Dopo l’annuncio ufficiale del
titolo, ecco arrivare
direttamente dalla Star
Wars Celebration di Chicago anche il primo teaser trailer di
Star Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo
conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da
J.J. Abrams.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi Ackie, Joonas
Suotamo,Adam Driver, Anthony
Daniels, Billy Dee Williams Lupita
Nyong’o, Domhnall Gleeson,Billie Lourd e il
veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new
entry c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa
sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Come promesso, è stato
annunciato durante la Star
Wars Celebration di Chicago il titolo ufficiale di
Episodio IX: il film che chiude la nuova trilogia
e la saga degli Skywalker si chiamerà STAR WARS: THE RISE OF
SKYWALKER e uscirà nelle sale a dicembre 2019.
Presenti sul palco della
Wintrust Arena il regista J.J.Abrams, la
direttrice generale della Lucasfilm Kathtleen
Kennedy, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams, Daisy Ridley, Oscar
Isaac, John Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi Ackie e Joonas
Suotamo.
Nel cast torneranno anche
Adam Driver, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson,Billie
Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra
le new entry c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa
sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Nel cast
torneranno Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega,
Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran,
Joonas Suotamo e Billie
Lourd insieme ai veterani del
franchise Mark
Hamill e Anthony
Daniels. Le new entry sono invece Matt
Smith, Naomi Ackie e Richard E.
Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher,
usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
I figli del fiume
giallo di Jia Zhangke – già acclamato
autore di Al di là delle montagne e del Leone
D’Oro Still Life – è FILM DELLA CRITICA per
IL SINDACATO DEI CRITICI ITALIANI con la seguente motivazione:
«L’ingresso
della Cina nel XXI secolo raccontato attraverso gli occhi di una
donna. Il nuovo film di Jia Zhangke usa il melodramma e il
film di gangster (la protagonista è la donna di un boss) per
raccontare i rischi che il «progresso» causa al suo Paese, dove le
domande delle persone non trovano risposte, gli anziani muoiono
soli e persino le «leggi» della malavita si sgretolano. E lo fa
mettendo a confronto un’eroina romantica e determinata con un mondo
che sembra indifferente a ogni cambiamento».
Presentato in
Concorso all’ultimo Festival
di Cannes, e passato poi al Torino Film Festival, “I figli del
fiume giallo” racconta la storia di Qiao (interpretata da Zaho
Tao), una ballerina innamorata di un gangster, Bin (Liao
Fan), che, trovandosi coinvolta in un combattimento tra bande
locali, per difenderlo spara un colpo di pistola. Per questo finirà
cinque anni in carcere. Dopo il suo rilascio Qiao cercherà Bin per
riprendere la sua vita con lui ma non tutto è rimasto come
prima.
Scrive il regista:
«Il film si apre in Cina all’inizio del XXI secolo e si chiude
nel 2018. Ho sempre amato le storie che si sviluppano su un ampio
arco temporale: il tempo detiene i segreti della vita, le storie e
le esperienze. […] Oggi ho 48 anni di esperienza
di vita e desidero utilizzarli per raccontare una storia d’amore
ambientata nella Cina contemporanea che ha attraversato
trasformazioni epiche e drammatiche. Mi fa sentire di aver vissuto
tutto questo io stesso e di continuare a viverlo».
In sala dal 9
maggio, distribuito
da Cinema di Valerio De
Paolis.
Robert Downey Jr.
si è preso gioco di Captain America in merito al fatto di
restituirgli il suo scodo in tempo per Avengers: Endgame. Nel ruolo di
Tony Stark / Iron Man, l’attore ha dato il via al franchise del
MCU nel 2008 con il film diretto da
Jon Favreau. E nel corso degli anni, è diventato
il poster boy per l’universo condiviso.
Nel corso delle storie e dei film,
Stark ha attraversato alti e bassi, incluso il conflitto con lo
Steve Rogers di Chris Evans in Captain America: Civil
War in cui quest’ultimo ha lasciato lo scudo al figlio
di Howard Stark. I due restano separati durante gli eventi di
Avengers: Infinity War ma
sappiamo che la tanto attesa reunion ci sarà in
Endgame.
Endgame sarà il
culmine della Infinity Saga del MCU, l’arco di 22 film
iniziato più di dieci anni fa. I dettagli della trama sono stati
tenuti segreti, ma con la riunione del nucleo dei sei Vendicatori
originali arriva anche l’idea che questo potrebbe potenzialmente
essere la loro ultima volta come una squadra, visto che alcuni di
loro potrebbero non uscire vivi da Endgame.
Considerando che Stark e Cap sono
due dei componenti della trinità dell’universo (l’altro è Thor),
molti non vedono l’ora che i due seppelliscano l’ascia per un
obiettivo specifico: sconfiggere Thanos e vendicare coloro che sono
caduti dopo la Decimazione. Accanto alla loro inevitabile riunione
c’è anche l’idea che Cap riacquisterà il suo scudo dopo averci
rinunciato in Infinity War.
Ma adesso lo scudo è nelle mani di
Stark, e Steve può riottenerlo solo se sarà lui a darglielo. Così,
l’attore, sul suo account ufficiale Instagram, ha scherzato sul
dare al soldato superstite il suo scudo mentre si trovava di fronte
a una statua enorme che riproduce l’iconica arma di Cap.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Avengers:
Endgame, un indizio nascosto nella prima clip ufficiale?
Cartoons on the Bay
mantiene le sue promesse, e se l’edizione del 2018 è servita da
lancio per il progetto Hall of fame, quella del 2019 ha visto
concretizzarsi il progetto con l’inaugurazione dello spazio
virtuale dedicato alle personali dei più grandi maestri mondiali
dell’animazione, sul modello delle walk of fame
hollywoodiane.
Il primo grande maestro ospite di
questa galleria virtuale è Bruno Bozzetto, scelta
che l’organizzazione definisce un atto doveroso da parte di un
Festival e che è stato apprezzato e condiviso da tutto il mondo
dell’animazione.
Le sale Bruno
Bozzetto della Hall of Fame di
COTB, ricche di immagini, filmati e note
biografiche del celebre creatore del “Signor Rossi,” sono state
inaugurate il giorno di apertura di Cotb 2019, l’11 aprile, e sono
accessibili da www.cartoonsbay.rai.it/bruno-bozzetto.
I settanta anni di Topolino e la
storia editoriale di Dragonero sono in mostra al Centro produzione
Rai, eventi imperdibili e apripista della 23° edizione del
Cartoons on the Bay, che si svolge a Torino per il
terzo anno consecutivo.
Le mostra fanno parte del programma
pubblico della manifestazione dedicata all’animazione e sono state
inaugurate l’11 aprile presso il Centro di produzione Rai (via
Verdi 14 a; ingresso su via Verdi, angolo via Rossini), dove
saranno visitabili fino al 15 maggio, con ingresso libero nei
giorni del Festival (11-13 aprile), su prenotazione e solo per le
scuole dal 15 aprile al 15 maggio.
La prima mostra è dedicata all’icona
Disney, Topolino, che compie i suoi primi settanta anni. La mostra
si intitola e ne celebra il compleanno concentrandosi sulla
nascita e l’evoluzione grafica del personaggio, partendo dalle
pubblicazioni periodiche originali dell’inizio del secolo scorso,
fino alla produzione moderna, con la testata dell’anniversario,
passando per tutta la produzione di cortometraggi dedicati a
Topolino e alle sue avventure.
La mostra dedicata a
Dragonero ha una natura differente, essendo
diverso il materiale in questione. Si tratta infatti dell’ambiziosa
iniziativa Bonelli che prevede un progetto cross-mediale che
prevede graphic novel, lo sviluppo della serie a fumetti e di
quella televisiva. In viaggio nell’immaginario e nell’immaginazione
che i più giovani troveranno sicuramente stimolante.
L’ultima risorsa dei Vendicatori
per sconfiggere
Thanos in Avengers:
Endgame potrebbe essere Carol Danvers, il personaggio
che abbiamo conosciuto lo scorso marzo in Captain
Marvel interpretata da Brie
Larson.
Come sottolineato da Kevin Feige,
si tratta della supereroina più forte dell’universo
cinematografico, e questi che trovate qui sotto sono tutti i
poteri che dovrebbe utilizzare contro il Titano
Pazzo nel prossimo capitolo in uscita il 24 aprile:
Pugni fotonici
C’è chi pensa che i pugni fotonici
di Captain Marvel sprigionino fuoco,
laser o elettricità agli avversari, tuttavia non è esattamente ciò
che accade, perché molto spesso queste esplosioni di energia
provengono da modificazioni biochimiche e molecolari all’interno
del suo corpo.
Come Ciclope degli X-Men, il potere
dell’eroina è soggetto a sbagliate interpretazioni: la forza
concussiva non è creata dal fuoco, ma si manifesta nello spettro
visibile come una sorta di luce. Ecco perché le esplosioni di
Ciclope appaiono rosse e quelle di Capitan Marvel appaiono spesso bianche. È
pura forza che colpisce l’avversario, non luce o calore che
bruciano.
Volo
Il potere di assorbire e
ridistribuire l’energia permette all’eroina di utilizzare una
varietà quasi illimitata di abilità sovraumane, come il
volo a velocità incredibili.
Non è del tutto chiaro quale sia la
velocità massima di Carol, ma sappiamo che può viaggiare più
velocemente delle navi missilistiche, sia all’interno
dell’atmosfera terrestre che nello spazio. Nei fumetti la vediamo
mantenere un volo stabile sei volte più veloce del suono per
diverse ore.
Inoltre il potere di convertire
l’energia unita alla fisiologia unica, rendono Captain
Marvel capace di fare una cosa che gli esseri
normali saranno mai in grado di raggiungere: sopravvivere nel vuoto
dello spazio da sola.
Tutte quelle immagini di Carol che
vola tra le stelle non sono semplicemente una licenza artistica, ma
rappresentazione effettiva delle sue capacità, un istinto del suo
corpo a sopravvivere anche in condizioni estreme.
Tesseract
Diversamente dalla sua storia
originale, nel MCU la trasformazione di Carol
Danvers e l’acquisizione dei suoi poteri sono eventi legati ad un
oggetto particolare che non è lo psyco-magnetrone (come nei
fumetti) ma il Tesseract, artefatto che
sappiamo contenere la preziosa gemma dello spazio.
In Captain
Marvel è la dottoressa Wendy Lawson, aka Mar-Vell
sotto mentite spoglie, a studiarne tutte le potenzialità per
garantire agli Skrull una casa sicura;
progetto che poi passerà nelle mani di Carol alla fine del film, e
che probabilmente rivedremo nei prossimi capitoli del
franchise.
Ora la domanda è: quali poteri è
stato in grado di donare a Carol Danvers? L’eroina può sprigionare
dalle mani qualcosa di incredibilmente forte, e che può volare e
assorbire energia dall’esterno (sfociando nella forma Binary dei
fumetti), ma il fatto che sia ricomparsa nella scena post
credits dopo gli eventi di Infinity
War per nulla invecchiata ci suggerisce che ci
sia altro da esplorare…
Strategia militare
Questo non è necessariamente un
super-potere, ma una delle cose in cui Carol Danvers eccelle. Forse
l’eroina non sarà abbastanza potente da sconfiggere
Thanos da sola, soprattutto se il Titano utilizza
il Guanto dell’infinito controllando la realtà, la mente e il
tempo, eppure la sua capacità di fare squadra e ideare strategie
militari è un’arma in più da non sottovalutare.
Sarà lei a guidare i Vendicatori
nello spazio, e in Endgame
potremmo vedere i nostri capitani preferiti (lei e Steve Rogers) salire
in cattedra data la loro esperienza militare pregressa.
Forma Binary
Il film dei Marvel Studios ha confermato che, una volta
attivati i suoi superpoteri, Captain
Marvel attiva effettivamente la forma
Binary (una versione vista nei fumetti in cui
dall’eroina si sprigiona un’energia senza limiti.
Molti lettori sanno che Carol
Danvers ha assunto diverse identità, come Ms.Marvel, Binary
e Warbird, e ognuna di queste ha definito
stadi molto diversi della sua vita e dei diversi tipi di poteri e
abilità. Anche da impotente, l’eroina ha lavorato con gli X-Men per
combattere le minacce del mondo e proprio durante una di queste
avventure spaziali viene catturata dalla razza
aliena Brood, noti per il potere di cambiare
forma.
Così facendo i Brood sperimentano
su Carol collegandola al nucleo del White Hole, l’opposto composito
di un buco nero, che la lega ad un’incredibile fonte di potere
garantendole la capacità di assorbire ed emettere grandi quantità
di energia.
Settimo senso
Durante i suoi giorni come Mrs.
Marvel, Carol ha dimostrato di
saper esercitare un potere speciale chiamato “settimo
senso“, ovvero la capacità di vedere il possibile futuro.
Questi scorci e finestre sul domani si manifestavano nei fumetti
come esplosioni casuali di visioni precognitive.
Non è chiaro perché la Marvel Comics lo abbia definito “Settimo
Senso”, tuttavia non ha avuto tantissimo spazio nel corso dei
fumetti e scomparve quasi subito dagli albi.
Cristallo
M’Kraan
Se Thanos è riuscito a conquistare
l’universo usando il Guanto dell’Infinito, allora Captain
Marvel potrebbe combatterlo con il suo potentissimo
artefatto, ovvero il cristallo di M’Kraan,
contenente un’enorme quantità di energia (che Carol può assorbire e
proiettare) oltre a essere la chiave per sbloccare universi
alternativi.
Questo è in realtà ciò che rende il
cristallo più forte dell’arma di Thanos, perché fondamentalmente
esiste un Guanto in ogni universo. Chissà se Endgame
segnerà la sua introduzione nel MCU…
Assorbimento dell’energia
Alcune delle immagini più iconiche
di Captain
Marvella mostrano mentre spara dell’energia pura
con le sue mani ricoperte da un effetto che sembrerebbe fuoco.
Tuttavia questa capacità unica è il risultato di un potere diverso
e molto più complesso di quanto sembri.
Si tratta infatti di un
assorbimento di energia che l’eroina raccoglie ovunque si trovi, e
una volta fatta propria, questa può essere reindirizzata verso
l’esterno donandole più potere. Carol può anche convertire
quell’energia per aiutare se stessa a guarire da gravi ferite.
Forza
Uno dei poteri principali di Carol
Danvers è, come avrete notato, la forza sovrumana.
Ma questo dettaglio potrebbe confonderci: anche Captain America è
potente, Thanos allo stesso modo, o Thor, tuttavia l’eroina sembra
avere una marcia in più.
Come spiegato da Kevin Feige,
“Captain Marvel è un personaggio diverso da
ciò che abbiamo finora nel MCU. I suoi poteri sono fuori
scala, è semplicemente il supereroe più forte del nostro
universo.“. Thanos inizia a tremare…
Regione Piemonte,
Film Commission Torino Piemonte e l’Associazione CartoonItalia
hanno approvato un protocollo d’intesa per avviare e sviluppare un
nuovo “Polo dell’Immagine” dedicato al cinema di animazione, alla
realtà virtuale e al settore del gaming: l’obiettivo è favorire il
consolidamento del comparto locale e porre le basi per fare del
Piemonte un territorio attrattivo per investimenti e per
l’insediamento di nuovi operatori e imprese.
L’impegno dei tre
enti è quindi quello di collaborare per dare vita ad un vero e
proprio “distretto” e “hub creativo”: Film Commission Torino
Piemonte – che dal 2018 ospita la sede del Corso di animazione del
Centro Sperimentale di Cinematografia, e uno spazio dedicato
al co-working e al networking per
le start-up degli ex studenti del corso – si renderà infatti
disponibile ad accogliere presso la propria sede di Via Cagliari
future iniziative e momenti di incontro organizzati del Polo.
Il documento
sottoscritto prevede inoltre un lavoro specifico per favorire un
dialogo con altri ambiti di intervento regionale, oltre che con
analoghe strutture presenti in Italia e all’estero, nonché per
individuare strumenti e forme di sostegno alle imprese (regionali,
nazionali, comunitarie). L’obiettivo, condiviso dai sottoscrittori,
è quindi quello di rafforzare il settore e far sì il Polo si
configuri come una struttura al servizio degli operatori,
caratterizzando sempre più Torino e il Piemonte come centri di
riferimento a livello nazionale, ma non solo.
L’annuncio arriva
nei giorni in cui Torino è capitale dell’animazione e dei nuovi
media grazie alla 23° edizione di Cartoons on the Bay,
festival promosso da Rai e organizzato da Rai Com, che si tiene per
il terzo anno consecutivo nella città capoluogo.
Il protocollo, come
sottolinea l’Assessora regionale alla Cultura e al
Turismo, rappresenta un importante punto di partenza di un
progetto che intende consolidare il comparto dell’animazione e del
cross-mediale, che in Piemonte può vantare una storica vocazione
d’eccellenza grazie alla presenza di numerose istituzioni e
manifestazioni. Un’iniziativa che si somma ad altre che sono state
messe in campo a supporto del mondo dell’animazione e grazie alla
quale, come aggiunge l’Assessora regionale, si intende rendere un
settore più competitivo, e allo stesso tempo fare del Piemonte un
territorio attrattivo per professionisti e imprese creative.
“Ancora una
volta siamo orgogliosi di poter contribuire attivamente alla
crescita di un comparto per il quale abbiamo costantemente lavorato
nel corso degli ultimi anni in stretta sinergia con la Regione
Pimonte. Il Presidente di Film Commission Torino
Piemonte Paolo Damilano commenta così la
firma del protocollo, aggiungendo che “il ruolo di FCTP si
conferma quale facilitatore di processi che agevolano lo sviluppo
delle eccellenze locali, attraverso strategici e concreti strumenti
pensati per arricchire il sistema cinema locale”.
La presidente
di Cartoon Italia, Anne-Sophie
Vanhollebeke, dichiara: “Quando sono arrivata a
Torino, 20 anni fa, sembrava di entrare del mondo dei cartoni
animati, il centro era tappezzato di manifesti della ‘Gabbianella e
il gatto’. Oggi sono proprio felice di aver aderito a questo
protocollo d’intesa con una Regione che nel settore
dell’animazione, dei videogiochi e della realtà virtuale è
all’avanguardia a livello imprenditoriale, formativo e culturale.
Il nostro grazie va all’Assessorato alla Cultura della Regione
Piemonte e alla Film Commission per il loro sostegno e per aver
compreso le potenzialità del nostro settore”.
Dopo i primi
firmatari, al progetto aderiranno altri enti e organismi
interessati in diverse forme al settore. Al momento hanno
manifestato il loro interesse: l’AESVI (Associazione Editori e
Sviluppatori Videogiochi), il Dipartimento Animazione del Centro
Sperimentale di Cinematografia, il Politecnico di Torino, le OGR,
il MEDIA Desk, il Centro di Produzione RAI di Torino e il Museo
Nazionale del Cinema.
L’altalenante carriera di
Johnny Depp sembra aver trovato, almeno negli
ultimi cinque anni, un po’ di stabilità, e progetti come
Black Mass, il franchise di Animali
Fantastici e la dramedy The Professor
(presentata lo scorso ottobre al Festival di Zurigo) ne sono la
prova evidente.
Nel frattempo Saban Film ha diffuso
il primo trailer ufficiale della pellicola scritta e diretta da
Wayne Roberts (Katy Says Goodbye) dove l’attore
interpreta un professore del college a cui viene diagnosticato un
cancro terminale.
Insieme a Depp figurano nel cast
anche Zoey Deutch, Rosemarie DeWitt, Danny
Huston, e Ron Livingston. Vi ricordiamo
che The Professor è atteso in sala il prossimo 17 Maggio.
Di seguito la sinossi:
Richard un docente universitario
che, dopo aver scoperto di avere solo sei mesi di vita, decide di
trasformarsi in un ribelle animale da festa. Tra lo shock di sua
moglie e del preside della scuola, e per la gioia dei suoi
studenti, Richard condurrà un’esilarante crociata contro l’autorità
e l’ipocrisia del sistema.
In Avengers:
Endgame, e per la prima volta nella storia del
MCU, i Vendicatori indosseranno
tutti la stessa divisa, quella bianca già anticipata dal
merchandise e poi mostrata nei vari trailer ufficiali. Molti fan si
sono chiesti se la divisa avesse un nome particolare e quale sia il
suo vero scopo, e a tal proposito le parole del presidente dei
Marvel StudiosKevin Feige
potrebbero risolvere qualche dubbio:
“I costumi sono chiaramente
parte integrante della trama. Li chiamiamo team suits [costumi di
squadra] e abbiamo deciso che sarebbero stati un elemento per
differenziare Endgame dagli altri film.”
Feige ha poi sottolineato che
“Per quanto riguarda il motivo per cui questi costumi sono
stati importanti per chi ha lavorato al film, posso dirvi che
avevamo bisogno di rendere Endgame molto più che il semplice
Infinity War II. Perché di fatto non lo è. Queste tute di squadra
aggiungono qualcosa di fresco al racconto, come Occhio di Falco,
Captain Marvel o Ant-Man. Questi personaggi
non erano in Infinity War, Scott e Clint sono stati rivelati nel
primo trailer e Carol Danvers nel successivo“.
Tornando per un attimo a
Ronin, il samurai vendicativo la cui identità sarà
abbracciata da Clint dopo la scomparsa della moglie e dei figli a
causa della Decimazione, l’action figure di Hot Toys ha rivelato
qualche dettaglio interessante sul costume dell’eroe e sul
misterioso dispositivo (un pulsante blu) già comparso sulla mano di
Steve Rogers.
Se le teorie dovessero avverarsi –
potrebbe essere questo il modo per viaggiare nel tempo o attraverso
il Regno Quantico. Un oggetto molto simile era stato avvistato
durante le riprese sugli attori e soprattutto nel terzo
trailer del film, legato alla caviglia di Clint
Barton nella sequenza ambientata in campagna con la sua
famiglia.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Avengers:
Endgame, un indizio nascosto nella prima clip ufficiale?
HBO ha diffuso il
trailer e la data della premiere di Euphoria, la
nuova serie drammatica con protagonista Zendaya.
I primi episodi di Euphoria debutteranno
domenica 16 Giugno. Lo spettacolo segue un gruppo di studenti delle
scuole superiori mentre navigano nella loro vita ricca di sesso,
droghe, con problematiche legate all’identità, ai traumi, ai social
media, all’amore e amicizia.
Zendaya è a capo di un cast che
comprende anche Maude Apatow, Angus Cloud, Eric Dane, Alexa Demie,
Jacob Elordi, Barbie Ferreira, Nika King, Storm Reid, Hunter
Schafer, Algee Smith e Sydney Sweeney.
Euphoria è
stata creata e scritta da Sam Levinson, che è
anche produttore esecutivo. Altri produttori esecutivi
includono Drake, Future the Prince, Ravi Nandan, Kevin Turen, Hadas
Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit
Toovi, Yoram Mokady, Gary Lennon e Jim Kleverweis. Prodotto in
collaborazione con A24 e
basato sulla serie israeliana con lo stesso nome, creata da Ron
Leshem e Daphna Levin, di HOT.
L’universo cinematografico dei
Marvel Studios si prepara ad
allargare ulteriormente i propri confini sbarcando sulla
piattaforma streming di Disney
+ a partire dal prossimo anno con alcuni prodotti
originali, come annunciato ieri durante il lancio del servizio.
Sul palco dell’evento è salito
Kevin Feige, spiegando come “Il MCU post-Endgame sarà estremamente
diverso e focalizzato sui legami tra Disney+ e il nostro futuro” e
annunciando le serie dedicate a Scarlet Witch e
Visione, Falcon & Winter Soldier, Loki e
Occhio di Falco.
Ecco allora quali sono i prossimi progetti Marvel destinati al “piccolo”
schermo:
WandaVision
La serie dedicata a Scarlet Witch e
Visione sarà disponibile a partire dal secondo anno,
dunque non prima del 2020, sulla piattaforma streaming di Disney
+. Come annunciato nelle scorse settimane, Jac
Schaeffer, già sceneggiatrice di Captain
Marvel e dello standalone di Vedova
Nera, tornerà a lavorare per Kevin Feige e co. nella
duplice veste di screenwriter e showrunner.
Attesi nei rispettivi ruoli di Wanda
Maximoff e dell’androide Visione Elizabeth
Olsen e Paul Bettany. Non abbiamo
altri dettagli sul progetto, sulla trama e sull’ambientazione, ma è
del tutto ipotizzabile un ritorno in azione dei due personaggi dopo
gli eventi di Avengers: Endgame.
Loki
Arriverà il secondo anno nel
catalogo di Disney + anche la serie spin-off su
Loki, con Tom
Hiddleston confermato nei panni del Dio dell’Inganno
dopo le varie apparizioni nel MCU. Sappiamo, grazie all’Hollywood
Reporter, che lo showrunner e sceneggiatore di Rick and
Morty, Michael Waldron, è stato
ingaggiato dai Marvel Studios per scrivere il
primo episodio e figurerà anche come produttore esecutivo.
Evidentemente gli sceneggiatori
troveranno un modo per resuscitarlo dopo gli eventi della
Decimazione, con il Dio dell’Inganno che sopravvive in una realtà
alternativa.
Falcon e Soldato d’Inverno
La serie, ufficialmente annunciata
durante il lancio, dedicata a Falcon e Soldato
d’inverno sarà invece disponibile nel primo anno del
servizio streaming e vedrà protagonisti gli eroi interpretati da
Anthony Mackie e Sebastian
Stan.
Nel logo presentato ieri, compaiono
le ali di Sam Wilson e la stella rossa di Bucky, ed è probabile che
lo show si concentrerà sulla dinamica tra le due figure più vicine
a Captain America (nonché suoi possibili eredi), che dovrebbe
lasciare l’universo cinematografico Marvel dopo Avengers:
Endgame.
Occhio di Falco
Come annunciato pochi giorni fa da
Variety (e ieri sul palco del lancio della piattaforma), Disney + e
Marvel Studios lavoreranno ad una
serie tv interamente dedicata a Occhio di
Falco, con protagonista Jeremy
Renner.
Il progetto, secondo quanto
riportato dalle fonti, si concentrerà sulle avventure in solitaria
di Clint Barton, uno dei sei Vendicatori originali, che passerà il
testimone a Kate
Bishop, la prima erede dell’eroe nei fumetti e membro
degli Young Avengers.
La serie arriverà nel secondo anno di programmazione.
What If?
Per quanto riguarda le vere “novità”
del catalogo, i Marvel Studios produrranno una
serie (la prima animata della storia dell’azienda) basata sui
fumetti What If?, dove gli attuali membri del cast
doppieranno i personaggi principali.
Ogni episodio esplorerà una diversa
storyline, concentrandosi su un “momento cruciale dal MCU e capovolgendolo, così da
portare il pubblico in un territorio inesplorato“, ha spiegato
Kevin Feige.
Nel primo episodio di What If ci si
chiede infatti “E se Peggy Carter diventasse un super-soldato,
e se Steve Rogers fosse rimasto un ragazzino magro, unendosi alla
lotta usando un vestito corazzato costruito da Howard Stark?“.
Tutte queste premesse sono alquanto entusiasmanti e non vediamo
l’ora di scoprire come si svilupperà l’idea.
“Conoscete le vostre squadre,
conoscete la vostra missione. Niente errori, nessuna ripetizione.
Proteggetevi. Questa è la guerra della nostra vita.” La voce
solenne di Steve Rogers incalza i Vendicatori nel nuovo spot di
Avengers:
Endgame, che arriverà nelle sale tra meno di due
settimane.
Finalmente riuniti dopo i tragici
eventi di Infinity
War e la morte di molti dei loro compagni e familiari,
i nostri eroi dovranno trovare un modo per rimediare agli effetti
della Decimazione e sconfiggere una volta per tutte Thanos, il
Titano Pazzo in possesso delle gemme dell’infinito. Con loro ci
sarà anche Captain
Marvel, richiamata sulla Terra dall’sos di Nick
Fury.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Avengers:
Endgame, un indizio nascosto nella prima clip ufficiale?
Entertainment Weekly ha pubblicato
in esclusiva le prime immagini ufficiali di Charlie’s
Angels, che contrariamente a quanto si ipotizzava durante
la produzione, non sarà un reboot del franchise ma un vero e
proprio sequel (o come piace chiamarlo la regista Elizabeth
Banks, una “continuazione” delle storie precedenti).
Il film, ha dichiarato la Banks al
magazine, incorporerà dunque gli eventi della celebre serie TV
degli anni ’70 e dei film usciti negli anni 2000 diretti dai McG, e
ritroveremo l’organizzazione di agenti speciali trasformata, ancora
più ricca e operativa a livello globale.
Ovviamente anche il team sarà del
tutto rinnovato: vedremo la selvaggia e abile wild-card Sabina
Wilson (interpretata da Kristen Stewart), l’ex
membro del MI6 Jane Kano (che ha il volto di Ella
Balinska) e infine la scienziata Elena Houghlin
(Naomi Scott, prossimamente in sala nei panni di
Jasmine nel live action di Aladdin), descritta
dalla regista come il vero “cuore della storia“.
I tre angeli risponderanno alla
chiamata di Charlie e viaggeranno per il mondo facendo tappa a
Istanbul, Amburgo e Berlino: “Per me era importante girare un
film sulle donne che lavorano insieme e si sostengono a vicenda, e
non un film che parlasse dei loro problemi sentimentali o delle
loro madri che non chiamano abbastanza“, ha spiegato la Banks
a EW. “Quando sono sul set non parlo di quelle cose. Vado
avanti con il mio lavoro. Era importante fare lo stesso con gli
Angeli, trattarle nel rispetto delle loro abilità.“
E a quanto pare, l’ispirazione maggiore è arrivata da un
franchise in particolare:
“Il mix di grinta e umorismo di
Mission: Impossible viene ripreso nella dinamica
del gruppo. Abbiamo parlato molto di quei film, che di solito
funzionano meglio quando la squadra è insieme, con Ving Rhames,
Simon Pegg e Rebecca Ferguson. Un tipo di sensibilità che per me
era davvero importante.”
“È un momento davvero eccitante
per i film guidati dalle donne“, ha detto la Banks citando gli
esempi di Wonder Woman e Captain Marvel come recenti successi
al botteghino. “Il pubblico vuole storie che siano
d’ispirazione su personaggi reali e riconoscibili, e penso che le
donne nel mio film siano decisamente reali e affabili, e
soprattutto, penso che siano davvero divertenti.“
Vi ricordiamo che la pellicola arriverà al cinema a Novembre
2019.
1 di 5
Elizabeth Banks directing
Charlie's' Angels
Naomi Scott stars in
Charlie's Angels
Kristen Stewart
(foreground) stars in Charlie's Angels.
Kristen Stewart and
Elizabeth Banks in Charlie's Angels.
Ella Balinska, Kristen
Stewart and Naomi Scott star in Charlie's Angels.
Charlie’s
Angels nasce come una serie televisiva prodotta
da Aaron Spelling e Leonard
Goldberg, ed è andata in onda dal 1976 al 1981 sul canale
statunitense ABC. Ne sono stati trasmessi 118 episodi, preceduti da
un film-pilota andato in onda sei mesi prima dell’inizio effettivo
della serie (21 marzo 1976). I tre “angeli” della prima stagione
sono Sabrina Duncan (interpretata da Kate
Jackson), Jill Munroe (Farrah Fawcett) e
Kelly Garrett (Jaclyn Smith).
Dal telefilm sono stati già tratti
due lungometraggi: Charlie’s
Angels (2000) e Charlie’s Angels – Più
che mai (2003), entrambi diretti da McG, in cui
le attrici scelte per il ruolo degli “angeli”
sono Cameron
Diaz, Drew
Barrymoree Lucy
Liu, nei ruoli rispettivamente di Natalie, Dylan ed
Alex, a cui si aggiunse Demi
Moore nel ruolo dell’angelo “caduto” Madison per
il sequel. I lungometraggi hanno suscitato pareri abbastanza
controversi tra i fans del telefilm originale, e non
sappiamo in che modo il pubblico accoglierà questo nuovo
adattamento.
È stato ufficialmente presentato
ieri il nuovo servizio di streaming Disney+
durante l’evento dell’Investor Day, che come saprete offrirà
all’utente la possibilità di accedere a contenuti esclusivi più
titoli dell’archivio della casa di Topolino. E, grazie alla recente
acquisizione della 20th Century Fox, Disney ha
eliminato un potenziale concorrente comprando la quota di
maggioranza di Hulu, offrendo quindi altri abbonamenti come ESPN +.
Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta collezione di
prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti i titoli di
Disney, Pixar, Marvel Studios,
Lucasfilm e National
Geographic.
Per quanto riguarda le tariffe,
probabilmente il dato più importante se paragonato ai rivali,
Disney + avrà un costo di 6,99 dollari al mese e di 69,99
all’anno per la versione premium, senza opzioni
pubblicitarie gratuite. Si tratta ovviamente di un prezzo irrisorio
rispetto agli 8,99 al mese di Netflix e degli 8,99 di
Amazon (solo per Prime Video), e considerando la ricchissima
collezione di Disney, sembra davvero un ottimo affare.
La data di lancio è fissata invece
al 12 novembre 2019, e nello stesso giorno verrà rilasciata
l’intera Collezione Signature da 13 film della Disney disponibile
per lo streaming e tutti i successi degli ultimi anni come Oceania,
Big Hero 6 e molto altro. E non finisce qui: Disney + diventerà il
“deposito” ufficiale di tutti i film d’animazione. A confermarlo
sono stati la regista di Frozen, Jennifer Lee,
insieme a Pete Docter, direttore creativo della Pixar, rivelando
che la collezione completa di film e cortometraggi sarà disponibile
sulla piattaforma.
È intervenuta anche la
presidentessa della Lucasfilm Kathleen Kennedy, annunciando che
Disney + ospiterà l’intera collezione di film di Star
Wars, comprese le due trilogie, gli spin-off prequel
Rogue One e
Solo, la serie The Mandalorian e, nei prossimi
anni, anche Star Wars: Episodio IX.
Il catalogo comprenderà inoltre i
titoli Fox che la Disney ha acquisito di recente, come una
collezione di documentari e speciali targati National Geographic,
le prime trenta stagioni di The Simpsons, e alcune
serie originali Fox per famiglie e film come Malcolm and the Middle
e Sognando Beckham.
Dove potremo vedere Disney +? Su
smart tv, dispositivi mobili, Roku TV e Playstation 4.
Non c’è forse personaggio più
conosciuto al mondo di Topolino. È grazie a
Walt Disney che il topo più conosciuto del pianeta
ha avuto modo di esistere e di accompagnare con la sua simapatia e
la sua energia milioni di bambini in tutto il mondo.
Ad ora, Topolino ha novant’anni e
non li dimostra, continuando a lavorare e a fare la storia, come
l’hanno fatta i cartoni, i fumetti e i programmi televisivi che lo
hanno visto protagonista e che gli hanno regalato anche una stella
sulla Walk of Fame, diventando il primo personaggio animato a
riceverla.
Ecco, allora, tutto quello
che non sapevate sul personaggio di Topolino.
La casa di Topolino
La casa si Topolino è una
serie televisiva ideata per il mondo dell’infanzia, prettamente
dedicato ai bambini in età prescolare. Nata nel 2006 e durata
fino al 2016, con un totale di 140 episodi, questa serie animata è
stata trasmessa da Rai 2 e Rai Yoyo, per poi passare sul canale
satellitare Disney Junior e per finire anche sulle piattaforme di
streaming digitale, come Netflix.
La casa di
Topolino, conosciuta anche con il titolo di Mickey
Mouse Clubhouse, aiuta i bambini a conoscere e
riconoscere colori, forme e numeri per poter sviluppare le
proprie abilità in età prescolare: tutto questo avviene in
compagnia dei simpatici personaggi di Topolino, Pippo, Minni,
Pluto, Paperino e Paperina.
Tutti gli episodi seguono
lo stesso schema: ognuno di essi, infatti, presenta un
tema del giorno che viene affrontato dai protagonisti con un
piccolo problema da risolvere. Topolino e i suoi amici si
serviranno dell’aiuto dei piccoli amici da casa per poter svolgere
il compito, scegliendo uno degli oggetti proposti dallo
strumentopolo Toodles.
Tutti, grandi, piccini e personaggi
dello schermo sono chiamati alla risoluzione del problema e, nel
mentre, i più piccoli avranno modo di imparare in ogni puntata una
nuova nozione divertente grazie al gioco che diventa
coinvolgente.
Topolino cartoni
Topolino è conosciuto ai
più per i cartoni di cui è stato protagonista. Dal 1928,
anno in cui è comparso al cinema per la prima volta, ad oggi, sono
molti i
cartoni in cui ha preso parte, divertendo e facendo compagnia a
tante generazioni di persone in tutto il mondo.
Basti pensare che Topolino ha più
di
90 anni e ancora nessuno si è stancato delle sue orecchie
tondeggianti e della sua simpatia: già nel 1928 aveva fatto breccia
nel cuore del pubblico, apparendo in L’aereo impazzito e
nel celeberrimo Steamboat Willie.
Da questo momento, e per diversi
decenni, Topolino ha vissuto un periodo davvero d’oro, protagonista
della serie cinematografica a lui dedicata e intitolata Mickey
Mouse, raggiungendo il culmine del suo successo grazie
all’indimenticabile sequenza de L’Apprendista stregone nel
lungometraggio Fantasia del 1940.
Oltre ai numerosi cortometraggi,
Topolino appare anche nell’episodio di Topolino e il fagiolo
magico appartente al film Bongo e i tre avventurieri
(1947). Tra le ultime sue apparizioni cinematografiche, si ricorda
il commomente e bellissimo Canto di Natale di Topolino:
appartenete alla serie Mickey Mouse, questo cortometraggio
risale al 1983 e trae ispirazione dal racconto di Charles Dickens,
Canto di Natale, sviluppandosi in 26 minuti.
In questo caso, Topolino appare nel
ruolo di Bob Chratchit, mentre Paperon de’ Paperoni in quello di
Ebenezer Scrooge.
Minni e Topolino
A pensarci, Topolino e
Minni sono stati quasi sempre rappresentati insieme, sin
dagli esordi. Conti alla mano, i due si conoscono e si
frequentano da 90 anni e continuano ad andare alla grande,
diventando il simbolo del vero amora che non ha fine e non conosce
crisi.
La prima volta che i due appaiono
insieme, risale al cortometraggio L’aereo impazzito, in
cui Topolino invita Minni (o Minnie) a salire sull’aereo da lui
guidato. Nonostante i due si siano frequentati per molto tempo e si
conoscano benissimo, ad oggi non è ancora chiaro se siano fidanzati
oppure sposati.
Sebbene sullo schermo non si sia
mai visto un matrimonio o non se ne sia mai parlato, lo stesso
Walt Disney ha ammesso, in un’intervista del 1933,
che nella vita privata Topolino e Minni sono
sposati.
La marcia di Topolino
Topolino è sempre stata un’icona
nel mondo del cinema e dell’intrattenimento, tanto da vedersi
dedicata una vera e propria marcia.
Composta dall’intrattenitore
Jimmie Dodd, la Marcia di Topolino non
era altro che la sigla di apertura e di chiusura del programma
televisivo Il club di Topolino (o The Mickey Mouse
Club), creato da Walt Disney nel 1955 e trasmesso poi da
Disney Channel. Questa sigla era composta da un cartone animato nel
quale Topolino dirigeva una banda composta dagli altri
personaggi Disney, che cantanva e suonava la Marcia.
Il testo è stato tradotto in
diverse lingue, tra cui l’italiano, e ha subito qualche variazione
nel corso del tempo, ma il ritmo e quei carattestici tamburelli
evocano in secondo la marcia che ha accompagnato milioni di bambini
in tutto il mondo. Ecco il testo:
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Assomigli a tutti noi, sei furbo e birichin
e perciò noi gridiam, viva Topolin!
Solo tu – Topolin! – puoi capir –
Topolin!
i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah!
Noi gridiamo in coro, evviva,
evviva, urrà, sì, sì!
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Che fa sempre divertire i grandi ed
i piccin
e perciò noi gridiam, viva Topolin!
Solo tu – Topolin! – puoi capir –
Topolin!
i mille e mille sogni di un bambin, ah! ah! ah!
Noi gridiamo in coro, evviva,
evviva, urrà, sì, sì!
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Su venite a far baldoria insieme a
Topolin,
anche noi, come voi, canterem così.
Come noi bambini, tu sei tanto piccolin,
Topolin, Topolin, viva Topolin!
Topolino 70 anni
A vederlo non si direbbe,
ma il libretto di Topolino ha compiuto 70 anni. Il fumetto
di Topolino per come oggi lo si conosce è nato nel 1949 in
sostituzione di una prima versione in formato giornale del fumetto,
che ha avuto pubblicazione del 1932 al 1949.
Una volta edito in versione
libretto, la numerazione è stata fatta partire nuovamente da zero e
dal 1949 ad oggi, la rivista ha visto più di tremila numeri
pubblicati, accompagnando ogni mese migliaia di bambini e ragazzini
(ma anche di adulti) con le avventure dei personaggi Disney più
amati, a cui si sono aggiunti personaggi mai visti sullo
schermo.
Nel 2019 questa rivista ha compiuto
70 anni ed è difficile immaginare che nessuno non abbia mai
acquistato nemmeno una volta una copia di questa rivista sempre
piena di spunti e sempre brillante.
Se c’è un film iconico e che ha
fatto la storia del cinema, quello è Via col
vento. Ormai sono passati 80 anni dalla sua realizzazione,
ma ad ogni proiezione non li dimostra mai, lasciando il pubblico
sempre di stucco.
Di questo film non si ricorda solo
la storia, tratta dall’omonimo libro di Margaret Mitchell, ma anche
gli attori che ne hanno fatto parte e tutte le vicende nate dietro
le quinte. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Via col
vento.
Via col vento film
1. La prima scena ad essere
girata è stata la fuga da Atlanta. Sebbene Via col vento inizi con la presentazione dei
personaggi, le prime riprese in assoluto sono state dedicate alla
scena della fuga da Atlanta. Per dare un insieme realistico del
fuoco e delle fiamme che avvolgono Atlanta, si decise di bruciare
molti set precedenti, tra cui quello di Il giardino di
Allah (1936) e di King Kong (1933). Data l’unicità
del momento, si decise di riprendere il più possibile su pellicola,
realizzando quasi 2 ore di girato.
2. Max Steiner ha avuto
solo tre mesi per comporre la colonna sonora. La colonna
sonora è un elemento importantissimo e di gran sostegno per Via
col vento. Tuttavia, per realizzarla, il Max
Steiner ebbe solo tre mesi, considerato che il 1939 è
stato un anno molto intenso per lui (solo per quell’anno compose
musica per ben 12 film). Per poter rispettare le consegne, Steiner
si mise a lavorare per venti ore al giorno filate, prendendo delle
pillole di Benzedrine per poter stare sveglio. Con quasi tre ore di
musica composta, la colonna sonora di Via col vento è una
delle più lunghe mai realizzate.
3. Il film ha avuto diversi
registi.David O. Selznick fu
l’indiscusso produttore del film e, in un certo senso, anche un po’
regista. Pare, infatti, che il tycoon fosse solito ad invadere il
set, ad obbligare registi, sceneggiatori e persino gli attori a
fare le cose in una certa maniera (cioè alla sua). Sin dall’inizio,
l’accordo era quello di avere alla regia del film George
Cukor, con cui aveva realizzato tutta la pre-produzione,
ma dopo tre settimane il regista venne licenziato da Selznick. Al
suo posto, egli chiamo Victor Fleming, che arrivò
ad avere un esaurimento nervoso perché di giorno era in cabina di
regia, di notte montava Il mago di Oz e in tutto l’insieme Selznick si
intrometteva. Presosi una vacanza da tutto, venne chiamato
Sam Wood, anch’egli cacciato e sostituito dallo
scenografo William Cameron Menzies, in attesa che
Fleming tornasse.
Via col vento libro
4. Margaret Mitchell venne
chiamata per dare critiche alla produzione. Lo stesso
produttore David O. Selznick si mise ad implorare la scrittrice del
romanzo, Margaret Mitchell, di poter dare qualche
suggerimento in merito alla produzione del film, per evitare che,
anche scenograficamente, non si discostasse troppo dall’ideale del
libro. La stessa autrice, persona molto riservata e sulle sue, si
mise a dare qualche consiglio in merito al design del modello di
Tara, che però venne ignorata. Da quell’esperienza, decise di non
collaborare più, rifiutando ogni commento su qualsiasi aspetto
della produzione.
5. I personaggi del libro
sono basati su conoscenti dell’autrice. Sembra che i
personaggi appartenenti al libro di Via col vento siano
stati basati su conoscenti di Margaret Mitchell. Nella fattispecie,
Ashley Wilkes si basava su un cugino dell’autrice, tale John “Doc”
Holliday, mentre Melania era basata su un terzo cugino e la cugina
e amica intima di Doc, Mattie “Sister Melanie” Holliday.
6. Da Via col vento sono
stati realizzati altri due libri. Quando nel 1936 uscì il
libro di Via col vento, Margaret Mitchell divenne subito
famosa insieme al suo romanzo, tanto da far precipitare David O.
Selznick ad acquistarne subito i diritti, ma non solo. Infatti, da
questo romanzo sono stati scritti Rossella nel 1991, da
Alexandra Ripley, idealizzato come un possibile
seguito – che ha avuto anche un adattamento televisivo con la
miniserie del 1994 -, mentre, nel 2008, lo scrittore Donald
McCaig ha scritto Il mondo di Rhett. Il ritorno
di Via col vento, ovvero la storia narrata dal punto di
vista di Rhett Butler.
Via col vento cast
7. Vivien Leigh venne
pagata meno di Clark Gable. Vivien Leigh è la colonna portante del film,
un’attrice dal talento indiscutibile e dalla bellezza eterea e
unica, come la Rossella del libro da cui il film è tratto.
Nonostante fosse lei la protagonista e che abbia recitato più di
tutti, lavorando per 125 giorni, ricevette uno stipendio di soli 25
mila dollari, mentre Clark Gable, pur lavorando 71
giorni, ne guadagnò 120 mila.
8. Olivia de Havilland ha
visitato un ospedale. Per poter dare un tocco di realismo
in più al personaggio di Melania Hamilton, Olivia de
Havilland decise di andare a visitare un ospedale per
capire qualcosa di più sulla maternità, dato che non aveva ancora
avuto figli e avrebbe dovuto girare diverse scene, tra cui quella
del parto.
9. Non tutti gli attori
hanno amato i loro personaggi. Nonostante la notorietà e
il gran successo del libro, non tutti gli attori di Via col vento
hanno amato i loro personaggi, arrivando ad interpretarli anche
solo per affari. Clark Gable, ad esempio, è stato indotto ad
accettare il ruolo di Rhett Butler per poter divorziare dalla
moglie e sposare Carole Lombard, mentre
Rand Brooks – che ha interpretato il primo marito
di Rossella, Carlo Hamilton – era un uomo d’affari e si era anche
opposto dall’interpretare un personaggio da lui ritenuto schifoso.
E, ancora, Leslie Howard si sentiva troppo vecchio
per vestire i panni di Ashley Wilkes, lamentandosi del fatto che i
suoi costumi lo facevano sentire come un “portiere fatato”, mentre
la stessa Butterfly McQueen, che interpretava
Prissy, non apprezzava lo stereotipo negativo del suo
personaggio.
Via col vento frasi
Sono moltissime le
frasi di Via col vento che sono rimaste
nell’immaginario collettivo, tanto da essere ancora citate numerose
volte sin dal 1939, anno di realizzazione del film. Eccone
alcune:
Dopotutto, domani è un altro
giorno. (Rossella O’Hara)
Francamente, me ne infischio.
(Rhett Butler)
Quello che uomini dire e quello
che uomini pensare essere due cose, e a me non parere che lui avere
chiesto di sposarti. (Mami)
Trai la forza da questa terra, da
Tara, Rossella. Tu ne sei parte ed essa è parte di te. (Rhett
Butler)
Ne ho abbastanza di tutto. Cerco
la pace. Vedrò se la vita può darmi ancora un po’ di serenità e di
dolcezza.
Via col vento streaming
10. Via col vento si trova
su diverse piattaforme streaming. Pur essendo un film del
1939, Via con vento è ancora oggi un film molto richiesto ed è
possibile rivederlo, o approcciarsi per la prima volta ad esso,
grazie alle piattaforme digitali di Rakuten Tv, Chili, Google Play,
iTunes e TimVision.
In attesa di rispondere a queste
domande, ripassiamo i migliori momenti di Cap nell’universo
cinematografico Marvel da Il Primo
Vendicatore fino a Infinity
War:
Steve copre la granata
Captain America: Il Primo
Vendicatore. L’esercito americano sta cercando un
candidato per testare il siero del super-soldato, e l’ipotesi
migliore è un uomo grande e resistente, tutto il contrario del
mingherlino Steve
Rogers. Eppure la ricerca include qualità che non
hanno a che fare con il fisico…
Quando il comandante lancia una
finta granata, ogni ragazzo presente fugge via, tranne Steve, che
si catapulta sul luogo dimostrando come sia pronto a sacrificarsi
per gli altri. È qui che nasce il vero eroe.
L’iniezione del siero del super soldato
Lo spirito patriottico di Steve non
basta a renderlo un supereroe: per essere definito tale c’è bisogno
di una trasformazione fisica che avviene grazie all’iniezione del
siero del super soldato.
Questo è un momento cruciale nel
viaggio di Captain America, perché qui diventa
un’arma e una persona consapevole del proprio ruolo in un contesto
più ampio. Con grandi poteri non arrivano anche grandi
responsabilità?
Steve “congelato”
Prima di sacrificarsi per il bene
dell’umanità alla fine del suo primo film, Steve
Rogers era già un eroe agli occhi dello spettatore;
tuttavia quando sale sull’aereo pieno di armi di distruzione di
massa fermando il piano di Teschio Rosso e schiantandosi
nell’Artico diventa la leggenda del MCU che tutti noi conosciamo.
Steve in realtà venne salvato dallo
SHIELD e scongelato settant’anni dopo per assumere un ruolo di
spicco nel team dei Vendicatori.
Avengers assemble
Gli Avengers si
sono finalmente riuniti nel film del 2012 diretto da Joss
Whedon, aiutando a proteggere la Terra dall’invasione di
Chitauri nella Battaglia di New York. Steve, tornato in vita,
scopre gli effetti del cambiamento sociale e politico del 21°
secolo, in un momento particolarmente delicato per lui.
E fino a quando non trova il suo
posto nei Vendicatori, Steve sarà sempre un emarginato. Una
sensazione che condivide con i “colleghi” supereroi…
Steve scopre che il Soldato d’Inverno è Bucky
Grazie a Captain America:
The Winter Soldier lo spettatore riesce a concentrarsi
davvero su Steve Rogers come un uomo fuori dal suo tempo. Inoltre
l’aver perso tutti quelli a cui teneva, Peggy
Carter e il suo migliore amico Bucky
Barnes, lo fa confrontare con lo spettro del passato per
sopravvivere nel presente.
È allora che viene travolto da una
cospirazione politica e si rende conto che non può fidarsi di
nessuno…nemmeno di un serial killer chiamato “il soldato d’inverno”
che si rivelerà essere nientemeno che Bucky.
Gli accordi di Sokovia
Quando il generale Thaddeus Ross
rivela ai Vendicatori che le Nazioni Unite stanno costituendo una
squadra per supervisionarli e “governare” le loro azioni, si
aspetta che tutti siano d’accordo. E invece la squadra si divide
generando la cosiddetta Civil
War.
A sorpresa, Tony Stark (da sempre a
favore della privatizzazione della libertà) approva gli accordi di
Sokovia mentre Steve Rogers, coraggioso patriota, sceglie di
fidarsi del proprio giudizio più di quello del governo. Un enorme
punto di svolta nello sviluppo del personaggio e nella tradizionale
dicotomia tra bene e male.
Lo scontro con Iron Man
Un altro momento fondamentale del
percorso di Steve Rogers nel MCU, oltre che importanti a livello
di equilibri tra personaggi, è lo scontro finale con Iron Man e il
Soldato d’Inverno nell’epilogo di Captain America:
Civil War.
Azione, sentimento e tecnologia:
tutti questi elementi convergono nella stessa inquadratura
giudicata da molti la più grande scena di combattimento
dell’universo condiviso.
Fuggitivo politico
Avendo rifiutato di firmare gli
accordi di Sokovia, Steve diventa un bersaglio del governo
americano ed è costretto quindi a fuggire chiedendo asilo in
Wakanda, dove stringe un patto con
T’Challa per la protezione di Bucky.
Cap era l’eroe americano per
antonomasia, e ha voltato le spalle al paese per il quale ha sempre
combattuto. Per la prima volta, vediamo il lato oscuro del
personaggio e cosa è disposto a fare pur di inseguire la sua idea
di giusto e sbagliato.
Nomad
“Date a quest’uomo uno scudo”,
esclama T’Challa in Infinity
War rivolgendosi a Steve Rogers, e sebbene il nome
Nomad non venga mai menzionato nel film, è questa l’identità
segreta di Capitan America nascosto sotto barba e capelli lunghi
(come nei fumetti).
Al suo fianco, di nuovo come una
volta, c’è il redivivo Bucky, ufficialmente libero dalla morsa dei
lavaggi del cervello e pronto a unire le forze con il resto degli
Avengers per affrontare Thanos.
Steve contro Thanos
Sarà anche stato un tentativo
inutile, ma sia benedetto per sempre Steve Rogers e quel momento in
cui ha cercato in tutti i modi di opporsi a Thanos sfilandogli il
guanto dalla mano.
Non soltanto è una scena chiave del
film, ma anche un’anticipazione di cosa significhi lottare “a
qualsiasi costo”, come annunciato dagli eroi nel trailer di
Endgame…
Molti credono che la ragazza che
interagisce con Clint Barton nel nuovo trailer
di Avengers:
Endgame sia Kate
Bishop, personaggio più recente della storia dei
fumetti a raccogliere l’eredità dell’arciere e membro
degli Young
Avengers. Questa teoria è stata suggerita da vari
dettagli del footage finora disponibile e dalla notizia, riportata
ieri, che i Marvel Studios produrranno una serie dedicata
a Occhio di Falco per Disney + dove si racconterà
appunto del passaggio di testimone fra l’eroe e la giovane
eroina.
Ma è altrettanto possibile che sarà
Endgame a fissare le basi per la sua introduzione nel MCU. In che modo? Ecco alcune
valide opzioni:
L’adolescente figlia di Clint Barton
Il personaggio visto nel trailer
dovrebbe essere, senza ulteriori indugi, Lila
Barton, la primogenita di Clint, e la sequenza in
questione sembra avere luogo nella fattoria segreta dell’eroe
introdotta nel 2015 in Avengers: Age of
Ultron. Ma se guardiamo attentamente, sullo sfondo
compaiono Laura Barton (la moglie interpretata
da Linda Cardellini) e i figli Cooper e
Nathaniel. È altamente probabile che qualcosa di tragico accadrà
alla famiglia e che lo schiocco di Thanos abbia coinvolto anche
loro, tanto da spingere Occhio di Falco a intraprendere la nuova
strada del vendicativo Ronin.
Possibile allora che Lila (o la
versione del MCU di Kate
Bishop) sopravviva alla Decimazione, torni in scena
dopo aver imparato l’arte del combattimento in assenza del padre, e
decida di unirsi ai Vendicatori nella lotta contro Thanos? Così
facendo i Marvel Studios avrebbero introdotto
l’eroina da adolescente e sarebbero in grado di sviluppare meglio
il personaggio nella serie televisiva di Disney +…
Kate adulta
Contrariamente alla teoria esposta
poco fa, un’altra ipotesi prende in esame l’ingresso nel MCU di Kate Bishop da
adulta, come eroina che inizia a lavorare con gli Young Avengers e che
si intrufolerà nelle azioni dei supereroi a livello mondiale.
Forse, visto che Clint Barton ha
smesso i panni di Occhio di Falco per vestire quelli del samurai
Ronin, c’è bisogno di
qualcuno che raccolga l’eredità dell’arciere e che si senta
incoraggiato da chi è venuto prima di lui/lei. D’altronde una
situazione simile accade nell’origin story di Kate, quando alla
ragazza viene promesso che sarà addestrata più tardi da Clint in
persona.
Kate
Bishop fa la sua prima apparizione sui fumetti della
Marvel in Young
Avengers nel 2005, entrando in squadra nonostante non
avesse alcun super-potere ma aiutando il team a darsi un’identità
precisa. Le abilità che le fanno guadagnare un posto nell’illustre
team sono una grande coordinazione, una mira eccellente, il
combattimento corpo a corpo, la scherma e altre discipline con la
spada.
C’è una famosa teoria su Avengers:
Endgame secondo cui gli eroi scenderanno nel Regno
Quantico e incontreranno nel futuro proprio i Giovani Vendicatori,
ed è lì che la squadra potrebbe incrociare la strada di Kate come
nuova Occhio di Falco e combattere al suo fianco. Ma una volta
tornato nell’attuale presente, Clint si renderà conto che ha
bisogno di trovare quella ragazza e addestrarla a diventare l’eroe
che potrebbe diventare.
In occasione della presentazione a
Londra di Hellboy
di Neil Marshall, abbiamo incontrato David
Harbour, nuovo interprete di Big Red, il personaggio dei
fumetti creato da Mike Mignola. Ecco la nostra
intervista:
[brid video=”402931″ player=”15690″ title=”Hellboy intervista a
David Harbour”]
Arriva al cinema il prossimo 11
aprile Hellboy,
il nuovo adattamento del fumetto di Mike Mignola
che avrà come protagonista David Harbour nei panni
di Big Red. Ecco un nuovo violentissimo trailer del film che ci
mostra sia la quantità di sangue che quella di umorismo che sarà
presente nel film, pare, in maniera massiccia.
Dietro la macchina da presa,
Neil Marshall, regista rivelazione per l’horror
The Descent – Discesa nelle tenebre, che dirige
David Harbour (star della serie Stranger Things, al cinema con I
segreti di Brokeback Mountain, La guerra dei mondi)
nei panni del semi-demone che protegge la Terra dalle creature
soprannaturali che la minacciano, come la Regina di Sangue,
interpretata dalla bellissima Milla Jovovich (la saga Resident
Evil, Zoolander 2). Completano il cast Ian McShane
(John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e
Daniel Dae Kim (The
Divergent Series: Allegiant).
Hellboy, trama ufficiale
Hellboy
è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta
dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe
demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and
Defense) che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la
minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti
infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue,
la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e
assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di
fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare
la fine del mondo.
La descrizione dei primi minuti di
Avengers:
Engame è trapelata in rete nelle ultime ore
rivelando alcuni dettagli sul film, come i giorni che sono
trascorsi dalla Decimazione di Infinity War al
destino di alcuni personaggi.
Di seguito vi riportiamo tutte le informazioni a riguardo.
22 giorni dopo la fine di Infinity
War
La descrizione sembra confermare che
Endgame inizierà
esattamente ventidue giorni dopo lo schiocco. Nel
filmato vediamo Tony Stark che sta registrando un
messaggio per Pepper Potts dove spiega di essere
bloccato nello spazio da “22 giorni”. Dunque è chiaro che l’eroe e
Nebula hanno lasciato il pianeta Titano dopo che
Thanos si è materializzato nel Wakanda e che da allora si trovano
alla deriva in grave pericolo.
Sappiamo inoltre che Tony è stato
pugnalato allo stomaco e apparentemente ci saranno delle
conseguenze piuttosto importanti sul destino del personaggio. Più
tardi nella scena Stark dice a Pepper che Nebula lo ha aiutato a
guarire, ma che ha anche contratto una sorta di infezione dopo la
battaglia.
Per quanto riguarda la nave sulla
quale stanno viaggiando, il Benatar, molti fan
erano rimasti sorpresi di rivederla dopo gli eventi di Infinity
War, convinti che fosse rimasta distrutta su Titano. Evidentemente
Tony e Nebula hanno lavorato per ricostruirla e rimetterla in moto.
Da quanto suggerisce la descrizione dei minuti iniziali, le celle a
combustibile sono state danneggiate ma la nave dovrebbe essere in
grado di volare per altri due giorni prima che l’ossigeno si
esaurisca.
Qualcuno salverà i due nello spazio?
Forse Captain
Marvel, in arrivo sulla Terra?
La sequenza d’apertura
Chi ha potuto assistere alla
proiezione dei primi otto minuti di Endgame ha
descritto la scena d’apertura del film spiegando che il logo
Marvel compare sotto le note di
“Dear Mr.
Fantasy” e che subito dopo vedremo Tony Stark e Nebula
giocare a football.
Un modo sorprendentemente leggero
per cominciare la nuova avventura dei Vendicatori, considerando gli
esiti del capitolo precedente. D’altronde cosa potrebbero mai fare
due persone bloccate nello spazio per settimane? Distrarsi magari,
ascoltando le playlist di Star-Lord…
Ma non finisce qui. Secondo quanto
riportato, gli eroi sopravvissuti e riuniti ora al quartier
generale degli Avengers cercheranno di andare subito nello spazio
per lanciare un contrattacco contro Thanos, e questa rivincita
potrebbe avvenire prima del previsto, forse addirittura nelle fasi
iniziali del film.
Come molto di voi sapranno sono
iniziate le riprese di L’uomo del
labirinto, il nuovo film di Donato
Carrisi tratto dal suo omonimo romanzo. Ebbene oggi arriva
anche la prima foto ufficiale dal set del film che vede
protagonisti due attori del calibro di Dustin
Hoffman e Toni Servillo. La produzione è
attualmente attiva sui set di Cinecittà Studios,
dove sono stati ricostruiti tutti gli ambienti e proseguirà per
circa sette settimane. Lo studio è particolarmente attivo, infatti
sul set c’è anche Paolo Sorrentino con The Young Pope 2.
L’uomo del
labirinto è la seconda opera di Donato
Carrisi, vincitore del David di Donatello come regista
esordiente per
La Ragazza nella Nebbia, successo al botteghino
nell’autunno 2017 e venduto in 25 paesi. Anche per questa nuova
opera cinematografica, Donato Carrisi firma sia la regia che la
sceneggiatura. L’uomo del labirinto è una produzione Gavila, con la
produzione esecutiva di Colorado Film.
Il romanzo
Una ragazza scomparsa e ritrovata.
Un uomo senza più nulla da perdere. La caccia al mostro è iniziata.
Dentro la tua mente.L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa,
costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le
ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è
proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre
che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta
prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e
ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale.
Accanto a lei, il dottor Green, un
profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri
nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro
i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla
cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor
Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno
Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento.
Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si
occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è
già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il
senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a
prestito. Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La
scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico
che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di
rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello
che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi
mesi prima, come lei crede. L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta
prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.
È stato confermato nei giorni
scorsi da Variety che Idris Elba, contrariamente
alle notizie delle ultime settimane, non
sostituirà Will Smith per interpretare
Deadshot in The
Suicide Squad, il reboot di James
Gunn, ma che la produzione ha eliminato il personaggio
e ne affiderà un altro all’attore.
Dunque quale potrebbe essere il
supercriminale perfetto per Elba? Ecco alcune valide
alternative:
Bronze Tiger
Personaggio ricorrente della
Suicide Squad, Bronze Tiger è
un maestro di arti marziali nonché uno dei migliori guerrieri della
DC Comics. E se l’esperienza di Idris Elba nel campo del
combattimento professionale dovesse tornare utile, questa potrebbe
diventare l’occasione perfetta per metterla in mostra. Bronze Tiger
è inoltre una presenza frequente nella serie di fumetti di
John Ostrander, che James
Gunn ha recentemente citato nelle sue storie su
Instagram.
Nemesis
Nemesis, contro
ogni aspettativa derivante dal nome, è uno dei pochi membri della
squadra a non essere un ex criminale. Alter ego di Thomas
Andrew Tresser, è un vigilante che si unisce alla Suicide
Squad per saldare un debito dopo essere stato salvato da Amanda
Waller e Rick Flag.
Maestro del travestimento e abile
investigatore, Nemesis ha tutto il potenziale per diventare una
figura chiave nel film.
Black Spider
Chi non ha molta confidenza con i
fumetti potrebbe non conoscere Black Spider,
personaggio introdotto per la prima volta sui fumetti DC a partire
della metà degli anni ’70 come un ex eroinomane che diventa
vigilante.
Eric Needham, questo il suo vero
nome, inizia quindi a combattere il traffico di droga, diventando
il peggior incubo degli spacciatori, con dei metodi che hanno messo
in seria difficoltà eroi come Batman.
Manhunter
Idris Elba
potrebbe calarsi benissimo dei panni di questo personaggio, in
particolare nella versione di Mark Shaw: le sue abilità di
combattimento contro il crimine sono il risultato del culto di
Manhunter, che gli ha fornito l’addestramento e
attrezzature in grado di tracciare obiettivi su diversi
terreni.
Manhunter sarebbe una scelta
perfetta sotto ogni punto di vista, anche perché offrirebbe la
possibilità di espandere la sua storia in uno spin-off.
Sportsmaster
Sportsmaster ha
avuto diverse interpretazioni nel corso degli anni, ma ciò che lo
caratterizza è il costume composto da varie attrezzature sportive
per metaumani con “riflessi fotografici”. Lawrence Crock, Victor
Grover, Martin Mantle Jr., sono queste le varie versioni che Idris
Elba potrebbe rappresentare nel riavvio di The
Suicide Squad.
Bane
Bane lo conosciamo
tutti, e non possiamo negare che il pubblico impazzirebbe se il
personaggio fosse nel cast di The Suicide Squad.
Uno dei più feroci avversari di Batman, oltre che cattivo
incredibilmente forte e intelligente dell’universo DC, sarebbe la
ciliegina sulla torta di un progetto già interessante.
Secondo alcuni sarà Dave
Bautista a interpretare Bane nel film, ma allo stesso
tempo quanto sarebbe fantastico vedere Idris Elba nei panni del
villain?
Chronos
Chronos è uno dei
più potenti cattivi dell’universo DC e se dovesse prendere parte a
The Suicide Squad, è evidente che sconvolgerebbe tutti gli
equilibri del film. può viaggiare nel tempo, manipolarlo e gestirlo
a suo piacimento…che altro serve?
Forse l’essere membro della squadra
limiterà i suoi poteri? Alzerà la posta in gioco? Ma soprattutto:
Idris Elba sarebbe un buon candidato a interpretarlo?
Debutta oggi al cinema
L’Uomo Fedele, il film diretto da Louis
Garrel e con protagoniste Laetitita Casta e
Lily-Rose Depp.
Per il suo secondo lavoro da
regista (dopo Due amici del 2015), l’enfant
prodige del cinema francese Louis
Garrel sceglie un mènage á
trois per dare vita a una commedia romantica e divertente
sui rapporti interpersonali.
L’uomo
fedele vede l’affascinante Abel (interpretato dallo
stesso Garrel) a dover scegliere tra l’amore della sua vita,
Marianne, interpretata da Laetitia Casta (sua compagna anche nella
vita), e la giovane ma instabile Eve/Lily-Rose
Depp, in quello che Hollywood Reporter definisce “il suo
ruolo più riuscito di sempre”. Tra ironia e suspense, il film –
scritto da Garrel insieme allo sceneggiatore Premio
Oscar Jean-Claude Carrière – indaga con
ironia sulle dinamiche dell’amore, tra incontri, seduzione e
gelosie. L’uomo fedele arriverà nelle sale
italiane a partire dall’11 aprile, distribuito
da Europictures.
L’Uomo Fedele, trama
Otto anni dopo essersi lasciati,
Abel (Louis Garrel) e Marianne (Laetitia Casta) si ritrovano al
funerale di Paul, il miglior amico di lui. Questo tragico evento si
rivela in realtà di buon auspicio: Abel e Marianne tornano insieme.
Così facendo, però, suscitano la gelosia di Joseph, il figlio di
Marianne, e soprattutto di Eve (Lily-Rose Depp), la sorella di Paul
da sempre segretamente innamorata di Abel. Tra commedia e suspense,
il secondo film da regista di Garrel, scritto con Jean-Claude
Carrière, indaga l’enigma amoroso, con finezza e ironia, cesellando
un seducente studio hitchcockiano sui nostri sentimenti più
profondi.
Il mio primo film parlava
dell’espressione dei sentimenti: era febbrile e i personaggi
passavano il loro tempo cercando di esprimere come si sentivano. In
questo film, sto cercando di fare l’esatto contrario: non
conosciamo il loro stato mentale, non parlano mai delle loro
emozioni. In questo senso, non si tratta di un film
sentimentale.
Queste due persone s’incontrano di
nuovo otto anni dopo la loro separazione, ma non c’è nulla di
malinconico. Provano piacere nello stare insieme realizzando il
fatto che si sono dimenticati l’uno dell’altro. Lo sceneggiatore
Jean-Claude Carrière ed io abbiamo iniziato da un concetto
semplice: molto spesso dubitiamo dei nostri sentimenti.
E questo dubbio è espresso da voci
fuori campo. Ho scelto la voce fuori campo perché è un
dispositivo unico per il cinema, per il quale nutro un grande
affetto, quasi lo stesso per cui si ama un particolare tipo di
musica.
Il soggetto è abbastanza
ordinario; l’interesse drammatico dipende dal fatto che il
pubblico, ritrovandosi senza un accesso ai sentimenti dei
personaggi, ha la possibilità di proiettare qualsiasi cosa su di
loro. Ho immaginato il personaggio principale come un innocente,
qualcuno che è costantemente sul punto di rinascere. È sbalordito
da tutto, nello stile dei grandi eroi dell’era del muto, come
Buster Keaton, che non cerca di scoprire la ragione quando un vaso
di fiori cade sulla sua testa, ma piuttosto si chiede se sta
sanguinando.
Se nella letteratura hai il
racconto e il romanzo, vorrei costruire questo film come una storia
breve: un cortometraggio, insolito, sorprendente e fresco,
l’antitesi di un pesante dramma psicologico. In sostanza, è una
commedia contemporanea di buone maniere.
La campagna anti spoiler su
Avengers:
Endgame sembra non aver toccato i produttori del
merchandise ufficiale, e quello che trovate qui sotto potrebbe
rivelare un importante dettaglio sulla trama del film e il piano
dei Vendicatori per ripristinare l’equilibrio del nostro pianeta
dopo lo schiocco delle dita di Thanos.
Da mesi circola una teoria secondo
cui gli eroi sopravvissuti cercheranno di usare le gemme
dell’infinito (probabilmente nel passato, viaggiando nel tempo) per
sconfiggere il Titano Pazzo, e mentre i fan credono che per farlo
sarà necessario ricostruire il vecchio guanto dell’infinito, questo
giocattolo sembra dirci che sarà invece Iron Man a crearne uno
apposito così da esercitare il loro potere.
Vedremo quindi uno “Stark
Gauntlet” in Avengers: Endgame? Un altro personaggio lo
indosserà sacrificando se stesso per il bene dell’umanità? Magari
proprio Captain America, il più papabile “martire” dei
Vendicatori?
Avengers:
Endgame, un indizio nascosto nella prima clip ufficiale?
Sempre riguardo Thanos, Sideshow e
Iron Studios hanno svelato in anteprima l’aspetto della magnifica
action figure disponibile sugli store online a partire da ottobre
2019, che mostra tutti i dettagli della nuova arma del villain e
dell’armatura che sfoggerà nel film.
In Infinity War
avevamo visto un costume molto simile alla controparte dei fumetti,
ma sembra che in Endgame subirà un discreto upgrade completo di
casco e una spada a doppio taglio dalla misteriosa provenienza. Se
poi prestiamo attenzione alla base su cui è posizionata la
statuetta, noteremo un nucleo arancione che ricorda il cuore della
gemma dell’anima dove – secondo varie teorie – sono ora
intrappolati i supereroi morti in seguito alla Decimazione.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Josh Trank, il
regista dei tanto criticati Fantastic Four del
2015, ha confermato che il suo dramma su Al Capone,
Fonzo, è pronto per uscire in sala entro la fine
del 2019. La notizia del progetto è arrivata per la prima volta nel
2016 quando è stato riferito che il protagonista di Mad
Max: Fury Road e Venom, Tom
Hardy, sarebbero stato il famigerato gangster di
Chicago.
È stato anche confermato che, a
differenza di molti film su Al Capone già realizzati (come
Gli Intoccabili) focalizzati sul suo periodo
d’oro, Fonzo si sarebbe concentrato sui tristi ultimi giorni di
Capone, quando il gangster era impazzito a causa della
neurosifilide, poco prima di morire alla giovane età di 48
anni.
Non si è sentito parlare molto del
film, se non quando è stato annunciato che altri attori di talento
avrebbero partecipato al progetto, tra cui Kyle
MacLachlan (Twin Peaks, Agents of SHIELD) nel ruolo del
dottore di Capone, Linda Cardellini ( Avengers: Age of Ultron, The Curse of
La Llorona) come sua moglie Mae, e Matt Dillon
(Tutti pazzi per Mary, La casa di Jack) nei panni del suo migliore
amico Johnny.
Poco dopo, Hardy ha diffuso
un’anteprima di se stesso nei panni di Al Capone, un ritratto molto
convincente del trucco di scena. Ora Trank ha annunciato che
Fonzo uscirà entro la fine dell’anno.
Servendosi del suo account Twitter, il
regista ha dichairato quanto sia importante l’uscita di questo suo
nuovo film rispetto al momento difficile che ha avuto in passato,
lavorativamente parlando:
“Il fallimento è stato un dono.
Mi ha costretto a camminare su un percorso onesto, e oggi sono più
felice di quanto non sia mai stato prima. Ho un film che esce alla
fine di quest’anno, è interpretato da Tom Hardy, si intitola FONZO,
l’ho scritto, diretto e montato. Ci siamo divertiti così tanto a
farlo ed è il mio miglior lavoro da regista”.
Mark Ruffalo, che
nel MCU interpreta Bruce Banner / Hulk
ha dichiarato di aver girato cinque finali diversi per
Avengers: Endgame. Incoronato da
Fandango come il più atteso del 2019, l’imminente film evento
Marvel Studios completerà l’arco di 22 film
cominciato nel 2008 con Iron Man. I dettagli sono ancora scarsi per
quanto riguarda la trama, ma i fan non vedono l’ora di scoprire
come si comporteranno i Vendicatori dopo la terribile sconfitta di
Avengers: Infinity War.
Considerando la natura segreta di
Endgame, i fan hanno discusso molto su come il film si concluderà.
E a quanto pare, il cast ha girato diversi finali, almeno secondo
quanto ha dichiarato Ruffalo. In un’intervista con E! News durante il
press tour del film con Chris Evans e
Karen Gillan, l’attore ha rivelato di aver girato
“cinque diversi finali per questo film”. “Non ho
nemmeno avuto una sceneggiatura completa del film, non so perché,
ma ho ricevuto una sceneggiatura con delle scene finte, lui
[indicando Chris Evans] si sposa in quella che ho avuto” ha
aggiunto, chiaramente scherzando.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Mark Hamill ha rivelato che questo weekend non
parteciperà alla Star
Wars CelebrationChicago. La
convention, che si svolgerà dall’11 al 15 aprile, dovrebbe essere
un’occasione per un ricco bottino di notizie dall’universo di
Star Wars. Ci sono diversi panel in programma
dedicati ai più grandi progetti del franchise, come
l’Episodio IX, The Mandalorian e Jedi:
Fallen Order.
In queste occasioni dovrebbero
essere rilasciati trailer e titoli ufficiali di questi progetti.
Mark Hamill ha avuto grande spazio alla
Celebration Orlando, che ha avuto luogo nell’aprile del 2017. Ha
fatto parte del panel dei 40 anni del franchise, del pannello di
Gli Ultimi Jedi, e ha anche ospitato un tributo a
Carrie Fisher. Tuttavia, è stato lui stesso a
confermare che quest’anno non sarà presente all’evento. Ecco
cosa ha condiviso oggi su TwitterMark Hamill:
Dato il successo al box office de
Il Risveglio
della Forza e de Gli Ultimi
Jedi, non sorprende affatto che la
Lucasfilm voglia puntare su una strategia
promozionale simile per presentare ai fan il terzo capitolo della
trilogia sequel.
Nel cast di Star Wars: Episodio
IX torneranno Daisy Ridley, Adam Driver, John
Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie
Lourd insieme ai veterani del
franchise Mark
Hamill e Anthony
Daniels. Le new entry sono invece Matt
Smith, Naomi Ackie e Richard E.
Grant.
L’uscita nelle sale del reboot di
Hellboy,
almeno negli Stati Uniti, non è stata accolta dalle migliori
recensioni: pubblico e critica sembrano schierati dalla stessa
parte, stroncando senza appello il film diretto da Neil
Marshall e interpretato da David Harbour.
E come se non bastasse, il nuovo report di The Wrap mette in luce
tutti i (presunti) problemi verificatosi durante la produzione, con
malcontenti vari del cast e la disapprovazione del regista nei
confronti del montaggio finale.
Alcuni addetti ai lavori hanno
infatti raccontato di una serie di disaccordi iniziati dopo che i
produttori avevano deciso di sostituire il direttore della
fotografia scelto da Marshall, Sam McCurdy, con
Lorenzo Senatore (il solo accreditato dopo i
titoli di coda), semplicemente perché stava cercando di fare ciò
che il collaboratore richiedeva; a quanto pare, fanno sapere le
fonti, Lawrence Gordon e Lloyd
Levin stavano cercando di inviare un messaggio a Marshall,
cioè che nonostante fosse il regista del film, non era al comando
dell’operazione.
L’avvocato di Levin però smentisce:
“Il mio cliente non commenterà la notizia perché Sam McCurdy è
stato licenziato per questioni private in seguito ad una decisione
di gruppo“. Marshall, da parte sua, si è rifiutato di
replicare all’accusa.
Altre voci inoltre riferiscono che
David Harbour ha ripetutamente lasciato il set durante le riprese,
rifiutando di portare a termine le richieste avanzate da Marshall
per ulteriori ciak. Ma, da come dichiarano i legali di Levin, si
tratta solamente di una diffamazione e che l’attore ha dato tutto
ciò che gli è stato chiesto.
Quanto di queste informazioni sarà
vero? I racconti delle discordie nate sui set non sono certo nuove
a Hollywood, e spesso nascondono molto più dell’evidenza. Resta il
fatto che Hellboy, nato sotto una cattiva stella, non sembra aver
riscosso quel successo tale da zittire ogni possibile polemica.
Hellboy
è distribuito in Italia da M2
Pictures dall’11 aprile.
David Harbour veste i panni del
semi-demone che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che
la minacciano, come la Regina di Sangue, interpretata dalla
bellissima Milla Jovovich (Resident
Evil, Zoolander 2). Completano il cast Ian
McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American
Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series:
Allegiant).
La sinossi:
Hellboy è tornato ed è più
indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult
di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del
BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la
Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato
in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà
le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue,
un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta
contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni
mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del
mondo.