La 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo
Cinema si terrà a Pesaro dal 17 al 24 giugno 2023
con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione
Generale Cinema e Audiovisivo, della Regione Marche e del Comune di
Pesaro, il cui sindaco Matteo Ricci dichiara:
“Pesaro si prepara a vivere una stagione
ricca di eventi di carattere nazionale e internazionale. Una vera e
propria “Estate da Capitale”, che ci proietta verso Pesaro 2024,
Capitale italiana della Cultura”.
Il concorso
internazionale del festival diretto da Pedro Armocida, è
un caso quasi unico poiché è aperto a tutti i formati e a tutti i
registi, senza barriere d’età, di durata, di ‘genere’, pienamente
votato alla ricerca del ‘nuovo’ cinema e in una posizione di
avanscoperta dei nuovi linguaggi dell’audiovisivo. Anche per questa
nuova edizione il concorso sarà giudicato da tre giurie, una
composta da soli studenti, un’altra professionale con personalità
di rilievo internazionale e infine la giuria del nuovo Premio della
Critica Italiana (SNCCI) composta da critici del Sindacato
Nazionale Critici Italiani all’interno del protocollo firmato con
l’Associazione Festival Italiani di Cinema (AFIC).
Ad aprire ufficialmente
la 59esima edizione sarà il film cult e simbolo degli anni ’80:
Flashdance. A 40 anni dal suo debutto nelle sale
torna sul grande schermo in Italia grazie alla Mostra
Internazionale del nuovo cinema il film di Adrian Lyne con
un’indimenticabile Jennifer Beals, premiato con l’Oscar® per
la migliore canzone, Flashdance… What a Feeling di
Giorgio Moroder e Keith Forsey, eseguita da Irene
Cara.
Dopo
Liliana Cavani e Mario Martone, l’evento
speciale sul cinema italiano, organizzato con la Fondazione
Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale,
dedica la sua attenzione al cinema del Premio Oscar® Giuseppe
Tornatore. Verranno presentati tutti i suoi film per il cinema,
tra cui Ennio, straordinario documento su Morricone,
e Nuovo Cinema Paradiso nella versione restaurata, in
collaborazione con Cinecittà SpA, in occasione del suo 35esimo
compleanno. A omaggiare l’artista, che sarà ospite a Pesaro per una
tavola rotonda, anche una mostra fotografica e la monografia
Giuseppe Tornatore. Il cinema e i film (a cura
di Pedro Armocida e Emiliano Morreale), 85esimo
volume della collana Nuovocinema di Marsilio.
In
viaggio verso #Pesaro2024, capitale italiana della
cultura, la Mostra intende rendere omaggio
al cinema italiano più popolare incontrando grandi autori e
presentando film che hanno fatto la storia del cinema, non solo
italiano. Il luogo eletto all’incontro con grandi personaggi e a
racconti di vita è il Cinema in Piazza. Oltre al film di
apertura, Flashdance, e di chiusura, Nuovo cinema
paradiso, la Piazza ospiterà una serie di proiezioni
accompagnate dai suoi protagonisti come Dante Ferretti, il
grande scenografo Premio Oscar®, che accompagnerà la presentazione
della sua autobiografia Immaginare prima. Le mie due
nascite, il cinema, gli Oscar (di Dante Ferretti con
David Miliozzi, edizioni Jimenz) in
occasione degli 80 anni con la proiezione di Hugo Cabret di
Martin Scorsese per cui ha vinto la terza statuetta.
Carlo Verdone racconterà al pubblico la sua straordinaria
carriera e presenterà Borotalco, che lo scorso anno ha
compiuto 40 anni, in cui per la prima volta interpreta un
protagonista a tutto tondo.
Grande
attesa anche per le anteprime
mondiali della Mostra. Si parte con uno dei
maggiori poeti della seconda metà del Novecento e protagonista
della scena culturale romana, Dario Bellezza a cui è
dedicato il documentario Bellezza, addio –
prodotto da Zivago Film e Luce Cinecittà
– di Carmen Giardina e
Massimiliano Palmese, gli stessi registi de Il caso
Braibanti che proprio dal festival, nel 2020, ha iniziato un
percorso che lo ha portato ad avere un grande riscontro di pubblico
e di critica. Di tutt’altro tenore è Cocoricò tapes il
documentario firmato da Francesco Tavella, che racconta con
immagini inedite e materiali d’archivio le lunghe notti della
discoteca romagnola divenuta luogo di espressione artistica,
politica e sociale negli anni ‘90. C’è poi un sorprendente esordio
alla regia, quello di Alessandro Marzullo che ha anche
scritto la sceneggiatura di Non credo in niente, un viaggio
notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni
che non vogliono rinunciare alle proprie passioni con un
cast di giovani interpreti come Demetra Bellina, Giuseppe
Cristiano, Renata Malinconico, Mario Russo, Lorenzo Lazzarini,
Gabriel Montesi, Antonio Orlando e Jun Ichikawa.
Anche un cortometraggio in anteprima mondiale, Sognando
Venezia, che sarà presentato dalla sua regista Elisabetta
Giannini e dai protagonisti Francesco Di Leva, appena
premiato ai David di Donatello come miglior attore non protagonista
per Nostalgia di Mario Martone e da sua figlia Morena Di
Leva.
La
musica torna protagonista anche della
59esima edizione con il concerto in Piazza, nel giorno della festa
mondiale della musica, il 21 giugno, a cura degli allievi del
Conservatorio di Musica G. Rossini, e con Il muro del
suono, progetto sperimentale, dedicato a Zagor
Camillas, che vede l’incontro di cinema, note,
visioni e musica con quattro concerti con artisti come Obelisco
Nero e Vittorio Ondedei, Pivio, Giacomo
Laser, Salvatore Insana e Silvia
Cignoli.
Peculiare alla Mostra Internazionale il suo sguardo sul mondo attraverso un
ampio ventaglio di proposte legate al nuovo cinema come l’inedito
programma di cinema sperimentale argentino contemporaneo e i
due focus dedicati ad altrettante registe, la tedesca
Milena Gierke e l’anglo-palestinese Rosalind
Nashashibi. Mentre Le lezioni di storia di Federico
Rossin sono concentrate su alcuni paesi dell’Europa dell’Est,
come Ungheria, Romania, Polonia, dove, in piena Guerra
Fredda, decine di cineasti hanno sfidato le autorità
filo-sovietiche per realizzare film sperimentali sovente in aperta
rottura politica, estetica ed economica.
In quest’ottica si
inserisce anche l’apertura della Mostra verso il cinema
dell’Uzbekistan, che porterà a una collaborazione con il suo
festival nazionale, il Tashkent Film
Festival, con l’omaggio al maggiore cineasta uzbeko,
Ali Chamraev, che presenterà a Pesaro il suo film del 1971,
Senza paura, ambientato negli anni ‘20 ma con un tema molto
attuale legato alla modernizzazione del Paese quando alle donne fu
permesso di togliere il velo.
Immancabili i focus
che il festival di Pesaro dedica ogni anno a
personalità innovative, attraverso approfondimenti e proiezioni. A
Igor Imhoff è dedicato il focus dell’ottava edizione di
“Animatori italiani oggi”, rassegna non competitiva curata
da Pierpaolo Loffreda, riservata alle più recenti opere
realizzate da autori italiani di cinema d’animazione. La sezione
Videoclip Italia, a cura di Luca Pacilio e che
presenterà i migliori 20 videoclip italiani, dedica il focus
all’autore Simone Rovellini.
Il mare e la spiaggia
come leit motiv di una Mostra radicata nel
territorio: la rassegna La Vela Incantata – Cinema in
spiaggia accende i riflettori su alcuni dei più interessanti
film – tutti in pellicola – di cui quest’anno ricorre il
cinquantesimo anniversario, con la preziosa collaborazione della
Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.
Inaugurato due anni fa
con grande successo, torna il Pesaro Film Festival Circus,
il festival nel festival curato da Giulietta Fara, ideato e
pensato per i più piccoli con proiezioni di film di animazione in
anteprima italiana e con workshop dedicati.
La Mostra del Nuovo
Cinema si impegna a seguire l’innovativo
protocollo Green dell’Associazione Festival Italiani di
Cinema per proseguire un discorso di attenzione all’ambiente già
intrapreso grazie al Comune di Pesaro, ad esempio, con la
Bicipolitana.
Da sempre vicino ai temi
del sociale, dal 2021 Emergency è charity Partner della
Mostra, dove presenterà un nuovo film – Battima, diretto da
Federico Demattè – del suo concorso Una storia per
Emergency. Un importante spazio di riflessione sarà anche
dedicato al tema della disabilità
ospitando il progetto Eleanor.
L’Associazione Premio Eleanor Worthington (APEW-ODV) si propone di
suscitare consapevolezza riguardo alla disabilità.
La Mostra del Nuovo
Cinema ha introdotto lo scorso anno la lingua dei segni
italiana per alcuni eventi in Piazza e si impegna a rinnovare e
a ampliare questa attenzione verso il pubblico dei sordi.
Il
legame con la scuola e con l’educazione dei giovani alla settima
arte è una delle mission più importanti della Mostra. In
occasione del centenario Vittorio De Seta prosegue la
collaborazione con la Rete di Cooperazione Educativa e INDIRE che
proporrà gli altri episodi della serie capolavoro della Rai del
grande documentarista, Quando la scuola cambia del 1979.
Sempre In collaborazione con INDIRE, il festival partecipa
all’iniziativa “La Scuola allo schermo” e tiene il primo concorso
in Italia, e uno dei pochi internazionali, a cura di Chiara
Grizzaffi e di Andrea Minuz dedicato ai video essay
degli studenti di cinema di tutto il mondo, la nuova forma di
critica cinematografica. Sempre nell’ottica della formazione del
pubblico del domani, in collaborazione con il Sindacato Nazionale
Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), la Mostra organizza un
concorso per critici/recensori, intitolato a Lino Miccichè,
fondatore della Mostra. Tra le novità di questa
edizione il workshop sul Super8 a cura di Gianmarco Torri e
di Karianne Fiorini. Continua la collaborazione con CNA
Cinema Marche, Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission
con l’organizzazione di una tavola rotonda su cinema e
industria.
In uno degli spazi più
prestigiosi di Pesaro dedicato all’arte contemporanea, la
Pescheria, si svolgeranno tutte le mattine numerosi incontri,
tavole rotonde, dibattiti con gli autori.
Cinema,
musica, ed anche arte: la Mostra accoglierà per tutta la sua durata
le esposizioni degli artisti Federica Foglia e Erik
Negro nella prestigiosa cornice dello “spazio bianco”, a cura
di Fulvio Baglivi, Mauro Santini e Roberto Turigliatto, in
collaborazione con Fuori Orario e Rai Cultura.
Commenta ancora il
Sindaco di Pesaro Matteo Ricci: “La Mostra Internazionale
del Nuovo Cinema è una tappa fondamentale di questo bellissimo
viaggio, non solo per il programma straordinario che è stato
annunciato, ma anche per la capacità che ogni anno ha di
rinnovarsi, crescere e attrarre un pubblico sempre più ampio,
mettendo ben in risalto le linee strategiche che l’Amministrazione
sta portando avanti. La cultura, la bellezza, la sostenibilità, la
tradizione, l’innovazione: contaminazioni che si ritrovano nella
narrazione della manifestazione, con un programma di alto livello,
ma in grado di parlare in maniera trasversale sia ai giovani che
agli adulti”.
Il manifesto e la sigla della 59esima edizione della Mostra sono
firmati da
Luca Lumaca.