I cattivi più gialli del grande schermo animato sono tornati con un terzo, spumeggiante e nostalgico appuntamento: Cattivissimo Me 3, diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda, trionfa con una versione tutta anni ’80 da ballare sulle hit di Michael Jackson e gli a-ha, mescolata al ritmo più contemporaneo di Pharrel Williams.
Tema chiave di questa terza pellicola è la famiglia: che sia per scelta o per fortuna, la famiglia è ciò che ci rende completi. Mentre Lucy, la nuova moglie di Gru, cerca di farsi apprezzare in qualità di mamma dalle piccole Margo, Edith e Agnes, i minions iniziano una rappresaglia, poiché stanchi di giocare dalla parte dei buoni, e abbandonano Gru per spostarsi verso lidi più malvagi. Nel frattempo, Gru scopre di avere un fratello gemello di nome Dru, con cui condivide soltanto la lunghezza del naso. Mentre Gru è calvo, cupo e scorbutico, Dru ha una bionda capigliatura fluente, è allegro e affettuoso, fin troppo per i criteri drastici di suo fratello.
Cattivissimo Me 3 racconta una storia di famiglia
Ciò che lega i due gemelli in realtà è l’eredità di famiglia: il padre si è rivelato essere un antico genio del male e Dru e Gru vorrebbero rendere omaggio alla memoria malvagia del capostipite di famiglia commettendo un grande e malefico furto.
Cattivissimo Me 3 esplora una tematica tanto delicata quanto terribilmente attuale con l’uso di battute e sketch divertenti dinanzi alle quali è impossibile non ridere. Il concetto di famiglia, che forse rispetto agli anni ’80 oggi è molto più complessa e ramificata, resta concettualmente la stessa: la famiglia è ciò che puoi chiamare casa, quel posto in cui saprai di essere sempre accettato e per la quale farai di tutto pur di tenerla al sicuro. Lucy non è la madre biologica delle tre bambine, a loro volta orfane, eppure cerca in tutti i modi di connettersi con loro nella speranza che un giorno possano realmente percepirla come la loro mamma.
Gru ha sempre vissuto all’ombra di una madre cinica e svilente e scoprire di avere un fratello gemello ha riaperto dentro di sé quella voragine soppressa tra un furto e l’altro nel corso degli anni. L’arrivo di Dru mette a dura prova la sua personalità e, per quanto sia facile mollare tutto e andar via, Gru capisce che avere una famiglia vuol dire dover restare e affrontare tutto quello che verrà.
Cattivissimo Me 3 affronta la realtà sotto forma di disegno. Persino il disagio dei Minions può essere interpretato come la classica reazione adolescenziale di quei figli indisciplinati che vorrebbero trasferirsi sulla luna anziché dividere la casa con i propri genitori. Abituati a essere parte di un nucleo attivamente cattivo, vedono Gru allontanarsi dal loro mondo e questa brusca separazione li porta a un passo dall’infelicità a cui cercano di porre rimedio con la fuga.

Nonostante questo possa far sembrare che siano i Minions i veri antagonisti del film, gli scrittori hanno ben pensato di fare un viaggio indietro nel tempo e ripescarne uno direttamente dagli anni ’80: Balthazar Bratt è la personificazione della clessidra bloccata. Con scarpe di ginnastica adatte al walkmoon, tutine attillate di un orribile color glicine e munite persino di spalline alla Lady Gaga, Balthazar riemerge dalla baraonda culturale degli anni ’80 portando con sé Big Babol, cubi di rubik e yo-yo come armi da combattimento. Sulle note di Bad di Michael Jackson, questo atipico villain entra ufficialmente nel mondo dei malvagi di Cattivissimo Me.
Nostalgia anni ’80
Si tratta la nemesi per eccellenza di Gru, il quale, nonostante abbia combattuto altri cattivi in passato, viene messo a dura prova da un nuovo avversario che sembra essere rimasto ancorato alla televisione degli anni ’80, in cui interpreterò un bambino malvagio. Non a caso, ciò che mette in piedi Balthazar Bratt è una vera e propria riproduzione di ciò che faceva per finzione a Hollywood. L’umiliazione della cancellazione ha condotto Balthazar verso la strada della vendetta, senza avvertirlo che forse, dopo tanti anni, qualcosa potrebbe essere cambiato nella cultura popolare. Seguendo la scia dei reboot (basti pensare a Baywatch o RoboCop) e affacciandosi alla comicità (riuscita?) di pellicole come Pixels che fanno degli anni ’80 un perno portante del cinema, Cattivissimo Me 3 omaggia il passato con l’assaggio di scenari futuristici (in fondo la bat-mobile di Gru è fin troppo avanzata, persino per Batman).
Arrivati al terzo film del franchise – e avendo in cantiere anche il secondo film sui Minions – Illumination ha colpito nuovamente nel segno, realizzando un prodotto d’animazione adatto a grandi e piccini, affrontando temi delicati con la risata assicurata e lavorando sulla mutazione dei personaggi con il giusto tocco realistico che dona alla pellicola più valore.
Cattivissimo Me 3 arriverà al cinema il 24 agosto con dei personaggi veramente (veramente?) cattivi!



L’Hulk di
Pur avendolo incontrato in Captain America Il Primo Vendicatore, è in The Winter Soldier che vediamo nel meglio delle sue forze Bucky. La fuga sull’autostrada e la conseguente lotta contro Steve Rogers è il momento in cui il personaggio ci viene presentato, ma è anche la situazione migliore per vederlo all’opera in tutto il potere del suo braccio artificiale.
A differenza dei suoi colleghi Vendicatori, il miglior momento per Clint è una scena di dialogo, una situazione caratterizzante per il suo personaggio e soprattutto per quello di Wanda Maximoff. Si tratta della scena in cui, in
Ha avuto un film tutto suo, ma è innegabile che il suo momento migliore sia stato quello in cui, in Captain America Civil War, si trasforma in Giant-Man e sorprende tutti, persino lo spettatore nerd che, ci scommettiamo, ha cominciato ad applaudire. In attesa di vederlo ancora di dimensioni variabili in Ant-Man and the Wasp, per ora ci accontentiamo di dire: congratulazioni Mr. Lang.
Non ha avuto il tempo di entrare nel cuore del fan che subito è stato fatto fuori. Il Quicksilver di Aaron Taylor Johnson, molto bello a vedersi al fianco della sorella Scarlet Witch, ha mostrato tutto il suo potere nella sequenza di Age of Ultron in cui ferma il treno. Certo, ha fatto vedere anche il suo grande cuore da vero eroe quando dà la sua vita per salvare Clint Barton, per cui tendiamo per un parimerito.
La sua presenza scenica e i suoi fenomenali poteri la rendono senza dubbio uno dei migliori personaggi del MCU, ma quando l’allora spaventata Wanda trova il coraggio e la forza di scappare dalla nuova base degli Avengers mettendo KO addirittura Visione, ci è chiaro che la ragazzina diventerà uno dei membri più forti e potenzialmente distruttivi del gruppo.
Se sei un Dio la tua entrata in scena deve farsi notare. E così ha fatto Thor in The Avengers, che piomba sui Vendicatori come un vero e proprio tuono. Atterrando, da Asgard, sull’aereo che porta Loki in ostaggio, il figlio di Odino dovrà vedersela con Iron Man e con Cap prima di far capire loro (prima che ognuno di loro lo capisca) che sono tutti dalla stessa parte.
Spider-Man Homecoming è sicuramente un film divertente, ma non si può certo negare che il suo migliore momento è quello tragico. Peter, smascherato e schiacciato, sta per soccombere all’Avvoltoio, ma nel suo riflesso, nella sua forza di eroe, indipendente dai superpoteri, trova la forza di rialzarsi e scopre la sua vera natura di protettore dei deboli, con o senza la tuta ipertecnologica di Stark.
Un amico si vede nel momento del bisogno, e Iron Man ha capito che Rhodey è un vero amico nell’attimo in cui non ha esitato a schierarsi al suo fianco, in Iron Man 2, contro l’attacco congiunto dei droni di Justin Hammer. Quella scena, e le gesta successive di War Machine, hanno reso chiaro che si tratta di un personaggio che va sviluppato molto più di quanto non si stia facendo adesso.
Come si fa a scegliere un solo momento nella carriera di Steve Rogers all’interno del MCU? Sicuramente in molti non saranno d’accordo, ma è innegabile che la sequenza di The Winter Soldier in cui, bloccato in ascensore, mette KO tutti gli agenti dell’Hydra è tra i momenti più alti della sua partecipazione all’Universo Condiviso. Armato del suo scudo e delle sue forze, Steve si destreggia nello spazio angusto, in imbarazzante inferiorità numerica. C’è da dire che il pregio della scena è anche la regia dei
La bella Natasha è uno dei personaggi che ha partecipato al maggior numero di film del MCU. Al suo esordio, in Iron Man 2, nessuno avrebbe mai detto che fosse una spia così qualificata, eppure la scena che ne rivela le reali doti resta il suo momento TOP. Il personaggio fa irruzione nella facility di Hammer e mette in mostra le sue doti di combattente ma introduce nel MCU lo SHIELD. Serve altro?
Siamo in presenza di un’icona del MCU:
Quello che per molti è stato un momento comico è in realtà il momento in cui nasce l’eroe Doctor Strange. L’eroismo va sempre di pari passo con il sacrificio, e reiterando il suo sacrificio, Strange entra di diritto nell’Olimpo degli eroi del MCU. Complice anche un interprete carismatico e un film che racconta una storia di origini leggera ma non frivola. Dormammu stesso non si aspetta che Strange sia disposto a morire ogni volta che va a patteggiare, e in questa sua scelta si nasconde il suo più puro senso di eroe.
In questo caso la scelta è quasi obbligata. Abbiamo visto molto poco di Black Panther, esclusivamente in Captain America Civil War, ma possiamo affermare senza indugio alcuno che il personaggio ha carisma e spessore, oltre ad essere molto bello da vedere nella sua elegante tuta nera. L’inseguimento di Bucarest, mentre cerca di vendicare il padre e uccidere il Soldato d’Inverno è da manuale, insieme al suo stile unico di combattimento corpo a corpo.
Il momento Top per Sam Wilson è quello in cui si trova a combattere contro Ant-Man, da special guest nel film standalone per il personaggio interpretato da
Alla sua nascita, Vision lascia tutti i Vendicatori sbalorditi. Si tratta di un essere senziente, intelligentissimo e puro, inesperto nelle cose del mondo ma allo stesso tempo molto saggio. Il migliore momento del personaggio è quello in cui solleva, senza alcun problema, il Martello di Thor, porgendolo al figlio di Odino (ammirato) come fosse un gesto normale. E pensare che un attimo prima ci avevano provato quasi tutti i Vendicatori senza però riuscirci!











