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Home Blog Pagina 28

Perché S.W.A.T. è stato cancellato dopo 8 stagioni 

  • news
Redazione
-
28 Mag 2025
0
Perché S.W.A.T. è stato cancellato dopo 8 stagioni 

Anche se S.W.A.T. è finito, l’universo continuerà a vivere attraverso uno spin-off incentrato sul personaggio di Daniel “Hondo” Harrelson Jr., interpretato da Shemar Moore. La serie poliziesca della CBS è stata trasmessa per la prima volta nel 2017 ed è stata un successo immediato, ottenendo ottimi ascolti e recensioni. S.W.A.T. ha persino ottenuto tre nomination agli Emmy, tutte per il miglior coordinamento delle scene d’azione. Purtroppo, la serie TV non poteva durare per sempre e la CBS ha deciso di cancellare S.W.A.T. (questa volta definitivamente) nel 2025, dopo otto stagioni e 163 episodi.

Il finale della serie S.W.A.T., intitolato “Return to Base”, è andato in onda venerdì 16 maggio 2025, diretto da Billy Gierhart e scritto da Matthew T. Brown e Daniela Labi.

S.W.A.T. è terminato ufficialmente dopo il finale dell’ottava stagione e non c’è alcuna speranza che la CBS torni sui suoi passi o che un’altra rete o servizio di streaming lo riprenda per una nona stagione. Non si può tornare indietro, almeno per la maggior parte dei personaggi. Per Hondo, la sua storia continuerà in un prossimo spin-off di S.W.A.T. intitolato S.W.A.T. EXILES.

La cancellazione dell’ottava stagione di S.W.A.T. è definitiva dopo che la CBS ha fatto marcia indietro un paio di volte

S.W.A.T. è stato tecnicamente cancellato 3 volte

Molti fan potrebbero non aver creduto alla notizia che la CBS aveva chiuso S.W.A.T. dopo otto stagioni, data la storia dello show con la rete. Nel maggio 2023, la CBS aveva annunciato che la serie poliziesca era stata cancellata e che il finale della sesta stagione sarebbe stato anche l’ultimo della serie. Tuttavia, questa cancellazione iniziale non è durata a lungo. La decisione della rete è stata revocata solo un paio di giorni dopo, a seguito delle proteste dei fan per la prima decisione.

S.W.A.T. era stato salvato e la settima stagione era in arrivo. L’unico avvertimento era che la settima stagione era stata annunciata come l’ultima della serie, il che significava che sarebbe finita una volta che i titoli di coda avessero iniziato a scorrere nell’episodio finale. La serie di Shemar Moore ha però battuto nuovamente le previsioni, quando la CBS ha cambiato idea una seconda volta e ha rinnovato S.W.A.T. per un’ottava stagione. Di conseguenza, l’ultimo destino di S.W.A.T. è tecnicamente la sua terza cancellazione. Solo che questa volta sarà definitiva.

The Morning Show: la pluripremiata serie torna con la quarta stagione

  • news
Redazione
-
28 Mag 2025
0
The Morning Show: la pluripremiata serie torna con la quarta stagione

Apple TV+ ha svelato oggi le prime immagini della quarta attesissima stagione di The Morning Show, la serie pluripremiata e di grande successo con protagoniste e produttrici esecutive Reese Witherspoon e Jennifer Aniston, insieme alla showrunner e produttrice esecutiva Charlotte Stoudt e alla regista e produttrice esecutiva Mimi Leder. La quarta stagione sarà composta da 10 episodi e farà il suo debutto il 17 settembre con il primo episodio, seguito da un nuovo episodio ogni settimana fino al 19 novembre.

La quarta stagione di The Morning Show è ambientata nella primavera del 2024, quasi due anni dopo gli eventi della terza stagione. Con la fusione tra UBA e NBN ormai completata, la redazione si trova a dover affrontare nuove responsabilità, motivazioni nascoste e l’elusiva natura della verità in un’America sempre più polarizzata. In un mondo pieno di deepfake, teorie del complotto e insabbiamenti aziendali, di chi ci si può fidare? E come si può sapere cosa sia davvero reale? Oltre ad Aniston e Witherspoon, il cast stellare della quarta stagione include Billy Crudup, Karen Pittman, Nicole Beharie, Nestor Carbonell, Mark Duplass, Greta Lee, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Aaron Pierre, William Jackson Harper, Boyd Holbrook e il ritorno dell’amatissimo Jon Hamm.

La serie è guidata dalla showrunner e produttrice esecutiva Charlotte Stoudt e diretta e co-prodotta da Mimi Leder. Prodotta dallo studio Media Res, è inoltre co-prodotta da Michael Ellenberg e Lindsey Springer per Media Res, insieme a Stoudt e Leder; Witherspoon è produttrice esecutiva con Lauren Neustadter per Hello Sunshine; Aniston e Kristin Hahn per Echo Films; anche Zander Lehmann e Micah Schraft figurano tra i produttori esecutivi.

Attualmente in streaming su Apple TV+, la terza stagione di “The Morning Show” ha ricevuto 16 nomination agli Emmy, vincendo il premio per Miglior attore non protagonista in una serie drammatica grazie alla performance di Billy Crudup nel ruolo di Cory Ellison. Crudup ha inoltre vinto un Critics Choice Award per lo stesso ruolo nella terza stagione. La stagione è stata anche inserita dall’American Film Institute (AFI) nella prestigiosa lista dei dieci migliori programmi televisivi del 2023.

“The Morning Show” ha ricevuto nomination agli Emmy nelle categorie: Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Reese Witherspoon), Miglior attore non protagonista in una serie drammatica (Billy Crudup, che ha vinto anche per la prima stagione), Miglior attrice guest star in una serie drammatica (Marcia Gay Harden), e Miglior regia per una serie drammatica (Mimi Leder). L’interpretazione intensa di Jennifer Aniston nel ruolo di Alex Levy le è valsa un SAG Award come Miglior attrice in una serie drammatica.

Disney Italia Showcase: tutte le novità presentate a Milano

  • 2025
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
0
Disney Italia Showcase: tutte le novità presentate a Milano

Per la prima volta The Walt Disney Company Italia ha presentato oggi a Milano DISNEY ITALIA SHOWCASE. Tra le novità, nel corso dell’evento sono state svelate le voci italiane del nuovo film Disney e Pixar Elio, che uscirà nelle sale italiane il 18 giugno 2025: Andrea Fratoni (Elio), Alexander Gusev (Glordon), Alessandra Mastronardi (voce di Olga Solís, zia di Elio), Adriano Giannini (voce di Lord Grigon), Lucio Corsi (voce dell’ambasciatore Tegmen) e Neri Marcorè (voce del Manuale Universale dell’Utente).

A seguire, sono saliti sul palco i giudici di Italia’s Got Talent: Mara Maionchi, Frank Matano, Elettra Lamborghini e la new entry di quest’anno Alessandro Cattelan, insieme a Fru dei The Jackal, uno dei due conduttori dello show (in coppia con Aurora Leone). The Walt Disney Company Italia ha annunciato che la finale di Italia’s Got Talent, il talent show di successo prodotto da Fremantle Italia, sarà trasmessa in diretta streaming su Disney+ il 31 ottobre, la prima volta in Italia per uno show di intrattenimento. La nuova edizione di Italia’s Got Talent debutterà il 5 settembre in esclusiva sulla piattaforma streaming, con un nuovo episodio disponibile ogni settimana.

Infine, per il film FolleMente sono saliti sul palco il regista Paolo Genovese, gli attori Pilar Fogliati, Edoardo Leo e Vittoria Puccini. The Walt Disney Company Italia ha infatti annunciato che la commedia italiana più vista della stagione al cinema debutterà il 6 giugno su Disney+. FolleMente è un racconto brillante e romantico con un cast stellare. Al centro, un primo appuntamento e tutto ciò che ci attraversa la mente quando l’amore bussa alla porta. Tra dialoghi serrati e momenti esilaranti, il film ci fa entrare nei pensieri dei due protagonisti, svelando, con ironia, i meccanismi che guidano le nostre scelte. Il film è una produzione Lotus Production, una società Leone Film Group, con Rai Cinema, in collaborazione con Disney+ in associazione con Vice Pictures.

Nel corso del DISNEY ITALIA SHOWCASE è stato dato spazio a una delle più grandi, recenti novità della piattaforma Disney+: dalla prossima stagione, infatti, la piattaforma streaming sarà la casa della UEFA Women’s Champions League in Europa, dando agli spettatori la possibilità di guardare ogni partita in diretta senza costi aggiuntivi. L’annuncio arriva dopo la firma di un accordo di cinque anni con cui The Walt Disney Company ha ottenuto i diritti di trasmissione in diretta della competizione dal 2025/26 al 2029/30. La copertura su Disney+, l’unica piattaforma dove i fan potranno seguire tutte le partite della competizione in diretta, avrà inizio a ottobre 2025, dando il via a una nuova era della UEFA Women’s Champions League con l’introduzione del format che prevede una fase campionato con 18 squadre. Tutte le 75 partite della competizione, dalla fase campionato fino alla finale del 2026 all’Ullevaal Stadion di Oslo, saranno trasmesse in diretta su Disney+, offrendo al pubblico ancora  più entusiasmo, imprevedibilità e grandi incontri.

Il nuovo accordo continua ad alimentare l’attenzione crescente attorno al calcio femminile, garantendo ai tifosi di tutte le generazioni una copertura di alta qualità e una visibilità di rilievo. ESPN, il brand sportivo multipiattaforma di Disney, produrrà tutte le partite in diretta per Disney+ con un commento offerto in diverse lingue, assieme a una programmazione pre e post-partita. Il ricco bagaglio di Disney nello sport, attraverso ESPN, vanta 45 anni di eccellenza nella trasmissione di un’ampia varietà di contenuti sportivi, tra cui importanti tornei di calcio, basket, hockey, tennis e molto altro, in aggiunta al recente lancio su Disney+ in Danimarca e Svezia della UEFA Europa League e della UEFA Conference League. Dal 2020, UEFA Playmakers, ispirato da Disney, continua ad aiutare le ragazze in Europa a scoprire un amore per il calcio destinato a durare tutta la vita. Il programma, che si avvale della magia dello storytelling di Disney, ha già dato a più di 132.000 bambine tra i 5 e gli 8 anni un’occasione per stringere amicizia, divertirsi e sviluppare abilità motorie fondamentali. UEFA Playmakers è disponibile in più di 6.300 centri in 46 paesi in tutta Europa. Gli allenamenti sono tenuti da quasi 8.000 coach qualificati, molti alla loro prima esperienza nel mondo dell’allenamento. In seguito al grande successo, l’accordo con UEFA Playmakers è stato di recente rinnovato fino al 2027.

L’evento DISNEY ITALIA SHOWCASE ha messo in luce anche l’impegno di The Walt Disney Company Italia in ambito di CSR (Corporate Social Responsibility), con i suoi charity partner di lunga data, come Medicinema Italia, che promuove la terapia del sollievo attraverso il cinema all’interno degli ospedali e dei luoghi di cura italiani e, grazie alla duratura partnership con Disney Italia, porta la magia delle storie e dei personaggi Disney a chi ne ha più bisogno.

Non solo film, serie TV e dirette, durante l’evento sono state presentate anche le novità relative a Disney Experiences: la nuova area a tema dedicata a Frozen, infatti, aprirà a Disneyland Paris nel 2026, mentre Disney Cruise Line sta ampliando la sua flotta con la Disney Destiny che salperà questo novembre.

Tutto questo e molto altro è stato presentato oggi al primo DISNEY ITALIA SHOWCASE a Milano.

Mayor Of Kingstown – Stagione 4: cast, trama e tutto quello che sappiamo

  • Approfondimenti
Redazione
-
28 Mag 2025
0
Mayor Of Kingstown – Stagione 4: cast, trama e tutto quello che sappiamo

La serie originale Paramount+ Mayor of Kingstown ha entusiasmato il pubblico per tre stagioni e il programma con Jeremy Renner tornerà per la quarta stagione. Creata per il piccolo schermo dal maestro di Yellowstone Taylor Sheridan e Hugh Dillon, Mayor of Kingstown è ambientata in una città immaginaria che esiste per sostenere la prigione vicina. Mike McLusky (Renner) ha il compito di mantenere la pace tra le varie fazioni della città, tra cui le gang e la polizia locale. Toccando temi scottanti come il razzismo e la corruzione, Mayor of Kingstown è uno sguardo senza esclusione di colpi sul complesso industriale carcerario degli Stati Uniti.

La terza stagione ha alzato la posta in gioco introducendo una nuova fazione nelle strade travagliate di Kingstown, e Mike deve prendere in mano la situazione per affrontare la mafia russa. La terza stagione di Mayor of Kingstown è una sorta di ritorno miracoloso per la star dell’MCU Renner, che nel 2023 ha subito un infortunio mortale che lo ha costretto a un lungo ricovero in ospedale. Fortunatamente, Renner si è ripreso ed è tornato per portare avanti la popolare serie, anche nella quarta stagione.

 Ultime notizie Mayor Of Kingstown – Stagione 4

Nuovi membri del cast si uniscono alla quarta stagione

Con la nuova stagione che finalmente inizia a prendere forma, le ultime notizie confermano che altri nuovi membri del cast si sono uniti alla Mayor of Kingstown stagione 4. Aumentando il potere delle star del successo di Taylor Sheridan, l’ex Nurse Jackie e The Sopranos Edie Falco interpreterà Nina Hobbs, la nuova direttrice della prigione di Anchor Bay. Inoltre, Lennie James (The Walking Dead) si è unito al cast nel ruolo di Frank Moses, un noto gangster del Midwest. Infine, Laura Benanti (No Hard Feelings) apparirà nel ruolo di Cindy Stephens, una nuova agente penitenziaria ad Anchor Bay.​​​​

I nuovi arrivati includono:

  • Edie Falco nel ruolo di Nina Hobbs
  • Lennie James nel ruolo di Frank Moses
  • Laura Benanti nel ruolo di Cindy Stephens

Confermata la quarta stagione di Mayor Of Kingstown

Ci è voluto molto tempo prima che Paramount+ annunciasse i piani per la quarta stagione di Mayor of Kingstown, ma ciò è in linea con la complicata storia del rinnovo della serie. Tuttavia, dopo aver definito tutti i dettagli, è stato ora confermato che la quarta stagione è in lavorazione, sulla scia dell’annuncio di ottobre 2024 che una sala scrittori era già al lavoro. Allo stato attuale, non ci sono quasi dettagli sulla tempistica di produzione della quarta stagione ed è incerto quando i McLusky torneranno sul piccolo schermo.

Mayor of Kingstown stagione 3 si è conclusa il 4 agosto 2024.

Cast di Mayor Of Kingstown – stagione 4

Jeremy Renner tornerà? Il ritorno di Jeremy Renner nel cast della terza stagione di Mayor of Kingstown è stato accolto con grande entusiasmo dai fan, e il celebre ex attore dell’MCU si è ormai ripreso dall’incidente mortale che lo ha colpito nel 2023. Tenendo conto di ciò, Renner tornerà quasi sicuramente nella quarta stagione di Mayor of Kingstown, anche se il resto del cast è un po’ più sacrificabile. Le morti scioccanti di Iris (interpretata da Emma Laird), Kareem (Michael Beach) e Milo (Aidan Gillen) hanno notevolmente ridotto il cast di supporto, e la quarta stagione potrebbe aggiungere alcuni nuovi personaggi per compensare.

Il primo nuovo membro del cast è stato Clayton Cardenas, ex attore di Mayans M.C., che interpreterà il ruolo ricorrente del vice direttore Torres. Ad arricchire ulteriormente il cast, Edie Falco (I Soprano) è stata scelta per interpretare il ruolo di Nina Hobbs, la nuova direttrice dell’Anchor Bay. Lennie James, famoso per The Walking Dead, è stato scritturato per interpretare il leggendario gangster del Midwest Frank Moses, mentre Laura Benanti interpreterà la nuova agente penitenziaria Cindy Stephens.

Sonic 3 – Il Film in streaming a partire dal 1° luglio

  • Film in streaming
Redazione
-
28 Mag 2025
0
Sonic 3 – Il Film in streaming a partire dal 1° luglio

Paramount+ ha annunciato che Sonic 3 – Il Film, il terzo capitolo cinematografico del celebre universo narrativo ispirato al leggendario franchise SEGA, sarà disponibile in streaming a partire dal 1° luglio su Paramount+. In attesa dell’arrivo di SONIC 3 – IL FILM, i fan potranno rivivere l’avventura della saga su Paramount+ grazie a SONIC 2 – IL FILM e all’amatissima serie originale KNUCKLES.

SONIC 3 – IL FILM riprende la saga dopo gli eventi della serie KNUCKLES, seguendo Sonic, Knuckles e Tails in un’avventura epica contro una nuova, potentissima minaccia: Shadow, un riccio misterioso con abilità mai viste prima. Per salvare il loro pianeta, i nostri eroi dovranno stringere un’alleanza inaspettata.

Al suo debutto in sala, il film ha conquistato il primo posto al box-office in Nord America, diventando il maggior successo della saga e il secondo adattamento da videogioco di maggior incasso di sempre. Dopo l’uscita, la visione combinata dei primi due capitoli è cresciuta del 185%, confermando l’entusiasmo del pubblico. Paramount Pictures ha inoltre annunciato che SONIC 4 arriverà al cinema nel 2027.

Prodotto da Paramount Pictures in collaborazione con SEGA SAMMY Group, il film è una produzione Original Film, MARZA ANIMATION PLANET e Blur Studio. La sceneggiatura è firmata da Pat Casey, Josh Miller e John Whittington.

Il film è vietato ai minori di anni 10 non accompagnati, con classificazione PG per scene d’azione, umorismo irriverente, linguaggio oltre ad alcuni elementi tematici.

Avengers: Doomsday, nuove foto del cast on-line

  • 2025
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
0
Avengers: Doomsday, nuove foto del cast on-line

Abbiamo recentemente appreso che le riprese di Avengers: Doomsday dei Marvel Studios sono (o saranno presto) in Medio Oriente, con diversi membri del cast fotografati mentre cenano in un ristorante in Bahrein.

Anthony Mackie (Sam Wilson), Letitia Wright (Shuri), Tenoch Huerta (Namor), Danny Ramirez (Joaquin Torres), Simu Liu (Shang-Chi), Winston Duke (M’Maku) e Hannah John-Kamen (Ghost), insieme a Mabel Cadena e Alex Livinalli, che hanno interpretato Namora e Attuma in Black Panther: Wakanda Forever, sono stati avvistati insieme, e alcune nuove foto sono state condivise online.

Purtroppo gli attori non sono effettivamente sul set, e sono stati fotografati mentre partecipavano a vari eventi e si godevano un po’ di tempo libero prima dell’inizio delle riprese.

Infine, si ipotizza che la star di Loki, Sophia Di Martino, potrebbe unirsi a Tom Hiddleston in Avengers: Doomsday. L’attrice non ha lasciato intendere molto nella sua storia su Instagram, ma sia lei che la sua controfigura di Loki sarebbero state avvistate a Londra, vicino a dove si stanno girando le riprese del film.

Cosa sappiamo di Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars arriveranno in sala rispettivamente il 18 dicembre 2026, e il 17 dicembre 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe e Anthony Russo, che tornano anche nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Sono confermati nel cast del film (per ora): Paul Rudd / Ant-Man, Simu Liu / Shang-Chi, Tom Hiddleston / Loki, Lewis Pullman / Bob-Sentry, Florence Pugh / Yelena, Danny Ramirez / Falcon, Ian McKellen / Magneto, Sebastian Stan / Bucky, Winston Duke / M’Baku, Chris Hemsworth / Thor, Kelsey Grammer / Beast, James Marsden / Cyclops, Channing Tatum / Gambit, Wyatt Russell / U.S. Agent, Vanessa Kirby / Sue Storm, Rebecca Romijn / Mystique, Patrick Stewart / Professor X, Alan Cumming / Nightcrawler, Letitia Wright / Black Panther, Tenoch Huerta Mejia / Namor, Pedro Pascal / Reed Richards, Hannah John-Kamen / Ghost, Joseph Quinn / Johnny Storm, David Harbour / Red Guardian, Robert Downey Jr. / Doctor Doom, Ebon Moss-Bachrach / La Cosa, Anthony Mackie / Captain America.

Countdown, trailer: Jensen Ackles cerca di fermare un “evento di livello Chernobyl” nella prossima serie Prime Video

  • news
Redazione
-
28 Mag 2025
0
Countdown, trailer: Jensen Ackles cerca di fermare un “evento di livello Chernobyl” nella prossima serie Prime Video

È disponibile un nuovo trailer della nuova serie Amazon Prime Video, Countdown, con Jensen Ackles. Jensen Ackles è un attore quarantasettenne famoso soprattutto per il suo ruolo di Dean Winchester nella serie Supernatural, trasmessa dalla WB/CW, che gli è valso l’adorazione eterna dei fan della serie. La sua nuova serie thriller poliziesca debutterà il 25 giugno 2025, in esclusiva su Prime, e finalmente abbiamo potuto vedere un trailer completo che offre un assaggio di ciò che ci aspetta.

Il trailer della nuova serie TV di Jensen Ackles lo mostra alla guida di una squadra che deve affrontare una minaccia ad alto rischio a Los Angeles. Interpreta un detective della polizia di Los Angeles di nome Mark Meachum che guida una task force di disadattati. Il trailer spiega che la loro squadra sta affrontando minacce straniere che rappresentano un evento “di livello Chernobyl”. La posta in gioco sembra enorme, ma i personaggi dimostrano un evidente fascino e una grande intesa, il che fa presagire una serie emozionante, divertente e adrenalinica. Guarda il trailer completo su YouTube di Prime Video qui sotto:

Cosa significa il trailer di Countdown per la nuova serie di Prime Video

Amazon Prime Video è diventata la casa di serie come Tom Clancy’s Jack Ryan, Reacher, Bosch e altre dello stesso genere, che vedono agenti delle forze dell’ordine o agenti ribelli affrontare minacce sul suolo americano. Queste serie sono note per essere ricche di azione, con protagonisti famosi e molto divertenti, e il trailer indica che Countdown continuerà a soddisfare questo mercato. Jensen Ackles ha un potenziale simile a quello di Alan Ritchson per conferire il carisma necessario a questo genere.

Il trailer di Countdown sembra emozionante, in particolare per i fan di Jensen Ackles. Recentemente ha commentato il paragone tra Mark Meacham e Dean Winchester di Supernatural, spiegando come entrambi siano eroi dal carattere rude, disposti a infrangere le regole per fare la cosa giusta. Questo è un personaggio che sa interpretare bene e il trailer mostra che il suo personaggio avrà una chimica divertente con i suoi colleghi della task force della polizia di Los Angeles.

Vision: la serie presenterà una versione umana di E.D.I.T.H. da Spider-Man: Far From Home

  • news
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
0
Vision: la serie presenterà una versione umana di E.D.I.T.H. da Spider-Man: Far From Home

La serie TV Vision/Vision Quest di Marvel Television riprenderà da dove si era interrotta WandaVision, ma il progetto, supervisionato dallo showrunner Terry Matalas, si preannuncia diverso da qualsiasi cosa ci potessimo aspettare.

Sono state scelte versioni “umane” di diversi androidi e IA dell’MCU e, secondo l’insider Daniel Richtman, Emily Hampshire interpreterà la manifestazione fisica di E.D.I.T.H. Aveva già anticipato il casting di T’Nia Miller nei panni di Jocasta, e le trattative hanno poi confermato poche ore dopo la notizia, quindi potrebbe esserci un fondo di verità.

Dawn Michelle King ha doppiato E.D.I.T.H. in Spider-Man: Far From Home del 2019. Tuttavia, non è un’attrice cinematografica ed è nota soprattutto per il suo lavoro di montatrice in film come Ant-Man, Spider-Man: Homecoming e Mortal Kombat. È quindi logico che il ruolo venga cambiato.

Emily Hampshire ha lavorato in L’esercito delle 12 scimmie ed è nota anche per il suo lavoro in Schitt’s Creek, Ruby Gloom, Chapelwaite e The Rig.

Even Dead, I’m The Hero (E.D.I.T.H.) è un sistema di sicurezza, difesa e intelligenza tattica artificiale basato sulla realtà aumentata, creato da Tony Stark e lasciato in eredità a Peter Parker dopo la morte di Iron Man. Racchiuso in un paio di occhiali da sole, E.D.I.T.H. dava ai suoi utenti accesso alla rete satellitare globale delle Stark Industries, oltre a un arsenale di missili e droni. L’ultima volta che è stato visto è stato il Dipartimento di Controllo Danni dopo che Peter ha consegnato gli occhiali a Quentin Beck/Mysterio, che lo ha incastrato per l’attacco a Londra.

Il progetto Vision, ancora senza titolo ufficiale, che potrebbe o meno essere intitolato Vision Quest, è stato descritto come “la terza parte di una trilogia iniziata con WandaVision e che continua con Agatha All Along“.

Oltre a Paul Bettany, James Spader di Avengers: Age of Ultron riprenderà il ruolo di Ultron (“non è chiaro se Ultron tornerà come robot o in forma umana”). Non c’è stato alcun accenno al potenziale coinvolgimento di Elizabeth Olsen, ma la serie sarà ambientata dopo gli eventi di WandaVision, “mentre il fantasma di Visione presumibilmente esplora il suo nuovo scopo nella vita”. T’Nia Miller è stata confermata per il ruolo di Jocasta.

Il finale di WandaVision ha rivelato che la Visione con cui avevamo trascorso del tempo nel corso della stagione era in realtà una delle creature di Wanda, ma la vera “Visione Bianca” è stata ricostruita dalla S.W.O.R.D. e programmata per rintracciare e uccidere Scarlet Witch. Questa versione del personaggio si è allontanata verso luoghi sconosciuti verso la fine dell’episodio, dopo essersi dichiarata la “vera Visione”.

Per quanto riguarda Wanda, l’ultima volta che abbiamo visto la potente strega era mentre devastava gli Illuminati e si faceva crollare una montagna addosso in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Anche l’attore di Picard, Todd Stashwick, è nel cast, nei panni di “un assassino sulle tracce di un androide e della tecnologia in suo possesso”. Vision – o Vision Quest – debutterà su Disney+ nel 2026.

Gen V Stagione 2: Marie Moreau si unisce alla resistenza contro Patriota nel primo poster

  • news
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
0
Gen V Stagione 2: Marie Moreau si unisce alla resistenza contro Patriota nel primo poster

Sembra che potremmo dare un’occhiata ad alcune scene della seconda stagione di Gen V questo sabato al CCXP Messico (dopo quelle mostrate al SDCC), dato che Prime Video ha pubblicato la prima immagine ufficiale che vede Jaz Sinclair nei panni della Supe manipolatrice di sangue, Marie Moreau.

Nel finale della prima stagione, Marie e alcuni dei suoi compagni di classe sono stati radunati da Patriota e dalle sue forze, e abbiamo visto la stessa cosa accadere a Hughie, Frenchie, MM e Kimiko nel finale della quarta stagione di The Boys. Sembra che i Supe internati stiano per formare una sorta di resistenza per combattere il leader dei Sette, ora al comando del Paese.

L’anno scorso, abbiamo ricevuto la tragica notizia della morte del ventisettenne Chance Perdomo, star di Gen V, in seguito a un incidente in moto. Perdomo era stato un personaggio importante nella serie spin-off di The Boys, e il suo personaggio, Andre Anderson, avrebbe avuto un ruolo importante nella seconda stagione.

Lo showrunner Eric Kripke e i produttori della serie hanno recentemente rilasciato una dichiarazione congiunta confermando che non sarebbe stato coinvolto un altro attore per interpretare Andre, e che la stagione sarebbe stata invece “riprogettata” per rendere omaggio a Perdomo.

“Mentre continuiamo ad affrontare la tragica perdita di Chance Perdomo, tutti noi di Gen V siamo determinati a trovare il modo migliore per onorare la sua memoria. Non cambieremo il ruolo, perché nessuno può sostituire Chance. Invece, ci siamo presi il tempo e lo spazio per riprogettare le trame della seconda stagione, che inizieremo la produzione a maggio. Onoreremo Chance e la sua eredità in questa stagione.”

“Non potremmo essere più felici di realizzare una seconda stagione di Gen V”, hanno dichiarato la co-showrunner Michele Fazekas e il produttore esecutivo Eric Kripke in una dichiarazione in occasione dell’annuncio della seconda stagione. “Questi sono personaggi e storie che abbiamo imparato ad amare e siamo entusiasti di sapere che le persone la pensano allo stesso modo! Gli sceneggiatori stanno già lavorando alla nuova stagione: il secondo anno sarà pazzesco, con tutti i colpi di scena, la passione, la satira e i genitali esplosivi che ci si aspetta da questa serie.”

Katherine Pope, presidente di Sony Pictures TV Studios, ha aggiunto: “Siamo così orgogliosi che la nostra matricola, la migliore in classifica, abbia una seconda stagione! Grazie ai fantastici produttori, al cast e alla troupe per aver dato vita a Gen V, e ai nostri colleghi di Prime Video per l’incredibile supporto e la collaborazione. Siamo entusiasti di poter continuare insieme questo folle viaggio nella seconda stagione.”

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Come la quarta stagione di The Boys prepara la seconda stagione di Gen V

Durante l’episodio finale della penultima stagione di The Boys, in America scoppia il caos. Dopo che il Macellaio (Karl Urban) ha ucciso Victoria Neuman (Claudia Doumit), Patriota (Antony Starr) ne approfitta per ergersi a leader del mondo libero. Gli Stati Uniti sono ora sotto una versione Supe della legge marziale e con il disgusto di Patriota per tutto ciò che è umano, non c’è bisogno di pensare due volte al motivo per cui i civili possono essere visti indossare delle “H” nel trailer della seconda stagione di Gen V. Nel frattempo, dopo che la preside dell’Università Godolkin, Indira Shetty (Shelley Conn), è stata uccisa da Cate (Maddie Phillips), il posto si è liberato, pronto per l’arrivo di un nuovo leader, con il Cipher di Linklater pronto ad essere all’altezza del compito.

Bryan Cranston in lizza per un ruolo importante nel reboot degli X-MEN

  • 2025
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
0
Bryan Cranston in lizza per un ruolo importante nel reboot degli X-MEN

È passato quasi un anno da quando sono emerse le prime indiscrezioni su un possibile incontro tra Bryan Cranston e i Marvel Studios. Ora, potremmo avere notizie su almeno uno dei personaggi che la star di Breaking Bad e Malcolm dovrebbe interpretare.

L’attore non ha mai esitato a esprimere interesse per il genere supereroistico. Tuttavia, sebbene sia stato spesso scelto dai fan per interpretare cattivi come Lex Luthor e Mister Sinister, non gli è mai capitato. Oggi, lo scooper @MyTimeToShineH riporta che Bryan Cranston è in lizza per il ruolo del Professor X nel prossimo reboot degli X-Men dei Marvel Studios.

Non è ufficiale, e solo perché Kevin Feige potrebbe essere impaziente di vedere Cranston interpretare Charles Xavier, non significa che entrerà in trattativa o prenderà in considerazione l’idea di prestare il suo talento a un ruolo reso iconico da Sir Patrick Stewart.

“Voglio interpretare un antagonista un pochino più intelligente del protagonista, mai banalizzato per dare all’eroe una vittoria facile”, aveva detto Bryan Cranston in precedenza, condividendo il suo interesse per un potenziale adattamento a fumetti. “È frustrante e noioso da guardare. In realtà, era proprio quello il personaggio, lo ammetto. Mister Sinister era il personaggio a cui stavo pensando.”

Bryan Cranston vuole interpretare un personaggio mai apparso sullo schermo

Dopo aver condiviso il suo interesse per l’interpretazione del cattivo di X-Men del ’97, Cranston ha spiegato perché non ha quasi nessun interesse a interpretare nessuno che abbiamo già visto sullo schermo. “Credo sia un punto di vista egoistico. Non voglio interpretare un personaggio che è già stato interpretato diverse volte. Non voglio essere paragonato a personaggi del tipo ‘Beh, il suo Commissario Gordon era bla bla bla…'”

“Non voglio farlo. Voglio fare qualcosa che non è mai stato fatto”, ha concluso, facendo sembrare dubbioso che avrebbe accettato di interpretare il Professor X nell’MCU. Dopotutto, seguire le orme di Stewart non sarà facile per nessun attore.

Tuttavia, la serie X-Men di Jonathan Hickman potrebbe cambiare le cose. Nell’era di Krakoa, i mutanti del mondo padroneggiarono la resurrezione e si rifugiarono su una nazione insulare, Krakoa, da loro stessi creata. Il Professor X ha riacquistato la capacità di camminare e ha indossato un casco simile a quello di Cerebro, diventando un personaggio completamente diverso dal saggio leader degli X-Men costretto su una sedia a rotelle che eravamo così abituati a vedere.

Resta da vedere se Cranston riuscirà a convincersi a dare una nuova svolta all’eroe, ma è bello sapere che i Marvel Studios e il regista Jake Schreier stanno facendo di tutto per attrarre i migliori talenti per gli X-Men.

F1 Il Film: il poster omaggia un’iconica immagine di Akira

  • 2025
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
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F1 Il Film: il poster omaggia un’iconica immagine di Akira

Mentre si avvicina sempre più l’uscita in sala di F1 Il Film, la Warner Bros intensifica la promozione e diffonde un poster per i Dolby Cinema che omaggia chiaramente una delle più riconoscibili icone della cinematografia mondiale. Ecco il poster: chi vi ricorda?

Ovviamente non bisogna essere esperti di cinema d’animazione asiatico per riconoscere in questa immagine l’eco preciso di Akira e della famosissima immagine in cui Kaneda va verso la sua riconoscibile moto rossa. Il fondo bianco e le ombre contrastate fanno il resto:

Da Apple Original Films e dai filmmakers di “Top Gun: Maverick” arriva “F1 Il Film“, con protagonista Brad Pitt per la regia di Joseph Kosinski. Il film è prodotto da Jerry Bruckheimer, Joseph Kosinski, il sette volte campione del mondo di FORMULA 1 Lewis Hamilton, Brad Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner e Chad Oman.

La trama di F1 Il FIlm

Conosciuto come “la più grande promessa mai realizzata”, Sonny Hayes (Brad Pitt) è stato il talento più cristallino della FORMULA 1 negli anni ’90, fino a quando un incidente in pista non ha rischiato di porre fine alla sua carriera. Trent’anni dopo, Sonny si mantiene come pilota mercenario quando viene avvicinato dal suo ex compagno di squadra Ruben Cervantes (Javier Bardem), proprietario di una squadra di FORMULA 1 in difficoltà e sul punto di fallire. Ruben riesce a convincere Sonny a tornare in FORMULA 1 come ultima speranza per salvare la squadra e affermarsi come miglior pilota al mondo. Sonny correrà al fianco di Joshua Pearce (Damson Idris), giovane talento esordiente determinato a dettare le sue regole all’interno del team. Ma mentre i motori ruggiscono, il passato riaffiora e Sonny si rende conto che in FORMULA 1 il tuo compagno di squadra rappresenta la tua concorrenza più spietata – e la strada verso la redenzione è qualcosa che non puoi percorrere da solo.

Fanno parte del cast di “F1 Il Film” anche Damson Idris, Kerry Condon, Tobias Menzies, Kim Bodnia e Javier Bardem. Il film è stato girato durante i reali weekend dei Grand Prix e la squadra di Pitt e Idris si trova a fronteggiare i veri titani dello sport.

F1 – il film foto dal trailer – Cortesia di Warner Bros

Kosinski dirige da una sceneggiatura di Ehren Kruger. Daniel Lupi è il produttore esecutivo. Nel team di filmmaker dietro la macchina da presa troviamo, il direttore della fotografia Claudio Miranda, gli scenografi Mark Tildesley e Ben Munro, il montatore Stephen Mirrione. I costumi sono di Julian Day, la direttrice del casting è Lucy Bevan e le musiche di Hans Zimmer.

Apple Original Films presenta una produzione Monolith Pictures / Jerry Bruckheimer / Plan B Entertainment / Dawn Apollo Films, un film di Joseph Kosinski, “F1 Il Film”. Distribuito da Warner Bros. Pictures, il film arriverà nelle sale italiane il 25 giugno.

Aaron Taylor-Johnson nuovo testimonial OMEGA: è già Bond?

  • 2025
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
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Aaron Taylor-Johnson nuovo testimonial OMEGA: è già Bond?

Sono passati quasi cinque anni da quando “No Time to Die” ha dato un drammatico addio al Bond di Daniel Craig, e da allora il franchise è rimasto congelato in attesa di rispondere alla domanda: chi sarà il nuovo James Bond?

Ci sono state molte speculazioni on-line, ma ora i fan pensano che il periodo di magra possa essere finito, grazie a una fonte improbabile: la casa di orologi di lusso Omega. Aaron Taylor-Johnson è stato appena annunciato come il nuovo ambasciatore globale di Omega. E non si tratta di un incarico qualsiasi. Il marchio è legato al polso degli attori di Bond da quando Pierce Brosnan si è fatto bello in GoldenEye. Sia Brosnan che Daniel Craig erano il volto di Omega prima di entrare nell’MI6. Coincidenza?

In un post su Instagram, Omega ha srotolato il tappeto rosso per Aaron Taylor-Johnson presso la sede centrale svizzera, elogiando la sua visita. “Ho sempre apprezzato gli orologi, ma in particolare Omega”, ha dichiarato la star “Ora, dopo aver visitato la fabbrica, sono incantato dalla maestria necessaria per realizzare un prodotto così lussuoso”.

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L’ingaggio di Omega è una coincidenza perfettamente programmata o il lancio soft più elegante nella storia del casting? Aaron Taylor-Johnson ha già ricevuto la benedizione di Brosnan, e il clamore intorno al suo nome non si sta esattamente placando, a differenza di altri contendenti che si vociferava fossero stati silenziosamente abbandonati.

Nel frattempo, il franchise di Bond sta subendo una revisione completa degna di un MI6. Con Amazon che ha speso ben 1 miliardo di dollari per acquistare i diritti del personaggio da MGM e dai proprietari di lunga data Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, i quali stanno passando la palla a Amy Pascal e David Heyman.

Sembra molto probabile che scopriremo a breve se Aaron Taylor-Johnson sarà il nuovo Bond o se la partnership con Omega è solo un caso e, dato il cambio di dirigenza, il marchio di 007 comincerà a seguire nuove regole.

One Piece Stagione 2: in arrivo il trailer!

  • news
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
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One Piece Stagione 2: in arrivo il trailer!

Sabato 31 maggio Netflix presenterà la nuova edizione di TUDUM e in quell’occasione presenterà anche la Seconda Stagione di One Piece, la serie in live action che adatta i manga di Eiichirō Oda. Di seguito un piccolo antipasto di quello che vedremo! 

One Piece catapulterà gli eroi in una frenetica  seconda stagione

L’equipaggio del live-action dei Cappelli di Paglia comprende Iñaki Godoy (Luffy), Mackenyu (Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji).

Nella prossima stagione di One Piece, Cappello di Paglia si dirigeranno verso la Grand Line e l’equipaggio si scontrerà con un nuovo nemico: il sindacato criminale noto come Baroque Works. Tra i membri di Baroque Works figurano David Dastmalchian nel ruolo di Mr. 3, Camrus Johnson, che interpreterà Mr. 5, e Daniel Lasker che interpreterà Mr. 9. Mentre Baroque Works sarà un valido nemico per i Cappelli di Paglia nella prossima stagione, Netflix ha mantenuto segreti altri dettagli della trama. Tra le altre aggiunte di rilievo alla seconda stagione figurano Brendan Sean Murray nel ruolo di Brogy, Callum Kerr nel ruolo di Smoker, Clive Russell nel ruolo di Crocus, Jazzara Jaslyn nel ruolo di Miss Valentine, Julia Rehwald nel ruolo di Tashigi, Rob Colletti nel ruolo di Wapol, Ty Keogh nel ruolo di Dalton e Werner Coetser nel ruolo di Dorry.

La seconda stagione di One Piece è in fase di produzione. Tutti gli episodi della prima stagione sono disponibili su Netflix in questo momento.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, un nuovo spot. Sue Storm sarà il fulcro del film

  • 2025
Chiara Guida
-
28 Mag 2025
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I Fantastici Quattro: Gli Inizi, un nuovo spot. Sue Storm sarà il fulcro del film

Come previsto, i Marvel Studios hanno lanciato un altro teaser per I Fantastici Quattro: Gli Inizi durante la quarta partita delle finali della Western Conference NBA di ieri sera, anche se non era esattamente il nuovo sguardo con filmati inediti del reboot dell’MCU che i fan si aspettavano. Lo spot riutilizza e mescola molte scene del recente trailer completo, ma include anche un paio di nuove inquadrature.

Oltre a una rapida occhiata all’immensa ombra di Galactus che incombe sulla città, vediamo Sue Storm (Vanessa Kirby) che osserva H.E.R.B.I.E., il robot, volare verso quella che sembra essere la rampa di lancio della Fantasticar, che abbiamo visto nelle prime foto dal set.

Prima che I Fantastici Quattro: Gli Inizi entrasse in produzione, avevamo sentito dire che la Donna Invisibile sarebbe stata il fulcro del film. Siamo sicuri che gli altri membri del team non saranno trascurati, ma la storia che ruota attorno alla gravidanza di Sue probabilmente la vedrà in prima linea.

Una descrizione del personaggio pubblicata di recente per questo ultimo film su Sue Storm recita: “Sue possiede la capacità sovrumana di diventare invisibile, che le permette di sorprendere i nemici completamente inosservata. Sue può creare campi di forza con la mente per attaccare i cattivi e difendere la sua squadra. Quando Sue non combatte al fianco dei Fantastici Quattro, salva il pianeta in altri modi. Come fondatrice della Future Foundation, Sue collabora con enti di beneficenza e leader mondiali per elevare l’umanità e diffondere l’uguaglianza.”

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

The Agency – Stagione 2: al via le riprese con nuove immagini

  • news
Redazione
-
28 Mag 2025
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The Agency – Stagione 2: al via le riprese con nuove immagini

La serie di spionaggio di successo con Michael Fassbender, The Agency, ha iniziato le riprese della seconda stagione. Con Jeffrey Wright, Jodie Turner-Smith, Katherine Waterston, Harriet Sansom Harris, John Magaro e India Fowler, la nuova stagione è stata annunciata nel dicembre 2024 dopo un’accoglienza estremamente positiva. Adattata dal dramma francese Le Bureau des Legendes (The Bureau), la nuova stagione continuerà a seguire l’agente della CIA Martian (Fassbender) mentre cerca di conciliare missione, amore e vita, cercando di salvare la sua amante, Samia (Turner-Smith), imprigionata alla fine della prima stagione.

Secondo Paramount+, le riprese della seconda stagione di The Agency sono iniziate a Londra, con il ritorno del cast principale insieme ai creatori della serie Jez Butterworth e John Butterworth, che scriveranno e produrranno la nuova stagione. Fassbender e Wright sono anche produttori esecutivi. A loro si aggiungono Keith Cox e Nina L. Diaz di Showtime/MTV Entertainment Studios, David C. Glasser, Ron Burkle, David Hutkin e Bob Yari di 101 Studios, e George Clooney e Grant Heslov di Smokehouse Pictures.

Alex Berger, che ha prodotto il dramma originale francese, sarà produttore esecutivo insieme ad Ashley Stern e Pascal Breton della Federation Studios. Guarda le nuove immagini qui sotto:

The Agency - stagione 2
Paramount+

Cosa significa questo per la seconda stagione di The Agency

Nelle nuove immagini, sia Fassbender che Turner sembrano tenere in mano la sceneggiatura della seconda stagione, episodio 1. Le immagini confermano anche il cast della seconda stagione di The Agency, con Wright che riprende il ruolo del capo di Martian, Henry, Magaro in quello dell’ufficiale operativo Owen, Waterston in quello della responsabile di Martian, Naomi, Gere in quello del capo della stazione di Londra, Bosko, e Razia in quello dell’agente sotto copertura ed ex responsabile Blair.

Il mese scorso, parlando con ScreenRant della seconda stagione di The Agency, Wright ha rivelato di essere “molto entusiasta” delle sceneggiature della seconda stagione e di tornare sul set con il cast e la troupe. Le riprese della prima stagione sono iniziate nel giugno 2024 e si sono concluse a settembre, e non ci sono voluti più di tre mesi perché la serie debuttasse con i suoi primi due episodi, il che significa che, se la seconda stagione avrà una tempistica di produzione simile, The Agency potrebbe tornare entro la fine dell’anno.

Dèjà vu – Corsa contro il tempo: la spiegazione del finale del film

  • Approfondimenti
Gianmaria Cataldo
-
27 Mag 2025
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Dèjà vu – Corsa contro il tempo: la spiegazione del finale del film

Con il thriller fantascientifico del 2006 Déjà Vu – Corsa contro il tempo, il regista Tony Scott (noto per Top Gun, Nemico pubblico e Man on Fire) collabora nuovamente con l’attore Denzel Washington dando vita a un racconto ad alto tasso adrenalinico che mescola azione, investigazione e viaggi temporali in un intreccio narrativo che tiene incollati allo schermo fino all’ultima scena. Prodotto da Jerry Bruckheimer e scritto da Bill Marsilii e Terry Rossio (quest’ultimo autore anche della saga dei Pirati dei Caraibi), il film affronta il genere sci-fi con un’impostazione da poliziesco postmoderno, giocando con le possibilità offerte dalla tecnologia e interrogandosi sul libero arbitrio, la responsabilità individuale e le conseguenze delle nostre scelte.

Al centro della trama troviamo l’agente dell’ATF Doug Carlin (interpretato da Washington), chiamato a investigare su un devastante attentato esplosivo avvenuto a New Orleans. Le sue indagini lo conducono a scoprire un progetto governativo segreto che permette di osservare gli eventi del passato attraverso una sorta di “finestra temporale”, in grado di tornare esattamente quattro giorni e sei ore indietro nel tempo. Questa tecnologia, inizialmente pensata come strumento di sorveglianza, si rivelerà ben più potente e ambigua, trasformandosi in una vera e propria porta verso il passato. Ma se fosse possibile non solo osservare, bensì intervenire nel passato? È questa la domanda che muove la narrazione del film, spingendo Carlin a compiere scelte radicali per impedire la tragedia e salvare una vita innocente.

Attraverso un intreccio narrativo che fonde il thriller d’azione con riflessioni sulla causalità e sul destino, Déjà Vu – Corsa contro il tempo porta lo spettatore in un labirinto temporale che ribalta continuamente le certezze e rimescola le prospettive. La tensione cresce scena dopo scena, fino a un finale tanto spettacolare quanto enigmatico, che lascia aperti numerosi interrogativi su ciò che è realmente accaduto. Proprio per questo, nel prosieguo dell’articolo, ci concentreremo sull’analisi dettagliata del finale del film, per chiarirne il significato e comprendere fino in fondo le implicazioni della scelta narrativa compiuta da Tony Scott e dagli sceneggiatori.

Val Kilmer e Denzel Washington in Déjà vu - Corsa contro il tempo
Val Kilmer e Denzel Washington in Déjà vu – Corsa contro il tempo. Foto di ROBERT ZUCKERMAN – © TOUCHSTONE PICTURES AND JERRY BRUCKHEIMER, INC.

La trama di Déjà vu – Corsa contro il tempo

Nel giorno di Martedì Grasso a New Orleans, il traghetto Sen. Alvin T. Stumpf, che trasporta lungo il Mississippi un nutrito gruppo di marinai della Marina degli Stati Uniti assieme alle loro famiglie esplode e affonda, uccidendo le 543 persone a bordo. Ad occuparsi del caso è l’agente Doug Carlin (Denzel Washington), il quale arriva a confermare la matrice terroristica dell’evento. Intanto lo sceriffo di un altro distretto contatta Carlin, a cui vengono chieste informazioni sul cadavere di una donna ripescata dal fiume. Poco dopo scopre che questa non era tra le vittime del traghetto e la sua morte, avvenuta in circostanze misteriose, ma legate all’attentato, risale a un’ora prima dell’esplosione.

Insospettito dalla cosa, Carlin decide di recarsi dal medico legale per indagare ulteriormente sulla cosa. Il nome delle vittima era Claire Kuchever (Paula Patton) ma ciò che la lega all’attentato rimane quantomai oscuro. Confrontandosi con il capo della squadra investigativa Paul Pryzwarra, Carlin viene reclutato per il progetto Biancaneve. Grazie a un impianto tecnologicamente avanzato, in grado di ricostruire avvenimenti accaduti quattro giorni prima, l’agente può mettersi sulle tracce dell’attentatore viaggiando indietro nel tempo. Durante le indagini, scoprirà però che nel suo passato potrebbe nascondersi la chiave per risolvere il caso.

La spiegazione del finale del film

Il finale di Déjà Vu – Corsa contro il tempo è il punto culminante di un intreccio complesso che fonde thriller investigativo, azione e viaggi temporali. Dopo aver utilizzato la tecnologia sperimentale nota come “Snow White” – una macchina che permette di osservare il passato con uno scarto temporale fisso di quattro giorni e sei ore – l’agente Doug Carlin arriva alla conclusione che non è sufficiente assistere agli eventi per risolvere il caso dell’attentato al traghetto. Decide quindi di rischiare il tutto per tutto: usare la macchina per viaggiare fisicamente nel passato, con l’obiettivo di sventare l’attentato e salvare Claire Kuchever, una donna che diventa cruciale nell’indagine.

Denzel Washington, Erika Alexander, Elden Henson e Paula Patton in Déjà vu - Corsa contro il tempo
Denzel Washington, Erika Alexander, Elden Henson e Paula Patton in Déjà vu – Corsa contro il tempo. Foto di ROBERT ZUCKERMAN – © TOUCHSTONE PICTURES AND JERRY BRUCKHEIMER, INC.

Una volta tornato nel passato, Doug si impegna in una corsa contro il tempo per impedire l’attentato. Dopo essere riuscito a salvare Claire da una morte certa, la convince ad aiutarlo a localizzare e catturare l’attentatore, Carroll Oerstadt. Dopo un inseguimento e uno scontro teso, Doug riesce a sventare il piano terroristico: si impadronisce del camion imbottito di esplosivo e si sacrifica guidandolo lontano dal traghetto per impedire la strage. L’esplosione avviene lontano dalla folla, e Doug muore nell’esplosione, salvando centinaia di vite.

Nel finale, Claire – sopravvissuta e profondamente segnata – osserva le operazioni di soccorso e si allontana dalla scena, visibilmente colpita da tutto ciò che è accaduto. A sorpresa, nella scena successiva, compare un altro Doug Carlin, quello del presente (non quello tornato nel passato), che si avvicina a Claire come se la incontrasse per la prima volta. Lei, pur non avendo mai conosciuto questo “secondo” Doug, percepisce una connessione, come se una parte di lei lo riconoscesse. La scena si chiude con Doug che le dice: “È solo déjà vu?”, ricollegandosi così al titolo del film e lasciando allo spettatore la riflessione su memoria, destino e le ciclicità temporali.

Il finale suggerisce che, pur avendo alterato il passato e cambiato il corso degli eventi, l’essenza delle connessioni tra le persone resta intatta. Doug ha sacrificato la sua vita per salvare Claire e gli innocenti sul traghetto, ma una nuova versione di sé può ora vivere quel futuro che la sua controparte ha reso possibile. Tony Scott conclude così il film con un tono sospeso, malinconico ma anche profondamente umano, lasciando spazio al mistero e alla suggestione.

Amore & altri rimedi: la storia vera dietro il film

  • Approfondimenti
Gianmaria Cataldo
-
27 Mag 2025
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Amore & altri rimedi: la storia vera dietro il film

Diretto da Edward Zwick e uscito nel 2010, Amore & altri rimedi (qui la recensione) è una commedia romantica dai toni drammatici che affonda le radici in una storia vera. Il film è infatti liberamente ispirato al libro autobiografico Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman di Jamie Reidy, ex rappresentante farmaceutico che racconta in chiave ironica e provocatoria la sua esperienza nel settore durante gli anni di lancio del celebre farmaco per la disfunzione erettile. Sebbene la pellicola prenda una direzione narrativa molto diversa rispetto alla fonte originale, mantiene il contesto critico e cinico dell’ambiente medico-commerciale statunitense, rielaborandolo in una storia d’amore intensa e sofferta.

Il film esplora con delicatezza ed empatia il rapporto tra Jamie, venditore carismatico ma superficiale, e Maggie, una giovane affetta dal morbo di Parkinson in fase iniziale. Ciò che inizia come un’avventura senza impegno si trasforma gradualmente in un legame profondo, dove entrambi i protagonisti si confrontano con i propri limiti, paure e fragilità. Temi come la malattia degenerativa, il senso di inadeguatezza, la vulnerabilità fisica ed emotiva e il significato dell’amore nella quotidianità della sofferenza sono al centro del racconto. Il tono resta bilanciato tra romanticismo e realismo, evitando eccessi melodrammatici e mostrando una sensibilità rara nei confronti delle malattie croniche e di chi le vive.

La storia, pur costruita su elementi di finzione, si ispira a vicende reali e restituisce un quadro sincero e coinvolgente delle sfide che una relazione può affrontare quando la salute è in gioco. Nel corso dell’articolo approfondiremo in che modo il libro di Reidy ha influenzato la sceneggiatura di Amore & altri rimedi e quanto la malattia della protagonista trovi riscontro nella vita reale, offrendo così uno sguardo autentico su un amore che nasce in circostanze difficili ma cresce proprio grazie alla condivisione della fragilità.

Oliver Platt e Jake Gyllenhaal in Amore & altri rimedi
Oliver Platt e Jake Gyllenhaal in Amore & altri rimedi. Foto di David James – © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises.

La trama e il cast di Amore & altri rimedi

Pittsburgh, 1996. L’affascinante Jamie (Jake Gyllenhaal) ha un successo strepitoso con le donne, ma dopo aver fatto sesso con la moglie del capo, perde il posto di commesso nel negozio di elettronica. Arriva quindi in suo aiuto il fratello ricco Josh, il quale gli propone di diventare un rappresentante farmaceutico. Così Jamie va a lavorare per l’azienda farmaceutica Pfizer. Dopo aver frequentato un corso, il ragazzo deve convincere i medici, in particolare il Dr. Knight (Hank Azaria), a prescrivere lo Zoloft invece del Prozac, e fa affidamento sulle sue innegabili doti di ammaliatore per riuscirci.

Mentre cerca di farsi strada nel suo nuovo lavoro, Jamie incontra all’ospedale Maggie (Anne Hathaway), un’affascinante e originale ragazza affetta dal morbo di Parkinson. Dopo un primo incontro alquanto bizzarro, tra i due nasce una fortissima passione che diventa amore. Ma mentre il lavoro procede alla grande, il rapporto con Maggie s’incrina a causa del peggioramento della sua malattia.

La storia vera dietro il film

Come anticipato, il film Amore & altri rimedi si ispira liberamente al libro autobiografico Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman di Jamie Reidy. Reidy, ex rappresentante farmaceutico per Pfizer e successivamente per Eli Lilly, racconta nel suo memoir le dinamiche interne dell’industria farmaceutica negli anni ’90, offrendo uno sguardo ironico e disincantato sul mondo delle vendite di farmaci, in particolare del Viagra. Nel film, il personaggio di Jamie Randall, interpretato da Gyllenhaal, è ispirato alla figura di Reidy. Tuttavia, la pellicola introduce elementi che sono di pura finzione, come la storia d’amore con Maggie Murdock, una giovane affetta dal morbo di Parkinson, interpretata da Hathaway.

Amore e altri rimedi
Anne Hathaway and Jake Gyllenhaal in Amore & altri rimedi. Foto di David James – © TM and 2010 Twentieth Century Fox and Regency Enterprises.

Questo elemento narrativo non è presente in nessuno nel libro di Reidy, che ha dichiarato di aver evitato di includere dettagli sulla sua vita sentimentale per rispetto della privacy e per non imbarazzare la propria famiglia. La scelta di inserire una trama romantica e drammatica nel film serve però a esplorare temi più ampi, come la vulnerabilità umana, l’empatia e la complessità delle relazioni affettive in presenza di malattie croniche. Il contrasto tra la carriera ambiziosa di Jamie e la fragilità di Maggie offre una riflessione sulle priorità della vita e sull’importanza di connessioni autentiche.

Questa narrazione, pur discostandosi dalla realtà dei fatti, arricchisce il film di una dimensione emotiva che ha contribuito al suo successo presso il pubblico. Si può dunque affermare che Amore & altri rimedi è solo parzialmente basato su una storia vera e che le parti che lo sono riguardano il settore farmaceutico, il suo funzionamento e le sue particolarità. Questo contesto è stato il là per i produttori per dare dunque vita ad un racconto ambientato in tale ambito ma che si avvalesse anche di una storia d’amore attraverso cui far ulteriormente emergere il tema della malattia e della medicina. 

Inferno: la spiegazione del finale del film con Tom Hanks

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Gianmaria Cataldo
-
27 Mag 2025
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Inferno: la spiegazione del finale del film con Tom Hanks

Diretto da Ron Howard, Inferno (qui la recensione) è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Dan Brown, pubblicato nel 2013. Quarto libro con protagonista il professore di simbologia Robert Langdon, è il terzo a essere adattato per il grande schermo dopo Il codice da Vinci (2006) e Angeli e Demoni (2009). Il romanzo, come i precedenti, combina enigmi storici, arte e scienza in una narrazione densa di colpi di scena, ma rispetto ai titoli precedenti si spinge più in là nella riflessione sul presente, affrontando tematiche legate alla sovrappopolazione e alle sue conseguenze globali.

Inferno rappresenta infatti il capitolo più visionario della trilogia, con l’azione che si sposta dal mistero archeologico alla crisi globale. Rispetto ai capitoli precedenti, il film introduce una riflessione più profonda e urgente su tematiche globali. Il fulcro è il dilemma bioetico legato al destino dell’umanità in un pianeta sovrappopolato: si tratta di una minaccia astratta, ma più che mai attuale, che il film esplora attraverso un’oscura rete di simboli danteschi e teorie futuristiche. Il riferimento all’Inferno dantesco non è però soltanto scenografico o metaforico, ma funziona come struttura simbolica che richiama l’idea di un’umanità in caduta libera, in cerca di redenzione.

Inferno pone dunque lo spettatore di fronte a domande inquietanti: è giusto sacrificare parte dell’umanità per salvarne il futuro? Chi ha il diritto di decidere? In questo senso, il film si colloca in una tradizione di thriller etici che interrogano i limiti della scienza e il ruolo della responsabilità individuale. Anche se travestita da intrattenimento ad alta tensione, la narrazione del film richiama con forza la necessità di un pensiero critico e consapevole, capace di affrontare i dilemmi del presente. In questo articolo, esploriamo dunque tali dinamiche con la spiegazione del finale del film.

Tom Hanks e Felicity Jones in Inferno
Tom Hanks e Felicity Jones in Inferno. Foto di Jonathan Prime – © 2016 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

La trama e il cast di Inferno

Il professore di simbologia, Robert Langdon (Tom Hanks), si sveglia in un ospedale di Firenze afflitto da una grave amnesia, dopo essere stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco. Pochi giorni prima, il miliardario Bertrand Zobrist (Ben Foster) era stato intercettato dalla polizia italiana, prima che potesse provocare un’epidemia di peste nel capoluogo toscano. L’uomo, completamente ossessionato da Dante Alighieri e dal terrore per l’incontrollabile crescita demografica, si era gettato da un campanile pur di non cedere le fiale con il potente virus. In ospedale, la dottoressa Sierra Brooks (Felicity Jones) si prende cura di Langdon ma la quiete è interrotta dall’arrivo di una donna in uniforme che ha intenzione di uccidere lo studioso.

Sienna riesce a portare Langdon al sicuro, mentre l’uomo ha apocalittiche visioni sul futuro, incentrare sull’Inferno di Dante. Approfittando del computer di Sienna, Langdon trova una mail inviata dall’amico Ignazio Busoni, che lo informa di essere ricercato dalla polizia e nomina Zobrist, senza tuttavia spiegare le dinamiche della vicenda. Non potendo ricordare cosa accaduto, l’uomo compie una serie di ricerche che conducono all’indizio “Paradiso 25” e ad un micro-proiettore, contenente la mappa dell’inferno dantesco disegnata dal Botticelli. Confuso dalle visioni, dai ricordi che tornano a galla e dai simboli, Langdon parte per Venezia dove coglie un collegamento tra i suoi studi e Zobrist. L’uomo, tuttavia, ignora di  essere terribilmente vicino al pericolo.

La spiegazione del finale

Nel concitato atto finale di Inferno, Robert Langdon e la dottoressa Sienna Brooks arrivano infine a Istanbul, dove scoprono che il virus creato dal miliardario Bertrand Zobrist è stato nascosto all’interno della Cisterna Basilica, un antico sito sotterraneo della città. Il piano di Zobrist, già suicidatosi all’inizio del film, prevedeva la diffusione di un virus capace di sterilizzare una parte significativa della popolazione mondiale, come risposta estrema al problema della sovrappopolazione globale. La corsa contro il tempo per fermare la diffusione del virus si fa sempre più frenetica: Langdon, aiutato dall’OMS e da Elizabeth Sinskey, deve decifrare gli ultimi indizi contenuti nel poema dantesco per localizzare il virus prima che venga rilasciato.

Felicity Jones e Tom Hanks in Inferno
Tom Hanks e Felicity Jones in Inferno. Foto di Jonathan Prime – © 2016 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

La rivelazione decisiva avviene quando si scopre che Sienna, presentatasi inizialmente come alleata, è in realtà una seguace di Zobrist e intende completarne il piano. Convinta che l’umanità sia destinata all’autodistruzione se non si interviene drasticamente, Sienna si oppone a ogni tentativo di neutralizzare il virus. Tuttavia, il suo piano subisce una battuta d’arresto: l’intervento dell’OMS, coadiuvato da Langdon, riesce a individuare la sacca contenente il virus all’interno della cisterna, sommersa nell’acqua, dove un dispositivo a rilascio temporizzato avrebbe disperso l’agente patogeno. Dopo un confronto fisico e psicologico all’interno del sito, Langdon riesce a evitare il disastro: la borsa viene messa in sicurezza e il virus non si diffonde.

Sienna muore durante il tentativo di portare a termine la missione, sacrificandosi per una causa che riteneva giusta ma che il film, nella sua morale, condanna come estrema e disumanizzante. Il finale di Inferno pone così il dilemma morale al centro della narrazione: da una parte, la razionalità scientifica portata all’estremo, che giustifica la sterilizzazione di massa come soluzione a un problema globale; dall’altra, la fede nell’umanità e nella cooperazione internazionale come unica via etica per affrontare le crisi del presente. Langdon rappresenta la coscienza critica, la figura che, pur comprendendo la gravità del problema, rifiuta soluzioni radicali e irreversibili.

Infine, la pellicola chiude con un tono riflessivo: Langdon restituisce un oggetto simbolico – la maschera di Dante – al museo di Firenze, completando il cerchio dell’arte come memoria e monito. L’epilogo non celebra un trionfo eroico, bensì sottolinea la fragilità del nostro equilibrio globale e la necessità di affrontare i dilemmi etici con trasparenza e responsabilità. Il virus non è stato liberato, ma la minaccia resta viva sotto forma di domande aperte: come conciliare progresso scientifico e umanità? Chi decide il destino collettivo? Inferno, nel suo finale, si fa portavoce di un messaggio inquietante ma necessario: il futuro non si può salvare con la paura, ma con la consapevolezza.

The Bank Job – La rapina perfetta: la spiegazione del finale del film

  • Approfondimenti
Gianmaria Cataldo
-
27 Mag 2025
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The Bank Job – La rapina perfetta: la spiegazione del finale del film

Il thriller The Bank Job – La rapina perfetta, scritto da Dick Clement e Ian La Frenais e diretto da Roger Donaldson, vede  Jason Statham nel ruolo di Terry, un commerciante d’auto di Londra. Terry è una persona ambiziosa che vuole rilanciare la propria attività e quando un bel giorno, Martine Love, un’ex modella e sua vicina di casa, si presenta a lui con un piano per rubare dei contanti da una banca londinese, egli avverte di avere l’opportunità di sistemarsi una volta per tutte. Terry accetta dunque il lavoro e mette insieme una banda usando le sue conoscenze. Quello che il gruppo non sa, però, è che l’obiettivo principale di Martine è entrare in possesso di un deposito di sicurezza appartenente a Michael X, un gangster di Trinidad e attivista politico.

La cassetta di sicurezza contiene infatti un segreto che può far vacillare la monarchia britannica. Thriller ben congegnato, The Bank Job – La rapina perfetta si ispira alla vera rapina alla Lloyds Bank di Baker Street, Londra, avvenuta nel 1971. Il colpo, presumibilmente ispirato a un racconto di Sherlock Holmes, si è rivelato uno dei più grandi scandali e fonti di cospirazione della storia britannica. Il film riesce a fornire un’impressione di autenticità alla storia, grazie alla sua vivida ricostruzione degli anni ’70, presentando un finale particolarmente articolato che analizziamo meglio qui di seguito.

La trama di The Bank Job – La rapina perfetta

L’agenzia di intelligence britannica MI5 è dunque alla ricerca della cassetta di sicurezza di Michael X, attivista politico e spacciatore di droga, custodita nei caveau della Lloyds Bank di Londra. La cassetta conterrebbe alcune foto suggestive della Principessa Margaret, che potrebbero essere usate da Michael come merce di scambio per evitare la persecuzione da parte dei funzionari della legge. Martine Love, un’ex modella, viene sorpresa a contrabbandare droga in Inghilterra e, per uscire di prigione, accetta quindi di recuperare la cassetta di sicurezza per conto dell’agenzia.

Per farlo si rivolge dunque a Terry, con il piano di irrompere nella Lloyd Bank e rubare oggetti di valore e contanti. Insieme alla sua squadra, Terry affitta allora un negozio di pelletteria vicino al luogo della rapina e si introducono grazie ad un tunnel nella Lloyds Bank. Alla fine, Terry riesce a portare a termine l’operazione, anche di fronte all’imminente arrivo della polizia. Con grande sorpresa di Teddy, però, la rapina scuote alcuni grandi nomi, in particolare Michael X e un pornografo di nome Lew Vogel, che è in combutta con il gangster. Gli uomini di quest’ultimo raggiungono i rapinatori in men che non si dica e Terry si ritrova in possesso di informazioni utili per assicurarsi un’uscita sicura.

The Bank Job - La rapina perfetta trama film

Cosa è successo ai veri colpevoli

Alla fine si scopre che il libro mastro di Vogel contenente i nomi dei funzionari di polizia a libro paga scatena una massiccia epurazione nei ranghi di Scotland Yard. Diversi funzionari di alto livello si dimettono a causa della natura delle accuse. Michael X viene catturato e impiccato per l’omicidio di Gale, che a quanto pare è un agente dell’MI5. Le altre persone coinvolte con Michael vengono arrestate o uccise e nessuno dei proprietari delle cassette di sicurezza reclama le proprie perdite. In realtà, Michael X è stato impiccato con l’accusa di aver ucciso un membro della sua comune e non Gale.

Il fatto che Gale fosse un agente dell’MI5, come mostrato nel film, non è ancora oggi suffragato da prove concrete. Anche la fotografia della Principessa Margaret nel caveau di Michael X è discutibile ed è stata fonte di numerose teorie speculative. Il film, tuttavia, cerca di stabilire che l’MI5 era la mente dietro il colpo. Sulla base delle loro fonti, gli sceneggiatori del film hanno dunque deciso di raccontare questo aspetto della storia. Ma a causa della portata dello scandalo, la vera verità fu nascosta da un ordine del 1971 che bloccò la circolazione delle informazioni nei media.

Quando il polverone si è posato, è stato accertato che Anthony Gavin, un criminale di carriera, aveva orchestrato l’intera vicenda. Benjamin Wolfe aveva firmato il contratto di locazione di Le Sac, un negozio di pelletteria a pochi metri dalla banca. Alla fine, anche Reg Tucker e Thomas Stephens furono nominati come cospiratori. Mentre Wolfe fu condannato a 8 anni, gli altri furono incarcerati per 12 anni. Anche se i funzionari cercarono (senza successo) altri membri della banda (tra cui una donna), questi quattro furono quelli che alla fine pagarono il prezzo.

The Bank Job - La rapina perfetta cast attori

Terry manda Kevin alla polizia

Quando Terry capisce il vero motivo della rapina, rimane sbalordito dalla situazione di pericolo che si trova ad affrontare. Quando intuisce che Vogel e i suoi uomini saranno difficili da gestire, invia Kevin alla polizia, in particolare a Roy Given, che Terry sa essere retto nei suoi modi. Una pagina del libro mastro serve come prova di autenticità con cui Terry può sostenere di essere in possesso di informazioni fondamentali per la sicurezza nazionale. La sua idea intelligente gli consente di fare leva su Vogel, poiché il rischio di essere scoperto è troppo grande per il pornografo. Alla fine Terry viene catturato, ma viene lasciato andare da Roy Given grazie alle sue argute trattative.

Il ruolo di Martine

La relazione sentimentale di Martine con l’agente dell’MI5 si rivela invece deleteria, in quanto viene fatta diventare un capro espiatorio se qualcosa va storto durante l’elaborata rapina. In realtà, non esiste una donna che si occupi della rapina alla Lloyd Bank. Il personaggio di Martine è stato creato sulla base delle trascrizioni delle conversazioni dei ladri registrate tramite walkie-talkie. Secondo il regista, la voce di una donna sentita nelle registrazioni è stata la base del personaggio.

Il personaggio di Martine è influente nell’intrecciare la presenza dell’MI5 nell’elaborato atto e serve come elemento della trama per tenere insieme il colpo. Recluta Terry ma non gli dice il vero motivo. L’interesse di Martine per una particolare cassetta di sicurezza stimola la curiosità di Terry, che in seguito scopre la verità e la usa a suo vantaggio. Martine funge da anello di congiunzione tra il crimine reale e le implicazioni dedotte dagli sceneggiatori del film. Alla fine, riesce a sistemarsi con la sua parte di bottino. Anche se la mente organizzativa è un’altra, il colpo e il suo sviluppo rimangono comunque coordinati da Martine stessa.

Harry Potter: la serie HBO ha annunciato gli interpreti di Harry, Ron e Hermione!

  • news
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
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Harry Potter: la serie HBO ha annunciato gli interpreti di Harry, Ron e Hermione!

La serie TV di “Harry Potter” della HBO ha ufficialmente trovato i suoi Harry, Ron e Hermione. Dominic McLaughlin interpreterà Harry Potter, Arabella Stanton sarà Hermione Granger e Alastair Stout sarà Ron Weasley. Più di 30.000 attori si sono presentati ai provini per i ruoli principali da quando la HBO ha lanciato un casting aperto lo scorso autunno. Le riprese dovrebbero iniziare quest’estate.

“Dopo una straordinaria ricerca guidata dalle direttrici del casting Lucy Bevan ed Emily Brockmann, siamo lieti di annunciare di aver trovato i nostri Harry, Hermione e Ron. Il talento di questi tre attori unici è meraviglioso da ammirare e non vediamo l’ora che il mondo possa assistere alla loro magia insieme sullo schermo. Vorremmo ringraziare tutte le decine di migliaia di bambini che si sono presentati ai provini. È stato un vero piacere scoprire la pletora di giovani talenti là fuori”, hanno dichiarato la showrunner Francesca Gardiner e il produttore esecutivo e regista Mark Mylod in una dichiarazione.

I ruoli in “Harry Potter” hanno lanciato Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint alla fama mondiale nei primi anni 2000, e la serie HBO potrebbe fare lo stesso per McLaughlin, Stanton e Stout, che sono in gran parte esordienti. McLaughlin ha recitato in “Grow“, una commedia di prossima uscita su Sky con Nick Frost e Golda Rosheuvel, mentre Stanton ha interpretato Matilda in “Matilda: The Musical” nel West End dal 2023 al 2024. “Harry Potter” sarà il primo ruolo importante per Stout.

I tre giovani attori si uniscono agli altri membri del cast John Lithgow (“Conclave”, “The Crown”) nel ruolo di Albus Silente, Janet McTeer (“Mission: Impossible – Il giudizio finale”, “La regina bianca”) in quello di Minerva McGranitt, Paapa Essiedu (“I May Destroy You”, “Gangs of London”) in quello di Severus Piton, Nick Frost (“L’alba dei morti dementi”, “Hot Fuzz”) in quello di Rubeus Hagrid, Luke Thallon (“Leopoldstadt” di Tom Stoppard, “Patriots” di Rupert Goold) in quello di Quirinus Raptor e Paul Whitehouse (“The Fast Show”, “Harry & Paul”) in quello di Argus Filch.

La serie di “Harry Potter” è scritta e prodotta esecutivamente da Gardiner, che è anche showrunner. Mylod sarà produttore esecutivo e dirigerà diversi episodi della serie per HBO in collaborazione con Brontë Film and TV e Warner Bros. Television. La serie è prodotta esecutivamente dall’autrice J.K. Rowling, Neil Blair e Ruth Kenley-Letts di Brontë Film and TV, e da David Heyman di Heyday Films.

Il progetto iniziale di HBO prevede una serie di sette stagioni, ognuna delle quali racconterà in 8/10 episodi la storia di un libro. Considerato che gli episodi potrebbero essere lunghi circa un’ora, significa che lo show avrà la possibilità di approfondire e raccontare in maniera molto più dettagliata il mondo di JK Rowling rispetto a quanto fatto dai film della Warner Bros.

Harry Potter serie tv

Tom Cruise ringrazia fan e produzione per il successo di Mission: Impossible – The Final Reckoning

  • 2025
Chiara Guida
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27 Mag 2025
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Tom Cruise ringrazia fan e produzione per il successo di Mission: Impossible – The Final Reckoning

All’indomani dell’ottimo weekend di incassi per il suo Mission: Impossible – The Final Reckoning, Tom Cruise utilizza i suoi social per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione e al successo dell’ultima (?) avventura di Ethan Hunt.

Uno dei divi più amati di Hollywood si conferma una persona intelligente e attenta ai suoi fan, all’esperienza in sala e generosa verso chi fa in modo che lo schermo cinematografico sia ancora fonte di meraviglia.

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Mission: Impossible – The Final Reckoning è un film del 2025 co-scritto, diretto e co-prodotto da Christopher McQuarrie. La pellicola è il sequel di Mission: Impossible – Dead Reckoning (2023) e l’ottavo e ultimo film della serie di Mission: Impossible. Con protagonista Tom Cruise nei panni dell’agente dell’IMF Ethan Hunt. Tra gli altri interpreti del film figurano i ritorni di Ving Rhames, Simon Pegg e Henry Czerny.

Qualche mese dopo gli eventi dell’ultimo film, il mondo ha scoperto dell’Entità e molte persone la venerano . Ethan Hunt è a Londra, e riceve una videocassetta dalla Presidente degli Stati Uniti d’America Erica Sloane, che gli chiede di arrendersi e consegnare la chiave cruciforme. Hunt, ignorata la richiesta, incontra Benji Dunn a Trafalgar Square e con lui raggiunge Luther Stickell, che si era isolato da ogni accesso alla rete internet cosi da trovare il modo di neutralizzare l’Entità. Luther, nel mentre, ha prodotto una “pillola avvelenata” ovvero un congegno che può infettare l’Entità, se collegato al “podkova”, un dispositivo contenuto all’interno della sfera del sonar del sommergibile russo Sevastopol che contiene il codice sorgente originale dell’IA, affondato in un punto imprecisato nel Mare di Bering.

Sydney Sweeney sul flop di Madame Web: “Mi sono divertita a farlo, è tutto quello che conta per me”

  • 2025
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
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Sydney Sweeney sul flop di Madame Web: “Mi sono divertita a farlo, è tutto quello che conta per me”

A più di un anno dal clamoroso flop al botteghino, la star di Madame Web, Sydney Sweeney ha rivelato la sua sincera opinione sul fallimento al box office del film. Oltre a Sweeney, il film vedeva tra i suoi interpreti Dakota Johnson, Isabela Merced, Celeste O’Connor, Emma Roberts, Adam Scott e Tahar Rahim.

Con un pessimo 11% di share su Rotten Tomatoes e un incasso mondiale di 100 milioni di dollari per Box Office Mojo, Madame Web è ampiamente considerato un fallimento totale. Ha anche segnato l’ennesimo tentativo fallito della Sony di emulare il successo del Marvel Cinematic Universe.

In una recente intervista, Sydney Sweeney ha espresso il suo punto di vista sulla scarsa accoglienza riservata a Madame Web: “Voglio dire, mi sono divertita molto, quindi questo è tutto ciò che conta per me. Penso che se ti piace quello che fai, non importi poi molto quale sia il risultato, a livello di incassi. Certo, vuoi che il film sia celebrato, amato e abbia successo, perché allora tutti hanno successo.”

L’attrice ha anche spiegato cosa l’ha spinta a recitare in un film Marvel, affermando che “è sempre divertente poter far parte di qualcosa di più grande di te”. Sweeney ha poi chiarito che “non aver ancora girato un film per uno studio” e di aver avuto bisogno di Madame Web come trampolino di lancio. Ha dichiarato: “Avevo alcune proprietà che desideravo davvero poter portare agli studios, e avevo bisogno di far sì che il mio nome avesse più valore, all’interno di una famiglia di studios. Realizzare un progetto del genere ti aiuta davvero sul mercato”.

Inoltre, Sydney Sweeney era interessata a realizzare un film che piacesse alla sua famiglia. Avendo “un sacco di cuginetti adolescenti“, l’attrice “ha pensato che sarebbe stato fantastico poter fare qualcosa che avrebbero davvero trovato divertente e cool”.

Dalla pagina allo schermo: si conclude la I° edizione del progetto

  • Cinefilos Comunica
Gianmaria Cataldo
-
27 Mag 2025
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Dalla pagina allo schermo: si conclude la I° edizione del progetto

Si conclude mercoledì 28 maggio il progetto formativo Dalla pagina allo schermo. Percorsi di didattica laboratoriale sul rapporto tra cinema e fumetti, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’a.s. 2024/2025 e che vede coinvolti gli Istituti Scolastici di Latina I.C. Don Milani, I.C. Torquato Tasso e I.C. Giuseppe Giuliano. Gli incontri di laboratorio hanno previsto appuntamenti settimanali che hanno visto gli studenti impegnati nella realizzazione di un unico grande fumetto collettivo.

Sotto la guida Ilaria Palleschi e Viola Coldagelli – illustratrici e fumettiste di comprovata esperienza – ogni classe ha ideato una storia, lavorando sullo storytelling e sulla costruzione dei personaggi e delle ambientazioni. Gli studenti sono partiti da esercizi di scrittura per poi passare alla creazione di disegni e di altro materiale artistico da utilizzare per la realizzazione del prodotto audiovisivo. Grazie al coinvolgimento del regista Renato Chiocca, hanno dunque poi sperimentato anche la fase di riprese, animando i propri personaggi, diventando attori e cimentandosi nella sonorizzazione di alcune scene.

Le riprese hanno dato vita al prodotto audiovisivo che verrà proiettato presso l’I.C. Don Milani di Latina nell’evento finale di mercoledì 28 maggio, che sarà aperto non solo agli studenti e ai docenti coinvolti dal progetto, ma anche ai genitori. Nel corso dell’evento verrà proiettato anche il montaggio dei video di backstage che è stato realizzato dagli studenti durante le attività del progetto. Questa sarà anche l’occasione per dar vita ad un momento di condivisione dell’esperienza trascorsa e delle competenze acquisite tra gli studenti di tutte le scuole della rete, come anche di riflessione sull’insegnamento del cinema e dell’audiovisivo nelle scuole tra docenti interni e formatori esterni presenti.

Le scuole coinvolte riceveranno inoltre dei fumetti acquistati grazie al finanziamento del progetto, iniziativa pensata per mettere a disposizione degli studenti nelle rispettive biblioteche materiali da consultare ogni volta che lo vorranno e continuare così ad approfondire le tematiche del progetto.

Il progetto Dalla pagina allo schermo si rivolge a studenti di classi primarie e secondarie di I° grado, proponendo un percorso di esplorazione dei rapporti tra cinema e fumetto, entrambe forme di narrazioni per immagini, attraverso un percorso didattico comparativo che unisce momenti di alfabetizzazione e di analisi delle due forme d’arte, incontri laboratoriali di storytelling, disegno e produzione partecipata finalizzati alla realizzazione di un prodotto audiovisivo.

Proposto dall’Istituto Don Milani, il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione tra una rete di dirigenti scolastici del territorio, un gruppo di operatori culturali e di settore esperti, come lo sceneggiatore Mauro Uzzeo e il regista Renato Chiocca. Ad affiancarli, una rete di partner che vede Cinefilos APS, associazione di promozione culturale fondata nel 2019 da un collettivo di professionisti del settore cinematografico con l’obiettivo di diffondere la cultura cinematografica, con particolare attenzione al pubblico giovane, e anche Dreamcatchers Entertainment, casa di produzione con il desiderio di proporre una nuova, inedita prospettiva nel raccontare storie con parole, immagini, musica, utilizzando principalmente l’innovazione tecnologica e l’infinito potere del video in tutte le sue forme.

Un’esperienza formativa capace, dunque, di sviluppare un approccio critico al linguaggio cinematografico e all’arte del fumetto e di potenziare le competenze nei linguaggi audiovisivi e creativi.

Woman and Child: recensione del film di Saeed Roustayi

  • Recensioni
Agnese Albertini
-
27 Mag 2025
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Woman and Child: recensione del film di Saeed Roustayi

Con Leila e i suoi fratelli, Saeed Roustayi ci aveva presentato la storia di una donna dalla schiena ricurva che porta su di sé il peso di una famiglia di soli fratelli maschi. Leila si scontrava a gran voce con questi, tentando di risvegliarli dal torpore di una società patriarcale che li aveva privilegiati fin dalla nascita. Ora, il regista iraniano porta sulla Croisette un altro carattere femminile forte, ma ancora più controverso: si chiama Mahnaz, ed è la protagonista di Woman and Child, in concorso a Cannes 78.

Chi è la madre e chi il figlio?

Mahnaz (in una straordinaria interpretazione di Parinaz Izadyar) è la madre del titolo, una donna che si prende cura dei suoi due figli dopo la morte del marito. La sua routine quotidiana consiste nell’alternarsi tra casa e lavoro come infermiera, incontrare un potenziale nuovo compagno, Hamid (interpretato da Payman Maadi), e tornare ad accudire la sua famiglia. A darle una mano c’è sua madre, perennemente irritata per qualcosa, la sua adorabile figlia più piccola e, naturalmente, il figlio citato nel titolo. Aliyar (Sinan Mohebi) è un adolescente ribelle che sembra attratto dai guai: come se cercasse attivamente il caos per poi tuffarcisi dentro anima e corpo. I suoi insegnanti, i dirigenti scolastici e molti compagni non lo sopportano – anche se alcuni lo seguono, attratti dalla sua capacità di fomentare il disordine e persino il bullismo. È facile intuire che il suo comportamento sia, almeno in parte, una reazione alla perdita del padre, ma ciò non lo rende meno ingestibile. La situazione degenera al punto che un professore, Samkhanian (Maziar Seyedi), decide di sospenderlo.

Quel che accade dopo è tragico, violento e del tutto inaspettato, scatenando una catena di conflitti, incomprensioni, litigi e accuse all’interno della famiglia. Mahnaz cerca risposte dalla scuola, dagli avvocati, dalla giustizia e dai suoi stessi parenti, ma riceve solo porte sbattute in faccia e una vaga empatia che non si traduce mai in vero sostegno. Le cose peggiorano quando, a causa di alcune decisioni drastiche prese dalla sorella, Mahnaz comincia a essere vista come una squilibrata, quasi una nemica. Sempre più sola, senza nessuno che le dia ascolto o creda alla sua versione dei fatti, la donna finisce per compiere azioni via via più assurde, tanto da incarnare – paradossalmente – ciò che gli altri pensano di lei.

Una furia femminile rara nel cinema iraniano

Aliyar sale e scende per le case, gioca d’azzardo, salta ovunque, marina la scuola. È un ragazzo spigliato, che porta il caos ovunque vada e sembra attratto dai guai come da una calamita. In famiglia gli chiedono sempre di fare i compiti altrui, ma nessuno sembra capace di arginare la sua inquietudine. È facile pensare che il suo comportamento sia anche una reazione alla perdita del padre, ma ciò non lo rende meno problematico. Dopo un tragico evento che coinvolge proprio il ragazzo, la donna si rivolge alla scuola, agli avvocati, alla giustizia e alla propria famiglia per ricevere risposte. Quello che ottiene, al contrario, sono solo porte sbattute in faccia, parole vaghe e accuse. Le cose peggiorano quando, a causa di decisioni drastiche prese dalla sorella, Mahnaz comincia a essere percepita come squilibrata, quasi una minaccia. Nessuno le dà ascolto, nessuno le crede davvero. Anche la madre la rimprovera: “se non torni a lavorare, vedrai cosa farò” e la accusa di non prendersi abbastanza cura della figlia: “l’hai fatta invecchiare, ha i capelli grigi”.

Il rapporto con l’uomo che frequenta è altrettanto carico di tensione: le ha chiesto di nascondere la sua vita precedente, lei ha accettato, ma poi non si assume le responsabilità. Il problema, come lei stessa ammette, è che i suoi figli capiscono troppo. E quando in un ribaltamento inaspettato delle dinamiche, Hamid, che ha voluto restare al di fuori della loro esistenza, sarà costretto a diventare parte della famiglia, la situazione peggiorerà rovinosamente.

Parinaz Izadyar, una performance devastante

Roustayi ci regala un’opera di una ferocia implacabile, che farà molto discutere e già lo ha fatto al Festival, e che riflette sul vittimismo come piaga della società moderna. Si muove costantemente sul filo del melodramma, ma riesce a restituire una rabbia femminile raramente vista in un film iraniano. È una storia di donne contro donne: contro la madre, contro la sorella, contro sé stessa. Mahnaz è un personaggio respingente, che cerca disperatamente di restare in piedi mentre tutto attorno a lei crolla: la sua è una parabola di disintegrazione, emotiva e sociale, che non cerca giustificazioni né assoluzioni.

La performance di Parinaz Izadyar è devastante: il film si apre con lei in un centro estetico, intenta a prepararsi per un incontro con il suo uomo, ma col passare del tempo la vediamo imbruttirsi, dentro e fuori, fino a consumarsi. La sua Mahnaz è una donna che si è uccisa ma non è morta. In un passaggio del film, accusa bruscamente Hamid: “Tu non volevi una donna e un bambino, volevi una donna bambina“. Forse, nella sua solitudine, Mahnaz si allontana dai figli per diventare lei stessa figlia di sé stessa, nel disperato tentativo di trovare un senso a quanto di tragico accaduto.

Il regista iraniano costruisce un film furioso, che grida e urla, dove i personaggi si insultano costantemente – come già accadeva in Leila e i suoi fratelli, ma qui con un’intensità ancora maggiore. È un’opera che divide e fa discutere, e che mostra senza filtri il peso dell’incomprensione e dell’abbandono. In questo senso, la fragilità di Mahnaz non è il punto di partenza, ma l’esito finale di una società che non prevede spazio per donne così arrabbiate.

Hayley Atwell ha girato degli stunt di Mission: Impossible incinta di otto mesi

  • 2025
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
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Hayley Atwell ha girato degli stunt di Mission: Impossible incinta di otto mesi

La star di Mission: Impossible – The Final Reckoning (qui la nostra recensione), Hayley Atwell, rivela che era incinta durante le riprese di una scena d’azione molto impegnativa. Diretto dal veterano del franchise Christopher McQuarrie, l’ottavo e apparentemente ultimo film di Mission: Impossible vede Tom Cruise tornare nei panni di Ethan Hunt, impegnato a concludere la sua lotta contro la malvagia intelligenza artificiale nota come L’Entità. Dopo la sua apparizione in Mission: Impossible – Dead Reckoning (2023), Atwell torna nel cast di The Final Reckoning nei panni di Grace, un’abile borseggiatrice, e una sequenza all’inizio del film mostra lei ed Ethan sfuggire alla cattura degli scagnozzi di Gabriel (Esai Morales) a Londra.

Durante una recente intervista al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, Hayley Atwell ha rivelato che questa cruda scena di lotta londinese presente in The Final Reckoning è stata girata mentre era incinta di otto mesi e mezzo. La star spiega che la produzione ha preso misure per garantire la sua sicurezza e il suo comfort, mentre lei era comunque determinata a girare gran parte dell’azione da sola. Guarda la sua spiegazione qui sotto: “Durante questa sequenza di lotta – ci siamo tornati sopra un paio di volte per aggiungere qualche elemento – e in questa clip sono effettivamente incinta di otto mesi e mezzo. E devo dire che mi sono presa cura di me stessa in modo impeccabile. Tutti mi hanno supportato molto e mi hanno detto: ‘Oh, puoi sederti e faremo fare il lavoro a una controfigura’. E io ho risposto: ‘No, ho lavorato troppo! Lascialo fare a me’. Quindi l’ho fatto.”

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, anticipazioni sul faccia a faccia con Dottor Destino!

  • 2025
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
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I Fantastici Quattro: Gli Inizi, anticipazioni sul faccia a faccia con Dottor Destino!

La star di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, Joseph Quinn, condivide il suo entusiasmo per la sfida contro il Dottor Destino di Robert Downey Jr. in Avengers: Doomsday. Mentre il Marvel Cinematic Universe si prepara a presentare i Fantastici Quattro nella Fase 6, il celebre team viene coinvolto nella parte Avengers del franchise, con i quattro eroi che tornano come parte del cast di Avengers: Doomsday. Con Downey Jr. che torna nei panni di Victor von Doom, alias Dottor Destino, sarà la prima volta nell’MCU che il famoso villain affronterà non solo gli Avengers, ma anche la Prima Famiglia Marvel.

In una nuova intervista con Esquire, Quinn, che è uno dei membri confermati del cast di I Fantastici Quattro: Gli Inizi per Avengers: Doomsday, ha parlato dello scontro tra la Prima Famiglia Marvel e il Dottor Destino, dato che Avengers: Doomsday è attualmente in produzione, la star di Johnny Storm ha condiviso quanto segue:

Per fortuna, noi [Pedro, Vanessa ed Ebon] andiamo tutti d’accordo. Sono davvero entusiasta di lavorare con Doom, grande fan di RDJ, e di rivedere la mia adorabile famiglia dei Fantastici e di tornare a far parte del cast.

I trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi hanno dimostrato che l’alchimia tra tutti i personaggi principali è incredibile, motivo per cui è logico sentire quanto Quinn sia entusiasta di riunirsi con i suoi membri del cast. Considerata l’iconicità dei Fantastici Quattro nel canone Marvel, riuscire a far emergere la loro dinamica nel loro primo film MCU è incredibilmente importante, poiché getterà le basi per il futuro del gruppo nel franchise. Questo include il loro grande ritorno in Avengers: Doomsday, soprattutto per quanto riguarda il Dottor Destino di Downey Jr.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

Deliver Me From Nowhere: cosa pensa Bruce Springsteen della performance di Jeremy Allen White?

  • 2025
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
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Deliver Me From Nowhere: cosa pensa Bruce Springsteen della performance di Jeremy Allen White?

Gaby Hoffmann parla dell’interpretazione di Jeremy Allen White in Deliver Me From Nowhere. Questo film è un biopic sull’icona musicale Bruce Springsteen, che racconta la storia del suo percorso nella realizzazione del suo album del 1982 Nebraska. Il film è diretto da Scott Cooper e vede White come protagonista. Hoffmann interpreta Adele Springsteen, la madre di Bruce. Oltre a White e Hoffmann, Deliver Me From Nowhere vanta un cast di spicco che include Stephen Graham, Paul Walter Hauser, Jeremy Strong e Marc Maron.

In un’intervista con ScreenRant per la seconda stagione di Poker Face, Hoffmann anticipa qualche dettaglio sull’interpretazione di White nel ruolo. Hoffmann osserva di “non aver effettivamente visto Jeremy impersonare Bruce” perché le sue scene sono state girate con una versione più giovane del personaggio. Ha comunque anticipato la reazione di Springsteen alla performance di White, notando che il musicista “non riusciva a credere che quella che stava sentendo non fosse la sua voce“. Pensa che White “ci abbia davvero dato dentro“. Ecco la citazione completa di Hoffmann qui sotto:

Mi dispiace dirlo, non ho informazioni sulla [data di uscita]. Non ho avuto modo di vedere Jeremy impersonare Bruce, perché interpreto la madre di Bruce, quindi sono in scene di flashback con un giovane Bruce. E non ero a New York durante le riprese, andavo e venivo solo in aereo, quindi non ho mai avuto la possibilità di vederlo. Ma ho sentito solo cose incredibili, il che, ovviamente, non mi sorprende affatto. Non so se mi è permesso dirlo, ma credo che lo farò: ho persino sentito che Bruce non riusciva a credere che quella che stava sentendo non fosse la sua voce quando ha sentito cantare Jeremy. Penso che sarà davvero impressionante come tutti si aspettano, perché è un attore così bravo, e credo che ci abbia messo davvero tanto impegno, e sembra che sarà incredibile. È stato un grandissimo privilegio far parte di quel film, di questa storia, di questo momento così personale e importante nella vita di Bruce. Sono stato davvero, davvero felice di essere lì, è stata un’esperienza bellissima.

Il film scartato con Henry Cavill avrebbe mostrato “la più grande paura di Superman”

  • 2025
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
0
Il film scartato con Henry Cavill avrebbe mostrato “la più grande paura di Superman”

Se il sequel di Superman con Henry Cavill fosse mai stato realizzato, il DCEU avrebbe esplorato le paure dell’Uomo d’Acciaio, secondo il regista di Mission: Impossible, Christopher McQuarrie.

Uno degli aspetti più noti della cronologia cinematografica del DCEU sono stati i numerosi film in fase di sviluppo che non si sono mai concretizzati. Quando si è trattato della versione di Superman di Cavill, c’erano stati vari piani su cosa fare con la sua interpretazione dell’Uomo d’Acciaio. Nell’ultimo episodio di Happy, Sad, Confused, a McQuarrie è stato chiesto delle idee che aveva per un film di Superman con Cavill, dopo aver lavorato con la star britannica in Mission: Impossible – Fallout. Secondo McQuarrie, il sequel di Superman con Cavill avrebbe esplorato lati più profondi dell’icona DC, dato che l’attore de L’Uomo d’Acciaio aveva anche condiviso alcuni suggerimenti sulla direzione da dare al personaggio:

E poi, come si fa con Superman? Henry aveva già dato un’idea. Mi sono improvvisamente reso conto di come questi due personaggi avessero queste incredibili somiglianze, che hanno anche permesso un conflitto incredibile e una risoluzione straordinaria che ha ampliato l’universo.

Ma vi racconterò i primi cinque minuti del mio film di Superman, che era… immaginate Up della Pixar, una sequenza senza dialoghi che trattava proprio quel personaggio nei primi cinque minuti. I primi cinque minuti del film erano un’introduzione, dopo la quale si capiva esattamente cosa spingeva Superman, e esattamente di cosa aveva più paura, e perché Superman aveva fatto le scelte che aveva fatto, e sarebbe stato epico. Sarebbe stato epico, in cinque minuti, la portata del film sarebbe stata assolutamente straordinaria. L’altra cosa, e spero che chiunque guardi questo film, che si goda il finale di questo film [Mission: Impossible – The Final Reckoning], sia la sensazione che vorrei che vi lasciaste, perché è proprio questo che rappresenta Superman. È speranza, è fonte di ispirazione, e la gioia che crea.

Lilo & Stitch, l’unica omissione del live action che cambia il senso del film

  • Approfondimenti
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
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Lilo & Stitch, l’unica omissione del live action che cambia il senso del film

Il remake live-action Disney di Lilo & Stitch ha omesso una scena importante, cambiando radicalmente la storia di Lilo nel film del 2025. Come tutti i remake live-action Disney, Lilo & Stitch è stato incredibilmente controverso. Il remake ha omesso una parte essenziale del personaggio di Lilo, a dimostrazione del fatto che con il nuovo Lilo & Stitch si perde il cuore dell’originale.

Rispetto ad altri remake live-action Disney, Lilo & Stitch del 2025 è sorprendentemente fedele al materiale originale. Non ci sono grandi espansioni nella storia come in Biancaneve o La Sirenetta, e i personaggi assomigliano davvero a quelli che dovrebbero rappresentare. Sfortunatamente, la maggior parte dei cambiamenti nell’adattamento si presenta sotto forma di tagli di materiale dal film originale. Mentre i principali snodi della storia sono tutti presenti, il remake taglia molti momenti vitali per i temi e gli archi narrativi dei personaggi.

Il remake live-action di Lilo & Stitch ha omesso un dettaglio fondamentale sui genitori di Lilo

Non spiega come siano morti

In entrambe le versioni di Lilo & Stitch, Lilo viene cresciuta dalla sorella maggiore Nani. Nel film originale, la morte dei genitori delle due sorelle è solo accennata. I genitori vengono menzionati molto di più nel remake live-action, e vediamo anche delle loro foto. Jumba entra persino nella camera da letto dei genitori di Lilo nel momento culminante del film, dimostrando che il remake sta cercando di rendere la loro morte un elemento più emotivamente significativo.

Tuttavia, il remake non rivela come siano morti i genitori di Lilo e Nani. Nel cartone animato, in una scena Lilo dice a Stitch che i suoi genitori sono morti in un incidente d’auto a causa del maltempo. Questo dettaglio è stato omesso nel film live-action, lasciando un mistero sulla causa della loro morte. Non si sa perché il remake abbia deciso di tagliare questa scena, ma dimostra che i registi del remake hanno fondamentalmente frainteso l’importanza di questo dettaglio.

La morte dei genitori di Lilo durante una tempesta è direttamente collegata al motivo per cui lei nutre Pudge

È un meccanismo di difesa per Lilo

lilo & stitchAll’inizio di Lilo & Stitch, Lilo nuota nell’oceano. Dà un panino a un pesce, e in seguito spiega questa tradizione alla sua insegnante di hula. Lilo dà da mangiare panini a un pesce di nome Pudge perché, come dice lei, Pudge “controlla il tempo“. Sembra che voglia far contento Pudge, il che spiega perché si sforza di trovare qualcosa di diverso dal tonno per preparare il panino.

Questo dettaglio inizialmente sembra solo frutto dell’immaginazione di una bambina. Tuttavia, acquista più senso quando Lilo rivela in seguito il destino dei suoi genitori. I genitori di Lilo sono morti a causa del maltempo, quindi la convinzione di Lilo di poter accontentare un pesce che controlla il tempo è chiaramente un meccanismo di difesa. Non ha ancora superato la morte dei suoi genitori, e questo dettaglio dimostra quanto profondamente l’abbiano segnata. Nel remake, il dettaglio di Pudge che controlla il tempo è ancora presente. Senza una spiegazione della loro morte, questa gag non ha alcuno scopo tematico.

Perché il cambiamento di Lilo & Stitch è deludente

Dimostra un po’ di superficialità rispetto al modo di fare di Lilo

Il remake di Lilo & Stitch che omette questo dettaglio dimostra che, nonostante il tentativo di realizzare un film più toccante dal punto di vista emotivo, non coglie l’emozione dell’originale. L’indebolimento della battuta di Pudge è solo un esempio di come il remake utilizzi ripetutamente l’iconografia dell’originale Lilo & Stitch, ma ne annacqui lo scopo.

Nell’originale, Jumba è un cattivo all’inizio della storia, ma la sua accettazione nella famiglia di Lilo rafforza i temi del film. Nel remake, Jumba rimane un cattivo. Nell’originale, Lilo è interessata ai turisti e alla musica di Elvis perché la fanno sentire una straniera a casa sua. Nel remake, Lilo apprezza ancora Elvis, ma questa idea tematica è completamente assente. Nell’originale, Nani canta “Aloha ‘Oe” a Lilo perché il governo che porta via Lilo è il simbolo della distruzione delle famiglie da parte degli Stati Uniti quando colonizzarono le Hawaii. Nel remake di Lilo & Stitch, il lieto fine è che Nani consegna Lilo allo stato.

Spider-Man: Brand New Day, Mark Ruffalo nel film per una scena “epica”?

  • 2025
Chiara Guida
-
27 Mag 2025
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Spider-Man: Brand New Day, Mark Ruffalo nel film per una scena “epica”?

Prima che Spider-Man: Brand New Day fosse ufficialmente il titolo del film, circolavano voci piuttosto inquietanti su vari eroi e cattivi che si supponeva sarebbero apparsi in diversi momenti del film. Una delle indiscrezioni più accreditate sosteneva che la storia avrebbe potuto ruotare attorno a Spidey che si alleava con The Punisher (Jon Bernthal) per affrontare un Hulk infuriato. Sebbene il coinvolgimento di Frank Castle sia probabilmente un’ipotesi remota, sembra che potremmo comunque vedere il Golia Verde.

Secondo Nexus Point News, Mark Ruffalo tornerà nei panni di Bruce Banner in Brand New Day. Il sito riporta che “l’apparizione di Banner sarà molto più di un cameo e Ruffalo avrà un ruolo sostanziale nel film”. Che Banner si trasformi o meno in Hulk, il fatto che il personaggio possa avere un “ruolo sostanziale” nel film è sicuramente interessante.

Potremmo vedere Parker cercare l’altra metà dei “science – bro” per vedere se può aiutarlo nella sua attuale situazione dopo gli eventi di No Way Home? Qualunque sia il ruolo che Banner interpreterà, è probabile che in qualche modo si tratti di gettare le basi per Avengers: Doomsday.

Il sito condivide anche un aggiornamento sulla produzione, sottolineando che le riprese di Brand New Day dovrebbero iniziare a fine luglio a Londra.

In seguito alla notizia, non confermata, che Spider-Man: Brand New Day avrà Hulk, interpretato da Mark Ruffalo, in un ruolo da co-protagonista, sono emersi nuovi dettagli su quella che potrebbe essere una scena d’azione epica nel film.

Secondo Alex Perez di The Cosmic Circus, tramite Discord, i Marvel Studios stanno cercando di realizzare “una delle più grandi, se non la più grande, sequenze di stunt dell’MCU per [Spider-Man: Brand New Day]”. Si prevede che ci vorrà più di un mese per girarla e sarà una sequenza con effetti reali, anche se questo non significa che Hulk non possa essere aggiunto in un secondo momento, visto che il Gigante di Giada viene solitamente rappresentato sul set tramite motion capture.

La scena sarà girata all’aperto in quella che, nel film, sarà un’area densamente popolata (il che suggerisce che questo combattimento si svolgerà nelle strade di New York) e, comprensibilmente, è previsto un notevole coordinamento della sicurezza. Sembra incredibile, senza alcun gioco di parole, e con le voci che circolano su riprese internazionali di Spider-Man: Brand New Day, possiamo solo fare congetture su cosa combinerà il lancia-ragnatele in questo film. Purtroppo, nonostante le numerose affermazioni azzardate, i dettagli ufficiali sono pochi e sporadici.

Spider-Man 4 è stato recentemente posticipato di una settimana dal 24 luglio 2026 al 31 luglio 2026. Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, dirige Spider-Man: Brand New Day da una sceneggiatura di Chris McKenna ed Erik Sommers. Tom Holland guida un cast che include anche Zendaya, Sadie Sink e Liza Colón-Zayas. Michael Mando è stato confermato mentre per ora sono solo rumors il coinvolgimento di Steven Yeun e di Mark Ruffalo.

Spider-Man: Brand New Day uscirà nelle sale il 31 luglio 2026.

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