Lo sceneggiatore di
Edge of TomorrowChristopher
McQuarrie ha rivelato che il sequel spiegherà
definitivamente il finale del primo film. Basato sulla graphic
novel All You Need is Kill di Hiroshi
Sakurazaka,
Edge of Tomorrow è un film del 2014 diretto
da Doug Liman con Tom Cruise ed
Emily Blunt.
Sebbene il cast e il regista
torneranno per Edge of Tomorrow 2,
McQuarrie non scriverà il sequel del film
(sostituito da Joe Shrapnel e Anna
Waterhouse) ma sarà comunque coinvolto nella
produzione di Edge of Tomorrow 2.
Dopo aver pubblicato su Twitter alcuni
immagini delle protagoniste del prossimo Mission:
Impossible, McQuarrie ha risposto a dei
commenti relativi a Edge of Tomorrow. Sebbene non
abbia potuto parlarne nei dettagli, McQuarrie ha
rivelato che il sequel spiegherà e darà un senso al finale del
primo film.
Nonostante
Edge of Tomorrow fosse basato sul giapponese
All You Need is Kill, la versione di
McQuarrie e Liman si prese varie
libertà, tra cui quella di modificarne il finale lasciando il
pubblico soddisfatto ma perplesso.
In un altro scambio di
messaggi su Twitter,
McQuarrie ha spiegato che non è stato
consultato per il titolo del sequel.
Nonostante il primo
Edge of Tomorrow fu ricevuto con favore da
parte della critica, il film non incassò abbastanza al box-office
americano e, pertanto, ripieghò sul botteghino internazionale.
Si è parlato molto di Edge
of Tomorrow 2, il potenziale sequel in sviluppo del film
di successo del 2014 Edge of Tomorrow, che vedeva protagonisti
Emily Blunt e Tom Cruise in quello che molti considerano uno
dei migliori film di fantascienza, nonché di loop temporali degli
ultimi anni. Ebbene oggi a parlare le possibile sequel è proprio
uno degli interpreti del film originali
Emily Blunt.
L’attrice ha ammesso di sperare
ancora in Edge of Tomorrow 2, ma ha anche
suggerito che qualsiasi sceneggiatura esistente non sarebbe in
grado di funzionare al giorno d’oggi. Parlando con Variety, Emily Blunt ha rivelato che lei e il regista
Doug Liman parlano spesso di un sequel, e ha
riconosciuto che Tom Cruise (che ha recitato
nell’originale) vuole farlo. Tuttavia, l’attrice ha detto che
ci sarebbero problemi di età con qualsiasi sceneggiatura.
“Doug [Liman] e io ne parliamo
continuamente. So che Tom vuole farlo, si spera, ad un certo
punto“, ha detto Blunt. “Ma è il momento, ma sono anche
passati 10 anni da quando l’abbiamo realizzato. C’era una
sceneggiatura fantastica in lavorazione, ma penso che avrebbe
funzionato solo se l’avessimo girata otto anni fa. Non sto
dicendo che siamo così antichi, ma devi considerare che sono
passati 10 anni.
Emily Blunt ha recentemente terminato le
riprese del prossimo film d’azione “The Fall
Guy”, la cui uscita è prevista per il 2024. Ha
elogiato Ryan Gosling (il suo co-protagonista nel film)
definendolo “spiritoso e intelligente come avresti mai potuto
sognarlo”.
L’attrice britannica ha anche ammirato
il regista di “Oppenheimer”,
Christopher Nolan: “Il suo enorme
intelletto e la sua direzione visionaria lo rendono un regista
senza pari nel settore. Non riesco a immaginare l’esperienza
cinematografica senza di lui”.
Edge of Tomorrow è stato un successo a
sorpresa quando è uscito nel 2014
L’originale Edge
of Tomorrow è uscito nel 2014 e vedeva protagonisti
Tom Cruise e Emily Blunt. Il film è ambientato in un futuro
in cui l’Europa è occupata da una razza aliena e segue il
personaggio di Tom Cruise, che si ritrova bloccato in un loop
temporale e ripete lo stesso giorno ancora e ancora.
Edge of Tomorrow è stato diretto da Liman, da una
sceneggiatura scritta da Christopher McQuarrie, Jez
Butterworth e John-Henry Butterworth. Il film è stato un
successo per la Warner Bros., incassando oltre 370 milioni di
dollari al botteghino globale.
Emily Blunt ha
condiviso un aggiornamento sul tanto atteso Edge of
Tomorrow 2, sequel del film del 2014 Edge of Tomorrow – Senza
domani.Emily Blunt ha recitato al fianco diTom Cruise nel film di fantascienza
del 2014. Cruise ha interpretato il ruolo di William Cage
(Cruise), che sfrutta la sua nuova capacità di loop temporale con
l’aiuto del sergente Rita Vrataski (Blunt) per combattere gli
alieni.
Diretto da Doug Liman, l’ambizioso
film d’azione non è stato un grande successo al cinema. Tuttavia,
alla fine ha trovato il suo successo in tv e in home video. Da
allora, i fan da tempo hanno invocato a gran voce un potenziale
sequel del film senza successo fino ad oggi. In
un’intervista con Deadline ,
Blunt ha dichiarato: “Beh, mi piacerebbe farne un altro. Non so
quando e non so come, ma mi piacerebbe. Non so se la mia schiena
potrebbe sopportarlo”.
Il film è stato in varie fasi
di pre-produzione per anni. Inizialmente era stato annunciato che
Doug Liman sarebbe tornato a dirigere il sequel, con Tom Cruise e Emily Blunt che avrebbero ripreso i loro
ruoli. Il sequel provvisorio era intitolato Live Die Repeat and
Repeat. Tuttavia, il progetto è rimasto fermo quasi dieci anni
dopo l’uscita del film originale. Dunque al momento le
dichiarazioni dell’attrice non ci danno una grande speranza
rispetto al tanto agognato sequel, ma come spesso accade, la
speranza è l’ultima a morire.
Edge of Tomorrow – Senza domani in
streaming è attualmente disponibile su NOW. Diretto da Doug
Liman con una sceneggiatura scritta da Christopher
McQuarrie e il team di sceneggiatori Jez e John-Henry
Butterworth , la storia è adattata dalla light novel giapponese del
2004 All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Il film si svolge
in un futuro in cui la maggior parte dell’Europa è occupata da una
razza aliena. Il maggiore William Cage (Cruise), un addetto alle
pubbliche relazioni con limitata esperienza di combattimento, è
costretto dai suoi superiori a unirsi a un’operazione di sbarco
contro gli alieni, solo per ritrovarsi a sperimentare un loop
temporale mentre cerca di trovare un modo per sconfiggere gli
invasori.
La Warner Bros. ha speso oltre 100 milioni di dollari per
pubblicizzare Edge
of Tomorrow . È uscito nelle sale cinematografiche nel fine
settimana del 30 maggio 2014, in 28 territori e in altri 36
territori una settimana dopo. Il film ha ricevuto recensioni
positive dalla critica, che ha elogiato la trama, la regia, le
sequenze d’azione e le performance. Ha incassato oltre 370,5
milioni di dollari in tutto il mondo nella sua corsa teatrale.
Quando Edge of Tomorrow è arrivato nelle sale
nel 2014, è diventato rapidamente un punto di riferimento per
il genere d’azione fantascientifico. Grazie alla sua narrazione
innovativa, alle esaltanti sequenze d’azione e alle
interpretazioni stellari di Tom Cruise ed Emily Blunt, il film non solo ha
raccolto il plauso della critica, ma ha anche sviluppato una
fanbase devota che aspetta da allora Edge of Tomorrow
2. L’uso intelligente della premessa di un loop temporale,
unito alla sceneggiatura acuta e alla regia dinamica di
Doug Liman, ha stabilito un nuovo standard per i
blockbuster ad alta concezione e ha lasciato il pubblico a chiedere
di più.
Collider ha recentemente
avuto l’opportunità di incontrare Liman, che stava promuovendo il
suo nuovo film, The Instigators. Durante l’intervista,
Collider non ha resistito a chiedere a Liman quali fossero le
possibilità di un sequel del film d’azione fantascientifico
acclamato dalla critica. La risposta di Liman è stata candida e
perspicace, e ha fatto luce sulla complessità di realizzare il
seguito di un film così amato.
“Voglio dire, Emily Blunt e Tom
Cruise non sono mai stati così in forma come in questo momento.Sarei pazzo a non cercare di capire come fare un sequel.Quindi sto passando il tempo a cercare di risolvere il
problema.D’altra parte, i viaggi nel tempo sono davvero
difficili.Davvero, davvero difficile.Basta
sviluppare un film con i viaggi nel tempo per arrivare alla
conclusione che gli esseri umani non viaggeranno mai nel tempo,
perché è difficile immaginare un terzo atto in un film con i viaggi
nel tempo.Quindi so per certo che gli esseri umani non
viaggeranno mai nel tempo, ma sto cercando di risolvere il
problema”.
Doug Liman non vuole un sequel
che faccia incetta di soldi
Questa risposta ha evidenziato
il principale ostacolo nello sviluppo di Edge of Tomorrow
2: la complessità dei viaggi nel tempo nella narrazione.
L’onestà di Liman riguardo alle difficoltà di creare una narrazione
avvincente e coerente del viaggio nel tempo dimostra il suo impegno
a mantenere gli alti standard stabiliti dal film originale, a cui
ha fatto eco Collider che ha espresso la sua speranza per un
sequel, ma ha sottolineato l’importanza di avere una storia
forte.
Liman si è detto pienamente
d’accordo, affermando: “Sì, esattamente. È ovvio che il sistema
direbbe: “Fallo e non importa perché è un sequel e farà un miliardo
di dollari”. Ma siccome il film è così popolare e io sono
solo… non lo farei mai. E Tom non lo farebbe mai.Emily non lo farebbe mai. Ci teniamo troppo al
nostro lavoro per poter abboccare alle facili esche”.
Sebbene un sequel di Edge of Tomorrow sia tutt’altro
che una cosa sicura, gli sforzi di Liman per “romperlo” sono
incoraggianti. I fan del film originale possono trarre conforto dal
fatto che se il seguito si farà, sarà perché la storia vale la pena
di essere raccontata.
Oramai sembrava certo che a
dirigerè Edge of Tomorrow 2, sequel
dell’omonimo film Edge of Tomorrow che vedeva protagonisti
Tom Cruise ed Emily
Blunt, sarebbe stato Christopher
McQuarrie, ma a sorpresa è giunta la riconferma del
regista Doug Liman comunica via twitter dallo
stesso McQuarrie.
McQuarrie ha
voluto sottolineare, inoltre, che sarà coinvolto nel progetto ma
che “non potrebbe esserci Edge of Tomorrow senza Doug
Liman”. Ecco il tweet in questione:
Correction: I am NOT directing The sequel to
Edge of Tomorrow. Doug Liman is. I will be involved but there’s no
Edge without Doug.
— ChristopherMcQuarrie (@chrismcquarrie) 8
aprile 2016
Doug Liman,
dunque, abbraccerà nuovamente i due protagonisti di nuovo
Tom Cruise ed Emily
Blunt nel sequel del film uscito nel maggio 2014.
Edge
of Tomorrow – Senza Domani è
basato sull’acclamato romanzo All
You Need Is Kill di Hiroshi
Sakurazaka. Nel
cast del film diretto dal regista Doug
Liman,
ancheBill
Paxton, Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas
Armstrong e Franz
Drameh.
Una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le
città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per
resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di
unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage
(Tom
Cruise),
ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop
temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso
combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze
speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra.
Durante la promozione dell’home
video di Mission Impossible: Rogue
Nation, Chris McQuarrie ha
dichiarato di avere buone idee per il sequel di Edge of Tomorrow, già annunciato nelle
scorse settimane e che vedrà di nuovo protagonisti Emily
Blunt e Tom Cruise. Il regista non ha
potuto dichiarare molto, ma ha detto che il progetto sarà
sicuramente superiore.
“Abbiamo bisogno di alzare il
livello – ha confermato – Dobbiamo farlo ogni volta. E
abbiamo un’idea per una sequenzain particolare e siamo tutti molto
molto eccitati all’idea di realizzarla. Sarà una sfida incredibile,
siamo tutti molto eccitati”.
È realistico quindi aspettarsi
altre scene mozzafiato e altri stunt al limite della follia per il
protagonista Tom Cruise! Edge of Tomorrow – Senza
Domani è basato sull’acclamato
romanzo All You Need Is
Kill di Hiroshi
Sakurazaka. Nel cast del film diretto dal
regista Doug Liman,
ancheBill Paxton, Kick Gurry,
Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas
Armstrong e Franz Drameh.
Una razza aliena, i Mimics, ha
colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di
esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità
dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare
l’impossibile. Il tenente Bill Cage (Tom
Cruise), ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però
in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e
lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle
forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra. Il
regista Doug Liman è noto per aver
diretto i primi due episodi del franchise The Bourne
Identity, oltre ad essere il regista del film del
2008 Jumper, e
di Fair Game – Caccia alla
spia del 2010. Ha anche diretto l’episodio
pilota di The O.C.
Doug Liman,
durante un’intervista a Collider, ha parlato di Edge of
Tomorrow 2. Secondo quanto raccontato dal regista, il
film non sarà solo un sequel di
Edge of Tomorrow, ma anche un prequel
dell’originale del 2014.
Questo è
l’unico sequel che sto pensando di fare. Primo perché prima di
tutto la storia è così sorprendente, molto meglio del film
originale, e ho amato il primo film. Secondo perchè si tratta sia
di un sequel che di un prequel. Rivoluzionerà il modo in cui
si fanno i sequel. Lo farà veramente.
Non ci resta che attendere per
capire se le parole del regista verranno confermate. Doug
Liman, dunque, abbraccerà nuovamente i
due protagonisti di nuovo Tom
Cruiseed Emily
Blunt nel sequel del film uscito nel maggio
2014.
Edge of Tomorrow – Senza Domani è
basato sull’acclamato romanzo All You Need Is
Kill di Hiroshi
Sakurazaka. Nel cast del film diretto dal
regista Doug Liman,
ancheBill Paxton, Kick Gurry,
Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas
Armstrong e Franz Drameh.
Una razza aliena, i Mimics, ha
colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di
esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità
dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare
l’impossibile. Il tenente Bill Cage (Tom
Cruise), ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però
in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e
lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle
forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra.
Il regista Doug
Liman ha specificato che la produzione di Edge of
Tomorrow 2 dipenderà dalla disponibilità di Tom Cruise ed Emily Blunt. L’originale Edge of Tomorrow non ha raggiunto i risultati sperati
al botteghino quando è stato rilasciato nel 2014. Tuttavia, il film
ha ottenuto il plauso della critica per le sue premesse creative e
le sequenze d’azione, conquistando maggior visibilità e consensi
grazie alla distribuzione in home video. Questa ritrovata
popolarità ha stimolato l’interesse per un sequel, ormai in
sviluppo da diversi anni, ma che purtroppo deve ancora
decollare.
Il team creativo di Edge of Tomorrow ha espresso interesse a
tornare per il sequel,
con Emily Blunt che proprio di recente ha elogiato
la sceneggiatura. Ciò che ha impedito al sequel di entrare
ufficialmente in produzione sono gli impegni di Cruise, Blunt e
Liman, che negli ultimi anni sono stati “incastrati” in tutta una
serie di altri progetti. Quindi, nonostante l’entusiasmo per
Edge
of Tomorrow 2, è proprio Doug Liman a non
essere del tutto sicuro che il nuovo film venga realizzato, e
questo a causa dei molteplici impegni delle due star
protagoniste.
Parlando con Collider
in occasione della promozione del suo nuovo film Locked
Down, Liman ha offerto una serie di aggiornamenti sullo
sviluppo di Edge of
Tomorrow 2, rivelando che Cruise e Blunt hanno
essenzialmente l’ultima parola sulla questione: “È una di
quelle situazioni per cui se, Tom, Emily ed io dicessimo: ‘Siamo
pronti a premere il grilletto su questa sceneggiatura’, è Tom
Cruise ed Emily Blunt fosser disponibili, il film verrebbe girato.
È più o meno così che funzionano le cose a Hollywood. Gli attori
sono i guardiani. Se riesci a convincere Tom ed Emily a impegnarsi
per il film, allora si farà.”
Nel corso della medesima
intervista, Liman ha anche rivelato nuovi dettagli in merito alla
storia. “Sono sempre stato interessato all’idea che un sequel
fosse più incentrato sui personaggi rispetto al primo film”,
ha detto Liman. “Perché non è così che si fanno normalmente le
cose. Questo è stato il mio approccio durante lo sviluppo del
sequel e anche perché Tom Cruise ed Emily Blunt sono due attori
fenomenali”. È un obiettivo ammirevole, ma comprensibilmente
difficile da raggiungere, soprattutto quando si lavora ad un genere
che prospera grazie ad una spettacolarità ampollosa. “A volte
capisco che il sequel deve solo avere più potenza di fuoco o più
esplosioni, ma nessun effetto visivo supererà quello che otterrai
da una scena fantastica eseguita da Tom Cruise ed Emily
Blunt.”
La trama di Edge of Tomorrow
In Edge
of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha
colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri
umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva
aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il
tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo
però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso
giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente
delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra.
Il mondo dei videogiochi è divenuto
negli ultimi anni una potenza sempre maggiore, in grado di
influenzare anche gli altri media. A trarre grande ispirazione da
tale ambiente è stato naturalmente il cinema, il quale si è
arricchito di una serie di pratiche e tecnologie divenute celebri
grazie ai videogames. Tra film più indicativi di ciò ci è il
fantascientifico
Edge of Tomorrow – Senza Domani (qui
la recensione), diretto nel 2015 dal regista Doug
Liman. Il film, conosciuto anche come Live. Die.
Repeat. presenta infatti le principali logiche videoludiche,
applicate qui ad una storia di invasione aliena. La vicenda, già
vista innumerevoli volte, acquisisce così un’originalità quanto mai
affascinante, che ha reso celebre il film.
Questo non è però tratto da un film,
bensì da un light novel, un romanzo illustrato ad opera di
Hiroshi Sakurazaka e Yoshitoshi
Abe. Questo è intitolato All You Need Is Kill e
nel realizzarlo i due autori giapponesi si sono basati sulla
possibilità data dai videogiochi di fare reset una volta sconfitti
e ricominciare da capo finché non si riesce a trovare la strategia
vincente. Un’idea che ha da subito attirato l’attenzione degli
studios hollywoodiani, interessati a trarre un film dal romanzo.
Dopo diverse riscritture, questo ha infine preso vita con un budget
di circa 178 milioni di dollari.
Accolto in maniera estremamente
positiva dalla critica e dal pubblico, arrivando ad un incasso
globale di 370 milioni di dollari, Edge
of Tomorrow – Senza Domani è in breve divenuto uno dei
titoli di fantascienza più interessanti degli ultimi anni,
attraverso il quale si possono intravedere le future direzioni di
un intero genere. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Ambientato in un futuro prossimo, il
film vede i Mimics, una razza aliena di mostri
tentacolari, giungere sulla Terra all’interno di un asteroide.
L’invasore, in grado di emulare le tattiche militari terrestri,
conquista rapidamente gran parte dell’Europa continentale e
dell’Asia. La sua avanzata sembra inarrestabile e le menti più
brillanti del genere umano si sforzano di trovare una soluzione che
possa fornire un’efficace contrattacco all’invasione. Vengono così
sviluppato degli esoscheletri da battaglia, mentre l’esercito
britannico trova speranza nelle vittorie guidata dalla soldatessa
Rita Vrataski, divenuta vero e proprio simbolo
della resistenza.
Intanto, in Gran Bretagna, dopo aver
declassato il maggior William Cage del
dipartimento di relazioni con i media, il generale dell’UDF lo
spedisce in Francia, dove ha inizio una controffensiva della razza
umana. Del tutto inesperto di tecniche di battaglia, Cage prende
dunque parte ad una spedizione che si rivela però un totale
disastro, causando la morte di tutti i soldati e della stessa
Vrataski. Inspiegabilmente, Cage si risveglia dalla morte a prima
che la battaglia ebbe luogo. Gli ci vorrà però del tempo prima di
capire di essere rimasto bloccato in uno strano loop temporale,
attraverso il quale può però sperare di far volgere in suo favore
la guerra contro gli alieni.
Il cast del film
Ad interpretare il maggiore William
Cage vi è l’attore Tom Cruise, da
sempre grande appassionato di questo genere di film d’azione. Il
regista ha però voluto Cruise per la possibilità di dirigerlo in un
ruolo per lui grossomodo inedito, ovvero quello di qualcuno
totalmente inadatto all’attività che deve svolgere. Per
interpretare il suo personaggio, tuttavia, Cruise si è come suo
solito addestrato duramente, arrivando ad eseguire personalmente
tutte le scene più complesse, senza dover ricorrere a controfigure.
L’attore ha inoltre attivamente contribuito alla realizzazione di
alcuni importanti aspetti del film. Ha infatti preteso e ottenuto
che gli esoscheletri da battaglia venissero realizzati
concretamente e non tramite CGI.
Accanto a lui, nei panni della
soldatessa Rita Vrataski vi è l’attrice Emily Blunt,
fortemente consigliata da Cruise, con la quale desiderava lavorare
da tempo. Per lei il set fu però tutt’altro che semplice, trovando
enormi difficoltà nel gestire gli esoscheletri. Per sopportare il
peso di questi, si sottopose ad un allenamento intensivo,
attraverso il quale ha potuto irrobustire la propria muscolatura.
L’attrice ha inoltre rischiato seri danni in seguito ad un
incidente avuto con un auto. Durante le riprese, la Blunt finì
infatti con lo schiantarsi contro un albero, rimanendo
fortunatamente illesa tanto lei quanto Cruise. Nel film sono poi
presenti gli attori Bill Paxton nei panni del
sergente Farell, Noah Taylor in quelli del dottor
Carte e Brendan Gleeson per il generale Brigham.
Sin dall’uscita del film si è
parlato di un suo ipotetico sequel. Nel 2015, Cruise ha rivelato di
aver avuto un idea piuttosto forte per riportare sul grande schermo
i personaggi, ma di volerla tenere segreta. Il regista, Liman, si è
subito dichiarato entusiasta della cosa, affermando che il sequel
sarebbe stato assolutamente più rivoluzionario del primo film. Nel
2017 è stato in seguito rivelato che il titolo del film sarebbe
stato Live Die Repeat and Repeat e che la
sceneggiatura era in fase di sviluppo. Quest’ultima viene poi
ultimata nel 2019, con le riprese pronte a partire quanto prima. La
crisi mondiale data dal Covid-19 ha però inevitabilmente portato la
produzione a subire rallentamenti.
Da quel momento non si sono più
avute molte notizie a riguardo ma nel gennaio 2024 Cruise ha
stretto un nuovo accordo con la Warner Bros. per lo sviluppo e la
realizzazione di nuovi film. A seguito di ciò, lo studios ha
espresso
il proprio interesse a riprendere i lavori sul sequel, anche se
ad oggi non è stato ufficilizzato nulla a riguardo. Di base, è
possibile che il progetto dipenderà dalle disponibilità di Cruise
da qui in futuro, essendo l’attore molto impegnato su altri
progetti, a partire da Mission:
Impossible 8. Per tanto, un sequel di
Edge of Tomorrow – Senza Domani è ancora incerto.
Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa di poter vedere tale
seguito, è possibile fruire di Edge
of Tomorrow – Senza Domani grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Apple TV, Prime Video e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 16 aprile alle ore
21:00 sul canale 20
Mediaset.
Arriva al cinema l’atteso
Edge of Tomorrow – Senza domanicon
protagonista Tom
Cruise, l’ormai 52enne attore che continua a
sorprenderci nonostante l’età che avanza e una vita privata
ballerina. Al suo fianco troviamo la splendida Emily Blunt, affascinante e tosta come non
l’abbiamo mai vista, e il veterano Brendan
Gleeson.
Edge of Tomorrow – Senza domani, la trama
Il film diretto
da Doug Liman, Edge of Tomorrow –
Senza domanisi basa sulla storia tratta da
“All You Need is Kill“, light novel giapponese, e racconta
di un futuro prossimo, in cui una razza aliena ha colpito la Terra
con un assalto implacabile, imbattibile da qualsiasi unità militare
terrestre. Il tenente William Cage (Tom
Cruise) è un funzionario militare senza alcuna
esperienza di guerra, che si ritrova catapultato in una sorta di
missione suicida. Cage infatti viene ucciso dopo pochi minuti di
combattimento, ma si ritrova inspiegabilmente gettato in un ciclo
temporale che lo costringe a vivere lo stesso brutale combattimento
più e più volte, ed a morire continuamente. Ma dopo ogni battaglia,
Cage affina sempre più le proprie abilità contro gli avversari,
affiancato da una soldatessa delle forze speciali, Rita Vrataski
(Emily
Blunt). E mentre Cage e Rita lottano contro gli
alieni, diventando sempre più forti, il ripetersi di ogni scontro
rappresenta un passo avanti per sconfiggere definitivamente il
nemico.
Edge of Tomorrow
– Senza domani è un film di fantascienza puro e semplice,
che sfrutta con intelligenza due componenti che nella recente
storia del genere non hanno propriamente brillato: il paradosso dei
loop temporali e l’action incalzante. Il film riesce nell’intento
di raccontare una storia di paradossi temporali con una certa
intraprendenza e una buona dose di coraggio (anche grazie a una
perfetta e servizievole regia di Liman), una storia d’azione
dirompente e a tratti divertente che regala alla narrazione quel
mix di spettacolarità, humor e visione che è il pregio più grande
del film. Anche se recenti prove cinematografiche di ottima fattura
come Source Code rappresentano i riferimenti più
diretti, la differenza in Edge of Tomorrow – Senza
domani sta proprio nella capacità di miscelare con
equilibrio le componenti appena elencate e soprattutto nel riuscire
a trasformare la componente temporale in un elemento
fantascientifico ed al tempo stesso divertente.
Altro punto forte del film sono le
scenografie e il design di Oliver Scholl, e tutta la parte tecnica
della pellicola è di pregevole fattura, come il 3D, la GCI, e gli
spettacolari esoscheletri. Inoltre, la percezione che si ha durante
la visione di Edge of Tomorrow – Senza domani è
quella accomunabile ad una spettacolare esperienza videoludica. Il
film non è certamente privo di difetti, soprattutto nella
sceneggiatura eccessivamente semplificata, che non da la giusta
sostanza alla vicenda, ma nonostante i limiti rimane comunque un
ottimo prodotto.
In una lunga intervista con Empire,
che gli ha dedicato un servizio speciale all’interno del nuovo
numero, Edgar Wright ha
annunciato il suo prossimo progetto e parlato del sequel di
Baby Driver, un sogno che potrebbe presto
diventare realtà.
Per quanto riguarda il primo
impegno, il regista tornerà dietro la macchina da presa con un
thriller/horror psicologico ispirato alle atmosfere di A
Venezia… un dicembre rosso shocking (Don’t Look
Now), il film di Nicolas Roeg del 1973 e
Repulsione di Roman Polanski,
ambientato a Londra e che vedrà al centro una protagonista
femminile.
“Mi sono reso conto che non
avevo mai raccontato una storia nel centro di Londra, in
particolare a Soho, un quartiere dove ho trascorso tantissimo tempo
negli ultimi venticinque anni “, ha spiegato Wright a Empire.
“Con Hot Fuzz e Shaun Of The Dead ho parlato di luoghi in cui
siete vissuti, mentre questo parlerà della Londra in cui sono
esistito.”
Sul sequel di Baby
Driver ha invece confessato che “Esiste una prima
stesura dello script, e sono stati introdotti nuovi personaggi che
affiancheranno quelli originali portando la storia molto più in
avanti”.
Quest’anno
Wright tornerà inoltre al lavoro sul
documentario della rock band Sparks, di cui
ha già raccolto del materiale e filmato il concerto al O2 Forum
Kentish Town di Londra lo scorso Maggio.
La conferma del suo prossimo
progetto è arrivata tramite una dichiarazione raccolta
da Indiewire: “Ho girato il loro concerto a Londra ma il resto del film
è ancora da organizzare e stiamo attualmente perlustrando gli
archivi. Sono un fan degli Sparks da quando li ho visti su Top Of
The Pops nel 1979“.
Gli Sparks sono stati fondati nel
1972 dai fratelli Ron e Russell Mael, e hanno pubblicato nel 1971
“Halfnelson”, “Big Beat” nel 1976 e “No.” nel 1979. L’album più
recente della band, “Hippopotamus”, ha debuttato nel 2017 segnando
quota 23 dei dischi registrati in studio.
Edgar Wright inizia il suo
percorso verso la celebrità con la serie televisiva cult
Spaced (1999- 2001), alla quale contribuisce con angolature
tipicamente horror, per proseguire con tre opere di indubbio
successo L’alba dei morti dementi (2004) e Hot
Fuzz (2007) primi due capitoli della trilogia del Cornetto,
il leggendario “cuore di panna” del’Algida, e Scott Pilgrim
vs. the World (2010) basato sull’omonima serie di fumetti.
E’ ora in arrivo nelle sale cinematografiche La fine del
mondo (2013), terzo e conclusivo capitolo della trilogia.
La sua abilità indiscussa è il sapersi rigenerare pur mantenendo
fede a quei canoni che lo hanno innalzato a tale popolarità: il suo
taglio è un inconfondibile e perfetto mix di elementi horror,
sci-fi, e tecnologico che svela la sua passione per questi settori,
palesandolo quale vero geek, come d’altronde la maggior parte della
schiera di fan che lo seguono e lo adorano.
Gli elementi che rendono la sua
ricetta talmente accattivante e saporita sono principalmente una
grande reverenza verso il genere cinematografico horror- splatter
accoppiata ad una costante ricerca di modi espressivi attuali ma
non banali.
Difatti la filosofia di Wright
cerca continuamente di trovare il giusto equilibrio tra la
riverenza verso i suoi miti cinematografici e un senso umoristico
onnipresente. Le sue opere si nutrono di formule e battute riprese
dal passato, nel tentativo di omaggiare un filone cinematografico
di nicchia ma attualizzato da una verve linguistica all’insegna
della comicità. L’esempio lampante è dato da L’Alba dei morti
dementi in cui il protagonista Shaun, un perfetto uomo
qualunque, alle prese con una apocalittica invasione zombie. Il
film, a partire dal titolo, è chiaramente una parodia de
L’alba dei morti viventi di George Romero, che la
versione italiana del film ha per fortuna reso anche nel titolo: in
originale il film si intitola Shaun of the Dead,
contro Dawn of the Dead di Romero. Allo stesso modo
in Hot Fuzz i protagonisti, due poliziotti, hanno
come idoli i protagonisti di Bad Boys e Point
Break, parodiando poi gli stessi eroi testosteronici di
quei film durante il racconto.
Edgar Wright non si limita
solo ad effettuare richiami dotti per cinefili doc ma dimostra una
conoscenza sopraffina da riuscire a giocare con gli aspetti più
deboli e fragili, fino a crearne una parodia. Nessuna dissacrazione
o irriverenza ma solo tanto divertimento. Il finto trailer
DON’T, inserito nel film della premiata coppia Tarantino
/ Rodriguez Grindhouse, ne è un chiaro esempio.
Edgar riesce con maestria a
manipolare citazioni generando nell’universo della sua audience un
senso di nostalgia per questo mondo ormai non più reale. Ma se fin
ora si è parlato di passato sarebbe errato pensare che le sue opere
guardino solo indietro dimenticando il presente. Edgar
Wright è geniale proprio in questo. Egli sa fare del passato il
suo punto di forza per rielaborarlo con tecniche quanto mai
attuali. Il suo approccio alla letteratura cinefila rispecchia
un’estetica del tutto moderna.
A ribadire il suo interesse per il
mondo nerd dei fumetti Edgar Wright ha in programma il primo
adattamento cinematografico di Ant-Man, il super eroe Marvel che si potrebbe anche
inserirsi nel corso del flusso narrativo dei Vendicatori che hanno
sbancato tutti i botteghini lo scorso anno. Per Wright questo
prossimo impegno rappresenta un cambiamento importante nella sua
carriera, dal momento che per la prima volta (Scott Pilgrim è un
personaggio moto più di nicchia) si confronterà non solo con il suo
pubblico di affezionati, ma anche con il vastissimo mondo di
appassionati di fumetti Marvel.
Intanto però Edgar Wright ha
per noi ancora un’altra carta da giocare; a partire dal 26
settembre arriverà al cinema La fine del mondo,
conclusione della sua Trilogia del Cornetto e, neanche a dirlo,
parodia dei disaster movie che tanto stanno spopolando al
cinema.
Ancora una volta Wright dimostra di
stare al passo con i tempi, riuscendo, ne siamo sicuri, a farci
ridere del cinema “di moda” e dimostrando straordinarie doti di
intrattenitore.
Wright ha condiviso sul suo account
instagram una foto che lo ritrae in
costume, in compagnia di Joe Cornish e del
fratello Oscar, tutti coinvolti nella stessa scena
di combattimento su Crait.
Edgar Wright è
tornato al cinema quest’anno con Baby Driver, dopo
cinque anni di assenza e un progetto naufragato con i Mavel
Studios, l’adattamento di Ant-Man a cui aveva lavorato per undici
anni.
Baby Driver: intervista a Edgar Wright
[Esclusiva]
Baby Driver,
commedia action musicale, con risvolti drammatici, sta raccogliendo
molto successo, dopo un buon risultato al box office, tanto che è
trai nomi di spicco delle prime nomination della season awards,
oltre a comparire in diverse top 10 del miglior cinema del
2017.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi del
film
L’amato regista inglese
Edgar Wright, atteso al varco dai suoi fan per la
trasposizione cinematografica di AntMan
che avrà come protagonista Paul Rudd, ha stilato
la sua personale classifica dei migliori 20 film del 2013.
Con sorpresa la lista sembra
alquanto schizofrenica, e vede presenti film che denotano un gusto
cinematografico quantomeno eccentrico e diversificato, e anche per
questo Wright ci piace. Al grandioso primo posto di
Gravity, segue il bellissimo
Her di Spike Jonze e il
controverso Spring Breakers:
Gravity
Her
Spring Breakers
The Wolf Of Wall Street
Blue Jasmine
Behind The Candelabra (A cinema release in the
UK)
A Edgar
Wright è stata offerta la possibilità di dirigere
il film Gambit con Channing Tatum; tuttavia, alla fine il
regista de la trilogia del cornetto rifiutò il film come ampiamente
rivelato. Oggi parlando con
/Film, il regista di Dark Phoenix, Simon
Kinberg, che era trai produttori del film ha detto di aver
cercato di convincere Wright a dirigere diversi film sugli X-Men nel corso degli anni.
“È uno dei miei registi
preferiti di tutti i tempi e una delle mie persone preferite,
semplicemente un ragazzo eccezionale“, ha detto
Kinberg. “Ovviamente un cinefilo… ho inseguito Edgar per i
film di ‘X-Men’. L’ho inseguito letteralmente per ogni cosa
possibile. Abbiamo parlato di ogni film.
Un progetto che Simon
Kinberg chiese espressamente a Wright di dirigere fu il
film Gambit con Channing Tatum, che alla fine non vide mai la
luce a causa di diversi ritardi. Edgar
Wright ha detto a /Film di aver rifiutato l’incarico
perché non sapeva molto di Remy LeBeau.
“Gambit non era un personaggio
che conoscevo troppo bene“, ha detto Wright. “È
apparso dopo che avevo letto Marvels – all’incirca nel 1985 – 1990
o giù di lì. [Lui] non era uno di cui sapevo molto e di cui
non avevo letto davvero da grande, quindi sembrava che fosse il
concerto dei sogni di qualcun altro. Forse significa di più
per le persone che hanno guardato lo spettacolo [animato]? Il
che, ancora una volta, è avvenuto dopo il mio tempo.
Cos’è successo al film Gambit di
Channing Tatum?
Channing Tatum inizialmente era stato
ingaggiato per interpretare Gambit nei film X-Men
della Fox, ma non era disponibile per girare X-Men Origins: Wolverine del 2009, quando il
personaggio è stato introdotto per la prima volta. Taylor Kitsch ha assunto il ruolo, ma Fox ha
deciso di andare avanti con un film su Gambit con Channing Tatum dopo che X-Men Origins: Wolverine è stato accolto male
dalla maggior parte dei fan e della critica.
Numerosi registi si sono alternati
nel progetto nel corso degli anni, tra cui Rupert Wyatt, Doug Liman
e Gore Verbinski. A un certo punto, il film aveva una data di
uscita ufficiale il 13 marzo 2020; tuttavia, la Disney ha
cancellato il film nel 2019 dopo aver acquisito la 21st Century
Fox.
Dopo oltre nove anni da quando
Edgar Wright è uscito dal primo film di
Ant-Man dei Marvel Studios, il regista
britannico ha rivelato alcuni nuovi dettagli interessanti sulla sua
visione originale per il film con protagonista
Paul Rudd. Su Instagram, Wright ha risposto alla domanda di un fan
sulla differenza tra la sua versione di Ant-Man e
il film di Peyton Reed del 2015.
Il regista di L’Alba dei
morti dementi ha descritto la sua sceneggiatura originale
come un “film su una rapina criminale”, che avrebbe
caratterizzato Scott Lang come un “vero criminale”. Wright
in precedenza intendeva mostrare la trasformazione di Scott dal
criminale di partenza all’eroe del finale.
“Avendo firmato una NDA quando
me ne sono andato, non c’è molto che posso dire”, ha scritto
Wright. “Immagino che la differenza più grande nella nostra
sceneggiatura fosse che era autonoma e non aveva cameo di altri
personaggi del MCU (a parte un’anticipazione finale) ed era molto
più un film su una rapina, con rapine intrecciate e rapine ovunque,
un po’ come The Hot Rock di Donald Westlake. Penso che anche la
differenza cruciale sia che (come nei fumetti originali) Scott Lang
era un vero criminale all’inizio del film e non un bravo ragazzo al
100% già all’inizio della storia. Abbiamo pensato che sarebbe stato
un arco di redenzione più soddisfacente se fosse passato da
criminale a eroe. C’è molto altro da dire, ma non posso per motivi
legali!”
Con il suo terso capitolo, Ant-Man and the Wasp: Quantumania, la trilogia
dedicata al personaggio non si è conclusa nel migliore dei modi. Il
film ha incassato in tutto il mondo oltre 470 milioni di dollari a
fronte di un budget dichiarato di 200 milioni di dollari. Le sue
scarse prestazioni al botteghino hanno reso il film uno dei minori
incassi dei Marvel Studios fino ad oggi.
Diretto da Peyton Reed su una sceneggiatura
scritta da Jeff Loveness , il film vede
co-protagonisti anche
Evangeline Lilly nel ruolo di Hope van Dyne/Wasp,
Michael Douglas nel ruolo di Hank Pym,
Michelle Pfeiffer nel ruolo di Janet Van Dyne,
Jonathan Majors nel ruolo di Kang il
Conquistatore, Kathryn Newton nel ruolo di Cassie
Lang, Corey Stoll nel ruolo di Darren Cross /
M.O.D.O.K., Bill Murray nel ruolo di Lord Krylar,
Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra e
William Jackson Harper nel ruolo di
Quaz.
Edgar Wright
non è estraneo alla cura delle colonne sonore dei suoi film, ma in
una recente intervista con The
Hollywood Reporter, Wright ha rivelato che in
realtà aiuta anche con le colonne sonore di altri film, tra
cui Top
Gun: Maverick, il film campione d’incassi
di questa estate.Nell’intervista è stato detto che
Edgar Wright è entrato a far parte di un gruppo di
registi che si aiutano a vicenda durante il processo di
post-produzione dei film. Per Top
Gun: Maverick, il co-sceneggiatore e
produttore Christopher McQuarrie ha chiesto a
Wright se avesse qualche idea per una canzone per una prima
sequenza di battute nel film. Wright ha finito per consigliare
“Slow Ride” di Foghat, che suona mentre i piloti si incontrano per
la prima volta in un bar.
“Non avevo [altre] note
su Top
Gun:
Maverick “,
ha detto Wright dell’interazione. “L’ho visto per
la prima volta nel 2020. Chris McQuarrie e
Tom Cruise me l’hanno mostrato, ed è stato praticamente il film
ad essere uscito, meno la canzone di Lady Gaga. E per quanto
riguarda Foghat, avevano bisogno di una canzone. Il testo dei
miei sogni da ricevere era Chris McQuarrie che diceva: ‘Ehi,
abbiamo bisogno di una nuova canzone per la scena del bar
in Top Gun:
Maverick. Cosa puoi pensare
che sia come…?’ Ed era come, ‘Oh, dammi 45 minuti!’ Penso
di avere ancora quella playlist su Spotify; era il “Bar
Maverick”. Quindi quella roba è semplicemente divertente per
me.
Top Gun: Maverick, il
film
Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell
(Tom
Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo
più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui
vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più
di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando
coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra
speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione
segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw
(Miles
Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo
vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un
futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà
affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una
missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte
di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
Il regista de L’alba dei morti dementi, Edgar
Wright, ha condiviso i dettagli circa un incontro
alquanto bizzarro ed esilarante che ha avuto con Bill Murray ad un party organizzato per la
conclusione delle riprese di Fantastic Mr. Fox di Wes
Anderson.
Bill Murray ha avuto una lunga e leggendaria
carriera grazie alla commedia, a partire dagli anni ’70 con le sue
apparizioni nelle prime stagioni del Saturday Night Live, e
continuando negli anni ’80 con una serie di classici del genere,
tra cui Palla da golf, Ghostbusters e Ricomincio da
capo. Dopo una serie di problemi personali ed alcuni flop al
box office, Murray ha trascorso la maggior parte degli anni ’90
cercando di evitare le luci della ribalta.
Tuttavia, l’eccentrico regista
indipendente Wes
Anderson ha rinvigorito la sua carriera scegliendolo
per film quali Rushmore e I Tenenbaums, titoli
che lo hanno poi portato ad ottenere il ruolo del protagonista in
Lost In Translation di Sofia Coppola, per il quale ha
anche ricevuto una nomination all’Oscar. Da allora, Murray e
Anderson hanno iniziato a collaborare abbastanza frequentemente,
con l’attore che è apparso nella maggior parte dei film del
regista, incluso Fantastic Mr. Fox, un adattamento del
classico racconto per bambini di Roald Dahl, in cui Murray ha
prestato la voce al personaggio di Badger.
La prima volta che Edgar Wright incontrò Bill Murray…
Parallelamente, Murray si è
costruito un vero e proprio nome ad Hollywood per via dei suoi
comportamenti spesso eccentrici, che oltre ad aver attirato
l’attenzione dei media, hanno anche cementato la sua fama tra i
cinefili di tutto il mondo. Adesso Edgar
Wright, regista britannico della “Trilogia del
Cornetto”, di Baby Driver e dell’atteso Last Night
in Soho, ha condiviso i dettagli circa il suo primo
incontro con Bill Murray, un incontro bizzarro ed
esilarante.
Via
Twitter, il regista ha raccontato: “Per un po’ di
leggerezza, godetevi la mia storia su Bill Murray. A una festa di
fine riprese per la troupe di Fantastic Mr. Fox al Palm Tree di
Mile End, Jason Schwartzman mi presentò Bill Murray nel parcheggio.
Murray mi fece cenno di avvicinarmi e disse: ‘Ne smezziamo una?’ e
poi estrasse dal cappotto una bottiglia di 5-hour Energy. La aprì,
ne bevve metà, mi vide bere l’altra metà e poi disse: ‘Roba buona’.
Poi corse via nella notte senza aggiungere un’altra
parola.”
Dopo l’abbandono del progetto
MarvelAnt-Man, Edgar Wright ha
trovato il suo ultimo progetto. Il regista britannico infatti
sarebbe al lavoro su Baby Driver, la cui
sceneggiatura, scritta da Wright stesso, stava prendendo polvere
dal 2009. Non si sa molto sulla trama (no, non parla di un bambino
di quattro anni alla guida) e il film non è ancora stato
ufficialmente annunciato.
Pare
cheWorking Title Films, con cui ha
già lavorato alla Cornetto Trilogy (Hot Fuzz, La Fine
del Mondo e L’alba dei morti
dementi) farà parte del progetto come casa di
produzione.
Impegnato nella realizzazione di
The World’s End, Edgar Wright ha parlato di recente del suo
coinvolgimento in Ant-Man, prossimo progetto in fase di sviluppo
della
Ultima tappa di un tour mondiale
che lo ha portato in tutti gli angoli del Pianeta, Edgar
Wright arriva a Roma per promuovere il suo ultimo film,
Baby Driver – il genio della fuga, maggior
successo al botteghino per il regista inglese e ritorno al cinema
dopo la difficile esperienza con Ant-Man
e con la Marvel.
Ecco la nostra intervista:
Leggi la recensione di Baby Driver – il
genio della fuga di Edgar Wright
Il film arriverà il 7 settembre nei
cinema italiani e vede protagonisti Ansel Elgort,
Kevin Spacey, Lily James, Jon Bernthal, Eiza González, Jon
Hamm e Jamie Foxx.
Trama: La storia
ruota attorno a un pilota che si presta a fughe criminali e che si
affida al ritmo della sua musica preferita per essere il migliore
nel campo. Costretto a lavorare per un boss, il ragazzo dovrà
prestarsi ad una rapina destinata al fallimento che metterà a
rischio la sua vita, il suo amore e la sua libertà. La vicenda è in
parte ispirata al video musicale “Blue Song” della band Mint
Royale, che Wright diresse nel 2003.
Baby Driver: il nuovo
trailer del film di Edgar Wright
Alla fine del 2022 è stata riportata
la notizia che Sydney
Sweeneyassumerà il ruolo della protagonista nel
remake di Barbarella, il cult di fantascienza
del 1968 con protagonista Jane Fonda, in
cui un’astronauta del futuro viene inviata in missione per fermare
uno scienziato malvagio la cui invenzione potrebbe distruggere la
galassia. Nel novembre del 2023 alcuni rumor riportavano che il
regista Edgar Wright (Last Night in Soho;
Baby Driver; Scott Pilgrim Vs. the
World) fosse in trattative per dirigere il film.
È ora Deadline, dopo mesi da quella
prima indiscrezione, a confermare che Wright è effettivamente in
trattative per ricoprire il ruolo di regista di
Barbarella. Wright ha già in passato dichiarato di
essere un grande fan del film originale e di averlo inserito nella
sua lista dei migliori film di tutti i tempi. Non ci sarebbe dunque
da sorprendersi se finisse con l’ottenere ufficialmente tale
compito.
Il film è però ancora in fase di
sviluppo, dato che Sweeney è molto impegnata e Edgar
Wright è in piena fase di preparazione del reboot di
The Running Man con Glen Powell,
quindi il progetto non sarà il prossimo per nessuno dei due
talenti. Jane Goldman e Honey
Ross sono invece in trattative per scrivere la
sceneggiatura. Goldman ha contribuito a lanciare franchise di
successo come il reboot degli X-Men con James McAvoy e Michael Fassbender e Kingsman:
Secret Service di Matthew Vaughn.
Cosa sappiamo sul remake di Barbarella?
Sydney Sweeney ha
confermato per la prima volta il suo coinvolgimento nel progetto
nell’ottobre 2022, condividendo su Instagram una foto dell’eroina
con la didascalia “È ora di salvare l’universo”. Adattato
dalla serie di fumetti dello scrittore e illustratore francese
Jean-Claude Forest, l’originale
Barbarella del 1968 aveva come protagonista
Jane Fonda nel ruolo dell’eroina che viaggia nello
spazio.
Anche se all’epoca il film non fu un
successo al botteghino, nei decenni successivi si è guadagnato lo
status di film di culto e Barbarella è considerata uno dei ruoli
più iconici della Fonda sullo schermo. Sebbene negli ultimi anni
siano stati ipotizzati diversi tentativi di riportare
Barbarella sul grande schermo, nessuno è andato a
buon fine. Fonda ha espresso la sua esitazione riguardo al reboot,
dicendo: “Mi preoccupo di quello che sarà”.
Il regista Edgar Wright ha espresso interesse nei
confronti del franchise di James Bond, rivelando di avere addirittura
un’idea per la storia dell’eventuale prossimo capitolo del
franchise.
Ospite del podcast Happy Sad
Confused, Wright ha rivelato di essere assolutamente
disponibile per il prossimo capitolo della saga di Bond. A tal
proposito, il regista di Ultima notte a Soho (che arriverà nelle sale italiane
dal 4 novembre) ha detto di avere già un’idea su come dovrebbe
essere il prossimo film del franchise.
Secondo Wright, i film di Bond
tendono ad essere “o cioccolato fondente o cioccolato al
latte”. Dal momento che il ciclo di film con protagonista
Daniel Craig sono etichettabili come
“cioccolato fondente” secondo il regista, è arrivato il momento di
rilanciare il franchise attraverso nuove avventure classificabili
come “cioccolato al latte”.
“Non credo che continuare nella
stessa direzione dei film con Daniel possa davvero portare a
qualcosa. Sono convinto che sarebbe molto più interessante provare
a fare qualcosa di nuovo”, ha spiegato il regista.
“Ho una mia visione per il
futuro di Bond al cinema, e se mai dovessero contattarmi per
discutere della saga, cogliere l’occasione per proporla allo
studio. Non voglio parlarne pubblicamente, ma quando leggo dei
possibili nuovi attori per il ruolo, mi sembrano tutti la versione
2.0 di Daniel Craig. Penso che sia molto meglio cambiare
direzione.”
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Edgar Wright, regista che era stato
inizialmente scelto per dirigere Ant-Man,
ha svelato di essersi riconciliato con Kevin
Feige, presidente dei Marvel Studios, per la prima volta
dalla sua dipartita dal progetto. Quando Ant-Man è
entrato per la prima volta in sviluppo nel 2006, Wright era stato
scelto dalla Marvel come co-sceneggiatore e regista.
I fan erano piuttosto eccitati
all’idea di poter vedere la visione del piccolo grande eroe da
parte del regista dell’ormai celebre “Trilogia del Cornetto”.
Tuttavia, nel 2014 Wright decise di abbandonare il progetto a causa
di alcune divergente creative, e da allora non è mai più entrato in
contatto con il mondo dei supereroi. Peyton Reed è
stato poi assunto per dirigere il primo Ant-Man, con
Adam McKay e Paul Rudd che hanno rimaneggiato lo scriopt
che Wright aveva scritto insieme a Joe Cornish.
Di recente, Edgar Wright ha curato l’ultimo speciale
numero della rivista
Empire interamente dedicato ai momenti più belli della storia
del cinema, realizzato per onorare l’esperienza cinematografica in
un momento particolarmente difficile per la sala. Proprio in
occasione di uno dei podcast della rivista, Wright ha parlato del
boss della Marvel Kevin Feige, confermando che non
aveva parlato con lui da quando aveva lasciato Ant-Man.
Edgar Wright e Kevin Feige: una
storia a lieto fine…
Pur riconoscendo che si trattò di un
addio “diplomatico” all’epoca, Wright ha ammesso che sentiva che
non c’era un reale motivo per restare in contatto. Tuttavia,
proprio mentre esaminava le proposte dei lettori per lo speciale
numero di Empire, si è reso conto di quante storie facessero
riferimento al MCU, cosa che lo ha spinto a voler ristabilire un
contatto con Feige.
“Ho pensato che sarebbe stato
falso da parte mia leggere quest’articolo senza menzionare neanche
una volta la parola ‘M’. Quindi, ho fatto quello che non avevo mai
fatto in sei anni: ho appena mandato un’email a Kevin. È stata
davvero una cosa carina, e Kevin è stato davvero toccato dal fatto
che lo avessi contattato direttamente e gli avessi detto
semplicemente: ‘Hey’. Inoltre è stato divertente, dopo sei anni
senza contatti, mandargli un’e-mail dicendo: ‘Kevin, ho bisogno che
tu scriva qualcosa per me, e ne ho bisogno domani!’. Quindi è stato
carino, ci siamo praticamente riconnessi grazie a questo articolo
ed è stato molto dolce. Sono molto contento di averlo fatto, ed ero
molto felice che la sua risposta sia stata così… è stato davvero
toccato dal fatto che lo avevo cercato e sento che quello che ha
scritto è stato fantastico. Gli ho detto che avevo letto quello che
aveva detto su Aliens a James Cameron… aveva detto che era
semplicemente folle. Quindi è stato bello. Un bel lieto fine per la
nostra storia.”
Il regista Edgar
Wright prende le cose sul serio, e così per prepararsi al
meglio al compito di dirigere Ant-Man si
è messo a studiare partendo dalla serie tv animata che vede
protagonista il personaggio Marvel che sarà interpretato da
Paul Rudd.
Ed informarci è lo stesso Wright che
ha pubblicato sul suo sito questo frame, che appartiene alla serie
animata Earth’s Mightiest Heroes, e precisamente “all’episodio
“To Steal an Ant-Man”, in cui Scott Lang ruba a Hank Pym
l’attrezzatura originale di Ant-Man e la utilizza per commettere
dei crimini” (BT).
Così come avvenne per
Scott Pilgrim vs The World, anche per
Ant Man consigliamo a tutti i fan del
regista e del fumetto di tenere d’occhio il sito di Wright, che, ci scommettiamo, ci
aggiornerà a breve di persona!
In queste settimane si è parlato
molto di Edgar Wright e sopratutto del suo abbandono
ad Ant-Man, e più o
meno tutto il popolo di internet si è schierato a favore del
regista della trilogia del cornetto. Il motivo per cui Wright è
tanto amato è presto detto, ha uno stile unico nel girare commedie,
a cui il pubblico si sta legando, e sopratutto non vuole
rinunciarci in favore di qualche dollaro in più.
Nel video che vi mostriamo oggi
viene spiegato in maniera molto efficace perché Edgar
Wright è unico nel suo genere (e perché Marvel ha fatto un
tremendo errore a non assecondarlo).
Edgar Wright è intervenuto sulla recente
situazione dell’industria cinematografica a causa della pandemia di
Coronavirus, dando a tutti gli appassionati di
cinema dei consigli per cercare di far sopravvivere l’esperienza
della sala cinematografica.
In un articolo scritto per
Empire, Wright ha ricordato a tutti quanto sia speciale
l’esperienza di guardare un film al cinema, sul grande schermo:
“Vivere un film significa alzare il mio c**o dal divano, andare
al cinema, sedermi con amici o con sconosciuti”. Il
regista ha osservato che una ripresa delle sale dopo i recenti
avvenimenti potrebbe essere “più dura del
previsto”, ed ecco perché ha dato alcuni suggerimenti su
come “un fan della settima arte” possa dare il suo
contribuito per provare, nel suo piccolo, ad arginare i danni.
“Un modo per mostrare il proprio
costante sostegno è quello di diventare membri del proprio cinema
proferito. Dopo aver letto la mia lettera, acquista un abbonamento
per te o per una persona a te cara. Compra delle carte regalo. Dona
a chi puoi e quanto puoi. Se puoi permettertelo, considera di non
chiedere il rimborso del tuo abbonamento illiminato”, ha
scritto Wright.
Poiché molte industrie – inclusa
quella cinematografica – soffrono economicamente in seguito alle
misure preventive varate dopo la pandemia di Coronavirus, il
regista Christopher Nolan ha chiesto al Congresso
degli Stati Uniti di stanziare dei fondi per le sale americane.
Ricordiamo che Edgar Wright è attualmente impegnato con la
post-produzione del suo ultimo film,
Last Night in Soho, un thriller che si ispira
alle atmosfere di A Venezia… un dicembre rosso
shocking di Nicolas Roeg e
Repulsione di Roman Polanski.
Edgar Wright
debutta nell’animazione con la DreamWorks Animation, dirigendo un
film co-scritto con David Walliams sul tema delle ombre.
La DreamWorks aveva già tentato di
sviluppare il suggestivo concetto con il
progetto Me and My Shadow, poi
abbandonato nel 2013. L’approccio di Edgar
Wright sarà totalmente differente e i
co-presidenti dello studio Bonnie Arnold e Mireille Soria si
sono già dichiarati entusiasti di avere a bordo il regista della
Trilogia del Cornetto.
Edgar Wright,
impegnato anche su Baby
Driver con Ansel Elgort
e Lily James, nonché legato al progetto
di Fortunately, the Milk
con Johnny Depp, è
altrettantopronto a divertirsi e far
divertire. “I miei primi tentativi nella regia da adolescente sono
stati nel campo dell’animazione, per questo sono stato parecchio
intrigato dalla chiamata dalla DreamWorks Animation per
una possibile regia. Quando mi è stato proposto il concept delle
ombre, mi potevo già figurare il poster, i titoli di testa e
l’intero film. Avere poi al mio fianco nella scrittura uno dei miei
vecchi amici della commedia, David Walliams,
è una gioia”.
Arriva da
Deadline la notizia che Edgar Wright, regista
della “Trilogia
del Cornetto“ e di Baby
Driver, ha stretto un accordo con Amblin Partners per
sviluppare, dirigere e produrre Stage 13, film che
sarà sceneggiato da Simon Rich (Saturday Night
Live) e che si aggiunge alla lunga sfilza di progetti che il
regista ha attualmente in cantiere.
Basato su un’idea sviluppata dallo
stesso Rich, il film racconterà la storia del fantasma di
un’attrice del cinema muto che da decenni ormai infesta il teatro
di posa di uno studio cinematografico (da qui il titolo Stage
13). Un giorno un regista in difficoltà avrà un incontro
ravvicinato con il fantasma dell’attrice: i due stringeranno un
legame molto particolare che potrebbe essere decisivo per la svolta
della carriera del cineasta.
Oltre a Wright e Rich, nella
produzione del film sarà coinvolta anche Nira Park, che con il
regista ha fondato la Complete Fiction e con il quale aveva già
lavorato per Scott Pilgrim vs. the World e
Baby Driver.Stage 13 è solo
l’ultimo dei tanti progetti che Edgar Wright ha in
cantiere dopo l’uscita dell’atteso Last Night
in Soho, film con Anya Taylor-Joy e Matt
Smith che arriverà nelle sale il 23 aprile 2021.
Tra i prossimi progetti del regista
figurano anche l’adattamento cinematografico del
romanzo Set
My Heart to Five di Simon Stephenson, e
The Chain, adattamento cinematografico del bestseller
omonimo di Adrian McKinty.