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Leonardo da Vinci: Andrew Haigh alla regia di un film per Universal

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La Universal Pictures ha trovato il regista per il suo film ad alta priorità su Leonardo da Vinci. Il regista di Estranei, Andrew Haigh, ha firmato per dirigere e adattare l’acclamata biografia dell’uomo del Rinascimento di Walter Isaacson.

Basato su migliaia di pagine dei taccuini di Leonardo da Vinci e sulle nuove scoperte sulla sua vita e sul suo lavoro, il libro di Isaacson è diventato una delle proprietà letterarie più gettonate quando è arrivato sul mercato nel 2017. All’epoca, la Universal fu superata dall’offerta della Paramount, che per anni sviluppò il progetto con Leonardo DiCaprio prima di dare una svolta. La Universal lo ha ripreso poi l’anno scorso.

Haigh è un pluripremiato sceneggiatore-regista britannico, il cui film acclamato dalla critica del 2023 Estranei di Searchlight Pictures ha ricevuto sei nomination ai BAFTA, tra cui quello per il miglior regista e la migliore sceneggiatura adattata per Haigh. Estranei ha ottenuto anche tre nomination agli Independent Spirit Awards.

Il film su Da Vinci segna il secondo adattamento della Universal di un libro di Isaacson. Lo studio ha anche portato sul grande schermo la biografia di Steve Jobs con Danny Boyle al timone, nel 2011.

Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano: 2, 3 e 4 maggio al cinema

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Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano: 2, 3 e 4 maggio al cinema

Pittore, scultore, scienziato, musico, esperto di anatomia e di fisica, botanico, architetto, inventore: superando lo spirito del suo tempo, Leonardo viene oggi identificato con l’immagine del Genio. Era un uomo poliedrico l’artista di Vinci e lo dimostrano l’immenso patrimonio di studi e opere che ci ha lasciato, oltre alla lettera in cui, nel 1482, si presenta a Ludovico il Moro, signore di Milano.

Leonardo da VinciCosì, partendo dalla mostra a Palazzo Reale organizzata da Skira e Comune di Milano nei mesi di Expo, Rai Com, Skira e Codice Atlantico hanno deciso, in collaborazione con Pirelli e Confagricoltura, di lavorare congiuntamente per raccontare in un docufilm proprio gli anni trascorsi da Leonardo a Milano,  toccando i diversi aspetti della sua vita e della sua arte, approfondendo le caratteristiche della città del tempo, le personalità degli artisti che gli sono stati vicini, senza trascurare naturalmente le molte leggende che lo riguardano.

Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano esplora il soggiorno cittadino dell’artista, offrendo la chiave per trasformare in quadri cinematografici i numerosi scenari leonardeschi di Milano: il Castello Sforzesco, il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, la Basilica di Santa Maria delle Grazie, i Navigli, la Vigna di Leonardo sino al celebre Cenacolo. Il film –in cui verranno mostrate e raccontate opere come La Belle Ferronnière, la Dama con l’ermellino, la Vergine delle Rocce, il Ritratto di musico, il San Giovanni Battista, l’Ultima Cena  arriverà nelle sale di tutto il mondo distribuito da Nexo Digital e sarà in programma in Italia il 2, 3 e 4 maggio all’interno del progetto della Grande Arte al Cinema che sta conquistando un pubblico sempre più vasto (l’elenco delle sale che lo proietteranno sarà a breve disponibile su www.nexodigital.it).

DI SEGUITO IL TRAILER:

Coinvolgendo Pietro Marani – curatore della mostra – alcuni tra i massimi esperti di Leonardo a livello mondiale e autori che ne hanno esplorato la personalità – Claudio Giorgione, Maria Teresa Fiorio, Richard Schofield, Vittorio Sgarbi, Daniela Pizzagalli – è nata infatti una storia capace di aprire nuove prospettive e svelare mondi straordinari.

Com’è possibile raccontare la complessità del genio assoluto?  Da dove s’inizia? Qual è il mistero che rende Leonardo l’artista più amato, discusso e studiato di tutti i tempi? Per rispondere a queste domande e approfondire ulteriormente il tema e le opere in mostra provenienti dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery of Art di Washington e dalla Pinacoteca Ambrosiana, gli autori Jacopo Ghilardotti e Gabriele Scotti hanno ritenuto opportuno arricchire il racconto documentaristico, sviluppato con il regista Nico Malaspina, con l’aggiunta di alcune scene di fiction, per le quali è stato coinvolto il regista Luca Lucini. La storia di Leonardo a Milano ha potuto così allargarsi ed includere molti protagonisti del suo soggiorno milanese: Ludovico il Moro, signore di Milano, l’amico e allievo Salaì, Beatrice d’Este, Donato Bramante, Vincenzo Bandello e altri ancora. I personaggi storici saranno interpretati da attori noti come Vincenzo Amato, Cristiana Capotondi, Alessandro Haber, Gabriella Pession, Paolo Briguglia, Edoardo Natoli, Giampiero Judica, Nicola Nocella, mentre la voce narrante sarà quella di Sandro Lombardi.

Leonard Nimoy sulle banconote canadesi

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Leonard Nimoy sulle banconote canadesi

Ormai è passata una settimana dalla scomparsa di Leonard Nimoy, il leggendario Spock di Star Trek che a quanto pare è molto amato in Canada, tanto che tra i fan è iniziato un tributo molto bello ma un po’ fastidioso per lo stato. Infatti la faccia di Spock è apparsa in moltissime banconote da 5 dollari, e la cosa si è talmente diffusa che il governo ha dovuto chiedere di non disegnare o contraffare la banconota. Su internet intanto è nata la community Spock your Fives, e di seguito una delle banconote in questione:

Leonard Nimoy 1

Leonard Nimoy e Zachary Quinto: Spock dice addio a Spock

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Leonard Nimoy e Zachary Quinto: Spock dice addio a Spock

La triste notizia della dipartita di Leonard Nimoy a 83 anni ha sconvolto non solo il mondo dei tanti fan dell’attore simbolo di uno dei franchise più amati di sempre, ma anche il mondo della star che con lui hanno lavorato.

Anche Zachary Quinto, nuovo Spock nel reboot di Star Trek, ha voluto dire addio all’uomo di cui aveva metaforicamente tentato di prendere il posto, e che aveva recitato con lui in entrambi i nuovi film del franchise diretti da JJ Abrams. Ecco come Quinto ha commemorato il suo amico e, in un certo senso, maestro.

 

Leonard Nimoy e Zachary Quinto nel nuovo spot Audi

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Leonard Nimoy e Zachary Quinto nel nuovo spot Audi

Qualche volta il grande cinema si fonde con il mondo della pubblicità, ed è sicuramente a questo binomio vincente che hanno pensato all’Audi per pubblicizzare la nuova Audi S7.

Protagonisti del video sono nientemeno che il passato e il presente di Spock: Leonard Nimoy e Zachary Quinto.

Ecco a vi lo spot:

 

Star Trek Into Darkness è diretto, come il precedente film, dal genio registico di J.J.Abrams e vedrà nel cast Alice EveBen CrossBenedict CumberbatchBruce GreenwoodChris PineJohn ChoKarl UrbanLeonard NimoySimon PeggWinona RyderZachary QuintoZoe Saldana.

Trama del film:

Quando l’Enterprise viene richiamata sulla Terra, l’equipaggio si rende conto che una terrificante e inarrestabile forza ha devastato dal suo interno la flotta e tutto quello che essa rappresenta gettando il pianeta nel caos. Il Capitano Kirk si ritroverà allora a dover condurre una caccia all’uomo per scovare un’arma di distruzione di massa. In un’epica partita tra la vita e la morte, l’amore verrà messo in discussione, gli amici si troveranno divisi e Kirk dovrà fare dei sacrifici per salvare l’unica famiglia che gli rimane: il suo equipaggio.

Leo: recensione del film d’animazione su Netflix

Leo: recensione del film d’animazione su Netflix

Arriva oggi su Netflix Leo, una nuova commedia musicale d’animazione adatta a tutta la famiglia. Scritto da Robert Smigel (Hotel Transylvania), prodotto da Adam Sandler e diretto da Robert Marianetti, Smigel e dal character designer e story artist David Wachtenheim, Leo potrebbe essere uno dei film d’animazione più divertenti dell’anno. Non sarà all’altezza di titoli animati più di rilievo del 2023 come Nimona, Spider-Man: Across the Spider-Verse o Tartarughe Ninja: Caos Mutante, ma riesce a far conoscere il fascino creativo di Adam Sandler anche alla generazione dei più giovani.

Leo, la trama: una lucertola (quasi) in pensione

Gran parte del fascino di Leo risiede nella storia stessa. Leo, una lucertola di 74 anni, condivide lo stesso terraio con Squirtle la tartaruga (doppiato da Bill Burr) da più di sette decenni, in un’aula di classe elementare della Florida. Quando Leo apprende di poter avere solo un altro anno di vita, sente l’impellente desiderio di vedere il mondo al di fuori del terraio dove ha sempre vissuto e decide di compiere una folle corsa nelle Everglades per godersi lo spettacolo dei tramonti in natura prima che sia troppo tardi.

L’opportunità si presenta quando la cattiva supplente Mrs. Malkin (doppiata da Cecily Strong) costringe gli studenti a portare a casa uno degli animali domestici per il fine settimana, non fosse che, durante la fuga, Leo si lascia sfuggire il fatto che può parlare. Anni di osservazione dei ragazzi che entrano ed escono dalla classe lo hanno reso, in effetti, un terapeuta, e Leo non può esimersi dal dispensare la sua saggezza con generosità, spesso attraverso canzoni a tema. Ben presto, diventa l’esperto di consigli dell’intera classe, ma il suo viaggio si complica quando si ritrova involontariamente nelle Everglades e viene organizzata una missione di salvataggio per recuperarlo.

Leo, Netflix

Un viaggio di formazione di e con Leo

Leo è, sostanzialmente, la storia commovente di come una lucertola, che pensa di essere sull’orlo della morte, si metta involontariamente a convincere un’intera classe di bambini che ognuno di loro è speciale. Per certi versi, è la storia di un vecchio nonno brontolone che scopre di avere ancora amore nei confronti delle piccole cose inaspettate. Non è solo un film per bambini: sì, ci sono molti bambini e c’è una lucertola parlante ma, assieme al messaggio che “ogni bambino è speciale“, il film vuole anche dimostrarci che ogni adulto è unico e speciale a modo suo.

In questo caso, il viaggio è tanto di Leo quanto dei bambini, poiché il film inizia con la lucertola protagonista che discorre con il suo amico di quanto questo nuovo anno scolastico e scolaresca sia simile alle altre che hanno già conosciuto nel corso degli anni. In effetti, Leo ha ormai un’idea stereotipata degli alunni, è sicuro di conoscerli già, ma scoprire come pensano e si comportano al di fuori dell’aula di scuola gli insegna che nella vita c’è molto di più delle Everglades o di quello che crede già di sapere.

Una nuova variazione della comicità di Adam Sandler

In Leo, Sandler maschera abilmente la sua iconica voce, offrendo al pubblico una nuova interpretazione sfaccettata, calorosa e che si adatta alla location presentata. Trattandosi di una sceneggiatura da lui co-scritta, non potevano mancare un paio di gag scatalogiche, che si collocano più sul versante PG-13, un’età più avanzata rispetto a quella dei ragazzi ritratti nel film, ma che si assicura la complicità anche di un pubblico più adulto. Ovviamente, nel formato animato il registro sandleriano varia sensibilmente e ci si concentra di più sui design spassosi dei personaggi. Leo è la versione di Sandler tenera, aperta al dialogo, che cerca di sfruttare il suo ingegno e la sua empatia per tirare fuori il meglio delle persone.

Si riflette il carattere gioioso di Leo, nonostante la vecchiaia, e lo si espande per tutta la durata, offrendo anche sfumature toccanti che non stonano con la messinscena. Serena e limpida, la Florida da cartolina che fa da sfondo a Leo acquista più significato con l’evoluzione della tartaruga, convinta da sempre di aver vissuto una vita intera navigando fra generazioni e conoscendo ogni frammento delle loro esistenze. L’ulteriore apertura mentale e lo slancio ad instaurare nuovi formidabili rapporti (non solo con Squirty) aiuteranno Leo ad uscire figurativamente fuori dalla sua gabbia e a dare un senso a ciò che pensava fosse inevitabile durante la conclusione del suo ciclo di vita.

Leo, spiegazione del finale del film d’animazione su Netflix

Leo, spiegazione del finale del film d’animazione su Netflix

Leo è tra le recentissime proposte di Netflix nell’ambito dell’animazione. Il film, scritto da Adam Sandler, Robert Smigel e Paul Sad e diretto dallo stesso Smigle assieme a Robert Marianetti e David Wachtenheim, è stato lodato dalla critica internazionale per la sua gestione della comicità che lascia spazio anche a momenti di riflessione profonda, tanto per un pubblico di bambini-ragazzi quanto per gli adulti. Questa pellicola racconta la storia di Leo (Adam Sandler) e Squirtle (Bill Burr), tatuara che hanno vissuto tutta la loro vita in una classe di quinta elementare. Quando Leo viene a sapere che potrebbe avere solo un anno di vita, decide di scappare per vedere il mondo; tuttavia, il suo piano prende una piega inaspettata quando i bambini scoprono che sa parlare, e il tatuara inizia a dispensare consigli e lezioni di vita agli alunni.

Tutti i bambini iniziano a ottenere risultati eccellenti a scuola, il che rende fiera la loro supplente, la signora Malkin (Cecily Strong), finché questa non si rende conto che il merito non è suo, ma del piccolo tatuara. Così, decide di abbandonare Leo nelle Everglades, almeno finché l’intera classe non le fa cambiare idea e la esorta a salvarlo. Alla fine di Leo, la signora Malkin vince il titolo di insegnante dell’anno e porta Leo e Squirtle con sé nella sua nuova classe, ma la loro nuova sistemazione è davvero migliore rispetto alla classe di quinta elementare in cui hanno trascorso la loro vita finora? Scopriamolo in questa spiegazione del finale di Leo.

Perché Leo non è fuggito come previsto?

Inizialmente, Leo e Squirtle ci vengono presentati come felici di vivere nel loro piccolo terraio di una classe di quinta elementare, finché una sera, durante una riunione con i genitori, Leo sente uno dei papà dire che i tuatara vivono fino a circa 75 anni. Il nostro piccolo protagonista sa di essere nato nel 1949, ma non conosce l’addizione e la sottrazione perché ha vissuto tutta la vita nell’aula di quinta elementare, quindi solo quando incontra Cinnabon (Nick Swardson), il coniglietto dell’aula di seconda elementare, scopre di avere 74 anni, il che significa che, teoricamente, gli resta solo un anno da vivere. Questa stima cozza con il piano di Leo, che vuole vedere il mondo e fare nuove esperienze, dunque escogita un piano per fuggire.

La prima occasione per la fuga tanto desiderata da Leo si manifesta quando viene portato a casa da una studentessa di quinta, Summer (Sunny Sandler), non fosse che il tatuara si lascia scappare che sa parlare: invece di fuggire come aveva programmato, Leo dà a Summer dei consigli di vita su come interagire meglio con le altre persone e su come fare domande coinvolgenti durante le conversazioni con gli altri bambini. La bambina segue il suo consiglio il giorno dopo e ne trae immediatamente beneficio. Quando gli altri bambini iniziano a cercare l’aiuto di Leo, il tatuara è felice di tutta questa attenzione e apprezzamento che i bambini gli dimostrano, così smette di cercare di scappare.

Perché Squirtle ha smascherato Leo

Squirtle non aveva idea che Leo elargisse consigli a tutti i bambini, finché questi non iniziano a lasciare i loro telefoni nel terrario, per poter parlare con Leo di notte e nei fine settimana e Squirtle comincia a essere geloso. Inizialmente, è più arrabbiato per aver perso le attenzioni di Leo, ma quando va a casa con Anthony (Ethan Smigel) e cerca di interagire con lui come fa Leo, Anthony dice alla classe che “Squirtle fa schifo” e tutti concordano che Leo è “il migliore“.

Una sera, mentre Leo sta cercando di destreggiarsi tra le varie telefonate con i ragazzi, Squirtle trasmette una telefonata in diretta streaming a tutti gli altri bambini. Fino a quel momento, il tatuara aveva detto a tutti i bambini che erano gli unici con cui stava parlando, perché tecnicamente non avrebbe dovuto far sapere a nessuno di loro che gli animali potevano parlare. Ora, non solo sanno che può parlare, ma sanno anche che ha mentito a ciascuno di loro dicendo che avevano un rapporto esclusivo.

Perché la signora Malkin ha abbandonato Leo nelle Everglades

Leo, film NetflixSquirtle non era l’unico ad essere geloso di Leo. La signora Malkin era inizialmente soddisfatta dei progressi che gli studenti stavano facendo ed era molto orgogliosa degli elogi che stava ricevendo come insegnante, finché non ha sentito gli studenti attribuire a Leo il merito di ogni loro successo. La supplente decide dunque di portare il tatuara a casa sua, in modo che gli studenti non possano più consultarlo ma, come era sua abitudine con tutti gli studenti, Leo inizia a parlare con la signora Malkin dei suoi problemi, ricordandole il motivo per cui aveva iniziato a insegnare. Purtroppo, però, quando i genitori alla Fiera della Storia la elogiano e lei vince il premio di insegnante dell’anno, ha un altro ripensamento.

La signora Malkin sa che Leo era la vera ragione del successo dei ragazzi ma, ora che tutti pensano che sia stata lei a portare la classe a questo livello, riceve le lodi che ha sempre desiderato e non vuole che le cose cambino, così porta Leo alle Everglades e gli dice che i ragazzi hanno perso la Fiera della Storia e che la colpa è sua. Inoltre, gli dice che può vivere il suo sogno nelle Evergladessenza la possibilità di incontrare i bambini. O i loro genitori. O il preside. O i media“. Il motivo per cui lo porta lì è che nessuno parlerà mai con lui e scoprirà che tutti gli elogi che ha ricevuto sono in realtà merito del tatuara.

Naturalmente, dopo che Squirtle e il Drone rintracciano i bambini sull’autobus e Squirtle spiega che la supplente vuole accaparrarsi tutti i meriti, questa cambia di nuovo idea e confessa di aver portato Leo alle Everglades perché pensava che ottenere il riconoscimento dei genitori l’avrebbe resa felice. Nonostante il suo terzo ripensamento, l’allenatore Kimura (Jo Koy) non vuole cambiare rotta per andare alle Everglades, così la signora Malkin e i ragazzi cospirano per rubare l’autobus e andarci da soli per salvare Leo.

La nuova classe di Leo e Squirtle è peggio della quinta elementare?

Leo, una scena del film NetflixDa un lato, tutti ottengono ciò che vogliono alla fine del film Leo. La signora Malkin ottiene un posto di insegnante a tempo pieno in una nuova classe e i due tatuara si trasferiscono in una nuova aula; tuttavia, forse sarebbe stato meglio se fossero rimasti nella classe di quinta elementare. La loro nuova classe è composta da ragazzi più piccoli e scalmanati, che in ogni scena si comportano in modo rude con gli animali e con gli insegnanti. Leo e Squirtle erano preoccupati di farsi male quando i bambini di quinta li hanno portati a casa, e questo rischio è maggiore con i bambini più piccoli. Così, anche se sono entusiasti di poter finalmente imparare l’ABC, la loro vita potrebbe essere letteralmente a rischio.

Nella classe di quinta elementare, i due amici tatuara sono stati trattati bene dagli alunni, perché erano in grado di parlare e ragionare con loro ed erano decisamente più maturi. Nella loro nuova classe, la situazione sarà completamente diversa e potrebbe mettere a rischio Leo e Squirtle. L’aspetto più positivo alla fine di Leo è che la signora Malkin sa che possono parlare e si spera che si prenda cura di loro ma, considerando quante volte ha cambiato opinione nel corso del film, non c’è alcuna garanzia che si prenderà cura di loro. Lo scenario migliore per Leo e Squirtle sarebbe quello di essere trasferiti in una classe più grande il prima possibile!

Leo Woodall: 10 cose che forse non sai sull’attore

Leo Woodall: 10 cose che forse non sai sull’attore

Il giovane attore Leo Woodall ha ad oggi giusto una manciata di titoli nella sua filmografia, ma gli sono stati sufficienti a raggiungere una buona popolarità e a dimostrare di sapersi dividere tra dramma e commedia. Ora che grazie a dei primi ruoli da protagonista ha raggiunto una più consisente fama, è pronta per diventare un degli attori del momento.

Leo Woodall: i suoi film e le serie TV

1. È noto per diverse serie TV. Woodall ha iniziato la propria carriera recitando in un episodio della serie Holby City (2019), per poi prendere parte a Vampire Academy (2022). A renderlo particolarmente popolare è però la serie The White Lotus (2022), con protagoniste Jennifer Coolidge, Sabrina Impacciatore e Aubrey Plaza, dove ricopre il ruolo di Jack nella seconda stagione. Successivamente interpreta Duke nella serie Citadel (2023), con Priyanka Chopra e Richard Madden. Nel 2024 è invece protagonista della miniserie Netflix One Day accanto a Ambika Mod.

2. Ha recitato in un film. Ad oggi, Woodall ha recitato solamente in un film, il drammatico Cherry – Innocenza perduta, con protagonista Tom Holland. Qui l’attore interpreta il ruolo di Rodgers. Prossimamente, però, sarà nell’ancora misterioso Nomad e nel dramma storico Nuremberg, dove reciterà accanto a Russell Crowe, Michael Shannon e Richard E. Grant.

Leo Woodall in The White Lotus

3. Ritiene un segno del destino l’aver partecipato alla serie. L’attore ha raccontato che dopo aver visto la prima stagione di The White Lotus è rimasto estremamente entusiasta della serie, a cui avrebbe tanto voluto partecipare. Poco dopo si accorse di aver ricevuto un’email dove gli veniva offerta l’opportunità di un ruolo nella seconda stagione. Quando poi scoprì che questa sarebbe stata ambientata in Italia, in Sicilia, lo ha ritenuto un ulteriore segno del destino, in quanto sin fa piccolo egli è solito passare le estati nella casa di sua nonna in Umbria.

Leo Woodall The White Lotus

4. Non condivide nulla del suo personaggio. Nella seconda stagione di The White Lotus l’attore ha interpretato Jack, un giovane carismatico dell’Essex, che Quentin presenta come il suo “nipote impertinente“. Il personaggio è infatti caratterizzato da una personalità piuttosto particolare e Woodall ha affermato di non aver trovato nulla in comune tra sé e Jack. L’attore ha infatti dichiarato di non convidere il pensiero di Jack sul mondo di oggi, ma ha comunque cercato di calarsi nei suoi panni senza giudicarlo troppo.

Leo Woodall in One Day

5. Non conosceva la storia di One Day. A differenza della sua co-protagonista di One DayAmbika Mod, Woodall ha dichiarato di non aver avuto familiarità con il romanzo omonimo prima di entrare a far parte del progetto. Dopo aver ottenuto il ruolo di Dexter, protagonista maschile, ha però guardato il film del 2011 con Anne Hathaway e Jim Sturgess per poi passare all’ascolto dell’audiolibro di One Day, così da acquisire la giusta familiarità con il racconto e i suoi personaggi.

6. Ha quasi perso il ruolo per un finto tatuaggio. Leo Woodall ha rivelato che i finti tatuaggi sul collo e sul petto che aveva in The White Lotus gli hanno quasi fatto perdere il ruolo del protagonista maschile nella serie drammatica di Netflix One Day. I produttori di questa, infatti, volevano affidargli il ruolo di Dexter ma erano restii a farlo per via di quei tatuaggi. L’attore ha però potuto dimostrare che si trattava di finti tatuaggi applicati unicamente per la serie, riuscendo così ad ottenere la parte in One Day.

One Day serie tv Netflix Ambika Mod Leo Woodall

Leo Woodall ha dei tatuaggi?

7. Non ha tatuaggi. Nella realtà, dunque, Woodall non possiede tatuaggi sul proprio corpo. Ciò si può riscontrare anche dal suo profilo Instagram, dove dimostra quantomeno di non possederne sulle braccia. Se l’attore dovesse avere dei tatuaggi in altre parti del corpo, ciò al momento non è noto.

Leo Woodall e la sua fidanzata Meghann Fahy

8. Ha conosciuto l’amore sul set. Dopo mesi di speculazioni sulla loro potenziale storia d’amore nata sul set della seconda stagione di The White Lotus, Woodall e l’attrice Meghann Fahy sono usciti allo scoperto facendosi immortalare mentre a New York si scambiavano un bacio sotto l’ombrello in una giornata piovosa. La relazione dei due continua ancora oggi, con loro foto che di tanto in tanto emergono in rete.

Leo Woodall è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 317 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena circa quaranta post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Leo Woodall: età e altezza dell’attore

10. Leo Woodall è nato il 14 settembre 1996 a Hammersmith, Londra, Regno Unito. L’attore è alto complessivamente 1,81 metri.

Fonti: IMDb, Instagram

Lenny Kravitz sarà Marvin Gaye?

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Dopo aver raggiunto il successo come cantante, Lenny Kravitz sembra più che mai deciso a portare avanti anche la sua carriera sul grande schermo: dopo una comparsata in Precious, il ruolo di Cinna in The Hunger Games (che tornerà ad intepretare anche in Catching Fire) e la partecipazione a The Butler di Lee Daniels, Julian Temple lo avrebbe preso seriamente in considerazione per interpretare la leggenda del soul Marvin Gaye nel biopic a lui dedicato. Il film, che sembra destinato a competere con un progetto parallelo diretto da Cameron Crowe, si concentrerà sul periodo finale della vita del cantante.

Gaye, che stava forse già vivendo la fase calante della sua carriera, si era trasferito a Londra per fuggire alle accuse di evasione fiscale in patria, vedendo oltretutto aggravarsi la propria dipendenza da alcohol e droga. Il promoter Freddy Cousaert lo ospitò in seguito nella sua casa in Belgio per aiutarlo a disintossicarsi: il risultato fu Midnight Love, il primo album che Gaye registrò dopo la chiusura della collaborazione con l’etichetta Motown, e che conteneva Sexual Healing, uno dei maggiori successi della storia del cantante.

Fonte: Empire

Lenny Kravitz in The Hunger Games

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Dopo la positiva esperienza in Precious, Lenny Kravitz ci riprova con The Hunger Games di Gary Ross.

LennoNYC dal 19 giugno in Libreria (DVD+Libro)

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LennoNYC dal 19 giugno in Libreria (DVD+Libro)

LennonycArriva in Italia Lennonyc il film del candidato all’Oscar Michael Epstein sul rapporto tra John Lennon e New York. Dal 19 giugno in libreria con Feltrinelli Real Cinema (dvd+libro, euro 16,90).

“Se i Beatles o gli anni Sessanta hanno avuto un messaggio, era questo: impara a nuotare. Punto. E una volta che hai imparato, mettiti a nuotare. La gente che è rimasta ancorata ai Beatles e al sogno degli anni Sessanta ha perso di vista l’orizzonte non appena i Beatles e gli anni Sessanta sono diventati l’orizzonte. Portarseli dietro tutta la vita sarebbe come portarsi dietro Glenn Miller e la Seconda guerra mondiale. Con questo non voglio dire che non si possano ascoltare con piacere Glenn Miller o i Beatles, ma vivere dentro quel sogno significa scegliere la via del tramonto”
(John Lennon)

“New York divenne una parte di noi. Altrove non saremmo stati gli stessi.”
(Yoko Ono)

Poche volte nella storia una generazione di giovani ha avuto l’occasione di passare la linea d’ombra della vita al fianco degli idoli della propria adolescenza, come i fan dei Beatles hanno potuto fare con John Lennon, da onnipotente icona del rock a uomo in carne e ossa e padre di famiglia.

LennoNYC è la storia della vita di John Lennon negli anni settanta, subito dopo la fine dei Fab Four, e una lettera d’amore alla New York che allora l’accolse, quella del Greenwich Village e della svolta artistica di uno dei più grandi geni della musica del Novecento. Perché la morte può fare tutto, tranne che oscurare un Mito.

Dopo una pausa di cinque anni, in cui aveva abbandonato il mondo della musica, il successo, la fama, John Lennon tornava finalmente in studio di registrazione. Era, forse per la prima volta in vita sua, felice. Senza riserve. Il percorso che l’aveva condotto fino a quel punto era stato lungo e difficile: “perseguitato” dall’amministrazione Nixon, che era ricorsa all’FBI e all’INS per intercettargli il telefono e spiare la sua vita, nel tentativo di espellerlo per motivi politici, Lennon aveva conosciuto l’alcolismo e, per diciotto mesi, l’allontamento da Yoko Ono (un periodo che lo stesso Lennon avrebbe in seguito chiamato il suo “Lost Weekend”).

All’inizio di agosto del 1980, però, John Lennon iniziava a registrare quello che sarebbe diventato “Double Fantasy”. Le canzoni del nuovo album non erano dedicate al dolore del passato: parlavano della vita che stava costruendo con Yoko e il figlio Sean. Della sua ritrovata felicità.

Diretto dal candidato all’Oscar Michael Epstein, LennoNYC racconta di come uno dei più celebri e influenti artisti del XX secolo abbia saputo rinascere nella quiete e nei piaceri semplici della paternità. Ed è anche la storia di un immigrato molto “sui generis”, arrivato a NY per cercare una libertà speciale: quella di essere se stesso e non “Beatle John”, di amare Yoko Ono senza per questo essere disprezzato dal pubblico (come era accaduto a Londra), di vivere una vita normale. È questo che, più di ogni altra cosa, New York City ha offerto a John Lennon: la possibilità di andare al cinema o al ristorante, di salire su un taxi. Di essere libero.

Un documentario arricchito da registrazioni inedite, mai viste finora, e dalle voci di chi fu vicino a Lennon in questo momento della sua vita, dall’amico e fotografo Bob Gruen al batterista Jim Keltner, da Elton John a – ovviamente – Yoko Ono, che ha regalato a LennoNYC una delle interviste più forti ed emozionanti.

Insieme al film, il libro “Immagina una città – L’utopia di John Lennon”, a cura di Marco Denti (pp. 96)
Prima John Lennon trova la sua utopia a New York, incastrata tra il Watergate e infiniti filamenti di rock’n’roll. Poi un’intera città si unisce nel nome di Imagine, delle sue visioni e per ricordare la sua “prima volta” con John Lennon. In collaborazione con Imagine. Pavia. Di pace e di diritti, di sogni e sognatori: una città per John Lennon.

Lennie James: 10 cose che non sai sull’attore

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Lennie James: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Lennie James si è più volte fatto notare al cinema e in televisione, ma grazie alla serie The Walking Dead ha raggiunto una più ampia popolarità. In particolare, il pubblico ha iniziato a riscoprire l’interprete, apprezzandone le doti e la versatilità. Ad oggi è uno dei volti più noti della televisione. Ecco 10 cose che non sai di Lennie James.

Lennie James The Walking Dead

Lennie James: le serie TV e i film

10. Ha recitato in noti prodotti televisivi. Il primo ruolo di rilievo sul piccolo schermo arriva per l’attore con la serie Out of the Blue (1995-1996), per poi partecipare a Undercovere Heart (1998), Buried (2003), Countdown (2006), Jericho (2006-2008), The Prisoner (2009) e Hung – Ragazzo squillo (2010-2011). A partire dal 2010 diventa celebre grazie al ruolo di Morgan Jones nella serie The Walking Deaddove recita fino al 2018 accanto tra gli altri all’attrice Lauren Cohan. Successivamente entra a far parte della serie spin-off Fear The Walking Dead (2018-in corso), accanto alle attrici Maggie Grace Alycia Debnam-Carey. Dal 2018 è anche protagonista di Save Me, serie tutt’ora in corso.

9. Ha preso parte a film per il cinema. Apparso anche al cinema, l’attore compie il suo debutto sul grande schermo con il film Lost in Space – Perduti nello spazio (1998), con William Hurt. Successivamente è nel cast di I miserabili (1998) con Liam Neeson, Snatch – Lo strappo (2000), con Benicio Del Toro, Lucky Break (2001), Sahara (2005), The Next Three Days (2010), Colombiana (2011), con Zoe Saldana, Vendetta e redenzione (2014), Get on Up – La storia di James Brown (2014) e Blade Runner 2049 (2017), dove recita con l’attore Ryan Gosling.

8. È anche produttore e sceneggiatore. Con la serie Save Me, James smette di ricoprire unicamente i panni dell’attore per assumere anche il ruolo di sceneggiatore e produttore. La serie nasce infatti da una sua idea, e segue le vicende di Nelson “Nelly” Rowe, uno squattrinato la cui vita viene sconvolta quando la figlia Jody, da lui estraniata anni prima, scompare misteriosamente. La serie si è rivelata un successo di critica, tanto che ne è stata già ordinata una seconda stagione.

Lennie James è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 53 mila persone. Questo sembra però essere ormai inutilizzato dall’attore, che vi ha pubblicato soltanto due foto risalenti al 2018. La prima di queste è la sua presentazione ufficiale sulla piattaforma, mentre la seconda è un’immagine promozionale della serie The Walking Dead.

Lennie James: chi è sua moglie

6. È molto riservato. Negli anni James si è dimostrato essere una personalità particolarmente riservata circa la sua vita privata, e molto poche sono le notizie rilasciate relative a questa. Si sa che è da tempo impegnato in una relazione con Giselle Glasman, sua compagna di lunga data, dalla cui ha avuto tre figlie e un figlio.

Lennie James Save Me

Lennie James in The Walking Dead

5. Si è pentito di aver lasciato la serie. Al termine dell’ottava stagione, il personaggio interpretato dall’attore lascia il gruppo principale di protagonisti per intraprendere una propria strada. Con il tempo l’attore si è pentito di aver rinunciato al suo ruolo, poiché avrebbe desiderato molto recitare insieme ai nuovi attori entrati a far parte della serie.

4. Non esclude il ritorno del suo personaggio. Attualmente impegnato nella serie spin-off, James ha comunque dichiarato che in futuro potrebbe esservi un incrocio tra le due linee narrative, e che quindi il personaggio di Morgan potrebbe tornare a comparire accanto ai protagonisti della serie principale. Al momento, però, l’interprete ha dichiarato di non sapere se davvero le cose prenderanno questa piega per il futuro.

Lennie James in Save Me

3. Voleva dar vita ad un personaggio controverso. Parlando del protagonista della serie Save Me, da lui ideata, James ha affermato che desiderava da tempo poter portare in televisione un personaggio che somigliasse ad un antieroe, ricco di difetti e ferite, ma che non gli impediscono di andare fino in fondo alle sue azioni.

2. Si è preso del tempo per scrivere la seconda stagione. Dopo il grande successo di critica, all’attore è stata commissionata anche una seconda stagione. Per realizzarla, però, James si è preso un anno di tempo, il quale gli ha permesso di curare nei dettaglia la scrittura affinché potessero venirne fuori degli episodi al pari dei precedenti. Per questo, anche all’interno della serie si assiste ad un salto in avanti di un anno rispetto agli eventi precedentemente narrati.

Lennie James: età e altezza

1. Lennie James è nato a Nottingham, Inghilterra, l’11 ottobre 1965. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Lena Headey: non si scusa per lo “spoiler” su Instagram e brinda come Cersei [VIDEO]

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Lena HeadeyHa fatto molto discutere, in merito al finale di stagione di Game of Thrones, la mancanza, a fine puntata, di un certo episodio che i lettori si aspettavano. Cercando di non spoilerare qualcosa che potrebbe ancora accadere nelle prossime stagioni, spieghiamo brevemente: qualche settimana prima della fine di Game of Thrones 4, Lena Headey ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto di un cuore formato da sassolini, nominandola “My stone heart” (Il mio cuore di pietra).

LEGGI LA RECENSIONE DELL’EPISODIO 4×10 DI GAME OF THRONES

La foto ha allertato i lettori e fan della serie, che ci hanno visto un ovvio (per chi ha letto i romanzi di Martin) riferimento al detto episodio mancante, e la cosa ha creato quindi aspettative per il finale dell’episodio. Quando poi, domenica sera (o lunedì mattina) il mondo ha visto con i propri occhi, in molti si sono scagliati contro la povera Lena, che ha detto più volte di non aver fatto alcun riferimento alla serie nella foto e di non volersi scusare per l’incidente.

Così, da vera donna magnifica e irriverente quale è, ieri sera, ospite da Jimmy KimmelLena Headey ha indossato una t-shirt con scritto su, all’interno del disegno di un cuore, “I’m not sorry” (Non mi dispiace/Non mi scuso), mentre si è lasciata andare ad una magnifica estemporanea interpretazione di Cersei aiutata dalla presenza di una coppa e di … vinoh!!!!

Fonte: VF

Lena Headey: da Game of Thrones a un nuovo thriller

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Lena Headey, nota soprattutto per il ruolo di Cersei Lannister nella serie tv Game of Thrones, reciterà in The Woman of The Woods, thriller scritto e diretto da Russell Friedenberg.

Kelsey, interpretata dalla Headey, è una donna che parte con il marito e la figlia per una vacanza in campeggio con l’obiettivo di comunicare nel modo migliore alla figlia la volontà dei genitori di separarsi. Una presenza malvagia che aleggia nei boschi influenza però la ragazzina e la famiglia è costretta a far ritorno a Seattle, dove un detective della polizia si convince che la figlia di Kelsey è responsabile di una serie di efferati omicidi.

Myriad Pictures gestirà le vendite del film a livello internazionale, mentre Heather Rae sarà responsabile della produzione. Russell Friedenberg è entusiasta di avere a bordo del progetto un talento come Lena Headey, capace di conferire autenticità e potere emotivo alla sua performance.

L’attrice britannica tornerà nella sesta serie di Game of Thrones, ma sarà al cinema anche con Orgoglio e pregiudizio e zombie di Burr Steers.

Fonte: The Hollywood Reporter

Lena Headey: 10 cose che non sai sull’attrice

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Lena Headey: 10 cose che non sai sull’attrice

Lena Headey è una di quelle attrici che ha fatto la storia del cinema e delle serie tv grazie alla sua diverse, quanto magnifiche interpretazioni. L’attrice, che recita sin da quando era una ragazza, ha sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli migliori, entrando sin da subito nel cuore degli spettatori.

Ecco dieci cose da sapere su Lena Headey.

Lena Headey: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata con il debutto sul grande schermo in Waterland – Memorie d’amore nel 1992, per poi continuare a recitare in Quel che resta del giorno (1993), Mowgli – Il libro della giungla (1994), Mrs. Dalloway (1997), Due volte ieri (1998), Onegin (1999), Gossip (2000), Aberdeen (2000), Un’insolita missione (2001), Possession – Una storia romantica (2002) e Il gioco di Ripley (2002). In seguito, ha recitato in Actors (2003), Il nascondiglio del diavolo – The Cave (2005), I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005), Imagine Me & You (2005), 300 (2007), The Contractor – Rischio supremo (2007) e Rotto (2008). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Dredd – Il giudice dell’apocalisse (2012), Shadowhunters – Città di ossa (2013), La notte del giudizio (2013), 300 – L’alba di un impero (2014), PPZ – Pride + Prejudice + Zombies (2016), Una famiglia al tappeto (2019) e Gunpowder Milkshake (2021).

2. Ha lavorato in molte serie tv. L’attrice ha avuto modo negli anni di recitare anche per il piccolo schermo. Ha infatti preso parte a serie come How We Used to Live (1993), Ballykissangel (1996), The Hunger (1997), Band of Gold (1996-1997), Merlino (1998), The Long Firm (2004), Terminator: The Sarah Connor Chronicles (2008-2009), White Collar (2011) e Il Trono di Spade (2011-2019), che l’ha resa celebre. Nel 2022 recita invece nella serie The White House Plumbers. Inoltre, ha partecipato ad alcuni film tv come MacGyver: Trail to Doomsday (1994), Loved Up (1995) e Guerra imminente (2002).

3. È anche doppiatrice, sceneggiatrice, regista e produttrice. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha sperimentato diversi ambiti del cinema e della serie. Infatti, ha vestito i panni della doppiatrice per i videogiochi Risen (2009), Dishonored (2012), Games of Thrones: A Telltale Games Series (2014), per le serie Super Hero Squad Show (2009), Uncle Grandpa (2014-2017), Danger Mouse (2015-2017), Trollhunters: I racconti di arcadia (2017-2018), Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles (2018-2019) e il film Kingsglaive: Final Fantasy XV (2016). In quanto produttrice, invece, ha partecipato alla realizzazione del corto The Devil’s Wedding (2009) e del film The Flood, mentre come regista, oltre ad aver realizzato il video Freya Ridings: You Mean the World to Me (2019), ha diretto e anche sceneggiato il corto The Trap (2019).

Lena Headey Instagram

 

 

Lena Headey: chi è suo marito

4. Ha due matrimoni alle spalle. L’attrice si è sposata per la prima volta con il musicista Peter Paul Loughran nel maggio del 2007: tuttavia, il loro matrimonio è durato solo fino al 2011, anno della separazione, per poi divorziare due anni dopo. Dalla loro unione è nato, il 31 marzo del 2010, il figlio Wylie Elliot. Poco dopo il suo divorzio, l’attrice ha cominciato a frequentare il regista Dan Cadan, del quale era amica da molti anni. Dalla loro unione è nata la piccola Teddy il 10 luglio del 2015. Dopo essersi fidanzati ufficialmente nel 2017, nel 2019 i due hanno fatto sapere di essersi separati.

Lena Headey e Jerome Flynn

5. Non è in buoni rapporti con il collega. L’attrice ha anche avuto, nel 2012, una relazione con l’attore Jerome Flynn, conosciuto sul set della serie Il Trono di Spade, dove lui interpretava il mercenario Bronn. Dopo la fine della loro relazione (avvenuta in quello stesso anno) i due non sono rimasti per niente in buoni rapporti, tantoché la Headey ha chiesto che nel suo contratto per la serie fosse inserita una clausula che prevedeva che non vi fosse alcuna scena tra i loro personaggi.

Lena Headey è su Instagram

6. Ha un profilo molto seguito. L’attrice ha aperto da alcuni anni un proprio account Instagram che è seguito da qualcosa come 3,5 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre mille post, è un’immensa raccolta di foto che la vedono protagonista tra momenti si svago e di lavoro. Molti sono però anche i post relativi a battaglie sociali verso cui la Headey ha molto interesse. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività e novità dentro e fuori dal set.

Lena Headey in 300 – L’alba di un impero

7. Ha interpretato la sua parte in poco tempo. Nel 2007 la Headey aveva interpretato la Regina Gorgo, moglie di Leonida, nel film 300. L’attrice è poi tornata ad interpretare questo stesso personaggio anche per il sequel del 2014, 300 – L’alba di un impero. Poiché in quel periodo era anche impegnata sul set della serie Il Trono di Spade, ha dovuto girare tutte le sue scene in soli 10 giorni, il tempo massimo che aveva a disposizione per il film.

Lena Headey

Lena Headey in Il Trono di Spade

8. Il suo è il personaggio più odiato. Cersei Lannister, il personaggio interpretato dalla Headey, è stata votata dai fan come il personaggio più odiato della serie. L’attrice ha infatti raccontato di essere spesso vittima di fan che indirizzano a lei personalmente il loro odio verso il suo personaggio. Le persone spesso la chiamano per nome online e in pubblico e alle convention dei fan è più che spesso evitata. Ha affermato che durante una sessione di autografi al Comic Con, le persone le stavano effettivamente strappando i libri dalle mani per impedirle di firmarli.

9. Aveva in mente un finale diverso. Come noto, non tutti sono rimasti soddisfatti dal finale della serie Il Trono di Spade. Tra questi vi è anche la stessa Headey. L’attrice, infatti, ha espresso di aver desiderato una fine diversa per la serie, e in particolar modo per Cersei, rimanendo molto colpita dalla scelta degli autori. Tuttavia, per rispetto nei loro confronti, non si è opposta a quanto da loro immaginato e ha assecondato il finale previsto.

Lena Headey: età e altezza

10. Lena Headey è nata il 3 ottobre del 1973 ad Hamilton, nelle Isole Bermuda. La sua altezza complessiva corrisponde a 166 centimetri.

Fonti: IMDb, Deadline

Lena Headey intervista alla protagonista de La Notte del Giudizio

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Guarda l’intervista video Lena Headey, protagonista del film La notte del giudizio (recensione) film prodotto da Michael Bay e Jason Blum (Paranormal Activity).


Cosa faresti se una notte all’anno potessi commettere qualsiasi tipo di crimine senza conseguenze? La Notte del Giudizio è un thriller fantascientifico che segue le vicende di una famiglia lungo il corso di una singola notte. Quattro persone dovranno confrontarsi per capire cosa sono disposte a fare per proteggere i propri cari quando la violenza entrerà nella loro casa.

In un America distrutta dalla criminalità e con le prigioni stracolme di malviventi, il governo ha deciso di instaurare un giorno all’anno in cui per 12 ore ogni tipo di crimine, incluso l’omicidio, diventa legale. Non è possibile chiamare la polizia. Gli ospedali sono chiusi. E’ una notte nella quale i cittadini si autogestiscono senza il pericolo di essere puniti per le loro azioni. In questa notte invasa da una criminalità endemica e appestata dalla violenza, una famiglia si trova alle prese con un interrogativo logorante: che succederà quando uno sconosciuto busserà alla loro porta?

Quando poco prima del coprifuoco annuale qualcuno si introduce nel comprensorio blindato di James Sandin (Ethan Hawke), una serie di eventi drammatici porteranno la sua famiglia sull’orlo del baratro. Superare la notte senza diventare quei mostri che loro stessi fuggono sarà la dura prova che dovranno affrontare James, sua moglie Mary e i loro bambini.

Diretto da James DeMonaco (sceneggiatore di Assault on Precinct 13 e Il Negoziatore) The Purge è prodotto da Jason Blum per conto della Blumhouse (Paranormal Activity, Insidious, Sinister), Michael Bay, Brad Fuller and Andrew Form della Platinum Dunes (Amityville Horror, Non Aprite Quella Porta), e Sébastien Kurt Lemercier (Assault on Precinct 13)

Lena Headey in Jacqueline Ess di Clive Barker

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Lena Headey in Jacqueline Ess di Clive Barker

Lena Headey sarà la protagonista del film Jacqueline Es di Clive Barker. L’attrice trai protagonisti della serie di successo HBO Game of Thrones e già vista sul grande schermo in Dredd e 300, sarà la protagonista dell’adattamento cinematografico del racconto d Barker. A dare la notizia è Variety.

Il progetto è stato annunciato all’inizio di quest’anno ed è in sviluppo alla Raven Banner Entertainment. Il film intitolato Jacqueline Ess è l’adattamento di un racconto di Clive Barker dal titolo Jacqueline Ess: Her Will and Testament, già pubblicato nell’antologia horror intitolata I Shudder at Your Touch, e successivamente inserita nella raccolta di racconti di Barker Books of Blood.

Jacqueline Ess racconta la storia di una bellissima donna con la capacità di modificare, con la sola forza del pensiero, l’aspetto delle persone in maniera orribile. Grazie a queste sue capacità, i suoi rapporti con gli uomini sono sempre fatali. La storia parla di sesso, potere e delle estreme conseguenze che ci aspettano al limite dei nostri desideri.

Raven Banner produrrà il film con la Seraphim Films mentre a dirigerlo è stata chiamata l’esordiente Jovanka Vukotic che ha anche lavorato alla sceneggiatura con Christian Francis.

Lena Headey è al momento impegnata sul piccolo schermo per la quarta stagione di Game of Thrones, dove interpreta la Regina Cersei Lannister.

Fonte: CS

Lena Headey e Henry Winkler si uniscono a Bob Odenkirk nel film d’azione Normal

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Lena Headey e Henry Winkler si sono uniti a Bob Odenkirk nel prossimo film d’azione Normal, dal team di produzione dietro il successo del 2021 Nobody.

In Normal, Bob Odenkirk interpreta Ulisse, che viene nominato sceriffo sostituto nella piccola città del Minnesota di Normal, popolata da amichevoli abitanti del Midwest. Quando la banca locale viene saccheggiata, Ulisse “scopre inconsapevolmente qualcosa di molto più esplosivo di una semplice rapina in banca”, secondo la sinossi ufficiale.

Henry Winkler, star di “Happy Days” e “Barry”, interpreterà il sindaco di Normal, mentre la favorita di “Game of Thrones” e “300” Lena Headey è la barista locale, Moira.

Lena Headey e Henry Winkler si uniscono a Bob Odenkirk

Lena Headey“Normal” è diretto da Ben Wheatley (“Free Fire”, “Kill List”) da una sceneggiatura scritta dal creatore di “John Wick” Derek Kolstad, che condivide il merito della storia con Odenkirk. I produttori sono Marc Provissiero (“Nobody”, “No Hard Feelings”), Odenkirk e Kolstad, che hanno recentemente terminato “Nobody 2”.

Le riprese principali di Normal sono iniziate il 21 ottobre e proseguiranno a Winnipeg, Canada, fino a dicembre. A completare il cast ci sono Ryan Allen, Billy MacLellan, Brendan Fletcher, Peter Shinkoda e Jess McLeod.

“Siamo entusiasti che Ben Wheatley si sia unito a noi in questa occasione. È un maestro assoluto della forma. Amiamo il nostro cast e siamo emozionati di provare a catturare qualcosa di inaspettato”, hanno affermato i produttori in una dichiarazione congiunta.

Dopo l’enorme successo di Game of Thrones, abbiamo visto Lena Headey in Gunpowder Milkshake e nell’esilarante commedia White House Plumbers.

Lena Headey citata in giudizio dal suo agente per una scena tagliata di Thor: Love and Thunder

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La star di Game of Thrones Lena Headey è stata citata in giudizio dal suo agente dopo che il suo cameo in Thor: Love and Thunder è stato tagliato. Il film di Taika Waititi include alcuni delle aggiunte di serie A del MCU, con Russell Crowe che ha un piccolo ruolo nei panni di Zeus e Christian Bale che si unisce al MCU nel ruolo del villain Gorr il Macellatore di Dei.

I Marvel Studios cercano sempre di trovare grandi nomi che si uniscano al MCU in ogni momento, come indicano Oscar Isaac ed Ethan Hawke in Moon Knight, Hailee Steinfeld in Hawkeye, Angelina Jolie in Eternals e altri ancora. Uno dei franchise con cui la Marvel ha cercato di fondersi è proprio quello de Il trono di Spade, e negli anni abbiamo visto Peter Dinklage nei panni di Eitri, Kit Harington e Richard Madden in Eternals, nei ruoli di Dane Whitman e Icaris, Emilia Clarke che vedremo nella serie Secret Invasion.

Ora è stato rivelato che Lena Headey sarebbe dovuta essere la successiva a passare da Westeros al MCU secondo un report di Variety. La rivista rivela che Lena Headey è stata citata in giudizio per 1,5 milioni di dollari dalla sua ex agenzia britannica Troika per commissioni non pagate. Thor: Love and Thunder è tra i progetti elencati tra quelli che, secondo l’agenzia, non sono stati compensati. Tuttavia, Variety osserva che il ruolo di Lena Headey in Thor: Love and Thunder è stato tagliato. La difesa dell’ex star di Game of Thrones afferma che Taika Waititi l’ha avvicinata direttamente di persona per il cameo, senza dover passare dall’agenzia, e che quindi per quel titolo non era previsto compenso per gli agenti.

Questo è il primo report che collega ufficialmente Lena Headey a Thor: Love and Thunder. Non è chiaro quale ruolo avrebbe interpretato nel film o perché è stato tagliato. Tuttavia, ulteriori notizie sul film indicano che il cameo di Lena Headey non è l’unico che Taika Waititi ha tagliato durante il montaggio. Christian Bale ha rivelato di aver girato scene con Peter Dinklage e Jeff Goldblum, ma anche i cameo di Eitri e Granmaestro sono stati tagliati da Thor: Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Lena Headey a fianco di Ethan Hawke in Vigilandia

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Dopo aver trovato in Ethan Hawke il protagonista, Vigilandia – sci-fi thriller di James DeMonaco (regista le cui precedenti opere non sono granché memorabili) ha trovato anche la sua controparte femminile in Lena Headey (protagonista in Terminator: The Sarah Connor Chronicles, oltre ad aver recitato in altre serie come Game of Thrones o White Collar).

Del film, che sarà un’opera a basso costo, si sa poco: regista e produttori hanno voluto mantenere il massimo riserbo. Produttore è Jason Blum (Insidious), la cui compagnia sta attualmente lavorando a Platinum Dunes di Michael Bay. Nota anche per il ruolo della Regina Gorgo in 300 di Zack Snyder, la Headey sarà sugli schermi in autunno col remake del fumettistico Dredd.

Fonte: Empire

Lena Dunham: il cast della sua serie Netflix è stato annunciato

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Lena Dunham: il cast della sua serie Netflix è stato annunciato

La serie comedy Netflix di Lena Dunham Too Much ha completato il suo cast con una formazione davvero impressionante. Oltre ai protagonisti della serie precedentemente annunciati Megan Stalter e Will Sharpe ci saranno: Richard E. Grant (“Saltburn”), Stephen Fry (“The Dropout”), Janicza Bravo (“Sharp Stick”), Michael Zegen (“The Marvelous Mrs. Maisel ”), Rhea Perlman (“Cheers”), Rita Wilson (“Insonne a Seattle”), Leo Reich (“Leo Reich: letteralmente chi se ne frega?!”), Adele Exarchopoulos (“Passages”), Adwoa Aboah (“Top Boy “), Daisy Bevan (“L’alienista”), Dean-Charles Chapman (“1917”), Kaori Momoi (“Il tetto più luminoso dell’universo”) e Prasanna Puwanarajah (“The Crown”). È stato inoltre confermato che Emily Ratajkowski apparirà nella serie.

Too Much segue Jessica (Stalter), descritta come “una maniaca del lavoro di New York sulla trentina che si sta riprendendo da una relazione interrotta che pensava sarebbe durata per sempre e che si sta lentamente isolando da tutti quelli che conosce. Quando ogni isolato di New York racconta la storia del suo cattivo comportamento, l’unica soluzione è accettare un lavoro a Londra, dove progetta di vivere una vita di solitudine come una sorella Brontë. Ma quando incontra Felix (Sharpe) – che somiglia più a Spike che a Will di Notting Hill – scopre che il loro insolito legame è impossibile da ignorare, anche se crea più problemi di quanti ne risolve. Ora devono chiedersi: gli americani e gli inglesi parlano davvero la stessa lingua?”

Lena Dunham scriverà e dirigerà Too Much, con la musica originale di Luis Felber, suo marito. Dunham e Felber sono produttori esecutivi insieme a Tim Bevan, Eric Fellner, Michael P. Cohen, Surian Fletcher-Jones e Bruce Eric Kaplan, con Camilla Bray come produttrice.

Lena Dunham scriverà la serie romantica per Netflix Too Much

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Lena Dunham scriverà la serie romantica per Netflix Too Much

Lena Dunham e suo marito Luis Felber hanno co-creato una serie di commedie romantiche intitolata Too Much per NetflixMegan Stalter e Will Sharpe saranno i protagonisti.

Too Much segue Jessica (Stalter), una stacanovista newyorkese sulla trentina che si sta riprendendo da una relazione finita male che pensava sarebbe durata per sempre e che la sta ora isolando dal mondo che la circonda. Quando ogni isolato di New York le racconta il suo passato, l’unica soluzione è accettare un lavoro a Londra, dove intende vivere una vita di solitudine come una sorella Brontë. Ma quando incontra Felix (Sharpe) – che è proprio  Hugh Grant in “Notting Hill” ma più il compagno di stanza ubriaco Spike – scopre che il loro insolito legame è impossibile da ignorare, anche se crea più problemi di quanti ne risolva. Ora devono chiedersi: Americani e inglesi parlano davvero la stessa lingua? La serie è una commedia sentimentale per ex-patrioti disillusi che si chiedono se il vero amore sia ancora possibile, ma sperano sinceramente che lo sia.

Secondo le descrizioni ufficiali dei personaggi, “Se aveste incontrato Jessica dieci anni fa, sareste stati accecati dalla sua luce interiore – ma la vita l’ha portata a fare un viaggio a piedi, quando lei pensava di fare solo una corsetta. Felix stravolge tutte le sue aspettative, ma si scopre che fidarsi di qualcuno fa più paura che non fidarsi di nessuno. Felix è un tipo di 35 anni molto diverso: si comporta come un eterno diciottenne, si veste come un elfo punk, scappa il più velocemente possibile da un trauma a cui non sa dare un nome, va a letto con tutte le donne che restano nel bar oltre l’orario di chiusura e si sveglia chiedendosi perché non può godersi una notte da solo. Nato nel Regno Unito e cresciuto tra i collegi inglesi e la sua famiglia allargata in Giappone, non si sente né qui né là. Fare musica è la sua unica consolazione, una musica che nessuno ascolta“.

Lena Dunham scrive e dirige Too Much, che avrà le musiche originali di Felber. Dunham e Felber sono produttori esecutivi insieme a Tim Bevan, Eric Fellner, Michael Cohen, Surian Fletcher-Jones e Bruce Eric Kaplan, mentre Camilla Bray è produttrice. La serie di 10 episodi proviene dalla Working Title Television degli Universal International Studios e dalla Good Thing Going della Lena Dunham.

Too Much sarà la prima serie creata dalla Dunham dopo “Camping“, andata in onda sulla HBO per una stagione nel 2018. Lena Dunhamè nota soprattutto come creatrice e protagonista di “Girls” della HBO, andata in onda per sei stagioni dal 2012 al 2017. Nel 2022, Dunham ha scritto e diretto i film “Sharp Stick” e “Catherine Called Birdy“.

Lena Dunham lavora con Netflix su una nuova commedia romantica

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Lena Dunham lavora con Netflix su una nuova commedia romantica

Secondo quanto apprendiamo da un recente rapporto di World of Reel Lena Dunham collaborerà con Netflix per una nuova commedia romantica. Il breve rapporto menziona che il film si chiamerà Too Much e parlerà di una “donna americana a Londra”. Tuttavia, nel rapporto non è stato menzionato nient’altro, a parte il fatto che Lena Dunham scriverà e dirigerà il progetto.

Lena Dunham è meglio conosciuto per aver creato, diretto, scritto, prodotto e interpretato la serie tv commedia drammatica di successo della HBO Girls, presentato per la prima volta nel 2012 e vinto Awards, un Writers Guild of America Award e vari Golden Globe. Di recente, Lena Dunham ha scritto e diretto la commedia del 2022 Sharp Stick, con Kristine Froseth, Jon Bernthal, Luka Sabbat e Dunham. Ha anche scritto e diretto la commedia medievale del 2022 Catherine Called Birdy, presentata in anteprima sul servizio Prime Video di Amazon lo scorso anno.

Len Wiseman parla del reboot de La Mummia!

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Len Wiseman parla del reboot de La Mummia!

Ecco le prime dichiarazioni del registe Len Wiseman al lavoro sul reboot de La mummia per la Universal. Il regista del remake di Total Recall e Underworld è stato intervistato da Movieweb e ha descritto il suo film come:

“Una versione moderna de La mummia, cosa succederebbe se ci imbattessimo in una mummia nel mondo di oggi. E’ piuttosto affasciante” “Non ha nulla a che fare con i film di Brendan Fraser, non è un remake qualsiasi. La mummia è uno dei personaggi iconici della Universal molto prima dei film con Brendan Fraser. Questo sarà una cosa diversa, c’è ancora uno script da scrivere ma l’intenzione è stata quella di andare su un tono molto diverso.

Vi ricordiamo che il copione è attualmente in fase di scrittura ad opera di Jon Spaihts (Prometheus).

Len Wiseman dirigerà il nuovo film su La Mummia?

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Len Wiseman dirigerà il nuovo film su La Mummia?

Pare che la Universal abbia finalmente trovato il regista al quale affidare un nuovo adattamento del franchise de La Mummia.

Leila e i suoi fratelli: trailer del film dal 6 aprile al cinema!

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I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection è lieta di diffondere il trailer in versione originale sottotitolata di Leila e i suoi fratelli, in arrivo nelle sale italiane da giovedì 6 aprile. Presentato nella sezione Features Films all’ultima edizione del Festival di Cannes, il film è diretto dal giovane regista iraniano Saeed Roustaee, che continua a portare al centro del suo cinema, pluripremiato a livello internazionale, la famiglia.

A tenere le redini della sua numerosa e imperfetta famiglia, le cui dinamiche si rivelano specchio della società iraniana, troviamo la giovane Leila, magistralmente interpretata da Taraneh Alidoosti. Roustaee la fotografa con grande cura, denunciandone le difficoltà, la povertà dovute all’assenza di una classe media, distrutta dal governo di Ahmadinejad. Leila e i suoi fratelli è fortemente radicato nel tessuto iraniano ma, contemporaneamente, ha una portata universale che riguarda il tema delle diseguaglianze e del determinismo delle classi sociali. “Credo sia importantissimo potersi allontanare dalla propria famiglia – dichiara il regista – dai propri genitori, e vivere la propria vita. Ma bisogna avere i mezzi per farlo. Questi ragazzi – ormai adulti – non li hanno. Si vede chiaramente che stanno soffocando. Nel film questo aspetto viene esplicitato”.

Leila e i suoi fratelli sarà proiettato in anteprima al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – FESCAAAL il 26 Marzo e al BIF&ST il 28 marzo al Teatro Petruzzelli di Bari e sarà nelle sale italiane dal 6 aprile con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in versione originale sottotitolata in italiano. 

La trama di Leila e i suoi fratelli

Iran, oggi. Leila, 40 anni, ha passato la vita a prendersi cura dei suoi genitori e dei suoi quattro fratelli, una famiglia irrequieta e schiacciata dai debiti. Quando il suo progetto di avviare un’impresa che li aiuti a uscire dalla povertà è ostacolato dal padre, Esmail, per motivi egoistici, i già fragilissimi equilibri familiari si spezzano, forse irrimediabilmente.

Presentato in concorso al festival di Cannes, Leila e i suoi fratelli è il ritratto emozionante e delicato di una famiglia imperfetta, uno sguardo profondo sull’Iran di oggi, sorretto dalla straordinaria interpretazione di Taraneh Alidoosti, musa di Asghar Farhadi.

Leighton Meester: 10 cose che non sai sull’attrice

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Leighton Meester: 10 cose che non sai sull’attrice

Leighton Meester è una di quelle attrici che ha contribuito a cambiare il concetto di serie tv e al suo sviluppo odierno, grazie alle sue incredibili interpretazioni. L’attrice, che ha iniziato a recitare sin da quanto era molto giovane, ha dimostrato da subito di essere molto in gamba e di saper scegliere i ruoli migliori e adatti al suo talento, tanto da fare subito breccia nel cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Leighton Meester.

Leighton Meester serie tv

Leighton Meester serie tv1. Una vita tra serie tv. L’attrice ha debuttato nel mondo della recitazione grazie alle serie tv: infatti, è apparsa per la prima volta in Law & Order – I due volti della giustizia (1999), per poi lavorare in Boston Public (2001), Family Affair (2002), Tarzan (2003), Settimo cielo (2004), 24 (2005), Veronica Mars (2005) e Surface (2005-2006). In seguito, è apparsa in Shark – Giustizia a tutti i costi (2007), Entourage (2004-2008), Gossip Girl (2007-2012), Making History (2017) e Single Parents (2018-2019). Nel 2019 ha interpretato Clara nel film Sempre Fi. Nello stesso anno è apparsa come guest star nella serie The Orville. Dal 2018 al 2020 è stata la protagonista della serie Single Parents nei panni di Angie D’Amato. Sarà presto nel cast di The Weekend Away.

2. Ha recitato anche in diversi film. Nel corso della sua carriera, l’attrice non ha prestato la propria opera solo per il piccolo schermo, ma ha recitato spesso anche per il cinema. Infatti, è apparsa per la prima volta in Hangman’s Curse (2003), per poi proseguire con Flourish (2006), Inside (2006), Drive Thru (2007), The Beautiful Ordinary (2007), Killer Movie (2008), Notte folle a Manhattan (2010) e Amore a mille… miglia (2010). In seguito, è apparsa in Country Strong (2010), The Roommate – Il terrore di dorme accanto (2011), Monte Carlo (2011), Scusa, mi piace tuo padre (2011), Indovina perché ti odio (2012), Life Partners (2014), The Judge (2014), Like Sunday, Like Rain (2014), By the Gun (2014) e National Theatre Live: Of Mice and Men (2014).

Leighton Meester e Adam Brody

3. Sono sposati da qualche anno. Nel febbraio del 2014, l’attrice ha sposato il collega Adam Brody: i due si erano conosciuti un paio di anni prima e hanno annunciato il fidanzamento tre mesi prima del loro matrimonio.

Leighton Meester Arlo Day Brody

4. Sono genitori di una bambina. Dall’unione solida dei due attori, ha visto la luce una bambina: infatti, il 4 agosto del 2015, l’attrice ha messo al mondo (a 29 anni), la sua prima figlia, Arlo Day Brody.

 

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Leighton Meester fidanzato

5. È stata fidanzata con un collega di set. L’attrice ha avuto una storia durata ben due anni con Sebastian Stan. Infatti, i due si sono frequentati dal 2008 al 2010, anni in cui i due facevano parte del cast di Gossip Girl.

6. Ha avuto qualche fidanzato famoso. Prima di convolare a nozze, l’attrice ha frequentato qualche attore: ad esempio, dal 2007 al 2012, ha avuto una storia con Aaron Himelstein. Inoltre, tra i vari flirt a lei attribuiti, ci sarebbe anche quello con Garrett Hedlund, con cui si sarebbe frequentata nel giugno del 2011.

Leighton Meester Gossip Girl

Leighton Meester Gossip Girl7. Ha tinto i capelli. L’attrice ha una chioma di un colore diverso rispetto al quale si è solito conoscerla: infatti, lei è una bionda naturale, ma si è scurita i capelli, diventando bruna per interpretare il personaggio di Blair Waldrof nella serie.

8. È apparsa sempre. L’attrice, insieme a Blake Lively e Penn Badgley, fa parte degli unici membri del cast ad essere apparsi in ogni episodio di Gossip Girl, ovvero per tutti i 121 episodi della serie.

Leighton Meester Instagram

9. Ha un profilo molto seguito. L’attrice possiede un proprio account personale su Instagram che è seguito da qualcosa come 5,2 milioni di persone in tutto il mondo. Sulla sua bacheca, oltre a qualche foto tra svago e relax, sono molte le foto che la vedono protagonista di progetti lavorativi e umanitari, tra colleghi ed amici.

Leighton Meester: età e altezza

10. Leighton Meester è nata il 9 aprile del 1986 a Fort Worth, nel Texas (Usa), e la sua altezza complessiva corrisponde a 164 centimetri.

Fonti: IMDb, Ranker

Leighton Meester ritorna in The CW, sarà la protagonista di Good Cop/Bad Cop

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Leighton Meester sarà la protagonista di Good Cop/Bad Cop, una coproduzione drammatica procedurale tra The CW, The Roku Channel e l’australiano Stan.

Creata da John Quaintance (Reboot, Will & Grace), la serie di otto episodi è incentrata su Lou (Leighton Meester) e Henry (Le Terrificanti Avventure di Sabrina, Luke Cook), “una strana coppia, sorella e fratello, che si trova in una piccola squadra di detective della Polizia del Pacifico nord-occidentale”, secondo la sinossi ufficiale. “Devono fare i conti con residenti pittoreschi, una grave mancanza di risorse e la loro complicata dinamica tra loro e con il loro capo della polizia, Big Hank ( Clancy Brown di Dexter: New Blood ), che guarda caso è il loro padre.”

Good Cop/Bad Cop proviene dalla Future Shack Entertainment e dalla Jungle Entertainment di Jeff Wachtel e le riprese inizieranno più tardi questa primavera nel Queensland, in Australia, per una première nel 2025 su The CW. Lo spettacolo sarà trasmesso in streaming su The Roku Channel negli Stati Uniti e Stan in Australia. Al momento non ha una pianificazione in ITALIA. 

Leighton Meester e Adam Brody: è nata la loro bambina

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Leighton Meester e Adam Brody: è nata la loro bambina

Ha ormai più di un mese la piccola Arlo Day Brody ma la notizia della sua venuta al mondo è stata diffusa soltanto da poche ore dalla testata TMZ, venuta in possesso del certificato di nascita: niente di strano se si pensa che è la figlia della riservatissima coppia costituita da Leighton Meester e Adam Brody (la Blair Waldorf di Gossip Girl e il Seth Cohen di The O.C.), sposati con un matrimonio segreto dal 14 Febbraio 2014.

Arlo è nata il 4 Agosto scorso, e non una settimana fa come tutti i media stanno riportando, in California al Whittier Hospital, e quindi non nel noto Cedars-Sinai Medical Center, la clinica delle star. I due neo-genitori tengono infatti moltissimo alla privacy, che è stata una priorità sin dagli inizi della loro relazione, partita dal set di Scusa, mi piace tuo padre, e che non ha risparmiato il periodo della gravidanza, di cui esistono solo un paio di foto.

Fonte: Los Angeles Times

Leia Organa: Principessa, Generale, Mentore. L’omaggio animato di Star Wars Kids

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Star Wars rende omaggio a Leia (Carrie Fisher) in un nuovo video animato che traccia il suo viaggio da principessa a generale. Dopo la sua prima apparizione nell’originale Star Wars, Leia è diventata un personaggio iconico grazie alla sua arguzia e forza. Dopo averla vista schierata in prima linea nella trilogia originale, i fan erano entusiasti di sapere che Leia sarebbe tornata nella terza trilogia, iniziata nel 2015 con Il Risveglio della Forza.

Sfortunatamente, la prematura scomparsa di Carrie Fisher le ha impedito di sviluppare il suo personaggio fino alla fine di L’Ascesa di Skywalker, anche se J.J. Abrams e il suo team hanno fatto di tutto per recuperare il materiale non utilizzato dai film precedenti per renderlo adattabile al nuovo film.

Nell’Episodio IX, Leia Organa si sacrifica usando tutta la sua energia per raggiungere il figlio ribelle Kylo Ren (Adam Driver) attraverso la Forza. Riesce ad aiutarlo a tornare alla luce, ma così facendo muore. Rey (Daisy Ridley) la vede in seguito come un fantasma della Forza, e ciò ci mostra che, come i Cavalieri Jedi, Leia è diventata una cosa sola con la Forza.

Come parte della serie di animazione “Star Wars Galaxy of Adventures“, il viaggio di Leia attraverso i film è stato animato in una bellissima sequenza. Il breve video, pubblicato da Star Wars Kids, mette in evidenza alcuni dei momenti più memorabili di Leia dalla trilogia di riavvio mentre ancora si ripropone nei film originali. Include anche il dialogo reale dei film.

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