Mentre le voci sul casting di
X-Men continuano a rincorrersi (dovremmo iniziare
a vedere annunci ufficiali molto presto), si apprende che Mystica
farebbe parte del reboot del Marvel Cinematic Universe e lo
studio potrebbe avere in mente qualcuno per interpretare la mutante
mutaforma. Secondo lo scooper MTTSH, l’attrice Hunter Schafer è stata pensata per
interpretare Raven Darkhölme/Mystica nel prossimo
film. Non è chiaro se questo significhi che la Schafer sia
effettivamente in trattativa per la parte. Tutto ciò che ci è stato
rivelato ad ora è che sarebbe stata presa in considerazione.
Hunter Schafer è diventata un talento molto
richiesto dopo il suo ruolo di spicco in Euphoria
e ha continuato a recitare in film come Hunger Games: La
ballata dell’usignolo e del serpente e il recente horror
Cuckoo. Mystica è stata interpretata da Rebecca
Romain nel franchise della 20th Century Fox e da Jennifer Lawrence da X-Men:
L’inizio in poi. Il personaggio è stato originariamente
introdotto come cattivo, ma ha avuto molto più tempo sullo schermo
come membro della squadra nei film successivi. Al momento la cosa è
dunque da prendere come l’ennesimo rumor relativo al film, per cui
si attendono conferme o smentite.
I due film dedicati a
Deadpool, del 2016 e del 2018 sono stati
ambientati nello stesso universo della Fox. Ora Deadpool e
Wolverine ha portato nel MCU i due eroi del
titolo, e aprirà ufficialmente la strada ai mutanti Marvel verso
l’universo condiviso di Kevin Feige. Ancora non sappiamo quando
arriveranno ufficialmente con il film tutto loro che è stato
annunciato, ma tra alcuni camei, riferimenti e la recente serie
animata X-Men ’97 il
loro debutto potrebbe ormai sempre imminente.
Secondo precedenti indiscrezioni,
Harris Dickinson (Babygirl,
Triangle
of Sadness) e Jack Champion (Avatar,
Scream 6) sarebbero in lizza per interpretare
Ciclope, mentre Sadie Sink, attrice di Stranger
Things, sarebbe la probabile scelta per Jean
Grey. Hunter Schafer potrebbe invece assumere il
ruolo di Mystica. Abbiamo anche sentito che Ayo Edebiri di The Bear è nel radar
dello studio per interpretare Tempesta. Anche
Kitty Pryde e Gambit dovrebbero
far parte della squadra. Al momento, però, non ci sono state
dichiarazioni ufficiali da parte dei Marvel Studios.
Le teorie principali sugli X-Men
nel MCU
La teoria prevalente tra i fan è che
gli Avengers combatteranno gli X-Men quando le
loro rispettive realtà
si scontreranno in un’Incursione. Sembra proprio che il
palcoscenico sia stato predisposto per uno scontro dopo l’arrivo di
Maria Rambeau nella realtà della squadra (un mondo
che si pensa sia Terra-10005). Vedremo cosa succederà. Tuttavia, è
giusto dire che tutti rimarranno scioccati se la squadra mutante
non farà la sua apparizione – costumi dei fumetti e tutto il resto
– nei prossimi film di Avengers.
La star di Euphoria, Hunter Schafer, si è
unita al cast di The Hunger Games: The Ballad of Songbirds
and Snakes, della Lionsgate. Apparirà al fianco di
Tom Blyth e
Rachel Zegler nel tentativo dello studio di
riconquistare quella vecchia magia di Panem.
Schafer interpreterà Tigris Snow,
cugina e confidente di Coriolanus Snow (Blyth), che, come sanno i
fan di “Hunger Games”, un giorno diventerà il sovrano autocratico
del mondo distopico di libri e film.
Distribuito nel 2020, il romanzo
ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da
Donald Sutherland nei film), il cattivo principale
di The Hunger Games. Anche prima che il libro
arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase
di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis
Lawrence, il regista che ha firmato il secondo,
terzo e
quarto film della saga, tornerà per questo film.
Durante la sua presentazione al
CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che
The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo
nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data
di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of
Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro,
che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel
10° Hunger Games.
Tom Blyth e
Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente
Coriolanus Snow e Lucy Gray, Jerome
Lance interpreterà Marcus, il tributo del Distretto
2. Ashley Liao interpreterà Clemensia Dovecote,
una delle amiche più care di Coriolanus e mentore di un tributo del
Distretto 11. Knox Gibson interpreterà Bobbin,
tributo del Distretto 8; Mackenzie Lansing
interpreterà Coral, tributo del Distretto 4; mentre Aamer
Husain interpreterà Felix Ravinstill, il mentore di un
tributo del Distretto 11; Nick Benson interpreterà
Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird
(Rachel Zegler); Laurel Marsden
interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per
il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà
Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna
Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11;
Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del
Distretto 7. Hunter Schafer sarà Tigris
Snow.
“Temete il suo richiamo…” Abbiamo
sentito parlare per la prima volta del secondo film del regista di
Luz, Tilman Singer,
Cuckoo, l’anno scorso, e NEON ha finalmente
rilasciato alcune immagini del film attraverso un teaser trailer
molto inquietante.
L’attrice emergente di EuphoriaHunter Schafer, che di recente ha avuto un ruolo di
supporto nel prequel di Lionsgate
Hunger Games – la ballata dell’usignolo e del serpente,
interpreta un’adolescente di nome Gretchen che va a stare
con il padre estraniato e la sua nuova famiglia sulle Alpi
tedesche, dove scopre alcuni eventi molto sinistri, forse
soprannaturali, che potrebbero essere collegati alla sua stessa
famiglia.
Il teaser non mostra molto, ma
vediamo il personaggio di Schafer entrare in una stanza e tirare
fuori quello che sembra essere una specie di coltello a
serramanico, mentre un’inquietante colonna sonora si sviluppa fino
a un urlo agghiacciante.
Poi, proprio alla fine, si
intravede una figura (creatura?) incappucciata che grida verso la
telecamera.
Cosa sta succedendo? Non ne abbiamo
idea! La sinossi che segue delinea la premessa di base, ma è chiaro
che il film manterrà i suoi più grandi segreti nascosti il più a
lungo possibile, e non abbiamo nulla da eccepire su questo
approccio.
Tra le notizie correlate, Schafer
ha anche firmato per recitare accanto a Noomi Rapace in Palette, un
film horror psicologico su “una donna che soffre di sinestesia
estrema, una rara condizione in cui è in grado di sentire i
colori“. Secondo la sinossi. La donna viene presto
“reclutata in un’industria segreta e di culto del design dei
colori, scoprendo l’oscura realtà di ciò che serve per creare le
più grandi tinte del mondo“.
Secondo quanto riportato,
Hunter Schafer, star degli Euphoria,
è stata arrestata lunedì durante una protesta a favore della
Palestina, durante la registrazione dell’apparizione di Joe
Biden al Late Night With Seth Meyers.
Secondo Vulture, Hunter
Schafer è stata una dei 33 arrestati mentre protestava per
i diritti dei palestinesi con il gruppo Jewish Voice for
Peace lunedì.
Le foto dell’evento la mostrano
mentre indossa una maglietta che chiede un cessate il fuoco
immediato e un’immagine della Reuters la vede scortata fuori dalla
30 Rock da un agente della polizia di New York con le mani legate
dietro la schiena.
L’apparizione di Biden a
Seth Meyers è stata interrotta dai manifestanti.
Ieri, alle primarie democratiche del Michigan, migliaia di persone
hanno spinto per un “voto non impegnato” per inviare un messaggio
al Presidente su Gaza, e la quota di voti non impegnati è stata del
14,2% con il 28% di votanti.
Biden è stato ospite a sorpresa di
Seth Meyers, dove ha risposto a domande che
spaziavano dalla sua età alla
cospirazione conservatrice su Taylor Swift
fino, senza sorpresa, alla guerra tra Israele e Hamas.
Hunter Schafer ha
recitato in Euphoria nel
ruolo dell’adolescente transgender Jules Vaughn. Il ruolo
le ha dato fama mondiale e ha vinto numerosi premi per la sua
interpretazione. Tra gli altri ruoli ricordiamo il prequel di
Hunger Games,
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e il film
horror Cuckoo con Dan Stevens e Jessica
Henwick.
Finalmente l’action-thriller
Hunter Killer, in progetto da diversi
anni, sembra aver trovato un certo slancio. Gerard
Butler è tornato a bordo e ora a lui si aggiungerà
Gary Oldman. Il film è tratto dal romanzo di
George Wallace e Don Keith,
dal titolo Firing Point.
La storia racconta le vicende di un
generale russo che, impazzito, rapisce il presidente del suo paese
cercando di dare il via alla Terza Guerra
Mondiale. Alleati contro di lui sono un capitano di
sottomarino, Joe Glass (Butler) e una squadra di
Navy SEAL. Gary Oldman sarà un funzionario
americano.
Inizialmente il Hunter
Killer era stato offerto a Phillip
Noyce, Martin Campbell e
McG ma non ha mai trovato qualcuno davvero
interessato al progetto. Ora Original Films ha acquistato i
diritti per realizzare il film dopo la bancarotta di Relativity
Media.
Intanto vedremo
Gary Oldman nel film love story
intergalattica The Space Between
Us.
I film ambientati all’interno di
sottomarini hanno sempre avuto il loro grande fascino e la loro
fortuna al cinema. Da Caccia a Ottobre Rosso
fino a Kursk,
questi hanno più volte e da più punti di vista diversi narrato le
avventure di eroi spesso invisibili. In modo ancor più rocambolesco
ed esplosivo, si è cimentato in questa missione anche il
lungometraggio Hunter Killer – Caccia negli
abissi (qui la recensione). Diretto
da Donovan Marsh, e arricchito da un cast di
grandi attori hollywoodiani, il film si concentra sugli scontri
generatisi tra la marina americana e quella russa, riportando a
galla antiche rivalità e nuove minacce per l’ordine mondiale.
La sceneggiatura scritta da
Arne Schmidt e Jamie Moss non è
però frutto di un’idea originale, bensì è l’adattamento di un noto
romanzo di genere. Si tratta di Firing Point, scritto da
Don Keith e George Wallace e
pubblicato nel 2012. Questo si basa sul reali esperienze di Keith,
ex comandante di sottomarini americani. Divenuto un grande successo
per la sua precisione nel raccontare la vita all’interno di un
sottomarino e le tensioni generatisi tra i due paesi coinvolti,
questo suscitò da subito l’attenzione degli studios di produzione.
Nel 2018 il romanzo venne così adattato in film, riscuotendo
l’attenzione di tutti i fan di questo particolare genere.
Arrivato in sala il film non si
affermò come un grande successo, incassando poco meno del suo
budget di 40 milioni di dollari. Come la critica ha però fatto
notare, Hunter Killer – Caccia negli abissi riesce a
consegnare allo spettatore una buona dose di dinamico ed esplosivo
intrattenimento. Elemento fondamentale, questo, per un film che fa
della pura azione il proprio punto di forza. Prima di tuffarsi in
una prima o nuova visione del film può essere utile scoprire alcune
delle principali curiosità sul film, molte delle quali legate al
cast e alla loro preparazione.
La trama di Hunter Killer –
Caccia negli abissi
La vicenda del film si apre nelle
profondità dell’oceano, dove un sottomarino americano scompare
misteriosamente mentre era intento a seguirne uno russo. Tale
mistero arriva subito all’attenzione dell’ammiraglio John
Fisk, il quale decide di inviare un USS Arkansas ad
indagare sul luogo. Al comando di questo vi è Joe
Glass, comandante esperto ma dai modo estremamente poco
ortodossi. Nello stesso momento, all’interno del palazzo del
governo russo si verifica un vero e proprio colpo di stato. Il
ministro della difesa Dmitriy Durov prende il
potere strappandolo al presidente Nikolai. Con
tale atto, Durov è pronto a dichiarare guerra agli Stati Uniti,
colpevoli a suo dire di aver oltrepassato i confini nazionali.
Ancora ignaro di quanto stia
accadendo in superficie, Glass e i suoi uomini ritrovano i resti
del sottomarino americano e anche di quello russo. In quest’ultimo
individuano una serie di superstiti, tra cui il capitano
Sergei Andropov. Presi come ostaggi, questi
rivelano in realtà di aver subito un attacco interno da parte di un
altro sottomarino russo. Glass comprende dunque che qualcosa non
sta andando come previsto, e che i russi stanno preparando qualcosa
di imprevedibile. Mentre la minaccia della guerra si fa sempre più
concreta, tentare di porre fine al colpo di stato di Durov sembra
essere l’unica possibilità per ristabilire la pace in terra e in
mare.
Hunter Killer – Caccia negli
abissi: il cast del film
Per interpretare il ruolo del
temerario Joe Glass, l’attore Gerard
Butler si rivelò la personalità giusta. Noto per i
suoi ruoli d’azione in film come 300 e
Attacco al potere, l’attore si dichiarò entusiasta di
poter dar vita ad un personaggio di questo tipo. Per poter
risultare ancor più credibile nei panni di questo, decise di
passare diverso tempo all’interno di un vero sottomarino in
missione, apprendendo così i rituali e le operazioni richieste ai
marines a bordo di questi. Quest’esperienza, dall’attore giudicata
memorabile, lo aiutò a comprendere meglio la difficile ma
emozionante vita di questi capitani. Nel film è poi presente anche
l’attore premio Oscar Gary
Oldman, nei panni dell’ammiraglio Charles Donnegan.
Pur rimanendo sulla terra ferma, l’attore decise di documentarsi
sul ruolo di tali figure, potendo così anche egli risultare
realistico nella sua interpretazione.
L’attore e rapper
Common, già visto in film come Selma – La strada per
la libertà, interpreta l’ammiraglio John Fisk, colui che
assegna a Glass la sua missione. Anche questi, per prepararsi al
ruolo, decise di trascorre diverso tempo con dei veri ammiragli,
imparando i segreti del loro mestiere. Nel film è poi presente
l’attore svedese Michael Nyqvist, divenuto celebre
a livello internazionale per il film Uomini che odiano le
donne. Questi interpreta qui il capitano russo Sergei
Andropov. Per Nyqvist questo è stato uno dei suoi ultimi ruoli
cinematografici prima della morte, avvenuta nel 2017. L’attrice
Linda Cardellini interpreta invece Jayne Norquist,
analista per l’Agenzia di Sicurezza Nazionale, mentre l’attore
russo Mikhail Gorevoy è il ministro russo
Durov.
Il trailer di Hunter Killer –
Caccia negli abissi e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Hunter Killer – Caccia negli abissi è
infatti disponibile nel catalogo di Google Play e Apple
iTunes. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento
generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato
periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre
trasmesso in TV il giorno martedì 14 febbraio alle
ore 21:20 sul canale Rai 4.
Dopo i recenti
Geostorm e Nella tana dei
lupi, Gerald Butler torna
all’action-thriller con Hunter Killer – Caccia negli
abissi, diretto da Donovan Marsh
e che vede anche la partecipazione del rapper
Common e del neo premio Oscar Gary
Oldman. Il film, basato sul romanzo Firing
Point, di Don Keith e George
Wallace, e in sala dall’8 novembre, conduce lo spettatore
nel pieno di una guerra fredda mai realmente conclusasi, dove Stati
Uniti e Russia vivono costantemente sul baratro dell’ostilità.
Protagonista del film è Joe Glass
(Gerald Butler), capitano di un sottomarino
americano, che navigando nelle profondità del Mar Glaciale Artico
con il suo equipaggio, viene a conoscenza di un segreto colpo di
stato russo che minaccia di distruggere l’ordine mondiale. Suo
compito sarà quello di infiltrarsi nelle acque nemiche per
recuperare il presidente russo preso in ostaggio, e impedire la
Terza Guerra Mondiale.
È curioso notare come in un
ristretto arco temporale si avvicendino sugli schermi
cinematografici due film ambientati all’interno di un sottomarino.
Oltre a questo Hunter Killer, è Kursk l’altro,
diretto dal regista Thomas Vinterberg e presentato
alla scorsa Festa del Cinema di
Roma. Benché trattino due storie piuttosto diverse,
c’è un elemento comune che è ben presente nel film di Vinterberg ed
è invece carente in quello di Marsh: la tensione. Per un
action-thriller di questo tipo, ispirato a celebri film come
Caccia a Ottobre Rosso, la tensione è
tutto. Elemento fondamentale per attrarre lo spettatore e
conquistarne il favore.
Hunter
Killer presenta una dettagliata ricostruzione della
vita in un sottomarino, e quest’attenzione ai particolari favorisce
certamente la visione, ma le sequenze in grado di generare una
concreta tensione sono poche. Complici i numerosi cliché del
genere, il già visto sull’argomento e una serie di dialoghi
pomposi, risulta complesso provare un vero trasporto emotivo nei
confronti di quanto si sussegue nel film. Il film è strutturato
inoltre su tre diversi piani narrativi, quello ambientato nel
sottomarino, quello che segue il gruppo di militari intenti nel
recupero del presidente russo, e l’ultimo ambientato nelle sale
operative dei servizi segreti. Costruendo tre film in uno, al
regista e agli sceneggiatori va riconosciuto il pregio di essere
stati in grado di tenersi lontani dalla confusione che poteva
generarsi da questo intreccio.
Per ovvi motivi è la storia
all’interno del sottomarino a suscitare maggiore interesse. È qui
che si verificano le dinamiche di gruppo e i rapporti di fiducia
che decretano il successo della missione. All’interno del
sottomarino si verificano le scene madre del film, e, nonostante
manchi un sano senso di claustrofobia, quanto avviene sembra
sufficiente per sopperire in parte a questa mancanza.
Hunter Killer riesce in fin dei conti a
sfoggiare un discreto intrattenimento, senza scadere in un numero
esagerato di assurdità che avrebbero certamente reso il tutto una
farsa. Mantenendosi concreto e realistico il film saprà soddisfare
gli amanti del genere, mancando tuttavia di quelle caratteristiche
che avrebbero potuto decretarne un maggior successo.
Diretto da Jonathan
Marsh e basato sul romanzo di Don Keith e
George Wallace, Hunter Killer – Caccia
negli abissi (qui la recensione) è un film del 2018 con le
interpretazioni di Gerard Butler, Gary Oldman, Common,
Linda Cardellini, Toby Stephens e
altri. La trama si sviluppa a partire da un sottomarino
statunitense che viene misteriosamente distrutto nell’oceano vicino
alla Russia, l’esercito degli Stati Uniti e l’NSA inviano il
Capitano Glass (Geard
Butler) e un sottomarino Hunter-Killer, l’USS
Arkansas, per scoprire cosa è successo. Si scopre così che
l’ammiraglio russo Dmitriy Durov (Michael
Gor) ha organizzato un colpo di stato e ha rapito il
presidente russo Zakarin (Alexander
Diachenko), attaccando il proprio sottomarino.
I capi militari e il Presidente
degli Stati Uniti iniziano dunque a prepararsi alla guerra, ormai
apparentemente inevitabile, ma Glass è determinato a fermarla prima
che avvenga, collaborando con il capitano del sottomarino russo
Andropov (Michael Nyqvist) per
estrarre il Presidente e fermare il colpo di stato. Alla fine di
Hunter Killer – Caccia negli abissi, il capitano
Glass compie dunque la coraggiosa mossa di fidarsi
del capitano russo Andropov e insieme
contribuiscono a evitare l’inizio della Terza Guerra Mondiale. Ma
c’è molto su cui riflettere in questo finale, che analizziamo
dunque qui di seguito.
Perché Adropov ha aiutato
Glass
Dopo aver capito che c’erano ancora
degli uomini all’interno del sottomarino russo affondato,
Glass invia un equipaggio per tirarli fuori e uno
dei sopravvissuti è il capitano della nave,
Andropov. Mentre Glass cerca di far navigare la
USS Arkansas più vicina alla base russa di Polyarny, incontra un
campo impenetrabile di mine acustiche e chiede l’aiuto di Andropov,
nonostante le obiezioni di alcuni membri dell’equipaggio, compreso
l’XO. Andropov è inizialmente riluttante, ma dopo che Glass gli
mostra le immagini che mostravano il sabotaggio della Konek e gli
dice che aveva rischiato la vita del suo equipaggio per salvarlo,
Andropov capisce che può fidarsi di Glass.
Gerard Butler e Michael Nyqvist in Hunter Killer – Caccia negli
abissi
Invece di navigare attraverso il
campo minato acustico, Andropov guida dunque Glass e la USS
Arkansas in quella che sembra essere una grotta con un vicolo
cieco. Glass si fida però a sua volta di Andropov e ordina
all’equipaggio dell’Arkansas di seguire le sue indicazioni; alla
fine la grotta dopo essersi stretta si apre e l’Arkansas emerge
nelle acque russe. Mentre molti degli ufficiali di grado più
elevato di entrambe le parti avevano frequentato le accademie
navali, Glass è orgoglioso di aver fatto la gavetta nei
sottomarini, il che lo ha aiutato a guadagnarsi il rispetto e la
fiducia di Andropov, dato che i due uomini sono fatti della stessa
pasta.
Perché Glass ha dato ad Andropov la
sua moneta
Appena insediato come capitano della
USS Arkansas, Glass rifiuta la moneta dell’equipaggio
dell’Arkansas, conservando invece la sua moneta di ex membro
dell’equipaggio della USS Wichita. Inizialmente dice che terrà
quella, perché è la sua moneta fortunata, ma alla fine del film,
dopo aver lavorato con Andropov per evitare la Terza Guerra
Mondiale, i due uomini si stringono la mano e Glass fa scivolare la
sua moneta della USS Wichita nella mano di Andropov. La riluttanza
di Glass a consegnare la moneta dimostra quanto fosse speciale per
lui, ma dopo gli eventi del film, è il modo più forte per mostrare
ad Andropov il rispetto che ha per il capitano russo.
Andropov e Glass si erano già
scontrati in passato e, sebbene il film non entri nei dettagli, è
chiaro che anche in quella situazione entrambi gli equipaggi erano
riusciti a evitare il conflitto. In effetti, Glass si era
documentato su Andropov e conosceva la sua esperienza e il suo
stile, motivo per cui sapeva che sarebbe stato disposto ad aiutarlo
a navigare nel campo minato. Alla fine, poiché Andropov si guadagna
un così alto grado di rispetto da parte dei suoi uomini, questi si
rifiutano di sparare sull’Arkansas, evitando la terza guerra
mondiale. Grazie al periodo trascorso sull’Arkansas, Glass potrebbe
essere pronto a cambiare la sua moneta con una nuova moneta
fortunata dell’equipaggio dell’Arkansas, ma certamente pensa che
Andropov meriti la sua moneta di Wichita come ricordo.
Common in Hunter Killer – Caccia negli abissi
La spiegazione del finale di
Hunter Killer – Caccia negli abissi
L’azione di Hunter Killer –
Caccia negli abissi si divide principalmente tra due
gruppi, gli ufficiali e i politici, questi ultimi situati lontano
dall’azione. Il contrammiraglio John Fisk
(Common) e Jayne Norquist
(Linda Cardellini) dell’NSA lavorano insieme al
Pentagono per cercare di evitare un’escalation del conflitto,
inviando il capitano Glass e la USS Arkansas e una squadra di Navy
SEALS guidata dal tenente Bill Beaman
(Toby Stephens). Nel frattempo, il presidente
dello Stato Maggiore, Charles Donnegan (Gary
Oldman) e altri politici sono un po’ meno avversi al
rischio.
Alla fine del film, Donnegan ordina
a Glass di colpire i russi prima che distruggano la USS Arkansas,
ma Glass si rifiuta, sapendo che anche un attacco per autodifesa
potrebbe scatenare la Terza Guerra Mondiale, a seconda del rispetto
che Andropov ha nei confronti dei suoi apprendisti a bordo della
nave russa. Allo stesso modo, i marinai russi disobbediscono
all’ordine diretto di Durov di fare fuoco sull’Arkansas. Non solo
disobbediscono agli ordini, ma intercettano anche i missili che
Durov lancia contro l’Arkansas dalla Polyarny. La nave russa
risponde quindi al fuoco e distrugge il posto di comando di
Polyarny, uccidendo Durov e ponendo fine al colpo di Stato.
Sebbene Donnegan e il Presidente
Dover (Caroline Goodall) non stiano certamente
cercando di creare una guerra come Durov, il loro approccio alla
situazione si sarebbe indubbiamente concluso con una catastrofe,
mentre il Capitano Glass, Andropov, il Tenente Beaman e i marinai
russi sono molto più preparati a fare ciò che è necessario per
evitare la guerra. Poiché questi uomini lavorano sul campo, a tu
per tu con i soldati che sarebbero morti in guerra, hanno un
investimento più forte e soprattutto le capacità per occuparsi
della situazione. Inoltre, ognuno di loro gode del rispetto degli
uomini che comanda, il che si traduce in una missione di
successo.
Taika
Waititi è pronto a confrontarsi con la regia
di Thor Ragnarok, terzo capitolo
cinematografico della serie dedicata al noto
personaggio Marvel, ma,
prima di cimentarsi in questa nuova avventura, il regista è atteso
al cinema con Hunt For The
Wilderpeople, pellicola che vede
protagonisti Sam
Neal e Julian Denninson.
A tal proposito vi presentiamo, qui
di seguito, il trailer ufficiale della pellicola.
https://www.youtube.com/watch?v=_fGurAKnavo
Questa la trama del film: Ricky
(Julian Dennison), un ragazzino di città, si
ritroverà in fuga nelle foreste selvagge della Nuova Zelanda in
compagnia del poco gestibile zio adottivo Hec (Sam
Neal) e del cane Tupac. Si scatenerà così una caccia
all’uomo nazionale ed i due saranno costretti a mettere
da parte le loro differenze ed imparare a collaborare per
sopravvivere.
Ecco il trailer italiano e le
immagini ufficiali di Hungry Hearts, il
film diretto da Saverio Costanzo con protagonisti
Adam Driver e Alba Rohrwacher. Il
film presentato alla 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, dove ha conquistato le Coppe Volpi agli attori,
arriverà il 15 gennaio 2015 nei nostri cinema.
Jude è americano, Mina è
italiana. S’incontrano per caso a New York. S’innamorano, si
sposano e presto avranno un bambino. Si trovano così in poco
tempo dentro una nuova vita.
Sin dai primi mesi di gravidanza
Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. E’ un
infallibile istinto di madre a suggerirglielo. Suo figlio deve
essere protetto dall’inquinamento del mondo esterno e per
rispettarne la natura bisogna preservarne la purezza.
Jude, per amore di Mina, la
asseconda, fino a trovarsi un giorno di fronte ad una terribile
verità: suo figlio non cresce ed è in pericolo di vita, deve fare
presto per salvarlo.
All’interno della coppia inizia una
battaglia sotterranea, che condurrà ad una ricerca disperata di una
soluzione nella quale le ragioni di tutti si confondono.
Saverio Costanzo
torna dietro la macchina da presa per Hungry
Hearts, una macchina da presa invasiva, curiosa, che
si muove con particolare attenzione in un piccolo appartamento
newyorkese in cui vivono Mina e Jude. I due si sono incontrati per
caso e si sono perdutamente innamorati.
Dopo la gravidanza inaspettata di
lei, i due si sposano e vanno a vivere nell’appartamento dove si
svolge la nostra storia. Mina però è una mamma atipica, non si fida
dei medici e decide di seguire il suo infallibile istinto di madre
e allevare suo figlio senza la supervisione di un pediatra,
nutrendolo come fosse un vegano e cercando di purificarlo
dall’inquinamento e dalle energie negative del mondo esterno. La
situazione le sfuggirà presto di mano, quando il padre si accorge
che il bimbo non cresce.
Saverio Costanzo
mette in scena un dramma travestito da storia d’amore, travestita a
sua volta da thriller (toccando momenti assimilabili all’horror).
Lo fa con un racconto forte, duro, che non prende posizioni, e che
ci estranea, complici le ottiche deformanti, dal senso di realtà al
quale spesso ci vantiamo di essere attaccati.
Ad interpretare i due innamorati di
questa storia ci sono Alba Rohrwacher e Adam Driver, innamorati complici e bellissimi
sullo schermo. La loro storia d’amore cinematografica non è mai
messa in discussione, e pure davanti alle difficoltà i due si
ricordano sempre vicendevolmente dell’amore reciproco; un dettaglio
molto dolce, che ci impedisce, di nuovo, di prendere una posizione
netta a favore dell’uno o dell’altra. Forse a Costanzo non
interessa schierarsi, ma raccontare un momento, un’inclinazione con
un film duro e particolare, che desta interesse e discussione.
I cuori affamati del titolo
(Hungry Hearts) si divorano fino a
consumarsi, lasciando lo spettatore disorientato e stordito, in un
finale che sembra costruito per dare una conclusione alla storia e
che non soddisfa a pieno le aspettative create dal film.
Saverio Costanzo
torna dietro la macchina da presa per Hungry
Hearts, una macchina da presa invasiva, curiosa, che si
muove con particolare attenzione in un piccolo appartamento
newyorkese in cui vivono Mina e Jude. I due si sono incontrati per
caso e si sono perdutamente innamorati.
Dopo la gravidanza inaspettata di
lei, i due si sposano e vanno a vivere nell’appartamento dove si
svolge la nostra storia. Mina però è una mamma atipica, non si fida
dei medici e decide di seguire il suo infallibile istinto di madre
e allevare suo figlio senza la supervisione di un pediatra,
nutrendolo come fosse un vegano e cercando di purificarlo
dall’inquinamento e dalle energie negative del mondo esterno. La
situazione le sfuggirà presto di mano, quando il padre si accorge
che il bimbo non cresce.
Saverio Costanzo
mette in scena un dramma travestito da storia d’amore, travestita a
sua volta da thriller (toccando momenti assimilabili all’horror).
Lo fa con un racconto forte, duro, che non prende posizioni, e che
ci estranea, complici le ottiche deformanti, dal senso di realtà al
quale spesso ci vantiamo di essere attaccati.
Hungry Hearts, un dramma travestito da storia d’amore
Ad interpretare i due innamorati di
questa storia ci sono Alba Rohrwacher e Adam Driver, innamorati complici e bellissimi
sullo schermo. La loro storia d’amore cinematografica non è mai
messa in discussione, e pure davanti alle difficoltà i due si
ricordano sempre vicendevolmente dell’amore reciproco; un dettaglio
molto dolce, che ci impedisce, di nuovo, di prendere una posizione
netta a favore dell’uno o dell’altra. Forse a Costanzo non
interessa schierarsi, ma raccontare un momento, un’inclinazione con
un film duro e particolare, che desta interesse e discussione.
I cuori affamati del titolo
(Hungry Hearts) si divorano fino a consumarsi,
lasciando lo spettatore disorientato e stordito, in un finale che
sembra costruito per dare una conclusione alla storia e che non
soddisfa a pieno le aspettative create dal film.
Ecco le prime due clip da
Hungry Hearts, il film diretto da
Saverio Costanzo con protagonisti Adam
Driver e Alba Rohrwacher. Il film
presentato alla 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, dove ha conquistato le Coppe Volpi agli attori,
arriverà il 15 gennaio 2015 nei nostri cinema.
Jude è americano, Mina è italiana.
S’incontrano per caso a New York. S’innamorano, si sposano e presto
avranno un bambino. Si trovano così in poco tempo dentro una nuova
vita.
Sin dai primi mesi di gravidanza
Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. E’ un
infallibile istinto di madre a suggerirglielo. Suo figlio deve
essere protetto dall’inquinamento del mondo esterno e per
rispettarne la natura bisogna preservarne la purezza.
Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a trovarsi un giorno
di fronte ad una terribile verità: suo figlio non cresce ed è in
pericolo di vita, deve fare presto per salvarlo.
All’interno della coppia inizia una battaglia sotterranea, che
condurrà ad una ricerca disperata di una soluzione nella quale le
ragioni di tutti si confondono.
Arriva oggi al cinema
Hungry Hearts, il film diretto da
Saverio Costanzo con protagonisti Adam
Driver e Alba Rohrwacher. Il film è stato
presentato alla 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, dove ha conquistato le Coppe Volpi agli attori.
Jude è americano,
Mina è italiana. S’incontrano per caso a New York. S’innamorano, si
sposano e presto avranno un bambino. Si trovano così in poco tempo
dentro una nuova vita.
Sin dai primi mesi di gravidanza
Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. E’ un
infallibile istinto di madre a suggerirglielo. Suo figlio deve
essere protetto dall’inquinamento del mondo esterno e per
rispettarne la natura bisogna preservarne la purezza.
Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a trovarsi un giorno
di fronte ad una terribile verità: suo figlio non cresce ed è in
pericolo di vita, deve fare presto per salvarlo.
All’interno della coppia inizia una battaglia sotterranea, che
condurrà ad una ricerca disperata di una soluzione nella quale le
ragioni di tutti si confondono.
Negli ultimi anni i film o le serie
ambientate nel mondo della cucina hanno conosciuto una forte
espansione, proponendo tanto gli aspetti più affascinanti del mondo
della ristorazione quanto anche quelli più spaventosi, dove si
mette in mostra tutta la frustrazione e la fatica dietro tale
lavoro. Titoli come Boiling Point – Il disastro è
servito,Sì, Chef!,The Menù o la serie
The Bear, sono solo
alcuni tra gli esempi più recenti a riguardo. Ora, un nuovo film,
proveniente dalla Thailandia, si propone di raccontare tale mondo
sotto un nuovo punto di vista. Si tratta di
Hunger, distribuito da Netflix.
Diretto da Sitisiri
Mongkolsiri (Sang Krasue, Girl From
Nowhere) e scritto da Kongdej
Jaturanrasmee, il film è in pochi giorni divenuto uno dei
più visti sulla piattaforma, portando avanti l’onda di successo che
da qualche anno a questa parte sta investendo le opere provenienti
dall’Asia. Grazie a Netflix, in particolare, dal fenomeno Squid Game fino a titoli come
Kill Boksoon,Hellbound e The Glory. Con
Hunger, dunque, ci troviamo nel mondo della cucina
thailandese, per un opera che mescola dramma e thriller alla
scoperta degli orrori che si nascondono in questo ambiente e che
metteranno in pericolo la protagonista.
La trama e il cast di
Hunger
Protagonista di Hunger è
infatti Aoy, una ventenne con la passione per la
cucina, formatasi presso il ristorante di famiglia dove si servono
principalmente piatti a base di noodle. La fama del suo talento si
sparge rapidamente in quel di Bangkok, portandola ben presto a
ricevere una notizia per lei straordinaria. Aoy è infatti invitata
ad unirsi al team “Hunger”, il più lussuoso e rinomato gruppo
thailandese di Chef, diretto da Paul, noto per la
sua ineguagliabile creatività ma anche per la sua ferrea severità
dietro i fornelli. Per Aoy inizia dunque l’esperienza che attendeva
da tutta la vita, ma che ben presto si rivelerà decisamente diversa
da come se l’era immaginata.
Il film ha come protagonista
l’attrice Chutimon Chuengcharoensukying,
conosciuta in patria come “Aokbab” e famosa a
livello internazionale per aver recitato nei panni di Lita nella
serie Bad Romeo. L’attrice è affiancata da
Nopachai Chaiyanam in quelli del severo chef Paul.
L’attore è noto per aver recitato nel film Headshot, ma
anche per aver diretto i film Voice e The Secret
Weapon. Completa poi il cast l’attore Gunn Svasti Na
Ayudhya (Diary of Tootsies) nel ruolo di Tone,
che stringerà amicizia con Aoy. Si tratta naturalmente di attori
poco o per nulla conosciuti dal pubblico occidentale, ma la
possibilità di scoprire questi nuovi interpreti e un altro dei
valori aggiunti dalla distribuzione Netflix.
Altre cose da sapere su
Hunger e la spiegazione del film
Come spesso accade nei film che
affrontano l’argomento cibo, questo diventa elemento a partire dal
quale si possono raccontare le disparità esistenti nella società
attuale. Anche in Hunger, dunque, il cuore del racconto
ruota intorno alla sfrenata esistenza dei ricchi contrapposta a
quella più sobria e salutare dei meno abbienti. Da questi ultimi
proviene Aoy, che si ritrova suo malgrado a scoprire come il mondo
in cui sognava di entrare è in realtà un posto squallido, composto
da persone prive di scrupoli e di pietà verso i meno fortunati. Il
senso del racconto sta tutto qui.
Mentre Aoy cerca di tenere fede alle
proprie radici, cucinando per il desiderio di sfamare, deve
confrontarsi con un contesto che fa del cibo un arte più da
ammirare che non da mangiare. Emerge così l’importanza delle
proprie origini, della famiglia quale caposaldo indimenticabile, il
tutto però alternato ad una tensione e dei momenti da puro film
thriller che amplificano il senso di terrore e disgusto che la
protagonista prova sempre più con il passare del tempo. Alla fine,
per lei sarà necessario compiere una scelta, avendo attraversato il
mondo che sognava e dovendo ora decidere chi davvero vuole
essere.
Il trailer di Hunger e
come vederlo su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di Hunger unicamente grazie alla sua
presenza nel catalogo di Netflix, dove
attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al 4° posto
nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo,
basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo
di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità
video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti
nel catalogo.
Hunger è un
intensissimo film del 2008 diretto da Steve
McQueen che non è da confondersi con la nota stella
hollywoodiana di cui è solo un omonimo. Hunger –
Fame è un film di cui il regista si è anche occupato della
sceneggiatura insieme all’astro nascente Enda Walsh, pluripremiato
drammaturgo teatrale.
In Hunger Belfast,
1981, prigione di Long Kesh. In questo penitenziario situato nella
periferia della capitale nord-irlandese sono rinchiusi i più
pericolosi esponenti dell’IRA macchiatisi di gravissimi atti di
terrorismo. Long Kesh è soprannominato The maze (il
labirinto) ed i settori dedicati ai terroristi sono chiamati gli H-
Blocks per la forma ad H della struttura.
Sono ormai diversi anni che i
detenuti dell’IRA reclamano uno status carcerario speciale che li
distingua dai detenuti comuni; essi pretendono dal governo di sua
Maestà di poter indossare abiti civili, di avere una visita a
settimana ed uno sconto della pena inflitta. Come mezzo di protesta
essi utilizzano il blanket-protest e il
dirty-protest ossia si rifiutano di indossare la divisa di
carcerati (accontentandosi solo di una coperta) e si rifiutano di
lavarsi, vivendo di fatto tra i propri escrementi.
Le guardie carcerarie impongono
loro con la forza e la violenza un minimo di igiene e quando si
decidono ad accontentare in parte le loro richieste lo fanno in
modo denigratorio ossia fornendo loro abiti clowneschi. Bobby Sands
(Micheal Fassbender), il leader dei carcerati politici, decide come
ultima e disperata soluzione di lotta uno sciopero della fame ad
oltranza; nonostante i tentativi di padre Moran (Liam Cunningham)
di farlo recedere da questo intento suicida, Sands vorrà andare
sino in fondo spinto da un’inossidabile volontà e forza
d’animo.
Hunger, il film
Hunger è un film
dalla drammaticità sconvolgente in cui la narrazione segue uno
stile asciutto ed immediato che lascia pochissimo spazio alle
emozioni o ai romanticismi.
Il film non vuole esprimere
giudizi, prendere posizioni o esaltare l’una o l’altra parte, vuole
documentare in modo freddo, spietato e terribilmente crudo la
drammaticità di quegli eventi, la gravità di quello che successe
nel Regno Unito di Margharet Thatcher nei primi anni ’80. Suscitare
dialogo e riflessioni a distanza di 30 anni quando forse è
possibile farlo senza troppe implicazioni politiche ed emotive.
L’asciuttezza e la funzionalità
della struttura narrativa è avvalorata da una voluta e studiata
scarsezza di dialoghi sopratutto nella prima e nell’ultima parte in
cui prevalgono le immagini e le inquadrature che si concentrano
sugli sguardi, sulle espressioni e su ogni particolare importante e
significativo. La seconda parte invece si staglia tra esse come una
rottura espressiva in cui “il dialogo” è l’elemento pregnante e
dominatore della scena. Il frenetico botta e risposta tra il
terrorista e l’uomo di chiesa è una sorta di “partita a tennis”,
un’appassionante e coinvolgente confronto fra due uomini, due
irlandesi entrambe repubblicani divisi dalla concezione della
lotta al comune nemico.
Hunger è anche e
sopratutto un film che vuole mostrare senza fronzoli od orpelli
vari sino a dove un uomo possa giungere e spingersi in nome di un
ideale. Il progressivo deperimento fisico di Bobby Sands è
un lento e drammatico cammino che lo condurrà verso la fine; egli
ne è consapevole ma non per questo men disposto a perseguire il suo
scopo. Il suo corpo diventa strumento di lotta in quanto solo ad
esso ormai può affidarsi e appellarsi contro l’oppressione delle
guardie.
Micheal
Fassbender è strepitoso in una parte difficilissima e
impegnativa oltre ogni limite e non solo perchè gli ha imposto una
considerevole ed impressionante perdita di peso che raggiungerà in
pochi mesi nell’inverno del 2007. Egli si conferma come uno degli
attori più importanti e completi del momento di cui sentiremo
ancora parlare molto in futuro.
Hunger è un film
duro, emotivamente molto intenso e consigliabile a “stomaci forti”.
Un film che nella sua immediatezza e nella sua scarna e diretta
capacità espressiva ha il suo valore principale; un film che si
basa su fatti realmente accaduti e che di quei fatti vuole
rinverdire le memorie del popolo inglese e non solo. Un film che
nel mondo post 11 settembre non ha di certo perso la sua attualità.
Nelle sale dal 27 aprile.
Hunger Ward
è il nuovo lavoro di Skye Fitzgerald, regista e produttore
che da tempo si dedica ai documentari, mettendo al centro questioni
umanitarie. Questo suo nuovo film è un appassionato cortometraggio
sulla guerra civile in Yemen, colpito duramente dal conflitto,
dalla carestia e dalla fame. A soffrirne sono soprattutto i più
piccoli. Il documentario è candidato agli Oscar ed è disponibile in
prima visione assoluta, in esclusiva nazionale, dal 15 aprile su
IWonderfull, piattaforma streaming video di I Wonder
Puctures.
Storie di bambini
inHunger Ward
La Dott.ssa Aida
Aisadeeq e l’infermiera Mekkia Mahdi lavorano nei
reparti specializzati per la nutrizione artificiale di due
grandi ospedali yemeniti e ogni giorno affrontano la dura realtà di
una guerra che dura da sei anni e vede opposti l’Arabia Saudita e i
ribelli sciiti huthi, sostenuti dall’Iran. Alcune forze
occidentali, soprattutto Usa e Regno Unito, foraggiano l’Arabia
Saudita, responsabile di bombardamenti, con armi, intelligence e
supporto operativo. Gli Emirati Arabi sono alleati dei sauditi. Gli
huthi hanno progressivamente preso il controllo del paese. L’Europa
semplicemente non sembra interessarsi del conflitto. In questo
panorama, il nemico contro cui lottano quotidianamente Aida e
Mekkia, si chiama fame, malnutrizione. Ne soffrono i bambini e le
bambine che vengono portati da loro in ospedale ogni giorno,
affinché possano avere una speranza di sopravvivere. Omeima
e Abeer sono due di loro. Hanno 10 e 6 anni e sono
malnutrite. La dottoressa e l’infermiera se ne prendono cura, ma vi
sono anche tanti altri bambini, accompagnati da genitori e nonne.
Ogni bambino ha la sua storia, tutti sono accomunati dalla
malnutrizione in un paese fiaccato dal conflitto e dal pesante
embargo dell’Arabia Saudita, che impedisce l’arrivo di cibo e
medicinali. Se le due bambine ce la faranno, Aida e Mekkia non
possono dirlo, ma fanno ogni giorno del loro meglio, mentre il
paese affronta la peggiore carestia degli ultimi cento
anni.
Il cinema umanitario
di Skye Fitzgerald
Il regista Skye
Fitzgerald è
qui al terzo lavoro della sua Refugee Trilogy – trilogia dei
rifugiati – dopo50 Feet from Syria, sull’impatto civile del conflitto
in Siria, e Lifeboat, sul tema dei rifugiati e dei
migranti, anch’esso nomianto all’Oscar, per la
colonna sonora di William Campbell – Fitzgerald lo ha scelto
anche per questo nuovo lavoro. Il regista afferma di aver voluto
iniziare questa trilogia e intraprendere la strada di quello che
chiama “Cinema Umanitario” perchè, nonostante una lunga
carriera nel documentario, sia come regista che come produttore, si
è reso conto che i suoi lavori precedenti “non raggiungevano
un’audience abastanza ampia, né mettevano in moto un cambiamento
sufficiente. Così ho cambiato il mio approccio per concentrarmi su
un singolo principio fondamentale: l’empatia”. Poiché
l’empatia, prosegue, fa sì che diventi “difficile creare
barriere”. Così si arriva a Hunger
Ward.
Hunger Wardè
spietato ma urgente
Dal punto di vista dei
contenuti, Hunger Ward può essere considerato un
parente dei reportage dalla Libia di Francesca Mannocchi o
dei documenti visivi sul lavoro di organizzazioni umanitarie come
Emergency o Medici Senza Frontiere. C’è lo stesso approccio
realistico, anche crudo, la stessa urgenza e una simile capacità di
creare quell’empatia così fondamentale perchè lo
spettatore senta vicino a sé ciò che, almeno geograficamente, è
spesso molto lontano. Li accomuna la violontà di accendere i
riflettori su realtà dimenticate o rimosse dalla coscienza
dell’Occidente.
Visivamente, invece,
siamo in pieno cinema. Al netto dell’eloquenza intrinseca delle
immagini, il regista riesce a cogliere i dettagli più
significativi, quelli che dicono tutto, e li mette in risalto
grazie al lavoro d’equipe con il fotografo Jeffrey Ball e il
montatore Dan Sadowsky. Accade ad esempio, con i disegni dei
bambini sulla terrazza dell’ospedale, visibili dall’alto, che
riassumono perfettamente la loro lotta per vivere, oltre a
ricordare allo spettatore ciò che si perde, se si perde una di
quelle vite. Non solo, come dice l’infermiera, “è come perdere
un membro della famiglia”, ma si perde il futuro, la capacità
di immaginare un mondo migliore. È questo, viene da dire guardando
quei disegni, tutto ciò che dovrebbero fare quei bambini: giocare,
andare a scuola. Invece si trovano a combattere per vivere. Così
accade anche per la bilancia rudimentale che li pesa al loro
arrivo: un grosso catino appeso a una corda. Da qui arriva un
verdetto temuto, che dice quanto è grave il problema e quante
speranze di sopravvivenza ci sono. Ci sono poi gli edifici
distrutti dalle bombe, le macerie dopo un bombardamento a un
funerale. Dei presenti restano solo scarpe ammassate in un immagine
della quale è difficile trovare eguali nella memoria, a meno che
non si torni alle montagne di scarpe nei campi di concentramento
nazisti. Il grigiore del cemento domina l’ambiente.
Colpisce poi lo sguardo
delle due bambine: sembra quello rassegnato degli anziani. Sembrano
già vecchie. Abeer non sorride, non gioca. Non è retorica ma
un’associazione spontanea di idee quella con i bambinelli di molte
natività, che non sorridono mai. Hanno lo sguardo mesto e grave da
adulti anzitempo, perchè già prefigurano il proprio destino, la
morte precoce.
Di fronte alla morte,
specie quando tocca dei bambini, ci si può chiedere se sia giusto o
meno mostrarla, proporre immagini così forti. Se non possa apparire
ricattatorio nei confronti dello spettatore.
Tuttavia, i 40 minuti
duri, spietati di Hunger Ward sono da vedere per
ricordare in che contesto si vive e capire chi si vuole essere.
L’urgenza che muove il regista chiama lo spettatore alla stessa
urgenza nel decidere come porsi di fronte a un conflitto
dimenticato e a una delle peggiori crisi umanitarie del
pianeta.
Da oggi fino al 15 ottobre si
potrà partecipare al concorso che mette in palio la
possibilità di volare a Berlino e assistere alla
PREMIERE mondiale di Hunger Games Il Canto della
Rivolta parte 2.
Dopo aver acquistato il biglietto in
uno dei cinema che hanno già aperto le prevendite, registrandosi o
accedendo alla community di Distretto13 si potrà, caricando la
foto del proprio biglietto, partecipare al concorso.
Hunger Games il Canto
della Rivolta Parte 2 arriverà al cinema il 19
novembre 2015. Il film è diretto da Francis
Lawrence e vede nel cast Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley
Tucci, Donald Sutherland, Toby Jones, Sam Claflin, Jena
Malone.
Katniss è a capo di una rivolta
contro una Capitol City sempre più determinata ad ucciderla e
Peeta, salvato dalle grinfie del Presidente Snow dopo le torture
subite, sembra essere ormai una persona diversa.
In occasione dell’uscita del
cofanetto The Hunger Games: The Four Film
Collection, la Lionsgate ha diffuso una clip
inedita dal primo film del franchise in cui Katniss e Peeta si
confrontano prima dell’inizio dei Giochi. A questo link, o cliccando sulla foto, trovate il
video con protagonisti Jennifer Lawrence e
Josh Hutcherson.
Hunger
Games (The Hunger Games) è un film del 2012 diretto
da Gary Ross. La pellicola è la trasposizione
cinematografica dell’omonimo romanzo di fantascienza scritto da
Suzanne Collins, con una storia ambientata in un
futuro distopico post apocalittico.
Scott
Derrickson, regista di Doctor
Strange, voleva dirigere l’adattamento cinematografico di
Hunger Games e voleva che il personaggio della
protagonista Katniss fosse interpretato da Naya Rivera, attrice e cantante statunitense,
nota principalmente per il ruolo di Santana Lopez in
Glee.
Purtroppo, la Rivera è scomparsa di
recente all’età di 33 anni. Lo scorso 8 luglio l’attrice era stata
dichiarata persona scomparsa dopo che suo figlio Josey, di quattro
anni, era stato ritrovato da solo nella barca che la stessa Rivera
aveva noleggiato per trascorrere del tempo sul lago Piru, in
California. Il corpo dell’attrice è stato rinvenuto soltanto
quattro giorni dopo, il 13 luglio: l’attrice è stata dichiarata
ufficialmente morta.
La protagonista
principale dei romanzi di Hunger Games e dei successivi adattamenti
cinematografici è Katniss Everdeen. Sebbene Katniss stesse solo
cercando di salvare sua sorella prendendone il suo posto nei
mortali Hunger Games, alla fine divenne il simbolo della ribellione
contro il malvagio governo di Panem. Il personaggio di Katniss è
stato molto amato dai fan proprio per la sua storia e per il modo,
del tutto imprevedibile, in cui è diventata un’eroina. Jennifer Lawrence venne scelta per
interpretare Katniss in tutti gli adattamenti cinematografici,
ruolo che contribuì a lanciare ufficialmente la sua carriera a
livello mondiale.
La notizia della morte di
Naya Rivera ha generato un’ondata di sinceri
omaggi all’attrice scomparsa da parte di tantissime altre
celebrità. Scott
Derrickson ha onorato la memoria di Rivera come
soltanto un regista avrebbe potuto fare: ha infatti rivelato
attraverso il suo profilo
Twitter che avrebbe probabilmente scelto l’ex star di
Glee per l’ambito ruolo di Katniss Everdeen in
Hunger Games, se fosse stato scelto come regista.
“Ho adorato il
primo romanzo di Hunger Games e ricordo vividamente la sua
descrizione di Katniss Everdeen a 16 anni come ‘snella con i
capelli neri e la pelle olivastra’. Quando ho incontrato il
produttore in merito alla possibilità di dirigerlo, ho detto che
leggendo il libro ho sempre immaginato Naya Rivera nel ruolo di
Katniss.”,ha scritto
Derrickson.
Scott
Derrickson è noto per aver diretto gli horror The
Exorcism of Emily Rose, Sinister e Liberaci dal male.
Nel 2016 dirige Doctor
Strange, cinecomic Marvel con protagonista
Benedict Cumberbatch. Avrebbe dovuto dirigere anche il sequel,
Doctor
Strange in the Multiverse of Madness, ma all’inizio di
quest’anno ha annunciato di aver abbandonato il progetto. Di
recente abbiamo appreso che il regista di occuperà del sequel di
Labyrinth, il fantasy cult del 1986 diretto da Jim
Henson e interpretato dal premio Oscar
Jennifer Connelly e dal compianto
David Bowie.
Il futuro della saga di Hunger Games
Per quanto riguarda il franchise di
Hunger Games, sappiamo ormai da diverso tempo
che
è in lavorazione un nuovo film della saga basato su
“The Ballad of Songbirds and Snakes“, romanzo
prequel della saga con protagonista Katniss Everdeen, scritto
ancora da Suzanne Collins. Il film sarà diretto
ancora una volta da Francis Lawrence e sarà
ambientato circa 64 anni prima dei fatti raccontati nella trilogia
letteraria originale.
Che i 74esimi Hunger
Games abbiano inizio! Arriva anche in Italia il fenomeno
di incassi Hunger Games, basato sul primo romanzo
della saga scritta da Suzanne Collins e portata al
cinema da Gary Ross.
Ogni anno a Panem, Capitol City
indice gli Hunger Games, un reality all’ultimo
sangue in cui 24 giovani tra i 12 e i 18 anni si sfidano in
un’arena fino a che non ne rimane solo uno. I 24 giovani vengono
estratti a sorte dai 12 Distretti sudditi di Capitol City, un
ragazzo e una ragazza per ogni Distretto. Il giorno della
mietitura, ovvero quando avviene questo spietato sorteggio, Katniss
si troverà costretta ad offrirsi volontaria per salvare la
sorellina Primrose, estratta a sorte trai nomi del Distretto numero
12. Sorteggiato con lei, per il Distretto 12, è Peeta, un ragazzo
silenzioso che nasconde un grande segreto che potrebbe salvare la
vita di Katniss. Il film porta con sé una grande aspettativa da
parte dei moltissimi fan, anche italiani, che hanno amato il libro,
e come adattamento questo film diretto da Ross è decisamente
fedele. Sceneggiatura e casting si adattano perfettamente ad un
romanzo che sarebbe stato sacrilego tradire.
Ad interpretare Katniss è stata
scelta Jennifer Lawrence, bella e grintosa, che
riesce a contenere nella sua espressione dolce una moltitudine di
caratteristiche che si confanno alla perfezione al ruolo
assegnatole: la giovane Katniss è una cacciatrice, agile e spietata
con le sue prede, ma sicuramente più insicura quando si tratta di
uccidere esseri umani; porta con lei il tenero pensiero per la
giovanissima sorella, la sola che riesca a far breccia nel suo
cuore indurito dalla sofferenza. Peeta invece è interpretato da
Josh Hutcherson, che forse fisicamente non
incarna perfettamente il personaggio del romanzo, ma riesce con
un’ottima prova d’attore ad essere il miglior Peeta possibile.
Hunger Games racconta molto della critica sociale
presente nel romanzo: la società del reality e dell’apparenza
vengono entrambe messe alla berlina, poiché a Capitol City
rappresentano una esagerazione della realtà, compreso il regime
bonariamente dittatoriale del Presidente Snow, più un tiranno che
un vero e proprio capo di governo.
È importante tener presente questi
aspetti di critica sociale spiattellati con violenta chiarezza sia
nel film che nel romanzo, altrimenti si rischierebbe di fare di
questo evento mediatico, solo un film acchiappa-soldi, quando
invece può benissimo rappresentare, come pochi film possono fare,
una riflessione ragionata e concreta su un società che sta
sfuggendo di mano a se stessa. Unico difetto del film è forse una
regia troppo confusa, specialmente nella scene di battaglia che
disorientano lo spettatore, ma a parte questo il film si fregia di
una colonna sonora d’eccezione composta da James Newton
Howard e di un cast eccellente che accanto agli
straordinari protagonisti, vede
Stanley Tucci,
Woody Harrelson,
Elizabeth Banks, Lenny Cravitz e Donald Sutherland. Che i 74esimi Hunger Game
abbiano inizio, e possa la fortuna essere sempre dalla vostra
parte!
La star di Hunger Games:
La ballata dell’usignolo e del serpente (qui la recensione), Rachel Zegler,
ha dichiarato che il suo personaggio, Lucy Gray
Baird, ha molto in comune con la protagonista
originale di Hunger GamesKatniss
Everdeen, interpretata da Jennifer
Lawrence. Parlando con ComicBook, l’attrice
protagonista del nuovo film prequel, ha infatti rivelato quelle che
ritiene essere le somiglianze tra i due personaggi. “Sento che
Lucy Gray è un’adolescente devastata dalla guerra a cui è stato
strappato tutto ciò che conosce, eppure continua a fare del suo
meglio“, ha detto l’attrice.
“Quindi era molto simile a
Katniss da quel punto di vista, ma la sua dinamica è molto diversa
per via dell’essere posta in un’arena di fronte a un gruppo di
persone e dover fare in modo che il mondo faccia il tifo per lei.
Si rivela molto brava in questo. È molto persuasiva nelle sue
performance e molto brava a portare il pubblico dalla sua
parte“, ha continuato Zegler. “Quindi è stato molto
divertente interpretarla. Ma credo che ci siano elementi di Katniss
in lei, e questo rende ancora più divertente tornare a guardare la
trilogia originale e vedere come Snow rimanga perseguitato da Lucy
Gray anche nella sua vita successiva, perché rivede echi di lei in
Katniss Everdeen“.
La Zegler ha poi condiviso la
propria ammirazione per l’interpretazione di Katniss da parte di
Lawrence nei quattro film che compongono la saga originale. “Come
attore, guardare l’interpretazione di Jennifer nella trilogia
originale significa assistere a una masterclass sulla recitazione
in generale. Per quanto riguarda l’approccio a Lucy Gray, mi è
sembrato di non doverla studiare“, ha aggiunto Zegler,
ribadendo dunque come molto di ciò che ha portato nella sua
interpretazione di Lucy lo ha imparato guardando la Katniss di
Lawrence.
La trama del film
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente
Anni prima di diventare il
tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è
l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino:
un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di
Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger
Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato
mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile
Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di
Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura,
Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore.
Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow
e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro
il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.
Basato sul romanzo prequel
del 2020 di Suzanne Collins, Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del
serpente è ambientato diversi decenni prima
degli eventi della trilogia di Hunger Games, dove una diciottenne
Snow viene assegnata a mentore della ragazza tributo del Distretto
12 ai decimi Hunger Games. Insieme a Zegler e
Blyth ci sono
Viola Davis,
Peter Dinklage, Hunter Schafer, Jason Schwartzman, Josh Andrés
Rivera, Max Raphael, Zoe Renee, Ayomide Adegun, Kaitlyn Akinpelumi,
Amelie Hoeferle, Sofia Sanchez, Nick Benson, Laurel Marsden, Lilly
Cooper, Luna Steeples.
Un nuovo film prequel di Hunger Games uscirà nelle sale nel 2026. Già
dopo che lo scorso novembre il prequel di La ballata dell’usignolo e del serpente ha
conquistato 337 milioni di dollari al botteghino, la Lionsgate ha
annunciato che gli spettatori potrebbero non aver visto Panem, la
distopia in cui è ambientata la storia, per l’ultima volta. “Il
film ha aperto una serie infinita di possibilità che Suzanne può
percorrere e che [Lionsgate] può percorrere con lei”, ha
dichiarato all’epoca Adam Fogelson, presidente del
gruppo cinematografico dello studio.
Ora, Variety riporta che Collins sta
effettivamente scrivendo un nuovo libro, intitolato
“Sunrise on the Reaping”, che uscirà nel 2025.
L’adattamento cinematografico di tale nuovo romanzo, invece,
arriverà nelle sale il 20 novembre 2026.
Francis Lawrence, che ha diretto tutti i capitoli
diHunger
Games è in trattative per la regia. Questo nuovo
romanzo, stando a quanto riportato, rivisiterà il mondo di Panem 24
anni prima degli eventi della saga di Hunger
Games e quattro decenni dopo La ballata dell’usignolo e del serpente.
Il film inizierà la mattina della
mietitura dei 50esimi Hunger Games, noti anche come Second Quarter
Quell, in cui gareggiò Haymitch Abernathy,
interpretato da Woody Harrelson nella serie originale.
Haymitch Abernathy, come noto, sarà poi il mentore di Katniss e
Peeta nei 74esimi Hunger Games. “Suzanne Collins è una maestra
della narrazione e la nostra stella polare creativa”, ha
dichiarato Fogelson in un comunicato. “Non potremmo essere più
fortunati di essere guidati e affidati a una collaboratrice il cui
talento e la cui immaginazione sono così costantemente
brillanti“.
Una scena di Hunger Games
Di cosa parla Hunger Games
– La ballata dell’usignolo e del serpente?
Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente
è il prequel diretto da Francis Lawrence e
segue il giovane Coriolanus Snow e alcuni degli eventi accaduti
prima che diventasse il tirannico presidente della trilogia guidata
da Jennifer Lawrence. Oltre a Blyth, il film è
interpretato da Rachel Zegler nel ruolo di Lucy Gray Baird,
Hunter Schafer nel ruolo di Tigris Snow,
Josh Andrés Rivera nel ruolo di Sejanus Plinth,
Viola Davis nel ruolo della dottoressa
Volumnia Gaul, Peter Dinklage nel ruolo di Casca Highbottom e
Jason Schwartzman nel ruolo di Lucretius
Flickerman.
Il franchise cinematografico
di Hunger
Games, basato sulla saga letteraria di Suzanne
Collins, è uno dei più amati dell’ultimo decennio. Adesso,
per la gioia di tutti i fan delle avventure di Katniss Everdeen e
dell’universo di Panem, la saga si prepara a tornare nuovamente sul
grande schermo, con l’annuncio che la Lionsgate porterà al cinema
il romanzo prequel, The
Ballad of Songbirds and Snakes, uscito a maggio del
2020.
Ora,
Deadline riporta che la produzione del film partirà
ufficialmente nella prima metà del 2022. A confermare la notizia è
stato Joe Drake, chairman di Lionsgate, che ha
anche confermato che l’obiettivo dello studio è quello di
distribuire il film entro la fine del 2023, o al massimo all’inizio
del 2024. Francis Lawrence, che ha diretto
tre dei film che compongono la saga principale, tornerà a
Panem per occuparsi anche dell’adattamento di The Ballad of Songbirds and
Snakes.
Nina Jacobson tornerà a produrre
con Brad Simpson, suo partner di Color Force, mentre
Michael Arndt (Hunger
Games: La ragazza di fuoco) adatterà la sceneggiatura da
un trattamento scritto dalla stessa Collins, la quale fungerà anche
da produttore esecutivo. Ambientato circa 64 anni prima dei fatti
raccontati nella trilogia originale, il romanzo prequel
segue un diciottenne Coriolanus Snow (il personaggio interpretato
da
Donald Sutherland nella tetralogia
cinematografica), che alla fine si erge a diventare il sovrano
autoritario della nazione distopica di Panem.
Il grande successo della saga di Hunger Games
Nella saga cinematografica di
Hunger Games (che ha portato al cinema i
romanzi di Collins in quattro film di successo dal 2012-2015,
incassando $ 2,97 miliardi in tutto il mondo), i protagonisti erano
interpretati dal premio Oscar Jennifer Lawrence, affiancata da Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Sam Claflin, Jena Malone, Woody
Harrelson e Elizabeth Banks.
Grazie al successo di Harry
Potter al cinema, ha sempre più preso vita una fortunata
stagione di saghe cinematografiche ispirate a celebri romanzi per
ragazzi, ambientati prevalentemente in futuri distopici. Con
Hunger Games (qui
la recensione) si ha a che fare con il titolo di maggior
successo tra questi, ed anche con uno dei pochi che è riuscito a
completare la propria avventura cinematografica. Molto spesso,
infatti, nel passaggio dalla carta allo schermo tali produzioni non
hanno riscontrato il favore di pubblico sperato. Ma non è questo il
caso.
Scritto nel 2008 da Suzanne
Collins, il primo volume della saga ha ottenuto un
successo tale da rendere inevitabile una sua trasposizione
cinematografica. Questa, uscita al cinema nel 2012, non ha però
solo dato vita ad uno dei principali romanzi del genere distopico,
ma ha anche ad un vero e proprio filone cinematografico composto da
titoli come Maze Runner e
Divergent. L’esplorazione
di tematiche giovanili, come anche l’approcciarsi dei protagonisti,
poco più che adolescenti, ad un mondo particolarmente ostile, sono
infatti tematiche particolarmente sentite, che non hanno mancato di
trovare milioni di spettatori appassionati.
In un futuro post apocalittico, la
nazione di Panem è divisa in dodici distretti subordinati al volere
di Capitol City e del tirannico PresidenteSnow. Evento principale della vita di tale
comunità sono gli Hunger Games, uno spettacolo crudele istituito
con l’intenzione di reprimere ogni desiderio di sommossa. Per tale
occasione, ogni distretto è chiamato a selezionare due campioni che
dovranno partecipare ai giochi. Quando la nuova edizione si
appresta a svolgersi, Katniss Everdeen decide di
offrirsi volontaria. Quando i giochi iniziano, diviene il simbolo
della rivolta grazie al suo spirito ribelle e alla pietà che
dimostra nei confronti dei suoi nemici.
Il cast di attori
Per il ruolo della guerriera Katniss
sono state sottoposte ad un provino alcune tra le più note giovani
attrici di Hollywood, ma il ruolo venne infine vinto da Jennifer
Lawrence. L’attrice, tuttavia, intimorita dalla
grandezza del progetto, impiego diversi giorni prima di capire se
accettare o meno la parte. Il suo timore più grande riguardava il
modo in cui un ruolo del genere avrebbe potuto cambiare la sua
carriera e l’intera sua vita. Per il ruolo di Peeta fu invece
scelto l’attore Josh
Hutcherson, il quale dovette guadagnare circa 7 chili
di muscoli per acquisire il fisico robusto descritto per il
personaggio nel libro.
Liam Hemsworth
ricopre il ruolo di Gale, amico di lunga data della protagonista.
Stanley Tucci è
invece il volto di Caesar Flickerman, il presuntuoso presentatore
degli Hunger Games. Il cantante Lenny Kravitz
interpreta lo stilista Cinna, mentre a ricoprire il ruolo del
malvagio presidente Snow è Donald
Sutherland, dichiaratosi affascinato dai richiami
politici presenti nella sceneggiatura. Woody Harrelson
interpreta Haymitch Abernathy, attratto dai taciuti traumi del
personaggio. Elizabeth
Banks, infine, è la presentatrice degli Hunger
Games.
Uno dei più grandi cambiamenti da
notare non solo in Hunger Games ma in tutti gli
adattamenti cinematografici della
saga è la prospettiva della storia. I libri sono narrati in
prima persona, esclusivamente dal punto di vista di Katniss. Di
conseguenza, i lettori possono sapere solo ciò che Katniss sa. Nei
film, invece, il pubblico può entrare in scene in cui Katniss non è
presente. Questo è più evidente nei film, quando vengono aggiunte
scene che coinvolgono il Presidente Snow e il Gamemaker, e quando
il film mostra al pubblico scene di persone a casa che reagiscono a
ciò che sta accadendo nell’arena.
Questi cambiamenti danno allo
spettatore un’idea di come sia questo mondo e di cosa stia
accadendo oltre Katniss. Nel libro, poi, Katniss appare più dura e
più restìa a fidarsi rispetto alla sua controparte cinematografica,
ed è anche un po’ più spietata. È riluttante a far entrare
qualcuno, perché sa che farlo potrebbe costarle il gioco e la vita.
Questo è particolarmente vero per quanto riguarda il suo rapporto
con Peeta. Nel libro, i lettori conoscono la loro storia e sanno
anche quanto Katniss abbia paura di allearsi con lui.
Manipola consapevolmente diverse
situazioni a suo vantaggio, soprattutto quando si rende conto che
Peeta prova qualcosa per lei. Nel film, questo non è così evidente,
e quindi Katniss risulta un po’ più morbida e simpatica. Inoltre,
nel film sembra sinceramente combattuta sui suoi sentimenti per
Peeta, mentre nel libro i suoi sentimenti sono molto più diretti.
Dal punto di vista della trama, il film è molto fedele al libro,
con solo alcuni piccoli dettagli cambiati qua e là per far sì che
la storia si traduca meglio sullo schermo.
Tuttavia, alcuni dei cambiamenti più
importanti tra il libro e il film si verificano durante alcuni
momenti cruciali della trama. Katniss fa a malincuore amicizia con
Rue, una giovane tributa del Distretto 11 che ricorda a Katniss la
sua sorellina. Sia nel libro che nel film, Rue viene uccisa in modo
tragico e orribile e, nel suo dolore, Katniss le dà un tributo
funebre che la onora e inavvertitamente scatena una ribellione in
tutta Panem. Nel libro, Katniss non è consapevole dell’effetto che
le sue azioni hanno sul resto del Paese. Nel film, il pubblico può
invece vedere il Distretto 11 in rivolta.
L’unico indizio che Katniss riceve è
che il distretto le fa un regalo nel gioco durante un momento di
grande bisogno. Il resto del film segue abbastanza fedelmente il
libro, ma una grande differenza è nel finale. Peeta e Katniss sono
gli unici rimasti nel gioco e il Creatore di Giochi scatena dei
segugi geneticamente modificati contenenti gli occhi dei tributi
morti. Anche se nel film non si vedono gli occhi di questi segugi,
sono comunque terrificanti. Uno di loro morde Peeta alla gamba. Nel
libro, questo provoca un’infezione che rende necessaria
l’amputazione della gamba, ma tutto questo non accade nel film.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete.Hunger
Games è infatti disponibile nel catalogo di Apple
iTunes, Now, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, basterà
semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla
piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno mercoledì 6
novembre alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Pensare i film di Hunger
Games senza di lei è come immaginare che il
protagonista di Harry Potter non sia più
Daniel Radcliffe ma un altro attore, e infatti
Jennifer Lawrence poteva non essere la Katniss di
Hunger Games. Ovviamente l’esito è stato
il frutto di un ottimo lavoro di casting, ma chi sono le altre
pretendenti al ‘trono’? Quali giovani attrici hanno sostenuto il
provino per indossare la spilla della Ghiandaia Imitatrice? Eccole
di seguito:
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Alcune attrici della lista
hanno comuqnue il loro spazio nelle grandi produzioni, come
Shailene Woodley o Chloe Grace
Moretz, altre avrebbero tratto molto giovamento dal ruolo
e dal franchise, ma Jennifer è arrivata per mettere d’accordo
tutti, e i fan di Hunger Games sono
felici che le cose siano andate in questo modo.
MTv, che ha fornito l’elenco, ha anche
segnalato le altre grandi escluse per i ruoli da protagonista nelle
altre saghe Young Adult che si stanno moltiplicando sul grande
schermo. E così scopriamo che il ruolo di Bella in
Twilight poteva finire a Michelle
Trachtenberg, o alla stessa Jennifer
Lawrence, oppure ancora a Emily Browningo a Lily Collins; invece come ben sappiamo è stata
Kristen Stewart a vincere il ruolo e la fama
planetaria.
Il discorso invece è molto diverso
per la Tris di Divergent. Dopo aver
parlato con Shailene Woodley, i produttori e il
regista erano così convinti di aver trovato la loro protagonista da
non voler più ascoltare nessun’altra attrice per la parte.
Grazie al successo di Harry
Potter al cinema, ha sempre più preso vita una fortunata
stagione di saghe cinematografiche ispirate a celebri romanzi per
ragazzi, ambientati prevalentemente in futuri distopici. Con
Hunger Games si ha a che fare con il
titolo di maggior successo tra questi, ed anche con uno dei pochi
che è riuscito a completare la propria avventura cinematografica.
Molto spesso, infatti, nel passaggio dalla carta allo schermo tali
produzioni non hanno riscontrato il favore di pubblico sperato. Ma
non è questo il caso di Hunger Games, che nel
2013 ha visto poi arrivare sul grande schermo il primo dei suoi
sequel: Hunger Games: La ragazza di
fuoco.
Diretto da Francis Lawrence e basato sull’omonimo
romanzo di Suzanne Collins, il film porta avanti
gli eventi del primo film, sempre rimanendo all’interno del genere
distopico. Un genere che con questo secondo film si è consolidato
portando alla realizzazione di titoli simili come Maze Runner e
Divergent. L’esplorazione
di tematiche giovanili, come anche l’approcciarsi dei protagonisti,
poco più che adolescenti, ad un mondo particolarmente ostile, sono
infatti tematiche particolarmente sentite, che non hanno mancato di
trovare milioni di spettatori appassionati. Ad oggi, Hunger
Games: La ragazza di fuoco è il capitolo più visto della
saga.
A fronte di un budget di soli 130
milioni di dollari, il secondo Hunger Games è infatti
arrivato ad incassarne complessivamente circa 865. Tale risultato
ha permesso di dar vita ad ulteriori sequel, altrettanto di
successo, confermandosi così una delle saghe più importanti degli
ultimi anni. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
differenze tra il romanzo e il film. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama di Hunger Games: La
ragazza di fuoco e le differenze con il libro
Con il secondo film, gli spettatori
ritrovano Katniss Everdeen e Peeta
Mellark, i quali sono riusciti a sopravvivere agli Hunger
Games, fingendo di essere una coppia innamorata, attirando così la
benevolenza di Panem. Il Presidente Snow fa visita a Katniss nel
distretto 12, intimandole di continuare la sua recita senza
incitare la folla. Come consuetudine, i vincitori degli Hunger
Games iniziano un tour per festeggiare la vittoria. Nel corso di
questo, si verificano tuttavia episodi di insubordinazione tra gli
abitanti dei vari distretti, segno che il popolo di Panem ha eletto
la propria giustiziera. Snow, tuttavia, indice un’edizione speciale
degli Hunger Games con tutti i vincitori delle ultime venticinque
edizioni, con l’obiettivo di far sì che Katniss vi perda la
vita.
Data questa trama, è bene riportare
anche alcune differenze che intercorrono tra il film e libro da cui
è tratto. In primis, sono assenti Bonnie e
Twill, le due donne in fuga dal Distretto 8 che
Katniss incontra nei boschi e che avvertono la protagonista della
ribellione in corso e dell’esistenza del Distretto 13. Un altra
differenza significativa per lo sviluppo della trama è quella per
cui, durante il ballo, Plutarch non mostra a Katniss il suo
orologio da taschino con su incisa la ghiandaia imitatrice, indizio
con la quale la nostra protagonista avrebbe intuito la reale
posizione. Interessante sono inoltre i cambiamenti relativi a
Peeta, reso meno passivo nei confronti degli eventi e dotato della
capacità di nuotare, che in realtà non possiede nel libro.
Il cast di Hunger Games: La ragazza di fuoco
Il ruolo della guerriera Katniss è
nuovamente interpretato da Jennifer
Lawrence. L’attrice, come noto, prima del primo
capitolo era intimorita dalla grandezza del progetto, spaventata
dal modo in cui un ruolo del genere avrebbe potuto cambiare la sua
carriera. Dopo l’esperienza con il primo film, tuttavia, non ha
avuto dubbio sul voler interpretare ancora Katniss, eseguendo anche
molte delle acrobazie per lei previste. Nel ruolo di Peeta si
ritrova l’attore Josh
Hutcherson, il quale ancora una volta si è dovuto
tingere i capelli di biondo e ha dovuto assumere circa 7 chili di
muscoli per acquisire il fisico robusto descritto per il
personaggio nel libro. Liam Hemsworth,
invece, ricopre il ruolo di Gale, amico di lunga data della
protagonista.
Stanley Tucci è
invece il volto di Caesar Flickerman, il presuntuoso presentatore
degli Hunger Games. A ricoprire il ruolo del malvagio presidente
Snow è invece Donald
Sutherland, rimasto affascinato dai richiami politici
presenti nella sceneggiatura, da lui giudicati particolarmente
attuali e urgenti. Woody Harrelson
accettò invece il ruolo di Haymitch Abernathy poiché attratto dai
taciuti traumi di questo, mentre Elizabeth Banks
è la presentatrice degli Hunger Games, un personaggio affermatosi
nell’immaginario degli spettatori grazie anche alla cura che
l’attrice ha riposto tanto nella caratterizzazione quanto dei suoi
suggerimenti sul look. Si aggiungono poi al film gli attori
Philip Seymour
Hoffman nei panni di Plutarch e Sam
Claflin in quelli di Finnick Odair.
I sequel e il prequel di Hunger
Games: La ragazza di fuoco
Successivamente a Hunger Games:
La ragazza di fuoco, è stato portato al cinema Il
canto dellarivolta, capitolo conclusivo
della saga ma diviso in due parti. La prima Il canto della rivolta – Parte
1, è arrivato al cinema nel 2014 e propone le vicende di
Katniss quale leader della rivolta nei confronti del presidente
Snow, alla luce anche delle verità relative al Distretto 13. Nel
2015 è invece arrivato il capitolo conclusivo, Il canto della rivolta – Parte
2, che vede la ribellione nel suo momento di maggior
tensione, parallelamente anche ad alcune terribili scoperte su cui
Katniss è destinata a basare le proprie decisioni future. Nel 2023,
infine, arriva al cinema il prequel Hunger Games: La ballata
dell’usignolo e del serpente, ambientato diversi
anni prima degli eventi visti nella serie principale.
Il trailer di Hunger Games: La
ragazza di fuoco e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Hunger Games: La
ragazza di fuoco è infatti disponibile nel catalogo
di Apple TV e Amazon Prime
Video. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi,
in modo del tutto gratuito alla piattaforma. Si avrà così modo di
guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione
un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il
film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno
giovedì 2 novembre alle ore 21:15
sul canale Italia 2.
Arriva al cinema distribuito da
Universal Pictures, Hunger Games: La ragazza di
fuoco, l’attesissimo sequel della saga basata sui romanzi
di Suzanne Collins, con Jennifer Lawrence protagonista.
Infine eccoli, i 75esimi Hunger
Games stanno per arrivare nei cinema di tutto il mondo, e con loro
arriva anche la seconda avventura di Katniss Everdeen.
Francis Lawrence, succeduto alla regia del
franchise a Gary Ross (che non aveva fatto un buon lavoro), si
prende la grande responsabilità di adattare il libro più complesso
della trilogia della Suzanne Collins, realizzando
un sequel che per la natura stessa dei ‘secondi episodi’ ha la
caratteristica di traghettare lo spettatore in avanti nella storia
pur non accompagnandolo completamente alla fine del viaggio.
Hunger Games: La ragazza di fuoco, il
film
Dopo la vittoria ai 74esimi
Hunger Games dei due ‘amanti sfortunati’ del
Distretto 12, i vertici di Capitol City sono in fermento. La sfida
che Katniss ha lanciato a Snow sembra ormai perseguitare il
governante, che vuole eliminare il problema costituito dalla
ragazza. Ma Katniss, insieme a Peeta, è ormai ‘la ragazza di
fuoco’, l’idolo di Panem e eliminarla sarebbe rischioso per la
popolarità del Presidente. Così Snow sceglie una maniera crudele e
contorta per vendicarsi e mettere a repentaglio la vita della
nostra eroina: il 75esimi Hunger Games, l’edizione della Memoria,
si combatterà trai Vincitori ancora in vita di tutti i Distretti,
un uomo e una donna. Katniss sarà così costretta a scendere di
nuovo nell’arena con l’unico desiderio di difendere Peeta. Ma c’è
qualcosa che lei non sa: la sua vittoria ha scatenato una reazione
a catena, ed ora Katniss, Peeta e i loro amici saranno costretti a
considerare concretamente ‘chi è il vero nemico’.
Hunger Games La Ragazza
di Fuoco è un film potente, efficace, che riesce a
comunicare con straordinario impatto visivo il senso epico della
storia. Allo stesso tempo però Francis Lawrence
riesce a trovare un equilibrio interessante tra la parte politica e
quella più intima e romantica, vera e propria seconda anima del
racconto e forse elemento fondamentale per le frotte di ragazzine
innamorate del franchise.
Principale veicolo utilizzato dal
regista per riuscire nel suo intento è la splendida protagonista.
Un po’ come Katniss per gli abitanti di Capitol City,
anche Jennifer
Lawrence è amata da tutti, e il suo talento, anche in
questo caso, premia e giustifica la sua popolarità. Confusa,
impulsiva, ombrosa, antipatica con chi non le piace, la Katniss
della Lawrence è una perfetta trasposizione di quella di inchiostro
creata dalla Collins. Con lei ritroviamo Josh Hutcherson (Peeta), che pur impegnandosi
molto e mostrando molto talento, risente forse troppo della
presenza scenica della sua partner.
A completare un triangolo amoroso
che avrà diversi risvolti e qualche colpo di scena con il
proseguire della storia, c’è Liam Hemsworth, alias Gale, ovvero l’anima
gemella di Katniss, che in fatto di alchimia con la Lawrence sullo
schermo è sicuramente avvantaggiato rispetto al collega Hutcherson. Nel film tornano anche gli
straordinari
Woody Harrelson,
Elizabeth Banks,
Donald Sutherlande Lenny
Kravitz, mentre nutritissimo è il cast di nuovi personaggi
tra cui spiccano Jenna Malone e Sam Claflin.
Hunger Games: La ragazza di
fuoco unisce un buon adattamento dal romanzo di partenza
(il più bello della trilogia) con diverse e dovute licenze
poetiche, ad un ottimo lavoro registico e premia sia i fan lettori
che quelli semplicemente innamorati della avventure
cinematografiche di Katniss Everdeen, la ragazza di
fuoco.
Le riprese di Hunger Games: La
ragazza di fuoco, secondo capitolo della saga tratta dai libri di
Suzanne Collins, partiranno alla fine dell’estate: adesso è tempo
di casting . In merito, riportiamo la notizia secondo cui in lizza
per il ruolo di Johanna Mason ci sarebbero l’Alice di Tim Burton
Mia Wasikowska e l’attrice e modella greco-svedese (naturalizzata
francese!) Zoe Aggeliki, che nel 2013 vedremo nel sequel di Percy
Jackson e gli dei dell’Olimpo. Chi sceglierà il regista Francis
Lawrence? La più esperta Wasikowska o la giovanissima Aggeliki? Il
personaggio di Johanna Mason proviene dal settimo distretto e ci sa
fare con l’ascia.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Finalmente è arrivata! Dopo tanti
giorni di foto dal set ecco finalmente Katniss e Peeta in una foto
di Hunger Games: La ragazza di Fuoco.
L’immagine raffigura i vincitori del 74esimi Hunger Games in tiro per il
tour della vittoria, il giro dei 12 distretti di Panem che mostrerà
all’intera popolazione l’amore dei due amanti sfortunati del
Distretto 12, vincitori di un gioco crudele che hanno vinto
sfidando il sistema e rimanendo entrambi in vita.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.