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Lionel Messi: Apple Tv+ annuncia una docuserie sul campione argentino

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Apple TV+ ha annunciato una nuova docuserie in quattro parti prodotta dalla SMUGGLER Entertainment, con un esclusivo dietro le quinte della star mondiale Lionel Messi, che è considerato il più grande di tutti i tempi in uno sport seguito da oltre cinque miliardi di fan nel mondo. La serie è stata girata a Parigi, in Qatar e in Argentina, seguendo il sette volte vincitore del Pallone d’Oro attraverso le sue cinque presenze alla Coppa del Mondo e la vittoria dell’Argentina nella Coppa del Mondo Qatar 2022, in una delle finali più emozionanti della storia. Con le sue stesse parole, Messi racconta la storia della sua incredibile carriera con la nazionale di calcio dell’Argentina, fornendo uno sguardo intimo e senza precedenti sulla ricerca di una vittoria nella Coppa del Mondo.

Pochi giorni prima dell’inizio del torneo, Messi ha detto ai registi: “Sarebbe un’esperienza fantastica vincere una Coppa del Mondo e poter chiudere la mia carriera così. Sono anni che lo sogno e lotto per questo. Ho immaginato un milione di possibilità su cosa potrebbe succedere… la prima partita, gli ottavi di finale, i quarti di finale, la semifinale e la finale. E lo vivrò come qualcosa di speciale, perché è l’ultimo mondiale. Concludere la carriera vincendo una Coppa del Mondo sarebbe il coronamento di un sogno”. Nel giro di poche settimane, e di fronte a un pubblico da record, Leo Messi ha consolidato il suo posto nel pantheon dello sport alzando la Coppa del Mondo.

Il documentario attualmente senza titolo è prodotto dal vincitore dell’Emmy Award Tim Pastore (“Free Solo”, “Jane”), dai vincitori dell’Emmy e del Tony Award Patrick Milling Smith e Brian Carmody, e dal vincitore dell’Emmy Award Matt Renner (“Free Solo”, “Limitless with Chris Hemsworth”) di SMUGGLER Entertainment, insieme a Jon Henion (“Welcome to Wrexham”) e Juan Camilo Cruz (“In Her Hands”). La serie è prodotta per Apple da SMUGGLER Entertainment e prodotta in associazione con Pegsa.

I resgisti hanno seguito Messi durante l’emozionante Coppa del Mondo Qatar 2022, fornendoci immagini uniche del prima, durante e dopo la monumentale impresa del consolidamento di un campione. Dai campi di allenamento del Qatar al caos delle riunioni con la stampa fino alla tranquilla contemplazione della stanza privata di Messi, la serie mette in luce un’emozionante mescolanza del mondo pubblico e privato del miglior atleta vivente del pianeta, nonché quello dei suoi fedeli sostenitori in tutta l’Argentina e di coloro che hanno compiuto il pellegrinaggio in Qatar. La serie presenta anche le interviste più personali fino ad oggi con Messi, insieme a conversazioni con compagni di squadra, allenatori, avversari, fan devoti e commentatori che testimoniano l’incredibile influenza e impatto che ha su una nazione e sul mondo, insieme alla grazia, forza d’animo e forza di volontà che ha dimostrato nel corso della sua carriera. La docuserie traccia il percorso drammatico della sua prima partita con la nazionale di calcio argentina, dove gli è stato mostrato un cartellino rosso nel suo primo minuto, e poi il peso di un paese sulle spalle attraverso diverse vittorie sfuggite della Coppa del Mondo, che lo hanno portato al suo ritiro anticipato nel 2016, e infine il ritorno per diventare campione mondiale ed essere incoronato miglior giocatore del torneo del 2022.

La Casa – Il Risveglio del Male: disponibile su tutte le piattaforme digitali

New Line Cinema e Renaissance Pictures presentano il ritorno dell’iconico franchise horror, “La Casa – Il Risveglio del Male“, dello sceneggiatore e regista Lee Cronin (“Hole – L’abisso”). Il film è interpretato da Lily Sullivan (“I Met a Girl”, “Pronti a Tutto”), Alyssa Sutherland (“The Mist”, “Vikings”), Morgan Davies (“Storm Boy – Il Ragazzo che Sapeva Volare”, “The End”), Gabrielle Echols (“Frammenti dal Passato – Reminiscence”) e Nell Fisher (“Northspur”).

Spostando l’azione dai boschi alla città, “La Casa – Il Risveglio del Male” racconta l’intricata vicenda di due sorelle intente a riavvicinarsi tra loro, interpretate da Sutherland e Sullivan, il cui ricongiungimento viene interrotto dall’ascesa di demoni in carne e ossa, che le spingono a una battaglia primordiale per la sopravvivenza mentre affrontano il loro incubo peggiore.

“La Casa – Il Risveglio del Male” è prodotto da Rob Tapert (“Ash vs Evil Dead”, “Man in the Dark”) e prodotto esecutivamente dal creatore della serie e icona dell’horror Sam Raimi e dalla leggenda di culto e “Ash” stesso, Bruce Campbell, insieme a John Keville, Macdara Kelleher, Richard Brener, Dave Neustadter, Romel Adam e Victoria Palmieri.

Cronin è affiancato dietro la macchina da presa dal direttore della fotografia Dave Garbett (“Z for Zachariah”, “Underworld: La Ribellione dei Lycans”), dal production designer Nick Bassett (“Guns Akimbo”, “Sweet Tooth”), dal montatore Bryan Shaw (“Ash vs Evil Dead”, “Spartacus”) e dalla costumista Sarah Voon (“Chasing Great”, “Inside”), con una colonna sonora di Stephen McKeon (“Hole – L’Abisso “, “Primeval”).

Una presentazione New Line Cinema / Renaissance Pictures di una produzione Pacific Renaissance e Wild Atlantic Pictures, ” La Casa – Il Risveglio del Male” è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Warner Bros. Pictures.

Blu e Flippy – Amici per le pinne: recensione del film di Mohammad Kheyrandish

Blu e Flippy – Amici per le pinne ci presenta le grandi debolezze e paure dell’essere umano mentre un ragazzo delfino cerca di salvare il suo habitat da un temibile cattivo. Il film animato del 2022 di Mohammad Kheyrandish racconta la storia del piccolo Blu, un ragazzo cresciuto in mezzo al mare come un piccolo Tarzan. Blu nuota insieme al fratello delfino Flippy. Una magia quella che avvolge la vita di Blu che non è come tutti gli umani, può stare sott’acqua molto più al lungo e questo gli permette di crescere ricoperto di salsedine e di giocare in groppa al suo fedele amico.

Blu e Flippy – Amici per le pinne arriverà l’8 giugno nei cinema ed è sicuramente un film adatto ai più piccoli per i temi di cui parla. Infatti, il film di Kheyrandish mostra la vastità del mondo sottomarino con le sue tantissime specie animale. Ma non solo, viene raccontata anche una storia di magia e di mistero. C’è un cattivo da combattere, non solo umano, ma anche animale: un gigantesco polpo cattivo. Le riflessioni dopo la visione sono tante anche per i più grandi: una storia di integrazione e di sostenibilità sarà un modo per portare al cinema grandi e piccini.

Blu e Flippy – Amici per le pinne, la trama

Quando un aereo precipita in mare, i delfini salvano un bambino e lo crescono come una famiglia. Blu vive una vita spensierata sotto le onde, fino a quando un mostro malvagio prende il potere sul mondo sottomarino. La storia di Blu e Flippy – Amici per le pinne è una storia familiare ma anche di resistenza. Insieme, il ragazzo e il delfino, si fanno leader di questa battaglia contro il cattivo Octopus che inquina il mare con il petrolio. Purtroppo, però sono soli in questa battaglia e in un primo momento Blu viene esiliato sulla terraferma, dove un capitano dal cuore gentile lo accoglie.

Cresciuto in fondo al mare, il piccolo Blu vuole ritrovare la sua mamma. Sarà proprio il capitano ad aiutarlo così il ragazzo intraprende un viaggio per risolvere il mistero della sua vera identità. Blu e Flippy – Amici per le pinne, il film d’animazione diretto da Mohammad Kheyrandish alla sua opera prima, ci mostra questo fantastico mondo sottomarino dove Blu e Flippy sono inseparabili. Si spalleggiano e giocano come due fratelli e nel momento di maggiore difficoltà uniscono le forze e non si arrendono. Sono felici e la loro spensieratezza diventa contagiosa anche per tutti gli abitanti degli abissi marini.

Blu e Flippy - Amici per le pinne film

Ritrovare sé stessi

Mentre cerca di ritrovare la madre Blu cerca anche sé stesso. L’unica nota stonata in Blu e Flippy – Amici per le pinne è proprio il ritrovamento di questa figura materna spiegato troppo velocemente. Nell’isola rossa, infatti, è racchiuso tutto il mistero: disegni di delfini e stelle e una simpatica vecchietta che fa le pozioni. Nonna Zan mantiene in vita l’isola rossa, le sue creature e la madre del piccolo Blu caduta come in una specie di coma. Per salvarla serve un antidoto rinchiuso in una conchiglia ed è impossibile accedervi senza trovarsi davanti l’ira di Octopus. Blu e Flippy riescono a sconfiggere il malvagio Octopus, Blu incontra finalmente la madre. “Mamma” è infatti l’unica parola che Blu riesce a dire sulla terraferma. L’amore per la madre è uno dei messaggi più belli del film, sia della sua mamma delfino che anche e soprattutto della madre di Blu.

Quello che rende Blu e Flippy – Amici per le pinne davvero interessante è che ancora una volta l’uso dell’animazione è il veicolo di un messaggio più ampio. Tutta la questione sulla sostenibilità e l’inquinamento del mare da parte dell’uomo e il modo in cui le creature marine cercano di combattere insieme. Ecco perché potrebbe piacere sia bambini che agli adulti perché ha anche un approccio rilevante e intelligente sul tema della natura. Sicuramente il messaggio che lascia è più cupo rispetto a qualsiasi altro film di animazione ma non lo fa in modo noioso anzi lascia intendere proprio ciò che vuole denunciare.

Spider-Man: Across the Spider-Verse, tutti gli Easter-Egg del film

Pensavate che Spider-Man: Un nuovo universo contenesse il maggior numero di Easter-Egg e riferimenti ai fumetti? Beh, l’attesissimo sequel del film d’animazione vincitore dell’Oscar, Spider-Man: Across the Spider-Verse, vi farà ricredere. Gli oltre 200 Uomini-Ragno presenti nell’acclamato sequel della storia di Miles Morales (Shamiek Moore) sono solo una piccola parte del numero quasi infinito di riferimenti al passato, al presente e al futuro dell’iconico personaggio. Ecco tutti gli Easter egg e i riferimenti alla storia dell’arrampica-muri che siamo riusciti a scovare in Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Il logo della Comics Code Authority

Come i fan di Spider-Man: Un nuovo universo avranno notato, il film originale si apre con un logo che è un chiaro punto di riferimento per gli appassionati di fumetti: quello della Comics Code Authority, l’organizzazione ormai scomparsa che ha funzionato come servizio di regolamentazione dei fumetti dal 1954 al 2011. Questo è stato un divertente cenno ai fumetti classici che hanno ovviamente ispirato Into the Spider-Verse e i suoi numerosi predecessori, e il logo compare nuovamente nei titoli di testa di Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Universo di Spider-Gwen (Terra 65)

Spider-Man: Across the Spider-Verse presenta una lunga sequenza introduttiva per aggiornare il pubblico sulle vicende di Gwen Stacy (Hailee Steinfeld) dopo gli eventi dell’ultimo film. Visivamente, l’estetica ad acquerello dell’universo di Gwen è praticamente identica a quella dei fumetti originali dell’artista Robbi Rodriguez. Gwen viene anche vista continuare brevemente la sua carriera come batterista della rock band The Mary Janes e vive ancora con il padre George Stacy (Shea Whigham), iperprotettivo ma affettuoso capitano di polizia.

La storia di Gwen con Peter Parker, alias Lizard

Spider-Man: Un nuovo universo ha toccato solo brevemente le origini di Spider-Gwen, in particolare la morte della versione del suo universo di Peter Parker. Across the Spider-Verse spiega ulteriormente cosa è successo all’ex migliore amico di Gwen, ed è ancora più tragico di quanto pensassimo. Si scopre che il Peter Parker di Terra 65 era vittima di un bullismo incessante, e uno dei suoi aguzzini era un certo Ned (un possibile riferimento a Ned Leeds, alias Hobgoblin, alias il migliore amico di Peter Parker nel MCU). Stufo di questo comportamento, Peter crea un siero per trasformarsi nella versione di questo universo di Lizard e attacca durante il ballo della sua scuola. Gwen combatte la bestia squamosa, senza rendersi conto che in realtà si tratta del suo migliore amico, e Peter purtroppo rimane ucciso.

J.K. Simmons riprende il suo ruolo iconico di J. Jonah Jameson

Spider-Man può assumere nomi diversi ed essere interpretato da attori diversi, ma quando si tratta del critico più severo della Testa di Ragnatela, solo un uomo nel multiverso può interpretarlo. Si tratta del premio Oscar J.K. Simmons, il quale torna nel franchise di Spider-Man come variante multipla di J. Jonah Jameson. Innanzitutto, appare su Terra 65 per discutere di come Spider-Woman sia una minaccia per la società. Poi, appare anche in forma di mattoncini nell’universo LEGO, utilizzando battute vocali tratte direttamente dalla trilogia originale di Sam Raimi. Infine, la voce di Jameson si sente ancora una volta alla fine del film, su Terra 42, dove introduce una famigerata organizzazione criminale chiamata “The Sinister Six Cartel”.

Yuri Watanabe

Quando il Capitano Stacy riceve una chiamata che segnala che un Avvoltoio italiano (Jorma Taccone) sta terrorizzando il museo d’arte locale, uno degli agenti sulla scena si chiama Yuri. Si tratta presumibilmente di Yuri Watanabe, un tenente di polizia presente regolarmente in diverse storie di Spider-Man. Watanabe è recentemente apparso come personaggio principale nel videogioco di Spider-Man, dove la sua posizione di agente di polizia è in conflitto con il suo desiderio di fare giustizia. Nei fumetti, Yuri adotta l’alter ego di Spettro, uno spietato vigilante molto più violento dell’amichevole Spider-Man di quartiere.

Avvoltoio del Rinascimento italiano

Gwen scopre subito che i suoi giorni nello Spider-Verse non sono finiti, perché una strana variante dell’Avvoltoio, uno dei più vecchi nemici di Spidey, sta causando problemi su Terra 65. Questa versione di Adrian Toomes proviene da una dimensione bloccata nel Rinascimento italiano, con il cattivo che usa armi che sembrano essere state pensate da Leonardo da Vinci. Non è la prima volta che un Avvoltoio spunta in un universo che non è il suo, come abbiamo visto con l’Avvoltoio del MCU (Michael Keaton) di Spider-Man: Homecoming che finisce accidentalmente nello stesso universo di Morbius.

I soprannomi di Spider-Man 2099

Quando Spider-Man 2099 (Oscar Isaac) arriva per aiutare a curare l’Avvoltoio, Gwen pensa al suo nome da supereroe. Tra i nomi ipotizzati, uno è Pantera Blu, un ovvio cenno alla ben più popolare Pantera Nera dei fumetti Marvel. Un altro è Nacho Libre, che fa riferimento all’omonimo film cult sul luchador interpretato da Jack Black.

Jessica Drew, alias Spider-Woman

Quando Spider-Man 2099 chiama i rinforzi, finalmente si assiste alla prima apparizione sul grande schermo di Jessica Drew (Issa Rae), nota anche come Spider-Woman. Nei fumetti, nonostante il suo nome, Jessica Drew è un personaggio che non ha alcuna relazione con Peter Parker o altri Spider-People. Ha invece legami con organizzazioni comuni dell’Universo Marvel, come lo S.H.I.E.L.D. e lo S.W.O.R.D. Nonostante la sua mancanza di legami con Spidey nei fumetti, ha ancora molti dei suoi stessi poteri, oltre a una moto elegante che le piace usare più delle ragnatele. Questa versione di Drew combatte anche il crimine mentre è incinta, il che la rende una super mamma formidabile.

Spider-Man 2099 fa riferimento agli eventi di “Spider-Man: No Way Home”.

benedict cumberbatchMentre racconta di quanto il multiverso sia ormai distrutto, Spider-Man 2099 fa il primo di molti riferimenti al MCU. Egli afferma che Gwen e Jessica non dovrebbero “fargli iniziare a parlare di Doctor Strange e di quel piccolo nerd sulla Terra 199999”. Un chiaro riferimento agli eventi di Spider-Man: No Way Home, in cui Peter Parker (Tom Holland) e Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) del MCU hanno accidentalmente evocato gli eroi e i cattivi degli altri film di Spider-Man.

Hammerspace

Spider-Man: Un nuovo universoSpider-Man 2099 menziona anche il concetto di hammerspace, seguito da una breve definizione di cosa sia l’idea sullo schermo. Essenzialmente, spiega che i personaggi, soprattutto dei cartoni animati, dispongono di un’area di archiviazione extra-temporale, l’hammerspace. Non solo l’Avvoltoio rinascimentale ha l’hammerspace, ma abbiamo anche visto il concetto utilizzato da Spider-Pork in Spider-Man: Un nuovo universo.

Ganke non è “il tipo sulla sedia” di Miles

Spider-Man: No Way HomeDopo aver combattuto con un “cattivo della settimana” chiamato La Macchia (Jason Schwartzman), Miles torna a casa e vede che il suo compagno di stanza, Ganke, sta giocando ai videogiochi. Chiede a Ganke se può chiamare rapidamente la polizia per dire che Macchia è stato catturato, ma Ganke non vuole farlo, dicendo di non essere il “tizio sulla sedia” di Miles. Questo è il classico titolo che Ned Leeds (Jacob Batalon) porta con orgoglio nel MCU, aiutando da lontano il Peter Parker di Tom Holland.

Ganke gioca a “Spider-Man” della PS4

A proposito di Ganke che gioca ai videogiochi, il gioco in particolare a cui sta giocando è uno dei tanti riferimenti alla storia di Spider-Man nei videogiochi. Sebbene sia sfocato e modificato per adattarsi allo stile caratteristico di Across the Spider-Verse, non ci si può sbagliare: il gioco a cui Ganke sta giocando è Spider-Man del 2018 di Insomniac e PlayStation Studios. Un cenno interessante, soprattutto se si considera che Ganke appare come personaggio nel seguito del gioco, Spider-Man: Miles Morales.

Le origini della Macchia

The-Spot Spider-Man: Across the Spider-VerseLa Macchia è un affascinante cattivo principale per la trilogia di Spider-Verse, e questo è dovuto in parte alle sue origini. Sebbene Miles non riconosca lo strano individuo, La Macchia (il cui vero nome è Jonathan Ohnn) racconta la sua storia. Essendo un dipendente di alto livello dell’Alchemex, Ohnn ha portato il ragno che ha morso Miles nel loro universo mentre testava il collisore di Kingpin (Liev Schreiber) e Olvia Octavius (Kathryn Hahn) del primo film. Ohnn è stato anche colpito in faccia da un bagel mentre Miles e Peter B. Parker (Jake Johnson) stavano scappando dalla struttura dell’Alchemex, ed era lì quando gli Spider-Men hanno fatto esplodere il collisore. L’esplosione ha sfigurato Ohnn e gli ha dato la capacità di creare buchi nella realtà verso altre dimensioni, dando ufficialmente inizio alla ricerca vendicativa de La Macchia.

La macchia incontra i LEGO e… Mrs. Chen?

Poco dopo aver combattuto contro la sua acerrima nemesi, La Macchia mette alla prova le sue capacità di esplorare la realtà vedendo dove lo conducono le sue macchie. Il primo universo che visita ricorda la prima apparizione di Spider-Man nei fumetti Amazing Fantasy. Il secondo mondo in cui entra è quello fatto interamente di LEGO, con un riferimento al giocattolo molto appropriato dato che i produttori di Spider-Verse, Phil Lord e Chris Miller, hanno entrambi lavorato al franchise di The LEGO Movie. La terza dimensione visitata da La Macchia è la più sorprendente, con il cattivo che si trova faccia a faccia con la signora Chen (Peggy Lu) nel suo negozio dai film di Venom.

Armadillo

Quando cerca di tornare a casa in fretta per la festa di promozione del padre, Miles deve prendere la metropolitana per arrivare in tempo con le torte che ha comprato. Sulla metro, si imbatte in un altro “cattivo della settimana”, Armadillo. Chiamato Antonio Rodriguez nei fumetti, l’Armadillo è spesso trattato come un personaggio scherzoso, ma la spessa pelle da cui prende il nome lo rende una minaccia formidabile. Non è questo il caso di Spider-Man: Across the Spider-Verse, in cui Miles lo colpisce rapidamente con un’esplosione di Venom e prosegue la sua giornata.

Gwen sa cosa succede alle altre Gwen Stacy

Spider-Man-Across-the-Spider-Verse-miles-morales-gwen-stacyGwen e Miles sono entrambi entusiasti di riunirsi, ma non tutte le notizie sulle avventure multiversali di Gwen sono altrettanto positive. Nei suoi viaggi degli ultimi mesi, Gwen ha imparato di persona che le altre versioni di lei si innamorano quasi sempre di Spider-Man, e questa storia d’amore ha sempre un finale tragico. È un’affermazione vera, perché le Gwen degli universi alternativi sono state spesso uccise, di solito da una versione di Green Goblin. Detto questo, nessuna di loro aveva i superpoteri di Spider-Gwen.

Mumbatan (Terra 50101)

Per la prima volta nella sua vita, Miles entra in universi diversi dal suo e il primo posto in cui si reca è Terra 50101, che è la casa di Pavitr Prabhakar (Karan Soni). Pavitr è la versione di Spider-Man di questo universo e risiede nella città di Mumbatan, una combinazione di Mumbai e Manhattan. Qui Pavitr difende la sua città da ogni sorta di crimine, ma nemmeno lui è preparato alla minaccia rappresentata dalla Macchia.

Spider-punk

Ha perfettamente senso che Spider-Gwen diventi amica di Hobie Brown (Daniel Kaluuya), che preferisce farsi chiamare Spider-Punk. Originario della Terra 138, Spider-Punk è un ribelle dal cuore gentile che ha seri problemi a confrontarsi con l’autorità, soprattutto dopo aver spodestato il presidente Norman Osborn nei fumetti. Onestamente è un po’ curioso il motivo per cui abbia accettato di unirsi alla task force di 2099, per non parlare di come sia stato invitato, ma si rivela un alleato incredibilmente prezioso per Miles.

Nueva York (Terra 928)

Il nome di Spider-Man 2099 non deriva dal fatto che si trovi su Terra 2099, poiché la dimensione da cui proviene è in realtà Terra 928. L’anno da cui proviene Miguel O’Hara è il 2099, essendo il residente della versione futuristica della Grande Mela chiamata Nueva York. La tecnologia incredibilmente avanzata dell’universo spiega il brillante intelletto di O’Hara e lo rende il luogo perfetto per la task force interdimensionale di Spider-Man 2099.

Scarlet Spider

Già ad aprile era stato riferito che Andy Samberg avrebbe avuto un ruolo in Spider-Man: Across the Spider-Verse, il che è stato confermato dalla sua apparizione come voce fuori campo di Ben Reilly, alias Scarlett Spider. Il personaggio dei fumetti preferito dai fan è un clone di Peter Parker ed è noto per il suo punto di vista esistenziale sulla vita. È stato creato dal cattivo noto come lo Sciacallo, ma alla fine è andato contro il desiderio del suo creatore di distruggere Spider-Man ed è diventato lui stesso un combattente del crimine. L’interpretazione di Samberg del personaggio è chiaramente una presa in giro dell’indole angosciosa del personaggio, che passa la maggior parte del tempo a esternare i suoi monologhi interiori.

I prigionieri della task force di Spidey

kraven the hunter spider-manL’Avvoltoio del Rinascimento italiano non è il primo cattivo che ha infranto le regole dello Spider-Verse. C’è un’intera prigione piena di cattivi che si sono ritrovati nell’universo sbagliato. Sono quasi troppi i cattivi diversi da contare, tra cui diverse varianti del Dottor Octopus, alcune versioni di Rhino e persino un Kraven. Siamo sicuri di averne perso qualcuno, ma c’è un prigioniero in particolare che è impossibile non notare.

Donald Glover debutta come Prowler nel MCU

Donald GloverDonald Glover ha fatto la sua breve introduzione nel MCU con il ruolo di Aaron Davis in Spider-Man: Homecoming. Nel film live-action viene ritratto come un ladro mediocre, ma i fan dei fumetti e di Spider-Man: Un nuovo universo sanno già che il personaggio è destinato a diventare Prowler. Davis menziona persino di avere un nipote in Homecoming, indicando che Miles Morales esiste nel MCU e che un giorno potrebbe apparire. Tuttavia, non abbiamo sentito o visto l’incarnazione di Glover dal 2017… fino ad ora. Nella prigione di Nueva York c’è l’Aaron Davis di Donald Glover, che ora è vestito da Prowler. Speriamo di vederlo utilizzare quell’equipaggiamento un giorno in un successivo progetto del MCU.

Lo Spider-Man della Playstation fa un cameo

Anche la versione dell’Uomo Ragno del videogioco per PlayStation, nella sezione della prigione della base. Se si guarda attentamente nella parte dell’atrio della base, lo si può vedere affiancato dalla versione PlayStation di Miles Morales. Ha anche una brevissima battuta nel film, interpretata sempre da Yuri Lowenthal, che dà la voce a Spidey nel gioco e che tornerà per l’attesissimo capitolo successivo, Spider-Man 2 su PS5.

Spider-Man 2099 sta costruendo una nuova tuta

Quando Miles incontra per la prima volta Spider-Man 2099, sullo sfondo appare quella che sembra essere una tuta ragno bianca in costruzione. Potrebbe essere la nuova tuta 2099 dei fumetti, che originariamente aveva ricevuto da Peter Parker stesso dopo aver deciso di ritirarsi. Ovviamente, non l’ha fatto e ha indossato questa nuova tuta ancora più avanzata per combattere il crimine futuristico.

May “Mayday” Parker

MayDay ParkerDa quando si è riconciliato con la Mary Jane del suo universo (Zoë Kravitz), Peter B. Parker è ora l’orgoglioso padre di una bambina vivace, che lui e Mary Jane hanno chiamato come la sua defunta zia, May. Soprannominata Mayday, la bambina non vede l’ora di fare il giro del mondo e di mettere alla prova i suoi poteri. Mayday ha anche una storia nei fumetti: crescendo diventerà Spider-Girl per combattere il crimine come suo padre.

Eventi canonici

Spider-Man: Across the Spider-VerseLa missione più sacra della task force del 2099 è quella di preservare gli “eventi canonici”, ovvero gli eventi chiave che devono accadere nella vita di un determinato personaggio Ragno. Esempi di questi eventi sono la morte di uno zio e il legame con un simbionte. Anche la morte di un capitano di polizia è un evento canonico, che rappresenta un grosso problema per i padri di Miles e Gwen.

Andrew Garfield e Tobey Maguire fanno la loro apparizione (più o meno)

Tobey Maguire Andrew Garfield Spider-Man No Way Home MCULa troupe dietro i film dello Spider-Verse ha sempre espresso l’interesse di portare gli Spider-Men in carne e ossa nei loro film. Questo accade in Across the Spider-Verse? Più o meno. Sebbene Tom Holland non appaia, vediamo brevi scene della trilogia di Sam Raimi e dei film di The Amazing Spider-Man, entrambi caratterizzati dalla presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Gli Spider-Man dei cartoni animati

Spider-Man cartoni animatiNon solo i film live-action e i videogiochi vengono rappresentati, ma anche i cartoni animati trovano spazio nel film. Proprio nel momento in cui Miles inizia la sua grande fuga, vediamo apparire lo Spidey di The Spectacular Spider-Man, uno dei preferiti dei fan, ancora una volta doppiato da Josh Keaton. Si intravede anche lo Spidey del cartone animato degli anni ’60, con cui Spider-Man 2099 litiga nella scena dei titoli di coda di Spider-Man: Un nuovo universo. Sullo sfondo si vede anche lo Spidey di Spider-Man: Unlimited.

Alfred Molina si ferma a salutare Peter

Alfred-Molina-Doctor-OctopusL’ultimo grande cameo è stata una breve battuta vocale di Alfred Molina, proveniente dalla sua prima apparizione nel MCU in Spider-Man: No Way Home. Quando Miles sta scappando dagli Spider-People, attraversa una struttura di addestramento piena di sagome dei più famosi cattivi di Spider-Man. Uno di questi cattivi è il Dottor Octopus, che pronuncia la frase “Ciao Peter” proprio come il personaggio di Molina nel film di successo.

La banda dei Sinistri Sei

Sinistri sei Spider-ManLa squadra di cattivi più famosa di Spider-Man potrebbe finalmente arrivare nel terzo film della trilogia, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse. Secondo un rapporto radiofonico di J.K. Simmons, la Banda dei Sinistri Sei è al comando su Terra 42 – l’universo che non ha un Uomo Ragno e ha invece una variante malvagia di Miles come Prowler. Non si sa quali siano i cattivi che compongono i Sinistri Sei in questo universo, ma sicuramente ci saranno alcuni dei più grandi nemici di Spidey dopo il cliffhanger finale.

Spider-Gwen forma una nuova task force

Spider-Man: Across the Spider-VerseSapendo che il suo migliore amico è nei guai, Gwen ha formato una nuova squadra di Spider-Friends, dato che Spider-Man 2099 e il suo esercito non possono aiutarla. Questa nuova squadra è composta da Spider-Gwen, Peter B. Parker, Mayday Parker, Spider-Punk e Spider-Man India. Sono presenti anche gli amici di Gwen del primo film, tra cui Peni Parker (Kimiko Glenn) con un nuovo mech, Spider-Man Noir (Nicolas Cage) e Spider-Pork (John Mulaney). Tutti pronti a salvare il loro amico da una versione malvagia di se stesso.

“Cough!” nei titoli di testa di Across The Spider-Verse

Gli spettatori più attenti noteranno un colpo di tosse abbinato alla scritta “cough!” all’inizio dei titoli di testa di Spider-Man: Across the Spider-Verse. Come rivelato nell’aprile del 2023, è lo sceneggiatore/produttore Chris Miller a tossire, qualcosa che aveva già fatto durante il missaggio audio di 21 Jump St. di Phil Lord e Miller, è che è stata aggiunta a quasi tutti i film che hanno fatto da allora come gag ricorrente. Tuttavia, lo spunto visivo sembra essere una novità inserita appositamente per Across the Spider-Verse.

“Facciamo le cose in modo diverso” (la storia di Spider-Gwen)

In Spider-Man: Un nuovo universo, ogni nuova versione dell’Uomo Ragno è stata introdotta con una narrazione personale delle origini che iniziava con la frase “Facciamolo per l’ultima volta”. Tuttavia, Spider-Man: Across the Spider-Verse cambia marcia con un’immersione più profonda nel passato e nel presente di Spider-Gwen tramite l’incipit: “Facciamo le cose in modo diverso”.

Bandiera trans e schema di colori di Spider-Gwen

Nella stanza di Gwen su Terra-65 è presente la bandiera trans con la scritta “Protect Trans Kids”. In combinazione agli schemi di colori simili del mondo di Gwen, alcuni sono giunti a credere che Spider-Man: Across the Spider-Verse stia alludendo al fatto che Spider-Gwen stessa potrebbe essere trans. Anche se non è stato confermato, è stato almeno confermato che supporta la comunità.

“Credo sia un Banksy” (Post-Malone)

Nello Spider-Verse, un passante commenta un lampione deformato dal multiverso: “Penso che sia un Banksy”, riferendosi all’opera dell’iconico artista di strada. Questa è in realtà una battuta del rapper Post Malone, che si sente di nuovo in Spider-Man: Across the Spider-Verse dopo la battaglia con l’Avvoltoio Da Vinci al Guggenheim Art Museum, che ha luogo nella Terra-65 di Spider-Gwen.

Riferimento segreto a Tom Holland Spider-Man nella stanza di Miles Morales

Nella stanza di Miles e Ganke è presente anche un poster della leggenda del calcio sudcoreano Heung-min Son. Nella vita reale, Son è un eroe personale dell’attore Tom Holland, quindi l’aggiunta del poster è stata probabilmente voluta, dato che Son è anche un grande fan di Spider-Man. A quanto pare, anche Ganke è un fan di Son.

“Il palmo della mia mano” (Doctor Octopus)

Quando si rende conto della sua vera capacità di viaggiare nel multiverso, La Macchia afferma di avere “il potere del multiverso nel palmo della mano”. Una citazione molto simile a quella del Dottor Octopus e del suo reattore a fusione in Spider-Man 2: “Il potere del sole nel palmo della mia mano”.

Riferimento a Everything Everywhere All At Once (Bagel)

Quando La Macchia torna al suo appartamento per costruire un super collisore in miniatura, sul tetto si vede un cartellone pubblicitario con un bagel gigante. Non solo è un riferimento al fatto che la Macchia è stata colpita in testa da un bagel in Spider-Man: Un nuovo universo, ma il cartellone dice “All Of It Always All Over The Place”, un esilarante riferimento al film premio Oscar sul multiverso Everything Everywhere All At Once, in cui il bagel è un simbolo centrale.

La banca di risparmio di Williamsburgh

Proprio come le versioni di Spider-Man di Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland, Miles Morales rivela qual è il suo nascondiglio segreto, un posto dove stare da solo e allontanarsi dai suoi problemi. Per Miles è il Williamsburgh Bank Building di Brooklyn, mentre lo Spider-Man di Tobey Maguire ha il Chrysler Building, Garfield preferisce l’Empire State Building e il Peter Parker di Holland il tetto della Midtown School of Science and Technology.

Il contesto fumettistico dello Spider-Verse

Proprio come Spider-Man: Un nuovo universo, che presentava ogni eroe dello Spider-Verse con una copertina a fumetti dedicata, le copertine vengono utilizzate per suddividere Spider-Man: Across the Spider-Verse in diversi capitoli. In questo modo, si intende rispecchiare i numeri di una serie di fumetti, un espediente molto interessante e incredibilmente unico per il sequel animato del supereroe.

“Ti amiamo e ti accettiamo” – I genitori di Miles Morales

Durante la narrazione di Miles che presenta se stesso e ciò che sta facendo da Spider-Man: Un nuovo universo, immagina uno scenario in cui dice ai suoi genitori che è Spider-Man, credendo che in qualche altro universo potrebbero accettare la sua doppia identità. Nei fumetti, i genitori di Miles sanno che è l’Uomo Ragno, ma rivelarglielo è stata una passeggiata e ha portato ad alcuni scontri familiari piuttosto significativi. Allo stesso modo, anche la madre di Miles nell’universo del gioco Insomniac conosce il suo segreto.

Diramazioni del multiverso del MCU

Nel quartier generale della Spider Society, Spider-Man 2099 rivela la composizione del multiverso e l’ologramma che viene mostrato presenta una linea temporale blu incandescente con realtà ramificate, proprio come è stato mostrato in precedenza nel MCU. Vista per la prima volta nella serie Loki della Marvel, la linea temporale multiversale è presente anche in Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

La Ragnatela della Vita e del Destino proviene dai fumetti dello Spider-Verse

All’interno del multiverso stesso, Spider-Man 2099 mostra a Miles la Grande Ragnatela della Vita e del Destino, lo Spider-Verse intrecciato che contiene tutte le versioni dell’Uomo Ragno nei suoi nodi. Questo concetto multiversale proviene direttamente dai fumetti Marvel originali, ed è molto bello che la Ragnatela in Spider-Man: Across the Spider-Verse presenti varie pagine di fumetti e scene tratte da ogni tipo di storia di Spider-Man preesistente.

Meme di Spider-Man che punta il dito

Quando Miles decide di fuggire dalla Spider-Society per tornare a casa e salvare suo padre, Spider-Man 2099 ordina a tutti gli Uomini Ragno di dargli la caccia, in modo che non possa interrompere quello che dovrebbe essere un evento canonico. Tuttavia, l’ordine di 2099 di fermare l’Uomo Ragno non è abbastanza chiaro, tanto che tutti i Ragni replicano l’iconico meme degli Spider-Man che si puntano il dito contro, chiedendo se l’altro Uomo Ragno è quello di cui parla 2099.

Peter Parker di Terra 65 è doppiato da Jack Quaid di The Boys

Doppiato da Jack Quaid, il Peter Parker di Terra-65 compare durante i flashback delle origini di Spider-Gwen. Nell’universo di Spider-Gwen, Peter era segretamente Lizard, ucciso in battaglia perché Gwen non sapeva chi fosse veramente il mostro, il che rispecchia le origini di Gwen nei fumetti. Questo ha creato una frattura tra Gwen e suo padre, il Capitano Stacy, che alla fine viene risanata in Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Cameo dello Spider-Man di Metro Boomin

Uno dei membri della Spider Society è il “Metro Spider-Man”, una versione dell’Uomo Ragno doppiata e somigliante al produttore discografico Metro Boomin, che ha prodotto la colonna sonora di Spider-Man: Across the Spider-Verse. È stato anche il Ragno che ha detto erroneamente a Miles che non c’era nessun posto dove scappare (quando invece c’era).

Il nuovo Spider-Bot di Peni Parker riprende i fumetti

Dopo essere stata un personaggio importante dello Spider-Verse in Spider-Man: Un nuovo universo, Peni Parker (Kimiko Glenn) fa un paio di apparizioni anche nel sequel. Ha anche un nuovo Spider-Bot che assomiglia esattamente alla versione di SP//dr vista nei fumetti Marvel originali.

Spider-Cat

Inseguendo Miles Morales con il resto della Spider Society, uno Spider-Cat attacca Miles sparando ragnatele come palle di pelo. Sebbene si tratti probabilmente dello Spider-Cat di Terra-999 dei fumetti originali, potrebbe anche essere lo Spider-Cat mascherato presente nel gioco Spider-Man: Miles Morales di Insomniac. Tuttavia, forse si tratta di un omaggio a entrambi.

Spider-Rex

Come se la sua giornata non potesse diventare ancora più strana, Miles viene attaccato da Spider-Rex, alias Pter Ptarker. Pterodattilo trasformato in T.Rex ragnateloso da una cometa radioattiva ricoperta di ragni, Spider-Rex è apparso per la prima volta nella serie antologica Edge of Spider-Verse del 2022. In quanto tale, Spider-Rex è apparentemente il membro più recente della Spider Society.

Spider-Man ’67

Primo eroe ragno reclutato da Spider-Man 2099 alla fine di Spider-Man: Un nuovo universo, questo Spider-Man proviene dal cartone animato del 1967, doppiato da Jorma Taccone di The Lonely Island.

Cyborg Spider-Woman

Un impressionante cyborg con poteri ragneschi, questa Donna Ragno è presente più volte ed è anche la “build-a-figure” Marvel Legends di Hasbro.

Spider-Mobile

La versione antropomorfa della Spider-Mobile di Peter Parker è un membro della Spider Society.

Bag-Man

Un Uomo Ragno che ha perso il suo costume e si è dovuto accontentare di un costume extra dei Fantastici Quattro e di una maschera da sacchetto di carta.

Sun Spider

Spider-Woman più recente che ha fatto il suo debutto nei fumetti nel 2019, Sun Spider di Charlotte Webber fa la sua apparizione, doppiata da Danielle Perez.

Spider-Man giapponese

Takuya Yamashiro proviene dalla serie televisiva Spider-Man del 1978 andata in onda in Giappone, con origini e storia che si discostano dai fumetti originali.

Black Suit Spider-Man

Si vede uno Spider-Man vestito di nero, anche se non è chiaro se si tratti di un costume da simbionte o meno.

Big-Time Spider-Man

Simile a una tuta del franchise Tron della Disney, Spider-Man indossa la sua tuta “Big Time” dei fumetti.

Werewolf Spider-Man

È presente uno Spider-Man mannaro, che potrebbe essere un riferimento al gioco mobile Spider-Man Unlimited.

Armored Spider-Man

È presente uno Spider-Man che indossa la sua classica armatura argentata dei fumetti.

Spider-Armor MK III

La tuta aggiornata rossa e nera di Spider-Man è presente anche in Spider-Man: Across the Spider-Verse, mentre Miles viene portato da Spider-Man 2099.

Superior Spider-Man

Una versione antieroe dell’Uomo Ragno dei fumetti con la mente del Dottor Octopus.

Spider-Cop

Presente per dirigere il traffico alla Spider Society, Spider-Cop era una gag di PS4 Spider-Man che è diventata una variante nei fumetti.

Civil War Iron Spider (fumetti)

È possibile vedere una versione dell’Uomo Ragno della Civil War dei fumetti, completa della sua tuta originale Iron Spider.

Spider-Man canadese

Con indosso una pelliccia rossa e bianca, questo Spider-Man brandisce anche una mazza da hockey.

Manga Spider-Man

Spider-Man Manga ha debuttato nel “New Mangaverse” della Marvel nel 2022, dopo essere stato addestrato dal suo sensei/zio con il Clan dei Ninja Ragno.

Spinneret e Spiderling

Introdotti nel fumetto Secret Wars del 2015, lo Spinneret di Mary Jane Watson e lo Spiderling di Annie May provengono da una linea temporale in cui Peter e MJ sono rimasti sposati.

Lady Spider

Lady Spider fa la sua apparizione, proveniente da un universo steampunk e apparsa per la prima volta nel fumetto Spider-Verse del 2015.

Spider-Monkey

Spider-Monkey appare brevemente nel film ed è una variante proveniente dalla miniserie Marvel Apes del 2008 in cui tutti gli eroi Marvel erano primati.

Future Foundation

L’Uomo Ragno della Future Foundation appare con un costume bianco quando Peter Parker si unisce alla squadra formata da Reed Richards.

Spider-Terapeuta

Durante l’inseguimento per fermare Miles, un gruppo di Ragni si schianta contro l’ufficio di uno Spider-Terapeuta, che riesce a entrare in empatia con i suoi pazienti.

Web-Slinger e Spider-Horse

Spider-Horse (chiamato anche Widow) è un cavallo che è stato morso dallo stesso ragno radioattivo del suo cavaliere, il Web-Slinger. Come tale, i due condividono un’esilarante connessione telepatica.

Doppelganger Spider-Man

Creato dalla controparte malvagia di Adam Warlock, Magus, Doppleganger è la versione multiarmata e con le zanne dell’Uomo Ragno.

Flash Thompson’s Captain Spider

Spider-Man Homecoming - Flash ThompsonCapitan Spider proviene da una realtà in cui Flash è stato morso dal ragno radioattivo al posto di Peter Parker.

Spyder-Knight

Lo Spyder-Knight proviene da una realtà medievale ed è apparso per la prima volta nello show Ultimate Spider-Man di Disney XD.

Chibi Spider-Man

Spider-Man: Across the Spider-Verse include anche uno Spider-Man in stile Chibi, simile a quello del dialogo interiore di Peter Parker nella serie Ultimate Spider-Man.

Spidercide

Come Ben Reilly e Kaine, Spidercide è un’altra variante clone dell’Uomo Ragno di Peter Parker creata da Miles Warren.

Tommaso Ragno: 10 cose che non sai sull’attore

Tommaso Ragno: 10 cose che non sai sull’attore

Tra gli attori più richiesti del momento, Tommaso Ragno è dotato di un talento camaleontico, che gli permette di interpretare con grande naturalezza personaggio sempre diversi tra loro per torni, provenienze ed obiettivi. È così che negli ultimi anni è passato dal partecipare ad importanti drammi d’autore ad acclamate commedie, senza dimenticare la televisione, il teatro e la radio. Ragno, insomma, si afferma sempre più come uno degli attori più completi attualmente in attività.

Dopo aver letto l’intervista rilasciata a Cinefilos.it, ecco 10 cose che forse non sai di Tommaso Ragno.

Tommaso Ragno: i suoi film, le serie TV e gli audiolibri

1. Ha recitato in celebri film. Ragno debutta al cinema nel 1997 con Tutti già per terra. In seguito ha recitato in film come Chimera (2001), Il consiglio d’Egitto (2002), Anche libero va bene (2005), L’uomo privato (2007), Médéè miracle (2007), con Isabelle Huppert, La passione (2010), Io e te (2012), La nostra terra (2014), Un ragazzo d’oro (2014), La pazza gioia (2016), I peggiori (2016), Riccardo va all’inferno (2016), Hotel Gagarin (2017), Lazzaro felice (2018), Il cattivo poeta (2020), con Sergio Castellitto, Tre piani (2021), Security (2021) e Una relazione (2021). Il 2022 è stato un anno d’oro per lui, che ha recitato in ben sei film: Vetro, Nostalgia con Pierfrancesco Favino, Ti mangio il cuore, Siccità con Valerio Mastandrea, Rapiniamo il duce e My Soul Summer.

2. Ha preso parte a diversi prodotti televisivi. Oltre al cinema, Ragno si è dedicato molto anche alla televisione, interpretando vari ruoli in diverse fiction, come Elisa di Rivombrosa 2 (2005) e Le tre rose di Eva 3 (2015) e imponendosi come protagonista nelle serie Distretto di Polizia-11 (2001-2012) e Il tredicesimo apostolo (2012-2014). Ha poi recitato nelle serie 1992 (2015), La porta rossa (2017 – in corso), 1993 (2017), Baby (2018-2020), Il miracolo (2018), Fargo (2020), Luna Park (2021) e Monterossi (2022).

3. Ha lavorato per la radio e ha registrato diversi audiolibri. Nel corso della sua carriera Ragno ha avuto modo di lavorare anche con la sola voce, svolgendo letture per Radio 3 di opere come Il ritratto di Dorian Gray, Dracula, Frankenstein e Addio alle armi. Ha poi registrato gli audiolibri Il nome della rosa, Il pendolo di Foucault, Oliver Twist, Il profumo e Vita e destino.

Tommaso-ragno-Siccità

Tommaso Ragno in Nostalgia

4. Ha costruito attentamente il suo personaggio. Nel film Nostalgia di Mario Martone, Ragno interpreta il malavitoso Oreste. Per prepararsi a questo personaggio, che viene prima soltanto evocato dagli altri protagonisti della storia, l’attore ha raccontato di essersi servito delle cose che si dicono di lui per potersi formare una propria idea riguardo quest’uomo. Lo ha poi costruito come fosse il personaggio di una tragedia greca, con il passato che ancora lo tormenta nel presente. Inoltre, l’attore ha lavorato molto sulla fisicità più che sulla parola, così da rendere ulteriormente chiara la natura fisica e aggressiva di Oreste.

Tommaso Ragno in Siccità

5. Ha avuto un ruolo comico. Nel film corale Siccità, di Paolo Virzì, Ragno interpreta Alfredo, un ex attore fattosi influencer che ha sviluppato una dipendenza dai social. Con questo ruolo l’attore ha avuto l’occasione di confrontarsi con toni comici anche al cinema, prendendo spunto da quegli influencer che in tempo di lockdown hanno abusato dei social per promuovere la propria immagine, un po’ come fa il suo Alfredo.

Tommaso Ragno in Fargo

6. Ha avuto un ruolo nella serie statunitense. Nella quarta stagione di Fargo, la serie antologica ispirata al film omonimo dei fratelli Coen, l’attore ha interpretato il ruolo di Donatello Fadda,  un gangster italiano che si contende il potere nella Kansas City degli anni Cinquanta con la banda di afroamericani capeggiata da Chris Rock. Per il ruolo, anche in questo caso, Ragno ha raccontato di aver costruito il personaggio a partire dalla sua gestualità e fisicità, lasciandosi poi guidare ampiamente dalla sceneggiatura, da lui giudicata perfetta.

7. Ha recitato sia in italiano che in inglese. Sul set di Fargo l’attore si è trovato a dover recitare sia in italiano che in inglese, una possibilità che gli ha permesso di calarsi ulteriormente nel contesto che lo circondava, potendo quasi dar vita a due personaggi diversi e a specifiche loro caratterizzazioni in base alla lingua parlata. Per Ragno, infatti, il bilinguismo del suo personaggio è stato fondamentale per poter dare un’ulteriore connotazione fisica alla propria recitazione.

Tommaso-ragno-fargo

Tommaso Ragno: ha una moglie?

8. Non è sposato. Ragno non è solito condividere troppe informazioni sulla sua vita privata, rifuggendo dalla sindrome del pavone a cui troppe celebrità cedono. Di lui si sa però che da diversi anni ha una relazione con l’attrice Iaia Forte, nota per la sua partecipazione a film come La grande bellezza, Il giovane favoloso e Qui rido io. I due però si impegnano affinché il loro rapporto rimanga al di fuori dei riflettori tipici del loro mestiere. L’attore ha poi un figlio, di nome Domenico.

 Tommaso Ragno è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 10,6 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato cinquencento post, tutti relativi alle sue attività come attore, per prodotti cinematografici, televisivi o teatrali. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti o di altre attività a cui ha preso parte. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Tommaso Ragno: età e altezza dell’attore

10. Tommaso Ragno è nato a Vieste, in provincia di Foggia, il 1° giugno del 1967. L’attore è alto complessivamente 1,80 metri.

Fonti: IMDb, Instagram

Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, la conferenza stampa con The Jackal

Nella cornice colorata del Cinema Barberini, dopo la proiezione dei primi due episodi di Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, serie prodotta e ideata dai The Jackal con Mad Entertainment, e in collaborazione con Amazon Prime Video, abbiamo incontrato in conferenza stampa il gruppo comico partenopeo – Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora Leone, Ciro Priello – con la protagonista Martina Tinnirello e il regista Francesco Ebbasta. Il cast è approdato a Roma per presentare la prima serie comedy dei The Jackal che, come dimostra l’anteprima dei primi due episodi, ha un animo vivace e pieno di estro. I The Jackal, arrivati con quel loro sorriso bonaccione illuminando l’intera sala 4, prima di condividere il piccolo schermo come colleghi, sono amici da una vita. Veri e sinceri. E il loro legame, come in tutti gli altri medium nei quali abbiamo ritrovato i loro volti – a partire dalle web series – è sempre stato la loro carta vincente, ed è la chiave di volta anche di Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget.

Per il loro debutto in piattaforma, che ricordiamo sarà su Amazon Prime Video l’8 giugno, il titolo della serie è alquanto curioso e particolare e suscita, inevitabilmente, molto interesse. È Ciro Priello, componente del gruppo, a spiegare subito come è nato questo nome: “Non avevamo idea di come chiamare la serie. Un giorno arrivò Aurora (Leone, ndr) sul set e ci propose di chiamarla Pesci piccoli come metafora del fatto che siamo una piccola agenzia in un mare di agenzie più grandi. La motivazione ci è piaciuta e il titolo è stato dato. Noi poi abbiamo fatto altri lavori in passato, però per definizione questa è la prima serie comedy che va su una piattaforma streaming, che è Amazon Prime.” “A differenza dei nostri altri progetti, questa è la prima volta che i The Jackal, come azienda, producono una serie. Non ci siamo solo noi come volti, ma tutta la squadra costituita da venti persone”, conclude Gianluca Fru, altro cuore del gruppo.

Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget: un gruppo che si conosce

Il segreto del loro successo, e dunque anche della serie stessa, va perciò ricondotto alla loro forte e duratura amicizia, che per questo progetto è stata il vero grande motore. A far funzionare la nuova macchina seriale di Pesci piccoli.- Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è soprattutto il fatto che i The Jackal non hanno filtri l’uno con l’altro. “Ci vediamo talmente tanto, e tutti i giorni, che quello che ci diciamo tutto quotidianamente. Sul set siamo sempre stati molto trasparenti, e non ci sono stati particolari disaccordi. Le visioni che abbiamo, anche discordanti, le viviamo tutti i giorni. La serie l’abbiamo affrontata con grande emozione, perché per noi è un progetto molto importante, ma rimanendo quelli di sempre”, dice Fabio Balsamo, una delle figure più caratteristiche dei The Jackal. “La nostra fortuna è che parliamo sempre di tutto, anche delle cose che ci piacciono meno. Credo che sia la nostra più grande forza”, conclude Ciro Priello.

Essendo un gruppo così consolidato, l’interazione lavorativa con coloro che non ne fanno parte poteva perciò essere un rischio o un problema. Eppure per il regista Francesco Ebbasta non ci sono state difficoltà nell’entrare dentro questo nucleo familiare molto stretto e intimo, ma anzi il lavoro svolto con i The Jackal gli ha permesso di far risaltare con facilità, ed equamente, tutte e quattro le ingombranti personalità. “Il motivo per cui sono un gruppo così stretto sta, secondo me, nel requisito per poter accedervi. Conosco tutti i Jackal dal loro giorno zero, e ciò che mi sorprende lavorando con loro non è tanto il talento eterogeneo che hanno, ma la capacità e la sensibilità molto rara di riuscire a riconoscere, anche dopo quindici anni di esperienza, di avere bisogno di una squadra per lavorare al meglio. Questo è un grande talento, e loro ce l’hanno.”

Fra tradizioni napoletane e lavoro

Nel guardare i primi episodi, poi, è stato chiaro sin da subito quali fossero veramente i due protagonisti indiscussi: la Napoli delle tradizioni, dei modi di dire e di fare, che funge anche da sfondo, e il lavoro, in questo caso specifico relativo alla comunicazione e all’agenzia, che costituisce in generale la cifra tematica ricorrente nei prodotti del gruppo comico. “La serie racconta un’altra sfumatura del lavoro”, dice Francesco Ebbasta, “volevamo parlare di quei piccoli contesti lavorativi, di provincia, in cui decine di persone lavorano tutti i giorni nella comunicazione, che si svegliano prestissimo la mattina per andare a fare il tik tok per la paninoteca all’angolo. Dato che anche noi siamo partiti da un contesto molto piccolo, per l’appunto provinciale, ci siamo chiesti come facessero questi esseri umani, nell’epoca in cui tutti sono famosi e tutti sono delle star, a convivere con questi esempi molto alti di riferimento, ma nonostante questo svegliarsi la mattina tutti i giorni alle 7, leggere una moltitudine di e-mail, e fare il proprio lavoro. Pur consapevoli del fatto che quello che fanno non cambierà il mondo. Questi erano un po’ gli eroi che volevamo raccontare, quelli che riescono a ritagliarsi dei rituali all’interno dello stesso ufficio come la ball delle merendine o il karaoke, e riescono a sopravvivere in questo contesto di supereroi, di influencer famosi, continuando ad andare avanti, a far bene, a innamorarsi fra loro. Si trattava, quindi, di raccontare la capacità di vivere il quotidiano e di farlo all’interno di un gruppo, che è la cosa più importante quando fai questo lavoro.”

Mentre per quanto riguarda Napoli, il discorso è molto più d’identità che paesaggistico: “Napoli ce l’abbiamo nel sangue”, continua il regista, “questo non significa che dobbiamo per forza raccontare la città, che nella serie fa comunque da sfondo, però i personaggi se la portano dietro perché è parte di loro, per esempio nell’accento, che io preferisco portare in scena perché dà loro verità, o nelle scelte musicali. Abbiamo voluto conservare questo rimando alla tradizione pur trattando un argomento che è tutto fuorché tradizionale, perché questo tema delle web agency non era mai esploso prima. Non riusciamo, anche trattando generi diversi o storie diverse, a fare a meno di essere napoletani: ce l’abbiamo dentro e ci appartiene.”

Pesci piccoli - Un'agenzia. Molte idee. Poco budgetElementi nuovi, inserti autobiografici

In Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, la protagonista, Martina Tinnirello, non fa parte del gruppo comico e questa è una vera e propria sorpresa per il pubblico. A spiegare le ragioni di tale scelta ci pensa il regista: “L’innesco di ogni prodotto di sitcom a cui siamo affezionati, e la serie ha tanti riferimenti e omaggi anche a quelle con cui siamo cresciuti, avviene sempre per un elemento esterno che viene introdotto nell’equilibrio oramai stabile. A noi piaceva l’idea che un nuovo elemento, ossia il meta testo, andasse in qualche modo a innescare una serie di dinamiche all’interno di un gruppo consolidato”. “Inserirsi in un gruppo consolidato non è per niente semplice”, gli fa eco Aurora Leone aggiungendosi al discorso, “ e quello che ci è piaciuto di Martina è stata la sua capacità di interpretare un ruolo che è di rottura e dovrebbe risultare antipatico, con una capacità espressiva molto sviluppata e una tale ironia da farlo diventare il personaggio che piace.”

Nonostante ci sia una protagonista estranea al gruppo, Pesci piccoli. – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget è comunque un prodotto che parla dei The Jackal, e che ha al suo interno molti inserti autobiografici. “L’ispirazione di tutto quello che accade nella serie viene dalla nostra vita reale. Anche gli aneddoti”, dice Gianluca Fru, “alcune cose sono vere, tipo la ball delle merendine, un elemento che abbiamo davvero nei nostri uffici, mentre altre cose sono solo vagamente ispirate da racconti di terzi. Però in linea generale abbiamo raccontato il nostro quotidiano. Noi ci siamo sentiti dei pesci piccoli con tante idee e poco budget.” “In realtà ci identifichiamo ancora in pesci piccoli perché non è solamente il budget a determinarci, ma anche l’atteggiamento verso il lavoro”, conclude Fabio Balsamo, “essendo un gruppo riusciamo ad equilibrarci sempre, sia quando ci esaltiamo che quando ci abbattiamo troppo. Quindi la mentalità è sempre quella di imparare e crescere, in un mondo che ha tanto ancora da offrirci. E noi dobbiamo ancora evolvere. Quindi saremo sempre dei pesci piccoli.

Prime Video svela le prime foto della serie Original The Lost Flowers of Alice Hart

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Prime Video ha svelato le prime immagini della serie Original The Lost Flowers of Alice Hart, disponibile dal 4 agosto in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. La serie debutterà con i primi tre episodi il 4 agosto, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana, fino al finale di stagione il 1° settembre. The Lost Flowers of Alice Hart è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

Basata sul best-seller d’esordio di Holly Ringland, la serie in sette episodi racconta la coinvolgente ed emozionante storia di Alice Hart. Quando Alice, all’età di 9 anni, perde tragicamente i genitori in un misterioso incendio, viene portata a vivere con la nonna June nella Thornfield flower farm (azienda agricola), dove scopre che numerosi segreti si nascondono nel suo passato e in quello della sua famiglia. Ambientato in Australia, con il suo paesaggio mozzafiato, e fiori e piante selvatiche autoctone che danno modo di esprimere l’inesprimibile, questo avvincente drama familiare attraversa i decenni. Mentre cresce dal suo complicato passato, il viaggio di Alice raggiunge il climax emotivo quando si ritrova a combattere per la sua vita contro l’uomo che ama.

The Lost Flowers of Alice Hart vede nel cast l’attrice candidata all’Oscar e vincitrice ai BAFTA e Golden Globe Sigourney Weaver (Avatar, Alien), il vincitore del Gold Logie Award e del premio AACTA Asher Keddie (Nove perfetti sconosciuti, Offspring), la vincitrice dell’AACTA 2022 come miglior attrice protagonista Leah Purcell (The Drover’s Wife: The Legend of Molly Johnson, Wentworth), Alycia Debnam-Carey (Fear the Walking Dead, Saint X), Frankie Adams (The Expanse), Alexander England (How to Please a Woman), Charlie Vickers (Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere), Tilda Cobham-Hervey (I Am Woman), Sebastián Zurita (la serie Original Come sopravvivere da single), Alyla Browne(Nove perfetti sconosciuti) e Xavier Samuel (Elvis).

The Lost Flowers of Alice Hart è prodotta da Amazon Studios, Made Up Stories e Fifth Season. Jodi Matterson, Bruna Papandrea e Steve Hutensky di Made Up Stories, insieme a Sigourney Weaver, Sarah Lambert e Glendyn Ivin sono executive producer. Ivin dirige tutti e sette gli episodi e Lambert è showrunner.

Insidious: La Porta Rossa, final trailer del nuovo horror in arrivo al cinema!

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Il capitolo finale della serie horror di culto sta per arrivare al cinema! Insidious: La Porta Rossa, diretto e interpretato da Patrick Wilson arriverà al cinema dal 5 Luglio distribuito da Sony Pictures Italia.

In Insidious: La Porta Rossa, il cast originario del franchise horror si riunisce nell’ultimo capitolo della terrificante saga della famiglia Lambert. Per mettere a tacere i loro demoni una volta per tutte, Josh (Patrick Wilson) e Dalton (Ty Simpkins), ormai in età da college, devono spingersi nell’“Altrove” più a fondo di quanto non abbiano mai fatto, affrontando l’oscuro passato della loro famiglia e una serie di nuovi e più spaventosi terrori che si nascondono dietro la porta rossa.

Anthony Hopkins definisce “inutile” il tipo di recitazione richiesta dai film Marvel

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A distanza di oltre un decennio dalla sua prima apparizione nei panni di Odino in Thor del 2011, Anthony Hopkins parla della sua esperienza nell’universo cinematografico Marvel. Se molti ricorderanno per sempre l’attore per il ruolo di Hannibal Lecter, è innegabile che c’è una nuova generazione di spettatori che lo identifica con il padre di Thor.

L’attore, vera e propria icona del grande cinema, ha interpretato Odino in Thor del 2011, Thor: The Dark World del 2013 e Thor: Ragnarok del 2017, anche se recentemente ha descritto in maniera piuttosto denigratoria la sua esperienza.

Su The New Yorker in un pezzo di ampio respiro su come il Marvel Cinematic Universe abbia “inghiottito” Hollywood nel suo insieme, sono riportate molte dichiarazioni di grandi attori coinvolti nel franchise, anche in ruoli non di primo piano, ma come illustri comprimari. Tra le altre è riportata una dichiarazione di Hopkins che dice: “Mi hanno messo in armatura; mi hanno messo la barba. Seduto sul trono, a gridare un po’. Se sei seduto davanti a uno schermo verde, è uno sforzo di recitazione inutile”.

Senza dubbio la sua limitata esperienza nel franchise gli ha precluso gli aspetti emotivamente più impegnativi dei ruoli Marvel, come quelli che abbiamo visto mettere in campo da Robert Downey Jr. o da Scarlett Johansson, per esempio, ma è innegabile che per un attore che fa del contatto umano e dello scambio in scena un elemento importante della sua performance, recitare con il green screen deve essere stato limitante.

Povere Creature! trailer e prime foto del nuovo film di Yorgos Lanthimos con Emma Stone

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Il primo trailer in italiano e il poster del film di Yorgos Lanthimos Povere Creature!, che arriverà il 12 ottobre nelle sale italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Dal regista Yorgos Lanthimos e dalla produttrice Emma Stone arriva l’incredibile storia e la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l’uguaglianza e l’emancipazione.

Basata sul libro di Alasdair Gray, la sceneggiatura è stata scritta da Tony McNamara, rendendo questa la seconda collaborazione tra Lanthimos e McNamara (La favorita). Il film è stato prodotto da Ed Guiney, Andrew Lowe, Yorgos Lanthimos ed Emma Stone.

David Harbour conferma la pausa nella produzione di Thunderbolts

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David Harbour conferma la pausa nella produzione di Thunderbolts

David Harbour ha ufficialmente confermato che la produzione di Thunderbolts è attualmente sospesa a seguito dello sciopero degli sceneggiatori della WGA

Quando i Marvel Studios hanno finalmente annunciato Thunderbolts, i fan sono rimasti entusiasti della notizia. Sfortunatamente, l’elenco dei personaggi scelti si è rivelato un po’ divisivo. Con una squadra composta da Yelena Belova, Bucky Barnes, Red Guardian, US Agent, Ghost e Taskmaster, si tratta per lo più Super Soldiers, il che significa che il gruppo manca di varietà e di molti degli eroi / cattivi che invece compaiono nei fumetti di Thunderbolts.

Di conseguenza, il film ora sembra più un sequel di Black Widow e The Falcon and The Winter Soldier, prodotti molto realistici nell’ambito del MCU, che un vero debutto per la squadra che molti lettori di fumetti conoscono e amano dal materiale originale.

Nonostante ciò, il progetto sembra comunque interessante e degno di interesse, anche perché molti dei personaggi coinvolti sono trai nuovi preferiti dei fan del MCU. Tuttavia è stato recentemente riferito che la produzione sia di Thunderbolts che di Wonder Man è stata sospesa “a tempo indeterminato” per lo sciopero WGA in corso.

Sfortunatamente, la star David Harbour ha confermato che è così in un recente post sui social media. Come molti film dei Marvel Studios, supponiamo che le camere inizieranno a girare senza una sceneggiatura completamente finita. Con gli sceneggiatori non autorizzati a lavorare su film e programmi TV durante lo sciopero, probabilmente non c’era modo di iniziare la produzione quando la storia probabilmente non è stata ancora cominciata.

The Flash, due nuove clip dal film con Ben Affleck e Sasha Calle

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The Flash, due nuove clip dal film con Ben Affleck e Sasha Calle

Il 15 giugno è sempre più vicino e la promozione di The Flash si fa incalzante. Sono infatti arrivate on line altre due clip dal film con Ezra Miller, che ci mostrano due momenti differenti in cui Barry è alle prese prima con Bruce Wayne e con la possibilità di cambiare il presente agendo sul passato, e poi con Supergirl, che, sembra, abbia salvato da un luogo oscuro dove era nascosta.

Nelle clip vediamo, Ben Affleck che torna per la sua ultima apparizione nei panni di Bruce Wayne/Batman, mentre nella seconda, oltre a Miller sdoppiato, vediamo Sasha Calleche esordisce nei panni di Supergirl.

 

 

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash uscirà al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Mark Hamill tornerebbe in Star Wars, ma ammette: “Non hanno più bisogno di Luke”

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La notizia, risalente ormai al lontano 2012, che Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher sarebbero tornati per i sequel di Star Wars è stata accolta con favore dai fan, ma le cose non sono andate esattamente come ci aspettavamo.

Per cominciare, il trio ha trascorso pochissimo tempo insieme sullo schermo e il ritratto di Luke Skywalker è stato particolarmente problematico. Lo stesso Hamill ha espresso delusione per le decisioni creative di Rian Johnson in numerose occasioni, ma ha trovato una forma di redenzione per gentile concessione di The Mandalorian.

Da allora è apparso anche in The Book of Boba Fett nei panni del giovane Luke, e ultimamente ci sono state voci sul suo possibile ritorno al franchise nel prossimo film con protagonista Daisy Ridley nei panni di Rey.

Parlando con CBS News (tramite SFFGazette.com), tuttavia, Mark Hamill ha nuovamente messo in dubbio il suo futuro in Star Wars. “Ho avuto il mio tempo a disposizione, e va bene”, ha detto, rifiutandosi di rivelare se un suo ritorno è previsto o meno. “Ma ora basta… mai dire mai. Non vedo alcun motivo per farlo. Mettiamola così: voglio dire, hanno così tante storie da raccontare, non hanno più bisogno di Luke.”

Quando l’intervistatore ha suggerito che i fan non sono d’accordo con quel punto, Hamill ha semplicemente riso prima di ricordare l’impatto che ha avuto l’interpretazione di questo personaggio. “Voglio dire, la verità è che non mi sarei mai aspettato di essere ricordato per qualcosa. Volevo solo guadagnarmi da vivere facendo ciò che mi piaceva. E ho pensato: ‘Beh, potrebbe andare peggio. Potrei essere ricordato come il miglior attore che abbia mai interpretato Adolf Hitler, sai?’ Almeno Luke è un tipo ammirevole!”

Con il film Star Wars di Dave Filoni che dovrebbe adattare L’erede dell’Impero di Timothy Zahn, potrebbe effettivamente esserci spazio per il giovane Luke. È difficile dire se Hamill sia abbastanza interessato da partecipare, anche se sarebbe un’occasione persa non coinvolgere in qualche modo il personaggio, dal momento che ormai l’età non è più un problema!

Napoli – New York: al via le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores con Pierfrancesco Favino

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Al via le riprese di Napoli – New York, il nuovo film diretto dal regista Premio Oscar Gabriele Salvatores, tratto da un soggetto inedito di Federico Fellini Tullio Pinelli. A Pierfrancesco Favino è stato affidato il ruolo del commissario di bordo che aiuterà due bambini in un epico viaggio da una parte all’altra dell’Atlantico, interpretati da Dea Lanzaro e Antonio Guerra. Il cast conta anche sulla presenza di Anna AmmiratiAnna Lucia Pierro con la partecipazione di Omar Benson MillerTomas AranaAntonio Catania.

Dodici le settimane di riprese previste tra Napoli, Trieste, Rijeka e gli studi di Cinecittà. La fotografia è a cura di Diego Indraccolo, la scenografia di Rita Rabassini, i costumi di Patrizia Chericoni, le musiche di Federico De Robertis, il montaggio di Julien Panzarasa, il casting a cura di Francesco VedovatiAnna Pennella e Julie Schubert e la Supervisione agli effetti visivi a Victor Perez.

Napoli – New York è prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per Paco Cinematografica con Rai Cinema, con il contributo di FVG Film Commission – PromoTurismoFVG. Il film sarà distribuito da 01Distribution.

La trama del film Napoli – New York

Nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. Una notte, s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata anni prima. I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie, impareranno a chiamare casa.

DCU: Bill Skarsgård è stato scelto per un ruolo misterioso?

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DCU: Bill Skarsgård è stato scelto per un ruolo misterioso?

Secondo le ultime voci in circolazione, Bill Skarsgård è entrato nella nuova famiglia Warner Bros per un ruolo misterioso nel DCU. Sembra che la possibilità che Andy Muschietti diriga The Brave and The Bold abbia aperto tutta una serie di possibilità per i collaboratori del regista.

Prima si è parlato di Christina Hudson, che ha già firmato The Flash, alla sceneggiatura del nuovo film sulla Bat-family, e ora sembra che l’attore Bill Skarsgård, già diretto da Muschietti in IT, possa essere un nuovo Bruce Wayne. Il reporter Jeff Sneider è poi intervenuto affermando che l’attore è già pronto per “un film DC diverso”.

Al momento ci sono solo cinque film nel primo capitolo della lista “Gods and Monsters” del nuovo DCU, quindi se non si tratta di The Brave and the Bold, possiamo presumere che Skarsgård sia pronto per Superman: Legacy, The Authority, Swamp Thing o Supergirl: Woman of Tomorrow.

Superman: Legacy, che è al momento l’unico film in fase di pre-produzione, potrebbe aver bisogno di un Jimmy Olsen convincente, e Skarsgård sembra essere adatto a quel ruolo. Ma si tratta di pura speculazione e possiamo solo aspettare conferme ufficiali per sapere che volto avranno i prossimi protagonisti del DCU.

Un marito sospetto: la vera storia che ha ispirato il film

Un marito sospetto: la vera storia che ha ispirato il film

Innumerevoli sono i casi di film più o meno liberamente ispirati ad alcuni casi di cronaca. Il più delle volte questo tipo di opere hanno l’obiettivo di offrire storie talvolta poco note, dalle quali far emergere riflessioni, paure o anche una semplice voglia di intrattenimento. Un titolo che nel 2019 ha suscitato una certa attenzione in Francia è stato Un marito sospetto, diretto da Christophe Lamotte. Inizialmente proposto come miniserie in due puntate, questo è poi stato riadattato come film, trovando distribuzione internazionale. Arriva infatti ora anche sulla televisione italiana, proponendo il racconto di un terribile caso di cronaca rimasto irrisolto.

Sulla base di ciò, Un marito sospetto offre allora un’ampia serie di suggestioni, dubbi e paure che mano mano si insidiano sempre di più nei protagonisti, senza fornire risposte facili. È dunque un titolo perfetto per gli amanti del thriller, che potranno qui ritrovare tutto ciò che rende affascinanti questa tipologia di opere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Un marito sospetto

Protagonista del film è Alice, infermiera quarantenne la cui vita serena accanto al marito Thomas Kertez e al figlio Romain viene sconvolta da un terribile sospetto. L’uomo che da sempre le è accanto non sarebbe la persona tranquilla e gentile che pensa di conoscere. Thomas sarebbe in realtà Antoine Durieux-Jelosse, un efferato assassino sparito nel nulla quindici anni prima dopo aver selvaggiamente massacrato la sua famiglia. A sostenere questa terribile verità è Sophie Lancelle, capo della polizia, che in tutti questi anni non ha mai abbandonato le ricerche per rintracciare l’uomo responsabile di quell’atroce delitto.

Nonostante Thomas proclami ad alta voce la sua innocenza, l’uomo si ritrova sempre più nel mezzo di un turbinio di sospetti, intrappolato nella lotta tra due donne ferocemente opposte: da una parte sua moglie, che non vuole credere di aver vissuto tutto questo tempo accanto a un assassino, dall’altra Sophie, fermamente convinta che sia lui uno dei criminali più ricercati degli ultimi anni. Mentre il confine netto tra verità e bugia inizia a sfocarsi, anche le certezze di Alice cominciano a vacillare e l’unico modo per porre fine alla vicenda, nel bene o nel male, sarà far emergere una volta per tutte la verità.

Ad interpretare Alice vi è l’attrice Laurence Arné, nota in particolare per la serie Workingirls e il film Ti presento i tuoi. Il ruolo di Thomas, il marito sospetto del titolo, è invece ricoperto dall’attore Kad Merad, noto per i film Giù al nord e Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute. L’attrice Géraldine Pailhas, nota per aver interpretato Dona Ana in Don Juan DeMarco – Maestro d’amore, con Johnny Depp e Marlon Brando, interpreta invece qui il capo della polizia Sophie Lancelle. Gaspard Pasquet è invece l’interprete di Romain, figlio di Alice e Thomas.

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Un marito sospetto: la vera storia dietro il film

Pur cambiando i nomi dei protagonisti della vicenda, il film è chiaramente ispirato ad un caso di cronaca nera, noto come il Massacro di Nantes, avvenuto nel 2011 e che ha sconvolto la Francia. Quell’anno, infatti, il 21 aprile furono ritrovati i corpi senza vita di cinque membri della famiglia Dupont de Ligonnès, a Nantes. Questi appartenevano ad Agnès e ai suoi quattro figli ArthurThomasAnne Benoit. Ad essere da subito sospettato dell’omicidio è stato il membro mancante della famiglia, ovvero Xavier, marito di Agnès e padre dei quattro ragazzi. Le vittime sono state drogate e poi uccise con un fucile lungo calibro 22 mentre dormivano, per poi essere seppellite sotto il patio nel giardino sul retro della loro casa.

Già dai primi giorni di aprile si iniziarono a notare strani comportamenti da parte della famiglia, che sembrava in procinto di trasferirsi. Xavier viene infatti visto più volte caricare l’auto con grandi bagagli e tutti i pagamenti in sospeso della famiglia vennero saldati in quei giorni. Dall’11 aprile Xavier inizia però a spostarsi in varie località della Francia, venendo avvistato o tramite telecamere di sorveglianza o tramite i pagamenti da lui effettuati. I vicini iniziano però a sospettare che il resto della famiglia sia ancora in casa e pertanto allertano la polizia, che il 21 aprile individuerà appunto i corpi. Da subito Xavier fu accusato degli omicidi, avendo inoltre acquistato diversi chili di calce nei giorni precedenti ed aver ereditato poche settimane prima lo stesso fucile con cui la famiglia è stata poi uccisa.

Quando il mandato d’arresto nei confronti di Xavier è stato emanato, però, di lui non vi era ormai più traccia. Probabilmente scappato definitvamente subito dopo aver commesso l’omicidio, Xavier non è infatti mai stato trovato, facendo di questo un caso irrisolto. Negli anni sono giunte varie segnalazioni di avvistamento, ma nessuna ha mai portato ad effettive conferme né di conseguenza a localizzare la posizione dell’uomo. Alcune teorie sostengono che Xavier possa essersi suicidato, ma se così fosse il corpo non è mai stato ritrovato. La polizia spera ancora oggi di individuare Xavier, ma è difficile se non impossibile stabilire in quale parte del mondo egli si trovi ora.

Un marito sospetto: dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 giugno alle ore 21:30 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Fonte: IMDb

The Brave and the Bold: scelta la sceneggiatrice per il prossimo film DC Studios?

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Dopo le voci che vogliono Andy Muschietti al timone di The Brave and the Bold, il prossimo film DC Studios che presenterà la Bat-family sul grande schermo, sembra che a scrivere il film sia stata chiamata Christina Hodson, che ha già firmato non solo The Flash, diretto proprio da Muschietti, ma anche Birds of Prey, il mai uscito Batgirl e altri blockbuster. Si tratterebbe quindi di una penna che ha familiarità con gli eroi DC.

Così come per la notizia legata a Muschietti, anche il coinvolgimento di Christina Hodson in The Brave and the Bold è da considerarsi un rumor e non c’è ancora certezza della sua assunzione. C’è però da dire che se la dirigenza WB è felice con il lavoro svolto dalla coppia Muschietti/Hudson per il film The Flash, è probabile che la riproponga per realizzare anche un altro capitolo del nuovo DCU.

The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul film

Insieme all’introduzione della versione DCU di Batman – che esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert Pattinson nei film di The BatmanThe Brave and the Bold introdurrà “la Bat-family“, ha detto James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio di puttana” e “un assassino”.  Damian, per chi non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.

E’ una strana storia padre-figlio su loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei fumetti di Batman scritti da Grant Morrison, che secondo James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul DCU. L’altro scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era Tom King, che ha partecipato alla stanza degli sceneggiatori della DCU e conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy, mentre James Mangold è stato scelto per dirigere Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di Star Wars).

The Flash: Phil Lord e Chris Miller parlano del loro film mai realizzato

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Prima che Andy Muschietti venisse ufficialmente incaricato di dirigere The Flash, c’è stato un breve periodo in cui la Warner Bros era in procinto di affidare a Phil Lord e Chris Miller la direzione creativa del film DC Comics. Il duo, nel 2015 reduce dal successo di The LEGO Movie, aveva incontrato lo Studio per mettere in cassaforte l’eventuale collaborazione, proponendo le sue idee.

I fan erano comprensibilmente entusiasti, ma non si è più sentito parlare del progetto poi fino al 2017, quando il film era già passato in altre mani. Parlando con The Hollywood Reporter, i produttori di Spider-Man: Across the Spider-Verse hanno confermato di aver scritto un trattamento nel 2015 e di essere stati informati dei piani più ampi di Zack Snyder per il suo DCEU. “Il film comprendeva un viaggio nel tempo, ma non era una storia multiversale”, dice Miller della loro versione di The Flash. “Quindi penso che sia giusto dire che questa è la sua cosa unica.”

“Nella nostra storia ci sono sicuramente alcune cose che c’erano nei trailer che ho visto e che sono simili a elementi che sono nel nostro trattamento, ma sono certo che, da quello che so ora della storia, sembra abbastanza diverso da quello che avevamo pensato noi.” Lord ha aggiunto scherzosamente: “Gran parte del nostro trattamento riguardava la quantità di cibo che Barry doveva consumare”.

Per quanto ne sappiamo, Christina Hodson di Birds of Prey è ora l’unica sceneggiatrice accreditata di The Flash, una vera sorpresa quando così tanti sceneggiatori hanno lavorato al film nel corso di tutti gli anni che separano l’annuncio del film dalla sua uscita, il prossimo 15 giugno in Italia.

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash uscirà al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Fear the Walking Dead 8: tutto quello che c’è da sapere sull’ultima stagione

Fear the Walking Dead 8 è finalmente disponibile. L’ottava stagione dello spin-off di The Walking Dead segnerà anche la conclusione di questa storia. Fear the Walking Dead  si è dimostrato estremamente popolare da quando è iniziato nel 2015, e i fan sono ora pronti a dire addio a Morgan (Lennie James), Madison (Kim Dickens), Victor (Colman Domingo) e gli altri.

Fear the Walking Dead 8: quando esce e dove vederla in streaming

La stagione 8 sarà divisa in due parti di sei episodi. La prima metà della stagione Fear the Walking Dead 8 va in onda dal 14 maggio al 18 giugno 2023. La seconda parte di Fear the Walking Dead 8 uscirà nell’autunno 2023. Fear the Walking Dead va in onda su AMC negli Stati Uniti. In Italia, la stagione andrà in onda in prima visione satellitare su MTV, canale a pagamento della piattaforma Sky.

In merito al finale di serie lo showrunner ha dichiarato “Tutto ciò che riguarda il modo in cui la società è gestita  PADRE è progettato per battere quella connessione umana tra le persone – per separare i genitori dai loro figli , per crescere i figli in modo che non siano emotivamente connessi“.

Il cast di Fear the Walking Dead 8

La stagione 8 di Fear the Walking Dead vedrà tornare protagonisti molto volti noti della serie, con Kim Dickens annunciato come attore protagonista per la prima volta nella serie. Tornano in questa stagione:

  • Lennie James nel ruolo di Morgan Jones
  • Kim Dickens nel ruolo di Madison Clark
  • Colman Domingo nel ruolo di Victor Strand
  • Danay Garcia nel ruolo di Luciana Galvez
  • Austin Amelio nel ruolo di Dwight
  • Karen David interpreta Grace Mukherjee
  • Christine Evangelista nel ruolo di Sherry
  • Jenna Elfman nel ruolo di June Dorie
  • Rubén Blades nel ruolo di Daniel Salazar

Kim Dickens ha detto a ComicBook.com dell’ultima stagione: “Penso che il cast si sia presentato e abbia dato il proprio cuore e la propria anima e non abbia lasciato nulla sul tavolo. E penso che il pubblico lo sentirà. Penso che sarà molto soddisfacente. per loro.”

hristine Evangelista ha aggiunto: “Vedrai la riconnessione di tutti i personaggi che hai conosciuto, ma li vedrai riconnettersi tra loro in modi nuovi. E li vedrai anche connettersi con persone che non hanno [ connesso con] prima.”

Madison è nella stagione 8 di Fear the Walking Dead?

La stagione 8 di Fear the Walking Dead riprende dopo che è stato rivelato che Madison (Dickens) è ancora viva, dopo che i fan pensavano che fosse stata uccisa nella stagione 4 mentre si sacrificava per i suoi figli. Scopriamo che ha raccolto bambini e li ha separati dai loro genitori per usarli in PADRE, una comunità che mira a “ricostruire il mondo“. Tuttavia, diventa subito chiaro che è un percorso oscuro per lei. Dickens è stata annunciata come attrice protagonista per la prima volta nella stagione 8, quindi possiamo aspettarci di vedere molto di più da lei.

Trailer dell’ottava stagione di Fear the Walking Dead

Boogeyman 2: il regista Rob Savage parla dell’idea per il sequel e per il futuro

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Il regista Rob Savage ha anticipato The Boogeyman 2 e cosa vorrebbe vedere in un potenziale futuro. In una recente intervista con Discussing Film, a Savage è stato chiesto di un potenziale progetto per proseguire la storia con il regista Sam Raimi. Savage ha rivelato che il progetto è ancora in lavorazione.

Sì, sono davvero entusiasta di quello con Sam“, ha detto Savage. “Quello è stato un lungo viaggio, ma lo stiamo solo portando in un punto in cui penso che sia quasi pronto per partire. In realtà ho un paio di progetti con Sam, ce ne sono un paio che non sono stati ancora annunciati che sono davvero eccitanti. Adoro lavorare con lui. C’è anche un adattamento di un cortometraggio che ho fatto io chiamato Salt, che è un altro tipo di horror demoniaco di cui sono davvero entusiasta e penso che potrebbe essere uno di quelli che verranno dopo.

Savage ha anche anticipato che sta lavorando a un film che chiama “Le colline hanno gli occhi per la prossima generazione” con i produttori di Barbarian. Il regista ha anche rivelato di avere una “grande idea per un sequel di Boogeyman“, cosa che potrebbe accadere se il primo andrà bene al box office di tutto il mondo! “In realtà sto girando un film di cui sono davvero fottutamente entusiasta e penso che potrebbe essere Le colline hanno gli occhi per la prossima generazione. È un film originale su cui sto lavorando con gli stessi ragazzi che hanno fatto Barbarian, gli stessi produttori. E poi abbiamo anche avuto un’ottima idea per un sequel di Boogeyman di cui tutti sono davvero entusiasti. Non è quello che ti aspetteresti da un grande sequel di un film in studio, ma è davvero terrificante. Ne sono davvero entusiasta. Quindi, se questo film non bombarda, forse potrebbe essere il prossimo! Anche questo è all’orizzonte”.

Tutto quello che c’è da sapere su The Boogeyman

La liceale Sadie Harper e sua sorella minore Sawyer sono sconvolte dalla recente morte della madre e non ricevono molto supporto dal padre, Will, un terapista che sta a sua volta affrontando il proprio dolore. Quando un paziente disperato si presenta inaspettatamente a casa loro in cerca di aiuto, lascia dietro di sé una terrificante entità soprannaturale che va a caccia di famiglie e si nutre della sofferenza delle sue vittime.

The Boogeyman è diretto da Rob Savage (Host), con una sceneggiatura di Scott Beck & Bryan Woods (A Quiet Place – Un posto tranquillo) e Mark Heyman (Il cigno nero), e un soggetto di Scott Beck & Bryan Woods basato sul racconto di Stephen King. Il film è interpretato da Sophie Thatcher (Yellowjackets), Chris Messina (Air – La storia del grande salto), Vivien Lyra Blair (Obi-Wan Kenobi), Marin Ireland (The Umbrella Academy), Madison Hu (Bizaardvark), LisaGay Hamilton (Vice – L’uomo nell’ombra) e David Dastmalchian (Lo strangolatore di Boston). The Boogeyman è prodotto da Shawn Levy (Stranger Things), Dan Levine (Arrival) e Dan Cohen (The Adam Project), mentre John H. Starke (Sicario), Emily Morris (Rosaline), Scott Beck, Bryan Woods, Ryan Cunningham, Adam Kolbrenner (La guerra di domani) e Robyn Meisinger sono i produttori esecutivi.

“The Boogeyman è un classico film dell’orrore sullo stampo di Poltergeist – Demoniache presenze, che incute paura e fa emozionare allo stesso modo”, afferma il regista Rob Savage. “Ricordo vividamente il terrore che ho provato leggendo il racconto di Stephen King da bambino, ed è proprio questa sensazione di paura tipica dell’infanzia che volevo suscitare nel pubblico cinematografico di tutto il mondo. Questo film è stato realizzato in collaborazione con un team creativo di incredibile talento e interpretato in modo meraviglioso e intenso dal nostro fantastico cast. Mi hanno tutti davvero incantato. Siamo incredibilmente orgogliosi di questo film e non vediamo l’ora di dare a tutti voi un motivo per avere di nuovo paura del buio”.

Jeremy Renner pronto a tornare nei panni di Occhio di Falco, se la Marvel dovesse chiamare

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Jeremy Renner si è dimostrato un vero eroe all’inizio di quest’anno, quando ha salvato suo nipote da uno spazzaneve che lo stava investendo. Di conseguenza, Renner stesso è stato vittima di molteplici ferite e fratture, rischiando la vita.

Inizialmente, non era chiaro quanto bene Jeremy Renner si sarebbe ripreso dalle sue ferite quasi mortali, ma l’attore si è rivelato essere caparbio almeno quanto l’eroe Marvel che interpreta sul grande schermo con i Marvel Studios (Occhio di Falco), poiché la sua guarigione si è rivelata rapida e procede a gonfie vele. Anche se ha ancora molta strada da fare (attualmente sta usando un bastone da passeggio, per esempio), sembra che Renner sia pronto e disposto a vestire di nuovo i panni di Clint Barton, se la Marvel dovesse chiederglielo.

Durante un panel all’evento Phoenix Fan Fusion questo fine settimana, alla star di Avengers: Endgame è stato chiesto del suo futuro come Occhio di Falco, e lui ha confermato che sta solo aspettando di ricevere una chiamata dai Marvel Studios.

È difficile dire se sarà pronto a girare film come Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, i prossimi film collettivi in programma nel MCU, perché rientrano dentro a una pianificazione precisa dello studio, anche se i ritardi causati dallo sciopero degli sceneggiatori WGA in corso potrebbero andare a favore di Renner, regalandogli altro tempo per rimettersi completamente.

L’ultima apparizione di Clint Barton/Occhio di Falco è stata quella nella serie Disney+ al fianco di Hailee Steinfeld nei panni di Kate Bishop. La serie è stata un successo, ma non c’è mai stata alcuna indicazione che fosse in programma una seconda stagione.

The Out-Laws – Suoceri fuorilegge: trailer del film Netflix con Pierce Brosnan

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Netflix USA ha diffuso il trailer ufficiale di The Out-Laws – Suoceri fuorilegge. Il film è interpretato da Adam DeVine nei panni di un direttore di banca che scopre che i suoi futuri suoceri sono famigerati ladri. Il film sarà disponibile in streaming dal 7 luglio.

Il contributo presenta Owen di DeVine mentre incontra i genitori della sua fidanzata Parker, interpretati da Pierce Brosnan ed Ellen Barkin. Dopo che Parker viene rapita per un riscatto dai nemici dei suoi genitori, Owen si allea con i suoceri in una rapina in banca per ottenere i soldi.

In The Out-Laws – Suoceri fuorilegge Owen Browning (Adam Devine) è un onesto direttore di banca che sta per sposare Parker (Nina Dobrev), l’amore della sua vita. Quando la banca dove lavora viene rapinata dai famigerati Banditi Fantasma nella settimana prima del suo matrimonio, Owen crede che i futuri suoceri (Pierce Brosnan, Ellen Barkin), appena arrivati in città, siano i famosi fuorilegge.

The Flash: Bruce Wayne barbuto nella nuova clip dal film

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The Flash: Bruce Wayne barbuto nella nuova clip dal film

Una nuova clip di The Flash (che potete vedere qui) è arrivata on line e ci mostra uno sguardo inedito a Michael Keaton nei panni di un Bruce Wayne barbuto e invecchiato. Mentre aspettiamo che il film arrivi nelle nostre sale, le reazioni alle prime proiezioni in anteprima sono state per la maggior parte estremamente positive, ci sono state voci fuori dal coro.

Dalla clip, oltre al nuovo look di Bruce, apprendiamo che Gotham City non ha più bisogno di Batman perché è diventato uno dei posti più sicuri in cui vivere in America. Sembra che il Cavaliere Oscuro sia riuscito a ripulire le strade, solo per ritrovarsi senza scopo, solo a Wayne Manor.

Nella clip ascoltiamo Barry Allen (Ezra Miller) parlare di quanto sia importante trovare Superman in quella linea temporale, perché nella sua c’è molto bisogno di aiuto. Sappiamo però che in questa linea non c’è nessun Superman, bensì una Supergirl che è pronta a fare il suo esordio sul grande schermo.

https://www.youtube.com/watch?v=TSbtu9f5ZIk&t=27s&pp=ygUOVGhlIEZsYXNoIGNsaXA%3D

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash uscirà al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Blue Beetle: il protagonista spera possa diventare “… una trilogia”

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L’attore Xolo Maridueña sogna una trilogia per Blue Beetle. Il prossimo film sui supereroi DC vedrà Maridueña nei panni di Jaime Reyes, un ragazzo comune che riceve dei super poteri dopo aver esser tornato a casa dal college. Jaime viene scelto per diventare un ospite simbiotico dello Scarabeo, una reliquia aliena che gli garantisce un potente esoscheletro. Con i suoi nuovi poteri, Jaime diventa l’eroe protagonista del fumetto e del film Blue Beetle.

Maridueña parlando del lavoro fatto è sembrato entusiasta che il pubblico veda il suo nuovo film. Se otteniamo un film o una trilogia e f–king lo pieghiamo nella Justice League s–t, siamo pronti per tutti e nove“, ha detto a Empire . “Per me e Angel [Manuel Soto, regista] e il team, abbiamo preso a calci in culo questo film. Dipende solo dai numeri”.

Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

Al fianco di Maridueña (“Cobra Kai”) troviamo, Adriana Barraza (“Rambo: Last Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana, Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di “Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax, il Premio Oscar Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e “I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche Belissa Escobedo (“American Horror Stories”, “Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che interpreta il Dott. Sanchez.

Soto (“Charm City Kings”, “The Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss Bala”), basata sui personaggiDC. John Rickard e Zev Foreman sono i produttori e Walter Hamada, Galen Vaisman e Garrett Grant sono i produttori esecutivi. Il team creativo del regista che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Pawel Pogorzelski (“Midsommar”,“Hereditary”), lo scenografo John Billington (“Bad Boys for Life”), il montatore Craig Alpert (“Deadpool 2”, “The Lost City”), la costumista candidata all’Oscar® Mayes C. Rubeo (“Jojo Rabbit”, i film di “Thor”), il supervisore agli effetti visivi Kelvin McIlwain (“The Suicide Squad”, “Aquaman”) e il compositore Bobby Krlic (“Midsommar”, la serie “Snowpiercer”). Una presentazione Warner Bros. Pictures, una produzione Safran Company, “Blue Beetle” sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Il Re Leone potrebbe diventare una saga in stile Star Wars per Disney

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Il Re Leone potrebbe diventare un franchise simile a Star Wars! Ad annunciarlo è stato Sean Bailey, presidente di Walt Disney Pictures. Il Re Leone potrebbe espandersi in una grande saga epica, come il franchise di Star Wars“, ha detto Bailey al New York Times. “C’è molto spazio per correre se riusciamo a trovare le storie.”

Il remake “live-action” del classico Disney è uscito nei cinema nel 2019 e ha incassato oltre 1,7 miliardi di dollari al botteghino globale. Diretto da Jon Favreau da una sceneggiatura di Jeff Nathanson, il film segue la trama del film originale del 1994 e presenta una colonna sonora dei compositori originali Hans Zimmer, Elton John e del paroliere Tim Rice. Il cast delle voci originali includeva Donald Glover, Seth Rogen, Billy Eichner, Eric Andre, Keegan-Michael Key, Shahadi Wright Joseph, Chiwetel Ejiofor, Alfre Woodard, John Kani, John Oliver, Florence Kasumba, JD McCrary e Beyonce.

Dopo il successo del film, la Disney ha annunciato, Mufasa: Il re leone, un prequel fotorealistico diretto da Barry Jenkins, che è ancora in lavorazione e la sua uscita è prevista per l’estate 2024. Il film racconterà la vita di Mufasa da giovane cucciolo e creerà le origini della sua faida con Scar. Se questa notizia diventerà un vero e proprio programma di sviluppo la Disney potrebbe continuare a trovare nuove storie da raccontare nell’universo de Il Re Leone, e chi può dire che non potrebbe espandersi ulteriormente per vedere Mufasa e Scar lottare come Luke Skywalker e Darth Vader?  Mufasa: Il re leone uscirà nelle sale il 5 luglio 2024. 

Spider-Man: Across the Spider-Verse, spiegazione del finale del film

Spider-Man: Across the Spider-Verse si conclude con un grosso cliffhanger che lascia Miles Morales e il destino del multiverso in grave pericolo. La prima incursione di Miles Morales nel multiverso lo ha portato a unire le forze con Spider-People provenienti da diverse dimensioni per impedire a Kingpin di rompere il tessuto della realtà. Quello che Miles non sapeva è che la sua prima missione come Spider-Man era solo l’inizio di una battaglia più grande, con La Macchia e Spider-Man 2099 che lo costringono a scegliere tra salvare i suoi cari e proteggere il multiverso.

Miles Morales ora capisce che tutte le varianti dell’Uomo Ragno nel multiverso sono collegate da una serie di eventi che danno forma ai loro viaggi personali. Tuttavia, non accetta l’obbligo di essere limitato dal destino. Decide di opporsi alla Spider Society e di evitare la tragedia nella sua vita, indipendentemente dalle conseguenze. Questo lo porta a fuggire nella realtà sbagliata mentre La Macchia, un cattivo da lui creato e ua nemesi, minaccia di uccidere i suoi cari. Con la conferma che Spider-Man: Beyond the Spider-Verse riprenderà da dove si era interrotto Spider-Man: Across the Spider-Verse, il finale del secondo film lascia Miles Morales a dover affrontare il peggior scenario possibile: analizziamolo insieme in questo articolo con spoiler.

Miles Morales viene catturato da Prowler su Terra-42, che pure è Miles Morales

Il grande cliffhanger di Spider-Man: Across the Spider-Verse si presenta sotto forma del personaggio di Prowler, che fa un ritorno scioccante in un universo diverso. Dopo essere arrivato nell’universo sbagliato, Miles Morales scopre che Aaron Davis è vivo ma, nonostante si spacci per il nipote di Aaron, quest’ultimo capisce che Miles è una persona diversa. Aaron lo cattura e lo incatena per fargli incontrare la sua controparte multiversale: una variante di Miles Morales che non è mai stata morsa da un ragno radioattivo e quindi non è mai diventata Spider-Man. Questa versione di Miles è stata apparentemente corrotta dallo zio ed è diventata Prowler.

In che modo Miles Morales è finito su Terra-42

Miles Morales combatte da solo contro centinaia di Spider-People mentre fugge dalla Spider Society e usa la loro tecnologia per uscire dall’universo 2099. Tuttavia, non si è reso conto che la macchina che usa per fuggire identifica il DNA del ragno radioattivo che lo ha morso, che proviene da Terra-42 invece che dall’universo di provenienza di Miles, Terra-1610. Pertanto, Miles viene inviato in un universo che sembra molto simile al suo, ma con alcune importanti modifiche. In questa realtà, è il padre di Miles ad essere morto, non lo zio, sua madre ha difficoltà economiche e la sua controparte multiversale è diventata una criminale.

In che modo Miles Morales di Terra-42 è diventato Prowler

Come esattamente Miles Morales di Terra-42 sia diventato Prowler non è ancora stato rivelato, ma la morte di Jefferson Davis sembra essere stata il principale catalizzatore. Dopo tutto, il padre di Miles si è sempre sforzato di mantenere Miles sulla retta via, mentre Aaron Davis è sempre stato incline a una vita criminale. Senza una figura paterna moralmente corretta che lo guidasse e senza l’Uomo Ragno ad ispirarlo, il Miles Morales di Terra 42 ha probabilmente visto in Aaron Davis un modello di comportamento da seguire, e ha avuto l’idea di diventare Prowler.

Che fine ha fatto Jefferson Davis di Terra 42

Spider-Man: Across the Spider-Verse non rivela esattamente cosa sia successo al padre di Miles Morales, ma suggerisce che la sua morte sia avvenuta più o meno nello stesso punto della timeline. Nella Terra-42, il graffito tributo ad Aaron Davis sul tetto di Miles è sostituito da uno simile, completo della frase “rest in power”, ma dedicato a Jefferson Davis. Poiché Miles Morales è Prowler in questo universo, è possibile che Jefferson Davis sia semplicemente morto in servizio. Tuttavia, è anche possibile che Aaron Davis o lo stesso Miles abbiano avuto un ruolo nella morte di Jefferson.

Perchè Miles non usa la bio-elettricità per fuggire

Il Miles Morales originale è troppo scioccato e confuso per reagire in tempo quando Aaron Davis lo mette al tappeto dopo essere arrivato sulla Terra-42. Ancora scosso dalla botta, Miles è troppo debole per liberarsi dalle corde che lo legano a un sacco da boxe e non riesce a evitare di essere colpito dai guanti del Prowler quando lo incontra. Ma nonostante lo shock di vedere l’altro se stesso con indosso gli abiti di Prowler, Miles si prepara a sparare una scarica elettrica dalle dita proprio alla fine di Spider-Man: Across the Spider-Verse. Anche se Across the Spider-Verse non ha scene post-credits, è chiaro che la prossima battaglia di Miles sarà contro il suo io malvagio e Aaron Davis.

Spider-Man 2099 e la Spider-Society sono a caccia di Miles Morales

Nel frattempo, Spider-Man 2099 non ha rinunciato a catturare Miles e a riportarlo alla sede della Spider Society per impedirgli di intervenire nel suo evento canonico. La Macchia si sta già dirigendo verso i genitori di Miles Morales nella Terra-1610 e Gwen Stacy ha già riunito un gruppo di Spider-People per aiutare Miles a tornare a casa e a proteggerli. Con l’aiuto di Jessica Drew e Ben Reilly, Miguel O’Hara deve tenere distratta la squadra di Miles e Gwen in modo che il padre di Miles possa morire, ma deve anche sconfiggere La Macchia per proteggere il resto del multiverso.

Su quale Terra si trovano Spider-Man 2099 e la Spider-Society?

Miles Morales e Gwen Stacy hanno perso tempo prezioso a causa del viaggio di Miles sulla Terra-42. Spider-Man 2099, invece, è perfettamente posizionato su Terra-1610 – la realtà principale di Miles Morales – per assicurarsi che Jefferson Davis muoia prima che La Macchia venga sconfitto. Il resto della Spider Society è rimasto nell’universo di Spider-Man 2099, anche se Jessica Drew e Ben Reilly hanno seguito Miguel O’Hara su Terra-1610 per assisterlo.

Perchè Spider-Man 2099 sta dando la caccia a Miles Morales

Ogni Uomo Ragno nel multiverso deve vivere una serie di eventi canonici. Anche se le circostanze variano, ogni variante di Spider-Man deve innamorarsi e assistere alla morte di almeno due persone care, una delle quali è sempre una figura mentore. Nel caso di Gwen Stacy, Miles Morales, Pavitr Prabhakar e Andrew Garfield, il capitano della polizia muore sempre. Per Miles, questo significa che suo padre, Jefferson Davis, verrà ucciso non appena riceverà il titolo. Poiché Miles lo sa già, Spider-Man 2099 cerca di fare tutto il possibile per impedire a Miles di intervenire, dal momento che evitare gli eventi canonici minaccia la stabilità dell’intero multiverso.

La nuova squadra di Spider-Man di Gwen Stacy

Fortunatamente per Miles, Gwen sa già che si trova nell’universo sbagliato e riceve il sostegno di un gruppo di Spider-People che crede che il tentativo di Miles di salvare suo padre sia moralmente corretto. Con l’aiuto di Spider-Punk, Gwen mette insieme una squadra che tradisce la Spider Society di Spider-Man 2099 per salvare Miles e suo padre. Poco prima di Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, la squadra di Gwen è pronta a recuperare Miles da Terra-42 e a sconfiggere La Macchia.

Chi fa parte della nuova squadra di Gwen Stacy

La natura ribelle di Spider-Punk lo rende il primo Uomo Ragno a lasciare la Spider Society. Nonostante il rifiuto di Peni Parker di aiutare Miles nel quartier generale della Spider Society, alla fine di Spider-Man: Across the Spider-Verse si presenta per aiutare Gwen a trovare Miles. Inoltre, grazie alle brevi ma amichevoli interazioni di Miles con gli altri Spider-People, Gwen riceve l’aiuto di un paio di vecchi amici e di personaggi introdotti di recente. Pertanto, la squadra di Gwen Stacy è composta dai seguenti membri:

  • Gwen Stacy
  • Peter B. Parker
  • Spider-Punk
  • Peni Parker
  • Spider-Man Noir
  • Spider-Ham
  • Pavitr Prabhakar
  • Spider-Byte

Nel cast di Spider-Man: Across the Spider-Verse non compaiono Nicolas Cage e John Mulaney nei ruoli di Spider-Man Noir e Spider-Pork. Tuttavia, si prevede che torneranno per Spider-Man: Beyond the Spider-Verse con ruoli vocali a tutti gli effetti. Dopo tutto, hanno avuto un ruolo chiave nella prima introduzione di Miles Morales nel multiverso in Spider-Man: Un nuovo universo.

Come Gwen può trovare Miles Morales

Spider-Man 2099 si sente deluso da Gwen per aver fatto conoscere a Miles Morales gli obiettivi della Spider Society e per aver lasciato che la Macchia creasse scompiglio, quindi la caccia via dopo che Miles fugge su Terra-42. Su Terra-1610, Gwen si rende conto che Miles si trova nella dimensione sbagliata ma, fortunatamente per entrambi, Gwen riceve da Spider-Punk un braccialetto multiversale che le permette di tornare al quartier generale della Spider Society, mettere insieme una squadra di salvataggio e viaggiare su Terra-42 per riportare Miles a casa.

Cosa significa il finale di Across the Spider-Verse per Beyond the Spider-Verse

Il finale ad effetto di Spider-Man: Across the Spider-Verse rende piuttosto chiara la prossima sequenza di eventi. Miles probabilmente combatterà con Aaron Davis di Terra-42 e il Prowler, mentre la squadra di Gwen arriverà per salvarlo. In seguito, la squadra di Gwen e Miles affronterà probabilmente la squadra di Spider-Man 2099, ed entrambi i gruppi dovranno vedersela con La Macchia, che sta per uccidere i genitori di Miles. Naturalmente, l’esito di questi scontri si conoscerà solo quando uscirà Spider-Man: Beyond the Spider-Verse.

Cosa significa davvero il finale di Spider-Man: Across the Spider-Verse

Spider-Man: Across the Spider-Verse si prende il tempo necessario per approfondire Miles Morales, Gwen Stacy e Miguel O’Hara, nonché il multiverso e l’importanza degli eventi canonici. Pur offrendo una soddisfacente riconciliazione tra Gwen e suo padre, Spider-Man: Across the Spider-Verse lascia aperti tutti gli altri filoni narrativi in modo che il sequel abbia abbastanza tempo per risolverli. Tuttavia, il tema principale di Spider-Man: Across the Spider-Verse è chiaro: il destino è già scritto, ma tutti hanno la possibilità di sfidarlo. Se cercare di sfuggire al proprio destino sia la decisione giusta è un altro discorso.

L’incredibile Hulk: tutto quello che c’è da sapere sul film

L’incredibile Hulk: tutto quello che c’è da sapere sul film

Subito dopo l’Iron Man di Jon Favreau e con Robert Downey Jr. protagonista, il secondo supereroe della Marvel a fare il suo ingresso nell’MCU è stato il possente Hulk, protagonista di L’incredibile Hulk. Uscito al cinema nel 2008 per la regia di Louis Leterrier, il film ha dunque riportato sul grande schermo il celebre gigante verde, già protagonista di un film intitolato semplicemente Hulk, diretto nel 2003 da Ang Lee. Questa nuova versione del personaggio, poi modificata nel corso dell’evoluzione del Marvel Cinematic Universe, rimane ancora oggi particolarmente apprezzata per presenza scenica e aspetto complessivo.

Questo nuovo film dedicato al supereroe non ignora del tutto il lungometraggio di Lee, non dilungandosi dunque a raccontare il come il protagonista abbia subito la trasformazione che lo affligge. Si è però cercato di affrontare in modo più esplicito i temi che riguardano la natura del personaggio e le responsabilità che comporta essere dotati di quella forza sovrumana. L’incredibile Hulk introduce così una nuova versione del gigante verde particolarmente scissa tra rabbia totale ed aspetti emotivi, una cosa che sarebbe poi con il tempo stata resa meno evidente dalla Marvel, che ha in anni recenti proposto un Hulk più quieto, interpretato come noto da Mark Ruffalo.

L’incredibile Hulk rappresentò un passo avanti rispetto al suo predecessore, ma anche in questo caso ottenne pareri contrastanti da parte di critica e pubblico. In particolare, si dibatte ancora oggi sul valore dell’azione presente nel film, da alcuni giudicata eccessiva. Se però si apprezzano queste opere dal ritmo esagitato, L’incredibile Hulk è un titolo da recuperare assolutamente. Prima di intraprenderne una visione, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’incredibile Hulk: la trama del film

Protagonista del film è il dottor Bruce Banner, uno scienziato impegnato in un esperimento il cui intento è rendere gli esseri umani immuni alle radiazioni gamma. Per via di un incidente, Banner viene però colpito proprio da questi, che fanno nascere in lui un gigantesco e incontrollabile mostro verde, chiamato Hulk. Scappato e nascostosi dal mondo per evitare di fare del male a qualcuno, Banner cerca di condurre un’esistenza che lo tenga lontana dalla rabbia, elemento che fa uscire allo scoperto Hulk. Quando però viene localizzato dal generale Thaddeus Ross, egli si trova a dover nuovamente fuggire e combattere contro le forze militari. I guai per lui sono però appena iniziati.

L-incredibile-hulk-cast

L’incredibile Hulk: il cast del film

Il regista del film avrebbe preferito Mark Ruffalo come protagonista, mentre la Marvel spingeva più per Edward Norton, il quale ottenne poi la parte. Dato l’insuccesso del film, però, l’attore decise di allontanarsi da eventuali sequel. A sostituirlo da The Avengers in poi nei panni di Hulk è dunque stato proprio Ruffallo, ad oggi particolarmente apprezzato per la sua interpretazione del personaggio. Pur non venendo accreditato, Norton ha collaborato alla scrittura del film L’incredibile Hulk, contribuendo in particolare ad approfondire le conseguenze psicologiche derivate dalla trasformazione del protagonista. Per dar vita ad Hulk, inoltre, ebbe modo di sperimentare con la motion capture.

L’attrice Liv Tyler interpreta invece il ruolo di Betty Ross e come noto ha accettato di prendere parte al progetto senza il bisogno di leggere la sceneggiatura. Ad interpretare il generale Ross vi è invece il premio Oscar William Hurt, il quale accettò in quanto grande fan del personaggio. Hurt ha poi ripreso tale ruolo anche per successivi film della Marvel. L’attore Tim Roth, invece, interpreta il soldato Blonsky, che si trasforma poi in Abominio. Egli ha affermato di aver preso parte al progetto solo per far contenti i suoi figli, nutrendo poi un sempre maggior interesse nei confronti del personaggio e dell’uso della motion capture, necessaria per dar vita al mostruoso Abominio.

Il sequel di L’incredibile Hulk, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come noto, diversi attori del film avevano già firmato per riprendere i rispettivi ruoli in un sequel di L’incredibile Hulk. Il risultato non del tutto entusiasmante al box office e il fatto che i diritti di distribuzione del personaggio fossero di proprietà della Universal hanno però impedito l’effettiva realizzazione di un sequel, poi cancellato a seguito del disinteresse di Norton. Il personaggio non ha dunque più avuto un film interamente dedicato a sé, ma come noto è in più occasioni stato co-protagonista di altri film della Marvel, da quelli dedicati agli Avengers fino a Thor: Ragnarok e la recente serie She-Hulk.

È possibile fruire di L’incredibile Hulk grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 giugno alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

G.I. Joe – La nascita dei Cobra: tutte le curiosità sul film

G.I. Joe – La nascita dei Cobra: tutte le curiosità sul film

Sull’onda del successo di Transformers, la Hasbro ha fatto sì che un’altra sua celebre linea di giocattoli divenisse protagonista di un film per il cinema. Arriva così in sala, nel 2009, il film G.I. Joe – La nascita dei Cobra (qui la recensione) ha portato sul grande schermo la squadra speciale ispirata all’omonima serie di action figures, il cui obiettivo, come nel più classico dei casi per questo genere opere, è quello di salvare il mondo da un pericoloso gruppo terroristico. A dirigere il film vi è Stephen Sommers, regista divenuto famoso per La mummia e il suo sequel La mummia – Il ritorno.

Da tempo si pensava a come portare sul grande schermo questi personaggi, celebri in particolare per il loro essere dotati di sofisticati mezzi bellici, tecnologicamente avanzati. Dopo una prima sceneggiatura trafugata in rete e mal recepita dai fan, i produttori della Di Bonaventura Pictures (stessa casa di produzione di Transformers) si sono impegnati per riscrivere il progetto affinché fosse più fedele a ciò che si sa degli omonimi personaggi Hasbro. Tali operazioni non hanno però impedito al film di affermarsi solo come un modesto successo, con un incasso globale di 302 milioni a fronte di un budget di 175.

Nonostante ciò, si è poi deciso di realizzare anche un sequel, che ha portato avanti quanto da questo primo film lasciato in sospeso. Ad ogni modo, per gli amanti del genere si tratta di un buon titolo d’azione, ricco di colpi di scena e personaggi iconici. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di G.I. Joe – La nascita dei Cobra

Quando il proprietario della MARS James McCullen, discendente dell’omonimo commerciante d’armi che nel XVII secolo sconvolse gli equilibri d’Europa, vende la sua nuova letale arma alla Nato, i G.I. Joe vengono incaricati dal governo di trasportarla al sicuro. Mentre la squadra, composta da Duke, Ripcord, Scarlett, Snake Eyes e Heavy Duty si recano alla base segreta in Egitto per incontrare il loro capo, il Generale Hawk, McCullen sembra però cambiare idea sulla sua donazione, intenzionato ora ad usare la pericolosa arma per tenere sotto controllo i governi di tutto il mondo. Per rientrarne in possesso, ingaggia la Baronessa e Storm Shadow, due pericolosi mercenari. Per i G.I. Joe ha dunque inizio una delicata missione che ha come obiettivo la salvezza del mondo intero.

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G.I. Joe – La nascita dei Cobra: il cast di attori del film

Ad interpretare il principale protagonista del film, l’agente Duke, vi è l’attore Channing Tatum. Egli, però, non era intenzionato a recitare nel film, il quale a suo dire glorifica la guerra, ma fu costretto a prendervi parte per via di obblighi contrattuali. Tatum cercò allora di avere per sé il ruolo di Snake Eyes, suo personaggio preferito, ma gli fu invece assegnato Duke. Il ninja Snake Eyes è dunque stato interpretato da Ray Park, attore noto per aver interpretato il Sith Darth Maul in Star Wars – La minaccia fantasma. Interpretare tale ruolo fu per lui una sfida non da poco, poiché il costume presentava un certo peso e lo rallentava anche nel più semplice dei movimenti. L’attore Dennis Quaid, invece, ricopre il ruolo del generale Hawk.

L’attrice Rachel Nichols era invece la prima scelta per interpretare Scarlett e accettò tale ruolo attratta dalle scene d’azione previste. Sono poi presenti gli attori Marlon Wayans nei panni di Ripcord e Adewale Akinnuoye-Agbaje in quelli di Heavy Duty. Joseph Gordon-Levitt interpreta The Doctor, comandante del gruppo criminale Cobra. L’attore ha raccontato di aver accettato il ruolo dopo aver visto il trucco che gli sarebbe stato applicato e il costume che avrebbe indossato. L’attrice Sienna Miller, che interpreta invece la Baronessa, ha affermato di essersi interessata al ruolo poiché diverso da quelli che normalmente le venivano offerti. Infine, Christopher Eccleston interpreta James McCullen e Lee Byung-hun è Storm Shadow.

Il sequel di G.I. Joe – La nascita dei Cobra, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il discreto successo del film e il suo finale particolarmente aperto, sono stati i motivi per cui si è deciso di dar vita ad un sequel. Questo è arrivato in sala nel 2013 con il titolo G.I. Joe – La vendetta (qui la recensione). Qui, oltre agli attori del primo film, vi sono anche nuovi personaggi, come Roadblock interpretato da Dwayne Johnson e Joseph Colton, ideatore dei G.I. Joe, interpretato da Bruce Willis. Si sarebbe dovuto realizzare anche un terzo film, poi però ritardato e infine cancellato nel 2017. Nel 2021 è invece stato realizzato il reboot della serie, dal titolo Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini (qui la recensione), con un cast completamente diverso.

È possibile fruire di G.I. Joe – La nascita dei Cobra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Paramount+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 giugno alle ore 23:35 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Dragon – La Storia di Bruce Lee: la vera storia dietro al film

Dragon – La Storia di Bruce Lee: la vera storia dietro al film

Considerato uno dei più influenti artisti marziali di tutti i tempi, Bruce Lee ottenne grande popolarità portando tali pratiche al cinema, divenendone il maggior esponente in film come I 3 dell’Operazione Drago e Dalla Cina con furore. La sua vita è divenuta leggendaria a tal punto che divenne oggetto del film Dragon – La storia di Bruce Lee, diretto nel 1993 da Rob Cohen. Questo ripercorre, in maniera semi-romanzata, le principali vicende avvenute nella vita dell’attore e lottatore, basandosi grossomodo sulla biografia intitolata Bruce Lee: The Man Only I Knew.

Questa venne scritta nel 1975 dalla moglie di Lee, Linda Lee Cadwell, in seguito alla tragica scomparsa dell’attore. Il regista, tuttavia, non voleva dar vita ad un classico film biopic, e decise piuttosto di realizzare una pellicola simile a quelle interpretate dallo stesso Lee. Vi sono infatti numerosi elementi mistici, come anche una grande esaltazione delle scene di combattimento, costruite in linea con quelle presenti nei film a cui l’attore aveva partecipato. Tali scelte di messa in scena si rivelarono particolarmente vincenti, permettendo al film di affermarsi al di sopra della media del suo genere.

A fronte di un budget di soli 16 milioni, il film arrivò ad ottenere un incasso complessivo a livello globale di circa 63 milioni di dollari. Particolarmente positivo fu anche il riscontro ottenuto dalla critica, che elogiò la sperimentazione visiva e tematica ricercata dal regista. Tale successo permise al film di diventare un titolo estremamente noto, ricercato ancora oggi dai fan dell’attore e continuamente apprezzato per le sue particolarità.

Dragon – La storia di Bruce Lee: la trama e il cast del film

La storia è quella di Bruce Lee, nato a San Francisco ma cresciuto ad Hong Kong. Trasferitosi a 18 anni negli Stati Uniti, Lee inizia a lavorare in un ristorante, manifestando però il meglio di sé nelle arti marziali. Dopo aver aperto una propria palestra, decide di sposare Linda Emery, dalla quale avrà due figli. La sua vita viene però complicata dai pregiudizi e dal razzismo nei confronti degli orientali, ma dopo una lunga gavetta Lee riesce a fare il suo ingresso nel mondo del cinema. Qui prenderà parte ad una serie di film basati sulle arti marziali che gli daranno stabilità finanziaria e fama mondiale. Lee riuscirà così a sconfiggere il demone che lo attanaglia sin da bambino, e che ha influenzato la sua intera esistenza.

Trovare il giusto attore per interpretare Lee era tutt’altro che semplice, e la produzione decise di pertanto di condurre attente ricerche. Inizialmente la parte era stata offerta a Brandon Lee, figlio di Bruce, il quale si era a sua volta distinto in alcuni film sulle arti marziali. Questi, tuttavia, non desiderava essere paragonato al padre e decise pertanto di non ricoprire il ruolo. La produzione, a quel punto, considerò diversi attori di origine cinese, ma a vincere la parte fu Jason Scott Lee, il quale nonostante il cognome non ha alcuna parentela con Bruce. Questi fu ritenuto idoneo per via della sua grande preparazione atletica.

L’attore si sottopose così ad un lungo allenamento nelle arti marziali, divenendone a sua volta un grande esperto. Ad allenarlo fu Jerry Poteet, il quale in gioventù era stato allievo di Lee. Poteet lodò le abilità di Jason, e lo aiutò a convincersi che sarebbe stato un ottimo interprete per il ruolo. L’attore era infatti particolarmente spaventato da tale responsabilità, che avvertiva però come un’occasione irrepetibile nella sua vita. La sua performance venne poi particolarmente lodata, e la stessa vedova di Lee si complimentò con lui per l’umanità con cui aveva dato vita al leggendario Bruce.

Dragon - La storia di Bruce Lee film

Dragon – La storia di Bruce Lee: le differenze con la vera vita dell’attore

Nonostante si tratti di una biografia dell’attore, e si basi su diversi testi a riguardo, il film, come anticipato, si prende diverse libertà rispetto alla storia vera. Tutte le modifiche attuate dal regista vennero fatte con lo scopo di dar vita ad un film su Bruce Lee simile ai film con Bruce Lee. Numerosi sono infatti gli elementi romanzati, come anche l’inserimento di dettagli e particolari non presenti nella realtà, ma che aiutano nella narrazione cinematografica. Tali differenze non sono state giudicate in modo negativo, ma anzi comprese e apprezzate, poiché riescono a raccontare in modo non didascalico la vita del celebre attore.

Tra le principali rivisitazioni si annoverano quella relativa all’origine della passione per le arti marziali di Lee. Nel film questa avviene per via della sua lotta contro dei demoni interiori, ma nella realtà Lee iniziò a praticare tale disciplina all’età di 13 anni dopo aver perso un combattimento contro alcuni bulli. Diversa è anche la descrizione del nucleo famigliare di Lee, che nel film viene descritto come figlio unico e orfano di madre. Nella realtà, egli aveva ben quattro fratelli, e la madre era ancora viva al momento della morte dell’attore. Lo stesso rapporto con il padre viene descritto in modo diverso. Nel film, Bruce ha un forte legame affettivo con questi, mentre nella realtà il loro rapporto fu sempre dettato da un rigido formalismo.

Notevoli divergenze si ritrovano anche nel racconto del leggendario scontro con Wong Jack Man. Nel film, questi ingaggia una dura lotta con Lee, arrivando infine a colpirlo in modo scorretto e provocandogli un profondo trauma alla schiena, costringendolo ad una lunga e tormentata riabilitazione. In realtà, sebbene l’episodio sia sempre rimasto misterioso, sembra che lo scontro si concluse con una netta vittoria di Lee, e che anzi il suo avversario fuggì terrorizzato. Infine, anche il momento in cui a Lee viene offerto il ruolo di protagonista in un film presenta differenze rispetto alla realtà. In Dragon egli è restìo ad accettare non volendo tornare negli Stati Uniti, mentre nella realtà aveva soltanto paura di fallire.

Dragon – La storia di Bruce Lee: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati di Dragon – La storia di Bruce Lee, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Il film è infatti presente a noleggio su Amazon Prime Video, Now, Google Play e Apple TV. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film, avendo modo di fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, ScreenRant

Fanum, intervista alla regista Iris Gaeta e al cast

Fanum, intervista alla regista Iris Gaeta e al cast

Sono attualmente in corso le riprese di Fanum, un mistery thriller ambientato a Tarquinia in cui una giovane archeologa esperta di civiltà etrusca e vicina a una scoperta epocale si trova coinvolta in una serie di omicidi diventandone la principale indiziata. Il film, diretto da Iris Gaeta, qui al suo esordio come regista di un lungometraggio, e scritto da Cristiano Gazzarrini, Nicolò Gaetani e Enrico Savini e prodotto da Play Entertainment, è finanziato dal MIC, Lazio Cinema International 2022, in co-produzione con Agresywna Banda e con il patrocinio del Comune di Tarquinia.

Tra i protagonisti si annoverano Valeria Solarino (Quando, la trilogia di Smetto quando voglio, Quanto basta), Valeria Bilello (Il Giorno più bello, Security, Made in Italy) e Michele Rosiello (Guida Astrologica per cuori infranti, La voce che hai dentro), ma anche Fortunato Cellino (Gomorra – La serie, Nero a metà) e Lorenzo de Moor (Pezzi unici, Rapiniamo il Duce!). Proprio con questi ultimi due e la regista abbiamo avuto il modo di parlare, durante una pausa dalle riprese, per scoprire di più sul film e sui suoi personaggi.

“Mi piacciono le storie in cui sono i personaggi a portare avanti il racconto.” – afferma la regista Iris Gaeta. Classe 1996, con Fanum compie il suo debutto alla regia di un lungometraggio ma vanta già la realizzazione di alcuni cortometraggi e il lavoro svolto come assistente alla regia di grandi produzioni internazionali (da House of Gucci di Ridley Scott a The Palace di Roman Polanski). “Ho scelto tutti gli attori – che poi in realtà hanno a loro volta scelto me, quindi c’è stata una scelta reciproca – come persone prima e poi come attori, perché la persona potesse portare il personaggio a diventare a sua volta persona. Quindi per me la parte tecnica viene dopo”.

“Fanum non è quindi soltanto un film di genere, ma anche un film molto incentrato sulla parte emotiva dei personaggi. È un incontro tra le due cose. Il film di genere ha di per sé la storia, dei canoni ricorrenti, ma intorno a questo ho cercato di raccontare dei personaggi indipendenti con un proprio percorso che esula da questi canoni. E poi mi interessava raccontare una realtà italiana davvero aderente alla realtà, perché ci sono delle sfumature del nostro Paese, del nostro popolo, che possiamo raccontare solo noi e se non lo facciamo noi chi lo farà?”, conclude la regista.

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Fortunato Cerlino in una scena di Fanum.

Fortunato Cerlino racconta invece del suo processo di coinvolgimento, affermando che “ho conosciuto Iris sul set del film di Polanski, dove lei era assistente alla regia. Ho parlato a lungo con lei e ho capito che è piena di talento, di capacità, con grandi idee. Quindi quando mi ha parlato di questa sua opera prima ho fatto in modo di esserci, perché penso che Iris ci stupirà tutti. Il motivo quindi è proprio affettivo. Poi c’è anche l’aspetto della narrazione. Fanum fa parte di un genere poco praticato in Italia, dove si associa il thriller al contesto della storia del nostro Paese”.

Nel film interpreto il Conte Vipereschi, che vive a Tarquinia ed è molto dentro la materia degli Etruschi a tal punto da portare avanti delle proprie ricerche personali sulla base di alcune sue teorie. Rimarrà poi ovviamente coinvolto nella storia degli omicidi a diversi livelli.”, ha raccontato Cerlino parlando del proprio personaggio. “Mi sono preparato al ruolo del Conte guardando al noir in generale, soprattutto nella narrativa. Credo sia un genere troppo spesso trattato con sufficienza e che invece richiede grandi competenze”. 

Parlando invece del lavoro che la regista sta svolgendo con gli attori, l’attore afferma che “Iris sta facendo una cosa molto intelligente secondo me. Perché in genere con un’opera prima gli autori vogliono un po’ dimostrare chi sono, quindi spesso mettono ogni cosa al proprio servizio per urlare al mondo la propria autenticità. Ma non sempre è la strada giusta, perché devi capire se la tua visione è matura o meno. Se non lo è, è meglio fare come sta facendo Iris, che è un lavoro di mestiere e così facendo riesce a portare a casa la giornata. Se non apprendi le basi della tecnica, difficilmente andrai lontano”.

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Lorenzo de Moor in una scena di Fanum.

La parola passa infine a Lorenzo de Moor, che in Fanum interpreta “Alfieri, un giovane poliziotto in carriera con grandi aspettative su sé stesso, molto concentrato, affamato, desideroso di fare carriera quanto più in fretta possibile. Per questo motivo cerca di essere sempre sul pezzo, in prima linea. Per poterlo interpretare ho studiato approfonditamente il percorso che un giovane poliziotto si trova a dover fare, comprendendo così ogni dinamica di questo ambiente. Con Iris abbiamo poi parlato molto di Alfieri, individuando i suoi obiettivi ed eventualmente apportando alcune modifiche alla sceneggiatura affinché questi emergessero meglio”.

Girare qui a Tarquinia è per me un’esperienza molto interessante, conclude poi de Moor – è un luogo tanto misterioso, con un’energia piena di una storia misteriosa e tutto questo lo respiri davvero. È un’influenza, per noi attori, estremamente positiva, perché ti permette di entrare ancor di più nel racconto. E la cosa bella è che per quanto Fanum sia un’opera di genere, allo stesso tempo sono i mondi interiori dei personaggi a portare avanti la narrazione”.

Fanum, la sinossi del film

Marianne (Valeria Solarino) è un’archeologa anglo-italiana, grande esperta della civiltà etrusca, che torna a Tarquinia per vendere la casa di famiglia. Nello studio ritrova le ultime ricerche della madre, appena morta, sul Fanum Voltumnae, luogo sacro per gli etruschi da sempre studiato ma mai localizzato con certezza. Per la giovane donna scoprire questo luogo significa rimettersi in gioco e ritrovare se stessa. Ma la sua ricerca viene ostacolata da un fanatico assassino che sembra giungere da un lontano passato mietendo vittime con sacrifici rituali tra chiunque tenti di profanare i segreti degli Etruschi. Tra omicidi e colpi di scena, Marianne si troverà costretta a mettersi personalmente sulle tracce del diabolico killer per scagionarsi dalle accuse del rigido commissario Braschi (Michele Rosiello) che la considera il principale sospettato.

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