Sette annidopo che
illive-actionCome d’Incantoha ottenutonominationsagli Oscar e ai
Golden Globe – oltre a 340 milioni di
dollari al box office mondiale –la Disney sta per allestire un sequel del film
con protagonista la principessa Giselle, Come d’Incanto
2.
Per scrivere
Come
d’Incanto 2 sono stati assunti gli scrittori
diShrek
2e de I
Puffi, J.DavidStemeDavid N.Weiss.
Ricordiamo come AmyAdams abbia recitatoecantatonel primo film dando vita
adun ritrattoestremamente accuratodi
Giselle, la principessa Disneyanimatache si
ritrova ad attraversare il mondo reale, accanto ad un cast composto da
PatrickDempsey, JamesMarsden, TimothySpall, IdinaMenzel, RachelCovey, e
SusanSarandon. Il film, diretto
daKevinLima,avevaapertoal primo posto nel weekend delRingraziamentodel
2007.
AnneFletcher(regista delle
commedieRicatto d’amore e
Parto con mamma)è invece al timonedel
sequel, che sarà prodottoancora una voltada
BarryJosephsone BarrySonnenfeld. Unabozza precedentestato scritto daJessieNelson.
Ancora non è dato sapere qualimembri del cast di Come
d’Incantoprenderanno
parte al sequelper tornare ancora
“piùfelici e contenti”.
Disney ha tweettato
la prima immagine ufficiale del sequel di Come
d’Incanto, che in originale si intitola
Disenchantede vede tornate Amy Adams e Patrick Dempsey nel panni dei
protagonisti.
La prima foto ufficiale condivisa da
Disney vede però protagoniste la stessa Adams e Maya Rudolph, che a
giudicare dal look con abiti scuri e una corona, ha delle vibe di
“regina cattiva”, anche se non sappiamo molto sul suo ruolo nel
film.
Allo stesso modo, anche il look di
Giselle è molto più dark di quanto non ci aspettassimo, soprattutto
a giudicare da quanto visto nel primo film. Il post di Twitter
conferma che il film arriverà su Disney+ nel giorno del Ringraziamento,
il 24 novembre.
Alzi la mano chi di noi non ha
desiderato almeno una volta di poter possedere il volopattino che
Marty McFly usa in Ritorno al
Futuro 2 per scappare da Biff?
Ebbene oggi un simpatico utente Dustin McFly ha
postato sulla rete un simpatico tutoria su come crearne una copia
fedele del Hoverboard, non funzionante
ovviamente.
Arriva al cinema distribuito da
Warner Bros. Pictures Italia. Come ammazzare il capo …e vivere
felici, la nuova commedia diretta da Seth Gordon, con
Jason Bateman e Charlie Day. Cosa fare quando il
proprio capo è uno psicopatico, oppure una maniaca o addirittura un
completo depravato? La risposta ce la da il nuovo lavoro di Seth
Gordon che nel primo weekend di programmazione negli States è
balzato in cima alle classifiche degli incassi.
In Come ammazzare il capo
…e vivere felici Nick Hendricks (Jason
Bateman), Dale Arbus (Charlie Day) e
Kurt Buckman (Jason
Sudeikis) sono legati da uno sfrenato odio per i
rispettivi capi (Kevin Spacey,
Jennifer Aniston e Colin Farrell), colpevoli di rendergli
impossibile la vita sul luogo di lavoro. La soluzione diviene
lampante con qualche drink di troppo: dopo aver pagato molto salati
gli inutili consigli di un ex galeotto (Jamie
Foxx), i tre si ingegnano per eliminare
definitivamente la causa di tutti i lori problemi. Ma i loro piani
hanno risultati disastrosi dando vita ad un’esilarante commedia.
L’ironia, centro indiscusso di questo lungometraggio, è di quelle
che funziona efficacemente catturando con leggerezza l’attenzione
dello spettatore.
Come ammazzare il capo …e vivere felici, il film
In Come ammazzare il capo …e
vivere felici la regia di Seth Gordon dona
leggerezza anche a quelle scene dove il delitto sembra essere il
fulcro centrale, donando ai personaggi di Nick, Dale e Kurt quella
spensieratezza che li fa agire senza pensare troppo alle
conseguenze. I tre protagonisti sono il prototipo di cittadino
mediocre che attraverso uno sforzo riesce ad emergere ed uscire da
questo luogo comune. I loro carnefici invece, gli horrible bosses
del titolo originale del film, sono descritti in maniera perfetta.
La sceneggiatura estremizza quelli che sono difetti e tendenze che
si possono trovare in ognuno, riuscendo a garantire una perfetta
costruzione di personaggi surreali, che nessuno vorrebbe avere come
propri superiori. La scelta degli attori è azzeccata sotto tutti
gli aspetti.
I tre amici, killer improvvisati,
trovano pieno accordo con le facce di Jason
Bateman, Charlie Day e
Jason Sudeikis i quali esprimono al meglio
l’incompetenza di tre perfetti pasticcioni catapultati in un
mestiere in cui le uniche fonti da cui prendere spunto sono i
lungometraggi del maestro Alfred Hitchcock e i telefilm
polizieschi. Tutto questo è Come ammazzare il capo …e vivere
feliciche seguirà sicuramente il successo avuto
in patria anche qui in Italia dove il pubblico verrà letteralmente
trascinato in sala da un cast stellare, e che ne uscirà ancora con
il sorriso sulla bocca fantasticando su come poter eliminare il
proprio personale datore di lavoro.
Ecco il primo trailer italiano di
Come ammazzare il capo e vivere felici 2.
Nel film tornano Jason Bateman, Charlie Day e
Jason Sudeikis nei panni dei tre protagonisti alle
prese con i lo ‘horrible bosses’ (titolo originale).
Nel cast del film torneranno anche Jennifer Aniston,
Kevin Spacey e Jamie Foxx. Tra le star
che compaiono in Come ammazzare il capo e vivere felici
2 si è invece aggiunto Christoph
Waltz, assente dal primo capitolo.
La trama del film vede appunto i tre
amici Nick, Dale e Kurt, i quali, stufi di dover rispondere agli
ordini delle alte sfere, decidono di diventare loro stessi i propri
superiori, lanciando la propria attività. Ma uno scaltro
investitore (Waltz) manda in aria i loro piani.
Presi in giro e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre
aspiranti imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il
figlio dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà
loro di riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean Anders,
produttore e regista della commedia sopra le righe
Indovina perché ti odio (2012) con
Adam Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre
2014.
New Lineha rilasciato il
primotrailer diCome
ammazzare il capo e vivere felici 2 (in originale
Horrible Bosses2): i protagonisti interpretati da
Jason Bateman,
Charlie DayeJasonSudeikistornanonel sequel per iniziare stavolta una nuova
attività per conto loro. Ecco il trailer, pubblicato dal
canale Youtube di Warner Bros. che distribuisce il
film:
Nel cast del film torneranno anche Jennifer
Aniston, Kevin Spacey e Jamie Foxx. Tra
le star che compaiono in Come ammazzare il capo e
vivere felici 2 si è invece aggiunto
Christoph Waltz, assente dal primo capitolo.
La trama del film vede appunto i tre
amici Nick, Dale e Kurt, i quali, stufi di dover rispondere agli
ordini delle alte sfere, decidono di diventare loro stessi i propri
superiori, lanciando la propria attività. Ma uno scaltro
investitore (Waltz) manda in aria i loro piani.
Presi in giro e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre
aspiranti imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il
figlio dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà
loro di riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean Anders,
produttore e regista della commedia sopra le righe
Indovina perché ti odio (2012) con
Adam Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre
2014.
Ecco il nuovo trailer di
Come ammazzare il capo e vivere felici 2,
sequel del fortunato omonimo film che vedrà tornare sul grande
schermo il terzetto formato da Jason Bateman, Charlie
Day e Jason Sudeikis. I tre personaggi,
dopo le traumatiche vicende del primo film, si trovano adesso a
reinventarsi lavorativamente parlando e, di nuovo, si trovano ad
avere a che fare con un ‘horrible boss’.
Ecco il nuovo trailer:
Nel cast del film torneranno anche Jennifer Aniston,
Kevin Spacey e Jamie Foxx. Tra le star
che compaiono in Come ammazzare il capo e vivere felici
2 si è invece aggiunto Christoph
Waltz, assente dal primo capitolo.
La trama del film vede appunto i tre
amici Nick, Dale e Kurt, i quali, stufi di dover rispondere agli
ordini delle alte sfere, decidono di diventare loro stessi i propri
superiori, lanciando la propria attività. Ma uno scaltro
investitore (Waltz) manda in aria i loro piani.
Presi in giro e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre
aspiranti imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il
figlio dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà
loro di riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean Anders,
produttore e regista della commedia sopra le righe
Indovina perché ti odio (2012) con
Adam Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre
2014.
Ecco una nuova divertentissima clip
di Come ammazzare il Capo e Vivere Felici
2, in cui Jason Bateman si infiltra
in una seduta di gruppo di persona con vari tipi di dipendenze. Tra
le persone che frequentano il gruppo potete riconoscere un
personaggio noto, familiare a chi ha già amato Come
ammazzare il Capo e Vivere Felici e ha riso già con
Nick, Dale (Charlie Day) e Kurt (Jason
Sudeikis).
Nel cast del film torneranno
Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer
Aniston, Kevin Spacey e Jamie Foxx. Tra
le star che compaiono in Come ammazzare il capo e
vivere felici 2 si è invece aggiunto
Christoph Waltz, assente dal primo capitolo.
La trama del film vede appunto i tre amici Nick, Dale e Kurt,
i quali, stufi di dover rispondere agli ordini delle alte sfere,
decidono di diventare loro stessi i propri superiori, lanciando la
propria attività. Ma uno scaltro investitore
(Waltz) manda in aria i loro piani. Presi in giro
e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre aspiranti
imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il figlio
dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà loro di
riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean Anders,
produttore e regista della commedia sopra le righe
Indovina perché ti odio (2012) con
Adam Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre
2014.
I rumours si erano susseguiti già
nelle scorse settimane, ora la notizia è confermata. L’attore due
volte premio Oscar (come attore non protagonista) Christoph Waltz è in trattative per
entrare a far parte del cast di Come Ammazzare il
Capo e Vivere Felici 2, sequel della commedia diretta
da Seth Gordon, che per il secondo capitolo lascia
il testimone a Sean Anders.
Secondo Variety le trattative
sarebbero ormai in via di definizione. Le riprese del film
partiranno ai primi di novembre, e Waltz dovrebbe essere al suo
posto accanto a Chris Pine. I due saranno infatti
padre e figlio, i nuovi boss che renderanno terribile la vita dei
tre protagonisti. Il resto del cast rivedrà
nuovamente JasonBateman,Charlie
Day e Jason Sudeikis. L’uscita è prevista per il
26 novembre 2014.
Online due teaser che annunciano la pubblicazione per domani
del trailer di Come ammazzare il capo e vivere
felici 2. Nel film tornano Jason
Bateman, Charlie Day e Jason
Sudeikis nei panni dei tre protagonisti alle prese
con i loro ‘horrible bosses’ (titolo originale).
Nel cast del film torneranno anche Jennifer
Aniston, Kevin Spacey e Jamie
Foxx. Tra le star che compaiono in Come
ammazzare il capo e vivere felici 2si è invece
aggiunto Christoph Waltz, assente dal primo
capitolo.
La trama del film vede appunto i tre amici Nick, Dale e Kurt, i
quali, stufi di dover rispondere agli ordini delle alte sfere,
decidono di diventare loro stessi i propri superiori, lanciando la
propria attività. Ma uno scaltro investitore
(Waltz) manda in aria i loro piani. Presi in giro
e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre aspiranti
imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il figlio
dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà loro di
riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean
Anders, produttore e regista della commedia sopra le
righe Indovina perché ti
odio (2012) con Adam
Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre 2014.
É ufficiale: il sequel di
Come Ammazzare il Capo e vivere felici uscirà il 26
Novembre 2014. Almeno questa è la data diffusa dalla casa di
produzione New Line Cinema.
Il regista del film sarà Sean
Anders, già alla direzione di Sex Drive e
That’s my boy, che dirigerà i volti noti del primo
film, Jason Bateman Charlie Day e Jason Sudeikis. I
tre attori interpreteranno di nuovo il gruppo di amici che nel
primo film decisero di ammazzare ognuno il proprio capo.
Il primo film, scritta da John
Francis Daley e Jonathan Goldstein, fece un incasso di
117 Milioni di dollari, un vero successo.
Come Ammazzare il capo e
vivere felici 2 uscirà cinque giorni dopo un altro film
attesissimo, Hunger Games: il canto della rivolta,
che si prospetta essere un grande record d’incassi.
Online il secondo trailer
di Come ammazzare il capo e vivere felici
2. Nel film tornano Jason Bateman,
Charlie Day e Jason
Sudeikis nei panni dei tre protagonisti alle prese
con i loro ‘horrible bosses’ (titolo originale).
Nel cast del film torneranno anche Jennifer Aniston,
Kevin Spacey e Jamie Foxx. Tra
le star che compaiono in Come ammazzare il capo e
vivere felici 2si è invece
aggiunto Christoph Waltz, assente dal primo
capitolo.
La trama del film vede appunto i tre amici Nick, Dale e Kurt, i
quali, stufi di dover rispondere agli ordini delle alte sfere,
decidono di diventare loro stessi i propri superiori, lanciando la
propria attività. Ma uno scaltro investitore
(Waltz) manda in aria i loro piani. Presi in giro
e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre aspiranti
imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il figlio
dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà loro di
riprendere il controllo della propria azienda.
Ecco tante nuove immagini ufficiali
di Come ammazzare il capo 2, sequel di
Come ammazzare il capo e vivere felici
con Jason Sudeikis, Jason Bateman, Charlie Day, Chris
Pine, Christoph Waltz,Kevin Spacey, Jennifer
Aniston e Jaime Foxx.
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Nel cast
del film torneranno Jason Bateman, Charlie Day, Jason
Sudeikis, Jennifer Aniston, Kevin Spacey e Jamie
Foxx. Tra le star che compaiono in Come
ammazzare il capo e vivere felici 2 si è invece
aggiunto Christoph Waltz, assente dal primo
capitolo.
La trama del film vede appunto i tre
amici Nick, Dale e Kurt, i quali, stufi di dover rispondere agli
ordini delle alte sfere, decidono di diventare loro stessi i propri
superiori, lanciando la propria attività. Ma uno scaltro
investitore (Waltz) manda in aria i loro piani.
Presi in giro e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre
aspiranti imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il
figlio dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà
loro di riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean Anders,
produttore e regista della commedia sopra le righe
Indovina perché ti odio (2012) con
Adam Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre 2014, da noi arriverà l’8
gennaio 2015.
In Come ammazzare il capo
2, ritroviamo Kurt, Nick
e Dale (Jason
Sudeikis,
Jason Bateman, Charlie Day) alle prese con un progetto
imprenditoriale che li renderà finalmente capi di loro stessi.
In Come ammazzare il capo
2 dopo un’alquanto disastrosa presentazione televisiva del
loro docciamico (un rubinetto per doccia
che eroga automaticamente lo shampoo), ricevono la telefonata della
prestigiosa azienda distributrice interessata alla loro invenzione.
La Dea Bendata sembra dunque dalla parte dei tre sfortunati amici.
In realtà l’incontro con il patron dell’azienda, Bert
Hanson (Christoph Waltz), ed con il di
lui figlio Rex (Chris
Pine) sarà l’inizio di un incubo per i poveri ed
ingenui malcapitati.
Come ammazzare il Capo 2, il film
Con
questo sequel il regista Sean Anders ci mette
difronte ad un menù da fast food composto da una sostanziosa fetta
di commedia grottesca condita con una buona dose d’azione e diverse
manciate di demenzialità sempre pronta a degenerare in qualcosa di
peggio. L’umorismo del terzetto Sudeikis, Bateman e Day è
caratterizzato dalla volgarità e dalla grossolanità: giochi di
parole, allusioni, gag a sfondo esclusivamente sessuale neanche si
trattasse di un gruppo di liceali al bar. I loro personaggi sono
unidimensionali con Bateman che rappresenta la “spalla” assennata
(e spenta) dei due comici Sudeikis e Day rispettivamente
scemo e più scemo rivisitati con ben poca verve.
Dal primo capitolo ricompaiono la
dottoressa ninfomane Julia Harris
(Jennifer Aniston), in cura per guarire dalla
dipendenza sessuale ma molto poco convinta di voler guarire sul
serio, Dave Harken (Kevin Spacey)
che darà una mano ai tre da dietro le sbarre e Dean “MF”
Jones (Jamie
Foxx), il cui soprannome è stato tradotto in modo
vergognosamente letterale nell’ edizione italiana. Una delle poche
scene divertenti, nonostante la volgarità, è affidata proprio a
Jennifer Aniston che, nei panni della dottoressa
Julia, porta avanti uno spassoso monologo sulla sua passione di
collazionatrice.
La regia ritmata e dinamica è in
sintonia con i momenti dedicati all’azione resi tramite elaborati
piani sequenza in cui gli stacchi vengono incorporati nelle
sequenze successive tramite efficaci espedienti di motion graphic.
A parte quindi i virtuosismi tecnici della regia di Anders e
qualche timido tentativo di criticare l’odierno sistema economico
(in cui solo chi è già ricco può fare soldi), Come
ammazzare il capo 2 è sbiadito e mediocre rispetto al ben
più interessante originale precedente.
Ecco due nuove clip per
Come Ammazzare il Capo 2, sequel di
Come ammazzare il capo e vivere felici
con Jason Sudeikis, Jason Bateman, Charlie Day, Chris
Pine, Christoph Waltz,Kevin Spacey, Jennifer
Aniston e Jaime Foxx.
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Nel cast
del film torneranno Jason Bateman, Charlie Day, Jason
Sudeikis, Jennifer Aniston, Kevin Spacey e Jamie
Foxx. Tra le star che compaiono in Come
ammazzare il capo e vivere felici 2 si è invece
aggiunto Christoph Waltz, assente dal primo
capitolo.
La trama del film vede appunto i tre
amici Nick, Dale e Kurt, i quali, stufi di dover rispondere agli
ordini delle alte sfere, decidono di diventare loro stessi i propri
superiori, lanciando la propria attività. Ma uno scaltro
investitore (Waltz) manda in aria i loro piani.
Presi in giro e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre
aspiranti imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il
figlio dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà
loro di riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean Anders,
produttore e regista della commedia sopra le righe
Indovina perché ti odio (2012) con
Adam Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre 2014, da noi arriverà l’8
gennaio 2015.
La divisione italiana della Warner
Bros. ha appena reso disponibile online una nuova clip in italiano
da Come ammazzare il capo 2, sequel della commedia
Come ammazzare il capo… e vivere felici del
2011, nota negli Stati Uniti come Horrible
Bosses. Il cast del nuovo film è costituito da
Jason Sudeikis, Jason Bateman, Charlie
Day, Jennifer Aniston, Kevin Spacey, Christoph Waltz, Chris
Pine e Jamie Foxx.
La trama del film vede i già
noti protagonisti Nick, Dale e Kurt ancora più stufi di render
conto alle alte sfere. I tre allora decidono di mettersi in proprio
e diventare manager di sé stessi, ma un investitore senza scrupoli
li metterà in mezzo ad una strada estromettendoli dall’attività.
Fuori dai giochi, disperati e senza alcun possibile ricorso legale,
i tre aspiranti imprenditori mettono in atto un piano maldestro:
rapire il figlio maggiore dell’investitore e chiedere come
riscatto, di riprendersi il controllo della loro azienda.
Qui sotto la nuova clip
di Come ammazzare il capo 2, intolata “Nella
stessa stanza”:
Il film è diretto da Sean
Anders, regista anche della divertente commedia con
Jason Sudeikis e Jennifer AnistonCome tispaccio la
famiglia. Ricordiamo che Come ammazzare il
capo 2 è stato distribuito nelle sale cinematografiche
statunitensi il 26 novembre 2014 ma che sarà finalmente disponibile
a partire da oggi 8 gennaio 2015 nelle sale italiane.
Guarda due CLIP di
Come Ammazzare il Capo 2, il nuovo film
di Sean Anders al cinema da giovedì 8 gennaio 2015, con
Jason Sudeikis, Jason Bateman, Charlie Day, Chris Pine,
Christoph Waltz, Kevin Spacey, Jennifer Aniston, Jaime
Foxx
Sean Anders torna a
dirigere Jason Bateman, Charlie Day e Jason Sudeikis nei panni dei
tre amici, nonché lavoratori frustrati Nick, Dale e Kurt.
“Continuiamo sempre a stupirci”, ha confidato Sudeikis. “Charlie,
Jason ed io diventiamo una sorta di unità auto governativa,
mantenendo il controllo su tutto, ed equilibrando ogni cosa. Mi
reputo estremamente fortunato ad aver lavorato nella mia carriera
con grandissimi cast, e questo è senz’altro uno dei migliori”. Dopo
aver tentato di uccidere i loro capi i tre decidono ora di mettersi
in proprio, ma le cose degenerano velocemente… Sul set anche: Chris
Pine, Jennifer Aniston e i premi Oscar® Kevin Spacey,
Christoph Waltz e Jamie Foxx.
Il sequel della commedia di
successo del 2011, COME AMMAZZARE IL CAPO… E VIVERE FELICI, vede di
nuovo insieme Jason Bateman, Charlie Day e Jason Sudeikis nei ruoli
dei nostri lavoratori frustrati preferiti: Nick, Dale e Kurt.
Anche Jennifer Aniston (“Come ti Spaccio la Famiglia”), il premio
Oscar® Jamie Foxx (“Ray”) e Kevin Spacey (“American Beauty”, “I
Soliti Sospetti”) tornano nei rispettivi ruoli interpretati in
“Come Ammazzare il Capo e Vivere Felici”; mentre Chris Pine (“Star
Trek: Into Darkness”), ed il premio Oscar® Christoph Waltz (“Django
Unchained”, “Bastardi Senza Gloria”), entrano nel cast pronti ad
ostacolare i sogni di successo dei ragazzi.
Stufi di dover sempre rispondere agli ordini dei piani alti, Nick
(Bateman), Dale (Day) e Kurt (Sudeikis), decidono di mettersi in
proprio e diventare i capi di loro stessi. Ma un cinico investitore
manderà da subito all’aria i loro piani. Senza futuro, disperati e
senza alcun possibile ricorso legale, i tre aspiranti imprenditori
mettono in atto un piano maldestro: rapire il figlio maggiore
dell’investitore e chiedere come riscatto, di riprendere il
controllo della loro azienda.
COME AMMAZZARE IL CAPO 2 è diretto da Sean Anders e prodotto da
Brett Ratner, Jay Stern, Chris Bender, John Rickard e John Morris.
I produttori esecutivi sono Toby Emmerich, Richard Brener, Michael
Disco, Samuel J. Brown, John Cheng e Diana Pokorny. La
sceneggiatura è stata scritta da Sean Anders e John Morris (“Come
ti Spaccio la Famiglia”), da una storia di Jonathan Goldstein e
John Francis Daley e Sean Anders e John Morris, basata sui
personaggi creati da Michael Markowitz. Le musiche sono di
Christopher Lennertz (“COME AMMAZZARE IL CAPO… E VIVERE
FELICI”).
Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include il
direttore della fotografia Julio Macat (“Voices”), lo scenografo
Clayton Hartley (“Come ti Spaccio la Famiglia”), il montatore Eric
Kissack (“Il Dittatore”), e la costumista Carol Ramsey (“Io Sono
Tu”).
New Line Cinema presenta una produzione Benderspink/RatPac
Entertainment, COME AMMAZZARE IL CAPO 2, la cui uscita è prevista
per l’8 gennaio 2015, e sarà distribuito dalla Warner Bros.
Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment.
Warner Bros. Italia ha appena rilasciato – tramite il suo canale
Youtube – una nuova divertente clip tratta da Come
ammazzare il capo 2, il sequel della commedia di
successo del 2011 Come ammazzare il capo e vivere
felici, nota altrimenti come Horrible
Bosses.
Nel cast del film sono sempre presenti i protagonisti
Jason Sudeikis, Jason Bateman e Charlie
Day, oltre ai mitici “boss” interpretati da
Jennifer Aniston e Kevin Spacey e
a Jamie Foxx nello spassosissimo ruolo
di Dean “Fottimadre” Jones. Interessanti new entry
nel cast rispetto al film precedente sono invece Christoph
Waltz e Chris Pine.
In Come ammazzare il capo
2, Nick, Dale e Kurt, sempre più stufi di render
conto alle alte sfere, decidono di mettersi in proprio e diventare
manager di sé stessi, ma un investitore senza scrupoli li metterà
in mezzo ad una strada estromettendoli dall’attività. Fuori dai
giochi, disperati e senza alcun possibile ricorso legale, i tre
aspiranti imprenditori mettono in atto un piano maldestro: rapire
il figlio maggiore dell’investitore e chiedere come riscatto, di
riprendersi il controllo della loro azienda.
Ecco qui sotto la nuova clip che ci anticipa appunto “Il
Rapimento”:
Come ammazzare il capo 2 è stato
già distribuito nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti a
cominciare dal 26 novembre 2014, mentre per vederlo nelle sale
cinematografiche italiane dovremo aspettare l’8 gennaio 2015.
Come Ammazzare il Capo
2, esilarante sequel del fortunato “Come ammazzare il
capo…e vivere felici” (2011) sarà disponibile il 13 maggio in
Blu-Ray™ e DVD distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia.
Come Ammazzare il Capo 2
Quattro anni fa abbiamo lasciato i
protagonisti Nick, Dale e Kurt, alle prese con l’obiettivo di
eliminare i loro rispettivi insopportabili capi. In questo nuovo
capitolo, il comico quanto impreparato trio, stanco di eseguire
ordini di altri, decide di mettersi alla prova aprendo un’attività
in proprio per raggiungere il successo. Il tentativo si traduce
subito in una serie di disastri, divertenti gag, malintesi e gaffe
che scandiscono la trama delle nuove avventure dei protagonisti tra
le risate generali.Il cast di attori, tutto confermato dal primo
capitolo, si arricchisce con la presenza di due nuovi ingressi:
Chris Pine e Christoph Waltz. Da
segnalare: il ritorno del Premio Oscar®Kevin Spacey1, che dalla prigione
in cui si trova riesce a prendersi gioco dei tre; l’inaffidabile,
spassosissimo, criminale Jamie Foxx e naturalmente
l’irresistibile Jennifer Aniston ancora nei panni
della ninfomane professionista.Come Ammazzare il Capo
2 conterrà Contenuti Speciali all’insegna
del divertimento sia in Blu-ray che in Dvd!
Ecco le foto ufficiali di
Come ammazzare il capo 2, sequel di Come
ammazzare il capo e vivere felici con Jason Sudeikis, Jason
Bateman, Charlie Day, Chris Pine, Christoph Waltz,Kevin Spacey, Jennifer Aniston
e Jaime Foxx.
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Nel cast
del film torneranno Jason Bateman, Charlie Day, Jason
Sudeikis, Jennifer Aniston, Kevin Spacey e Jamie
Foxx. Tra le star che compaiono in Come
ammazzare il capo e vivere felici 2 si è invece
aggiunto Christoph Waltz, assente dal primo
capitolo.
La trama del film vede appunto i tre
amici Nick, Dale e Kurt, i quali, stufi di dover rispondere agli
ordini delle alte sfere, decidono di diventare loro stessi i propri
superiori, lanciando la propria attività. Ma uno scaltro
investitore (Waltz) manda in aria i loro piani.
Presi in giro e disperati, senza alcun ricorso legale, i tre
aspiranti imprenditori ideano un piano mal concepito per rapire il
figlio dell’investitore e richiedere un riscatto che permetterà
loro di riprendere il controllo della propria azienda.
Come ammazzare il capo e vivere felici
2 è diretto da Sean Anders,
produttore e regista della commedia sopra le righe
Indovina perché ti odio (2012) con
Adam Sandler.
Il film uscirà
nelle sale americane il 26 novembre 2014, da noi arriverà l’8
gennaio 2015.
01 Distribution ha diffuso il
trailer di Comandante,
il film di Edoardo De Angelis con
protagonista Pierfrancesco
Favino. Nel cast del film
anche Massimiliano Rossi, Johan
Heldenbergh e con Silvia D’Amico. La
sceneggiatura è scritta da Sandro Veronesi
e Edoardo De Angelis dalla quale è
tratto l’omonimo romanzo edito da
Bompiani. Le musiche del film sono composte
da Robert Del Naja.
Comandante
presentato come film d’apertura in concorso alla
80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di
Venezia, una produzione Indigo è
Film, O’Groove con Rai
Cinema, Tramp LTD, VGroove, Wise Pictures in
associazione con Beside Production, in
collaborazione con Paramount+ ed
è prodotto da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano,
Attilio De Razza, Edoardo De Angelis, Francesca Cima, Carlotta
Calori, Viola Prestieri in associazione con
Mariagiovanna De Angelis e Antonio
Miyakawa, in collaborazione con Marina
Militare, Cinecittà. Il film sarà distribuito in Italia da
01 Distribution e uscirà nelle sale dal 31
ottobre.
La trama del film
All’inizio della Seconda guerra
mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della
Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico,
nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che
viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di
nazionalità belga e carico di materiale bellico inglese, che apre
improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio
italiano. Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale
Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo
punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la
storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in
mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come
previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto
a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle
forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei
suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di
Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un
tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando,
Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una
leggenda: “Perché noi siamo italiani”.
Sono iniziate le riprese del nuovo
film di Edoardo De Angelis, Comandante
con Pierfrancesco Favino nel ruolo del
Comandante Salvatore Todaro, leggendario eroe dei mari Tra gli
interpreti Massimiliano Rossi (Indivisibili) e
Silvia D’Amico (Non essere cattivo).
Comandante
è una produzione Indigo Film con Rai
Cinema, O’Groove, Tramp LTD, VGroove e Wise. Prodotto da
Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano, Attilio De Razza, Edoardo
De Angelis in collaborazione con Marina Militare,
Cinecittà e Fincantieri in coproduzione con Beside
Productions Film realizzato con il supporto del Programma Europa
Creativa – MEDIA dell’Unione Europea e della Direzione Generale
Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura con il contributo
allo sviluppo della Regione Campania Agenzia Turistica Regionale
Puglia Promozione con la collaborazione dell’Apulia Film Commission
Distribuito da 01 Distribution.
Foto di Enrico De Luigi
Dal film, scritto da Sandro
Veronesi ed Edoardo De Angelis, è tratto
un romanzo che uscirà in libreria il 25 gennaio 2023 edito da
Bompiani. Le riprese hanno una durata di 8 settimane e si svolgono
a Taranto e a Roma. Gli effetti visivi del film sono curati dal
celebre Kevin Tod Haug (Fight club, Twilight
e Panic Room) e il workflow supervisor è il premio Oscar
David Stump (X
– MEN, Breaking Bad, Batman Forever) I costumi sono di Massimo
Cantini Parrini candidato all’Oscar per Pinocchio
e Cyrano.
Durante la Seconda Guerra Mondiale
Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia
Marina alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili
speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare
faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per
impossibili corpo a corpo. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in
Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un
mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si
scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco
contro il sommergibile e l’equipaggio italiano. Scoppia una una
breve ma violenta battaglia nella quale il Comandante Todaro
affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che
il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia:
salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo
all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto
dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo sarà costretto a
navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle
forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei
suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di
Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un
tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando,
il Comandante Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una
leggenda: “Perché noi siamo italiani”.
L’uomo alla guida di una trireme romana duemila anni fa è lo
stesso che comanda un sommergibile nel 1940, in Atlantico, in piena
guerra. Quell’uomo si chiama Salvatore ed è forte. Affonda il ferro
delle navi nemiche senza paura e senza pietà. Ma il nemico inerme
non è più nemico, è solo un altro uomo e allora lo salva. Perchè
l’essere umano davvero forte è quello capace di tendere la mano al
debole. Salvatore conosce le leggi eterne che governano il cielo e
il mare e sa che sono superiori a qualunque altra legge. Salvatore
è nato duemila anni fa: è un italiano. Edoardo De
Angelis
Come può una sceneggiatura generare un libro? Un libro
autonomo, che non sia la semplice trascrizione del copione? Io non
credevo che questo potesse succedere, anzi, per meglio dire non ci
avevo mai pensato. Poi, è arrivato Comandante: il tuffo nel fondo
del mare insieme a Todaro e all’equipaggio del Cappellini, con
tutte le microstorie e le paure e lingue e i dialetti e i punti di
vista che il cinema trattiene e compatta, e che un libro può
liberare – una specie di fioritura. Così, una sceneggiatura ha
generato un libro che sembra avere generato la sceneggiatura. È
stato bello fare questo viaggio di andata e ritorno, e credo
proprio che non sarebbe stato possibile se a farlo non fossimo
stati in due. Sandro Veronesi
Ci sono leggi che non si possono
violare, anche a costo di andare contro quelle emanate dalla
propria patria. La legge del mare prevede che ogni naufrago ha
diritto ad essere salvato e per ogni vita che si salva, si salva
l’umanità intera. Questi sono i principi morali che hanno guidato
Salvatore Todaro nelle sue azioni in mare, oltre
naturalmente alla difesa della sua Italia. Con
Comandante, il nuovo film di
Edoardo De Angelis che apre la l’80. Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica della Biennale di
Venezia, si va a proporre proprio il suo più famoso
salvataggio in mare, che ne ha fatto un eroe da ricordare,
specialmente al giorno d’oggi.
Comandante, la vera storia di Salvatore Todaro
Il film ci porta all’inizio della
Seconda guerra mondiale, a fare la conoscenza di Salvatore Todaro, comandante del
sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940,
mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte Todaro, insieme al
suo equipaggio, affronta un mercantile armato che viaggia a luci
spente e lo fa affondare a colpi di cannone. Ed è a questo punto
che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia:
salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo
all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto
dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto però a
navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle
forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei
suoi uomini.
Chi salva una vita salva il mondo
Come si può intuire da questa breve
sinossi, con Comandante ci si trova di fronte al film più
ambizioso, sia per racconto che per impegno produttivo, del regista
Edoardo De Angelis, affermatosi con Indivisibili e Il vizio della
speranza. Due titoli molto diversi da questo suo nuovo
lungometraggio, con il quale condividono però l’esplorazione del
concetto di umanità e l’importanza di difenderla ad ogni costo. Un
tema che la storia di Salvatore Todaro permette di
esplorare in modo quantomai esplicito ed efficace, attraverso la
sua ferma convinzione che vi siano leggi del mare che sovrastano
quelle della propria patria. De Angelis sceglie dunque non tanto di
realizzare un biopic del comandante Todaro, bensì di raccontare un
preciso episodio della sua vita con cui esprimere tale
concetto.
Pur aderendo al suo genere di
riferimento, i cosiddetti “submarine films”,
Comandante non è dunque un film di guerra propriamente
inteso, ma piuttosto un’opera intimista e riflessiva, dove ogni
immagine, ogni scena, mira a riproporre il concetto che salvare una
vita equivale a salvare il mondo. Ciò diventa ancor più forte a
partire dalla seconda metà del film, quando si costruisce la
dinamica tra Todaro e il suo equipaggio e i naufragi belgi. È da lì
che emerge tutto ciò che a De Angelis preme raccontare e che trova
naturalmente un forte eco ai giorni nostri con le tante tragedie
che avvengono nel mar Mediterraneo. Un accostamento a partire dal
quale è stato costruito l’intero film e che dona a
Comandante un ovvio valore politico.
De Angelis non ricerca dunque la
claustrofobia o la tensione che caratterizza questo genere di film,
dove normalmente si tende ad esaltare tutta la natura angusta di
quella che può facilmente diventare una bara d’acciaio nel profondo
dei mari. In sostanza, non si esalta la spettacolarità di tale
mezzo, per quanto la ricostruzione proposta del sottomarino sia
particolarmente accurata, ma anzi lo si mostra mentre è sulla
superficie dell’acqua, pronto ad essere fonte di aiuto. Ciò non
significa che Comandante non sia un film che non punta
alla spettacolarità, poiché De Angelis continua a dimostrarsi un
abile confezionatore di immagini tanto belle esteticamente quanto
capaci di avere un impatto emotivo.
Talvolta però proprio su questo tipo
di aspetti il regista sembra dilungarsi troppo, ritardando gli
aspetti migliori e più interessanti del racconto. Tutta la parte
iniziale del film è un esempio di ciò, dove si presenta sì il
protagonista, ma attraverso una serie di scene che, a causa di
stranezze nel montaggio, risultano confusionarie. Sempre in questa
prima parte del film, inoltre, si ritrova una pluralità di punti di
vista che, pur permettendo di dar vita ad immagini particolarmente
evocative, svia – anche solo per poco – dallo sguardo di Todaro,
dietro al quale De Angelis avrebbe fatto meglio a rimanere
dall’inizio alla fine. Non è dunque esente da difetti l’incipit del
film, migliorando però fortunatamente nel momento in cui era
necessario che lo facesse, prima di perdere l’attenzione dello
spettatore.
A impedire che questa si perda vi è
però naturalmente anche l’interpretazione di Pierfrancesco
Favino, che sfoggiando un convincente accento veneto
si pone nei panni militari di un uomo non privo di contraddizioni
ma proprio per questo affascinante. Un uomo che sempre più sviluppa
un forte senso di appartenenza non solo al proprio paese ma alla
specie umana, tanto da decidere di “abbattere il ferro, ma salvare
l’uomo”. Un’altra grande interpretazione per Favino, dunque,
accanto al quale spiccano diversi giovani volti della recitazione
italiana (e non solo). Spicca però il braccio destro di Todaro,
interpretato da un Massimiliano Rossi in stato di
grazia.
L’Italia e gli italiani di Comandante
Di certo, soppesando queste iniziali
debolezze di scrittura e di montaggio con quanto segue poi,
Comandante si afferma come un film particolarmente
godibile, capace di affermarsi sia come un prodotto tutt’altro che
comune nella nostra cinematografia, sia come un film che sa fare
del proprio racconto lo strumento tramite il quale sollevare spunti
di riflessione sull’altruismo e l’identità italiana. De Angelis
pone nel suo sottomarino soldati provenienti da ogni parte
d’Italia, dal Veneto alla Sicilia passando per la Toscana e la
Campania. Ecco allora che all’interno di quelle pareti di ferro si
ripropone in piccolo un Paese e le sue sfumature, tra tradizioni
culinarie e fede religiosa. Anche in questa ricerca si ritrova uno
degli aspetti più affascinanti del film, in un periodo in cui
l’identità nazionale viene continuamente ad essere sotto
attacco.
Da oggi disponibile il
teaser trailer di Comandante il
filmdi Edoardo De
Angelis con protagonista
Pierfrancesco Favino, che sarà presentato
come film d’apertura in concorso alla
80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di
Venezia.
Nel cast del film anche
Massimiliano Rossi, Johan
Heldenbergh e con Silvia
D’Amico.
La sceneggiatura è scritta da Sandro Veronesi
e Edoardo De Angelis dalla quale è
tratto l’omonimo romanzo edito da
Bompiani. Le musiche del film sono composte da
Robert Del Naja.
Comandante
è una produzione Indigo
Film, O’Groove con Rai
Cinema, Tramp LTD, VGroove,
Wise Pictures in associazione con Beside
Production, in collaborazione con Paramount+ed è prodotto
da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano,Attilio De Razza, Edoardo De Angelis,
Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri in
associazione con Mariagiovanna De Angelis e
Antonio Miyakawa, in collaborazione
con Marina Militare,
Cinecittà. Le vendite internazionali sono
a cura di True Colours. Il film sarà distribuito
in Italia da 01 Distribution.
Comandante, la trama
All’inizio della Seconda guerra
mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della
Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico,
nel buio della notte affronta un mercantile armato che viaggia a
luci spente e lo affonda a colpi di cannone. Ed è a questo punto
che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia:
salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo
all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto
dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a
navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle
forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei
suoi uomini.
Comandante sarà presentato in
anteprima mondiale mercoledì 30 agosto 2023 nella Sala Grande del
Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella serata di apertura
della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Comandante
sarà distribuito da 01 Distribution.
“Nel quadro di un film d’epoca,
risultato di un importante investimento produttivo del cinema
italiano, l’opera di Edoardo De Angelis risuona di non ambigui echi
contemporanei – dichiara il Direttore Alberto Barbera – Il
racconto dell’autentica vicenda del Comandante Salvatore Todaro che
salvò la vita ai marinai sopravvissuti all’affondamento del
mercantile nemico – mettendo a repentaglio la sicurezza del proprio
sommergibile e dei suoi uomini – risulta come un forte richiamo
all’esigenza di anteporre i valori dell’etica e della solidarietà
umana alla logica brutale dei protocolli militari. Ringrazio
l’autore, i produttori Nicola Giuliano e Pierpaolo Verga, e Paolo
del Brocco di Rai Cinema per aver accettato il nostro invito a
inaugurare l’80^ Mostra del Cinema della Biennale di Venezia”.
“Aprire l’80. edizione della Mostra
del Cinema è per noi un grande onore per il quale ringraziamo il
direttore Barbera – dichiara Edoardo De Angelis – Comandante
è un film che parla di forza e Salvatore Todaro ne incarna la sua
forma sublime: combattere il nemico senza dimenticare mai la sua
natura di essere umano. Pronto a sconfiggerlo ma anche a prestargli
soccorso per salvarne la vita come prescritto dalla legge del mare.
Perché così si è sempre fatto e sempre si farà”.
Comandante, diretto da Edoardo De
Angelis, è scritto da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis. Il film
è una produzione Indigo Film e O’Groove con Rai Cinema, Tramp LTD,
V-Groove, Wise Pictures, in associazione con Beside Productions, in
collaborazione con la Marina Militare Italiana e Cinecittà.
Comandante, la trama
All’inizio della Seconda guerra
mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della
Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico,
nel buio della notte affronta un mercantile armato che viaggia a
luci spente e lo affonda a colpi di cannone. Ed è a questo punto
che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia:
salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo
all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto
dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a
navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle
forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei
suoi uomini.
Bertand Bonello,
regista francese di culto, spesso presente sulla croisette di
Cannes, torna a dirigere con Coma,
viaggio nella mente di un’adolescente, a chiusura di quella che lui
stesso ha definito come una trilogia politica sui giovani, iniziata
con
Nocturama nel 2016 e proseguita poi con
Zombie Child nel 2019. Protagoniste,
Julia Faure e Louise Labeque.
Bertrand Bonello, cineasta tra
nouvelle vague e contemporaneità
Regista, sceneggiatore e compositore
francese, nato a Nizza nel 1968, con il suo secondo film
Le Pornographe, Bonello vince il premio
FIPRESCI al Festival
di Cannes. Il protagonista del film,
Jean-Pierre Léaud, è l’attore simbolo della
nouvelle vague. Con L’Apollonide – Souvenirs de la
maison close, del 2011, ottiene otto candidature ai
premi César e vince quello per i migliori costumi.
Saint Laurent del 2014, è la sua visione del
genio della moda, interpretato da
Gaspard Ulliel. Poi, Bonello dà il via alla trilogia
che ora arriva a compimento con Coma. In Nocturama, il cui
titolo è ispirato a un brano di Nick Cave, parla di terrorismo a
Parigi, protagonisti un gruppo di adolescenti. Mentre, con
Zombie Child affronta in modo originale il colonialismo.
Protagonista la giovane Louise Labeque, che
ritroviamo in Coma. Il suo nuovo lavoro
si è già aggiudicato il premio FIPRESCI (Encounters) al
Festival di Berlino 2022.
La trama di Coma
Coma è uno
di quei lavori che non seguono un filo narrativo, non hanno una
vera e propria trama. Si può dire però, che la protagonista,
Louise Labeque, è un’adolescente che trascorre il
tempo in casa, per la maggior parte nella sua stanza, durante il
periodo di confinamento dovuto al Covid. È sempre sola. È così che
inizia ad immaginare, ad esempio, i dialoghi tra le sue bambole
all’interno della loro casa giocattolo. Le voci dei vari Barbie e Ken sono di
Laetitia Casta,
Gaspard Ulliel – questo è stato l’ultimo film
dell’attore prematuramente scomparso – Vincent
Lacoste,
Louis Garrel,
Anais Demoustier. A rompere l’isolamento della ragazza
sono solo qualche videochiamata con le amiche e il canale della
youtuber Patricia Coma, Julia Faure, che lei segue
sempre. Patricia Coma fa presa sui suoi ascoltatori con teorie
bislacche quanto affascinanti sulla possibilità di evadere dal
mondo circostante ed approdare a una dimensione di sospensione, che
chiama limbo. La mente della giovane protagonista comincia così a
vagare tra sogno e realtà, tra immaginazione e incubo, con esiti
imprevisti.
Coma, mescolanza di stili
visivi e linguistici
Coma è un
mix di stili diversi, innanzitutto visivi: live action, animazione
– curata da Josselin Facon – 3D digitale, stop
motion. Un linguaggio dinamico, che si avvicina ai giovani e cerca
un dialogo con loro. Bonello cerca di fare un gesto che li tocchi,
che li desti. Le immagini in continuo cambiamento, l’avvicendamento
veloce di stili visivi possono essere disorientanti, quanto sono
però accattivanti ed efficaci. Le immagini di apertura, ad esempio,
sono sgranate, la camera inquadra frammenti di una donna in
movimento veloce, dettagli di oggetti. Il regista si rivolge ad
Anna, sua figlia diciottenne, in un cortometraggio che poi è
divenuto parte di Coma, un film nel film. Bonello dedica a
sua figlia questo lavoro, come il precedente
Nocturama. Il suo invito a lei, come a
tutti i giovani, è a non soccombere alla corrente e resistere nei
momenti difficili, perché nella disperazione vi è il seme della
rinascita. Il film si concentra poi sulla protagonista,
Louise Labeque, evidenziandone isolamento e
alienazione, certo acuiti dal confinamento causato dalla pandemia,
ma in ogni caso metafora di una condizione di solitudine
esistenziale in cui si trovano oggi molti ragazzi. Qui il
linguaggio diventa quello degli schermi dei pc o dei cellulari, che
mediano le conversazioni con le amiche della protagonista.
Attraverso lo schermo di un pc passa anche la youtuber Patricia
Coma, col suo linguaggio accattivante. Efficace l’interpretazione
di Julia Faure, capace di rendere le molteplici
sfaccettature del personaggio. Ad introdurre alla dimensione
onirica o inconscia della protagonista, vi sono inserti in bianco e
nero in cui si parla del potere oscuro dei sogni. Il mondo onirico
della ragazza, poi, è buio, inquietante, ma anche un rifugio per
lei. Un luogo che la spaventa, ma la attrae allo stesso tempo. Lì
si sente libera dal giudizio proprio e altrui. Si tratta però di un
rischio, perché può portarla ad allontanarsi progressivamente dalla
realtà. Ed ecco che, più prosegue questo percorso, più l’immagine
si trasfigura, la protagonista si trasforma.
Un puzzle anarchico, ma
coerente
Coma è
dunque una sorta di patchwork, un puzzle con tanti pezzi.
Bertrand Bonello – anche sceneggiatore, creatore
delle scenografie, compositore della colonna sonora originale e
produttore del film – più che spiegare, dà degli input e poi lascia
che sia lo spettatore ad elaborarli. Il lavoro può apparire
confusionario e in diversi momenti non è forse facile seguirlo, ma
lo si fa più agevolmente se si abbandona l’idea classica di
narrazione e ci si lascia catturare da uno stile multiforme, che
segue i meccanismi della mente. Si vede così che Coma ha
una sua coerenza interna. Si tratta di suggestioni, visioni,
spunti. Il montaggio di Gabrielle Stemmer segue le
associazioni di idee della protagonista. Il reale è oscurato e il
personaggio, chiuso in uno spazio senza finestre sull’esterno,
sprofonda in una sorta di delirio onirico. Bonello non mira a dare
una linearità, piuttosto incolla, come in un’opera di Rotella,
produce una stratificazione. È lo spettatore che, guardando il film
nel suo insieme, trova un senso.
Le atmosfere di Coma
Il film è pervaso da un senso di
angoscia, di suspense, anche grazie alle musiche originali dalle
sonorità elettroniche, composte da Bonello, e alla scelta di non
mostrare ciò che si immagina cruento. Il regista lo lascia fuori
scena, facendone arrivare allo spettatore solo i suoni. Si sentono
pianti e urla fuori campo. Sta allo spettatore mettere in moto la
propria immaginazione. Ciò rende il racconto inquietante. I pochi
momenti di leggerezza sono musicalmente affidati ai brani
interpretati da Andrea Laszlo De Simone, già autore di diverse
musiche per film.
La dimensione politica
Infine, c’è una dimensione politica
in Coma, come in altri lavori del regista. Il film è
punteggiato di ironia e sarcasmo, non manca una critica sulla
gestione della pandemia. Non è questo però il cuore del lavoro,
quanto il concetto di libertà, basti pensare alla riflessione che
si fa sul libero arbitrio. È questa libertà che i giovani – e non
solo loro – sono invitati a recuperare. Libertà di sognare, di
vivere a pieno e non solo in mondi virtuali o immaginari. Libertà
di esprimersi senza lasciarsi fiaccare dalle proprie paure,
nonostante questi tempi difficili, di disastri naturali e minacce
incombenti. Anche nei momenti peggiori, sembra dire il regista, si
può rinascere e ripartire, magari dal margine, dal confine del
buio. Coma di Bertrand Bonello si fa
apprezzare come prodotto di una mente anarchica, libera e
originale, un’evasione dal mainstream che recupera il valore
dirompente delle immagini. Prodotto dal regista con Justin
Taurand, il film arriva nelle sale dal 10 luglio, solo per
tre giorni, distribuito da Wanted Cinema.
Abbiamo incontrato il regista
francese
Bertrand Bonello per parlare del suo nuovo
lavoro, Coma, nelle sale italiane solo
dal 10 al 12 luglio. Bonello scrive, dirige, produce, oltre ad
essere autore delle musiche originali e della scenografia, un
viaggio immaginifico tra le paure e i dubbi di un’adolescente,
confinata in casa durante la pandemia di Covid 19. Terzo capitolo
di una trilogia sui giovani iniziata nel 2016 con
Nocturama.
Come nasce Coma
Bertrand Bonello
racconta così la genesi di Coma, che
contiene anche una dedica personale alla figlia Anna, diciottenne
all’epoca delle riprese. “Questo film è nato con due momenti.
La parte iniziale è una lettera rivolta a mia figlia, da cui è nato
il primo cortometraggio. Questo primo cortometraggio mi ha dato poi
la voglia di esplorare ancora più a fondo questa dedica. Grazie ai
mezzi del cinema, ciò mi ha permesso di entrare nella mente di una
giovane diciottenne, che si trova ad affrontare un mondo sempre più
arduo per i nostri giovani. Questa possibilità che mi sono dato, di
entrare nella mente di un giovane, mi ha permesso di esplorare
tantissimi mondi diversi, attraverso associazioni di idee. Mondi
diversi che a un certo punto comunicavano tra loro. Mi ha permesso
anche di provare a capire come funziona il cervello, di esplorare
linguaggi diversi, di passare dai sogni fino agli incubi”.
I giovani, il confinamento durante
la pandemia e il ruolo degli adulti
Coma
riporta lo spettatore al periodo della pandemia e all’idea del
confinamento, sofferto allora soprattutto dai giovani. Mentre
colpisce nel lavoro l’assenza degli adulti. Chiediamo dunque a
Bonello se, a suo modo di vedere, gli adulti
avrebbero potuto fare di più per aiutare i ragazzi a superare quel
momento così critico e cosa possano eventualmente fare ora per
rimediare. “La pandemia, il Covid è stato essenzialmente un
pretesto per me per parlare della libertà e del rapporto degli
umani con la libertà. Col senno di poi, avremmo potuto anche non
partire dal contesto della pandemia per arrivare a trattare questo
tema. Per gli adulti, la pandemia è stato un momento strano, ma per
alcuni può essere stato anche meraviglioso, […] un momento
in cui ritrovare il tempo per noi stessi, un tempo che non c’è mai.
Per i giovani invece, in una fase della loro vita in cui si aprono
al mondo, sono pronti a lanciarsi nel mondo, la pandemia può
essersi rivelata in molti casi, di una violenza estrema,
un’imposizione totale, che li privava di ciò di cui avevano
bisogno, ciò che sognavano e desideravano. Dal punto di vista
politico, non so […] se si poteva fare di più. Penso che,
nel modo che abbiamo di rivolgerci ai nostri giovani, nel modo in
cui li accompagniamo, come genitori, dobbiamo cercare di parlare
loro dei desideri, di quello di cui hanno bisogno e probabilmente
insegnare loro a riaccendere il desiderio e il sogno che gli è
stato tolto”.
Il linguaggio visivo e verbale di
Coma, vario e accattivante
Tante le scelte visive e
linguistiche diverse contenute in Coma. Tra le prime,
animazione, live action, 3D. Bonello ne parla
così: “È vero, ci sono mondi diversi in questo film, declinati
in tantissimi linguaggi diversi. C’è il linguaggio degli
adolescenti, quello che vediamo nelle conversazioni FaceTime tra il
personaggio principale e la sua amica. In quelle conversazioni era
tutto scritto, previsto, senza improvvisazione, ed è un primo tipo
di linguaggio. Poi, c’è il linguaggio molto particolare e studiato
di Patricia Coma, il cui personaggio passa proprio attraverso la
forza della parola, una parola che cambia anche nel corso del film,
pregna di un linguaggio televisivo, del mondo dei mass media, che
poi diventa più filosofico. Infine, quando vengono tolte tutte le
maschere, è un linguaggio più umano, nel momento in cui lei mostra
la sua fragilità. C’è anche un altro tipo di linguaggio, quello
delle barbie, molto diretto, pregno delle caratteristiche
della comunicazione di oggi, dei social network. Lì si parla di
argomenti basici, di vita quotidiana, come l’amore, i
tradimenti”. Dunque, un universo composito, reso efficacemente
sia dal punto di vista visivo, delle immagini, che delle
parole.
Julia Faure e il suo lavoro sul
personaggio di Patricia Coma
Accanto alla protagonista, la
giovane Louise Labeque colpisce la figura
della youtuber Patricia Coma, che dà il titolo al film.
Julia Faure, che le ha dato corpo, descrive così
questo personaggio dalle molteplici sfaccettature: “Con
Bertrand abbiamo lavorato insieme al personaggio in modo abbastanza
semplice. Abbiamo lavorato molto sulla voce, sul tono, a livello
vocale nella costruzione di questo personaggio, perché volevamo
raccontare una figura evocatrice, che ricordasse un po’ il passato,
anche il passato mitico del cinema delle femmes fatales. Volevamo,
però, che fosse allo stesso tempo una figura premonitrice, in grado
di dare messaggi sul futuro, molto inquietanti, una sorta di
oracolo distopico che preannuncia l’apocalisse. Al livello
personale, quello che mi ha interessato particolarmente è il
degrado psichico di un personaggio come questo, che ha vocazione ad
influenzare le menti, le tendenze, le voglie dei giovani, ma che
non ha idea di dove sta andando, non sa rispondere alle proprie
domande ed è ancora più sola della gioventù a cui si
rivolge”.
Coma
arriva nelle sale italiane dal 10 al 12 luglio, prodotto da
Bertrand Bonello e Justin Taurand
e distribuito da Wanted Cinema.
Michael Crichton è
meglio noto per essere stato scrittore di celebri romanzi, tra cui
Jurassic Park, da cui
poi Steven Spielberg avrebbe tratto il
suo celebre film. Oltre alla scrittura di libri, però, Crichton si
è in più occasioni avvicinato al mondo del cinema, sceneggiando e
dirigendo alcuni film. Tra i più celebri si ricorda
Coma profondo, pellicola del 1978
appartenente al sottogenere medical thriller. In esso si
combinano infatti i canoni del thriller con ambientazioni e
dinamiche proprie del mondo medico e da questa unione sono nai film
come Extreme Measures – Soluzioni
estreme ed Effetti
collaterali.
Il film di Crichton è però anche
l’adattamento del romanzo Coma di Robin
Cook, uno dei più importanti esponenti di questa tipologia
di racconto in letteratura. Cook e Crichton si conoscevano sin da
quando studiavano medicina e chirurgia alla Harvard Medical School.
Dopo aver letto, nel 1977, il romanzo dell’amico, il regista si
decise dunque a realizzarne una trasposizione per il cinema,
portando dunque grande schermo un duro racconto di denuncia nei
confronti dei taciuti problemi della sanità statunitense. Benché
egli cercò di non scendere troppo nei dettagli per non spaventare
gli spettatori, l’effetto fu comunque quello.
All’uscita del film, infatti, seguì
una generale e crescente diffidenza nei confronti degli ambienti
ospedalieri. Per chi è alla ricerca di un intenso thriller capace
di provocare emozioni forti e riflessioni, Coma profondo è
ancora oggi un ottimo titolo da recuperare. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Coma profondo: la trama
del film
Protagonista del film è
Susan Wheeler, medico chirurgo presso il moderno
Boston Memorial Hospital, dove lavora anche il suo compagno, il
dottor Mark Bellows. Quando un giorno,
Nancy Freenly, carissima amica di Susan, cade in
coma profondo dopo un intervento apparentemente semplice e muore
dopo pochi giorni, per la dottoressa ha inizio la ricerca di una
verità che le sembra tenuta nascosta. Poco convinta delle
spiegazioni offerte dal gruppo degli anestesisti, Susan inizia
delle indagini personali che lentamente la portano a fare delle
scoperte agghiaccianti.
Oltre a quello di Nancy, sono almeno
una dozzina i casi analoghi verificatisi negli ultimi tempi. A
rendere più misterioso il tutto, vi è il fatto che quanti sono
caduti in questo inspiegabile coma profondo sono legati alla camera
operatoria n. 8. I comatosi, poi, sono tutti stati trasferiti al
Jefferson Institute. Per Susan non ci sono dunque più dubbi che
qualcosa di terribile stia accadendo e per scoprire cosa dovrà
andare fino in fondo alla vicenda, con la consapevolezza di poter
incontrare nemici potenti e di doversi trovare ad andare contro il
proprio codice etico.
Coma profondo: il cast del
film
Nonostante la protagonista del libro
di Cook fosse una donna, i produttori del film volevano cambiare
tale aspetto per rendere protagonista un uomo. Per interpretare
questo si era pensato a Paul Newman, ma Crichton
si oppose fermamente a ciò, ritenendo che se il protagonista fosse
stato un uomo la storia sarebbe divenuta molto più convenzionale.
Per interpretare la dottoressa Susan Wheeler è dunque infine stata
scelta Geneviève Bujold, attrice canadese celebre
per i film Anna dei mille giorni e Corda tesa. Accanto a
lei, nel ruolo del dottor Mark Bellows vi è invece Michael
Douglas.
Il premio Oscar accettò con
entusiasmo di recitare nel progetto, considerandolo la prima volta
in cui gli era stato offerto un film con una buona storia, un buon
cast e un buon regista. In Coma profondo recitano poi
anche Elizabeth Ashley nei panni dell’infermiera
Emerson e Rip Torn in quelli del dottor George,
capo del reparto di anestesia. Lois Chiles ricopre
il ruolo di Nancy Greenly, mentre Tom Selleck è il
paziente di nome Sean Murphy. Questo film ha inoltre rappresentato
il debutto per l’attore Ed Harris, che
compare qui in un ruolo di secondo piano nei panni di uno dei
pazienti dell’ospedale.
Coma profondo: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Coma profondo grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
TV+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 1 giugno alle ore 21:00
sul canale Warner TV.
Com’è bello far l’amore è un film
diretto da Fausto Brizzi e co-sceneggiato dallo stesso Brizzi, da
Andrea Agnello e da Marco Martani, che uscirà nelle sale
cinematografiche il 10 febbraio 2012. E’ stato girato con la
tecnologia 3D ed uscirà in sala in doppia versione 2D e 3D.