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Barbie Channel approda su Boomerang+1 dal 3 al 9 novembre

BARBIE CHANNEL

Approda su Boomerang+1 (610 di Sky) BARBIE CHANNEL, un canale interamente dedicato a Barbie, l’iconico personaggio diventato negli anni un fenomeno pop e un cult per intere generazioni. Dal 3 al 9 novembre il canale manderà in onda una programmazione speciale che vedrà protagonista Barbie, le sue affezionate sorelle e i loro amici. Le giornate saranno caratterizzate da tanti episodi tratti dalle serie BARBIE DREAMHOUSE ADVENTURES e le nuove attese puntate di BARBIE SIAMO IN DUE. 

In BARBIE DREAMHOUSE ADVENTURES Barbie e le sue sorelle affronteranno avventure (e disavventure!) di ogni tipo con umorismo, allegria e fantasia, rimanendo complici in tutte le situazioni. Viaggi on the road, festival di musica, esperimenti culinari e weekend all’insegna della natura, saranno lo sfondo di tante emozionanti storie che porteranno le protagoniste a comprendere che insieme si può superare qualsiasi ostacolo.

BARBIE SIAMO IN DUE segue, invece, le avventure di Barbie “Malibu” Roberts e Barbie “Brooklyn” Roberts. Entrambe frequentano l’accademia delle arti e dello spettacolo di New York. La serie, che veicola l’importanza di valori quali l’amicizia, la famiglia, la passione e la perseveranza, racconta la vita delle due amiche che dovranno lavorano duramente – pur divertendosi – per inseguire i loro sogni. Nelle nuove avventure di BARBIE SIAMO IN DUE non mancheranno, inoltre, nuovi personaggi, inedite ambientazioni e sei entusiasmanti canzoni da cantare a squarciagola!

Ma non è finita qui! All’interno di BARBIE CHANNEL da non perdere l’appuntamento – ogni giorno alle 8.10 e alle 19.40 – con i movie, tra questi: Barbie Mermaid Power, Barbie Princess Adventure, Barbie Big City, Big Dreams e ancora Barbie e la magia del delfino, Barbie e Chelsea: Il compleanno perduto e tanti altri. Infine, sul canale YouTube di Boomerang, saranno disponibili playlist interamente dedicate agli show di Barbie. Un appuntamento quindi, quello con il BARBIE CHANNEL, che farà immergere grandi e piccoli in un universo divertente, spensierato e ricco di avventura in compagnia dell’iconica Barbie, simbolo di girlpower ed inclusione.

 
 

Barbie batterà Oppenheimer? le prime previsioni premiano il film con Margot Robbie

Barbie

Barbie è attualmente destinata a superare Oppenheimer nel suo weekend di apertura al botteghino, almeno negli USA. È risaputo nella comunità cinematografica che due grandi film usciranno lo stesso giorno quest’estate: Barbie, la commedia fantasy diretta da Greta Gerwig, e Oppenheimer, il thriller storico diretto da Christopher Nolan, sono entrambi in arrivo in uscita il 21 luglio 2023. Molti fan hanno scherzato su quale dovranno vedere per primi.

Secondo le prime proiezioni al botteghino di  Puck  (tramite  World of Reel ), Barbie dovrebbe guadagnare $ 45-55 milioni nel suo weekend di apertura, che è più dei $ 30-35 milioni previsti da Oppenheimer. Entrambi i film hanno un budget di $ 100 milioni. L’apertura più alta di Barbie era prevedibile, poiché ha una valutazione PG-13, lasciandola aperta a un pubblico più ampio rispetto all’Oppenheimer con rating R. Il passaparola iniziale e la risposta della critica serviranno anche come fattori nel modo in cui questi due film comporteranno al botteghino.

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (“Piccole donne”, “Lady Bird”) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (“Bombshell – La voce dello scandalo”, “Tonya”) e Ryan Gosling (“La La Land”, “Half Nelson”) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (“End of Watch – Tolleranza zero”, i film “Dragon Trainer”), Kate McKinnon (“Bombshell – La voce dello scandalo”, “Yesterday”), Michael Cera (“Scott Pilgrim vs. the World”, “Juno”), Ariana Greenblatt (“Avengers: Infinity War”, “65 – Fuga dalla Terra”), Issa Rae (“The Photograph – Gli scatti di mia madre”, “Insecure”), Rhea Perlman (“Nei miei sogni”, “Matilda 6 Mitica”) e Will Ferrell (i film “Anchorman”, “Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno”).

Oppenheimer uscirà al cinema in Italia il 23 agosto 2023. Distribuito da Universal Pictures. Il film è stato girato in 70 mm con telecamere Imax e il trailer che Nolan ha condiviso alternava scene in bianco e nero e scene a colori con un design di produzione impeccabile. Un Cillian Murphy dall’aspetto scarno e con in testa un fedora è un duplicato esatto di Oppenheimer, e ha l’aria di un distruttore di mondi. Con a capo Murphy, che è un fedelissimo di Christopher Nolan, il cast del film si presenta davvero ricchissimo di star. Ci sono anche Matt Damon nei panni del generale Leslie Groves, Robert Downey Jr. nei panni di Lewis Strauss, un membro della Commissione per l’energia atomica, ed Emily Blunt nei panni della moglie di Oppenheimer, Katherine. Il cast include anche Rami Malek e Florence Pugh.

 
 

Barbie bandito in Algeria perché “promuove l’omosessualità”

Barbie Margot Robbie

Barbie è stato bandito in Algeria nella sua terza settimana di programmazione nel paese, stando a quanto leggiamo su Reuters. In una dichiarazione al sito, una fonte ufficiale anonima ha affermato che il film “promuove l’omosessualità e altre devianze occidentali” e “non è conforme alle credenze religiose e culturali dell’Algeria”.

La notizia è stata riportata per la prima volta lunedì dal sito locale 24H Algerie, che ha scritto che il Ministero della Cultura e delle Arti del paese nordafricano aveva chiesto alle sale che proiettano il film di rimuoverlo immediatamente dai loro programmi. Secondo 24H Algerie, Barbie è stato bandito per “danno morale“.

Anche il Libano e il Kuwait si sono recentemente mossi per vietare la distribuzione della commedia con Margot Robbie e Ryan Gosling. La scorsa settimana, il ministro della cultura libanese Mohammad Mortada ha affermato che il film della Warner Bros. è stato ritenuto “promotore dell’omosessualità e della trasformazione sessuale” e “contraddice i valori della fede e della moralità”. “Il film va contro i valori morali e religiosi in Libano, in quanto incoraggia la perversità e la trasformazione di genere mentre chiede il rifiuto del patriarcato e ridicolizza il ruolo delle madri”, ha detto Mortada. Ha quindi chiesto al comitato di censura del paese di rivedere il film e fornire una raccomandazione. A partire dal 9 agosto, il Kuwait aveva già bandito il film.

Nel frattempo, anche se in precedenza era stato riferito che sia l’Arabia Saudita che gli Emirati Arabi Uniti stavano prendendo in considerazione il divieto di Barbie, il film è uscito giovedì in entrambi i paesi e ha incassato 1,9 milioni di dollari in ciascun paese nel suo primo fine settimana di uscita.

Barbie ha superato la soglia del miliardo di dollari in tutto il mondo, rendendo la regista Greta Gerwig la prima regista donna solista a raggiungere il traguardo al botteghino.

 
 

Barbie 2: Margot Robbie risponde alle speculazioni sul sequel

Barbie 2

Durante una recente intervista con AP, la candidata all’Oscar Margot Robbie ha parlato della possibilità di tornare per un eventuale film su Barbie 2, dopo il successo critico e commerciale dell’ultimo film di Greta Gerwig.

Penso che abbiamo messo tutto in questo film“, ha detto Margot Robbie. “Non ci piaceva costruirlo come una trilogia o qualcosa del genere. Greta ha messo tutto in questo film, quindi non riesco a immaginare quale sarà il prossimo“.

Inoltre, l’attrice che interpreta anche Harley Quinn ha anche spiegato il significato del successo al botteghino del film di Barbie.

Direi che la cosa più importante per me è che i film originali possono ancora avere un grande successo al botteghino”, ha detto. “Non deve essere per forza un sequel, un prequel o un remake. Può essere totalmente originale. Si può ancora disporre di un grande budget per farlo“.

Margot Robbie ha continuato: “E solo perché c’è una protagonista femminile non significa che non colpirà tutti e quattro i quadranti, che è, sapete, penso che un’idea sbagliata che molte persone hanno ancora. Quindi è davvero importante che Barbie sia andato bene. Per quanto sia bello, è anche molto importante che vada bene, in modo che anche in futuro le persone possano avere grandi idee originali e ricevere il budget necessario per realizzarle correttamente“.

Chi c’era nel film di Barbie?

Barbie è stato diretto da Greta Gerwig da una sceneggiatura scritta insieme a Noah Baumbach. È stato prodotto da Margot Robbie e Tom Ackerly per LuckyChap e da Robbie Brenner di Mattel Films insieme a Josey McNamara e Ynon Kreiz. Durante la sua programmazione nelle sale, il film ha ottenuto un incasso mondiale di oltre 1,4 miliardi di dollari, diventando così il film di maggior incasso del 2023.

Il film è interpretato da Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Simu Liu, Kingsley Ben-Adir, Scott Evans, Kate McKinnon, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp, Emma Mackey, Issa Rae, Michael Cera, Hari Nef, Will Ferrell, Helen Mirren, Dua Lipa e altri ancora. La colonna sonora originale è attualmente candidata a 11 Grammy, tra cui Record of the Year, Song of the Year e Best Song Written for Visual Media, con Ryan Gosling che ha ricevuto la sua prima nomination ai Grammy per “I’m Just Ken”.

 
 

Barbenheimer: per Martin Scorsese offre agli Studios “la speranza che emerga un cinema diverso”

Barbenheimer

Martin Scorsese non ha visto Barbie di Greta Gerwig o Oppenheimer di Christopher Nolan, ma ciò non gli ha impedito di celebrare il fenomeno “Barbenheimer” durante una recente intervista con l’Hindustan Times. Lo stesso Martin Scorsese ha qualche legame con Barbie, poiché il film è interpretato e co-prodotto dalla sua protagonista in “The Wolf of Wall Street Margot Robbie e girato dal suo direttore della fotografia e collaboratore lunga data Rodrigo Prieto. Quest’ultimo ha girato Barbie proprio dopo aver terminato il lavoro su Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.

Penso che la combinazione di ‘Oppenheimer‘ e ‘Barbie‘ sia stata qualcosa di speciale“, ha detto Scorsese. “Sembrava, odio quella parola, ma la tempesta perfetta. È successo al momento giusto. E la cosa più importante è che la gente è andata a vederli in un cinema. E penso che sia meraviglioso.” Barbie ha incassato 1,4 miliardi di dollari per diventare la Warner Bros.’ il miglior incasso al botteghino della storia. Oppenheimer è stato anche un enorme successo per la Universal con 939 milioni di dollari in tutto il mondo, una somma inaudita per un dramma biografico di tre ore, vietato ai minori. Insieme, i due blockbuster hanno guadagnato oltre 2,3 miliardi di dollari.

Il modo in cui si adattava perfettamente – un film con un tale valore di puro intrattenimento, con i colori vivaci – e un film con tale severità e forza, praticamente sul pericolo della fine della nostra civiltà – non potresti vedere film più diversi lavorare insieme”, ha detto Scorsese“Offre qualche speranza che emerga un cinema diverso, diverso da quello che abbiamo avuto negli ultimi 20 anni, a parte il grande lavoro svolto nel cinema indipendente. Mi dà sempre fastidio questo fatto, che i film indipendenti vengano relegati alla categoria ‘indie’. Film che piacerebbero solo a un certo tipo di persone. Mostrateli semplicemente su un piccolo schermo da qualche parte.”

Scorsese non è l’unico grande regista a festeggiare “Barbie” e Oppenheimer nelle ultime settimane. Denis Villeneuve ha dichiarato  all’Associated Press il mese scorso che il film di Nolan che si avvicina al miliardo di dollari ricorda che i film in studio possono essere arte.“C’è questa convinzione che i film, nella mente di alcune persone, siano diventati contenuti invece che una forma d’arte. Odio la parola ‘contenuto‘”, ha detto. “Il fatto che film come Oppenheimer escano sul grande schermo e diventino un evento riporta alla luce l’idea che si tratta di una forma d’arte straordinaria che deve essere vissuta nei cinema.”

 
 

Barbenheimer: il fenomeno cinematografico dell’estate diventa un film!

Barbenheimer

Il fenomeno cinematografico dell’estate, il Barbenheimer, che ha visto “scontrarsi” Barbie e Oppenheimer, sta per smettere di essere solo un evento culturale e diventerà invece un vero e proprio film. Come riportato da THR Charles Band, il prolifico produttore di B-Movie che realizza commedie horror a basso budget fin dai primi anni ’70, ha infatti confermato la notizia, affermando che “è vero al 100%”. Il regista ha poi aggiunto che il film sarà “un’opportunità per divertirsi con il bizzarro abbinamento di questi due titoli e la combinazione tra l’atmosfera di Barbie e l’oscurità di Oppenheimer. Mescoli tutto insieme e hai un’enorme opportunità per fare dell’umorismo dark!”

Stando alla sinossi riportata, Barbenheimer avrà per protagonista la dottoressa Bambi J Barbenheimer, una brillante bambola scienziata che vive a Dolltopia, un mondo di estati infinite e feste in spiaggia, e il suo fidanzato Twink Dollman. Irritata dal trattamento brutale che le bambole ricevono per mano dei bambini umani, la dottoressa Barbenheimer si avventura quindi nel mondo reale, dove sperimentarà l’umanità nella sua forma peggiore e, naturalmente, deciderà di costruire un gigantesca bomba nucleare per eliminare tutto. “È così stupido“, ammette Band, “ma sembra che ogni altro film sia cupo e deprimente, ed abbiamo bisogno di un po’ di umorismo nel 2024″.

Band produrrà il progetto, concepito però da un’idea di Adam Felber, biografo di Band nonché suo frequente collaboratore. “Mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Dovremmo fare un film sul Barbenheimer’. Tutti in tutto il mondo si divertono con questa idea, quindi dovremmo realizzarla davvero“. Il budget del film sembra non raggiunga il milione di dollari e mentre ancora non è stata comunicata una data di inizio riprese, sembra certo che il film sarà pronto per il 2024. Naturalmente, trattandosi di un’operazione a basso costo è difficile prevedere la portata della sua distribuzione, che potrebbe anche avvenire direttamente per lo streaming. Considerata la popolarità del Barbenheimer, tuttavia, non è da escludere che il progetto possa raccogliere più attenzioni del previsto.

 
 

Barbecue recensione del film con Lambert Wilson

Barbecue 3 Un gruppo affiatato di amici può riuscire a restare unito anche dopo vent’anni di assidua frequentazione: vacanze, pranzi, cene e ovviamente, barbecue? E poi, come fare i conti col tempo che passa? La vita inizia o può finire a cinquant’anni? Antoine (Lambert Wilson) se lo chiede quando un infarto cambia la sua prospettiva sulle cose. E pensa sia arrivato il momento di trasformare la sua vita sana ed equilibrata, ma noiosa, in qualcosa di più soddisfacente, a cominciare dal cibo e dal rapporto con gli amici di sempre.

Barbecue, la nuova commedia corale di Éric Lavaine, da lui sceneggiata assieme a Hector Cabello Reyes, ha buone potenzialità, ma non le sfrutta pienamente. In genere, se il gruppo è abbastanza eterogeneo, i personaggi originali e le caratterizzazioni efficaci, il successo è vicino. Ma in questo caso, qui cominciano i primi scricchiolii: c’è il fusto del gruppo (Antoine), sposato con il chirurgo Véronique; c’è l’ingenuo Jean-Michel; c’è l’ossessionante Yves con sua moglie Laure, paziente anche se ogni tanto le saltano i nervi; c’è Laurent nei guai da aiutare; c’è la coppia di separati in perenne litigio. Quest’ultima, però, è tra le poche caratterizzazioni veramente riuscite: Baptiste e Olivia sono personaggi freschi e vitali (grazie agli interpreti Frank Dubosc e Florence Foresti), anche se la loro vicenda non è originale. Gli altri appaiono penalizzati da una sceneggiatura piatta, che il cast s’impegna per risollevare, senza molta fortuna. Il cambio di vita del protagonista, ad esempio, è più meccanico che uno stravolgimento autentico, è basato su una contrapposizione stereotipata – sano/insano, noioso/godereccio – e allo spettatore non sarà difficile capire come finirà. Due figure femminili sono quasi inesistenti (Véronique e Nathalie), mentre le figure maschili di Yves, Jean-Michel e Laurent hanno un unico aspetto e risultano ripetitive. BarbecueIl meccanismo generale del film, che riguarda il gruppo nel suo complesso, è quello della rottura di un equilibrio e della sua ricomposizione, ma finisce per essere uno schematismo. È classico, ma senza quella vitalità e originalità che servono a dargli nuova vita.

Non è facile rendere davvero coinvolgente una commedia in cui tutto o quasi, avviene attorno a un tavolo, cucinando o mangiando, in cui si inscena il quotidiano e si parla di minuzie. Qui manca soprattutto l’abilità di scrittura necessaria per dare spessore e sapidità.

Il film resta in superficie, riuscendo se non altro a dare un’ora e mezza di pura spensieratezza estiva a chi ama lo scenario di una caratteristica villa immersa nel verde, il cibo e le tavolate, i plot consolatori e il trionfo dei valori tradizionali, primo fra tutti quello dell’amicizia. Chi vuole divertirsi, però, dovrà accontentarsi di qualche risata qua e là, di una commedia davvero brillante solo a tratti. Al cinema dall’11 settembre.

 
 

Barbarossa – recensione

Barbarossa

Barbarossa – Quando con un occhio si guarda alla Storia e con l’altro all’intrattenimento cinematografico si fa spesso grande cinema, lo dimostrano i tanti capolavori storici che sono arrivati nelle sale negli ultimi anni. Questa equazione tuttavia non si verifica sempre e purtroppo Martinelli è caduto in pieno nella trappola che si è preparato da solo. Film pretenzioso e costoso, Barbarossa si presenta come una storia forte, epica, soprattutto reale, che promettendo tanto, delude profondamente lo spettatore. Una storia lunga scritta male e raccontata peggio.

L’intreccio è confuso, portato avanti seguendo i singhiozzi di un montaggio apparentemente casuale che non aiuta ad appassionarsi alla storia con tempi morti e momenti risolutivi trattati troppo in fretta, annoiando per i 139 minuti della sua durata. Martinelli si porta dietro l’eredità di regista di videoclip, proponendo un prodotto i cui blocchi narrativi non hanno consequenzialità né producono la giusta armonia che un racconto dovrebbe avere tra le sue parti. Pur supportato da tecnologie all’avanguardia come la crowd replication (per la prima volta in una produzione italiana), il regista mostra la sua inesperienza a sfruttarne il potenziale espressivo, inficiando la credibilità dell’immagine, come esempio per tutti valga l’utilizzo del digitale per riprodurre il sangue nella battaglia di Legnano: asettici schizzi rossi che partono dalle ferite dei guerrieri per proiettarsi verso lo spettatore, a ricordare gli altrettanto finti schizzi di sangue dei titoli di coda dello snyderiano 300; sarebbe bastato il sangue finto che nella tradizione italiana dell’horror ha espresso sempre bene, seppure in maniera talvolta grottesca, il disgusto e lo scempio dei corpi.

Gli ingenti mezzi messi a disposizione di Martinelli impallidiscono di fronte ad una sceneggiatura cattiva e senz’anima. Il regista cerca di dare un ritmo, ma senza seguire uno spartito mette male l’accento con l’abuso di ralenti che non sono giustificati dalla narrazione.

Eppure buone sono le interpretazioni di Rutger Hauer e F. Murray Abraham a dispetto dei ‘nostri’ attori. La bella Kasia Smutniak, alle prese con un personaggio controverso e complesso, non fa che ripetere gli stessi gesti scarmigliati e confusi per tutto il film e Raz Degan, nella sua stentata interpretazione, sembra l’unico elemento che possediamo per orientarci nel tempo, in quanto pare che il trascorrere degli anni nella storia venga misurato tramite in progressivo grado di disordine dei capelli dell’attore protagonista.

Le musiche di accompagnamento sono anonime, approssimative e senza il respiro epico e poetico che la storia dei ribelli avrebbe meritato. E’ vero, il coraggio andrebbe premiato, poiché Martinelli si dimostra coraggioso scegliendo sempre temi che vanno oltre il contemporaneo panorama delle storie italiane da cinema, né drammi familiari né cine-panettoni quindi, ma purtroppo non mette a frutto l’originalità dell’idea con la realizzazione di un buon prodotto. Barbarossa si potrebbe definire un passo falso, un altro dopo il non entusiasmante Carnera, e se è vero che ‘errarehumanum est, perseverare autem diabolicum’.

 
 

Barbarian: trailer del nuovo horror dai produttori di The Ring

Il primo trailer di un film horror in arrivo intitolato Barbarian dei produttori di IT, The Grudge e The Ring è ora online, e sebbene non faccia davvero luce su molti dettagli della trama a parte la generale premessa, sembra sicuramente qualcosa di interessante.

La storia è incentrata su una giovane donna in viaggio a Detroit per un colloquio di lavoro, che prenota una casa in affitto. Ma quando arriva a tarda notte, scopre che la casa è doppia e che uno strano uomo sta già alloggiando lì. Contro il suo miglior giudizio, decide di passare la serata, ma scopre presto che c’è molto di più da temere di un semplice ospite inaspettato.

Il contributo video non ci dà molto altro su cui parlare, ma vediamo il personaggio di Georgina Campbell (Black Mirror, Krypton) seguire Bill Skarsgård (IT) lungo un tunnel lungo e oscuro (mai una buona idea), e c’è un suggerisce su sorta di forza invisibile che potrebbe tirare le loro fila.

Negli USA Barbarian è prodotto da 20th Century Studios e New Regency, ed è interpretato da Georgina Campbell, Bill Skarsgård, Justin Long, Matthew Patrick Davis, Richard Brake, Kurt Braunohler e Jaymes Butler. Il film è stato scritto e diretto da Zach Cregger. I produttori sono Arnon Milchan, Roy Lee, Raphael Margules e JD Lifshitz. Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Danny Chan, Alex Lebovici e Bill Skarsgård sono i produttori esecutivi del film. Barbarian negli USA uscirà nelle sale il 31 agosto.

 
 

Barbarian: la spiegazione del finale del film

Barbarian spiegazione finale

Chiunque abbia anche solo lontanamente familiarità con i film horror conosce il tropo della final girl. La ragazza finale è colei affronta l’assassino alla fine del film e sopravvive. Nel corso del tempo, molti si sono esasperati per la prevedibilità riguardo la sopravvivenza di questa tipologia di protagonista o hanno scritto lunghe riflessioni su come il tropo serva a soggiogare ulteriormente le donne, attribuendo la sopravvivenza della ragazza finale come contingente alla sua virtuosità. Ecco allora che il film del 2022 Barbarian punta a destrutturare tale canone introducendo alcune interessanti riflessioni.

Scritto e diretto da Zach Cregger, il quale ha avuto l’idea per la storia di questo film dopo aver letto il libro di Gavin de BeckerIl dono della paura”, che incoraggia le donne a fidarsi del proprio intuito quando si trovano di fronte a uomini evidentemente pericolosi. Cregger l’ha usato come esercizio di scrittura e ha iniziato a creare un cortometraggio di trenta minuti che consisteva interamente in una conversazione in cui una donna continua a ignorare una serie crescente di segnali di pericolo. Gli è piaciuto abbastanza da capire che aveva le basi per essere un film più lungo, divenuto poi Barbarian.

Per gli appassionati del genere si tratta dunque di un film da non perdere, che grazie ora al suo arrivo su Netflix si offre agli spettatori per una propria riscoperta, tanto nei suoi aspetti più orrorifici quanto nelle riflessioni sul rapporto tra uomo e donna. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Barbarian. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Leggi anche: Barbarian: il film horror avrà un adattamento videoludico

Barbarian trama

La trama e il cast di Barbarian

Protagonista del film è Tess, una giovane che viaggia fino a Detroit per un colloquio di lavoro. Costretta a passare la notte in città, la donna prenota una casa in affitto, ma una volta giunta nell’abitazione scopre che è stata erroneamente prenotata due volte e uno strano uomo di nome Keith sta già soggiornando all’interno. Contro ogni buon senso, la giovane decide comunque di restare nella casa per passarvi la notte, scoprendo, però, che c’è molto più di cui aver paura che di un altro ospite in casa. Antichi orrori verranno infatti ben presto alla luce, sconvolgendo quello che doveva essere un tranquillo soggiorno.

Ad interpretare la protagonista Tess Marshall, vi è l’attrice Georgina Campbell, vista anche in King Arthur – Il potere della spada e Bird Box Barcellona. Accanto a lei, nel ruolo di Keith vi è invece Bill Skarsgård, mentre Justin Long è AJ Gilbride. Richard Brake interpreta Frank e Jaymes Butler è Andre. Matthew Patrick Davis, invece, interpreta la Madre, ruolo per il quale non ha dovuto indossare una tuta monopezzo con l’aggiunta di alcune protesi, bensì essere essenzialmente nudo con alcune applicazioni sul suo stesso corpo.

La spiegazione del finale del film

Quando, dopo un certo tempo, Tess e Keith riescono a interagire, lei si rilassa abbastanza da spiegargli quante precauzioni abbia avuto riguardo la sua presenza. Lei osserva persino che, a ruoli invertiti, Keith non avrebbe vissuto tali preoccupazioni. Questo primo atto fa un lavoro brillante per stabilire lo sguardo femminile che governa la maggior parte del film. Le donne sono spesso costrette a guardarsi costantemente le spalle e a considerare con cautela gli uomini sconosciuti. Quando però Tess si imbatte in un labirinto sotterraneo della casa, dice subito a Keith che devono andarsene.

Invece di ascoltarla, lui insiste però nel volerlo vedere di persona prima di credere alle sue affermazioni sul pericolo che corrono. Discutono per un attimo prima che Tess ceda e accetti di aspettarlo al piano di sopra. Quando però Keith non torna, la donna va a cercarlo con riluttanza e segue le sue grida di aiuto. Tess pensa che si trovi nella stessa stanza descritta da lei, ma in realtà si è spinto ancora più in là nei tunnel sotterranei. Una volta trovato, l’uomo le dice che qualcosa lo ha morso e viene ucciso pochi secondi prima che la telecamera diventi nera.

Barbarian cast attori

A questo punto entra in scena l’attore A.J. Gillbride, licenziato da una serie TV perché accusato da una collega di stupro. In quanto proprietario della casa, egli decide di venderla per ricavarne dei soldi. Anche lui, però, si imbatte nel labirinto, seguendo il quale incontra Tess, la quale lo informa rapidamente di ciò che deve fare per sopravvivere: mantenere la calma e bere il latte che gli viene offerto nel biberon. A.J., come Keith, non le dà retta e rimane bersaglio della rabbia della donna deforme e impazzita che chiama Madre, mentre Tess riesce a sfruttare la distrazione per fuggire temporaneamente.

A.J. approfitta della confusione creata dalla fuga della ragazza per scappare lungo il tunnel e rifugiarsi in una stanza in cui “la madre” si rifiuta di entrare. Al suo interno A.J. trova un anziano invalido che inizialmente scambia per un’altra vittima della creatura ma poi, guardando un vecchio VHS, scopre essere Frank, il proprietario originario della casa che, negli anni ‘80, rapiva donne che teneva segregate nei tunnel per picchiarle e violentarle. La Madre si svela così essere il frutto dei molteplici incesti dovuti ai rapporti sessuali tra Frank e le discendenti delle sue vittime originali. Intanto, la donna, nel tentativo di recuperare Tess è uscita dall’abitazione.

Si susseguono così altre morti, con l’orgoglio degli uomini che tende a portare alle loro rispettive uccisioni, mentre il difetto fatale di Tess è il suo desiderio di salvarli. È l’unico motivo per cui è finita in questo pasticcio. Quindi, dopo tutti i problemi che Tess ha causato alla Madre, perché può vivere? La risposta sta in quel piccolo libro intitolato Jane Eyre che A.J. estrae brevemente dal bagaglio di Tess all’inizio del film. Un’importante sottotrama del romanzo riguarda una donna, Bertha, tenuta contro la sua volontà nella soffitta della casa del marito. Riesce a vagare per la casa di notte e viene scambiata per un fantasma da Jane, il nuovo oggetto degli affetti del marito.

Barbarian film

Questo piccolo easter egg aggiunge un ulteriore livello all’interrogazione del film sul trattamento storico e sociale delle donne. Frank, l’ex proprietario della casa, era in grado di tenere rinchiuse decine di donne sotto il naso dei suoi vicini senza degnarle di uno sguardo. In un interessante parallelo con la prospettiva di Tess nel primo atto, anche la Madre viene mostrata come socializzata a temere gli uomini in modo simile a Tess, nonostante non abbia mai avuto l’opportunità di vivere la vita al di fuori del seminterrato. Si può dedurre che teme gli uomini perché la sua unica esposizione a loro è attraverso Frank, l’uomo che l’ha imprigionata e violentata.

A tal fine, il finale a sorpresa del film, in cui la Madre si sacrifica volontariamente per salvare Tess e, successivamente, permette a Tess di ucciderla, indica la sua innata fiducia e solidarietà verso le altre donne. Anche dopo il primo tentativo di Tess di ucciderla, la Madre continua a voler salvare solo lei. Il colpo di scena finale del film consiste nel dare alla Madre un finale inaspettatamente empatico. Fino agli ultimi minuti del film, viene mostrata solo come un mostro. In un ultimo momento di tenerezza, la Madre dà un bacio a Tess e la chiama “piccola” prima di accettare la sua morte.

Il trailer di Barbarian e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Barbarian grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TVGoogle Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.

 
 

Barbarian: il film horror avrà un adattamento videoludico

Barbarian film videogioco

Bloody Disgusting ha dato oggi la notizia esclusiva che New Regency Pictures e Diversion3 Entertainment stanno creando un gioco basato sul mondo di del film horror Barbarian con Justin Long per PC e console.

Posso dirti che l’adattamento per videogioco del film horror Barbarian con Justin Long era piuttosto in basso nella mia lista di potenziali notizie horror nel 2023, addirittura inesistente, ma eccoci qui. Ci sarà un videogioco basato sul film horror del 2022 di Zach Cregger.

Diversion3 ha una certa esperienza da film horror a gioco, avendo contribuito alla creazione di giochi come Friday the 13th: The Game e Evil Dead: The Game, quindi è una scelta abbastanza solida per realizzare un gioco Barbarian.

La trama del film vede una giovane donna (Georgina Campbell) arrivare al suo Airbnb a tarda notte solo per scoprire che è stato erroneamente prenotato due volte e che uno strano uomo (Bill Skarsgård) è già lì. Contro ogni buon senso, decide comunque di restare per la notte, ma presto scopre che in casa c’è molto di più di cui aver paura rispetto all’altro ospite della casa.

Il suo potenziale come gioco horror non è immediatamente evidente, ma la seconda metà di Barbarian offre alcuni ambienti familiari per opportunità di gioco che inducono terrore. Nella dichiarazione che annuncia il progetto, Yariv Milchan, Presidente e CEO di New Regency Pictures, ha dichiarato: “L’espansione dell’universo di Barbarian nei giochi offre un nuovo modo di catturare l’orrore che ha reso il film un tale successo. Siamo entusiasti di collaborare con il team incredibilmente talentuoso di Diversion3 Entertainment per immergere i fan nuovi ed esistenti in questo mondo”.

 
 

Barbarella: Edgar Wright sarebbe in trattative per dirigere il remake

Jane Fonda Barbarella

Alla fine dell’anno scorso è stata riportata la notizia che Sydney Sweeney assumerà il ruolo della protagonista nel remake di Barbarella, il cult di fantascienza del 1968 con protagonista Jane Fonda, in cui un’astronauta del futuro viene inviata in missione per fermare uno scienziato malvagio la cui invenzione potrebbe distruggere la galassia. All’epoca non era però stato menzionato alcun regista legato al progetto e da allora gli aggiornamenti sono stati scarsi a riguardo. Secondo l’insider Daniel Richtman, però, il regista Edgar Wright (Last Night in Soho; Baby Driver; Scott Pilgrim Vs. the World) sarebbe ora in trattative per dirigere il film.

Wright ha già in passato dichiarato di essere un grande fan del film originale e di averlo inserito nella sua lista dei migliori film di tutti i tempi. Non ci sarebbe dunque da sorprendersi se fosse effettivamente in lizza per dirigere il film e finisse con l’ottenere ufficialmente tale compito. Secondo quanto riferito, inoltre, il remake sarà basato sia sulla serie di fumetti francese di Jean Claude Forest che sull’adattamento cinematografico del 1968, con l’intenzione dunque di non proporre un semplice rifacimento di quest’ultimo.

Sweeney ha già espresso il suo entusiasmo nel voler rendere omaggio allo stile dell’originale, compresi gli abiti succinti per cui è celebre l’eroina del titolo – e ha spiegato perché non si sente affatto preoccupata degli aspetti erotici della storia. “Trovo il mio potere nella mia femminilità“, ha dichiarato in precedenza Vanity Fair. “Uso il mio cervello e uso tutto ciò che imparo ogni singolo giorno in questa industria come mio potere. La conoscenza è tutto“. Resta dunque ora da vedere sa sarà proprio Wright a dirigere il film e quali ulteriori sviluppi caratterizzeranno il progetto.

 
 

Barbarella: arriva la serie tv

Sarà Nicolas Winding Refn (Drive) a dirigere la serie televisiva direttamente ispirata  al fortunatissimo fil di Roger Vadim con la

 
 

Barbarella remake : Nicolas Winding Refn riprenderà il fumetto!

Barbarella-remake-Nicolas Winding RefnContinua la strada tortuosa e in salita per il remake di Barbarella. Solo un anno fa si annunciava ufficialmente il progetto, ma poi nulla più fino a questo Gennaio.

 
 

Barbarella con Sydney Sweeney ottiene un accattivante aggiornamento di produzione

Jane Fonda Barbarella

La Sony Pictures continua a fare affari con Sydney Sweeney: l’attrice di successo tornerà a collaborare con lei per un nuovo remake del film di fantascienza Barbarella del 1968. I dettagli sul film, basato sull’omonimo fumetto francese, sono ancora scarsi. Tuttavia, lo scrittore Blake Northcott, che sta scrivendo una nuova serie di fumetti di Barbarella, ha recentemente fornito qualche informazione in più sul film e su come l’imminente adattamento potrebbe combinarsi con i fumetti a cui sta lavorando.

Non riesco a immaginare nessun altro se non Sydney in questo ruolo. Ha dimostrato di saper essere drammatica, ma non credo che molte persone si siano rese conto di quanto fosse divertente fino a quando Tutti Tranne te non è stato un grande successo mondiale”, ha dichiarato Northcott a ComicBook.com, riferendosi alla commedia romantica della Sony del 2023 di cui Sweeney è stato protagonista.

“È la Barbarella perfetta e, mentre scrivo la serie, Sydney è sempre il mio modello – proprio come Ryan Reynolds è diventato l’ispirazione per i fumetti di Deadpool in molti modi, o come Robert Downey Jr. incarna Iron Man. Una volta che immagini Sydney in quel ruolo, non puoi più farne a meno”. Quando gli è stato chiesto della trama del film, Northcott ha aggiunto:

“Non sono sicuro di poter dire molto sulla sceneggiatura del film, o su quale materiale potrebbe essere basato, ma c’è sicuramente la possibilità di una sinergia una volta che saremo più a valle. Se la trama del film si baserà su Barb e Vix che devono combattere per uscire dal Pianeta V, allora avrete la vostra risposta! Chiunque finisca per scrivere il film di Barbarella , sono sicuro che farà un lavoro straordinario”.

Barbarella è arrivata per la prima volta sugli schermi nel 1968

Basato sull’omonimo fumetto di Jean-Claude Forest, il film originale di Barbarella uscì nel 1968 con Jane Fonda nel ruolo principale. In quel film, come nei fumetti, Barbarella era un’avventuriera spaziale del 41° secolo inviata a trovare e fermare uno scienziato malvagio, Durand Durand, che aveva creato un’arma chiamata Raggio Positronico per distruggere la razza umana. Sia il film che il fumetto sono diventati famigerati per l’uso gratuito del sex appeal, anche se resta da vedere se il nuovo adattamento prenderà una strada simile con Sweeney, che si è legato al progetto per la prima volta nel 2022.

Mentre altri adattamenti non sono riusciti a decollare, il film di Sweeney ha un attore importante alle spalle: Edgar Wright è in trattative per dirigere il progetto. Wright, noto per il suo stile cinematografico appariscente, l’uso attento della musica e i toni visivi, ha già collaborato con la Sony per il suo film di successo Baby Driver. Honey Ross e Jane Goldman avrebbero scritto la sceneggiatura del film; quest’ultima è nota per il suo lavoro d’azione, avendo lavorato alle sceneggiature dei film degli X-Men e del franchise Kingsman. Sweeney è stato anche informato di essere il produttore esecutivo del film. Non è stata annunciata alcuna data di uscita per Barbarella.

 
 

Barbara Ronchi: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Barbara Ronchi
Foto di Luigi De Pompesi © Cinefilos.it

Negli ultimi tre anni, l’attrice Barbara Ronchi si è affermata come una delle grandi interpreti del cinema italiano, ottenendo finalmente la popolarità meritata. Sono infatti più di dieci anni che l’attrice si destreggia tra cinema e televisione, distinguendosi sempre per la grande sensibilità che dona ad ogni personaggio interpretato come anche per la sua attenzione alle storie di esordienti con tanto da dire.

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I film e le fiction in cui ha recitato

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice esordisce al cinema con La città invisibile (2010), per poi recitare in Miele (2013), Fai bei sogni (2016), Gli sdraiati (2017), Tito e gli alieni (2018), Non sono un assassino (2019), Domani è un altro giorno (2019), Sole (2019), Tornare (2019), Padrenostro (2020), con Pierfrancesco Favino, Cosa sarà (2020), Mondocane (2021), Io sono Babbo Natale (2021), Sulle nuvole (2022), Settembre (2022), Era ora (2023) e Rapito (2023), con cui ottiene maggior popolarità. Da quel momento, tra il 2023 e il 2024 ha recitato in Santocielo (2023), Dieci minuti (2024), Io e il Secco (2024), Non riattaccare (2024), Il treno dei bambini (2024), Diva Futura (2024), Nonostante (2024) regia di Valerio Mastandrea, e Familia (2024), con Francesco Di Leva.

2. Ha preso parte anche ad alcune note fiction. Oltre che sul grande schermo, l’attrice è apparsa anche in televisione partecipando a fiction e miniserie come La ladra (2010), La Certosa di Parma (2012), I Borgia (2013), Grand Hotel (2015), In Arte Nino (2017), Maltese – Il romanzo del Commissario (2017), La linea verticale (2018), Romanzo famigliare (2018), Imma Tataranni – Sostituto procuratore (2019-in corso), Luna nera (2020) e Vostro onore (2022) con Stefano Accorsi.

Barbara Ronchi e il film Settembre

3. Ha apprezzato un particolare aspetto del suo personaggio. In Settembre l’attrice ha interpretato Francesca, una donna che in seguito al risultato di una delicata visita medica cambia radicalmente la prospettiva sulla sua vita. A riguardo l’attrice ha dichiarato: “Ho amato la sceneggiatura e l’ho trovata ben scritta, attenta ai particolari. Di Francesca ho amato che non avesse le parole per esprimere quello che provava. Lei è cosciente che nella sua vita qualcosa non va e improvvisamente le arriva uno scossone che le permette di trovare il coraggio di fare delle scelte che non aveva mai avuto la forza di fare prima“.

Settembre film 2022

4. Ha vinto un importante premio. Grazie alla sua interpretazione nel film, l’attrice è stata candidata al David di Donatello come Miglior attrice, arrivando poi effettivamente a vincere il premio. Nel farlo, ha battuto le “rivali” Margherita Buy per Esterno notte, Penélope Cruz per L’immensità, Claudia Pandolfi per Siccità e Benedetta Porcaroli per Amanda.

Barbara Ronchi in Non riattaccare

5. Il teatro l’ha aiutata per il ruolo. Per girare Non riattaccare, in cui interpreta Irene, che riceve una chiamata dal suo ex compagno Pietro e le sue parole confuse lasciano presagire qualcosa di brutto. Inizia così una corsa contro il tempo per raggiungerlo prima che commetta un atto disperato senza mai riattaccare il telefono. Per la sua interpretazione, l’attrice ha raccontata di essersi esercitata in teatro, da sola, memorizzando l’intero film dall’inizio alla fine.

Barbara Ronchi e il suo ultimo film, Familia

6. È rimasta molto scossa dal ruolo. In Familia, film tratto dal romanzo autobiografico Non sarà sempre così di Luigi Celeste, l’attrice interpreta Licia Licino, donna costretta a confrontarsi con le violenze perpetrate dal marito nei confronti suoi e di quelli dei figli. Nell’avvicinarsi al ruolo, l’attrice ha rivelato in alcune interviste di essersi sentita molto scossa ma anche intenerita dal fatto che questa donna si veda in realtà come l’antagonista della storia, in quanto le è stato fatto credere che è colpa sua se la famiglia si sta spaccando.

Familia

La vita privata di Barbara Ronchi, tra Alessandro Tedeschi e il figlio

7. Ha conosciuto a teatro il suo compagno. Come da lei rivelato in un’intervista a Vanity Fair, l’attrice ha conosciuto il suo attuale compagno, Alessandro Tedeschi, a teatro: “Ci siamo conosciuti 12 anni fa, durante uno spettacolo teatrale in cui interpretavamo due vecchietti. Ho già visto come sarà un domani: bellissimo anche da anziano“.

8. È molto riservata. Barbara Ronchi ha dunque oggi una relazione con Alessandro Tedeschi, attore visto in Curon, Lo spietato e Tutto può succedere. I due non sono sposati e vivono insieme a Roma da tempo. Nel 2018 sono diventati genitori del piccolo Giovanni, che qualche volta appare sui loro profili social. Tuttavia, Barbara e Alessandro non amano concedersi ai riflettori in coppia, né tantomeno parlare della loro vita privata.

Barbara Ronchi è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da 33 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

L’età e l’altezza dell’attrice

10. Barbara Ronchi è nata il 22 giugno 1982, a Roma. L’attrice è alta 1,68 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, Vanity Fair

 
 

Barbara Ronchi ospite del BFF42: “Abbiamo il dovere di sostenere i progetti in cui crediamo”

Barbara Ronchi
Barbara Ronchi al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attrice Barbara Ronchi (premiata ai David di Donatello per Settembre e candidata anche quest’anno per Rapito) è tra gli ospiti del Bellaria Film Festival, dove ha ricevuto il Premio Casa Rossa per la sua interpretazione nel film Io e il secco, opera d’esordio di Gianluca Santoni. Proprio in occasione della proiezione di quest’ultimo, l’attrice ha ricordato l’importanza delle opere prime, soffermandosi sul dovere che avverte nei loro confronti.

“Quella di Io e il secco è una sceneggiatura, scritta da Gianluca Santoni e Michela Straniero, che è stata scritta nel 2017, quando ha anche partecipato e vinto un premio al Solinas. – racconta l’attrice Da lì ha avuto inizio un lungo processo per cercare una produzione che sostenesse il progetto e ci sono voluti anni prima che si concretizzasse. Io sono arrivata nel corso di questo processo. Mi è stata segnalata la sceneggiatura, che ho trovato molto bella, ho sostenuto due provini e mi sono unita al progetto”.

Il film racconta la storia di Denni, un bambino di dieci anni molto legato alla madre e stanco di vedere la donna maltrattata da suo padre. Per fermare questa violenza decide di assumere un killer per ucciderlo. Il criminale ingaggiato dal ragazzino è il Secco, un delinquente sprovveduto che non ha mai ucciso nessuno e non ha intenzione di iniziare adesso. L’uomo ha solo un disperato bisogno di soldi e progetta così di avvicinare il padre di Danni solo con lo scopo di derubarlo. Inizia così un’avventura strampalata e un’amicizia improbabile che aiuterà i due a capire meglio il valore dei rapporti tra padri e figli.

Barbara Ronchi e il sostegno alle opere prime

In certi progetti ci cadi un po’ per caso. Per Fai bei sogni [regia di Marco Bellocchio] è stato così, mentre Io e il secco l’ho proprio voluto fare. L’ho voluto perché riconosco la difficoltà che c’è nel produrre gli esordi e io, oggi, posso essere un aiuto in tal senso, da un punto di vista produttivo. Penso che abbiamo un po’ il dovere, nei confronti dei progetti in cui crediamo, di sostenerli e io continuerò a farlo con opere prime che meritino di essere viste e di circolare”.

Naturalmente non si tratta di beneficienza, come dicevo bisogna crederci davvero in un progetto per decidere di sostenerlo. Personalmente scelgo di fare un film non sul ruolo ma sulla storia. Se la storia mi piace e penso di poter essere un ingranaggio perché possa essere raccontata allora mi unisco. Non potrei mai fare un film solo perché un ruolo è bello. Sarebbe un esercizio di stile fine a sé stesso, mi sentirei sola. I ruoli che mi piacciono, quando leggo una sceneggiatura, sono quelli che riescono a commuovermi o che mi inteneriscono. Non è tanto quello che fa il personaggio, quanto quello che mi lascia come emozione”.

“La verità è che non so in quante copie usciranno questi film e forse verranno visti più nei festival che non al cinema. – afferma l’attrice – Ecco perché la mia presenza in tali eventi può fare la differenza, perché magari c’è un pubblico che viene per vedere me e scopre il film. Il punto è che quando si stabiliscono le copie di un film a volte è come se si stesse dando un giudizio al merito del film, ma io mi auguro che gli esercenti imparino a fidarsi sempre di più del loro pubblico, magari proponendo anche titoli all’apparenza “rischiosi”.

Io e il secco Barbara Ronchi
Barbara Ronchi in Io e il secco.

Io e il secco: una storia di figli, padri e madri

L’attrice condivide poi qualcosa in più su Io e il secco, a partire dal suo ruolo di madre nel film. Una tipologia di personaggio ricoperta più volte nella sua carriera perché “interpretare il ruolo della madre mi ha dato la possibilità di recitare più con i bambini che con i grandi. Non è facile, ma è molto bello. I bambini, quando non sono “addestrati” e sono invece genuini, sanno anche essere straordinari. Ti spingono ad essere sincero, altrimenti se menti se ne accorgono. Naturalmente è importante anche che i registi sappiano dirigerli, magari non fornendo loro tutto quello che c’è da sapere in anticipo”.

Per Io e il secco è andata così. Francesco Lombardo, l’interprete di Danni, non ha letto la sceneggiatura. Giorno per giorno gli veniva raccontata la storia, permettendogli anche di recitare le battute che gli venivano più naturali e oneste”. L’attrice condivide poi una sua riflessione sui temi del film, tra cui si ritrova appunto quello degli abusi domestici: “Il film ci spinge anche a chiederci quali siano i nostri modelli di riferimento. Credo che noi donne abbiamo avuto tanto tempo per ragionare sulla nostra emancipazione e ciò che vogliamo o non vogliamo essere, mentre gli uomini probabilmente questo percorso devono ancora farlo”.

 
 

Barack Obama: “Stiamo costruendo Iron Man”

barack-obama-smilingIl presidente Barack Obama annuncia al mondo che l’America sta costruendo Iron Man. Non ci credete? E’ quello che ha detto il presidente degli Stati Uniti proprio ieri durante un discorso sul Dipartimento della difesa e alcuni nuovi progetti.

In riferimento a questi nuovi progetti il Presidente ha voluto far intendere, scherzando, che la progettazione potrebbe essere basata su un’innovazione simile a quelle progettate dalla Stark Industries nell’Universo Marvel. Ecco le sue parole:

Fondamentalmente sono qui per annunciarvi che stiamo costruendo Iron Man“. Ovviamente è solo una battuta poi continua “E’ stato un progetto segreto a cui stiamo lavorando da molti anni. Non per davvero…forse. E’ top secret“.

Se volete saperne di più sul comunicato ufficiale leggete qui

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Fonte: CNN.

 

 
 

Barack Obama svela i suoi film preferiti del 2023

Il mondo dietro di te

Barack Obama ha rivelato i suoi film preferiti dell’anno 2023, una tradizione annuale dell’ex Presidente degli Stati Uniti. I primi tre film della lista – “Rustin“, “Il mondo dietro di te” e “American Symphony” – sono stati prodotti dalla sua società Higher Ground, fondata insieme alla moglie Michelle Obama.

Sono di parte perché questi film sono stati prodotti da Higher Ground, ma sono in realtà tre dei migliori film che ho visto quest’anno“, ha scritto Obama.

Rustin” è interpretato da Colman Domingo nei panni del trascurato attivista per i diritti civili Bayard Rustin; Il mondo dietro di te è interpretato da Ethan Hawke, Julia Roberts e Mahershala Ali in una misteriosa storia di apocalisse; e “American Symphony” segue il viaggio del musicista Jon Batiste e della sua compagna di vita Suleika Jaouad mentre lui cerca di comporre una sinfonia e lei scopre che il suo cancro è tornato.

In un post su X/Twitter, Obama ha contestualizzato ulteriormente la sua lista e ha riconosciuto i due scioperi che hanno plasmato l’industria dell’intrattenimento nel 2023, scrivendo: “All’inizio di quest’anno, scrittori e attori hanno scioperato per chiedere migliori condizioni di lavoro e tutele. Questo ha portato a importanti cambiamenti che trasformeranno l’industria in meglio. Ecco alcuni film che riflettono il loro duro lavoro nell’ultimo anno – tra cui alcuni come “Rustin”, “American Symphony” e “Leave the World Behind” che siamo stati orgogliosi di distribuire attraverso @HGMedia. Quali film mi sono perso?“.

Oltre ai progetti che ha sostenuto personalmente, Obama ha elencato anche “The Holdovers“, “Blackberry“, “Oppenheimer“, “American Fiction“, “Anatomia di una caduta“, “Monster“, “Past Lives“, “Air“, “Polite Society” e “A Thousand and One” tra i suoi film preferiti del 2023.

La lista comprende film indipendenti (“Past Lives” e “A Thousand and One“), ma anche film internazionali (“Anatomia di una caduta” e “Monster“) e il dramma storico di Christopher NolanOppenheimer“. L’anno scorso, tra i preferiti di Obama c’erano “Top Gun: Maverick“, “Everything Everywhere All at Once” e “Aftersun“.

 
 

Barack Obama interpretato da Parker Sawyers nel film Southside With You

Parker Sawyers, il giovane Barack Obama
Parker Sawyers sarà il giovane Barack Obama nel film Southside With You

Parker Sawyers incarnerà il giovane Barack Obama nel film sentimentale Southside With You di Richard Tanne, che ricostruisce il primo appuntamento del presidente degli Stati Uniti con la first lady Michelle Obama, interpretata sullo schermo da Tika Sumpter.

Southside With You ripercorre il pomeriggio e la serata del 1989 che il giovane studente in legge Barack Obama trascorre con l’allora Michelle Robinson (avvocato dello studio associato dove il futuro presidente Usa svolge uno stage), corteggiandola nel quartiere di Chicago che dà il nome al titolo del film. Tra una visita all’Art Institute e la visione del film cult di Spike Lee Fa’ la cosa giusta, i due futuri coinquilini della Casa Bianca si scambiano il loro primo bacio fuori da una gelateria.

Southside With You, le cui riprese cominceranno in agosto, segnerà il debutto dietro alla macchina da presa di Richard Tanne, autore anche della sceneggiatura. Parker Sawyers ha partecipato a Snowden di Oliver Stone e avrà un ruolo secondario anche nel film The Autopsy of Jane Doe con Brian Cox ed Emile Hirsch.

Fonte: Variety

 
 

Barack e Michelle Obama: prima foto dal film sulla loro storia

Deadline ha pubblicato la prima immagine di Parker Sawyers e Tika Sumpter nei panni di Barack e Michelle Obama. Si tratta del primo sguardo al film Southside With You, che ripercorre la storia d’amore tra il presidente degli USA e la sua attuale moglie.

Southside With You

Southside With You ripercorre il pomeriggio e la serata del 1989 che il giovane studente in legge Barack Obama trascorre con l’allora Michelle Robinson (avvocato dello studio associato dove il futuro presidente Usa svolge uno stage), corteggiandola nel quartiere di Chicago che dà il nome al titolo del film. Tra una visita all’Art Institute e la visione del film cult di Spike Lee Fa’ la cosa giusta, i due futuri coinquilini della Casa Bianca si scambiano il loro primo bacio fuori da una gelateria.

Southside With You, le cui riprese cominceranno in agosto, segnerà il debutto dietro alla macchina da presa di Richard Tanne, autore anche della sceneggiatura. Parker Sawyers ha partecipato a Snowden di Oliver Stone e avrà un ruolo secondario anche nel film The Autopsy of Jane Doe con Brian Cox ed Emile Hirsch.

 
 

Barack e Michelle Obama indicano i film preferiti del 2015

È tempo di classifiche anche alla casa Bianca. Barack e Michelle Obama hanno svelato a People le loro preferenze in fatto di film, serie tv, musica e libri. Se il presidente degli Stati Uniti ha particolarmente apprezzato lo sci-fi di Ridley Scott Sopravvissuto – The Martian, la first lady ha scelto l’animazione e l’acclamato Inside Out.

Per quanto riguarda il piccolo schermo, Barack Obama, che in più occasioni ha rivelato di essere spettatore assiduo di Game of Thrones, ha indicato come show favorito il medical drama The Knick, diretto da Steven Soderbergh con protagonista Clive Owen. L’inquilino della Casa Bianca sarebbe anche un fan della prima scelta della moglie Michelle: Black-ish, sitcom trasmessa da ABC incentrata su una famiglia di colore dell’upper-middleclass.

Barack e Michelle Obama sono a loro volta i personaggi principali di un film sentimentale, Southside With You, di Richard Tanne, che sarà presentato al Sundance Film Festival 2016. Il film ricostruisce il primo appuntamento del presidente degli Stati Uniti, incarnato da Parker Sawyers, con la first lady Michelle Obama, interpretata sullo schermo da Tika Sumpter.

Fonte: People

 
 

Bar nerd a tema: da Harry Potter a Star Wars, i 15 più famosi del mondo

Quella dei locali a tema è un fenomeno culturale in grande espansione. Non bisogna andare molto lontano dal cuore di Roma, per esempio, per trovare l’Ice Bar più famoso della Capitale, dove ti offrono pesanti cappotti per entrare, oppure per arrivare alla Parolaccia, altro noto locale dell’Urbe in cui si ordina imprecando contro i camerieri. Ebbene i bar a tema che vi presentiamo di seguito sono del tutto particolari, perché dedicati a argomenti ben specifici inerenti alla cultura nerd/pop contemporanea che spazia dal Doctor Who a Harry Potter fino a Breaking Bad e Star Wars.

Eccoli di seguito:

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Quali di questi bar nerd avete avuto la fortuna di frequentare e quali vorreste visitare? Alcuni sono molto specifici nell’arredamento e nei riferimenti pop al tema preso in considerazione, altri invece fanno di più, offrendo anche nel menù determinati tipi di cibi o bevande che ricordano il tema. Non sarebbe fuoriluogo quindi ordinare una Burrobirra al Lockhart di Toronto per esempio!

Qual è il vostro preferito?Bar nerd

 
 

Bao: online il nuovo corto della Disney Pixar

La Disney Pixar ha finalmente rilasciato online Bao, il cortometraggio che anticipava la proiezione de Gli Incredibili 2 in sala. Per gli sfortunati che non hanno potuto accorrere al cinema per il sequel di Brad Bird, qui sotto trovate la versione integrale.

Bao racconta la storia di una donna sola che fa di un raviolo il figlio che non ha mai avuto. Decide così di allevarlo e di vederlo crescere fino all’età adulta.

Vi ricordiamo che il corto è stato inserito nella shortlist dei titoli che concorreranno per la sezione dedicata ai prossimi Academy Awards.

https://youtu.be/iYaRZ4TNfus

Pixar. 30 anni di animazione, la mostra a Palazzo delle Esposizioni

Toy Story 4 è finora l’unico progetto Pixar in sviluppo ad avere una data di uscita ufficiale. Originariamente programmato per il 2017, il quarto capitolo del franchise sui giocattoli animati arriverà invece nelle sale il 21 giugno del 2019.

Come rivelato negli ultimi mesi, il film sarà un capitolo autonomo e non legato direttamente al terzo Toy Story. Queste le parole di Jim Morris, presidente della Pixar, in proposito: “Credo che questo film non faccia parte della trilogia, è una storia separata, che non so se verrà a sua volta continuata (…) Non è una continuazione o la fine di Toy Story 4 Lo è per il momento, ma sarà una love story, una commedia romantica. Non sarà molto incentrato sull’interazione tra i personaggi e i bambini”

Dan Scanlon invece, il genio dietro il franchise di Monsters & Co., è attualmente al lavoro su un nuovo film originale della Pixar il cui concept è stato annunciato lo scorso anno al D23 Expo.

Definito come una “suburban fantasy“, un fantasia suburbana, il progetto dovrebbe combinare la storia di una piccola città con l’avventura di un mondo fantastico dove due adolescenti orfani dalla giovane età cercano di trovare il modo di trascorrere un altro giorno con il padre defunto.

Come rivelato da Scanlon, l’idea del film trae ispirazione dalla sua esperienza personale, spiegando al pubblico del D23 che quando era piccolo perse il padre ma riuscì a sentire la sua voce in un film.

Fonte: Disney Pixar

 
 

Bansky – L’arte della Ribellione al cinema dal 26,27 e 28 ottobre

Bansky - L'arte della Ribellione

Bansky – L’arte della Ribellione rivela la storia di Banksy, dalle origini in una sottocultura criminale fino alla sua ascesa come leader di un movimento artistico rivoluzionario.

In Bansky – L’arte della Ribellione Banksy nasce come artista nella scena underground di Bristol, in Inghilterra, e le sue prime opere di graffiti e street art risalgono al 1990. La sua arte politicizzata, i suoi epigrammi sovversivi e le sue audaci incursioni hanno oltraggiato l’establishment e creato un nuovo movimento rivoluzionario. I suoi lavori sono divenuti vere e proprie icone del contemporaneo e Banksy è ad oggi lo street artist più famoso e controverso al mondo. Il potere abusato, la povertà, i fondamentalismi politici e religiosi, l’alienazione, la guerra, la violenza e il capitalismo sono al centro delle sue opere.  Per la prima volta viene raccontata la storia completa della carriera di Banksy: dai primi lavori come giovane artista underground fino a diventare l’artista più famoso del ventunesimo secolo, nonostante la sua identità sia ancora avvolta nel mistero. Ispirato dai graffiti della New York degli anni ’70, Banksy trasforma il movimento della Street Art in forma d’arte mainstream mettendo insieme un impero multimilionario e modificando la concezione stessa dell’arte.

Distribuito da ADLER ENTERTAINMENT il 26, 27 e 28 OTTOBRE AL CINEMA 

 
 

Banshee – La città del male, la serie tv: stagioni, episodi e dove vederla

Banshee - La città del male

Banshee – La città del male è la serie tv del 2013 creata da David Schickler e Jonathan Tropper per il canale via cavo americano Cinemax.

Banshee – La città del male: dove vederla in streaming

Banshee – La città del male Italia è stata trasmessa dal 10 aprile 2014 al 10 giugno 2016 su Sky Atlantic.

Banshee – La città del male: la trama e il cast

Il protagonista è un criminale di cui non si conosce la vera identità che, dopo aver scontato quindici anni di prigione a seguito di un tentativo di rapina finito male, ritorna in libertà. Immediatamente si mette sulle tracce della sua ex amante e complice, Anastasia, nel mentre però si ritrova braccato dagli uomini del boss criminale che aveva tentato di rapinare, Mr. Rabbit. Le sue ricerche lo conducono quindi a Banshee, una immaginaria piccola città della Pennsylvania abitata prevalentemente da una popolazione Amish. Banshee, come viene detto in alcune puntate della serie, è una creatura femminile della mitologia irlandese che porta sfortuna e probabilmente ciò ha ispirato il nome della città, che è rappresentata come una località in apparenza bella, pacifica, ma in realtà abitata da alcune persone orribili, come Proctor, un potente gangster che nasconde le proprie attività criminali dietro la facciata di uomo d’affari e praticamente tiene in pugno la città. Il protagonista qui rintraccia Ana, che nel frattempo ha cambiato identità ed è nota come Carrie Hopewell, moglie del procuratore distrettuale locale.

In Banshee – La città del male protagonisti sono Lucas Hood (stagioni 1-4), interpretato da Antony Starr, Carrie Hopewell (stagioni 1-4), interpretata da Ivana Miličević, Kai Proctor (stagioni 1-4), interpretato da Ulrich Thomsen, Sugar Bates (stagioni 1-4), interpretato da Frankie Faison, Job (stagioni 1-4), interpretato da Hoon Lee, Gordon Hopewell (stagioni 1-3, guest star stagione 4), interpretato da Rus Blackwell, Brock Lotus (stagioni 1-4), interpretato da Matt Servitto, Emmett Yawners (stagioni 1-2), interpretato da Demetrius Grosse, Siobhan Kelly (stagioni 1-3, guest star stagione 4), interpretata da Trieste Kelly Dunn, Deva Hopewell (stagioni 1-4), interpretata da Ryann Shane, Dan Kendall (stagione 1), interpretato da Daniel Ross Owens, Rebecca Bowman (stagioni 1-4), interpretata da Lili Simmons, Mr. Rabbit (stagioni 1-2), interpretato da Ben Cross, Alex Longshadow (guest star stagioni 1 e 3, stagione 2), interpretato da Anthony Ruivivar, Chayton Littlestone (guest star stagioni 2 e 4, stagione 3), interpretato da Geno Segers, Alison Medding (guest star stagione 2, stagione 3), interpretata da Afton Williamson, Douglas Stowe (stagione 3), interpretato da Langley Kirkwood, Clay Burton (guest star stagioni 1-3, stagione 4), interpretato da Matthew Rauch, Kurt Bunker (guest star stagione 3, stagione 4), interpretato da Tom Pelphrey, Calvin Bunker (guest star stagione 3, stagione 4), interpretato da Chris Coy.

Banshee – La città del male 4 stagione

La quarta stagione di Banshee – La città del male ha debuttato nel 2016 per otto episodi.

  • In Banshee 4×08 deciso a lasciare Banshee, Lucas scopre che il caso di omicidio che pensava fosse finalmente chiuso potrebbe in effetti riaprirsi. Dopo un intenso confronto con Calvin e la Confraternita, Proctor cerca di finalizzare il suo accordo con i colombiani. Carrie mira a un ultimo atto di vendetta. Brock chiede fedeltà a Bunker (Tom Pelphrey) mentre Banshee si prepara a un futuro incerto. Scritto da Jonathan Tropper; diretto da Ole Christian Madsen.
  • In Banshee 4×07 Temendo per la sicurezza di Dawson, Lucas e Brock (Matt Servitto) aumentano i loro sforzi per dare la caccia a Bode. Con la Confraternita pronta ad andare in guerra con Proctor, Kurt cerca di tenere al sicuro Maggie (Casey LaBow) mentre Calvin sfoga le sue frustrazioni in ufficio. Job (Hoon Lee) chiude i conti con Leo Fitzpatrick (Dennis Flanagan), avversario del Camp Genoa.
  • In Banshee 4×06 Con l’aiuto di Lucas (Antony Starr), Dawson (Eliza Dushku) restringe la sua ricerca di Declan Bode (Frederick Weller), una “persona di interesse” satanista nel serial di Banshee omicidi. Un incoraggiato Calvin (Chris Coy) lancia un guanto di sfida a Proctor (Ulrich Thomsen) e Kurt (Tom Pelphrey). Il recente vigilantismo di Carrie (Ivana Milicevic) finisce per mettere in pericolo sia lei che Deva (Ryann Shane).
  • In Banshee 4×05 Dawson (Eliza Dushku) e Lucas (Antony Starr) esplorano un club di sadomasochismo alla ricerca di indizi sull’omicidio; Watts (Chance Kelly) mette alla prova i limiti di Calvin (Chris Coy). Scritto da Liz Sagal; diretto da Loni Peristere.
  • In Banshee 4×04 Carrie (Ivana Milicevic) colpisce ancora; Bunker (Tom Pelphrey) cammina sul ghiaccio sottile; un altro orribile omicidio scuote Banshee.
  • In Banshee 4×03 Lucas e Carrie arruolano Fat Au in un ultimo disperato tentativo di rintracciare Job.
  • In Banshee 4×02 Carrie si imbarca in una crociata di vigilanti; Brock guarda Lucas nel caso di omicidio seriale. Scritto da Adam Targum; diretto da Ole Christian Madsen.
  • In Banshee 4×01 Una nuova sfida per l’equipaggio di disadattati di Banshee PA mentre la stagione 4 si apre a problemi acuti che devono essere risolti da entrambi i lati della legge. Novità di questa stagione, Eliza Dushku (Dollhouse) entra in scena e la caccia a Jobe segue dal finale cliffhanger di S3. L’agente Hood, Carrie, Proctor e la banda tornano tutti per una corsa culminante, tutto o niente corre prendendo il “divertimento” in caso di disfunzione … all’estremo.

Banshee – La città del male 3 stagione

La terza stagione di Banshee – La città del male (Banshee), composta da 10 episodi, è andata in onda nel 2015.

  • In Banshee 3×10 Hood si unisce a Gordon per salvare i suoi amici da Stowe. Nel frattempo, Proctor si dirige a Filadelfia per regolare i conti con Frazier, mentre Bunker è pronto per la sua vendetta personale contro suo fratello.
  • In Banshee 3×09 Proctor viene catturato e torturato. Gordon prende una decisione difficile su Deva. Bunker insegue la sua ex banda. Job, Sugar e Carrie vengono presi da Stowe e dai suoi mercenari.
  • In Banshee 3×08 Hood e Brock rintracciano Chayton in Louisiana. Rebecca fa nuovi nemici per suo zio. Il colonnello Stowe prepara la sua vendetta per la rapina alla base.
  • In Banshee 3×07 Chayton riceve aiuto da una fonte inaspettata. Gordon e Carrie fanno uscire Deva da una festa. La notte della rapina alla base di Stowe arriva, ma le allucinazioni di Hood con Siobhan potrebbero mettere a rischio il piano.
  • In Banshee 3×06 Hood affronta la morte di Siobhan. L’FBI prende il sopravvento nella caccia a Chayton. Un cuneo viene infilato tra Proctor e Rebecca.
  • In Banshee 3×05 Cadi diventa una zona di guerra quando Chayton e le ossa rosse attaccano la stazione con Hood, Brock, Proctor, Siobhan e gli altri intrappolati all’interno.
  • In Banshee 3×04 Carrie lascia il suo lavoro alla tavola calda. Deva ruba da un negozio di videogiochi. Dopo la scoperta di Siobhan, Lucas decide di uccidere Proctor prima di lasciare Banshee per sempre, con conseguenze impreviste.
  • In Banshee 3×03 Nola e Burton hanno un sanguinoso confronto. Tommy sfida gli ordini di Chayton e attacca il club di Proctor. Il segreto di Hood viene minacciato quando un agente dell’FBI si presenta alla sua porta, mentre qualcuno vicino a lui scopre la verità.
  • In Banshee 3×02 Nola ritorna a Banshee. La madre di Proctor soffre di una malattia. Carrie deve scegliere tra la rapina e la sua relazione con il colonnello Douglas Stowe.
  • In Banshee 3×01 Con la morte di Rabbit e la morte di Emmet vendicata, Banshee non è stata altro che una città tranquilla. Ma le cose iniziano a cambiare quando Hood pensa a un nuovo lavoro rischioso, mentre Chayton ritorna portando in guerra il Kinaho.

Banshee – La città del male 2 stagione

La seconda stagione di Banshee – La città del male (Banshee), composta da 10 episodi, è andata in onda nel 2014.

  • In Banshee 2×10 Proctor esce di prigione. Con Juliet andata e Alex in visita al macello in sua assenza, la fedeltà di Rebecca è in discussione. Lucas e Carrie usano i ricordi del passato per fortificarsi per la battaglia con uno spietato Coniglio.
  • In Banshee 2×09 Coniglio si nasconde in una chiesa di New York. Giobbe gli fa visita. Burton fa quello che sa fare meglio. Un’altra rivelazione nella famiglia Hopewell li metterà alla prova tutti. Lucas e Carrie si preparano per un grande confronto a New York. Il destino di Emmett viene rivelato.
  • In Banshee 2×08 Job ottiene una pista su dove si trova Rabbit. Lucas arresta Proctor, ma ne vale la pena? Gli skinhead cercano vendetta contro Emmett per quella sconfitta che ha dato loro in precedenza. Carrie ottiene i soldi per il trattamento di Max.
  • In Banshee 2×07 Hood insegue Proctor con una vendetta dopo aver scoperto che Proctor era dietro la morte di Jason. Max ha un grave attacco d’asma. Gordon e Carrie discutono le loro opzioni. Alex Longshadow deve affrontare un voto di sfiducia da parte del Tribal Council.
  • In Banshee 2×06 Gordon e Deva scoprono di aver bisogno di Carrie nella loro vita e Rebecca riceve una lezione di lealtà da Proctor. Nel frattempo, il passato di Jason Hood lo raggiunge.
  • In Banshee 2×05 Carrie esce di prigione. Lucas la sta aspettando. Fanno una deviazione verso la casa di cui hanno parlato tanto tempo fa. Non sono soli nel loro sogno. Qualcuno li ha seguiti lì. È coniglio? È Gordon? È l’agente Racine?
  • In Banshee 2×04 Lucas interroga un insegnante Amish noto per essere violento e in qualche modo radicale. Chayton tenta una fuga mentre viene trasportato. Proctor usa la sua speciale marca di magia per trovare suo nipote. Nola consegna giustizia finale per Lana Cleary.
  • In Banshee 2×03 Una giovane ragazza Kinaho viene assassinata sulla terra degli Amish. Stava vedendo Soloman, il fratellino di Rebecca. Ne derivano ostilità tra i Kinaho e gli Amish. Proctor viene in aiuto del suo popolo. Hood ha un visitatore sorprendente dal suo passato.
  • In Banshee 2×02 Carrie Hopewell ha il suo processo. Viene condannata a 30 giorni di prigione. DA Hopewell non fa nulla per aiutare. Le tensioni tra Longshadow e Proctor si intensificano. L’ex marito violento del vice Kelly torna in città con conseguenze estreme.
  • In Banshee 2×01 Le conseguenze del salvataggio dello sceriffo Lucas sono a portata di mano. L’agente speciale Racine è in città per indagare. Tiene un’udienza per tutte le parti coinvolte. A Carrie non è permesso vedere i suoi figli. Job, Lucas, Sugar e Carrie rapinano un camion blindato.

Banshee – La città del male 1 stagione

La prima stagione di Banshee – La città del male (Banshee), composta da 10 episodi, è andata in onda nel 2013.

  • In Banshee 1×10 Coniglio invia una squadra di colpi dopo Lucas. Viene salvato da un improbabile alleato. Lucas prende una decisione che avrà conseguenze drammatiche su molte persone a Banshee. Job, Carrie, Sugar e i tre vicesceriffi inseguono Lucas.
  • In Banshee 1×09 Hood porta Ana all’ospedale dopo averla trovata malamente picchiata e sofferente. Coniglio arriva a Banshee. Ana, ferita e sconvolta, si precipita a cercare i suoi figli. Tuttavia, è troppo tardi per impedire a Coniglio di rapire Max.
  • In Banshee 1×08 Olek trova Ana e Hood a Banshee. La conseguente resa dei conti ha conseguenze disastrose. George cerca risposte per il comportamento di Carrie. Rebecca viene evitata dagli Amish. Proctor supplica la zia e il padre di riprenderla.
  • In Banshee 1×07 Ana prende accordi per rapire Hood e lasciarlo trovare a Rabbit. Una rapina in un drugstore si trasforma in una situazione di ostaggi presso il liceo locale. Giobbe libera Lucas in tempo per lui per salvare gli studenti della scuola, incluso Deva.
  • In Banshee 1×06 Un ex compagno di prigione amico dello sceriffo Hood di nome Wicks si presenta inaspettatamente a Banshee. Wicks fa sì che Hood ricordi tutto il dolore e il tormento che ha passato in prigione. Proctor ricatta il reverendo locale per vendere la sua casa.
  • In Banshee 1×05 Una banda di motociclisti invade Banshee. Attaccano Carrie e Sugar al Town Spirit Festival. L’uccisione di uno dei motociclisti da parte del vice Kelly durante l’attacco innesca una catena di eventi violenti.
  • In Banshee 1×04 Lucas fa scattare un allarme mentre cerca di rubare un dipinto dall’Harrisburg State Museum. Contatta Giobbe per aiutarlo a evadere. Dopo aver ottenuto la prova video che Proctor ha ucciso Hanson, Lucas lo arresta. Tuttavia, i Moody si mettono in mezzo.
  • In Banshee 1×03 Anastasia irrompe nella casa estremamente sicura di suo padre per fare un patto per la sua sicurezza. Proctor e Longshadow fanno un accordo per costruire un hotel sulla prenotazione. Hood esegue il suo marchio di arresto su uno stupratore, campione di combattenti definitivo.
  • In Banshee 1×02 Kai Proctor inizia il processo di cooptazione dello sceriffo Hood ma Lucas non morde. Lucas continua a costruire la sua copertura e Giobbe conferma che il vero Lucas Hood ha pochi amici o parenti che potrebbero far saltare la sua copertura. Siobhan Kelly si rende conto che Lucas sembra sapere poco sulle procedure di polizia. La figlia di Carrie Hopewell, Deva, sta sicuramente entrando nella folla sbagliata. Hanson ha organizzato un rave in un granaio vuoto all’insaputa di Proctor. La polizia ha fatto irruzione nel rave – il cui unico scopo è vendere droga agli adolescenti – ma l’approccio di Lucas alla chiusura è …
  • In Banshee 1×01 Dopo aver completato la sua condanna a 15 anni di prigione, un ex detenuto rintraccia la sua ex compagna, ora nota come Carrie Hopewell, nella contea di Banshee in Pennsylvania, che si scopre è ora sposata con il procuratore distrettuale locale e ha due figli. La prende in parola quando dice che non ha i soldi che hanno rubato. Più tardi in un bar lungo la strada, incontra il nuovo sceriffo della contea, Lucas Hood, che è appena arrivato in città e non ha ancora incontrato nessuno. Quando Hood viene ucciso durante un tentativo di rapina, l’ex detenuto assume la sua identità. Il giovane sindaco della città voleva portare un …
 
 

Banklady: la storia vera di Gisela Werler

Banklady storia vera

Di film su rapinatori è piena la storia del cinema, dai celebri Bonnie e Clyde di Gangster Story fino a titoli più recenti come Oceans’ Eleven, Nemico pubblico, Widows – Eredità criminale. Gli heist movie, ovvero quei film incentrati su rapine e sulla loro organizzazione, sono da sempre molto apprezzati dal pubblico, specialmente quando si parla di storie vere. Un titolo che si inserisce proprio in questo preciso aspetto di questo filone è il tedesco Banklady, diretto nel 2013 da Christian Alvart.

Regista del film Pandorum – L’universo parallelo, Alvart ha con Banklady confermato ulteriormente la propria popolarità all’interno della cinematografia tedesca. Il film infatti, è basato sulla vera storia della prima rapinatrice di banche donna, attiva in Germania sul finire degli anni Sessanta. Una vicenda dunque particolarmente intrigante, nella quale con questo film si scava in modo più approfondito e inedito alla ricerca delle sue motivazioni per quanto compiuto.

Per tutti gli appassonati di questo genere di film, dunque, si tratta di un titolo da non perdere, che permette di scoprire una figura storica diversa dalle solite. Prima di intraprendere una visione di Banklady, però, sarà utile approfondire alcuni dettagli relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Banklady trama film
Nadeshda Brennicke e Charly Hübner in Banklady. © 2012 SYRREAL ENTERTAINMENT Stefan Erhard

La trama e il cast di Banklady

La vicenda si svolge ad Amburgo nella Germania dell’Ovest alla metà degli anni 60 e ha per protagonista la trentenne Gisela Werler, impiegata in una fabbrica di carta da parati dove passa le sue giornate a imballare pacchi. Nonostante appaia come una persona tranquilla, modesta e discreta, Gisela è in realtà molto frustrata dalla sua vita abitudinaria, che sogna di stravolgere in qualche modo. L’occasione le si presenta quando entra in contatto con tipo losco ma affascinante di nome Hermann Wittorff, il quale si rivela essere un rapinatore di banche.

Senza pensarci due volte, Gisela si offre di diventare sua complice. Già al suo primo colpo la donna si rivela una vera professionista del crimine e insieme a Hermann, che nel frattempo è diventato il suo amante, Gisela inizia a mettere a segno con successo un colpo dopo l’altro. Con in testa una parruca bionda, grandi occhiali scuri e tacchi alti, Gisela diventa una vera e propria affascinante gangster, trasformandosi ben presto nella beniamina di tutti i principali media tedeschi, i quali la rinominano “Die Banklady” (La Signora delle Banche).

Ad interpretare Gisela Werler vi è l’attrice Nadeshda Brennicke, nota in Germania anche per i film Tattoo e The Phantom. Accanto a lei recitano poi Charly Hàbner nel ruolo di Hermann Wittorf, l’uomo per cui Gisela diventa una rapinatrice, e Ken Duken in quelli del commissario Fischer, colui che darà la caccia ai due. Recitano poi nel film anche Niels-Bruno Schmidt nel ruolo dell’assistente Kruse, Heinz Hoenig in quello di Kaminsky e Henny Reents nei panni di Fanny. Andreas Schmidt è Uwe, mentre Klaus Zmorek è il CEO di una delle banche rapinate.

Banklady cast
Ken Duken e Charly Hübner in Banklady. © 2012 SYRREAL ENTERTAINMENT Stefan Erhard

 

La vera storia dietro al film

Il film, come anticipato, è ispirato alla vera storia di Gisela Werler, celebre criminale considerata la prima rapinatrice donna tedesca, che dal 1965 al 1967, ha dato vita a ben 19 rapine in banca. Prima di tali eventi, la vita di Gisela è stata tutt’altro che semplice. Cresciuta in cattive di povertà, ha dovuto poi contribuire al sostentamento della famiglia dopo aver completato la scuola elementare. All’età di 30 anni viveva ancora con i suoi genitori e lavorava come operaia ausiliaria in una fabbrica di carta da parati.

La sua monotona vita cambia però nel momento in cui un suo conoscente, Hugo Warncke, le chiede di poter nascondere il bottino di una rapina in banca da lui effettuata insieme a Hermann Wittorff. Affascinata dalla loro vita spericolata e senza legge, Gisela decise di unirsi ai due e in particolare a Wittorff, con il quale intraprese una relazione. Il 29 luglio 1965 attaccarono la filiale Elbgaustrasse della banca Hamburger Volksbank, rubando 3100 marchi tedeschi.

Dal quel momento, Gisele è diventata la prima donna rapinatrice di banche ad ottenere risalto nei giornali di livello nazionale, divenendo nota come Banklady. Insieme a Wittorff, che intanto aveva sposato, ha poi commesso un totale di 19 rapine. Il 15 dicembre 1967, tuttavia, sono stati catturati dalla polizia dopo aver cercato di prendere una banca a Bad Segeberg. I quattro dipendenti che erano nella filiale in quel momento si rifiutarono di fornire quanto richiesto e, nel caos del momento, vennero uccisi da Wittorff.

La polizia è però riuscita poi ad acciuffare i rapinatori il 27 dicembre 1968 ebbe inizio il processo. Mentre il suo complice Hermann Wittorff fu condannato a tredici anni e mezzo di carcere, Gisela Werler ottenne nove anni e mezzo, in quanto si disse che aveva agito spinta dall’amore per il proprio complice. Dopo il rilascio, Wittorf rapinò un’altra banca, metre Gisela tornò a vivere una vita modesta fino alla sua morte, verificatasi nel 2003. Wittorff è invece morto alla fine del 2009.

Il trailer di Banklady e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente, Banklady non è al momento presente su nessuna delle principali piattaforme streaming presenti in Italia. Il film, tuttavia, è presente nel palinsesto televisivo di sabato 22 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Per un breve periodo di tempo sarà dunque disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay, consentendo a chi non ha potuto vederlo durante la messa in onda televisiva di recuperarlo anche in streaming.

 
 

Bangkok Dangerous: recensione del film con Nicolas Cage

Bangkok Dangerous

Bangkok Dangerous  rappresenta l’ennesima operazione (fallita) di remake di film asiatici made in USA. Il film infatti ricalca l’omonimo film del 1999, anch’esso diretto dai fratelli Pang (Oxyde e Danny).

Certo, tra il film di dieci anni fa e questo, le differenze di budget sono evidenti. Basti ricordare che il ruolo del protagonista – Joe – è interpretato dal pagatissimo Nicolas Cage. Non è difficile immaginare – leggendo il titolo – che lo scenario del film sia proprio Bangkok. In questo paradiso arriva il killer professionista Joe, ingaggiato dal boss Surat per fare fuori quattro suoi antagonisti.

Bangkok Dangerous

Per portare a termine la sua missione, Joe decide di assoldare il ladruncolo Kong. La svolta sarà l’incontro con la farmacista sordomuta Fon, della quale Joe si innamora. E tanto basta per fargli mettere in discussione il suo modo di vivere schivo e solitario. Le vicende si complicano quando il boss Surat decide di liberarsi di lui.

Bangkok Dangerous è un film brutale, crudo, che non si fa mancare momenti di puro splatter. La produzione hollywoodiana e la sceneggiatura rivisitata da Jason Richman, non arricchiscono la pellicola del 1999. Ritmo e tensione infatti appaiono pressoché identici, anche se per quanto alcune scene siano inverosimili, la spettacolarità non manca.

La trama è già vista: uno spietato killer in piena crisi esistenziale si redime e trova anche l’amore. Banale, troppo. Neanche Nicolas Cage appare in gran spolvero. In evidente imbarazzo, Cage risulta pesante e poco credibile. Un remake evitabile, che consiglio di evitare.

 
 

Bang Bang Baby: recensione della serie di Prime Video

Bang Bang Baby serie tv prime video

Quando fu annunciata per la prima volta, la serie Bang Bang Baby, incentrata sul percorso di iniziazione di una giovane al mondo criminale della ‘ndrangheta, aveva tutta l’aria di essere un progetto piuttosto pericoloso, facilmente tendente al “già visto”, specialmente in un contesto seriale come quello italiano dove il genere crime è a dir poco dilagante. Ora che finalmente il progetto ideato da Andrea Di Stefano (regista di Escobar e The Informer) si mostra al grande pubblico, si rivela invece come un qualcosa di molto più affascinante e originale di quello che si poteva inizialmente pensare. La serie, infatti, si basa su generi e contesti già noti per esplodere poi in un tripudio di idee, colori e omaggi.

Diretta Michele Alhaique, Margherita Ferri e Giuseppe Bonito, scritta dallo stesso Di Stefano insieme a Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni e prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment e Wildside, la serie ha per protagonista Alice (Arianna Bacheroni), adolescente di 16 anni che vive in una cittadina del Nord Italia, nel 1986. La sua vita di teenager cambia all’improvviso quando scopre che il padre (Adriano Giannini) che credeva morto in realtà è ancora vivo. È per lei l’inizio di una discesa agli inferi, che per amore del padre si tuffa nel pericoloso mondo della malavita, facendosi sedurre dal fascino del crimine. Quando cercherà di tirarsene fuori, forse sarà troppo tardi.

Crime sì, ma con stile

Nel realizzare oggi un prodotto, specialmente se seriale, la cui trama ruota intorno al mondo della criminalità organizzata, si incorre facilmente nel confronto con Gomorra. Un confronto, in realtà, che andando poi a vedere nel dettaglio nel più dei casi non trova ragione di esistere. Così, se anche per Bang Bang Baby si era inizialmente pensato ad un tipo di serie su quello stile, ci si trova oggi a doversi ricredere. Il contesto è sì quello della ‘ndrangheta nella Milano da bere, ma la serie non punta a farne un ritratto storicamente accurato. Il vero cuore di Bang Bang Baby ruota piuttosto intorno alle follie che l’amore ci spinge a fare.

In questo caso, l’amore è quello di una figlia per suo padre e la serie si configura dunque come un racconto fortemente influenzato dalle esperienze e dall’emotività della protagonista (Alhaique, il regista della maggior parte degli episodi, l’ha appunto definita una serie dettata dal “movimento emotivo”). In mezzo agli omicidi, i depistaggi, le accuse, i sospetti e i complotti, vi è il mondo che la giovane Alice costruisce con la propria mente e il proprio cuore. Un mondo ricco di riferimenti alla cultura pop, dove la musica regna sovrana e dove la propria interiorità trova sfogo attraverso potenti manifestazioni metaforiche (si veda ad esempio la splendida pioggia di Smarties).

Per gli episodi potuti vedere in anteprima, i primi due di dieci, la volontà esplicita del regista è dunque quella di stare quanto più vicino possibile alla sua protagonista. La segue, la cerca, si addentra con lei in un vero e proprio sottobosco ricco di personaggi tanto affascinanti quanto pericolosi. Lo spettatore si trova impossibilitato a far altro se non seguire Alice in questo nuovo mondo, sia per il fascino estetico con cui viene raccontato (da una fotografia al neon a cui a molti ha ricordato un altro prodotto di Prime Video come Too Old to Die Young, fino a scene dal forte impatto visivo), sia per la forza dei sentimenti in gioco.

Bang Bang Baby Prime Video

Una gara di bravura tra attori

Sulla base degli episodi visti sino ad ora, risulta difficile immaginare quali risvolti prenderà il racconto. La sensazione è questo possa andare sempre più ad arricchirsi e complicarsi, offrendo colpi di scena potenzialmente molto validi. Ciò che ora è dato sapere, però, è che a fare la forza di Bang Bang Baby sono anche i suoi personaggi. Questa può sembrare una constatazione scontata, eppure sono sempre di più le serie prive di protagonisti capaci di imporsi nella mente e nel cuore dello spettatore. In questo caso, oltre alla giovane e brava Arianna Bacheroni, protagonista nei panni di Alice, a rubare la scena è la nonna Lina interpretata da Dora Romano.

La sua anziana matriarca a capo del clan criminale è tanto divertente quanto capace di incutere vero timore. Che Bang Bang Baby trovi nei suoi personaggi femminili i suoi maggiori traguardi è indicativo di come la serie in sé cerchi anche di raccontare qualcosa del nostro presente. Si è fortemente radicati nel contesto storico di riferimento, eppure tutto appare così moderno e attuale da suscitare ulteriore interesse verso ciò che ancora può essere raccontato. Insomma, alcuni potrebbero forse trovare eccessive determinate situazioni o scelte di messa in scena, ma risulta difficile non condividere l’opinione che è questa una serie ricca di fascino, con una qualità che le può permettere di affermarsi anche all’estero.

 
 

Bang Bang Baby: la conferenza stampa della serie di Prime Video

Bang Bang Baby Prime Video

Annunciata da tempo, la serie Bang Bang Baby, nuovo prodotto originale di Prime Video, è in arrivo sulla piattaforma con i primi cinque episodi a partire dal 28 aprile. I secondi cinque, invece, saranno distribuiti dal 19 maggio. Prodotta da The Apartment e Wildeside, entrambe società del gruppo Fremantle, la serie nasce da un’idea del regista Andrea Di Stefano (Escobar, The Informer), e porta lo spettatore nella Milano del 1986. Qui si svolge la storia di Alice, adolescente di 16 anni la cui vita di teenager cambia all’improvviso quando scopre che il padre che credeva morto in realtà è ancora vivo.

È l’inizio di una discesa agli inferi, per la ragazza, che per amore del padre si tuffa nel pericoloso mondo della malavita, facendosi sedurre dal fascino del crimine. Quando cercherà di tirarsene fuori, forse sarà troppo tardi. Scritta dallo stesso Di Stefano insieme Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni, la serie è interpretata da Arianna Bacheroni, Adriano GianniniDora RomanoAntonio Gerardi e Lucia Mascino. Durante la presentazione alla stampa di Roma dei primi due episodi, si è avuto modo di approfondire la natura di questo prodotto, che si configura come una vera e propria novità nel panorama audiovisivo italiano.

Bang Bang Baby: tra storia vera e immaginario pop

Ad aprire la conferenza stampa sulla serie ci pensa il produttore Lorenzo Mieli, CEO di The Apartment. Come da lui affermato, “la storia di Bang Bang Baby è liberamente ispirata a quella di Marisa Merico, una ragazza negli anni Ottanta cresciuta in Inghilterra da una madre single. Come la protagonista della serie, anche lei scoprì che suo padre non era morto come credeva, bensì era membro di una famiglia della ‘ndrangheta a Milano. Nel tentativo di conoscere il padre Marisa si avvicinò dunque a quel mondo criminale, entrando poi a farne parte.”

“Siamo partiti da questo spunto, – continua Mieli – per dar vita ad una storia di formazione, una storia dove il tema centrale è quello delle cose folli che facciamo per amore. Ancor di più, però, Bang Bang Baby è la storia di una ragazza che cerca di ritrovare suo padre, rendendosi disponibile a qualunque azione pur di riuscirci. La cosa più interessante e allo stesso tempo più difficile, però, è stata la ricerca di una chiave interpretativa di questa storia, di questo contesto e delle tante emozioni in gioco. Volevamo che la serie vantasse un look unico.”

La parola passa a questo punto al regista Michele Alhaique, regista di sei episodi su dieci, che racconta il modo in cui si è accostato alla sceneggiatura della serie. “Quando mi è stata proposta la sceneggiatura di Bang Bang Baby, ammetto di esserne rimasto particolarmente spaventato. Era talmente tanto ricca di influenze e di generi, eppure era anche profondamente originale, che non sapevo come dar vita a quanto leggevo. Con il tempo di pausa imposto dai lockdown, ho però avuto tempo per ragionarci su e giungere a quello che potete ammirare oggi.”

“La cosa interessante per me, – continua Alhaique – era quello di raccontare il tutto dal punto di vista di Alice, ma in un modo così interno che tutto doveva essere condizionato dal suo immaginario pop e dalle sue emozioni. Sono questi due elementi a dettare il carattere del racconto e di quanto vediamo, tutto si costruisce in relazione a questo. Per far ciò, era per me importante essere sempre molto vicino ad Alice, quasi da poter sentire il suo respiro, entrando con lei in quel nuovo contesto e viverlo davvero. Descriverei Bang Bang Baby come una serie profondamente dettata dal movimento emotivo”.

Bang Bang Baby conferenza stampa

Una serie italiana dal respiro internazionale

Pur presentando una storia profondamente radicata in una realtà storica dell’Italia ben precisa, con tutta una serie di personaggi e situazioni figlie di quel tempo, Bang Bang Baby è un prodotto pensato per avere anche un respiro internazionale. Nicole Morganti, Head of Italian Originals agli Amazon Studios, ha infatti affermato che “il linguaggio usato è al pari di tante altre produzioni internazionali e ciò permette a Bang Bang Baby di non sfigurare in un catalogo come quello di Prime Video, dove sarà fruibile in ogni parte del mondo. È un’ottima opportunità per tutti quelli che hanno lavorato a questo prodotto. Dal cast alla troupe, ci siamo circondati sia di veterani che di giovanissimi, che hanno apportato il loro sguardo unico al tutto.

Per un prodotto dalle ambizioni internazionali come questo, internazionali sono anche le fonti di ispirazione. Prendendo di nuovo la parola, Alhaique individua in Joel e Ethan Coen “due autori che hanno influito molto sulle mie idee di messa in scena per questa serie”. “Allo stesso tempo, – continua – impossibile non citare anche registi come Quentin Tarantino o Nicolas Widing Refn. La serie di quest’ultimo, Too Old To Die Young, è infatti un prodotto a cui mi sono ispirato molto per trovare il carattere estetico di questa nostra serie. Proprio come la storia che racconta, pur presentando tante influenze, Bang Bang Baby rimane però un prodotto visivamente unico.”