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Jeremy Renner poteva essere Hellboy nel film di Guillermo Del Toro

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Prima di essere scelto da Kathryn Bigelow come protagonista di The Hurt Locker o di vestire i panni di Occhio di Falco nei cinecomic dei Marvel Studios, la carriera di Jeremy Renner oscillava tra ruoli secondari il film indipendenti e qualche produzione hollywoodiana dimenticabile, ma a quanto pare l’attore avrebbe potuto cambiare il suo futuro  professionale interpretando Hellboy nell’adattamento di Guillermo Del Toro del 2004.

A rivelarlo è lo stesso Renner nella nuova puntata del podcast di Justin Long, Life Is Short raccontando qualche aneddoto del periodo:

Mentre leggevo la sceneggiatura non riuscivo a capire quel personaggio…Non riuscivo a connettermi ad esso, e più non trovavo un modo, più non sapevo cosa farci, quindi ho rifiutato l’opportunità.”

Al suo posto è subentrato, come saprete, Ron Perlman, recitando nel primo capitolo e nel sequel e il suo sequel del 2008, mentre nel rebbot del 2019 il demone è stato interpretato dalla star di Stranger Things, David Harbour.

Non ho nessun rimpianto per quella scelta“, dichiara Renner, che anzi si dice contento per aver deciso di andare oltre. Il discorso però cambia con Occhio di Falco, il ruolo che gli ha letteralmente rivoluzionato la vita:

“Quando mi mostrarono il personaggio pensai che fosse grandioso. Un ragazzo senza superpoteri che ha a disposizione solo un set di abilità elevate. Era qualcuno con cui potevo relazionarmi”.

Jeremy Renner: 10 cose che non sai sull’attore

Come annunciato durante il lancio della piattaforma streaming Disney +, i Marvel Studios lavoreranno ad una serie tv interamente dedicata a Occhio di Falco, con protagonista Jeremy Renner.

Il progetto, secondo quanto riportato dalle fonti, si concentrerà sulle avventure in solitaria di Clint Barton, uno dei sei Vendicatori originali, che passerà il testimone a Kate Bishop, la prima erede dell’eroe nei fumetti e membro degli Young Avengers.

La serie arriverà nel secondo anno di programmazione.

Fonte: EW

MCU: le supereroine Marvel che meriterebbero uno standalone

MCU: le supereroine Marvel che meriterebbero uno standalone

Captain Marvel e Vedova Nera potrebbero essere soltanto le apripista di un futuro cinematografico sempre più aperto alle supereroine, e i Marvel Studios sembrano intenzionati a produrre ancora standalone dedicati alle donne del MCU (come testimoniato dal film su Natasha Romanoff attualmente in fase di riprese).

Ma quali sono i personaggi che meriterebbero un cinecomic solista? Ecco qualche valida proposta:

Valchiria

Valchiria ha debuttato nel MCU lo scorso anno in Thor: Ragnarok, catturando immediatamente l’attenzione grazie alla convincente prova di Tessa Thompson e all’adattamento del personaggio attuato dagli sceneggiatori e dal regista Taika Waititi.

Guerriera disillusa e riluttante, Valchiria nascondeva un passato doloroso (di cui abbiamo avuto un accenno grazie ad un flashback che raccontava la caduta delle Valchirie per mano di Hela), e su questo potrebbe basarsi un film prequel o una serie che segue la vita precedente dell’eroina.

Jessica Jones

Ora che Netflix ha cancellato definitivamente tutte le sue serie Marvel, quante possibilità ci sono di vedere Jessica Jones al cinema? Difficile ora rispondere alla domanda, tuttavia il ritratto dell’eroina di Krysten Ritter ha convinto il pubblico e la critica grazie ad una performance straordinaria.

Di veri antieroi il MCU è quasi sprovvisto, quindi perché non puntare sull’investigatrice privata più tosta dei fumetti? Per non parlare del fatto che i suoi poteri non sono stati pienamente sfruttati dalla serie, e sarebbe interessante vederla in azione al massimo delle sue capacità.

Spider-Gwen

L’enorme successo di Spider-Man: Into the Spider-Verse potrebbe favorire l’ingresso nel MCU di personaggi come Spider-Gwen, alter ego di Spidey incarnato da Gwen Stacy, già vista nei vari adattamenti di Sam Raimi e Marc Webb.

Ora che l’idea del Multiverso sembra solleticare il futuro della Fase 4, e Far From Home ne fornirà una prova grazie a Mysterio, ci piace immaginare un universo aperto a qualsiasi soluzione dove eroine come Gwen interagiscono con i personaggi noti.

Gamora

In entrambi i capitoli di Guardiani della Galassia abbiamo sentito storie sul passato di Gamora e sul fatto che sia “la donna più spietata della galassia”, ma mai visto niente di realmente entusiasmante a riguardo. E questo la rende potenzialmente uno dei personaggi più interessanti del MCU non ancora sfruttati.

A partire dal rapporto con sua sorella Nebula, e con il padre adottivo Thanos, Gamora meriterebbe senza dubbio uno standalone, magari un prequel dove spiegare perché viene considerata una ferocissima killer e cosa l’ha portata ad unirsi ai Guardiani.

Nakia e Okoye

Nakia e Okoye sono senza dubbio uno degli elementi migliori di Black Panther, oltre che coppia d’azione fantastica, e se il MCU dovesse proseguire con l’espansione dell’universo di T’Challa queste due eroine meriterebbero uno standalone.

Si potrebbe attingere dalla storia originale di Nakia, interpretata al cinema da Lupita Nyong’o, e il suo trascorso da spia internazionale, oppure seguire gli eventi di Okoye, una delle guardie più fidate delle Dora Milaje, che combatte le minacce del Wakanda.

Scarlet Witch

Da quando l’abbiamo incontrata in Avengers: Age of Ultron (dove ha visto morire suo fratello gemello Pietro alla fine della battaglia di Sokovia) Wanda Maximoff aka Scarlet Witch è cresciuta esponenzialmente fino ad Avengers: Infinity War, tuttavia la sensazione è che il personaggio non sia ancora sfruttato al massimo delle sue potenzialità.

Con l’acquisizione dei diritti sugli X-Men da parte della Disney i Marvel Studios potrebbero ampliare la descrizione dell’eroina associandole le qualità che la rendono una dei mutanti più pericolosi sulla Terra. Da qui si aprirebbe un ventaglio di possibilità narrative riferite ai fumetti che eleverebbero Scarlet Witch in una posizione di rilievo nel MCU.

Wasp

Marvel Studios ANT-MAN AND THE WASP..Wasp/Hope van Dyne (Evangeline Lilly)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Dopo l’introduzione in Ant-Man, il personaggio di Wasp ha finalmente avuto l’occasione per brillare sotto i riflettori del sequel con Evangeline Lilly che ha equamente diviso la scena con il collega Paul Rudd. Il film ha funzionato, ma la sensazione è che questo personaggio meriti di più di una commedia di coppia.

L’attrice è fantastica nella parte e la combinazione di energia, combattimento e sapere scientifico la rende un’eroina con del potenziale da sfruttare al cinema. Magari in un film che prepari il suo ingresso nei Nuovi Vendicatori…

Leggi anche – MCU: 10 personaggi poco noti che vorremmo nella Fase 4

Fonte: Cinemablend

Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, ci sarà un epico scontro di spade laser con Rey e Kylo

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A poco più di cinque mesi dall’uscita nelle sale di Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker sono tanti i dubbi sulla trama del film che metterà la parole fine sulla saga degli Skywalker chiudendo un ciclo iniziato nel 1977 con Episodio IV – Una nuova speranza, ma qualche anticipazione è stata fornita in questi giorni da Daisy Ridley che ha promesso ai fan un “finale splendido e soddisfacente“.

Ospite poi del podcast di Josh Horowitz Happy Sad Confused, l’attrice ha rivelato un dettaglio di ciò che vedremo sullo schermo riguardante uno degli elementi più interessanti della nuova trilogia, ovvero la speciale connessione tra il suo personaggio, Rey, e Kylo Ren, interpretato da Adam Driver.

Apparentemente schierati ai lati opposti della battaglia, i due condivideranno la scena in un momento davvero particolare che coinvolgerà anche le spade laser:

Siamo protagonisti di un epico scontro, e sono davvero felice che le foto di Vanity Fair ne abbiano mostrato un assaggio. Si tratta di una grande lotta, perché è come se fossi diventata una combattente migliore e le spade laser sembravano più leggere, quindi ci sembrava di oscillare leggeri nello spazio“.

Le immagini a cui fa riferimento la Ridley sono quelle pubblicate in esclusiva dal magazine e realizzate da Annie Leibovitz sul set, ormai tradizione della Lucasfilm da diversi anni. Uno scatto mostrava proprio Rey e Kylo ai piedi di un pianeta misterioso ricoperto dalla nebbia sfoggiando le loro rispettive armi jedi.

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

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Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Happy Sad Confused

Chris Evans: “Il MCU risolverà tutti i dubbi su Steve Rogers e Peggy Carter”

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La creazione di timeline alternative provocata dai continui viaggi nel tempo dei personaggi è ancora uno dei temi più dibattuti dal pubblico riguardo Avengers: Endgame, capitolo del MCU nel quale si verifica l’ultima grande impresa di Captain America, ovvero tornare nel passato per restituire le gemme dell’infinito. In una di queste realtà l’eroe ritrova l’amore della sua vita, Peggy Carter mentre il “vecchio” Steve Rogers invece ricompare nel presente per cedere lo scudo a Sam Wilson, aka Falcon.

Ora, grazie a questo squarcio temporale, l’universo cinematografico ha una doppia versione del personaggio, quella congelata dopo la seconda guerra mondiale, e quella che vive con Peggy. E se ci fate caso, nella scena in cui parla con Sam, Cap indossa perfino una fede nuziale, dunque è evidente che la coppia si è sposata.

Molti dubbi e questioni rimangono però irrisolti, ma a sentire Chris Evans i fan non dovranno preoccuparsi a lungo visto che secondo l’attore i Marvel Studios e i prossimi film risponderanno ad ogni domanda sul destino di Steve e Peggy e sul legame con Sharon Carter.

State chiedendo continuità temporale, e va bene. Ma non sono sicuro di ciò che dirò…dovreste chiedere agli sceneggiatori. Capisco che ci sono un sacco di cose che i viaggi nel tempo hanno messo in discussione, ma se c’è qualcosa che ho imparato durante questi anni di lavoro con la Marvel, è che non lasciano nulla al caso. E ogni volta che ho fatto una domanda, c’è sempre stata una risposta.

Evans, ospite di un panel dell’ACE Comic-Con di Seattle, sembra aver suggerito che in qualche modo il proseguimento del MCU rimedierà ad ogni buco temporale o questione lasciata in sospeso. Sarà davvero così?

Vi ricordiamo, a proposito, che lo scorso maggio erano stato lo sceneggiatore di Endgame Christopher Markus a dire che una serie televisiva dedicata a Captain America e Peggy Carter era possibile, non escludendo un futuro sul piccolo schermo per i due personaggi riunitosi nella scena finale del film. “Forse c’è una storia da raccontare…Ci sono molti strati incorporati in Endgame e abbiamo passato tre anni a rifletterci sopra, quindi è divertente parlarne e, si spera, riempire buchi per le persone in modo che capiscano bene a cosa stiamo pensando“, aveva inoltre affermato Anthony Russo.

Forse Evans sa qualcosa e non può svelare ancora nulla?

Leggi anche – Il “vecchio” Captain America era al funerale di Peggy in Civil War?

Fonte: Cinemablend

C’era una volta a Hollywood sarà l’ultimo film di Quentin Tarantino?

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Quentin Tarantino l’aveva rivelato tre anni fa all’Hollywood Reporter: “Mi ritirerò dopo il mio decimo film“. All’epoca il regista si preparava all’uscita di The Hateful Eight, ottavo sigillo di una carriera straordinaria, lasciando così intendere che mancavano ancora due titoli per concludere il suo viaggio come autore cinematografico. Tuttavia sembra che l’addio potrebbe arrivare prima del previsto e che C’era una volta a Hollywood, la pellicola presentata a Cannes e in arrivo nelle sale americane a Luglio, segnerà il suo canto del cigno.

A suggerire questa ipotesi è lo stesso Tarantino in una recente intervista con GQ:

Se il film verrà accolto bene dal pubblico, forse non lavorerò al decimo film” ha dichiarato. “Magari mi fermerò proprio ora! Oppure mi fermerò mentre sono in fase di sviluppo. Vedremo. Credo di essere arrivato alla fine di questa strada, almeno quando si tratta di film per il cinema“.

Il regista ha poi parlato nel dettaglio di C’era una volta a Hollywood, un progetto costruito nel corso degli ultimi sei anni, che si profila come una vera e propria lettera d’amore ad un’epoca che occupa un posto speciale nella sua vita, dai sogni d’infanzia alle aspirazioni professionali future.

Per tutta la vita ho rincorso questo film, cercando di conoscere quel mondo, e ora posso finalmente fare qualcosa con tutto ciò che mi ha riempito il cervello negli ultimi 56 anni“.

Non sembra negare la possibilità di ritiro precoce neanche Brad Pitt, che nell’intervista afferma:

No, non penso che stia bluffando affatto, anzi, credo dica sul serio. Me ne lamento spesso e apertamente con lui, ma Quentin è consapevole del fatto che i registi, ad un certo punto, iniziano a perdere la bussola del loro gioco“.

La decisione di Tarantino non esclude l’uscita definitiva dal mondo del cinema, ed è lui stesso a spiegare che un domani si vede “impegnato a scrivere libri di cinema, o spettacoli teatrali, insomma attivo creativamente. Oggi penso solo di aver dato tutto ciò che dovevo dare ai film“.

Leggi anche – C’era una volta a Hollywood: Tarantino paragona il film a Pulp Fiction

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Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al settembre 2019.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Fonte: GQ

Spider-Man: Far From Home, scene inedite nel trailer finale

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Spider-Man: Far From Home, scene inedite nel trailer finale

A meno di una settimana dall’uscita italiana del film, ecco arrivare online il trailer finale di Spider-Man: Far From Home (già sbarcato nei cinema americani il 2 Luglio) contenente qualche scena mai vista prima durante la campagna pubblicitaria dei Marvel Studios.

Diretto ancora una volta da Jon Watts, il cinecomic arriverà da noi il 10 Luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

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Fonte: ONE Media

La Sirenetta: trovata l’attrice che incarnerà Ariel

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La Sirenetta: trovata l’attrice che incarnerà Ariel

La cantante Halle Bailey, membro del duo Chloe x Halle, è pronta per entrare a far parte del mondo del cinema e in particolare della Disney nei panni di Ariel, protagonista de La Sirenetta.

Sebbene il regista Rob Marshall abbia passato l’ultimo paio di mesi a incontrare giovani attrice di talento, gli insider affermano che la Bailey è stata sin dall’inizio del casting in cima alla lista. “Dopo un’estesa ricerca, è stato ampiamente chiaro che Halle possiede quella rara combinazione di spirito, cuore, giovinezza, innocenza e sostanza – oltre a una gloriosa voce – tutte qualità intrinseche necessarie per interpretare questo ruolo iconico”, ha detto Marshall in un comunicato.

Bailey si unisce a un cast che include Jacob Tremblay e Awkwafina, mentre Melissa McCarthy è in trattativa per interpretare Ursula. Sappiamo che Lin-Manuel Miranda, che ha lavorato con Marshall per Il Ritorno di Mary Poppins, lavorerà alle musiche originali del film, che saranno integrate con il lavoro storico di Alan Menken, ancora una volta coinvolto nel progetto (come accaduto con Aladdin).

Il ruolo segna il debutto cinematografico per la Bailey, dopo la formazione del suo gruppo musicale Chloe x Halle con la sorella Chloe nel 2015. La coppia è diventata famosa grazie alla pubblicazione di una cover di Beyoncé su YouTube, prima che fossero scoperta dall’attuale etichetta discografica. Dalla loro scoperta, il duo ha firmato un contratto discografico con Parkwood Entertainment e ha aperto per Beyoncé nel suo tour “Lemonade”.

Gennaro Aquino, location manager, alla ricerca dei luoghi per il Pinocchio di Garrone

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Sono Gennaro Aquino e faccio il location manager”. Gentile e diretto, Aquino rappresenta una figura professionale che si sta sempre più delineando nel nostro cinema; collaboratore di Matteo Garrone, con il quale ha lavorato anche a Pinocchio, ha lavorato con moltissimi nomi prestigiosi del cinema italiano, da Mario Martone a Matteo Rovere.

Ospite al Sardinia Film Festival 2019, Aquino ha partecipato a delle masterclass in cui ha parlato del suo lavoro, situazioni che lui preferisce definire incontri “molto costruttivi per me ma anche per chi ha partecipato”, ci tiene a sottolineare: “C’erano un sacco di giovani autori invitati al festival che pensavano di annoiarsi, ma hanno capito che potevano apprendere nozioni utili anche al loro lavoro.”

Professione consolidata da sempre nel cinema anglofono, il location manager è un ruolo che sono negli ultimi anni ha assunto una forma nel panorama del cinema italiano e “in poche parole – spiega Gennaro Aquino – è quello che cerca i luoghi dove girare le scene dei film, le cosiddette location.”

Passando poi alla spiegazione pratica del suo lavoro, Aquino procede: “Ci sono diverse fasi nel corso del lavoro: la prima è quella di scouting, che avviene nella fase precedente alla preparazione del film in cui il location manager entra in contatto con il regista, la produzione e lo scenografo. Dopo degli incontri preliminari con tutti i reparti creativi del film, e dopo aver raccolto delle informazioni specifiche fondamentali, ci si arma di pazienza e di tutti i dispositivi necessari a produrre immagini. Questo è lo scouting vero e proprio. Attraverso il confronto con regista e scenografo, durante la ricerca, si delinea quello che sarà l’impianto visivo del film.”

Ma quali sono le caratteristiche necessarie per essere un bravo location manager?

“Prima di tutto la sensibilità visiva e artistica. Spesso il LM è considerata una figura che ha solo competenze tecniche, ma a mio avviso è importante che abbia una cultura artistica e architettonica, deve riuscire a capire l’epoca e il periodo storico in cui sarà ambientato il film, ma anche quando lavora ad un progetto contemporaneo, deve capire cosa si addice di più a script e alle linee direttive del regista.”

Proprio rispetto al regista con cui si confronta di volta in volta, Aquino spiega che è importante capirne le necessità e le possibilità: “Ci sono varie tipologie di registi più o meno esigenti e più o meno consapevoli di quello di cui hanno bisogno per il film, ma anche più o meno in possesso di una cultura visiva. È importante capire con chi si ha a che fare, e lo stesso vale nel rapporto con lo scenografo. Inoltre è importante da un punto di vista produttivo capire che lavoro si sta affrontando, ovvero di che tipo di budget dispone la produzione del film a cui si lavora.”

Trai suoi ultimi lavori c’è l’atteso Pinocchio di Garrone, qual è la mappa geografica del film?

“Durante la lunga gestazione del film, la ricerca della location ci aveva portati prima in Sicilia, molto a sud, perché pensavamo che potesse essere una soluzione alternativa alle tante versioni della storia realizzate. L’idea di Matteo Garrone era che fosse un on the road, in cui si cogliessero gli spostamenti paesaggistici, così come avviene nela storia di Collodi. La geografia del film si è concentrata su tre regioni. Prima la Toscana, il che ha senso anche da un punto di vista filologico, visto che Collodi rimanda all’impianto culturale di quel territorio, anche se non lo dice mai. Tutta la prima fase è stata girata nel senese. Quando poi Pinocchio comincia a seguire le sue avventure, ci spostiamo nel Lazio, e infine in Puglia. Per una serie di ragioni, anche produttive, abbiamo ambientato in Puglia la maggior parte del film. Ci siamo mossi tra quelli che io chiamo “blocco mare” e “blocco Murge”. La prima parte delle riprese sono state svolte in aree più marine, precisamente nel territorio che va dalla provincia di Bari verso il Salento, quindi Monopoli, Polignano a Mare e Ostuni, dove abbiamo girato il Paese dei Balocchi. Poi ci siamo spostati nell’Alta Murgia barese, nel territorio di tre comuni: Altamura, Gravina in Puglia e Spinazzola, dove abbiamo realizzato tutta un’altra serie di scene che portano verso il finale del film.”

Alla luce del primo trailer del film, presentato a Riccione durante le Giornate estive di Cinema, sembra che Gennaro Aquino abbia di nuovo contribuito alla realizzazione dell’ennesimo grande film del regista romano.

Pinocchio di Matteo Garrone sarà il più fedele di sempre alla storia di Collodi

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Dopo averne visto il primo trailer, presentato a Ciné – Giornate estive di Cinema di Riccione, possiamo dire che il Pinocchio di Matteo Garrone si candida ad essere uno dei titoli di maggiore interesse e richiamo dei prossimi mesi.

Seguendo il suo stile sempre personale e identificabile, il regista ha realizzato, sembra, un film che fonde alla perfezione realtà e fantasia, dimostrando di trovarsi perfettamente a suo agio in quel fiabesco che riesce ad inserire anche negli scenari più crudi e realistici.

Anche il suo approccio al materiale di Collodi è stato quindi personale e unico, nonostante gli adattamenti della storia siano numerosi e soprattutto ancora attuali, visto che sono in produzione a Hollywood almeno altri due film sul tema (un live action con Robert Downey Jr. e uno stop motion di Guillermo Del Toro).

Stando a quanto dichiarato dal location manager di Pinocchio di Garrone, Gennaro Aquino, incontrato in occasione del Sardinia Film Festival, il film sarà il più fedele ai realizzato alla storia di Collodi.

“Il risultato finale non lo conosco ancora, ma l’intento è quello di rimanere fedeli a Collodi – ha dichiarato Aquino – a differenza delle altre produzioni cinematografiche. Mi riferisco principalmente allo sceneggiato televisivo di Comencini, ma anche ad altre versioni, italiane e non. Ad esempio, per la prima volta Pinocchio resta burattino dall’inizio alla fine del racconto, e diventa bambini solo nel finale. Un altro elemento di fedeltà è stato quello di mantenere intatte tutte le figure antropomorfe dell’originale, ad esempio il Gatto e la Volpe hanno sembianze animalesche, ma anche i mastini/carabinieri, o il gorilla/giudice e i dottori/uccelli. Tutto ciò che aveva connotati antropomorfi nel racconto, li avrà anche nel film.”

Stando a quanto visto nel primo trailer del film, questa scelta sembra premiare tutto l’impegno e l’immaginario visivo di Garrone e della sua squadra.

Pinocchio: il primo trailer del film di Matteo Garrone

PINOCCHIO, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, con Recorded Picture Company, in associazione con Leone Film Group, con il contributo del MiBAC – Direzione Generale Cinema – e di Eurimages, in associazione con Unipol Banca, con il sostegno di Regione Toscana – Toscana Promozione. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

Le riprese del film sono iniziate lo scorso 18 marzo e proseguiranno tra Toscana, Lazio e Puglia per un totale di 11 settimane. Il film è scritto e diretto da Matteo Garrone  che si avvale della stessa squadra che lo ha seguito in Dogman: fotografia di Nicolaj Bruel, scenografie di Dimitri Capuani, costumi di Massimo Cantini Parrini, montaggio di Marco Spoletini, suono di Maricetta Lombardo. Al Prosthetic make up ci saranno i francesi Coulier Creatures SFX, mentre gli effetti speciali saranno eseguiti da One of Us.

Di seguito tutto il cast al completo:

Pinocchio Federico Ielapi
Geppetto Roberto Benigni
Mangiafuoco Gigi Proietti
Gatto Rocco Papaleo
Volpe Massimo Ceccherini
Fata adulta Matilda De Angelis
Fatina bambina Alida Baldari Calabria
Lucignolo Alessio Di Domenicantonio
Lumaca Maria Pia Timo
Grillo parlante Davide Marotta
Mastro Ciliegia Paolo Graziosi
Civetta Gianfranco Gallo
Corvo Massimiliano Gallo
Pappagallo Marcello Fonte
Gorilla Teco Celio
Faina Enzo Vetrano
Omino di burro Nino Scardina

Pinocchio: il primo trailer del film di Matteo Garrone

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Pinocchio: il primo trailer del film di Matteo Garrone

In occasione di Ciné – Giornate estive di Cinema, 01 Distribution ha presentato il primo trailer di Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto. Eccolo a seguire:

Il regista, reduce dal travolgente successo ai Premi David di Donatello 2019, dove il suo Dogman ha conquistato nove premi, è tornato subito al lavoro al suo nuovo ambizioso progetto che vede Roberto Benigni di nuovo alle prese con il burattino di Collodi, questa volta nei panni di Geppetto.

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, con Recorded Picture Company, in associazione con Leone Film Group, con il contributo del MiBAC – Direzione Generale Cinema – e di Eurimages, in associazione con Unipol Banca, con il sostegno di Regione Toscana – Toscana Promozione. Le vendite internazionali sono curate da HanWay Films. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e in Francia da Le Pacte.

Le riprese del film sono iniziate lo scorso 18 marzo e proseguiranno tra Toscana, Lazio e Puglia per un totale di 11 settimane. Il film è scritto e diretto da Matteo Garrone  che si avvale della stessa squadra che lo ha seguito in Dogman: fotografia di Nicolaj Bruel, scenografie di Dimitri Capuani, costumi di Massimo Cantini Parrini, montaggio di Marco Spoletini, suono di Maricetta Lombardo. Al Prosthetic make up ci saranno i francesi Coulier Creatures SFX, mentre gli effetti speciali saranno eseguiti da One of Us.

Di seguito tutto il cast al completo:

  • Pinocchio Federico Ielapi
  • Geppetto Roberto Benigni
  • Mangiafuoco Gigi Proietti
  • Gatto Rocco Papaleo
  • Volpe Massimo Ceccherini
  • Fata adulta Matilda De Angelis
  • Fatina bambina Alida Baldari Calabria
  • Lucignolo Alessio Di Domenicantonio
  • Lumaca Maria Pia Timo
  • Grillo parlante Davide Marotta
  • Mastro Ciliegia Paolo Graziosi
  • Civetta Gianfranco Gallo
  • Corvo Massimiliano Gallo
  • Pappagallo Marcello Fonte
  • Gorilla Teco Celio
  • Faina Enzo Vetrano
  • Omino di burro Nino Scardina

Diabolik: Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea nel cast

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Dopo le voci che si sono susseguite nelle ultime settimane, è stato confermato che il cast del film su Diabolik, diretto dai Manetti Bros, sarà composto da Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea, che rispettivamente saranno il protagonista, Eva Kant e Ginko.

La notizia arriva direttamente da Ciné – Giornate estive di Cinema. Il film sarà girato anche a Triste ed è stato definito un “film oscuramente romantico“.

Lo scorso maggio, lo sceneggiatore del film Michelangelo La Neve, ha dichiarato: “Il nostro approccio è stato quello di studiare il personaggio del fumetto, capirlo e non tradirlo fino in fondo. Cercare di raccontare questo, prima di tutto, e per questo siamo riusciti ad arrivare a raccontare Diabolik. È un’icona e non bisogna avere l’arroganza di tradirlo, ma è necessario usare i meccanismi del cinema per portarlo sul grande schermo. Nella seconda parte del film, ci siamo basati principalmente sul numero tre, dove si racconta l’incontro tra Eva e Diabolik.”

Sembra quindi essere confermato che il film si concentrerà principalmente sulla storia d’amore dei due protagonisti.

Personaggi come proprietà intellettuali: fumetto al cinema, web e tv – Dampyr, Diabolik, Dragonero

Ischia Film Festival, Luca Argentero: “Dopo un supereroe, sarò un genio e un dottore”

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Quarta giornata della diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival, all’insegna di Luca Argentero che accompagna Copperman, il film di Eros Puglielli in cui interpreta un supereroe molto speciale.

Un film che arriva in un momento molto particolare della sua carriera “Ho compiuto quarant’anni, sono a un punto in cui cambiano I ruoli perché cambia la percezione di te. Nonostante io, come tutti, rimanga ancorato alla versione migliore di te. In questo senso, la storia di Copperman è capitata nel momento migliore nella mia vita, perché sono ancora affezionato al bambino che c’è in me, ma sono anche consapevole di essere diventato adulto, ormai i capelli iniziano a imbiancarsi. Probabilmente per questo sono riuscito a entrare nel mondo di Anselmo, che un vero superpotere non ce l’ha, se non la sua diversità. Copperman, pur nella sua dimensione fantastica, è un film per cui ci siamo tutti dovuti confrontare con la realtà, è una storia che parla di autismo, su cui abbiamo fatto tante ricerche, aiutati da un’associazione, scoprendo che è una condizione che ha tantissimi livelli di lettura. E proprio questo mi ha permesso di guardare il mondo attraverso un diverso punto di vista”. Dopo Copperman, Argentero non si è certo riposato, anzi, la sua agenda è fittissima. “Mi sono ritrovato con una parrucca lunga fino al sedere e in costumi del Quattrocento trasformato in Leonardo Da Vinci in un film prodotto da Sky che sarà al cinema il 26 settembre. Poi circondato da quattro donne, in un bellissimo ruolo da comprimario, nel nuovo film di Michela Andreozzi. E per la prima volta farò una serie, in cui vestirò i panni del medico. Dopo essere stato un supereroe, che era il mio sogno da attore, adesso inizieranno altre sfide, e questa è una di quelle. Spero che fra un paio d’anni mi fermino per strada per chiedermi un parere!

Una sfida è stata quella di Aitana Serrallet, sedici anni da compiere, regista di Bosa, cortometraggio che racconta una storia di migrazioni e di amicizia. Forse un record mondiale per un festival, e la giovane esordiente spagnola, oltre che a essere un talento, ha le idee molto chiare. “Ho fatto un corso di cinema a scuola, sapevo che era una mia passione, quando ho pensato a questa storia ho fatto tutto quello che dovevo per realizzarla e poi ho iniziato a mandarla ai festival. È l’inizio, ma sono sicura che è questo che voglio fare nella vita”.

Un film molto speciale, come lo è stato nella sua genesi e nel suo percorso  Rwanda, di Riccardo Salvetti, nato da un testo teatrale di Marco Cortesi e Mara Moschini, tutti e tre presenti a Ischia, città numero 98 in cui il film fa tappa da quando ha iniziato il suo percorso. Un film che racconta “del massacro dei tutsi del 1994, una storia che ci siamo accorti essere stata dimenticata” ha detto al pubblico la Moschini. Film in concorso nella sezione Location Negata “una scelta perfetta” ha detto il regista “perché ci siamo dovuti inventare l’Africa in Emilia Romagna”.

Ieri è stata anche la volta di Costanza Quatriglio, regista che con le sue opere accompagna l’Ischia Film Festival dalla prima edizione. Alla diciassettesima è venuta con Sembra mio figlio, film vincitore del Ciak d’oro e del Nastro d’argento. Un film che arriva da lontano. “Durante le riprese del mio documentario Il mondo addosso, nel 2005, ho conosciuto un giovane afgano, Jan Azad, che desiderava trovare e conoscere la sua famiglia. Sogno che ha coronato qualche anno dopo, un lungo viaggio alla ricerca delle sue origini, che è anche il viaggio che ho fatto con questo film”.

Una sera di viaggi all’Ischia Film Festival che si era aperta raccontando nella maniera ideale. Raccontando il porto di Napoli, nel cortometraggio di Aldo Zappalà Ogni nave ha bisogno di un porto. Segno che il cinema non succede mai per caso.

Bucky: 10 cose sull’eroe che il MCU non ha rivelato

Bucky: 10 cose sull’eroe che il MCU non ha rivelato

Introdotto nel MCU in Captain America: Il Primo Vendicatore e interpretato da Sebastian Stan che ha poi ripreso il ruolo in Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, Bucky Barnes è uno dei personaggi più amati dai fan.

Creato da Joe Simon e Jack Kirby, il Soldato d’Inverno debuttò in Captain America Comics (Vol. 1) nel 1941 come braccio destro di Steve Rogers e al cinema presenta diverse differenze rispetto alla controparte dei fumetti.

Ecco allora di seguito tutte le cose lasciate fuori dal MCU:

È stato la spalla di Batman

the batman

È raro vedere personaggi Marvel e DC insieme sulla stessa pagina, ma quando questo succede si tratta sempre di scontri testa a testa e non di collaborazioni.

Uno di quei rari casi risale al 1996 con il crossover Batman/Captain America, nelle realtà alternativa di Elseworld durante la seconda guerra mondiale dove Batman e il suo fedele compagno Robin incrociano la strada di Steve e Bucky.

Solo per il gusto di farlo, i due supereroi leader decidono di scambiare i rispettivi compagni per un giorno, ma inspiegabilmente, Bucky muore nelle pagine seguenti.

Il revival di Ed Brubaker

Come accennato sopra, Bucky Barnes ha lasciato la Marvel dopo la sua morte per un breve periodo, sorte di cui si occuperà in seguito Ed Brubaker con i suoi fumetti su Captain America.

Lo scrittore, cresciuto amando il personaggio sul quale produsse una fanfiction in cui veniva catturato dai sovietici, desiderò rendergli giustizia riportandolo in vita e facendolo diventare ciò che è oggi.

Ha distrutto il Tesseract

Il cubo cosmico è stato presentato nel MCU semplicemente come Tesseract, uno degli oggetti più potenti dell’universo e fondamentale ai fini della trama culminata in Infinity War. Nei fumetti però (Captain America vol. 5, #14), vediamo Bucky mentre lo distrugge.

Successivamente Steve Rogers, convinto che in lui ci fosse ancora traccia del suo amico (e non solo il Soldato d’Inverno post-lavaggio del cervello), usa il cubo per ripristinare la memoria di Bucky, e l’idea funziona.

Armi speciali

Da quando è stato reintrodotto ai lettori di fumetti come Soldato D’Inverno, Bucky ha mostrato tutte le sue abilità nel maneggiare le armi, tra cui pistole, granate, fucili e altri oggetti da lui progettati.

Inoltre le sue armi hanno sensori palmari esplosivi. il che significa che se qualcun altro volesse provare a usarle, non ci riuscirebbe perché queste esploderebbero immediatamente. L’impronta del loro padrone non corrisponde…

Ha addestrato Vedova Nera

Quando Ed Brubaker riavviò la figura di Bucky per i fumetti Marvel, versione che ha ispirato maggiormente il MCU, sono aumentati i legami del personaggio con la Russia e la Stanza Rossa. Questi due nomi vi ricordano qualcosa?

Ebbene si, nelle pagine della Marvel Comics Bucky ha addestrato Vedova Nera, stringendo perfino una relazione sentimentale con la spia.

Il passato con Wolverine

Il passato di Bucky Barners annovera anche l’incontro con Wolverine, subito dopo la fuga del mutante dalla Weapon X. Senza saperlo, il Soldato D’Inverno ha aiutato Logan molte volte,  senza che lui scoprisse che era stato proprio Bucky ad uccidere sua moglie, Itsu.

La lunga lista di omicidi

È stato chiarito fin dall’inizio che nel MCU Bucky Barnes viene sfruttato dall’ HYDRA per molti decenni come un assassino letale, dopo che l’organizzazione segreta lo aveva sottoposto al lavaggio del cervello.

Tuttavia c’è un dettaglio tenuto fuori dai film, ovvero la lunga lista di omicidi commessi che ammonta a 100 vittime uccise nel corso di 70 anni.

La versione di Arnie Roth

Le origini di Bucky Barners nel MCU hanno attinto a vari dettagli dell’originale, rubando diversi elementi dalla rilettura di Earth-616 in cui Capitan America ritrova l’amico Arnie Roth che l’aveva difeso quando era stato vittima di bullismo a Brooklyn.

Nei fumetti era molto più giovane

sebastian stan

Come successo a tanti personaggi dei fumetti tradotti sul grande schermo, le storie di origine possono subire dei cambiamenti, e nel caso di Bucky, il suo debutto è leggermente diverso da quello del MCU.

La sua controparte originale era infatti molto più giovane della versione di Sebastian Stan, addirittura adolescente quando si unì a Steve Rogers come suo aiutante.

Morto per decenni

Raramente la “morte” viene presa sul serio nei fumetti, dal momento che ci si aspetta sempre che i personaggi vengano resuscitati in qualche modo. Ma nel caso di Bucky, gli autori avevano hanno esposto la cosiddetta “clausola” che diceva che fra tutti, solo Bucky Barnes, Jason Todd o lo zio Ben non sarebbero “sopravvissuti”.

Ironia della sorte, sia Jason Todd che Bucky Barnes sono stati riportati in vita nel 2006 entrambi come assassini armati di pistola.

Fonte: Screenrant

Bond 25: Dan Romer comporrà le musiche originali

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Bond 25: Dan Romer comporrà le musiche originali

Sarà Dan Romer il compositore della colonna sonora originale di Bond 25, nuovo capitolo del franchise attualmente in produzione e affidato alla regia di Cary Joji Fukunaga, con il quale il musicista aveva già collaborato nella serie di Netflix Maniac e Beasts of No Nation.

A quanto pare Romer è riuscito a scalzare nella lista di possibili candidati il vincitore dell’Oscar Justin Hurwitz e il veterano della saga di James Bond David Arnold, autore – tra gli altri – della soundtrack di Casino Royale e Quantum of Solace.

Come annunciato lo scorso aprile, la MGM ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Daniel Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

Vi ricordiamo che insieme a Craig figureranno anche Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Lea Seydoux (Dr. Madeleine Swann), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Una parte importante delle riprese si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per 2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Bond 25: trapelati nuovi dettagli sulla trama

Fonte: Indiewire

La famosa invasione degli orsi in Sicilia presentato ad Alice nella Città

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Dopo lo straordinario successo della scorsa edizione, Alice nella città è pronta a ripartire per la nuova edizione ed ha scelto di annunciare, in occasione di Ciné, il primo titolo italiano in concorso quest’anno.

La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti, tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati edito da Arnoldo Mondadori Editore, è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, Prima Linea Productions, Pathé, France 3 Cinema e uscirà nelle sale italiane con Bim Distribuzione.

A prestare le voci ai protagonisti del film un cast d’eccezione formato, tra gli altri, da: Toni Servillo, Antonio Albanese e Corrado Guzzanti e con la partecipazione straordinaria di Andrea Camilleri.

Il film racconta la storia di Leonzio, il Re degli orsi, che, nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto e di sopravvivere ai rigori di un terribile inverno, decide di condurre il suo popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Grazie al suo esercito e all’aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio. Ben presto, però, Re Leonzio si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.

La famosa invasione degli Orsi in Sicilia, recensione

Mattotti sarà inoltre protagonista al Festival di una Masterclass aperta al pubblico e in particolare agli studenti delle scuole di cinema.

Per noi il film di Mattotti è più di una premiere è un progetto” dichiarano Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, “Alice è uno start, dal festival partirà un percorso che accompagnerà il film in occasione dell’uscita sala e si snoderà durante l’anno a cavallo tra letteratura e cinema tra proiezioni, letture ed incontri con le scuole”.

Alice nella Città inoltre prosegue la collaborazione con Moviement e ha realizzato, grazie al supporto del Mibac, delle associazioni di categoria Anica, Anec , Anem, e di tutti gli attori in campo, una card personalizzata che permetterà agli studenti che hanno seguito tutto il percorso formativo promosso da Alice  – Seminare Domande, di accedere con il biglietto ridotto a tutte le proiezioni estive a partire da ora fino a settembre. Un modo per premiare e per incentivare e supportare i ragazzi appassionati e amanti del cinema ad andare in sala anche in estate.

Phillip Noyce al Cinecocktail: Porto al cinema la guerra e la storia d’amore tra i miei genitori

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Ha ricevuto il Taormina Arte Award, il regista e produttore australiano Phillip Noyce, protagonista del CineCocktail condotto dalla giornalista Claudia Catalli al Taormina Film Fest. “Un onore avere ospite dei nostri speciali incontri di cinema un pezzo della storia del cinema hollywoodiano come Noyce, ringraziato ieri anche da Nicole Kidman per averla scelta, appena diciottenne, per il suo Ore 10: Calma Piatta”, dichiara Catalli in apertura del CineCocktail.

Al Taormina Film Festival il cineasta presenta il film in concorso Show Me What You Got, di cui è produttore esecutivo. “Questo film è il debutto alla regia della già acclamata Direttore della Fotografia Svetlana Cvetko, e la prova che solo le donne oggi possono portare sullo schermo un’opera così unica, speciale, che parla di un amore non convenzionale. Era ora che Hollywood si accorgesse delle donne”.

Sorseggiando un cocktail all’Hotel Metropole di Taormina, il regista si lascia andare sulle novità riguardo al suo nuovo progetto Rats of Tobruk: “L’idea è nata quando ho ritrovato dei diari personali di mio padre, che partì per la guerra in Libia otto ore dopo aver conosciuto mia madre. Nel film racconterò quella guerra tra tedeschi, australiani e italiani – ma, giuro, nessun italiano morirà – e anche una incredibile storia d’amore. Mio padre è tornato dalla guerra due anni e mezzo dopo, e i miei sono stati insieme per 65 anni”.

Prende la parola la regista Svetlana Cvetko, il cui film è una sorta di Jules et Jim contemporaneo senza frontiere. “Mi piaceva raccontare come, nelle problematiche di oggi, tra dramma dei migranti e paura di attacchi terroristici, potesse scoccare una scintilla di amore travolgente e passionale tra tre ragazzi, Christine, Nassim e Marcello”.

Ad interpretarli, un trio di giovani attori italiani trapiantati a Los Angeles: Cristina Rambaldi, Mattia Minasi e Neyssan Falahi. Presenti al CineCocktail anche gli attori Pietro Genuardi, Giusy Frallonardo e la vincitrice di due premi César Anne Brochet.

Knives Out: trailer del film all stars diretto da Rian Johnson

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Knives Out: trailer del film all stars diretto da Rian Johnson

Lionsgate ha diffuso il primo trailer di Cena con delitto – Knives Out, il nuovo film diretto da Rian Johnson (Star Wars: Gli Ultimi Jedi), descritto come un moderno giallo deduttivo.

Dopo la morte del celebre romanziere Harlan Thrombey, avvenuta in circostanze misteriose poco dopo il suo 85esimo compleanno, il detective Benoît Blanc viene ingaggiato per scoprire l’assassino. Blanc avrà a che fare con la famiglia disfunzionale del defunto, dove tutti hanno un movente tra bugie e depistaggi.

Nel cast all stars del film compaiono Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Toni Collette, Don Johnson, Michael Shannon, Lakeith Stanfield, Katherine Langford, Jaeden Martell e Christopher Plummer.

Tom Holland rivela il suo soprannome per Robert Downey Jr.

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Tom Holland rivela il suo soprannome per Robert Downey Jr.

Chi ha visto i film del MCU sa che il rapporto tra Tony Stark e Peter Parker ha un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al cinema, è la dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe con lo zio Ben. Allo stesso modo, in Avengers: Endgame, Peter si confronta con la morte del suo mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura chiave per il suo percorso di realizzazione personale (e come abbiamo visto nel trailer di Far From Home, superare il lutto non sarà affatto facile).

Allo stesso modo sembra che anche i loro interpreti Tom Holland e Robert Downey Jr. abbiano instaurato un legame speciale sul set, talmente stretto da permettere al più giovane dei due di dare un soprannome al collega (con cui ha registrato il suo numero di telefono).

A rivelarlo è stato Holland sul red carpet di Spider-Man: Far From Home, l’ultimo capitolo della Fase 3 in uscita nelle sale tra pochi giorni:

Nel mio cellulare è il Padrino. Sì, c’è scritto RDJ The Godfather.

Non poteva esserci soprannome migliore per l’icona del MCU, nonché primo supereroe dell’universo cinematografico.

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, Tom Holland rivela uno spoiler su Mysterio e gli Elementali

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From home arriverà nei cinema il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Fonte: Marvel

Il Re Leone: gli splendidi ritratti di Entertainment Weekly

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Il Re Leone: gli splendidi ritratti di Entertainment Weekly

Entertainment Weekly ha diffuso gli splendidi ritratti del Il Re Leone, in cui vediamo i personaggi principali del film confrontarsi con gli attori che danno loro la voce nell’adattamento in live action diretto da John Favreau.

Potete vederli di seguito:

A seguire, ecco una nuova featurette dal film Disney:

https://www.youtube.com/watch?v=flXkOTJBtvU

Il Re Leone: recensione del nuovo live action Disney

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Il Re Leone: il trailer del film Disney

Breaking Bad: Aaron Paul e Bryan Cranston alimentano le voci sulla reunion con un’altra foto

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Aaron Paul e Bryan Cranston sanno come alimentare le aspettative dei fan di Breaking Bad, e quanto pare ogni voce su una possibile reunion di Jesse Pinkman e Walter White nel film-sequel sembrerebbe fondata.

Così, dopo le immagini pubblicate qualche giorno fa su Twitter e Instagram, gli attori hanno replicato con questa foto che trovate qui sotto e che li mostra finalmente insieme mentre camminano a piedi nudi su un torrente.

Cosa avranno voluto dire? E quel “Sooner” è presagio di una futura reunion oppure soltanto una crudele strategia di marketing per promuovere il film?

https://twitter.com/aaronpaul_8/status/1146101798211473409?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1146101798211473409&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbook.com%2Ftv-shows%2F2019%2F07%2F02%2Fbreaking-bad-bryan-cranston-aaron-paul-movie-tease%2F

Breaking Bad: 10 cose che non sai sulla serie

Chi conosce gli eventi dello show creato da Vince Gilligan sa che il personaggio interpretato da Cranston muore nell’ultimo episodio,  quindi resta da capire in che modo potrebbe tornare in azione.

Tempo fa lo stesso Cranston si era detto disponibile a comparire nel film, sebbene all’epoca non conoscesse i dettagli:

Mi faranno vedere su una lapide o qualcosa del genere? Non ne ho idea, non ho ancora letto né visto una sceneggiatura. Presumo che stia succedendo qualcosa, o forse no. Ma certo che mi piacerebbe fare un film di Breaking Bad. Non ora, perché sono impegnato con uno spettacolo a Broadway, almeno fino marzo….poi chissà“.

Sul progetto si sa ancora poco, tranne il fatto che Gilligan scriverà la sceneggiatura e figurerà nelle vesti di produttore esecutivo. È anche probabile che alla fine dei giochi assumerà il comando dell’operazione dirigendo il film. Per quanto riguarda le riprese, sembra che il set sia pronto a partire già nelle prossime settimane in New Mexico.

Va ricordato che questo speciale lungometraggio di due ore di Breaking Bad segna il primo titolo di Gilligan in seguito al nuovo accordo triennale firmato a luglio con Sony TV. Le fonti parlano di un contratto da 50 milioni di dollari che fa affiancare la figura del produttore a nomi del calibro di Shonda Rhimes e Ryan Murphy.

Comic-Con 2019: in arrivo la reunion degli Avengers?

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Comic-Con 2019: in arrivo la reunion degli Avengers?

Dopo un anno di assenza i Marvel Studios hanno confermato la loro presenza al Comic-Con che si terrà a San Diego dal 18 al 21 Luglio, e le aspettative sono ovviamente alle stelle, considerando l’uscita di Spider-Man: Far From Home (film conclusivo della Fase 3) e il possibile annuncio dei nuovi progetti della Fase 4.

Come riportato da Deadline, Anthony e Joe Russo (registi di Avengers: Endgame, Infinity War, Civil War e The Winter Soldier) saranno protagonisti di un panel venerdì 19 luglio nella Sala H in cui si parlerà di Endgame e dei loro piani futuri con lo studio di produzione indipendente, moderato dal caporedattore di Collider Steven Weintraub.

Diverse voci però suggeriscono che sul palco del Comic-Con potrebbe arrivare anche una reunion dei Vendicatori con la presenza di alcuni attori lo stesso venerdì oppure sabato sera, sempre in concomitanza del panel Marvel. Ovviamente si tratterebbe di una sorta di cerimoniale di addio per festeggiare i primi dieci anni di MCU con i volti più rappresentativi del franchise.

Un momenti simile si era verificato nel 2010, con l’intero cast di The Avengers (quindi Robert Downey Jr, Chris Evans, Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Jeremy Renner, Samuel L. Jackson e Clark Gregg) e l’annuncio ufficiale del film che sarebbe uscito in sala due anni dopo.

Sarà davvero così? Possiamo aspettarci l’ingresso nella sala H degli original six?

Qui sotto invece trovate il tweet “misterioso” dei Russo con un dettaglio del logo del Comic-Con.

https://twitter.com/Russo_Brothers/status/1146097334108880896

Leggi anche – Marvel Studios: 10 annunci che vorremmo sentire al Comic-Con

Fonte: Deadline

The Flash: Andy Muschietti in trattative per dirigere il film con Ezra Miller

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Dopo i due capitoli di IT la nuova avventura cinematografica di Andy Muschietti potrebbe essere The Flash, lo standalone dedicato a Barry Allen che vedrà protagonista Ezra Miller dopo le apparizioni in Batman v Superman e Justice League: come riportato dall’Hollywood Reporter infatti, il regista sarebbe ora in trattative con la Warner Bros. per dirigere il cinecomic al posto di Jonathan Goldstein e John Francis Daley, che a quanto pare hanno definitivamente lasciato il progetto.

La notizia arriva a pochi giorni dall’ultimo aggiornamento di Variety, secondo cui le riprese inizieranno non prima della fine della produzione di Animali Fantastici 3, film a cui Miller è legato da contratto e che uscirà nelle sale il 12 novembre 2021.

Per quanto riguarda lo sviluppo di The Flash, lo studio metterà da parte sia la sceneggiatura completata da Goldstein e Daley, sia lo script rivisto da Miller insieme all’autore di fumetti Grant Morrison. Al loro posto ci sarà invece Christina Hodson, che aveva già curato le storie di Bumblebee e dell’altro titolo DC in cantiere, Birds of Prey con Margot Robbie.

L’Hollywood Reporter spiega inoltre che l’uscita di scena dei due registi è stata volontaria ma motivata da differenze creative inconciliabili con gli obiettivi della produzione.

The Flash: possibili indizi su trama, villain e cast del film

Kiersey Clemons ha recentemente confermato che tornerà nei panni di Iris West dopo che la sua scena era stata tagliata da Justice League. Dunque sembrerebbe che la Warner bros. abbia grandi progetti per lei nello standalone.  E come riportato nei mesi scorsi, anche Billy Crudup tornerà per interpretare Henry Allen, personaggio introdotto in Justice League.

Recenti dichiarazioni di Miller sembrano anticipare l’arrivo di un nuovo universo in casa DC, proprio a partire dal cinecomic:

Ne stiamo parlando e l’intenzione è scatenare un intero nuovo universo, non solo il multiverso DC, ma il multiverso dello speedster. E gli speedster sono quelli che connettono tutti i pezzi disparati di esso. Sarà un mondo con tutti gli stessi personaggi e storie diverse con realtà diverse, eroi diversi e versioni differenti di personaggi. E gli speedster sono quelli che si muovono attraverso tutto questo.

Fonte: THR

Ischia Film Festival, Max Bruno: “Non ci resta che il crimine 2 a Napoli”

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Terza giornata della diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival, tocca a Massimiliano Bruno che nella sezione Best of accompagna il suo Non ci resta che il crimine, fortunata commedia “a spasso nel tempo” che è stata uno dei maggior incassi italiani dell’anno. Merito di un cast in grande forma, composto da Marco Giallini, Alessandro Gassman,Gianmarco Tognazzi, Edoardo Leo e Ilenia Pastorelli.

La protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot ha presentato il film al pubblico insieme al regista e allo sceneggiatore Nicola Guaglianone. “Non ci resta che il crimine è uno di quei film che fa sognare. Per me è stato così già dai costumi, erano stupendi, ho indossato un coprispalle che aveva usato già Raffaella Carrà, che si può volere di più. Massimiliano e Nicola sono due uomini molto sensibili, hanno tirato fuori tanti talenti, possiamo dire che sono stati i Pippo Baudo di tante attrici, perché hanno scritto ruoli femminili bellissimi. In un momento storico in cui si parla tanto di come le donne vengano usate, Sabrina è un personaggio tridimensionale che usa il sesso per manipolare gli uomini. Una cosa che io non sono mai riuscita a fare”.

Un film che Massimiliano Bruno si è molto divertito a fare in cabina di regia. “Qui ancora più che in altri casi volevo fare il regista, divertirmi con i topos del poliziottesco anni Settanta, aiutato da un cast davvero eccezionale, a cui avevo dato un superpotere, quello della conoscenza dei trent’anni successivi. Il film è stato amato e grazie a questo ne gireremo un sequel. Saremo sul set dalla fine di settembre e gireremo a Napoli. Senza Guaglianone alla scrittura, purtroppo”.

“Non faccio sequel” ha dichiarato lo sceneggiatore. “Dopo Lo chiamavano Jeeg Robot, per cui ho deciso che non ci sarebbe stato un numero due, preferisco evitare. Ma sono sicuro che verrà fuori un bel film che andrò a vedere al cinema da spettatore”.

Lunedì 1° luglio è stata anche al volta di Laura Luchetti e del suo Fiore Gemello, “una storia d’amore di due anime rotte” come definito dalla stessa regista. “Volevo raccontare di una ragazza che ho conosciuto davvero anni fa e la cui storia mi è rimasta impressa. Mi sono chiesta cosa sarebbe potuto succedere se, nella realtà odierna, questa quattordicenne scappata di casa per sfuggire a un ambiente violento, avesse incontrato uno dei tanti migranti minorenni che ci sono nel nostro paese”. Il film è stato accompagnato a Ischia anche da Giorgio Colangeli, il protagonista “adulto”, che ha dichiarato “Fiore gemello è la storia di due ragazzi che non riescono a integrarsi in un mondo di adulti che non ha cura di loro, e fa capire quanto poco basterebbe per migliorare le cose nella società odierna”.

La serata è proseguita con Coreur, lungometraggio autobiografico diretto da Kenneth Merchen, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa. Film sul ciclismo girato da un ciclista che ha dichiarato: “Tra una gara e un film cos’è più dura? Dipende dalla gara! Sicuramente è stata dura mettere in scena momenti molto personali, ma non mi è dispiaciuto smettere i panni del ciclista per un po’”.

Matteo Garrone, Toni Servillo e Carlo Verdone tra i nuovi membri dell’Academy

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Ci sono anche i “nostri” Matteo Garrone, Toni Servillo, Carlo Verdone e Giancarlo Giannini nella lista degli 842 nuovi invitati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences rivelata nelle ultime ore, che ha aggiunto quest’anno artisti e dirigenti provenienti da 59 paesi incrementando la percentuale di giurati di colore e di donne.

Oltre agli italiani l’associazione dà il benvenuto ai vincitori dell’Oscar Guy Nattiv (Skin), Jimmy Chin (Free Solo), Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Into the Spider-Verse) e i nominati Lady Gaga (A Star Is Born) e Marina de Tavira (Roma), ma anche a nomi provenienti dalla tv come Brad Simpson, Marti Noxon, Alexander Skarsgard, Elisabeth Moss e Sterling K. Brown.

Tra i nuovi giurati spiccano inoltre personalità note al grande pubblico come Leitita Wright, Winston Duke, Tom Holland, Claire Foy, Marina de Tavira, Tracy Letts, Gemma Chan, Jennifer Kent, Melanie Laurent, Adele, Annie LennoxMamoru Oshii.

Doctor Strange 2: tutto quello che sappiamo sul sequel

Doctor Strange 2: tutto quello che sappiamo sul sequel

Mentre aspettiamo che vengano ufficialmente annunciati i titoli della Fase 4 del MCU, i fan possono fare affidamento sulle conferme e le voci riguardanti Doctor Strange 2, uno dei capitoli annunciati tempo fa da Kevin Feige che vedrà di nuovo protagonista Benedict Cumberbatch nei panni dello stregone supremo dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

Ecco di seguito tutto ciò che sappiamo a riguardo:

Scott Derrickson tornerà alla regia

(Photo by Frazer Harrison/Getty Images)

Scott Derrickson, regista di Sinister e del primo capitolo di Doctor Strange nel 2016, è stato confermato anche per il sequel. Derrickson si è detto entusiasta all’idea di esplorare il mondo del personaggio oltre i vincoli imposti dalle origin story.

Per questo sequel non ci saranno limitazioni di alcun tipo, e la trama potrà andare in qualsiasi direzione per espandere l’arco narrativo dello stregone.

Il sequel si ispirerà al Cavaliere Oscuro

Come dichiarato dallo stesso Derrickson, l’intenzione per il sequel è seguire le tracce di The Dark Knight di Christopher Nolan introducendo un villain la cui personalità verrà indagata in profondità.

Del cinecomic su Batman il regista ha apprezzato in particolar modo il ritratto di Joker di Heath Ledger, quindi aspettiamoci qualcosa di simile anche nel film.

Karl Mordo potrebbe essere il villain

Diverse voci sostengono che Karl Mordo sarà il villain principale nel sequel di Doctor Strange. Per l’antagonista soltanto pochi eletti dovrebbero poter esercitare i poteri magici, incluso se stesso, e per raggiungere i suoi scopi deciderà di eliminare tutti quelli che ritiene indegni.

Mordo è già apparso nel primo film, interpretato da Chiwetel Ejiofor.

I rumor su Fratello VooDoo e Clea

doctor strange 2

Secondo gli ultimi report il sequel segnerà il debutto, sul grande schermo, di due personaggi dei fumetti noti come Jericho Drumm aka Fratello Voodoo e Clea. Questo è ciò che suggerisce Roger Wardell su Twitter, misterioso account che spesso ha l’abitudine di divulgare segreti sulle prossime produzioni Marvel (come dettagli sulla trama di Endgame, la trasformazione fisica di Thor, il ritorno di James D’Arcy nei panni di Jarvis e il cameo di Robert Redford).

Per quanto riguarda Drumm, chi ha letto i fumetti saprà che l’eroe viene scelto dall’occhio di Agamotto dopo l’abdicazione di Strange, e diventa così il nuovo Mago Supremo della Terra con il nome di Dottor Voodoo. Nel corso della sua storia combatte insieme ai Nuovi Vendicatori contro chi vuole recuperare l’occhio e guadagnare il potere di governare la Terra.

Clea invece è una supereroina originaria della Dimensione Oscura, nipote del villain Dormammu (già visto nel primo film di Doctor Strange) e uno dei principali interessi amorosi di Stephen Strange che sposerà ad un certo punto del suo percorso.

Quando inizieranno le riprese?

Ospite di un panel al recente Denver Pop Culture Con, la star di Doctor Strange Benedict Wong sembra aver confermato che le riprese del sequel inizieranno prima del previsto entro il 2020. “So che i Marvel Studios hanno assunto uno sceneggiatore, che tra l’altro ho incontrato alla premiere di Avengers: Endgame. Quindi penso che possa accadere da qualche parte l’anno prossimo.

Rachel McAdams dovrebbe tornare nei panni di Christine Palmer

Rachel McAdams è attesa di nuovo nei panni di Christine Palmer, l’interesse sentimentale di Stephen Strange scomparsa dai radar del MCU dopo il film del 2016. Non sappiamo che fine abbia fatto durante gli eventi di Infinity War e se sia sopravvissuta (o resuscitata) in Endgame, quindi sarà interessante vedere come verrà gestito l’arco narrativo e che motivazioni verranno fornite.

Marvel Studios: tutte le rivelazioni di Kevin Feige sul futuro del MCU

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Impegnato con la promozione di Spider-Man: Far From Home, ultimo capitolo della Fase 3, Kevin Feige ha avuto modo di discutere del futuro dei Marvel Studios e dei progetti riguardanti la prossima fase del MCU.

Ecco di seguito le più importanti rivelazioni:

Spider-Man: Far From Home chiuderà la Infinity Saga

Spider-Man: Far From Home

Come dichiarato nei mesi scorsi in contemporanea con l’uscita di Avengers: Endgame sarà Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming, a chiudere il sipario sulla Fase 3, i cui eventi sono culminati nella battaglia dei Vendicatori contro Thanos con la conclusione della saga delle gemme dell’infinito.

Le ragioni di questa scelta “editoriale” sono state però motivate dal presidente dei Marvel Studios Kevin Feige in una recente intervista:

Mentre stavamo lavorando a Endgame ci siamo resi conto che il vero finale dell’intera Infinity Saga, il film finale della Fase 3, doveva essere Spider-Man: Far From Home, semplicemente perché avremmo perso Tony Stark. E il rapporto tra Peter Parker e Tony è stato così speciale nei cinque film in cui Tom Holland ha interpretato Spider-Man nel MCU, che dovevamo vedere dove era arrivato il suo viaggio, o come Spider-Man usciva dall’ombra del suo mentore diventando il vero eroe che era destinato a essere. Per questo motivo ritengo che Endgame e Far From Home siano essenzialmente due pezzi della stessa storia, e che quella storia non si può dire conclusa fino alla fine del prossimo film“.

Il futuro dei Defenders

kevin feige

Che ne sarà dei protagonisti delle serie tv Marvel cancellate da Netflix? Sappiamo che Disney + si concentrerà sugli eroi già introdotti al cinema, ma che dire dei Defenders?

Sull’argomento Feige è rimasto misterioso ammettendo di non sapere nulla: “C’erano un sacco di grandi personaggi in quelle serie e penso che ci vorrà un po’ di tempo prima di poterli usare…

Le serie di Disney + e l’impatto sui film

La nuova sfida in casa Marvel Studios è rappresentata dall’approccio alla tv. In passato, l’universo condiviso ha aperto le sue porte al piccolo schermo con le serie prodotte dalla Marvel TV (vedi The Defenders, Luke Cage, Daredevil, Iron Fist e Jessica Jones su Netflix, o Agents of SHIELD e Agent Carter su ABC, Runaways su Hulu e Cloak & Dagger su Freeform), tuttavia i titoli originali che arriveranno su Disney + porteranno il concetto di “condivisione” ad un livello successivo.

Questi episodi si intersecheranno con i film in un modo importante“, ha detto Feige. “Si tratta di una forma totalmente nuova di narrazione con cui possiamo giocare ed esplorare“. Sappiamo già Disney ha confermato le serie spin-off su Loki, Soldato d’Inverno e Falcon e Scarlet Witch e Visione, con il ritorno degli attori che avevano interpretato gli eroi al cinema.

Fantastici 4 e X-Men

È ancora presto per parlarne, ma posso dirvi che ogni progetto inizia con lo sviluppo di idee interessanti e divertenti, pensando a quei personaggi a cui potremmo avere accesso“, ha detto il presidente dei Marvel Studios riguardo l’arrivo di Fantastici 4 e X-Men nel MCU dopo la fusione tra Disney e Fox.

Tutto dipende dalla storia che stiamo cercando di raccontare“, ha concluso.

Il 2019 è l’anno di Nick Fury

captain marvel

“Assente” solo da due titoli del MCU, Black Panther e Captain America: Civil War, Samuel L. Jackson è la presenza più ricorrente dei Marvel Studios, oltre che vero protagonista del 2019 con ben tre film all’attivo (Captain Marvel, Endgame e Far From Home).

Sam è stato molto divertente durante una tavola rotonda in cui abbiamo parlato di come  Fury fosse scomparso per un po’ di tempo. Si presentava in Avengers: Age of Ultron e poi sarebbe scomparso in Civil War…Ci siamo incontrati e gli ho detto che era passato troppo tempo e che il 2019 sarebbe stato il suo anno“.

Più rappresentazione nel MCU

black panther

Black Panther e Captain Marvel sono soltanto i primi due esempi di una ricerca di diversità di genere e nuove storie che il MCU sta mettendo in atto, come spiegato in più occasioni da Kevin Feige.

Il presidente dei Marvel Studios ha fatto il bilancio dell’anno appena trascorso, tra successi annunciati (Avengers: Infinity War) e inaspettati (il cinecomic di Ryan Coogler sull’eroe di Wakanda), guardando al futuro con ottimismo:

Black Panther è stato solo l’inizio. Ha funzionato nel modo in cui ci ha spinti a dirigerci nella direzione in cui saremmo andati comunque. Poi guardi quel film, ed è incredibile, segnale che i Marvel Studios sono cresciuti […] Porteremo sempre più donne nei prossimi anni e cercheremo di promuovere la diversità di genere, sia per quanto riguarda i personaggi che per le persone che lavorano a questi film. Sono convinto che se hai diverse voci, allora otterrai storie migliori e sorprendenti.

Un crossover tra Spider-Man e Venom è possibile

Marvel Studios e Sony Pictures si contendono da anni i diritti sui personaggi relativi alla storia editoriale di Spider-Man, ma l’arrivo del personaggio principale nel MCU datato 2015 sembra aver rimesso in gioco la possibilità di vedere uniti nello stesso film icone come Peter Parker e Eddie Brock aka Venom (evento già accaduto dodici anni fa in Spider-Man 3 di Sam Raimi, film comunque precedente all’era dei nuovi cinecomic).

Sull’argomento e il sogno di un futuro crossover tra questi due è tornato a parlare anche Kevin Feige, ora impegnato con la promozione dell’ultimo capitolo della Fase 3 Spider-Man: Far From Home, dichiarandosi aperto ad ogni soluzione:

Penso che probabilmente tutto dipenda dalla Sony. Lo studio possiede i diritti di entrambi quei personaggi e adesso ha Venom nel loro mondo. Non so quali siano i loro piani per un sequel sul simbionte o se lo stiano già progettando, ma un crossover mi sembrerà probabile ad un certo punto“.

Vedova Nera: prequel o un sequel?

vedova nera

Gli eventi di Avengers: Endgame ci hanno lasciato con la morte definitiva di Vedova Nera su Vormir, dove si era recata insieme a Occhio di Falco per recuperare la gemma dell’anima. Tuttavia la certezza che il personaggio tornerà nel suo standalone attualmente in produzione ha aggiunto ancora più mistero sulla timeline del film e sul modo in cui questo prequel (o presunto tale) potrebbe influenzare il futuro del MCU.

Sull’argomento si è espresso Kevin Feige, spiegando che c’è sempre del metodo nella pazzia con cui lo studio affronta le sfide e che il divertimento è la base di ogni progetto. Nessun dettaglio sulla storia di Vedova Nera trapela dalle sue parole, ma è chiaro che le nuove avventure di Natasha Romanoff avranno un qualche impatto significativo nella gestione delle prossime Fasi (anche in relazione alla continuity stravolta dai viaggi nel tempo di Endgame).

Guardo a Better Call Saul come un meraviglioso esempio di prequel che riesce a distinguersi da solo oltre Breaking Bad, perché in grado di informarti su tanti aspetti dello stesso universo che prima non conoscevi. Quindi il tempo ci dirà in che direzione siamo andati con la mossa di questo standalone.”

Keanu Reeves

Keanu Reeves gay

Nelle scorse settimane era stato il sito MCU Cosmic a rivelare che i Marvel Studios avrebbero considerato Keanu Reeves per un ruolo nel film sugli Eterni, e che le trattative sarebbero state già in corso. Ora però, nonostante non vengano forniti ulteriori dettagli in merito, arriva la conferma del fatto che lo studio ha effettivamente contattato l’attore ma più volte nel corso degli ultimi anni e per vari personaggi.

A svelarlo è Kevin Feige in una recente intervista con Comicbook, e queste sono state le sue parole sull’argomento:

In pratica parlavamo con Keanu per quasi tutti i film che abbiamo realizzato. Non so se e quando si unirà al Marvel Cinematic Universe, ma vogliamo davvero capire il modo giusto per farlo accadere“.

Ironheart nel MCU

Riri Williams è uno dei personaggi più controversi della storia recente della Marvel Comics, ora conosciuta come Ironheart, ma originariamente esordì nel ruolo di Iron Man nel 2014 tra l’amore e l’odio dei fan. E ora che i Marvel Studios sono sempre più aperti alla possibilità di dedicare spazio alle eroine – sfruttando la scia del successo di Captain Marvel al botteghino – Riri potrebbe essere l’erede perfetta di Tony Stark nel MCU dopo l’addio di Robert Downey Jr.

Anche Feige si è espresso sull’argomento dichiarando il suo interesse:

Penso che sia un grande personaggio, ed è stato divertente vedere come si evolve nei fumetti.

Killmonger tornerà in Black Panther 2?

Black Panther

Diverse voci sostengono che Michael B. Jordan tornerà a interpretare Killmonger nel sequel Black Panther anche se Kevin Feige sembra aver respinto quelle affermazioni.

Si tratta solo di voci e speculazioni, e Ryan Coogler ha appena iniziato a scrivere il film, quindi è presto per queste notizie.”

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Avengers: Engame, la scena su Vormir avrebbe potuto includere Thanos

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Ospiti lo scorso weekend dell’ACE comic con di Seattle, diversi attori del MCU hanno preso parte ai panel con i fan in cui si è discusso dei retroscena di Avengers: Endgame e della loro esperienza decennale con i Marvel Studios. Tra questi c’era anche Jeremy Renner, il volto di Clint Barton aka Occhio di Falco, che abbiamo ritrovato protagonista durante gli eventi dell’ultimo capitolo uscito in sala al fianco di Vedova Nera.

In una delle scene più emozionanti del film il personaggio assiste al sacrificio dell’amica Natasha Romanoff che si getta dalla rupe del pianeta Vormir per ottenere la gemma dell’anima, senza la quale i Vendicatori non potranno attivare il nuovo guanto dell’infinito riportando in vita tutte le vittime della Decimazione, ma a quanto pare la stessa sequenza era stata concepita in maniera diversa nelle prime bozze di sceneggiatura.

A rivelarlo è proprio Renner nel botta e risposta con il pubblico dell’ACE Comic Con, spiegando che nella versione originale di Endgame (poi scartata) Thanos sarebbe arrivato su Vormir attaccando i due eroi:

Quella in particolare è stata una scena difficile da girare. L’abbiamo terminata circa sei mesi fa, ma inizialmente le cose erano molto più complicate, con un attacco di Thanos. Nella versione vista al cinema c’eravamo solo noi due“.

Diverse sequenze sono state eliminate in sala di montaggio, come hanno già raccontato nelle scorse settimane i fratelli Russo, gli sceneggiatori e i montatori di Endgame, e in questo caso sembra che Occhio di Falco avrebbe respinto Thanos e i suoi soldati cercando di impedire a Vedova Nera di correre verso il limite della scogliera. Sicuramente l’aver ridotto lo spazio per favorire le emozioni di questa coppia di amici di lunga data che si dicono addio per sempre è stata una mossa saggia, oltre che visivamente e sentimentalmente perfetta.

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Avengers: Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far From Home.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Syfy

Ansel Elgort, Miles Teller e Harry Styles in lizza per il film su Elvis di Baz Luhrmann

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Uno tra Ansel Elgort, Miles Teller, Harry Styles e Austin Butler potrebbe essere il nuovo volto di Elvis Presley in Elvis, il film biografico che sarà scritto e diretto da Baz Luhrman e prodotto dalla Warner Bros. Come riportato infatti da Deadline, il regista australiano testerà  nei prossimi giorni i quattro attori per il ruolo del leggendario cantante che sarà protagonista sullo schermo insieme al personaggio dello storico manager di Presley, il colonnello Tom Parker. A quanto pare Tom Hanks è già pronto per interpretare Parker.

La sceneggiatura del film Elvis è stata curata a quattro mani da Luhrman e Craig Pearce, e la storia ruoterà intorno al rapporto tra il giovane Elvis, un ragazzo di estrazione sociale umile con il sogno di diventare una star della musica americana, e il suo impresario. Secondo la cronaca Parker avrebbe sperperato la metà dei guadagni di Presley per scopi personali in cambio della sua ascesa nell’olimpo discografico.

Elgort sarà presto sul grande schermo con il nuovo adattamento di West Side Story di Steven Spielberg e nella pellicola tratta dal romanzo Il Cardellino di Donna Tartt; Teller è uno dei protagonisti della serie Too Old To Die Young di Nicolas Winding Refn (disponibile ora su Amazon Prime Video) e tornerà al cinema nel cast di Top Gun: Maverick al fianco di Tom Cruise; Butler invece, che abbiamo visto di recente in The Dead Don’t Lie di Jim Jarmush, fa parte della ricca line-up di attori del nuovo lavoro di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood, in uscita nelle nostre sale in autunno.

Fonte: Deadline

The Batman: ecco chi potrebbe interpretare Catwoman

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Vanessa Kirby (Mission: Impossible – Fallout, Hobbs and Shaw) potrebbe essere il nuovo volto di Catwoman al cinema, nel prossimo adattamento per il grande schermo di The Batman. Sembra che l’attrice britannica sia tra le favorite agli occhi del regista Matt Reeves e che possa dunque incarnare Selina Kyle.

Il report arriva da Geeks Worldwide, che riferisce che l’attrice britannica di 31 anni sia nel radar della Warner Bros. e di Reeves, ma sottolinea anche che si tratta di un precoce rumor e che non si sono ancora tenuti dei colloqui formali in merito.

Al netto di quello che potrebbe rimanere solo un rumor, l’attrice sembra avere tutte le carte in regola per diventare la prossima Catwoman, ed essere una degna erede non solo di Anne Hathaway, ma soprattutto dell’indimenticabile e perfetta Michelle Pfeiffer (lasciamo in un angolo, per decenza, il film con Halle Berry).

The Batman, che vedrà protagonista Robert Pattinson, dovrebbe svolgersi negli anni Novanta. Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice (dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

The Batman: rivelati i quattro villain principali del film

La Sirenetta: ecco chi interpreterà Flounder e Scuttle

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La Sirenetta: ecco chi interpreterà Flounder e Scuttle

Durante il fine settimana, è arrivata la notizia che Melissa McCarthy era in trattative per interpretare la malvagia Strega del Mare, Ursula, nel remake live action Disney de La Sirenetta dal regista Rob Marshall. Ora è stato confermato che anche Jacob Tremblay e Awkwafina sono in trattative per interpretare due ruoli secondari del film.

Tremblay (Room, The Predator) interpreterà il pesciolino Flounder, fraterno amico di Ariel, mentre Awkwafina (Crazy Rich Asians) è in trattative per interpretare il fastidioso ma simpatico Scuttle il gabbiano “esperto” di usi e costumi degli umani.

L’attrice di Spider-Man: Far From Home, Zendaya, ha recentemente alimentato le voci che la vorrebbero come front runner nei panni di Ariel stessa, presentandosi sul red carpet del film sull’Uomo Ragno con una folta chioma rosso fuoco. Tuttavia non si hanno ancora conferme ufficiali in merito.

Sappiamo che Lin-Manuel Miranda, che ha lavorato con Marshall per Il Ritorno di Mary Poppins, lavorerà alle musiche originali del film, che saranno integrate con il lavoro storico di Alan Menken, ancora una volta coinvolto nel progetto (come accaduto con Aladdin).

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