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Visione: ecco il suo aspetto originale in Avengers: Age of Ultron

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Il personaggio di Visione, interpretato da Paul Bettany, ha esordito ufficialmente nel MCU in Avengers: Age of Ultron, risultando una versione non del tutto fedele a quella dei fumetti.

Tuttavia l’aspetto cromatico dell’androide rispettava l’originale anche se, secondo le recenti dichiarazioni di Ryan Meinerding (responsabile del reparto visivo dei Marvel Studios), inizialmente Visione avrebbe dovuto presentare il busto di colore grigio e il volto di colore oro: Il regista, Joss Whedon voleva davvero che Visione rimanesse umano anche nei colori. Per farlo doveva somigliare quanto più possibile a Paul Bettany con un pizzico del suo stile, e quando ne abbiamo ricavato le prime versioni, sembrava però difficile rendere quell’aspetto cool e interessante.

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Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos

Vi ricordiamo che il personaggio tornerà sullo schermo in Avengers: Age of Ultron. Di seguito la sinossi ufficiale del film:

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

Avengers: Infinity War, Visione fa i compiti in una nuova foto dal set

Fonte: EW

The Shape of Water: tre artwork dal film premio Oscar

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Ecco tre esclusivi artwork di The Shape of Water, che mostrano Elisa (Sally Hawkins), Zelda (Octavia Spencer) e una bella immagine della protagonista e della creatura che danzano, nella sequenza in bianco e nero che omaggia il musical. Proprio quella scena è emblematica per la lettura del film: una storia d’amore che omaggia diversi generi cinematografici e il cinema stesso, ma non rinuncia alla sua anima.

The Shape of Water ha vinto quattro premi Oscar, alla colonna sonora, alla scenografia, alla regia e soprattutto il premio per il Miglior Film dell’anno, battendo il diretto concorrente Tre Manifesti a Ebbing, Missouri.

Il film è riuscito a trovare la sua strada verso il successo, nonostante sia stato accusato di violazione del copyright e di plagio.

Venezia 75: Guillermo Del Toro sarà il Presidente di Giuria

the shape of water DGA Awards 2018

The Shape of Water: recensione del film di Guillermo Del Toro

Il cast del film include Sally Hawkins (Blue JasmineHappy-Go-Lucky), il candidato all’Oscar Michael Shannon (Revolutionary Road99 Homes), il candidato all’Oscar Richard Jenkins (The Visitor, Olive Kitteridge), Doug Jones (Crimson PeakHellboy), il candidato al Golden Globe Michael Stuhlbarg (A Serious ManSteve Jobs) e la vincitrice dell’Oscar Octavia Spencer (The HelpGifted).

“È un dramma ambientato nel 1963, non è un film di fantascienza, non è un film di genere ma io interpreto comunque una creatura. Sono una specie di pesce umano, un enigma, nessuno da dove vengo, sono l’ultimo della mia specie quindi è come se fossi un’anomalia naturale. Sono stato studiato e testato in una struttura governativa degli USA nel 1963, quindi durante la Guerra Fredda con la Russia, la corsa allo spazio, quindi c’è tutto un background da raccontare. Sono stato testato per cercare di misurare che tipo di potenzialità potevo avere contro il nemico, per usarmi come vantaggio militare o per i viaggi nello spazio, o per la tecnologia. Possiamo usarlo a favore degli umani? Quindi provano a tenermi segreto dai Russi.”

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Mark Hamill si commuove vedendo Yoda – video

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Un visibilmente commosso Mark Hamill ha reagito alla comparsa di Yoda sul set di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, dove l’attore ha avuto l’opportunità di recitare insieme al maestro jedi sotto forma di robot animato.

I due personaggi si sono incontrati nel corso della narrazione, con grande entusiasmo e un po’ di sorpresa da parte dei fan della saga, e sembra che questa reunion sia stata particolarmente sentita dall’attore come potete vedere nel video qui sotto. “Sono ancora arrabbiato perché lui non è invecchiato di un giorno!“, si sente scherzare Hamill sul set.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Mark Hamill parla della svolta dark di Luke Skywalker

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Stephen Hawking, morto a 76 anni lo scienziato della “teoria del tutto”

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Si è spento, all’età di 76 anni, il professor Stephen Hawking, fisico teorico inglese, autore e direttore della ricerca presso il Center for Theoretical Cosmology presso l’Università di Cambridge. Lo ha confermato un portavoce della sua famiglia nella serata di martedì.

Hawking, specialista in cosmologia e gravità quantistica, ha introdotto il mondo a un modo completamente nuovo di pensare all’universo, in gran parte grazie alla sua pubblicazione del 1988, Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, che ha venduto più di 10 milioni di copie e ha ispirato un documentario. Hawking è riuscito a incarnare un personaggio pubblico raro, che coniugava familiarità con il grande pubblico e eccellenza nel mondo della scienza.

Era il fisico vivente più famoso del mondo, oltre a essere anche molto decorato: era un comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico e onorato con premi come la Medaglia d’oro della Royal Astronomical Society, la Paul Dirac Medal, il Wolf Prize, il Julius Edgar Lilienfeld Prize, la Copley Medal, il Russian Fundamental Physics Prize e la Presidential Medal of Freedom.

Stephen Hawking morto a 76 anni

A questa eccellenza professionale si univa un carattere mite e ironico che gli ha permesso di avvicinarsi alla cultura pop, tanto che ha partecipato a moltissimi programmi televisivi come The Simpsons, The Big Bang Theory, Futurama e Star Trek: The Next Generation, interpretando sempre se stesso. La sua ispirazione si estese molto alla cultura popolare: David Gilmour dei Pink Floyd ha campionato Hawking per la canzone “Keep Talking” sull’album della band, Division Bell, e Philip Glass ne ha incluso una versione nella sua opera del 1992, The Voyage.

La diagnosi di Hawking, a 21 anni, di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la storia della sua giovinezza è stata raccontata nel film La Teoria del Tutto del 2014 (per il quale Eddie Redmayne ha vinto un Oscar), e ha trascorso quasi tutta la sua vita adulta legato a una sedia a rotelle, dipendente da un sistema vocale computerizzato per la comunicazione. Ha detto che voleva “dimostrare che le persone non devono essere limitate da handicap fisici purché non siano disabilitate nello spirito” e ha mantenuto frequenti le sue apparizioni pubbliche, a sostegno di questa tesi.

Margot Robbie ufficialmente in trattative per il nuovo film di Tarantino

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La firma sembra ormai una formalità ma si attende la conferma ufficiale nei prossimi giorni: Margot Robbie è entrata nelle fasi finali delle trattative per interpretare Sharon Tate (moglie di Roman Polanski uccisa dalla famiglia di Charles Manson il 9 agosto del 1969) nel nuovo film di Quentin Tarantino intitolato Once Upon A Time In Hollywoood.

Le prime notizie su un possibile coinvolgimento dell’attrice nel progetto erano arrivate la scorsa estate, con Deadline che aveva parlato di un incontro fra la Robbie e Tarantino.

Vi ricordiamo che nel cast sono già stati confermati i due protagonisti Leonardo DiCaprio e Brad Pitt. Entrambi gli attori avevano collaborato con il regista rispettivamente in Django Unchained e Bastardi Senza Gloria.

Brad Pitt e Leonardo DiCaprio nel nuovo film di Tarantino, ecco titolo e sinossi

Oltre al titolo ufficiale è stata rivelata dallo stesso Tarantino la sinossi del film, collegata come annunciato mesi fa all’assassinio di Sharon Tate:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e il stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

Roman Polanski sarà un personaggio chiave per il nuovo film di Quentin Tarantino

Fonte: Deadline

Avengers: Infinity War, Hulk conosce Thanos meglio degli altri

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Avengers: Infinity War, Hulk conosce Thanos meglio degli altri

In Avengers: Infinity War sappiamo che Hulk/Bruce Banner raggiungerà la Terra schiantandosi contro il Sancta Sanctorum. Sappiamo anche che questo avverrà dopo che il Gigante di Giada ha fronteggiato Thanos nello spazio, dal momento che lo abbiamo lasciato in compagnia di Thor alla fine di Thor: Ragnarok, in cui vediamo i protagonisti imbattersi proprio nella nave spaziale del Titano Pazzo.

Secondo Mark Ruffalo, che torna a interpretare Hulk, il suo personaggio è quello che conosce meglio il cattivo, tra gli eroi presenti sulla Terra, e sarà quello che cercherà di mettere al corrente tutti di quanto possa essere pericoloso il nuovo villain.

“Banner sa più cose di Thanos di chiunque altro e sta davvero cercando di far capire a chiunque quanto sia pericoloso. È un po’ uno scenario alla Chicken Little. Arriva urlando gridando all’omicidio… Ha visto quali danni può causare e quanto è potente e l’intero gruppo è disorganizzato, così anche lui capisce quello che è successo in sua assenza (tra i Vendicatori, rifwerimento a Civil War) e sta cercando di convincerli a trascendere le loro differenze e far capire loro quanto sia grande il pericolo che stanno effettivamente affrontando.”

Avengers: Infinity War – la trama

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Avengers: Infinity War, chi ha indossato il Guanto dell’Infinito prima di Thanos?

Iron Man: la Marvel diffonde i concept originali del 2008

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Il 2018 sarà un anno di grandi festeggiamenti per i Marvel Studios, che proprio dieci anni fa, con Iron Man, inauguravano la loro grande cavalcata cinematografica che ha portato sul grande schermo tutti gli eroi dei fumetti della Casa delle Idee.

Ecco di seguito, quattro concept originali risalenti al 2008 realizzati per il primo film del MCU con protagonista Robert Downey Jr.

Marvel Cinematic Universe: le foto più belle dai backstage

Rivedremo Iron Man/Tony Stark in Avengers: Infinity War.

Avengers: Infintiy War, anche IMAX celebra i 10 anni della Marvel – video

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Anche IMAX ha celebrato i 10 anni di Marvel Studios e la prossima uscita di Avengers: Infinity War con un nuovo video che potete vedere di seguito.

Avengers: Infinity War – la trama

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

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The Shape of Water: Guillermo del Toro spiega i suoi personaggi

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The Shape of Water: Guillermo del Toro spiega i suoi personaggi

Grazie a un’intervista esclusiva che Guillermo del Toro ha concesso a Screen Rant, ecco che il regista messicano spiega il significato dei suoi personaggi in The Shape of Water.

Il film ha vinto quattro premi Oscar, alla colonna sonora, alla scenografia, alla regia e soprattutto il premio per il Miglior Film dell’anno, battendo il diretto concorrente Tre Manifesti a Ebbing, Missouri.

The Shape of Water  è riuscito a trovare la sua strada verso il successo, nonostante sia stato accusato di violazione del copyright e di plagio.

Venezia 75: Guillermo Del Toro sarà il Presidente di Giuria

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The Shape of Water: recensione del film di Guillermo Del Toro

Il cast del film include Sally Hawkins (Blue JasmineHappy-Go-Lucky), il candidato all’Oscar Michael Shannon (Revolutionary Road99 Homes), il candidato all’Oscar Richard Jenkins (The Visitor, Olive Kitteridge), Doug Jones (Crimson PeakHellboy), il candidato al Golden Globe Michael Stuhlbarg (A Serious ManSteve Jobs) e la vincitrice dell’Oscar Octavia Spencer (The HelpGifted).

“È un dramma ambientato nel 1963, non è un film di fantascienza, non è un film di genere ma io interpreto comunque una creatura. Sono una specie di pesce umano, un enigma, nessuno da dove vengo, sono l’ultimo della mia specie quindi è come se fossi un’anomalia naturale. Sono stato studiato e testato in una struttura governativa degli USA nel 1963, quindi durante la Guerra Fredda con la Russia, la corsa allo spazio, quindi c’è tutto un background da raccontare. Sono stato testato per cercare di misurare che tipo di potenzialità potevo avere contro il nemico, per usarmi come vantaggio militare o per i viaggi nello spazio, o per la tecnologia. Possiamo usarlo a favore degli umani? Quindi provano a tenermi segreto dai Russi.”

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Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, ecco il Teaser Trailer Ufficiale

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Ecco il primo teaser trailer ufficiale in italiano di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, diffuso da Warner Bros. Italia.

Ecco il poster:

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwaldfirst look

In uscita il 15 novembre 2018, il film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp.

Alla fine del primo film, il potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.

Per sventare i piani di Grindelwald, Albus Silente recluta il suo ex studente Newt Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono messi alla prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in un magico mondo sempre più frammentato.

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Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.

Maria Maddalena, la recensione del film con Rooney Mara

Maria Maddalena, la recensione del film con Rooney Mara

L’immagine con cui si congeda Maria Maddalena è inequivocabilmente pensata per chiudere l’ennesima parabola cinematografica sulla rivendicazione del ruolo della donna nella società; ci stupirebbe sapere che nella testa di Garth Davis, regista (quasi) alle prime armi, e delle due sceneggiatrici (donne, ovviamente) Helen Edmundson e Philippa Goslett, non ci fosse sempre stata questa intenzione, o almeno questo cambio di prospettiva incoraggiato dal clima degli ultimi anni. Partendo proprio da una figura femminile “riabilitata” ad altro rispetto al comune sapere, la Maria di Magdala oggi festeggiata dalla Chiesa Cattolica ma a lungo giudicata una peccatrice, una prostituta e un’adultera.

Una lettura politica del personaggio di Maria di Magdala

C’è qualcosa di demoniaco nella giovane figlia di Genezaret – il lago d’acqua dolce situato in Israele – che suo padre non comprende né accetta: Maria è avversa al matrimonio (combinato e forzato) e alla vita delle donne del suo rango, tutte mogli, pescatrici e incubatrici. Se vogliamo, una lettura del genere unita alla scelta di seguire il predicatore Gesù di Nazareth, è già di per sé moderna e coraggiosa, addirittura politica. Maria non vuole essere ciò che la società impone, ma insegue un desiderio più grande e individualista, e questo tormento esistenziale trova finalmente pace nella scoperta di un’alternativa e del viaggio da compiere affinché si realizzi.

Torna il viaggio al centro della narrazione del cinema del regista australiano, che dal precedente Lion porta con sé lo stesso direttore della fotografia Greig Fraiser (Zero Dark Thirty, Foxcatcher e Rogue One: A Star Wars Story) e strappa l’ultima colonna sonora originale al compianto Jóhann Jóhannsson, il musicista islandese scomparso a Febbraio. Nulla da dire quindi sul comparto tecnico e visivo del film, perso tra scenari mozzafiato e colori al margine di albe e tramonti – una meraviglia che vale il prezzo del biglietto – e primi piani agitati, con camera a mano che indugia i contorni di porcellana di Rooney Mara, ogni volta da perdercisi dentro; tuttavia esaurito l’entusiasmo delle scene iniziali e la funzione di queste due uniche espressioni (campo lungo e volto degli attori), Maria Maddalena perde pezzi a effetto valanga, non raccoglie niente di ciò che semina e denuncia una certa povertà di inventiva.

Un viaggio cinematografico senza inventiva

Femminista, ma nemmeno troppo, pudico e cauto nel trattare le sorti del personaggio (e di quelli che le gravitano attorno, come Giuda che non regge il dolore del lutto e dunque tradisce il Messia o Pietro, qui diventato nero, che sembra eccessivamente maschilista senza reale motivo), il film procede a rilento e più naviga nel vuoto, più si stringe sui monologhi di Gesù, che interpretato da Joaquin Phoenix non poteva che essere problematico, scostante, scurissimo nell’anima e un po’ santone (passateci il termine). Facendo naufragare le speranze del prologo e il discorso alternativo alle letture che conosciamo e al pensiero retrogrado in cui ci siamo spesso trascinati. La vera chicca, in tutto ciò, è che Maria Maddalena sia stato prodotto dalla compagnia di Harvey Weinstein e che in America, terra di fuoco tra denunce di molestie e rivoluzione femminile, potrebbe non uscire affatto. Insomma, tanto rumore per nulla.

The Godd Liar: Ian McKellen e Helen Mirren entrano nel cast

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The Godd Liar: Ian McKellen e Helen Mirren entrano nel cast

Sir Ian McKellen e Dame Helen Mirren reciteranno insieme sul grande schermo in The Good Liar, thriller prodotto dalla New Line Cinema e diretto da Bill Condon (La bella e la bestia, Mr. Holmes). A confermare la notizia è l’Hollywood Reporter nelle ultime ore.

Il progetto nasce dall’adattamento del romanzo scritto da Nicholas Searle e incentrato su Roy Courtnay (McKellen) e sulla rivalità con la ricca vedova Betty McLeish (Mirren) scatanatasi online.

Jeffrey Hatcher, che aveva già collaborato con Condon e McKellen in Mr. Holmes, scriverà la sceneggiatura.

Fonte: THR

Barry Jenkins rivela il “vero” discorso per gli Oscar di Moonlight

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L’edizione numero 89 degli Oscar verrà ricordata per sempre a causa dell’incidente della busta e dell’annuncio di La La Land come Miglior Film, quando era stato Moonlight a ricevere l’ambita statuetta.

Durante gli ultimi minuti della cerimonia infatti, ai presentatori Warren Beatty e Faye Dunaway era stata consegnata la busta sbagliata contenente il nome di Emma Stone associato quindi a La La Land, scatenando il caos sul palco degli Academy Awards.

Moonlight – La recensione

Ospite al South By Southwest (SXSW), il regista di Moonlight Barry Jenkins ha condotto una speciale masterclass dove si è discusso del suo passato a Miami, della sua formazione e dei primi passi nel mondo del cinema.

Inoltre Jenkins ha avuto modo di condividere con gli spettatori accorsi il “vero” discorso che aveva preparato nel caso Moonlight avesse vinto l’Oscar al Miglior Film. Queste le sue parole:

Tarell Alvin McCraney [drammaturgo e autore della piéce originale] e io siamo Chiron. Noi siamo quel ragazzo. E quando guardi Moonlight, non pensi che un ragazzo cresciuto nello stesso modo in cui siamo cresciuti e dove siamo cresciuti possa un giorno realizzare un’opera d’arte che vincerà un Academy Award. Di sicuro non penso potesse mai aspirare a vincere come Miglior film. Per molto tempo mi sono negato quel sogno – non voi, nessun altro – solo io. E così, a chiunque guardi Moonlight come specchio della propria vita, sia questo film un simbolo, una riflessione che ti possa portarvi ad amare voi stessi. Perché farlo potrebbe fare la differenza tra sognare e realizzare sogni che non hai mai avuto il permesso di avere.

Oscar 2017: la gaffe dell’Academy, ecco cosa è accaduto

Fonte: Deadline

Split: Anya Taylor-Joy non conosceva il legame con Unbreakable

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Split: Anya Taylor-Joy non conosceva il legame con Unbreakable

Il finale a sorpresa di Split di M. Night Shyamalan ha riportato sul grande schermo David Dunn, il personaggio interpretato da Bruce Willis in Unbreakable. Il film infatti è il sequel ideale per il film del 2001 e al momento si sono concluse le riprese di Glass, film che chiuderà la trilogia e che dal titolo preannuncia la presenza anche di Samuel L. Jackson, che nel film del 2001 era appunto L’Uomo di Vetro.

In Glass torneranno dunque anche Bruce Willis, James McAvoy e Anya Taylor-Joy, questi ultimi due protagonisti di Split. Durante un’intervista con Entertainment Weekly, la giovane interprete che rivedremo anche in New Mutants, ha spiegato che durante le riprese non era consapevole del legame tra Split e Unbreakable:

“Night mi ha chiesto di andare a una di quelle proiezioni per tester in Arizona. Sono andato con lui, e il finale vero del film (con Bruce Willis) non era incluso, ma, dato che eravamo fuori pronti per andare alla proiezione, [lui] me ne ha parlato [di Glass]. Mi sono completamente smarrita. Ho pensato che fosse davvero bello e gli ho detto: ‘Devi farmi sapere come vanno le riprese!’ Ma lui mi ha guardata e ha detto, ‘Cosa ti fa pensare che tu non sia coinvolta?’ Sono completamente morta. Ero tipo, ‘Aspetta, davvero? Vuoi che venga a fare questo con te?’ Ero così eccitata di riprendere il mio personaggio, perché amo così tanto Casey, ed ero anche contenta di essere in grado di farlo con tutti questi incredibili attori. Ero a un tavolo con tutte queste persone incredibili. Ho solo pensato, cosa diavolo ci faccio qui?”

Glass, sequel di Split e Unbreakable: per Jason Blum sarà un film di supereroi molto diverso

Qui la prima sinossi: Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Il film Split, terzo di una trilogia, sarà un horror-thriller e vedrà nel cast Bruce WillisSamuel L. JacksonJames McAvoy, Anya Taylor-Joy, Spencer Treat Clark e Charlayne Woodard. La Universal Pictures tornerà a collaborare con la Blumhouse per la produzione di Glass, che arriverà al cinema il 18 Gennaio 2019.

 

Die Hard 6: assunti gli sceneggiatori di The Conjuring

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Die Hard 6: assunti gli sceneggiatori di The Conjuring

Annunciato nel 2015 come un ibrido tra sequel e prequel, Die Hard 6 vedrà finalmente la luce nel corso dei prossimi anni, con la Fox che ha appena assunto la coppia di sceneggiatori di The Conjuring formata da Chad e Carey Haye.

Restano ancora da confermare un regista adatto a riportare sullo schermo le avventure del personaggio interpretato nella serie originale da Bruce Willis, e soprattutto un attore perfetto per ricoprire il ruolo del giovane John McClane.

La prima apparizione di Willis nei panni di McClane risale al 1988, anno di uscita di Die Hard. Da allora altri quattro capitoli sono stati prodotti, l’ultimo nel 2013, reduce da risultati tutt’altro che soddisfacenti al box office.

Die Hard 6: il film è ancora vivo, si cerca un giovane McClane

Fonte: ScreenRant

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la magia del film prende vita – clip

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la magia del film prende vita – clip

È stata diffusa su IMDb una nuova lunga clip dal backstage di Star Wars: Gli Ultimi Jedi in cui vediamo la magia del film prendere vita, attraverso testimonianze, interviste e interessanti video sulla preparazione degli attori.

Ecco la clip:

Star Wars: Gli Ultimi Jedi arriverà in Home Video a partire dall’11 aprile. Sarà il primo film distribuito da Disney Italia ad essere disponibile anche nel formato 4K Ultra HD oltre che nei classici Blu-Ray 3D, Blu- Ray, DVD e nella versione Steelbook da collezione con un’iconica copertina in metallo.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i dettagli dell’Home Video

Cameron Diaz si ritira dalla recitazione

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Dopo trentacinque film e oltre vent’anni di carriera, Cameron Diaz ha deciso di ritirarsi dalla recitazione. La sua ultima apparizione risale al 2014 nel musical Annie, al fianco di Jamie Foxx.

Icona femminile della commedia americana del decennio scorso, l’attrice è stata protagonista di alcuni titoli cult come Tutti pazzi per Mary, The Mask, Charlie’s Angels e La cosa più dolce, ma anche di pellicole d’autore come Essere John Malkovich, Gangs of New York e Vanilla Sky.

A rivelare questa scelta di congedo è l’amica e collega Selma Blair: Ho pranzato con Cameron l’altro giorno. Stavamo  parlando de La cosa più dolce, e del fatto che mi sarebbe piaciuto girare un sequel. Purtroppo Cameron si è appena ritirata dalla recitazione, è come se avesse detto ‘Ho chiuso’. Conduce una vita piuttosto bella, e non so cosa ci vorrebbe per farle cambiare idea. È felice così com’è“.

Fonte: Metro

Flashpoint: Jeffrey Dean Morgan vorrebbe interpretare Batman

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Flashpoint: Jeffrey Dean Morgan vorrebbe interpretare Batman

Jeffrey Dean Morgan spera che la sua partecipazione, nel ruolo di Thomas Wayne, a Batman v Superman: Dawn of Justice, si possa tramutare in quello che lui chiama il ruolo di una vita: il Batman di Flashpoint.

Parlando con Total Film, l’attore, che al momento è impegnato nella serie tv AMC The Walking Dead, nei panni di Negan, ha dichiarato che già solo indossare la tuta di Batman sarebbe una cosa elettrizzante: “Vedremo. La DC è la DC, e capiranno cosa vorranno fare dopo. Ma sono molto consapevole del personaggio, diciamo. Sono molto consapevole del personaggio e per me potrebbe essere la cosa più elettrizzante della mia vita indossare quel costume.”

Flashpoint: ricreata una toccante scena dal fumetto per il DCEU

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Ezra Miller, già apparso due volte nei panni dell’eroe (per un cameo in Batman v Superman e per uno in Suicide Squad), si è dichiarato fiducioso nelle intenzioni della Warner Bros di preparare il progetto al meglio, nonostante l’abbandono del regista che deve essere ancora rimpiazzato. Lo aspettiamo a breve al suo vero e proprio esordio in Justice League.

Flashpoint, il film stand alone su The Flash con protagonista Ezra Miller non ha ancora una data di uscita. Nel cast anche Kiersey Clemons nei panni di Iris West.

Artemis Fowl: ecco il cast e la prima trama del film

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Artemis Fowl: ecco il cast e la prima trama del film

Mentre il mondo aspetta il teaser trailer del nuovo capitolo di Animali Fantastici, la Disney conferma che la produzione del “suo Harry Potter” è in pieno svolgimento; parliamo ovviamente di Artemis Fowl, adattamento cinematografico della serie di romanzi dell’irlandese Eoin Colfer.

A dirigere, come annunciato, ci sarà Kenneth Branagh, nome di grande appeal dopo il successo di Assassinio sull’Orient Express, mentre è di oggi la notizia che è stato confermato anche il cast principale del film.

Ferdia Shaw sarà Artemis, Lara McDonnell sarà l’elfa Holly Short, Judi Dench si conferma nel ruolo del Commander Root, Josh Gad è Mulch Diggums e Nonso Anozie sarà Butler. Al cast si unisce Tamara Smart (Juliet, nipote di Butler) e Miranda Raison (la madre di Artemis).

Di seguito la sinossi del film:

Basato sul primo libro di Eoin Colfer e diretto da Kenneth Branagh, Artemis Fowl verrà girato in Inghilterra, Irlanda del Nord e Ho Chi Minh City. Il libro è stato adattato dallo sceneggiatore Conor McPherson.

Discendente da una famiglia di geni del crimine, Artemis Fowl, genio di 12 anni, si trova coinvolto in una battaglia di forza e astuzia contro una potente e nascosta razza di fate che potrebbe essere alla base della scomparsa di suo padre.

La Walt Disney ha annunciato che il suo prossimo progetto sarà l’adattamento cinematografico delle avventure di Artemis Fowl, progetto che porterà avanti con la collaborazione del produttore Harvey Weinstein, della Weinstein Company. il film verrà girato in live action e avrà come base per la sceneggiatura il primo e il secondo romanzo della serie di romanzi per bambini scritti da Eoin Colfer e pubblicati dalla Disney Publishing Worldwide.

A riscrivere la sceneggiatura è stato chiamato Conor McPherson, che si baserà su un precedente script di Michael Goldberg, mentre produttori esecutivi saranno Robert De Niro e Jane Rosenthal.

Di seguito trovate la trama ufficiale dei romanzi di Artemis Fowl

Chi è Artemis Fowl? Un genio? Certo, visto che gioca con la tecnologia come altri giocherebbero con i soldatini. Un criminale? Indubbiamente: non a caso discende da un’antica e illustre stirpe di malfattori. Ma Artemis è soprattutto colui che ha ideato il colpo più audace e fantasioso del secolo: impadronirsi dell’oro che il Piccolo Popolo custodisce gelosamente da millenni. Questo è il racconto della sua guerra privata con fate, folletti, gnomi e troll, e soprattutto con la superpoliziotta elfica Spinella Tappo: una guerra che assomiglia a un frenetico videogame e che solo un ragazzo con i nervi saldi di un James Bond è in grado di combattere…

DC comics: 10 personaggi “rubati” alla Marvel

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DC comics: 10 personaggi “rubati” alla Marvel

Qualche giorno fa vi avevamo rivelato la raccolta di CBR sui i 10 più famosi personaggi dei fumetti Marvel “rubati” alla DC,  molto simili a causa dei creatori che hanno lavorato per  i due diversi studi.

Leggi anche – DC Films: 15 progetti attualmente in sviluppo

Oggi invece invertiamo la classifica, e sveliamo invece i 10 personaggi dei fumetti DC “rubati” alla Marvel:

Bumblebee (da The Wasp)

dc 1Si, Bumblebee ha un nome e un costume molto simili a quelli di Wasp della Marvel. Tuttavia Janet Van Dyne è un membro fondatore dei Vendicatori, ha guidato la squadra più di tutti gli altri, ed ha lavorato per portare la parità di genere nel team durante il suo mandato come presidente. Karen Beecher invece? È entrata a far parte dei Teen Titans molto prima e da allora è stata relegata alle occasionali apparizioni come ospite, anche giocando a margine delle storie.

Aquaman (da Namor)

dc 2Apparso per la prima volta nel 1939, Namor è uno dei primi personaggi Marvel, risalente all’epoca “Timely Comics“. Due anni dopo, la DC creò Arthur Curry, noto anche come Aquaman. Quest’ultimo è sicuramente rimasto un personaggio più popolare, mentre Namor è ricordato come l’eroe più cool per via delle sue battute.

Guardian (da Captain America)

dc 3Nel caso di Guardian, i creatori del Captain America della Marvel, Joe Simon e Jack Kirby, hanno preso la stessa idea del personaggio e ne hanno poi realizzato una versione per la DC Comics. Capitan America debuttò nel marzo del 1941, mentre Guardian apparve per la prima volta un anno più tardi, nell’aprile del 1942.

Swamp Thing (da L’Uomo Cosa)

dc 4I due personaggi sono stati introdotti nei loro universi solo a distanza di due mesi: L’Uomo Cosa nel maggio del 1971 in Savage Tales n.1 di Stan Lee, Roy Thomas, Gerry Conway e Gray Morrow, mentre Swamp Thing è apparso in July House of Secrets #92, creato da Len Wein. Entrambi sono scienziati che hanno subito un terribile “incidente” di percorso nelle paludi che li hanno trasformati in creature mostruose.

Rocket Red (da Iron Man)

dc 7Rocket Red ha ricoperto un ruolo importante nella prima super squadra della Justice League alla fine degli anni ’80 ed è anche conosciuto come Dmitri Pushkin, parte della Brigata Rossa Rocket (lega di armatori altamente addestrati, che riuniva patrioti fedeli alla causa comunista). Una sorta di versione russa di Iron Man simile a personaggi già esistenti come Titanium Man e Crimson Dynamo.

Black Racer (da Silver Surfer)

dc 10Black Racer è stato introdotto cinque anni dopo Silver Surfer in New Gods #3 nel 1971 e proprio come Norrin Radd, ha iniziato il suo percorso da mortale di nome Willie Walker, un veterano della guerra del Vietnam scelto dalla stessa Sorgente per essere l’icona mortale di New Gods.

Red Lion (da Black Panther)

dc 6Red Lion è chiaramente ispirato a Black Panther: creato da Christopher Priest, Matthew Bland è un dittatore africano che guida e governa la nazione africana di Buredunia. È apparso per la prima volta in Deathstroke, Bland prendeva la vecchia armatura di Promethium rimodellandola per creare il suo costume. A differenza della Pantera Nera però, i poteri di Bland derivano interamente dal suo allenamento e dal suo costume.

Imperiex (da Galactus)

dc 5Introdotto nel 1966 in I Fantastici Quattro, Imperiex incarna l’energia che ha scelto di dimorare all’interno di una massiccia armatura umanoide. È insomma Galactus su una scala maggiore, e distrugge interi universi per formarne di nuovi.

Zatanna (da Scarlet Witch)

dc 9Zatanna e Scarlet Witch vennero introdotte nello stesso anno, con Wanda Maximoff che arriva in scena nel marzo del 1964 in un numero di X-Men, e Zatanna che appare a novembre in Hawkman #4. Presentano anche molte affinità nei poteri.

Commander Steel (da Captain America)

dc 8Molto tempo dopo la fine della seconda guerra mondiale, lo scrittore Gerry Conway e l’artista Don Heck introdussero Hank Heywood in Steel, the Indestructible Man. Inizialmente era un membro del Corpo dei Marines fino a quando non venne ferito da un sabotatore e soltanto in seguito divenne il supereroe Commander Steel.

Wolverine: Scott Eastwood vuole essere l’erede di Hugh Jackman

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Scott Eastwood vuole a tutti i costi essere il nuovo Wolverine. Il giovane attore figlio d’arte, che a breve vedremo in Pacific Rim – La Rivolta, è stato già in passato accostato al ruolo che ha regalato fama e successo a Hugh Jackman, ma adesso sembra davvero convinto a voler indossare gli artigli e unirsi agli X-Men (e forse ai Vendicatori).

Data la sua esperienza con Suicide Squad, Eastwood non è nuovo ai cinecomics, e questo sembra renderlo anche più audace nel proporsi per il ruolo rimasto scoperto dopo Logan – The Wolverine.

Ecco cosa ha detto a Screen Rant:

S.R: “Un sacco di persone ha pensato a te come nuovo Wolverine, che te ne pare?”

S.E.: “Sì, l’ho sentito.”

S.R.: “Che ne pensi?”

S.E.: “Amo Wolverine. Lui è uno dei miei personaggi preferiti dei fumetti, è un ribelle cazzuto. È come un cane sciolto… non gioca secondo le regole… si tratta del tipo di personaggio che amo.”

S.R.: “Se venissero da te, diresti di sì al ruolo?”

S.E.: “Al 100%.”

Wolverine: 10 attori che potrebbero interpretarlo nel MCU

Che ve ne pare? Scott Eastwood potrebbe essere la persona giusta a raccogliere l’eredità di Hugh Jackman?

Vedremo Eastwood in Pacific Rim – La Rivolta. Diretto da Steven S. DeKnight vede protagonisti nel cast John Boyega, Scott Eastwood, Jing Tian, Cailee Spaeny, Rinko Kikuchi, Burn Gorman, Adria Arjona e Charlie Day.

Il conflitto che ha coinvolto il nostro pianeta tra mostri alieni e super macchine pilotate dall’uomo e costruite per annientarli è stato solo il preludio ad un nuovo devastante assalto nei confronti dell’umanità che vedremo in Pacific Rim – La Rivolta. John Boyega (Star Wars: Il risveglio della forza) veste i panni del ribelle Jake Pentecost, un tempo promettente pilota Jaeger il cui leggendario padre diede la vita per assicurare la vittoria dell’uomo sui mostruosi “Kaiju”. Jake decide poi di abbandonare il suo addestramento, per ritrovarsi coinvolto nel mondo della criminalità.

Quando però una minaccia ancora più inarrestabile rischia di abbattersi sulle nostre città e di mettere in ginocchio l’umanità, la sorella Mako Mori (Rinko Kikuchi) —adesso a capo di una nuova e coraggiosa generazione di piloti cresciuti all’ombra della guerra— dà a Jake un’ultima possibilità per dimostrarsi all’altezza dell’eredità lasciata dal padre. Mentre cercano giustizia per i caduti, la loro unica speranza è unire le forze in una rivolta globale contro l’estinzione.

Jake verrà affiancato da Lambert, un talentuoso pilota rivale (interpretato da Scott Eastwood, Fast & Furious 8), e dalla quindicenne Amara (Cailee Spaeny, al suo debutto), un’hacker di Jaeger. Ribellandosi per diventare la più potente linea di difesa mai esistita, faranno rotta verso una nuova, spettacolare avventura di gigantesca portata.

L’uscita di Pacific Rim – La Rivolta è stata fissata per il 22 marzo 2018.

Iron Man: secondo lo sceneggiatore di Black Panther, oggi non avrebbe avuto successo

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Black Panther ha superato il miliardo e si può ben dire che per i Marvel Studios il film indica un nuovo inizio, una spinta importantissima per il futuro, aspettando Avengers: Infinity War, che infonde nella Casa delle Idee la stessa fiducia che, nel 2008, gli regalò il successo di Iron Man.

Alla sua uscita, il film fu accolto con grande entusiasmo, soprattutto perché si annunciò subito come il primo di un universo più grande, realizzato appositamente per i fan dei fumetti.

Iron Man: le cose peggiori che Tony Stark abbia mai fatto nel MCU

Tuttavia, oggi, secondo Joe Robert Cole, che ha co-scritto Black Panther, un film come Iron Man, un personaggio come Tony Stark, non sarebbero accolti allo stesso modo dal pubblico. Ecco cosa ha dichiarato lo sceneggiatore (via IndieWire):

“Pensate a dove siamo ora, con questo Presidente insulso e poco intelligente, mentre il nostro mondo sta scricchiolando per colpa sua. Ora pensate a Tony, al suo essere presuntuoso e al fatto che stava bene a tutti. Se quel personaggio, Stark, fosse stato portato al cinema adesso, mi chiedo come avrebbe risposto il pubblico di fronte al fatto che era un personaggio presuntuoso, irrispettoso verso le donne… Credo che siamo in un momento storico diverso adesso, credo che sia meglio ora.”

Cole inquadra i personaggi all’interno del contesto socio politico americano, il che non è sbagliato, tuttavia sembra dimenticare che il personaggio di Tony Stark, uno dei meglio scritti del MCU, parte sì dall’essere un presuntuoso donnaiolo, ma nel corso del primo film comincia già a prendere coscienza di sé dei suoi limiti e dei suoi errori. Ed è proprio questo che ha reso il suo Iron Man così iconico e amato.

Iron Man: 8 buone azioni compiute da Tony Stark nel MCU

Il confronto tra il personaggio di Iron Man e quello di Black Panther, scritto da Cole, non ha ragione di esistere, dal momento che il background dei due è completamente differente e anche il momento storico in cui i due film sono arrivati sullo schermo è completamente diverso. Nell’economia del MCU, i due sono importanti e ben bilanciati.

Star Trek di Quentin Tarantino: per Karl Urban è quello che serve al franchise

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Mentre Quentin Tarantino sta portando avanti il suo film sulla Hollywood degli anni Sessanta e Settanta, rimane viva e valida la sua intenzione di girare un nuovo film di Star Trek con la produzione di J.J. Abrams.

Ora, secondo Karl Urban, che potrebbe naturalmente essere coinvolto nel progetto nei panni del dottor Leonard McCoy, Tarantino potrebbe avere l’energia giusta che serve al franchise.

Parlando con Yahoo! Urban ha detto: “Non so niente di più diq uello che sapete voi. Credo, personalmente, che si tratti esattamente della giusta energia di cui ha bisogno il franchise (…) È importante rimanere aperti a qualunque sia la storia, in qualunque modo la collaborazione possa evolversi. Se questo dovesse significare dire parolacce, essere più violenti o avere scene di sesso, non saprei. Ma sarà interessante da vedere.”

Star Trek: Patrick Stewart tornerebbe nel film di Tarantino

Del progetto sappiamo che, oltre al coinvolgimento di Tarantino e di Abrams, è stato di recente assunto Mark L. Smith, già sceneggiatore di The Revenant – Redivivo, che dovrebbe quindi occuparsi dello script.

Iniziato nel lontano 2009 con Star Trek e proseguito rispettivamente a distanza di quattro e tre anni con Star Trek: Into Darkness (2013) e Star Trek: Beyond (2016), il progetto di un reboot della nota serie televisiva creata nel 1966 da Gene Roddenberry ha visto J.J.Abrams – anche regista dei primi due episodi – mettere in atto veri e propri sforzi per rivitalizzare al meglio il franchise, e nonostante Star Trek: Beyond abbia ottenuto un grande riscontro di pubblico e critica il film diretto da Justin Lin si è fermato a quota 345.5 milioni di dollari nel mondo contro un budget di oltre 185.000.000 dollari, e ciò a portato la Paramount a frenare la corsa verso un possibile Star Trek 4.

Universal Monsterverse: Guillermo del Toro vorrebbe partecipare?

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Universal Monsterverse: Guillermo del Toro vorrebbe partecipare?

Il prestigio conferito a Guillermo del Toro dall’Oscar per The Shape of Water potrebbe farlo diventare la persona più “appetibile” dal punto di vista della Universal per la realizzazione del suo Universal Monsterverse che è certamente cominciato con il piede sbagliato.

Il progetto inaugurato con un disastroso flop da La Mummia, la scorsa estate, prevedeva altri film, al momento in stand-by, tra cui L’Uomo Invisibile, Dottor Jekyl e Mr. Hide e La Sposa di Frankenstein. Tuttavia adesso lo studio tiene i film nel cassetto, aspettando l’input giusto per andare avanti.

Questo spunto potrebbe arrivare proprio da del Toro, che con i mostri ha sempre avuto una relazione di particolare affinità, tanto che è riuscito a portarli sul tetto di Hollywood con il suo ultimo film presentato alla Mostra di Venezia del 2017.

The Shape of Watertutto sul film da Oscar

Di questa possibilità ha parlato J. Miles Dale, produttore insieme al regista di The Shape of Water, durante un’intervista con Screen Rant: “Non ne abbiamo parlato davvero. Ho fatto sette film con la Universal e li conosco e amo molto, e dopo La Mummia stanno facendo altre cose. È interessante, Guillermo propose a loro una versione del film, un remake del Mostro della Laguna, ma quando hanno sentito della ragazza e della creatura, lo hanno mandato via. Per loro è una proprietà intellettuale molto importante e faranno tutto ciò che vogliono. Si tratta di un progetto enorme ma non ne abbiamo parlato davvero. So che Guillermo ha pensato a tutti questi film. Ha progetti per Frankenstein, per sua moglie, e certamente non farà un remake del Mostro della Laguna Nera, ma credo che abbia la sua versione di ogni film. Ma non ne abbiamo parlato e auguro loro molta fortuna.”

L’ingresso di Guillermo del Toro nello Universal Monsterverse potrebbe senza dubbio cambiare le cose per il progetto, ma è chiaro che con due Oscar in mano, il regista messicano è diventato un personaggio davvero importante con cui trattare. Potrebbe decidere di salire in cattedra e fare di testa sua. Dopotutto ha dimostrato ampiamente di amare i mostri.

Universal Monsterverse: posticipato il secondo film misterioso

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, le custodi fanno festa nella scena eliminata

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Qualche giorno fa vi avevamo riportato le dichiarazioni di Rian Johnson che confermavano l’esistenza di un’ulteriore scena tagliata dal montaggio finale di Star Wars: Gli Ultimi Jedi in cui Luke Skywalker impartiva a Rey una preziosa lezione.

La scena vedeva l’eroina osservare l’orizzonte dalla costa di Ahch-To, e subito dopo notare una serie di fuochi sul mare. Temendo si trattasse di un incendio, Rey si sarebbe diretta al villaggio dove vivono le Custodi per cercare di risolvere la situazione.

Al contrario delle aspettative, nessun pericolo aveva assalito i piccoli abitanti, sorpresi a intrattenersi in una festicciola attorno al fuoco.

Ora questa scena è stata pubblicata sul web e potete finalmente dargli uno sguardo qui sotto.

https://twitter.com/cucumber__2/status/973232994805727232?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Ftheplaylist.net%2Flast-jedi-caretakers-scene-20180312%2F

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ecco come sarebbe dovuto finire

Star Wars: Gli Ultimi Jediil nuovo capitolo pieno d’azione della famosa saga, dopo essere stato acclamato dalla critica e aver conquistato il primo posto nella classifica dei film con i maggiori incassi del 2017 in tutto il mondo, arriva dall’11 aprile in home video in tutti i migliori negozi, sulle piattaforme e-commerce e digitali.

Star Wars Gli ultimi Jedi è il primo film distribuito da Disney Italia ad essere disponibile anche nel formato 4K Ultra HD oltre che nei classici Blu-Ray 3D, Blu- Ray, DVD e nella versione Steelbook da collezione con un’iconica copertina in metallo.

Fonte: Twitter

Black Panther: Kevin Feige vorrebbe una trilogia su Okoye

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Black Panther: Kevin Feige vorrebbe una trilogia su Okoye

Pochi giorni fa era arrivata direttamente da Kevin Feige la conferma che i Marvel Studios produrranno un sequel di Black Panther, il cinecomic uscito nelle sale lo scorso 14 febbraio con la regia di Ryan Coogler.

Nelle ultime ore però, parlando a MTV in occasione di un’intervista sul futuro del MCU, Feige ha puntualizzato che gli piacerebbe vedere addirittura una trilogia spin-off interamente dedicata a Okoye, il capo delle Dora Milaje:

Penso che vedrei benissimo tre film su Okoye. Non sto dicendo che lo faremo, ma che l’idea mi intriga molto“.

Voi che ne pensate?

Black Panther – Recensione

Di seguito la sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther: un look diverso per Okoye nel nuovo concept

Fonte: MTV

X-Men: Dark Phoenix sarà più un dramma che un film di supereroi

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Tye Sheridan tornerà a vestire i panni del giovane Scott Summers/Ciclope in X-Men: Dark Phoenix, e durante la promozione di Ready Player One (scopri come vedere gratuitamente il film in anteprima) ha commentato brevemente il film che vedrà tornare sul grande schermo i Mutanti Marvel.

Durante un’intervista con The Wrap, Sheridan ha spiegato che non crede che il film sia un tipico cinecomic, perché anche se tutti lo hanno descritto come un film che allargherà nello spazio gli orizzonti degli X-Men, per lui si tratta più di un dramma:

“Jean impazzisce nel film. Cioè, Ciclope non pensa che lei sia impazzita, lui pensa solo che lei abbia bisogno di lavorare su alcune cose. È interessante il dramma nel film. Ci siamo approcciati a questo film più come a un dramma che a un film di supereroi classicamente inteso.”

Jean Grey sarà di nuovo interpretata da Sophie Turner e il film si dovrebbe concentrare sulla storia che la vede fronteggiare l’entità cosmica nota come Fenice.

X-Men: Dark Phoenix, le prime foto ufficiali

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Il film è diretto da Simon Kinberg e vede nel cast Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie Turner, Tye Sheridan Kodi Smit-McPhee. Si unisce al cast anche Will Traval.

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Il film sarà ambientato nel 1991 e seguirà gli eventi di X-Men: Apocalypse.

The Joker Origins: ecco il provino di Tommy Wiseau

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Mentre sul web è stata aperta una campagna promozionale in suo favore, Nerdist ha appena pubblicato un video che vede Tommy Wiseau (regista, sceneggiatore e star del cult movie The Room al quale è ispirata la pellicola di James Franco The Disaster Artist) impegnato nel provino per il ruolo di Joker.

Come già riportato qualche giorno fa, l’attore avrebbe espresso il desiderio di diventare protagonista di The Joker Origins, il film che sarà diretto da Todd Phillips e finanziato dalla Warner Bros.

Tuttavia l’impegno mostrato nel video e la motivazione di Wiseau potrebbero essere inutili dal momento che il prescelto dalla produzione è Joaquin Phoenix, di cui si attende la conferma ufficiale.

The Joker Originis: continua la campagna per Tommy Wiseau

Per quanto riguarda The Joker Origins, invece, il film è ancora alla ricerca del suo protagonista, con Joaquin Phoenix che potrebbe essere in trattative con lo studio, mentre Jared Leto continuerebbe a interpretare il Clown Principe del Crimine nei film che rientrano nell’Universo della DC Films.

The Joker Origins sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

The Joker Origins: il Principe del Crimine sarà un comico fallito degli anni ’80

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Mark Hamill parla della svolta dark di Luke Skywalker

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L’iniziale risentimento e la disapprovazione provati da Mark Hamill davanti allo script di Star Wars: Gli Ultimi Jedi sono stati al centro della discussione con l’uscita del film nelle sale: l’attore, che ha ripreso l’iconico ruolo di Luke Skywalker nella nuova trilogia, aveva infatti dichiarato di non aver condiviso subito le idee e la visione del regista Rian Johnson, salvo poi pentirsi e cambiare posizione in merito.

Tuttavia in una recente intervista Hamill ha sottolineato come in principio questa svolta “dark” che vediamo nel film, e che di fatto non si realizza, non sia stata esattamente gradita: Ho letto la sceneggiatura de Gli Ultimi Jedi e ho pensato: aspetta un secondo! Pensavo di essere diretto verso la lotta per unirmi al Lato Oscuro. Sono in nero. Ho un guanto. Vedo una tendenza qui…

Mark Hamill rivela come sarebbe dovuto finire Star Wars: Il Risveglio della Forza

Il Luke visto ne Gli Ultimi Jedi è un vecchio maestro Jedi diventato cinico e pessimista a causa degli eventi che hanno attraversato la sua vita, come l’aver fallito nell’addestramento di Kylo Ren e il non essere riuscito a formare una nuova classe di jedi che potesse garantire l’ordine e la pace nella galassia.

Ovviamente questo carattere è lontano anni luce dal personaggio ammirato dai fan, e dallo stesso Hamill, nella trilogia originale. È probabile che l’attore sia stato sorpreso dalle scelte di Johnson tanto quanto lo spettatore alla fine del suo percorso nel film. Voi cosa ne pensate? Avreste voluto vedere una svolta verso il lato oscuro di Luke Skywalker?

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Fonte: Cinemablend

Avengers: Infinity War, un video dal backstage della Battaglia del Wakanda

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Ecco un primo video di backstage per Avengers: Infinity War in cui i protagonisti del film ci portano dietro le quinte della Battaglia del Wakanda.

Nel video possiamo ascoltare le testimonianze di Chris Evans, nei panni di Steve Rogers, di Scarlett Johansson, in quelli della bionda Vedova Nera. Con loro ci sono anche Danai Gurira e Chadwick Boseman che sono ancora in sala nel panni di Okoye e T’Challa in Black Panther.

https://www.facebook.com/TODODOWNEYJR/videos/1549926195055342/

Avengers: Infinity War – la trama

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

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