Total film ha raccolto le
dichiarazioni di Mark Millar, celebre fumettista
scozzese, riguardo i progetti DC Comics, che
spaziano da Batman a Superman, fino ad arrivare alla
Justice League.
Millar in passato era stato vicino
a creare una sua trilogia dedicata a Superman. Gli script erano
pronti e Millar si era anche detto molto vicino ad un grande
regista Hollywoodiano, ma quando la cosa venne proposta alla Warner
Bros non se ne fece nulla. Intanto Man of Steel
fu affidato a Zack Snyder,
mentre Millar si dedicò al suo Kick Ass per poi diventare
consulente 20th Century Fox riguardo le proprietà Marvel.
Mark Millar ha commentato quella
che è la notizia più importante del momento, l’annuncio del sequel
de L’uomo d’acciaio, che dovrebbe comprendere
anche Batman:
Penso che sia un’ottima idea.
Fare subito la Justice League sarebbe stata una mossa decisamente
strana. Provate ad immaginare cosa sarebbe successo se The Avengers
non fosse stato preceduto da Iron Man, Hulk, Captain America e
tutto il resto?
Con la Justice League ti
ritrovi a parlare di sette diverse dimensioni dalle quali
provengono questi personaggi. Martian Manhunter proviene da Marte,
con Wonder Woman bisognerebbe spiegare queste isole abitate da
Amazzoni, mentre Lanterna Verde andrebbe reintrodotto perché
nessuno ha visto il primo film. Poi ci sono Flash, Aquaman e il
mondo subacqueo di Atlantide… come è possibile riuscire a
spiegarlo? Ci sono sette film che in qualche modo bisognerebbe
riassumere nel primo atto del film della Justice League… invece
penso che sia molto più saggio fare ciò che stanno facendo loro,
iniziare con i due che tutti conoscono.
Non credo che il film sulla
Justice League andrebbe meglio del film di Batman vs Superman. Al
momento, nessuno è interessato a tutti quei personaggi.
Millar ha poi parlato anche di
X-Force, un film che è in via di scrittura da parte di Jeff Wadlow, il regista di Kick Ass
2: Con Kick-Ass 2 Jeff ha realizzato un film
di grande intrattenimento, sono felice del lavoro che ha fatto. Era
difficile fare un film del genere perché le aspettative erano alte.
E’ stata dura, non è come fare Lanterna Verde 2 o cose del genere,
ma ha realizzato un ottimo film e così ho consigliato a chi stava
sviluppando X-Force: “Dategli una possibilità ora che è ancora un
regista poco costoso”. Dopo quest’estate, tutti lo vorranno.Non posso dire nulla senza rovinare la sorpresa, quindi lascerò
questo genere di cose in mano a Jeff perché si tratterà di un
annuncio che farà l’anno prossimo. Hanno un’ottima idea.
Come avevamo già detto
tempo fa, la Fox ha assunto Mark Millar, creatore
di Wanted e di Kick
Ass, affinchè faccia da consulente a tutto il reparto
dello studio che
Qualche mese fa
Chloe Moretz aveva espresso le difficoltà che si
presentavano di fronte ad un eventuale Kick Ass
3. Chissà cosa penserà adesso l’attrice sapendo che
Mark Millar aveva ipotizzato addirittura uno spin
off dedicato completamente ad Hit Girl,
personaggio da lei interpretato.
Millar ha dichiarato che prima
dell’uscita di Kick Ass 2 aveva parlato di uno spin off su
Mindy/Hit Girl con Gareth Evans,
regista di The Raid. Peccato che poi il progetto, almeno per ora,
sembra essersi fermato alla pura ipotesi.
A voi piacerebbe un film
completamente dedicato alla tosta Hit Girl?
Di seguito la trama di
Kick Ass 2.
L’ultima volta che abbiamo visto
la ragazza assassina Hit Girl e il giovane vigilante Kick-Ass,
stavano entrambi cercando di vivere come due normali teenager
chiamati Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine anno e di un
futuro alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di supereroi
mondiali insieme a Mindy. Sfortunatamente però Mindy viene scoperta
nei panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad
affrontare il terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie
studentesse. Dave, a quel punto, si rivolge a Justice Forever, un
gruppo guidato da un ex criminale, il Colonnello Stars and Stripes.
Mentre i supereroi si danno da fare sulle strade della città, il
supercattivo di tutto il mondo, Mother F%&*^r, crea la propria
squadra e mette in atto un piano per far pagare Kick-Ass e Hit Girl
per ciò che hanno fatto a suo padre. Ma c’è solo un problema: se ti
metti contro anche un solo membro di Justice Forever, ti metti
contro tutti.
Fantastici
4 diretto da Josh Trank non si è
certo risparmiato alcun tipo di critica o offesa. Il film Fox, che
pure ha riscontrato un tiepido sostegno in Cinefilos.it
(leggi la recensione) presenta
senza dubbio dei limiti, che tuttavia non offuscano completamente
le tante cose buone del film.
Anche Mark Millar,
consulente per i fumetti Marvel alla Fox, non ha apprezzato
troppo la critica negativa al film, dicendo la sua: “È un
peccato perché penso che alcuni elementi di questo film fossero
buoni. Alcune cose erano buone. Ricordo che la prima metà, in
particolare, funziona bene. E Josh Trank è bravo. Chronicle è stato
il mio film di supereroi preferito nel 2012. E vi ricordo che c’era
anche Avengers quell’anno. Adoro Chronicle. È un peccato che a
volte le cose non funzionino come previsto. Nessuno spera che un
film vada male. Tutti fanno del loro meglio, e questi ragazzi si
sono davvero impegnati. Non è uscito decisamente il film che tutti
speravano, il che è un peccato”.
Sulla eventualità di un sequel del
film sempre alla Fox con lo stesso cast, ma difficilmente con lo
stesso regista, Millar ha aggiunto: “Penso che la discussione
sia aperta. Non è stata ancora presa una decisione definitiva,
penso. A un certo punto dovranno fare alcune telefonate, ma credo
che il brand Marvel sia molto potente. I film non funzionano sempre
bene, Thor 2 e Iron Man 2 sono un esempio di film
che non hanno funzionato particolarmente bene. Ma poi è arrivato
Iron Man 3 ed è grande. Non tutto fila sempre liscio. Avengers 2 non è neanche lontanamente
bello come Avengers 1”.
Il caratterista Mark
Margolis, meglio conosciuto come volto di Hector Salamanca
in Breaking Bad e Better Call Saul, si è spento all’età di 83
anni. Margolis è morto al Mount Sinai Hospital di New York dopo una
breve malattia, secondo The Hollywood Reporter.
Protégé della famosa insegnante di
recitazione Stella Adler, Margolis ha fatto il suo
debutto sullo schermo con una piccola parte nella commedia erotica
A bocca piena, nel 1976. Dopo piccole parti in
diverse pellicole, tra cui Vestito per uccidere,
il suo primo ruolo importante è arrivato in
Scarface di Brian De Palma, in
cui interpretava Alberto, un gangster che fa una brutta fine nel
corso di una missione omicida insieme a Tony Montana (Al
Pacino).
Sono seguiti poi ruoli più
importanti, tra cui un ruolo ricorrente nella serie degli anni ’80
The Equalizer, l’irascibile padrone di casa di
Jim Carrey nella commedia Ace Ventura:
l’acchiappanimali. Ha anche collaborato frequentemente con
il regista Darren Aronofsky, con un ruolo
importante nel suo debutto alla regia Pi, e
apparizioni nei suoi film successivi Requiem for a
Dream, L’albero della vita, The
Wrestler, Black Swan e
Noah.
Il grande pubblico però lo ricorda
nel ruolo di Hector Salamanca, personaggio fondamentale di Breaking Bad e, poi, di Better Call Saul.
Il canale Youtube del Comic-Con HQ ha diffuso il trailer
dell’ultima straordinaria impresa di Mark Hamill,
la ricerca delle grandi collezioni nerd di Marvel e DC.
Si intitola Mark Hamill’s
Pop Culture Quest ed è la serie che segue la star di
Star
Wars in giro per il mondo alla ricerca delle più grandi
collezioni di rarità, vero e proprio tesoro per nerd e geek. I
cimeli oggetto della ricerca di Hamill
appartengono al mondo del cinema, fumetti, modellini, action figure
e comprendono diversi marchi, dalla Marvel e alla
DC, fino allo stesso Star Wars,
passando per saghe horror e altri franchise famosi in tutto il
mondo.
Mark Hamill ha
dichiarato in merito alla serie: “Sono stato un collezionista
per tutta la vita.Questo show è la conseguenza naturale
della mia passione”.
Il trailer di Mark Hamill’s Pop
Culture Quest
https://www.youtube.com/watch?v=KY9XAwmUAfY
La serie partirà domani, 15
novembre, sul canale Comic-Con HQ.
Ricordiamo che Mark
Hamill tornerà sul grande schermo in Star Wars
Episodio VIII in cui riprenderà il suo ruolo più celebre,
quello di Luke Skywalker, questa volta alle prese con una giovane
apprendista Jedi, Rey (Daisy Ridley).
L’ottavo film della saga di
George Lucas arriverà in sala il prossimo 14
dicembre 2017, mentre per quest’anno, sempre per lo stesso giorno,
è previsto in sala l’arrivo del primo spin-off del franchise
Rogue One a Star Wars Story, in cui si narreranno
gli avvenimenti che precedono le vicende di Una Nuova
Speranza.
Mark Hamill ha rivelato il più prezioso
oggetto di Star
Wars che ha tenuto dalle riprese del franchise di
successo. Hamill ha recitato nel suo ruolo iconico di Luke
Skywalker per la prima volta in Star Wars: Episodio IV –
Una nuova speranza nel 1975 e da allora ha ripreso il
ruolo in altri quattro film di Star Wars. Star Wars detiene
attualmente il titolo del secondo franchise cinematografico più
grande di tutti i tempi, rimanendo dietro solo al Marvel Cinematic
Universe.
Non è un segreto che gli attori
spesso conservino ricordi dei film a cui hanno lavorato e il cast
di Star Wars non fa eccezione. Da Adam Driver (Kylo Ren) che ha tenuto il suo
iconico elmo e spada laser, a Diego Luna (Cassian Andor) che ha fatto un
patto con il maestro di scena di Rogue One per tenersi alcune cose, il cast di
Star Wars ha raccolto furtivamente oggetti di scena dai set sin
dagli inizi primo film. Hamill ha avuto l’opportunità di
sgattaiolare via dai set di Star Wars con oggetti di scena per
decenni, e sembra che non abbia sprecato l’opportunità.
In un post su Twitter, Mark Hamill ha rivelato che la cosa più
preziosa che ha conservato di nascosto dai film di Star
Wars sono gli stivali che Luke Skywalker indossava in
Una nuova speranza. Il tweet era in risposta a
Hamill che si lamentava del fatto che avrebbe dovuto conservare il
suo modello X-Wing Fighter dopo che un prop usato nel film del 1975
è stato recentemente venduto all’asta per $ 2,3 milioni, e i fan
hanno iniziato a speculare su ciò che Hamill ha invece tenuto.
Tuttavia, Hamill dice che non conosce il valore degli stivali e non
gli interessa, poiché non ha mai avuto intenzione di venderli.
My boots from the very 1st film. Don't know
their value because I'd never sell them. https://t.co/s2PznV5bED
Mark Hamill è stato appena insignito di una stella
sulla Walk of Fame, un riconoscimento dovuto a
un interprete che con la sua partecipazione al franchise di
Star
Wars ha contribuito non solo alla storia del cinema,
ma anche a formare l’immaginario comune di cui Guerre
Stellari fa parte.
Come sappiamo, il suo Luke
Skywalker ha concluso gloriosamente la sua vita da Maestro
Jedi in una galassia lontana lontana, passando il testimone a Rey.
Tuttavia, in tempo di remake e di spin-off, non è da escludere
l’eventualità che il giovane Skywalker torni sul grande schermo,
magari in versione bambino, per una nuova avventura. Dopotutto tra
qualche mese uscirà il film sulle avventure del giovane Han Solo
(Solo: A Star Wars
Story), quindi perché non sognare in grande e
sperare?
Mark Hamill è
stato intervistato da Variety in merito a un
giovane attore che possa interpretare il suo personaggio da
ragazzino e tutti i riflettori sono puntati su Sebastian
Stan, attore di Tonya e del MCU, che somiglia moltissimo
all’Hamill di Una Nuova Speranza. Mark si è detto
lusingato, dal momento che Stan, secondo lui, “è molto più bello di
quanto non fossi io”, ma sembra avere le idee chiare in merito a
chi potrebbe interpretarlo in un eventuale spin-off che racconta
l’infanzia di Luke su Tatooine.
“Dipende molto da quale punto
della giovinezza di Luke si voglia raccontare per averlo nel film.
Perché in realtà penso che il punto, su Luke, sia che lui fosse un
ragazzino un po’ sciocco e annoiato della sua vita. Tutto quello
che faceva era centrare ratti womp sul suo T-16. Ora, se dovessero
riuscire a fare un film interessante di tutto ciò che accade
intorno a lui con tante trame e tagliando tutto ciò che deve essere
tagliato, il giovane attore che amo è Jacob Tremblay.”
Hamill si riferisce al giovanissimo
interprete di Room, di Lenny
Abrahamson, con Brie Larson (film per cui
l’attrice ha conquistato il premio Oscar da migliore protagonista).
Tremblay è stato quest’anno protagonista di Wonder
e si è sempre considerato un grandissimo fan di
Star Wars. A breve lo vedremo nel nuovo film di
Xavier Dolan e in The
Predator.
Intanto, uno spin-off su Luke non è
ancora stato annunciato, ma la Disney e la
Lucasfilm tengono la porta aperta a qualsiasi
novità.
Divenuto iconico nel ruolo del Jedi
Luke Skywalker, l’attore Mark Hamill
vanta una lunghissima carriera all’interno dell’industria
Hollywoodiana, dove si è sempre distinto per la sua versatilità. In
particolare, Hamill è diventato celebre come doppiatore, attività
divenuta con il tempo la più importante tra quelle da lui svolte.
Tutt’oggi Hamill si dimostra particolarmente prolifico, con
numerosi progetti che lo attendono nel futuro.
9. Ha recitato in note
serie televisive. Nel corso della sua carriera Hamill ha
recitato anche in diversi prodotti televisivi, a partire dalla
serie The Texas Wheelers (1974-1975), e proseguendo con
noti titoli come Storie incredibili (1986), Alfred
Hitchcock presenta (1987), Chuck (2011), Criminal
Minds (2013), The Flash
(2014), con Grant Gustin, e The Big Bang Theory
(2018), con Jim Parsons. Nel 2019 è Talus nella serie
Knightfall, mentre nel 2020 ha recitato in un episodio di
What
We Do in the Shadows, nel ruolo del vampiro Jim.
8. È un noto
doppiatore. Da sempre la principale attività di Hamill è
quella di doppiatore. Ad oggi sono numerosissimi i personaggi da
lui doppiati, sia in film che in serie tv animate. Il ruolo per cui
è maggiormente ricordato, tuttavia, è quello del pagliaccio Joker.
Hamill ne è infatti divenuto l’iconica voce a partire da
Batman (1992-1994), e poi ancora in titoli come
Batman: La maschera del fantasma (1993), Batman –
Cavaliere della notte (1997-1999), Justice League (2002-2006), Batman:
Arkham Asylum (2009), e Batman: The Killing
Joke (2016). Ha poi partecipato anche al doppiaggio di
serie come Trollhunters (2017-2018) e Dark Crystal – La
resistenza (2019).
Mark Hamill è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 5,3 milioni di persone. Qui
Hamill è solito condividere numerose immagini relative ai progetti
a cui ha partecipato, ma anche diverse curiosità legate al mondo di
Star
Wars. L’attore ha inoltre conferito al proprio profilo un
taglio ironico, pubblicando spesso post comici di vario tipo. Non
mancano però anche sue più serie riflessioni sulla società e sul
mondo.
Mark Hamill: l’incidente
6. Ebbe un grave incidente
che ne compromise la carriera. Nel gennaio del 1977
l’attore era impegnato nelle ultime riprese del suo primo film
Guerre Stellari. L’11 di quel mese, tuttavia, rimase
coinvolto in brutto incidente d’auto, riportando la frattura del
naso e dello zigomo sinistro. L’intervento chirurgico, durato circa
sette ore, portò all’inevitabile, ma fortunatamente lieve,
trasformazione dei suoi tratti somatici. Per girare le ultime scene
venne pertanto utilizzata una controfigura, mentre a partire dai
film seguenti è possibile notare delle lievi trasformazioni nel suo
volto.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Mark Hamill è Joker
5. Non pensava avrebbe mai
ottenuto il ruolo. Hamill è la voce ufficiale del celebre
Joker da oltre 25 anni a questa parte. Nel 1993, infatti, si
propose ai provini pur senza nutrire grandi speranze di ottenere la
parte. L’attore era certo che la produzione non avrebbe mai assunto
l’interprete di un celebre eroe cinematografico per dar voce ad uno
dei più noti villain di sempre. Due settimane la sua audizione,
tuttavia, fu richiamato con la notizia che era stato ufficialmente
scelto.
4. Lavorò a lungo sulla
risata del personaggio. A risultare particolarmente
decisiva nella scelta di Hamill per il ruolo fu la risata che egli
propose per il Joker. Al tempo delle audizioni, l’attore era
impegnato a teatro con lo spettacolo Amadeus, dove
sfoggiava una notevole risata. Decise perciò di partire da questa,
portandola all’estremo e conferendovi un che di maligno. Ancora
oggi, la risata del Joker eseguita Hamill è considerata una delle
più iconiche e adatte al personaggio.
3. Ebbe paura di un
inevitabile confronto. Fu soltanto dopo aver saputo di
essere stato scelto per la parte che l’attore iniziò a nutrire una
grande paura nei confronti di questa. Come gli fu fatto notare,
infatti, la sua versione del Joker, anche se animata, sarebbe
seguita all’interpretazione che ne aveva fatto Jack Nicholson nel film del 1989. Per cercare
di non farsi intimorire da tale confronto, l’attore decise di
utilizzare la sua paura come motivatore, sperimentando sul
personaggio per trovarne una sua versione inedita. Questa fu poi
particolarmente apprezzata dai fan, che lodarono il lavoro di
Hamill.
Mark Hamill: il suo
patrimonio
2. Possiede un ricco
patrimonio. Dai primi anni Settanta ad oggi Hamill è
sempre stato un interprete particolarmente prolifico. Diviso tra
cinema, televisione e doppiaggio, vanta oltre 300 crediti come
attore, e la sua partecipazione a progetti di alto profilo lo hanno
portato negli anni a possedere un notevole patrimonio, stimato
intorno ai 18 milioni di dollari. Tale cifra potrebbe ulteriormente
crescere, dati i continui lavori in programma per l’attore.
Mark Hamill: età e altezza
1. Mark Hamill è nato a
Oakland, in California, Stati Uniti, il 25 settembre del
1951. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.
Per quanti ruoli differenti possa
aver interpretato Mark Hamill nella sua carriera,
rimarrà sempre Luke Skywalker, e questo è un dato di fatto. Ma è un
dato incontrovertibile anche il fatto che chi si stao occupando di
Star
Wars adesso ha fatto parte, negli anni ’70 e ’80,
della foltissima schiera di fan del film e dell’universo di
George Lucas.
A
dichiararlo con estrema lucidità e anche con un pizzico di piacere
è stato Mark Hamill in persona, durante
l’attività stampa di Kingsman The Secret
Service: “La cosa più interessante dal mio punto
di vista è che adesso Star Wars è nelle mani della generazione dei
suoi fan…è la nuova generazione di cineasti che erano viziati con
questi film da piccoli (…) Sono sorpreso di esserci ancora dentro.
Mi piace essere sorpreso. Adesso è tutto diverso. Quando abbiamo
fatto l’originale, c’era la strana giornalista di turno che girava
per il set e cercava di ricavare qualche storia da raccontare.
Adesso devo dire ‘davvero mi devo ricoprire e nascondere da capo a
piedi per andare dal camper al set?’, e loro ‘Sì, ci sono i droni’.
Seriamente! Ci sono droni che volano sugli studios cercando di
catturare delle immagini in anteprima!”
Star Wars il Risveglio della
Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre
2015 con un cast che include il ritorno di Mark
Hamill, Harrison Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie e Max von
Sydow.
Mark Hamill è
atteso al varco da tutti i fan di Star
Wars. L’attore che tornerà nel ruolo di Luke Skywalker in
Star Wars il Risveglio della Forza ha
firmato un segretissimo accordo di non divulgazione con la Disney e
la LucasFilm che gli impedisce di dire qualsiasi cosa sul suo
ruolo.
Ecco cosa ha dichiarato in merito:
“È da pazzi. Questa cosa
dell’accordo di non divulgazione esclusivo. Ovvero quando non sei
autorizzato a dire nulla”. L’attore poi prosegue spiegando che
la sua paga, molto sostanziosa, non gli sarà data se non rispetta
il patto fino al giorno dell’uscita del film. “Ma sono bravo a
mantenere i segreti” prosegue poi l’attore, adducendo a prova
il fatto che già nella prima trilogia era riuscito a non dire nulla
a nessuno del colpo di scena di Darth Vader e Luke Skywalker,
nemmeno a Harrison Ford. “La battuta originale era
ìNon sai la verità, Obi Wan ha ucciso tuo padre’. Poi Irvin
Kershner mi disse che l’avrebbero cambiata con ‘Io
sono tuo padre’, è stato un colpo di scena folle. Ora sta accadendo
tutto di nuovo. Non sono nemmeno autorizzato a dirvi che sono
nell’episodio VII”.
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Star Wars Il Risveglio della
Forzauscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
La proposta “ufficiale” è stata
fatta e ha perfino ricevuto una risposta da parte di
James
Gunn: Mark Hamill vuole un ruolo in
Guardiani della Galassia
Vol.3, terzo capitolo del franchise la cui uscita è
fissata al 2020, e la rivelazione è comparsa direttamente su
twitter in risposta ad un fan che chiedeva al regista di inserire
l’attore nel film.
“Sarei felice di farlo, sia come
buon vicino che come disoccupato“, ha scritto Hamill qualche
ora fa. La replica di Gunn è arrivata immediatamente:
“Facciamolo!“.
Che ne pensate? Vorreste vedere Mark
Hamill in azione nel prossimo Guardiani della Galassia?
DM me for my contact info if you're
serious.
(& a good neighbor)
xoxo, mh
Secondo le ultime notizie, la
produzione di Guardiani della Galassia Vol
3potrebbe iniziare molto prima
del previsto, ovvero all’inizio del 2019, e le riprese si
svolgeranno ad Atlanta.
La Marvel è solita iniziare la
produzione immediatamente prima di un anno dalla sua uscita, e
dato che James
Gunn ha confermato che la pellicola
arriverà nei cinema nel 2020, è logico pensare che la
pre-produzione sia già in corso ai Pinewood Atlanta Studios nella
contea di Fayette, in Georgia.
Per quanto riguarda
il Marvel Cinematic
Universe, al momento la lista di titolo oltre la Fase
Tre non è stata resa nota, anche se sappiamo che c’è il sequel
di Spider-Man Homecoming in sviluppo. Lo
studios ha già annunciato altre dare di uscita senza proferire
ulteriori informazioni e la data del 1° Maggio 2020 con ogni
probabilità sarà quella assegnata al terzo capitolo dei Guardiani.
Le altre date annunciate sono il 7 agosto 2020 e l’11 novembre
2020.
Intanto vi ricordiamo che
i Guardiani della Galassia saranno a
breve al cinema in Avengers:
Infinity War, diretto da Joe e
Anthony Russo.
La notizia, risalente ormai al
lontano 2012, che Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie
Fisher sarebbero tornati per i sequel di Star
Wars è stata accolta con favore dai fan, ma le cose
non sono andate esattamente come ci aspettavamo.
Per cominciare, il trio ha trascorso
pochissimo tempo insieme sullo schermo e il ritratto di Luke
Skywalker è stato particolarmente problematico. Lo stesso Hamill ha
espresso delusione per le decisioni creative di Rian
Johnson in numerose occasioni, ma ha trovato una forma di
redenzione per gentile concessione di The
Mandalorian.
Parlando con CBS News (tramite
SFFGazette.com), tuttavia, Mark
Hamill ha nuovamente messo in dubbio il suo futuro in Star Wars.
“Ho avuto il mio tempo a disposizione, e va bene”, ha
detto, rifiutandosi di rivelare se un suo ritorno è previsto o
meno. “Ma ora basta… mai dire mai. Non vedo alcun motivo per
farlo. Mettiamola così: voglio dire, hanno così tante storie da
raccontare, non hanno più bisogno di Luke.”
Quando l’intervistatore ha suggerito
che i fan non sono d’accordo con quel punto, Hamill ha
semplicemente riso prima di ricordare l’impatto che ha avuto
l’interpretazione di questo personaggio. “Voglio dire, la
verità è che non mi sarei mai aspettato di essere ricordato per
qualcosa. Volevo solo guadagnarmi da vivere facendo ciò che mi
piaceva. E ho pensato: ‘Beh, potrebbe andare peggio. Potrei essere
ricordato come il miglior attore che abbia mai interpretato Adolf
Hitler, sai?’ Almeno Luke è un tipo ammirevole!”
Con il film Star Wars di
Dave Filoni che dovrebbe adattare
L’erede dell’Impero di Timothy
Zahn, potrebbe effettivamente esserci spazio per il
giovane Luke. È difficile dire se Hamill sia abbastanza interessato
da partecipare, anche se sarebbe un’occasione persa non coinvolgere
in qualche modo il personaggio, dal momento che ormai l’età non è
più un problema!
Mark Hamill ha rivelato un curioso legame che
esiste tra il personaggio di Daffy Duck e la saga
di
Star Wars. Hamill è conosciuto per aver interpretato
Luke Skywalker nella trilogia originale e nella trilogia sequel
della celebre saga fantascientifica. L’attore è anche un prolifico
doppiatore, noto per aver prestato la sua voce al personaggio del
Joker in numerose serie e giochi animati della DC.
Negli ultimi anni, Mark Hamillè diventato
noto anche per la sua presenza assidua sui social media e in
particolare per l’interazione con i suoi fan su
Twitter. Di recente, l’attore ha condiviso alcune inedite
curiosità dal backstage di
Star Wars (come le
difficoltà durante le riprese a causa di un clima
particolarmente ostile). Ora, l’interprete di Luke Skywalker ha
confermato una voce secondo cui George Lucas voleva che un cartone animato con
protagonista Daffy Duck, il celebre
personaggio dei cartoni animati e dei fumetti
della Warner Bros., venisse proiettato prima di Una Nuova Speranza nel 1977.
L’attore ha spiegato: “George
voleva davvero che questo classico cartone animato di Daffy Duck
fosse mostrato prima di ogni proiezione di Star
Wars. Sarebbe stato un rompighiaccio far sapere al pubblico che
quello che stava arrivando era meno che mortalmente serio. Sono
rimasto deluso quando non siamo riusciti a ottenere i diritti e,
alla fine, non è successo.”
Il cartone che Lucas avrebbe voluto
mostrare prima di Una Nuova Speranza era Duck Dodgers nel XXIV
secolo e mezzo, un cortometraggio della
serie “Merrie Melodies”, uscito negli Stati Uniti
il 25 luglio 1953. I protagonisti sono Daffy Duck nel ruolo
dell’eroe spaziale Duck Dodgers, Porky Pig in quelli del
suo assistente, il “giovane ardente cadetto spaziale”,
e Marvin il Marziano nei panni del loro avversario.
Il grande successo della saga di
Star Wars
La trilogia originale di Star Wars è ormai entrata nell’immaginario
collettivo. I film hanno dominato e alimentato la cultura pop,
grazie anche alla produzione di spin-off, prequel, fumetti,
videogiochi e serie tv. Dopo la trilogia originale, tra il 1999 e
il 2005 venne realizzata la trilogia prequel, passato alla storia
per aver suscitato numerosi reazioni contrastanti, anche tra i
membri dello stesso fandom della saga.
La recente trilogia sequel,
conclusasi ufficialmente a dicembre 2019 con L’ascesa
di Skywalker, ha riacceso quel fervore culturale che
circonda questa storia multigenerazionale ormai da anni. Ad
oggi, Star
Wars è il secondo franchise con il maggiore incasso di
tutti i tempi.
Aveva dichiarato che non poteva nemmeno confermare la sua presenza
in Star
Wars il Risveglio della Forza, ma adesso
Mark Hamill si è scaldato e continua a disseminare
commenti e indizi su quello che sarà il prossimo capitolo del
franchise che 30 anni fa l’ha reso famoso.
Parlando del suo Luke Skywalker, l’attore ha dichiarato:
“Ovviamente lo vedrete in un momento molto differente della sua
vita, ci saranno molte sorprese nel film. Vi piacerà”. Ha
anticipato Hamill.
Ha anche suggerito che potrebbe aver
passato molto tempo a girare scene in solitudine: “Mi ha
ricordato molto quando ero sulle salt flats in Tunisia. Se riesci a
concentrarti e a far sparire nella tua mente il rumore della troupe
puoi davvero immaginare di essere in una galassia lontana lontana.
Ho avuto quelle stesse sensazioni quando era sulle Skellig Michael in Irlanda”.
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Star Wars Il Risveglio della
Forzauscirà
sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark
Hamill, Anthony Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Mark Hamill ha detto addio al suo Luke
Skywalker in Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, film in cui dopo uno sforzo
colossale per salvare quel che resta della Resistenza contro la
furia distruttiva di Kylo Ren, l’ormai vecchio
Jedi si unisce alla Forza.
Durante un’intervista
con IGN, Hamill
ha riflettuto in generale su com’era il mondo nel 1970,
comparandolo alla realtà di oggi. Ha spiegato che quando, in
origine, accettò il ruolo di Luke, era un ragazzo idealista almeno
quando lo era il personaggio; e anche se non si è mai considerato
un attore di metodo, non ha potuto fare a meno di non usare un
approccio simile. Quando ha letto la sceneggiatura di Lucas, ha
confrontato il suo messaggio con un sentimento generale di
“pace e amore“, riferendosi ai Beatles come fautori e
rappresentanti di questa idea generale. Detto questo, la musica è
cambiata da allora, riferendosi alla sua generazione come un
“fallimento” e alla società come “indiscutibilmente
peggiore di quanto non fosse allora”.
Ha detto: “È tragico, non
sono un attore di metodo, ma una delle tecniche che un attore usa è
provare e utilizzare le esperienze della vita reale per
relazionarsi con qualsiasi scenario immaginario in cui è coinvolto.
L’unica cosa che potevo pensare, data la sceneggiatura che ho
letto, era che io ero della generazione dei Beatles, All You Need
Is Love, peace and love. Ho pensato a quel tempo, quando ero un
adolescente: ‘Quando arriveremo al potere non ci saranno più
guerre, non ci saranno discriminazioni razziali e l’erba sarà
legale. Quindi ne ho indovinata una su tre. Quando ci pensi, [la
mia generazione è] un fallimento. Il mondo è indiscutibilmente
peggiore ora di quello che era allora.”
Chissà che invece il mondo di
Star Wars non continui a regalare speranza.
Mark Hamill è senza
dubbio, con Harrison Ford e la compianta
Carrie Fisher, il simbolo del franchise di
Star
Wars. Ma chi conosce bene la carriera dell’attore, sa
che Hamill ha anche un forte legame con i fumetti, avendo
interpretato Trickster nella seri The
Flash e avendo prestato per tantissimi anni la voce al Joker
animato di Batman.
Sembra chiaro quindi che
Mark Hamill guardi con interesse i cinecomics che hanno invaso il cinema negli ultimi
dieci anni.
Adam Driver ha rifiutato
l’invito a cena di Mark Hamill, ecco
perché
Durante un’intervista
con USA
Today sul red carpet dei Tony Awards a New York,
Hamill ha discusso in merito al modo per migliorare il genere:
“Non so cosa succederà con i film di supereroi. Sono
fantastici, ma penso che stiano raggiungendo il punto di
saturazione. Quindi ecco perché la storia è così importante, gli
espedienti ti possono portare solo fino a un certo punto. Ecco cosa
vorrei, delle storie migliori.”
Che ne pensate del parere di
Mark Hamill in merito ai cinemacomics? L’attore
tornerà sul grande schermo in Star Wars Gli Ultimi
Jedi il prossimo dicembre, dove interpreterà ancora una
volta Luke Skywalker.
FIRST LOOK – Carrie
Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15
dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente
successive a Il Risveglio della
Forza.
La versione di Luke
Skywalker ritrovata in Star
Wars: Gli Ultimi Jedi ha lasciato perplessi alcuni
fan, per il modo in cui Rian Johnson si è
riallacciato al personaggio dopo gli eventi della vecchia trilogia,
e non sono gli unici ad aver notato la differenza. Anche
Mark Hamill, che è tornato a interpretare
l’iconico cavaliere jedi in Episodio VIII, ha
espresso il suo giudizio su quello che “non è il mio Luke
Skywalker” in una recente intervista.
Di seguito le parole di Hamill sul
film:
“I Jedi non si arrendono, è ciò
che ho detto a Rian…e insomma, anche se Luke avesse avuto una
crisi, sono sicuro che in un anno avrebbe provato a uscirne. E se
avesse commesso un errore, avrebbe provato a correggerlo. Proprio
su quel punto abbiamo avuto una differenza di visione fondamentale,
e lì ho capito che non era più la mia storia ma la storia di
qualcun altro“
Hamill ha poi continuato:”Avrei
voluto vedere cosa ne avrebbe tratto George Lucas con la nuova
trilogia. Ma stiamo parlando della prossima generazione di Star
Wars, quindi ho quasi dovuto pensare a Luke come ad un altro
personaggio. Forse è Jake Skywalker. Di sicuro non è il mio Luke
Skywalker, ma dovevo fare quello che Rian voleva che facessi perché
era ciò che serviva alla storia.“
Il discorso di Hamill non
fa una piega e non trasuda affatto risentimento nei confronti del
regista de Gli Ultimi Jedi, ma una sana
consapevolezza della nuova direzione che sta prendendo il
franchise. “In fondo è solo un film, spero che alla gente
piaccia e che i fan non si arrabbino. Credo davvero che Rian sia
stata la scelta perfetta“.
Mark Hamill,
celebre interprete di Luke Skywalker nella trilogia originale di
Star
Wars, ha dichiarato che, secondo lui, una storia
interamente dedicata al giovane Jedi non sarebbe abbastanza
affascinante da meritare uno spin-off. L’attore ha spiegato che non
sarebbe interessato a un prequel poiché narrerebbe soltanto la vita
di Luke sul pianeta deserto Tatooine dove non avrebbe molto da fare
se non occuparsi della fattoria.
Durante l’evento
D23 Expo a Anaheim, in California,
Hamill ha spiegato ai giornalisti di Fandango le ragione per il
suo scetticismo riguardo a un prequel dedicato al giovane Skywalker
in relazione al prossimo film su Han Solo,
interpretato da Alden Ehrenreich.
“Aveva una vita molto più
interessante della mia prima di Star Wars. [Un film su Luke
Skywalker] sarebbe ambientato in una fattoria su un pianeta
deserto. Han era un furfante e c’è molto più potenziale da
sfruttare, come in che modo ha ottenuto il Millenium Falcon da
Lando, abbiamo persone nello staff che sono storici, sanno ogni
cosa. E vi dirò, non ho visto i film originali da quando erano al
cinema. Non li guardo a casa, quindi potete dire ai fan che ne
sanno più loro di me.”
In effetti, Luke era molto giovane
durante gli eventi di Star Wars: Episodio IV – Una Nuova
Speranza e non aveva mai lasciato Tatooine, mentre Han
Solo era già un adulto con molte esperienze alle spalle.
Forse un prequel dedicato a Luke
sarebbe eccessivo ma Disney e
LucasFilm potrebbero narrare la vita del giovane
Jedi in altri modi, magari attraverso cartoni animati, romanzi o
fumetti. Inoltre, considerando che Luke Skywalker era costantemente
sotto la discreta supervisione di Obi Wan Kenobi, sarebbe
probabilmente più interessante vedere un film dedicato al celebre
maestro Jedi (interpretato da Ewan McGregor e
Alec Guinness). A questo proposito il capo di
LucasFilm Kathleen Kennedy ha dato qualche indizio
sul possibile annuncio di un altro spin-off e molti fan sperano che
il prequel su Obi Wan Kenobi venga reso finalmente
ufficiale.
In molti sul web hanno fatto notare
l’incredibile somiglianza fra Sebastian Stan
e un giovane Mark Hamill, facendo poi circolare
divertenti meme diventati in poco tempo virali. Se poi l’attore di
Avengers dichiara davanti a centinaia di persone
che sarebbe più che felice di interpretare Luke Skywaker la
faccenda diventa seria…o quasi.
Il commento di Stan è stato
estrapolato da un panel tenutosi pochi giorni fa al Rhode Island
Comic Con (insieme al collega di set Paul
Bettany), ed è arrivata subito su twitter la risposta
ovviamente ironica di Hamill che vi riportiamo qui sotto:
“Mi dispiace deluderti, ma mi
rifiuto di dire Sebastian Stan SONO-TUO-PADRE!”, ha twittato
l’attore di Star
Wars aggiugendo una faccina sorridente.
Le speranze di ammirare Sebastian
Stan nei panni del suo sono pari a zero, anche alla luce dei
prossimi progetti in cantiere per la Disney relativi al franchise
di Star Wars. Di sicuro lo rivedremo presto in Logan
Lucky di Steven Soderbergh e al fianco di
Margot Robbie in I,
Tonya.
Nonostante una carriera da attore e
doppiatore molto ricca, Mark Hamill continua a legare il suo nome a
quello di Luke Skywalker e al franchise di Star
Wars, che lo ha lanciato oltre 30 anni fa e che
continua ad essere uno dei suoi argomenti di conversazione
preferito (basta seguirlo sui social per rendersene conto).
Di recente, l’attore molto attivo su
Twitter e
Instagram, ha risposto alla richiesta di una fan che gli ha chiesto
quale fosse il suo meme preferito di Star Wars.
Hamill, nonostante fosse sopraffatto dalla quantità incredibile di
meme e battute che si fanno sempre sulla serie, ha risposto con un
meme brillante, che chiama in causa il suo collega e amico Harrison Ford. Ecco la sua risposta:
Mark Hamill ha interpretato l’eroe Luke
Skywalker in sei film sui nove che sono stati realizzati sul
racconto principale dell’universo di Star Wars, tanto che
all’uscita del nono film, due anni fa, la saga stessa è stata
intitolata The Skywalker’s Saga, proprio in onore
della famiglia le cui gesta vengono raccontate nei film.
Lo abbiamo visto anche alla fine di
The Mandalorian stagione 2, quando prende con sé
il piccolo Grogu per insegnargli le vie della Forza. Sembra
improbabile che ricompaia al cinema o in tv, ma è chiaro che la
speranza dei fan è sempre l’ultima a morire.
L’arco narrativo del personaggio di
Luke Skywalker all’interno della saga di Star
Wars non si è concluso nel modo in cui molti fan – e
lo stesso Mark Hamill – speravano. Dopo aver
voltato le spalle alla Forza in seguito ad un momento di debolezza
in cui aveva anche considerato di uccidere suo nipote, il Cavaliere
Jedi è tornato per affrontare Kylo Ren, morendo alla fine del
celebre scontro sul finale de Gli
Ulimi Jedi.
Ci sono ancora diverse lacune nella
storia del personaggio che devono essere colmate. Semmai un giorno
lo stesso dovesse ritornare sul grande schermo, è quasi certo che
il tutto avverrà tramite l’ingaggio di un attore più giovane
(Sebastian
Stan resta il favorito dai fan!), o magari
attraverso romanzi e videogiochi. D’altra parte, Hamill sembra aver
ufficialmente archiviato il ruolo di Luke, ma durante un recente
scambio sui social media ha condiviso alcuni commenti decisamente
interessanti…
Alla domanda su cosa crede che Luke
Skywalker farebbe se non fosse mai diventato uno Jedi, il
leggendario attore ha risposto: “Mi piacerebbe pensare che
sarebbe stato un insegnante”.
Il percorso narrativo di Luke
Skywalker nella saga di Star Wars
Le parole di Hamill potrebbero far
riferimento anche a ciò che l’attore sperava di vedere in merito
alla storia di Luke nei sequel di Star Wars, poiché
l’opzione narrativa più logica per il suo personaggio sarebbe stata
quella di vederlo nei panni di maestro per una nuova generazione di
Jedi.
Sfortunatamente, le cose sul grande
schermo sono andate diversamente, e anche se L’Ascesa di Skywalker ha in un certo qual modo
riscattato il percorso dell’eroe attraverso il personaggio di Rey,
i danni che molti credono siano stati fatti da Gli
Ultimi Jedi sono purtroppo difficili da dimenticare…
Dopo la conclusione della “saga
degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala
di L’Ascesa
di Skywalker, la saga continua nelle sue declinazioni
fumettistiche e con le serie tv, tra cui The
Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo
conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.
Nel futuro cinematografico della
saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro
storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova
mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà
diretto da Taika Waititi, regista di Thor:
Ragnarok e JoJo
Rabbit).
In Star
Wars: Il Risveglio della Forza abbiamo atteso tutti
l’apparizione di Mark Hamill, vero e proprio eroe
della trilogia originale, solo per vederlo alla fine, nient’altro
che un cameo di lusso, senza battute e con sguardo intenso, a dare
“il benvenuto” alla giovane Rey sulla sua isola d’esilio.
Il personaggio di Luke
Skywalker è diventato poi protagonista ne Gli
Ultimi Jedi, ma la sua prima apparizione doveva essere
molto diversa, stando a quanto ha dichiarato Hamill stesso durante
un’intervista con Mtime.
Ecco i piani originali: “Quando
stavamo facendo Il Risveglio della Forza, Rian mi disse che
potevano esserci delle rocce fluttuanti per mostrare l’emanazione
della Forza da Luke, quindi sono stato portato a credere che la
Forza fosse ancora forte nel mio personaggio.”
Salvo poi aggiungere: “Quando ho
letto Gli Ultimi Jedi, prima che l’Episodio VII uscisse, mi sono
chiesto cosa volesse dire, così ho chiamato J.J. e Rian per dire
‘Siete consapevoli di questa cosa? Avete visto il montaggio? Ci
sono rocce volanti?’ E loro mi hanno spiegato che avevano cambiato
le cose per far funzionare tutto.”
In pratica, Il Risveglio
della Forza doveva mostrare Mark Hamill
alle prese con la levitazione dei massi, a mostrare il suo essere
ancora potente nella Forza, ma il concetto, fortissimo ne
Gli Ultimi Jedi, secondo cui Luke si è chiuso alla
Forza, strideva con questo finale, che quindi è stato tagliato.
Il fatto che Luke abbia rinunciato
alla Forza, nell’Episodio VIII è stato uno dei
punti più dibattuti e criticati del film di Rian
Johnson, proprio perché il personaggio di Hamill è sempre
stato la rappresentazione della Speranza, per la vittoria della
Luce e delle Resistenza, contro il Lato Oscuro.
Nel personaggio di Rey, questa
Speranza è stata ricostruita e vedremo in Episodio
IX a cosa porterà.
Sul suo account Instagram
ufficiale, Mark Hamill ha pubblicato un tributo di
compleanno al compianto Sir Alec Guinness, che
avrebbe compiuto 108 anni il 2 aprile 2022.
Hamill ha onorato l’attore,
scomparso nel 2000, con una serie di foto tra cui un primo piano di
Guinness di quando era più giovane e una raccolta di foto di loro
due dietro le quinte della trilogia originale di Star
Wars. Ha anche scritto un tributo all’attore con una
didascalia dicendo che Guinness era “uno degli attori migliori
e più versatili di tutti i tempi” che era “tutto ciò che
volevo che fosse… e molto, molto di più”.
Con Han Solo e Leia, è stato da
subito il personaggio in carne e ossa più rappresentativo del
franchise, e adesso che il suo arco narrativo si è concluso,
Luke Skywalker (e il suo interprete, Mark Hamill) sarà tenuto ai margini del
racconto di Star
Wars, che promette di svilupparsi ancora per molto
tempo.
Proprio di questo sviluppo in
teoria infinito è preoccupatoMark Hamill, che si è detto contrario al
proseguire il franchise all’infinito. “Direi che dovrebbero
darsi pace, perché non si arrivi alla saturazione. Ho detto alla
Disney ‘Davvero? Cinque mesi dopo di noi, arriva un altro film
(Solo: A Star Wars Story)? Non potete aspettare almeno fino a
Natale? Ma loro avevano la data prenotata, stanno facendo i film
Marvel e i loro film, quindi va
oltre la mia visione.”
Tuttavia, l’attore è fan dell’idea
degli spin-off, che secondo lui danno la possibilità di esplorare e
divertirsi un po’. “Non dovrebbe essere un limite al racconto,
proprio perché questa tela è così vasta. Con i film standalone,
ognuno potrebbe avere la sua identità. Rogue One può essere ruvido,
un film di guerra, mentre Solo, immagino, sarà più orientato sulla
commedia, visto che lui è un farabutto, canaglia, giocatore
d’azzardo e donnaiolo. QUindi il vantaggio degli standalone è che
non devono seguire la struttura della trilogia e possono stabilire
le loro premesse. Ci sono possibilità infinite.”
Come saggiamente dice
Hamill, gli spin-off sono effettivamente una
possibilità per spaziare e dare a ogni personaggio una chiave di
lettura indipendente, diversamente dalle trilogie che, come abbiamo
visto fino a questo momento, sono più legate alla storia comune e
al tono serio che implica la salvezza della galassia e la lotta
continua tra Luce e Oscurità.
Per quanto riguarda la saturazione
da film su Star Wars, Hamill esprime una giusta
perplessità, che potrebbe essere schivata soltanto se i film
prodotti fossero tutti di buona qualità e concedessero al pubblico
il giusto grado di intrattenimento. Aspetteremo l’uscita di
Solo: A Star Wars Story per capire se le
preoccupazioni di Mark Hamill sono fondate o
no.
Mark Hamill ha compiuto 66 anni e
per l’occasione il sito ufficiale di Star
Wars gli ha dedicato un ampio spazio in cui l’attore,
interprete di Luke Skywalker, ha raccontato le sue prime esperienze
sul set del film di George Lucas e della saga.
“Quando alla fine ho avuto la
parte mi hanno detto che mi avrebbero mandato lo script, vivevo sul
mare in una casa che era una stanza, a Malibu, prima di sposarmi. E
poi è arrivato lo script, e mi sono seduto, non dimenticherò mai la
sedia in cui sedevo, di fronte all’oceano. Lo aprii e cominciai a
leggere: Le avventure di Luke Starkiller, prese dal Journal of
Whills, Saga Numero Uno: Le Guerre Stellari. E penso ‘Aspetta un
secondo…’ Perché quando ho fatto il provino, credevo che Harrison Ford fosse il protagonista.
Quindi ho pensato ‘Interpreterò
il braccio destro, giusto?’ Leggendolo, vado avanti e mi rendo
conto che avevo letto le parti per Luke Starkiller, quindi pensavo
che fosse sbagliato. Insomma, avevo cominciato a capire e potete
immaginare. Voglio dire, ‘Tanto tempo fa, in una galassia lontana,
lontana…’. E poi cominciano i titoli di testa e siamo catapultati
nel centro dell’azione. È un modo molto efficace di raccontare
le storie.”
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Mark Hamill ha spiegato per l’introduzione
originale di Luke tagliata dal primo Star
Wars era così importante ai fini della comprensione
della storia del personaggio. Circa 40 anni fa, il pubblico veniva
introdotto per la prima volta all’universo di
Guerre Stellari, facendo così la conoscenza dei tre grandi
protagonisti della trilogia originale: Luke Skywalker, Leia Organa
e Han Solo.
Adesso, come rivelato da Mark Hamill, avremmo dovuto fare la conoscenza
di Luke in un modo un tantino diverso: nel film del 1977, infatti,
il personaggio viene presentato al fianco di suo zio Owen Lars
mentre è intento ad acquistare alcuni droidi di servizio. Come
spiegato da Hamill, esiste una scena che è stata poi eliminata dal
film dove il momento in cui avremmo dovuto vedere per la prima
volta Luke era leggermente diverso.
In origine, infatti, Luke
Skywalker veniva introdotto mentre osservava nel cielo di
Tatooine lo scontro tra lo Star Destroyer di Darth Vader e la
navicella della Principessa Leia: successivamente, si sarebbe
diretto a Tosche Station dove avrebbe incontrato i suoi amici.
Hamill sembra essere ancora contrariato per la rimozione della
scena in questione: come spiegato dall’attore (via
Screen Rant) durante il format “Pizza
Film School” ideato dai registi Anthony e Joe Russo, quella
scena avrebbe tolto una motivazione molto importante per lo stesso
personaggio.
“Ci sono un paio di cose che
sono buone per il personaggio”, ha spiegato Hamill.
“Numero 1: è ridicolizzato dai suoi coetanei. Non è un tipo
così cool o popolare. Koo Stark è l’unica altra donna nel film… e
mi chiama “Vermiciattolo”. Quindi, decisamente non sono popolare.
Poi, incontro Biggs Darklighter, interpretato da Garrick Hagon, ed
è come se esclamassi: ‘Wow!’. Dalla scena si capisce che siamo
vecchi amici. È vestito con un uniforme imperiale ed io esclamo:
‘Wow! È grandioso! Non vedo l’ora di lasciare questo pianeta ed
unirmi a te’.
L’attore continua: “Lui mi
porta all’esterno e mi dice: ‘Luke, devo dirtelo, appena ne avrà la
possibilità, ho intenzione di saltare su una nave ed unirmi ai
Ribelli’. L’unica ragione per cui era così interessante per me è il
fatto che Luke non assume una posizione politica. Lui pensa che sia
grandioso che Biggs sia nell’Impero! Luke vuole unirsi all’Impero
se questo vuol dire toglierlo da quella fattoria! Quindi è mosso
soltanto da purezza nel suo volersi unirsi all’Impero, e non da
motivazioni politiche, in nessuna forma o maniera.”
Secondo Hamill, questa scena
servirebbe anche a comprendere perché, alla fine del film, durante
l’assalto alla Morte Nera, Luke non esita a fidarsi dei consigli di
Obi-Wan, lasciandosi guidare unicamente dalla Forza: è proprio a
causa della morte di Briggs.
Il futuro della saga di Star
Wars
Dopo la conclusione della “saga
degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di
L’Ascesa di Skywalker, la saga di Star
Wars continua nelle sue declinazioni fumettistiche e
con le serie tv, tra cui The
Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo
conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.
Nel futuro cinematografico della
saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro
storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova
mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà
diretto da Taika Waititi, regista di Thor:
Ragnarok e JoJo
Rabbit).
Mark Hamill ha confermato che è stata la Forza
ha uccidere Luke Skywalker alla fine di Star Wars:
Gli Ultimi Jedi. Quando Rey incontra per la prima
volta il vecchio Maestro Jedi su Ahch-To, Luke era ormai lontano da
quella eroica leggenda di cui la ragazza aveva tanto sentito
parlare. Dopo aver fallito nell’educazione di Ben Solo, Luke
divenne un recluso, scegliendo di allontanarsi dal conflitto e di
vivere i suoi ultimi giorni in isolamento sull’isola. Tuttavia,
come abbiamo visto nel film di Rian Johnson,
l’ultima lezione di Yoda lo ha poi incoraggiato ad aprirsi nuovamente alla
Forza, preparando la strada per quello che è stato il suo epico e
sacrificale gesto contro Kylo Ren su Crait.
Gli Ultimi Jedi ha introdotto l’idea della
proiezione astrale attraverso la Forza nei film di Star
Wars, ed è così che Luke si è trasportato attraverso
la galassia, da Anch-To a Crait, per aiutare la Resistenza. Come
stabilito all’inizio del film, ci vuole una notevole quantità di
energia per farlo, e questo può potenzialmente uccidere la persona
che sta usando la Forza in quel momento. Quasi un anno dopo
l’uscita di Episodio VIII, Hamill
ha soppesato l’ironico destino di Luke. Su Twitter, Mark
Hamill ha condiviso delle tavel del fumetto che
raffigurano la morte di Luke, paragonando il Jedi a un
tossicodipendente.
La forza ha ucciso Luke. Dovete essere a conoscenza
dell’ironia del suo fato. Quasi come un drogato che ha preso a
calci la sua abitudine freddo-tacchino, è rimasto pulito per
decenni, solo per riutilizzare solo una volta e poi, tragicamente,
overdose.
Per la maggior parte degli
spettatori (specialmente dopo la prima conversazione “via
Forza/Skype” tra
Kylo Ren e Rey), è stato chiaro cosa stava accadendo nel
momento in cui Luke è morto, nel film. Secondo il parere di tutti,
Skywalker sapeva che la sua straordinaria impresa gli sarebbe
costata la vita, il che non ha fatto che aumentare la potente
emozione di quel momento. Ma mentre è vero che la Forza ha ucciso
Luke fisicamente, per il vecchio Jedi abbracciare di nuovo
quell’abitudine in realtà gli ha dato la vita eterna.
Diventare un tutt’uno con la Forza
permetterà a Luke di ritornare come un fantasma di Forza
nell’episodio IX, mentre se si fosse attenuto al suo piano
originale, avrebbe vissuto miseramente il resto dei suoi giorni su
Ahch-To, cessando semplicemente di esistere con una morte “comune”.
Ciò che ha ucciso Luke lo ha anche reso più forte, più potente di
quanto potesse immaginare Kylo Ren.
Star
Wars L’Ascesa di Skywalker arriva oggi nelle sale
americane, mentre in quelle italiane ha già fatto il suo debutto,
precisamente lo scorso 18 dicembre. Per celebre l’uscita nelle sale
del film che chiuderà ufficialmente la saga degli Skywalker,
Mark Hamill, storico interprete di Luke Skywalker
nel franchise, ha voluto rendere omaggio alla persona che ha fatto
conoscere l’universo di Guerre Stellari al mondo intero:
George Lucas.
Attraverso il suo account Twitter, infatti, Mark Hamill ha condiviso un bellissimo
post per celebre George Lucas, il papà della saga
ambientata nella “galassia lontana lontana”. Una serie di immagini
che ritraggono l’attore insieme al regista, sceneggiatore e
produttore ha accompagnato la seguente didascalia: “E mentre
L’Ascesa di Skywalker arriva nei cinema, non dimentichiamoci che
tutto è nato dall’immaginazione di un uomo solo: George Lucas. Lui,
da solo, ha creato la galassia lontana lontana che ha ispirato
intere generazioni. E poi mi ha permesso di farne parte, cambiando
la mia vita per sempre…”
Potete vedere il post condiviso da Mark Hamill di seguito:
As
#TheRiseOfSykwalker arrives in theaters, let’s not forget that
it all started in the imagination of just 1 man: GEORGE LUCAS. He
alone created that galaxy far, far away that has inspired
generations. Then, he let me be a part of it & changed my life
forever…#ALifetimeOfLukepic.twitter.com/0HPUUrInUj
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nei cinema a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia
Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie
Fisher, usando del girato mai visto prima da Star
Wars: Il Risveglio della Forza.“Tutti noi amiamo
disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams
– Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli
Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra
attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica.
Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo
trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia
in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato
insieme per Episodio VII.”
Mark Hamill interpreta due dei personaggi più
iconici di tutti i tempi. Uno è la voce del Joker in
Batman: The Animated Series, e l’altro è,
ovviamente, Luke Skywalker. Nel lontano 1977,
Mark Hamill debuttò come personaggio in
Star
Wars: Una Nuova Speranza. I due film successivi di
Star Wars, L’Impero colpisce ancora e Il
ritorno dello Jedi, videro Luke Skywalker diventare uno
dei Jedi più potenti mai esistiti.
Hamill riprese il ruolo di Luke
Skywalker nell’era moderna per Star Wars: Il Risveglio
della Forza, Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di
Skywalker, sebbene la storia si concentrasse su Rey. Luke
Skywalker morì ne Gli Ultimi Jedi, un momento
ampiamente dibattuto dai fan sulla sua effettiva utilità come
commiato per il leggendario personaggio. Tuttavia, apparve ne
L’Ascesa di Skywalker come un fantasma di Forza,
cosa che potrebbe certamente accadere in film futuri. Mark Hamill, tuttavia, ha escluso questa
possibilità. Parlando con ComicBook.com, ha dichiarato:
“Sono così grato a George
[Lucas] per avermi permesso di farne parte a quei tempi, quando
George definì Star Wars ‘il film a basso budget più costoso mai
realizzato’. Non ci saremmo mai aspettati che diventasse un
franchise permanente e che entrasse a far parte della cultura pop
in quel modo. Ma il mio punto è che ho avuto il mio tempo. Ne sono
grato, ma penso davvero che dovrebbero concentrarsi sul futuro e su
tutti i nuovi personaggi”.
Star Wars ha un futuro grande e, si
spera, luminoso davanti a sé. The Mandalorian e Grogu, Star Wars:
Star Fighter, il progetto di Star Wars di James
Mangold ambientato prima dell’alba degli Jedi, la seconda
stagione di Ahsoka, Maul: Shadow Lord e
Star Wars: New Jedi Order sono tutti progetti che
i fan possono aspettarsi con ansia. Mark Hamill ha
ragione. Perché rimanere ancorati al passato quando ci sono così
tante storie da raccontare nell’universo di Star Wars che non hanno
nulla a che fare con Luke Skywalker?
Ad aprile, Hayden Christensen aveva persino accennato
alla possibilità di altre storie con Darth Vader. Anakin Skywalker,
e presumibilmente Darth Vader in qualche forma, è confermato nella
seconda stagione di Ahsoka. Quasi tutti i fan di
Star Wars vorrebbero vedere di più di Hayden Christensen, e lui è
pronto a farlo. Se Luke Skywalker non vuole tornare, ci
accontenteremo sempre di Anakin!