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X-Men: 10 modi per portare i mutanti nel MCU

X-Men: 10 modi per portare i mutanti nel MCU

La fusione tra Disney e Fox, con la prima che ha finalmente acquisito tutte proprietà cinematografiche dell’altra, permetterà il “ritorno a casa” degli X-Men per la gioia dei fan. Questo vuol dire che adesso i Marvel Studios, in seno alla Disney, non solo potranno utilizzare la parola “mutanti”, ma anche avere accesso a tutti quei personaggi che fino a questo momento gli erano preclusi.

Ma come potrebbero essere introdotti nel MCU? Ecco 10 modi:

Wolverine incontra Natasha Romanoff

Il prequel su Natasha Romanoff ora in fase di riprese potrebbe vederla al lavoro su qualsiasi missione segreta in Russia, e questa trama si apre ad una serie di soluzioni narrative tra cui l’incontro tra l’eroina e la Weapon X.

Uno degli obiettivi di Vedova Nera sarà trovare Wolverine nella tundra russa? Budapest sarà invece il teatro di uno scontro con il mutante?

Altri mutanti negli esperimenti di Age of Ultron

Anche se non sono mai stati etichettati come tali, i primi Mutanti del MCU sono Wanda e Pietro Maximoff, entrambi risultati della sperimentazione dell’Hydra del barone Von Strucker (che nei fumetti ha lunga e complicata storia con Logan e Teschio Rosso).

Quindi chi dice che in Age of Ultron non abbia messo mano su altri esperimenti umani? Forse da qualche parte nel mondo ci sono altri mutanti a piede libero?

Gli Eterni sono i primi mutanti dell’universo

Gli Eterni sarà la prima incursione dei Marvel Studios in un territorio finora inedito nel MCU, essendo un’epopea cosmica riguardante un gruppo di personaggi considerati i primi superumani dell’universo. E poiché il film sarà presumibilmente un prequel ambientato migliaia di anni fa, forse verrà spiegata anche l’origine dei mutanti che conosciamo oggi.

Oppure il gene mutante e i poteri che ne derivano sono stati nascosti dagli Eterni con l’idea di risvegliarli nel futuro?

Le conseguenze dello schiocco

Spider-Man: Far From Home ha brevemente spiegato gli effetti dello schiocco, ma vi siete mai chiesti cosa avrà comportato nel processo evolutivo umano e per la realtà dopo che tutte le vittime sono state riportate indietro?

Forse le gemme non sono state in grado di ripristinare esattamente l’universo, ma hanno solo accelerato l’evoluzione del gene X…

Ego ha creato i Mutanti sulla Terra

Ego, il vero padre di Peter Quill, avrebbe voluto seminato distruzione in tutto l’universo grazie al suo potere “divino”, come spiegato nella grande rivelazione di Guardiani della Galassia Vol.2.

E se il personaggio ha ammesso di aver rintracciato (e ucciso) tutti i suoi figli, nel farlo potrebbe inavvertitamente aver creato individui superpotenti come i mutanti sul pianeta Terra…

En Sabah Nur

Conosciuto come il primo mutante della storia, En Sabah Nur è un signore della guerra, una divinità e un Dio in piena regola. I suoi rituali, il costume e l’aspetto è simile a qyello dei Kree, e questa assonanza potrebbe spiegare il legame della razza aliena e gli X-Men nelle prossime fasi del MCU.

Weapon X è la risposta americana all’Hydra

La Weapon X, ovvero la struttura clandestina di ricerca del governo americano, potrebbe profilarsi come la vera risposta alla minaccia incombente del programma russo “Soldato d’inverno” sostenuto dall’ Hydra durante la Guerra Fredda.

C’è perfino la storyline di fumetti denominata Weapon Plus che narra le origini dei super-soldati Wolverine, Deadpool, Winter Soldier insieme alle avventure di Capitan America, quindi è un’idea che i Marvel Studios dovrebbero considerare per l’ingresso dei Mutanti nel MCU

Multiverso

Spider-Man: Far From Home ha solleticato i fan con l’idea del Multiverso, così come prima del film Spider-Man: Into The Spider-Verse, dunque sembra tutto pronto anche per l’introduzione del concetto anche nel MCU.

Una delle possibilità sarebbe affermare l’esistenza dei mutanti in un mondo alternativo, e ciò spiegherebbe il motivo della loro assenza in questi ultimi anni durante i maggiori conflitti affrontati da Iron Man e co.

Omega Red e il legame con Whiplash

Anton Vanko, padre di Ivan Vanko (Whiplash in Iron Man 2), potrebbe tornare come nuova incarnazione del mercenario russo Omega Red, a sua volta oggetto di una sperimentazione umana che ha alterato il suo corpo con tentacoli di carbonio.

Nei fumetti questo personaggio viene scaricato dal governo sovietico perché imprevedibile e incontrollabile, e successivamente imprigionato fino a quando non si riesce a gestirne la rabbia. Magari sarà lui uno dei primi mutanti del MCU

Il Tesseract ha attivato il gene X

Avengers vs X-Men

Il Tesseract è diventato nel tempo un elemento fondamentale dell’universo cinematografico Marvel: nasce come vera ossessione di Teschio Rosso, poi si trasforma nell’oggetto che alimenta gli obiettivi di Loki e, come abbiamo visto in Captain Marvel, è ciò che dona i superpoteri a Carol Danvers.

E se fosse proprio questa la fonte del gene x, almeno nel MCU? Così facendo la stessa energia che rende potente l’eroina sarebbe la matrice dei mutanti…

Leggi anche – Le 10 domande alle quali la Fase 4 del MCU dovrà rispondere

Fonte: CBR

Super Size Me 2: il trailer del nuovo documentario di Morgan Spurlock

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Samuel Goldwyn Films ha diffuso il primo trailer ufficiale di Super Size Me 2: Holy Chicken!, sequel del documentario uscito nel 2004 scritto, diretto e interpretato da Morgan Spurlock. Nel film vengono esplorati i modi in cui l’industria del fast food, la stessa criticata e testata in prima persona da Spurlock, è riuscita ad affermarsi come più sana rispetto ad un decennio fa.

Per farlo il protagonista tenta una strada inaspettata: aprire il proprio ristorante di fast food, illustrando quanto siano contraddittori ed effimeri certi messaggi lanciati dalle aziende che promuovono questo presunto rinnovamento dell’industria alimentare.

Super Size Me 2: Holy Chicken è stato presentato in anteprima al Toronto Film Festival del 2017, e sarà distribuito prossimamente da YouTube sulla sua piattaforma streaming.

Fonte: Samuel Goldwyn Films

Spider-Man: Far From Home, Mysterio poteva essere uno Skrull

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Spider-Man: Far From Home, Mysterio poteva essere uno Skrull

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU SPIDER-MAN: FAR FROM HOME

La coppia di sceneggiatori di Spider-Man: Far From Home formata da Chris McKenna e Eric Sommers continua a rivelare dettagli sul film e sul processo che ha portato alla versione definitiva del cinecomic visto in sala, e dopo l’intervista con il New York Times (di cui vi avevamo tradotto i punti salienti), i due si sono concessi un’interessante chiacchierata con Collider dove hanno discusso i piani originali per l’introduzione di Mysterio.

E a quanto pare, inizialmente Quentin Beck sarebbe stato un Skrull:

In alcune delle delle prime versioni del film Mysterio era uno Skrull, ma a dir la verità gli alieni mutaforma hanno sempre fatto parte della storia. Ci siamo seduti e abbiamo parlato di come avremmo potuto continuare a ingannare il pubblico, e al tempo stesso ottenere un sacco di rivelazioni divertenti…Quindi la rivelazione dell’identità segreta di Mysterio è stata una prima idea che avrebbe motivato tutto ciò che stava facendo […]

[…] Quella soluzione non è mai arrivata sulla carta, ma ne abbiamo parlato per un po’ insieme al regista Jon Watts, i dirigenti della Marvel e la produttrice Amy Pascal. Solo che all’inizio è normale che siano solamente chiacchiere su strade diverse che potresti affinare gradualmente fino a quando non trovi quella perfetta“.

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, i possibili significati del misterioso dettaglio finale

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Diretto ancora una volta da Jon WattsSpider-Man: Far From home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale:

In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home, tutte le volte che siamo stati ingannati da Mysterio

Fonte: Collider

Star Trek sarà l’ultimo film di Quentin Tarantino?

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Tre anni fa Quentin Tarantino rivelò all’Hollywood Reporter che si sarebbe ritirato dopo il decimo film, e all’epoca il regista si stava preparando all’uscita di The Hateful Eight, ottavo sigillo di una carriera straordinaria, lasciando così intendere che mancavano ancora due titoli per concludere il suo viaggio come autore cinematografico.

E se le ultime dichiarazioni suggerivano che l’addio sarebbe coinciso con C’era una volta a Hollywood, la pellicola presentata a Cannes e in arrivo nelle sale americane a Luglio, non è da escludere la possibilità di lasciare definitivamente il cinema con un altro progetto, nello specifico lo Star Trek già proposto a J.J. Abrams e alla Bad Robot di cui Tarantino ha scritto la sceneggiatura.

Ospite del nuovo podcast di Cinemablend, il regista ha discusso di questa opportunità e dell’ipotetico ritiro con termini abbastanza ambigui:

Credo di avere una scappatoia, se l’idea fosse quella di ricorrere ad una scappatoia. Posso fare Star Trek…ma vorrei finire girando un film originale. L’idea di arrivare a dieci film non è affatto una scappatoia, e in realtà credo che se dovessi fare Star Trek, dovrei impegnarmi a farlo. Sarebbe il mio ultimo film…Non so se lo farò, ma potrebbe succedere.

Finora otto dei nove film diretti da Quentin Tarantino sono stati opere originali, e solo Jackie Brown è stato adattato da un romanzo di Elmore Leonard già esistente, dunque entrare in un franchise affermato come Star Trek sarebbe una contraddizione rispetto a quanto dichiarato nell’intervista.

Forse Star Trek potrebbe mostrare la carriera diversa che avrei potuto avere. Forse avrei potuto avere una carriera diversa se avessi cercato le sceneggiature di altre persone, o se avessi trovato un libro a cui ispirarmi per un adattamento. E magari potrebbe essere divertente da esplorare per il decimo film.

Sarà davvero così?

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Vi ricordiamo che C’era una volta a Hollywood è atteso nelle nostre sale in autunno.

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al settembre 2019.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Fonte: Cinemablend

A Quiet Place 2: John Krasinski annuncia l’inizio delle riprese

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A Quiet Place 2: John Krasinski annuncia l’inizio delle riprese

Sono ufficialmente iniziate le riprese di A Quiet Place 2, sequel del caso cinematografico della scorsa stagione, un horror atipico in grado di trasformare l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori. A confermarlo è la foto pubblicata da John Krasinski, regista e sceneggiatore del film, sul suo profilo Twitter.

Nel cast sono stati confermati Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe, che ritorneranno nei rispettivi ruoli interpretati nel film del 2018, e Cillian Murphy, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe vestire i panni di un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film.

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

https://twitter.com/johnkrasinski/status/1150765077248847873?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1150765077248847873&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fhorror%2Fjohn-krasinski-announces-that-his-horror-sequel-a-quiet-place-part-ii-has-started-filming-a169449

A Quiet Place 2 (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle sale il 15 Maggio 2020,

Una delle new entry del cast è Brian Tyree Henry, che in una recente intervista ha svelato qualche dettaglio sulla trama:

Sto ancora cercando di scoprire di cosa tratterà la sceneggiatura, ma credo davvero che esploreremo le vicende di quella famiglia che continua a sopravvivere e il fatto che non sono i soli. Probabilmente otterremo anche delle risposte in merito all’origine di questo disastro ambientale perché il pubblico vuole saperlo. Ci sarà uno sguardo sull’altro lato dell’ umanità che è sopravvissuta a questo evento“.

Vi ricordiamo che le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Spider-Man: Far From Home, i possibili significati del misterioso dettaglio finale

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU SPIDER-MAN: FAR FROM HOME

Sappiamo quanto i Marvel Studios amino seminare all’interno dei propri film indizi sul futuro dell’universo cinematografico, easter egg e omaggi al proprio mondo, e quelli inseriti in Spider-Man: Far From Home potrebbero nascondere significati importanti su ciò che potrebbe arrivare nella nuova Fase, relativamente a Spidey e agli altri personaggi.

E se osservate con attenzione le scene finali del film, noterete qualche dettaglio interessante…

Cosa dice quel segno sul finale?

spider-man: far from home

Quella che sembra una sorpresa del tutto innocua potrebbe rivelarsi più intrigante del previsto: ci troviamo di fronte alla Grand Central Station, location dell’appuntamento di Peter e MJ sul finale di Spider-Man: Far From Home, e in sottofondo compare un breve messaggio che dice “Non vediamo l’ora di mostrarti le novità“.

Insieme al testo compaiono quattro cerchi, di cui tre numerati e uno grigio con un grosso punto interrogativo al centro. Ma cosa vorrà dire? E quale direzione indica per il futuro dei Marvel Studios? Il mistero rimane aperto…

Possibili anticipazioni sulla Fase 4

mcu fase 4

Non c’è dubbio che Spider-Man: Far From Home abbia lanciato due colpi di scena incredibili alla fine del film che imposteranno la nuova Fase del MCU: da una parte abbiamo la rivelazione dell’identità segreta di Peter Parker, dall’altra l’infiltrazione degli Skrull sulla Terra e Nick Fury operativo nello spazio su una nave misteriosa.

Come queste due direzioni verranno esplorate rimane il vero punto di domanda, ma non è da escludere la possibilità che si tratti di un modo per ingannare il pubblico facendogli credere a prospettive non vere. Un po’ come Mysterio in Far From Home

L’arrivo dei Fantastici 4 nel MCU

Da qualche mese l’argomento più discusso dai fan è il possibile arrivo di X-Men e Fantastici 4 nel MCU in seguito alla fusione tra Disney e Fox avvenuta di recente. Ora che i personaggi hanno il “diritto” di essere sfruttati dai Marvel Studios, perché non introdurli già a partire dalla Fase 4?

I progetti non sono ancora stati annunciati ufficialmente, e stentiamo a credere che Kevin Feige si lascerà andare a dichiarazioni sul palco del prossimo Comic-Con, eppure la speranza è l’ultima a morire…

Un’anticipazione del panel del Comic-Con

Sempre riguardo il panel dei Marvel Studios al Comic-Con di San Diego fissato questo sabato nella sala H, è chiaro che le aspettative sono alle stelle: la Fase 3 si è appena conclusa, le riprese di Vedova Nera sono in corso e la produzione de Gli Eterni sembra pronta a partire, quindi esiste momento migliore per i grandi annunci?

Tornare nella sala H comporta delle responsabilità, e presentarsi senza qualcosa di veramente importante sarebbe uno spreco…

È giunto il momento di rivelare i piani per il futuro del Marvel Cinematic Universe, anche in relazione alle scene post credits di Far From Home. Sarà davvero così? Appuntamento a sabato!

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, il finale alternativo e altre curiosità sul film

Fonte: Cinemablend

Scandal: 10 cose che non sai sulla serie

Scandal: 10 cose che non sai sulla serie

Scandal è una di quelle serie che ha contribuito a cambiare il mondo della serie tv grazie alla sua struttura narrativa e visiva. La serie, che è andata in onda dal 2012 al 2018, ha raccolto milioni di appassionati davanti al piccolo schermo, diventando l’ennesimo successo di Shonda Rhimes. Ecco dieci cose da sapere su Scandal.

Scandal la serie tv

scandal

1. Oggetti e vestiti dedicati solo allo show. La costumista Lyn Paolo si è rifiutata di prendere in prestito per lo show abiti firmati da stilisti e ha insistito sul fatto che ogni articolo indossato dai personaggi fosse acquistato e usato solo per la serie. La motivazione è data anche dalla costante presenza di flashback.

2. Ava DuVernay ha diretto un episodio. Grazie al suo lavoro nello show, la regista è diventata la prima donna di colore a dirigere una serie televisiva con protagonista una donna di colore e creata da una donna di colore, trasmessa da uno dei tre più importanti canali nazionali (ovvero la ABC).

3. Ha vinto diversi premi. Nel corso delle sue sette stagioni, la serie ha ricevuto una serie di nomination e ha vinto diversi premi. Ad esempio, nel 2013, ha vinto un AFI Award per il Miglior programma televisivo dell’anno, un BET Award per la Migliore attrice, due NAACP Image Awards per la Miglior attrice in una serie drammatica e come Miglior serie, oltre che un Emmy per la migliore guest star e due Tv Guide Award per la Miglior attrice e la Miglior serie tv drammatica. Inoltre, nel 2014 ha vinto un Critics’ Choice Award, un Gracie Awards, tre NAACP Image Award, un Peabody Award, un Emmy e un Prism Award, mentre tra il 2015 e 2016 ha vinto 3 NAACP Image Awards.

4. Una serie composta da sette stagioni. Scandal si distribuisce lungo un arco narrativo composto da sette stagioni, per un totale di 124 episodi da 40/45 minuti ciascuno. Inoltre, in ogni episodio viene sempre citato il titolo dell’episodio stesso.

5. Un paio di stagioni hanno subito variazioni. Nella serie, composta da sette stagioni, la terza e la sesta stagioni sono tagliate nel numero degli episodi per il semplice fatto che in quei due momenti Kerry Washington era incinta.

6. È andata in onda per sei anni. La serie è andata in onda a partire dal 2012 fino al 2018 e in Italia è stata trasmessa prima sul canale Fox Life e, in seguito, in chiaro su Rai 3 dal 2013.

Scandal in streaming

7. È disponibile in streaming digitale. Grazie alla sua disponibilità allo streaming online, la serie è visibile da chi abbia voglia di vederla o rivederla. Infatti tutti gli episodi e le stagioni di Scandal in streaming sono disponibili su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle puntate di Scandal e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Scandal cast

scandal

8. Il personaggio di Olivia Pope è ispirato a una persona reale. Il ruolo della protagonista, che di lavoro cerca di ricreare l’immagine pubblica di varie persone, è modellato sull’esperta del settore Judy Smith. Ella, infatti, ha aiutato a ricostruire l’immagine e la reputazione di celebrità come Monica Lewinsky, Kayne West, Michael Vick e Rob Lowe. Inoltre, ha lavorato anche nell’amministrazione di George H. W. Bush, quando era alla Casa Bianca, come vice segretario stampa e ha svolto un ruolo cruciale nel contrastare le diffamazioni di Anita Hill circa le molestie sessuali nei confronti di Clarence Thomas.

9. Katie Lowes lavorava come babysitter. L’attrice aveva lavorato come bambinaia per integrare le sue entrate economiche tra gli spot e le ospitate in diversi programmi tv. Quando Shonda Rhimes, creatrice della serie, la nominò come regular, l’attrice le disse che finalmente non avrebbe più dovuto fare la bambinaia.

10. Molti attori sono apparsi in altre serie di Shonda. In Scandal ci sono molti attori, sia in veste di guest star, sia in quanto regular dello show, come Scott Foley, Jeff Perry, Katie Lowes, Joshua Malina, George Newbern e Bellamy Young, che sono apparsi in altri show ideati da Shonda, come Grey’s Anatomy.

Fonte: IMDb

Elizabeth Debicki è Virginia Woolf nel trailer di Vita and Virginia

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Elizabeth Debicki, diventata rapidamente uno dei più interessanti talenti che Hollywood offre, è la protagonista di Vita and Virginia, in cui interpreta Virginia Woolf. Il film segue la storia d’amore ben documentata tra la tormentata autrice e Vita Sackville-West, una poetessa e romanziera inglese, interpretata da Gemma Arterton. Il primo trailer del dramma romantico mostra nel cast anche Isabella Rossellini.

Ambientato nell’alta società bohémien dell’Inghilterra degli anni ’20, Vita and Virginia racconta la scintillante storia d’amore letteraria che ha alimentato l’immaginazione di una delle più famose scrittrici del 20° secolo. Vita Sackville-West (Gemma Arterton) è la sfacciata, aristocratica moglie di un diplomatico che si rifiuta di essere costretta dal suo matrimonio, sfidando provocatoriamente scandali con le sue storie con le donne. Quando incontra la brillante ma turbolenta Virginia Woolf (Elizabeth Debicki), è immediatamente attratta dal genio eccentrico della famosa romanziera dall’allure enigmatico. Inizia così una relazione intensa e appassionata, segnata da un desiderio divorante, una giocosità intellettuale e una gelosia distruttiva che lasceranno entrambe le donne profondamente trasformate e ispireranno la scrittura di una delle più grandi opere di Woolf.

Il film è stato presentato a Toronto, dove la performance di Elizabeth Debicki è stata particolarmente apprezzata. La IFC Films distribuirà Vita and Virginia il 23 agosto nelle sale USA, seguita da una pubblicazione VOD il 30 agosto.

Fonte: IndieWire

John Carpenter scriverà un numero speciale a fumetti dedicato a Joker

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John Carpenter ha deciso di riversare un po’ della sua sensibilità horror hollywoodiana a Gotham City, con il recente annuncio della DC Comics che il regista de La Cosa, Halloween e Fog sta collaborando alla stesura di un numero speciale di 40 pagine dedicato a Joker.

Carpenter non è l’unico nome noto di Hollywood a dilettarsi nel mondo dei fumetti, anzi, in realtà, fa parte di una lunga lista di “turisti famosi” che stanno mettendo i loro nomi sulle copertine dei fumetti. Per alcuni di questi si tratta del fascino che esercita la possibilità di creare IP, mentre altri sperano di attingere al nuovo slancio del medium in evoluzione. Per alcuni è una ricerca più pura, un modo economico per produrre un progetto “fatto in casa” o una velleità nostalgica che li ricolleghi alle tradizioni e ai personaggi dei fumetti che hanno amato nella loro giovinezza.

L’annuncio, diffuso da Deadline, sembra avere (e non è un caso) un tempismo perfetto, visto che il prossimo fine settimana vedrà la migrazione di Hollywood a San Diego in occasione del Comic Con di quest’anno.

Di recente anche J.J. Abrams, in collaborazione con il figlio, aveva annunciato il suo esordio nel fumetto, con una storia tutta nuova dedicata a Spider-Man e disegnata da Sara Pichelli, già matita dietro alla nascita di Miles Morales.

Barbie con Margot Robbie: Greta Gerwig e Noah Baumbach per la sceneggiatura

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Greta Gerwig e Noah Baumbach hanno firmato per la co-sceneggiatura del film Barbie, prodotto da Warner Bros., con Margot Robbie destinata a interpretare l’iconica bambola. Greta Gerwig, il cui prossimo Piccole Donne potrebbe essere trai titoli di Venezia 76, è stata anche invitata a dirigere il film, ma non ci sono ancora conferme ufficiali in merito.

Margot Robbie parteciperà anche alla produzione del film con la sua LuckyChap, con Tom Ackerley di LuckyChap Entertainment e Robbie Brenner di Mattel che si uniscono alla squadra di produttori. A completare il gruppo ci sono Josey McNamara e Ynon Kreiz.

Gerwig ha da poco concluso il suo adattamento di Piccole Donne, come anticipato, dove ha diretto Emma Watson, Saoirse Ronan e Meryl Streep. Per quanto riguarda Baumbach, il suo nuovo film prodotto da Netflix e ancora senza un titolo arriverà presto sulla piattaforma di streaming e vedrà protagonisti Adam Driver e Scarlett Johansson.

In merito al suo casting nei panni di Barbie, Margot Robbie ha dichiarato: “Interpretare Barbie significa giocare con la fiducia, la curiosità e la comunicazione durante il viaggio di una bambina alla scoperta di se stessa. Nel corso dei suoi 60 anni, il marchio Barbie ha permesso alle ragazze di immaginare se stesse in ruoli ambiziosi, dalla principessa al presidente, e per questo sono davvero onorata di prendere questo ruolo e produrre un film che credo avrà un impatto estremamente positivo sul pubblico di tutto il mondo. E non potevo desiderare partner migliori di Warner Bros. e Mattel per portare questo film sul grande schermo“.

Barbie, che rappresenta un marchio globale con vendite superiori a 3 miliardi di dollari in tutto il mondo, ha “interpretato” più di 150 ruoli attraverso i suoi oltre 50 anni di vita, tra cui principessa, presidente, sirena e stella del cinema. L’adattamento di Barbie segna l’esordio della Mattel Films di Robbie Brenner, e la prima collaborazione tra Mattel Films e Warner Bros. Pictures.

Fonte: Variety

Scarlett Johansson: è polemica per le sue dichiarazioni contro il politicamente corretto nell’arte

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Scarlett Johansson è finita al centro di polemiche per le sue dichiarazioni, rilasciate ad As If Magazine, in merito al politicamente corretto nell’arte. L’attrice aveva dichiarato alla rivista che in quanto professionista, dovrebbe poter essere messa in grado di interpretare qualsiasi ruolo, anche di “animale o albero, perché questo è il mio lavoro e le esigenze del mio lavoro.”

Ha poi continuato, durante l’intervista rilasciata a David Salle: “Sai, sento che è una tendenza del business in cui opero e che è dettata da motivazioni sociali, eppure ci sono momenti in cui diventa un’imposizione scomoda, perché a volte colpisce l’arte che secondo me dovrebbe essere libera da restrizioni.”

Ricordiamo che l’attrice è stata costretta ad abbandonare il ruolo da protagonista nel nuovo film di Rupert Sanders, Rub and Tug, perché la sua scelta aveva generato polemiche dovute al fatto che la protagonista del film è una trans, e lei, chiaramente, non rispetta questa caratteristica.

L’utilizzo non puntuale e decontestualizzato delle sue dichiarazioni, ha costretto poi l’attrice a delle ulteriori dichiarazioni ufficiali, via EW, a cui ha spiegato la sua posizione in merito a quanto detto in precedenza: “La domanda a cui stavo rispondendo nella mia conversazione con l’artista contemporaneo, David Salle, riguardava il confronto tra politicamente corretto e arte. Personalmente ritengo che, in un mondo ideale, qualsiasi attore dovrebbe essere in grado di interpretare chiunque e che l’arte, in tutte le sue forme, dovrebbe essere immune dal politicamente corretto. Questo è il punto che stavo sottolineando, anche se forse non mi sono spiegata così bene. Riconosco che, in realtà, c’è una discrepanza diffusa nella mia industria che favorisce gli attori di caucasici cis gendered, e che non a tutti gli attori vengono state date le stesse opportunità che io ho avuto il privilegio di avere. Continuo a sostenere la diversità in ogni settore e continuerò a lottare per progetti in cui tutti vengano inclusi.”

Scarlett Johansson è al momento impegnata nelle riprese di Vedova Nera, lo stand alone della Marvel che arriverà nella prossima stagione cinematografica e in cui riprende il ruolo di Natasha Romanoff.

Austin Butler sarà Elvis per Baz Luhrmann

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Austin Butler sarà Elvis per Baz Luhrmann

Il regista Baz Luhrmann ha trovato il suo Elvis in Austin Butler, attore che interpreterà il ruolo nel film drammatico, ancora senza titolo, che racconta la nascita della leggenda dai primi giorni come cantante squattrinato a icona globale, vista attraverso la lente della sua complessa relazione di oltre due decenni con il manager, Colonnello Tom Parker. Latter sarà interpretato da Tom Hanks e Warner Bros distribuirà il film in tutto il mondo.

Le riprese di Elvis cominceranno all’inizio del prossimo anno nel Queensland, in Australia, e il film traccerà l’ascesa di Presley verso un livello di celebrità eguagliato solo da The Beatles, contrapposto a un panorama culturale in evoluzione e alla perdita dell’innocenza in America.

Austin Butler ha sconfitto una concorrenza agguerrita, formata, tra gli altri, da Ansel Elgort, Miles Teller e Harry Styles. Non era una scelta facile e Luhrmann si è preso il suo tempo. Lo vedremo presto al cinema con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, mentre è al cinema al fianco di Bill Murray e Adam Driver in I Morti non Muoiono di Jim Jarmusch.

Luhrmann dirigerà il film Elvis dalla sceneggiatura che ha scritto con Craig Pearce. Il regista produrrà insieme a Charles Martin (il pluripremiato premio Oscar, suo collaboratore in Il Grande Gatsby e Moulin Rouge, che lavorerà anche come scenografo e costumista), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss. Andrew Mittman sarà produttore esecutivo.

Fonte: Deadline

Emma Stone in trattative per Babylon di Damien Chazelle

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Emma Stone in trattative per Babylon di Damien Chazelle

Damien Chazelle, regista di La La Land, torna a Hollywood per il suo prossimo lungometraggio, Babylon, e sembra che Emma Stone sia in trattative per diventarne la protagonista. I due potrebbero quindi tornare a lavorare insieme dopo La la Land, che è valso ad entrambi il Premio Oscar per la rispettiva categoria, migliore attrice e miglior regista.

Fonti vicine al regista dicono che Chazelle ha incontrato una manciata di potenziali produttori nelle ultime settimane, e Paramount e Lionsgate sono entrambi in lizza per produrre il progetto. Mentre Chazelle ha lavorato in precedenza con Lionsgate per La La Land, sembra che la Paramount potrebbe avere un leggero vantaggio nell’acquisire il progetto, data la portata del film e il budget necessario per metterlo in scena. Babylon è infatti un film ambienta negli anni ’20 a Hollywood, e Chazelle sta cercando un ensemble di serie A per rendere questo film la sua più grande produzione fino ad oggi.

I dettagli della trama sono vaghi, ma le fonti dicono che il film sarà ambientato durante il passaggio dai film muti all’avvento del sonoro e presenterà un mix di personaggi reali e immaginari, una scelta simile a quella adottata da Tarantino in C’era una volta a Hollywood.

Il budget di Babylon non è stato ancora reso noto, ma sembra che Chazelle abbia intenzione di mettere insieme la più grande produzione contemporanea. Olivia Hamilton, Matt Plouffe e Marc Platt producono il film. Mentre non è ancora sicuro il coinvolgimento di Emma Stone, Chazelle è ancora al lavoro su un progetto top secret per Apple e alla serie Netflix, The Eddy. Emma Stone è stata trai protagonisti dell’ultima stagione dei premi per La Favorita, di Yorgos Lanthimos, che le è valsa una nomination all’Oscar per la migliore attrice non protagonista, oltre ad aver partecipato a Maniac, per Netflix. Trai suoi prossimi progetti compare anche il sequel di Zombieland.

Van Gogh e il Giappone, il trailer del film al cinema il 16, 17, 18 settembre

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Si apre con Van Gogh e il Giappone i prossimi 16, 17, 18 settembre (elenco sale a breve su www.nexodigital.it) la nuova stagione della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital. Diretto da David Bickerstaff, il docufilm propone un viaggio tra le bellezze della Provenza, l’enigma del Giappone e le sale della mostra ospitata nel 2018 al Van Gogh Museum di Amsterdam.

Grazie alle lettere dell’artista e alle testimonianze dei suoi contemporanei, questo commovente docufilm rivela l’affascinante storia del profondo, intenso legame tra Van Gogh e l’arte giapponese e il ruolo che l’arte di questo paese, mai visitato dall’artista, ebbe sul suo lavoro. Oltre a indagare la tendenza del japonisme, Van Gogh e il Giappone ci guiderà attraverso l’arte del calligrafo Tomoko Kawao e dell’artista performativo Tatsumi Orimoto per comprendere appieno lo spirito e le caratteristiche dell’arte del Sol Levante. Quando il periodo Edo terminò, nel 1868, e il Giappone si aprì all’Occidente, Parigi venne infatti inondata di tutto ciò che era giapponese sotto forma di oggetti decorativi e stampe colorate impresse con matrici di legno chiamate ‘ukiyo-e’ (letteralmente “immagini del mondo fluttuante”). Van Gogh rimase affascinato da tutti gli elementi di questa straordinaria cultura visiva e dal modo in cui potevano essere adattati alla ricerca di un nuovo modo di vedere. Lesse le descrizioni del Giappone, acquistò stampe per tappezzare la sua stanza e studiò attentamente le opere giapponesi soffermandosi sulle figure femminili nei giardini o sui bagnasciuga, su fiori, alberi e rami contorti: apprezzava di quei lavori linee e purezza compositiva tanto da farne una fonte d’ispirazione imprescindibile per la sua pittura.

Nel 1888, del resto, Parigi era diventata per Vincent una città troppo frenetica. Per questo il pittore decise di partire per il sud della Francia, alla ricerca di nuovi spunti e di una vita a più stretto contatto con la natura. In Provenza, Van Gogh scoprì un paesaggio magnifico, una luce potente, una popolazione dai costumi tradizionali e per certi versi “esotici”, capaci di dialogare con la sua visione idealizzata del Giappone e con il suo “sogno” giapponese. Quelli che seguirono furono per lui anni prolifici, ma anche estremamente travagliati, che diedero linfa vitale ad alcune delle opere più iconiche della sua intera produzione, come I Girasoli e i suoi celebri ritratti.

Spiega il regista David Bickerstaff: “La cosa stupefacente nel lavorare a un film su Van Gogh è la ricchezza delle intuizioni che emergono dalle sue lettere o anche solo osservando da vicino le sue opere. Pensi di conoscerle, perché sono famosissime, ma ogni “visione” rivela qualcosa di nuovo. L’intensità del sentire di Van Gogh mentre lotta con la sua arte è messa a nudo con ogni segno che marca sulle tele. È la ricerca di una semplicità potente che ha attratto Vincent van Gogh verso l’arte del Giappone”.

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital che dal suo debutto ad oggi ha già portato al cinema 2 milioni di spettatori.

Nel 2019 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.

Sam Raimi continua a pensare al suo mai realizzato Spider-Man 4

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Sam Raimi continua a pensare al suo mai realizzato Spider-Man 4

Sam Raimi è stato il primo a portare al cinema l’Uomo Ragno e, ad oggi alla luce dell’attualizzazione dell’enorme Marvel Cinematic Universe, i suoi film, soprattutto il secondo della sua trilogia, costituiscono ancora vette molto alte delle avventure nell’ambito del racconto degli eroi sul grande schermo.

Dopo il trionfo al box office del terzo film, Sam Raimi si era messo al lavoro su uno Spider-Man 4, film che però non fu mai realizzato a causa di difficoltà produttive. L’aborto di quel progetto ha portato, nel giro di appena cinque anni, all’altra avventura, rivelatasi fallimentare, di The Amazing Spider-Man 1 e 2. Tutto questo ha portato la SONY ad accordarsi con i Marvel Studios e a dare inizio all’era dello Spider-Man di Tom Holland, che tanto bene sta facendo al cinema, proprio in questi giorni, con Far From Home.

Tuttavia, il regista de La Casa ancora esprime rimpianto per quel progetto mai realizzato. Durante un’intervista con Yahoo Entertainment, Sam Raimi ha dichiarato: “Penso sempre a quel film. È difficile non pensarci perché ogni estate esce un nuovo film di Spider-Man! E quando ne hai uno che non è mai nato, non pensi ad altro che al film che sarebbe potuto essere. Ma cerco di concentrarmi sul futuro e di non guardare al passato.”

Marvel: i film cancellati che non vedremo mai

Nel 2010, la SONY cancellò il film proprio nel momento in cui Sam Raimi era pronto a girare, con il cast originale, Tobey Maguire e Kirsten Dunst, e con un parterre di villain di primo livello, che contavano Anne Hathaway e John Malkovich.

Le parole di Raimi toccano in profondità il cuore di tutti i fan che considerano ancora lui come l’unico che è riuscito a dare nobiltà al personaggio dei fumetti. Ma, dal momento che adesso il personaggio è co-gestito da Marvel Studios e SONY, sembra davvero improbabile che il regista possa di nuovo avere accesso a questa proprietà intellettuale per realizzare il suo quarto film sull’Uomo Ragno.

The King’s Man – Le Origini: il primo trailer del film prequel

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The King’s Man – Le Origini: il primo trailer del film prequel

È stato diffuso il primo trailer di The King’s Man – Le Origini, il film che racconta le origini dei Kingsman, i servizi segreti protagonisti dell’omonimo dittico cinematografico diretto da Matthew Vaughn, in arrivo in sala il 14 febbraio 2020.

Mentre una manica dei peggiori tiranni e criminali della storia si riunisce per organizzare una guerra di proporzione mondiale, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli. Questo sarà infatti il racconto delle origini dell’agenzia di intelligence indipendente che tutti conosciamo con il nome di Kingsman.

Nel cast di The King’s Man – Le Origini sono stati confermati Ralph Fiennes, Matthew Goode e Harris Dickinson, e la storia sarà ambientata molto prima degli eventi narrati nel capitolo iniziale del franchise tratto dai fumetti di Mark Millar e Dave Gibbons.

Stranger Things: 10 teorie sulla quarta stagione che potrebbero avverarsi

Il finale aperto della terza stagione di Stranger Things suggerisce diverse possibilità per la trama della quarta stagione della serie creata dai Duffer Brothers, e in rete stanno già circolando interessanti teorie sul futuro di Eleven e degli altri personaggi.

Ecco qui sotto quelle che potrebbero effettivamente avverarsi alla luce di quanto accaduto negli ultimi episodi:

Torneranno i ragazzi con i poteri della seconda stagione

L’introduzione del personaggio di Eight nella trama della seconda stagione non ha entusiasmato più di tanto il pubblico, così come l’episodio completamente incentrato su Eleven insieme alla banda criminale dotata di “superpoteri”, ma niente esclude il possibile ritorno in scena nella prossima serie.

E se davvero Stranger Things 4 si rivelasse il gran finale dello show con il potenziale per la più importante battaglia mai vista prima, avrebbe senso spiegare al pubblico una volta per tutte la portata degli esperimenti dell’Hawkins Lab…

Il mostro della Russia è il Demogorgone

La dopo i titoli di coda della terza stagione è ricca di eventi sconvolgenti, tra cui il fatto che i russi hanno nascosto un Demogorgone durante i loro progetti con il Sottosopra, Ma di che creatura si tratta esattamente?

Forse è un nuovo mostro? E se Eleven è riuscita a sopravvivere all’epica battaglia alla fine della prima stagione, magari questa bestia è lo stesso avversario con cui la ragazza e i suoi amici si sono confrontati?

Eleven andrà in Russia

Dall’inizio della serie ad oggi i fan si sono chiesti se Eleven (Millie Bobby Brown) fosse in realtà una spia o un’arma russa segreta (come dichiarato da Murray Bauman durante le sue indagini sulla scomparsa di Barb Holland), e ora che la sede sovietica è stata introdotta nel finale della stagione 3 è possibile che il percorso della protagonista sia diretto proprio lì…

L’identità segreta del Dr. Brenner

Sempre nella scena post credits vediamo le guardie russe interagire con dei prigionieri che verranno date in pasto al mostro, e prima di trovare quello adatto aprono la cella di un misterioso “americano”.

Molti personaggi potrebbero corrispondere a questa descrizione, e una delle teorie più interessanti riguarda l’enigmatico dottor Brenner interpretato da Matthew Modine.

La relazione a distanza di Nancy e Jonathan

Tra le varie relazioni cardine di Stranger Things c’è anche quella romantica tra Jonathan Byers e Nancy Wheeler, che alla fine della terza stagione rimettono in discussione il loro futuro a causa della distanza.

Come andranno a finire le cose ora che Jonathan e la sua famiglia hanno lasciato Hawkins? I ragazzi andranno al college e continueranno a stare insieme?

Eleven non riavrà più i suoi poteri

Uno degli eventi più inaspettati della Stagione 3 è stata la perdita di poteri da parte di Eleven (Millie Bobby Brown), con la ragazza che sembra quasi rassegnata di fronte all’evidenza. Questa è davvero la fine o torneranno in qualche modo?

Forse Eleven merita la possibilità di ricominciare una vita normale come i suoi amici…

Viaggi nel tempo

Stranger Things 3
Stranger Things

Stranger Things è nota anche per i suoi continui riferimenti alla cultura pop e gli omaggi al cinema degli anni ’80, e il tributo a Ritorno al futuro della terza stagione verrà sicuramente ricordato a lungo. Che questo particolare sia in realtà un’anticipazione di ciò che vedremo nella prossima stagione, ovvero viaggi nel tempo attraverso le dimensioni?

Will farà coming out

Il totale disinteresse di Will Byers per tutto ciò che riguarda le ragazze e il romanticismo sembra aver suggerito, per alcuni fan, il futuro coming out del ragazzo che potrebbe arrivare nell’attesa quarta stagione. A suggerirlo è anche il dialogo con Mike in cui si rimprovera Will di non essere interessato all’altro sesso…Sarà davvero così?

Hopper è vivo e si trova nel Sottosopra

STRANGER THINGS

Il finale della stagione 3 di Stranger Things ci lascia con la morte straziante di Jim Hopper (David Harbour) che sacrifica la sua vita per salvare Joyce e il destino degli altri cari. Ma quante possibilità ci sono che il personaggio sia ancora vivo? A quanto pare molte… Forse Hopper ha trovato il modo per farsi largo nel Sottosopra, sopravvivendo all’interno della dimensione…

Hopper è “The American”

Nel caso in cui Hopper (David Harbour) non fosse mai sopravvissuto nel Sottosopra, è altrettanto probabile che si riuscito a fuggire finendo nella prigione russa inquadrata nella scena post credits. Hopper potrebbe infatti essere il misterioso “americano” della cella a cui si riferiscono le guardie…

Leggi anche – Stranger Things 3: il messaggio segreto di Murray  dà un indizio sulla stagione 4?

Fonte: Screenrant

Marvel Cinematic Universe: Facebook svela i prossimi titoli in programma?

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I Marvel Studios torneranno a Comic-Con di San Diego la prossima settimana, dove è previsto che il presidente Kevin Feige alzerà il sipario su ciò che sarà il futuro del Marvel Cinematic Universe.

Alla luce di questo, non sorprende che la Marvel abbia già creato degli account social per i progetti futuri dello studio che non sono stati ancora annunciati ufficialmente, mentre ce ne sono altri già in produzione, come Vedova Nera e Gli Eterni.

Via ComicBook.com , potrebbero essere stati svelati i primi titoli che verranno ufficialmente annunciati al SDCC, proprio grazie a questi account social, che per il momento sono ancora privati. Certamente, potrebbe essere una tattica di distrazione, ma potrebbero avere anche un fondo di verità.

Gli sforzi congiunti di CBR e di MCU Cosmic hanno portato allo svelamento di pagine Facebook dedicate a: Dark Avengers, Young Avengers e Ironheart, oltre ovviamente ai progetti citati in precedenza. Già lo scorso anno That Hashtag Show aveva parlato di un potenziale film su Dark Avengers, con tanto di sceneggiatura in sviluppo, ma da allora non ci sono stati aggiornamenti in merito.

Poi c’è Young Avengers, un progetto che è stato più volte soggetto a speculazioni e rumors, anche se se ne è parlato sia in veste di serie tv che in quella di lungometraggio per il cinema. E infine, c’è Ironheart, un personaggio che è ancora relativamente nuovo per i fumetti, ma che pare sia molto amato negli USA e che potrebbe essere un naturale completamento della storia di Iron Man per come si è sviluppata nel corso degli ultimi dieci anni, e in particolare con Endgame.

Ecco le pagine fantasma che sono state scoperte finora:

  • Facebook.com/BlackWidow
  • Facebook.com/MarvelsEternals
  • Facebook.com/DarkAvengers
  • Facebook.com/YoungAvengersOfficial
  • Facebook.com/MarvelsIronHeart

Se si visualizzano questi URL su desktop, si riceverà un messaggio di pagina non disponibile, mentre su dispositivo mobile ci verrà dato un messaggio di errore.

Naturalmente, solo perché queste pagine suggeriscono quale potrebbe essere la prossima lista dei film Marvel Studios, non vuol dire che sia completa, anche perché, ad esempio, il film su Shang Chi è assente, ma sappiamo con certezza che è già in fase avanzata di produzione.

Qualunque siano i progetti per il Marvel Cinematic Universe, non saranno a lungo un segreto, in vista del SDCC.

Warrior: la serie sugli scritti Bruce Lee

Warrior: la serie sugli scritti Bruce Lee

Warrior è la serie tv sulle arti marziali creata da Jonathan Tropper e prodotta da Shannon Lee e Justin Lin per Cinemax. La serie si basa su un concetto originale e su un trattamento di Bruce Lee.

Per Bruce Lee fu il sogno di una vita. Un progetto a lungo cullato dalla leggenda delle arti marziali ma mai andato in porto, un soggetto di poche pagine scritte a mano da cui trarre una serie tv a metà fra action e denuncia sociale, sulla condizione degli immigrati cinesi in America.

Warrior: dove vederla in streaming

La prima stagione di WARRIOR ha debuttato dal 15 luglio 2019, ogni lunedì su Sky. WARRIOR  in streaming è disponibile su NOW.

Warrior streamimg

Warrior: la trama e il cast

La serie nasce proprio da quegli scritti grazie a Shannon Lee, figlia dell’attore e produttore che intorno ai primi anni 2000, unica erede dopo la scomparsa del fratello Brandon, ferito a morte in un incidente sul set de Il Corvo, prese in consegna l’archivio del padre e iniziò a coltivare l’idea di dare un seguito a quel trattamento per una serie tv. Grazie a lei e a Justin Lin (regista degli ultimi e dei prossimi capitoli della saga di Fast & Furious), al quale la Lee si rivolse per dar forma al progetto del padre, il sogno di Bruce Lee è diventato realtà. In 10 crudi e adrenalinici episodi da un’ora diretti da Jonathan Tropper, creatore di Banshee, e prodotta da Cinemax (HBO), Warrior è un “kung-fu drama” che racconta il mondo senza scrupoli della San Francisco di fine 1800.

Lo show segue Ah Sahm (Andrew Koji, Fast & Furious 6), un prodigio nelle arti marziali che arriva a San Francisco dalla Cina in circostanze misteriose e diventa in breve l’uomo di fiducia di una delle tong più potenti di Chinatown (completamente ricostruita in Sudafrica, a Cape Town), le famiglia cinesi dedite al crimine organizzato.

L’interprete principale della serie è Andrew Koji nei panni del protagonista, nel cast insieme a Kieran Bew (The Street), Olivia Cheng (Marco Polo), Dianne Doan (Vikings), Dean Jagger (Il Trono di Spade), Langley Kirkwood (Invictus – L’invincibile), Hoon Lee (Banshee – La città del male), Christian McKay (Io e Orson Welles), Joe Taslim (Fast & Furious 6), Jason Tobin (The Fast & the Furious: Tokyo Drift), Joanna Vanderham (The Paradise), Tom Weston-Jones (Copper) e Perry Yung (The Knick).

Warrior trama e cast

Warrior: le stagioni

Nell’aprile 2019, Cinemax ha rinnovato la serie per una seconda stagione che è stata presentata in anteprima il 2 ottobre 2020.  Era l’ultima serie di Cinemax prima di cessare la produzione della programmazione originale. Nell’aprile 2021, la serie è stata rinnovata per una terza stagione, insieme all’annuncio che la serie passerà a HBO Max.

Warrior stagione 1

  • S.1 episodio 1: San Francisco, 1878. Ah Sahm, un immigrato cinese appena arrivato con serie capacità di combattimento, viene presentato alla lingua più spietata di Chinatown, l’Hop Wei, da Chao, un fixer. Dopo aver impressionato Young Jun, figlio del leader tong padre Jun, Ah Sahm viene marchiato e portato in un bordello, dove fa amicizia con Ah Toy, una cortigiana con legami. Più tardi, alla ricerca di una donna che aveva lasciato la Cina due anni prima, Ah Sahm incontra Mai Ling e Li Yong, seguaci del leader rivale delle tong Long Zii, che sta cercando di evitare una guerra dell’oppio con l’Hop Wei, una guerra che Walter Buckley, …
  • S.1 episodio 2: Intercettando un carico di oppio al molo, Young Jun, con Ah Sahm e il suo luogotenente Bolo di Hop Wei al seguito, decide di inviare un messaggio a Long Zii. Big Bill e Lee indagano su una macabra scena di omicidio in un vicolo vicino a un bar irlandese, The Banshee. Penny Blake, la giovane moglie del sindaco di San Francisco, si trova in difficoltà mentre visita il molo con il suo servitore cinese, Jacob. Ah Sahm paga un caro prezzo per aver interpretato l’eroe. Il Long Zii ripulisce un casino e si prepara a ulteriori spargimenti di sangue.
  • S.1 episodio 3: Accusato di aggressione, Ah Sahm riceve una gelida spalla dall’Hop Wei, con il suo destino nelle mani di un alleato inaspettato; Buckley esorta Mai Ling a evitare la moderazione e ad iniziare una guerra con l’Hop Wei.
  • S.1 episodio 4: Big Bill scopre una possibile soluzione ai suoi eccessi di gioco; Penny rivela le circostanze che l’hanno spinta a sposare il sindaco Blake; Mai Ling offre ad Ah Sahm una via d’uscita da una lunga e sanguinosa guerra con le lingue.
  • S.1 episodio 5: Ah Sahm e Young Jun sono costretti a passare la notte con tre estranei in un saloon di frontiera, finché la deviazione non diventa pericolosa quando appare un famigerato fuorilegge alla ricerca di un lucroso giorno di paga.
  • S.1 episodio 6: Le tensioni si intensificano tra Hop Wei e Long Zii dopo un tentativo di omicidio; Big Bill si propone di pagare il suo debito con Jack; Blake e Buckley ricevono un mandato da Robert Crestwood.
  • S.1 episodio 7: Padre Jun manda Bolo a dare la caccia a Long Zii e Mai Ling; Penny si trova di fronte a una scelta sgradevole; Il passato di Lee lo raggiunge.
  • S.1 episodio 8: Dopo un bagno di sangue, Hop Wei e Long Zii considerano un nuovo modo per porre fine alle ostilità; Ah Toy e il suo socio in affari hanno colpito un bivio; Mai Ling avverte suo fratello di non intraprendere una battaglia che potrebbe non vincere.
  • S.1 episodio 9: Chinatown si riunisce per assistere a un “combattimento a premi” tra guerrieri d’élite di Hop Wei e Long Zii. Buckley gioca un bluff nella speranza di convincere Mercer ad abbassare la sua quota. Ah Sahm ricorda le sue radici di combattente, mentre Ah Toy lo avverte dei pericoli che lo attendono. Bill e Lee interrogano Wang Chao sulla recente serie di uccisioni con la spada a San Francisco.
  • S.1 episodio 10: Ah Sahm rifiuta le sue radici guerriere; Leary fa una visita violenta a Mercer.

Stranger Things 3: il messaggio segreto di Murray dà un indizio sulla stagione 4?

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L’episodio finale di Stranger Things 3, l’attesa terza stagione di Stranger Things ha lasciato i fan a bocca aperta, visto quello che è accaduto all’amatissimo Jim Hopper (David Harbor), sceriffo della polizia di Hawkins. Il personaggio preferito dai fan è rimasto apparentemente ucciso nel finale di stagione, sacrificandosi quando Joyce ha distrutto la macchina russa che stava aprendo un portale verso il Sottosopra.

Tuttavia, qualche indizio ci dà delle speranze per quanto riguarda l’eventuale sopravvivenza di Hop, visto che alla fine dell’episodio manca un corpo e soprattutto la sequenza post credits ha chiaramente lasciato intendere che per lo sceriffo ci fosse ancora una possibilità. Lo sapremo in Stranger Things stagione quattro.

Proprio David Harbour, interprete di Hopper, è stato protagonista di un interessante esperimento social. Sul suo Instagram personale, l’attore ha cambiato di frequente la sua immagine profilo, scegliendo una successione numerica che, i fan lo hanno capito quasi subito, ha dato come risultato il numero di telefono di Murray Bauman (interpretato da Brett Gelman), il giornalista complottista che nella seconda stagione ha aiutato Jonathan e Nancy e che in questa terza aiuta Hop e Joyce a risolvere il mistero dei magneti.

Stranger Things 3: Storia e storie infinite nel nuovo ciclo dello show Netflix

Il numero in questione è 618-625-8313 e se si telefona parte il seguente messaggio preregistrato:

“Ciao, hai raggiunto la residenza di Murray Bauman. Mamma, se sei tu, per favore riattacca e chiamami tra le 17 e le 18 come deciso in precedenza, ok? Se è Joyce, Joyce, grazie per aver chiamato, ho cercato di mettermi in contatto con te. Ho un aggiornamento. Si tratta, beh, probabilmente è meglio se parliamo di persona. Non è né una cosa buona né un male, ma è qualcosa… “

Il messaggio si chiude con un’invettiva ad eventuali burloni che hanno intercettato il paranoico giornalista, uno dei personaggi aggiunti più esilaranti della serie. Ma cosa avrà da dire Murray a Joyce? Che si tratti di informazioni legate al destino di Hopper?

Lo showrunner Matt Duffer e la star David Harbor hanno entrambi commentato il misterioso cliffhanger per la stagione 3 di Stranger Things, ma hanno offerto solo esili suggerimenti sul destino di Hopper.

Spider-Man: Far From Home, tutte le volte che siamo stati ingannati da Mysterio

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU SPIDER-MAN: FAR FROM HOME

Per buona parte di Spider-Man: Far From Home Quentin Beck viene presentato come l’eroe della situazione e alleato di Peter Parker, Nick Fury e Maria Hill fino al colpo di scena che rivela la sua reale missione: vendicarsi di Tony Stark e dimostrare al mondo di essere l’unico successore possibile di Iron Man.

Per farlo Mysterio utilizza dei droni che tramite la tecnologia da lui creata e denominata BARF (la stessa mostrata all’inizio di Captain America: Civil War) creano immagini come l’attacco degli Elementali, danni alle città e i poteri soprannaturali del personaggio. Dunque tutto il film in sé è concepito come una grande illusione del villain, e gli indizi di questo segreto potrebbero essere sparsi nel corso di varie scene che solo gli occhi più attenti avranno notato.

Fortunatamente la meticolosa analisi di un fan pubblicata su Reddit sembra chiarire ogni momento in cui lo spettatore è stato ingannato da Beck, ma andiamo nel dettagli e scopriamoli di seguito:

  • Peter non si è mai bagnato a Venezia: durante la sequenza dell’attacco dell’Elmentale d’acqua nella laguna, il personaggio non mostra i segni della doccia provocata dalle onde dei canali. Soltanto più tardi, quando il livello dell’acqua sale, Peter si bagnerà, e questa è una prova del fatto che l’acqua è parzialmente illusoria.
  • I finti danni della battaglia: durante il combattimento con l’Elementale di fuoco Nick Fury arriva nella piazza e il mostro lancia un colpo contro l’auto in cui si trova l’eroe. Tuttavia sul parabrezza appaiono soltanto fori di proiettile, e non i segni di una vampata di fiamme.
  • Mysterio sul tetto: nella scena in cui Peter è triste per aver saltato l’appuntamento con MJ,  Mysterio vola verso di lui per consolarlo, ma alle loro spalle sembra che Beck abbia solo proiettato il suo arrivo e il suo sé reale è semplicemente entrato dalla porta sul tetto.

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, il cameo “segreto” di Mysterio all’inizio del film

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon WattsSpider-Man: Far From home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale:

In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Fonte: Reddit

Black Adam: il produttore aggiorna sullo stato del film con Dwayne Johnson

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Black Adam è pronto per il suo arrivo al cinema, e ora che la New Line Cinema ha iniziato le sue trattative con il regista Jaume Collet-Serra (Run all night, The Shallows) sembra ormai tutto pronto per i lavori del cinecomic che vedrà protagonista Dwayne Johnson.

A suggerirlo è il produttore Hiram Garcia, intervistato da Cinemablend durante la prima mondiale di Hobbs & Shaw (lo spin-off di Fast & Furious in cui figurano lo stesso Johnson e Jason Statham) a Los Angeles, collaboratore assiduo dell’attore con il quale seguirà anche Black Adam:

Jaume è un vero talento, e uno dei registi migliori con cui abbia mai lavorato. Non solo ha talento, ma è anche un collaboratore e un visionario incredibile. E quello che abbiamo in serbo con Black Adam per i fan mi rende entusiasta. Personalmente sono orgoglioso di essere un fan boy, ho iniziato come appassionato e poi sono diventato un produttore, quindi cerco di rimanere aggrappato a quel DNA. La sua visione di ciò che vogliamo fare con Black Adam è fantastica e l’accordo è quasi chiuso. È pronto a partire, e penso che i fan saranno davvero felici.

Vi ricordiamo che secondo le indiscrezioni sarebbe stato proprio Johnson, che di recente ha lavorato con il filmaker spagnolo sul set di Jungle Cruise, a suggerire il suo nome per dirigere il cinecomic tratto dai fumetti DC. Inoltre, fanno sapere gli addetti ai lavori, Black Adam è balzato in cima alle priorità dello studio dopo il successo al botteghino di Shazam! e la notizia dell’ingresso di The Rock nel mondo dei supereroi.

Shazam!: una scena eliminata anticipa l’arrivo di Black Adam

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni Duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.

Fonte: Cinemablend

Crawl – Intrappolati: trailer dell’horror prodotto da Sam Raimi

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Crawl – Intrappolati: trailer dell’horror prodotto da Sam Raimi

Dal regista Alexandre Aja (Le colline hanno gli occhi) e dai produttori Craig Flores (300), Sam Raimi (Man in the Dark, La casa) e Alexandre Aja, Crawl – Intrappolati è un thriller-horror innovativo e di notevole efficacia che vede Barry Pepper e Kaja Scodelario, protagonisti assoluti, e praticamente unici, assieme agli alligatori, la principale minaccia nel film.

Enormi rettili in grado di muoversi perfettamente sulla terraferma e capaci di una manovra rotante ineludibile chiamata “death roll” per sottomettere e smembrare la preda. Hanno una naturale visione notturna, possono rintracciare le prede nell’oscurità totale e hanno ben 80 denti affilati come rasoi. Il loro morso è uno dei più potenti del regno animale, con una forza di 2,125 psi (Poundforce per pollice quadrato). Possono raggiungere una velocità di 45 Km/h in rush estremamente brevi (si stancano facilmente), mentre in acqua possono nuotare a 40 Km/h senza stancarsi. L’alligatore medio è lungo 3 metri, ma può crescere fino a 4 metri e mezzo e pesare fino a 450 kg. La maggior parte delle prede viene digerita in due o tre giorni perché hanno gli acidi dello stomaco con un pH inferiore a 2, pari al succo di limone e all’aceto. Gli alligatori sono in circolazione da oltre 37 milioni di anni.

Crawl – Intrappolati, la trama

Quando un enorme uragano colpisce la sua città natale in Florida, Haley (Kaya Scodelario) ignora gli ordini di evacuazione per cercare il padre scomparso (Barry Pepper). Trovandolo gravemente ferito e bloccato in un’intercapedine della loro casa di famiglia, i due restano rapidamente intrappolati e sommersi. Mentre il tempo stringe e fuori la tempesta è sempre più forte, Haley e suo padre scoprono che il livello dell’acqua che sale è l’ultimo dei loro problemi.

Il Re Leone: recensione del nuovo live action Disney

Il Re Leone: recensione del nuovo live action Disney

Ricordati chi sei e guarda dentro te stesso. Sei molto più di quello che sei diventato, diceva lo spirito di Mufasa a Simba in una delle scene più emozionanti del classico d’animazione diretto da Roger Allers e Ron Minkoff, e alla luce di quanto visto nel rifacimento foto-realistico de Il Re Leone (che vede in regia Jon Favreau) ci verrebbe spontaneo porre la stessa problematica alla Disney per capire dove sta andando la direzione creativa e quali obiettivi si pone con gli adattamenti in live action di cui sentiremo parlare per i prossimi anni. Ma più che ricordare i bei tempi andati e celebrare un’epoca che, per forza di cose, non tornerà mai perché superata dai progressi digitali, l’unica riflessione da fare al momento è: chi vuole diventare la casa di Topolino? Che senso ha riproporre storie già raccontate? Oppure, è possibile calpestare nuovi sentieri, creare nuovi ricordi, come sta facendo la Lucasfilm con Star Wars (ad esempio)?

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Le stesse domande ce le eravamo poste di fronte all’uscita di Maleficent, che però raccontava l’altro lato della favola della Bella Addormentata, di Alice in Wonderland, che soffriva dei limiti imposti all’autore Tim Burton, e poi di Cenerentola, che pure aveva una scintilla di interpretazione, Il Libro della Giungla, La bella e la bestia, Dumbo e Aladdin, senza dimenticare il sequel di Mary Poppins con Emily Blunt; occasioni mancate che dimostrano quanto poco si può ottenere quando hai tantissimo talento a disposizione, dagli attori al reparto tecnico, ma nessuna visione d’insieme che riesca a legare il tutto. E Il Re Leone purtroppo non sfugge a questa dinamica che sfrutta l’effetto nostalgia trascurando ciò che aveva reso magici e indimenticabili i film animati dello studio: l’emozione universale.

Nel 1994, mentre la Pixar lavorava al primo Toy Story, gli animatori stupivano il pubblico con il più grande successo – anche a livello di incassi – dell’epoca del Rinascimento Disneyano. Una storia shakespeariana ideologicamente coerente con lo sguardo di Hollywood sulla società americana ripreso di recente da Black Panther la cui forza era rappresentata dall’intimità che si andava a instaurare tra spettatore e personaggi. L’umore, in questo live action, è cambiato. Il fotorealismo che fa sembrare le immagini stralci di documentari sulla natura, ha ucciso l’espressività degli animali. Non c’è terrore negli occhi di Mufasa quando il fratello-nemico Scar sta per gettarlo su una mandria di gnu impazziti, o titubanza quando Simba torna nel regno che aveva abbandonato per vergogna.

Ci sono invece una serie di errori inspiegabili, come la sequenza di “L’amore è nell’aria stasera” ambientata alla luce del sole (che può sembrare stupido, ma nel film perde tutta la sensualità dell’originale con la luce al crepuscolo) o la totale mancanza di pathos durante il brano “Sarò Re” cantato da Scar (molto più minaccioso e teatrale nella versione animata), e anche piccole e sporadiche libertà di sceneggiatura (“Il regno sarà tutto tuo Simba” diventa “Il regno non appartiene a nessuno, ma sarà tuo compito proteggerlo”) ma niente di sostanzialmente interessante da essere considerato coraggioso e politicamente rilevante.

La speranza è che questa parabola copiativa senz’anima venga invertita dai prossimi titoli in cantiere (specialmente quelli che gravitano intorno ad una protagonista donna come Mulan, Crudelia de Mon, La Sirenetta e Maleficent 2) e che qualcuno, dalle parti della Disney, si chieda se sia meglio rimanere con un piede nel passato o cambiare le proprie strategie guardando al futuro.

Il Re Leone arriverà nelle nostre sale il 21 Agosto.

Guarda il trailer de Il Re Leone

Shang-Chi: i Marvel Studios vogliono un attore sconosciuto per il ruolo?

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In attesa di scoprire se i Marvel Studios annunceranno ufficialmente Shang-Chi sul palco del Comic-Con di San Diego il prossimo weekend, il reporter di Variety Justin Kroll sembra confermare su twitter che la produzione ha iniziato il processo di casting per il film che sarà diretto da Destin Daniel Cretton (Short Term 12, The Glass Castle), e che i candidati al ruolo del protagonista sono quasi tutti ventenni.

Un fattore importante nella scelta dovrebbe essere la nazionalità degli interpreti, perché a quanto pare lo studio è intenzionato ad assumere solo attori asiatici o comunque di origine cinese proprio per mantenere autentiche le caratteristiche del personaggio dei fumetti.

Alcune voci sostenevano che Ludi Lin, giovane stella emergente con ottime credenziali, fosse la prima scelta, ma la conferma si farà attendere – molto probabilmente – fino al 20 Luglio, giornata dedicata al panel della Marvel  San Diego con Kevin Feige e numerosi ospiti attesi nella Sala H.

Shang-Chi: arriva al cinema il primo supereroe asiatico 

I lavori sull’adattamento dei fumetti sono iniziati ad ottobre del 2018 con l’ingaggio dello sceneggiatore David Callaham.

Altre fonti rivelano invece che l’inizio delle riprese è stato fissato a novembre 2019, così da permettere allo studio di distribuire il film nelle sale il 12 febbraio 2021 facendo coincidere la data con la ricorrenza del capodanno cinese. Una scelta di marketing alquanto azzeccata, trattandosi del primo supereroe asiatico della storia ad arrivare sullo schermo.

A queste notizie si aggiunge un ulteriore aggiornamento, ovvero che la Marvel starebbe discutendo con Donnie Yen (una star in Asia) per un ruolo non ancora specificato ma che, vista l’età dell’attore, potrebbe coincidere con la descrizione del personaggio citato sopra.

Vi ricordiamo che il fumetto originale è stato creato da Steve Englehart e Jim Starlin nel 1973, e come “Maestro del Kung-Fu” Shang-Chi si serve della sua straordinaria abilità nelle arti marziali per combattere il male e in particolare suo padre Zheng Zu. Si unirà perfino ai Vendicatori, ottenendo il potere di creare innumerevoli duplicati di se stesso.

Cops – Una banda di Poliziotti: al via le riprese del film con Claudio Bisio

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Sono in corso in Puglia, tra la zona di Lecce e Brindisi, e si sposteranno poi a Roma, le riprese di Cops – Una banda di Poliziotti, la nuova produzione originale Sky con Drymedia. Una commedia irriverente, due storie, che raccontano un pezzo della provincia italiana da un punto di vista diverso, quello della polizia.

Diretta da Luca Miniero – con Benvenuti al Sud di uno dei maggiori successi del cinema italiano degli ultimi anni – Cops – Una banda di Poliziotti mette in fila un cast corale con Claudio BisioStefania Rocca, Pietro SermontiFrancesco MandelliDino AbbresciaGiulia BevilacquaGuglielmo Poggi e Giovanni Esposito, a interpretare personaggi carichi di debolezze e difetti ma anche di tanta umanità e simpatia.

Poliziotti per caso, che diventano poi poliziotti per scelta, i cops orbitano intorno alla centrale di Polizia di Apulia, in un piccolo centro del sud Italia a pochi chilometri da Lecce. Il commissariato è destinato a chiudere per assenza di crimini e per il gruppo di poliziotti c’è solo una possibilità per non essere licenziati: creare loro stessi dei reati in città.

Cops – Una banda di Poliziotti, la trama

Un racconto di genere che mette insieme la commedia e il poliziesco, senza mai arrivare all’estremo del poliziottesco e sempre coniugando dialogo e azione. I personaggi di COPS – UNA BANDA DI POLIZIOTTI raccontano un’umanità piena di sfumature: il COMMISSARIO CINARDI (Claudio Bisio) è appena arrivato ad Apulia. Dopo un passato da grande poliziotto ora conta solo i giorni che lo separano dalla pensione. MARGHERITA NARDELLI (Stefania Rocca) è l’integerrima dirigente della Polizia di Stato, in “missione” ad Apulia per la chiusura del Commissariato. Troverà lì una squadra di poliziotti imperfetti ma con grande cuore. Benedetto Starace è per tutti BENNY THE COP (Francesco Mandelli), ossessionato dai polizieschi americani, di cui conosce a memoria ogni scena d’azione. Una volta tolta la divisa torna a casa dall’amorevole nonna con la quale ancora vive. Ex bello, ex playboy, ex uomo d’azione, NICOLA O’SIC (Pietro Sermonti) è ora l’indolenza fatta persona. Sposato con Maria Crocifissa e padre di due figli, nella vita ha deciso di prendersela comoda. MARIA CROCIFISSA (Giulia Bevilacqua) è agente di polizia ad Apulia, ma anche moglie, cuoca, psicologa e mamma. Per l’esattezza di tre figli, se si include il marito e collega Nicola, 14enne nel corpo di un 40enne che ha preso il posto dell’uomo affascinate e vitale che lei ha sposato. TONINO (Dino Abbrescia) ha un chiosco davanti alla Questura, luogo di ritrovo prediletto di tutti i poliziotti. Ma è un personaggio solo apparentemente ordinario e mite. TOMMASO (Guglielmo Poggi) lavora al commissariato come centralinista, è gay ed è l’unico in paese ad aver fatto coming out. Vittimista senza motivo: nessuno lo considera diverso, tranne lui stesso. ANACONDA (Giovanni Esposito) è il boss della zona “fuori Apulia”, ha una grande passione per la cucina e un’ossessione: conquistare Apulia

Luca Miniero, regista e sceneggiatore, ha dichiarato: «Una commedia che legge il contemporaneo grazie ad uno strepitoso cast di attori. Una commedia che racconta la nostra realtà e dimostra come il linguaggio della commedia, sia probabilmente il più adatto, a descrivere le contraddizioni del nostro tempo e del nostro paese. Una commedia che rivela la sua originalità nella mescolanza dei generi, dalla Commedia al Poliziesco».

«Cops conferma ed evolve l’impegno di Sky nel filone comedy, genere molto apprezzato dal nostro pubblico, puntando a costruire storie di successo, nel solco di quanto facciamo già da più di un decennio con il drama», ha dichiarato Nils Hartmann, Direttore Produzioni Originali Sky Italia. «Un racconto di genere – prosegue – che mescola il poliziesco alla commedia, con ingredienti semplici, lavorati con grande originalità, e personaggi perfettamente caratterizzati. Il tutto nel segno della qualità e del talento di Luca Miniero e di uno straordinario gruppo di attori, guidato da Claudio Bisio, la cui forza corale esalta il valore di tutta la produzione.  Ancora una volta, i migliori talenti italiani trovano in Sky un ambiente altamente stimolante in cui scrivere e raccontare le loro storie. In questo caso con lo sfondo di un pezzo d’Italia bellissimo, anch’esso assoluto protagonista».

Fabrizio Ievolella, Amministratore Delegato Drymedia, ha dichiarato: «Siamo partiti da un high concept svedese, un film di successo con un’idea molto efficace, e abbiamo sviluppato con Luca Miniero un racconto che unisce i generi comedy e poliziesco in una scrittura brillante, valorizzata da un cast di grandi attori capitanati da Claudio Bisio».

Cops – Una banda di Poliziotti è diretta da Luca Miniero, la sceneggiatura è di Luca MinieroGiulia GianniAndrea Magnani e Gina Neri. Ispirato a Kops, film svedese del 2003, Cops – Una banda di Poliziotti è uno Sky Original, prodotto da Sky e Drymedia con la produzione esecutiva di Picture Show, in associazione con Memfis Film e il sostegno di Apulia Film Commission, prossimamente in esclusiva su Sky Cinema.

Spider-Man: Far From Home, il cameo “segreto” di Mysterio all’inizio del film

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU SPIDER-MAN: FAR FROM HOME

Peter Parker fa la conoscenza di Quentin Beck dopo l’attacco degli Elementali a Venezia, la città dove si trova in vacanza con i suoi compagni di scuola, ma le reali motivazioni del personaggio che implicano l’utilizzo di speciali droni per riprodurre false messinscena non verranno rivelate fino al terzo atto di Spider-Man: Far From Home.

Grazie all’occhio attento dei fan e ad una foto pubblicata da Jake Gyllenhaal su Instagram abbiamo però scoperto che Mysterio era sulle tracce di Peter già da tempo, spiando il ragazzo e le sue mosse ben prima della sua presentazione insieme a Nick Fury e Maria Hill.

Se infatti date uno sguardo alle immagini qui sotto, noterete che un uomo vestito con una stravagante camicia hawaiana era alle spalle di Tom Holland nella scena dell’arrivo all’aeroporto italiano. Più tardi invece, sempre nella stessa location, può essere avvistato anche Guterman, un altro vecchio assistente delle Stark Industries che aiuterà Beck nel suo piano malvagio, precisamente dietro Peter e MJ mentre un ambulante cerca di vendergli delle rose.

https://www.instagram.com/p/Bz0yP7jHyTI/?utm_source=ig_embed

https://twitter.com/UpToTASK/status/1149823998324162560?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1149823998324162560&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2476487%2Fsurprise-did-you-catch-mysterios-secret-scene-in-spider-man-far-from-home

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, il finale alternativo e altre curiosità sul film

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Bond 25: Lashana Lynch sarà la prossima 007?

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Bond 25: Lashana Lynch sarà la prossima 007?

Come già annunciato Bond 25 segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni dell’agente 007 al cinema, e secondo l’ultima indiscrezione del Daily Mail (che finora ha seguito tutti gli scoop relativi al nuovo capitolo del franchise) nel film verrà introdotto il prossimo interprete del personaggio. O meglio, la prossima interprete, trattandosi infatti di Lashana Lynch, vista quest’anno nelle vesti di Maria Rambeau in Captain Marvel.

A quanto pare il personaggio dell’attrice, per ora ancora misterioso, potrebbe ereditare il celebre codice dell’agente segreto dopo la partenza di Craig in una scena chiave dove M (Ralph Fiennes) dice “Entra, 007” e dal buio emerge una donna di colore bellissima. Ovviamente la descrizione fa pensare subito alla Lynch, considerando gli altri membri del cast.

Gli insider parlano di un momento “che farà cadere i popcorn dalle mani. Bond è ancora il Bond che conosciamo ma sarà sostituito come 007 da questa splendida donna.” e di un rapporto tra i due caratterizzato da una forte attrazione sessuale fatta di giochi di seduzione ma anche grandi capacità professionali.

Sarà davvero così? La MGM ha finalmente trovato la nuova Bond Woman?

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Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

Insieme a lui, sul set, figureranno anche Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Lea Seydoux (Dr. Madeleine Swann), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen e Ana de Armas.

Una parte importante delle riprese si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per 2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Fonte: Daily Mail

5 è il numero perfetto, trailer del film di Igort

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5 è il numero perfetto, trailer del film di Igort

01Distribution diffonde via Facebook il primo trailer di 5 è il numero perfetto, il film diretto da Igort che segue la storia di Peppino Lo Cicero (Toni Servillo), camorrista di seconda classe in pensione, torna in pista dopo l’omicidio di suo figlio. Questo avvenimento tragico innesca una serie di azioni e reazioni violente ma è anche la scintilla per cominciare una nuova vita. Un piccolo affresco napoletano nell’Italia anni Settanta. 5 è il numero perfetto è la storia di un’amicizia tradita, ma anche di una seconda opportunità e di una rinascita.

Il film è basato sull’omonima graphic novel di Igort e vede protagonisti, accanto a Toni Servillo, anche Valeria Golino, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Giovanni Ludeno, Vincenzo Nemolato, Angelo Curti, Mimmo Borrelli, Nello Mascia, Rocco Giordano, Emanuele Valenti, Gigio Morra, Marcello Romolo e lo stessoIgort.

Il film arriverà il 29 agosto nelle sale italiane.

Ecco la trama della graphic novel disponibile su Amazon: Dopo cinque anni si conclude la saga di Peppino Lo Cicero, guappo napoletano in pensione costretto dagli avvenimenti a tornare in pista. La storia che ha confermato a livello internazionale il lavoro di Igort, capitano di lungo corso del fumetto italiano è disegnata in bianco nero e azzurro. Si tratta della versione integrale rivista e corretta in una confezione di grande formato. Un vero e proprio affresco dell’Italia anni Settanta, ambientato a Napoli, raccontato a cavallo tra ironia e tragedia. Ecco la storia di una rinascita, il ritorno alla vita di un uomo che si credeva finito e che attraversando l’inferno delle sparatorie vede riemergere lo spettro possibile di una vita pacificata. Un pulp vero e proprio che rende omaggio alla tradizione narrativa della graphic novel, al nero italiano, al cinema di Sergio Leone e Takeshi Kitano, pur rimanendo una storia aldilà del genere stesso. Peppino Lo Cicero è un guappo in pensione, vive la sua vita in ritiro, si occupa di pesca e del figlio Nino, guappo anche lui. Ma nella missione di oggi Nino cade, vittima di un agguato. Qualcuno ha tradito. Lo stesso Peppino rischia la vita, considerato non più troppo pericoloso ma comunque un intralcio. Peppino però, uomo della vecchia guardia, spinto dalle circostanze trova la forza di un tempo e ricomincia a uccidere…

L’Immortale: Marco D’Amore annuncia la fine delle riprese

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L’Immortale: Marco D’Amore annuncia la fine delle riprese

Non avevamo avuto altre notizie dopo quel teaser trailer a sorpresa il giorno della premiere di Gomorra 4, ma adesso L’Immortale è una realtà. Annunciato durante le giornate di Cinema di Riccione, il film, diretto e interpretato da Marco D’Amore ha concluso la fase di riprese, e, ad annunciarlo, è proprio lui, Ciruzzo L’Immortale, con un post su Facebook.

“”It’s wrap! Fine lavorazione!”, grida forte Lorenzo, il mio aiuto regia. Siamo in un enorme slargo. Si fa prima un silenzio surreale intorno, poi parte un applauso deciso che cresce e che si fa potente, interminabile. Mi sbattono le tempie, ho gli occhi lucidi, guardo tutti come in un rallenty venirmi incontro per abbracciarmi. Penso alla mia mamma e ai suoi sacrifici, penso alle mie partenze e i pochi ritorni, penso ai sogni, quelli infranti e quelli che ancora inseguo. Penso agli uomini e alle donne e ai miracoli di cui sono capaci. Tutto mi passa davanti velocissimo. Poi Matteo mi scuote: “Marco abbiamo finito, ti giuro io non piango mai, ma guardami!”. Ora è tutto più nitido intorno. Parlo poco, solo due parole sincere di ringraziamento. Sono tutti davanti a me. Dico che il mio cognome è la mia croce e la mia delizia e che se sono lì e solo una questione d’Amore. Si vedrà tutto in questo film. Tutto. Tutto l’amore che ci abbiamo buttato dentro senza risparmiarci. Il 12 Dicembre in sala questo si andrà a fare. L’amore col Cinema. Qualcuno ride, altri mi guardano e annuiscono. Ma io sono sincero, lo penso davvero. Poi mi giro e torno verso il campo base. Il mio primo film. Ho finito il mio primo film, mi ripeto a mezza voce. Continuo a camminare lento e senza che nessuno mi veda, piango.”

Non abbiamo ancora nessun indizio sul film distribuito da Vision Distribution, ma sappiamo che arriverà in sala il 12 Dicembre e che si tratta del primo Spin-Off di Gomorra. Durante la presentazione a Riccione, si è parlato di un prodotto indefinibile, né sequel né prequel. Staremo dunque a vedere cosa Marco D’Amore e la sua squadra avranno deciso di raccontarci.

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