Nonostante il fatto che i fan del franchise di Star Wars stiano apprezzando molto Rogue One, il “tradimento” dell’assenza degli Opening Crawl, ovvero del classico testo iniziale giallo che sparisce verso il fondo dello schermo e che spiega il punto in cui il film comincia, non è proprio andato giù a molti. Così, Andrew Shackley, reporte e giornalista presso Star Wars News Net, ha scritto un testo che si addice perfettamente a introdurre la storia e che ricorda qualche piccolo dettaglio che i più distratti possono aver dimenticato dall’Episodio III.
L’Opening Crawl di Rogue One
“I Jedi sono estinti, la Repubblica è caduta e alla sua alba, l’Impero Galattico ha inghiottito tutte le Terre della galassia con il terrore. I membri perseguitati della Vecchia Repubblica si proteggono nascondendosi. Solo i componenti dell’ALLEANZA RIBELLE osano sollevarsi contro le violente forze imperiali. Nel profondo dei territori dell’Outer Rim, il crudele direttore Krennic ha scoperto la posizione di un amico a lungo perduto, uno capace di completare l’arma più potente che l’Impero abbia mai posseduto…”
Che ve ne pare? Ponendo le basi per il prologo del film, i titoli anticipano non solo la costruzione della Morte Nera, ma impostano anche le basi per la presenza della Resistenza, senza tuttavia andare a raccontare dettagli precisi del film e impostando benissimo l’introduzione al prologo in cui Krennic preleva Galen Erso.
Rogue One a Star Wars Story recensione del film
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Rogue One A Star Wars Story: il trailer internazionale finale
Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.




Il progetto, per lungo tempo accarezzato dal regista Grey, ha visto avvicendarsi per il ruolo del protagonista prima


Una condotta impeccabile a un passo dalla santità, dal Nobel per la Pace, da podio ai mondiali di meditazione zen, viste anche le reazioni alle piccole sfortune quotidiane. Per ogni nervo saltato c’è invece un verso di poesia, un poema immediato, rifugio sublime per l’anima e il cervello. Del resto è probabilmente la lezione che vuole impartirci

