I cinecomics sono ormai la nuova frontiera del cinema americano. Mentre scalpitiamo per vedere il terzo capitolo di Iron Man ( che ricordiamo sarà nei cinema il 24 Aprile), ci giunge notizia dal web che finalmente stanno per avere inizio le riprese di un altro lungometraggio molto atteso. Stiamo parlando di Captain America: The Winter Soldier. Chris Evans quindi tornerà a vestire i panni del primo Vendicatore dopo il successo del primo capitolo del nuovo franchise della Marvel. Non c’è una data precisa ma tra aprile e maggio le riprese prenderanno vita a Cleveland. Ci sono stati alcuni ritardi perché essenzialmente il casting-call è ancora aperto e la produzione cerca ancora delle comparse. Se da una parte quindi non ci è dato sapere Robert Redford farà parte del cast, c’è già una data in cui il film uscirà: 4-04-2014
Capitan America The Winter Soldier: il libro The Art of Movie in anteprima
Captain America The Winter Soldier è da poco uscito nei cinema di tutto il mondo, con un gran risultato di pubblico e giudizi ampiamente positivi. Ovviamente le iniziative e i gadget legati al film sono numerosissimo. tra questi c’è il libro illustrato The Art of Movie, in cui vengono mostrati i vestiti alternativi per Capitan America, The Winter Soldier e Falcon, così come numerosi concept art, storyboard e tanto altro. Un video ci mostra in anteprima tutte le pagine del libro illustrato:
LEGGI LA RECENSIONE DI CAPITAN AMERICA THE WINTER SOLDIER
Vi ricordiamo che Captain America The Winter Soldier comprende nel cast già attori del calibro di Chris Evans, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Frank Grillo, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, Scarlett Johansson, Emily VanCamp e Toby Jones. Anthony e Joe Russo dirigono la pellicola, uscita negli Usa il 4 Aprile 2014.
Tutte le info utili nella nostra scheda: Captain America The Winter Soldier.
Fonte: Comicbookmovie
Capitan America The Winter Soldier avrà un fumetto e un libro tie in dedicato
Come accade di consueto per i cinecomic, anche la release di Captain America: The Winter Soldier sarà accompagnata da tutta una serie di prodotti gravitanti intorno alla figura del personaggio Marvel. Insieme con l’uscita del film, al momento prevista per il 4 aprile 2014, ecco al conferma di un fumetto e un libro tie in, di cui vi proponiamo copertine e descrizioni:
Captain America e Vedova Nera si gettano nell’azione in una nuova avventura inedita e dalle atmosfere cinematiche. Cosa spinge Steve Rogers a tornare nel vecchio vicinato di Brooklyn? Indizio: non sono solo i frullati. Il fumetto conterrà anche il primo numero ristampato con Falcon protagonista.
The Art Of
Proseguendo la celebre serie ART OF, la Marvel è fiera di presentare il suo ultimo traguardo. Con artwork e concept esclusivi, foto dai dietro le quinte, foto di produzione e dettagliate interviste con il cast e la troupe, il libro tie-in regala uno sguardo dall’interno all’attesissimo film diretto da Anthony e Joe Russo e con Chris Evans, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Anthony Mackie, Robert Redford, Cobie Smulders e Sebastian Stan.
Il libro della serie The Art Of è previsto in uscita a marzo.
Ricordiamo che Captain America: The Winter Soldier comprende nel cast già attori del calibro di Chris Evans, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Frank Grillo, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, Scarlett Johansson, Emily VanCamp e Toby Jones. Anthony e Joe Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense è fissata per il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate a Cleveland.
La storia si riaggancerà alla fine di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Come detto, l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro speciale: Captain America: The Winter Soldier. Tutte le info utili nella nostra scheda: Captain America: The Winter Soldier.
Capitan America Civil War: Crossbones sarà il main villain
Abbiamo dato solo ieri la notizia dell’inserimento, nel cast di Capitan America Civil War, di Daniel Bruhl. L’attore interpreterà uno dei villain e dovrebbe apparire anche nel primo film su Doctor Strange, che avrà come protagonista Benedict Cumberbatch.
Stando a quanto riporta Justin Kroll di Variety, il ruolo di Bruhl sarà molto più ampio proprio in Doctor Strange, ma non sarà il main villain in Civil War. L’antagonista principale dovrebbe essere Crossbones, interpretato in Capitan America The Winter Soldier da Frank Grillo. Questo il tweet di Justin Kroll a riguardo:
Beat by Marvel in that one, two things he
will play villain but not main one, Crossbones still main
— Justin Kroll (@krolljvar) 14
Novembre 2014
In attesa di conoscere che ruole interpreterà Daniel Bruhl, dobbiamo quindi aspettarci un maggiore spazio per Crossbones.
Vi ricordiamo che Captain America Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan e Samuel L. Jackson. Il film uscirà il 6 maggio 2016.
Fonte: Twitter
Capitan America Civil War: Anthony Mackie rivela le location del film
Anthony Mackie è impegnato, in compagnia di Kevin Costner, a promuovere Black and White, film che lo vede nei panni di un avvocato e che abbiamo visto all’ultimo Festival di Roma (qui la nostra recensione). Durante un incontro con B96 Chicago, all’attore è stato chiesto di parlare del suo ritorno nei panni di Sam Wilson/Falcon per Captain America Civil War.
L’attore, parlando dell’inizio delle riprese, ha rivelato una delle location del film: “Cominceremo a girare ad aprile. Quindi sarà una lunga serie di voli avanti e indietro e combattimenti, per circa cinque mesi … e io non sono affatto folle.” Quindi Costner gli ha chiesto dove dovesse volare in giro per il mondo, e lui: “Puerto Rico, Berlino e Atlanta.”
Dopo il giro del mondo di Avengers Age of Ultron, sembra interessante che anche per Civil War si sia optato per delle location europee, in questo caso tedesche.Di seguito l’intervista in questione con Mackie e Costner:
Captain America Civil War srà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio 2016.
Fonte: CBM
Capitan America a giugno
Un nuovo casting call di The First Avenger: Captain America, ripreso da Feature Film Casting, svela altri dettagli sull’inizio delle riprese del film di Joe Johnston, che negli ultimi giorni è stato oggetto di rumors scoraggianti riguardo alla possibilità che il regista si fosse allontanato dal progetto e le riprese fossero state rinviate.
In realtà il casting call conferma le riprese per l’estate 2010, e anzi fissa una data precisa:
“Le riprese inizieranno il 28 giugno 2010, l’uscita è fissata per il 22 luglio 2011.”
Gli studios coinvolti nella produzione sono Paramount Studios, Arad Productions e Marvel Studios. Nel giro di poco tempo, dunque, dovremmo scoprire chi interpreterà il protagonista Steve Rogers.
Capitan America 2 affidato ai registi di Tu, io e Dupree
Capi di Stato in fuga: trailer dell’action comedy in arrivo a luglio su Prime Video
Prime Video ha diffuso il trailer ufficiale di Capi di Stato in fuga, il trailer dell’action comedy con John Cena e Idris Elba, disponibile dal 2 luglio.
Capi di Stato in fuga debutta in tutto il mondo su Prime Video il 2 luglio 2025. In questa commedia ricca d’azione, il Presidente degli Stati Uniti (interpretato da John Cena) e il Primo Ministro britannico (interpretato da Idris Elba) devono mettere da parte la loro rivalità per sventare una cospirazione globale e salvare il mondo – sempre se riusciranno a lavorare insieme.
È un’avventura internazionale che mescola azione esplosiva e battute taglienti e che trascinerà il pubblico in un viaggio adrenalinico in giro per il mondo. Il film alterna sequenze d’azione dinamiche e acrobazie a una buona dose di nostalgia, che guarda al fascino degli anni ‘90 e dell’epoca d’oro delle commedie buddy-action. È diretto da Ilya Naishuller, il regista di Hardcore! (2015) e Io sono nessuno (2021). Il film vanta un cast stellare che include Idris Elba, John Cena, Priyanka Chopra Jonas, Carla Gugino, Jack Quaid, Stephen Root, Sarah Niles, Richard Coyle e Paddy Considine. John Cena e Idris Elba tornano a lavorare insieme dopo The Suicide Squad – Missione suicida — ma questa volta non tenteranno di uccidersi a vicenda…probabilmente.
Capharnaüm: recensione del film di Nadine Labaki
Presentato al Festival di Cannes 2018 in concorso, Capharnaüm di Nadine Labaki racconta la storia di Zain, un bambino che non conosce la sua età, forse dodici anni, che vive in miseria, non va a scuola e lavora per aiutare la numerosa famiglia. Soprattutto, Zain si occupa della sorellina di 11 anni. Quando la bimba raggiunge la maturità sessuale, finisce in sposa al figlio del padrone di casa. In questo modo ci sarà una bocca in meno da sfamare, ma anche un legame con i proprietari dello sgangherato appartamento. A seguito di questa decisione, Zain è così furibondo che scappa di casa, e viene accolto da una donna, altrettanto povera, con un figlio piccolo. Quando anche lei sparirà, Zain si troverà a dover badare a se stesso e al neonato, fino a che, in un finale strappalacrime, la risoluzione della vicenda porterà di nuovo, o forse per la prima volta, il sorriso sulle labbra del bambino.
Quando si parla di cinema ricattatorio si percorre sempre un terreno scivoloso, su cui molti cadono lasciandosi trasportare proprio dall’impeto del narratore, la regista Labaki in questo caso, che condiziona con soluzioni narrative e visive lo stato d’animo che si vuole indurre nello spettatore. Per intenderci, allo stesso modo in cui un mendicante sfoggia il proprio bambino, la regista libanese inquadra ogni singolo momento di difficoltà e sofferenza dei due piccoli protagonisti, quasi con compiacimento.
Il pacchetto sembra completo, dato che i protagonisti sono due bellissimi bambini, uno dei quali che appena cammina, e soprattutto data l’estrema povertà rappresentata, una condizione esistenziale che viene esposta con una violenza tale da sfiorare la pornografia (della povertà, appunto). Tutto questo a contrasto con alcuni momenti molto buoni, soprattutto tecnicamente, quando la regista sceglie la macchina a mano per seguire i due piccoli protagonisti. Questo gesto di “verità” si scontra però con la ricostruzione e la caratterizzazione dei personaggi, che non collimano con l’estrazione sociale cui gli stessi appartengono. Valga per tutti il puntuale e accorato discorso di Zain di fronte al giudice, nel finale del film: nessun bambino parlerebbe in quel modo, soprattutto un bambino analfabeta.
A Capharnaüm non si boccia certo il racconto della miseria, tuttavia la strumentalizzazione di questi individui non è altro che spettacolarizzazione della povertà. E questo è inaccettabile, nonostante qualche merito tecnico che pure ha il film.
Cape Fear – Il promontorio della paura: la spiegazione del finale del film
Nel corso della sua carriera il regista premio Oscar Martin Scorsese si è spesso trovato a concordare con gli studios di Hollywood la realizzazione dei progetti a cui più teneva a patto di realizzare poi anche delle opere più commerciali, che potessero essere fonti di incassi assicurati. Dopo aver realizzato nel 1988 per la Universal Pictures il film L’ultima tentazione di Cristo, a cui pensava da molto, il regista newyorkese si trovò dunque a dover dar vita ad un film più spendibile presso il grande pubblico e la scelta ricadde su quello che è poi diventato Cape Fear – Il promontorio della paura, distribuito nel 1991.
Scritto da Wesley Strick, il film è il remake dell’omonimo titolo del 1962 diretto da J. Lee Thompson, con protagonisti Robert Mitchum e Gregory Peck. Il racconto, appartenente al genere thriller, è stato naturalmente aggiornato ai canoni odierni, con l’aggiunta dunque di molta violenza e tensione in più. Steven Spielberg, inizialmente scelto come regista, lo giudicò addirittura troppo violento, decidendo di rinunciarvi in favore di Scorsese, convinto definitivamente dall’amico e storico collaboratore Robert De Niro. Scorsese si trovò dunque a confrontarsi con un’opera diversa dalle sue precedenti, nella quale riuscì però a ritrovare tematiche a lui care e a inserire le proprie caratteristiche stilistiche.
Scorsese, dietro un apparente conformismo a quelli che erano i canoni del thriller anni Novanta, ebbe infatti modo di far emergere riflessioni sulla redenzione e sui complessi rapporti tra bene e male, tra crimine e fede religiosa. In più, colse l’occasione per sperimentare le più recenti innovazioni in materia di effetti speciali, coniugandoli ad una costruzione delle immagini particolarmente influenzata dallo stile di Alfred Hitchcock. Attraverso l’impiego di inquadrature inusuali, particolari illuminazioni e determinate tecniche di montaggio, egli poté infatti dar vita ad un’opera sì commerciale ma anche profondamente personale e costruita secondo il proprio gusto.

La trama di Cape Fear – Il promontorio della paura
Protagonista del film è Sam Bowden, un avvocato di grande fama, sposato con la bella Leigh e con una figlia quindicenne di nome Danielle. I tre vivono tranquillamente in una piccola cittadina della Carolina del Nord. La loro pacifica esistenza viene però sconvolta dallo scarceramento di Max Cady, un uomo che ha scontato 14 anni di prigione dopo che Sam non lo aveva difeso adeguatamente in un processo per stupro, del quale Cady si è sempre dichiarato non colpevole. Uscito dunque di galera, questi è un uomo completamente diverso, desideroso di ottenere vendetta nei confronti dell’avvocato.
Il cast del film
Ad interpretare l’inquietante Max Cady vi è dunque Robert De Niro, il quale accettò il ruolo entusiasta di poter dar vita ad un personaggio psicopatico ma affascinante. Per la parte, perse diversi chili e definì meglio la propria muscolatura, così da risultare esile ma fisicamente minaccioso. De Niro caratterizzò poi il personaggio con un accento del sud piuttosto inquietante, facendosi applicare i numerosi tatuaggi che si vedono sul corpo di Cady e spendendo cinquemila dollari per farsi rovinare i denti (al termine delle riprese ne ha spesi altri ventimila per farseli sistemare).
Per il ruolo dell’avvocato Sam Bowden, invece, si era inizialmente pensato di affidare la parte a Robert Redford o Harrison Ford, ma dopo che Scorsese ebbe incontrato Nick Nolte ad un evento di gala, ritenne quest’ultimo la scelta più giusta per il personaggio. Per il ruolo della moglie di Sam, Leigh, è invece stata scelta l’attrice Jessica Lange, mentre Juliette Lewis interpreta la figlia Danielle. Per la sua interpretazione, quest’ultima è poi stata candidata agli Oscar. Ileana Douglas interpreta Lori Davis, l’amante di Sam, mentre Gregory Peck e Robert Mitchum, i protagonisti del film del 1962, compaiono brevemente nei panni dell’avvocato Lee Heller e del tenente Elgart.

Il finale del film
Nel finale del film, per sfuggire alla follia di Cady, i Bowden vanno alla loro casa galleggiante sul fiume Cape Fear. Cady, però, riesce a seguirli e una volta lì aggredisce Sam e si prepara a violentare Leigh e Danielle, costringendo l’uomo a guardarli. Danielle, però, reagisce spruzzando del liquido su Cady mentre accende il sigaro, facendolo così cadere dalla barca. Ma Cady, in realtà, è riuscito ad aggrapparsi a una corda e rapidamente risale sul mezzo, seppur gravemente ustionato. A quel punto inscena un finto processo a Sam, accusandolo di aver nascosto le prove che lo scagionavano e di non aver dunque reso onore alla giustizia.
Intanto, intorno a loro si scatena una tempesta che mette fuori combattimento Cady e Sam, mentre madre e figlia saltano giù dalla barca e nuotano verso la riva. In quell’attimo di confusione, usando le manette di Cady, Sam riesce a legare l’avversaro alla barca, che si schianta contro uno scoglio, iniziando da quel momento ad imbarcare acqua. Arrivati a riva, Sam cerca di uccidere Cady con un sasso, ma quest’ultimo viene trascinato dalla barca che intanto sta affondando, portando dunque l’uomo giù con sé e ponendo fine alla sua minaccia.
Sebbene dunque alla fine Sam riesca a liberarsi di Cady, deve attraversare un lungo processo di espiazione dei propri peccati. Il non aver fatto pienamente il suo avvocato di difensore della legge è una cosa che lo perseguita e che torna a minacciarlo proprio attraverso la persona fisica di Cady. Quest’ultimo, d’altronde, sfoggia sul proprio corpo una serie di tatuaggi legati al concetto di giustizia e vendetta, che riassumone perfettamente i temi del film. Sia Sam che Cady sono dunque a loro modo figure cristologiche, che devono vivere sulla loro pelle una simbolica morte e rinascita prima di poter risolvere del tutto le loro questioni in sospeso.
Allo stesso tempo, nel finale del film Cady riesce in un certo senso ad ottenere la sua vendetta. Egli è infatti riuscito a spingere Sam ai limiti della sua umanità, portandolo a divenire egli stesso un violento. Quando Sam sta per uccidere Cady colpendolo con un sasso, la cosa gli viene impedita unicamente dal venire trascinato via dalla barca del suo nemico. Sam, dunque, non si macchia di omicidio ma sa perfettamente che avrebbe potuto farlo, perdendo così per sempre quel confine tra legalità e illegalità che la sua professione gli richiede di difendere. Cady, dunque, gli dimostra come basti molto poco per far sì che si possa diventare dei mostri.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
Per chi desidera vedere il film, è possibile fruire di Cape Fear – Il promontorio della paura grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 29 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.
Cap vs Cap: un nuovo video dal backstage
La scena di Avengers: Endgame che ha visto lo scontro Cap vs Cap ha entusiasmato i fan. Due Steve Rogers differenti, uno puro e incorruttibile e l’altro segnato dall’esperienza e più scaltro, si scontrano e se le danno di santa ragione. Ma a parità di forza, si sa, vince sempre chi ha più esperienza.
Abbiamo già rivelato qualche dettaglio dello scontro e un segreto dal set in merito alla realizzazione della scena che ha visto impegnato Chris Evans e i suoi stunt double, ma adesso vi mostriamo un nuovo video dal set che vede protagonisti proprio due controfigure dell’attore.
https://www.instagram.com/p/CCtJs-KAeAJ/?utm_source=ig_embed
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Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Cap e Bucky nelle action figure Hot Toys di Captain America Civil War
Ecco la linea Hot Toys di action figure dedicata a Captain America Civil War in cui possiamo vede, oltre alla bella figure di Cap/Steve Rogers, anche quella dedicata a Bucky Barnes, AKA il Soldato d’Inverno. Le statue sono in scala 1 a 6, eccole nella gallery a seguire:
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In Captain America Civil War lo schieramento di Cap sarà formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno Spider-Man e Scarlet Witch.
In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Captain America Civil War arriverà nelle sale italiane il 4 maggio 2016.
Cap 3: non vedremo il Capitan America psicotico degli anni ’50
Gli sceneggiatori di
Captain America 3 hanno confermato che il
terzo film con protagonista il super soldato non avrà come villain
il Cap psicotico che si incontra brevemente nei fumetti degli anni
’50. La voce era stata messa in giro dallo stesso
Christopher Markus, già sceneggiatore di
The Winter Soldier, che aveva preso in
considerazione per un attimo la possibilità di utilizzare come
villain questo personaggio, un fan di Cap che ricorre alla
chirurgia e ad un siero da supersoldato imperfetto per imitare il
suo idolo, Steve Rogers.
Markus, d’accordo con Stephen McFeely, l’altro sceneggiatore del film, ha dichiarato che il materiale presente nel fumetto è abbastanza da realizzare un corto di 20 minuti, ma insufficiente per un intero film.
Ricordiamo che la data d’uscita di Cap 3 (titolo provvisorio) è prevista per il 6 maggio 2016, in concomitanza con Batman v Superman Dawn of Justice.
Fonte: CBM
Canzoni Disney: le più belle, i testi e le versioni karaoke
Se c’è una cosa che accomuna tutti gli abitanti del pianeta sono proprio le canzoni Disney. Hanno accompagnato milioni di persone durante tutta la loro infanzia e anche durante l’età adulta, per non lasciare mai la loro mentre e passare alle generazioni successive.
Queste canzoni sono sempre state il punto di forte di ogni film targato Disney, in grado di poter empatizzare maggiormente con i personaggi, di regalare gioia o qualche lacrima, e di poter subito innamorarsi di quello che si sta vedendo.
Ecco, allora, tutto quello che c’è da sapere sulle canzoni Disney.
Canzoni cartoni Disney
Le canzoni dei film di animazione delle Disney sono sempre state il punto forte dei film stessi, in grado di trascinare il pubblico non solo per tutta la lunghezza dei lungometraggi, ma anche e soprattutto dopo. Impossibile non uscire dalla proiezione di un film Disney senza un motivetto che continua a ronzare nella testa per ore, se non per giorni.
Ciò che conferisce tutta questa magia da molti anni ai film della casa del topo più famoso del mondo, non è altro che il reparto dedicato alla colonna sonora, seguito e guidato da autori che hanno fatto la storia del cinema e che ha reso magiche l’infanzia e la vita adulta di milioni di persone in tutto il mondo.
La tradizione dei film Disney si protrae da molti anni e in realtà le prima basi erano state già messe con i primi classici, ovvero i primi lungometraggi animati che contenevano all’interno una canzone o un motivo riconoscibile e punto di forza del film (basti pensare a Ehi-Ho! di Biancaneve e i sette nani). Tuttavia, furono i fratelli Sherman (Robert B. e Richard M. Sherman) che contribuirono a realizzare colonne sonore uniche, portando questo reparto alla maturità grazie al loro lavoro per film Disney come La spada nella roccia (1963), Mary Poppins (1964), Il libro della giunga (1967) e Gli aristogatti (1970).
Dagli anni ’80 in poi ci ha pensato Alan Menken, realizzatore di commedie musicali come La piccola bottega degli orrori, a dare un valore aggiunto al periodo definito come Rinascimento Disney, collaborando in qualità di autore, a film d’animazione come La sirenetta (1989), La bella e la bestia (1991), Aladdin (1992), Pocahontas (1995), Il gobbo di Notre Dame (1996) e Hercules (1997), ma anche contribuendo al periodo posteriore, come è avvenuto per Rapunzel: l’intreccio della torre (2010).
Chi ha contribuito alla realizzazione di tante colonne sonore famose è anche il paroliere Tim Rice: dopo aver lavorato tanto a teatro, ha collaborato con Alan Menken per Aladdin e con Elton John per realizzare i testi delle canzone, musicate poi da Hans Zimmer, de Il re leone (1994).
Canzoni Disney testi e karaoke
Grazie ad internet è possibile andare su un qualsiasi motore di ricerca, digitare le parole chiave del film di animazione che si vuole cercare e in un battibaleno compariranno tanti siti che propongono i testi del lungometraggio preferito, in maniera del tutto gratuita.
Non solo testi, ma anche audio: grazie a Spotify, del quale si può optare per la versione gratuita, è possibile trovare tantissime canzoni dei lungometraggi Disney, sia in versione doppiata che in originale, ma a anche canzoni di cui si può trovare anche la versione demo.
Per chi desiderasse provare con il karaoke, oltre a Spotify, è possibile utilizzare You Tube, piattaforma che mette a disposizione tantissimi video con testi sullo schermo da poter seguire per realizzare un karaoke fai da te.
Un’altra alternativa, che però riguarda solo chi possiede ancora un videoregistratore, è la possibilità di reperire i Canta con noi: realizzati per lo più tra la fine degli anni ’90 e i primi del Duemila, Canta con noi erano delle ottime raccolte dei più famosi lungometraggi Disney, sia animati che live action, disponibile solo in VHS. In ultima istanza, esistono molte raccolte su CD audio da poter acquistare sui grandi store mondiali disponibili online.
Canzoni Disney Channel
La casa di Topolino non si è mai basata, a livello musicale, solo sui suoi lungometraggi animati o live action, ma anche grazie a film prodotti in maniera originale e trasmessi su Disney Chanel.
Esistente da molti anni, cioè dagli anni ’70, è stato dagli anni Duemila in poi che ha puntato più sul fattore musicale, grazie a serie come Hanna Montana, al primo film di High School Musical, Camp Rock e Il mondo di Patty.
Per i fan delle canzoni che sono passate per questo canale, si può optare per l’acquisto, esclusivamente in digitale, della raccolta di canzoni intitolata Your Favourite Songs from 100 Disney Channel Original Movies. Grazie a questo album è possibile passare a da High School Musical a Descendants, passando per i tanti successi che hanno reso il canale di Topolino come uno dei più seguiti al mondo.
Canzoni Disney più belle
Dire quale sia la canzone Disney più bella è difficile, poiché se esistono molte e ogni persona ha la sua personale con la quale possiede un legame unico. Sicuramente, tra le migliori canzoni della casa di Topolino, vi sono Il cerchio della vita e Hakuna Matata de Il Re Leone, Il mondo è mio di Aladdin, La bella e la bestia e Stia con noi de La bella e la bestia, a cui si aggiungono Let it Go (All’alba sorgerò) di Frozen, In fondo al mar de La Sirenetta, e Tutti vogliono fare il jazz de Gli Aristogatti.
Impossibile dimenticare Urca Urca Tirulero di Robin Hood, Supercalifragilisticspiralidoso di Mary Poppins, Dolce Sognar di Lilli e il vagabondo, Bibbidi Bobbidi Bu e Canta Usignol di Cenerentola, ma anche I colori del vento di Pocahontas, Farò di te un uomo di Mulan, Posso farcela e Ieri era zero di Hercules, Lo stretto indispensabile de Il libro della giungla.
Insomma, le canzoni che hanno segnato l’infanzia di milioni di individui e continuano ancora a farlo con le nuove generazioni sono davvero molte, tanto che a volta basta un niente per far sì che essere riaffiorino alla mente, cominciando a canticchiarle.
Canzone di Frozen: tutto quello che non sapevi a riguardo
La canzone di Frozen che rappresenta in pieno il punto centrale del film non può essere che una: Let It Go. Inno di libertà ad essere se stesse, esprime il cambiamento di prospettiva da parte di Elsa che, abbandonato il regno, può finalmente essere chi è realmente.
Cantata in moltissime versione e in tante lingue diverse, questa canzone ha avuto un successo inarrestabile in tutto il mondo, conquistando diversi premi, tra cui un Grammy e un Oscar per la Miglior Canzone.
Ecco, allora, quello che non sapevi della canzone di Frozen.
La canzone di Frozen
La canzone di Frozen – Il Regno di Ghiaccio, quella di punta che muove le carte in tavola del film, è Let It Go (All’alba sorgerò nella versione italiana). Questo brano è stato il primo scritto dal duo Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez (che hanno scritto anche le canzoni di Coco) che, per realizzato, si sono attenuti al fatto che sarebbe dovuta essere la canzone di Elsa e si sono basati su diversi film Disney passati, come La bella e la bestia e La sirenetta.
Il brano di Frozen racconta una Elsa spaventata, che vive nel costante terrore di non poter più controllare il suo dono, di fare del male agli altri e, quindi, di non poter mai essere amata per quello che è. Mentre venne realizzata la canzone, si tenne conto della grande estensione vocale di Idina Menzel, che venne ingaggiata proprio per il fatto di saper esprimere il lato fragile e quello forte della protagonista.
La Menzel ha eseguito in diretta la canzone Let It Go durante la Cerimonia degli Oscar del 2014, canzone che ha ottenuto il Premio Oscar per la Miglior Canzone (senza contare la vittoria ai Grammy Award e le candidature ai Golden Globe e ai BAFTA).
Canzone di Frozen in italiano
Se in lingua originale Let It Go ha avuto un gran successo, la canzone di Frozen in italiano ne ha avuto altrettanto. Infatti, come accade per tutti i film Disney, le canzoni sono state tutte adattate in italiano, per permettere, soprattutto, ai bambini, di poter godere una maggior empatia con il personaggio e capire il perché di determinate azioni attraverso il canto.
Ecco che, quindi, Let It Go è diventata All’alba sorgerò nella versione italiana, cantata da Serena Autieri che presta la sua voce al personaggio di Elsa. Di questa canzone è stata realizzata anche una versione pop per i titoli di coda (come avvenuto per la versione americana, cantata da Demi Lovato) realizzata da Martina Stoessel.
Tutte le altre canzoni del film sono state ottimamente adattate e cantate, oltre da Serena Autieri, anche da Serena Rossi (nei panni di Anna), Giuseppe Russo (Hans), Paolo De Santis (Kristoff) ed Enrico Brignano (Olaf).
Chi canta la canzone di Frozen
A volte, soprattutto quando si guarda un film d’animazione, si rimane incantati dalla voce di chi canta i brani facenti parte della colonna sonora. Spesso ci si chiede chi sia l’artista e la domanda che la maggior parte del pubblico si è posta nel 2013 è stata “Chi canta la canzone di Frozen?”.
Premettendo che le canzoniche fanno parte della colonna sonora sono parecchie, è assodato come Let It Go sia la chiave di volta che cambia le carte in tavola nel film d’animazione di Chris Buck, Jennifer Lee. Questa canzone, nella versione originale, è cantata da Idina Menzel (Come d’Incanto, Glee): la sua voce ha una grande estensione e questo era molto utile per poter interpretare al meglio Let It Go, per esprimere dapprima la vulnerabilità e la fragilità di Elsa, e in seguito per poter dare sfogo alla consapevolezza di sé.
La Menzel ha dato la voce al personaggio di Elsa per tutto film e per tutte le canzone che la vedevano protagonista, riuscendo anche creare un’ottima unione, umana e vocale, con Kristen Bell, interprete di Anna. Inoltre, per i titoli di coda, è stata realizzata una versione pop interpretata da Demi Lovato.
Canzone di Frozen gratis
È possibile ascoltare la canzone di Frozen gratis utilizzando i normali servizi musicali digitali come Spotify o semplicemente ricercando la canzone su You Tube.
Canzone di Frozen: All’alba sorgerò
All’alba sorgerò è la canzone di punta del film di animazione Frozen – Il Regno di Ghiaccio, che corrisponde alla versione americana di Let It Go. Scritta da Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, se nelle versione originale del film è cantata da Idina Menzel, in quella italiana è cantata da Serena Autieri.
Questa è l’essenza del film, la vera canzone di Frozen: All’alba sorgerò, infatti, è il brano che segna la svolta della storia e che determina gli eventi futuri. Elsa ha lasciato il suo regno nel momento in cui i suoi poteri sono stati scoperti da popolo e, per paura di essere giudicata, non capita, ma soprattutto per paura di non poter tenere i suoi poteri sotto controllo, si rifugia tra le montagne.
All’alba sorgerò è un vero e proprio inno per la protagonista: anche se non potrà tornare nel suo regno, finalmente è libera di esprimersi per quello che è e può dare libero sfogo alle sue abilità di manipolare neve e ghiaccio, liberandosi dalle costrizioni che la opprimevano. Nella versione italiana, questo brano è cantato da Serena Autieri che è la doppiatrice di Elsa, riuscendo a certificarsi come disco d’oro in Italia nel 2014.
Canzone di Frozen cantata da Violetta
Di Frozen esistono molte cover cantate da tanti artisti e in molte lingue diverse: ciò forse è rimasto un po’ in sordina è che esiste anche la canzone di Frozen cantata da Violetta, aka Martina Stoessel.
La star della serie di Disney Channel Violetta, ha cantato la cover di Let it go, All’alba sorgerò nella versione italiana, assumendo lo stesso ruolo che era toccato a Demi Lovato per la versione originale. Questo brano, che riprende quello principale del film, è destinato ai titoli di coda del film.
Lo scopo era quello di trovare due voci (sia riguardo il brano cantato nel film, sia nella versione destinata ai titoli di coda) che fossero similari, in grado di avere una grande estensione vocale che permettesse di esprimere tutti i sentimenti di Elsa: voci, che però, fossero anche individuali e ben identificate.
Fonte: IMDb
Canti della Forca: Stefano Bessoni presenta il suo corto in stop-motion
E’ stato presentato
oggi Canti della
forca, un cortometraggio e un libro di Stefano
Bessoni distribuito da Logos Edizioni e in libreria dal
15 Ottobre 2013.
Alla presentazione del cortometraggio in parte girato in stop-motion e in parte in live-action erano presenti il regista e l’animatrice Claudia Brugnaletti.
Così Stefano
Bessoni ha esordito presentando il suo ultimo lavoro alla
stampa: “Il cortometraggio trae ispirazione dal lavoro
letterario di Christian Morgenstern, scrittore tedesco sconosciuto
a molti, di cui esistono pochissime edizioni pubblicate, che ho
scoperto casualmente negli anni 90’ per caso in una di quelle
piccole librerie dove si trovano edizioni fuori commercio. Mi sono
imbattuto quasi accidentalmente in un’edizione di sue poesie
apparentemente bislacche, strampalate e macabre che però
stranamente mi richiamavano qualcosa, perché sembravano quasi delle
filastrocche alla Tim Burton, ad esempio quelle del Bambino
Ostrica. Su queste poesie iniziai a lavorare, soprattutto sulle
illustrazione e sui disegni; ed è un lavoro che è rimasto sempre
nelle cartelle di schizzi e negli appunti. Poi ho ripreso il
progetto con l’idea di fare un lungometraggio, ma la difficoltà di
interagire con alcune case di produzione italiane mi ha tenuto in
sospeso per molti anni e mi sono trovato con tantissime idee, tanto
materiale e con anche il centenario della morte di Morgenstern che
si avvicinava, così ho deciso, insieme a LOGOS, la casa editrice
che pubblica i miei lavori illustrati, di fare un’edizione libro
illustrato, con adattamenti delle poesie di Morgenstern e con un
cortometraggio in animazione stop-motion allegato in dvd, un
prodotto commerciale che potesse essere un’operazione editoriale e
cinematografica a sé ma che potesse rappresentare anche una sorta
di teaser, di pacchetto di lancio per quello che è il progetto del
lungometraggio che sto cercando di sviluppare da anni.
Cosa molto gradita è che proprio di recente il corto è stato
considerato d’interesse culturale nazionale da parte del
Mibac.
Bessoni a poi continuato: “per realizzare un cortometraggio in animazione stop-motion ho chiesto l’aiuto a Claudia Brugnaletti, che è una bravissima animatrice, la quale si è prestata con entusiasmo all’idea del cortometraggio.”
Chiamata in causa dal
regista, Claudia Brugnaletti ha detto: “E’ stata
un’esperienza molto bella, abbiamo lavorato in 25 frame al secondo
che è un’operazione abbastanza complessa, ci ha richiesto tanto
tempo, ma serve ad ottenere un’animazione più fluida rispetto a
quelle un po’ più semplici a 12, 18 frame che vediamo spesso in tv.
Stefano ha deciso di far fare ai personaggi dei movimenti che
avessero una ottima fluidità, che si legasse bene con la parte in
live-action del corto. Stefano, insieme al Leonardo Cruciano
Workshop ha costruito i pupazzi, burattini in gomma a stampo,
normalmente un procedimento molto complesso e lungo e anche molto,
molto costoso. Abbiamo usato degli scheletri fatti di filo di
alluminio, non potendo usare gli scheletri molto elaborati per via
del budget limitato.
Vi ricordiamo che il cortometraggio sarà presentato in anteprima mondiale al Sitges Film Festiva 2013, in concorso. Mentre la presentazione al pubblico avverrà nell’ambito del Lucca Comics & Games 2013. L’opera sarà anche fra gli eventi di chiusura del FANCINE MALAGA (Spagna), al FANTASPOA (Brasile) e al Stop Motion México – Animation Festivals ( México).
Sinossi del
cortometraggio: Un illustratore lavora su una sua personale
trasposizione dei CANTI DELLA FORCA, una raccolta di poesie macabre
dello scrittore tedesco Christian Morgenstern. Perso nelle sue
fantasie scopre che dalla forca si vede il mondo da una prospettiva
diversa, la prospettiva dei Fratelli della Forca. Assassini, ladri,
truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito, che a
forza di penzolare l’uno accanto all’altro, divennero così legati
tra di loro che decisero di unirsi in una confraternita. le sue
illustrazioni prendono vita e i Fratelli della Forca si animano
magicamente. Il Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito, che
penzola dal capestro da tempo immemore, divenuto colui che decideva
se i nuovi arrivati potessero diventare dei Fratelli della Forca.
Il grande Lalula, uno spropositato ingollatore di salumi, che ama
vestirsi con i resti di maiali macellati e che parla una lingua
incomprensibile. Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che
vive dentro un armadietto. Sophie, l’assistente del boia, dolce ed
ambigua confidente dei Fratelli della Forca.
CANTI DELLA FORCA – Un film e un libro di Stefano Bessoni in esclusiva con logosedizioni.it da ottobre 2013 in tutte le librerie.
http://www.libri.it/index.php?route=product%2Fproduct&product_id=3031
Liberamente tratto da “Galgenlieder” di Christian Morgenstern
Una produzione Interzone Visions in collaborazione con Leonardo Cruciano Workshop, Griffith Accademia di Cinema e Televisione e Revok Film – Musiche degli Za Bùm ( Pierpaolo Grego, Cristiano Biz, Zeno Tami, David Vecchiato e Maddalena Vitiello – fisarmonica nel “Pecoro Lunare” di Davide Drius) – Animazioni di Claudia Brugnaletti – Modellazione dei personaggi di Gigi Ottolino – Scenografie di Briseide Siciliano – con Lorenzo Pedrotti
Canti della Forca: poster internazionale per il corto in stop-motion di Stefano Bessoni
Dopo i primi due contributi video arriva anche il poster internazionale del cortometraggio di Stefano Bessoni, Canti della Forca, lavoro inedito nel panorama italiano per due motivi: il primo perché in gran parte girato con la tecnica dello stop-motion; il secondo perché sarà distribuito in allegato al quarto libro illustrato dell’autore romano che sarà distribuito a Novembre da Logos edizioni. Il poster internazionale arriva presumibilmente perché l’opera si appresta a fare il giro dei Festival del cinema più importanti del globo.
Anche il poster come gli altri contributi mostra l’eccellente fattura con la quale è stato realizzato il prodotto.
“CANTI DELLA FORCA” è un cortometraggio realizzato nel 2013 per un libro illustrato di Stefano Bessoni, liberamente tratto dalle poesie macabre di Christian Morgenstern.
Il libro: http://www.libri.it/index.php?route=product/product&product_id=3031
Trama:
Un illustratore lavora su una sua personale trasposizione dei CANTI DELLA FORCA, una raccolta di poesie macabre dello scrittore tedesco Christian Morgenstern. Perso nelle sue fantasie scopre che dalla forca si vede il mondo da una prospettiva diversa, la prospettiva dei Fratelli della Forca. Assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito, che a forza di penzolare l’uno accanto all’altro, divennero così legati tra di loro che decisero di unirsi in una confraternita.
le sue illustrazioni prendono vita e i Fratelli della Forca si animano magicamente. Il Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito, che penzola dal capestro da tempo immemore, divenuto colui che decideva se i nuovi arrivati potessero diventare dei Fratelli della Forca. Il grande Lalula, uno spropositato ingollatore di salumi, che ama vestirsi con i resti di maiali macellati e che parla una lingua incomprensibile. Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che vive dentro un armadietto. Sophie, l’assistente del boia, dolce ed ambigua confidente dei Fratelli della Forca.
Canti della forca Trailer ufficiale del film di Stefano Bessoni
Arriva finalmente il
Trailer di Canti della forca, il nuovo film corto di
Stefano Bessoni, noto illustratore e
regista romano, tra i più interessanti autori del panorama
contemporaneo italiano, e tra i pochi a cercare di fare cinema di
un certo “genere”.
Canti della forca la prima featurette
Si terrà al Sitges Film
Festival 2013 – Festival Internacional de Cinema Fantàstic de
Catalunya, dove gareggerà in concorso, la World Premiere dei
Canti della Forca, ultimo cortometraggio
di Stefano Bessoni. Il film verrà invece presentato al pubblico
italiano in occasione del Lucca Comics & Games 2013, il 02
Novembre alle 18:00 all’Auditorium San Girolamo.
Oggi vi proponiamo la prima featurette del cortometraggio in cui Bessoni racconta la sua ispirazione letteraria per questo lavoro realizzato completamente in stop-motion: Christian Morgenstern.
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Inoltre vi ricordiamo il cortometraggio sarà anche fra gli eventi di chiusura del FANCINE MALAGA (Spagna), al FANTASPOA (Brasile) e al Stop Motion México – Animation Festivals ( México).
Sinossi del cortometraggio: Un illustratore lavora su una sua personale trasposizione dei CANTI DELLA FORCA, una raccolta di poesie macabre dello scrittore tedesco Christian Morgenstern. Perso nelle sue fantasie scopre che dalla forca si vede il mondo da una prospettiva diversa, la prospettiva dei Fratelli della Forca. Assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito, che a forza di penzolare l’uno accanto all’altro, divennero così legati tra di loro che decisero di unirsi in una confraternita. le sue illustrazioni prendono vita e i Fratelli della Forca si animano magicamente. Il Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito, che penzola dal capestro da tempo immemore, divenuto colui che decideva se i nuovi arrivati potessero diventare dei Fratelli della Forca. Il grande Lalula, uno spropositato ingollatore di salumi, che ama vestirsi con i resti di maiali macellati e che parla una lingua incomprensibile. Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che vive dentro un armadietto. Sophie, l’assistente del boia, dolce ed ambigua confidente dei Fratelli della Forca.
CANTI DELLA FORCA – Un film e un libro di Stefano Bessoni in esclusiva con logosedizioni.it da ottobre 2013 in tutte le librerie.
http://www.libri.it/index.php?route=product%2Fproduct&product_id=3031
Liberamente tratto da “Galgenlieder” di Christian Morgenstern
Una produzione Interzone Visions in collaborazione con Leonardo Cruciano Workshop, Griffith Accademia di Cinema e Televisione e Revok Film – Musiche degli Za Bùm ( Pierpaolo Grego, Cristiano Biz, Zeno Tami, David Vecchiato e Maddalena Vitiello – fisarmonica nel “Pecoro Lunare” di Davide Drius) – Animazioni di Claudia Brugnaletti – Modellazione dei personaggi di Gigi Ottolino – Scenografie di Briseide Siciliano – con Lorenzo Pedrotti.
Canti della Forca di Stefano Bessoni: first look al Florence Fantastic Festival
Le prime immagini del nuovo film in
stop-motion del regista Stefano Bessoni saranno
proiettate in esclusiva nell’ambito del Florence Fantastic Festival
di Firenze. Il Lavoro che sarà distribuito ad Ottobre da LOGOS
edizioni sarà presentato dall’attore Lorenzo Pedrotti e da
Francesco Madeo (collaboratore del regista romano). I due
parleranno del film e mostreranno al pubblico una lunga preview
dietro le quinte della lavorazione dell’opera Sabato 11 Maggio alle
0re 17:00.
Il film cortometraggio che uscirà in allegato al quarto libro illustrato di Bessoni, racconterà di un illustratore, al lavoro su una sua personale trasposizione dei CANTI DELLA FORCA, che compie un visionario viaggio tra i Fratelli di Forca, attraverso una serie di animazioni in stop-motion che danno vita ad una selezione delle poesie macabre di Christian Morgenstern.
Illustrazioni, testo originale e adattamenti delle poesie di Christian Morgenstern di Stefano Bessoni – ideazione e realizzazione burattini di Stefano Bessoni – modellazione burattini e realizzazione stampi di Gigi Ottolino presso il Leonardo Cruciano Workshop – Animazioni di Claudia Brugnaletti – Scenografie di Briseide Siciliano – Musiche degli Za Bùm ( Pierpaolo Grego, David Vecchiato, Maddalena Vitiello, Cristiano Biz, Zeno Tami ) – Produzione del libro LOGOS – Produzione del cortometraggio INTERZONE VISIONS .Alle ore 18:00 invece sarà la volta della proiezione del film pluripremiato Krokodyle, vincitore del Meliés d’Argento al Sitges Film Festival che vede ancora una volta protagonista Lorenzo Pedrotti che presenterà l’opera al pubblico.
Il libro CANTI DELLA FORCA prende spunto da una serie di scritti apparentemente bislacchi e infantili dello scrittore tedesco Christian Morgenstern (Monaco di Baviera, 1871 – Merano, 1914), raccolti sotto “Galgenlieder”, “Palmström” e “Palma Kunkel”. Tali scritti sono intrisi di un grottesco spietato che trasforma il concetto di macabro in una riflessione profonda sul senso della vita.
- Ore 17:00 – Work in progress: Canti Della Forca di Stefano Bessoni.
L’attore Lorenzo
Pedrotti, insieme a Francesco Madeo (sceneggiatore e
collaboratore del regista romano), presentano un’anteprima in
esclusiva del nuovo lavoro in stop-motion di uno dei talenti più
importanti nel panorama italiano di Genere – Vincitore nel 2011 del
Meliés d’Argento al Sitges Film Festival – Modera: Chiara
Guida – Direttore di Cinefilos.it
- Ore 18:00 – Proiezione del film Krokodyle di Stefano Bessoni
L’Attore Lorenzo Pedrotti presenta il film pluripremiato Krokodyle – menzione speciale Meliés d’Argento al Sitges Film Festival come miglior contributo artistico.
Krokodyle – Un film di Stefano Bessoni con Lorenzo Pedrotti, Jun Ichikawa, Francesco Martino, Franco Pistone, Orfeo Orlando – Genere: Biography, Fantasy, Horror – Durata 70 Min circa. Paese: Italia
Trama: Kaspar Toporski è un giovane
filmaker di origini polacche trasferitosi lontano dalla sua città
natale in giovanissima età. Kaspar è in attesa di risposte per
riuscire a realizzare i suoi progetti cinematografici, così
trascorre le sue giornate disegnando, scrivendo ed inventando un
suo mondo immaginario che giorno dopo giorno sembra diventare
sempre più reale. Nutre fin da bambino un’ammirazione sfrenata per
i coccodrilli, che considera esseri perfetti in grado di
controllare lo scorrere del tempo.
Canti della Forca di Stefano Bessoni in mostra dal 16 al 31 maggio
Si terrà dal 16 al 31 maggio, a Roma, la mostra dedicati ai Canti della Forca, l’ultimo libro illustrato e film del regista-illustratore Stefano Bessoni. All’evento che si terrà presso “Guerrini dal 1958” in viale Regina Margherita 201-203, saranno esposti gli originali dell’artista insieme ai burattini del cortometraggio in stop-motion. Dunque, il mondo macabro e affascinante dell’autore romano prende vita per mostrarsi a tutti coloro che avranno voglia di farsi incantare.
Inoltre sabato 17, alle ore 17, è previsto un booksigning dove Stefano Bessoni in persona “schizzerà” per i visitatori i suoi originali personaggi. Potete seguire l’evento sui social con l’hashtag #CantiForca, poi dall’account Twitter di Guerrini @Guerrinibistrot e su Facebook Guerrini dal 1958.
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I “Canti della Forca” di Stefano Bessoni sono liberamente ispirati all’omonima “Galgenlieder”, l’opera più famosa dello scrittore tedesco Christian Morgenstern (Monaco di Baviera 1871- Merano 1914).
“ I canti della forca – spiega Stefano – sono i canti immaginari di un gruppo d’impiccati che penzolano sul colle del patibolo, punto d’osservazione privilegiato che consente loro di scorgere quelle verità che un punto di vista distratto e vitale si lascia sfuggire nel vortice della normalità, della banalità. Morgenstern affermò di aver voluto esprimere attraverso la poesia del patibolo, la sua concezione del mondo, la sua meditazione sull’uomo, sulle sue piccolezze e le sue paure”.
Stefano ha inventato per i personaggi di Morgenstern, spesso solo abbozzati, delle fisionomie sviluppando le tracce caratteriali dello scrittore: così il Grande Lalula, Sophie l’assistente del boia, Palma Kunkel, Korf, il piccolo impiccato, hanno letteralmente preso corpo in queste opere esposte ora da “Guerrini dal 1958”, nell’omonimo libro pubblicato da Logos edizioni (www.libri.it) e nel premiato corto cinematografico.
Canneseries 2025: ecco la lineup! Ci sono anche J.J. Abrams e The Walking Dead: Dead City
Sono stati annunciati oggi i titoli che saranno i protagonisti della prossima edizione di Canneseries 2025, l’evento che precede il più famoso Festival di Cannes e che è dedicato al mondo della serialità. Ecco i titoli:
- Fuori Concorso:
“The Agency,” (Paramount+ With Showtime, U.S.) – Premiere francese
“The Walking Dead: Dead City,” Season 2 (AMC Networks, U.S.) – Premiere mondiale
“The Big Fuck-Up,” (Streamz, Belgium, Amazon Prime Video, Netherlands) – Premiere mondiale
“Holy Shit!” (Streamz, Belgium) – Premiere mondiale
“The Corsican Line,” (Canal+, France) – Premiere mondiale
“Duster,” (Max, U.S.)
“The Count of Monte Cristo,” (RAI, France Televisions) – Premiere francese
- Concorso – lunga serialità
“A Better Man,” (NRK, Norway, ZDFneo, Germany) – Premiere mondiale
*”Dead End,” (Play4, Streamz, Belgium) – Premiere Internazionale
*”How To Kill Your Sister” (Play4, Streamz, ZDFneo, Belgium, Germany)
“L/Over,” (MTV/C More, Finland) – Premiere mondiale
“Malditos,” (Max, France)
“Nepobaby,” (TV2, Norway) – Premiere mondiale
“Reykjavik Fusion,” (Arte, Síminn, Iceland) – Premiere mondiale
“S Line,” (South Korea) – Premiere mondiale
- Concorso – serie brevi
*”Dorm No. 13,” (YLE; Finland)
“Lost Media,” (Canal+ Signature, France)
“Getting Under Your Skin,” (Unis TV, Canada)
“nOOb,” Season 1 (Three, Three Now, Warner Bros. Discovery New Zealand) – Premiere francese
“Oh, Otto!” (Streamz, Belgium)
“Rebound,” (Null47, Norway)
- Concorso Docuserie
“Fulgurated, When Lightning Does Not Kill,” (Planete+ Adventure, France)
“Hello Stranger,” (Streamz, Belgium)
“In Real Life,” (Arte France )
“The Agent – The Life and Lies of My Father,” (NRK, Norway)
“The Nazi Cartel,” (Sky Deutschland, ZDF Info, Germany)
- Rendez-Vous
“A Better Place,” (WDR/ARD Degeto, Germany; Canal+, Austria; Canal+, France) – Premiere francese
“Kun by Aguëro,” (Disney+, Argentina) – Premiere mondiale
“Doubt,” (MBC, South Korea) – Premiere europea
“Fasting Love,” (South Korea) – Premiere mondiale
Hunter With a Scalpel,” (Republic of Korea, South Korea)
“Nursery Rhyme Horror Story,” (South Korea)
“A la Poursuite du rougail saucisses,” (Canal+, France)
“The Art of Crime,” Season 8, (France Télévisions, TV5, France)
“Escort Boys,” Season 2 (Prime Video, France) – Premiere mondiale
“Ma Femme Est Une Espionne,” (M6, France) – Premiere mondiale
“Nothing Can Erase You,” (TF1, France) – Premiere mondiale
“Surface,” (France Télévisions, ARD, RTL TVI, RTS) – Premiere mondiale
“Aspergirl,” Season 2 (CINÉ+ OCS Signature, France)
“Maintenant ou jamais, FC Montfermeil,” (Max, France)
“Jailbreakers,” (France Televisions, France) – Premiere mondiale
Cannes: un freddo debutto per For Those In Peril
Ha debuttato ieri sera nella sezione Director’s Fortnight (dopo una tiepida accoglienza nella Semaine de la Critique) For Those In Peril, il dramma diretto dall’inglese Paul Wright che già aveva riscosso non poche polemiche nelle passate proiezioni alla stampa, che accusavano la pellicola di essere troppo fatalista ed eccessivamente mielosa. E dunque non stupisce che il debutto sulla Croisette abbia ricevuto pareri discordanti, dividendo critica e pubblico come di consueto dinnanzi a drammi esistenziali di questo genere. pochi applausi, commenti freddi e misurati hanno caratterizzato una platea che sembra essere uscita per la maggior parte indifferente e un pò spiazzata da questa opera su cui molti avevano puntato sicuro.
Ambientato in un piccolo villaggio di pescatori scozzesi, il film è interpretato da George MacKay nei panni di Aaron, l’unico superstite di un incidente inspiegabile in mare che ha ucciso moltissimi giovani, tra cui il suo amato fratello. Aaron soffre dei problemi psicologici e dei sensi di colpa dei superstiti di una strage, e perciò continua ossessivamente a chiamare la guardia costiera per avere disperatamente la prova che il fratello è sopravvissuto, ma finisce solo per terrorizzare la povera madre (Kate Dickie) con il suo comportamento sempre più irascibile. Aaron però inizia una stretta amicizia con la fidanzata di suo fratello (Nichola Burley), con inevitabili conseguenze.
La stampa, che a dire la verità sembra non avere apprezzato in maggioranza lo stile troppo naturalistico ed introspettivo, palesemente influenzato dal cinema di Ken Loach, accusa Wright di essere stato forse troppo ambizioso, mescolando il realismo sociale di Ratcatcher con infiltrazioni thriller (del tutto fuori luogo secondo molti) che ricordano Dead Man. Insomma, una miscela che non piacerà a tutti, ma, che come biglietto da visita per il giovane regista è una sicura promessa. Il suo cast, che comprende un cameo di Michael Smiley, non avrebbe potuto essere migliore, e il film offre una vetrina per MacKay che si afferma come uno dei più promettenti giovani attori del Regno Unito.
Fonte: empire
Cannes: oggi Cosmopolis di David Cronemberg
Cannes: Matteo Garrone sale Montee des Marches, premio in arrivo?
Matteo Garrone sorridente sta salendo la Montee des Marches per la serata di chiusura del 65/mo festival di Cannes. Che sia ritornato a Cannes per ricevere un premio?
Cannes: La Tete haute di Emmanuelle Bercot aprirà il festival
Annunciato il film
d’apertura del Festival di Cannes di quest’anno:
si tratta de La Tete haute di
Emmanuelle Bercot, regista e attrice francese, nel
cast Catherine Deneuve.
Il film, distribuito in Francia dalla Wild Bunch, segue l’esperienza di un giovane delinquente di nome Malony dai 6 ai 18 anni, con la Deneuve che ha il ruolo di un giudice che cerca di intervenire. Questa è la seconda collaborazione tra la Deneuve e la Bercot dopo On My Way, che ha debuttato in concorso nel 2013 al Berlino Film Festival. Non è stato ancora deciso se La Tete haute sarà presentato in anteprima fuori concorso.
Anche se ha iniziato la sua carriera come attrice, Emmanuelle Bercot è conosciuta, negli ultimi anni, soprattutto come scrittrice-regista. Ha fatto il suo debutto come regista nel 2001 con Clement, che ha debuttato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.
Dopo importanti film come Midnight in Paris, Moonrise Kingdom, Il grande Gatsby, Grace di Monaco, che hanno aperto in passato il festival, quest’anno Thierry Fremaux (delegato generale) ha preferito una pellicola francese per dare il via ai festeggiamenti, soprattutto in un anno in cui la giuria del concorso è presieduta da due registi americani, Joel e Ethan Coen. L’ultima volta che una produzione francese ha aperto Cannes è stato nel 2005, con Lemming di Dominik Moll.
Il Festival di Cannes si terrà dal 13 e il 24 maggio.
Cannes: ‘C’era una volta’ con 26 minuti in più
Ventotto anni dopo la première C’era una volta in America capolavoro di Sergio Leone torna a Cannes in una nuova versione comprendente alcuni dei tagli di montaggio imposti al regista tra cui quello che vide scomparire l’attrice Louise Fletcher, direttrice del cimitero, il restauro e il reintegro sono stati possibili grazie al lavoro della Cineteca di Bologna, della Fondazione di Scorsese, della famiglia Leone e dei collaboratori del regista.Ecco una delle scene tagliate.
Fonte :Repubblica.it
Cannes2012: foto gallery secondo giorno!
Sulla croisette si è concluso in tarda serata il secondo giorno con un party celebrativo alle donne, a cui hanno preso parte molte star come Ben Stiller, Chris Rock, Jessica Chastain, Marion Cotillard e molti altri. Ecco tutte le foto della giornata di ieri:
Cannes2012: foto gallery del primo giorno!
Il primo giorno della 65° edizione del prestigioso Festival di Cannes si è conclusa ieri con una cena d’apertura e la premiere del film di Wes Anderson Moonrise Kingdom, con tutto il cast: Bruce Willis, Edward Norton, Tilda Swinton e Bill Murray. Ecco la prima foto gallery:
Cannes2012: foto gallery cerimonia d’apertura!
Ecco tutti le foto della cerimonia d’apertura del 65° Festival di Cannes 2012. Fra i presenti tante star del calibro di Alec Baldwin, Jessica Chastain, Chris Pine, Freida Pinto, Eva Longori, Lana del Rey, e tanti altri. Ecco tutte le foto: