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Colman Domingo dirigerà e interpreterà il biopic su Nat King Cole

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È un momento d’oro per l’attore Colman Domingo, fresco di nomination all’Oscar per il film Rustin. Prossimamente lo si ritroverà nei film Il colore viola e Drive-Away Dolls, mentre è di poche ore fa la notizia che è stato scelto per interpretare Joe Jackson nel biopic su Michael Jackson, dal titolo Michael. C’è però ora un nuovo importante progetto nel futuro dell’attore ed è un biopic sul cantante e musicista Nat King Cole. Domingo interpreterà dunque il leggendario Nat King Cole in un film musical tratto da una sceneggiatura da lui stesso co-scritta, come ha appreso Variety in esclusiva, e allo stesso tempo il film rappresenterà il suo debutto alla regia.

Ci sto lavorando in silenzio da qualche anno“, ha dichiarato durante un episodio del Variety Awards Circuit Podcast. “È qualcosa che non vedo l’ora di mettere insieme con alcuni grandi partner“. Non si sa ancora su quale periodo si concentrerà il film di Domingo. Uno dei momenti più significativi della vita di Cole è stato il 10 aprile 1956: mentre si esibiva davanti a un pubblico di soli bianchi a Birmingham, in Alabama, un gruppo di quattro uomini bianchi lo aggredì. Dopo che le autorità arrestarono gli uomini, il cantante tornò sul palco e i membri del pubblico rimasti gli tributarono una standing ovation di 10 minuti.

Cole è stato uno dei musicisti più popolari e influenti del XX secolo. Ha iniziato la sua carriera come vocalist jazz e pop alla fine degli anni ’30, registrando oltre 100 canzoni in cima alle classifiche della storia della musica, in particolare “Unforgettable“, “Smile” e “Let There Be Love“, e vendendo oltre 50 milioni di dischi. Nel 1990 i Grammy Awards hanno conferito a Cole un premio postumo alla carriera e nel 2000 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Raccontare la vita di Cole sarà dunque per Domingo un tassello molto importante nella sua carriera, un’occasione che l’attore sa di dover gestire con grande cura.

Collide: l’action con Felicity Jones e Nicholas Hoult ha una data di uscita

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Deadline ha annunciato che l’action thriler Collide, scritto e diretto dall’inglese Eran Creevy, con protagonisti Felicity Jones e Nicholas Hoult, uscirà il 3 febbraio 2017 nelle sale americane. Il film, recuperato dalla Opern Road Films dopo la bancarotta di Relativity Media, doveva originariamente uscire il 19 agosto, prima di essere spostato a data da destinarsi.

Felicity Jones e Nicholas Hoult interpretano Juliette e Casey, una coppia americana in difficoltà. Juliette deve sottoporsi a un trapianto di rene, Casey è costretto a ritornare al crimine e a ricongiungersi con il suo boss, il tedesco Geran (Ben Kingsley), per realizzare un colpo. Casey dovrà, inoltre, vedersela sulle strade tedesche anche con il boss mafioso rivale incarnato da Anthony Hopkins.

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Collettivo Chiaroscuro: la presentazione al pubblico

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Collettivo Chiaroscuro: la presentazione al pubblico

Un momento di incontro e dialogo tra direttrici e direttori della fotografia di diverse generazioni, tra professionisti del settore e studenti: la presentazione del Collettivo Chiaroscuro, tenutasi la sera di sabato 29 giugno presso Il Lanificio di Roma, è stata questo e molto altro. Una festa dalla grande partecipazione per celebrare la nascita dell’associazione, che ad oggi conta 74 componenti, ma anche un momento utile a condividere i progetti e gli obiettivi che il CCS si propone.

A partire dal più importante, la formazione. Alla serata sono stati infatti presenti gli allievi di alcune delle più illustri scuole di cinema (CSC, Gian Maria Volontè, Roma Film Academy, Rossellini, Rufa, Naba, Shot Academy, IED, LAC – Laboratori d’Arte Cinematografica), a cui ampio spazio è stato dedicato grazie ad un Q&A con alcuni soci, tra cui il Presidentedel Collettivo Chiaroscuro Paolo Carnera, la Vicepresidente Daria D’Antonio, Francesca Amitrano, Emilio Costa, Debora Frizzi, Fabrizio Lucci, Maura Morales, Stefano Paradiso e Sara Purgatorio.

Collettivo Chiaroscuro LOGO

«Una delle ragioni per cui abbiamo fondato il Collettivo Chiaroscuro è per raccontare a voi studenti come siamo riusciti a costruire delle immagini, cosicché possiate imparare più in fretta di noi e diventare delle direttrici e dei direttori della fotografia migliori». Queste le parole di Paolo Carnera, che in più occasioni ha sottolineato quanto sia fondamentale il dialogo con i giovani, una vera e propria mission per l’associazione.

Collettivo Chiaroscuro – CCS: l’associazione dei direttori della fotografia italiani

«Collettivo Chiaroscuro è nato perché c’era un vuoto: non esisteva uno strumento di comunicazione tra di noi. Era fondamentale quindi incontrarsi e conoscersi. Sapevamo meglio quello che facevano i nostri colleghi stranieri rispetto a ciò che facevamo noi. Perciò abbiamo creato un collettivo: perché abbiamo bisogno di una struttura collegiale per lavorare. In quest’ottica infatti non credo di essere un presidente, ma un portavoce. Il trasferimento dell’esperienza è il centro di questo collettivo, sia tra noi colleghi, che con i giovani. La comunicazione è importante anche con i colleghi degli altri reparti, perché l’immagine si costruisce insieme e la collaborazione che c’è sul set deve continuare prima e dopo. Vogliamo inoltre raccontare l’attualità della fotografia italiana: si parla sempre della fotografia del passato, del nostro grande cinema, ma esiste anche il presente. Ed è necessario per creare un ponte verso il futuro. Ma soprattutto il collettivo serve a non restare in silenzio di fronte alla crisi del nostro cinema. Chiaroscuro deve essere un baluardo a difesa del cinema: uniti con i nostri colleghi affinché quest’arte continui ad esistere» dichiara ancora Carnera.

Tanti gli altri argomenti affrontati assieme agli aspiranti professionisti, dalle qualità che deve avere un buon direttore della fotografia al rapporto tra tecnica e sensibilità. Non sono mancati inoltre momenti di riflessione sulla difficoltà delle donne in questo campo, considerata l’attenzione che l’associazione pone e vuole continuare a porre in merito al tema, a partire dalla forte composizione femminile interna al proprio organico.

CCS – FOTO DI GRUPPO – Foto di Pamela Stinga

Giunta la presentazione ufficiale del Collettivo e del suo Manifesto, oltre al Presidente, sono saliti sul palco il Vicepresidente Luca Ciuti, Alessandro Chiodo, Martina Cocco, Stefano De Pieri, Sara Purgatorio e Carlo Rinaldi per illustrare i progetti dell’associazione strutturata fluidamente in diversi gruppi di lavoro, presentare il sito che è un portale ricco di risorse e contributi dei membri del CCS, e raccontare il funzionamento dei profili social e il podcast di Chiaroscuro, già disponibile su Spotify con confronti con i professionisti della categoria.

La serata di presentazione del Collettivo Chiaroscuro, che ha visto in direzione artistica Timoty Aliprandi, uno dei direttori della fotografia del CCS, è stata organizzata anche grazie al prezioso contributo e sostegno degli sponsor, tra cui figurano Adcom, Angénieux, Arri, Canon, Cartoni, Daylight, D-Vision Movie People, Edizioni Artdigiland, Flat Parioli, Fowa, Frame by frame, Kiwii, Leitz, M74, Panalight, Reel One, REC, Sony, TAV (Trans Audio Video).

Collettivo Chiaroscuro, il racconto di Luca Ciuti: scopi e finalità della realtà associativa dei direttori della fotografia italiani

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Si terrà sabato 29 giugno, alla presenza dei membri fondatori, la serata di presentazione ufficiale di Collettivo Chiaroscuro – CCS – The Art of Italian Cinematography and Beyond, associazione di direttori della fotografia italiana che si uniscono per fare squadra e raccontare il loro mestiere. Consapevoli che il cinema è un’arte collettiva, siamo nati con lo scopo di aprire nuovi canali di comunicazione con i nostri colleghi di tutte le altre discipline. Nel percorso che vogliamo intraprendere avvertiamo la necessità di rafforzare il dialogo e le sinergie sia sul piano del linguaggio, sia sui piani della creatività visiva e delle possibilità del racconto.” Si legge così nel manifesto dell’associazione, e noi di Cinefilos.it abbiamo raggiunto al telefono Luca Ciuti, direttore della fotografia e Vicepresidente di Collettivo Chiaroscuro – CCS per farci raccontare la genesi e il futuro di questa avventura.

Luca Ciuti, direttore della fotografia e Vicepresidente di Collettivo Chiaroscuro – CCS

Attivo da vent’anni nel mondo del cinema, della tv, dello spettacolo dal vivo tra Italia e Regno Unito, Ciuti ha illustrato la nascita del collettivo, ma anche quelle che sono le motivazioni, le necessità e le intenzioni di una categoria imprescindibile per la settima arte.

“Il collettivo nasce dalla necessità di tanti direttore della fotografia, che negli anni ci siamo avvicinati e conosciuti. Alcuni di noi durante il lockdown del 2020 abbiamo sfruttato la possibilità del riposo forzato per riunire la maggior parte dei rappresentati di questa categoria in Italia. Eravamo 130 direttori della fotografia nella stessa chiamata zoom! Molti di quelli sono confluiti nel collettivo, grazie a quella prima esperienza di scambio, siamo riusciti a unirci e a trovare un accordo con una serie di agenzie di rappresentazione di categoria che hanno deciso di rappresentarci. La cosa è inedita in Italia ed è stata possibile perché alcuni di noi, compreso me, abbiamo vissuto all’estero e rientrando qui abbiamo trovato difficoltà a confrontarci con un mercato in cui bisognava fare sempre un gioco a ribasso. È un problema quando il tuo lavoro è anche la tua passione, ti senti messo alle strette. Ma questa esperienza ci ha dato forza e ci ha fatto capire che avevamo bisogno di fare squadra.”

Un’idea nata nell’inattività del primo lockdown

Dal primo incontro in lockdown sono stati fatti poi passi da gigante: un nucleo di circa trenta membri ha cominciato a costruire l’idea di un’associazione che avesse nel nome la parola “collettivo”. “Volevamo dare un’idea molto precisa – spiega Luca CiutiNon volevamo appoggiarci esclusivamente sulla forza dei membri più conosciuti e famosi, ma anche aprirci a tante altre realtà. Ci sono tantissimi colleghi bravissimi di ogni genere e età che lavorano nel tessuto industriale italiano, che realizzano tanti bei prodotti e progetti, dal più commerciale al più artistico, che meritano visibilità.”

Luca Ciuti – Foto di Arianna Genghini

Uno scambio di esperienze

Un primo scopo del Collettivo Chiaroscuro – CCS  è quindi lo scambio, a qualsiasi livello, di esperienze tra colleghi. Ma anche la formazione avrà un ruolo importante nel futuro dell’associazione. “Vogliamo crescere insieme, fare formazione per i soci e per chi non appartiene al gruppo. Organizzare masterclass, poter permettere a tutti i soci di condividere il sapere, ma anche una necessità di cominciare a parlarsi in maniera continuativa. Per una questione legata alla natura del lavoro, le strade dei direttori della fotografia non si incrociano quasi mai, noi vogliamo creare una comunicazione” ha dichiarato Luca Ciuti.

L’associazionismo di categoria all’estero, in Europa, è molto forte, e l’intenzione e di replicare quel modello anche per l’Italia, dove fino a qualche tempo fa si immaginava un mondo chiuso su se stesso: “La mentalità si sta evolvendo e si sta avendo un ricambio generazionale. Abbiamo cominciato a cambiare rotta. Viviamo in una società in cui ci si basa spesso sulla gerarchia, sicuramente è una realtà, ma, ad esempio, il nostro Presidente, Paolo Carnera, un gigante dalla carriera lunghissima, ha atteggiamento diverso, è una grandissimo professionista con un talento incredibile che professionalmente ha sempre saputo rinnovarsi e stare al passo con i tempi.

Paolo ci tiene ad avere un rapporto con i giovani, mentre i racconti del centro sperimentale che ho frequentato dicevano una cosa diversa: i grandi maestri erano distanti dai giovani perché avevano paura di essere scavalcati, ma è un falso mito! Se condivido il mio sapere con gli altri posso solo fare del bene, non esiste che gli altri mi rubino il lavoro per questo. Il lavoro di direttore della fotografia per natura possiede una componente discrezionale e artistica che non si può “rubare”, il resto è tecnica, e si impara. Se non hai una verve artistica personale diventi un bravo artigiano, ma difficilmente sei un artista con una personalità.”

Luca Ciuti – Foto di Stefano Sacchi

Creare una narrazione legata ai direttori della fotografia

Un altro scopo del Collettivo Chiaroscuro – CCS è creare una narrazione introno a questa professione: All’interno del collettivo ci siamo divisi i compiti e io ho l’onere di gestire il gruppo della comunicazione anche attraverso la gestione del sito. Sentivo la necessità di creare un portale che diventasse un riferimento della direzione della fotografia in Italia, ho sempre sentito la mancanza di una letteratura e di una narrativa che raccontasse il nostro mestiere. Se sei anglosassone, francese, hai la possibilità di accedere al sapere attraverso pubblicazioni e siti che da noi non esistono. Ci sono alcuni articoli qua e là e sono sempre legati a brand o compagnie di prodotti. Noi stiamo cercando di fare questo adesso, creare una narrazione” chiarisce Luca Ciuti, per poi addentrarsi nel dettaglio.

“Ad esempio: Paolo (Carnera) fa dei film bellissimi ma è difficile trovare articoli in cui gli viene chiesto come lavora. Magari ci sono dei brand che offrono al direttore della fotografia delle attrezzature e quindi vogliono parlare di quei prodotto, lenti, luci o camere. Ma in questo tipo di articoli manca la componente artistica del lavoro. Secondo noi, è giusto che si sappia come ci si approccia a questo mestiere, è giusto che gli studenti sappiano com’è l’interno dell’industria del Paese in cui vivono. Abbiamo deciso di investire tanto nella comunicazione e nella narrazione del nostro lavoro.”

In Italia manca una letteratura relativa alla direzione della fotografia

La missione principale è dunque creare una letteratura intorno al lavoro di direttore della fotografia: “‘Vogliamo darci e aprirci agli altri. Non vogliamo nasconderci, stare all’interno di un luogo chiuso, vogliamo poterci interfacciare con gli altri, con i collaboratori degli altri reparti, vogliamo fare rete. C’è una grande voglia di condivisione: quando abbiamo fondato l’associazione eravamo 27, dopo un mese eravamo già saliti a 60, ora siamo 74 direttori della fotografia, tutti attivi, e abbiamo altri nomi che vogliono associarsi. A dicembre scorso ci siamo incontrati per un aperitivo, eravamo circa 50 persone e io non ho mai visto così tanti DOP tutti insieme: avevo davanti a me la storia del cinema italiano e accanto a loro, giovanissimi che sono alle prime armi, e tutti si trattavano da pari. Tutti erano accessibili e desiderosi di condividere, ognuno di noi ha portato le proprie esperienze.”

L’ultima edizione dei David di Donatello, in cui i direttori della fotografia, ma anche costumisti, scenografi e tutti gli altri mestieri del cinema sono stati premiati lontani dalla platea e dal calore dei loro colleghi, ci ha dato forse il polso della situazione: è possibile che proprio la mancanza di racconto e letteratura rispetto alla direzione della fotografia e alle altre eccellenze che contribuiscono in maniera fondamentale e creare un film (o una qualsiasi altra opera audiovisiva), abbia contribuito a pensare che fosse una buona idea premiare i mestieri del cinema lontani dal palcoscenico principale, insieme a registi e attori?

Luca Ciuti – Foto di Arianna Genghini

Luca Ciuti: “L’assenza di narrazione produce un vuoto”

“È esattamente questo il punto – secondo Luca Ciuti – ho sempre sostenuto che in Italia ci sia stata una sorta di distrazione nei confronti delle professioni dovuta alla carenza di letteratura. Io sono un allievo di Giuseppe Rotunno, un mito, un maestro assoluto, mi ha insegnato tutto quello che so, è giustissimo parlare di lui, così come, ad esempio, di Vittorio Storaro. Sono i massimi esponenti della fotografia italiana, dei geni, ma negli anni sono cresciute tante altre generazioni di DOP, sono stati fatti tantissimi altri bei film, magari non tutti sono arrivati all’Oscar, ma il valore c’è sempre stato in maniera continuativa – prosegue Ciuti – Agli occhi del pubblico è come se avessimo perso importanza, perché nessuno ci racconta. L’assenza di narrazione produce un vuoto, e il vuoto produce indifferenza. Noi vogliamo colmare questo vuoto con una narrazione su di noi nella contemporaneità.”

C’è tanto da raccontare…

C’è tanto da raccontare, perché ogni tipo di situazione che i DOP illuminano (spot, film, concerto, serie tv, spettacolo dal vivo) è una storia diversa. Lo scopo del collettivo è evidentemente legato pure a questo aspetto di narrazione. Così, il sito del Collettivo Chiaroscuro – CCS servirà anche a questo, sarà una rappresentazione personalizzata dei membri, in cui ognuno avrà uno spazio, una scheda personale, con lavori svolti e contatti disponibili, per essere visibile, riconosciuto e raccontato.

“The Art of Italian Cinematography and Beyond non è solo uno slogan, ma un impegno a superare i confini tradizionali della nostra arte, esplorare nuove frontiere e abbracciare il futuro del cinema.”

Collettivo Chiaroscuro – CCS: l’associazione dei direttori della fotografia italiani

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Siamo lieti di annunciare l’arrivo della presentazione ufficiale di Collettivo Chiaroscuro – CCS, che si terrà la sera di Sabato 29 giugno presso Il Lanificio di Roma in occasione di un evento promosso dai membri del collettivo.

Collettivo Chiaroscuro è stato fondato all’inizio del 2024 da un gruppo di autrici e autori della fotografia italiani con la volontà di costruire un luogo di dialogo sul presente e il futuro della nostra cinematografia. Oggi il Collettivo Chiaroscuro è composto da 74 direttrici e direttori della fotografia di generazioni diverse, con una significativa presenza di giovani e una forte componente femminile. Collettivo Chiaroscuro è al tempo stesso un’associazione e un luogo di scambio di esperienze, di trasmissione dei saperi e delle conoscenze, nonché di sperimentazione sull’immagine cinematografica. Il nostro intento è dimostrarci aperti a tutti i colleghi italiani e stranieri, con la volontà di contribuire poi alla formazione di nuovi talenti.

La serata si articolerà in più momenti, a partire dall’accoglienza dei soci, per passare quindi a un’importante fase di dialogo con le studentesse e gli studenti delle scuole di cinema, che incontreremo pubblicamente per la prima volta, con infine l’esposizione del Manifesto e degli obiettivi di Collettivo Chiaroscuro ai nostri ospiti, associazioni, direttori della fotografia, sponsor, amici e professionisti del settore.

Consapevoli che il cinema è un’arte collettiva, siamo nati con lo scopo di aprire nuovi canali di comunicazione con i nostri colleghi di tutte le altre discipline. Nel percorso che vogliamo intraprendere avvertiamo la necessità di rafforzare il dialogo e le sinergie sia sul piano del linguaggio, sia sui piani della creatività visiva e delle possibilità del racconto.

Chiaroscuro si propone di agire attraverso la continua rottura degli schemi tradizionali, sfruttando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e stimolando la ricerca attraverso un costante scambio di informazioni con industrie, laboratori, fornitori di materiale tecnico e studi di effetti visivi. Vogliamo anche praticare un continuo approfondimento culturale e artistico, mantenendo uno sguardo aperto sia alla grande tradizione del nostro passato, sia alle molteplici esperienze delle cinematografie di tutto il mondo.

The Art of Italian Cinematography and Beyond non è solo uno slogan, ma un impegno a superare i confini tradizionali della nostra arte, esplorare nuove frontiere e abbracciare il futuro del cinema.

LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE E DEI DUE VICEPRESIDENTI:

Daria D’Antonio (Vicepresidente)

«Spero che con il tempo il nostro collettivo possa diventare sempre di più un luogo di scambio, confronto e sperimentazione aperto alle colleghe e ai colleghi di tutte le generazioni. Condividere le esperienze e le conoscenze arricchirà e migliorerà il nostro lavoro»

Luca Ciuti (Vicepresidente)

«Collettivo Chiaroscuro è un gruppo di direttrici e direttori della fotografia che si sono uniti spinti dalla volontà di confrontarsi, parlare e raccontarsi tra loro e con il mondo esteriore, per dare sfogo a quella voglia di scambio di conoscenze e di esperienze di tutti e per tutti, con la volontà di offrire spazio e ascolto a ognuno indipendentemente dal genere, età ed esperienza».

Paolo Carnera (Presidente)

«Abbiamo fondato il Collettivo per colmare il vuoto di comunicazione tra colleghi autrici e autori della fotografia italiani, per rappresentare la fotografia cinematografica italiana contemporanea, per parlare con i giovani e progettare il futuro, per essere pronti ad affrontare ogni sfida cinematografica italiana e internazionale».

Collective è il vincitore del Premio LUX del Pubblico 2021

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Collective è il vincitore del Premio LUX del Pubblico 2021

Dopo il tour europeo che ha previsto anche proiezioni virtuali e Q&A live con i registi, e dopo la Settimana del pubblico del Premio LUX (10-16 maggio) che ha offerto la possibilità di guardare i film nominati online, i voti degli spettatori europei e dei membri del Parlamento Europeo sono stati sommati: con una cerimonia che si è tenuta nel corso di una sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo (Francia) il Presidente del Parlamento Europeo, David Maria Sassoli, ha annunciato il film vincitore di fronte ai membri del Parlamento, ai partner invitati e ai rappresentati dei film nominati Bartosz Bielenia, protagonista di CORPUS CHRISTI, Kasper Dissing, produttore di UN ALTRO GIRO, e Alexander Nanau, regista di COLLECTIVE.

Nel corso della premiazione, il regista Alexandr Nanau ha dichiarato che il premio va innanzitutto alle vittime e alle loro famiglie, ancora in attesa di un riconoscimento ufficiale da parte della Romania. Il premio, ha detto, serve a ribadire che “vogliamo combattere la corruzione e vogliamo una stampa libera”

Il Premio LUX del Pubblico unisce i voti del pubblico e dei membri del Parlamento. E’ promosso dalla European Film Academy e dal Parlamento Europeo, in partnership con la Commissione Europea e Europa Cinema.

Collateral: trama, cast e curiosità sul film con Tom Cruise

Collateral: trama, cast e curiosità sul film con Tom Cruise

Considerato uno dei maestri del moderno cinema d’azione e neo noir, Michael Mann ha negli anni firmato celebri film come Heat – La sfida e Nemico pubblico. Uno dei suoi titoli più apprezzati è però Collateral, diretto nel 2004 a partire da una sceneggiatura di Stuart Beattie. Si tratta di un teso thriller notturno, dove la vita di due personaggi è destinata ad intrecciarsi in modo imprevedibile, dando vita ad un pericoloso gioco tra la vita e la morte. Presentato fuori concorso alla 61ᵃ Mostra di Venezia, il film riscosse ampi consensi e venendo elogiato come uno dei migliori del suo anno.

La storia qui narrata prende vita da una suggestione avuta da Beattie mentre si trovava ad essere passeggero di un taxi. Da qui prese infatti vita la situazione che vede un autista di tale mezzo alle prese con quello che si rivela essere un pericoloso serial killer. Dopo anni di tentativi, lo sceneggiatore è infine riuscito a veder realizzata la sua idea. Dar forma al film non è però stata impresa da poco. Essendo interamente ambientato di notte, ha infatti richiesto che le riprese si svolgessero soltanto dopo il calar del sole e prima del suo sorgere. Il regista ha inoltre scelto di utilizzare appositi filtri per far guadagnare alla pellicola un’atmosfera particolarmente cupa.

Con questo film Mann ha inoltre sperimentato l’utilizzo di riprese in digitale, donandogli solo in seguito il suo aspetto di vecchia pellicola di celluloide granulosa. Nominato poi a due premi Oscar, Collateral è ancora oggi considerato uno dei thriller migliori dal nuovo millennio ad oggi. Una storia ricca di tensione e colpi di scena, con grandi personaggi affidati a grandi attori e una regia quantomai impeccabile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Collateral

La vicenda qui narrata si svolge nella notturna Los Angeles, dove per l’autista di taxi Max Durocher sembra essere una giornata lavorativa come un’altra. Dopo aver avuto come passeggera la procuratrice distrettuale Annie, dalla quale riesce ad ottenere il suo numero, egli si ritrova ingaggiato da un misterioso passeggero di nome Vincent, il quale lo paga affinché Max lo porti in giro per tutto il resto della notte. Allettato dai soldi offertigli, il taxista accetta ben volentieri, salvo poi pentirsene amaramente. Ben presto, infatti, scoprirà che quello seduto dietro di lui è un pericoloso sicario, che nel corso della notte dovrà uccidere una serie di persone.

Si tratta di testimoni collegati ad un’inchiesta su un gruppo di narcotrafficanti, e Vincent ha il compito di impedire che questi parlino di ciò che sanno. Max si ritrova così ostaggio del killer, divenendo involontariamente anche suo complice. Allertata la polizia, sul caso inizierà ad investigare il detective Fanning, ma nell’attesa di soccorsi lo sfortunato autista si troverà a dover gestire da solo quella situazione. Dissuadere Vincent dal compiere ciò che deve sembra impossibile, e per sopravvivere egli dovrà allora ricorrere a mezzi estremi e imprevedibili.

Collateral cast

Collateral: il cast del film

Come precedentemente affermato, tra i maggiori pregi del film vi sono le intense interpretazioni degli attori coinvolti. A ricoprire il ruolo del sicario Vincent vi è l’attore Tom Cruise. Consapevole della capacità del suo personaggio di risultare estremamente anonimo e dimenticabile agli occhi degli altri, l’attore ha deciso di prepararsi al ruolo fingendosi postino per circa un mese. Grazie al trucco previsto per Vincent, questi è riuscito a passare del tutto inosservato, senza essere mai riconosciuto. Egli si è inoltre sottoposto ad un intensivo addestramento per imparare a maneggiare nel modo più realistico possibile diverse armi da fuoco. Accanto a lui, nel ruolo del detective Fanning vi è invece Mark Ruffalo, il quale allo stesso modo si esercitato nell’utilizzo dell’armi, al fine di risultare un poliziotto più credibile.

L’attore Jamie Foxx dà invece vita al taxista Max, un ruolo per il quale si è preparato lavorando per la compagnia di trasporti pubblici di Los Angeles. Ha così avuto modo di imparare ad essere un autista particolarmente convincente. Per la sua interpretazione, infatti, è in seguito stato nominato al premio Oscar come miglior attore non protagonista. Jada Pinkett Smith interpreta la procuratrice Annie, costruendo questa grazie alla frequentazione di alcuni veri avvocati, dai quali ha potuto apprendere le caratteristiche del mestiere. Nel film sono poi presenti gli attori Javier Bardem nei panni dello spacciatore Felix, un ruolo che gli ha richiesto solo due giorni di riprese, e Peter Berg in quelli di Richard Weidner.

Collateral: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Collateral è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 24 ottobre alle ore 21:225 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

Collateral: la spiegazione del finale del film con Tom Cruise

Collateral: la spiegazione del finale del film con Tom Cruise

Dimenticate tutto ciò che pensate di sapere su Collateral di Michael Mann e consideratelo un film sulla cultura del lavoro e sulla vita del XXI secolo, inquadrato attraverso la lente della guida dei taxi e dell’omicidio su commissione. Attraverso questa lettura, il titolo può essere inteso come un riferimento agli esseri umani come danni collaterali. Mann ha esplorato un tema simile in Insider – Dietro la verità, un film candidato a sette premi Oscar che racconta di un informatore che smaschera un’azienda produttrice di tabacco per aver reso le sue sigarette volutamente più coinvolgenti.

In Collateral, lui e lo sceneggiatore Stuart Beattie hanno semplicemente affrontato la questione in modo più indiretto e orientato all’azione. La trama è abbastanza facile da seguire e da descrivere: il killer Vincent (Tom Cruise) costringe il tassista Max (Jamie Foxx) a portarlo in giro per Los Angeles di notte mentre cancella i nomi dalla sua lista di omicidi da compiere. Dal punto di vista tematico, però, il film possiede molto di più. Vale dunque la pena di riesaminarlo con un’interpretazione più profonda in mente, in quanto si tratta di un film con molto sottotesto.

Emerge nei dialoghi, nei ruoli dei personaggi e nei colpi di scena della trama: tutti elementi che vanno nella direzione di un esame metaforico del fallimento del sogno americano per gli individui della classe operaia come Max, e della potenziale rottura dell’ordine sociale per mano di professionisti dai colletti morali grigi come Vincent. Collateral ha però anche altri due personaggi chiave: il procuratore federale Annie (Jada Pinkett Smith) e il detective della polizia di Los Angeles Ray (Mark Ruffalo). Annie e Ray rappresentano la legge e l’ordine, che Vincent minaccia con una risolutezza pari a quella del suo abito e dei suoi capelli.

La spiegazione del finale del film

Collateral entra nel suo terzo atto con un incidente d’auto. Dopo aver girato con lui tutta la notte, uccidendo persone, Vincent ha messo sottosopra l’intera vita e la visione del mondo di Max, così Max ricambia il favore passando con il rosso e ribaltando il taxi. A spingere Max al punto di rottura è il monologo che Vincent pronuncia poco prima, in cui smonta il sogno di Max di possedere un giorno la sua azienda, la Island Limos. All’inizio del film, abbiamo visto come Max tenesse una cartolina di un’isola tropicale nell’aletta parasole sopra il suo posto di guida.

È la classica immagine che un impiegato potrebbe avere sul calendario a muro per ispirarsi durante le fatiche del lavoro. L’ufficio di Max, per così dire, è un ufficio su ruote. Il suo è un lavoro mobile, o a distanza, prima che fosse di moda. Uscito nel 2004, Collateral pone Max come il volto del secolo a venire, qualcuno il cui lavoro non prevede pensione o sussidi sanitari e il cui capo è solo una voce alla radio, fin troppo pronta a “estorcere un lavoratore”, come dice Vincent. Vincent suggerisce di sindacalizzare, ma Max si dice che questo lavoro è temporaneo.

L’unico problema è che lo fa da 12 anni. Questo lo lascia bloccato in una routine in cui non fa altro che parlare del suo sogno ad altre persone. Con Annie instaura un buon rapporto, per cui è disposto a condividerlo con lei e le regala persino la cartolina, che lo lascia con il biglietto da visita di lei al suo posto. Tuttavia, con Vincent, Max è più cauto, forse perché Vincent riesce a vedere attraverso tutte le sue sciocchezze da eterno sognatore.

Tom Cruise in Collateral
Tom Cruise in Collateral © TM &2004 Dreamworks Productions, LLC. All Rights Reserved.

Nessuno si conosce

Foxx ha vinto l’Oscar come miglior attore per la sua interpretazione nel 2004 in Ray, ma ha anche ricevuto una nomination come miglior attore non protagonista per il suo ruolo di Max in Collateral. In un certo senso, Max è un personaggio più comprensibile perché è un uomo comune, non un vero e proprio genio della musica. Lo stesso si potrebbe dire di uno dei bersagli di Vincent, il proprietario di un jazz club di nome Daniel (Barry Shabaka Henley), che ha conosciuto Miles Davis e ha trascorso la notte più bella della sua vita suonando con lui, prima di essere arruolato in guerra e veder naufragare il suo sogno di diventare un musicista.

A sentire Ida (Irma P. Hall), la madre di Max, lui sta già vivendo il suo sogno. Lei pensa che lui abbia messo in piedi la sua società di limousine e porti in giro persone famose, perché questa è l’immagine che lui le lascia trarre dalle loro interazioni. “Max non ha mai avuto molti amici”, rivela Ida a Vincent in ospedale. “Parla sempre con se stesso allo specchio. È malsano”. Anche se la cultura di Internet non era ancora onnipresente e la tecnologia che vediamo in Collateral è quella dei telefoni cellulari e delle chiavette.

Questo lato del carattere di Max ha in qualche modo anticipato l’ascesa dei social media e la tendenza delle persone a curare pubblicamente il proprio io per un pubblico attento che può esistere o meno. Parlando dell’area della Grande Los Angeles come microcosmo del Paese, Max dice: “17 milioni di persone… e nessuno si conosce”. Vede il mondo cambiare e dice: “Dobbiamo trarne il meglio, improvvisare, adattarci all’ambiente”. Tuttavia, la sua idea di ciò consiste nell’eseguire freddamente i compiti e le persone.

L’illusione del progresso

Nel corso di Collateral, vediamo Max entrare in contatto con il Vincent che è in lui, riutilizzando le battute che ha sentito dal personaggio di Cruise per farsi valere. All’inizio, quando Vincent dice a Max: “Sei uno di quei ragazzi che fanno invece di parlare”, c’è una punta di scherno, perché sappiamo che questo non è vero per Max. Aspettando che le stelle si allineino e che tutto sia “perfetto”, Max è diventato uno dei plebei descritti da Vincent che, dopo oltre dieci anni, è ancora bloccato nello “stesso lavoro, stesso posto, stessa routine”.

Anche se è sempre in movimento, sempre in movimento, sempre al lavoro, Max in realtà sta solo girando in tondo per Los Angeles, senza fare progressi nel suo sogno. Questo è ciò che porta Vincent a vestirlo finalmente prima che Collateral esca dal taxi per due persone, dove Max lo accompagna in giro, e passi al sistema di trasporto di massa della metropolitana, dove entrambi sono passeggeri. Per Max, è una devastante sconfitta personale quando Vincent dice:

Un giorno. Un giorno il mio sogno si realizzerà. Una notte ti sveglierai e scoprirai che non è mai successo. Tutto si è rivoltato contro di te, e non lo farà mai. Improvvisamente, sarai vecchio. Non è successo e non succederà mai. Perché tanto non l’avreste mai fatto. Lo relegherete nella memoria e poi vi rilasserete nel vostro lettino Barca, ipnotizzati dalla TV diurna per il resto della vostra vita. Non parlarmi di omicidio. È bastato un anticipo su una Lincoln Town Car. O quella ragazza. Non puoi nemmeno chiamare quella ragazza. Che c***o ci fai ancora alla guida di un taxi?”.

Jamie Foxx in Collateral
Jamie Foxx in Collateral © 2003 Dreamworks Productions, LLC. All Rights Reserved.

Quando il successo supera l’umanità

Descritto in vari modi come “sociopatico cazzuto” e “superassassino mangiatore di carne”, Vincent rappresenta il professionista orientato all’obiettivo, spinto a raggiungere il successo a prescindere da chi lo ferisce. Le ultime parole che escono dalla sua bocca prima che Max lo superi improbabilmente alla fine di Collateral sono: “Lo faccio per vivere”. Fino alla fine, Vincent è concentrato sul suo lavoro, escludendo tutto il resto, persino l’empatia umana di base. Per sua stessa ammissione, è “indifferente” alle condizioni degli altri.

Come osserva Max, a Vincent mancano “le parti standard che dovrebbero essere presenti nelle persone”. È un lavoratore a contratto, un assassino, che opera nel settore privato e non riceve alcun congedo per malattia retribuito. “Non conosco le persone”, afferma Vincent. Il suo attuale capo, Felix Reyes-Torrena (Javier Bardem), non sa nemmeno che aspetto abbia. Non hanno mai avuto una conversazione faccia a faccia, il che permette a Max di fingersi Vincent e di opporsi a un altro capo che è pronto ad eliminare il suo dipendente non appena quest’ultimo gli sottopone un problema.

Il problema è che Vincent ha perso la sua lista, tutte le informazioni sui suoi obiettivi, grazie a Max che l’ha gettata dal lato di un ponte pedonale sull’autostrada. Poiché Vincent è solo un appaltatore indipendente e non un vero e proprio dipendente, Reyes-Torrena si aspetta che risolva le cose da solo. Il destino di Vincent è preannunciato all’inizio di Collateral con l’aneddoto che condivide su un tizio che è morto in metropolitana e ha girato per sei ore prima che qualcuno se ne accorgesse. Questo avviene subito dopo aver definito Los Angeles “troppo estesa, disconnessa”, una frase che potrebbe tranquillamente riferirsi alla società moderna in generale.

La società e l’individuo

Con i suoi capelli cotonati e il pizzetto, il personaggio di Ruffalo, Ray, sembra quasi una copia di un altro film di Mann. Collateral lo costruisce come un raggio di speranza e si pensa che stia per arrivare in soccorso, ma invece la sua morte diventa il momento ‘All Is Lost’ della sceneggiatura. Per Vincent, un personaggio motivato dal successo a scapito della vita umana, questo ragazzo con un distintivo viene a malapena considerato. Ecco perché spara a Ray come se nulla fosse, come se volesse infrangere casualmente l’intera legge nella forma di un solo uomo.

Che cos’è la morte di una persona rispetto al genocidio del Ruanda e ai sei miliardi di persone sul pianeta? Questa è la mentalità che Vincent porta con sé negli uffici del Procuratore degli Stati Uniti alla fine di Collateral. La sua presenza lì mette in pericolo il tessuto stesso della società. Max può vedere il crollo in tempo reale; è al telefono con l’ultimo obiettivo a sorpresa di Max, Annie, e guarda Vincent che la cerca attraverso le finestre. Solo quando Max si fa avanti e il sognatore entra in azione, riesce a evitare la morte di Annie e la sua.

In Collateral la macchina da presa assume spesso una prospettiva divina, guardando dal cielo notturno il taxi di Max mentre si muove per le strade. La legge non salverà la situazione laggiù; è troppo facile infrangerla. E come vediamo in Collateral, suonare il clacson per chiedere aiuto attira solo l’attenzione dei rapinatori. “Consolati sapendo che non hai mai avuto scelta”, gli dice Vincent. Eppure, alla fine, Max ha una scelta. Può essere il cambiamento che vuole vedere. In Collateral, la responsabilità di far ripartire il proprio sogno e di preservare l’ordine non ricade su forze esterne o istituzioni, ma sull’individuo.

Collateral Beauty: trama, cast e significato del film

Collateral Beauty: trama, cast e significato del film

Uno dei temi più delicati che si possano affrontare nel mondo del cinema è certamente quello dell’elaborazione del lutto. Ognuno si relaziona con un evento drammatico come questo in modi sempre differenti, ma ciò che accomuna tutti è il senso di smarrimento e la rabbia che si generano nel proprio animo. Nel 2016 due film in particolare si sono dedicati a tale argomento: Manchester by the Sea e Collateral Beauty (qui la recensione). Se il primo affronta il tema in modo particolarmente delicato e intimista, il secondo è invece un racconto che sfocia nel fantastico, affrontando il tutto da un punto di vista magico.

Diretto da David Frankel, noto per film come Il diavolo veste Prada e Io & Marley, il film è inoltre a suo modo una rielaborazione del Canto di Natale di Charles Dickens. Le figure dei tre fantasmi del Natale presente in quel racconto vengono qui rielaborate per assumere nuovi significati, più confacenti al tema del film. Da ciò prende dunque vita un film corale dove ogni personaggio è strettamente legato agli altri. Collateral Beauty, in realtà, non ha trovato pareri critici favorevoli al momento della sua uscita, specialmente per via di alcune banalità narrative che svalutano in parte l’intero film.

Per chi però apprezza storie strappa lacrime, sono questi difetti su cui si potrà chiudere un occhio e la presenza di un ricco cast di star di Hollywood aiuta a far ciò. Pur al netto dei suoi difetti, Collateral Beauty è un film da scoprire se si è in cerca di emozioni forti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al significato del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Collateral Beauty: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Howard Inlet, direttore di un azienda pubblicitaria, profondamente depresso a causa della perdita prematura di sua figlia. Whit, Claire e Simon, suoi amici e collaboratori capiscono che il suo stato d’animo sta diventando un problema per l’azienda: dopo aver perso sua figlia, a Howard non importa perdere tutto il resto. Gli amici per questo, assumono un’investigatrice privata per capire cosa l’amico stia passando e cercare di aiutarlo. Quest’ultima, Sally scopre che l’uomo invia strane lettere indirizzate ad “Amore”, “Tempo” e “Morte”. Superato lo sconcerto, decidono di assumere attori che incarnino questi stati d’animo per organizzare incontri con Howard e rispondere agli interrogativi presenti nelle sue lettere. Intanto Howard decide di frequentare un gruppo di sostegno e conosce Madeleine, che ha a sua volta perso una figlia.

Ad interpretare il protagonista Howard Inlet vi è l’attore Will Smith, subentrato a Hugh Jackman, prima scelta dei produttori. Per Smith questo è stato un film estremamente importante, poiché lo ha aiutato a relazionarsi meglio con la morte del padre, avvenuta in quello stesso periodo. Accanto a lui, nel ruolo di Madeleine vi è invece l’attrice Naomie Harris, la quale ha ricevuto diversi riconoscimenti per questa sua interpretazione. Ad interpretare Whit, Claire e Simon, i colleghi di Howard, vi sono invece gli attori Edward Norton, Michael Peña e Kate Winslet. L’attrice Keira Knightley interpreta Aimee Moore, alias Amore, Helen Mirren è Brigitte, alias Morte, e Jacob Latimore è Raffi, alias Tempo. I tre attori si sono preparati ai rispettivi ruoli ricercando il modo più ideale per caratterizzare i concetti che rappresentano.

Collateral Beauty frasi

Collateral Beauty: il significato del film

Con “bellezza collaterale” si intende sottolineare quel qualcosa di bello e positivo presente anche nei momenti di maggior sofferenza. Si tratta di una bellezza che si genera per caso ne contesti negativi e che se colta può alleviare il peso di chi è afflitto dal dolore. La bellezza collaterale, però, non è facile da notare e spesso si tende dunque a concentrarsi solo sugli aspetti negativi e a guardare il tutto attraverso questo filtro distorto. Tutto ciò viene spiegato all’interno di Collateral Beauty, dove il protagonista è appunto afflitto da un dolore indicibile come quello della perdita della figlia piccola. Per permettergli di superare questo stato di negatività, i suoi colleghi lo aiutano dunque a trovare il modo di vedere anche la bellezza collaterale.

Attraverso il dialogo e con lo scontro con Amore, Tempo e Morte, Howard impara dunque ad elaborare quel dolore e a reagire contro di esso. Ciò che per il protagonista è importante capire è di come anche nel tragico evento capitatogli si può ritrovare qualcosa di buono a cui aggrapparsi per andare avanti. Questo buono, nello specifico di Howard, è il realizzare che pur nella sua breve vita sua figlia è stata felice, ha avuto due genitori che l’hanno amata e le hanno donato tutto ciò di cui aveva bisogno. Il ricordo della felicità della bambina è dunque ciò che aiuta Howard ad andare avanti, vivendo anche per lei e non gettando via la propria esistenza come stava facendo. Allo stesso modo, tutti gli altri personaggi troveranno nella loro fonte di dolore anche la possibilità di nuova gioia.

Collateral Beauty: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Collateral Beauty è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 28 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • La cosa importante è cogliere la bellezza collaterale che è il legame profondo con tutte le cose. (Madeleine)
  • Desideriamo l’amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte. (Howard)
  • Io sono l’Amore… Non cercare di vivere senza di me! (Aimee Moore)
  • Io sono il Tempo! Sono un regalo! E tu lo butti via! (Raffi)
  • La gente scrive continuamente all’universo. Quasi nessuno riceve risposte personali. Ma tu sì! (Brigitte)

Fonte: IMDb

Collateral Beauty: trailer italiano del film con Will Smith

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Collateral Beauty: trailer italiano del film con Will Smith

La Warner Bros Italia ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Collateral Beauty,  il nuovo film di David Frankel al cinema da gennaio 2017. Nel cast di Collateral Beauty protagonisti Will Smith, Edward Norton, Keira Knightley, Michael Peña, Naomie Harris, Jacob Latimore, il premio Oscar Kate Winslet e il premio Oscar Helen Mirren.

Collateral Beauty: il primo trailer in inglese

Il cast del film comprende Will Smith, Edward Norton, Keira Knightley, Michael Peña, Naomie Harris, Jacob Latimore, Kate Winslet e Helen Mirren. La regia è stata affidata a  David Frankel.

Collateral Beauty castIl dramma, co-prodotto e co-finanziato da Village Roadshow, racconta la storia di un manager pubblicitario di New York (Smith) che cade in depressione a seguito di una pesante tragedia. Per aiutarlo a riprendersi, i suoi colleghi pensano a un piano decisamente non convenzionale, i cui effetti sul protagonista risulteranno imprevedibili e inaspettati.

Collateral Beauty uscirà negli Stati Uniti il 16 dicembre 2016,in contemporanea con Rogue One – A Star Wars Story, atteso primo spin-off della saga di Star Wars con protagonista la candidata all’Oscar Felicity Jones.

Collateral Beauty: trailer e teaser poster in italiano con Will Smith

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La Warner Bros Italia ha diffuso il primo trailer italiano di Collateral Beauty, il nuovo film diretto da David Frankel, regista de Il Diavolo Veste Prada. Nel cast del film vediamo protagonista Will Smith, affiancato da volti noti e amati del cinema mondiale, da Helen Mirren e Edward Norton, passando per Keira Knightley e Kate Winslet.

Ecco il trailer e a seguire il teaser poster:

Collateral beauty poster teaser

Will Smith nella prima foto ufficiale di Collateral Beauty

Il cast del film comprende Will Smith, Edward Norton, Keira Knightley, Michael Peña, Naomie Harris, Jacob Latimore, Kate Winslet e Helen Mirren. La regia è stata affidata a  David Frankel.

Il dramma, co-prodotto e co-finanziato da Village Roadshow, racconta la storia di un manager pubblicitario di New York (Smith) che cade in depressione a seguito di una pesante tragedia. Per aiutarlo a riprendersi, i suoi colleghi pensano a un piano decisamente non convenzionale, i cui effetti sul protagonista risulteranno imprevedibili e inaspettati.

Collateral Beauty uscirà negli Stati Uniti il 16 dicembre 2016,in contemporanea con Rogue One – A Star Wars Story, atteso primo spin-off della saga di Star Wars con protagonista la candidata all’Oscar Felicity Jones.

Collateral Beauty: streaming della Premiére Europea

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Collateral Beauty: streaming della Premiére Europea

Guarda il live streaming della Premiére Europea di Collateral Beauty, il nuovo film del regista Premio Oscar David Frankel al cinema dal 4 gennaio 2017.

A partire dalle 18.45 potrai seguire in diretta streaming, grazie al player che trovi di seguito, la presentazione londinese della pellicola. Sceneggiato e prodotto da Allan Loeb (“Wall Street: il denaro non dorme mai”, “21”, San Andreas), COLLATERAL BEAUTY può contare su di un cast straordinario. Guidato dal candidato all’Oscar Will Smith (Suicide Squad, Focus – Niente è come sembra, Zona d’ombra, Io sono leggenda) con le attrici Premio Oscar® Kate Winslet (“Titanic”, “The Reader”,”Steve Jobs”, Carnage, “Se mi lasci ti cancello”) ed Helen Mirren (“La Regina  – The Queen”, “Il debito”, Arturo), la candidata all’Oscar Keira Knightley (The Imitation Game, “Orgoglio e Pregiudizio”, The Edge Of Love), Edward Norton (Birdman, Fight Club, American History X), Naomie Harris (Spectre), Michael Peña (Ant-Man, Gangster Squad).

Collateral Beauty: il Trailer in italiano

Il cast del film comprende Will Smith, Edward Norton, Keira Knightley, Michael Peña, Naomie Harris, Jacob Latimore, Kate Winslet e Helen Mirren. La regia è stata affidata a  David Frankel.

Collateral Beauty castIl dramma, co-prodotto e co-finanziato da Village Roadshow, racconta la storia di un manager pubblicitario di New York (Smith) che cade in depressione a seguito di una pesante tragedia. Per aiutarlo a riprendersi, i suoi colleghi pensano a un piano decisamente non convenzionale, i cui effetti sul protagonista risulteranno imprevedibili e inaspettati.

Collateral Beauty uscirà negli Stati Uniti il 16 dicembre 2016,in contemporanea con Rogue One – A Star Wars Story, atteso primo spin-off della saga di Star Wars con protagonista la candidata all’Oscar Felicity Jones.

Collateral Beauty: recensione del film con Will Smith

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Collateral Beauty: recensione del film con Will Smith

Dopo la severa accoglienza negli Stati Uniti, arriva il 4 gennaio al cinema Collateral Beauty, dramma sull’elaborazione del lutto che vede protagonista Will Smith, circondato da un gruppo di attori di serie A, tutti orchestrati e diretti da David Frankel.

Dopo una tremenda tragedia personale, Howard (Will Smith) non riesce più a trovare un senso alla sua esistenza. Si chiude in se stesso e comincia a interrogarsi sul significato dell’universo, arrivando persino a scrivere delle lettere al Tempo, alla Morte e all’Amore. Grazie ai suoi amici e colleghi, preoccupati per lui e per le sorti dell’azienda che Howard aveva contribuito a creare, l’uomo riuscirà ad avere un confronto con queste entità universali e a trovare il suo modo di vedere la “bellezza collaterale”.

Collateral Beauty delude le aspettative

Capita spesso che ad aspettarsi grandi cose da un film ci si trovi poi delusi e a questa logica non sfugge certo Collateral Beauty che riesce puntualmente a disattendere ogni tipo di aspettativa riposta in una storia drammatica, diretta da un regista che ha dato prova di saper gestire i ritmi narrativi (vedi Il Diavolo Veste Prada), ambientata a New York nel periodo di Natale, con un cast di attori premiati, dotati e amati. Ebbene, il film di Frankel comincia a deragliare dall’inizio, da quando un gruppo di attori noti e carismatici è costretto a pronunciare dei dialoghi improbabili, e poco importa che siano Kate Winslet o Edward Norton, la credibilità della loro espressione non può nulla contro l’approssimazione con cui i personaggi vengono fatti interagire. E le cose non cambiano quando, con il forzato procedere della vicenda, questo cast si allarga arrivando a scomodare anche pesi massimi come Helen Mirren.

Avvezzo alla commedia, lo sceneggiatore Allan Loeb non riesce a trovare un tono, un’equilibrio all’interno di una storia in bilico tra realismo tragico e storia fantastica, tema romantico e rassicurante, che si sposa alla perfezione con il periodo dell’anno in cui è ambientato il film. Sembra quasi che lo sceneggiatore scopra con lo spettatore quello che piano piano accade e che non sappia dove andare a parare fino alla fine, quando la storia trova la sua schematica, inquadrata e naturale conclusione. E lo stesso vale anche per David Frankel che, pur avendo dimostrato grande abilità a gestire i ritmi della commedia, con il dramma, o meglio, con questo dramma in particolare è praticamente privo di qualsiasi ispirazione, tanto che non riesce nemmeno a sfruttare la naturale magia di una New York innevata e addobbata a festa.

collateral-beauty-1Il cast sprecato di Collateral Beauty

Il 2016 non è stato certo un anno clemente per Will Smith, che dopo le critiche per Suicide Squad, si è trovato a gestire anche la pessima accoglienza a Collateral Beauty. L’attore, pur avendo mostrato notevoli doti in passato, qui assume un’aria contrita e monotona che non rende giustizia né a lui come interprete né al dolore devastante che prova il suo personaggio. Per non parlare del resto del cast che sembra sprofondare, anche se con grande stile, in una serie di dialoghi surreali. La Mirren riesce comunque a uscirne meglio degli altri, ma è presto detto se alle spalle si hanno tanti anni di esperienza e un talento smisurato, complice anche un ruolo vagamente più intenso rispetto a quello dei suoi colleghi, in particolar modo Keira Knightley e Edward Norton, che loro malgrado ricoprono il nodo narrativo più debole della storia. A completare il cast, ci sono Michael Pena, Jacob Latimore e Naomi Harris.

collateral-beauty

Pur lasciando spazio a riflessioni sui temi esistenziali e universali che mette al suo centro, Collateral Beauty non può neanche definirsi un’occasione persa, dal momento che non riesce a prendere una direzione, rimanendo sospeso tra realtà, finzione e magia, tanto che la rivelazione finale non solo non coglie di sorpresa, ma viene recepita con pigrizia dallo spettatore che percepisce l’approssimarsi della fine del film come una liberazione. Più che bellezza collaterale, che in definitiva resta un mistero, il film si ritrova a fare i conti con i danni collaterali che potrebbero esserci alle carriere dei protagonisti, alcuni reduci da prove difficili (come Smith) altri che hanno scelto decisamente un titolo sbagliato per tornare a farsi vedere al cinema (Norton).

Guarda il trailer di Collateral Beauty

Consigliato a un pubblico semplice e facilmente raggirabile, Collateral Beauty è un pasticcio drammatico, che finisce per svilire il serissimo argomento che tratta e, con un po’ di fortuna, finirà presto nel dimenticatoio dei film brutti.

 

Collateral Beauty: il cast al completo nel nuovo poster del film

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Collateral Beauty: il cast al completo nel nuovo poster del film

ComingSoon.net ha diffuso un nuovo poster di Collateral Beauty in cui possiamo vedere tutto il cast del film diretto da David Frankel capitanato dal protagonista Will Smith.

Eccolo di seguito:

collateral-beautyCollateral Beauty: il primo trailer

Il cast del film comprende Will Smith, Edward Norton, Keira Knightley, Michael Peña, Naomie Harris, Jacob Latimore, Kate Winslet e Helen Mirren. La regia è stata affidata a  David Frankel.

Il dramma, co-prodotto e co-finanziato da Village Roadshow, racconta la storia di un manager pubblicitario di New York (Smith) che cade in depressione a seguito di una pesante tragedia. Per aiutarlo a riprendersi, i suoi colleghi pensano a un piano decisamente non convenzionale, i cui effetti sul protagonista risulteranno imprevedibili e inaspettati.

Collateral Beauty uscirà negli Stati Uniti il 16 dicembre 2016,in contemporanea con Rogue One – A Star Wars Story, atteso primo spin-off della saga di Star Wars con protagonista la candidata all’Oscar Felicity Jones.

Collateral Beauty: Edward Norton e Keira Knightley sul set – foto

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Edward Norton e Keira Knightley sono stati fotografati sul set newyorkese di Collateral Beauty. Di seguito gli scatti che li vedono impegnati in una scena:

Il cast del film  Collateral Beauty comprende Will Smith, Edward NortonKeira KnightleyKate WinsletHelen MirrenNaomie HarrisMichael Peña, Enrique Murciano, Kylie Rogers. La regia è stata affidata a  David Frankel.

Il dramma, co-prodotto e co-finanziato da Village Roadshow, racconta la storia di un manager pubblicitario di New York (Smith) che cade in depressione a seguito di una pesante tragedia. Per aiutarlo a riprendersi, i suoi colleghi pensano a un piano decisamente non convenzionale, i cui effetti sul protagonista risulteranno imprevedibili e inaspettati.

Collateral Beauty uscirà negli Stati Uniti il 16 dicembre 2016, in contemporanea con Rogue One – A Star Wars Story.

Fonte: CS

Collateral Beauty: cominciate le riprese del film

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Collateral Beauty: cominciate le riprese del film

Dopo mesi di casting, finalmente Collateral Beauty ha una lista completa di attori. Si tratta di Will Smith, Edward NortonKeira Knightley, Helen MirrenNaomie HarrisMichael Peña Jacob Latimore (Maze Runner), Kate Winslet e Helen Mirren.

Il film Collateral Beauty ha cominciato la fase di produzione che vedrà David Frankel tornare dietro la macchina da presa.

Il dramma, co-prodotto e co-finanziato da Village Roadshow, racconta la storia di un manager pubblicitario di New York (Smith) che cade in depressione a seguito di una pesante tragedia. Per aiutarlo a riprendersi, i suoi colleghi pensano a un piano decisamente non convenzionale, i cui effetti sul protagonista risulteranno imprevedibili e inaspettati.

Collateral Beauty uscirà negli Stati Uniti il 16 dicembre 2016, in contemporanea con Rogue One – A Star Wars Story.

Fonte: CS

Collateral Beauty in blu-ray e dvd il film con Will Smith

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Collateral Beauty in blu-ray e dvd il film con Will Smith

Campione di incassi al botteghino, Collateral Beauty del premio Oscar David Frankel (Io & Marley, Il diavolo veste Prada) e interpretato dal due volte candidato agli Academy Awards Will Smith (Independence Day, La ricerca della felicità, Zona d’ombra) arriva dal 19 aprile in Digital Download e dal 4 Maggio in DVD e BLU-RAY distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Il film racconta come un manager di successo si ritrova a mettere in dubbio l’universo e a scrivere tre lettere indirizzate ad Amore, Tempo e Morte. Collateral Beauty vanta un cast stellare: accanto a Will Smith, Edward Norton (Birdman, Fight Club), Keira Knightley (Pirati dei Caraibi, The Imitation Game), Michael Peña (Sopravvissuto – The Martian), Naomie Harris (Moonlight, Spectre), Jacob Latimore (Maze Runner – Il labirinto) e i premi Oscar Kate Winslet (Titanic, Se mi lasci ti cancello) e Helen Mirren (The Queen – La Regina, Il diritto di uccidere).

 

La trama di Collateral Beauty  

A seguito di una tragedia personale, Howard Inlet (Will Smith), un importante pubblicitario di New York, decide di vivere la sua vita senza più l’entusiasmo di una volta. A quel punto, alcuni suoi amici escogitano un piano drastico per evitare che perda interesse in ogni cosa. Questo dramma mostra come una perdita dolorosa possa rivelare anche momenti di bellezza, e come costanti quali amore, tempo e morte possano intrecciarsi in una vita vissuta appieno.

 

Collateral Beauty  DIGITAL DOWNLOAD

Dal 19 Aprile COLLATERAL BEAUTY sarà disponibile per l’acquisto in Digital Download su tutte le piattaforme digitali: iTunes, Google Play, TIMvision, Chili, Wuaki, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Dal 4 Maggio il film sarà disponibile anche per il noleggio su Infinity, Premium Play e SKY Primafila.

Collateral Beauty DVD

Lingue: Italiano, Inglese, Francese (Dolby Digital 5.1), Inglese 5.1 ADS.
Sottotitoli: Francese, Greco, Olandese.  Non Udenti: Italiano, Inglese.
Contenuti speciali:
A MODERN FABLE: Discovering Collateral Beauty – Il cast e il team rivelano come il film li abbia ispirati a guardare alle loro vite sotto una nuova luce.

Collateral Beauty BLU-RAY

Lingue: Italiano, Inglese, Francese (Dolby Digital 5.1), Inglese 5.1 ADS.
Sottotitoli: Francese, Greco, Olandese.  Non Udenti: Italiano, Inglese.
Video:
1080p High Definition 16×9  2.4:1
Contenuti speciali:
A MODERN FABLE: Discovering Collateral Beauty – Il cast e il team rivelano come il film li abbia ispirati a guardare alle loro vite sotto una nuova luce.

Colin Trevorrow rimpiange di non essere più un fan “normale” di Star Wars

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Colin Trevorrow è impegnato nella regia di Jurassic World Fallen Kingdom ma il suo prossimo film sarà Star Wars Episodio IX. Per quanto felice di essere entrato a far parte della famiglia Lucasfilm, il regista ha lamentato l’impossibilità, adesso di comportarsi semplicemente da fan nei confronti del franchise.

Star Wars Episodio IX: Colin Trevorrow sull’assenza di Carrie Fisher

Parlando con EmpireColin Trevorrow ha dichiarato: “Sfortunatamente, Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson è il primo film di Star Wars che non sarò in grado di guardare come un membro del pubblico. Ho avuto il privilegio con Il Risveglio della Forza. Mi sono seduto al cinema con i miei figlio e cominciato a ridere con l’opening crawls. Con Rogue One è stato lo stesso. Ma quel tempo è finito. Star Wars non è più qeulal esperienza per me. Se c’è qualcosa di triste in merito a questo, è che non posso più fare in quel modo.”

Chiaramente essendo adesso coinvolto nella fase produttiva, la saga diventa un lavoro e non più solo un divertimento. Speriamo che sappia svolgerlo al meglio!

Star Wars Gli Ultimi Jedi: il primo trailer del film

CORRELATI:

FIRST LOOK – Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi

Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Colin Trevorrow dirigerà un film su Atlantide, la città perduta

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Colin Trevorrow dirigerà un film su Atlantide, la città perduta

La Universal Pictures unirà nuovamente le forze con Colin Trevorrow, regista dell’atteso Jurassic World: Dominion, per un nuovo film incentrato sul mito della città perduta di Atlantide. La notizia è stata riportata in esclusiva da Deadline: Trevorrow sarà coinvolto nel progetto anche in qualità di produttore insieme alla sua Metronome Film Co.

Descritto come un thriller, il film di Trevorrow tenterà un nuovo tipo di approccio alla leggendaria storia della città perduta che tutti conosciamo, fonte di ispirazione nel corso degli anni per tantissimi film mitologici o di fantascienza, come il celebre classico d’animazione Disney del 2001 Atlantis – L’impero perduto.

Nel report della fonte si legge: “A differenza delle precedenti incarnazioni della mitica città come regno sottomarino, la storia di Atlantide ad opera di Trevorrow sarà ambientata in un continente perduto nell’Oceano Indiano, tra l’Africa, l’India e l’Oceania. È una civiltà multiculturale con una propria tecnologia avanzata”.

Al momento non sono stati rivelati ulteriori dettagli sul progetto, ma sappiamo che la sceneggiatura porterà la firma di Dante Harper, noto per aver lavorato a film quali Edge of Tomorrow, Alien: Covenant e Rogue One: A Star Wars Story. Il film nasce da un’idea dello stesso Trevorrow in collaborazione con Matt Charman (Il ponte delle spie). 

Colin Trevorrow si dedicherà al film su Atlantide dopo aver terminato i lavori con Jurassic World: Dominion

Colin Trevorrow si dedicherà al progetto su Atlantide una volta che saranno terminati i lavori su Jurassic World: Dominion. Le riprese dell’atteso terzo capitolo della trilogia reboot del noto franchise sui dinosauri dovrebbero ufficialmente ripartire il prossimo luglio a Londra. Ricordiamo che il film, che dovrebbe arrivare al cinema l’11 giugno 2021, vedrà nel cast, oltre a Chris Pratt e  Bryce Dallas Howard, anche i “veterani” Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum.

Colin Trevorrow dirigerà Jurassic Park 4

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jurassicparkColin Trevorrow avrà l’onore e l’onere di dirigere Jurassic Park 4. La notizia arriva dopo che erano state da tempo fissate le date di inizio riprese e di uscita del film.

Colin Salmon in Resident Evil: Retribution

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Colin Salmon (Alien vs Predator), che interpretavo un personaggio di nome One nel primo film della saga di Resident Evil uscito nel 2002, ha dichiarato che parteciperà alle riprese nel quinto episodio

Colin O’Donoghue: 10 cose che non sai sull’attore

Colin O’Donoghue: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per il suo ruolo da protagonista in una nota serie TV, l’attore Colin O’Donoghue ha negli anni dato prova di possedere una buona versatilità prendendo parte a progetti particolarmente diversi tra loro. In breve, è diventato uno dei volti più noti e apprezzati della televisione presso il grande pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Colin O’Donoghue.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin O'Donoghue moglie

Colin O’Donoghue: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in un noto film horror. L’attore ha debuttato sul grande schermo con il ruolo di Michael Kovak in Il rito (2011), dove recita accanto al celebre Anthony Hopkins. Negli anni successivi O’Donoghue recita poi in Storage 24 (2012), The Dust Storm (2016), Carrie Pilby (2016) e What Still Remains (2018). Prossimamente tornerà al cinema con il fantasy Fairytale.

9. È protagonista di una nota serie TV. Dopo aver debuttato con un ruolo nel film Home for Christmas (2002), l’attore continua a recitare per il piccolo schermo in alcuni episodi di serie come Love Is the Drug (2004), Fair City (2005), The Clinic (2006-2008) e I Tudors (2009), con Jonathan Rhys Meyers. Dal 2012 diventa popolare grazie al ruolo di Capitan Uncino nella serie C’era una volta, dove recita fino al 2018 accanto all’attrice Jennifer Morrison. Nel 2020 recita poi in The Right Stuff, interpretando il personaggio di Gordon Cooper.

Colin O’Donoghue è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 1,2 milioni di persone. All’interno di questo O’Donoghue è solito condividere fotografie scattate sui set da lui frequentati, condividendo curiosità o momenti di svago insieme ai suoi colleghi. Particolarmente presenti sono poi anche foto promozionali dei suoi progetti, come anche immagini di vario tipo.

Colin O’Donoghue: chi è sua moglie

7. Si è sposato dopo una lunga relazione. Nel 2009 l’attore ha annunciato le nozze con Helen, di professione insegnante. I due avevano una relazione sin da quando avevano 18 anni, e, specialmente in seguito all’accresciuta popolarità dell’attore, hanno mantenuto una profilo di coppia particolarmente privato, evitando così l’esposizione ai media.

6. Hanno avuto due figli. Molto poco si sa della vita privata della coppia, restia a mischiare questa con l’ambiente mondano frequentato da O’Donoghue. Tra i pochi annunci pubblici rilasciati dai due, tuttavia, vi è quello della nascita dei due figli, avvenuta rispettivamente nel 2013 e nel 2017.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin O'Donoghue C'era una volta

Colin O’Donoghue in C’era una volta

5. Ha ottenuto diversi premi con la co-protagonista. Grazie al suo ruolo nella serie, O’Donoghue ha ottenuto tre nomination ai Teen Choice Awards, in coppia con l’attrice Jennifer Morrison, con la quale condivide molte scene. Nel 2016 hanno infine vinto il premio intitolato “Choice TV Liplock”, ovvero al miglior bacio. Ciò è stato un ulteriore segno dell’apprezzamento del pubblico nei confronti dell’attore.

4. Non era previsto che ottenesse tanto rilievo nella serie. L’attore ha ricoperto per la prima volta il ruolo di Capitan Uncino a partire dalla seconda stagione della serie. Inizialmente, il personaggio era previsto soltanto per pochi episodi, ma dato l’ottimo riscontro di pubblico i produttori hanno deciso di mantenerlo, facendo di lui uno dei protagonisti.

3. Si è ispirato ad un celebre gruppo per il look del personaggio. Per il suo Capitan Uncino, l’attore ha voluto stravolgere il look generalmente associato al personaggio. D’accordo con i produttori, O’Donoghue ha costruito lo stile del personaggio a partire da quello della celebre band i Depeche Mode. Tra le fonti di ispirazione vi è però anche il pirata del film La storia fantastica (1987).

2. Gli è stato difficile lasciare il personaggio. Nel 2018 l’attore ha concluso il suo lavoro nella serie, dovendo pertanto abbandonare il personaggio di Capitan Uncino. O’Donoghue ha affermato che non è stato semplice lasciare, dopo sei anni, il ruolo che l’ha reso celebre, ma di essere soddisfatto della conclusione trovata al suo arco narrativo.

Colin O’Donoghue: età e altezza

1. Colin O’Donoghue è nato a Drogheda, Irlanda, il 26 gennaio 1981. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Colin Morgan: 10 cose che non sai sull’attore

Colin Morgan: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Colin Morgan è oggi famoso in particolare per il ruolo di Merlino nella serie dedicata al personaggio, ma negli anni ha dato prova di versatilità ricoprendo spesso ruoli diversi per genere e carattere. Di recente, Morgan ha intrapreso anche la scalata verso il successo cinematografico, partecipando ad alcuni film di grande incasso. Ecco 10 cose che non sai di Colin Morgan.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin Morgan fidanzata

Colin Morgan: i film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema con un ruolo di rilievo nel film Parked (2010), per poi ottenere successivi ruoli in Island (2011) e Testament of Youth (2014), dove recita accanto agli attori Alicia Vikander, Taron Edgerton e Dominic West. Un ruolo di prestigio arriva poi nel 2015, quando è Frankie Shea in Legend, film con protagonista l’attore Tom Hardy. Successivamente, recita in Il cacciatore e la regina di ghiaccio (2016), con Chris Hemsworth, Emily Blunt e Jessica Chastain. Nel 2018 è invece nel cast dei film Benjamin e The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde.

9. È noto per i ruoli televisivi. Tra i primi, e più fortunati, ruoli che l’attore ricopre vi è quello di Merlino per la serie Merlin, andata in onda dal 2008 al 2012. Sempre nel 2008 recita nel decimo episodio della quarta stagione di Doctor Who, con David Tennant, mentre negli ultimi anni ha fatto parte del cast di The Fall – Caccia al serial killer (2014-2016), Humans (2015-2018), dove recita nel ruolo di Leo, accanto alle attrici Gemma Chan e Carrie-Anne Moss, e The Living and the Dead (2016). Nel 2019 recita nel quarto episodio della terza stagione di The Crown, con protagonista Olivia Colman.

Colin Morgan non è su Instagram

8. Non è presente sul social network. L’attore ha affermato di non possedere alcun profilo su Instagram, non apprezzando il modo in cui la piattaforma porta ad un eccessiva esposizione mediatica. È tuttavia possibile trovare su questa alcune fan page a lui dedicate, la più seguita delle quali vanta 26,8 mila followers. All’interno di questa, è possibile ritrovare gli ultimi aggiornamenti legati all’attore, sia riguardanti i suoi progetti sia legati alla sua vita al di fuori dal set.

Colin Morgan: chi è la sua fidanzata

7. Ha una lunga relazione sentimentale. A partire dal 2010 Morgan vive una relazione con l’attrice Katie McGrath, celebre per il ruolo di Lena Luthor in Supergirl. I due si sono conosciuti sul set della serie Merlin, e da quel momento sono diventati una solida coppia del mondo dello spettacolo. Negli anni, hanno poi manifestato la volontà di non condividere dettagli della loro vita privata, dichiarandosi entrambi contrari al mondo dei social media.

Colin Morgan in Doctor Who

6. Ha avuto un ruolo nella celebre serie. Nel 2010 l’attore partecipa al decimo episodio della quarta stagione di Doctor Who, intitolato Midnight. Nella puntata in questione, il dottore organizza un viaggio verso il pianeta che dà il nome al titolo, e per raggiungerlo riempie un particolare autobus corazzato, all’interno del quale si può ritrovare anche Morgan, nei panni di Jethro Cane, figlio ribelle di una famiglia invadente.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Colin Morgan Merlin

Colin Morgan in Merlin

5. Desiderava ardentemente di far parte dello show. Parlando della serie che lo ha reso celebre, l’attore ha raccontato di aver spinto molto per poter ottenere un colloquio per la parte del protagonista. Ad affascinarlo della serie, era infatti la possibilità di misurarsi con luoghi lontani e situazioni appartenenti al mondo del fantasy.

4. Voleva dar vita ad un Merlino diverso dal canone. Nel ricoprire il ruolo del mago Merlino, Morgan desiderava poter infrangere l’idea che si ha spesso del personaggio, di un uomo anziano e dalla lunga barba grigia. Il suo Merlino è invece un giovane goffo alle prime armi con la magia, e dar vita a questo percorso di crescita era l’aspetto che più lo affascinava del personaggio.

3. È entusiasta del finale. Conclusasi con la quinta stagione, la serie ha portato a termine il viaggio del personaggio. Nel ricordare il finale, l’attore racconta di essersi emozionato molto al momento delle riprese, e di considerarlo il miglior modo con cui la serie potesse terminare, tanto per il protagonista quanto per i personaggi intorno a lui.

Colin Morgan in Legend

2. Ha avuto un ruolo di rilievo. Nel film Legend, dove Tom Hardy interpreta entrambi i malavitosi gemelli Kray, Morgan ricopre il ruolo di Frankie Shea, personalità di bel aspetto, incaricato come autista dei Kray. Il suo personaggio, pur se non tra i principali, avrà particolare importanza all’interno del film.

Colin Morgan: età e altezza

1. Colin Morgan è nato a Armagh, Inghilterra, il 1° gennaio 1986. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Colin Firth: 10 cose che non sai sull’attore

Colin Firth: 10 cose che non sai sull’attore

Colin Firth è tra i più apprezzati interpreti attualmente in attività, dotato di un fascino unico che gli ha permesso di vedersi spianata la strada verso il successo. Negli anni si è dimostrato valido interprete tanto di commedie quanto di film più drammatici, senza disdegnare ruoli in celebri film action. Premiato con l’Oscar, Firth continua ancora oggi a regalare grandi soddisfazioni ai suoi fan, con la critica ne ha in più occasioni apprezzato la versatilità.

Ecco 10 cose che non sai di Colin Firth.

Colin Firth: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore ha debuttato al cinema nel 1984 con il film Another Country, per poi recitare in Valmont (1989) Il paziente inglese (1996), con cui ottiene una prima notorietà. Nel 1998 recita in Shakespeare in Love, che gli permette di ottenere una più ampia fama, per poi consacrarsi con il film Il diario di Bridget Jones (2001). Da quel momento recita in film come La ragazza con l’orecchino di perla (2003), Love Actually – L’amore davvero (2003), Che pasticcio, Bridget Jones! (2004), Nanny McPhee – Tata Matilda (2005), Un marito di troppo (2008), Mamma Mia! (2008), Dorian Gray (2009) e A Single Man (2009), con cui ottiene la sua prima nomination agli Oscar. Nell’ultimo decennio l’attore ha poi recitato in celebri film come A Christmas Carol (2009), Il discorso del re (2010), La talpa (2011), Gambit – Una truffa a regola d’arte (2012), Magic in the Moonlight (2014), Kingsman – Secret Service (2014), Genius (2016), Bridget Jones’s Baby (2016), Kingsman – Il cerchio d’oro (2017), Il ritorno di Mary Poppins (2018), Kursk (2018) e 1917 (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso della sua carriera l’attore ha partecipato da interprete a diversi film per la televisione, tra cui Tumbledown (1988), Conspiracy – Soluzione finale (2001), Born Equal (2006) e Celebration (2007). Ha inoltre partecipato anche alla miniserie Orgoglio e pregiudizio (1995).

3. Si è distinto come produttore. Nel corso della sua carriera l’attore ha inoltre prodotto diversi documentari come In Prison My Whole Life (2007) e The People Speak Up (2010), nonché dei film Il diritto di uccidere (2015), Loving (2016) e The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde (2018).

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Colin Firth: la vita privata dell’attore

4. Ha avuto diverse relazioni. Sul set del film Valmont l’attore conosce l’attrice Meg Tilly, con la quale avrà una relazione dal 1989 al 1994 e un figlio nato nel 1990. Successivamente ha una relazione con l’attrice Jennifer Ehle, conosciuta sul set della serie Orgoglio e pregiudizio.

5. Si è sposato. Nel 1997 l’attore ha sposato la produttrice e regista italiana Livia Giuggioli, con cui ha due figli, nati rispettivamente nel 2001 e nel 2003. I due, tuttavia, annunciano la separazione nel dicembre del 2019.

Colin Firth e i premi Oscar

6. Ha vinto l’ambito premio. L’attore riceve nel 2010 la sua prima nomination come miglior attore protagonista ai premi Oscar per il film A Single Man, senza tuttavia riportare la vittoria. L’anno successivo, tuttavia, l’attore viene nuovamente nominato come miglior attore protagonista, per il film Il discorso del re, vincendo in questo caso il prestigioso premio.

Colin Firth è cittadino italiano

7. Ha ricevuto la cittadinanza. L’attore, sposato per molti anni con una donna italiana, ha da sempre reso noto il suo amore per il Bel Paese. Nel 2017 riceve la cittadinanza italiana, avendola chiesta per i venti anni di matrimonio con la moglie. Inoltre, Firth parla correntemente l’italiano.

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Colin Firth in Orgoglio e pregiudizio

8. Ha recitato nella celebre serie televisiva. Nel 1995 l’attore acquista maggior popolarità recitando nel ruolo di Fitzwilliam Darcy, nella serie TV Orgoglio e pregiudizio. La serie fu particolarmente apprezzata per la sua fedeltà al testo della Austen, e mise nuovamente in mostra le doti attoriali di Firth.

Colin Firth: il suo 2019

9. Ha nuovi progetti in programma. Nel 2019 l’attore svolge un ruolo di rilievo nell’apprezzato film di Sam Mendes, 1917. Allo stesso tempo ha preso parte alle riprese dei film Il giardino segreto e Supernova, entrambi previsti per il 2020.

Colin Firth età e altezza

10. Colin Firth è nato a Grayshott, in Inghilterra, il 10 settembre 1960. L’altezza complessiva dell’attore è di 187 centimetri.

Fonte: IMDb

Colin Firth sul set di Bridget Jones’s Baby

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Dopo le immagini di Renee Zellweger con il pancione, ecco arrivare anche i primi scatti di Colin Firth dal set allestito a Londra di Bridget Jones’s Baby.

LEGGI ANCHE – Renee Zellweger incinta sul set di Bridget Jones’s Baby

Non si conosce ancora molto della trama del film ma da quello che suggerisce il titolo il film dovrebbe ovviamente ruotare intorno alla gravidanza e alla maternità di Bridget.

In una precedente intervista ad Access Hollywood, l’allora in lizza per la regia Peter Cattaneo rivelò: “Posso dirvi che Bridget e Mark non possono avere figli… Così fa il grosso errore di tornare da Daniel Cleaver il tempo necessario per rimanere incinta. Penso che la lasci, lei è rimasta piantata e… indovina chi va a salvarla?“.

Tra le principali novità del cast di Bridget Jones 3, diretto da Sharon Maguire, già regista dell’originale Il diario di Bridget Jones nel 2001, ci sono l’abbandono di Hugh Grant (scontento della sceneggiatura) e l’arrivo di Patrick Dempsey. Resta invece al suo posto Colin Firth nei panni di Mark Darcy. Per ora, l’uscita del film in Gran Bretagna è fissata per il mese di novembre 2016.

Fonte

Colin Firth si è appena unito a Emily Blunt nel prossimo film di Steven Spielberg

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Il prossimo film di uno dei registi più acclamati della storia ha appena ricevuto un grosso aggiornamento. Un nuovo report di Deadline ha rivelato che Colin Firth, noto soprattutto per i suoi ruoli in Kinsgman: The Secret Service, A Single Man e Il discorso del re, si è unito ufficialmente al cast del film evento senza titolo di Steven Spielberg, che sta producendo con la Universal. Firth si unisce a Emily Blunt, la cui prima aggiunta al cast era stata annunciata all’inizio di giugno. L’uscita del film sugli UFO, ancora senza titolo, è prevista per il 15 maggio 2026. Spielberg si riunirà allo sceneggiatore di Jurassic Park David Koepp, incaricato di scrivere la sceneggiatura del progetto, che segnerà la prima collaborazione tra i due dopo Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo del 2008.

Nonostante non abbiano lavorato insieme per più di 16 anni, sia Spielberg che Koepp si sono tenuti occupati nel frattempo. Recentemente Koepp è tornato nel mondo di Indiana Jones e ha collaborato come sceneggiatore all’ultimo capitolo con Harrison Ford, Indiana Jones e il quadrante del destino, diretto da James Mangold. Spielberg è stato accreditato come produttore del progetto. Il regista premio Oscar ha lavorato di recente a diversi grandi progetti, tra cui Ready Player One, The Fabelmans e West Side Story. Anche se sarà sempre conosciuto come la prima persona che ha dato vita a Indiana Jones e Jurassic Park, due franchise che sono rimasti i più iconici e riconoscibili di tutti i tempi.

Cosa hanno fatto ultimamente le star del nuovo film di Spielberg?

Firth sarà sempre conosciuto per aver vinto l’Oscar per la sua interpretazione ne Il discorso del re nel 2010 e per la sua interpretazione nominata all’Oscar in A Single Man l’anno precedente, ma ultimamente è stato anche impegnato. Di recente ha recitato accanto a Olivia Colman in Empire of Light e a Matthew Macfadyen in Operation Mincemeat. Per quanto riguarda la Blunt, solo pochi mesi fa è stata vista nelle sale al fianco di Ryan Gosling in The Fall Guy, mentre nell’ultimo anno ha recitato in Pain Hustlers e Oppenheimer. Il film di Steven Spielberg sull’evento UFO, ancora senza titolo, uscirà il 15 maggio 2026.

Colin Firth sarà il villain nel remake di Old Boy?

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Spike Lee vuole nel suo remake di Old Boy un cattivo d’eccezione. Secondo Twitch infatti il ruolo di Adrian è stato offerto a Colin Firth, ma non si sa ancora se il neo Academy Award Winner

Colin Firth rifà Michael Caine

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Colin_Firth

Il bravissimo e sempre più richiesto Colin Firth è in trattative per interpretare il ruolo protagonista nel remake di Gambit. La regia sarà affidato a Michael Hoffman , già abituato a dirigere grandi attori da The Last Station in cui gestisce un cast di prima grandezza.

Colin Firth protagonista per Woody Allen?

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colin firthIl sito Deadline riporta che il premio Oscar Colin Firth è in trattative per interpretare il ruolo da protagonista nel prossimo film di Woody Allen che non ha ancora un titolo. La notizia arriva a poco meno di una settimana di distanza da quella che voleva Emma Stone ingaggiata per il ruolo femminile da protagonista. Della trama non si sa ancora nulla, ma sembra che Allen si voglia spostare a girare nel sud della Francia, continuando così il suo tour per le capitali europee, dopo Barcellona, Parigi e Roma.

Blue Jasmine, ultimo film di Allen per il quale si sono appena concluse le riprese, vede nel cast Alec Baldwin, Cate Blanchett, Bobby Cannavale, Louis C.K., Andrew Dice Clay, Sally Hawkins, Peter Sarsgaard e Michael Stuhlbarg e uscirà al cinema negli USA il prossimo 26 luglio.

Colin Firth , che abbiamo visto da poco in Gambit, è anche in trattative per il prossimo film da regista di Matthew Vaughn, The Secret Service.

Fonte: CS

Colin Firth protagonista della serie Sky “Lockerbie”

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Colin Firth protagonista della serie Sky “Lockerbie”

Colin Firth sarà il protagonista della prossima serie originale di Sky e Peacock “Lockerbie“, che racconta il disastro aereo del 1988 in cui persero la vita 259 passeggeri e membri dell’equipaggio.

Il 21 dicembre 1988, il volo Pan Am 103 esplose sopra Lockerbie, in Scozia, 38 minuti dopo il decollo. Oltre alle 259 vittime a bordo del volo, altri 11 residenti morirono quando l’aereo cadde sopra la tranquilla cittadina. L’attore premio Oscar Colin Firth interpreterà il dottor Jim Swire, che ha tragicamente perso la figlia Flora in quell’evento e che da allora lavora con la moglie Jane per cercare di ottenere giustizia per le famiglie delle vittime.

Sulla scia del disastro e della morte di sua figlia Flora, il dottor Jim Swire (Firth) è nominato portavoce delle famiglie delle vittime del Regno Unito, che si sono unite per chiedere verità e giustizia“, si legge nella descrizione ufficiale dello show. “Viaggiando attraverso i continenti e le divisioni politiche, Jim intraprende un viaggio implacabile che non solo mette a repentaglio la sua stabilità, la sua famiglia e la sua vita, ma che ribalta completamente la sua fiducia nel sistema giudiziario. Mentre la verità si sposta sotto i piedi di Jim, la sua visione del mondo viene lasciata per sempre sporca. Esplorando gli eventi del disastro e le sue conseguenze, Lockerbie fornisce un resoconto intimo di un uomo, un marito e un padre che rischia tutto in memoria di sua figlia e nella ricerca incessante della verità e della giustizia.”

Basata sul libro di Swire e Peter Biddulph “The Lockerbie Bombing: A Father’s Search for Justice“, la serie limitata Lockerbie in cinque parti è una coproduzione tra i produttori di “Downton AbbeyCarnival Films, che fa parte degli Universal International Studios, e Sky Studios. Il drammaturgo scozzese David Harrower (“Blackbird”, “Knives in Hens”) sarà lo scrittore principale, mentre Maryam Hamidi (“Vigil”) sarà la scrittrice ospite di un episodio. Otto Bathurst, regista di “Peaky Blinders“, sarà il regista principale, mentre Jim Loach (“Save Me”) dirigerà un episodio.

La produzione di “Lockerbie” inizierà all’inizio dell’anno. Tra i produttori esecutivi figurano Gareth Neame e Nigel Marchant per Carnival Films, Sam Hoyle per Sky Studios e David Harrower, Liz Trubridge, Jim Sheridan, Kirsten Sheridan e Oskar Slingerland. Hamidi è produttore associato e Brian Kaczynski è produttore.

Lockerbie sarà disponibile su Sky e sul servizio di streaming NOW nel Regno Unito, in Irlanda, Italia, Germania, Svizzera e Austria, e su Peacock negli Stati Uniti. NBCUniversal Global TV Distribution si occupa delle vendite internazionali.

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