Il nuovo anno inizia con DC Comics ed una nuova avventura animata per Batman e Robin in Batman Return of the Caped Crusaders, in Home Video dal 12 Gennaio in Blu-raydistribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Batman Return of the Caped Crusaders apre il 2017 con animazione, divertimento ed un richiamo ai nostalgici appassionati del Dinamico Duo. Il titolo, infatti, prodotto nel 2016 prende ispirazione dalla famosa serie televisiva degli anni sessanta, e nella versione originale in lingua inglese porta con se le voci del Batman di Adam West, del Robin di Burt Ward e della Catwoman di Julie Newmar.
In questa nuova avventura vediamo i più famosi nemici di Batman tra cui il Joker, Pinguino, l’Enigmista e Catwoman, ordire un piano per prendere il controllo di Gotham e del mondo intero avvalendosi di una nuova e potente tecnologia. Batman Return of the Caped Crusaders vedrà i suoi protagonisti affrontare la minaccia che incombe sulla loro città nel tentativo di salvare la situazione e riportare l’ordine nelle strade, come solo il Dinamico Duo sa fare.
Ecco un nuovo trailer di Justice League Dark, il film d’animazione Warner Bros. Animation e DC Entertainment che vede protagonisti gli eroi DC che formano al Justice League Dark.
Justice League Dark – nuovo trailer
https://www.youtube.com/watch?v=80pT7l0VVCU
Nel film Batman, con il resto della Justice League, decide di mettere insieme un nuovo team di eroi mistici per fronteggiare una misteriosa minaccia soprannaturale.
Ricordiamo che il team di Justice League Dark è composto dai personaggi soprannaturali più importanti dell’Universo DC, ossia John Constantine, Madame Xanadu, Deadman, Shade, the Changing Man e Zatanna.
Joss Whedon è considerato all’unanimità il realizzatore di sogni dei fan della Marvel dopo aver portato sul grande schermo TheAvengers, ma prima di entrare ai Marvel Studiosil regista aveva già una folta e vasta gavetta alle spalle. Una carriera già avviata che nasconde piccole curiosità che di seguito vi sveliamo.
Ecco 15 curiosità su Joss Whedon
Ha lasciato il set del film su Buffy
Mentre tutti conosciamo la serie tv con Sarah Michelle Gellar, quasi nessuno ricorda il film su Buffy L’Ammazzavampiri per cui Whedon firmò la sceneggiatura. Joss però finì per lasciare la produzione per colpa di Donald Sutherland, che nel film interpretava Merrick, perché voleva sempre che le sue battute venissero riscritte, comportandosi come un “c*****e” (prick).
Tra i primi lavori di Joss Whedon si ricorda il rimaneggiamento della sceneggiatura di Toy Story, che John Lasseter gli affidò perché pare che la prima stesura fosse terribile.
Femminismo
Joss Whedon è sempre stato un personaggio pubblico che ha speso molte parole in favore delle donne, definendosi un femminista. Tuttavia spesso è stato al centro delle polemiche per questo, specialmente di recente a causa della sua rappresentazione bidimensionale di Vedova Nera nei film degli Avengers.
Ha abbandonato Twitter, tornando solo per Trump
Dopo Avengers Age of Ultron, Joss Whedon ha abbandonato Twitter a causa delle critiche al film e al suo lavoro, salvo poi tornare sul social in occasione delle Presidenziali per il divertente video realizzato contro la corsa alla Casa Bianca di Trump… Peccato che non sia servito.
Avengers Age of Ultron
Lo stesso regista ha confessato in merito al secondo film di gruppo sui Vendicatori: “The Avengers è stato davvero davvero davvero difficile, ma Age of Ultron mi ha spezzato.”
Mutant Enemy Productions
Nel 1996, Joss ha fondato la Mutant Enemy Productions, casa di produzione che ha prodotto tutti i suoi show televisivi e lavora anche adesso, producendo Agents of SHIELD, tra gli altri show.
Ha esperienza di attore
A parte essersi ritagliato qualche cameo in alcune puntate di Buffy, Joss Whedon è comparso in qualità di attore in altri show televisivi e film, come Firefly, Serenity e come doppiatore in Robot Chicken.
I miti dei suoi show
Sono tanti i temi sempre presenti nei prodotti di Whedon. Sesso e perdita, e altri temi non adatti ai bambini sono ricorrenti nella poetica del regista, luoghi comuni che ha dovuto accantonare per lavorare con Marvel/Disney.
I fumetti di Buffy
Nonostante Buffy L’Ammazzavampiri si sia concluso alla settima stagione, i capitoli 8,9 e 10 sono stati approfonditi e affrontati da Whedon in una serie a fumetti.
I fumetti
Il lavoro con i fumetti di Joss Whedon è noto e giustamente molto apprezzato. Tra le run migliori a cui Whedon abbia mai lavorato si ricorda Astonishing X-Men.
Sceneggiatore fantasma
All’inizio della sua carriera, Joss Whedon ha lavorato tanto come sceneggiatore di supporto, tanto che c’è il suo zampino anche nella sceneggiatura di X-Men di Bryan Singer.
Una famiglia di sceneggiatori
Tom Whedon, padre, e John Whedon, nonno, sono stati entrambi sceneggiatori.
I bagni sul set di Alien la Clonazione
Il suo lavoro alla sceneggiatura di Alien la Clonazione è stato particolarmente stressante. I continui cambiamenti allo script, da lui firmato, senza nessuna spiegazione apparente lo hanno reso così teso che un giorno si è chiuso in un bagno del set e ha sfondato una parete divisoria tra un cubicolo e l’altro.
Wonder Woman
Il primo script per un potenziale film su Wonder Woman porta la sua firma.
Arriva domani al cinema Oceania, il nuovo film Disney con protagonista la principessa Vaiana, nuova eroina della Casa di Topolino. Di seguito vi mostriamo una clip italiana dal film diffusa da Disney IT.
Oceania: Vaiana incontra Maui nella nuova clip
La sceneggiatura porterà la firma degli stessi registi in collaborazione con Jared Bush, Pamela Ribon e Taika Waititi.
Trama: Vaiana è una teenager vivace che decide di partire in barca per una missione rischiosa, intenzionata a onorare il destino mai compiuto dei suoi antenati. Incontrerà il semidio Maui (Dwayne Johnson) e, insieme a lui, attaverserà l’Oceano Pacifico in un viaggio ricco d’azione.
Nel cast vocale originale del film ci sono l’esordiente di 14 anni Auli’i Cravalho, che doppierà la protagonista Vaiana, Dwayne Johnson e Phillipa Soo, cantante e attrice statunitense.
Il film arriverà il 22 dicembre in Italia.
Ron Clements, che ha diretto il film in coppia con John Musker, ha così spiegato l’origine del progetto: “Cinque anni fa ho avuto l’idea di girare un film ambientato in quella parte del Pacifico, nelle isole polinesiane, dove io non ero mai stato.
Mentre la “resurrezione computerizzata” di Peter Cushing in Rogue One a Star Wars Story continua a far discutere i teorici di cinema sulla natura della recitazione digitale, arrivano interessanti novità daThe Irishman di Martin Scorsese, che vedrà il regista tornar a lavorare con Robert De Niro.
Nel film, l’attore di Toro Scatenato interpreterà il gangster Frank Sheeran e per interpretarlo ha ricorso non solo al metodo e all’esperienza che l’hanno reso famoso sul set del Padrino Parte Seconda, ma anche allo “stesso” volto. De Nrio sarà infatti ringiovanito digitalmente nel film.
Robert De Niro giovane in The Irishman
La notizia, già trapelata qualche tempo fa, viene oggi confermata dal produttore del film Gaston Pavlovich, che dice: “È una tecnologia straordinaria che permette agli attori di attraversare diverse epoche senza ricorrere al trucco o a protesi facciali. Abbiamo fatto delle prove e il risultato è magnifico”.
La tecnica sarà simile a quella messa a punto per Il Curioso Caso di Benjamin Button di David Fincher, ma sarà chiaramente meglio sviluppata grazie ai progressi tecnologici degli ultimi anni.
Completano il cast del film Al Pacino e Joe Pesci.
The Irishman di Martin Scorsese Prendete uno dei più grandi registi della storia del cinema, Martin Scorsese, e due attori, Robert De Niro e Joe Pesci, che insieme a lui hanno creato capolavori come Toro scatenato, Quei bravi ragazzi e Casino. Aggiungete altri due premi Oscar come Al Pacino, alla sua prima collaborazione con Scorsese, e lo sceneggiatore Steven Zaillan (Schindler’s List, Gangs of New York e L’arte di vincere). Avrete alcuni degli ingredienti che hanno fatto di THE IRISHMAN il titolo più ambìto del Marché di Cannes, scatenando le richieste dei distributori di tutto il mondo.
Non poteva essere altrimenti, per un progetto da 100 milioni di dollari che già si annuncia come un nuovo capolavoro del “gangster movie”: per Scorsese, un nuovo affresco sulla criminalità americana, tratto dal romanzo L’Irlandese: Ho ucciso Jimmy Hoffa di Charles Brandt. “Avere il privilegio di distribuire un film del più grande regista del cinema contemporaneo – dichiara Andrea Occhipinti – è per Lucky Red motivo di orgoglio, il riconoscimento di un lavoro quasi trentennale sugli autori, portato avanti con serietà e dedizione. Siamo emozionati e felici”.
Sono state diffuse alcune immagini dei toys ufficiali di Power Rangers in cui possiamo avere un’anteprima di quello che saranno i Dinozords, i robot da combattimento dei cinque eroi in tutina colorata.
Jason, Trini, Zack, Billy e Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter Jones, David Yost e Amy Jo Johnson avranno il volto di Dacre Montgomery (Betrand The Terrible), Naomi Scott (The Martian), Ludi Lin (Marco Polo), RJ Cyler (Me And Earl And The Dying Girl) e Becky Gomez (Empire). Elizabeth Bankssarà Rita Repulsa. Bryan Cranstonpresta il suo volto a Zordon.
Ecco la trama: Power Rangers segue cinque ragazzi delle superiori, piuttosto ordinari, che devono diventare qualcosa di straordinario quando scoprono che la loro piccola città, Angel Grove, insieme a tutto il mondo, è minacciata da una potenza aliena. Scelti dal destino, i nostri eroi capiranno presto che sono gli unici che possono salvare il pianeta. Ma per farlo, devono imparare a gestire la loro vita di tutti i giorni con l’essere un Power Ranger.
Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono cominciate le riprese del reboot sui Power Rangers, film diretto da Dean Israelite e scritto da Ashley Miller e Zack Stenz, che hanno all’attivo le sceneggiature di X-Men L’Inizio e di Thor.
Wes Anderson ha presentato oggi il suo prossimo progetto. Il regista di The Grand BudapestHotel ha annunciato che sta lavorando a un nuovo film in animazione stop-motion, tecnica già adoperata per Fantastic Mr. Fox, che si intitolerà Isle of Dogs e che ha un cast di voci originali di prim’ordine.
Trai vari attori che presteranno il loro contributo per la realizzazione del film ci sono Edward Norton, che compare anche nel video, Bill Murray, Jeff Goldblum, Bob Balaban, Bryan Cranston, Scarlett Johansson, Tilda Swinton e Greta Gerwig tra gli altri.
Wes Anderson annuncia Isle of Dogs
Il video, oltre a presentare il film, promuove anche la Film Foundation, l’organizzazione a difesa e conservazione del cinema, fondata nel 1990 da Martin Scorsese.
Per quanto potesse sembrare impossibile, alla fine è stato portato a termine: l’11 agosto 2017 arriverà nelle sale americane The Emoji Movie, il film basato sulle emoji (le faccine) di Whatsapp e Messenger. Di seguito vi proponiamo il primo trailer via @SonyPictures.
La commedia l’animazione è diretta da Anthony Leondis e prodotta da Michelle Raimo Kouyate. Emojimovie Express Yourself è scritto da Anthony Leondis e Eric Siegel.
Voce originale del film è T.J. Miller che abbiamo visto quest’anno in Deadpool. L’attore è molto noto ai fan della HBO, canale che produce Silicon Valley, divertente serie che lo vede trai protagonisti.
Mentre aspettiamo in sala Silence, Martin Scorsese si è rimesso subito a lavoro e questa volta rivuole in squadra Leonardo DiCaprio. Il regista premio Oscar ha infatti ripreso il progetto di un film tratto da The Devil in the White City: Murder, Magic, and Madness at the Fair that Changed America, romanzo di Erik Larson di cui DiCaprio ha acquistato i diritti nel 2010.
Leonardo DiCaprio di nuovo attore per Martin Scorsese
“Al momento c’è uno script in fase di scrittura – ha dichiarato Martin Scorsese – una delle cose a cui ho dovuto rinunciare negli ultimi mesi per finire Silence. Vogliono che ricominci a lavorarci a gennaio e vedere se riusciamo a trovare un modo di raccontarlo perché è una storia straordinaria.”
Il romanzo è ambientato nel 1893 e racconta la storia di due uomini, Daniel H. Burnham, architetto che lavoro alla Fiera Mondiale del 1893, e il dottor H. H. Holmes, il serial killer che vendeva gli scheletri delle sue vittime a scopi scientifici. Non ci sono dettagli sul ruolo che potrebbe interpretare Leonardo DiCaprio.
Scorsese ha dichiarato che è molto felice di tornare a lavorare con l’amico: “Siamo diventati molto amici e amiamo frequentarci.” I due premi Oscar sono sicuramente legati da amicizia ma il loro rapporto professionale è ugualmente vincente, dal momento che negli anni ha dato origine ad alcuni dei migliori film degli ultimi tempi: Gangs of New York, The Departed, Shutter Island e The Wolf of Wall Street.
Di seguito la prima sinossi del film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepoltoche potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30 anni.”
Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie James, Hiam Abbass e Jared Leto.
La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. DickIl Cacciatore di Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro.
“Sono sempre stato attratto dai film sci-fi con una forte impronta visiva in grado di trasportare lo spettatore in dei mondi paralleli unici e il primo Blade Runner è senza dubbio il miglior film del genere di tutti i tempi – commenta Denis Villeneuve, regista della pellicola, che aggiunge – Ridley Scott è stato geniale nel fondere lo sci-fi col noir per creare un viaggio irripetibile nella condizione umana. Il nuovo Blade Runner segue la pellicola originale qualche decade dopo“.
Per i non appassionati del mondo di Harry Potter non vorrà dire nulla, ma per chi conosce bene magie, incantesimi, doti e poteri del mondo dei maghi creato da JK Rowling, sa bene che la presenza di un vero veggente nel franchise di Animali Fantastici è una notizia interessante. Soprattutto se questo veggente è il villain di turno: Gellert Grindelwalt.
Gellert Grindelwalt è un veggente
A dare la conferma di questa particolare dote del mago oscuro è la Rowling in persona, che ha risposto a un fan su Twitter in merito proprio a una frase che Gellert/Parcival dice in Animali Fantastici e Dove Trovarli.
L’utente Twitter@ParselmouthLord ha chiesto alla scrittrice: “Cosa intendeva Grindelwald quando ha detto: ‘La mia visione mi ha mostrato un bambino con un immenso potere?’. È un veggente o stava mentendo?‘. Lei ha replicato: “Lui è unveggente E stava mentendo.”
Chi sono i veggenti?
Nel franchise originale conosciamo in particolare una sola veggente, Sibilla Cooman, che, anche se non consapevolmente, ha avuto due sole visioni nella sua lunga carriera di insegnante di Divinazione, con buona pace della scettica Hermione.
Harry Potter Wiki parla dei veggenti (seer) come di maghi o streghe che hanno l’abilità di vedere il futuro tramite il loro Occhio Interiore. Come sappiamo bene, le profezie sono custodite al Ministero nella Stanza delle Profezie. Lo stesso professor Silente ha rivelato a Harry che prevedere eventi non ancora accaduti è estremamente difficile a causa della complessità di ogni singola azione e delle sue conseguenze.
Il film è uscito il 17 novembre 2016, e avrà come protagonista Newt Scamandro, autore de Gli animali fantastici dove trovarli, che ha esattamente 23 anni. Il film è ambientato a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller, Dan Folger e Alison Sudol.
In Star Wars il Risveglio della Forza abbiamo visto Billie Lourd, figlia di Carrie Fisher, nei panni del Luogotenente Connix, ufficiale della Resistenza, e sappiamo che il personaggio tornerà in Star Wars Episodio VIII.
Quello che però era un cameo nel settimo film della saga, potrebbe essere un ruolo molto più ampio nell’Episodio VIII. Durante un’intervista, la Lourd ha infatti dichiarato che Connix tornerà “meglio di prima” nel prossimo capitolo galattico. La giovane attrice ha poi proseguito raccontando dell’esperienza di condividere lo schermo con sua madre Carrie Fisher e di quanto entrambe fossero molto più rilassate sul set del film di Rian Johnson rispetto all’esperienza con JJ Abrams.
Cosa vi aspettate da questo personaggio che sembra apparentemente marginale nella saga?
Star Wars Episodio VIII sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.
Sul sequel del film a 20 anni dal primo, Ewan McGregor ha dichiarato: “Questo film è diverso, perché ci sono 20 anni in più. È molto diverso perché non abbiamo provato a fare un remake, il che sarebbe stato un po’ triste.Si tratta di un animale diverso, e per questo speciale.“
Il film Trainspotting 2 è basato sui personaggi del romanzo di Irvine Welsh che abbiamo conosciuto nel primo film. La sceneggiatura è scritta da John Hodge e tutti i protagonisti del film del 1996 torneranno. Si tratta di Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert Carlyle di nuovo nei panni di Renton, Sick Boy, Spud e Begbie. Ilfilm è atteso per il 2017 al cinema, esattamente 21 anni dopo il primo film.
Mentre per ora è Megan Fox l’unico nome che orbita intorno al ruolo di Poison Ivy per Gotham City Sirens, potrebbero in realtà essere molte le attrici adatte al ruolo, anche più di quanto non lo sia la Fox. Ecco di seguito 10 proposte alternative:
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Il denominatore comune è chiaramente quello del colore dei capelli. Sebbene sia un aspetto relativo, dati i magnifici miracoli che possono fare trucco e make-up al cinema, è comunque un incentivo per immaginare il personaggio.
I primi dettagli, per la verità ancora scarsi, parlano ovviamente di un coinvolgimento di Margot Robbie e di un suo ruolo anche nella produzione del film. La sceneggiatura è affidata a Geneva Robertson-Dworet, che è stata reclutata anche per il nuovo film in sviluppo su Tomb Raider.
Gotham City Sirens è una serie della DC Comics scritta da Paul Dini e disegnata da Guillem March. Come accennato, le protagoniste della serie sono Catwomna, Poison Ivy e Harley Quinn. Il primo numero risale al 2009 lanciato come appendice di Batman Reborn.
Tutte le protagoniste sono approdate al cinema almeno una volta. Harley quest’anno con Margot Robbie, Poison Ivy con le fattezze di Uma Thurman e Catwoman con le tre diversissime interpretazioni di Michelle Pfeiffer, Halle Berry e Anne Hathaway.
La Warner Bros. ha diffuso la data di uscita e le prime foto del film Life – Non oltrepassare il limite, il nuovo thriller fantascientifico diretto da Daniel Espinosa, con Rebecca Ferguson, Ryan Reynolds e Jake Gyllenhaal.
La trama diLife – Non oltrepassare il limite ruota intorno alla storia dell’equipaggio di una stazione spaziale internazionale in procinto di fare una delle scoperte più importanti della storia: raccogliere la prima prova di una vita terrestre su Marte. Quando l’equipaggio inizia a svolgere le prime ricerche sul campione, capirà di trovarsi di fronte una forma di vita più intelligente del previsto.
Life – Non oltrepassare il limite
Life – Non oltrepassare il limitesi basa su una sceneggiatura scritta da Rhett Reese e Paul Wernick, la coppia di scrittori dietro al recente successo della 20th Century Fox, Deadpool e film Zombieland.
La pellicola è prodotto invece da Bonnie Curtis, David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Julie Lynn e Vicki Dee Rock.
Ha finalmente debuttato al cinema Rogue One A Star Wars Story, il primo atteso spin-off basato sul franchise Star Wars di George Lucas, e dopo avervi rivelato la recensione del film, ecco la colonna sonora composta per l’occasione da Michael Giacchino.
Alla colonna sonora in piccolissima parte ha contribuito anche la leggenda John Williams.
TRACK LISTINGS della colonna sonora di Rogue One a Star Wars Story
1. He’s Here For Us
2. A Long Ride Ahead
3. Wobani Imperial Labor Camp
4. Trust Goes Both Ways
5. When Has Become Now
6. Jedha Arrival
7. Jedha City Ambush
8. Star-Dust
9. Confrontation on Eadu
10. Krennic’s Aspirations
11. Rebellions Are Built on Hope
12. Rogue One
13. Cargo Shuttle SW-0608
14. Scrambling the Rebel Fleet
15. AT-ACT Assault
16. The Master Switch
17. Your Father Would Be Proud
18. Hope
19. Jyn Erso & Hope Suite
20. The Imperial Suite
21. Guardians of the Whills Suite
Rogue OneAStar WarsStory, il primo film di una nuova serie cinematografica ambientata nell’amato universo di Star Wars e interpretata da nuovi personaggi alle prese con storie inedite.
Rogue OneAStar WarsStory racconta la storia di un improbabile gruppo di eroi che in un periodo di conflitto intraprende una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall’Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di qualcosa di più grande.
Rogue One A Star Wars Story presenta un cast internazionale con attori provenienti da ogni parte del mondo, come Inghilterra, Australia, Cina, Messico, Danimarca e Stati Uniti: la candidata all’Oscar Felicity Jones (La Teoria del Tutto), Diego Luna (il film premio Oscar Milk, Cogan – Killing Them Softly, Ben Mendelsohn (Mississippi Grind, la serie Tv Bloodline), la star di Hong Kong di film d’azione e arti marziali Donnie Yen (Ip Man e Blade II), Jiang Wen (Let the Bullets Fly, Devils on the Doorstep), il premio Oscar Forest Whitaker (The Butler – Un Maggiordomo alla Casa Bianca, L’Ultimo Re di Scozia), Mads Mikkelsen (Il Sospetto, Casino Royale), Alan Tudyk (L’Ultima Parola – La Vera Storia di Dalton Trumbo, la serie Tv Con Man), la cui performance in Rogue One A Star Wars Storysi avvale della tecnica di performance-capture, e Riz Ahmed (Lo Sciacallo – Nightcrawler, Four Lions).
In Italia fino al 18 gennaio 2017 i fan avranno l’opportunità di mettersi alla prova partecipando al grande concorso “Star Wars Missions” che mette in palio tutti i giorni un premio instant win: gli utenti potranno unirsi ai Ribelli e affrontare diverse sfide distribuite all’interno di 3 livelli di gioco sul sito www.star-wars-missions.it. I giocatori più assidui avranno ogni settimana la possibilità di vincere un super kit Disney Store di gadget ispirati al film Rogue One A Star Wars Story.
Inoltre, acquistando almeno un prodotto Star Wars e inserendo sul sito i dati dello scontrino, gli utenti registrati avranno la possibilità di vincere ogni venerdì una Rogue One Google Cardboard, sbloccare un quarto livello del gioco e partecipare all’estrazione di un fantastico premio finale: un viaggio a Orlando per quattro persone in occasione di Star Wars Celebration 2017.
Dai profondi abissi del mare la mostra, Titanic The Artifact Exhibition, che ha emozionato oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo, con pezzi autentici della nave, oggetti originali di proprietà dei passeggeri, la ricostruzione in scala reale di una cabina di prima classe ed una di terza classe, il celebre ponte principale, reperti e filmati dell’epoca…
Titanic The Artifact Exhibition – Per non perdere l’opportunità di riscoprire le atmosfere dell’epoca e i sogni dei passeggeri che si accingevano a compiere il viaggio inaugurale del transatlantico più famoso al mondo, sono disponibili fin da ora in prevendita i biglietti open sul sito: www.ticketone.it.
Era l’aprile del 1912 quando il Titanic, la nave dei sogni, come era chiamata all’epoca, il più grande e lussuoso transatlantico del mondo, a seguito della collisione con un iceberg durante il suo viaggio inaugurale affondò in poche ore. Oltre 2.200 passeggeri persero la vita in quella terribile tragedia marina, diventata 20 anni or sono (1997) un colossal cinematografico apprezzato da milioni di persone in tutto il mondo. Il film capolavoro diretto da James Cameron, ha così contributo a incrementare la notorietà di questa incredibile storia, unendo realtà e finzione cinematografica. Ma forse, non tutti sanno che i personaggi presenti sullo sfondo della pellicola sono realmente esistiti: i membri dell’orchestra, i marconisti, gli ufficiali, tutti i personaggi presenti nel film hanno il nome di persone realmente salite sul Titanic.
La mostra Titanic The Artifact Exhibition, in esposizione a Torino dal 18 marzo al 25 giugno presso Promotrice delle Belle Arti, via Balsamo Crivelli 11, offre la possibilità di conoscerli da vicino, condividere le loro storie personali, scoprire le ragioni del loro viaggio in America, attraverso i reperti in mostra appartenuti sia ai milionari della prima classe che agli immigrati della terza classe.
La drammatica e al contempo romantica storia del Titanic è così raccontata trascinando i visitatori in fondo al mare, la dove tra il 1987 ed il 1994 RMS Titanic organizzò numerose spedizioni per il recupero del relitto è porto alla luce oltre 4.000 oggetti. Pezzi autentici della nave, oggetti originali di proprietà dei passeggeri, la ricostruzione in scala reale di una cabina di prima classe ed una di terza classe, il celebre ponte principale, reperti e filmati dell’epoca.
Tutti questi oggetti compongono l’essenza di una mostra itinerante Titanic The Artifact Exhibition che ha commosso e continua a commuovere tutto il mondo. Uno straordinario successo che ha già affascinato oltre 10 milioni di visitatori e che per la primissima volta in assoluto arriva in Italia, con la produzione di Dimensione Eventi, su licenza Premier Exhibitions.
La Sony Pictures Italia ha diffuso la versione italiana del teaser trailer (o announcement trailer) di Blade Runner 2049. Potete vedere il video a seguire.
Il teaser trailer italiano di Blader Runner 2049
Di seguito la prima sinossi del film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepoltoche potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30 anni.”
Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie James, Hiam Abbass e Jared Leto.
La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. DickIl Cacciatore di Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro.
“Sono sempre stato attratto dai film sci-fi con una forte impronta visiva in grado di trasportare lo spettatore in dei mondi paralleli unici e il primo Blade Runner è senza dubbio il miglior film del genere di tutti i tempi – commenta Denis Villeneuve, regista della pellicola, che aggiunge – Ridley Scott è stato geniale nel fondere lo sci-fi col noir per creare un viaggio irripetibile nella condizione umana. Il nuovo Blade Runner segue la pellicola originale qualche decade dopo“.
L’ultimo film di Tim Burton, Miss Peregrine la Casa dei Ragazzi Speciali, ci porta dentro un modno di citazioni e riferimenti che appartengono al mondo del regista culto ma che hanno radici molto più profonde…
Spesso, la mancanza di cultura e di riferimenti espressivi può portare alla creazione di luoghi comuni, ma a volte, tali semplificazioni, divengono così insistenti e reiterate da determinare delle vere e proprie mode e in rari casi addirittura delle correnti artistiche. È il caso di Tim Burton, che con il suo originale mondo strampalato, basato sulla diversità e sulla difficoltà di integrarsi in una società normale, ha dato il via a una schiera di imitatori, alcuni inconsapevoli, altri sinceri, altri ancora subdolamente plagiatori, che sotto la bandiera di capoccioni spropositati, magliettine a righe e spirali, ha alimentato l’immaginario popolare, arrivando a forgiare un vero e proprio fenomeno culturale: il Burtonismo, o Burtonesque, per dirlo alla francese.
Tim Burton e i pupazzi di Enoch
E non si tratta di un fenomeno strettamente legato al cinema, ma che tocca un insieme correlato di diverse forme di espressione, come illustrazione, musica, letteratura, fotografia, ecc. Così, chiunque da più di un ventennio si ritrova a fare film, a illustrare libri, o semplicemente a scarabocchiare attorno a tematiche malinconiche, macabre, gotiche, facendo della sproporzione fisica e dell’incomunicabilità legata alla diversità un marchio di fabbrica, si ritrova inesorabilmente etichettato come burtoniano. E molto spesso, per ingenuità collettiva, vengono tacciati come tali quegli stessi riferimenti che il buon Tim Burton dissemina nelle sue opere, che invece il più delle volte sono cronologicamente antecedenti.
Quante volte è capitato di sentir dire che Edward Gorey è burtonianio? Tantissime, infinite. Anche se il macabro e originale illustratore americano sia nato nel 1925 e che tutta la sua opera sia diventata uno dei fondamenti dell’ispirazione di Tim Burton.
A dire il vero esiste un vero e proprio movimento artistico denominato Pop Surrealism, evoluzione di una corrente chiamata Low Brown nata a los Angeles negli anni 70, nel quale Burton viene spesso collocato, anche se lui non ha mai ufficialmente dichiarato di aderire o di sentirsi rappresentato dalle istanze espressive di chi ne fa orgogliosamente parte, come Mark Ryden (in mostra ora a Malaga), Marion Peck, Ray Caesar, Elizabeth McGrath, Joe Sorren.
Mark Ryden
E il Pop Surrealism, già dal nome, richiama due elementi fondamentali della poetica burtoniana, ovvero il Surrealismo, l’ avanguardia artistica del novecento, che insieme all’Espressionismo tedesco è stato fin dalla giovinezza fonte di ispirazione per Burton e il suffisso Pop, inteso come popolarizzazione di una forma espressiva artistica regalata a tutti, utilizzando dispositivi visivi e comunicativi facilmente comprensibili, senza il bisogno di possedere una cultura o una formazione specifica.
Nel film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, sono disseminati tantissimi riferimenti ad autori e artisti che hanno influenzato Tim Burton, alcuni volutamente dichiarati e già omaggiati in vario modo come in altre pellicole, altri invece utilizzati disinvoltamente, senza curarsi del fatto che sono destinati ad essere riconosciuti solamente da un pubblico di nicchia o di addetti ai lavori. Si va dai pionieri della fotografia che immortalavano fenomeni da freak-show, ai finti fotomontaggi con spettri dell’epoca vittoriana, direttamente richiamati dalla collezione di vecchie foto che il protagonista riceve in regalo dal nonno, fino ad arrivare alle sconvolgenti composizioni di Joel Peter Witkin, richiamato in maniera assai velata in alcuni momenti molto cupi del film.
Tutti avranno sicuramente colto e apprezzato il doveroso omaggio che viene fatto nei confronti del maestro assoluto della stop-motion americana Ray Harryhausen, che era gia stato chiamato in causa in passato; il pianoforte suonato ne La Sposa Cadavere era infatti di marca Harryhausen. Qui un’ armata di scheletri viventi e impavidi richiamano inequivocabilmente le gesta dei loro antenati ossuti che combattevano contro Giasone nel film Gli Argonauti del 1963.
Ma non tutti quelli che sono rimasti morbosamente affascinati dalle peculiarità del cupo Enoch, un ragazzo in grado di infondere la vita a cose morte, avranno riconosciuto i riferimenti diretti ad altri due pilastri fondamentali dell’animazione a passo uno, ovvero Jan Svankmajer e i fratelli Quay, il primo, animatore ceco e costruttore di burattini fatti con crani, ossa e pezzi di animali impagliati e i secondi, americani ma ormai europei per scelta, utilizzatori seriali di vecchie bambole di porcellana e di fantocci scricchiolanti. E se fino a un certo momento tale richiamo poteva sembrare casuale o legato a una fugace suggestione visiva del nostro Tim, nel momento in cui due creature si animano è la partitura musicale che non lascia più dubbi, poiché le note echeggiano ammiccando la partitura composta da Lech Jankowski per il meraviglioso cortometraggio dei Quay Street of Crocodiles del 1986. Mossa sicuramente rispettosa e devota da parte di Burton, che in questo modo ammette e dichiara tale filiazione visiva, ma decifrabile solo da chi ha avuto la fortuna di imbattersi in capolavori purtroppo estromessi dai normali circuiti cinematografici.
Ma la poetica e lo stile di un autore sono fatti anche di simili sottigliezze, diventando quasi un gioco andare a ricercarle tra i fotogrammi. E poi basta sapere che è stato proprio grazie a Tim Burton che l’animazione stop-motion è uscita finalmente allo scoperto, rianimandosi dal mortifico torpore nel quale l’industria cinematografica l’aveva relegata.
La stanza di Enoch in Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi speciali
Quello che più fa riflettere sull’ultimo film di Tim Burton è l’allontanamento dello stesso autore da quello stile che lui stesso ha creato all’inizio della propria carriera e che si è evoluto negli anni insieme a lui, determinando mode, influenzando altri autori e arrivando a confluire in una vera e propria corrente espressiva. Cosa voluta, o inconsapevole?
Sia ben chiaro, Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali è un film assolutamente riuscito (qui la recensione), che rende perfettamente giustizia al fortunato romanzo di Ransom Riggs, anche se strutturalmente modificato per assumere una struttura filmica auto-concludente e che non desse il via all’ennesima saga cinematografica young-adult. Ma è anche vero che la caratteristica principale dello stile di Burton consiste nella creazione di un mondo stralunato e nella descrizione puntuale e originale dei personaggi che lo popolano, non è certo sottolineato da una calligrafia registica perfettamente riconoscibile, come quella di un Wes Anderson o un Terry Gilliam ( per capirci e mantenerci su un versante commerciale, senza chiamare in causa misconosciuti autori), quindi non bastano svariati stilemi disseminati tra le immagini, come gli alberi a forma di animale per esempio, a far diventare a colpo d’occhio Burton il vero Burton.
Miss Peregrine la Casa dei ragazzi speciali – Tim Burton
Manca inoltre un elemento essenziale per la riconoscibilità di stile, ovvero il connubio indissolubile con un compositore che crei un unico elemento comunicativo fatto di immagine e musica, quel fortunato caso in cui l’uno rafforza l’altro e viceversa, rendendolo perfettamente identificabile dopo una manciata di fotogrammi. In poche parole manca da troppi film quel Danny Elfman che tanto aveva dato al cinema di Tim Burton, da Pee-wee’s Big Adventure e Beetlejuice – Spiritello porcello passando per Tim Burton’s Nightmare Before Christmas e La Sposa Cadavere fino a Big Eye uno dei film meno burtoniani del buon Tim, insieme a Il Pianeta delle Scimmie. D’altronde la stessa sorte è toccata a molte coppie sullo schermo, come Peter Greenaway e Michael Nyman o Jean Pierre Jeunet e Yann Tiersen
Non si può dire se questo allontanamento dal Burtonesque sia un bene o un male per Tim Burton, perché rappresenta sicuramente una fase matura e ben riuscita di una forma cinematografica complessa, che apre nuove forme di sperimentazione e allontana l’autore dal pericolo dell’auto-manierismo, cosa successa a molti suoi colleghi. Ma viene anche naturale riflettere sulle derive del grande cinema, sempre più blindato nei confronti dell’autore e impegnato a sfornare strutture e modelli già visti, al limite del prevedibile, a differenza di altre forme di espressione dove un movimento artistico come il Pop Surrealism dimostra che è possibile cercare e trovare una sana e funzionale forma di compromesso.
Se Tim Burton si affacciasse oggi timidamente nel mondo della produzione cinematografica, gli sarebbe permesso di fare film? E se si, potrebbe imporre tutto il suo meraviglioso mondo fino ad arrivare a diventare un icona di stile e a dettare le regole di una corrente espressiva? Forse si, perché il ragazzaccio di Burbank è pur sempre geniale, originale e pieno di risorse, ma dovrebbe sicuramente rivedere le tappe della sua biografia, iniziata casualmente con l’abitare a poca distanza dagli studi Disney e disseminata da non pochi fortunati eventi.
Tim Burton, bambino speciale, racconta Miss Peregrine – leggi tutto
A partire dall’inizio di dicembre 2016 la nota azienda di giocattoli Hasbro ha svelato al grande (e piccolo) pubblico la sua nuova linea di prodotti legati al franchise di Guardiani della Galassia, i quali comprendono una vasta gamma di gadget e di action figure ispirate al film in live-action. Tra le proposte spiccano i modellini raffiguranti Star-Lord, Drax e Yondu, oltre a delle new entry da poco aggiunte al catalogo.
Rifacendosi direttamente al nuovo Guardiani della Galassia Vol. 2la linea di prodotti Hasbro offre una ricca collezione ispirata alle ormai celebri Titan Hero Figures da 12 pollici, oltre a includere molte maschere di ruolo modellate sulla fisionomia degli attori della pellicola. Da segnalare l’inclusione all’interno dell’offerta di prodotti anche del personaggio di Gamora, soprattutto dopo il piccolo scandalo scoppiato in casa Hasbro in seguito alla decisione iniziale di non includere personaggi femminili all’intento della batteria di action figures. A rassicurare ulteriormente le fan di Guardiani della Galassiacirca una maggiore inclusione di “quote rosa” vi è la dichiarazione da parte del regista James Gunn circa la volontà di fare pressione affinché in futuro anche Nebula possa entrare a far parte della linea di giocattoli.
È inotre stata rivelata intenzione da parte di Hasbro di realizzare una variante del noto gioco Bop It con protagonista nientemeno che il simpatico Groot.
In Guardiani della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatoriVin Diesele Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff,Kurt Russell,Elizabeth Debicki,Tommy Flanagan e Chris Sullivan.
Immaginate un bambino indiano di cinque anni perso negli slum di Calcutta, adottato poi da una coppia australiana, e che venticinque anni dopo ritrova la via di casa per riabbracciare i suoi familiari. Potrebbe essere la trama di un semplice spot natalizio, invece è l’incredibile storia vera di Saroo Brierley, e il film in questione è Lion – La strada verso casa (qui la recensione) di Garth Davis.
Tratto dal libro di memorie La lunga strada per tornare a casa, scritto in prima persona proprio dal protagonista, Lion si presenta come un film emozionante che scalderà i cuori di chi crede ancora nei sogni e nel lieto fine, o alimenterà la speranza di chi, nonostante tutto, continua a non arrendersi alle avversità della vita. Saroo (Sunny Pawar, da bambino – Dev Patel, da adulto) è un bambino di cinque anni che vive con i genitori e i fratelli in un paesino dell’India. Un giorno, per sbaglio, sale su un treno e si ritrova, tutto solo, nella metropoli di Calcutta.
Dev Patel in Lion – La strada verso casa
Lion – La strada verso casa: al cinema la storia vera di Saroo Brierley
Riesce a sopravvivere, finché le autorità lo trovano e lo danno in affidamento a una coppia australiana (Nicole Kidman, David Wenham). Venticinque anni dopo, supportato dalla famiglia, dalla fidanzata Lucy (Rooney Mara) e con l’aiuto di Google Earth, riesce a ritrovare la via di casa. Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, dove ha conquistato il secondo posto al Premio del Pubblico, il film sta continuando a ricevere consensi sia di pubblico sia di critica, grazie soprattutto alle interpretazioni dei suoi interpreti.
A partire da Dev Patel e una Nicole Kidman di nuovo in auge, con tanto di nomination ai Golden Globe (quattro totali: miglior film, miglior colonna sonora, miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista), ai Critics’ Choise Awards e ai Screen Actor Guild, solo per citarne alcuni. Nel cast, oltre ai già citati Patel e Kidman, troviamo un’autentica sorpresa nel bambino Saroo interpretato da Sunny Pawar, Rooney Mara nei panni della fidanzata Lucy, David Wenham in quelli di John Brierley, Nawazuddin Siddiqui è Rawa, Priyanka Bose interpreta Kamla, Tannishtha Chatterjee è Noor, mentre Deepti Naval sarà Saroj Sood.
La sceneggiatura è stata scritta da Luke Davies, la fotografia è di Greg Faiser, il montaggio di Alexandre de Franceschi, mentre la colonna sonora è affidata a Dustin O’Halloran e Volker Bertelmann. Distribuito da Eagle Pictures, Lion vi aspetta al cinema dal 22 dicembre, con una storia vera che difficilmente dimenticherete.
Durante una recente intervista rilasciata a Empire Podcast (ripresa da Heoric Hollywood) il regista Garteh Edwards ha discusso a lungo dello sviluppo di Rogue One A Star Wars Story, descrivendo come il progetto è cambiato nel corso del tempo e rivelando la presenza di una versione iniziale della sceneggiatura che avrebbe previsto un finale differente rispetto a quello in seguito incluso nella pellicola.
Discutendo sulla genesi di Rogue One e delle varie peripezie accorse in durante le varie fasi di realizzazione del progetto, Garteh Edwardsha affermato che “si tratta di una grande tradizione della Disney. Per ogni singolo personaggio è prevista l’opzione dell’happy end in tutti i loro film. Credo ci fosse una prima versione della sceneggiatura che riguardava l’opzione di lasciare Jyn Erso e il Capitano Cassian Andor in vita. Tuttavia è ormai noto il fatto che non siamo riusciti realizzare questa condizione e non credo che la useremo in futuro. Quindi stiamo cercando di capire come finirà davvero questo racconto presente in Rogue One. Ci siamo chiesti a lungo se questi due personaggi dovessero realmente morire o se si potesse trovare il modo di lasciarli vivere felici e contenti. A un certo punto è intervento persino Kathleen Kennedy e tutti alla Disney erano dell’idea che si potesse realizzare un finale del genere, in linea con il titolo di Star Wars Episodio VIIUna nuova speranza. E così da quel momento in poi abbiamo avuto via libera e abbiamo continuato a lavorare nella direzione di poter vedere Jyn e Cassian vivi e su un altro pianeta… ma alla fine questo non è avvenuto, e nessuno ci ha più dato feedback in senso contrario“.
Fin dalle prime indiscrezioni Rogue One era stato descritto come un “grintoso dramma di guerra” ispirato alla Seconda Guerra Mondiale e ai combattimenti in Vietnam, dunque come un perfetto miscuglio fra macismo e sentimentalismo che alla fine ha ripagato più che dignitosamente gli sforzi messi in campo. Tuttavia sembra proprio che un finale diverso in cui Jyn Erso e Cassian Andor fossero rimasti in vita non avrebbe forse avuto lo stesso impatto drammatico della loro morte sacrificale annunciata come alla fine si è vista sullo schermo.
Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.
In perfetto tempismo con il rilascio cinematografico di Assassin’s Creed avvenuto negli Stati Uniti proprio questa settimana sembra ora sul punto di rinvigorirsi l’interessi per gli adattamenti di celebri videogiochi di culto, tendenza che Hollywood ha faticato non poco ad affermare nel corso degli anni passati, molto spesso con esiti non proprio felici. Tra li esempi di come la realtà videoludica, se non opportunamente controllata, rischi di essere mal trasposta sul grande schermo vi è sicuramente Mortal Kombat, sfortunata pellicola targata Warner Bros. diretta nel 1995 da Paul W. S. Anderson e tratta dal celebre videogioco della Midway Games, il quale possiede oggi grazie a Screen Junkies il suo primo trailer onesto.
Malgrado un incasso ragguardevole di oltre 23 milioni di dollari alla sua unisca negli Stati Uniti e un introito complessivo di 120 milioni di dollari nel mondo, l’adattamento cinematografico di Mortal Kombat non ha mai riscosso grande successo fra lo zoccolo duro dei fan videludici, i quali hanno avuto molto da ridire sia riguardo a una narrazione considerata troppo scialba e infantile così come verso l’impiego di effetti speciali che, anche per l’epoca, vennero considerati al limite del B-movie.
Mortal Kombat è stato uno dei franchise più popolari e redditizi di tutto il mondo fin dal suo debutto originale nel lontano 1992, tuttavia il suo adattamento cinematografico che narra di un gruppo di combattenti giunti in un duello multidimensionale senza esclusione di colpi non ottenne il successo sperato, malgrado la presenza di personaggi iconici come Sub-Zero, Scorpion e Goro, oltre ovviamente al protagonista Raiden interpretato da Christopher Lambert.
Malgrado la nome tutt’altro che lusinghiera sembra che il destino cinematografico di Mortal Kombat sia destinato a rinvigorirsi molto presto grazie alla decisone della New Line Cinema di assoldare James Wan per produrre un reboot 2.0, mentre si è alla ricerca di un regista da mettere alla guida del progetto. Tuttavia è notizia recente che l’esordiente Simon McQuoid sarebbe attualmente in trattative per prendere in mano le redini della situazione.
Mortal Kombat è una serie di videogiochi creata nel 1992 da Midway Games. In seguito al fallimento della Midway, il marchio è stato acquisito dalla Warner Bros.. Dal 2011 i videogiochi della serie sono sviluppati dalla NetherRealm Studios.
Oltre a numerosi videogiochi per diverse piattaforme, dalla serie sono stati tratti due lungometraggi, Mortal Kombat e Mortal Kombat – Distruzione totale, un cortometraggio dal titolo Mortal Kombat: Rebirth, il telefilm Mortal Kombat: Conquest e una serie animata, Mortal Kombat: Defenders of the Realm.
Midway Games ha creato diversi seguiti per le console, computer e Arcade. Uno dei punti salienti della saga di Mortal Kombat è la violenza e ad ogni seguito ha incrementato la brutalità e gli altri valori della serie. Con Mortal Kombat 4 la serie è passata alla grafica tridimensionale, abbandonando così la digitalizzazione dei personaggi. Mortal Kombat: Deadly Alliance è stato il primo a non essere pubblicato per le sale giochi, ma solo per il mercato casalingo. Mortal Kombat: Deception ha introdotto nuove modalità, una simile al gioco Tetris, una di avventura e una di scacchi. In Mortal Kombat: Armageddon sono presenti la Modalità konquista con protagonista Taven e la Modalità Kombat Motori, cioè Motor Kombat. Con Mortal Kombat 9 avviene il reboot della sagaː essa ritorna alle origini con le due dimensioni. Mortal Kombat X introduce i tre stili di combattimento per ogni personaggio e raffina il gameplay e le meccaniche di gioco.
Il grande mistero che negli ultimi tempi circonda il progetto di Alien Covenant sembra infittirsi giorno dopo giorno, anche se alcuni sporadici barlumi di chiarezza vengono rilasciati a intervalli tutt’altro che regolari, così come accade a una nuova immagine pubblicata da EW che mostra Katherine Waterston armata di tutto punto e intenta a vestire i panni di Daniels, membro dell’equipaggio di una nave spaziale colonica approdata su un nuovo pianeta apparentemente ospitale per la vita ma già abitato da minacciose creature aliene.
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Come si può notare dall’immagine qui proposta Katherine Waterston in Alien Covenant sembra chiaramente ammiccare ai tratti mascolini e nervosi della storica Ripley che fu Sigourney Weaver, incominciando da un rustico abbigliamento a canotta grigia e imbracciando un fucile d’assalto. Tuttavia, in perfetta linea con la recente filosofia criptica voluta espressamente da Ridley Scott, nulla di più è dato sapere circa la natura dell’immagine e della porzione di girato a cui essa fa riferimento.
Il fatto che il look di Katherine Waterstonin Alien Covenant fosse alquanto simile a quello di Sigourney Weavernella saga originale di Alien era già emerso a inizio 2016 attraverso la pubblicazione di alcune fotografie in bianco e nero che ritraevano Daniels accovacciata nel mezzo di un corridoio, già provvista del classico taglio di capelli corto alla militare che non poteva che confermare una tale linea di continuità tra i due personaggi, arrivando al punto di ipotizzare che, così come molti ancora oggi sostengono a gran voce, Daniels potrebbe essere addirittura la madre di Ripley.
Alien Covenant uscirà il 19 maggio 2017. Alla sceneggiatura hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John Logan e Jack Paglen.
Bill Cudrup (Spotlight), Jussie Smolett (Empire), Amy Seimetz (You’re Next), Carmen Ejogo (Selma), Benjamin Rigby e Callie Hernandez (Machete Kills) sono le ultime new entry nel cast di Alien Covenant che sarà diretto da Ridley Scott e sarà ambientato in un momento cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheuse quelle di Alien.
I dettagli dei personaggi per adesso sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal personaggio interpretato da Katherine Waterston. Anche Demian Bichir e Danny McBride fanno parte del cast che vedrà tornare Michael Fassbender nei panni dell’androide David.
Ricordiamo che il film originale era incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus, che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza umana.
In una recente intervista rilasciata a EWDave Filoni, produttore esecutivo di Star Wars Rebels – la nota serie televisiva animata prodotta da Lucasfilm che narra le vicende che precedono di cinque anni gli eventi della saga originale di Star Wars e dunque successivi di quattordici anni a La vendetta dei Sith – ha fatto sapere che sarebbero presenti alcuni indizi nascosti capaci di connettere gli eventi narrati in Rogue One con quelli della serie Rebels.
Secondo quanto riportato da Dave Filoniall’interno di Rogue One, malgrado non siano comparsi i personaggi di Kanan e Ezra provenenti da Star Wars Rebels, la connessione più evidente fra i due universi sarebbe da individuare nel design della nave spaziale impiegata dal gruppo di ribelli per portare a termine la propria missione (molto simile dunque al velivolo Phantom di Rebels), oltre alla possibilità di intravedere sul lato sinistro dello schermo il droide Chopper (C1-10P) durante la scena di dialogo con Mon Mothma. Quest’ultimo easter egg sarebbe in realtà stato voluto direttamente da Filoni in persona, presente sul set di Rogue One durante le fasi di ripresa del cameo del piccolo robottino.
Come se non bastasse – e probabilmente qui si per un caso fortuito – durate le riprese in cui compare il droide Choppersarebbe stato introdotto un ulteriore aggancio con l’universo di Star Wars Rebels, ovvero il riferimento a un certo Generale Syndulla, il quale però è stato rivelato non essere direttamente Cham, il padre di Hera Syndulla. A chiarire la questione è intervento proprio Dave Filoni, il quale ha affermato che “il riferimento a cui si fa accenno riguardaHera e non suo padre. Rogue One dà un indizio in quella direzione, ma avrei preferito avere tutti i riferimenti a mia disposizione per guidare lo spettatore verso questo tipo di interpretazione. Hera finirà per diventare un generale dell’Alleanza Ribelle alla fine“.
Osservando attentamente le immagini di Rogue One ecco però saltar fuori altri chiari riferimenti a Star Wars Rebels, come ad esempio la già citata nave ribelle e una sua gemella molto simile a quelle di Rebels che compare per alcuni secondi nella porzione in alto a destra dello schermo durante le fasi di atterraggio sulla piattaforma Yavin 4, la stessa che appare invece in assetto da combattimento affianco al velivolo del Generale Raddus. Il produttore John Knoll ammette di essersi confrontato con David Filoni sulla possibilità di usare quest’ultimo punto come un appiglio per un possibile contatto fra i due universo narrativi, affermando che “ho già alcune teorie circa la storia che si cela dietro questi indizi. Posso immaginare di far si che tutta la battaglia di Scarif si possa svolgere dal punto di vista dei ribelli situati nella navetta Phantom“.
Il fatto che all’interno di Rogue One siano dunque presenti moltissimi easter eggs capaci di rivolgersi più o meno direttamente all’universo di Star Wars Rebels avvalora dunque la teoria secondo cui Lucasfilm sia sempre più rivolta a interconnettere le varie dimensioni del franchise di Star Wars, così come confermato dall’inclusione del personaggio di Saw Gerrera proveniente da Star Wars The Clone Wars.
La terza stagione di Star Wars Rebels uscirà negli Stati Uniti a partire dal 7 gennaio 2017 trasmessa da Dinsey XD.
In una recente pubblicazione ad opera di Film Casting Call (ripresa da Omega Underground) si è a lungo parlato della tanto annunciata – e in parte già realizzata – Fase 3 con la quale Marvel Studios punta ad aumentare esponenzialmente il numero dei supereroi presenti sullo schermo (ben 12 nel recente Captain America Civil War), spostando però ora l’attenzione sulle attese prossime uscite di Avengers Infinity War fissato per il 2018 e il relativo follow-up sugli Avengers, per il momento ancora senza titolo. Ebbene, secondo quanto riportato, alcune recentissime indiscrezioni hanno fatto trapelare quello che appare essere un nuovo ricco cast di personaggi presenti proprio in Infinity War, tra cui i nomi più illustri e quotati sono quello di Brie Larson (già confermata per Captain Marvel in uscita nel 2019) oltre che a Karen Gillian alias Nebula.
Marvel Studios sembrerebbe dunque voler creare Avengers Infinity War e il relativo follow-ip partendo dalla volontà di includere punti più personaggi possibili del MCU all’interno di una stessa pellicola, e già si mormorano alcuni nomi illustri tra cui Tom Hollandnei nuovi panni di Spider-Man, Vin Diesel e il suo Groot, il celebre Iron Man di Robert Downey Jr., Chris Evans alias Captain America e Chris Hemsworth nelle vesti nordiche di Thor. Tuttavia, fatta eccezione che per Brie Larson e Karen Gillian prossimi alla conferma definitiva, il casting per Infinity War rimane tutt’ora ancora aperto e nessuna presenza è stata confermata ufficialmente.
La produzione di Avengers Infinity War dovrebbe avere ufficialmente inizio a partire da gennaio 2017, dunque molti di questi rumors riguardo a una possibile confluenza dei personaggi MCU provenienti da Captain Marvel (e in parte anche da Guardiani della Galassia) potrebbero presto trovare un riscontro positivo. Brie Larson e Karen Gillian potrebbero dunque essere i portabandiera dei rispettivi universi di provenienza e trovare un punto d’incontro proprio in queste pellicole destinate a mescolare ulteriormente l’immenso e variegato mondo Marvel.
Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.
Il grade successo di critica e di pubblico che ha piacevolmente accolto la recente uscita cinematografica di Rogue One A Star Wars Story ha avuto come diretta conseguenza quella di consacrare nell’immaginario popolare una nuova ricca serie di personaggi derivati facente parte dell’universo antecedente di Star Wars, tra cui il più amato risulta già da ora il droide imperiale riprogrammato K-2SO, divenuto in primissimo tempo una vera e propria star. A dare misura della sua immediata popolarità all’interno dell’universo fandom ecco ora pubblicati da Vulture una serie di strambi manifesti elaborati digitalmente che ritraggono il personaggio interpretato (vocalmente e in motion capture) da Alan Tudyk quale protagonista di alcuni famosi film e programmi televisivi.
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Lo scherzoso e creativo progetto grafico ad opera di Vulture dimostra non solo le ottime competenze nel saper padroneggiare programmi di ritocco grafico come Photoshop ma rivela anche un chiaro gusto per la cultura fandom nella quale un nuovo personaggio iconico come K-2SO proveniente da uno spin-off di successo come Rogue One può tranquillamente convivere nel vasto mondo della pop culture immettendosi direttamente nell’immaginario visivo che tutti abbiamo in qualche modo assorbito, tra famose pellicole e serie televisive diventate anch’esse iconiche.
Da notare in particolare come K-2SO compaia in alcuni famosi titoli quali Raven, I Married an Axe Murderer, I Soprano piuttosto che X-Pax, Pirati dei Caraibi, Non è un pese per vecchi e Snowpiercer in cui il personaggio è incorporato ad hoc all’interno del design originale del manifesto. Che dire? Un interessantissimo e riuscito esperimento di manipolazione grafica che esprime tutto l’amore della cultura popolare per questo nuovo ma già amato personaggio, consacrato grazie a Rogue One e forse destinato a un ben più roseo futuro cine-televisivo.
Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.
Mentre abbiamo saputo che il nuovo trailer d Justice Leaguearriverà a breve, entro la fine del mese, ecco una nuova foto dal film di Zach Snyder che ritrae Ezra Miller come Flash, Ben Afflecknei panni di Batman e Gal Gadot tornare a essere Wonder Woman.
Justice League sarà diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.
Proseguendo in grande stile la più che riuscita campagna promozionale in vista dell’uscita dell’atteso LEGO Batman Il Film la Warner Bros. ha rilasciato ben sei character posters dedicati ai personaggi principali della pellicola il cui stile irriverente e parodistico ha già conquistato milioni di fan in tutto il mondo ancor prima del rilascio ufficiale sul grande schermo.
Nel cast vocale di LEGO Batman – Il Film ci saranno Will Arnett (che doppierà il Cavaliere Oscuro), Michael Cera (Robin), Rosario Dawson (Batgirl), Zach Galifianakis (The Joker), Mariah Carey (Gordon) e Ralph Fiennes (Alfred Pennyworth). Lo spin-off del successo del 2014 The Lego Movie, sarà diretto dal supervisore all’animazione Chris McKay. La sceneggiatura è stata scritta da Seth Grahame-Smith, creatore di Abraham Lincoln: Vampire Hunter. A produrre il film, insieme a Dan Lin, saranno Phil Lord e Chris Miller, registi di The Lego Movie(attualmente occupati nella realizzazione di una versione animata di Spider-Man per la Sony).
Dai creatori della grande avventura The LEGO Movie.
In merito a LEGO Batman Il Film, Arnett ha dichiarato: “La Batcaverna è meglio di quanto ricordassi. Ma mi piace molto anche scoprire cosa vuol dire essere Batman e combattere il crimine giorno per giorno. Mi diverte davvero molto il fatto che Batman dorma oltre l’orario della sveglia, lo umanizza in qualche modo”.
Dopo le recenti indiscrezioni riguardo alla possibilità di includere all’intento del nuovo Thor Ragnarok alcuni elementi fondamentali provenuti dalla saga di Planet Hulk, durante un’intervista rilasciata a Total Film (ripresa all’interno di MCU Exchange) il regista Taika Waititi ha confermato la centralità che pianeta Sakaar assumerà nella nuova attesa pellicola.
Durante l’intervista in cui si è lungamente discusso a proposito dell’universo che verrà modellato in Thor Ragnarok, Taika Waititi ha affermato che “Sakaar era solo un folle sperduto luogo futuristico, ed è stato il più grande cambiamento legato al mondo in cui i personaggi di questo film hanno dovuto imparare a muoversi“. A proposito della grande influenza esercitata dall’artista Jack Kirby sullo stile visivo del film, il regista ha inoltre dichiarato che “personalmente ero molto emozionato quando Kevin e il resto della Marvel sono entrati nel progetto con l’idea di usare Kirby quale grande influenza nella progettazione della pellicola. La cosa veramente difficile è stata per lui rimanere autentico in base al proprio stile“.
Le connessioni che rendono il pianeta Sakaarcosì importante nel mondo filmico di Thor Ragnarokderivano in realtà dalla trama stessa di Planet Hulk, nella quale il pianeta si trovava in un wormhole spaziale nel quale si rifugiavano moltissimi esuli proventi da ogni parte della galassia, dando vita a una suggestiva battaglia fra gladiatori.
Thor Ragnarok sarà diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworthsarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elbasarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkinsinterpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum(Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson(Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban(Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffaloriprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.