Che la produzione
di Nightwing, standalone dedicato al
personaggio di Dick Grayson, sia avvolta nel mistero è oramai cosa
certa, ma ai numerosi interrogativi che da tempo tengono impegnati
i fan si è aggiunto un post criptico dell’attore Dacre
Montgomery. Montgomery, che
recentemente ha preso parte alla seconda stagione
di Stranger Things, ha infatti
postato, tramite il proprio profilo Twitter,
un’immagine, poi cancellata, dell’eroe DC. In
attesa di scoprire se questo gesto anticipa un’ufficializzazione di
Dacre Montgomery nei panni di Dick Grayson, qui di
seguito vi proponiamo il Tweet incriminato.
Vi ricordiamo che per
dirigere Nightwing la a
Warner ha scelto Chris McKay.
Domenica 5
novembre, ultima giornata della 51ma edizione di Lucca Comics & Games 2017, alle
11.30 al Teatro del Giglio i fan di Robert Kirkman, avranno
l’occasione di incontrare il creatore di “The Walking Dead”,
“Outcast” e “Invincible”, tra i protagonisti dello storytelling
contemporaneo. L’enorme successo dei suoi fumetti, delle serie tv
che hanno ispirato e di tutti i progetti nati a partire da
“Skybound” ne hanno decretato l’influenza e la straordinaria
popolarità.
Per gli amanti del
Fantasy alle 10 sempre al Teatro del Giglio si terrà l’incontro
Dove andrà a finire il fantasy, con Licia Troisi, Matteo
Strukul e video contributo di Joe Abercrombie.
Alle 11 al Cinema
Astra, Robinson e Fandango presentano “Zerocalcare – di macerie,
profezie e altri accolli” un incontro nel corso del quale il
celebre fumettista chiacchiererà con il pubblico sul suo graphic
novel Macerie Prime (Bao Publishing) e del film tratto da uno dei
suo lavori precedenti La profezia dell’Armadillo. A
seguire saranno presentate in esclusiva le prime immagini dal set.
Oltre a Zerocalcare interverranno gli attori del film
Simone Liberati e Pietro Castellitto, il regista
Emanuele Scaringi e il co-sceneggiatore Oscar
Glioti.
Alle 12 presso lo
spazio Robinson (c/o Castello di Porta San Pietro) Francesco
Franchi, art director di Robinson terrà un incontro su “Come
si disegna una copertina“: un’occasione imperdibile per vedere
all’opera uno dei più imprtanti Art Director a livello
mondiale.
Dopo il successo dell’anno scorso, la
doppiatrice dei cartoni più amata, Emanuela
Pacotto torna a Lucca Comics & Games con il progetto
web “Favolananna” dove canta e interpreta, con le
sue mille voci, favole da lei scritte dedicate ai più piccini e non
solo.
La “fata cantastorie” 2.0 interpretata da Emanuela ha il
compito di raccontare favole della buona notte a tutti i
bambini attraverso la rete. Quest’anno presenterà in anteprima
l’ultima puntata del progetto prodotto da Babylon/Ambition.
L’appuntamento è allo spazio Teatro del Family Palace alle ore
12.
Proseguono dalle 9
alle 19 allo spazio Lego i laboratori dedicati ai più
piccini che avranno a disposizione 150 kg di mattoncini per
realizzare le proprie creazioni.
Nella suggestiva
cornice dell’Auditorium San Romano, ribattezzato per l’occasione
ESL Cathedral, si terrà nella giornata di domenica
l’attesissimo torneo di Overwatch, titolo del momento di
Blizzard Entertainment. Per il torneo, 8 campionissimi a
livello internazionale si sfideranno in una agguerrita
competizione, coinvolgendo attivamente anche il pubblico presente
nell’Auditorium. Infatti, gli 8 atleti, capitani delle rispettive
squadre, selezioneranno i restanti membri del team direttamente
dalla platea. Tra i protagonisti della giornata, l’estone Hendrik
“Vallutaja” Kinks, l’olandese Thomas “Morte” Kerbushe e
l’italianissimo Edoardo “Carnifex” Badolato, presente a Lucca anche
in veste di capitano della nazionale italiana di
Overwatch.
Con Thor
Ragnarok finalmente giunto nelle sale
raccogliendo un notevole successo di pubblico e incasso, l’artista
dei Marvel
StudiosAndy Parks ha
voluto celebrare la pellicola pubblicando un meraviglioso artwork
che ritrae Cate Blanchett nei panni
della villain Hela.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworthsarà ancora Thor; Tom
Hiddleston il fratello adottivo
di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe
e Screen Actors Guild Award Idris
Elbasarà la sentinella di Asgard, Heimdall;
il premio Oscar Sir Anthony
Hopkinsinterpreterà nuovamente Odino, signore di
Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate
Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola)
nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo
Hela, Jeff
Goldblum(Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa
Thompson(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl
Urban(Star
Trek, il Signore degli Anelli: il
ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia
come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark
Ruffaloriprenderà il suo ruolo di Bruce Banner /
Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre
2017.
La trama di Thor: Ragnarok – “In Marvel
Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato
dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una
corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok,
la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana,
dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma
prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo
metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Continuano a giungere in rete nuove
immagini promozionali di Justice League, pellicola corale
che, per la prima volta, riunirà sul grande schermo i personaggi
principali dell’UniversoDC.
In attesa che la pellicola giunga nelle sale il prossimo 16
novembre, la Warner Bros ha pubblicato una
nuova immagine che ritrae Amber
Heard nei panni di Mera.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro ed è previsto per il 16 novembre
2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra
Millercome Flash, Jason Momoacome
Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Dopo tanti rumor e speculazioni
hanno finalmente avuto inizio le riprese
di Venom, spin-off dedicato alla
storica nemesi di Spider-Man. Per
tenere aggiornati i fan circa lo stato delle riprese,
l’account Twitter dedicato al film ha
recentemente pubblicato una nuova immagine ce vede Tom
Hardy, protagonista della pellicola, vestire i panni
di Eddie Brock.
La sceneggiatura è scritta
da Kelly Marcel, Jeff
Pinkner e Scott Rosenberg, che
si baseranno sui personaggi creati da Todd
McFarlane e David
Michelinie.
L’uscita è stata fissata al 5
ottobre 2018 per la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate e Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3con Topher Grace nei panni
di Eddie Brock.
Nella cornice della rassegna per
ragazzi di Alice nella Città alla Festa
del Cinema di Roma, è arrivato Orlando
Bloom, per presentare il suo film
Romans e partecipare ad una Masterclass con i
ragazzi.
Disponibile e sorridente,
Orlando Bloom in conferenza stampa è stato
interrogato sui difficili temi del suo film, diretto da
Paul e Ludwig Shammasian, ovvero le ripercussioni
su un uomo adulto dopo aver subito abusi sessuali da bambino da
parte di un prete.
“Ho letto la sceneggiatura di
Romans e sono stato subito rapito dalla scrittura” ci ha
raccontato Orlando Bloom,“Gli attori dicono
sempre che capiscono quando un film fa per loro dalla prima pagina
e in questo caso è stato così per me. Ho voluto parlare subito con
Geoff Thompson e ho capito che questo testo
nasceva da una sua esperienza di abuso sessuale e da subito ci sono
entrato in sintonia. Ho capito subito che questo personaggio poteva
essere una bella sfida per me e mi avrebbe potuto dare respiro, che
è una cosa che io cerco sempre nei ruoli.”
Dopo i suoi ruoli più famosi e
decisamente più leggeri, come la saga de Il Signore degli
Anelli e I Pirati dei Caraibi,
Bloom ha preso molto seriamente questa sfida e la
responsabilità di una storia del genere: “Il personaggio di
Malky porta dentro di se tanto tormento interiore da quando ha
subito l’abuso da piccolo e molti sopravvissuti parlano di questo
dolore che devono affrontare ogni giorno. Penso sia impossibile per
le vittime andare avanti e affrontare la vita quotidiana senza un
supporto e senza la possibilità di aver dato espressione a quello
che si portano dentro, quindi come attore ho sentito la
responsabilità di dover rendere giustizia al personaggio, alla
storia e fare in modo che questo film possa essergli di
aiuto”.
In Romans si
sottolinea come i predatori e pedofili si nascondino anche nelle
figure più impensate e vicine nella comunità, come pensa si possano
proteggere i bambini oggi da minacce simili?
“Lavoro con
l’UNICEF da oltre dieci anni ed è sempre stata un
esperienza magnifica e ho capito che l’educazione è la cosa più
importante per capire anche quanto impatto possano avere esperienze
traumatiche del genere sui bambini. I bambini sono i più
vulnerabile ed è decisamente difficile affrontare questo argomento.
Mio figlio ha 6 anni e tra di noi, anche con la mamma (la modella
Miranda Kerr ndr.), c’è una comunicazione aperta e cerchiamo di
parlare di tutto quello che lui vive e sperimenta. Penso che
attraverso il contatto, la parola, ognuno può diventare consapevole
e pronto ad accogliere eventuali segnali. Questa è la
responsabilità di un genitore: essere sempre vigile. Spero che
questo film possa aprire gli occhi su quale sia il danno e le
conseguenze sulla salute mentale di questo tipo di abuso ed è un
tema che va affrontato con estrema serietà, perché è una tema che
deve essere corretto.”
“Una donna su due e un uomo su
cinque hanno subito violenze: avevamo queste statistiche alla mano
mentre giravamo il film. Quello che a me ha colpito è stato il
coraggio dello sceneggiatore che si è aperto e in modo molto
sincero ha raccontato la sua verità: credo e spero che questo film
possa dare a gli uomini, in particolare perché a loro si parla nel
film, la sensazione che esista un porto sicuro e che non si sentano
soli nella loro esperienza” commenta Orlando
Bloom sulle violenze, non solo sui minori ma anche
riguardo a quelle in prima pagina tutti i giorni negli ultimi
giorni, “Quando si parla di abuso di potere, di un individuo su
un altro è qualcosa di veramente terribile e penso sia qualcosa che
la società non è più disposta ad accettare. C’è questa nuova
generazione, in particolare di donne, che si sta facendo valere per
far rispettare i loro diritti e sta facendo sentire la propria
voce. Ed era ora!”
Infine Orlando
Bloom ci ha svelato qualcosa di più sul suo prossimo ruolo
nella serie Tv fantasy-noir di Amazon,
Carnival Row, dove sarà un ispettore di polizia a
fianco di Cara
Delevigne: “Io rispondo sempre alla voglia di
interpretare un personaggio che offra delle idee e delle nuove
possibilità. Siccome il pubblico ha grande interesse in questa
‘nuova televisione’, che è molto diversa rispetto a quella che si
faceva nel passato, ci ho provato e ho trovato un mondo molto
affascinante che non avevo mai visto prima. E questo personaggio mi
permette di ampliare la mia gamma, di estendermi e quindi sono
molto felice di far parte di questo progetto”.
Il grande regista
visionario David Lynch ha partecipato alla
serata di chiusura della Festa del Cinema di Roma 2017,
protagonista di uno degli ultimi Incontri
Ravvicinati con il pubblico della kermesse romana.
Di seguito le foto dal tappeto
rosso del grande regista statunitense:
Film di chiusura della Festa
del Cinema di Roma 2017, tra le pellicole italiane più
attese della stagione, The Place di Paolo
Genovese ha fatto il suo debutto nelle sale
dell’Auditorium per la curiosità di accreditati e addetti ai
lavori. Il regista, con tutto il cast al seguito, ha presenziato
poi l’incontro con la stampa che ha visto protagoniste, come sempre
in questi casi, battute e risate, grazie soprattutto alla verve
comica di alcuni degli ospiti sul palco (su tutti Marco
Giallini e Rocco Papaleo).
Per quanto riguarda la scelta del
cast, Genovese si è affidato a un cast molto
numeroso, dichiarando: “Ognuno ha lavorato un giorno o due,
tranne Valerio che per tredici giorni è stato seduto immobile su
quella sedia. Quest’anno se vince il David sarà quello per la
scenografia, è l’unico che gli manca. Amo la coralità, per la
possibilità che regala di raccontare da più punti di vista, che in
questo caso era nella natura stessa della storia. Dove possiamo
arrivare per avere ciò che desideriamo? Questo ci viene chiesto,
declinandolo per dieci personaggi, con dieci esigenze diverse. In
questo periodo giudichiamo molto e in fretta, specie sui social,
dove tutti commentano ed esprimono giudizi.”
Genovese poi diventa molto schietto
in merito alle possibilità che lo hanno portato a The
Place. Poteva dirigere qualsiasi cosa, grazie al successo
di Perfetti Sconosciuti, ma ha scelto questa storia: “L’ho
fatto perché mi sono imbattuto casualmente in quest’idea, una
piccola serie. C’è sicuramente un filo rosso che lega Perfetti
sconosciuti e The Place: uno ci mostra quanto poco conosciamo le
persone intorno a noi, quest’ultimo quanto poco conosciamo noi
stessi.”
A differenza degli altri personaggi,
tutti che portano la loro storia nel film, il misterioso uomo
interpretato da Valerio Mastandrea non ha una
storia, non ha un passato, apparentemente, ma aiuta gli altri ad
andare avanti con la propria, di storia: “Il mio personaggio
non ha una storia da raccontare, ma aiuta gli altri, in questo
riguarda me come tutti. Mi ha portato a riflettere su alcune
sfumature nascoste nell’idea di aiutare gli altri, come la
necessità talvolta di non mettere toppe nella loro vita, aiutandoli
invece ad autodeterminarsi. Non l’ho mai vista come un’entità
demoniaca, magica o angelica, ma come uno specchio.” Insomma,
per Mastandrea il personaggio è ancora peggiore di
coloro che sono disposti a commettere anche i peggiori crimini per
ottenere ciò che vogliono.
The Place uscirà in
sala il 9 novembre, distribuito da Medusa in circa
500 copie.
La giovane Towako (Yu
Aoi) vive con Jinji (Sadawo Abe), un uomo
molto più grande, rozzo e per nulla attraente ma follemente
innamorato di lei. Nonostante le attenzioni e l’affetto quasi
ossessivo di Jinji, Towako continua a pensare al suo ex
Kurosaki(Yutaka
Takenouchi),bello, ricco e potente ma con
un lato oscuro.
Profondamente scontenta della
sua vita, Towako comincia a frequentare Mizushima (Tori
Matsuzaka), un uomo sposato e con famiglia che alla
ragazza ricorda molto il suo primo amore. Quando Towako, dopo otto
anni, scopre però che Kurosaki è sparito nel nulla, inizia a
sospettare che dietro la sua scomparsa ci sia lo zampino di
Jinji.
Dopo gli acclamati
Twisterd Justice e The Devil’s
Path, il regista Kazuya Shiraishi torna sul grande schermo
e presenta alla Festa del Cinema di Roma il suo
ultimo film, Birds Without Names. Tratto
dall’omonimo romanzo di Mahokaru Numata, poi divenuto un best
seller, quello di Shiraishi è un film assai complesso.
Il punto focale della
narrazione è infatti la storia d’amore tormentata di Towako che
sembra divisa tra due uomini che rappresentano il suo passato e il
suo presente. Il film comincia come il più classico dei drammi
sentimentali, con una donna insoddisfatta della propria vita che va
alla ricerca di emozioni forti, storia che poi prende invece una
strada completamente diversa. Grazie al montaggio e ad un
azzeccatissimo utilizzo dei flashback, alcuni dettagli del passato
della protagonista ci vengono nascosti e allo spettatore non resta
quindi che continuare la visione per rimettere insieme tutti i
pezzi del puzzle.
Ben presto quello che credevamo
essere il racconto di un semplice triangolo amoroso si trasforma in
un thriller psicologico pieno di suspence e colpi di scena. Il
confine tra bene e male si confonde e nulla di ciò che credevamo
sapere sembra più reale; la storia va avanti, la tensione cresce,
l’atmosfera si fa sempre più pesante e i personaggi rivelano la
loro vera natura.
Birds Without
Names è un film riuscito, un buon thriller che ha fatto
della curatissima sceneggiatura e del
montaggio, che alterna scene contemporanee
a ricordi lontani, i suoi punti di forza. Tuttavia non mancano alcuni
piccoli errori; l’eccessiva teatralità recitativa dei protagonisti,
ad esempio, toglie pathos al finale del film rendendo alcune
scene un po’ forzate e vagamente
ridicole.
Dopo il successo travolgente di
Perfetti
Sconosciuti, Paolo Genovese torna a lavorare con un
importante cast, tanti personaggi e altrettante storie, con un solo
filo conduttore: cosa saresti disposto a fare per ottenere
ciò che vuoi?
Partendo da The Booth at
the End, serie americana prodotta da FX di
Christopher Kubasik, Genovese racconta di “lui”,
un uomo misterioso, sempre seduto, giorno e notte, al tavolo di un
locale, mangia e scrive su un’agenda consumata dal tempo. Pagine
fitte. E incontra persone che cerca di aiutare. Questi (perfetti)
sconosciuti vanno da lui in cerca di aiuto, portando con sé il loro
più grande desiderio e sentendosi dire in cambio cosa è richiesto
che loro facciano per vederlo realizzato.
L’insondabile oscurità dell’animo
umano in tutte le sue forme prende vita di fronte a questo
misterioso personaggio, un Valerio Mastandrea laconico, misurato,
annoiato, di fronte alla processione di questuanti che gli
rinfacciano le loro stesse brutture. La regia di Genovese si
concentra completamente sul luogo in cui è seduto il protagonista,
un uomo di cui però non sappiamo niente. Si tratta di un
interlocutore, una specie di coscienza esterna di fronte a cui
tutti i suoi “clienti” si confrontano con se stessi. Le storie di
ognuno dei personaggi, dal poliziotti Giallini, alla moglie trascurata Puccini, fino al cieco
Borghi, trovano il modo di intrecciarsi,
realizzando un quadro composito e ricco, che però si sviluppa fuori
dal locale, dove il film (e il suo protagonista) è confinato.
Storie che riusciamo a scoprire solo attraverso i racconti di chi
le vive, esattamente come il personaggio di Mastandrea.
The Place: indefinito, annoiato, fermo.
Pur mantenendo un’indole
profondamente misteriosa, un fascino che deriva da ciò che non
conosciamo e che non si dice del protagonista, The
Place si rivela un prodotto alquanto pigro nella
realizzazione. Anche se l’argomento e l’impianto narrativo così
sospeso possono far pensare (e forse è così) a un progetto insolito
e coraggioso, sollevando gli occhi oltre i confini nazionali, verso
la fonte di ispirazione del film, ci si accorge che in realtà
Genovese ha riproposto una formula già rodata in forma di serie tv,
un colpo narrativamente sicuro che riscontra il suo unico elemento
di rischio nell’accoglienza del pubblico.
The Place di
Paolo Genovese si rivela povero di idee,
dove invece il suo precedente aveva un’intuizione fortissima ed
elementare, su cui si costruivano dinamiche e personaggi, i quali
si lasciavano scoprire a mano a mano che il “gioco al massacro” dei
cellulari causava le sue vittime. In questo caso siamo guidati
progressivamente verso la risoluzione di un puzzle che, pezzo per
pezzo, mostra un quadro omogeneo, che connette ognuna delle
esistenze messe in gioco e che dà un vago senso di compiutezza,
senza però essere esaustivo.
Nella chiusura parimenti enigmatica
di The Place, Paolo Genovese sembra affidarsi alla
prima via d’uscita possibile, quando il marasma di personaggi
sembra sopraffare il senso del racconto a episodi. Passivamente
affidato all’input di partenza, il film non esce mai fuori dai
binari, non procede e non racconta, come il suo protagonista:
indefinito, annoiato, fermo.
Alla Festa del Cinema di
Roma 2017 è arrivato il dramma in costume dalla giovane
regista e sceneggiatrice Dee Rees,
Mudbound. Reduce di una premiere al
Sundance 2017, dove la Rees è di casa avendoci
debuttato nel 2011 con Pariah, il film è stato
acquistato da Netflix e sarà
distribuito sulla piattaforma di streaming dal 17 Novembre 2017.
Sappiamo bene che il nome di Netflix attaccato al progetto non è assolutamente
qualcosa da vedere in modo negativo ma è anzi sempre più spesso
sinonimo di prodotti di altissima qualità e
Mudbound non è da meno.
La Seconda Guerra Mondiale sta per
scoppiare e Henry McAllan (Jason
Clarke) trascina la moglie Laura (Carey
Mulligan) e le loro due figlie da una casetta a
schiera di Memphis ad una fattoria sul Delta del Mississipi. Lì è
obbligata a convivere con il burbero suocero (Jonathan
Banks), animali di qualsiasi specie, una campagna ostile e
una realtà selvaggia a cui lei non è abituata. Nelle terre comprate
da McAllan vivono diverse famiglie di schiavi, tra cui quella di
Hap Jackson (Rob Morgan), un bracciante che sogna
di comprarsi un giorno la sua terra, la cui moglie Florence
(Mary J.Blige) stringe un rapporto di amicizia e
rispetto con Laura, l’unica che non sembra giudicarli per il colore
della pelle.
Le stagioni passano nella fattoria
e con la fine della Guerra, tornano dall’Europa due reduci: Ronsel
(Jason Mitchell), figlio di Hap e Jamie (Garrett
Hedlund), l’affascinante fratello di Henry che non
lascerà Laura indifferente. La vita dopo la Guerra per loro non è
facile in famiglia, soprattutto per Ronsel che non più abituato
all’estremo razzismo del Sud: ma l’aver condiviso la vita al fronte
li unirà in una singolare amicizia.
Mudbound, la recensione
del film con Garrett Hedlund
Mudbound potrebbe
essere tradotto dall’inglese con “legati al fango” e sebbene la
trama segua un suo percorso ben preciso, il fango è senza dubbio al
centro di questa storia, tant’è che la voce fuori campo di Laura ci
avverte anche che le sembrava quasi di “sognare in marrone”. Fango
come quello che circonda le loro case, che li sporca dalla
testa ai piedi, quello che inesorabilmente si ricompatta dopo ogni
pioggia rendendo difficile la semina. Fango come quello del Delta
del Mississippi, una delle aree rurali più a sud degli Stati Uniti,
quel Mississippi parte degli Stati Confederati, dove la
segregazione razziale era giustificata da leggi e la percentuale di
schiavi neri era la più alta del Paese.
E Dee Rees quest’idea del fango che
ti opprime, non solo come metafora, la rende molto bene,
lasciandoti addosso quasi una sensazione di umidità alla fine del
film, oltre che molto a cui pensare. Non è una storia nuova a
livello di tematiche, ma alla luce di diversi fatti di cronaca
recenti (come lo scontro tra suprematisti e antirazzisti di
Charlottesville, giusto per citarne uno),
Mudbound risulta assolutamente rilevante, come lo
è stato anche Detroit, film di
Kathryn Bigelow presentato sempre qui alla
Festa del Cinema di Roma.
Carey Mulligan con il suo fascino di un altra
epoca rappresenta con dignità e sensibilità il suo personaggio,
Jason Clarke insegue una sorta di redenzione
per tutto il film, non riuscendo però a discostarsi dalle sue
radici e Mary J.Blige è quasi irriconoscibile
nella sua Florence, dimostrando di essere non solo una bravissima
cantante. Ma èGarrett
Hedlund quello che convince di più nel ruolo del
reduce della Guerra che soffre di PTSD e non riesce a ritornare
alla realtà rifugiandosi nell’alcol, racchiudendo in tutte le
battute, rabbia e allo stesso tempo gentilezza, un conflitto
interno che traspare anche dai suoi occhi.
Dee Rees sceglie
con cura cosa mostrarci di questa storia, quali aspetti e quali
sentimenti, guidandoci con la sua regia verso un unico imparziale
giudizio e regalandoci un film vecchio stile, ma con diverse
trovate nuove, tanto da non rendere pesanti le due ore e dieci di
durata. Probabilmente girato con l’ambizione per il grande schermo
(che si sarebbe meritato), Mudbound sarà una
piacevole scoperta per gli abbonati Netflix,
che si troveranno un bellissimo film nella libreria senza nemmeno
accorgersene.
Borg
McEnroe di Janus Metz Pedersen si è
aggiudicato il “Premio del Pubblico BNL” alla dodicesima edizione
della Festa del Cinema di Roma.
Borg McEnroe
arriverà nelle sale italiane giovedì 9 novembre, distribuito da
Lucky Red.
SINOSSI
Da una parte l’algido e composto
Bjorn Borg, dall’altra l’irascibile e sanguigno
John McEnroe. Il primo desideroso di confermarsi
re incontrastato del tennis, il secondo determinato a spodestarlo.
Svelando la loro vita fuori e dentro il campo, Borg
McEnroe è il ritratto avvincente, intimo ed emozionante di
due indiscussi protagonisti della storia del tennis e il racconto,
epico, di una finale diventata leggenda: quella di
Wimbledon 1980.
Borg McEnroe, recensione del film con Shia
LaBeouf
Il “Premio del Pubblico BNL”, in
collaborazione con il Main Partner della Festa del Cinema, BNL
Gruppo BNP Paribas, è stato assegnato dagli spettatori: utilizzando
myCicero, l’app ufficiale della Festa del Cinema “RomeFilmFest”
(realizzata da Pluservice), e attraverso il sito www.romacinemafest.org, il
pubblico ha espresso il proprio voto sui film in programma nella
Selezione Ufficiale.
Anche Orlando Bloom
ha partecipato alla Festa del Cinema di Roma 2017
dove ha presentato Romans, opera seconda dei
fratelli britannici Ludwig e Paul Shammasian,
evento speciale di Alice nella
Città.
Nella parte iniziale di
Thor: Ragnarok è possibile assistere
a una rappresentazione teatrale ad Asgard, alla corte di Odino. Chi
ha visto il film saprà a cosa ci riferiamo, ma chi non l’ha ancora
guardato, non legga oltre. ATTENZIONE SPOILER
La scena a cui si fa riferimento è
la rappresentazione della morte di Loki di fronte al finto Odino,
Loki mascherato, appunto.
La scena vede ben tre cameo
celebri: Sam Neill nei panni di Odin,
Luke Hemsworth in quelli di Thor e
Matt
Damon che invece è mascherato da Loki.
Mentre sapevamo già che il
coinvolgimento di Sam Neill e del piccolo
Hemsworth (fratello minore di Chris) era da attribuire al regista,
adesso è lo stesso Taika Waititi che racconta che
Matt Damon è stato scelto perché è un buon amico
del protagonista.
Ecco cosa ha raccontato Waititi
a EW: “Matt e
Chris sono buoni amici. Ci è sembrato che, se Loki avesse davvero
scritto una storia sulle sue gesta, avrebbe scelto un attore famoso
per interpretarlo, la star di Asgard. Per questo abbiamo scelto
Matt.”
Oltre ogni possibile spiegazione
apparentemente giustificata, sembra però chiaro che la Marvel si circondi di amici e
faccia felici non solo le proprie star ma anche i fan, in molti
modi diversi.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Sono
stati assegnati questa mattina tutti i premi della quindicesima
edizione di Alice nella città, la sezione
indipendente e autonoma della Festa del Cinema di Roma.
La
giuria di Alice ha assegnato il Premio per il Miglior film a THE
BEST OF ALL WORLDS di Adrian Goiginger con la seguente motivazione:
“un’ opera ruvida, una matura dichiarazione d’amore di un figlio
nei confronti della madre. Un racconto potente che, con fantasia e
speranza, non racconta ai bambini che i mostri esistono, ma che
possono essere sconfitti”.
La
giuria del Premio Camera D’oro Alice/Taodue ha deciso di premiare
il film BLUE MY MIND di Lisa Bruhlmann con la seguente motivazione
“un racconto di formazione che si trasforma in fantasy, una storia
di mutazione e di trasformazione. Un esordio che stupisce ed ha
anche in se un messaggio liberatorio”.
Il
Premio della Roma Lazio Film Commission per la sezione Panorama
Italia è andato a METTI UNA NOTTE di Cosimo Messeri “per aver
saputo rappresentare una Roma diversa, ricca di personaggi
fiabeschi ma reali al contempo, in un’atmosfera tra l’onirico ed il
reale, grandi attori si muovono sotto una direzione leggera ma
calibrata”.
LA
MIA VITA DA ZUCCHINA di Claude Barras è stato il film più amato dai
ragazzi della scuola Amaldi che hanno deciso di assegnarli il
premio come Miglior Film nell’ambito dei film selezionati tra
quelli vincitori del Premio Lux.
Comicbook.com ha
diffuso un divertente backstage di
Justice League in cui vediamo i
protagonisti del film alle prese con la realizzazione vera e
propria della pellicola.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
È innegabile che i fan della
Marvel siano tutti in
attesa del primo trailer ufficiale di Avengers: Infinity War, la
cui versione provvisoria è stata mostrata durante il Comic
Con del 2017.
Adesso i registi del film, i
fratelli Russo, condividono su Instagram un video, che mostra una
famosa vecchia pubblicità con Orson Welles che, in
definitiva, spiega che il trailer sarà disponibile solo quando…
sarà pronto.
Magra consolazione, ma almeno i
registi, in questo modo, dimostrano di tenere in considerazione le
richieste dei fan, anche se, forse, il prendono scherzosamente in
giro.
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom
Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner,
Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany,
Benedict Wong, Pom
Klementieff e Chadwick
Boseman.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Il primo imperdibile appuntamento
di sabato 4 novembre nel fittissimo programma dell’Area Movie di
Lucca Comics & Games 2017 –
a cura di QMI – è l’anteprima di Pipì, Pupù e Rosmarina in il
mistero delle note rapite, film d’animazione diretto da
Enzo D’Alò con le voci di Giancarlo
Giannini e
Francesco Pannofino che arriverà in sala per
Bolero Film.
D’Alò porta sul
grande schermo Pipì, Pupù e Rosmarina, già noti al pubblico perché
protagonisti della fortunata serie tv a loro dedicata con delle
nuove appassionanti avventure. La proiezione (ore 11, c/o Cinema
Centrale) sarà introdotta da Enzo d’Alò, con Maricla Affatato, voce
della Luna e di Elvira, la gallina favorita del Sultano.
Alle ore 12.30, al cinema Astra,
Vision Distribution e Indiana
Production portano le prime immagini in anteprima di Sono
Tornato, di Luca Miniero con Frank Matano, entrambi ospiti di Lucca
Comics & Games dove incontreranno il pubblico della manifestazione.
Sono Tornato, diretto da Luca
Miniero e scritto insieme Nicola
Guaglianone e prodotto da Indiana Production, è il remake
di Lui è tornato, film rivelazione tedesco
campione d’incassi, e vede Matano tra i protagonisti accanto a
Massimo Popolizio, nei panni del Duce che ritorna ai giorni nostri.
La commedia si muove tra l’ilarità che suscita il personaggio visto
come parodia di se stesso e l’inquietudine che nasce di fronte alla
sua capacità di guadagnarsi ancora un seguito. Sono tornato sarà
distribuito da Vision Distribution il 1° febbraio 2018.
Alle 21.00, ancora al Cinema Astra
è prevista l’anteprima nazionale di Happy Death Day –
Auguri per la tua morte il film campione d’incassi in
America prodotto dalla Blumhouse, nelle sale italiane dal 9
novembre distribuito da Universal. Diretto dal regista di
Paranormal Activity 3 Christopher Landon, prodotto
dal nuovo re del cinema di paura Jason Blum con un
cast giovane tutto da scoprire, Happy Death Day – Auguri per la tua
morte è uno slasher avvincente e sanguinolento che rivisita il tema
del loop temporale.
Alle 21.30 al cinema Centrale,
Infinity in collaborazione con Warner Bros. propone Knock…
Knock…Knock… The Big Bang Theory!, serata evento con la proiezione
di The Big Bang Theory – Stagione 11 Episodio 01 (The Proposal
Proposal), 11a stagione su Infinity da fine gennaio e dal 13
Febbraio su Premium Joi, e a seguire The Big Bang Theory –
L’episodio più bello di sempre scelto dai fan!
Tra gli altri appuntamenti Area
Movie della giornata: Ore 13.30, c/o Cinema Centrale, la proiezione
degli spin off Lupin III – Jigen’s Grave Marker e Lupin III –
Goemon: The Splash of Blood (TMS Entertainment); Ore 13.40, c/o
Palco Area Musica, 20th Century Fox presenta The Greatest Showman –
This Is Me, live performance by Simone di Pasquale & Crew, dal
palco di Ballando con le stelle a quello di Lucca Comics & Games,
per celebrare il film The Greatest Showman, al cinema in Italia dal
4 gennaio;
Dalle ore 14.00 alle 16.00 c/o
Stand Universal Home Video (Loggiato Pretorio – Area Movie), la
fumettista Claudia Nuke Razzoli firmerà un’illustrazione ispirata a
Cattivissimo Me 3 e, per tutto il giorno, VR Experience con
contenuti speciali di Transformers 5 – L’ultimo cavaliere e
Spider-man Homecoming; dalle 15.00 fino alle 18.00, c/o Stand
Infinity, (Loggiato Pretorio – Area Movie) speciale manicure
ispirata alla serie tv Claws; ore 15.30, c/o Cinema Astra, Warner
Bros. Pictures Showreel, anticipazioni e anteprime 2017-2018 con
materiali inediti di Justice League; ore 16.00, c/o Cinema
Centrale, Vikings – Stagione 04 Episodio 20 (Tim Vision) e a
seguire i trailer della 5a stagione; ore 20.30 c/o Cinema Centrale,
Benvenuti a Riverdale! Riverdale – Stagione 01 Episodio 1 e, in
apertura, breve presentazione dell’omonimo fumetto Archie Comics,
distribuito da BD Edizioni, da cui è tratta la serie tv, in Italia
in onda su Premium Stories dal 9 Novembre 2017 alle 21.15.
Presentato all’interno della
selezione ufficiale della Festa del cinema di Roma 2017,
Borg McEnroe, diretto da Janus
Metz, racconta la storica rivalità tra due grandi campioni
di tennis: John Patrick McEnroe e Bjorn
Borg. Il film segue la carriera dei due campioni fino alla
famosa finale di Wimbledon 1980.
Il regista Janus
Metz tratteggia le figure dei grandi tennisti, rivelando
anche due grandi personalità, senza seguire una struttura
schematica ma passando dal presente al passato in maniera coerente
e fluida servendosi anche dell’ausilio delle didascalie che aiutano
a collocare meglio la scena nel tempo. Borg e McEnroe vengono
ritratti in modo bilanciato nonostante il fatto che si stia
parlando di un campione affermato, da una parte, e di un tennista
in ascesa che mira a rovesciare dal trono il campione in carica,
dall’altra. Nel film è presente anche materiale di repertorio che
riguarda i due atleti, filmati utilizzati in apertura a introdurre
il racconto.
Borg McEnroe, il film
Con scopi e intenti ben diversi, il
film di Metz è il secondo, nell’arco di poco tempo, quest’anno, a
parlare di tennis e fa coppia con La Battaglia dei
sessi. In quel caso, la sfida tra Billie Jean
King e Bobby Riggs rappresenta un passo
decisivo verso la parità di trattamento tra tennisti uomini e
donne, in questo caso invece si mette “semplicemente” in scena la
rivalità trai due sportivi.
Borg McEnroe, il film
Per quanto riguarda i protagonisti,
nei panni del campione Borg troviamo Sverirr
Gudnason, attore svedese di cinema e televisione noto
soprattutto in patria. Il suo è un personaggio razionale,
calcolatore, metodico che trattiene tutte le emozioni dentro di sé.
In campo è veloce, potente e non manca mai un obiettivo. Il
pubblico lo ama molto e sembra il re indiscusso del tennis.
John Patrick McEnroe è
interpretato invece da Shia LaBeouf, noto per aver preso parte a
Transformers e a Nymphomaniac. LaBeouf incarna un tennista in ascesa, noto
per il suo carattere irascibile e imprevedibile. Non è molto amato
da pubblico per i suoi continui insulti ma sul campo si dimostra
essere come una lama affilata che colpo dopo colpo affonda
l’avversario.
Completano il cast
Stellan Skarsgard, Tuva Novonthy, Ian Blackman, Robert
Emms e Scott Arthur. Skarsgard in
particolare, interpreta l’allenatore e manager di Borg. Il suo
personaggio non solo è fondamentale per la carriera sportiva del
campione, ma lo accompagna anche in ogni altro aspetto della sua
vita. Borg McEnroe, in un susseguirsi di partite,
conferenze, interviste e momenti privati, coniuga la grande
rivalità sportiva, passata alla storia per gli amanti del tennis,
con lo spettacolo senza mai perdere credibilità, tanto che risulta
appassionante e comprensibile anche per chi non conosce i due
campioni oppure non segue il tennis. Lo spettatore è accompagnato
ad appassionarsi alla storia dei due campioni destinati a diventare
leggende.
In occasione della presentazione
del suo film documentario abbiamo avuto il piacere di
intervistare Vanessa Redgrave e Carlo Nero,
l’attrice e interprete inglese, questa volta nei panni di regista,
insieme al figlio ha presentato SEA SORROW
– IL DOLORE DEL
MARE.
SEA SORROW – IL DOLORE DEL MARE
segna il debutto alla regia di Vanessa Redgrave in collaborazione
con il figlio Carlo Nero, qui in veste di produttore del film.
L’opera, ricca di spunti di riflessione e meditazione, è stata
girata in Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra, e in essa
Vanessa Redgrave si mette sulle tracce della storia passata e
presente dei rifugiati in Europa.
Redgrave ripercorre episodi della
sua storia personale, in particolare di quando all’età di due anni
dovette fuggire da Londra agli albori dello scoppio della Seconda
Guerra Mondiale; o ancora del periodo da studentessa in cui si
dedicò al volontariato in aiuto dei rifugiati ungheresi; per
finire con il viaggio intrapreso in Libano per incontrare un
bambino palestinese di tre anni che si trovava in un campo per
rifugiati.
Il laburista Lord Alf Dubs riflette
sulla sua fuga dai nazisti e del suo arrivo a Londra come rifugiato
dalla Cecoslovacchia grazie all’operazione Kindertransport e spiega
la ragione per cui è tanto dedito all’assistenza ai minori
rifugiati attraverso il suo continuo impegno affinchè essi
ottengano in Inghilterra la protezione che spetta loro di diritto.
L’impegno di Alf è stato di ispirazione per molte persone in
Inghilterra, spingendole a dare il loro contributo in aiuto dei
minori rifugiati.
Sir Peter Sutherland,
Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite
per le Migrazioni, ha espresso in modo chiaro e risoluto che i
governi europei non devono interrompere le convenzioni stipulate in
merito alla possibilità di asilo per i
rifugiati. Ralph Fiennes, Emma Thompson e Simon
Coates hanno contribuito alla realizzazione di alcune
scene del film incentrate sui rifugiati; mentre la coraggiosa
Juliet Stevenson, che ha passato nove mesi lavorando per i bambini
di Calais assieme alle associazioni Help Refugees, Citizens UK e
Safe Passage, ha espresso in pubblico il suo pensiero durante un
comizio tenutosi a Parliament Square.
La pellicola include anche scene
ispirate all’opera La Tempesta di Shakespeare, in cui Fiennes
interpreta il ruolo di Prospero. Assieme alle interpretazioni
artistiche, il film include testimonianze reali e attuali di
rifugiati sopravvissuti ai recenti conflitti moderni e alle
persecuzioni che affliggono il Medio Oriente e l’Africa.
Il cast di Thor: Ragnarok è stato ospite da
James Corden
con cui ha messo in piedi una versione live del film diretto da
Taika Waititi. Ecco di seguito il video:
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
La Warner Bros in
onore del “Day
Of The Dead” in Messico ha diffuso i poster celebrativi di
Justice League, l’attesissimo film
DC. Nei poster i supereroi sono mascherati come da tradizione nel
giorno dei morti.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Assassin’s
Creed, il film basato sull’omonimo e celebre
videogioco, diretto da Justin Kurzel (Macbeth)
con il premio Oscar
Marion Cotillard, (Le vie en rose, Inception,
Midnight in Paris) e
Michael Fassbender (Shame,
12 anni schiavo, X-Men) nei panni del condannato a morte
Callum Lynch, sbarca in prima tv esclusiva lunedì 6 novembre alle
21.15 su Sky Cinema Uno HD e in contemporanea su Sky 3D
(disponibile anche su Sky On Demand nella collezione
VIDEOGAMES).
Callum Lynch (Michael Fassbender),
pregiudicato condannato a morte per un omicidio, riesce a salvarsi
dalla condanna grazie alla scienziata Sophia Rikkin (Marion
Cotillard), il capo di una multinazionale chiamata Abstergo, dietro
cui si nasconde l’antico e misterioso Ordine dei Templari.
Avendo individuato in Callum
l’ultimo discendente di Aguilar De Nerha, vissuto in Spagna durante
l’Inquisizione, la Fondazione Abstergo lo costringe a ripercorrere
le vicende del suo antenato tramite un macchinario denominato
Animus, con l’unico fine di rintracciare la Mela dell’Eden, una
reliquia in grado di controllare il libero arbitrio.
Callum scoprirà in questo modo di
appartenere alla società segreta degli Assassini, da sempre in
conflitto con I Templari per assicurare libertà e giustizia al
mondo.
Il film, Assassin’s
Creed
Justin Kurzel
aveva già diretto nel 2015 la coppia Fassbender –
Cotillard in occasione del film
Macbeth, adattamento cinematografico della tragedia di
Shakespeare, presentato al Festival di Cannes 2015.
Il successo della serie di
videogiochi ha portato la casa di produzione del film ad ipotizzare
un sequel, confermato dallo stesso regista in un’intervista
rilasciata alla rivista francese Premiere.
Fanno parte del cast di Assassin’s
Creed anche Jeremy Irons (Race – Il
colore della vittoria, Batman vs Superman),
Brendan Gleeson (Le crociate, Troy) e
Charlotte Rampling (Le chiavi di casa, Basic
Instinct 2).
Assassin’s
Creed è disponibile dal 6 novembre On Demand nella
collezione VIDEOGAMES: da non perdere gli altri titoli cult come
RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTER (dall’8 novembre), DEAD RISING:
ENDGAME, LARA CROFT: TOMB RAIDER – LA CULLA DELLA VITA, ANGRY BIRDS
– IL FILM, HARDCORE.
Assassin’s Creed sarà trasmesso in
prima visione esclusiva lunedì 6 novembre alle 21:15 su Sky Cinema
Uno HD e su Sky 3D
Si è svolta la sera del due
novembre la premiere mondiale di Assassinio sull’Orient
Express, nella cornice della Royal Albert
Hall.
Il regista Kenneth
Branagh ha partecipato al tappeto rosso in compagnia del
suo cast di superstar: Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Penelope Cruz,
Daisy Ridley, Willm Dafoe, Josh Gad, Judi Dench. Tutte le
foto
qui!
Johnny
Depp è Ratchett; Michelle
Pfeiffer sarà Mrs. Hubbard. A Daisy
Ridley andrà il ruolo di Mary Debenham,
mentre Judy Dench incarnerà
la Principessa Natalia Dragomiroff. Michael
Pena sarà un passeggero cubano di
nome Marquez. Willem
Dafoe interpreterà il detective Gerhard
Hardman. Nel sontuoso cast figurano
anche Leslie Odom Jr., Tom
Bateman, Lucy
Boynton e Derek
Jacobi.
Assassinio sull’Orient
Express, sceneggiato da Michael
Green, è prodotto da Ridley Scott, Simon Kinberg, Mark
Gordon e dallo stesso Branagh, insieme
a Michael Schaefer, Aditya
Sood e Judy Hofflund. Le
riprese del film si sono concluse.
I grandi del cinema continuano
ad arrivare sul tappeto rosso del Festival di Roma
e oggi è stata la volta dell’attrice premio Oscar, Vanessa
Redgrave che ha presentato il suo primo lavoro da
regista.
Dopo aver conquistato il
pubblico dell’ultima edizione del Festival di
Cannes, il documentario Sea Sorrow arriva
anche in Italia e a presentarlo è la stessa regista, una Redgrave
particolarmente agguerrita. La sua opera prima tratta la difficile
questione dei migranti che ormai affligge non solo l’Europa ma il
mondo intero.
Ormai da anni migliaia di
persone, in fuga dalla guerra, hanno deciso di tentare il tutto per
tutto mettendosi nelle mani di scafisti senza scrupoli e di
attraversare le acque internazionali per cercare rifugio
altrove.
Il documentario di Vanessa
Redgrave, girato in più location in giro per il mondo, ci fornisce
un quadro molto ampio della questione migranti e degli aiuti
concreti forniti a queste popolazioni in fuga. Si parla di uomini,
donne, bambini, famiglie intere costrette ad affrontare l’ignoto e
a contare solo sulle proprie forze.
La Redgrave, oltre a mostrare
il grande lavoro dei volontari delle onlus, che offrono assistenza
a persone meno fortunate, accusa i governi di tutti i paesi
coinvolti, compresi quello italiano e inglese, di non fare
abbastanza per garantire a queste persone i naturali diritti
umani.
“Non voglio essere sgarbata ma
chiamare queste persone ‘migrante’ pare sia diventata una malattia,
soprattutto per i media. Chi muore nel mare inseguendo la vita e
non la guerra non può essere chiamato migrante. Queste non sono
persone che migrano, interessate a cambiare paese, a lasciare la
propria terra per andare a raccogliere uva o pomodori lontani da
casa […] E’ una parola che viene dalla destra, usata soprattutto
dai politici di destra ma i diritti umani sono sia della destra che
della sinistra […]
Ci sono persone comuni che
raccolgono fondi per i profughi e il governo invece non fa nulla
[…] Ricordo che Benedict Cumberbatch stava facendo Amleto e a fine
spettacolo chiese al pubblico di fare delle donazioni […] C’è chi
dice che il nostro sia un governo senza speranza ma questa
definizione è troppo gentile: i nostri politici sono ‘less than
nothing’ (meno di niente)”.
Fare della sua prima opera da
regista un documentario di denuncia politico-sociale, è stata per
Vanessa Redgrave una decisione tutto sommato molto
semplice. L’attrice ha raccontato infatti di aver vissuto sulla sua
stessa pelle, quando era appena una bambina, gli orrori della
guerra.
“Quando avevo quattro anni,
durante la guerra, ho iniziato a recitare non perché desiderassi
fare l’attrice ma perché volevo raccogliere soldi per le persone
meno fortunate di me. Il primo spettacolo l’ho fatto insieme a mio
fratello quando ero appena una bambina e gli spettatori erano solo
dodici […] ricordo che dimenticai le battute e dovemmo ricominciare
tutto daccapo […] Volevo a tutti i costi raccogliere soldi per
darli ai Marinai che ci portavano il cibo attraverso l’Atlantico
[…]”
Ma la Vanessa
Redgrave regista di Sea Sorrow non ha
dimenticato i suoi anni da attrice. Negli anni sessanta e settanta
infatti si ricordano alcune delle sue interpretazione più belle
come quella in Morgan, matto da
legare (1966), Giulia (1977) – film
grazie a cui ha vinto l’Oscar nel 1978 – e ovviamente in Blow-Up (1966) del
grande Michelangelo Antonioni.
“I sessanta sono stati per me
anni molto fortunati perché ho avuto l’onore di lavorare con grandi
registi ed attori ma il periodo storico non era dei migliori […]
Erano gli anni della guerra del Vietnam, delle rivolte studentesche
[…] anni di repressione e censura […] Ricordo che il governo
inglese in quegli anni vietò la pubblicazione del libro L’amante di Lady
Chatterley […] i gay era ritenuti dei fuorilegge e
venivano perseguitati […] Molto spesso mi sono unita ai soldati per
manifestare contro la guerra […] E’ giusto ricordare le cose belle
di quell’epoca ma bisogna ricordare anche quelle brutte: abbiamo
tutti bisogno di un promemoria al giorno d’oggi.
Quanto a Michelangelo
Antonioni, beh, lui per me era un Dio del cinema. Quando
ho saputo che lui mi voleva in un suo film ho subito pensato: ‘Oh
mio Dio, avrò un ruolo come quello di Monica Vitti’ […] Io volevo
essere proprio come lei, volevo diventare come Monica, bellissima e
bionda […] e invece Antonioni mi volle nera [ride]. Quando mi prese
per Blow-Up ricordo che venne a Londra e mi fece
andare in dieci diversi saloni perché nessuno dei parrucchieri
inglesi riusciva a capire lo styling che aveva scelto per me […]
Voleva dei capelli neri con delle strisce bianche ma nessun
parrucchiere riuscì ad accontentarlo così ci ha
rinunciato”.
TheWrap riporta che Mark
Strong, da poco nei nostri cinema con Kingsman: Il
Cerchio d’oro, sarebbe in trattative per entrare nel cast
di Shazam! nei panni del villain, Doctor
Sivana.
Strong non è estraneo al genere dei
cinecomic. Infatti, oltre a Kingsman, l’attore ha anche
interpretato Sinestro in Lanterna
Verde, con Ryan Reynolds, un altro
personaggio DC Comics.
Inoltre, Variety annuncia che anche
l’attrice Grace Fulton (Annabelle:
Creation) è in trattative per un ruolo nel film che avrà
come protagonista Zachary Levi.
Shazam sarà diretto
da David F. Sandberg (Annabelle:
Creation) e si baserà su una sceneggiatura scritta da Henry
Gayden e Darren Lemke. Il film che farà parte dell’Universo
Cinematografico DC dovrebbe esserepronto per
debuttare al cinema nell’aprile 2019. Le riprese cominceranno il
prossimo febbraio.
Mentre cresce l’attesa per il
debutto al cinema di Justice
League, oggi il film su Wonder Woman
ha segnato un record storico al box office nella storia del
cinema.
Infatti, la pellicola su
Diana Pince diretta da Patty
Jenkins e interpretata da Gal
Gadot è diventato secondo Forbes , il film
sulla storia delle origini di un supereroe ad incassare di più
nella storia del cinema.
Wonder Woman ha incassato 821,74 milioni
di dollari in tutto il mondo, battendo il film che deteneva il
record, il primoSpider-MandiSam Raimi, che aveva guadagnato
nel 2002 821,7 milioni di dollari. Dunque un record importante
per Warner Bros e l’universo DC Comics al
cinema, che fa ben sperare anche per il futuro del
franchise.
Mentre sta per fare il debutto in
queste ora negli USA Thor: Ragnarok, oggi il produttore
dei Marvel
StudiosKevin Feige in un’intervista rilasciata
a
The Wrap ha commentato la scena post-credits del film,
rivelando l’identità della nave che vediamo nella sequenza a fine
film.
Feige ha
confermato che si tratta della Sanctuary II, dando
credito dunque alle speculazioni apparse in rete in merito alla
scena. La Sactuary I, nota anche come The Chitauri si
vede nel primo film Avengers, ed è dove Thanos
dimora ed è ormai battezzato la nave ammiraglia della sua
flotta.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si
annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor: Ragnarok – “In Marvel
Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato
dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una
corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok,
la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana,
dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma
prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo
metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Continuano le riprese di
Avengers 4 e da Just Jared arrivano delle foto
rubate dal set in cui vediamo Chris Hemsworth e Tom
Hiddleston nei panni di Thor e Loki.
A giudicare dal look dei due attori
e dalla maschera che porta Hiddleston, la scena a
cui stanno lavorando potrebbe essere un flashback di The
Avengers.
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto
chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta
spoiler per Avengers Infinity War, per cui non
sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la
Fase 3 dei Marvel Studios.