Jeremy Allen White ha dichiarato che in
The Bear 3, la terza stagione di The
Bear della FXP si tornerà all'”atmosfera da
cucina in funzione a pieno regime” della prima stagione.
Parlando con Variety, a Jeremy Allen Whiteè
stato chiesto se ci fossero aggiornamenti su The Bear 3, la cui
produzione dovrebbe iniziare nel febbraio 2024.
White ha risposto: “Vi dirò la
verità: credo che abbiano scritto un paio di sceneggiature. Non ne
ho letto nessuno. So che a gennaio passerò un bel po’ di tempo a
riunirmi con alcuni chef. Credo che verrà stabilito un menu per il
ristorante della terza stagione. E so che inizierò a mettere
insieme quel menu con diversi chef e a cucinare, cercando di
prepararmi a fare più cose davanti alla telecamera. Ci siamo
preparati molto prima della prima stagione. Ho frequentato la
scuola di cucina e ho trascorso molto tempo nei ristoranti e altro.
Poi, nella seconda stagione, si trattava di mettere insieme il
ristorante, quindi non si cucinava molto. Ma ora, nella terza
stagione, credo che torneremo all’atmosfera di cucina funzionante
che avevamo nella prima“.
White (The Iron Claw)
interpreta Carmen “Carmy” Berzatto in The
Bear, una chef pluripremiata che decide di trasformare
il ristorante di Chicago del fratello defunto in un nuovo locale di
destinazione. Il cast principale della serie comprende anche
Ayo Edebiri nel ruolo di Sydney, Ebon
Moss-Bachrach nel ruolo di Richie, Lionel
Boyrce nel ruolo di Marcus, Liza
Colón-Zayas nel ruolo di Tina, Abby
Elliott nel ruolo di Sugar e Matty
Matheson nel ruolo di Fak.
Creata da Christopher Storer,
The
Bear ha debuttato su Disney+
nel giugno 2022. La seconda stagione è seguita nel giugno 2023 e la
serie è stata
rinnovata per una terza stagione nel novembre 2023.
La seconda stagione di The
Bear ha visto Carmen “Carmy” Berzatto (Jeremy
Allen White), Sydney Adamu (Ayo
Edebiri) e Richard “Richie” Jerimovich (Ebon
Moss-Bachrach) mentre lavorano per trasformare la loro
malmessa paninoteca in un locale di livello superiore. Nel dare
nuova luce al ristorante, non mancheranno però gli imprevisti e la
squadra si troverà ad intraprende un viaggio di trasformazione,
dove ognuno sarà costretto a confrontarsi con il proprio passato e
a fare i conti con chi vuole essere in futuro, rapportandosi
ovviamente anche con un contesto quantomai caotico e
stressante.
Jeremy Allen White ha condiviso su Instagram il
primo teaser di The
Bear3 in cui ritroviamo Carmen nella
sua cucina. Il teaser non mostra molto, ma annuncia che tutti gli
episodi della terza stagione del premiato show saranno disponibili
su Hulu dal 27 giugno. In Italia, la serie è distribuita da
Disney+.
The
Bear è prodotto da Christopher Storer, Joanna
Calo, Hiro Murai, Nate Matteson e Josh Senior. La commedia
drammatica è interpretata da
Jeremy Allen White, Edebiri, Moss-Bachrach, Abby Elliott,
Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Edwin Lee Gibson e Matty
Matheson. La seconda stagione ha inoltre introdotto nuovi
personaggi interpretati da una schiera di ospiti all-star, tra cui
Jamie Lee Curtis,
Sarah Paulson,
Will Poulter,
Olivia Colman, John Mulaney, Molly Gordon e Bob
Odenkirk.
“L’ultima stagione ha seguito
Carmen ‘Carmy’ Berzatto, Sydney Adamu e Richard ‘Richie’ Jerimovich
mentre lavoravano per trasformare il loro lugubre locale di panini
in un posto di livello superiore“, si legge nella logline.
“Mentre riducono il ristorante all’osso, la squadra intraprende
un viaggio di trasformazione, ognuno costretto a confrontarsi con
il passato e a fare i conti con chi vuole essere in
futuro“.
La conclusione con una nota
selvaggiamente drammatica sta diventando un tratto distintivo della
serie di FX The
Bear, e la
terza stagione non fa eccezione. Tuttavia, è la stagione che ci
lascia con il maggior numero di domande senza risposta, poiché
il futuro del ristorantedi Carmy
(Jeremy
Allen White) è in bilico. Fin
dall’episodio pilota, i problemi finanziari incombevano sul
ristorante, dettando naturalmente ogni decisione dei
personaggi.
Ma con la scadenza del prestito di
18 mesi e la regressione della personalità di Carmy, il successo e
la longevità del ristorante dipendono dal verdetto della revisione
che viene accennata nei momenti finali. Anche i membri dello staff
temono per la loro posizione nel ristorante, cercando già altre
offerte di lavoro.
La stagione mette sotto i
riflettori anche le turbolenze interne di Carmy, che culminano in
un confronto con l’uomo responsabile dei suoi traumi in cucina nel
finale, durante la cena funebre di Ever. Con l’inquietante
recensione, le distrazioni di Carmy e lo staff che guarda in altre
direzioni, il futuro di The Bear non è mai stato così incerto.
Che impatto avrà la revisione
su The Bear?
Quando Carmy ha ereditato il
ristorante di Mikey (Jon
Bernthal), il peso finanziario è stato consegnato
proprio accanto ad esso. Tre stagioni dopo, Carmy è riuscita
miracolosamente a tenerlo a galla convincendo lo zio Jimmy
(Oliver Platt) a investire nell’attività. Mentre
la serata inaugurale alla fine della seconda stagione ha infuso
fiducia negli chef di cucina, la ritrovata determinazione di Carmy
a ottenere una stella Michelin e il suo passo indietro rispetto ai
precedenti comportamenti ossessivi mettono nuovamente in pericolo
il ristorante.
Cambiando il menu ogni
giorno e concedendosi solo i piatti più esotici e prestigiosi,
Jimmy vede ben pochi profitti o ritorni sul suo investimento
iniziale. Per questo, quando arriva la notizia della recensione del
Chicago Tribune, Jimmy dà a Carmy un ultimatum: se la
recensione è negativa, il ristorante chiude. Questo tipo
di recensioni da parte di rinomati critici gastronomici è già di
per sé un “make or break” per i ristoranti, soprattutto per quelli
in lizza per una stella Michelin, ma l’accordo di Jimmy con Carmy
aggiunge un ulteriore livello di pressione e di sventura
all’esperienza.
Il cambiamento del menu ha già
causato abbastanza problemi in cucina, con i nervi tesi di tutti a
causa della cultura tossica che è stata coltivata sul
posto di lavoro, e Carmy e Sydney (Ayo
Edebiri) che cercano di capire quale ricetta di
anatra abbia mangiato il critico gastronomico per poterla
fotografare. Negli ultimi istanti, però, sembra che sia proprio il
menu a rotazione a causare la rovina del ristorante, dato che
parole come “confuso”, “sciatto” e “deludente” lampeggiano sullo
schermo.
Tuttavia, anche “eccellente”,
“innovativo”, “incredibile” e “brillante” sono disseminati tra i
precedenti descrittori: si tratta quindi di una recensione
mista? Anche se la reazione di Carmy ci è sembrata più
accesa che esultante, egli si pone degli standard incredibilmente
elevati, quindi questo potrebbe non essere necessariamente
indicativo di una recensione estremamente negativa. Anche se per le
risposte a queste domande bisognerà aspettare la quarta stagione,
non possiamo fare a meno di chiederci: avranno almeno scelto la
ricetta giusta dell’anatra da fotografare?
Carmy affronta il suo trauma
nel finale della terza stagione di The Bear
Questa stagione di The
Bear si concentra anche in gran parte sulla salute mentale di
Carmy, che a causa dell’incidente con il freezer si trova ad
escludere ogni forma di vulnerabilità, compresa Claire
(Molly Gordon), e a concentrarsi furiosamente
sul ristorante. In questa stagione, il suo trauma legato
all’ospitalità, che deriva dalle esperienze con lo “chef cattivo”
David Fields (Joel McHale), arriva finalmente a
una conclusione. Il finale vede Carmy, Sydney e Richie
(Ebon Moss-Bachrach) partecipare alla cena funebre
di Ever, organizzata dallo chef in pensione ed ex mentore di Camry,
Terry (Olivia
Colman).
Mentre Carmy siede accanto a Sydney
e cerca di ascoltare i suoi colleghi chef che raccontano storie
sulla promozione di ambienti sani in cucina e ricordano i loro
giorni da stagisti, non riesce a distogliere lo sguardo da
David, seduto con la schiena dritta in giacca e cravatta e
con un bicchiere di champagne in mano.
Anche se tutti gli consigliano di
lasciar perdere, alla fine Carmy raccoglie la rabbia sufficiente
per avvicinarsi a David e dirgliene quattro. Con orrore, si
trova di fronte un muro di mattoni implacabile, arrogante e
disinvolto, che pronuncia un paio di frasi oltraggiose che
equivalgono a “Ti ho creato io”. Con la dimostrazione di
vulnerabilità di Carmy, che ammette di aver avuto attacchi di
panico e incubi a causa di David, e con David che semplicemente lo
domina e si prende il merito dei risultati ottenuti da Carmy nella
leadership, diventa un’interazione complessivamente
imbarazzante e scoraggiante che lascia Carmy visibilmente
scosso.
Questo dimostra anche come Carmy
stia lentamente diventando l’immagine sputata dell’uomo che
disprezza, tanto più che Sydney ora ha degli attacchi di panico.
Tuttavia, questo porta rapidamente a una conversazione più
produttiva, come Carmy fugge il servizio di andare fuori sul
balcone per un po ‘di aria, dove vede Terry.
Terry parla del motivo per cui sta
lasciando il ristorante, in particolare di tutta la vita che si è
persa perché era così consumato dal quotidiano della cucina.
Naturalmente, anche questo aspetto si collega all’ossessione di
Carmy per la sua carriera, ma è il consiglio che lei gli dà che
diventa memorabile: “Non hai idea di quello che stai
facendo e quindi sei invincibile”.
Questa frase chiude essenzialmente
la storyline di Carmy relativa al suo trauma in cucina, in quanto
risuona con le sue paure più profonde di veder crollare il
ristorante perché non era in grado di controllare ogni variabile.
L’attrice insiste inoltre affinché lui la chiami Andrea la prossima
volta che si incontreranno, ponendo i due alla pari e dando a Carmy
una necessaria iniezione di fiducia. Sebbene abbia ancora altri
traumi da smaltire, in particolare con la madre, Carmy ha ora il
timbro di approvazione di un mentore che rispetta
profondamente nel suo arsenale e dovrebbe essere in grado di
continuare il suo viaggio di guarigione.
Ma le difficoltà finanziarie e il
benessere mentale di Carmy non sono gli unici fattori che stanno
delineando il potenziale destino The Bear. Nel corso della serie,
Sydney ha mostrato diversi livelli di impegno nei confronti
del ristorante, abbandonando bruscamente nella prima
stagione, tuffandosi a capofitto nei lavori di ristrutturazione
nella seconda e ora vacillando nella terza. Il primo episodio della
terza stagione vede Carmy offrire a Sydney un contratto
di collaborazione per il ristorante come riconoscimento di
come lei aveva raccolto il suo slancio la stagione precedente.
Tuttavia, dopo il suo primo attacco di panico nel finale della
seconda stagione, la donna ha delle riserve nel firmare il
contratto, anche se non lo rivela.
Sullo sfondo, scopriamo che Adam
(Adam Shapiro), ex chef dell’Ever, sta
aprendo un suo ristorante e sta cercando di sottrarre Sydney al suo
staff. Dopo molte conversazioni con il padre sulla
stabilità del lavoro, insieme al futuro incerto di The Bear, Sydney
si trova a dover scegliere tra una mossa di carriera intelligente e
la famiglia che ha trovato. Questa indecisione catalizza ancora di
più gli attacchi di panico, anche durante l’after-party, dove la
creazione di ricordi più sentiti con la famiglia che ha scelto
suscita un’agitazione ancora più viscerale.
Considerando che è Sydney a tenere
in piedi il locale, a gestire gli scatti d’ira di Carmy e a fare in
modo che il personale non ne risenta troppo, la sua perdita
sarebbe un duro colpo per l’Orsa. Soprattutto dopo i rapporti
tumultuosi e ora commoventi che ha instaurato con Tina
(Liza Colon-Zayas) e Marcus
(L-Boy).
Richie si riunisce alla sua
famiglia di sempre in “The Bear”.
Il finale di stagione evidenzia
anche l’arco caratteriale di Richie, che ora sta chiudendo il
cerchio e si riunisce agli amici che si è fatto durante il periodo
trascorso a Ever. Nell’episodio della seconda stagione,
“Forks”, ha parlato brevemente con Terry e ha chiaramente avuto
un impatto su di lei, visto che gli ha dato un bacio poco prima del
suo elogio funebre al funerale di Ever. Questo momento ci ricorda
il mantra di Ever “ogni secondo conta”, una frase che è stata
ipotizzata essere quella con cui il padre di Terry firmava i suoi
dettagliati quaderni.
L’aspetto interessante è che Richie
usa questo mantra per trovare uno scopo nella sua vita nonostante
sia un po’ più vecchio e per ricordarsi di vivere il presente,
mentre Carmy usa questo mantra per esercitare una pressione
esigente su se stesso e considera il suo tempo prezioso solo se è
stato usato per inseguire le sue ambizioni. Per questo motivo,
questo mantra diventa più importante che mai, poiché
l’interpretazione che Richie ne dà lo mette in condizione
di riprendersi dalla potenziale morte del The Bear più di
quanto Carmy sarebbe in grado di fare in questo momento.
Lo sviluppo del personaggio di
Richie è l’unica trama del finale di The Bear che
si conclude in modo netto. Con un finale così aperto, The
Bearci lascia a teorizzare e anticipare
la quarta stagione per circa un anno, se decideranno di
attenersi alle attuali tempistiche di rilascio. In questa stagione,
mentre il denaro e i due chef principali si compromettono, non
siamo mai stati così incerti se il ristorante sopravviverà o se la
nostra famiglia ritrovata preferita sarà costretta a separarsi in
futuro.
In occasione dell’uscita di
The
Bear 3, il 14 agosto su
Disney+, abbiamo incontrato i protagonisti della serie di
successo che hanno provato a raccontare cosa accadrà ai loro
personaggi nel terzo ciclo dello show acclamato da critica e
pubblico.
Tredici riconoscimenti per due
stagioni, tra Emmy, Golden Globes e SAG, The
Bear è sicuramente una delle serie del momento, un
fenomeno che coinvolge lo spettatore, contamina la narrazione
classica con derive ricercate, viene ostinatamente definita una
commedia eppure riesce come pochi prodotti ad avere un animo
profondo e doloroso, spesso addirittura pernicioso, eppure
(soprattutto nella seconda stagione) riesce anche a trovare la luce
nel cuore della tempesta.
Ma da dove comincia The Bear
3?
A rispondere alla domanda è Ebon Moss-Bachrach, splendido interprete del
Cugino Richie: “La terza stagione riprende non molto dopo la
fine della seconda. E credo che Richie sia stato esposto a un modo
di essere forse più evoluto, e credo che adesso veda una sé. Ma una
cosa è vedere il percorso e un’altra è percorrerlo. Quindi, penso
che, come ogni tipo di crescita personale, il suo cammino sia
altalenante, avanti e indietro, e non c’è un percorso chiaro e
unidirezionale.”
Ayo Edebiri e Liza Colón-Zayas – The Bear 3
C’è una trama romantica tra Sydney
e Carmy?
Uno degli equilibri fondamentali
della serie è quello tra i personaggi di Sydney e Carmy,
interpretati magistralmente da
Ayo Edebiri e
Jeremy Allen White. Nella seconda stagione, con
l’introduzione di un interesse amoroso per Carmy, erano cominciate
a circolare voci che volevano Syd in qualche modo coinvolta. Ma la
risposta di Edebiri è netta: “No.” “Non si è mai parlato di
implicazioni romantiche” ha confermato Allen White.
Matty Matheson,
tuttofare
Personaggio bizzarro nella vita e
sul set, Matty
Matheson, che interpreta il tuttofare Neil, uno dei tanti
fratelli Fak (e questa stagione ne aggiunge altri!), è anche
produttore della serie e consulente culinario, coinvolto in prima
persona nella messa a punto dei menù che di volta in volta vengono
realizzati nel ristorante protagonista. The Bear 3 vede sfilare tra
banconi, fornelli e tavoli moltissimi nuovi piatti e Matheson è
colui che ha contribuito in maniera preponderante a mettere in
piedi una tale varietà e ricchezza di piatti. Ma non lo ha fatto da
solo!
“Courtney Storer è una produttrice e si
occupa di gran parte dello sviluppo del menu – ha spiegato
Matty Matheson in
conferenza stampa –Lavoro con lei e il suo team e
concepisco le cose che potrebbero aver ideato Carmy e Syd e come
realizzare quei tipi di piatti e creare quei tipi di menu e chi
sono e come si presenterebbero attraverso una lente culinaria.
Avevamo degli chef davvero bravi, e Courtney è incredibile
nell’eseguire e creare quel cibo e dargli vita. E c’erano alcuni
piatti che erano più difficili di altri. Molti dei dessert che
Lionel e Marcus stavano creando e raccontando erano difficili.
Nella pasticceria c’è un sacco di scienza, un sacco di cose che ci
vanno dentro. Ma nel complesso, penso che si tratti solo di provare
a creare cibo bello e ponderato e di spingersi oltre i
limiti.”
Jeremy Allen White – The Bear 3
The Bear 3: le “cose non
negoziabili”
Nel suo tentativo di ottenere la
famigerata stella per il suo ristorante, Carmy stila una lista di
“cose non negoziabili” che riguardano la cucina, la gestione del
menù, della sala, il comportamento e il servizio. Ma quali erano le
“cose non negoziabili” sul set di The Bear 3?
Ayo Edebiri comincia: “… siate gentili l’uno con
l’altro e imparate le vostre battute.”“Presentati…
Puntuale!” le fa eco
Jeremy Allen White. “Sì, la puntualità è una cosa
importante” sottolinea a mezza voce Abby
Elliott, interprete di Natalie, come a voler fare un
inside joke con i suoi compagni di set e continuando il gioco
quando aggiunge: “Prendere la vitamina C” “E restare
idratato” conclude
Ayo Edebiri.
L’elaborazione del lutto e il
dolore in The Bear 3
Come accaduto anche nelle stagioni
precedenti, i protagonisti della serie elaborano tutti un lutto (o
provano a farlo), sentimento che si esplicita nella figura di
Mickey (Jon
Bernthal) ma non si esaurisce in essa, ovviamente.
Il dolore sembra essere una specie di fiume che attraversa l’intero
tessuto connettivo dello show. Ma allo stesso tempo sembra che
nessuno sia davvero in grado di affrontarlo.
“Penso che Natalie stia
elaborando il suo dolore ora che sta per diventare madre –
spiega Abby Elliott – È incinta e quindi, sta lottando con il
fatto che suo fratello ha avuto questa orribile fine e il suo
rapporto con sua madre e suo fratello non è sereno. Quindi, ho la
sensazione che, sì, stia affrontando il dolore in quel
modo.”
Abby Elliott – The Bear 3
Anche
Ayo Edebiri concorda, nonostante la sua Sydney
sia quella che apparentemente costeggia questo sentimento in
maniera tangente: “Sì, ho la sensazione che molti personaggi
diversi abbiano un dolore che li ha toccati in modi diversi e sia
diverso il modo in cui lo stanno affrontando (…) Questo è uno dei
fili conduttori della serie, quindi penso che sia il caso che venga
affrontato da personaggi diversi in modi diversi in questa
stagione.”
Per Ebon Moss-Bachrachil
dolore e il lutto sono dei punti di forza, nella serie: “Penso che
uno dei motivi per cui sia collegato a così tante persone è che il
dolore sia il fiume che scorre attraverso tutti noi. Ed è l’unica
specie di… forse una delle poche cose comuni che tutti condividiamo
nell’esperienza umana. E così, scorre, e ognuno lo affronta a modo
suo. O non lo affronta.”
Richie e Carmy: odi et amo
Un altro punto di forza della serie
è senza dubbio il rapporto tra Carmy e Richie: sempre stato
filtrato dalla presenza ingombrante e confortante di Mickey, il
rapporto trai due non si stabilizza mai, e alla fine della seconda
stagione è deflagrato nel drammatico e concitato finale. Come si
comporteranno in The Bear 3?
Mentre
Ebon Moss-Bachrach ci scherza su, per non
rivelare niente di quello che succederà,
Jeremy Allen White dimostra di conoscere molto
bene il suo personaggio: “Sì, Carmy sta continuando a fare ciò
che sa fare meglio, penso, ovvero evitare incredibilmente tutti i
problemi che ha in quel momento”. Dopotutto è reduce da un
finale di stagione che lo ha visto coinvolto in un incidente
peculiare: rimasto chiuso dentro la cella frigorifero durante il
servizio, ha rovesciato su chiunque la sua frustrazione.
Ebon Moss-Bachrach – The Bear 3
Carmy non accenna a voler fare i
conti con quell’incidente, secondo White: “Esco dal frigorifero e
va bene così. Penso che Carmy faccia quello che fa sempre, ovvero
si seppellisce di nuovo nel suo lavoro e cerca di sfidare se stesso
e nel farlo, sfida tutti quelli che lo circondano e penso che
diventi anche piuttosto impegnativo stargli accanto. Un sacco di
sfide.”
L’episodio numero 6 di The
Bear 3 segna l’esordio alla regia di
Ayo Edebiri e non a caso si concentra
completamente sul personaggio di Liza Colón-Zayas,
Tina. Dopo una seconda stagione passata a mettersi alla prova per
tentare di fare il salto di qualità e stare al passo con
l’evoluzione del ristorante in cui lavorava, la chef ripercorre la
strada del passato che l’ha condotta fino a The Beef e a Mickey,
qualche anno prima.
“Dirigere è stato uno spasso. Mi
è piaciuto molto – ha dichiarato
Ayo Edebiri – È un sogno lavorare con la
nostra troupe come attrice. E quindi, immagino che per estensione,
quella della regia sia una sensazione amplificata. Ero così
impressionata e così commossa ogni giorno. E poi, ho potuto
dirigere alcuni dei miei attori preferiti al mondo, e mi è sembrato
un po’ una masterclass ma anche un dono. Tipo, ero nelle migliori
circostanze con veri maestri del loro mestiere accanto a me, e mi
sentivo così fortunata. Pensavo che fosse il miglior lavoro del
mondo? O almeno a pari merito al primo posto, con quello della
recitazione. Sì, quindi è stato davvero meraviglioso.”
E sul lavoro a stretto contatto con
Liza Colón-Zayas, Edebiri ha
dichiarato: “Avevo in mente un episodio da dirigere… Siamo
abbastanza fortunati da aver letto tutti gli episodi in anticipo, e
ne avevamo parlato per un po’. E so che ne avevano una in mente (da
farmi girare), e penso che i produttori, come Joanna, ne avessero
parlato un po’, su come sarebbero stati distribuiti gli episodi.
Perché non ero l’unica regista ospite questa stagione. Anche il
nostro AD, Duccio Fabbri, ha diretto un episodio.
E quindi, penso che avessero in mente chi avrebbe diretto cosa. Ma
poi abbiamo avuto una conversazione, e lui ha detto, “A quali
sceneggiature stai rispondendo?” E io ho detto, “Ti darei
letteralmente il mio primogenito, che non esiste ancora, se potessi
fare l’episodio di Liza, perché mi piacerebbe lavorare con Liza in
quel modo.”
Ayo Edebiri – The Bear 3
Il segreto di The Bear: la
gentilezza
È chiaro però che uno show di così
grande successo ha un segreto. Qual è la parte migliore del
lavorare a una serie così amata e premiata? Qual è la parte
migliore, personalmente e professionalmente, com’è far parte di
qualcosa che è diventato un successo così gigantesco?
“Queste persone.”Liza Colón-Zayas risponde con grande spontaneità:
“Voglio dire, il miglior cast, i migliori autori e creatori, la
troupe, sapete, c’è così tanta gentilezza. Amo
questo aspetto. Amo quello che abbiamo creato. È molto
speciale.”
Il protagonista
Jeremy Allen Whiteè d’accordo:
“È vero. È dura andarsene… abbiamo concluso un paio di
settimane fa e amiamo molto le nostre vite, ma è davvero speciale
stare tutti insieme per tutto il tempo che possiamo.”
The Bear 3 arriva
su
Disney+ il 14 agosto con tutti gli episodi disponibili.
Dopo essersi fatto notare per la
sua interpretazione come guest-star di Chef Luca,
la star di
Guardiani della Galassia Vol. 3
Will Poulter riprenderà ufficialmente il suo
ruolo in The Bear – stagione 3, l’attesa terza
stagione di The
Bear.
Il suo ritorno è stato confermato
dopo che i fan lo hanno visto di recente sul set dell’acclamata
comedy-drama a Chicago. Nell’episodio 4 della
seconda stagione, il Luca di Will Poulter è stato presentato come un
pasticcere di Copenhagen che aiuta Marcus (Lionel
Boyce) a sviluppare i dessert per il nuovo ristorante. In
seguito è stato rivelato che lui e Carmy hanno precedentemente
lavorato insieme per lo Chef Terry di Olivia
Colman.
The Bear ottiene un rinnovo
anticipato per la quarta stagione
Mentre prosegue la produzione della
terza stagione di The
Bear è stato recentemente reso noto che FX ha
ufficialmente concesso alla serie drammatica di successo il rinnovo
per la quarta stagione. La notizia arriva dopo che lo show ha
recentemente ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre Golden
Globe e tre SAG Awards.
The
Bear è prodotta esecutivamente da Christopher Storer,
Joanna Calo, Hiro Murai, Nate Matteson e Josh Senior. La commedia
drammatica è interpretata da Jeremy
Allen White,, Edebiri, Ebon Moss-Bachrach,
Abby Elliott, Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Edwin Lee Gibson e
Matty Matheson. Ulteriori dettagli sulla trama del terzo
capitolo e sui nuovi personaggi sono rimasti segreti. Edebiri
dovrebbe dirigere uno degli episodi della terza stagione, che
rappresenterà il suo debutto alla regia.
Hulu ha diffuso il trailer
ufficiale di The Bear – stagione 3, l’attesa terza
stagione dell’acclamata serie tv con protagonista
Jeremy Allen White. Il contributo arriva dopo il
primo teaser diffuso all’inizio di questo mese.
The Bear di FX e Hulu è diventato
uno degli show più popolari della televisione e ora sta finalmente
per fare qualcosa che non ha mai fatto prima: andare in onda su FX.
Secondo Variety, la serie, acclamata dalla critica, su un
ristorante di Chicago in crisi, trasmetterà la sua prima stagione
sulla rete via cavo negli USA con una maratona speciale che
inizierà il 2 giugno. Questo avverrà meno di un mese prima della
messa in onda dell’attesissima stagione 3 dello show.
Tutti gli episodi di The
Bear – stagione 3 saranno disponibili in streaming il 27
giugno solo su Hulu (in Italia su Star di Disney+). La serie The
Bear di FX, acclamata dalla critica, parla di
cibo, famiglia e della follia della routine. Nel mondo della
ristorazione è una battaglia persa ogni giorno, e mentre Carmy si
spinge più in là che mai e pretende l’eccellenza dai suoi
collaboratori, questi fanno del loro meglio per eguagliare la sua
intensità. La ricerca dell’eccellenza culinaria li spinge a nuovi
livelli e mette a dura prova i legami che tengono unito il
ristorante.
Chi è coinvolto in The Bear?
The
Bear è prodotto da Christopher Storer, Joanna
Calo, Hiro Murai, Nate Matteson e Josh Senior. La commedia
drammatica è interpretata da
Jeremy Allen White, Edebiri, Moss-Bachrach, Abby Elliott,
Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Edwin Lee Gibson e Matty
Matheson. La seconda stagione ha inoltre introdotto nuovi
personaggi interpretati da una schiera di ospiti all-star, tra cui
Jamie Lee Curtis,
Sarah Paulson,
Will Poulter,
Olivia Colman, John Mulaney, Molly Gordon e Bob
Odenkirk.
“L’ultima stagione ha seguito
Carmen ‘Carmy’ Berzatto, Sydney Adamu e Richard ‘Richie’ Jerimovich
mentre lavoravano per trasformare il loro lugubre locale di panini
in un posto di livello superiore“, si legge nella logline.
“Mentre riducono il ristorante all’osso, la squadra intraprende
un viaggio di trasformazione, ognuno costretto a confrontarsi con
il passato e a fare i conti con chi vuole essere in
futuro“.
Quando si parla di grande
televisione, forse non è la prima rete che viene in mente, ma FX ha
fatto faville negli ultimi cinque anni, con serie di successo come
Dave, Atlanta, Fargo e Shōgun.
FX ha lanciato The Bear nel 2022 ed è diventata
rapidamente una delle sue serie più popolari. The
Bear segue lo chef Carmen Berzatto (Jeremy
Allen White) e la sua famiglia dopo la morte del
fratello.
La prima stagione racconta la storia straziante
dei tentativi di Carmen di salvare il ristorante Chicago Beef
mentre elabora la morte di Mikey (Jon
Bernthal). La stagione 1 di The
Bear è stata una montagna russa di emozioni e la
stagione 2 ne ha seguito l’esempio. Quando il pubblico ha visto per
l’ultima volta Carmy e il suo staff di cucina, il “Chicago
Beef” stava chiudendo, con la promessa che un nuovo
ristorante, The Bear, avrebbe preso il suo posto.
Mentre la prima stagione segue un gruppo di chef che cerca di
salvare un’attività in via di estinzione, la seconda segue i loro
tentativi di reinventare quell’attività in qualcosa di
migliore.
La seconda stagione di The Bear
divide il cast
Il fascino principale della
prima stagione derivava da un gruppo di personalità diverse che
si scontravano tra loro, nel bene e nel male. La
seconda stagione abbandona completamente questa premessa fin
dall’inizio, scegliendo invece di separare i personaggi e di
concentrarsi sul racconto di storie più intime e mirate su ognuno
di loro. Mentre Carmy e Syd (Ayo
Edebiri) sviluppano un nuovo menu, inviano il resto
dello staff in vari ristoranti in America e in Europa per
migliorare le loro abilità culinarie.
Questa decisione ha portato ad
alcuni degli episodi più iconici della serie. Marcus
(Lionel Boyce) lascia a malincuore la madre malata
a Chicago per andare a studiare in un ristorante di Copenaghen, che
è fortemente sottinteso essere il famosissimo Noma. Marcus si
allena con Luca (Will
Poulter), che condivide la sua storia di formazione
per diventare il “migliore” del settore. Luca spiega come abbia
lottato per accettare di non poter competere con un vecchio rivale
in cucina, ma l’accettazione di questa dura verità gli ha permesso
di diventare migliore di quanto avesse mai pensato.
Anche Richie (Ebon
Moss-Bachrach) vive un viaggio emotivo particolarmente
memorabile nel settimo episodio. Carmy manda Richie in scena in un
ristorante stellato di Chicago. Richie è bloccato a lucidare
forchette e scopre che la sua ex moglie si sta risposando. Nel
momento più basso, il ristorante costringe Richie a superare il suo
ego e ad abbandonare la sua mentalità malsana di essere troppo
vecchio per ricominciare. Richie subisce la più grande
trasformazione di tutti i personaggi della serie, diventando un
ottimo padrone di casa e un ottimo cameriere, e impara dalla chef
Terry (Olivia
Colman) che non si è mai troppo vecchi per
ricominciare, adottando il suo mantra che “ogni secondo conta”.
Questo episodio rivela anche che lo
chef rivale di Luca era in realtà Carmy, e che i due hanno lavorato
sotto lo chef Terry, fornendo ulteriori informazioni sulle origini
di Carmy come chef. Ebra (Edwin Lee Gibson) e Tina
(Liza Colón-Zayas) vanno a scuola di cucina, ma
Ebra fatica ad adattarsi al drastico cambiamento. Mentre tutti gli
altri sembrano aver migliorato le loro abilità in cucina, Ebra avrà
bisogno di un episodio unico nella terza stagione per affrontare il
suo conflitto.
Il conflitto di Carmy si risolve nel
finale di stagione. Dopo aver trascurato di riparare la serratura
della cella frigorifera, finisce per rimanere bloccato nel freezer
durante la serata di apertura. The Bear perde il
suo capo cuoco nel momento più importante, costringendo Carmy a
rivedere le sue priorità. Tuttavia, avendo inizialmente mandato il
personale in formazione, il ristorante gestisce piuttosto bene il
servizio senza Carmy. Richie si fa avanti, mettendo in campo tutte
le sue nuove capacità insieme a Syd e al resto della cucina, e la
serata di apertura è un successo.
Carmy si ritira nel suo vecchio io,
decidendo che la sua relazione è stata un errore e che deve
concentrarsi sul ristorante. Lo spiega a Tina mentre è intrappolato
nella cabina, senza rendersi conto che Tina è stata distratta.
Claire entra in cucina e sente tutto quello che lui dice, mettendo
bruscamente fine alla loro relazione. Ancora una volta, Carmy
rifiuta di essere felice, un conflitto che probabilmente si
protrarrà anche nella
terza stagione.
Carmy non è l’unico personaggio con
problemi relazionali nella
seconda stagione. Mentre sembrava che tra Marcus e Syd stesse
nascendo una storia d’amore, quando Marcus le chiede finalmente di
uscire, Syd rifiuta bruscamente. Questo provoca una strana tensione
tra i due che si ripercuote sulla loro performance al ristorante.
Syd e Marcus si trovano in una situazione molto imbarazzante alla
fine della stagione, quindi sarà interessante vedere come si
riprenderanno da questa situazione andando avanti.
La storia della famiglia
Berzatto
La seconda stagione è stata ricca di
camei sorprendenti, da Will Poulter e
Olivia Colman a Gillian Jacobs a Joel McHale.
Il travolgente episodio natalizio “Pesci” introduce la famiglia
Berzatto allargata e ricca di star. Jamie Lee Curtis interpreta Donna, una madre
alcolizzata ed emotivamente violenta e la matriarca dei Berzatto,
insieme a Sarah Paulson, Gillian Jacobs, John Mulaney e
Bob Odenkirk. Anche Jon Bernthal è
tornato a vestire i panni di Mikey in questo episodio, che torna
indietro di 5 anni per esplorare i retroscena tossici della
famiglia di Sugar (Abby Elliott) e Carmy. Donna
torna più avanti nella stagione, afflitta dai sensi di colpa per
come ha trattato i suoi figli, e Stewie (Chris
Witaske) condivide con lei un momento emozionante mentre
cerca di riconciliare la loro famiglia.
La comprensione del rapporto tra
Sugar e sua madre potrebbe essere importante per la terza stagione.
Sugar è l’ancora emotiva che tiene unita la famiglia e, con il
bambino che nascerà a breve, è probabile che sia preoccupata di
ripetere gli errori della madre nella sua vita. Le foto dietro le
quinte della terza stagione mostrano il cast che fuma fuori da una
chiesa, vestito in giacca e cravatta, il che potrebbe far pensare a
un episodio ambientato durante il battesimo del neonato di Sugar e
Stewie. D’altra parte, potrebbe anche alludere a un funerale, ma
probabilmente non di qualcuno del cast immediato, dato che tutti i
personaggi sembrano presenti. Il tempo ci dirà quali altre sorprese
saranno in serbo per lo staff di The Bear quando
verrà presentata la terza stagione.
Tutti i 10 episodi della terza
stagione di The Bear sono disponibili in streaming
su Disney+ dal 14 agosto.
Apple Original Films ha rilasciato
il trailer dell’attesissimo film “The Beanie Bubble –
Inflazione da peluche” con Zach Galifianakis, Elizabeth Banks, Sarah Snook
e Geraldine Viswanathan, in anteprima mondiale
su Apple TV+
il 28 luglio.
Perché il mondo ha improvvisamente
trattato i pelouche come fossero oro? Ty Warner era un venditore di
giocattoli frustrato fino a quando non ha avviato una
collaborazione con tre donne e insieme hanno trasformato la sua
geniale idea nei giocattoli più in voga della storia. “The Beanie
Bubble” è una storia di fantasia ispirata a fatti realmente
accaduti, su chi e cosa apprezziamo, e sugli eroi non celebrati i
cui nomi non compaiono sulla famosa etichetta a forma di cuore.
Dai registi moglie e marito Kristin
Gore (“Foxcatcher – Una storia americana”) e Damian Kulash, Jr.
(cantante principale del gruppo rock OK Go), e scritto da Kristin
Gore, arriva una delle storie di successo più stravaganti
d’America.
“The Beanie Bubble – Inflazione da
peluche” è prodotto da Brian Grazer, Ron Howard e Karen Lunder di
Imagine Entertainment e i produttori esecutivi sono Galifianakis e
Douglas S. Jones.
E’ arrivato in rete il trailer del
film The Beach Bum, nuova opera del regista di
Spring Breakers, Harmony Korine, con protagonista
Matthew McConaughey. A fare compagnia all’attore
sul set anche Zac Efron, Isla Fisher e Snoop
Dogg.
McConaughey
interpreterà il personaggio di Moondog, un uomo che ha deciso di
vivere la vita senza regole, scatenando così alcune vicende al
limite dell’esilarante. Lo si può vedere in queste prime immagini
nudo e strafatto, immerso in mondo fatto di serpenti, piscine,
strani strumenti e le spiagge.
Il mood sembra richiamare il film
precedente di Korine, ormai datato a sei anni fa, in cui il pazzo
protagonista era interpretato da James Franco. Per
McConaughey invece potrebbe segnare il ritorno
all’interpretazione di personaggi sopra le righe come quello che
gli valse l’Oscar in Dallas Buyers Club.
The Beach Bum uscirà nelle
sale USA il prossimo 22 marzo, mentre non è stata ancora
ufficializzata la release italiana.
È stato diffuso il secondo trailer vietato di
The Beach Bum, nelle sale americane il prossimo 22
marzo e sesto lungometraggio firmato da Harmony
Korine a circa sette anni dal suo ultimo film,
quelloSpring
Breakers che infiammò la Mostra del Cinema di
Venezia.
Il film vede protagonista
Matthew McConaughey nei panni di Moondog, una
specie di vagabondo, ribelle ma amabile che vive la sua vita senza
confini e che finisce con l’incappare in quelle che vengono
definite “esilaranti disavventure”. Insieme all’attore Zac
Efron, Isla Fisher e il rapper
Snoop Dog.
Arriverà nelle sale americane il
prossimo 22 marzo The Beach Bum, sesto
lungometraggio firmato da Harmony Korine a circa
sei anni dall’ultimo lavoro Spring Breakers.
Il film vede protagonista
Matthew McConaughey nei panni
di Moondog, un uomo che ha deciso di vivere la vita senza
regole, scatenando così alcune vicende al limite dell’esilarante.
Insieme all’attore Zac Efron, Isla
Fisher e il rapper Snoop Dog.
Sono disponibili il trailer e la key
art di The Beach Boys, il nuovo
documentario che arriverà in streaming in esclusiva su
Disney+ a partire dal 24 maggio.
The Beach
Boys è una celebrazione della leggendaria band che ha
rivoluzionato la musica pop e dell’iconico e armonioso sound che
hanno creato, incarnando il sogno californiano e affascinando i fan
per generazioni. Il documentario ripercorre la storia della band
dalle umili origini familiari e include filmati inediti e
interviste mai viste prima con Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine,
David Marks, Bruce Johnston dei Beach Boys e altri luminari del
mondo della musica, tra cui Lindsey Buckingham, Janelle Monáe, Ryan
Tedder e Don Was. Il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare le
parole di Carl e Dennis Wilson, insieme a una nuova intervista a
Blondie Chaplin e a registrazioni audio di Ricky Fataar. Prodotto
da Kennedy/Marshall e White Horse Pictures, The Beach Boys
è diretto da Frank Marshall e Thom Zimny, con la sceneggiatura di
Mark Monroe. Il film è prodotto da Frank Marshall, Irving Azoff,
Nicholas Ferrall, Jeanne Elfant Festa e Aly Parker, mentre Nigel
Sinclair, Mark Monroe, Tony Rosenthal, Cassidy Hartmann, Glen
Zipper, Thom Zimny, Beth Collins, Jimmy Edwards, Susan Genco, Marc
Cimino, Jody Gerson, Bruce Resnikoff e Ben J. Murphy sono i
produttori esecutivi.
“Sono molto contento di come è
stato realizzato il documentario, hanno fatto un lavoro
straordinario”, ha dichiarato Brian Wilson. “Mi ha davvero
riportato a quei giorni con i ragazzi, al divertimento e alla
musica. E naturalmente a quelle incredibili armonie”.
La colonna sonora ufficiale di
The Beach Boys, con canzoni tratte dal film, sarà
disponibile in streaming e download dal 24 maggio, mentre l’iconico
album del gruppo del 1964, “Shut Down, Vol. 2”, è disponibile in
edizione limitata in vinile colorato (https://shop.universalmusic.it/products/beach-boys-shut-down-volume-2-vinile-colorato). Inoltre,
l’unico libro ufficiale del gruppo, “The Beach Boys by The Beach
Boys” (edizione inglese), è stato pubblicato lo scorso 2 aprile da
Genesis Publications (per ulteriori informazioni e per
ordinarlo: https://geni.us/beachboysbook)
Per oltre sei decenni, la musica dei
Beach Boys è stata una parte indelebile della
storia americana. Le loro brillanti armonie trasmettevano verità
semplici attraverso arrangiamenti musicali sofisticati e
pionieristici. I Beach Boys hanno trasceso la loro
musica e sono arrivati a rappresentare la cultura californiana.
Hanno offerto ai fan di tutto il mondo un passaporto per
sperimentare l’amore, l’esuberanza giovanile e la cultura del
surf.
Disponibile dal 24 maggio su
Disney+, The Beach
Boys (qui
il trailer) è una celebrazione della leggendaria band che ha
rivoluzionato la musica pop e dell’iconico e armonioso sound che
hanno creato, incarnando il sogno californiano e affascinando i fan
per generazioni.
In occasione della presentazione
alla stampa internazionale del film, abbiamo raccolto le
dichiarazioni dei protagonisti, Mike Love e
Al Jardine, di Frank Marshall,
produttore e regista, e di Thom Zimny, che ha
firmato la regia del documentario con Marshall.
“Sono cresciuto a Newport Beach,
a sud di Hawthorne, dove stavano crescendo i Beach Boys – ha
esordito Frank Marshall – E io ero totalmente
preso dal surf e dalla musica da surf. Sono andato al Rendezvous
Ballroom con Dick Dale. Ma a quei tempi quella musica era davvero
determinante. E ricordo il giorno in cui ascoltai per la prima
volta Surfin’ dei Beach Boys, e mi resi conto che aggiungevano dei
testi importanti a quella che sentivo essere un sacrosanto tipo di
musica da surf con cui i surfisti ballavano. E ora c’era qualcuno
che aggiungeva dei testi a quella musica. Quindi è stato piuttosto
bello. E poi, adesso è il momento giusto per un documentario sui
Beach Boys perché è l’inizio dell’estate.”
Marshall ha
lavorato al progetto da fan dei Beach Boys,
dunque, che con la loro musica è in qualche modo cresciuto. Ma non
è da meno Thom Zimny, che ha raccontato che questo
progetto per lui è stato un sogno che diventava realtà: “Ho
avuto la possibilità di lavorare con Frank su un altro film e
questa è stata un’opportunità straordinaria. Quando crescevo
nutrivo davvero un amore molto profondo per questa musica, dato che
provenivo dalla costa orientale, quindi ne ho avuto una versione
diversa. Ma lavorare con questa squadra e anche solo passare del
tempo nelle profondità del caveau e trovare queste cose, è stata
un’esperienza straordinaria perché in molti modi era il mio sogno
diventato realtà. Ho amato questa band crescendo e mi sono
profondamente legato a tutte queste persone come artisti. Quindi,
sono davvero onorato di farne parte.”
Dal 24 maggio su Disney+ The Beach Boys
Del quintetto originale del gruppo,
Mike Love e Al Jardine hanno
partecipato in maniera attiva al progetto. Entrambi hanno avuto
modo di raccontare come mai hanno scelto di partecipare a
The Beach Boys.
“Per me è un vero onore –
ha commentato Al Jardine – Poco fa abbiamo
festeggiato il nostro 60esimo anniversario. E sembra essere il
momento giusto perché tutti abbiamo avuto un’esperienza così ricca
cantando tutte quelle fantastiche armonie e semplicemente
condividendo quel viaggio, divertendoci moltissimo a suonarne
diverse – siamo piuttosto fortunati perché nel corso dei decenni, i
nostri fan sono cresciuti, sono aumentati, c’è stato quasi un
ricambio generazionale. E ora possiamo dire di Potter vantare un
range di età che va dagli 8 agli 80! Con questo film facciamo
appello proprio a quelli.”
Per Mike Love
invece non è stato affatto difficile accettare: “Voglio dire,
la Disney vuole fare un documentario sulla tua carriera e sulla tua
musica. È un’opportunità fenomenale in questa fase della nostra
carriera avere questo tipo di meravigliosi riconoscimenti da parte
di così tante persone che hanno messo a disposizione tutte le loro
competenze tecniche e il loro lavoro per questo documentario. Sono
onorato e felice che ciò stia accadendo. Coincide con il
cinquantesimo anniversario dell’album Endless Summer. Quindi,
davvero, è quasi miracoloso che, oltre 60 anni dopo aver iniziato,
cantiamo queste canzoni e otteniamo una grande risposta e un grande
apprezzamento. Non abbiamo altro che gratitudine, sento che è una
grande benedizione avere questo documentario in questo
momento.”
Disney+ ha annunciato che il nuovo
documentario The Beach Boys
debutterà in esclusiva su Disney+ a partire dal 24 maggio.
The Beach
Boys è una celebrazione della leggendaria band
che ha rivoluzionato la musica pop e dell’iconico e armonioso sound
che hanno creato, incarnando il sogno californiano e affascinando i
fan per generazioni. Il documentario ripercorre la storia della
band dalle umili origini familiari e include filmati inediti e
interviste mai viste prima con Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine,
David Marks, Bruce Johnston e altri luminari del mondo della
musica, tra cui Lindsey Buckingham, Janelle Monáe, Ryan Tedder e
Don Was. Il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare le parole di
Carl e Dennis Wilson, insieme a una nuova intervista a Blondie
Chaplin e a registrazioni audio di Ricky Fataar. Prodotto da
Kennedy/Marshall e White Horse Pictures, The Beach
Boys è diretto da Frank Marshall e Thom Zimny, con la
sceneggiatura di Mark Monroe.
The Beach Boys su
Disney+
Il film è prodotto da Frank
Marshall, Irving Azoff, Nicholas Ferrall, Jeanne Elfant Festa e Aly
Parker, mentre Nigel Sinclair, Mark Monroe, Tony Rosenthal, Cassidy
Hartmann, Glen Zipper, Thom Zimny, Beth Collins, Jimmy Edwards,
Susan Genco, Marc Cimino, Jody Gerson, Bruce Resnikoff e Ben J.
Murphy sono i produttori esecutivi.
La colonna sonora ufficiale di
The Beach Boys, con canzoni tratte dal
film, sarà disponibile in streaming e download dal 24 maggio,
mentre l’iconico album del gruppo del 1964, “Shut Down, Vol. 2”,
sarà pubblicato in edizione limitata in vinile colorato e sarà
possibile pre-ordinarlo e acquistarlo a partire dal 29 marzo.
Inoltre, l’unico libro ufficiale del gruppo, “The Beach Boys by The
Beach Boys” (edizione inglese), sarà pubblicato il 2 aprile da
Genesis Publications.
Arriva al cinema The
Bay il nuovo film horror diretto da Barry
Levinson e prodotto dalla Blumhouse Productions.
Nella baia di Chesapeake, la
piccola cittadina di Claridge si appresta a festeggiare il suo 4 di
luglio, giorno dell’indipendenza. Pic-nic sulla spiaggia, allegre
famiglie chiassose, bambini con lo zucchero filato oltre
all’immancabile gara di “chi mangia più granchi!?”.
Sì perché Claridge è una cittadina
turistica che basa la sua ricchezza proprio sulle tante risorse e
attività provenienti dall’acqua e che all’acqua sono legate. Ma
sarà proprio dalla baia che un oscuro e misterioso pericolo sarà
pronto ad emergere e che nel giro di poche ore getterà l’intera
comunità nel terrore e nella disperazione più assoluta.
The Bay è
un horror movie, diretto da Barry Levinson, che
uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 6 giugno 2013. Un
film che sperimenta un modo non del tutto nuovo di fare cinema il
quale si basa su una serie di accorgimenti tecnici finalizzati a
ottenere un effetto amatoriale ed iperrealistico. Inquadrature
ottenute da ventuno piattaforme digitali, utilizzando camere a
mano, fotocamere point and shoot oltre agli immancabili e-phone.
Levinson ha voluto conferire al suo film le sembianze di un
documentario, lasciando allo spettatore il dubbio o l’illusione se
i fatti raccontati siano reali o meno.
The Bay, il
film
The Bay
racconta la lenta ed inconsapevole discesa nel terrore e nella
paura di una tipica e tranquilla cittadina del Maryland, la più
classica e convenzionale realtà di provincia americana. Gli inutili
ed inascoltati avvertimenti di due allarmati oceanografi, i quali
tempo prima avevano riferito al sindaco preoccupanti relazioni sul
livello di tossicità della baia, non sono serviti a nulla per
prevenire la catastrofe. La causa di tutto è un battere killer,
“l’isopode mangia lingua”, che a causa dei rifiuti carichi di
steroidi di una vicina azienda di pollame, arriva a crescere a
dismisura nel giro di poche ore. Precedenti perdite di un vicino
reattore nucleare, depositi chimici accumulati sul fondo della baia
e la negligenza di chi aveva il compito di intervenire sono il
cocktail letale che ha permesso al micidiale isopode di insediarsi
e crescere nei corpi di coloro entrati in contatto con l’acqua
della baia. Prima terribili irritazioni, vesciche e piaghe quindi,
una volta adulto, l’azione erosiva dell’isopode che procura
terribili mutilazioni e sventramenti.
Esasperando i fatti com’è giusto
che faccia un horror movie, The Bay intende raccontare una
storia che appaia il più realistica possibile e che, proprio per la
sua aderenza con la realtà, riesca a terrorizzare ed inquietare
ancora di più lo spettatore. Si può forse leggere, tra le righe
della sceneggiatura scritta da Michael Wallach, una certa denuncia
ambientalista riferita alle terribili conseguenze a cui potrebbe
portare il continuo e costante disprezzo dell’ecosistema da parte
dell’uomo, ma la scelta di cause reali o quantomeno verosimili si
spiegano indubbiamente con la volontà di fare un film
“paurosamente” credibile.
Il risultato è parzialmente
raggiunto, nel senso che sequenze dal forte impatto emotivo di
certo non mancano ma il taglio forse eccessivamente
documentaristico dato al film, lo alleggerisce dalla giusta e
necessaria dose di tensione. Inoltre non sono poche le lacune
narrative che tolgono credibilità alle vicende narrate e questo è
il limite più grosso di un film che proprio sull’effetto “reality”
pone il suo punto di forza.
Universale Pictures ha pubblicato il primo trailer di The
Battleship, il film tratto da battaglia navale. A dirigere
e produrre c’è Peter berg, mentre nel cast figurano Liam
Neeson, Alexander Skarsgård, Brooklyn Decker e niente meno che
Rihanna.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Zoe Kravitz è stata scelta per
interpretare Catwoman nell’attesissimo
The
Batman che sarà diretto da Matt
Reeves e che vedrà Robert Pattinson nei panni del Crociato
di Gotham. L’attrice era impegnata sul set prima che la produzione
del cinecomic venisse momentaneamente bloccata a causa della
pandemia di Covid-19.
Al momento non sapiamo quando i set
cinematografici saranno nuovamente agibili, ma stando a quando
rivelato dalla stessa attrice in una recente intervista con
Variety, la Kravitz
sente molto la mancanza del set di Reeves. Già in passato aveva
spiegato
quanto fosse importante per lei il ruolo di Selina Kyle e
adesso ha espresso tutta la sua frustrazione per quanto riguarda lo
stop alle riprese, rivelando che “ogni giorno si sveglia e
spera di ricevere una e-mail o una telefonata in cui le venga detto
che si è pronti a ripartire”.
Purtroppo né Zoe Kravitz né nessun altro dei membri del
cast sanno con certezza quando potranno riprendere a girare.
Ciononostante, l’attrice ha spiegato di essere in contatto con
tutta la produzione e che sono tutti pronti a tornare al lavoro non
appena le cose torneranno alla normalità e la sicurezza sarà
garantita.
Sempre nel corso della medesima
intervista, la Kravitz ha parlato delle difficoltà
incontrate finora sul set per quanto riguarda l’iconico costume del
suo personaggio: “Hai tante persone che ti toccano il viso e il
corpo costantemente, tutto il giorno. Ho bisogno di un grosso aiuto
per poter entrare nella tuta. Non posso assolutamente farcela da
sola. Probabilmente sono stata aiutata come non mi era mai successo
prima d’ora, e questo soltanto per un ‘semplice’
costume.”
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Tra i numerosi personaggi che
appariranno nell’attesissimo The
Batman, figura anche l’iconica Catwoman, che questa
volta sarà interpretata da Zoe Kravitz, nota per essere apparsa
nell’acclamata miniserie Big Little Lies e per aver
recitato in Mad Max: Fury Road e nelle saghe di
Divergent e Animali Fantastici.
In una recente intervista con
AnotherMag, l’attrice ha parlato della pressione e delle
aspettative che gravitano attorno ad un progetto e ad un ruolo così
imponenti, commentando anche l’approccio del regista Matt
Reeves all’universo del Cavaliere Oscuro. “I fan sono
irriducibili e proprio perché li rispetto davvero tanto, ho scelto
di non pensare alle loro aspettative durante la realizzazione del
film”, ha spiegato Kravitz. “Se mi fossi concentrata sul
desiderio di piacere a tutti, e soprattutto ai fan, non avrei mai
dato vita ad un personaggio reale. Matt ha scritto una storia
veramente interessante, con personaggi e relazioni davvero
complesse. Tutto quello che volevo fare era onorare quella
storia.”
“A volte, quando si tratta di
questi film così grandi, può sembrare che tu sia soltanto un
burattino o una piccola parte di qualcosa di molto più
grande”, ha aggiunto l’attrice. “La realtà è che questo
sembrava un film indipendente per quanto cuore e anima avesse, e
per quanto ragionamento ci fosse dietro ad ogni fase del processo e
ad ogni scena. È stato davvero un lavoro di squadra. Matt è davvero
preciso. Gli ci è voluto un intero anno per portarlo a termine a
causa del Covid. Passare un anno intero della tua vita su un film è
un molto impegnativo, soprattutto dal punto di vista fisico. Dovevo
essere in una certa forma fisica, e c’era una pandemia in corso. Mi
hanno infilato questa tuta, ogni giorno dalle 7 del mattino.
Lavoravo in media 12 ore al giorno, poi tornavo a casa e mi
allenavo. È stata un’esperienza molto, molto intensa, ma
incredibile.”
Zoe Kravitz sulla Catwoman di The
Batman: “Sapevo che doveva essere una persona reale”
Sempre nel corso della medesima
intervista,
Zoe Kravitz ha ricordato il provino per la parte
di Catwoman e il suo approccio all’amatissimo personaggio. “Il
mio agente mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Stanno facendo un nuovo
film su Batman. C’è anche Catwoman. Sei nella lista delle attrici
che stanno valutando’. Se non ricordo male, la prima cosa successa
è stata che sono andata a Los Angeles e ho incontrato Matt Reeves.
Ho letto la sceneggiatura e abbiamo parlato tanto. Voleva conoscere
i miei pensieri a proposito del personaggio e capire se eravamo
sulla stessa lunghezza d’onda. Quando si presentano queste grandi
opportunità, questi ruoli così grandi, è straziante se vuoi
ottenerli davvero e non ci riesci, perché ci metti davvero tanta
energia.”
“Ho visto tutti i film
precedenti, certo. Ho letto anche alcuni fumetti. Tuttavia, il mio
obiettivo non era pensare a lei in quanto Catwoman, ma in quanto
donna. Non volevo creare uno stereotipo o alimentare un feticismo.
Sapevo che doveva essere una persona reale”, ha concluso.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
In The
Batman, al momento al cinema, Zoe Kravitz interpreta una nuova versione
di Catwoman, che si sposa alla perfezione con il taglio del film
dettato dalle scelte di Matt Reeves.
In una nuova intervista con
Entertainment Weekly, per una nuova puntata della serie “Around
the Table”, Zoe Kravitz entra nei dettagli su come questa
nuova versione di Catwoman sia diversa dalle rappresentazioni
passate.
“Non credo che non abbiamo mai
avuto l’opportunità di capire davvero chi è Selina e da dove viene
e perché è così com’è. Penso che, spesso, in questo tipo di film, i
personaggi femminili siano mono-dimensionale o in qualche modo lì
per servire il sex appeal. E sono rimasta davvero colpita ed
eccitata da ciò che Matt aveva scritto nella sceneggiatura, vedere
una persona torturata che sta davvero cercando di liberarsi da
molti traumi. Anche l’idea di capire la sua connessione con questi
gatti, sentirsi lei stessa un randagio e accogliere questi randagi
è davvero eccitante”.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
La notizia viene confermata da
varie testate americane tra cui The Wrap e Deadline: Zoe Kravitz sarà
Catwoman in The
Batman, il film di Matt Reeves che vedrà
Robert Pattinson nei panni del crociato di Gotham.
Il casting sembra in linea con quanto affermato nelle scorse
settimane da Justin Kroll di Variety, ovvero che la Warner Bros.
fosse in cerca di un attrice di colore per il personaggio.
Vi ricordiamo che Jeffrey
Wright è stato scelto per interpretare Jim Gordon mentre
sono in corso le trattative con Jonah Hill
(che potrebbe diventare Pinguino o Enigmista). Il cinecomic
riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema e vedrà
Robert Pattinson nei panni del protagonista, ma
sembra che i piani del regista per il franchise si estenderanno ad
una trilogia, introducendo sullo schermo altri supereroi e villain
dei fumetti.
Zoe Kravitz, che nell’attesissimo
The
Batman di Matt Reeves interpreterà il ruolo di
Catwoman, ha rivelato quali sono i fumetti che sta leggendo per
meglio prepararsi al ruolo: la star di Big Little Lies e
High Fidelity ha spiegato di essere impegnata nella
lettura dell’arco narrativo “Batman: Anno Uno” di
Frank Miller.
Non è la prima volta che questa run
viene associata al film di Reeves: già in passato, infatti, il
regista, in occasione del compleanno di Bruce Wayne,
aveva condiviso via Twitter una tavola di “Batman: Anno
Uno“, lasciando intendere – senza ovviamente confermare –
quali sarebbero potute essere le atmosfere che avrebbe seguito la
sua pellicola.
Nonostante la produzione del film
sia al momento sospesa, l’uscita nelle sale di The
Batman è ancora fissata per il 2021. Il film sarà
scritto e diretto da Reeves, e seguirà un giovane Bruce Wayne
durante il suo secondo anno nei panni dell’iconico vigilante.
Kravitz è stata ingaggiata per il ruolo di Selina Kyle, meglio
conosciuta come Catwoman. Secondo i rumor emersi negli ultimi mesi,
The
Batman sarà una detective story, e sarà
ispirata da diversi classici a fumetti con protagonista il Crociato
di Gotham, tra cui anche l’iconico “Anno Uno” di Miller.
Zoe Kravitz si prepara al ruolo di
Catwoman in The Batman leggendo “Anno Uno” di Frank Miller
Intervistata durante il podcast
Happy Sad Confused di
Joshua Horowitz, Zoe Kravitz ha confermato che sta
attualmente leggendo “Batman: Anno Uno“,
inizialmente pubblicato nel 1987, per meglio prepararsi aul ruolo.
La Kravitz ha anche rivelato ad Horowitz di aver trascorso la
quarantena a Londra insieme al marito Karl Glusman e che proprio
durante i giorni di reclusione si è dedicata alla lettura della
serie a fumetti di Miller, definendola “fantastica e…
tosta!”
Sempre nella stessa intervista,
Zoe Kravitzha parlato
anche del
costume di Catwoman, rivelando che, se la produzione non fosse
stata sospesa per via della pandemia, sarebbe già stato
ufficialmente rivelato, come accaduto per quello di Robert
Pattinson/Batman.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Empire ha dedicato un lungo speciale
a The
Batman di Matt Reeves e tra le cose
interessanti che sono emerse dall’intervista c’è anche che Zoe Kravitz, interprete di Selina
Kyle/Catwoman, ha studiato i movimenti di felini grandi e piccoli
per prepararsi al ruolo.
Parlando con Empire,
Zoe Kravitz ha rivelato che lei e la sua
squadra di stunt hanno effettivamente guardato dei footage di gatti
e leoni e di come combattono per trarre ispirazione per le movenze
del personaggio.
“Abbiamo guardato
gatti e leoni – ha dichiarato Kravitz – e il modo in cui
combattono e abbiamo parlato delle possibilità che ha una persona
della mia stazza di confrontarsi con uno come Batman che è molto
più forte. Quali sono le mie doti? Essere veloce e sfuggente.
Quindi abbiamo fatto del lavoro a terra molto interessante,
fondendo elementi di arti marziali, capoeira e movimenti felini
simili a passi di danza.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Durante una recente sessione di
Q&A a cui
Screen
Rant ha partecipato per The
Batman, Zoe Kravitz ha parlato del suo lavoro nel
film. L’attrice ha rivelato di essere entusiasta di interpretare
Selina Kyle e sviluppare il personaggio prima che diventasse
l’iconica antieroina Catwoman.
“Voglio dire, il personaggio è
così ben sviluppato nella sceneggiatura, ed ero davvero entusiasta
di esplorare la sua storia passata e da dove viene, e il processo
che attraversa per avvicinarsi a quella che sarà Catwoman. Ma è
stato davvero bello poter interpretare Selina e non dover passare
direttamente a Catwoman. Penso che con questi personaggi iconici
che tutti amiamo così tanto, può essere troppo impegnativo arrivare
già a “Ok, ora ecco Catwoman” E ho questa meravigliosa opportunità
di farla crescere lentamente e il pubblico può intraprendere quel
viaggio con me. Ovviamente, imparare tutto il combattimento e il
modo in cui si muove e trovare modi per suggerire chi diventerà, è
stato un processo davvero divertente”.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Zoe Kravitz ha appena dato i primissimi indizi
riguardo al suo costume di Catwoman nel prossimo
The
Batman, attualmente in lavorazione, in cui Robert Pattinson raccoglie iòl testimone di
Ben Affleck e diventa l’Uomo Pipistrello,
diretto da Matt Reeves.
Ci sono ancora moltissime cose che
non sappiamo del film, le cui riprese riprenderanno a breve, dopo
lo stop causato dalla pandemia. Rumor molto diffusi vorrebbero che
il film sia in qualche modo un omaggio ai fumetti del 1996/1997,
Batman: The Long Halloween, e che includa molti dei
villain resi iconici da cinema e fumetti. Tra questi è confermata
Zoe Kravitz che ha ereditato il ruolo di
Catwoman da Anne Hathaway e da Michelle Pfeiffer prima di lei (oltre alla
triste parentesi di Halle Berry). L’esatta natura
della relazione tra Selina e Bruce è ancora sconosciuta, ma adesso
abbiamo alcuni indizi su quello che possiamo aspettarci dal costume
della villain.
Il costume di Catwoman è pronto!
Ospite al podcast di Happy Sad Confused,
Zoe Kravitz ha parlato del costume di
Catwoman, rivelando che, se la produzione non fosse stata
sospesa per via della pandemia, sarebbe già stato ufficialmente
rivelato, come accaduto per quello di Robert Pattinson/Batman.
“Matt Reeves è molto focalizzato
sul progetto e sul processo di sviluppo, che, per quello che
riguarda il costume, ha coinvolto me, lui e Jaqueline, fin dalla
fase di progettazione. Abbiamo creato questa cosa insieme e ci sono
riferimenti all’anno del fumetto che stiamo portando a schermo. È
bello! Se non ci fosse stata una pausa della produzione, sarebbe
già stato presentato al pubblico. Lo adoro!”
“The
Batman esplorerà un caso di
detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune
persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà
scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere
il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali
di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
L’attesissimo The
Batman diretto da Matt
Reeves e interpretato da Robert Pattinson rappresenterà a tutti gli
effetti un nuovo riavvio delle avventure del Crociato di Gotham sul
grande schermo. Nonostante la produzione del film sia stata
temporaneamente sospesa a causa della pandemia di Covid-19, pare
che i membri del cast continuino a lavorare sodo per essere pronti
a tornare sul set non appena sarà possibile.
È il caso di Zoe Kravitz, che nel film avrà il ruolo di
Catwoman, personaggio con cui aveva già avuto modo
di confrontarsi grazie al doppiaggio dello stesso nel film Lego
Batman del 2017. Catwoman è uno dei villain più iconici
dell’universo di Batman, interpretata in precedenza sul grande
schermo da attrici del calibro di
Michelle Pfeiffer,
Halle Berry e Anne Hathaway.
In una recente intervista con
Vanity Fair a proposito del suo recente ruolo nella miniserie
High Fidelity, la Kravitz ha rivelato che, nonostante la
produzione del film sia stata momentaneamente sospesa, continua ad
allenarsi per mantenersi in forma ed essere fisicamente pronta a
tornare nei panni del personaggio quando la produzione potrà
finalmente ripartire. Quando la pandemia di Covid-19 ha costretto
il mondo intero ad adottare delle misure precauzionali per cercare
di arginare i contagi, le riprese di The
Batman erano partite da pochissime settimane.
La Kravitz ha spiegato di non essere
dedita a diete o a regimi alimentari particolari: semplicemente, si
preoccupa di mantenere in allenamento il suo corpo in modo da non
avere problemi quando arriverà il momento di tornare sul set,
allenandosi virtualmente con un personal trainer per cinque giorni
alla settimana. Alle pagine della celebre rivista, la star di
Big Little Lies ha dichiarato: “In sostanza, mangio
tutto quello che voglio! Semplicemente, cerco di mantenere una
forma fisica adatta, in modo da non dover iniziare nuovamente da
capo.”
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Il trailer di The
Batman di Matt Reeves ha generato
parecchie reazioni, per lo più entusiaste di vedere questo nuovo
sguardo sul Crociato di Gotham, interpretato da
Robert Pattinson. Anche Zack
Snyder, che ha diretto il suo Batman (Ben
Affleck) in due film, ha espresso il suo apprezzamento per
il trailer del film del collega.
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
Durante un’intervista rilasciata
a Deadline il presidente dimissionario del
reparto creativo della Warner
Bros.Greg Silverman ha annunciato
ufficialmente che il rilascio cinematografico dello
stand-alone The
Batman diretto e interpretato da Ben
Affleck avverrà entro il 2018,
sfatando dunque le recenti voci che parlavano di un probabile
slittamento al 2019 a causa dei numerosi progetti in cantiere, tra
cui Justice
League (e il sequel Justice League 2), Aquaman
e Wonder
Woman, senza poi dimenticare The
Flash, passato da progetto solido prossimo alla
partenza a film nomade senza regista né data d’uscita.
Ricapitolando la genesi dei progetti
cinematografici che la WB è intenzionata a
portare a termine per
l’anno 2018, Greg
Silvermanha affermando che
“nel 2018 vi sarà un secondo film dedicato ad
Animali Fantastici, e allo stesso tempo
Ready Player One si preannuncia come un
film ambizioso grazie al miglior regista del mondo,
Steven Spielberg. Ci saranno
inoltre Aquaman diretto da James
Wan, così come Scooby Doo e
Lego Ninjago saranno sicuramente due lanci di
grande effetto. E poi infine ci sarà The
Batman di Ben Affleck“.
Con la conferma ufficiale del
rilascio cinematografico di The Batman per
il 2018 sembra proprio che
la WB abbia deciso di puntare sullo
stand-alone di Ben Affleck come
possibile grande successo estivo, il tutto ovviamente se le riprese
dovessero aver inizio come previsto nella primavera del 2017. In
origine infatti WB aveva indicato
il 27 luglio 2018 come possibile data
d’uscita nei cinema di un nuovo film DCEU, e
ora dunque sembra che il posto sia stato conquistato proprio
da The Batman. Attenzione però, poiché la
previdente Paramount ha deciso di ingaggiare
una spietata concorrenza programmando proprio per la medesima data
l’uscita di Mission Impossible 6.
The
Batman (titolo provvisorio) sarà scritto
da Ben Affleck e Geoff
Johnse sarà diretto
da Affleck. Nel cast J.K. Simmons sarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà
Deathstroke.
Secondo le prime anticipazioni,
Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non
addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film
racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham
Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare
molti dei suoi nemici. Vi ricordiamo
che lo stesso Ben Affleck ha
confermato che il filmchiaramente si ispirerà ad una o più
storie dal fumetto seppur mantenendo un’originalità
predominante.
Mentre il mondo dell’internet, per
la prima volta nella storia, è unanimemente contento che la
nuova Catwoman in
The
Batman sua Zoe Kravitz, il progetto
sull’Uomo Pipistrello di Matt Reeves subisce altri
cambiamenti dal punto di vista del casting.
Jonah Hill, che
era in trattative per un
ruolo di villain, ha abbandonato il
progetto, sembra perché non è riuscito a raggiungere un accordo
con Warner Bros. Per l’attore si immaginava un ruolo da
antagonista, forse il Pinguino oppure l’Enigmista. Sembra che
mentre lo studio era propenso per farlo apparire nei panni del
personaggio già portato al cinema da Danny De Vito, l’attore fosse
più propenso a essere l’Enigmista.
Ora che Hill è fuori
dall’equazione, sembra che sia Seth Rogen a
spingere affinché possa essere lui la nuova incarnazione di Oswald
Cobbelpot.
Confermati nel cast di The
Batman, al momento, sono Robert
Pattinson nei panni del protagonista, Zoe
Kravitz in quelli di Catwoman e Jeffrey
Wright in quelli del nuovo Commissario Gordon.
Il cinecomic riavvierà le sorti del
crociato di Gotham al cinema, ma sembra che i piani del regista per
il franchise si estenderanno ad una trilogia, introducendo sullo
schermo altri supereroi e villain dei fumetti.
Intervistata sul red carpet della
premiere losangelina di Hobbs & Shaw (spin-off di
Fast & Furious che la vede protagonista al fianco di Dwayne
Johnson e Jason Statham), Vanessa
Kirby ha commentato i recenti rumor che la vorrebbero come
interprete di Selina Kyle aka Catwoman in
The
Batman, il film di Matt Reeves che riavvierà le sorti
del crociato di Gotham al cinema.
“Non ne so nulla…Se sono
interessata? Certo! Mi piacerebbe essere Catwoman. Oh mio Dio,
sarebbe un sogno. Sicuramente dovrei fare un sacco di squat. Voglio
dire, letteralmente, un sacco di squat.“
Vi ricordiamo che gli altri villain
del film saranno Pinguino, Enigmista e Firefly, e che
Robert Pattinson sarà invece Bruce Wayne in questo
nuovo adattamento.
Il cinecomic dovrebbe svolgersi
negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima
stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic,
Captain Marvel dei Marvel Studios.
Per alcuni 1990 fa rima con gli
adattamenti di Batman di Tim
Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e
che sono stati fonte di ispirazione per Zack
Snyder per quanto riguarda una scena particolare di
Batman V
Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva
omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di
Batman Returns del 1992), per non parlare del
fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul
personaggio provengono proprio da quel decennio.
Secondo i report, Reeves ha optato
per le storie di Batman: Anno Uno come possibile
punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da
genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe.
Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros.
impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri
interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain
prevista.
Per The Batman è stata già fissata l’uscita in
sala il 25 giugno 2021.
Il venditore on-line Entertainment
Earth, a seguito del DC Fandome, ha diffuso le prima
immagini delle action figure di The
Batman. Nelle foto che seguono possiamo vedere Batman,
Catwoman e l’Enigmista e abbiamo anche la possibilità di scrutare
meglio i loro costumi!
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.