond the Beach: The Hell and the Hope, documentario sul lavoro di Emergency, debutto nella regia del produttore inglese Graeme A. Scott e del direttore della fotografia americano Buddy Squires, completano nella sezione Sconfini il programma della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

La proiezione di American Skin sarà accompagnata dalla presenza di Spike Lee, che presenterà il film insieme al regista Nate Parker, e dialogherà con lui al termine della proiezione.

Inoltre, completa la Giuria del premio Venezia Opera Prima – Luigi De Laurentiis il regista statunitense Terence Nance, i cui film (An Oversimplification of Her Beauty, Swimming in Your Skin Again, Univitillen) sono stati presentati al Sundance Film Festival e al New York Film Festival. La Giuria è composta anche dal regista Emir Kusturica (Serbia, presidente), dalla regista Antonietta De Lillo (Italia), dall’attrice Hend Sabry (Tunisia) e dal produttore Michael J. Werner (USA).

La 76. Mostra di Venezia, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta, si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre 2019.

American Skin di Nate Parker (Sconfini)

E’ il secondo atteso lungometraggio del regista, attore, sceneggiatore e produttore statunitense Nate Parker, che nel 2016 ha debuttato con grande successo nella regia con The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo, presentato al Sundance Film Festival, dove ha vinto il Premio del pubblico e il Gran premio della giuria. In American Skin, Lincoln Jefferson (interpretato dallo stesso Nate Parker) è un veterano della Marina – ora bidello in una prestigiosa scuola media in California – che cerca di recuperare il rapporto con il figlio dopo il divorzio. Un giorno, in seguito a un banale controllo della polizia, il ragazzo viene ucciso ma l’agente colpevole di avergli sparato viene dichiarato innocente senza essere processato. Deluso dal fatto di non aver avuto un procedimento equo, Lincoln prenderà in ostaggio l’intera stazione di polizia, mettendo su lui stesso un vero e proprio processo dove la giuria sono i detenuti e la gente comune, sostituendosi di fatto allo Stato per dare finalmente giustizia al figlio.

Beyond the Beach: The Hell and the Hope di Graeme A. Scott (Sconfini)

E’ il debutto nella regia del produttore inglese Graeme A. Scott, che qui ha lavorato accanto al direttore della fotografia nominato all’Oscar e plurinominato all’Emmy Buddy Squires. Il documentario Beyond the Beach: The Hell and the Hope ha seguito medici, infermieri e volontari che hanno abbandonato le loro vite quotidiane per lavorare in tutto il mondo in luoghi devastati dalla guerra, nell’organizzazione non-profit italiana Emergency. Nel documentario vediamo le loro risate, lacrime e frustrazioni, mentre lavorano in un’atmosfera spesso insostenibile. Le persone di Emergency spiegano che non ce la facevano a rimanere a casa a far nulla per questa situazione, quando sapevano che potevano partire e “fare qualcosa”. Creata nel 1994 da Gino Strada per soccorrere le vittime di guerra, Emergency ha aiutato a salvare oltre nove milioni di vite in tutto il mondo, dalle prime linee alle lontane sponde dove civili innocenti e sfollati cercano rifugio, dal fronte di guerra di Kabul all’impegno sulle barche MOAS sulla costa Libica

Fast & Furious – Hobbs & Shaw: da oggi al cinema

Fast & Furious – Hobbs & Shaw: da oggi al cinema

Arriva in sala l’8 agosto Fast & Furious – Hobbs & Shaw, il primo spin off della saga di Fast and Furious, che vede protagonisti Vin Diesel e Jason Statham.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione

Dopo otto film che hanno incassato quasi 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, la serie cinematografica Fast & Furious presenta ora il suo primo film che non è un capitolo della stessa, ma una nuova storia indipendente con Dwayne Johnson e Jason Statham che tornano nei loro ruoli di Luke Hobbs e Deckard Shaw in Fast & Furious – Hobbs & Shaw.

Da quando il corpulento veterano del dipartimento di polizia Hobbs (Johnson), fedele agente del Diplomatic Security Service americano, e il fuorilegge Shaw (Statham), ex membro delle forze speciali britanniche, si sono affrontati per la prima volta nel film Fast & Furious 7 del 2015, i due si sono scambiati battute e non si sono risparmiati colpi bassi nel tentativo di annientarsi a vicenda.

Ma quando l’anarchico Brixton (Idris Elba), cyber-geneticamente potenziato, ottiene il controllo di una insidiosa arma biologica che potrebbe modificare per sempre l’umanità – e riesce a surclassare una brillante e indomita agente del MI6 (Vanessa Kirby della serie TV The Crown), che oltretutto è la sorella di Shaw – questi due nemici giurati saranno costretti ad allearsi per annientare l’unico cattivo che potrebbe essere ancor più cattivo di loro.

Fast & Furious – Hobbs & Shaw spalanca una nuova porta nell’universo di Fast propagando l’azione tipica della serie in tutto il mondo, da Los Angeles a Londra e dalle desolate e tossiche lande di Chernobyl, alla lussureggiante bellezza delle Isole Samoa.

Diretto da David Leitch (Deadpool 2) da una sceneggiatura del navigato architetto della narrativa di Fast & Furious Chris Morgan, il film è prodotto da Morgan, Johnson, Statham e Hiram Garcia. I produttori esecutivi sono Kelly McCormick, Dany Garcia, Steven Chasman, Ethan Smith e Ainsley Davies.

Avengers: Endgame, ecco come Chris Evans si è trasformato in “Vecchio Cap”

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Alla fine di Avengers: Endgame, Steve Rogers viaggia indietro nel tempo per restituire le Gemme dell’infinito al momento storico in cui erano state prese,ma alla fine, invece che tornare nel suo tempo, decide di fermarsi con Peggy Carter, a vivere quella vita che gli era stata tolta con il suo vero amore.

Dopo molti anni, torna nello stesso posto a consegnare lo scudo e il manto di Captain America a Sam Wilson, ma a quel punto non è più il giovane Steve che conosciamo, ma Vecchio Cap, un uomo di 80, forse 90 anni.

Sappiamo che il risultato finale è un misto tra effetti visivi e trucco prostetico, e adesso, grazie a queste foto dal backstage, possiamo vedere come è nato il volto di Vecchio Cap (via beforesandafters.com).

Evans ha indossato un trucco da uomo anziano e gli ormai soliti puntini per tracciare i movimenti del volto nelle scene che poi vengono lavorate con VFX.

In questo modo, il team ai Lola VFX avrebbe avuto qualche riferimento su cui lavorare, così un attore più vecchio, Patrick Gorman, è stato chiamato per mimare la performance di Evans, con gli stessi puntini sul volto.

Il risultato finale è incredibile!

Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Joker: i vertici del TFF lo descrivono come “un risultato di altissimo livello”

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Si parla già apertamente di Oscar in merito al Joker di Joaquin Phoenix e il fatto che il film diretto da Todd Phillips sarà presentato a Toronto e a Venezia denuncia la sua natura di film molto diverso dal resto delle pellicole dedicate a personaggi dei fumetti.

Cameron Bailey, direttore artistico del Toronto Film Festival, ha commentato il film, entusiasta dell’opera, spiegando perché il titolo è stato selezionato nella sezione Gala (nel Concorso a Venezia 76): “Prima di tutto è fantastico. Quindi dovrebbe essere proiettato sul nostro palco più grande. Ma è una versione davvero originale dei film di fumetti e in particolare del personaggio di Joker. Non si basa su una storia esistente.”

“Ha uno dei più grandi attori del cinema moderno, Joaquin Phoenix, e anche Robert De Niro, uno dei migliori attori che sia mai esistito, ha un tono e un approccio interessanti. È ambientato alla fine degli anni ’70, all’inizio degli anni ’80 e sembra che sia stato realizzato in quel momento. È visivamente grintoso. Ha riferimenti al cinema di Martin Scorsese e sembra un risultato cinematografico di alto livello. Anche se lavora con materiale molto popolare, ha grandi ambizioni. Ecco perché è un film da Gala”.

Joker: 8 dettagli che vi sono sfuggiti nel teaser trailer

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Venom 2: Andy Serkis porterà i personaggi in “altre direzioni”

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A poche ore dalla conferma ufficiale che dirigerà Venom 2, Andy Serkis ha già esternato alcune dichiarazioni in merito al film che vedrà Tom Hardy tornare nei panni del protagonista e questa volta confrontarsi con un temibile villain interpretato da Woody Harrelson.

“Sono allo stadio iniziale, quindi ho delle idee molto chiare su ciò che visivamente voglio creare, e su come possiamo portare i personaggi in altre direzioni” ha dichiarato Serkis. “Sono eccitato di lavorare con tutti questi grandi attori che sono coinvolti nel film. Si tratta di un franchise fantastico, e sono davvero onorato che mi sia stato chiesto di dirigere Mi sembra una storia molto contemporanea e spero che diventerà un pezzo di storia del cinema.”

Sorprendentemente, Serkis ha continuato, dicendo che Tom Hardy ha contribuito alla sceneggiatura insieme a Kelly Marcel (che ha lavorato anche al primo film). “Tom è stato davvero molto coinvolto nella scrittura della nuova storia, insieme a Kelly Marcel. Quindi è tutto incentrato intorno al loro approccio.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal in una recente intervista dove si è parlato, tra le altre cose, anche del possibile crossover con Spider-Man e del futuro di Miles Morales.

Posso dire che Tom Hardy ci sarà, ma d’altronde aveva interpretato magnificamente quel personaggio nel primo film. Credo che il trionfo al botteghino sia stato determinato da un paio di fattori, uno dei quali è l’ottimo lavoro svolto dalla Sony nel creare quel franchise con una vita e un mondo tutto suo. Il secondo è ovviamente Tom Hardy. Quando pensi a Venom, non riusciresti a immaginare nessuno, tranne lui, seduto in quella vasca di aragoste.

E sul possibile incontro tra Spider-Man e Venom al cinema, la Pascal è sembrata più cauta, spiegando che “l’importante è assicurarsi che questi franchise funzionino individualmente, ma siamo ben consapevoli dell’interesse dei fan in merito e a tutti piacerebbe vedere un crossover. Mai dire mai, magari potrebbe succedere…

Avengers: Endgame, l’esilarante trailer onesto

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Avengers: Endgame, l’esilarante trailer onesto

Screen Junkies ha diffuso il trailer onesto di Avengers: Endgame e, nonostante si tratti di uno di quei film che sono piaciuti ai titolari del canale, il risultato è comunque esilarante. Potete vederlo di seguito!

Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Guardiani della Galassia Vol. 3: in che modo Thor può migliorare il film

Il finale di Avengers: Endgame ha lasciato pochi dubbi, Thor sarà presente in Guardiani della Galassia Vol. 3 e si unirà alla squadra in quella che potrebbe diventare un’avventura alla ricerca di Gamora. Ma quanto è positivo, per i Guardiani, che il Dio del Tuono, barbuto e panciuto, si unisca a loro? Ecco alcuni motivi per cui Thor sarà in grado di migliorare il film di James Gunn.

LA GRANDE ALCHIMIA DI THOR CON I GUARDIANI

Guardiani della Galassia Vol. 3Come mostrato nelle sue scene con i Guardiani in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, Thor si adatta perfettamente alla squadra, perché ha una chimica fantastica con tutti loro. Dalla sua chiacchierata con Quill su chi è il vero leader della squadra al suo flirt naturale con Gamora, al fatto che Groot ha sacrificato il suo braccio per dare una manica alla sua ascia, Stormbreaker, Thor (o, almeno, la versione di Thor ci viene presentato da Taika Waititi per salvare il personaggio) si adatta ai Guardiani come un guanto. Si sente già come un membro della squadra, quindi sarebbe un gioco da ragazzi includerlo nel trequel.

STORMBREAKER PUO’ ESSERE USATA PER COMBATTERE ADAM WARLOCK

La scena dei titoli di coda di Guardiani della Galassia Vol. 2 in cui Ayesha presenta il suo nuovo essere artificiale, Adam, con il quale intende distruggere i Guardiani, sembra aver introdotto Adam Warlock come il cattivo principale del Vol. 3. Adam Warlock sarebbe uno dei personaggi più potenti che il MCU abbia mai visto – forse alla pari con Thanos e Capitano Marvel – quindi sarebbe difficile da sconfiggere per i Guardiani. Tuttavia, se avessero Thor al loro fianco e lui fosse armato di Stormbreaker (che potrebbe o meno finire nelle mani di Beta Ray Bill), potrebbero avere una possibilità di combattere contro di lui e vincere.

IL TEAM CRESCEREBBE ANCORA

Il primo film di Guardiani della Galassia ha visto riunirsi i cinque membri principali del team, il secondo film ha ampliato il team in modo significativo, quando i nostri eroi sono stati raggiunti da Mantis, Nebula, Yondu (brevemente, prima del suo straziante sacrificio) e Kraglin. Quindi, avrebbe senso per il trequel continuare quella traiettoria espandendo ulteriormente la squadra. Sembra probabile che nel film sarà presentato Adam Warlock (prima come nemico, ma forse più tardi come alleato, come nei fumetti), mentre la riunione della formazione originale della squadra è stata ipotizzata a seguito di una scena a metà dei titoli di coda del Vol. 2, ma c’è sicuramente spazio per Thor!

IL RAPPORTO DI THOR CON ROCKET E GROOT

James Gunn ha esternato la sua grande emozione per Guardiani della Galassia Vol. 3 e la possibilità di completare l’arco narrativo dei personaggi di Rocket e Thor è ora una parte enorme di questo compito. Negli ultimi due film dei Vendicatori, Thor ha stretto una relazione speciale con Rocket, in particolare in Endgame, quando sono tornati indietro nel tempo, ad Asgard nel 2013, per recuperare la Gemma della Realtà. In quella scena, Rocket offre a Thor un potente discorso sulla loro necessità di concentrarsi sulla missione e di non distrarsi, perché le persone contano su di loro e fanno parte di un piano più grande per salvare milioni di vite. Questo è stato il momento più maturo di Rocket visto sullo schermo fino ad ora, e solo Thor era lì per testimoniarlo, quindi sarà importante nella conclusione dell’arco di Rocket.

CHRIS HEMSWORTH È ESILARANTE

Come abbiamo visto dalle sue apparizioni in Ghostbusters e Vacation, così come la sua svolta in Thor: Ragnarok, Chris Hemsworth è un attore comico. È un attore di talento in generale, ma la commedia è un altro campo da baseball e Hemsworth lo conquista sempre. Ciò che rende grandi i film dei Guardiani è che hanno lo stesso cuore di altri film MCU (forse anche di più), ma sono anche molto più divertenti, specialmente con attori come Chris Pratt e Karen Gillan che recitano perfettamente ogni battuta. La presenza di Hemsworth contribuirebbe senza dubbio a questo aspetto della squadra.

TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO SU GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 3

La produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 inizierà nel febbraio del 2021. Il film è stato messo in pausa dopo il licenziamento da parte di Disney dello sceneggiatore e regista James Gunn.

Inizialmente, la Disney non voleva riassumere Gunn, ma con una mossa, non troppo a sorpresa, la casa di Topolino è tornata sui suoi passi ed ha reintegrato Gunn, che nel frattempo aveva ricevuto un nuovo prestigioso incarico presso Warner Bros: scrivere e dirigere il reboot di Suicide Squad.

Il film doveva originariamente arrivare nei cinema in un momento non meglio precisato del 2020, ma questo incidente di percorso ha cambiato le carte in tavola, spostando l’inizio della produzione al 2021.

I protagonisti di questo sotto-franchise erano per lo più sconosciuti al grande pubblico, fino a quando Gunn li ha trasformati in un grande successo in tutto il mondo a partire dal primo film del 2014, Guardiani della Galassia. Non si sa molto sulla trama del film, ma Gunn ha confermato che completerà la storia della sua versione della squadra cosmica. Inoltre Guardiani della Galassia Vol. 3 preparerà anche la strada ad un decennio o due di futuri film Marvel.

Le star Chris Pratt, Pom Klementieff e Dave Bautista hanno confermato che torneranno per riprendere i rispettivi ruoli. Bautista, che di recente è tornato alla WWE, ha difeso Gunn da quando è stato licenziato dal progetto, e ha persino minacciato di lasciare il ruolo di Drax a un certo punto. Ma tutto il cast del film, in maniera coesa, si è schierato dalla parte di Gunn, durante i mesi in cui era stato licenziato. Il finale di Endgame suggerisce che anche Chris Hemsworth parteciperà al film nei panni di Thor.

Secondo Production Weekly (via Comic Book) la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 inizierà a febbraio del 2021. Con Gunn al lavoro su The Suicide Squad per Warner Bros, sembra normale che il film sia slittato di qualche mese. Gunn quindi si dedicherà prima al film Warner e solo dopo si concentrerà sul terzo guardiani, così come da contratto. Il titolo di lavorazione provvisorio del film sarà Hot Christmas.

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