Anche se è difficile crederci,
considerato il successo planetario raggiunto dalla saga, all’inizio
la New Line Cinema non era del tutto a sostegno della visione di
Peter Jackson in merito all’adattamento de
Il Signore degli Anelli.
In occasione dei 20 anni dell’uscita
de
La compagnia dell’anello,
Deadline ha dedicato un lungo speciale alla saga
cinematografica in cui Jackson ha avuto modo di ricordare la sola e
unica volta in cui si davvero lasciato sopraffare dalla rabbia sul
set del film. Come spiegato il regista, quel momento di sfogo era
dovuto alle preoccupazioni della New Line in merito al budget del
film, che continuava a crescere a dismisura, sforando di gran lunga
la cifra che era stata inizialmente stabilita.
Il tutto è avvenuto durante le
riprese de Le due torri: “Era quel periodo in cui la New Line
era parecchio arrabbiata con noi per quanto riguardava il
budget”, ha raccontato
Peter Jackson. “Ero su questo parapetto, forse con
Viggo Mortensen, e vedo arrivare da lontano il produttore Barrie
Osborne. Ci impiegò 30 minuti per arrivare lassù, sbuffando, e io
nel mentre continuavo a girare. Quando arrivò, disse: ‘C’è lo
studio che vuole parlare con te. Ti devo mettere in contatto con
Michael Lynne della New Line’. Io gli chiedo perché e lui mi
risponde: ‘Oh, ha intenzione di minacciare di farti causa. Ti
toglierà la casa da sotto i piedi per coprire lo sforamento del
budget.”
“Barrie era solo il messaggero,
ma io mi sono ritrovato a perdere davvero le staffe, per la prima
volta”, ha aggiunto il regista. “Gli risposi: ‘Dì a
Michael Lynne che sto girando questo ca**o di film e sto facendo
del mio meglio. Non ho intenzione di perdere neanche un giorno di
lavoro per una telefonata del genere’. Così Barry prese il
cellulare, tornò indietro verso la sua macchina e se ne
andò.”
Peter Jackson e i problemi di
budget durante la produzione de Il Signore degli Anelli
Tuttavia, Jackson ha riconosciuto
che la situazione che si era venuta a creare poteva, in qualche
modo, essere comprensibile, dal momento che il budget era passato
da 60 milioni di dollari ciascuno a 120 milioni. “Capisco
davvero la posizione della New Line, di Bob Shaye, di Michael
Lynne. Guardando indietro, non li giudico assolutamente”, ha
spiegato il regista. “C’era veramente tanta pressione. Erano
arrabbiati con noi perché il budget continuava a salire. La rabbia
era comprensibile. Non erano loro i cattivi in questa storia: i
cattivi eravamo noi. Le cose poi si sono calmate quando Barrie
Osborne, a qualche mese di distanza dall’inizio delle riprese, è
diventato uno dei produttori e i budget dei film vennero rivalutati
in maniera realistica. Ci siamo sentiti tutti un po’ sotto assedio
all’epoca, ma, ripensandoci ora, capisco molto più chiaramente la
situazione.”
Deadline annuncia il cast ufficiale di Argylle,
nuovo spy thriller che sarà diretto da Matthew Vaughn, regista di Kick-Ass,
X-Men: L’inizio e del franchise di
Kingsman, basato sull’omonimo romanzo di Ellie
Conway di prossima pubblicazione (il lancio avverrà nel
2022).
Per il suo nuovissimo progetto,
Vaughn ha messo insieme un cast di assoluto rispetto: nel film,
infatti, reciteranno
Henry Cavill,
Sam Rockwell,
Bryce Dallas Howard,
Bryan Cranston, Catherine O’Hara,
John Cena,
Samuel L. Jackson e la celebre popstar
Dualipa, che proprio con Argylle firmerà
il suo debutto come attrice, occupandosi anche della colonna
sonora.
Vaughn si occuperà anche della
produzione del film attraverso la sua compagnia Marv. Le riprese
partiranno ufficialmente il prossimo agosto in Europa. La storia
del film si svolgerà in America, a Londra e in altre diverse
località e seguirà Argylle, la più grande spia mai conosciuta che
viene coinvolta in un’epica avventura in giro per il mondo.
L’obiettivo è quello di realizzare un franchise composto almeno da
tre film.
La sceneggiatura di Argylle
porterà la firma di Jason Fuchs(Wonder
Woman). Alla produzione ci saranno anche Adam Bohling e
David Reid, frequenti collaboratori di Vaughn, così come lo steso
Fuchs. Zygi Kamasa, Carlos Peres, Claudia Vaughn e Adam Fishbach,
invece, figureranno come produttori esecutivi.
A proposito del libro e del film,
Matthew Vaughn ha dichiarato: “Quando ho
letto la prima bozza del romanzo originale ho capito subito che si
trattava del più incredibile e originale franchise di spionaggio
dai tempi dei libri di Ian Fleming degli anni ’50. Reinventerà il
genere spionistico.”
Sembra che in Spider-Man:
No Way Home appariranno molti personaggi che
abbiamo già avuto modo di vedere sul grande schermo nei precedenti
franchise dedicati all’Uomo Ragno, ma pare che tra questi non ci
sarà Aleksei Sytsevich, alias Rhino, interpretato da Paul Giamatti in
The Amazing Spider-Man 2.
Di recente
Jeff Sneider aveva riferito – specificando che si trattava di
mere voci di corridoio – che Rhino sarebbe tornato nel film insieme
ai già chiacchierati Norman Osborn/Green Goblin (Willem
Dafoe), Electro (Jamie
Foxx), Doctor Octopus (Alfred
Molina), Sandman (Thomas Haden
Church) e Lizard (Rhys Ifans).
Ora, in un’intervista rilasciata a
ComicBook, è stato proprio Giamatti a mettere in dubbio il suo
ritorno nei panni del mafioso russo. “Sono felice. Non avevo
seguito nessuna di queste voci”, ha chiarito subito l’attore.
“Qualcun altro mi ha appena chiesto la stessa cosa, ma no, non
avevo seguito la vicenda. Per me va bene così. Sono contento di
lasciare tutto dov’è. Va bene così, per me.”
Dalle parole di Paul Giamatti, si evince che all’attore,
probabilmente, non interessa tornare nei panni del villain
interpretato nel film di Marc Webb. Tuttavia, al pari dei suoi
colleghi che in passato hanno recitato nei franchise di Spider-Man
e che potrebbero eventualmente fare ritorno in No Way
Home, anche Giamatti potrebbe non essere autorizzato a
parlare di nulla per il momento.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà
nelle sale americane il 17 dicembre 2021.
Chris Pratt ha raggiunto la fama
internazionale non solo grazie al ruolo di Peter Quill/Star Lord
nel franchise di
Guardiani della Galassia, ma anche grazie a quello di Owen
Grady nella saga di Jurassic World, il cui terzo capitolo (sesto,
se si considera l’intera saga di Jurassic Park) è atteso nelle sale il prossimo
anno.
In una recente intervista con
IMDb
in occasione della promozione del film La guerra di domani (disponibile su Amazon Prime Video), l’attore ha voluto chiarire
in merito ad una voce che circola ormai da tempo sulla sua carriera
e relativa proprio a Jurassic World, ossia che Pratt avrebbe
predetto il suo coinvolgimento nel longevo franchise di successo
durante gli anni in cui era impegnato con la serie Parks and
Recreation.
L’attore ha confermato tutto e ha
spiegato: “Sì, è vero. Nella seconda stagione di Parks and
Recreation sto facendo un video dal backstage con qualcosa chiamato
Mini Flip. Ero settimo nell’ordine del giorno, il che significava
che da Amy fino al numero sei nell’ordine del giorno, avevano tutti
detto: ‘No, non voglio farlo’, quindi mi hanno lasciato fare.
Mentre lo facevo, il mio telefono squillò e allora ho fatto finta
di aver ricevuto un messaggio di Steven Spielberg che diceva che avrei fatto
Jurassic Park 4. La parte era davvero divertente, perché continuavo
a ripetere: ‘Non c’è modo che Steven Spielberg ti ingaggi per
Jurassic Park 4. È divertente!’. E poi, alla fine, è successo
davvero, il che è stato folle. Quindi sì, ho anticipato il mio
casting.”
Affermatosi come uno dei registi più
originali e conturbanti del nuovo millennio, Darren
Aronofsky ha negli anni realizzato autentici capolavori
come Requiem for a Dream, The Wrestler e Il cigno nero. Il suo
cinema è caratterizzato in particolare da una serie di elementi
ricorrenti, tra cui vi è la ferita, l’ossessione e l’isolamento
dell’essere umano. Nel 2017 egli ha poi portato in concorso alla
Mostra di Venezia il film
madre!
(qui la recensione), attualmente
il suo ultimo nonché uno dei più ricchi di simboli, metafore e
significati. Ad oggi, insieme a The Fountain – L’albero della
vita, è uno dei suoi progetti più ambiziosi e complessi.
Scritto nel giro di pochissimi
giorni mentre si trovava preda della febbre, Aronofsky ha costruito
un racconto che è contenitore di una serie di tematiche
estremamente universali e attuali. Se il film si pone come una
grande allegoria del rapporto tra Madre Natura e Dio, nella casa in
cui la vicenda si svolge si susseguono una serie di eventi ed
episodi che vanno da richiami biblici sino alla violenza e alla
brutalità dei contemporanei processi migratori. madre!
diventa così uno stratificato racconto sull’umanità, sul suo ruolo
nel mondo e sulle sue derive storiche.
Sin dalla sua prima proiezione, il
film ha nettamente diviso la critica e il pubblico, suscitando
opinioni contrastanti. Ciò rientra perfettamente nella volontà del
regista, il cui obiettivo è da sempre quello di scuotere gli animi.
Con madre! ci riesce alla perfezione, confezionando
un’opera strabiliante anche solo da vedere nel suo complesso. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Di seguito sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
madre!: la trama del film
Il film racconta di una coppia di
sposi che vive in un vecchio casolare in mezzo al bosco.
L’abitazione, distrutta da un incendio, è stata ricostruita con
amore e devozione dalla madre, una donna che vive
per aiutare e servire suo marito, un poeta molto stimato che sta
attraversando una profonda crisi creativa. Nonostante sia devota a
suo marito, la donna inizia a provare una sorta di gelosia per la
sua ossessione creativa, sentendosi esclusa dai pensieri dell’uomo
che ama ed idolatra. In particolare, ella vorrebbe tanto osservare
da vicino un misterioso cristallo che l’uomo custodisce e le
impedisce di toccare.
In quello che sembrava un giorno
come un altro, bussa alla porta uno sconosciuto che si dichiara
essere un grande fan del poeta. Quest’ultimo, noncurante delle
proteste di sua moglie, decide di ospitare il forestiero poiché il
suo ego viene nutrito dai complimenti e dalle premure del
misterioso uomo. Vedendosi messa da parte, la moglie soffre
profondamente. Le sue paure, inoltre, crescono con l’arrivo della
moglie dello sconosciuto e degli invadenti figli che distruggono il
clima rilassato della casa. Quelli che sembravano essere innocui
ospiti, si rivelano essere solo il principio di sconvolgimenti ben
più gravi e inaspettati.
madre!: il cast del film
Ad interpretare il ruolo della
protagonista, la madre della casa, vi è l’attrice Jennifer
Lawrence. All’epoca compagna del regista, questa si
dedicò con tutta sé stessa al personaggio e al film, dando vita a
quella che è oggi considerata una delle sue interpretazioni
migliori. La Lawrence ha poi contribuito molto alla costruzione del
personaggio ed è stata lei a suggerire che questo fosse sempre
scalzo, sottolineando così la sua ulteriore connessione con la casa
e la terra. Il set non è però stato per lei facile. Il
coinvolgimento emotivo sviluppato l’ha infatti portata a soffrire
di stress e iperventilazione, portandola a prendersi un anno di
pausa dopo il completamento di queste riprese.
Accanto a lei, nel ruolo di suo
marito il poeta vi è invece il premio Oscar Javier Bardem.
L’attore spagnolo accettò subito di partecipare al film,
dichiarandosi estremamente colpito dalla profondità del racconto e
dall’esperienza unica che il set prometteva di essere. Nel film
compaiono poi gli attori Ed Harris e
Michelle
Pfeiffer nei ruoli dell’uomo e della donna ospitati
presso la casa dove si svolge il film. La Pfeiffer ha ammesso di
non aver del tutto compreso la sceneggiatura, ma di aver accettato
perché affascinata dal suo personaggio. I fratelli Domhnall
Gleeson e Brian Gleeson interpretano
i due figli della coppia di ospiti, mentre compaiono poi anche
Kristen Wiig
nei panni dell’araldo e Jovan Adepo in quelli del
coppiere.
madre!: il trailer e dove vedere il
film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.
madre! è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV,Chili, Google Play, Apple
iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno venerdì 9
luglio alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Il prossimo novembre cadrà
l’anniversario ufficiale dell’uscita nelle sale cinematografiche
del primo capitolo (La
pietra filosofale) della fortunata saga di Harry Potter, franchise che si è concluso
circa un decennio dopo, nel 2011, con l’uscita della seconda parte
de
I doni della morte.
Oltre ad aver lanciato le carriere
dei giovanissimi (all’epoca)
Daniel Radcliffe,
Emma Watson e Rupert Grint, nel corso degli anni il
franchise di
Harry Potter ha generato un’enorme fan base a livello
internazionale e numerose altre proprietà intellettuali, tra cui
parchi di divertimento e musei a tema. Chiaramente, in occasione
dell’importante avvenimento, sono in molti a sperare in un reunion
ufficiale del cast, ma a quanto pare non è così scontato che
accada.
In una recente intervista con
Entertainment Tonight, infatti,
Daniel Radcliffe, che ha interpretato il famoso
personaggio del titolo, ha messo in dubbio la possibilità di una
reunion di
Harry Potter in occasione del ventennale. “Al
momento sono nella Repubblica Dominicana per delle riprese e poi
sarò di nuovo impegnato, lavorando a più riprese fino alla fine
dell’anno”, ha specificato l’attore. “Sarà di certo una
festa, ma non se riusciremo a organizzare una vera reunion o altro.
Mi dispiace se sarà una sorta di delusione per qualcuno.”
Il futuro del franchise di Harry Potter
Al momento non sappiamo se la Warner
Bros. ha effettivamente in cantiere dei festeggiamenti speciali per
i 20 anni di
Harry Potter, ma i piani in merito alla saga
non si sono di certo esauriti. Nel 2022, infatti, in occasione del
25° anniversario dell’uscita dei romanzi originali, verrà allestita
una mostra virtuale dedicata, e sempre il prossimo anno dovrebbe
tornare in scena lo spettacolo teatrale Harry Potter and the
Cursed Child, ambientato diciannove anni dopo l’ultimo romanzo
della saga.
Inoltre, per il 2022 è prevista
anche l’uscita nelle sale di Animali
Fantastici 3, terzo capitolo della saga cinematografica
spin-off, che vedrà l’ingresso nel cast di
Mads Mikkelsen, ingaggiato per sostituire
Johnny Depp nel ruolo di Gellert Grindelwald.
La produzione di Black
Panther: Wakanda Forever è ufficialmente partita, ma a
quanto pare la sceneggiatura del film continuerà a cambiare. Questo
è quello che ha lasciato intendere Angela Bassett, l’attrice candidata all’Oscar
che nel film interpreta Ramonda, la madre di T’Challa.
Nel corso di un’intervista con
Entertainment Tonight, Bassett non ha potuto rivelare nulla in
merito alla trama del misteriosissimo sequel, ma ha spiegato che la
sceneggiatura del film è cambiata costantemente e che,
probabilmente, continuerà a farlo, nonostante le riprese siano
ormai in corso. “Non ho proprio idea di come sarà il
film”, ha dichiarato l’attrice. “Ci sono state circa
cinque diverse incarnazioni della sceneggiatura e ho sentito dire
che ne arriverà addirittura un’altra.”
Bassett ha poi ribadito ancora una
volta che l’obiettivo di Black Panther
2 sarà quello di omaggiare l’eredità di Chadwick Boseman. “Ovviamente, dal momento
che il nostro caro re non c’è più, molte cose doveva essere
modificate e cambiate”, ha aggiunto. “Ma fortunatamente
Ryan Coogler e Joe Robert Cole sono due narratori estremamente
abili e hanno trovato per raccontare ancora una volta questo mondo
in un modo che, si spera, sarà soddisfacente per i fan e che possa
rendere onore al nostro Chad. Amiamo il nostro re.”
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8
luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che
T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel Studios per interpretare il
villain principale del sequel.
Di recente Evangeline Lilly aveva condiviso un post in
cui esprimeva tutta la sua gioia per le imminenti riprese di
Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Nella
didascalia che aveva accompagnato il post, l’attrice, nel
menzionare i membri del cast, aveva tirato in ballo anche Corey Stoll, che nel primo Ant-Man ha interpretato il ruolo di Darren Cross.
In molti, senza dare troppo peso
alla cosa, pensavano che l’attrice si fosse semplicemente
sbagliata, ma la verità è che la star di House of Cards e
The Strain potrebbe effettivamente tornare nei panni di
Calabrone nel terzo film del franchise Marvel. Ricordiamo che il
personaggio dovrebbe essere morto, o almeno questo è quello che
sembrava nel finale del film del 2015, ma a quanto pare le teorie
secondo cui sarebbe riuscito a trovare un modo per sopravvivere nel
Regno Quantico erano probabilmente corrette.
Se Calabrone è stato nel Regno
Quantico per tutto questo tempo, è probabile che abbia acquisito
nuove abilità (simili, magari, a quelle di Janet Van Dyne), e se
Kang il Conquistatore sta davvero reclamando il suo il regno,
allora potremmo anche essere sul punto di vedere una pericolosa
alleanza. Inoltre, nel
quinto episodio di Loki andato in onda lo
scorso mercoledì, è presente un gigantesco casco di Calabrone nel
Vuoto, luogo che molti fan credono possa essere adiacente alla vera
tana di Kang.
Intervistato da
Vanity Fair (via
CBM) all’interno del podcast “Still Watching, la sceneggiatrice
Joanna Robinson ha commentato l’easter egg
presente nella serie, dichiarando: “Non so se questo è un
indizio relativo a qualcosa che potrebbe accadere, ma so che Corey
Stoll, in qualche forma, tornerà in Ant-Man 3”. A questo
punto, non ci resta che attendere una conferma ufficiale da parte
dei Marvel Studios…
Nel corso della sua lunga carriera,
l’attore Danny De Vito non si è
distinto solo come irresistibile interprete di celebri film, ma
anche come attento regista di opere di vario genere. Tra i suoi
lungometraggi più celebri si annoverano La guerra dei Roses,
Hoffa – Santo o mafioso? e Matilda 6 mitica. Il suo
ultimo film per il cinema, risalente al 2003, è invece
Duplex – Un appartamento per tre,
brillante commedia scritta da Larry Doyle e
incentrata sul complicato rapporto tra una coppia di sposi e
un’arzilla anziana, residenti in un appartamento comune a
Brooklyn.
Gli appartamenti cosiddetti “duplex”
sono diventati sempre più popolari, permettendo di disporre di un
appartamento nato dall’unione di due immobili di diversa metratura.
Proprio la diffusione di tale tipologia di abitazione ha spinto gli
autori del film a costruire un racconto con questa ambientazione.
Nasce così una commedia particolarmente divertente, sia per le doti
comiche degli attori sia per le rocambolesche vicissitudini che
questi si trovano a dover vivere nel corso del film. Fortunatamente
nella realtà non ci si imbatte in peripezie come quelle qui
riscontrabili, ma proprio questa forzatura ha permesso di dar vita
al film.
Al momento della sua uscita
Duplex – Un appartamento per tre non ottenne ampi
consensi, né di critica né di pubblico. Con il passare degli anni e
la sempre maggiore popolarità degli interpreti protagonisti, questo
è però diventato un piccolo cult, visione spensierata per chi è in
cerca di una risata genuina. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Duplex – Un appartamento per tre:
la trama del film
Protagonisti del film sono
Alex, uno scrittore di medio successo, e sua
moglie Nancy, che di professione è invece una
giornalista. Sposatisi da poco, i due sono ora in cerca di una casa
tutta per loro. Si scontrano però ripetutamente con la seria
difficoltà di trovarne una che soddisfi pienamente le loro
esigenze, specialmente considerando la non grande somma di denaro
di cui dispongono. Le loro continue ricerche li portano infine ad
imbattersi in un duplex nel quartiere di Brooklyn. L’appartamento
si presenta da subito come il luogo ideale per loro, non troppo
piccolo né troppo grande, accogliente e tranquillo.
Nel decide di acquistarlo, si
imbattono però in un imprevisto non da poco. L’appartamento è
coabitato anche da una riservata anziana chiamata signora
Connelly. La sua presenza sembra non poter essere
un gran problema per i due coniugi, che anzi considerando la
veneranda età della donna immaginano non resterà lì a lungo.
Trasferitisi dunque a vivere nell’appartamento, i due si ritrovano
però a confrontarsi con quella che si rivela essere una vera e
propria canaglia. L’anziana, infatti, non perde occasione per
disturbare i due, spingendoli ben presto a dover considerare
soluzioni estreme per poter vivere in pace.
Duplex – Un appartamento per tre: il cast del film
Per il ruolo di Alex, De Vito ha
espressamente richiesto che il ruolo venisse assegnato all’attore
Ben Stiller. Egli era
da poco diventato uno dei grandi nomi della commedia americana, in
particolare grazie a film come Tutti pazzi per Mary, Ti presento i miei e
Zoolander. Una volta subentrato nel cast, molta della
comicità del personaggio è stata rimodellata proprio sulle capacità
di Stiller, particolarmente esperto specialmente nell’umorismo
verbale. Accanto a lui, nei panni di sua moglie Nancy vi è invece
l’attrice Drew Barrymore, in
quegli anni tornata alla ribalta grazie a film come Charlie’s Angels, Donnie Darko e 50 volte
il primo bacio.
Nel ruolo dell’anziana signora
Connelly vi è invece l’attrice Eileen Essell. Dopo
essere stata tutta la vita una ballerina e un insegnante di
recitazione, la Essell ha recitato nel suo primo film, Ali
G Indahouse, all’età di ottant’anni. Dopo Duplex, ha
poi avuto ruoli di rilievo anche in Neverland – Un sogno per la
vita e La fabbrica di cioccolato.
Nel film sono poi presenti gli attori Harvey
Fierstein nei panni dell’agente immobiliare Kenneth e
Justin Theroux in
quelli di Coop, amico di Alex. Maya Rudolph
interpreta Tara, mentre Robert Wisdom è l’agente
di polizia Dan. De Vito compare invece soltanto come voce narrante
degli eventi.
Duplex – Un appartamento per tre:
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Duplex –
Un appartamento per tre è infatti disponibile nel
catalogo di Chili, Google Play e Now. Per vederlo,
in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il
singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una
comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo
noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite
temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà
inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 8
luglio alle ore 21:10 sul canale
Paramount Channel.
Ecco la nostra intervista a
O. T. Fagbenle, interprete di Mason, e a
Cate Shortland, regista di Black
Widow. Il film, in sala dal 7 luglio e disponibile su
Disney+ dal 9 luglio con accesso
VIP.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Un Red Notice
emesso dall’Interpol è un avviso globale per dare la caccia e
catturare i criminali più ricercati al mondo. Ma quando un’audace
rapina riunisce il miglior profiler dell’FBI
(Johnson) e due criminali rivali (Gadot, Reynolds), non si può dire
cosa accadrà.
diana del bufalograzie ad
EvenTao, torna a premiare i grandi volti del cinema, tra i quali in
passato Woody Allen, Gerard Depardieu, Abel Ferrara, Jean Sorel,
Nicola Piovani, Ferzan Ozpetek e molti altri.
Il Nations Award, sotto
l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e della Regione Siciliana,
oltre ad essere una kermesse nata per premiare il cinema italiano
ed internazionale, da sempre è caratterizzata da un tema importante
e particolarmente attuale: la salvaguardia e la tutela
dell’ambiente. Anche quest’anno infatti darà ampio spazio a tutte
le tematiche ambientali che negli ultimi anni hanno richiamato
l’attenzione dell’opinione pubblica: dall’emergenza climatica
all’inquinamento e allo smaltimento dei rifiuti, passando per il
turismo sostenibile, il clima, l’alimentazione. L’evento è
sostenuto anche da Ocean Sea Foundation che quest’anno, per la
prima volta, ha deciso di sostenere il progetto.
Moltissimi gli ospiti
attesi, primo fra tutti il fuoriclasse brasiliano Ronaldinho che
sbarcherà a Taormina, dove riceverà il “Champion of Charity Award”
per il suo forte impegno nel sociale. Il campione carioca,
considerato uno dei migliori calciatori della storia, che negli
ultimi anni ha deciso di investire nel settore vinicolo, in questa
occasione legherà il suo nome anche alla Sicilia.
Attesissima anche Diana
Del Bufalo, volto noto del cinema della televisione italiana, da
sempre impegnata socialmente, voluta fortemente dal presidente del
Nations Award Michel Curatolo quale Ambassador dell’evento.
Per il suo impegno nella
campagna a sostegno delle api, l’attrice romana riceverà il premio
Thinkingreen – LifeGate, che sarà consegnato durante la serata del
25 luglio al Teatro Antico di Taormina. A suo nome verranno
tutelati 100 metri quadrati di foresta amazzonica brasiliana grazie
al progetto “Foreste in Piedi” di LifeGate, da oltre vent’anni
punto di riferimento in Italia per lo sviluppo sostenibile e media
partner dell’evento.
Il premio conta sul
supporto istituzionale della senatrice Urania Papatheu componente
della commissione Ambiente al Senato della Repubblica.
Durante la tre giorni di
convegni, si alterneranno e interagiranno esperti del settore,
giornalisti e personaggi dello spettacolo che lanceranno un appello
sull’importanza del cinema che, raggiungendo un vasto pubblico,
risulta sempre di più uno strumento fondamentale per
divulgare e veicolare le tematiche ambientali. La sostenibilità e
la tutela del nostro pianeta, negli ultimi anni, ha fatto breccia
anche nell’industria cinematografica, che ha contribuito alla
realizzazione di importanti progetti per la salvaguardia del nostro
ecosistema.
Il Nations Award è
realizzato con il supporto l’Assessorato regionale
dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea,
l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità
siciliana, l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello
Spettacolo, Assessorato regionale dell’istruzione e della
formazione professionale,Gal Sicilia, il Parco archeologico
Taormina Naxos, la Città’ metropolitana di Messina, il Comune di
Taormina e la fondazione Luigi Einaudi.
Il produttore e scrittore americano
Al Jean ha dichiarato di non volere un’uscita
esclusiva in streaming per il sequel The Simpsons Movie
2. La sitcom animata più longeva in America in onda dal
1989, ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame insieme a
oltre 30 Primetime Emmy Awards. Non dimentichiamo
che negli ultimi anni è stata partecipe di numerosi crossover con
altre proprietà, tra cui
Marvel in
The Good, the Bart, and the Loki. In una recente
intervista con Comic Book, Jean ha espresso la sua
preoccupazione per lo stato attuale dell’industria teatrale, in
particolare nel campo dell’animazione.
Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata :
Ne parlavamo già prima della
pandemia, e ora penso di voler vedere come verranno riportati i
film al cinema, in particolare i film d’animazione, perché non
vorrei un’uscita esclusivamente in streaming. Vogliamo davvero che
il film vada direttamente al cinema perchè è un esperienza
unica.Faccio davvero il tifo per l’industria cinematografica, ma
voglio vedere qual è, personalmente, il panorama. Sosterrò il
teatro, anche se ho Disney+.
Arrivano nuove foto dal set di
Shazam 2:
Furia degli Dei, dove vediamo Zachary
Levi indossare un costume stranamente molto danneggiato.
Il supereroe Shazam ha ricevuto un importante restyling per il
sequel, vediamo infatti che la tuta pur mantenendo lo stesso design
presenta un nuovo simbolo del fulmine sul petto. Anche il look
della Marvel Family o
Shazam Family è stato modificato per
l’occasione.
Il film è attualmente in produzione
ad Atlanta, in Georgia, e molte immagini dietro le quinte sono
arrivate online grazie a un utente di Twitter che ha fotografato
l’attore correre per strada. Possiamo notare che i danni sono
localizzati su lato sinistro e al braccio della tuta e sembrano
essere notevoli.
Quale tipo di magia potrebbe aver danneggiato l’abito di
Shazam?
i guess showing up to class late is gonna be
worth it bc dude ran right past me pic.twitter.com/9YTotnQztE
Shazam 2: Furia degli Dei
– Film (2023): uscita e cast
Shazam 2: Furia
degli Dei è il film del 2023 diretto
da David F.
Sandberg con Jack Dylan Grazer, Angelo
Asher, Zachary
Levi, Helen
Mirren, Adam
Brody, Lucy
Liu, Marta Milans, Rachel
Zegler e Faithe Herman.
Shazam 2:
Furia degli Dei uscirà al cinema il 1 luglio 2023
distribuito da Warner Bros Italia.
Il film targato Walt Disney
Animation Studios Encanto
racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che
vive nascosta tra le montagne della Colombia, in una casa magica,
in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato
Encanto.
La magia di Encanto
ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico, dalla
superforza al potere di guarire. Tutti tranne Mirabel. Ma quando
scopre che la magia che circonda Encanto è in pericolo, Mirabel
decide che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima
speranza della sua straordinaria famiglia.
Il film include le nuove canzoni
del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award®
Lin-Manuel Miranda
(Hamilton, Oceania) ed è diretto da
Byron Howard
(Zootropolis, Rapunzel – L’intreccio della
torre) e Jared Bush (co-regista
di Zootropolis), co-diretto da Charise Castro
Smith (sceneggiatrice di The Death of Eva Sofia
Valdez) e prodotto da Clark Spencer e
Yvett Merino.
Il quinto episodio della serie
Loki,
dal titolo “Viaggio nel mistero”, è finalmente
disponibile su Disney+ da
ieri. ComicBookMovie
ha raccolto le più grandi rivelazioni presenti all’interno
dell’episodio, in attesa del gran finale previsto per la prossima
settimana, in cui scopriremo finalmente – o almeno, si spera – chi
è il vero cattivo della serie:
ATTENZIONE: L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SUL QUINTO EPISODIO DI LOKI!!!
La missione del giudice Renslayer
Renslayer potrebbe anche
essere uno stretto alleato di Kang nei fumetti, ma questo episodio
chiarisce che anche lei è all’oscuro su chi sia veramente
responsabile della TVA. Sembra intenzionata a trovare le risposte e
ad avvertire quel personaggio misterioso che sono in pericolo.
Quindi, se è davvero Kang, questo potrebbe facilmente essere
l’inizio della loro alleanza (con Ravonna che potrebbe tornare in
Ant-Man e The Wasp: Quantumania).
Ad
ogni modo, è chiaro che il cattivo sarà una parte fondamentale del
finale e uno scontro con Mobius sembra inevitabile, visto che è
riuscito a sopravvivere. Sarebbe un vero peccato terminare la
storia di Renslayer qui, perché ha un grande potenziale e il fatto
che sia ben consapevole che i suoi agenti sono varianti indica un
lato molto più oscuro del personaggio che la serie ha appena
iniziato ad esplorare. Inoltre, è sicuramente qualcosa che Kang
potrebbe aiutare a tirarle fuori!
Alioth
Il debutto di Alioth,
cattivo relativamente oscuro dei fumetti, potrebbe non sembrare un
grosso problema, ma il personaggio – introdotto per la prima volta
in “Avengers: The Terminatrix Objective #1” – ha in realtà stretti
legami con Kang. Sebbene questa versione sia più una pedina che
altro (viene descritto come un “cane da guardia” e non sembra avere
alcuna motivazione oltre a distruggere qualunque cosa finisca nel
Vuoto), vale la pena notare che la sua controparte fumettistica è
stata in grado di conquistare molte linee temporali, ma non
Chronopolis.
Si tratta del regno di Kang, e si
trova all’esterno del limbo, un luogo che potrebbe facilmente
essere proprio il Vuoto nel MCU. Il cattivo è in grado di
accedere a tutte le diverse linee temporali che ha conquistato da
lì, e aver formato la TVA per assicurarsi che ci fosse solo una
linea temporale “sacra” potrebbe essere stato un nuovo tipo di
approccio per lui che alla fine verrà sventato da Loki e
Sylvie.
La storia d’amore tra Loki e Sylvie
Sembrava che Loki stesse per confessare i
suoi sentimenti a Sylvie prima di essere tranciato alla fine
dell’episodio della scorsa settimana, ma quando si ritrovano nel
Vuoto, entrambi sembrano lottare con le loro emozioni. Ovviamente,
speriamo che questo li porti ad un effettivo avvicinamento e a dare
vita, nel finale, alla coppia di potere definitiva, perché un
finale tragico potrebbe lasciare più perplessità che altro negli
spettatori.
Dopotutto, Loki ha mostrato una vera crescita
nel corso di questa serie e innamorarsi sarebbe una nuova direzione
in cui portarlo. Anche Sylvie è un grande personaggio, quindi
qualunque cosa accada, siamo ansiosi di vedere quale sarà il suo
futuro nel MCU e, soprattutto, se ritroveremo
Sylvie in altre storie andando avanti.
Le varianti Loki
La variante adulta (o
classica) di Loki muore come un eroe nel quinto episodio, e con
molta probabilità la sua storia è già finita qui. Tuttavia, Kid
Loki rimane vivo e vegeto (così come Boastful Loki e Presidente
Loki, almeno all’apparenza), ma sembra che molte altre versioni del
Dio dell’Inganno potrebbero trovarsi nel Vuoto, data la sua
tendenza a sfuggire al pericolo.
Considerato ciò, non possiamo fare a meno di chiederci che
tipo di futuro potrebbero avere tutte queste varianti nel MCU. Anche se è altamente
improbabile che tutte lascino il Vuoto, Kid Loki è sicuramente un
personaggio con cui i Marvel Studios potrebbere fare di più,
soprattutto perché le basi per la formazione dei Giovani
Vendicatori sono ormai state chiaramente poste davanti ai nostri
occhi. Qualcosa ci dice, però, che non abbiamo ancora visto
l’ultima di queste varianti…
Miss Minutes ha un lato oscuro?
Miss Minutes è un
personaggio innegabilmente intrigante che ha catturato l’attenzione
dei fan fin dall’inizio. Tuttavia, la teoria che sia lei la vera
cattiva di questo show potrebbe essere troppo azzardata. I fan sono
già stati delusi dalla mancanza di Mefiso in WandaVision
e dal fatto che fosse Sharon Carter a nascondersi dietro l’identità
di Power Broker in
The Falcon and the Winter Soldier.
Quindi, se Miss Minutes dovesse davvero rivelarsi il grande
burattinaio che tiene le redini della TVA… beh, potrebbe rivelarsi
l’ennesima delusione per i fan del MCU.Sarebbe una mossa molto alla Rick & Morty,
questo è certo, ma speriamo che Miss Minutes abbia un ruolo diverso
da svolgere nel finale, anche se fosse soltanto un antagonista di
Mobius e B-15.
Viaggio nel Regno Quantico
È difficile dirlo con
certezza, ma il castello a cui Loki e Sylvie si avvicinano alla
fine del quinto episodio sembra certamente appartenere al Regno
Quantico. Se non altro, ha una vaga somiglianza con la “città” che
molti fan sono convinti di aver visto nei film di Ant-Man, e non
saremmo sorpresi se Kang fosse intrappolato lì. Forse è stato il
suo piano fin dall’inizio portare tutti questi Loki nel Vuoto,
poiché sapeva che avrebbero avuto l’ingegno per superare
Alioth.
Questo potrebbe anche collegarsi a
qualunque cosa The Wasp stesse facendo quando era intrappolata lì,
e data l’importanza del Regno Quantico per i viaggi nel tempo,
avrebbe sicuramente senso usare Loki per legare insieme tutte
queste diverse idee. Una cosa che sappiamo per certo, però, è che
questo castello è alla fine del tempo stesso, e questo deve
significare per forza che al suo interno risiede qualcuno di
potente.
Il castello
A chi appartiene davvero il
castello? Volendo azzardare una teoria forse troppo “forzata”,
potrebbe trattarsi del castello del Dottor Destino, soprattutto
perché è un cattivo che ha viaggiato spesso nel tempo e ha persino
riscritto la realtà nelle pagine nella serie a fumetti “Secret
Wars” della Marvel. La realtà è che sarebbe
ancora troppo presto per un suo ingresso nel MCU… È molto più probabile che si
tratti, invece, di Castle Limbo, la casa di Kang il Conquistatore
che è apparso sia nei fumetti di Avengers che in quelli di
Thor.
Tutti i segnali indicano che Kang apparirà
nella serie, anche se alla fine, dietro la TVA, potrebbe esserci
un’altra variante del Dio dell’Inganno che non abbiamo ancora
conosciuto. Se la serie ha messo in chiara una cosa, è che Loki è
più formidabile di quanto si pensi. Inoltre, con così tanti
riferimenti al fatto che il Dio dell’Inganno perde sempre, forse la
variante che si trova nel castello potrebbe davvero essere il Loki
che, alla fine, ha vinto.
Un possibile loop temporale
Come finirà la storia di
Loki? E se la versione adulta (o classica) di Loki fosse, in
effetti, il Loki del castello? Avendo raccontato al sé stesso più
giovane come è riuscito a sopravvivere all’uccisione di Thanos,
forse il Dio dell’Inganno dovrà tornare alla sua linea temporale e
sperimentare tutto ciò che è successo dopo
The Avengers, aspettando infine di lasciare la sua vita in
isolamento per essere catturato dal TVA, falciato e, nel posto
giusto al momento giusto, dare a Loki e Sylvie la possibilità di
affrontare il grande cattivo dello show.
Ciò
creerebbe un loop temporale e, sebbene non sia certamente il finale
che vorremmo vedere per il cattivo diventato antieroe, potrebbe
funzionare. Tuttavia, ci sarebbero dei buchi di trama abbastanza
palesi, quindi speriamo che i Marvel Studios abbiano un finale
davvero forte in serbo per tutti i fan.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE
SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW
Finalmente dopo un’attesa molto più
lunga di quella che speravamo e imprevista Black Widow è al cinema e tutti possiamo
godere dell’avventura “in solitaria” di Natasha Romanoff sul grande
schermo (dal 9 luglio anche su Disney+ con accesso VIP).
Sorvolando sul film nella sua
interezza, che chi scrive ha apprezzato molto, come si può leggere
nella recensione di Black Widow, ci concentriamo in
questa sede sulla scena post credits, che come da tradizione del
MCU ci traghetta verso il
futuro.
Descrizione della scena post
credits di Black Widow
Mentre il film è ambientato negli
anni che separano
Captain America: Civil War da Avengers:
Infinity War, la scena in questione ci catapulta nel
post-Endgame.
Vediamo Yelena, il personaggio interpretato da Florence Pugh, arrivare in un luogo isolato in
mezzo al verde, con un grande cane, animale che, aveva confessato
nel corso del film, desiderava come simbolo di una stabilità che
non aveva mai avuto prima.
Yelena scende dall’automobile e si
avvia verso una piccola radura, dove alla base di un albero c’è una
lapide. Sulla lapide si legge “Figlia, sorella, Avenger” e poi
leggiamo il nome “Natasha Romanoff”. Siamo sulla lapide
commemorativa di Nat, dal momento che il corpo è perso per sempre
su Vormir, dove si è sacrificata per salvare il mondo e la sua
famiglia. Mentre Yelena, commossa, bacia la lapide, una figura si
avvicina a lei: è la Contessa Valentina, interpretata da
Julia Louis-Dreyfus e vista in The Falcon and the Winter Soldier.
Valentina si rivolge a Yelena, la
quale con fare infastidito e sarcastico, le dice che non voleva
essere certo disturbata in quel momento, ma Val risponde che si
trova lì per commemorare Nat. Il dialogo non sembra alla pari,
Yelena è sfrontata ma anche vagamente intimorita dalla Contessa la
quale le si rivolge mostrandole il suo “prossimo obbiettivo”. Porge
a Yelena un tablet su cui vediamo una foto di Clint Barton
(Jeremy Renner). Nero.
Cosa significa la scena post
credits di Black Widow
Le scena ci racconta ciò che Yelena
ha fatto dopo gli eventi di Black Widow, ovvero è diventata una
specie di killer al servizio di Valentina o della sua
organizzazione, non è ancora chiaro dal momento che il personaggio
è ancora avvolto nel mistero. Ci accorgiamo anche che Yelena non è
propriamente felice di eseguire i suoi ordini, ma lo fa per qualche
forma di costrizione, immaginiamo.
Inoltre vedere Barton in foto ci
proietta direttamente verso la serie Hawkeye,
in cui Renner tornerà protagonista al fianco di Hailee
Steinfeld che sarà Kate Bishop. Florence Pugh sarà nella serie Disney+? Quanto è plausibile che una
star di serie A, quale è diventata Pugh nel giro di pochi mesi, sia
destinata alla serialità del MCU piuttosto che ai lungometraggi?
Soprattutto considerando il fatto che nel film viene designata come
una sorta di erede di Natasha?
Infine, un ulteriore spunto di
riflessione deriva proprio dalla presenza di Valentina nella scena
post credits. Quanto il ritardo nell’uscita di Black
Widow ha
modificato questa scena? Il personaggio esordisce in The Falcon and the Winter Soldier, ma il film
con Scarlett Johansson doveva uscire prima della
serie Disney+. Che sia stata introdotta alla
luce di questi cambiamenti? Oppure era già prevista la sua entrata
in scena in questa breve sequenza? Lo sapremo soltanto nei prossimi
mesi!
Brian De Palma ha rivelato un aneddoto assai
curioso in merito alla primissima proiezione del primo episodio
(quarto secondo il canone ufficiale) di Star Wars,
Una Nuova Speranza, organizzata all’epoca da George Lucas per i suoi amici e colleghi.
La proiezione, a cui partecipò anche
Steven Spielberg, si tenne molto prima
dell’uscita del film nelle sale di tutto il mondo, quando il lavoro
sugli effetti speciali non era nemmeno terminato. Secondo quanto
emerso da alcuni precedenti racconti, pare che Spielberg fu l’unico
che apprezzò veramente il film e che riuscì a comprendere il
potenziale della visione di Lucas, mentre tutti gli altri o non
avevano capito la storia o arrivarono addirittura a deridere il
lavoro del regista, incluso lo stesso De Palma.
Ora, in una recente intervista
all’interno del podcast Light the Fuse (via
Collider), il regista di Carrie – Lo sguardo di Satana e Mission: Impossible ha voluto specificare e chiarire
che, in realtà, Spielberg non fu l’unico, durante quella speciale
proiezione, a realizzare quanto grande potesse diventare Star Wars col tempo.
“Tutte le persone coinvolte in
quella proiezione raccontano una versione diversa
dell’accaduto”, ha detto De Palma. “Ho appena visto la
biografia che hanno fatto per Steven e come lui si relaziona in
merito a ciò che ha visto. Mi hanno sempre etichettato come quello
che ne parlò malissimo e che fece arrabbiare tutti, ma se vuoi
farmi vedere qualcosa, è normale che poi ti dica quello che
penso.Perché dovrei prendere parte ad una cosa del genere
se poi non devo dire la verità?”
“Ad ogni modo, non è corretto
dire che in quel caso fu solo Steven a capire le potenzialità di
quello che George stava facendo”, ha aggiunto. “Abbiamo
visto tutti che George aveva dato vita a qualcosa di straordinario
ed eravamo tutti consapevoli che gli effetti speciali non erano
ancora terminati. Però è vero: ho fatto una battuta sulla Forza. Mi
sembrava che il concetto di Forza fosse… Non mi sembrava un nome
così incisivo per una guida spirituale. La Forza… Inutile dire che
avevo un sacco da ridire sulla Forza, così come non c’è bisogno di
ribadire che mi sono sbagliato alla grande.”
La morte di Thanos in Avengers:
Endgame ha lasciato Nebula in preda ad una serie di
sentimenti contrastanti. In quanto figlia adottiva del Titano
Pazzo, in origine il personaggio intepretato da Karen Gillan è stato presentato come suo
fedele soldato.
A mano a mano che ha sviluppato un
legame sempre più fraterno con Gamora, Nebula si poi è resa conta
che poteva lasciarsi alle spalle la relazione violenta che aveva
con Thanos. Da quel momento, infatti, ha deciso di unirsi ai
Vendicatori nella lotta contro il nemico. Nonostante sembra che il
personaggio sia riuscito a superare le manipolazioni del Titano
Pazzo, è stata proprio Gillan a rivelare che Nebula rimane comunque
in conflitto sulla sua morte.
In una recente intervista con
Collider in occasione della promozione del suo nuovo film,
Gunpowder Milkshake, l’attrice ha parlato dello stato
d’animo di Nebula dopo la morte di Thanos. Anche se l’opinione
generale la vorrebbe felice che il suo aggressore se ne sia
finalmente andato, l’attrice ha spiegato che, in realtà, le cose
non sono così semplici…
“Penso che abbiamo lasciato
Nebula in un momento davvero interessante, in cui, essenzialmente,
sta facendo i conto sì con la morte di suo padre, ma anche con
quella del suo aggressore, la persona che ha reso la sua vita un
inferno. E quindi i suoi sentimenti sono davvero
contrastanti”, ha raccontato Karen Gillan.
“Penso che lei provi un senso di
sollievo, veda una catarsi in tutto ciò, ma probabilmente prova
anche un senso di perdita per questa sorta di figura paterna”,
ha aggiunto. “Questo tipo di relazioni possono essere davvero,
davvero complicate, per cui anche se ti trattano così male, puoi
ancora essere alla disperata ricerca di approvazione e amore da
quel tipo di figura nella tua vita. E quindi per lei, penso che
siano valide entrambe le cose.”
Nonostante il successo del MCU, molti critici – così come anche molti fan
– hanno riscontrato che la rappresentazione dei personaggi LGBTQ+
nel franchise è ancora in qualche modo carente. Tuttavia, le cose
sono cominciate a cambiare grazie alla serie Loki, in cui è stato finalmente confermato che
il Dio dell’Inganno è in realtà gender fluid.
Si tratta della prima volta che un
personaggio principale del franchise di enorme successo condivide
apertamente di essere parte della comunità LGBTQ+. In una recente
intervista con
Variety in occasione della premiere di Black
Widow,Victoria Alonso, vicepresidente esecutivo dei
Marvel Studios, ha promesso che lo studio si
impegnerà per una maggior rappresentanza LGBTQ+ all’interno delle
sue future produzioni.
Alonso ha riconosciuto che farlo
“richiede tempo” e che lo studio potrebbe non sempre operare le
scelte giuste. Tuttavia, continuerà a provarci. “Ci vuole
tempo. Abbiamo così tante storie che vogliamo e possiamo
raccontare. Daremo potere a coloro che appartengono alla comunità
LGBTQ+”, ha spiegato Alonso.
“Non stiamo cambiando nulla.
Stiamo solo mostrando al mondo chi sono queste persone, chi sono
questi personaggi”, ha aggiunto. “Ci sono molte cose in
arrivo che penso saranno davvero rappresentative del mondo in cui
viviamo oggi. Non ce l’abbiamo fatta nel primo film della Fase 4,
nel secondo… forse neanche nel terzo. Così come non ce l’abbiamo
fatta nella prima serie o nella seconda. Ma prometto che faremo del
nostro meglio per cercare di rappresentare costantemente la
comunità LGBTQ+.”
Victoria Alonso commenta la bisessualità di Loki nel MCU
Quando le è stato chiesto, invece,
un commento sulla decisione di rendere Loki gender fluid nella
serie Disney+, Alonso ha commentato: “Ad
essere onesti, non credo si trattasse di un grosso problema. Siamo
rimasti fedeli al personaggio, semplicemente. Non l’abbiamo fatto
per una questione legata al politicamente corretto, o il contrario.
È semplicemente quello che è. Non dimenticate che seguiamo sempre i
nostri fumetti. Cerchiamo di seguirli fino in fondo. E nei fumetti
Loki è questo.”
Dopo l’apparizione della scorsa
settimana in rete dei Funko Pop dedicati al nuovo
film Space Jam: New Legends, questa notte è stata
rilasciata una nuova e divertente clip con protagonista
Bugs Bunny e Lebron James. Questa
divertente coppia si trasformano nell’iconico duo di Batman e
Robin. Il sequel del film Space Jam del 1996 ha richiesto anni di
lavoro, e dopo tanta attesa James si è unito al progetto nel 2014
promettendo di rivoluzionare la storia e di incentrare la trama più
sulla famiglia e non sul basket. L’idea dei realizzatori di
ulizzare l’universo Warner Bros che può vantare film come
The Matrix, Mad Max, Austin Powers è alla base di Space Jam:
New Legends che può così aggiungere senza problemi elementi dai
vari universi cinematografici.
Space
Jam: A New Legacy, la nuova clip
Space Jam:
New Legendsuscirà al cinema il 16
Luglio 2021. Distribuito da Warner Bros Pictures. Il film
è il sequel di
Space Jam del 1996 che vedeva protagonista la grande
star della NBA Michael Jordan. Benvenuti a Space Jam! Il campione
NBA e icona globale LeBron James vive un’epica avventura a fianco
dell’intramontabile Bugs Bunny, nel film evento di
animazione/live-action “Space Jam: New Legends”, diretto da Malcolm
D. Lee, con un team di filmakers innovativi come Ryan Coogler e
Maverick Carter. Quest’avventura di trasformazione è un frenetico
mix di due mondi, che svela fino a che punto possano arrivare
alcuni genitori per creare un legame con i propri figli.
Quando
LeBron e il suo giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno
spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale, LeBron
farà di tutto per tornare a casa sani e salvi guidando Bugs, Lola
Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes
verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni
digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale: una super potente
squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista
prima. Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco più
alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo
figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi. Pronti
all’azione, i Tunes sovvertono le convenzioni, sovraccaricando i
loro talenti unici e sorprendendo anche “King” James con il loro
modo di giocare.
David
Harbour, che interpreta Alexei Shostakov, alias Red
Guardian, in Black Widow, si è espresso
in merito a dove potesse trovarsi il suo personaggio durante
l’invasione di Thanos, quindi durante gli eventi di Avengers:
Infinity War e Endgame.
In una recente intervista con
ComicBook, all’attore di Stranger Things è stato proprio chiesto se per caso
sapeva cosa stesse facendo il suo personaggio durante gli eventi
narrati nei due blockbuster campioni d’incassi diretti da Anthony e Joe Russo, in
particolare perché Red Guardian non è stato d’aiuto durante la
battaglia finale tra i Vendicatori e il Titano Pazzo.
“La cosa divertente di tutta
questa storia è che alla fine noi siamo tornati indietro per
costruire la base di qualcosa di nuovo”, ha spiegato
l’attore. “Tutti questi contenuti con tutte queste
informazioni sui film aiutano a portare avanti questi nuovi
progetti, questa nuova fase. Aiutano ad introdurre questi nuovi
personaggi.”
“Cate Shortland ed io abbiamo
parlato a lungo di dove potesse trovarsi Guardiano Rosso durante
gli eventi di Endgame, su cosa gli fosse accaduto”, ha
aggiunto. “Abbiamo pensato ad un sacco di idee divertenti,
anche se non ne ho mai parlato direttamente con Kevin Feige. Lo
farò più tardi.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Thor: Love and
Thunder è uno dei titoli più attesi della Fase 4 del
MCU per tutta una serie di motivi,
a partire dal fatto che dietro la macchina da presa ritroveremo
Taika Waititi, già regista di
Thor: Ragnarok, identificato da molti come
l’artefice di una vera e propria rivoluzione dell’arco narrativo
del personaggio del Dio del Tuono all’interno del franchise.
In una recente intervista con
Empire (via
Digital Spy), il regista ha parlato del nuovo film e ha
rivelato che sarà molto più emozionante rispetto a
Ragnarok. “È molto diverso da Ragnarok. È decisamente
più folle. Ti dirò cosa c’è di diverso in questo film: ci saranno
molte più emozioni”, ha spiegato il regista. “Molto più
amore. E molti più tuoni, ovviamente. E se hai visto le foto, anche
molto più Thor, in tutti i sensi. E poi nel film ci sono cinque
premi Oscar: io, Matt Damon, Russell Crowe, Christian Bale e
Natalie Portman.”
Waititi ha anche parlato di quanto
sia stato assolutamente sconcertante, per lui, essere riuscito a
realizzare il film. Ironizzando, il regista ha detto che se si
prendono gli elementi di base che compongono il film, “non dovrebbe
avere alcun senso”. Ha poi aggiunto che il senso del ridicolo è
così grande che, una volta completati i lavori, potrebbe
tranquillamente rendersi conto che la storia non funziona
affatto.
“Ho fatto davvero tante cose
folli nella mia vita, ma questo è senza dubbio il film più folle
che abbia mai realizzato”, ha dichiarato Waititi. “Se
metti insieme tutti gli elementi che compongono il film, potresti
renderti conto che ha senso. È quasi come se, in realtà, non
dovrebbe essere fatto. Se entri in una stanza e dici: ‘Voglio fare
questo e voglio fare questo. Ci saranno questi attori. Il film si
chiamerà Love and Thunder’… è probabile che dopo non lavorerai mai
più. E forse è quello che accadrà a me dopo questo film.”
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle
sale è fissata invece al 6 maggio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios
dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Black Widow è finalmente
disponibile nelle sale di tutto il mondo, in attesa dell’arrivo del
film su Disney+ con Accesso Vip a partire da
domani. Durante una recente intervista con
The Hollywood Reporter, il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha parlato degli accordi
multi-film che, in passato, diversi attori legati al MCU hanno siglato.
Feige ha ricordato che in passato
Samuel L. Jackson accettò di firmare per ben
nove film, mentre Chris Evans e Chris Hemsworth arrivarono rispettivamente a
quota sei. Tuttavia, sembra che le cose siano destinate a cambiare…
“Quest’argomento ha attirato molta attenzione quando, se non
ricordo male, era successo con Scarlett, Chris Hemsworth ed Evans,
e anche con Samuel. Ora le cose sono cambiate”, ha spiegato
Feige.
“Tutto varierà da progetto a
progetto, e da cast a cast. La verità è che quello che vogliamo
sono persone che entrano a far parte della nostra famiglia, sono
entusiaste di essere parte di quest’universo e di avere
l’opportunità di fare più cose senza essere vincolate da obblighi
contrattuali”, ha aggiunto il boss della Casa delle Idee.
Sempre a proposito del futuro del
franchise, in una speciale featurette dedicata a Black Widow, Feige sottolinea
che il film getterà le basi per introdurre nuovi personaggi nel
futuro del MCU, senza però scendere nei
dettagli (ma possiamo immaginare che uno di questi sarà di certo
Yelena Belova).
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Quando Idris
Elba venne annunciato nel cast di The Suicide
Squad, in molti pensavano che l’attore avrebbe
interpretato il ruolo di Deadshot, andando così a sostituire
Will Smith, che aveva interpretato il
personaggio nel film di David Ayer.
Tuttavia, in seguito è stato
confermato che la star della serie Luther avrebbe interpretato un personaggio totalmente
diverso, ma a quanto pare nei piani originali di James Gunn c’era comunque l’intenzione di
includere Floyd Lawton. Ora è stato il produttore Peter Safran a
confermare che Smith era davvero in trattative per tornare nei
panni di Deadshot, ma che altri impegni lavorativi, alla fine, gli
hanno impedito di prendere parte al film.
“Ne abbiamo parlato”, ha
detto Safran a
ComicBook. “Ma alla fine è saltato tutto a causa degli
impegni di Will. Sapevamo che dovevamo iniziare a girare a
settembre 2019, perché all’epoca, in tutta onestà, sapevamo già che
quasi sicuramente James sarebbe tornato alla Disney e avrebbe
dovuto lavorare di nuovo a Guardiani della Galassia.”
“Quindi era davvero importante,
per noi, iniziare a girare in quel periodo e purtroppo Will non era
disponibile”, ha aggiunto. “E forse questo ha reso tutto
più facile. Cosa hai intenzione di fare? Nulla, perché non è
disponibile. Quindi, in un certo senso, ci ha anche aiutato a
separare il nostro film dal precedente in modo ancora più
netto.”
Ci sono state molte speculazioni sul
fatto che Elba sia stato originariamente scelto per interpretare
Lawton prima che Gunn decidesse di introdurre ufficialmente
Bloodsport. In effetti, tra i due personaggi ci sono molte
somiglianze (Bloodsport ha anche una giovane figlia che Amanda
Waller usa per manipolarlo e convincerlo ad entrare nella Task
Force X). In ogni caso, nulla vieterebbe a Smith di tornare come
Deadshot in futuro…
“Benvenuti all’inferno, ossia a
Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli
Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori
supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi
all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico
del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui
Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2,
Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita
di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla
remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova
grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search
and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del
governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei
sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa
falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un
compagno di squadra o della stessa Waller).”
Il Tempo è da sempre uno dei grandi
temi del cinema e numerosi sono i registi che hanno con le loro
opere cercato di catturarne l’essenza. Il tempo che scorre
inesorabilmente in avanti, non permettendo di rivivere quanto è
ormai passato, rappresenta uno dei grandi traumi dell’essere umano.
L’unico modo di combattere ciò è imparare quanto più possibile le
lezioni che il tempo aspira ad insegnare. Uno dei film più
importanti e rivoluzionari da questo punto di vista è certamente
Boyhood (qui la recensione), il
capolavoro artistico del regista Richard Linklater
girato nell’arco di dodici anni dal 2002 al 2014.
Autore già di acclamati film come
La vita è un sogno, Waking Life e la trilogia
Before, egli dà vita con Boyhood al coming of
age per eccellenza, riprendendo il naturale crescere di un
ragazzo dai 6 ai 18 anni. L’intento del regista è inoltre quello di
portare sul grande schermo lo scorrere della vita, comprese le sue
parti meno spettacolari. Questa volontà si ritrova in molti dei
suoi film più affascinanti dalla già citata trilogia
Before allo sperimentale Slacker e fino al più
recente Tutti vogliono qualcosa.
Per far ciò, dunque, il regista ha riunito la stessa troupe ogni
anno per brevi periodi di tempo.
Una volta completato, il film si è
svelato come uno straordinario successo, che permette di vedere i
personaggi naturalmente invecchiare sullo schermo, senza l’uso di
trucco. Seguendoli nel loro percorso ci si scontra così con le
tappe della vita che ognuno di noi ha affrontato, scoprendo che in
fondo è l’attimo a cogliere noi. Indicato come uno dei film più
importanti del nuovo millennio, Boyhood è un film
assolutamente imperdibile, ma prima di intraprenderne una visione
sarà certamente utile sapere un po’ di più sulla sua
trama e sul cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Boyhood: la trama del film
Il film segue la vita del giovane
Mason, dai sei anni, quando frequenta la scuola
elementare, fino ai diciotto anni, quando entra al college. Nel
corso di questo lungo periodo, si racconta del complesso rapporto
con i genitori divorziati Mason Sr. e
Olivia, dei traslochi, delle nuove scuole, dei
matrimoni falliti della madre, del rapporto conflittuale con la
sorella Samantha, della nuova relazione del padre
e delle relazione che lo stesso Mason intraprende. Allo stesso
modo, si segue anche l’evoluzione degli oggetti d’uso quotidiano,
tecnologici e non, e i cambiamenti culturali, sociali e politici di
quegli anni. Crescendo, Mason imparerà a trarre profondi
insegnamenti da tutto ciò.
Boyhood: il cast del film
Per il ruolo di Mason, il
protagonista del film, Linklater incontrò numerosi bambini, ma alla
fine fu scelto Ellar Coltrane per il ruolo.
All’epoca dell’inizio delle riprese questi aveva appena 7 anni, ma
vantava già alcune piccole parti da attore. Quando le riprese di
Boyhood terminarono, Coltrane era ormai diciannovenne e
aveva nel frattempo recitato anche in altri film, tra cui Fast
Food Nation, dello stesso Linklater. Per ruolo di sua sorella
Samantha, il regista ha invece scelto sua figlia Lorelei
Linklater, data la grande insistenza di questa per poter
recitare nel nuovo progetto del padre. Intorno al quarto anno di
riprese, però, questa perse di interesse e chiese di far morire il
suo personaggio.
Per Linklater questo era però un
risvolto troppo cupo e violento rispetto al film che voleva
realizzare e riuscì ad evitarlo facendo ritrovare alla figlia
l’entusiasmo per la parte. Nel ruolo di Mason Sr., il padre del
protagonista, vi è invece Ethan Hawke, attore
ricorrente nel cinema di Linklater. Proprio ad Hawke il regista
chiese di completare il film nel caso lui fosse improvvisamente
deceduto prima. L’attrice Patricia Arquette
interpreta Olivia, la madre di Mason. Lei fu l’unica interprete
considerata per la parte e proprio la Arquette finì con l’ottenere
l’unico Oscar vinto dal film, quello per la migliore attrice non
protagonista.
Boyhood: il trailer, alcune
curiosità e dove vedere il film in streaming e in TV
Linklater ha rivelato che il
progetto è iniziato senza una sceneggiatura completa, ma con solo i
punti della trama di base e il finale scritto inizialmente. Il
regista ha poi sviluppato la sceneggiatura di volta in volta
durante la produzione, scrivendo la parte del film dell’anno
successivo dopo aver riguardato il filmato dell’anno precedente. Ha
così incorporato i cambiamenti che ha visto in ogni attore nella
sceneggiatura, consentendo anche a tutti i principali attori di
partecipare al processo di scrittura introducendo le loro
esperienze di vita nelle storie dei loro personaggi. Ciò ha
permesso anche di inserire nel film una serie di riferimenti
sociali e culturali, che vanno dalla saga di Harry Potter
all’elezione a presidente di Barack Obama.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Boyhood
è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili,
Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di mercoledì 7 luglio alle ore
21:00 sul canale Iris.
Il film targato Walt Disney
Animation Studios Encanto
racconta la storia di una famiglia straordinaria, i Madrigal, che
vive nascosta tra le montagne della Colombia, in una casa magica,
in una città vivace, in un luogo meraviglioso e incantato chiamato
Encanto.
La magia di Encanto
ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico, dalla
superforza al potere di guarire. Tutti tranne Mirabel. Ma quando
scopre che la magia che circonda Encanto è in pericolo, Mirabel
decide che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima
speranza della sua straordinaria famiglia.
Il film include le nuove canzoni
del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award®
Lin-Manuel Miranda
(Hamilton, Oceania) ed è diretto da
Byron Howard
(Zootropolis, Rapunzel – L’intreccio della
torre) e Jared Bush (co-regista
di Zootropolis), co-diretto da Charise Castro
Smith (sceneggiatrice di The Death of Eva Sofia
Valdez) e prodotto da Clark Spencer e
Yvett Merino.
Il sequel già confermato del film
catastrofico dell’anno scorso Greenland con
Gerard Butler, ora ha un titolo ufficiale
Greenland: Migration. Il film vedrà la famiglia
Garrity lasciare la sicurezza di un bunker per intraprendere un
pericoloso viaggio attraverso una terra desolata e ghiacciata nel
tentativo di trovare una nuova casa.
La produzione di Greenland:
Migration dovrebbe iniziare, secondo alcune fonti, già nei
primi mesi del 2022 dopo il grande successo
ottenuto al botteghino che aveva fatto incassare $ 53,5 milioni
contro ben $ 35 milioni di budget.
Questo nuovo film segna la terza
collaborazione tra Butler e il regista Roman Waugh che pensano già a un quarto
capitolo conclusivo. Non si ha ancora una data di uscita al cinema,
ma si presupporre che iniziando le riprese a inizio prossimo anno
non uscirà fino alla fine del 2022 o del 2023.
Greenland è arrivato al cinema il 01 ottobre 2020.
Distribuito da Universal Pictures e Lucky Red.
Greenland: trama e cast del film
Nel
film la minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro
l’umanità e John (Gerard
Butler), insieme all’ex moglie Allison (Morena
Baccarin) e al giovane figlio Nathan,compiranno un
viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in
salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo
dai frammenti della
Baby Boss 2 –
Affari di Famiglia, nel sequel della commedia campione
d’incassi di DreamWorks Animation nominata agli Oscar, i fratelli
Templeton – Tim (James Marsden, noto per il franchise di X-Men) e
il suo fratello minore Baby Boss Ted (Alec Baldwin) – sono
diventati adulti e si sono allontanati. Tim è un papà e marito
pantofolaio a tempo pieno. Ted è un CEO di fondi speculativi. Ma un
nuovo baby boss dall’approccio innovativo e dall’atteggiamento
positivo li riunirà e sarà d’ispirazione per un nuovo affare di
famiglia.
In Baby Boss 2 –
Affari di Famiglia Tim e sua moglie, Carol (Eva
Longoria), la vera capofamiglia, vivono nella periferia con la loro
super-intelligente figlia Tabitha (Ariana Greenblatt, Avengers: Infinity War) e l’adorabile
nuova bambina Tina (Amy Sedaris, BoJack Horseman – Netflix). Tabhita, che è la migliore della sua classe
al Centro Acorn per Bambini Dotati, idolatra suo zio Ted and
vorrebbe diventare come lui, ma Tim, ancora in contatto con la sua
iperattiva immaginazione giovanile, è preoccupato che lei si stia
impegnando troppo a discapito di un’infanzia normale.
Quando la piccola Tina rivela di
essere (SORPRESA!) un agente segreto tra i migliori della BabyCorp
in missione per scoprire gli oscuri segreti della scuola di Tabhita
e del suo misterioso fondatore Dr. Edwin Armstrong (Jeff Goldblum),
i fratelli Templeton si trovano riuniti nei modi più inaspettati e
sono portati a rivalutare il significato di famiglia e a scoprire
cosa conta veramente. Lisa Kudrow e Jimmy Kimmel riprenderanno i
loro ruoli come genitori di Ted e Tim. Ereditando il successo del
primo film, che ha guadagnato più di 500 milioni di dollari nel
Mondo, Boss Baby 2 – Affari di Famiglia è diretto nuovamente da Tom
McGrath e prodotto da Jeff Hermann (Kung Fu Panda 3).
The King’s Man – Le Origini, il
lungometraggio targato 20th Century Studios che rivela le origini
della prima agenzia di intelligence indipendente, arriverà il 29
dicembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney
Company Italia.
Quando i peggiori tiranni e menti
criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per
spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo
per fermarli.
Il film è prodotto da
Matthew Vaughn, David Reid e Adam
Bohling, mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen
Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes
sono i produttori esecutivi. The King’s Man – Le
Origini è basato sul fumetto “The Secret Service” di
Mark Millar e Dave Gibbons, il soggetto è di Matthew Vaughn e la
sceneggiatura è firmata dallo stesso Vaughn & Karl Gajdusek.