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Hook: Steven Spielberg non aveva fiducia nel film

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Hook: Steven Spielberg non aveva fiducia nel film

Nel 1991 usciva nelle sale Hook – Capitan Uncino, il film diretto da Steven Spielberg e accolto da critiche discordanti. Nonostante ciò divenne ben presto un clamoroso successo al botteghino e riuscì perfino a conquistare alcune importanti nomination agli Oscar.

Sebbene il valore del film sia riconosciuto ormai da tutti, un dettaglio relativo alla produzione è trapelato nelle ultime ore dopo l’intervista concessa da Spielberg a Empire in cui il regista racconta le difficoltà che hanno preceduto il lavoro sulla sceneggiatura e sul set:

Mentre giravo Hook mi sentivo come un pesce fuor d’acqua. Non avevo fiducia nella sceneggiatura. Avevo fiducia nel primo atto e avevo fiducia nell’epilogo, ma non nella sua struttura“.

Hook: una campagna kickstarter per un prequel su Rufio

Spielberg ha poi continuato: “Non sapevo esattamente cosa stavo facendo e ho cercato di nascondere la insicurezza dando più valore alla produzione. E più mi sentivo insicuro, più il set diventava grande e colorato“.

Attualmente trovate nelle sale l’ultima pellicola diretta dal regista The Post, con Meryl Streep e Tom Hanks, mentre uscirà a marzo Ready Player One, adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da Ernest Cline.

Steven Spielberg: al via i casting per West Side Story

Fonte: ScreenRant

Thor: Ragnarok, una scena con Doctor Strange indica l’originale nascondiglio di Odino

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È stata rivelata una nuova, lunga e divertente scena di Thor: Ragnarok in cui Thor si confronta con Doctor Strange. Partendo dal momento in cui, nel Sancta Sanctorum, Thor distrugge degli scaffali della libreria del Dottore, vediamo i due parlare e Strange individuare l’originale posizione di Odino, nei vicoli di New York. La scena si conclude con la riapparizione di Loki in un luogo… inconsueto.

Nei primi trailer del film, abbiamo visto la scena in cui Hela (Cate Blanchett) distrugge il Martello di Thor ambientata in un vicolo a New York, e le foto dal set ci avevano mostrato Odino perso per le strade della città, come fosse un barbone. Come sappiamo adesso, la scena in cui Hela distrugge il Mjöllnir è successiva alla morte di Odino ed entrambe le situazioni sono ambientate su una scogliera a picco sul mare del Nord Europa, non più nel sudicio vicolo a NYC.

Il cambio di location per la scena in cui Thor e Loki trovano Odino e poi affrontano per la prima volta Hela è stato mantenuto in un contenuto extra del DVD del film: di seguito vediamo infatti una scena alternativa, non una scena eliminata, in cui Strange indica una piccola strada sulla cartina della Grande Mela come luogo in cui Odino si nasconde.

Ecco la clip:

Thor: Ragnarok, dal 7 Marzo in Home Video. Ecco i contenuti speciali

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Thor: Ragnarokrecensione

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.

Iron Man: Shuri sostituirà Tony Stark nei sequel di Spider-Man?

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Iron Man: Shuri sostituirà Tony Stark nei sequel di Spider-Man?

La presenza di Iron Man ha costruito il Marvel Cinematic Universe: il primo eroe dello schermo, quello con l’interprete più carismatico, quello che è comparso in più film e che, a tutti gli effetti, è il leader degli Avengers (scusaci Cap!).

Tuttavia, Iron Man va in coppia con Robert Downey Jr., che dopo Avengers 4 esaurirà il suo contratto. Come ci insegna la storia del fumetti, però, può cambiare il volto sotto la maschera, ma il supereroe non tramonta mai e quindi anche l’armatura di Iron Man potrebbe essere indossata da qualcun’altro.

L’introduzione di Shuri nel MCU, interpretata da Letitia Wright, sembra una valida alternativa: una giovane donna di colore, con un intelletto affilato e una conoscenza tecnologica avanzata potrebbe essere quello che serve al personaggio, inoltre potrebbe servire benissimo gli altri Vendicatori, come già fa con suo fratello Black Panther.

In più, il personaggio sarebbe perfetto per l’interazione con Peter Parker, con cui condivide l’età, l’energia e il comic relief: entrambi hanno la battuta pronta e potrebbero formare un ottimo duo. Sarà possibile per Shuri prendere il posto di Tony Stark? I fumetti dicono di sì, visto che è recente l’ingresso negli albi di Riri Williams, molto simile a un’erede per Tony.

A chi le ha chiesto se volesse interpretare il nuovo Iron Man, Letitia Wright, che ha interpretato Shuri in Black Panther e che tornerà in Avengers: Infinity War, ha dichiarato che vuole essere in realtà la migliore versione possibile di Shuri, personaggio che ha appena cominciato a esplorare, quindi vedremo in che modo il suo personaggio, dall’altissimo potenziale, verrà sviluppato nella misteriosa Fase 4 del MCU.

Black Panther: intervista a Letitia Wright e Daniel Kaluuya

Parlando con LA Times , l’attrice ha anche articolato dei commenti su quale sarà l’interazione di Shuri con Tony Stark e Bruce Banner, i due Vendicatori esperti in scienza e tecnologia.

“Credo che se la caverà. Credo che sarà umile, per imparare da loro, e che li sfiderà con i nuovi design e le nuove idee del Wakanda. Desidera senza dubbio imparare dall’Ovest, grazie all’apertura del nuovo Re, suo fratello. Credo che si troverà molto a suo agio e se la caverà alla grande da sola.”

Iron Man: 8 armature che vorremmo vedere al cinema

Non resta che aspettare Avengers: Infinity War per vedere il personaggio interagire con gli altri, mentre per il futuro di Iron Man, dovremo aspettare ancora fino all’uscita di Avengers 4.

Nightwing: il regista lascerà il progetto solo se licenziato dalla Warner Bros.

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L’ennesima doccia fredda è arrivata ieri in casa DC in seguito alla rinuncia, da parte di Joss Whedon, al progetto su Batgirl a cui stava lavorando. “Mi ci sono voluti mesi per capire che non avevo una storia ma sono comunque molto grato al presidente della DC Geoff Johns e al presidente della Warner Picture Group Toby Emmerich”, ha dichiarato Whedon nelle ultime ore.

È bastata questa notizia ad allarmare anche i fan di Nightwing, tanto da chiedere immediatamente al regista assunto dalla produzione Chris McKay quale fosse la sua situazione.

Questa la risposta su Twitter:

https://twitter.com/buddboetticher/status/966809403222405120?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fnightwing-director-confirms-not-leaving-unless-fired-dceu-movie%2F

Nightwing: il regista Chris McKay vuole la maschera bianca

Se mi volessero fuori dal progetto, mi licenzierebbero” ha scritto il regista, lasciando intendere che non lascerebbe mai il timone del cinecomic a meno di un allontanamento forzato da parte della major.

McKay sta lavorando all’adattamento del personaggio dei fumetti DC da Febbraio 2017, anche se non sono ancora stati annunciati trama e cast ufficiali.

In merito al progetto su Nightwing, il regista aveva elogiato l’approccio della WB: “Warner Bros è lo studio più attento al processo creativo di qualsiasi altro studio in cui io vorrai lavorare. Basta guardare il ruolo di registi di classe mondiale che hanno lavorato alla Warner Bros e l’hanno resa quella che è adesso. Questo è esattamente il modo di come gestiscono questi film”.

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Andy Serkis sul suo Mowgli: un Baloo oscuro e “immagini sanguinose”

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Andy Serkis, in questo periodo al cinema nei panni di Ulysses Klaue in Black Panther, ha condiviso alcuni dettagli in merito a Mowgli – Il figlio della giungla, il suo prossimo film da regista in cui rilegge Il libro della giungla.

Il film, come sappiamo, sarà un adattamento in live action/motion capture dei personaggi di Rudyard Kipling e avrà un tono molto diverso da quello kid friendly di Jon Favreau, che portò la storia al cinema, per la Disney, nel 2016. Quel film rientrava nella serie di live action che la Disney sta producendo partendo dai suoi classici di animazione, mentre il progetto di Serkis è completamente diverso, a partire dal rating PG-13.

Black Panther: intervista a Martin Freeman e Andy Serkis

Il divieto per i bambini più piccoli di 13 anni sembra un controsenso per una storia che siamo abituati a considerare per bimbi piccoli, ma Andy Serkis ha spiegato che il suo approccio è molto adulto, soprattutto perché il film contiene “immagini sanguinose” e un Baloo molto diverso, oscuro, lo definisce il regista.

Parlando con Good Morning Britain [via The List], Andy Serkis ha parlato prevalentemente del suo personaggio nel film, l’orso Baloo. La maggior parte del pubblico ricorda Baloo nell’adattamento Disney del 1967 e in quello in live action del 2016, con la voce di Bill Murray. Per cui un orso oscuro potrebbe essere un piccolo shock per i fan della storia cinematografica. Serkis ha spiegato: “È un bel personaggio, in realtà è piuttosto duro in questo film. Un Baloo oscuro”.

Il Libro della Giungla di Andy Serkis sarà molto diverso dalla versione Disney

Mowgli – Il figlio della giungla arriverà al cinema il 19 ottobre 2018. Il Libro della Giungla è stato scritto da Callie Kloves e co-prodotto da Serkis e lo sceneggiatore di Harry Potter Steve Kloves. Nel cast Freida Pinto, Matthew Rhys e Rohan Chand, mentre Christian Bale, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Jack Reynor e Tom Hollander presteranno i loro movimenti, con la performance capture, agli animali del film. Andy Serkis inoltre interpreterà anche Baloo.

Mowgli – Il figlio della giungla, recensione del film di Andy Serkis

X-Force: riprese in autunno, ci saranno Ryan Reynolds e Josh Brolin

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Come confermato negli ultimi mesi, arriverà in sala il film sulla X-Force basato sui fumetti creati da Fabian Nicieza e Rob Liefeld nel 1991, che sarà scritto e diretto da Drew Goddard (Daredevil di Netflix).

Secondo Production Weekly la produzione avrà inizio il prossimo ottobre, con Ryan Reynolds e Josh Brolin pronti a riprendere i loro rispettivi ruoli interpretati in Deadpool 2 (wade Wilson e Cable). Anche Zazie Beetz, che debutterà quest’anno nei panni di Domino, potrebbe essere inserita nel cast ufficiale di X-Force.

Se consideriamo i tempi di riprese e la post-produzione, possiamo ipotizzare un’uscita nelle sale entro il 2019 (magari dopo la release di New Mutants a febbraio del prossimo anno).

X-Force: Drew Goddard alla regia del film Fox

Il film è diventato una priorità all’indomani del boom al botteghino di Deadpool, e sappiamo che includerà Cable. Nel corso degli anni, la X-Force ha coinvolto moltissimi mutanti negli albi a fumetti, tra questi ricordiamo Deadpool, Fantomex, Psylocke, Cyclops, Wolverine, Colosso, Feral, Sunsopt, Banshee, Boom Boom, Domino, Copycat, Warpath, Shatterstar, Doop, Spike e molti molti altri.

Possiamo immaginare quindi che nel film ci sarà, oltre a Reynolds, anche Olivia Munn nei panni di Psylocke, mentre per il resto del cast bisognerà aspettare.

Deadpool 2 introdurrà tre membri della X-Force?

Flashpoint: ecco la possibile timeline e i villain

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Flashpoint: ecco la possibile timeline e i villain

Nuovi dettagli sulla produzione di Flashpoint sono stati rivelati da una fonte più che affidabile e riportati dal sito The Hashtag Show nelle ultime ore, secondo i quali le riprese del cinecomic potrebbero avere inizio a Londra nella seconda metà del 2018 (probabilmente a luglio) e che il budget ammonta a oltre 100 milioni di dollari. L’uscita nelle sale invece è prevista nel 2020.

Oltre ai numeri e alle date, sono state diffuse alcune informazioni tecniche circa l’enorme quantità di post-produzione necessaria per completare gli effetti speciali dei movimenti di Barry Allen; un lavoro che richiederà più tempo del dovuto, proprio per evitare gli stessi errori commessi sulla post-produzione disastrosa di Justice League.

Flashpoint: i registi hanno accettato per le similitudini con Spider-Man

E le novità non finiscono qui: Warner Bros e DC stanno cercando di assumere il direttore della fotografia Jess Hall, che lo scorso anno ha curato l’aspetto visivo di Ghost in the Shell.

Per quanto riguarda la narrazione, Flashpoint dovrebbe prevedere la comparsa di personaggi provenienti da Wonder Woman e altri membri della Justice League nella timeline alternativa creata da Barry nel tentativo di cambiare il passato, molto simile a ciò che accade nel fumetto.

Sempre secondo The Hashtag Show, il film includerà anche molti altre figure classiche di The Flash, tra cui Eobard Thawne, Caitlin Snow, che potrebbe trasformarsi in Killer Frost, Dr. Arthur Light, alias. Doctor Light, che potrà essere il grande villain del film, infine Leonard Snart/Captain Cold e Mick Rory/Heatwave.

Flashpoint: la Warner voleva Ben Affleck alla regia

Possibile l’ingresso in scena dell’ufficiale della città di Keystone Fred Chyre e del suo partner Jared Morillo che aiuteranno Barry ad indagare sulla morte di Jonathan Chambers (alias Johnny Quick).

Sembrerebbe tutto pronto per l’inizio dei lavori in casa Warner Bros, tuttavia i registi scelti per portare sullo schermo le avventure nel tempo di Barry Allen John Francis Daley e Jonathan Goldstein hanno raccontato in una recente intervista di non aver ancora firmato alcun accordo con la produzione: “Siamo ancora in fase di negoziazione ma ci stiamo lavorando. Inoltre non abbiamo ancora iniziato a lavorare sulla sceneggiatura e aspettiamo di firmare l’accordo…Speriamo funzioni“.

Star Wars: Episodio IX, la sceneggiatura è pronta, riprese a luglio

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La sceneggiatura di Star Wars: Episodio IX è pronta. A dichiararlo è stato lo stesso regista designato per il film, J.J. Abrams, che è stato ospite a The Late Show with Stephen Colbert.

Ecco cosa ha dichiarato il regista, sceneggiatore e produttore durante l’intervista:

Abrams ha spiegato che da bambino non avrebbe mai creduto di poter dirigere un film di Star Wars e che aveva 10 anni la prima volta che ha visto un film della saga. Parlando di critiche e commenti da parte di Disney, George Lucas e dei fan, J.J. ha detto: “Per quanto possa essere alta l’aspettativa, l’opportunità è sempre più grande della paura di far male.” Per poi confermare: “Abbiamo una sceneggiatura” e “Cominceremo le riprese a luglio”.

La sceneggiatura del film è stata firmata dallo stesso Abrams insieme a Chris Terrio.

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Confermati nel cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.

Fonte: The Late Show with Stephen Colbert

Avengers: Infinity War, il ghigno di Thanos nel nuovo Funko

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Avengers: Infinity War, il ghigno di Thanos nel nuovo Funko

Tramite Reddit, abbiamo la possibilità di vedere un nuovo Funko dedicato a Avengers: Infinity War, in cui Thanos, il villain del film e di tutto il Marvel Cinematic Universe, interpretato da Josh Brolin, compare, sfoderando un ghigno smagliante.

Ecco l’immagine del pupazzetto da collezione:

Avengers: Infinity War – la trama

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos

Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Avengers: Infinity War, chi ha indossato il Guanto dell’Infinito prima di Thanos?

Batgirl: Joss Whedon lascia la regia, la Warner Bros vuole una donna

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È stato lo stesso Joss Whedon ad annunciare il suo allontanamento da Batgirl, film della DC Films e Warner Bros che avrebbe dovuto scrivere e dirigere. Ecco le parole che ha affidato a THR:

“Batgirl è un progetto molto eccitante, e la Warner Bros e la DC sono partner collaborativi e di grande supporto, per cui mi ci sono voluti mesi per capire che non ho una storia. Sono molto grato al presidente della DC Geoff Johns e al presidente della Warner Picture Group Toby Emmerich e tutti quelli che sono stati di grande supporto quando sono arrivato, e quindi capiranno che io… uhm, c’è una parola più sexy per dire ‘ho fallito’?”

Come ogni notizia di questo genere, si andranno adesso a indagare le ragioni dell’allontanamento di Whedon, soprattutto considerato che il regista di The Avengers era stato accolto come il salvatore della WB e della DC Films, colui che aveva permesso a Justice League di arrivare in sala.

Secondo Variety in realtà Joss Whedon aveva una storia, ed era quella raccontata in The Million Dollar Debut of Batgirl!, ovvero l’albo di Detective Comics Vol. 1 #359, il primo fumetto in assoluto in cui Barbara Gordon faceva il suo esordio come Batgirl. Pubblicato nel 1967, l’albo racconta di come Barbara si unì a Batman e Robin per fermare Killer-Motn e i suoi Moth-Men.

Batgirl: la Warner Bros vuole una regista donna

Quindi, se il report di Variety è veritiero, Whedon aveva la storia, ma sembra che il problema fosse a monte: la Warner Bros voleva una regista donna. Stando a Tracking Board infatti, lo studio cerca per Batgirl lo stesso successo guadagnato con Wonder Woman, e forse vuole ripetere la formula messa a punto da Patty Jenkins e Gal Gadot.

Ma chi sono le candidate? In prima linea ci sono Ava Dunernay e Michelle McLaren, ma potrebbero essere considerate persino Katheryn Bigelow e Susanne Bier. Fuori quota ma sempre papabili, ci sono Reed Morano e Ana Lily Amirpour.

Insomma, i giochi sono aperti e una nuova regista presto verrà annunciata per il progetto. Questa nuova notizia però non fa certo del bene alla Warner Bros che ancora una volta conferma di non avere progettualità nella programmazione dei suoi progetti.

Jennifer Lawrence risponde alla controversia sul suo abito “troppo scollato”

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Come vi abbiamo mostrato stamattinaJennifer Lawrence ha presentato a Londra il suo nuovo film, Red Sparrow, in un abito nero firmato Versace, lungo e molto sexy, che addosso a lei sortiva il duplice effetto di esaltare il suo corpo e sottolineare la bellezza dell’abito stesso.

La Lawrence però è stata travolta da critiche e anche da insulti, proprio per quell’abito. Il problema, stando ai polemici del web, era che il vestito in questione era molto succinto e che lei, per mostrarsi con molta epidermide scoperta e vendere meglio il film, si è sottoposta al freddo del febbraio londinese, oggettificando la sua persona andando contro tutto ciò che sta smuovendo negli ultimi mesi l’industria di Hollywood. Il riferimento è ovviamente al movimento Time’s Up e al #MeToo.

In sostanza, visto che faceva freddo e che tutti i colleghi uomini di Jennifer Lawrence indossavano pesanti cappotti, perché lei si è mostrata semi-nuda? Perché svendere così la sua immagine quando è stata una delle prime a marciare per la parità di diritti e la fine delle molestie nell’industria del cinema?

Ebbene questi attacchi e queste critiche non sono piaciuti a Jennifer Lawrence, che come al solito non le ha mandate a dire, scrivendo sulla sua pagina Facebook ufficiale quanto segue:

“Wow, non so davvero da dove cominciare in merito alla controversia ‘Jennifer Lawrence indossa un abito succinto al freddo’. Questo non è soltanto completamente ridicolo, ma sono anche estremamente offesa. Quel vestito Versace era favoloso, pensate che avrei coperto quello straordinario vestito con un cappotto o una sciarpa? Sono stata fuori per 5 minuti. Ma serei stata in piedi in mezzo alla neve per quel vestito, perché amo la moda ed è stata una mia scelta. Questo è sessismo, questo è ridicolo, questo non è femminismo. Esagerare in merito a ogni cosa qualcuno dice o fa, creare controversie su sciocche innocue cose come cosa scelgo di indossare non ci farà andare avanti. Si tratta di creare stupide distrazioni dai problemi reali. Tutto quello che mi vedete indossare è una mia scelta. E se voglio avere freddo, RESTA UNA MIA SCELTA!”

Jennifer Lawrence mozzafiato a Londra per Red Sparrow

Niente da replicare, pare. Jennifer Lawrence ha marciato in prima fila per le donne negli ultimi mesi, dimostrando di avere a cuore il movimento Time’s Up e sembra che questa frivola controversia l’abbia davvero infastidita. Come sempre si è rivolta direttamente alla fonte, con parole schiette e dirette.

Jennifer Lawrence ha presentato a Londra insieme al cast il suo ultimo film Red Sparrow. Insieme a lei i co-protagonisti Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, Jeremy Irons e il regista Francis Lawrence.

Basato sul romanzo di Jason MatthewsRed Sparrow è diretto da e scritto da Justin Haythe. Nel cast protagonisti Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Matthias Shoenaerts, Jeremy Irons, Mary Louise Parker e  Charlotte Rampling. 

Red Sparrow la trama

Dominika Egorova (Jennifer Lawrence) è una prima ballerina, che viene reclutata nella “Sparrow School”, un servizio di intelligence russo dove viene educata a diventare una letale amante e seduttrice. La sua prima missione ha come obiettivo Nathaniel Nash (Joel Edgerton) un ufficiale della CIA che monitora le infiltrazioni dei servizi segreti della Russia.

Ready Player One: nuovo trailer “come with me”

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Ready Player One: nuovo trailer “come with me”

Dal regia del tre volte Premio Oscar Steven Spielberg arriva Ready Player One, l’atteso adattamento dell’omonimo romanzo di Fantascienza. Oggi la Warner Bros ha diffuso la prima clip dal titolo “come with me”, protagonista Tye Sheridan:

Il film è ambientato nel 2045, anno in cui il mondo sta per collassare sull’orlo del caos. Ma le persone hanno trovato la salvezza nell’OASIS, un enorme universo di realtà virtuale creato dal brillante ed eccentrico James Halliday (Mark Rylance).

A seguito della morte di Halliday, la sua immensa fortuna andrà in dote a colui che per primo troverà un Easter egg nascosto da qualche parte all’interno dell’OASIS, dando il via ad una gara che coinvolgerà il mondo intero. Quando un improbabile giovane eroe di nome Wade Watts (Tye Sheridan) deciderà di prendere parte alla gara, verrà coinvolto in una vertiginosa caccia al tesoro in questo fantastico universo fatto di misteri, scoperte sensazionali e pericoli.

Ready Player One ha diretto il film da una sceneggiatura di Zak Penn ed Ernest Cline. Il film è stato prodotto da Spielberg, Donald De Line, Kristie Macosko Krieger e Dan Farah; con Adam Somner, Daniel Lupi, Chris DeFaria e Bruce Berman come produttori esecutivi.

Ready Player One vede protagonisti Tye Sheridan (X-Men: Apocalisse, Mud), Olivia Cooke (Quel fantastico peggior anno della mia vita, Bates Motel), Ben Mendelsohn (Rogue One – A Star Wars Story, Bloodline) e T.J. Miller (Deadpool, Silicon Valley), con Simon Pegg (i film di Star Trek, la saga di Mission: Impossible) e il premio Oscar Mark Rylance (Il ponte delle spie e Dunkirk).

Ready Player One

Dietro la macchina da presa, il tre volte premio Oscar Steven Spielberg (Schindler’s List, Salvate il soldato Ryan) ritrova il suo team creativo de “Il ponte delle spie”, tra cui il direttore della fotografia premio Oscar Janusz Kaminski (“Schindler’s List”, “Salvate il soldato Ryan”), lo scenografo premio Oscar Adam Stockhausen (“Grand Budapest Hotel”), il montatore premio Oscar® Michael Kahn (“Salvate il soldato Ryan”, “I predatori dell’Arca perduta”) e la costumista Kasia Walicka-Maimone (“Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore”). Le musiche sono del compositore candidato all’Oscar Alan Silvestri (i film di “Ritorno al futuro”, “Forrest Gump”).

La Warner Bros. Pictures e la Amblin Entertainment presentano, in associazione con Village Roadshow Pictures, una produzione Amblin Production, una produzione De Line Pictures Production, un film di Steven Spielberg, Player One.

L’uscita italiana al cinema è prevista a partire da marzo 2018, il film sarà distribuito dalla Warner Bros. Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment e in alcuni territori selezionati, dalla Village Roadshow Pictures.

Unsane: il nuovo trailer del film di Steven Soderbergh

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Unsane: il nuovo trailer del film di Steven Soderbergh

Dopo la presentazione al Festival di Berlino 2018, arriva il trailer ufficiale italiano di Unsane, il nuovo film di Steven Soderbergh girato completamente con un iPhone.

Il film, con protagonista Claire Foy (The Crown), è l’esempio di quanto Soderbergh sia in grado di spaziare tra generi e tecniche, tanto che questa volta si è affidato soltanto alle riprese di un iPhone.

Il film fu annunciato l’anno scorso, pur non avendo mai avuto un titolo prima d’ora. Del progetto si parlava come il “film segreto di Soderbergh girato con un cellulare”. Nel cast del film compaiono anche Juno Temple, Joshua Leonard, Amy Irving e Jay Pharoah.

Il film racconta di una donna terrorizzata dall’idea di essere seguita da uno stalker. Il film si gioca molto sull’eventualità che le paure del personaggio della Foy siano vere o se lei stia semplicemente avendo esperienza traumatico a seguito di un esaurimento.

Il film vira quindi verso dei toni dark in cui possiamo vedere Claire Foy alle prese con toni meno “aristocratici”. L’attrice vincitrice di un Golden Globe metterà da parte la corona di Elisabetta II per interpretare sul grande schermo Lisbeth Salander in Quello che non Uccide.

Per quanto riguarda invece Soderbergh, che intanto ha dichiarato di voler girare i suoi prossimi film solo con un iPhone, lo aspettiamo al cinema con Logan Lucky, divertente ma acnhe commovente heist movie visto alla Festa di Roma.

Bugs Comics: l’arrivo nelle edicole e la nascita della Scuola di Fumetti

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È stato firmato l’atto costitutivo della nuova Bugs Comics, che rinnova il percorso e potenzia il progetto cominciato tre anni fa dalla casa editrice romana guidata da Gianmarco Fumasoli e Paolo Altibrandi, con due grandi obiettivi principali: l’arrivo dei prodotti Bugs – fino a oggi distribuiti solo in fumetteria – anche nel mercato delle edicole e la nascita di una nuova scuola del fumetto. La nuova società, costituitasi in forma di S.r.l., si muoverà dunque su questo innovativo binomio, aggiungendo al lavoro di valorizzazione delle competenze dei singoli autori che già svolge, quello di scoperta e formazione di nuovi talenti.

Negli ultimi anni l’ambiente fumettistico della Capitale ha mostrato crescita e vivacità produttiva, il lavoro parte dunque da Roma, con l’obiettivo di ampliare il raggio d’azione verso l’intero territorio nazionale e poi all’estero, dando risposta a interessi diversi e ampliando così l’offerta.

Per quanto riguarda i progetti “da edicola” gli autori della Bugs sono già al lavoro sulla prima serie, che avrà un formato diverso da quanto prodotto dalla casa editrice finora, allontanandosi dal modello della rivista antologica già sperimentato con Mostri, Alieni e Gangster, riviste che, comunque, continueranno il loro percorso affiancando le novità.

Il progetto è stato resto possibile grazie al contributo di un gruppo di finanziatori che lo hanno abbracciato, tra cui spicca la società di consulenza strategica e comunicazione integrata Pezzilli & Company, che apporterà know how, capacità imprenditoriale e spinta commerciale.

L’Isola dei Cani: recensione del film di Wes Anderson

L’Isola dei Cani: recensione del film di Wes Anderson

A quasi dieci anni dal bellissimo Fantastic Mr Fox (2009) Wes Anderson torna a giocare con una delle sue tecniche cinematografiche predilette, ovvero l’animazione stop-motion, regalandoci L’Isola dei Cani, un film tanto originale, quanto perfetto, che tocca nel profondo tutte le corde emotive, commuovendo, strabiliando, tenendo con il fiato sospeso e soprattutto facendo rimanere lo spettatore attaccato allo schermo per tutta la durata della storia.

Ambientato in un futuro non troppo lontano e tutt’altro che improbabile, L’Isola dei Cani racconta la fantastica avventura  di Atari Kobayashi, un ragazzo di 12 anni, figlio adottivo dello spietato e cinico sindaco di una città del Giappone, Megasaki City. Il politico odia i cani, anche in conseguenza di un antica tradizione e decide di emanare un decreto di espulsione per tutti i cani della città. Una terribile malattia che sembra aver colpito tutti questi animali convince anche l’opinione pubblica che non ci possa essere altra scelta.

Così, uno ad uno, tutti i cani vengono deportati su un isola discarica, trasformata in una vera e propria terra di nessuno, dove le tante bestiole sopravvissute all’esilio si riorganizzano in bande disperate. I cani sono alla continua ricerca di cibo, di speranza e di un barlume di sopravvivenza.

Atari fugge di casa e pilotando maldestramente un mini aereo si schianta sulla discarica. Vuole ritrovare Spot, il suo amato cane da guardia. Ferito, privo di un rene, azzoppato e con un pezzo di elica conficcato nella testa, il ragazzo stringe amicizia con un branco di cani ribelli e con loro intraprende un epico viaggio nella misteriosa e pericolosa isola dei cani.

L’Isola dei Cani è una storia che regala poesia, umorismo e azione. È un racconto sull’ amicizia, sulla lealtà, sulla difesa dei propri ideali. È una moderna fiaba animalista e ambientalista, che non diviene mai stucchevole e non cade mai in luoghi comuni e facili sentimentalismi, alternando momenti struggenti a sequenze molto violente, assai rare nel cinema di animazione.

L’Isola dei Cani erede del cinema di Kurosawa

Wes Anderson con il suo inconfondibile stile raffinato, colorato, simile ad un bellissimo libro illustrato, rende omaggio alla portata epica e alla bellezza del cinema giapponese e all’eredità narrativa di Akira Kurosawa, alla nobile lealtà dei compagni canini, qui ridotti a pulciosi samurai  pronti alla morte per la difesa di un ideale.

Anderson dipinge in punta di pennello, emulo delle raffinatezze di Hokusai,  una serie di meravigliose illustrazioni animate a passo uno, per raccontare il caparbio eroismo pieno di speranze del piccolo Atari, il suo rifiuto totale per l’ingiustizia e l’intolleranza,  la sua difesa spasmodica dei  sentimenti che lo legano dall’infanzia al suo amico a quattro zampe.

L’idea del film è iniziata con un improbabile, ma potente mix di fascinazioni condivise da Anderson e dai suoi collaboratori Roman Coppola, Jason Schwartzman e Kunichi Nomura, ovvero i cani, il futuro, le discariche, le avventure d’infanzia, i film giapponesi.  Dice Anderson:  “Volevo fare qualcosa di futuristico. Volevo un branco di cani alfa che fossero tutti i leader contemporaneamente. E volevo far vivere questa storia in una terra sconfinata fatta di spazzatura. Amo il Giappone e  il cinema giapponese  e volevo fare qualcosa che fosse davvero ispirato ai film giapponesi, ma che si mescolasse ai film che hanno i cani come protagonisti.”

L’Isola dei Cani è un film raro, di difficile catalogazione, fuori da qualsiasi schema e assolutamente non paragonabile ad altre pellicole. E’ un’opera piena zeppa di invenzioni visive e anche linguistiche (per questo motivo sarà difficile che il doppiaggio possa rendergli giustizia). Si tratta di un film talmente originale che potrebbe anche spiazzare lo spettatore, confondendolo con una struttura narrativa complessa, divisa in capitoli come fosse un libro e con continui salti avanti e indietro nel tempo, oltretutto sottolineati da un alternanza stilistica per differenziare visivamente le raffinate stratificazioni della storia.

L’Isola dei Cani è la conferma felice dell’estro espressivo smisurato di Wes Anderson, uno dei più grandi autori contemporanei, che riesce con questo nuovo meraviglioso tassello della sua filmografia a traghettare l’animazione stop-motion in un isola felice, dove allontanata dallo stereotipo del cinema per famiglie, dimostra tutte le peculiarità espressive di una tecnica magica, che permette di dare vita a mondi strabilianti, tangibili ( cosa che l’animazione 2D e 3D non riescono a fare) e proprio per questo  a volte appare perturbante.

Oscar 2018: cerimonia in diretta e in esclusiva su Sky

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Oscar 2018: cerimonia in diretta e in esclusiva su Sky

Sky Cinema è da sempre la casa degli Oscar e, anche quest’anno, in occasione della 90ª edizione degli Academy Awards, dedica un intero canale – acceso 24 ore su 24 e in alta definizione – ai film premiati con l’ambita statuetta. Per tre settimane, da lunedì 19 febbraio a domenica 11 marzo, infatti, Sky Cinema Hits (canale 304) si trasforma in Sky Cinema Oscar HD, con i migliori titoli disponibili anche su Sky On Demand

Una programmazione speciale che accompagnerà lo spettatore fino all’attesa Notte degli Oscar 2018, trasmessa in diretta e in esclusiva su Sky, la notte tra domenica 4 e lunedì 5 marzo a partire dalle 22:50 fino all’alba su Sky Cinema Oscar HD.

Si comincia subito con una prima visione: lunedì 19 febbraio alle 21.15 su Sky Cinema Uno HD e alle 21.45 su Sky Cinema Oscar HD andrà in onda LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE, il film diretto da Mel Gibson con Andrew Garfield e Vince Vaughn, vincitore nel 2017 di due statuette (Miglior montaggio e Miglior sonoro), che racconta la vera storia di Desmond Doss, primo obiettore di coscienza dell’Esercito statunitense a ricevere la medaglia d’onore.

Da non perdere lunedì 26 febbraio alle 21.15 su Sky Cinema Uno HD e alle 21.45 su Sky Cinema Oscar HD la prima visione di LA LA LAND, l’attesissimo film vincitore lo scorso anno di 6 statuette tra cui Miglior regia e Migliore attrice protagonista, diretto da Damien Chazelle, con Emma Stone e Ryan Gosling. Una moderna storia d’amore che ha incantato pubblico e critica, un musical che racconta la passione fra Mia (Emma Stone), aspirante attrice con un lavoro da barista nel Caffè della Warner Bros, e Sebastian (Ryan Gosling), un pianista jazz con il sogno di aprire un locale finalmente tutto suo.

L’appuntamento più atteso è con la diretta esclusiva della Notte degli Oscar 2018 prevista per domenica 4 marzo. Ad accompagnare gli spettatori durante la 90° edizione degli Academy Awards, il giornalista Francesco Castelnuovo che dagli studi Sky commenterà i momenti salienti della Cerimonia assieme al critico cinematografico Gianni Canova e tanti altri ospiti d’eccezione.

La diretta esclusiva sarà preceduta alle 21.00 su Sky Cinema Oscar HD dalla prima visione di MOONLIGHT – TRE STORIE DI UNA VITA. La pellicola, diretta da Barry Jenkins e premiata nel 2017 con tre Oscar tra cui quello del Miglior Film, segue tre momenti della vita di Chiron, un giovane ragazzo afroamericano alle prese con la scoperta della vita, tra una madre tossicodipendente, i compagni di scuola che lo bullizzano e un amore omosessuale che non è in grado di capire fino in fondo.

Tra i titoli proposti, anche alcuni tra i più grandi successi dell’ultima edizione degli Oscar: da BARRIERE, adattamento cinematografico dell’opera teatrale Fences, un dramma sulle ingiustizie sociali diretto e interpretato da Denzel Washington, premiato con una statuetta per l’interpretazione di Viola Davis nel ruolo di Rose Lee Maxson, ad ARRIVAL (premio Oscar per il Miglior montaggio sonoro), il film fantascientifico diretto da Denis Villeneuve con Amy Adams e Jeremy Renner.

La programmazione dedicata al premio più importante del cinema mondiale continua con alcuni dei titoli premiati negli anni scorsi come Miglior film straniero tra cui IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI, il capolavoro diretto da Vittorio De Sica nel 1972; TUTTO SU MIA MADRE, il film drammatico scritto e diretto da Pedro Almodóvar, premiato nel 2000; e IL CLIENTE, la pellicola diretta dall’iraniano Asghar Farhadi nella passata edizione.

E ancora, da non perdere DALLAS BUYERS CLUB, il crudo ed emozionante film basato sulla storia vera di Ron Woodroof, diretto nel 2013 da Jean-Marc Vallée, conMatthew McConaughey (miglior attore protagonista) e Jared Leto (miglior attore non protagonista); THE HOURS, un intreccio delle vite di tre donne legate dal romanzo Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, diretto da Stephen David Daldry con Nicole Kidman (Oscar® come Miglior attrice nel 2002); MEMORIE DI UNA GEISHA diretto da Rob Marshall nel 2005 e vincitore di 3 statuette, che racconta la storia della geisha  dalla bellezza leggendaria Chiyo, dagli occhi grigio – blu; COLAZIONE DA TIFFANY (in versione restaurata), la memorabile commedia vincitrice nel 1962 di due premi Oscar® (Miglior colonna sonora, Miglior canzone per Moon River), diretta da Blake Edwards con Audrey Hepburn e George Peppard; THE ARTIST, il film muto in bianco e nero del 2011 vincitore di 5 statuette tra cui miglior regia e miglior attore protagonista, scritto e diretto da Michel Hazanavicius, interpretato da Jean Dujardin e Bérénice Bejo.

Fra gli oltre 100 titoli in onda su Sky Cinema Oscar® HD sono da segnalare inoltre IERI, OGGI, DOMANI, LA GRANDE BELLEZZA (versione integrale), COME ERAVAMO, LAWRENCE D’ARABIA (versione restaurata), IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, IL LATO POSITIVO – SILVER LININGS PLAYBOOK, ROSEMARY’S BABY e CASA HOWARD, il film musicale FLASHDANCE e SAYONARA.

Tutti gli aggiornamenti sulla programmazione e sul live sono disponibili su skycinema.it/oscar, sulle pagine Facebook e Instagram di Sky Cinema e su Twitter con  #SkyCinemaOscar.

The Disaster Artist da oggi al cinema il film con James Franco

The Disaster Artist da oggi al cinema il film con James Franco

Da oggi al cinema The Disaster Artist, il film con il vincitore al Golden Globe James Franco nel ruolo di Tommy Wiseau, e con Dave Franco, Seth Rogen, Alison Brie, Ari Graynor, Jacki Weaver, Josh Hutcherson, Zac Efron, Bryan Cranston, Sharon Stone, Melanie Griffith.

LEGGI ANCHE: The Disaster Artist, recensione del film di e con James Franco

In The Disaster Artist, il regista James Franco (As I Lay Dying, Child of God) trasforma la tragicomica storia vera dell’aspirante regista, e famoso outsider di Hollywood, Tommy Wiseau – artista la cui passione era genuina tanto quanto discutibili erano i suoi metodi – nella celebrazione dell’amicizia, dell’espressione artistica e dell’inseguimento dei sogni contro ogni pronostico.

Basato sul best seller di Greg Sestero, che rivelava ogni cosa sulla realizzazione del “disastroso” classico di culto di Tommy, The Room (“Il Più Grande Peggior Film Mai Realizzato”), The Disaster Artist è un ironico e gradito avvertimento che ci ricorda come ci sia più di un modo per diventare una leggenda, e che non ci sono limiti a quello che si può ottenere anche quando non si ha assolutamente idea di cosa si stia facendo.

Cinecomic: 15 finali cambiati all’ultimo minuto

Cinecomic: 15 finali cambiati all’ultimo minuto

Può un finale determinare il successo o l’insuccesso di un film? La risposta è ovviamente positiva. Nel caso di un genere come il cinecomic però, le ultime sequenze e le scelte narrative non sempre sono state risolutive, proprio perché la loro ricchezza risiede spesso nel centro dell’azione, negli universi ricreati e nelle avventure dei supereroi.

Leggi anche – Cinecomic: 15 spoiler all’inizio dei film che potreste aver perso

Eppure ci sono dei celebri finali nella storia dei cinecomic che in realtà nascono da decisioni prese all’ultimo minuto da sceneggiatori, registi e produttori, onde evitare qualsiasi errore.

Volete sapere quali? Scorrete di seguito la lista.

The Wolverine

cinecomic

Nel finale originale di The Wolverine, il protagonista veniva presentato con il classico vestito giallo regalato da Yukio, ma James Mangold decise di non includere questa scena per evitare di mettere sotto pressione il prossimo regista degli X-Men nel fargli includere Wolverine nel costume iconico (e non del tutto funzionante sullo schermo).

Men In Black II

Il primo film di Men in Black si rivelò un tale successo da generare un sequel uscito nel 2002. In una scena fondamentale una delle torri gemelle di New York era diventata una fonte di Luce di Zartha per un alieno da inviare al suo pianeta natale ma durante le riprese, le stesse torri sono state vittima dell’attentato dell’11 settembre. Per questo tragico motivo il finale è stato poi sostituito da quello che abbiamo visto nel film.

Iron Man 2

In origine, Iron Man 2 sarebbe dovuto finire con il rapimento di Whiplash Pepper: Tony gli donava un’armatura, sotto richiesta, e i due avevano un confronto. Stark lo avrebbe poi sconfitto e sarebbe fuggito con Pepper prima della morte di Whiplash per mano di Rhodey. Il video è su youtube, per chi volesse.

Teenage Mutant Ninja Turtles

Nel 1990 Teenage Mutant Ninja Turtles si concluse con la vittoria delle tartarughe su Shredder l’abbraccio fra April e Casey. Un happy ending hollywoodiano che in realtà tradiva l’idea originale dello script. Nel primo finale infatti vediamo April avere un’idea per “Teenage Mutant Ninja Heroes” da presentare ad un editore, per poi sentirsi dire che l’idea è troppo “inverosimile”.

Avengers: Age of Ultron

La morte di Quicksilver alla fine di Avengers: Age of Ultron non è stata sempre l’unica possibilità per i produttori: Joss Whedon ha infatti girato una scena in cui Quicksilver è  effettivamente sopravvissuto alle sue 47 ferite da proiettile e si unisce alla squadra secondaria degli Avengers insieme a sua sorella, Scarlet Witch.

Batman Forever

C’è un omaggio ai film di Tim Burton proprio alla fine di Batman Forever: il cinecomic, come prevedeva il finale originale, vedeva Alfred guidare nei dintorni di Chase Meridian, con Batman e Robin che fissavano il segnale dell’uomo pipistrello da un tetto. 

La leggenda di Zorro

Se avessimo visto La leggenda di Zorro con il finale originale, il franchise forse avrebbe avuto un seguito: originariamente, il film mostrava Joaquin, il figlio di Zorro, che indossa il celebre mantello di suo padre. Il finale fu poi cambiato.

Il Corvo 2

Quando è arrivato il momento di lavorare su Il Corvo 2, regista, sceneggiatore e produttori si sono concentrati su ciò che doveva essere incluso nel film e cosa no. Molto è stato modificato tra la prima stesura e il cut finale: nel finale Judah muore dopo essersi sciolto in un cluster CGI ma in origine doveva essere mangiato vivo dai corvi scatenati da Ashe

Ant-Man

Alla fine di Ant-Man, vediamo il capo dello S.H.I.E.L.D. e l’agente dell’Hydra sotto copertura Mitchell Carson fuggire con valigia di Pym Particles mentre Ant-Man sta combattendo Darren Cross. Questo lasciava un grande arco possibilità per ciò che potrebbe accadere nel sequel di prossima uscita: il regista Peyton Reed ha rivelato che, in origine, il piano era di vedere Ant-Man arrestare Carson e ottenere le particelle, ma per una serie di motivi si decise che sarebbe stato meglio cambiare il finale.

Guardiani della Galassia

Il regista di Guardiani della Galassia James Gunn aveva originariamente pensato di chiudere il film con una scena che mostrasse il nonno di Peter sulla terra mentre aspettava il ritorno di Quill. Gunn ha effettivamente girato la scena, ma ha realizzato in post-produzione quanto fosse triste decidendo poi di eliminarla.

Hancock

Se Hancock avesse avuto il suo finale originale, il film sarebbe stato molto più dark di quanto è in realtà apparso. Nella sceneggiatura originale, l’eroe assalta quasi sessualmente Mary prima di riuscire a controllarsi. Caduto in basso, uccide una squadra di poliziotti venuta in soccorso di Mary. Dopo che la carneficina è finita, Hancock raccoglie uno dei cannoni dell’ufficiale e gli ficca una pallottola nel cranio.

Kick-Ass 2

Il personaggio di Christopher Mintz-Plasse di Kick-Ass, Chris, diventa un supercriminale in piena regola in Kick-Ass 2. Nella sceneggiatura originale di Mark Miller il villain veniva ucciso perché si era spinto troppo oltre le sue possibilità, ma all’ultimo minuto, Miller ricevette l’ordine di non ucciderlo perché serviva un cattivo per il terzo film (mai realizzato).

Chronicle

In origine, la battaglia finale di Chronicle avrebbe dovuto concludersi con Matt che sviene e si risveglia come cavia sperimentale dei militari da cui stava fuggendo. Con un flash forward ambientato due anni dopo, scopriamo che Matt in realtà sta salvando delle persone come supereroe in Corea. Il finale fu cambiato probabilmente per ragioni di budget.

Tank Girl

Basato sulla serie post-apocalittica di fumetti con lo stesso nome, Tank Girl è stata adattata al cinema nel 1995 con Lori Petty come protagonista e una giovane Naomi Watts come sua spalla, Jet Girl. Esiste però un finale alternativo a quello montato (in cui Sub Girl aiuta Tank Girl e la sua squadra a liberare gli schiavi) e vedeva invece un’enorme sequenza d’azione con Tank Girl che scendeva delle rapide d’acqua. Solo dopo i produttori capirono che il loro budget non avrebbe permesso di girare scene del genere.

Logan

Hugh Jackman ha raccontato in un’intervista che aveva immaginato il finale di Logan simile a quello di Unforgiven. Logan vive, realizzando che non può sfuggire al suo passato, ed è costretto a cavalcare al tramonto. Jackman aveva effettivamente presentato questa idea al regista, ma James Mangold ha deciso di optare per l’epilogo visto nel film.

Fonte: CBR

Annientamento: trailer del film che arriverà su Netflix

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Annientamento: trailer del film che arriverà su Netflix

Netflix annuncia il trailer e la locandina di Annientamento, l’attesissimo film con Natalie Portman.

Annientamento sarà disponibile su Netflix a partire dal 12 Marzo 2018, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Annientamento, la trama

Per scoprire cosa è successo a suo marito, Lena, biologa ed ex soldatessa, si unisce a una missione nell’Area X, un misterioso e inquietante fenomeno che si sta espandendo lungo la costa degli USA. Una volta al suo interno, la spedizione scopre un mondo con paesaggi trasformati, dove delle creature modificate, tanto belle quanto pericolose, minacciano la loro vita e sanità mentale.

Dal visionario sceneggiatore e regista Alex Garland (Ex Machina, 28 giorni dopo) e tratto dai libri di successo della Trilogia dell’Area X di Jeff VanderMeer, Annientamento vede come protagonisti Natalie Portman, Oscar Isaac, Jennifer Jason Leigh, Tessa Thompson, Gina Rodriguez e Tuva Novotny.

Billions 3: nuovo teaser “Threat”

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Billions 3: nuovo teaser “Threat”

La Showtime ha diffuso il nuovo teaser “Threat” Billions 3, l’attesissima terza stagione di Billions, la serie tv con Paul Giamatti.

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Billions 3×01 debutterà il 25 Marzo 2018 sulla Showtime.

Billions 3

Nella terza stagione di Billions Chuck e Axe sono i protagonisti di una lunghissima, estenuante, appassionante partita a scacchi, giocata tra battute memorabili e svolte inaspettate; compiono azioni spietate, finalizzate solo ed esclusivamente al proprio guadagno personale, utilizzando strategie contorte e imprevedibili. 

Nel cast di Billions 3 oltre al grande Paul Giamatti (Sideways; La versione di Barney) e Damian Lewis (Homeland) uno degli attori più versatili e carismatici in circolazione, si rivelano fondamentali e di spessore anche i ruoli femminili. Maggie Siff (Wendy Rhoades), attrice che i cultori di Mad Men e Sons of Anarchy ricordano nei ruoli, rispettivamente, di Rachel Menken e Tara Knowles, e che in Billions ha un ruolo chiave: è la moglie di Chuck e lavora come psicologa nella compagnia di Axe, una situazione che contribuisce inevitabilmente ad aggravare il contrasto tra i due uomini. Malin Âkerman (Watchmen) è Lara Axelrod, moglie di Axe, bellissima e senza scrupoli, madre e moglie fedelissima, sostiene il marito in maniera incondizionata ed è pronta a tutto per difendere la sua famiglia e il loro patrimonio. 

Sebbene i personaggi della serie non siano reali, Billions si ispira vagamente al lavoro del procuratore Preet Bharara e in particolare alla sua crociata contro i reati finanziari nel Southern District di New York.Inoltre, Andrew Ross Sorkin, uno dei co-ideatori, oltre ad essere un giornalista finanziario del New York Times, è noto per avere scritto sulla crisi economica del 2008-15 il bestseller “Il crollo: Too Big to Fail”, dal quale è stato tratto nel 2011 il film di HBO Too Big to Fail: Il crollo dei giganti.

Black Panther: l’omaggio a Dragon Ball nel costume di Killmonger

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Black Panther: l’omaggio a Dragon Ball nel costume di Killmonger

Michael B. Jordan non ha mai nascosto il suo profondo amore per le anime giapponesi e per la cultura nerd in generale, dunque non sorprende che un utente di Twitter abbia accostato i personaggi di Killmonger (il villain interpretato dall’attore in Black Panther) e Vegeta di Dragonball Z e notato una certa somiglianza nel costume.

Qui sotto l’immagine dei due a confronto: che ne pensate? Vi sembra un omaggio fedele di Jordan al celebre protagonista dei manga e dell’anime?

black panther

Black Panther: recensione del film con Chadwick Boseman

Vi ricordiamo che l’attore è nelle sale con Black Panther. Il film è stato diretto da Ryan Coogler e vede nel cast Chadwick BosemanLupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Di seguito la sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Black Panther: Michael B. Jordan si è ispirato al Joker di Heath Ledger

Fonte: ScreenRant

Venom: come verrà usato Peter Parker nel film?

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Venom: come verrà usato Peter Parker nel film?

Un mese fa circa si era diffusa la notizia, riportata da Collider, di un probabile cameo di Tom Holland in Venom, lo spin-off prodotto dalla Sony che porterà sul grande schermo il personaggio Marvel, precisando che non vedremo Spider-Man bensì Peter Parker.

“Holland è stato visto sul set in borghese, senza il costume di Spider-Man.” dichiarava la fonte. E così è stato: l’attore ha effettivamente girato una piccola scena ma non è ancora chiaro come il personaggio sarà introdotto all’interno della trama.

A questa domanda ha provato a rispondere ScreenRantsecondo una fonte vicina alla produzione, è stata girata una scena con gruppo di studenti in visita al quartier generale della Life Foundation, l’azienda guidata dal personaggio di Riz Ahmed, Carlton Drake.

Sebbene Tom Holland non sia stato visto sul set quel giorno, le riprese si sono svolte in una proprietà privata, dunque sarebbe stato complicato scattare foto dell’attore o almeno vederlo in azione.

Venom: ci sarà un cameo di Peter Parker e non di Spider-Man

Vi ricordiamo che nel MCU Peter Parker vive nel Queens, a New York, mentre Venom è ambientato a San Francisco. In Spider-Man: Homecoming abbiamo però visto Peter e i suoi compagni di squadra del Decathlon Accademico fare un viaggio a Washington DC, quindi è probabile che il gruppo si recherà alla Life Foundation per una gita.

Venom arriverà al cinema il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad). Tom Hardy interpreterà il protagonista Eddie Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Venom: la nascita dell’alieno in un nuovo trailer fan-made

Fonte: ScreenRant

Pinocchio: la Disney ha trovato il regista del live action

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Pinocchio: la Disney ha trovato il regista del live action

Dopo la rinuncia di Sam Mendes, sembra che la Disney abbia finalmente ingaggiato il regista definitivo per il live action di Pinocchio: si tratta di Paul King (Paddington, Paddington 2), a cui verrà affidata la sceneggiatura di Jack Thorne.

Lodato dalla critica per i suoi precedenti lavori, King ha appena firmato un contratto con la Warner Bros per dirigere un nuovo adattamento di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il classico per bambini di Roald Dahl.

Pinocchio: Sam Mendes lascia, la Disney pensa a Guillermo Del Toro

Pinocchio si aggiunge alla lunga lista di live action finora prodotti dalla Disney, come Alice nel Paese delle MeraviglieIl libro della giunglaCenerentola e il più recente La Bella e la Bestia.

In cantiere ci sono DumboAladdinIl re leone.

Guillermo Del Toro su Pinocchio: “Il progetto non è in sviluppo”

Fonte: THR

Shazam!: il costume potrebbe somigliare a quello visto in Justice League: War

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Sono iniziate circa un mese fa le riprese di Shazam!, il cinecomic che farà parte del DCEU e che sarà diretto da David F. Sandberg.

Proprio il regista ha svelato nelle ultime ore alcuni preziosi dettagli sul costume che indosserà il supereroe, a quanto pare molto simile a quello che i fan hanno visto nel film d’animazione Justice League: War uscito nel 2014.

L’uniforme di Shazam! presentarà alcune somiglianze con il look del personaggio in Justice League: War. Una volta che le prime foto sono saranno pubblicate, potrò dirvi di più sulle ispirazioni e sul perché sono state fatte certe scelte.

Questo, stando ai riferimenti del film d’animazione, dovrebbe essere l’aspetto del costume. Che ne pensate?

shazam!

Shazam!: Zachary Levi indossa il costume, ma non lo mostra – foto

Il film farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Il cast: Zachary Levi (Shazam!), Asher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans(genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: dal set un indizio su Joker e Gotham City

Fonte: Cinemablend

Bond 25: Danny Boyle dirigerà il nuovo film? Alcune precisazioni

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Due anni fa, a ridosso dell’uscita nelle sale di Spectre, Sam Mendes annunciava che quella sarebbe stata la sua ultima regia di un film di Bond, lasciando così aperta la ricerca ad un nuovo autore. Da allora si sono rincorse diverse voci sul papabile sostituto, da Christopher Nolan a Denis Villeneuve, tutte messe a tacere dai diretti interessati.

È di ieri invece la notizia secondo cui Danny Boyle potrebbe raccogliere l’eredità di Mendes e dirigere così Bond 25, ma se la proposta al regista di Trainspotting non è ancora stata inviata per vie ufficiali, sembra che il britannico sia già al lavoro sulla stesura dello script insieme al collaboratore di lunga data John Hodge.

Danny Boyle potrebbe dirigere il prossimo film su James Bond

Serviranno ancora due mesi a Hodge per terminare la sceneggiatura del film, dopo di che starà alla MGM giudicare il prodotto. La società riuscirà a mettere da parte la storia di Bond 25 scritta da Neal Purvis e Robert Wade (autori di Casino Royale, Skyfall e Spectre) scegliendo così Boyle in regia?

Se invece si deciderà di attenersi al precedente copione di Purvis e Wade, molto probabilmente Boyle non dirigerà Bond 25. Rimane invariata per ora la data di uscita nelle sale, fissata all’8 novembre 2019.

Cosa ne pensate? Chi vorreste come nuovo regista?

Christopher Nolan categorico: non dirigerà il prossimo Bond

Fonte: Cinemablend

Aquaman: ieri il primo screening privato, ecco le reazioni a caldo

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Il primo cut di Aquaman è stato mostrato ieri durante uno screening privato della Warner Bros., un modo piuttosto usuale per testare le impressioni degli spettatori ed eventualmente apportare qualche modifica al film.

Secondo alcune fonti vicine a chi ha avuto l’opportunità di vedere il cinecomic con Jason Momoa, il risultato sarebbe più che soddisfacente. Questo il messaggio comparso ieri su Twitter:

Due diverse fonti mi hanno detto di aver amato Aquaman! C’è molta azione ma è anche un film molto emozionante.

Che ne pensate?

Aquaman: ecco perché King Nereus sarà completamente diverso dal fumetto

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa è stato protagonista di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg).

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman: secondo Jason Momoa è un personaggio con cui è facile entrare in relazione

Fonte: CBM

Guardiani della Galassia Vol 3: ecco quando iniziano le riprese

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Guardiani della Galassia Vol 3: ecco quando iniziano le riprese

Cresce l’attesa attorno a Guardiani della Galassia Vol. 3, soprattutto dopo l’enorme successo del secondo capitolo, e oggi finalmente arrivano le prime anticipazioni sul film che chiuderà la trilogia firmata James Gunn.

Secondo quanto apprendiamo da That Hashtag Show la produzione del regista di James Gunn Guardiani della Galassia Vol 3 potrebbe iniziare molto prima del previsto, ovvero all’inizio del 2019. Sempre secondo il sito americano, il film dovrebbe essere girato ad Atlanta.

La notizia non dovrebbe sorprenderci più di tanto dato che la Marvel è solita iniziare la produzione immediatamente prima di un anno dalla sua uscita, e dato che James Gunn ha confermato che Guardiani della Galassia Vol 3 arriverà nei cinema nel 2020, è logico pensare che la pre-produzione sia già in corso ai Pinewood Atlanta Studios nella contea di Fayette, in Georgia.

LEGGI ANCHE: Black Panther: spoiler, Easter Eggs, cameo e riferimenti

Gunn, che è sempre stato molto aperto sui social media ha anche fatto sapere ai fan che aveva quasi finito il trattamento per il film, avendo scritto già quasi 70 pagine.

Per quanto riguarda il Marvel Cinematic Universe, al momento la lista di titolo oltre la Fase Tre non è stata resa nota, anche se sappiamo che c’è il sequel di Spider-Man Homecoming in sviluppo. Lo studios ha già annunciato altre dare di uscita senza proferire ulteriori informazioni e la data del 1° Maggio 2020 con ogni probabilità sarà quella assegnata al terzo capitolo dei Guardiani. Le altre date annunciate sono il 7 agosto 2020 e l’11 novembre 2020.

Intanto vi ricordiamo che i Guardiani della Galassia saranno a breve al cinema in Avengers: Infinity War, diretto da Joe e Anthony Russo

 

 

Figlia Mia: recensione del film di Laura Bispuri

Figlia Mia: recensione del film di Laura Bispuri

Con Figlia Mia, dopo Vergine Giurata e tre cortometraggi, sembra chiara la direzione dichiaratamente autoriale del cinema di Laura Bispuri. Almeno nelle intenzioni e nel modo in cui il suo sguardo incontra temi, personaggi, luoghi e un linguaggio visivo molto simile a quello di alcuni suoi contemporanei. In questo senso, la culla di un Festival internazionale come Berlino, dove ha presentato sia l’opera prima nel 2015, sia Figlia Mia, sembra aver “frenato” dall’esterno ogni possibile atto di contraddizione; perché va bene il prestigio, la confezione, il plauso nei confronti di una giovane regista e il suo tentativo di distanziarsi dal canone italiano più commerciale, ma ciò che resta al termine del è un misto di delusione e rimpianto.

La Bispuri sa come muovere la macchina da presa, ha gusto per le belle immagini, lavora bene con gli attori – anzi, principalmente attrici – e anche qui ci tiene a ribadire che i racconti migliori dimorano nei territori all’ombra della nostra civiltà, alla fine del mondo, tra le montagne albanesi o in mezzo alle sterpaglie sarde. Sull’isola è ambientato Figlia Mia, ma potrebbe essere un luogo qualsiasi, l’ancestrale tragedia con un triplice punto di vista: quello di Angelica, lasciva, ubriacona e zoppicante, di Tina, devota moglie e madre, e infine della piccola Vittoria, un nome che nasconde tutte le insicurezze del film e una chioma di capelli arancioni.

Parte benissimo Figlia Mia, camera a mano a inseguire i colori del cielo e della terra extra-saturi grazie alla fotografia di Vladan Radovic (Smetto Quando Voglio, La pazza gioia), direttamente dentro l’azione senza nemmeno prendere la rincorsa. E così si procede, una scena dopo l’altra, verso la cima del dramma che non troverà mai un reale sfogo a causa di questa costruzione millimetrica che esclude qualsivoglia partecipazione empatica alle sorti dei personaggi. Tre, di cui due purtroppo inverosimili, costrette ad agire in un mondo che non esiste e che si appella ad un realismo immaginario, fittizio, tutto il contrario di ciò che la Bispuri vorrebbe suggerire.

Figlia MiaÈ un’Italia rurale piena di simbolismi quella di Figlia Mia, persa tra campagne e bar di paese illuminati con neon fosforescenti, e questa ricerca ostinata di autorialità del tutto avulsa dal suo stesso concetto (è davvero autoriale ciò che somiglia pericolosamente ad altre decine, forse centinaia di pellicole?) fa subito sprofondare le buone idee che pure la regista ha in testa ma che evidentemente non riesce ad esprimere al meglio. Anche l’interpretazione di un topos come la maternità – che più classico non si può – risulta superficiale e sfocata, quasi macchiettistica. Perfino Alba Rohrwacher e Valeria Golino, talmente sopra il livello di recitazione dei colleghi, stonano con il resto, contribuendo ad aumentare lo spazio tra racconto e personaggi, tra l’emozione (solo evocata, ma mai raggiunta) e lo spettatore.

Proprio come nel cinema di Alice Rohrwacher – sorella di Alba e regista di Corpo Celeste e Le meraviglie – questo immaginario che sogna l’iper-realismo sfocia spesso nel fantastico, in mondi che non riusciamo a sentire vicini e quindi a comprendere. La sensazione è che, da Vergine Giurata a Figlia Mia, Laura Bispuri non riesca lasciarsi andare pienamente perché fin troppo attaccata ad un’idea di cinema superato, che tanti prima di lei hanno proposto, e che oggi nulla aggiunge alla produzione.

Figlia Mia, trailer

Black Panther: T’Challa e gli altri personaggi nei nuovi concept art

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Sono opera dell’artista Keith Christensen questi nuovi meravigliosi concept art dedicati ai personaggi di Black Panther, il cinecomic targato Marvel Studios che sta letteralmente facendo impazzire il pubblico americano in sala.

Diretto da Ryan Coogler, il film porta in scena le avventure di T’Challa dopo la sua breve apparizione in Captain America: Civil War.

Potete dare uno sguardo ai disegni qui sotto sfogliando la gallery:

Black Panther: intervista a Letitia Wright e Daniel Kaluuya

Di seguito la sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

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Fonte: CBM

Jennifer Lawrence mozzafiato a Londra per Red Sparrow

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Jennifer Lawrence mozzafiato a Londra per Red Sparrow

Jennifer Lawrence ha presentato a Londra insieme al cast il suo ultimo film Red Sparrow e lo ha fatto indossando un abito lungo di Versace  super scollato e non particolarmente invernale.  Insieme a lei i co-protagonisti Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, Jeremy Irons e il regista Francis Lawrence.

Ecco l’attrice:

Basato sul romanzo di Jason Matthews, Red Sparrow è diretto da e scritto da Justin Haythe. Nel cast protagonisti Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Matthias Shoenaerts, Jeremy Irons, Mary Louise Parker e  Charlotte Rampling. 

Red Sparrow la trama

In Red Sparrow Dominika Egorova (Jennifer Lawrence) è una prima ballerina, che viene reclutata nella “Sparrow School”, un servizio di intelligence russo dove viene educata a diventare una letale amante e seduttrice. La sua prima missione ha come obiettivo Nathaniel Nash (Joel Edgerton) un ufficiale della CIA che monitora le infiltrazioni dei servizi segreti della Russia.
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