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Five Nights At Freddy’s: trailer dell’horror con Josh Hutcherson

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Five Nights At Freddy’s: trailer dell’horror con Josh Hutcherson

Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer dell’annunciato Five Nights At Freddy’s, il nuovo horror prodotto dalla Blumhouse e con protagonista Josh Hutcherson

Riuscirete a sopravvivere per cinque notti? Il terrificante fenomeno dei videogiochi horror diventa un evento cinematografico da brivido: Blumhouse – la casa produttrice di M3GAN, The Black Phone e The Invisible Man – porta Five Nights at Freddy’s sul grande schermo. Il film segue una guardia giurata tormentata che inizia a lavorare al Freddy Fazbear’s Pizza. Mentre trascorre la sua prima notte di lavoro, si rende conto che il turno di notte da Freddy’s non sarà così facile da superare.

Il film è interpretato da Josh Hutcherson (Ultraman, The Hunger Games franchise), Elizabeth Lail (You, Mack & Rita), Piper Rubio (Holly & Ivy, Unstable), Kat Conner Sterling (Un fantasma in casa, 9-1-1), con Mary Stuart Masterson (Blindspot, Pomodori Verdi Fritti) e Matthew Lillard (Good Girls, Scream). Five Nights at Freddy’s è diretto da Emma Tammi (The Wind, Blood Moon) ed è scritto da Scott Cawthon, Emma Tammi e Seth Cuddeback. Gli iconici personaggi animatronici del film saranno creati dal Creature Shop di Jim Henson. Five Nights at Freddy’s è prodotto da Jason Blum e Scott Cawthon. I produttori esecutivi del film sono Bea Sequeira, Russell Binder e Christopher H. Warner. Universal Pictures presenta una produzione Blumhouse, in associazione con Striker Entertainment.

Creed III in streaming dal 9 giugno su Prime Video

Creed III in streaming dal 9 giugno su Prime Video

Creed III della MGM, di Chartoff-Winkler Productions, Proximity Media e Outlier Society, sarà disponibile in streaming su Prime Video a partire da domani 9 giugno in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Dopo l’uscita nelle sale cinematografiche globali, Creed III diretto, interpretato e prodotto da Michael B. Jordan è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

Al suo debutto il 3 marzo, Creed III ha segnato un record al botteghino con un incasso di 58,6 milioni di dollari, oltre a diventare il più alto debutto di sempre negli Stati Uniti per un film che tratta tematiche sportive, ed è attualmente a 275 milioni di dollari nel box office mondiale. Creed III è stato apprezzato da pubblico e critica, e su Rotten Tomatoes è stato certificato Fresh con l’89% di valutazioni positive, con un gradimento di livello A- sul portale CinemaScore.

Il film racconta di Adonis Creed (Michael B. Jordan) che, dopo aver dominato nel mondo del pugilato, ha raggiunto grandi risultati sia nella sua carriera che nel privato. Quando un suo ex amico d’infanzia ed ex prodigio della boxe Damian Anderson (Jonathan Majors) esce di prigione, dopo aver scontato una lunga condanna, Donnie si ritrova faccia a faccia sul ring con lui che è desideroso di dimostrare che merita un posto sul ring. Il confronto tra ex amici è più di una semplice lotta. Per pareggiare i conti, Adonis deve mettere in gioco il suo futuro per combattere contro Damian, un combattente che non ha nulla da perdere.

Creed III è il terzo capitolo del franchise di successo ed è il debutto alla regia di Michael B. Jordan. Il film è interpretato da Jordan, Tessa Thompson, Jonathan Majors, Wood Harris, Mila Davis-Kent, Florian Munteanu e Phylicia Rashad. Keenan Coogler & Zach Baylin hanno scritto la sceneggiatura, basata su una storia di Ryan Coogler e Keenan Coogler & Baylin. Creed III è prodotto da Irwin Winkler, Charles Winkler, William Chartoff, David Winkler, Ryan Coogler, Michael B. Jordan,  Elizabeth Raposo, Jonathan Glickman e Sylvester Stallone.

Disponibile anche la colonna sonora ufficiale di Creed III, con nuove tracce di artisti come J. Cole, Big Sean, Kehlani e J.I.D, Ari Lennox, Bas, EARTHGANG, Lute, Cozz e Omen. Dreamville è produttore esecutivo (Candace Rodney, Adam Roy), insieme a Proximity Media (Ryan Coogler, Ludwig Göransson, Archie Davis), Outlier Society (Michael B. Jordan) e l’executive music producer Frank Brim. La colonna sonora originale del film è composta da Joseph Shirley ed è disponibile su Sony Music Masterworks.

30 giorni di buio: trama, cast e curiosità sul film horror

30 giorni di buio: trama, cast e curiosità sul film horror

Nonostante siano stati raccontati in tantissimi modi diversi, i vampiri rimangono sempre tra le creature più spaventose e affascinanti che il cinema può offrire. Poche cose fanno infatti paura quanto questi esseri tornati sulla terra per succhiare letteralmente via la vita da quanti hanno la sfortuna di divenire loro prede. Una delle poche cose che notoriamente possono sconfiggere i vampiri è la luce del sole, ma cosa accade se anche questa viene meno? È ciò che succede nel film horror del 2007 30 giorni di buio, diretto da David Slade (che tornerà a dirigere vampiri con The Twilight Saga: Eclipse) e prodotto dal leggendario Sam Raimi.

Il film è tratto dall’omonima serie a fumetti di Ben Templesmith e Steve Niles, pubblicata nel 2002 dopo che i due non erano riusciti a vendere la loro storia per il cinema. Grazie al successo ottenuto, sul grande schermo il loro racconto vi è infine arrivato comunque, riscuotendo anche un grande successo presso gli appassionati del genere. Ciò ha portato ad un rinnovato interesse nei confronti dei vampiri, nonché al proseguimento delle storie scritte dai due autori. Del film, infatti, esiste anche un prequel di 30 minuti intitolato Blood Trails, ambientato due giorni prima degli avvenimenti del film.

Successivamente è stato realizzato un sequel, intitolato Dark Days e basato sull’omonimo seguito a fumetti. Un’ulteriore cortometraggio dedicato a tale contesto è infine stato girato con il titolo di Dust to Dust. Si tratta dunque di un universo narrativo che va ben oltre il solo lungometraggio originale, e che ancora oggi attira sempre nuovi appassionati. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

30 giorni di buio: la trama del film

La vicenda si svolge nella città di Barrow, in Alaska. Qui gli abitanti si preparano ora al classico periodo dell’anno dove per ben trenta giorni non vedranno la luce del sole, costretti a vivere di solo buio. Fortunatamente, ciò non impedisce alla cittadina di disporre di diversi mezzi di comunicazione, che le permettono di rimanere in contatto anche con le vicine zone abitate. Qualcuno, tuttavia, inizia proprio a sabotare tutto ciò, portando Barrow al più completo isolamento. Lo sceriffo Eben Oleson ed il suo vice Billy Kitka iniziano dunque ad indagare su tali misteriosi eventi.

A dare loro una mano ci sarà, anche se controvoglia, Stella Oleson, ex moglie di Eben e rimasta bloccata lì a Barrow proprio in seguito agli strani sabotaggi. Ben presto, i due tutori della legge e la donna si trovano di fronte ad un orrore che va al di là della loro immaginazione. La cittadina, ormai immersa nel buio più totale, viene infatti invasa da un’orda di vampiri affamati, che sfruttano l’assenza di luce per cibarsi senza ostacoli di tutti i presenti. A guidare tali creature vi è Marlow, il più malvagio tra i vampiri. Per poter sopravvivere a quei trenta giorni, Eben e i superstiti dovranno escogitare quanto prima un valido piano.

30 giorni di buio film

30 giorni di buio: il cast del film

Ad interpretare l’intrepido sceriffo Eben Oleson, vi è l’attore Josh Hartnett, celebre per film come Slevin – Patto criminale e Black Dahlia. Attratto dalla storia e dal suo personaggio, egli si allenò a lungo al fine di poter eseguire personalmente quanti più stunt possibile, evitando di farsi sostituire da controfigure. Accanto a lui, nei panni dell’ex moglie Stella Oleson, vi è invece Melissa George, celebre per la serie Alias, dove ha interpretato Lauren Reed. Come il collega, anche lei ebbe modo di eseguire personalmente molti dei suoi stunt, in particolare quelli alla guida di auto. L’attore Manu Bennett è invece il vice-sceriffo Billy Kitka.

Ad interpretare il malvagio vampiro Marlow vi è invece il celebre attore Danny Houston, il quale ha raccontato di aver a lungo desiderato di poter recitare nei panni di una creatura simile. Lui e tutti gli altri attori presenti nei panni dei vampiri, oltre a sottoporsi ad ore di trucco, hanno dovuto imparare una speciale lingua, inventata appositamente per questo film. L’attore Mark Boone Junior è invece presente nei panni di Beau Brower, lo spazzaneve della città. Elizabeth Hawthorne è invece Lucy Ikos, mentre Mark Rendall è Jake Oleson, fratello minore di Eben.

30 giorni di buio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 30 giorni di buio è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 8 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Film in uscita: Transformers – Il risveglio, Denti da Squalo e molti altri!

Questo giovedì 8 giugno 2023 in arrivo ben sei novità e anche un grande classico. Torna infatti al cinema in versione originale e sottotitolata, grazie alla distribuzione di Academy Two, la commedia di culto Animal House diretta da John Landis. Un’occasione davvero unica per far scoprire, ai più giovani, uno dei più grandi talenti comici del cinema americano tragicamente morto all’età di 33 anni e com’è nata la moda dei Toga Party. Intanto in sala c’è già Transformers – Il risveglio, il settimo capitolo della saga tratta dall’omonima  linea di giocattoli Hasbro e Takara Tomy.

Vediamo insieme i film in uscita da noi l’8 giugno 2023. 

Animal House

Questa pellicola del 1978 fu il trampolino di lancio per la carriera di John Belushi e di una nuova generazione di attori formata da Tom Hulce, Tim Matheson, Kevin Bacon e Karen Allen. Animal House parla della rivalità fra due confraternite di un college statunitense. Da un lato gli Omega, belli ricchi e fortunati e dall’altro lato i Delta, squattrinati, senza regole e festaioli. Questa commedia è uno dei film più divertenti della storia del cinema, inserito dall’American Film Institute tra le 100 migliori commedie di tutti i tempi.

Blu e Flippy – Amici per le pinne

Blu e Flippy – Amici per le pinne è la fusione tra il mito di Tarzan e Mowgli ma ambientato nel mondo sottomarino come La Sirenetta. Questo film d’animazione è una co-produzione tra Russia, Germania e Turchia e diretto dal regista Mohammad Kheyrandish e mostra l’incredibile storia di un bambino cresciuto tra i delfini. Quando un aereo precipita in mare dei delfini salvano il protagonista Blu e lo accudiscono come se fosse un figlio. Il bambino cresce e vive una vita spensierata sotto le onde, fino a quando un mostro malvagio prende il potere della fauna marina. Blu viene esiliato sulla terraferma, dove un capitano lo accoglie e intraprende un viaggio per risolvere il mistero della sua vera identità.

C’è di nuovo la valigia sul letto

Dopo le disavventure del 2010 in La valigia sul letto, la banda di antieroi composta da Eduardo Tartaglia, Veronica Mazza, Biagio Izzo, Francesco Procopio e Maurizio Casagrande torna con un nuovo film. C’è di nuovo la valigia sul letto scritto e diretto dallo stesso Tartaglia, è ambientato in Cilento, racconta la nuova missione impossibile di Achille. Dopo più di 10 anni dal precedente capitolo, l’insolito gruppo si imbatterà in una emergenza nazionale che li vedrà affrontare i servizi segreti, la criminalità organizzata e una montagna di denaro.

Denti da Squalo

Scritto da Valerio Cilio e Gianluca Leoncini, la storia di Walter sembra una favola moderna in cui lo squalo, citato nel titolo, è anche una rappresentazione metaforica della paura. Nel cast ci sono l’attrice e imitatrice Virginia Raffaele nel ruolo di madre di Walter e due attori navigati come Claudio Santamaria, come padre di Walter, ed Edoardo Pesce il malavitoso Er Corsaro proprietario della piscina con dentro lo squalo. Prodotto da Gabriele Mainetti, Denti da Squalo è il film d’esordio di Davide Gentile, classe 1985, che fino a qui si era misurato solo con la regia di cortometraggi. Chissà se abbiamo trovato un nuovo regista da tenere occhio, di certo io consiglio questo film italiano che è la perfetta fusione il tra coming of age e thriller.

Mindcage – Mente criminale

Gli agenti Jake Doyle e Mary Kelly, gli attori Martin Lawrence e Melissa Roxburgh sono impegnati nella ricerca di un serial killer, che sembra imitare i crimini commessi da un altro assassino già incarcerato. I due detective si ritrovano costretti a chiedere aiuto allo stesso killer “The Artist”, interpretato dal poliedrico John Malkovich, che si trova in una prigione d’alta sicurezza. Mindcage – Mente criminale è un thriller psicologico del regista Mauro Borrelli.

Olga

Questo film è stato presentato alla Semaine de la Critique durante durante il Festival di Cannes 2021 dove ha vinto il Premio SACD, oltre ad essere stato selezionato per gareggiare agli Oscar 2022 nella categoria Miglior film internazionale in rappresentanza della Svizzera. Ambientato sullo sfondo delle proteste di Euromaidan in Ucraina alla fine del 2013, Olga è la storia di una ginnasta quindicenne alle prese con la sua doppia identità: è sia svizzera che ucraina. A causa delle minacce di morte e le aggressioni verso sua madre, giornalista che indaga sulla corruzione dei burocrati sotto la presidenza di Yanukovich, spingono la ragazza a rifugiandosi in uno chalet svizzero che appartiene alla famiglia del padre. Il regista di origine francese Elie Grappe per i ruoli delle giovani atlete ha scritturato delle vere ginnaste, anche la protagonista Olga infatti è interpretata dalla ginnasta professionista Anastasia Budiashkina.

Prigione 77

Dal regista de La isla mínima Alberto Rodrìguez arriva nelle nostre sale il suo nuovo film con protagonista Miguel Herrán, il noto Rio di La casa di carta. Prigione 77 è una vera storia ambientata durante la cosiddetta “Transizione”, il periodo storico in cui la Spagna abbandonava il regime dittatoriale del generale Francisco Franco per arrivare a una costituzione che consacrava uno Stato sociale e democratico. Il protagonista è Manuel, un giovane contabile che rischia una condanna sproporzionata per il reato commesso. Assieme ad un gruppo di carcerati fonda un movimento comune a tutte le prigioni che combatte per la giustizia.

Povere Creature! trailer ufficiale e nuovo poster del film di Yorgos Lanthimos

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Il primo trailer ufficiale dell’adattamento dell’acclamato regista Yorgos Lanthimos (The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro) dell’omonimo romanzo bestseller di Alasdair Gray, Povere Creature!, che funge da rivisitazione ancora più contorta del classico romanzo horror di fantascienza di Mary Shelley, sarà online domani, ma oggi abbiamo la possibilità di vedere il primo teaser, che ci introduce a nuove immagini del film ed alla sua atmosfera, caratterizzata da ambienti e colori molto particolari.

Il film è descritto come “un racconto vittoriano di amore, scoperta e audacia scientifica, Povere Creature! racconta l’incredibile storia di Belle Baxter, una giovane donna riportata a vita da uno scienziato eccentrico ma brillante.” Sotto la sua protezione, Bella diventa desiderosa di imparare e conoscere il mondo. Attratta però dalla mondanità, la giovana deciderà di scappare con Duncan Wedderburn, un astuto e dissoluto avvocato, in una vorticosa avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella farà dunque di tutto per difendere la propria uguaglianza rispetto agli altri.

Emma Ston interpreta la giovane donna, mentre in Povere Creature! recitano anche Willem Dafoe, Mark Ruffalo, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Jerrod Carmichael, Margaret Qualley, Suzy Bemba, Kathryn Hunter e Wayne Brett. Alla sceneggiatura vi è invece Tony McNamara, autore anche del precedente film di Lanthimos, La favorita. Il film rappresenta inoltre anche la seconda collaborazione tra il regista e la Stone, che torneranno a lavorare insieme anche per il prossimo già annunciato film di Lanthimos, AND. In attesa di poter sapere di più anche su quel progetto, la Searchlight Pictures, che si occupa della distribuzione del film, ha annunciato che la data d’uscita in sala di Povere Creature! è fissata all’12 ottobre di quest’anno.

Di seguito, ecco il nuovo poster del film:

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Questo mondo non mi renderà cattivo: recensione della serie di Zerocalcare

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“Questo mondo non mi renderà cattivo”. Una frase di una canzone che dà il titolo alla serie Netflix, ma anche un proposito. E prendere una decisione del genere richiede coraggio, soprattutto quando un po’ il mondo lo hai girato e sai quanto può essere difficile rimanere delle persone “per bene” di fronte a ingiustizie, soprusi e sfortune varie ed eventuali a cui il suddetto mondo ci mette di fronte. È la decisione che prende Zero, alterego di Zerocalcare, nella nuova serie di Netflix, disponibile dal 9 giugno con 6 episodi di animazione prodotta ancora una volta da Movimenti Production, in collaborazione con BAO Publishing e ovviamente della piattaforma della grande N rossa.

Questo mondo non mi renderà cattivo, la trama

Protagonisti di questa seconda avventura animata del fumettista di Rebibbia sono ancora una volta Zero, Secco e Sara. In una situazione sociale complicata, in cui il quartiere è teatro di forti scontri (per il momento solo ideologici) in merito alla legittimità di un centro di accoglienza vicino a una scuola, Zero ritrova Cesare, un suo vecchio amico che dopo tantissimi anni in comunità, torna a casa ma fatica a ritrovare il ritmo. Dal canto suo, Zero, che in quegli anni ha costruito una solida carriera facendo fumetti e distinguendosi, suo malgrado, dalla massa di scapestrati del quartiere, vorrebbe fare qualcosa per aiutarlo, ma si rende conto che non sa più nulla di quello che una volta era un suo caro amico.

Tornare ai frame animati con le immagini e lo stile inconfondibile di Zerocalcare è confortante. Siamo in un mondo che, per quanto nuovo e per molti aspetti metaforico, ci è familiare perché come in Strappare lungo i bordi, siamo davanti a personaggi che abbiamo imparato a conoscere prima dalle tavole a fumetti. Questo mondo non mi renderà cattivo è quindi un territorio “amico” per tutti coloro che amano sia Zerocalcare che il suo modo di raccontare.

Questo mondo non mi renderà cattivo recensione serie netflixLa seconda volta nel Calcare-Verse

Questa seconda incursione nel Calcare-Verse porta con sé una serie di elementi a favore del grande investimento che Netflix, Movimenti e BAO stanno facendo su questo progetto. Questo mondo non mi renderà cattivo è infatti un perfezionamento, dal punto di vista tecnico, di quanto già visto in Strappare lungo i bordi. L’animazione ha fatto un passo in avanti, implementando diverse tecniche mixandole in maniera organica e valorizzando maggiormente espressioni e movimenti, si lavora anche più di astrazione, dato che moltissimi dei momenti migliori della serie (limitatamente alle 4 puntate visionate) sono ambientate in angoli della mente, durante le non poche elucubrazioni meditabonde del personaggio di Zero.

Immancabile è il personaggio dell’Armadillo (Valerio Mastandrea), che continua a essere per il protagonista bussola morale e ancora con la realtà; l’Armadillo non è solo un contro-campo della sua stessa coscienza, è anche quella parte di sé (molto divertente, c’è da ammettere) che lo tiene sempre con i piedi per terra e che allo stesso tempo offre i migliori momenti meta-testuali in cui lo Zero personaggio e lo Zero autore coincidono e parlano direttamente al pubblico (la parentesi sulla dizione è senza dubbio un momento molto divertente).

Il sistema di riferimento di Zerocalcare è quello popolare, condiviso, vissuto e amato da tutti i suoi lettori, un gruppo così trasversale e ricco che lo stesso autore fatica a comprenderlo (è plausibile che molti sostenitori dell’estrema destra siano anche avidi lettori delle pagine di Zerocalcare). E forse proprio per questo cerca a suo modo di farsi capire da tutti, offrendo continuamente riflessioni esistenziali su qual è il nostro posto nel mondo, quale il nostro ruolo, quali le nostre scelte.

Poco racconto, tante parentesi

Questa continua ipotassi di pensiero denuncia però una incapacità narrativa sulla lunga distanza; Questo mondo non mi renderà cattivo svela quello che forse è il difetto anche di Zerocalcare fumettista. Per quanto sia denso e interessante quello che racconta, si tratta sempre di piccole parentesi, attaccate a un flusso narrativo mai effettivamente robusto e interessante. Sono più le singole tavole a generare interesse e partecipazione, che il volume per intero. E a differenza di Strappare lungo i bordi, che era la ri-narrazione de La Profezia dell’Armadillo, la storia di Questo mondo non mi renderà cattivo sembra attingere a tanti spunti di riflessione e concetti visivi che l’autore ha seminato in tante delle sue opere (si riconosceranno sicuramente le “macerie” e il “polpo”), aumentando quindi la sensazione di trovaci di fronte a una serie di piccole storie, parentesi e discorsi brevi, messi insieme in maniera pretestuosa. Il che non toglie certo il piacere di immergerci nel Calcare-Verse, ma allo stesso tempo denota dei limiti relativi alla capacità di raccontare tout court.

Quello che invece Zerocalcare riesce a fare ancora una volta bene, forse meglio di tutti, è dare voce alla sensazione di disagio e inadeguatezza, male principe indiscusso del nostro tempo. Questo mondo non mi renderà cattivo si fa portavoce della difficoltà di “rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita”; è quello che prova a fare Zero, ritrovando Cesare, confrontandosi con Secco, discutendo con Sara. In fondo è quello che proviamo a fare tutti noi, ogni giorno, quando veniamo messi davanti al rischio di scegliere la strada facile, piuttosto che quella giusta.

I produttori di Across the Spider-Verse sulla stanchezza da supereroi: “l’importante sono le storie”

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L’espressione “stanchezza da supereroe” è entrata nel lessico culturale ormai da tempo. Come concetto, si riferisce all’idea che, mentre i film basati sui fumetti sono stati di grande successo per un periodo, ora hanno iniziato a stancare il loro pubblico, portando anche ad una qualità percepità come sempre inferiore. Una teoria supportata dai risultati al box office dei film Marvel e DC non particolarmente entusiasmanti. Per Christopher Miller e Phil Lord, sceneggiatori e produttori del più recente cinecomic arrivato in sala, Spider-Man: Across the Spider-Verse, il problema non è però la quantità di film, bensì le loro storie.

Durante un’intervista a Rolling Stones, i due hanno parlato di tale fenomeno, notando ad esempio come Guardiani della Galassia Vol. 3 sia un perfetto esempio di come dovrebbe essere un film di supereroi. “In Guardians of the Galaxy, ti sembra che questi disadattati abbiano trovato la loro famiglia. Ed è quello che stai guardando. Ecco perché quei film sono amati”, ha affermato Lord. “Non credo che esista una stanchezza da supereroi, credo che sia più un caso di ‘film che sembra un altro film che ho visto una dozzina di volte prima’”, ha poi aggiunto Miller.

Se stai usando la stessa struttura della storia, lo stesso stile, lo stesso tono e la stessa atmosfera dei film e degli spettacoli che sono venuti prima, non importa di che genere si tratti. Sarà sempre noioso per le persone.” Lord si dice d’accordo, sottolineando che “non può essere tutta una gratificazione immediata e, per usare un’espressione del wrestling, un “pop da quattro soldi” per ottenere una reazione dal pubblico senza un’adeguata costruzione o una significativa posta in palio. Il pubblico al cinema non può accontentarsi di easter eggs o particolari colpi di scena e neanché dei grandi pericoli del multiverso“.

“Si preoccupano solo della relazione tra Rocket Raccoon e Groot. E per questo tale storia è così radicata nei genitori e nei bambini. Con l’ultimo film [Across the Spider-Verse] ci è stato che doveva concentrarci sulle varianti di Spider-Man, perché quella era la cosa eccitante. Ma noi non eravamo d’accordo. Perché la cosa che sembra piacere a tutti sono le scene più tranquille con Miles e sua madre e suo padre. Il pubblico ne ha mai abbastanza. E sono così felice che siamo rimasti fedeli a ciò che il pubblico ci stava dicendo”.

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Arnold Schwarzenegger ha discusso con James Cameron sulla battuta più iconica di Terminator

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La nuova serie documentario Arnold, disponibile su Netflix sta offrendo un tuffo nella vita dell’attore ed ex governatore della California Arnold Schwarzenegger, e ovviamente gran parte del documentario si concentra sulla sua carriera davanti alla telecamera. Schwarzenegger è un’icona nel mondo dei film d’azione, avendo recitato in film come Predator, True Lies e Terminator. Quest’ultimo film viene affrontato nel dettaglio nel corso della serie, con Schwarzenegger che rivela di aver litigato con il regista e co-sceneggiatore James Cameron per uno dei momenti più importanti del film.

La celebre battuta “I’ll be back” è stata ripetuta da milioni e milioni di fan del cinema nel corso degli anni, ma l’attore inizialmente non voleva proprio dirla. Nella serie Cameron spiega infatti che lui e Schwarzenegger avevano difficoltà ad arrivare a quale battuta dire, dal momento che all’attore non piaceva quello che c’era nella sceneggiatura. “A un certo punto, nel bel mezzo delle riprese, stiamo girando questa scena della stazione di polizia. La battuta era: ‘I’ll come back.’ Non doveva essere affatto un grande momento”, ha detto Cameron. “Doveva letteralmente essere, a prima vista, un ‘Nessun problema, tornerò’. Per qualche ragione, – ha spiegato Cameron – Arnold non la diceva. Allora ho detto: “Beh, dì solo ‘I’ll be back’. Rendila più semplice”.

Arnold Schwarzenegger ha però poi spiegato che sentiva che qualcosa come “I’ll be back” non avrebbe avuto senso per il suo personaggio, in quanto si tratta di un robot. Pensava invece che “I will be back” sarebbe stato più robotico e più vicino a ciò che avrebbe detto il personaggio. Al che Cameron ha risposto “Sei tu lo scrittore?’“, ha detto Schwarzenegger. “E io ho detto, ‘No.’ E lui ha detto: ‘Beh, non dirmi come si scrive, cazzo’“. Cameron ha dunque vinto la discussione e “I’ll be back” è diventata non solo una delle battute più memorabili del film Terminator, ma anche una delle citazioni cinematografiche più amate nella storia del cinema.

Fonte: ComicBookMovie

Thor: Love and Thunder, Chris Hemsworth ammette che è un film “troppo sciocco”

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Chris Hemsworth, che interpreta Thor nel Marvel Cinematic Universe dal 2011, ha ammesso che Thor: Love and Thunder, il quarto film dedicato alla potente divinità nordica, nonostante un guadagno di 760 milioni di dollari nel mondo, potrebbe essere stato troppo sciocco per il pubblico. In un’intervista con GQ, Hemsworth ha rivelato che anche gli amici dei suoi figli avevano molto da ridire sul blockbuster del 2022. “Sono un gruppo di bambini di otto anni che criticano il mio film. ‘Pensavamo che questo avesse troppo umorismo, l’azione era bella ma gli effetti visivi non erano così buoni.’ Rabbrividisco e rido allo stesso modo“, ha dichiarato l’attore.

Hemsworth ha continuato ammettendo che lui e il team creativo dietro Thor: Love and Thunder si sono lasciati trasportare da alcuni aspetti del film, come il suo tono disparato. “Penso che ci siamo semplicemente divertiti troppo. È diventato troppo sciocco. È sempre difficile essere al centro di tutto e avere una prospettiva reale… Adoro il processo, è sempre una corsa. Ma semplicemente non sai come le persone risponderanno“. Questa presa di coscienza da parte di Hemsworth fa eco a commenti precedenti, in cui affermava che un quinto film di Thor dovrebbe essere drasticamente diverso.

Discutendo del franchise, l’attore ha infatti notato che i primi due film di Thor avevano un tono abbastanza simile, poi il terzo e il quarto film hanno adottato un approccio più comico al personaggio. “L’ho già detto prima, ma quando diventa troppo familiare, penso che ci sia il rischio di diventare pigri perché so cosa sto facendo“, ha detto. L’attore ha inoltre affermato che ha più senso andare in una direzione completamente diversa per un potenziale quinto film. “Non so nemmeno se sarò invitato di nuovo, ma se lo fossi, penso che dovrebbe essere una versione drasticamente diversa nei toni, tutto”.

Sebbene un quinto film non sia stato ancora annunciato ufficialmente, Hemsworth ha dichiarato che tornerà nell’MCU se la Marvel lo vorrà. Confrontando il suo viaggio con l’Iron Man di Robert Downey Jr. e il Captain America di Chris Evans, Hemsworth ha detto: “Sento che probabilmente dovremmo chiudere la sua storia se lo facessi di nuovo, capisci cosa intendo? Sento che probabilmente sarebbe il finale, ma non è basato su qualcosa che qualcuno mi ha detto o su qualsiasi tipo di piano. Hai questa nascita di un eroe, il viaggio di un eroe, poi la morte di un eroe, e non lo so… sono in quella fase? Chi lo sa?“. Non resta dunque che attendere di scoprire se e quando Thor tornerà nell’MCU.

Spider-Man: Across the Spider-Verse: 8 varianti che vorremmo vedere nel sequel

Spider-Man: Across the Spider-Verse è appena sbarcato nelle sale, e stiamo ancora cercando di capire esattamente quante versioni diverse dell’arrampica-muri siano effettivamente apparse nel sequel. Alcuni di loro – The Spectacular Spider-Man e lo Spider-Man della PlayStation, per esempio – hanno avuto solo una o due battute di dialogo, mentre a personaggi come Spider-Punk e Scarlet Spider sono stati assegnati ruoli chiave di supporto. Se si aggiungono tutti questi arrampica-muri di sfondo, si potrebbe pensare che la Sony Pictures abbia esaurito le varianti… Tuttavia, siamo qui per dirvi che non è assolutamente così.

Abbiamo raccolto i personaggi che meritano la possibilità di brillare in Spider-Man: Beyond the Spider-Verse del prossimo marzo. Sono molte le cose che potrebbero portare in tavola in quella che si preannuncia come un’altra profonda immersione nel Multiverso, e abbiamo alcune idee su come ognuno di loro potrebbe potenzialmente entrare a far parte di questo trequel.

Ghost Spider

Spider-Man: Across the Spider-Verse richiede di essere visto più volte dai fan che sperano di individuare tutti i diversi arrampica-muri presentati, ma c’è uno Spidey popolare che siamo abbastanza sicuri non riuscirete assolutamente a scorgere. In Amazing Spider-Man Annual #38, ci è stato presentato un Peter Parker della Terra-11638 che ha attirato i suoi colleghi uomini ragno nella sua realtà per rubare e assorbire i loro poteri. Alla fine viene ucciso in uno scontro con lo Spidey della Terra-616, anche se poi scopriamo che la sua anima è finita intrappolata all’Inferno.

Resosi conto di quanto siano state terribili le sue azioni, Peter si lega allo Spirito della Vendetta per diventare Ghost Spider (da non confondere con Spider-Gwen/Ghost-Spider). Fuggendo dall’aldilà, diventa un eroico Spider-Man soprannaturale che sarebbe un’aggiunta divertente e bizzarra a questo trequel. Immaginate un mondo ispirato all’immaginario classico dei film horror!

 Spider-Man: Last Stand

Questo Spider-Man ha finito per imboccare una strada oscura e la sua storia ha rivelato solo uno dei tanti futuri possibili per il Peter Parker dei fumetti dell’Universo Marvel. L’arrampica-muri ha osservato da lontano questo doppelgänger mentre veniva affrontato dalla polizia e alla fine è caduto in battaglia dopo essere stato bollato come assassino.

Si è scoperto che queste accuse non erano sbagliate, dato che la Marvel Comics avrebbe in seguito ritrattato lo Spider-Man “Last Stand” come la versione di Peter che ha ucciso Kraven il Cacciatore e ha continuato a uccidere tutti i suoi più grandi nemici. Anche se non prevediamo che Beyond the Spider-Verse adotti un tono così cupo, non sarebbe male che il sequel introducesse un Peter che non è così felice come Miles si aspetta. Sarebbe un interessante contrappunto a Peter B. Parler, e sarebbe opportuno che Miles scoprisse che la sua variante – Prowler su Terra-42 – non è l’unico Spider-Man che si è trasformato in un cattivo.

Cyborg Spider-Man

Spider-Man ha ricevuto per la prima volta alcuni aggiornamenti cibernetici decenni fa durante un team-up con Deathlok, ma la Marvel Comics avrebbe poi introdotto una versione di Peter Parker in una realtà alternativa che era più macchina che uomo. Non abbiamo avute tante altre informazioni, il che ha fato a questo film la possibilità di prendere una strada più folle, dotando lo Spidey robotico di ogni sorta di armamento. La Donna Ragno Cyborg è stata molto presente nella campagna di marketing del sequel, ma non altrettanto nel film stesso. Anche se ci piacerebbe saperne di più su di lui, abbiamo un’idea su come aggiungere Cyborg Spider-Man al mix.

Come ricorderete, Un nuovo universo ha introdotto un Peter interpretato da Chris Pine. Questo Spider-Man dai capelli biondi è stato ucciso da Kingpin, ma si è scoperto che aveva un intero armamentario di tute e armi per aiutarlo a combattere il crimine. E se avesse anche un piano di emergenza per essere resuscitato o ripristinato attraverso l’uso di impianti cibernetici, trasformandolo in questo cyborg?

Spider-Man: The Animated Series

Spider-Man: Across the Spider-Verse ha incluso camei di Spider-Man della PlayStation, di The Spectacular Spider-Man e persino di Spider-Man Unlimited. Sfortunatamente, non c’era traccia dell’arrampica-muri di Christopher Daniel Barnes della serie animata degli anni Novanta.

Sarebbe un vero peccato se il Peter Parker con cui molti di voi sono cresciuti non facesse una qualche apparizione in Beyond the Spider-Verse. Che si tratti di un paio di battute o addirittura di un’intera sequenza ambientata nella sua realtà, questa serie rimane una parte enorme dell’eredità animata di Spidey e merita quindi un posto in questa fenomenale trilogia. Non dimenticate che l’ultima stagione ha persino fatto un tuffo nel Multiverso! In poche parole, un cameo deve esserci, anche solo per ricreare questo meme ormai iconico…

Spider-UK

Billy Braddock, alias Spider-UK, è un Uomo Ragno britannico che è anche un membro del Corpo di Capitan Bretagna. È diventato un personaggio ricorrente in vari team-up dello Spider-Verse, in cui la sua conoscenza delle realtà alternative si è rivelata fondamentale.

Sfortunatamente, alla fine è caduto in battaglia, ma una giovane donna di nome Zarina Zahari ne ha preso il posto. Appassionata di videogiochi, proviene dalla Londra di Terra 834 e ha acquisito capacità ragnesche prima di unirsi all’organizzazione W.H.O. (acronimo di Weird Happenings Organization) come Spider-UK di quella realtà. Spider-Punk è un britannico, naturalmente, e pensiamo che sarebbe uno spasso vederlo condividere lo schermo con questo Spidey. Al di fuori di Spider-Gwen, i personaggi femminili di Across the Spider-Verse sono passati in secondo piano – Jess Drew ha avuto un ruolo relativamente secondario nel grande schema delle cose – quindi ci piacerebbe vedere cosa può fare Spider-UK.

Gli Spider-Man dei live-action

Spider-Man No Way Home The More Fun StuffSi potrebbe sostenere che la Sony Pictures dovrebbe rimandare l’incontro di questi tre personaggi fino a quando non sarà possibile realizzarlo in live-action, ma non c’è alcun motivo per cui gli Spider-Men di Tom Holland, Tobey Maguire e Andrew Garfield non possano apparire in Beyond the Spider-Verse. Era ora, in ogni caso, e si potrebbe anche fare qualche accenno a come si inseriranno nel più ampio Spider-Verse in futuro. Siamo sicuri che avrete notato quanto lo Spider-Verse assomigli al Multiverso del MCU quando Spider-Man 2099 ha introdotto Miles Morales al concetto, e non può essere una coincidenza.

I rispettivi Peter Parker di Tobey e Andrew sono apparsi grazie all’uso di filmati d’archivio, ma un rapido cameo di Holland sarebbe almeno un modo carino per far capire quanto sia importante questo franchise animato per il più ampio Spider-Verse. Possiamo solo sperare che venga conservato per il trequel, in ogni caso!

The Marvels: il merchandising conferma l’alias di Monica Rambeau

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The Marvels: il merchandising conferma l’alias di Monica Rambeau

Il merchandising ufficiale del film The Marvels dei Marvel Studios conferma che Monica Rambeau (interpretata da Teyonah Parris) sarà conosciuta come Photon nell’universo cinematografico Marvel. Per un po’ di tempo c’è stata incertezza riguardo al nome in codice di Monica Rambeau, IGN ha ora rivelato i dettagli sull’ultima ondata di action figure Marvel Legends di Hasbro, inclusi giocattoli basati sui tre personaggi principali di The Marvels: Carol Danvers/Captain Marvel, Kamala Khan/Ms. Marvel e, naturalmente, Monica Rambeau. La scatola per la figura di Monica conferma che The Marvels vedrà l’eroe assumere il suo soprannome di Photon, proprio come nei fumetti.

Creata da Roger Stern e John Romita Jr., Monica Rambeau è apparsa per la prima volta in Amazing Spider-Man Annual #16 del 1982, dove è stata originariamente presentata come Captain Marvel. In effetti, è stata la seconda Captain Marvel in assoluto, avendo preso il sopravvento dal compianto Mar-Vell. Tuttavia, Monica ha assunto una serie di altre identità nel corso degli anni. Fu nel 1996 che adottò per la prima volta il nome Photon. Poi, nel 2005, è diventata nota come Pulsar. Monica ha nuovamente cambiato nome in codice alcuni anni dopo, diventando Spectrum nel 2013. Più recentemente, nel 2022, Monica ha abbandonato il nome Spectrum e ha ricominciato a richiamarsi Photon.

Nell’MCU, una giovane versione di Monica ha fatto il suo debutto nel film Captain Marvel ambientato negli anni ’90. Una Monica adulta è poi apparsa nella serie Disney+ della Marvel del 2021 WandaVision, con la Parris che ha assunto il ruolo. WandaVision ha rivelato che Monica è stata vittima dello schiocco di Thanos e nel corso della serie acquisisce i poteri che le si vedrà sfoggiare ora in The Marvels. Nel contesto dell’MCU, inoltre, il suo nuovo nome serve anche come omaggio alla madre di Monica, Maria Rambeau, una pilota di caccia con il nominativo “Photon”.

The Marvels, la trama del film

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli del capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista la premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, vista anche nell’omonima serie TV su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Avatar: La via dell’acqua, Kiri era molto diversa nei primi concept art

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Disponibile dal 7 giugno sulla piattaforma Disney+, il film Avatar: La via dell’acqua continua ad offrire ai suoi fan retroscena e curiosità sulla propria realizzazione. Una di queste è dedicata al personaggio Kiri, la misteriosa ragazza Na’vi nata dall’Avatar di Grace Augustine, il personaggio interpretato da Sigourney Weaver nel primo film. L’attrice si è occupata di interpretare la stessa Kiri, cimentendosi dunque con la sfida di dar vita ad un personaggio anagraficamente molto più giovane di lei. E proprio il fatto che la Weaver sia l’attrice dietro Kiri, stava facendo sì che quest’ultima le somigliasse molto, salvo poi ottenere una diversa fisionomia del volto.

In occasione della distribuzione del film su Disney+, il concept artist Joseph C. Pepe ha pubblicato tramite il proprio account Instagram i primi disegni realizzati per Kiri. “Verso la fine del 2013, – scrive Pepe nel post – sono stato incaricato di realizzare alcuni concept di Kiri per i sequel di Avatar. Io e Glenn Hanz di Legacy Effects abbiamo iniziato a disegnare questo personaggio molto prima degli altri nuovi membri della famiglia, sapendo che Sigourney Weaver sarebbe tornata nel franchise di Avatar. Come per tutti gli altri personaggi, ho supervisionato le fasi di sviluppo del design da neonati, bambini e l’età che hanno durante la trama principale del film”.

“James Cameron, Sigourney Weaver e io abbiamo condiviso immagini di riferimento e immagini personali della Weaver per discutere e stabilire il nostro approccio al suo design per creare la mia opera d’arte e quella di Legacy Effects. È stata un’incredibile collaborazione poter condividere idee e pensieri su questo personaggio durante tutto il processo di progettazione su tutta la linea. L’immagine mostrata qui è una variante successiva di un primo passaggio di progettazione di Kiri che utilizza una fotografia di una giovane Sigourney Weaver inclusa nella serie. Anche nel concept c’è un elemento di un costume finale ma non i capelli finali che Deborah L. Scott ha disegnato magnificamente”, ha scritto Pepe.

Come si può vedere dalle foto nel post di Instagram, Kiri aveva dunque dei tratti somatici molto più somiglianti a quelli dell’attrice. L’aspetto del personaggio è poi cambiato per farle assumere un che di più giovanile, sempre però rimanendo fedele alle reference del volto dell’attrice da giovane. Come noto, Kiri, introdotta in Avatar: La via dell’acqua, è un personaggio molto importante nella saga di Avatar, che per via della sua natura misteriosa potrebbe rivelarsi decisivo nei futuri capitoli di essa. Atteso per il 20 dicembre 2024, Avatar 3 potrebbe offrire maggiori dettagli sulla sua storia, come anche un aspetto diverso rispetto a quello visto nel secondo film.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, il film potrebbe non rispettare la data di uscita prevista

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Il  film d’animazione Sony Spider-Man: Un nuovo universo è stato rilasciato nel 2018, il che significa che ci sono voluti circa cinque anni per poter vedere il suo sequel, Spider-Man: Across the Spider-Verse. Il già annunciato Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, previsto in sala per il 29 marzo 2024, concluderà questa trilogia dopo il grande cliffhanger finale del secondo film. Tuttavia, i fan sono sempre più preoccupati che il trequel potrebbe avere difficoltà a rispettare la data di uscita prevista. I registi Joaquim Dos Santos e Justin K. Thompson hanno recentemente rivelato a Variety di non avere idea se Beyond the Spider-Verse riuscirà ad essere pronto in tempo per quella data.

Siamo tutti entusiasti di prendere almeno una pausa per ora“, ha detto Thompson prima che Dos Santos aggiungesse, “‘Beyond’ non sarà pronto finché tutti non saranno convinti di aver reso questo film il migliore possibile“. Mentre un rappresentante della Sony ha assicurato che il film rimane sulla buona strada per il suo debutto nel marzo 2024, i produttori Phil Lord e Chris Miller hanno in gran parte schivato la domanda quando gli è stato chiesto se fossero sicuri della data di uscita del film. “Siamo molto avanti nel lavoro,” – ha detto Miller –  “ma c’è ancora molto lavoro da fare.

Lord ha in seguito aggiunto: “Tutto ciò che possiamo fare è continuare a lavorare sulle cose finché non sentiamo che sono grandiose“. A gettare ulteriori dubbi sullo stato attuale di Beyond the Spider-Verse ci ha pensato l’attrice Hailee Steinfeld, voce di Gwen Stacy. In un’intervista con The Hollywood Reporter ha infatti affermato di non aver ancora registrato le proprie battute per il personaggio per il terzo film. Secondo molti insider, infine, è molto probabile che il film possa subire un ritardo nella sua distribuzione in sala, con il rischio addirittura che questo avvenga non prima del 2025. Non resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti, potento intanto godere della presenza in sala di Across the Spider-Verse.

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Fonte: ComicBookMovie

MCU: tutti i modi in cui la Fase 5 sta ripetendo la Fase 2

MCU: tutti i modi in cui la Fase 5 sta ripetendo la Fase 2

Se dobbiamo pensare al momento esatto in cui il MCU ha avuto, ufficialmente, un glorioso e riconoscibile successo, il pensiero vola al tempo della Fase 2. Questa fase è stata fra quelle più redditizie per la Marvel, incassando cifre esorbitanti al botteghino e portando nei cinema blockbuster diventati oltre che fortunati, molto popolari e amati. Pensiamo a Captain America: The Winter Soldier e Guardiani della Galassia, due fra quelli più memorabili in questo nuovo ciclo di storie, che hanno portato il MCU – forte del successo raggiunto – a trasformare pellicole minori con personaggi meno noti, in film straordinari non perdere.

I tempi della Fase 2, però, sono belli che andati e la Marvel si deve ora occupare della Fase 5, avviata di recente con Ant-Man & The Wasp Quantumania, e che è importante soprattutto per lo sviluppo della Saga del Multiverso. La strada che sembra aver imboccato la Marvel per il nuovo ciclo è duplice: da un lato sta seguendo nuovi personaggi e introducendo fresche novità, dall’altro invece sta ripetendo alcuni meccanismi della Fase 2, che se per alcuni versi è un bene, per altri non proprio. Ecco quindi i cinque modi in cui lo sta facendo, cercando di capire cosa non va.

Molti generi diversi

Se pensiamo alla Fase 2 del MCU, il suo punto di forza – che ne costituiva anche la carta vincente – era che ogni film prendeva forma su un genere diverso, intrecciandolo in maniera funzionale con gli elementi supereroistici interni. Pensiamo a Capitan America: The Winter Soldier, fiore all’occhiello di questa fase, che basa la sua narrazione su un thriller spionistico, in cui c’è l’HYDRA che manipola lo S.H.I.E.L.D. O ancora Guardiani della Galassia in cui, per la prima volta, la storia si svolge fra le stelle e le galassie. Un’avventura spaziale e divertente che, nel MCU, non era mai stata sperimentata. E se ora osserviamo la Fase 5, sembra che questa stia tracciando lo stesso percorso.

Basti pensare a Guardiani della Galassia Vol. 3 e The Marvels, in cui si continuano a raccontare i viaggi nello spazio. O ancora Captain America: New World Order e Thunderbolts che, a primo impatto, sembrano fondare la loro narrazione sulla cospirazione governativa affrontata in Capitan America: The Winter Soldier. Per non parlare del nuovo Blade che racconterà i vampiri del MCU. È ovvio che anche altre Fasi del MCU hanno promosso film basati su generi diversi, pensiamo a Doctor Strange nel Multiverso della Follia che si guadagna l’etichetta del primo horror del Marvel Universe. Ma toccare svariati generi è un’operazione che è stata svolta più nella Fase 2 e adesso sembra che la Fase 5 voglia ripetere l’evento.

Missione “fase successiva”

Una delle “caratteristiche” del MCU è pensare al futuro nell’esatto momento in cui si sta affrontando il presente. La Fase 2 aveva fatto sì che questo diventasse una priorità a cui non ci si poteva sottrarre, andando così a focalizzarsi sul grande evento che sarebbe accaduto nella fase successiva. Un esempio lo abbiamo, in particolar modo, con Avengers: Age of Ultron, in cui le visioni di Thor vengono introdotte per portare il pubblico a Thor: Ragnarok, che a sua volta getta le basi per Avengers: Infinity War. La Fase 5 sta ora agendo nella stessa maniera, operando sia con i film protagonisti di questo nuovo ciclo che con gli show su Disney+, i quali sono collegati con i blockbuster della Marvel.

Secret Invasion, la nuova serie che debutterà il 21 giugno 2023 sulla piattaforma, sta per far tornare gli Skrull mutaforma fra i protagonisti della Fase 5, che però in realtà fungono come preparazione a due momenti della Fase 6, Avengers: La dinastia Kang e Avengers: Secret Wars con Kang il Conquistatore come villain. La Fase 5 sembra perciò star preparando il terreno per un grande evento che vedrà la luce nella Fase 6, come accade similmente nella Fase 2.

Focus sul grande cattivo

Il MCU ha molto a cuore i suoi cattivi. Li plasma e li presenta con soddisfazione e ne è assolutamente orgoglioso, soprattutto se questi diventano il villain per eccellenza. Una delle cose accadute nella Fase 2, che si sta ripetendo nella Fase 5, è anticipare l’antagonista della rispettiva saga del MCU. La Fase 2 ci ha infatti tenuto a inserire, in film come The Avengers, Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron, camei e ruoli di supporto per far conoscere il cattivo e il suo obiettivo finale: Thanos e le Gemme dell’Infinito. Thanos è poi effettivamente diventato il main villain di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, e la Fase 5 si sta attrezzando per fare la stessa cosa con il suo nuovo grande cattivo: Kang il Conquistatore.

Nella prima stagione di Loki era apparsa una variante di Kang, per poi essere uccisa nella prima stagione. Kang, poi, è stato inserito in maniera funzionale e corretta in Ant-Man & the Wasp: Quantumania. Nei titoli di coda sono state in seguito mostrate tantissime sue varianti, ciò vuol dire che Kang è destinato a opporsi al nuovo gruppo di eroi del MCU. Per avere poi l’ultima battaglia conclusiva in Avengers: La dinastia Kang e Avengers: Secret Wars. Proprio come era successo con la Fase 2.

Molti sequel nella Fase 5

Altra somiglianza, per non dire parallelismo, della Fase 5 con la Fase 2 è la grande presenza di sequel. Se si pensa a quest’ultimo ciclo, esso è stato caratterizzato da ben sei film, di qui quattro erano, per l’appunto, dei sequel. Nella lista troviamo infatti Iron Man 3, Thor: The Dark World, Captain America: The Winter Soldier e Avengers: Age of Ultron.

Nella Fase 5 troviamo invece Ant-Man & The Wasp Quantumania, Guardiani della Galassia Vol. 3, The Marvels e Captain America: New World Order. Esattamente come la Fase 2, anche questa annovera ben quattro sequel, più le serie di Disney+ in cui va menzionata la seconda stagione di Loki, che sta per arrivare.

Le commedie della Fase 2 e 5: troppe

Per quanto il genere comedy introdotto nel MCU abbia portato all’introduzione e sviluppo di alcuni personaggi molto iconici e divertenti, la scelta non è stata vista di buon grado da tutti. Il Marvel Universe ha imboccato la strada della commedia con Iron Man nel 2008, per poi esplodere con l’humor e l’ironia nel primo volume dei Guardiani della Galassia nella Fase 2. Anche la Fase 5 ha iniziato con lo stesso piede umoristico dato che Ant-Man & the Wasp: Quantumania ma soprattutto Guardiani della Galassia Vol. 3 si improntano su questo tono, seppur quest’ultimo abbia una nota più drammatica rispetto ai suoi predecessori.

La Marvel però sembra essersi fatta sfuggire la cosa di mano, e nel suo strabordare di battute in – quasi – ogni film ha creato una stonatura. Ad aver fatto storcere il naso è stato per esempio il tono sopra le righe di Thor: Love and Tunder, ed anche Ant-Man & the Wasp: Quantumania ha avuto reazioni contrastanti. Ciò vuol dire che la Marvel dovrebbe iniziare a bilanciare meglio i momenti umoristici e quelli drammatici, per non infastidire il suo pubblico e portarlo alla stanchezza. Ad ogni modo, la speranza è che la Fase 5, oltre a ripetere alcuni meccanismi della Fase 2, sfrutti tutti gli elementi funzionanti in suo possesso per poter rendere la Saga del Multiverso, data l’accoglienza un po’ debole, coinvolgente e accattivante tanto quanto quella dell’Infinito.

Jenna Ortega rivela il suo segreto per diventare una star dei film horror

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Jenna Ortega, la scream queen più popolare del momento per quanto riguarda i film horror, ha rivelato il suo segreto per avere successo in questo genere di opere. Come noto, una delle prime incursioni dell’attrice nel genere horror è avvenuta nel 2013 con Oltre i confini del male – Insidious 2. Dopo quel ruolo minore, Ortega ha interpretato personaggi sempre più rilevanti nei film The Babysitter: Killer Queen, XA Sexy Horror Story e, naturalmente, Scream e Scream VI. Inoltre, ha raggiunto il massimo della popolarità interpretando Mercoledì Addams nella serie Netflix Mercoledì. Tutti titoli che le hanno permesso di guadagnarsi il ruolo di scream queens, ovvero “regina delle urla”.

Il segreto dell’attrice, tuttavia, non sarebbe il possedere una buona capacità di gridare dinanzi all’orrore. Nel corso dell’incontro Actors on Actors, dove ha dialogato con Elle Fanning, Jenna Ortega ha infatti affermato che non crede sia il suo modo di urlare la chiave del suo successo in questi film, bensì la faccia che fa quando piange. Amo l’horror. L’horror è casa per me. Alla gente piace davvero vedermi isterica. Non direi nemmeno di avere un bel grido, ma penso di avere una faccia piangente davvero brutta, di cui le persone si nutrono. Se sei al cinema e vedi qualcuno che sembra atroce mentre piange, pensi: “Oh cavolo, lei è davvero coinvolta”, ha dichiarato l’attrice.

La propria espressione terrorizzata e piangente sarebbe dunque la fonte del proprio successo, secondo l’attrice. Jenna Ortega ha effettivamente accumulato un gran numero di fan grazie ai suoi ruoli ed è interessante che lei sia ora, seguito forse da Samara Weaving ed Emma Roberts, la nuova attrice più associata al genere. Resta ora da vedere come continuerà a svilupparsi il suo rapporto con i film horror, ma è chiaro che il pubblico può aspettarsi in futuro molti altri film di questo genere con l’attrice, tra cui Beetlejuice 2, in realtà una commedia dove non mancano però elementi orrorifici.

Sympathy for the Devil: Nicolas Cage è indemoniato nel primo trailer del film

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Il primo trailer di Sympathy for the Devil con Nicolas Cage e Joel Kinnaman è finalmente stato svelato ed è particolarmente inquietante. Il film è stato annunciato per la prima volta lo scorso anno con il regista di The Secrets We Keep Yuval Adler al timone. Mentre i dettagli della trama dell’horror psicologico sono tenuti ancora ben nascosti, il nuovo trailer ci dà un’idea di cosa sfrenata corsa potrà riservare agli spettatori: “La gente dice sempre: ‘Non dare per scontato il peggio’“, dice infatti il personaggio di Cage, che viene chiamato Il Passeggero.

A volte il peggio è esattamente quello che dovresti presumere“, continua poi ad affermare mentre lo vediamo rubare l’auto a Kinnaman, che è pronto per andare in ospedale per la nascita di suo figlio. Egli si trova invece costretto a guidare sotto la minaccia dell’uomo, armato, che si dimostra sempre più psicopatico. Ben presto i due diventeranno parte di un gioco tra gatto e topo dove non tutto non è come sembra. Cage interpreta dunque un nuovo ruolo carico di pura follia, mentre Kinnaman noto come The Driver è una persona spaesata, che non ha idea di come sia finito in quella situazione nella notte più importante della sua vita.

Il film sembra inoltre svolgersi nel corso di una sola notte dentro e intorno a Las Vegas, con i due alle prese con le conseguenze della loro situazione, senza che però siano rese note le dinamiche che hanno portato a tali eventi e quali sia davvero la posta in gioco. Il film sembra dunque particolarmente inquietante, con un pizzico di horror. Non resta che scoprire quali colpi di scena offriràr la sceneggiatura di Luke Paradise. Sympathy for the Devil è attualmente previsto nelle sale statunitensi per il 28 luglio, mentre non è ancora nota la data d’uscita in Italia.

James DeMonaco ha terminato la sceneggiatura di The Purge 6

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James DeMonaco ha terminato la sceneggiatura di The Purge 6

Il creatore della serie di film The Purge – in Italia noti come La notte del giudizio James DeMonaco, ha ufficialmente terminato la sceneggiatura di The Purge 6, che avrà come protagonista Frank Grillo ed esplorerà la vita dopo il crollo degli Stati Uniti. Parlando con Variety per celebrare il decimo anniversario dell’amato franchise horror, DeMonaco ha anche sottolineato come il suo universo contorto sia nato dal suo odio per le pistole. Ambientato nel prossimo futuro, The Purge immagina infatti che gli Stati Uniti organizzino un periodo di tempo in  cui qualsiasi tipo di crimine è legale, incluso l’omicidio.

Sebbene il concetto abbia permesso a DeMonaco di stravolgere la formula dell’home invasion, il franchise è principalmente noto per il suo riflettere, attraverso il genere, su argomenti politici molto attuali, come la gentrificazione e l’omicidio di massa tra le popolazioni povere. Nell’ultimo film della serie, La notte del giudizio per sempre, DeMonaco ha portato l’Epurazione alla sua logica conclusione quando le angosciose élite americane hanno deciso di continuare a epurare oltre i limiti della legge. Ciò ha causato la distruzione della democrazia americana, con i cittadini che si sono rivolti al Messico pur di salvare le proprie vite.

Quel capitolo doveva essere l’ultimo del franchise, ma nel 2021 DeMonaco ha detto di aver cambiato idea. Ora, il regista rivela di aver terminato da alcuni mesi la sceneggiatura del nuovo film, che stando a quanto rivelato riporterà in scena Leo Barnes, il personaggio interpretato da Grillo, già protagonista di chiave di Anarchia – La notte del giudizio e La notte del giudizio: Election Year. L’imminente sequel consentirà inoltre a DeMonaco di esplorare la realtà di un paese diviso da ideologie. Come spiega DeMonaco: “È un capitolo non completamente diverso dai film precedenti, ma è una nuova America in cui stiamo entrando“.

“In La notte del giudizio per sempre l’America è crollata, ed è ora davvero mappata secondo diverse ideologie. Gli stati si basano su sessualità, religione e ideologia. Quindi ci siamo separati e lo stato di discordia è al massimo. Con il nuovo film entriamo dunque ora nel pieno di questa nuova realtà”. Come noto, DeMonaco ha scritto la prima sceneggiatura per esorcizzare alcune delle sue paure riguardo alla violenza armata. Come dice lui, “Ho questa piccola, strana, oscura accusa contro la cultura americana delle armi. odio le pistole. Per me, la cosa più spaventosa del mondo sarebbe una notte in cui tutti erano armati ed era legale usare queste armi da fuoco. Per me, non c’era niente di più spaventoso di quell’idea“.

Sfortunatamente, DeMonaco si rende conto che molte persone non hanno colto tale messaggio. Quindi, invece di contemplare gli orrori che possono derivare dall’accesso indiscriminato alle armi da fuoco, le persone di solito discutono di cosa farebbero in un evento del genere nella vita reale. E come afferma DeMonaco, le controversie politiche alimentate dalla rabbia in America sono solo peggiorate nel decennio successivo all’uscita del primo film, avvicinando la realtà alla finzione. Il nuovo film, ancora senza una data di uscita, potrebbe dunque riflettere anche su queste degenerazioni.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due, riprese sospese per lo sciopero degli sceneggiatori

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Secondo quanto riferito da SlashFilm, le riprese di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due, il film che dovrebbe porre fine alla serie e alle missioni di Tom Cruise nei panni dell’agente del FMI Ethan Hunt, sono state interrotte a causa dello sciopero della Writers Guild of America (WGA). Attualmente il film sarebbe completato al 40 percento, con una distribuzione nelle sale prevista per il giugno 2024. Tuttavia, tale periodo di uscita al cinema potrebbe subire modifiche se lo stop dovesse protrarsi a lungo, impedendo al film di essere pronto entro i tempi necessari.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due non è che l’ennesima grande produzione temporaneamente sospesa per via dello sciopero degli sceneggiatori, il quale ha “causato” già anche l’interruzione delle riprese di Stranger Things, The Mandalorian, Yellowjackets, Abbott Elementary, The Last of Us, Billions, Severance e il film Thunderbolts, solo per citarne alcuni. Per quanto riguarda lo sciopero degli scrittori, la WGA sta attualmente combattendo per la sicurezza del lavoro degli scrittori insieme a una maggiore retribuzione e alla regolamentazione dell’IA utilizzata per scrivere sceneggiature.

Una contesa chiave sono i residui, che gli scrittori non ottengono quando scrivono una serie TV o un film per un servizio di streaming. Poiché gli scrittori WGA sono in sciopero, non c’è personale che possa apportare le modifiche necessarie alle sceneggiature per le produzioni in corso, il che ha portato alle molte interruzioni poc’anzi citate, alle quali potrebbero aggiungersene altre se le cose dovessero protrarsi a lungo. Intanto, la prima parte di questo dittico, Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, arriverà nelle sale il 12 luglio 2023, offrendo dunque nuove spericolate avventure per l’agente Hunt.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, quello che c’è da sapere sul film

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’intera umanità. Con il destino del mondo e il suo futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Non resta dunque che attendere l’uscita di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, fissata in Italia al 12 luglio di quest’anno, per poter assistere con i propri occhi alle spericolate e spettacolari avventure che il film offrirà. Ricordiamo inoltre che altri membri del cast includono Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby e Henry Czerny, insieme ai nuovi arrivati in franchising, tra cui Esai Morales, Shea Whigham, Cary Elwes e le già citate Hayley Atwell e Pom Klemetieff. A dirigere il film vi sarà invece ancora una volta il regista Christopher McQuarrie.

Un dettaglio di Harrison Ford in Captain America: Brave New World alimenta le teorie su Red Hulk

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I fan della Marvel sono ormai diventati abilissimi nello scovare ogni possibile indizio su personaggi, elementi di trama o quant’altro legato ai film in produzione. Ciò è avvenuto anche con la recente foto condivisa dal set di Captain America: Brave New World, con protagonisti Anthony Mackie ed Harrison Ford. Ad alcuni utenti su Twitter non è infatti sfuggito che nella foto i pantaloni indossati da quest’ultimo – chiamato ad interpretare il generale Thunderbolt Ross a seguito della scomparsa dell’interprete originale, William Hurt – sono strappati in più punti. Un dettaglio che ha subito alimentato le teorie secondo cui Red Hulk apparirà nel film.

Dietro tale versione rossa di Hulk, come noto, si nasconde proprio il generale Ross, il quale nei fumetti per dare vita a un mondo migliore, ha accettato volontariamente di essere trasformato nell’Hulk Rosso, così da contrapporsi alla minaccia secondo lui rappresentata dall’Hulk verde che tutti conosciamo. Naturalmente non c’è stata alcuna conferma ufficiale che Ford interpreterà effettivamente Red Hulk in Captain America: Brave New World, ma la foto in questione risulta certamente enigmatica. Ad alimentare ulteriormente la teoria c’è il fatto che se i Marvel Studios hanno deciso di riportare in scena Ross, affidandolo ad un attore noto come Ford, devono avere piani ambiziosi per il suo futuro nell’MCU.

In ogni caso, Captain America: Brave New World continua a vantare forti legami con L’incredibile Hulk, tra Ford che interpreta Thunderbolt Ross e i tanto attesi ritorni di Tim Blake Nelson nei panni del cattivo principale del film, il Leader, e la figlia di Ross, Betty Ross, interpretata da Liv Tyler. Entrambi gli attori non erano più apparsi nell’MCU sin dal loro debutto nel 2008 con il film dedicato al gigante verde, e con la trama del film che si dice riguardi il Leader che tenta di creare un esercito di Hulk per conquistare il pianeta, diventa sempre più probabile che Ford possa effettivamente trasformarsi in Red Hulk in Captain America: Brave New World.

Prime Video svela il trailer ufficiale della seconda stagione di Good Omens

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Il ritorno di Good Omens è sempre più vicino! In vista dell’uscita il 28 luglio, Prime Video ha pubblicato oggi il trailer ufficiale dell’ineffabile seconda stagione della serie preferita dai fan, con Michael Sheen, David Tennant e Jon Hamm. Dopo il successo globale e l’entusiastica risposta ricevuti dalla prima stagione, Neil Gaiman, co-creatore della serie, ha deciso di soddisfare l’appetito dei fan con nuove avventure dell’empio duo, l’angelo Azraphel e il demone Crowley. Tutti e sei gli episodi saranno disponibili in esclusiva su Prime Video dal 28 luglio in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. I fan possono recuperare la prima stagione di Good Omens già disponibile su Prime Video.

Originariamente basata sul romanzo best-seller internazionale di Terry Pratchett e Neil Gaiman, la nuova stagione esplorerà trame che vanno oltre il materiale originale per fare luce sulla strana amicizia tra Azraphel un angelo esigente, commerciante di libri rari, e il demone dalla vita frenetica Crowley (David Tennant). Essendo stati sulla Terra sin dall’Inizio, e avendo ormai sventato l’Apocalisse, Azraphel e Crowley stanno tornando a una comoda vita tra i mortali a Soho, Londra. Questo fino a quando l’arcangelo Gabriele (Jon Hamm) si presenta inaspettatamente alla porta della libreria di Azraphel senza ricordare chi sia o come sia arrivato lì. Mentre Crowley non comprende perché l’arcangelo sia venuto in libreria, Azraphel è ansioso di risolvere il mistero che si cela dietro la condizione di Gabriele. Tuttavia, nascondere l’arcangelo sia al Paradiso sia all’Inferno sconvolge rapidamente le loro vite in modo imprevisto. Per risolvere il mistero e ostacolare il Paradiso e l’Inferno, il duo avrà bisogno di qualcosa di più di un miracolo: dovrà fare ancora una volta affidamento l’uno sull’altro.

Sognando Parigi: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

Il ciclo di film di Rai 1 intitolato “Destinazione amore” offre una serie di film di carattere sentimentali che presentano di volta in volta variazioni sul tema dell’amore: amori inaspettati che sbocciano durante viaggi verso destinazioni idilliache o ancora incontri sorprendenti che nascono intorno alla buona cucina, e così via. I viaggi proposti da questi film sono però spesso anche dei viaggi interiori attraverso il tempo, durante i quali i protagonisti prendono coscienza dei propri sentimenti e ritrovano sé stessi, imparando a vivere pienamente il presente. Il primo film di questo ciclo è Sognando Parigi, diretto nel 2021 dalla regista Clare Niederpruem.

Già celebre per film televisivi come Piccole donne, L’autunno dei ricordi, Amore tra i ghiacci, La sinfonia del cuore e Di nuovo in sella, la Niederpruem si è, come si può intuire da questi titoli, distinta proprio per opere di genere sentimentale. Sognano Parigi rappresenta dunque un altro tassello in questo puzzle che ha l’obiettivo di offrire sempre nuove sfumature e punti di vista sull’amore. In particolare qui si parla di amori passati, che possono far ancora male nel futuro oppure caricarsi di nuova energia per risollevare il presente di chi li vive.

Per gli appassionati di questa tipologia di film, dunque, Sognando Parigi è un appuntamento imperdibile, tanto con una storia che fa bene all’animo quanto con la città dell’amore per eccellenza. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad alcune delle location in cui si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Sognando Parigi

Protagonista del film è Victoria, una giovane wedding planner di alto livello. La sua migliore amica Tracy sta per sposarsi a Parigi con Mike, ed è proprio lei a organizzare le nozze, nonché a fare da damigella d’onore per la sposa. Quando però Victoria scopre che a fare da testimone allo sposo sarà il suo ex fidanzato, accompagnato dalla sua nuova fiamma, la cosa la lascia emotivamente turbata. I suoi piani di passare una favolosa settimana nella capitale francese rischiano infatti di fallire rovinosamente. L’incontro tra i due si rivela infatti devastante per Victoria, la quale, in preda allo sconforto, decide di ricontattare un suo vecchio amico di penna parigino, Jacques.

Con questi Victoria si scriveva quando era solo una ragazzina e da tempo ormai non si sentono più, troppo presi dalle loro vite. Ritrovatisi, il tempo trascorso insieme si rivela ora essere molto più stimolante e divertente del previsto e i due passano l’intera settimana a confrontarsi sulle loro vite, le aspettative, le paure e l’amore. Quello che doveva essere un semplice chiodo scaccia chiodo, si rivelarà piano piano essere invece la riconferma di una bella amicizia che finisce per trasformarsi in qualcosa di più. Sul percorso perché ciò avvenga, però, non mancheranno degli ostacoli, che Victoria dovrà necessariamente imparare a superare.

Sognando-Parigi-cast

Il cast di Sognando Parigi e le location del film

Ad interpretare i due protagonisti vi sono due attori particolarmente conosciuti della TV statunitense. Victoria è interpretata da Mallory Jansen, mentre Jacques è Joshua Sasse, ed entrambi si conoscevano già prima di questo film, in quanto sono stati protagonisti della commedia musicale Galavant, inedita in Italia. Anche per questo tra i due si nota molta alchimia, che rende ancor più veritiero il racconto della storia d’amore tra i loro personaggi. Sasse è stato anche in Monarch, passato su Sky, mentre la Jansen la si può ritrovare anche in  Agents Of SHIELD, The Big Leap e Baby Daddy.

Nel cast del film si ritrovano poi anche Lachlan Nieboer nei panni di Cameron, Jayne Wisener in quelli di Tracy Cook, amica di Victoria, e Greg Haney per il ruolo di Mike Halstrom, lo sposo di Tracy. Amy Pemberton interpreta Nathalie, mentre John Macdonald è Seth Moore e Manal El-Feitury è Mia Moss. Janis Ahern, attrice vista anche nei film Guardiani della GalassiaBorg/McEnroe Tom & Jerry: Il film, è Beth. Naturalmente, grande protagonista del film è anche Parigi, dove si è svolta la maggior parte delle riprese.

Nel film si possono dunque ritrovare alcuni dei luoghi e dei simboli più celebri della capitale francese, a partire dall’Arco di Trionfo, l’architettura neoclassica situata in Place Charles de Gaulle. Dal momento che parliamo di un romantico, impossibile perdere l’occasione di girare alcune scene cruciali nella famosissima Torre Eiffel situata a Champ de Mars. Alcune riprese, però, si sono svolte anche a Sofia, in Bulgaria. Qui le riprese del film si sono svolte all’interno o intorno alla Cattedrale di Sant’Alexander Nevsky,

Il trailer di Sognando Parigi e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 giugno alle ore 21:30 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Fonte: IMDb, TheCinemaHolic

Disney+ annuncia con un nuovo video l’uscita di Star Wars: Ahsoka

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Disney+ ha annunciato che Star Wars: Ahsoka di Lucasfilm debutterà il 23 agosto. Per celebrare la serie in arrivo, Disney+ ha diffuso anche uno speciale contenuto video e ha pubblicato tre immagini della serie.

Ambientata dopo la caduta dell’Impero, Star Wars: Ahsoka segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano mentre indaga su una minaccia nascente in una galassia ormai vulnerabile. Oltre a Rosario Dawson nei panni della protagonista, Ahsoka è interpretata da Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine Wren e Mary Elizabeth Winstead in quello di Hera Syndulla, Ray Stevenson nei panni di Baylan Skoll, Ivanna Sakhno in quelli Shin Hati; Diana Lee Inosanto è Morgan Elsbeth, David Tennant interpreta Huyang, Lars Mikkelsen è il Grand’ammiraglio Thrawn ed Eman Esfandi interpreta Ezra Bridger.

La serie è scritta da Dave Filoni, che ne è produttore esecutivo insieme a Jon Favreau, Kathleen Kennedy, Colin Wilson e Carrie Beck. Karen Gilchrist è co-produttrice esecutiva. Star Wars: Ahsoka di Lucasfilm debutterà il 23 agosto in esclusiva su Disney+.

Garibaldi Vs Frankenstein in crowdfunding su Kickstarter

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Garibaldi Vs Frankenstein in crowdfunding su Kickstarter

Giuseppe Garibaldi, nella nuova versione “supereroistica” e sopra le righe di Andrea Guglielmino, torna a farci divertire nel nuovissimo graphic novel Garibaldi Vs Frankenstein, l’entusiasmante prequel di Garibaldi Vs Zombies, il successo editoriale di Emmetre Edizioni, un volume brossurato di 17×23 cm., per 80 pagine totali a colori. Oltre al fumetto, la pubblicazione comprenderà anche studi, approfondimenti, work in progress e illustrazioni esclusive di Sudario Brando.

Fino alle 15.00 del 7 luglio 2023 è possibile preordinare Garibaldi Vs Frankekstein, sostenendo la campagna di crowdfunding del volume su Kickstarter, e scegliere fra ben 7 fantastici livelli di ricompense, anche in versione Early Bird a numero limitato, ancora più scontate e convenienti. Qui il link alla campagna.

La storia di Garibaldi Vs Fankestein inizia nell’agosto 1848, quando, fuggendo sconfitto dalla battaglia di Morazzone, Giuseppe Garibaldi si rifugia in Svizzera accompagnato da Huyana, una guerriera indios dalle formidabili abilità… ma il maniero ginevrino dove trova asilo si rivela ricco di insidie e pericoli e, seguendo il titolo, non è difficile capire perché! Infatti, il nostro giovane Garibaldi avrà a che fare con Frankenstein in carne e pezzi! Attenzione però, perché, come per Garibaldi Vs Zombies, niente è come sembra, e l’avventura si rivelerà piena di colpi di scena, trovate e… tamarrate galattiche! Il volume è in corso di realizzazione e sarà pronto indicativamente a aprile 2024.

Questo incredibile graphic novel fa seguito a una promessa… Garibaldi Vs Frankenstein (storia di Andrea Guglielmino ) era infatti annunciato come ‘coming soon’ al termine di Garibaldi Vs Zombies, con una delle meravigliose illustrazioni a corredo realizzate da Sudario Brando, che tornerà anche questa volta a impreziosire il volume, insieme ad Alberto Dal Lago che ha firmato nuovamente la cover. I disegni saranno di Fabrizio De Fabritiis, Marco Cannella e Alfredo Josè Tasso. I colori di Fabrizio De Fabritiis. L’idea è sempre quella di collocare nella storia italiana e in particolare nell’era del Risorgimento – che ormai abbiamo cominciato tutti a chiamare con affetto ‘Rishorrorgimento’– un impianto action e fantasy, reimmaginando come “supereroi” i personaggi della nostra tradizione, a partire proprio da Garibaldi, con la progettualità di ricavarne un universo narrativo strutturato: sono già annunciati lo spin-off Nino Bixio Cacciatore di Vampiri e il sidequel Giuseppe Mazzini Lupo Mannaro Italiano a Marsiglia. Il tutto, però, condito con abbondanti dosi di umorismo, azione, avventura, horror e tantissimo umorismo, supportato da una narrazione vivace e originale, da potentissimi disegni e un tocco di steampunk all’italiana.

Di seguito la video presentazione dell’autore Andrea Guglielmino:

Il crowdfunding su kickstarter

Preordinando Garibaldi vs Frankestein su Kickstarter, i sostenitori aiuteranno a  coprire le spese di realizzazione, impaginazione, stampa, promozione, spedizione e distribuzione del volume e otterranno in cambio ricompense molto convenienti e esclusive . Il graphic novel è in fase di lavorazione, sono pronte più della metà delle tavole, e sarà pronto e consegnato, insieme alle varie ricompense, indicativamente a aprile 2024. Il contributo tramite cowdfunding è molto importante sia per aiutare a terminare il tutto quanto prima, sia per far crescere sempre di più questo incredibile, divertentissimo e tamarrissimo universo del Rishorrorgimento e i vari progetti attorno a esso.

Fino alle 15.00 del 7 luglio 2023, è possibile preordinare Garibaldi Vs Frankekstein, sostenendo la campagna di crowdfunding su, Kickstarter e scegliere fra ben 7 fantastici livelli di ricompense, anche in versione Early Bird a numero limitato, ancora più scontate e convenienti.

John Wick: curiosità e dettagli su tutti i film della saga

John Wick: curiosità e dettagli su tutti i film della saga

Il cinema d’azione ha negli anni dato vita ad alcuni tra i personaggi più memorabili del cinema. Dal John McClane di Die Hard all’Ethan Hunt di Mission: Impossible, questi si sono imposti come eroi carismatici e incorruttibili, sempre pronti a combattere per il bene. Dal 2000 ad oggi, oltre a questi ed altri ancora, un personaggio di questo tipo che si è particolarmente imposto nell’immaginario collettivo è il sicario John Wick, protagonista dell’omonima saga che mescola thriller, e azione neo-noir e incentrata su tale personaggio costretto a tornare nel mondo criminale che aveva precedentemente abbandonato.

Quella che è oggi considerata uno dei migliori franchise d’azione degli ultimi anni, sempre più in espansione grazie anche ad alcuni già annunciati spin-off (sia cinematografici che televisiv) ha avuto inizio nel 2014 su sceneggiatura di Derek Kolstad e regia di Chad Stahelski. La grande star è però Keanu Reeves, che proprio grazie a questi film è tornato ad essere una celebrità di prima categoria dopo aver conosciuto, nei primi anni Duemila, grande popolarità grazie alla trilogia di Matrix. Con lui presente in ogni film, la saga si è continuamente affermata come un grande successo, tripudio di colpi di scena, combattimenti magnificamente coreografati e personaggi ormai già iconici.

John Wick: tutti i film della saga

La saga dedicata a John Wick è ancora in corso e numerosi sono i piani futuri per essa, che sempre più andrà arricchendosi offrendo ai fan un vero e proprio universo cinematografico con storie e personaggi appartenenti a questo brutale ma entusiasmante mondo. Di seguito, si può ripercorrere i film ad oggi usciti, ritrovando dettagli sulla loro trama ma anche sugli attori che ne compongono di volta in volta il cast.

John Wick (2014)

John-Wick

Protagonista del film è John Wick, un ex assassino ormai ritiratosi a vita privata per trascorrere insieme a sua moglie gli ultimi anni di vita di lei, afflitta da un male incurabile. Come ultimo regalo da lei, John riceve una cagnolina a cui si affeziona subito. Deciso a rimanere nell’anonimato anche dopo la perdita dell’amata, John cerca ora i modi per trascorrere una vita pacifica e lontana dai guai. I suoi tentativi vengono però infranti quando, mentre è a fare rifornimento con la sua Ford Mustang Boss 429 del 1969, viene notato da un ragazzo russo che vuole comprare la vettura, ricevendo però da John un netto rifiuto.

La stessa notte il giovane e i suoi compari si intrufolano in casa di John, lo picchiano brutalmente e gli rubano l’auto dopo aver ucciso la sua cagnolina. Non è tanto il furto a disturbare il protagonista, quanto il gesto di brutalità immotivata nei confronti dell’ultimo regalo di sua moglie. John decide così di abbandonare ogni idea di pace, rispolverando il suo animo da assassino, scoprendo in breve tempo che dietro quel furto vi è Iosef Tarasov, figlio del noto criminale Viggo, con cui aveva lavorato in passato. Il gruppo di malviventi russi non ha idea di cosa si stia per scatenare contro di loro. Il più crudele assassino mai esistito è ora in cerca di vendetta e nulla può fermarlo.

Ad interpretare il protagonista John Wick vi è, come noto, l’attore Keanu Reeves. Questi, affascinato dal progetto e dalle tematiche trattate, si impegnò profondamente per dar vita al meglio del personaggio. Egli si allenò dunque per diversi mesi in arti marziali come il judo e il ju-jitsu. Venne inoltre addestrato all’uso delle armi, e con tali capacità fu in grado di eseguire personalmente molte delle scene più complesse senza ricorrere a controfigure. Accanto a lui, nei panni del bosso russo Viggo Tarasov, vi è invece l’attore Michael Nyqvist, noto per la trilogia di Millennium. Nei panni di Marcus, mentore di John Wick, vi è invece l’attore Willem Dafoe, mentre John Leguizamo è l’amico Aurelio.

John Wick – Capitolo 2 (2017)

John Wick - Capitolo 2 film

 

Dopo aver ottenuto la vendetta che ricercava nel primo film, John Wick è ora pronto a ritirarsi nuovamente a vita privata in John Wick – Capitolo 2. I suoi piani vengono però interrotti dal signore del crimine italiano Santino D’Antonio. A causa di un favore da questi concesso a John in passato, il boss è ora pronto a riscuotere quanto gli spetta, incaricando l’assassino di compiere una missione per lui. Dopo aver rifiutato, John si vede costretto ad accettare. Si ritrova così incaricato di assassinare la sorella di Santino, Gianna, in modo che possa reclamare il suo posto alla Gran Tavola, il consiglio dei signori del crimine di alto rango.

Il killer giunge quindi a Roma per assassinare la boss camorrista, ignorando che Santino è pronto a mettere una taglia di 7 milioni di dollari sulla sua testa a lavoro finito, per evitare che qualunque sospetto ricada su di lui. Ben presto, dunque, John si ritroverà a dover ancora una volta lottare per la propria sopravvivenza, cercando di ottenere vendetta nei confronti di chi voleva ingannarlo. Come già potuto vedere nel corso del precedente film, mettersi contro John Wick è uno degli sbagli più grandi che si possa mai compiere. Se attaccato, l’assassino non tarderà ad attaccare a sua volta, con esiti a dir poco letali.

Rispetto al primo film, questo secondo capitolo è ricordato in particolare per le sue scene ambientate a Roma, come anche la partecipazione di alcuni noti interpreti italiani. Grande ingresso nel cast è infatti quello dell’attore italiano Riccardo Scamarcio, chiamato ad assumere i panni del mafioso Santino D’Antonio. Nei panni di sua sorella Gianna, allo stesso modo, si ritrova un’attrice italiana, ovvero Claudia Gerini. Un altro attore italiano presente è il celebre Franco Nero, interprete qui di Julius, proprietario del Continental Hotel di Roma.

John Wick 3 – Parabellum (2019)

John-Wick-3-Parabellum

Nel terzo film della saga John Wick, l’abile ex sicario, si trova ora ad essere egli stesso il ricercato. Braccato dai cacciatori di taglie che vogliono riscuotere la ricompensa che pesa sulla sua testa, pari a 14 milioni di dollari e fissata dal membro della Gran Tavola, Santino D’Antonio, John è in fuga anche perché ha infranto una regola fondamentale: non uccidere nell’Hotel Continental, una zona neutra dove l’omicidio è vietato. Per questo motivo è stato scomunicato e dovrà necessariamente essere eliminato. John si trova dunque a dover trovare un modo per riscattarsi e per farlo si reca a Casablanca.

Grazie all’aiuto del Direttore, la donna che lo aveva accolto quando era solo un piccolo orfano, John troverà riparo da quanti lo vogliono morto, con il tempo necessario per organizzare la propria vendetta. Qui conosce la misteriosa Sofia, che accetta di accompagnarlo da Berrada. Egli è l’unico che può metterlo in contatto con il Reggente, l’unico al di sopra della Gran Tavola, a cui dovrà spiegare le proprie motivazioni al fine di ottenere la grazia ricercata. Lungo il percorso, non mancheranno pericoli e imprevisti. Ben presto, la missione acquisterà risvolti inaspettati, portando alla luce nuovi spietati nemici.

Nel terzo film, accanto a Reeves vi è, nel ruolo del Direttore, è l’attrice Anjelica Huston, la quale desiderava lavorare con Reeves sin dai tempi di Matrix. La premio Oscar Halle Berry, invece, è la misteriosa Sofia, per interpretare la quale l’attrice ha a sua volta fatto a meno di controfigure. Nel si ritrova ancora una volta Laurence Fishburne nei panni di Bowery King, signore del crimine. Lui e Reeves sono così tornati a recitare insieme ad anni dalla trilogia di Matrix. Ian McShane, interpreta per la terza volta il ruolo di Winston, il manager del Continental.

John Wick 4 (2023)

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Nel quarto capitolo della saga, John Wick continua la sua lotta senza confini per cercare di riacquistare la propria libertà e l’unico modo in cui può farlo è sconfiggere una volta per tutte la Gran Tavola. Per farlo, però, dovrà compiere alcuni viaggi, passando dalla Giordania, dove conoscerà il nuovo Reggente, a New York, per scoprire il destino del Continental – e della coppia che lo gestiva, composta dall’immancabile Winston e il suo fidato Charon – e fino in Giappone e in Francia, dove inizierà a confrontarsi con il crudele marchese de Gramont, il nuovo capo della Gran Tavola.

È lui il vero villain di questo quarto episodio della saga, un uomo che mostra poco o nessun rispetto per anzianità, regole e tradizioni. Wick si troverà quindi a doversi fare strada fino al marchese affrontando decine e di decine di avversari messi sulla sua strada, tra i quali, soprattutto, un vecchio amico costretto suo malgrado a trasformarsi in nemico, e a una misteriosa nuova leva accompagnata da un cane. Seminando cadaveri lungo il cammino, John Wick viaggerà anche attraverso il deserto del Sahara, passnado per Osaka e Berlino, in attesa del confronto finale con la sua nuova nemesi.

In questo quarto film, oltre a Reeves, Fishburne e McShane, si annovera la presenza dell’attore Bill Skarsgård, nei panni del marchese de Gramont, ma anche dell’attore Donnie Yen nei panni di Caine, un assassino cieco della Gran Tavola, vecchio amico di John. Proprio per la presenza dell’attore cinese, grande esperto di arti marziali, ma anche di altri interpreti orientali, questo quarto film si caratterizza per uno stile visivo, specialmente nelle scene di combattimento, molto vicino ai film di arti marziali provenienti dall’Asia.

John Wick: i prossimi film e gli spin-off della saga

John-Wick-spin-off

Come anticipato, la saga è tutt’altro che conclusa ma anzi è ora più che mai in espansione. Diversi nuovi progetti sono stati annunciati e altri ancora sono stati per ora vagamente accennati, lasciando immaginare che la storia di John Wick o quelle di altri personaggi del suo mondo continueranno ancora a lungo, dato anche l’ottimo riscontro che ogni nuovo film ottiene al momento della sua distribuzione. Ecco dunque di seguito i progetti futuri ufficialmente annunciati.

John Wick 5

Parallelamente alla realizzazione di John Wick 4, è stato reso noto che era in fase di sviluppo anche un quinto film. Questo doveva essere girato subito dopo il quarto capitolo, all’inizio del 2021, ma la Lionsgate ha poi deciso di ritardare la produzione e andare avanti prima con il capitolo 4. Dopo l’uscita del quarto film, nel marzo del 2023, il regista ha dichiarato che lui e Reeves volevano completare alcuni altri progetti prima di dedicarsi ad un eventuale quinto capitolo. Dopo oltre due mesi dall’uscita nelle sale di John Wick 4, il dirigente di Lionsgate Joe Drake ha confermato che lo studio ha iniziato a lavorare su John Wick 5, che è attualmente nelle prime fasi di sviluppo ed è dunque ancora privo di una data di uscita.

The Continental (2023)

The Continental: From the World of John Wick sarà il primo, ma a quanto pare non unico, spin-off televisivo appartenente alla saga di John Wick. Questa serie televisiva, ambientata circa 40 anni prima degli eventi dei film, sarà incentrata sul giovane di nome Winston che in futuro diventerà il personaggio interpretato da Ian McShane nei film. La sinossi ad oggi fornita recita: “nel prequel ambientato sullo sfondo della New York degli anni ’70, i fan troveranno un giovane Winston nei panni di un albergatore emergente che, insieme ad altri, crea un rifugio per tipi sgradevoli“. In arrivo nell’autunno del 2023, questa vanta un cast composto da Colin Woodell, Mel Gibson, Jessica Allain, Ben Robson e Katie McGrath.

Ballerina (2024)

Atteso in sala per il 7 giugno 2024, Ballerina sarà ufficialmente il primo film spin-off della saga. Il progetto è stato annunciato per la prima volta nel 2019, dopo il debutto al cinema di John Wick: 3 – Parabellum, nel quale si ha avuto un primo sguardo agli assassini di Ballerina che vengono addestrati dal sindacato Ruska Roma guidato dal personaggio di Anjelica Huston. Il film seguirà lo stesso personaggio della ballerina precedentemente interpretato da Unity Phelan, ora affidato ad Ana de Armas, mentre cerca vendetta contro le persone che hanno ucciso la sua famiglia. Stando a quanto dichiarato dai produttori, la star del franchise Keanu Reeves comparirà con il ruolo dell’iconico John Wick.

John Wick: l’ordine di visione dei film della saga

John-Wick-ordine-visione

Per quanto riguarda l’ordine in cui vedere i film della saga, è bene sapere che la cronologia degli eventi corrisponde all’ordine di distribuzione dei film. Ogni nuovo capitolo è infatti sempre ambientato dopo il precedente, pertanto si potrà fruire dei film nel seguente ordine:

  1. John Wick (2014)
  2. John Wick 2 (2017)
  3. John Wick: 3 – Parabellum (2019)
  4. John Wick 4 (2023)

Dal momento in cui usciranno gli spin-off ad ora confermati, la timeline della saga si “complicherà”, presentando infatti alcuni significativi salti temporali per cui l’ordine degli eventi e l’ordine di distribuzione (al cinema o in televisione) non coincideranno più. Tenendo presenti i titoli ad ora certi che andranno ad arricchire la saga, l’ordine cronologico diventerà il seguente:

  1. The Continental: From the World of John Wick (2023)
  2. John Wick (2014)
  3. John Wick 2 (2017)
  4. John Wick: 3 – Parabellum (2019)
  5. Ballerina (2024)
  6. John Wick 4 (2023)
  7. John Wick 5 (ancora senza data d’uscita)

John wick: dove vedere i film della saga in streaming

Ecco di seguito, film per film, l’elenco delle piattaforme streaming dove è possibile vedere, tramite abbonamento generale o singolo noleggio, i titoli della saga di John Wick:

  • John Wick: Rakuten TV, Google Play, Apple Tv, Now, Prime Video, Infinity+, Netflix
  • John Wick 2: Rakuten TV, Google Play, Apple Tv, Now, Prime Video, Infinity+, Netflix
  • John Wick 3 – Parabellum: Rakuten TV, Google Play, Apple Tv, Now, Prime Video, Tim Vision, Infinity+, Netflix
  • John Wick 4 non è ancora disponibile per la visione in streaming, ma lo diventerà nei prossimi mesi.

Fonte: IMDb

Trailer italiano della seconda stagione della serie The Afterparty

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Apple TV+ ha rilasciato il trailer italiano della seconda stagione dell’acclamata serie The Afterparty, dai premi Oscar Chris Miller e Phil Lord, in arrivo mercoledì 12 luglio. La seconda stagione introdurrà un nuovo mistero, nuovi personaggi e nuovi episodi raccontati attraverso noti generi cinematografici. La serie in 10 episodi partirà con i primi due, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 6 settembre 2023.

Creata da Chris Miller, The Afterparty racconta un’unica serata vissuta da diversi personaggi, uno per ciascun episodio, il tutto attraverso l’uso di vari generi cinematografici e immagini uniche per adattarsi alla prospettiva del narratore. Le star Tiffany Haddish, Sam Richardson e Zoë Chao tornano per la seconda stagione, che introdurrà un nuovo caso, nuovi generi cinematografici e l’aggiunta al cast di Elizabeth Perkins, Zach Woods, Paul Walter Hauser, Poppy Liu, Anna Konkle, Jack Whitehall, Vivian Wu, John Cho e Ken Jeong.

Nella seconda stagione ci troviamo a un matrimonio dove lo sposo viene assassinato e ogni invitato diventa un sospetto. Il detective Danner (Tiffany Haddish) arriva in aiuto di Aniq (Sam Richardson) e Zoë (Zoë Chao) a risolvere il caso interrogando membri della famiglia, amanti sfortunati e soci in affari e ascoltando il racconto del fine settimana da ogni invitato, ognuno con la propria prospettiva e stile visivo unici.

The Afterparty è prodotto per Apple da TriStar TV e Sony Pictures Television come parte dell’ampio contratto televisivo quinquennale di Phil Lord e Chris Miller. La seconda stagione è scritta da Miller e Anthony King, sceneggiatore, produttore e interprete nominato ai Tony e agli Emmy, ed entrambi sono produttori esecutivi. Chris Miller è produttore esecutivo insieme a Phil Lord attraverso la loro società di produzione, Lord Miller. La vicepresidente della Lord Miller Television Aubrey Lee è tra i produttori della serie.

Ocean’s Eleven spin off: le riprese del film con Margot Robbie pronte a partire

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Cominceranno quest’estate le riprese dello spin-off di Ocean’s Eleven, progetto che vedrà protagonista Margot Robbie. Secondo Production List, le riprese del film inizieranno entro la fine del mese, ponendo le basi per una nuova storia con alcuni dei più grandi ladri del mondo. Al momento non sono disponibili molti dettagli su ciò di cui parlerà il film, ma è stato confermato che Ryan Gosling e Margot Robbie ne saranno i protagonisti, portando la loro chimica in un progetto completamente diverso da quello su cui hanno lavorato in precedenza.

In aggiunta a ciò, sembra che il film fungerà da prequel del franchise già consolidato e non sarà un riavvio che si svolgerà in un mondo diverso. Ciò significa che il classico del 2001 con George Clooney e Julia Roberts si svolgerà ancora a un certo punto della continuità dopo il prequel, e resta da vedere se il film in uscita si legherà direttamente agli eventi successivi. C’è ancora la possibilità che questa storia non sia correlata a ciò che è accaduto prima pur rimanendo parte della continuità, ma ciò dipenderà da ciò che la Warner Bros. sta pianificando per il futuro del franchise.

L’ultima volta che il franchise è stato visto sul grande schermo è stato in occasione di Ocean’s 8 del 2018, la puntata in cui Sandra Bullock guidava una squadra che comprendeva solo donne tra i suoi ranghi. Il piano era semplice: infiltrarsi nel Met Gala e rubare una collana molto costosa. L’alchimia tra il cast ha portato il film a un comodo bottino di 297 dollari al botteghino mondiale, dando allo studio la fiducia necessaria per andare avanti con la serie. Tuttavia, ci sarebbe voluto del tempo prima che la Warner Bros. trovasse una nuova storia di cui si sentiva entusiasta.

Oppenheimer: Nolan ha scritto la sceneggiatura in prima persona per “entrare nella testa dello scienziato”

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L’ultimo film di Christopher Nolan, Oppenheimer, ha avuto un effetto così profondo sul regista che ha addirittura intaccato il suo processo di realizzazione del film, tanto che si è ritrovato a fare qualcosa di completamente alieno al suo solito modo di lavorare durante la realizzazione: scrivere la sceneggiatura dal punto di vista del personaggio principale. La maggior parte del film è raccontata dal punto di vista di Robert J. Oppenheimer interpretato da Cillian Murphy, lo scienziato che ha guidato il Progetto Manhattan nella creazione della bomba atomica.

Parlando con Empire Magazine, il regista ha approfondito il processo e ha spiegato perché ha sentito il bisogno di entrare così profondamente nella mente dello scienziato, come parte del desiderio di mantenere il film il più soggettivo possibile.

“In realtà ho scritto in prima persona, cosa che non avevo mai fatto prima. Non so se qualcuno l’abbia mai fatto prima. Ma il punto è che, con le sequenze a colori, che sono la maggior parte del film, tutto è raccontato dal punto di vista di Oppenheimer: stai letteralmente guardando attraverso i suoi occhi. Strana cosa da fare. Ma mi ha guidato su come girare il film. È stato un promemoria per tutte le persone coinvolte nel progetto: “Okay, questo è il punto di vista di ogni scena”. Volevo davvero ripercorrere questa storia con Oppenheimer; non volevo sedermi accanto a lui e giudicarlo. Sembrava un esercizio inutile. È più roba da documentario, teoria politica o storia della scienza. Questa è una storia che vivi con lui, per cui non lo giudichi. Ti trovi di fronte a questi dilemmi etici inconciliabili con lui.”

Il film, che la Universal distribuirà dal 21 luglio, è una delle uscite estive più ambiziose degli ultimi anni. Quella estiva è una stagione che di solito è riservata ai film di evasione e ai film sui supereroi, ma Oppenheimer è alle prese con alcuni temi pesanti, per non parlare del fatto che racconta di uno sviluppo scientifico che ha rimodellato il corso della storia. Oppenheimer ha guidato il Progetto Manhattan come capo del Los Alamos Laboratory, prima di diventare un critico delle armi di distruzione di massa. “La sua storia è sia un sogno che un incubo”, ha detto Nolan.

Il film è stato girato in 70 mm con telecamere Imax e il trailer che Nolan ha condiviso alternava scene in bianco e nero e scene a colori con un design di produzione impeccabile. Un Cillian Murphy dall’aspetto scarno e con in testa un fedora è un duplicato esatto di Oppenheimer, e ha l’aria di un distruttore di mondi.

Con a capo Murphy, che è un fedelissimo di Christopher Nolan, il cast del film si presenta davvero ricchissimo di star. Ci sono anche Matt Damon nei panni del generale Leslie Groves, Robert Downey Jr. nei panni di Lewis Strauss, un membro della Commissione per l’energia atomica, ed Emily Blunt nei panni della moglie di Oppenheimer, Katherine. Il cast include anche Rami Malek e Florence Pugh.

Oppenheimer uscirà al cinema in Italia il 23 agosto 2023. Distribuito da Universal Pictures.

The Afterparty: il trailer italiano della seconda stagione

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The Afterparty: il trailer italiano della seconda stagione

Apple TV+ ha rilasciato il trailer italiano della seconda stagione dell’acclamata serie The Afterparty, dai premi Oscar® Chris Miller e Phil Lord, in arrivo mercoledì 12 luglio. La seconda stagione introdurrà un nuovo mistero, nuovi personaggi e nuovi episodi raccontati attraverso noti generi cinematografici. La serie in 10 episodi partirà con i primi due, seguiti da un nuovo episodio ogni mercoledì fino al 6 settembre 2023.

Creata da Chris Miller, The Afterparty racconta un’unica serata vissuta da diversi personaggi, uno per ciascun episodio, il tutto attraverso l’uso di vari generi cinematografici e immagini uniche per adattarsi alla prospettiva del narratore. Le star Tiffany Haddish, Sam Richardson e Zoë Chao tornano per la seconda stagione, che introdurrà un nuovo caso, nuovi generi cinematografici e l’aggiunta al cast di Elizabeth Perkins, Zach Woods, Paul Walter Hauser, Poppy Liu, Anna Konkle, Jack Whitehall, Vivian Wu, John Cho e Ken Jeong.

Nella seconda stagione ci troviamo a un matrimonio dove lo sposo viene assassinato e ogni invitato diventa un sospetto. Il detective Danner (Tiffany Haddish) arriva in aiuto di Aniq (Sam Richardson) e Zoë (Zoë Chao) a risolvere il caso interrogando membri della famiglia, amanti sfortunati e soci in affari e ascoltando il racconto del fine settimana da ogni invitato, ognuno con la propria prospettiva e stile visivo unici.

The Afterparty è prodotto per Apple da TriStar TV e Sony Pictures Television come parte dell’ampio contratto televisivo quinquennale di Phil Lord e Chris Miller. La seconda stagione è scritta da Miller e Anthony King, sceneggiatore, produttore e interprete nominato ai Tony e agli Emmy, ed entrambi sono produttori esecutivi. Chris Miller è produttore esecutivo insieme a Phil Lord attraverso la loro società di produzione, Lord Miller. La vicepresidente della Lord Miller Television Aubrey Lee è tra i produttori della serie.

Ted Lasso: la serie continuerà senza il personaggio di Jason Sudeikis?

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Era un’ipotesi che ha cominciato a prendere forma nel momento in cui è stato detto che con la terza stagione avremmo detto addio a Ted Lasso. E ora che il terzo ciclo si è concluso, Apple Tv+ sembra essere d’accordo con il grande potenziale che continuano ad avere i personaggi nati dalla mentre di Jason Sudeikis stesso, volto di quel Ted a cui abbiamo detto addio.

L’account Instagram della piattaforma ha condiviso una foto dal finale di serie in cui compaiono Coach Beard (Brendan Hunt), Roy Kent (Brett Goldstein) e Nate Shelley (Nick Mohammed), il nuovo trio in panchina del AFC Richmond, con una didascalia sibillina: “Odore di potenziale”, che potrebbe voler dire tutto o niente, ovviamente.

Il potenziale per continuare a raccontare la storia della squadra di calcio più amata della tv ci sarebbe eccome, i personaggi potrebbero essere ancora esplorati, e anche se la parabola di Ted lasso si è conclusa, ci potrebbe essere ancora spazio per le storie di quelle persone a cui Ted ha mostrato la strada per la gentilezza. Una stagione spin-off non è stata ancora ufficialmente annunciata, ma nessuno rimarrebbe troppo stupito se quest’annuncio dovesse arrivare a breve.

Ted Lasso: recensione della terza stagione della serie Apple TV+

Dopo il suo debutto su Apple TV+, Ted Lasso si è rapidamente guadagnata lodi e consensi: la prima stagione è diventata la serie comedy esordiente più nominata agli Emmy nella storia, ottenendo i massimi premi. Oltre ai riconoscimenti agli Emmy, Ted Lasso è stata premiata con un Peabody Award; un SAG Award a Sudeikis per la migliore performance maschile in una serie comedy; tre Critics Choice Awards, tra cui quello per la Miglior Serie Comica, il premio Miglior Attore in una Serie Comica per Sudeikis e quello per la Miglior Attrice Non Protagonista in una Serie Comica ad Hannah Waddingham, aggiudicandosi i massimi riconoscimenti in ognuna delle categorie in cui la serie è stata nominata; inoltre, la Writers Guild of America ha incoronato Ted Lasso con i premi per la Miglior Commedia e la Miglior Nuova Serie.

Jason Sudeikis è Ted Lasso, un allenatore di football universitario del Kansas assunto per allenare una squadra di calcio professionistica in Inghilterra, nonostante non abbia alcuna esperienza come allenatore di calcio. Ma ciò che gli manca nella conoscenza, lo compensa con ottimismo, determinazione da sfavorito… e biscotti. La pluripremiata serie Apple Original è interpretata anche da Hannah Waddingham, Jeremy Swift, Phil Dunster, Brett Goldstein, Brendan Hunt, Nick Mohammed, Anthony Head, Toheeb Jimoh, Cristo Fernandez, Kola Bokinni, Billy Harris, James Lance e Juno Temple.

Jason Sudeikis è anche produttore esecutivo, insieme a Bill Lawrence con la sua Doozer Productions, in associazione con Warner Bros.Television e Universal Television, una divisione di NBCUniversal Content. Tra i produttori esecutivi troviamo anche Brendan Hunt, Joe Kelly e Bill Wrubel, insieme a Jeff Ingold e Liza Katzer della Doozer, Jane Becker e Jamie Lee. Anche Brett Goldstein, oltre a essere sceneggiatore, è produttore esecutivo. La serie è stata sviluppata da Sudeikis, Bill Lawrence, Joe Kelly e Brendan Hunt ed è basata sul format preesistente e sui personaggi di NBC Sports. La prima e la seconda stagione di Ted Lasso sono disponibili su Apple TV+ sull’app Apple TV.

Perry Mason: la HBO chiude la serie alla seconda stagione

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Perry Mason: la HBO chiude la serie alla seconda stagione

Variety ha confermato che la HBO ha cancellato Perry Mason alla sua seconda e ultima stagione“Siamo estremamente grati per l’eccezionale lavoro di Matthew Rhys e per il cast e la troupe senza rivali di ‘Perry Mason’ per la loro rivisitazione di un franchise così prezioso e leggendario”, ha dichiarato HBO in una nota. “Anche se non andremo avanti con un’altra stagione della serie, siamo entusiasti di continuare a lavorare con i brillanti creativi del Team Downey su progetti futuri”.

Basato sui personaggi creati da Erle Stanley Gardner, la serie Perry Mason vede protagonista Matthew Rhys. A differenza della serie TV degli anni ’50 in cui Mason lavorava come avvocato, la serie HBO ritrae il personaggio all’inizio della sua vita quando era un investigatore privato a Los Angeles negli anni ’30.

Al fianco di Rhys, il cast della seconda stagione di Perry Mason comprende: Juliet Rylance, Chris Chalk, Diarra Kilpatrick, Eric Lange, Justin Kirk, Katherine Waterston, Hope Davis, Fabrizio Guido, Peter Mendoza, Mark O’Brien, Paul Raci, Jen Tullock, Jon Chaffin, Onahoua Rodriguez, Jee Young Han, Sean Astin, Tommy Dewey, Shea Whigham e Wallace Langham.

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