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Star Wars: Gli Ultimi Jedi, anche Gary Fisher ha visto il trailer

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Anche Gary Fisher ha visto e amato il trailer di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, arrivato in rete, da noi, nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 ottobre.

Per chi non lo sapesse, Gary è il cagnolino di Carrie Fisher, che, alla scomparsa dell’attrice, è passato a Billie Lourd, sua figlia. Il cagnolino, oltre a comparire sempre con la sua “mamma” nelle occasioni pubbliche, ha anche i suoi canali social, aggiornati costantemente.

In occasione del trailer del film, è stata condivisa una tenera immagine su Instagram in cui il cagnolino guarda la tv mentre va in onda il trailer e il volto di Carrie/Leia. La didascalia recita: “Ho appena visto il trailer di Gli Ultimi Jedi e mia mamma sembra più bella che mai.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi il trailer finale italiano

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, a Poe Dameron non piace il suo nuovo “capo”

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Mentre le attese più grandi, in merito a Star Wars: Gli Ultimi Jedi, riguardano la sorte di Rey, il destino di Luke e il futuro di Kylo Ren, c’è anche l’aspetto della Resistenza da tenere in considerazione.

Ovviamente, in ogni Star Wars che si rispetti, c’è sempre un doppio livello di racconto: da una parte quello legato ai Jedi e al rapporto con il Lato Oscuro, dall’altra quello politico, che in questo caso riguarderà la guerra tra Resistenza e Primo Ordine.

Quello che però abbiamo intuito è che anche all’interno dello stesso schieramento “dei buoni“, la Resistenza, ci saranno problemi e incomprensioni: Poe Dameron, il miglior pilota della flotta di X-Wing, non andrà molto d’accordo con il suo nuovo capo, l’Ammiraglio Holdo, interpretato da Laura Dern.

Durante un’intervista con Screen Rant, Oscar Isaac ha parlato proprio del rapporto del suo personaggio con quello della Dern. Il problema dello scavezzacollo Poe, come spiega Isaac, è che lui sa perfettamente come agire a bordo di un X-Wing, ma che si trova in difficoltà su un terreno più diplomatico e strettamente politico, come può essere quello che è abituata a calcare Holdo.

Di seguito l’intervista:

Star Wars: Gli Ultimi Jedi il trailer finale italiano

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

Star Wars: il Risveglio della Forza, il titolo era riferito anche a Kylo Ren

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Star Wars: il Risveglio della Forza – IMAX 3D recensione

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, 10 segreti svelati dalla Lucasfilm

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, 10 segreti svelati dalla Lucasfilm

Ad un mese esatto dall’uscita nelle sale di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la Lucasfilm (formata da Pablo Hidalgo, Leeland Chee, Matt Martin e Rayne Roberts) ha finalmente rivelato dieci preziosi e gustosi segreti sul film diretto da Rian Johnson che ha proiettato la saga verso nuovi orizzonti. Eccoli riassunti per l’occasione da ScreenRant:

I legami con Battlefront II

Le produzioni de Gli Ultimi Jedi e del videogioco Battlefront II sono state quasi simultanee, con Rian Johnson in contatto con gli sviluppatori per dare una degna continuity tra film e videogame e viceversa, per rispettare il tono del film totalmente innovativo. Uno degli elementi in comune è il compasso trovato nella capanna del pianeta Ahch-To dove Luke si è rifugiato, e che aveva conservato fin dall’infanzia (aggiunto digitalmente all’ultimo nel film). Inoltre Battlefront II contiene una scena della Resistenza che ha scovato i piani della super-arma dell’impero vista all’inizio de Gli Ultimi Jedi.

Il dado di Han Solo

Oggetto intravisto all’interno della storia di Episodio VIII, il dado di Han Solo compare in una breve ripresa (poi tagliata) de Il Risveglio della Forza inquadrato da JJ.Abrams mentre il suo proprietario lo ripone all’interno di un cassetto del Millennium Falcon. In Gli Ultimi Jedi Luke prende il dado e lo trasmette a Leia con la Forza.

L’incidente nell’iperspazio

Forse il momento più emozionante de Gli Ultimi Jedi, ovvero quando il Vice Ammiraglio Holdo si sacrifica saltando sull’iperspazio e speronando l’ammiraglia della Resistenza nel Mega Star Destroyer di Snoke. Pablo Hidalgo confessa che è la massa del Raddus a determinare il successo.

Il significato di D.J.

Il personaggio di Benicio Del Toro chiamato D.J. è in realtà l’abbreviazione di “Do not Join!“, ispirato ad un classico poster di Elvis Costello. Il cappello di D.J. ha anche scritto sopra “Do not Join” inciso sulla placcatura in metallo.

La connessione tra Rey e Kylo Ren in Il Risveglio della Forza

Secondo lo sceneggiatore Lawrence Kasdan, il collegamento tra Rey e Kylo Ren ha avuto inizio in Il Risveglio della Forza. Durante la scena degli interrogatori, quando Kylo sonda la mente di Rey, le porte della mente e dei ricordi dell’altro si aprono per entrambi, forgiando la loro connessione. Inoltre la scena di Kylo Ren inginocchiato nella base ribelle di Crait che vede Rey attraverso la Forza e chiude la porta del Millenium Falcon, fa riferimento allo scatto finale del film di Francis Ford Coppola Il Padrino quando i soci di Michael Corleone chiudono la porta a sua moglie Kay.

L’easter egg dell’ultimo atto con Luke

Tutti gli indizi riguardanti l’eroico ultimo scontro di Luke Skywalker sul pianeta Crait sono stati svelati, anche se avrete notato che Luke appare più giovane delle sue scene con Rey ad Ahch-To, brandisce la spada laser blu della famiglia Skywalker e non lascia impronte mentre cammina sulla superficie salata di Crait. Quando Luke tocca Leia nei momenti in cui affronta suo figlio e suo ex apprendista, lei è l’unica a rendersi conto che non è proprio Luke.

L’ologramma di Leia era negli archivi

Il team di produzione di Rian Johnson ha trovato il repertorio d’archivio della Lucasfilm di Carrie Fisher datato 1977 e ha utilizzato quel filmato per ricreare l’ologramma del suo famoso “Aiutami, Obi-Wan Kenobi” che l’R2-D2 usa come trucco per cercare di risvegliare Luke. La squadra di Johnson ha aggiunto ulteriori distorsioni per mostrare che l’ologramma è invecchiato e che l’immagine si è degradata.

Il legame con Rogue One

Verso la fine di Rogue One, quando Jyn Erso sta esaminando tutti i progetti dell’Impero in via di sviluppo, i fan avranno notato che tra quelli c’era il tracking iperspaziale. Come la Resistenza ha scoperto a suo discapito in Gli Ultimi Jedi, il monitoraggio dell’iperspazio è una tecnologia che il Primo Ordine conoscerà decenni dopo. La Lucasfilm ha confermato che questo snodo non era nella sceneggiatura originale, ma è stato aggiunto in seguito dal team di post-produzione come un modo per collegare i film e mostrare continuità.

Inoltre il regista di Rogue One Gareth Edwards ha un cameo in Episodio VIII.

I cameo famosi

Edgar Wright, Joe Cornish, Noah Segan, Joseph Gordon-Levitt, sono solo alcuni dei famosi cameo all’interno del film, oltre a quelli che non appartengono al mondo del cinema.

Poe, Leia e la ricerca di Luke

L’apparizione di Luke Skywalker sul pianeta Crait si è rivelata significativa anche per Poe Dameron. In effetti Poe stava lavorando con Leia per trovare Luke da molto tempo, e Luke era la missione stessa di Poe, oltre che la prima introduzione alla nuova trilogia.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi supera i 600 milioni in USA

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi supera i 600 milioni in USA

Star Wars: Gli Ultimi Jedi ha superato, grazie agli incassi dell’ultimo fine settimana, i 600 milioni al box office domestico. Il film aveva raggiunto la cifra impressionante di 220 milioni solo nel weekend id apertura, lo scorso 15 Dicembre, superando il miliardo worldwide entro la Vigilia di Capodanno.

Dopo essere stato scalzato dalla vetta del box office da Jumanji: Benvenuti nella Giungla, il film ha continuato, anche se lentamente, a incassare, incassando questa settimana la cifra di 6,6 milioni.

Secondo THR, questi 6,6 milioni si vanno ad aggiungere alla cifra già raccolta, per un totale di 604.3 milioni su 2,456 schermi. Avendo già superato i 534.8 milioni, cifra record incassata da Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, il film rimane al sesto posto nella lista dei migliori incassi domestici di tutti i tempi in USA, ad appena 19 milioni di distanza da The Avengers, che nel 2013 raccolse 623,3 milioni.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi su Sky Cinema Uno

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Dopo il successo da record al box office, Star Wars: Gli Ultimi Jedi, l’ottavo film della Saga, firmato LucasFilm e diretto da Rian Johnson (Breaking Bad, Looper) sbarca in prima tv lunedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits.  Il film sarà disponibile anche on demand. Nel cast, i protagonisti storici della saga, Mark Hamill (Guerre Stellari, Ritorno dal futuro) e Carrie Fisher (Harry ti presento Sally, Patto di sangue) brillano accanto ai protagonisti della nuova trilogia, Adam Driver (Lincoln, Star Wars: Il risveglio della forza), Daisy Ridley (Ophelia), Benicio Del Toro (Escobar, Avengers: Infinity War) e Laura Dern (The Founder, The Tale).

 

LE INTERVISTR ESCLUSIVE AL CAST DI Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Il Primo Ordine è in lotta contro la Resistenza e Rey consegna a Luke Skywalker la spada laser di sua proprietà per cercare di convincerlo a tornare a combattere per salvare il mondo libero. Luke però non vuole saperne di tornare in guerra, credendo sia il momento di porre fine ai Cavalieri Jedi.

Nel frattempo la flotta della Resistenza esce dall’iperspazio e si ritrova alla deriva con poco carburante a disposizione: il Primo Ordine riesce a rintracciarla una seconda volta e l’Alleanza capisce che i nemici sono dotati di un potente localizzatore a lungo raggio che può essere disattivato soltanto salendo a bordo della loro nave ammiraglia.

Con il sesto incasso d’esordio più alto di sempre, il film ha ricevuto ampi consensi anche dalla critica cinematografica mondiale: per il New York Post il film «è un capolavoro audace e di alta qualità dai dettagli fantastici», per il Guardian «è un esplosivo tripudio di proporzioni galattiche» mentre per il Telegraph la trama «è emozionante e sinceramente sorprendente».

Impreziosiscono il già stellare cast il Premio Oscar Lupita Nyong’o (12 anni schiavo, Queen of Katwe), John Boyega (Star Wars: il risveglio della forza, Detroit), Oscar Isaac (Robin Hood, X-Men – Apocalisse), Domhnall Gleeson (Anna Karenina, Revenant – Redivivo) e Anthony Daniels (Guerre Stellari, Solo: A Star Wars Story). 

STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI sbarca in prima tv lunedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Hits. Disponibile su Sky On Demand

 

Star Wars: Gli Ultimi Jedi sarà il film più lungo del franchise

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi sarà il film più lungo del franchise

Arriva dal profilo Twitter di Johnny Hoey la conferma che Star Wars: Gli Ultimi Jedi sarà il film più lungo del franchise. Il regista dell’Episodio VIII ha confermato di persona che il film sarà lungo 150 minuti.

Per avere chiara l’idea della durata del film, ecco il minutaggio degli episodi precedenti:

  • Una Nuova Speranza – 121 minuti
  • L’Impero colpisce Ancora – 124 minuti
  • Il Ritorno dello Jedi – 131 minuti
  • La Minaccia Fantasma – 133 minuti
  • L’Attacco del Cloni – 142 minuti
  • La Vendetta dei Sith – 140 minuti
  • Il Risveglio della Forza – 135 minuti

Star Wars: Gli Ultimi Jedi il trailer finale italiano

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi potrebbe essere il film più lungo della saga

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Non ne abbiamo ancora la conferma ufficiale, ma Star Wars: Gli Ultimi Jedi potrebbe essere il film più lungo dell’intero franchise (spin off incluso), almeno fino a questo momento.

Stando infatti a quanto dichiara CineWorld, sembra che l’Episodio VIII diretto da Rian Johnson sia lungo 150 minuti, ovvero esattamente due ore e mezza. La notizia non è stata confermata dalla Lucasfilm, ma se fosse vera, questo farebbe di Gli Ultimi Jedi il film con la durata maggiore della saga.

Star Wars: l’Attacco dei Cloni è al momento il film più lungo, ben 142 minuti, seguito da Rogue One: A Star Wars Story e da Il Risveglio della Forza, che eccedono di poco le due ore (133 e 135 minuti rispettivamente).

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, un esclusivo backstage dal D23

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi e l’ispirazione da La Vendetta dei Sith

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Rian Johnson ha raccontato che, nella scena finale di Kylo Ren, in Star Wars: Gli Ultimi Jedi, le emozioni del personaggio interpretato da Adam Driver sono molto simili a quelle provate da Anakin Skywalker in La Vendetta dei Sith.

Durante una conversazione con Collider, Johnson ha spiegato che le emozioni che prova il personaggio in quella scena sono molto simili a quelle che ha provato Anakin nel momento finale di Episodio III.

“Penso che sia una idea molto bella, ci chiediamo cosa rimpiange in quel momento, come accade ne La Vendetta dei Sith, quella maschera che scende sul suo viso, quello sguardo negli occhi di Anakin, un barlume di paura? Rimpianto? Che cos’è? Cosa sta passando per la sua testa in quel momento? Si tratta della stessa sensazione per Ben. Mi sembra che sia un momento in cui tutti dovrebbero leggere dentro se stessi.”

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi è il film più divisivo della saga

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Star Wars: Gli Ultimi Jedi è il film più divisivo della saga

La celebri percentuali di Rotten Tomatoes sono ormai diventate un riferimento costante per valutare il gradimento di un film e con grande sorpresa si scopre in queste ore che Star Wars: Gli Ultimi Jedi è il film della saga della Lucasfilm che più sta mettendo in disaccordo critica e pubblico.

Il film ha al momento una percentuale dal pubblico di 60%, un numero in netto contrasto con quello della critica che fa salire la percentuale a 93%.

Ci sono dunque 33 punti di differenza tra quello che pensa la critica e quello che pensa il pubblico, e mai un film di Star Wars aveva messo così in disaccordo le due parti.

In ordine, sia La Vendetta dei Sith che Il Ritorno dello Jedi avevano 14 punti di differenza tra gradimento del pubblico e della critica, mentre l’Episodio VIII è il film meno gradito in assoluto, dopo La Minaccia Fantasma e L’Attacco dei Cloni. Le percentuali di gradimento sugli altri portali (vedi Metacritic) sono simili.

Il film di Rian Johnson è senz’altro fuori dai canoni del franchise (anche se non del tutto) e ci regala moltissimi colpi di scena. Sicuramente però non si tratta di un film semplice come poteva esserlo Il Risveglio della Forza, ma si tratta di un prodotto con un ritmo altalenante che non manca di momenti molto alti e di spunti di riflessione profonda.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film con Mark Hamill

In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi ci ha mostrato la prima scena di sesso della saga?

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Il titolo può essere fuorviante ma a quanto pare è proprio quello che hanno dichiarato Mark Hamill e Rian Johnson in merito a una particolare sequenza di Star Wars: Gli Ultimi Jedi.

Chiaramente si tratta di un’iperbole ed entrambi, Hamill e Johnson, hanno approssimato per eccesso una scena molto intensa del film, quella in cui le mani di Rey (Daisy Ridley) e di Kylo Ren (Adam Driver) si sfiorano, durante la loro “connessione di Forza”.

Il regista ha scherzato: “Si tratta della cosa più vicina a una scena di sesso in Star Wars.” Mark Hamill si è detto d’accordo con il regista: “L’ho detto a Rian ‘Quando hai le dita che fanno così… (imita il tocco delle dite dei due eroi, ndr) quella è la prima scena di sesso in Star Wars!”

Chiaramente è ovvio ipotizzare un coinvolgimento romantico trai due eroi, anche se il film in questione ha confermato che non esiste più un percorso predestinato, in questa nuova saga, e che tutto può accadere.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i dettagli dell’Home Video

Star Wars: gli spin-off sono stati un’idea di George Lucas

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Star Wars: gli spin-off sono stati un’idea di George Lucas

Dopo anni di pausa, il franchise di Star Wars si è espanso in maniera esponenziale, a partire dalla nuova trilogia “ufficiale” fino agli spin-off che esordiranno il 15 dicembre prossimo con Rogue One a Star Wars Story.

Gli spin-off di Star Wars sono un’idea di Lucas

Adesso, durante un’intervista con EW, veniamo a sapere da Kathleen Kennedy che lo stesso George Lucas aveva avuto l’idea di questi spin-off e racconti di origini prima che si ultimasse l’acquisizione della LucasFilm da parte di Disney (correva il 2012).

“George me ne parlò appena entrai a far parte del progetto – ha dichiarato la Kennedy – Aveva pensato spesso a fare questo tipo di cosa e aveva già scritto 3 o 4 idee che potevano trasformarsi in film. Ovviamente all’interno della mitologia c’erano un sacco di opportunità, quindi è stata questa la prima volta che ho sentito parlare degli spin-off.”

In merito al progetto su Han Solo però, il boss della LucasFilm ha detto che Lucas non ha partecipato a questa idea: “No, abbiamo parlato di storie di origine, ma non siamo mai stati così specifici. Abbiamo parlato dei Jedi e delle idee di fondazione che George aveva avuto in merito alla creazione di questa mitologia. È stata un’idea venuta fuori dal confronto e dalle nostre conversazioni.”

Gli spin-off saranno inaugurati da Rogue One a Star Wars Story

Dopo Star Wars il Risveglio della Forza, il futuro del franchise prevede Rogue One e lo spin-off su Han Solo che si alterneranno al cinema con gli Episodi VIII e IX della gasa ufficiale.

Intanto il prossimo appuntamento al cinema è con Rogue One, in arrivo il 15 dicembre in sala.

Diretto da Gareth Edwards e interpretato da Felicity Jones e Diego Luna, il film seguirà un gruppo di ribelli con il compito di rubare i piani di costruzione della Morte Nera e si posiziona, cronologicamente, parecchi anni dopo La Vendetta dei Sith e qualche anno prima de Una Nuova Speranza.

Rogue One A Star Wars Story: l’emozionante terzo trailer

Star Wars: gli showrunner di Game of Thrones potrebbero scrivere solo un film

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Reduci dal gran finale di Game of Thrones – aspramente criticato da una fetta di fan – David Benioff e D.B. Weiss hanno da poco firmato un accordo quinquennale con Netflix che prevede lo sviluppo di show originali, e nel frattempo lavoreranno alla nuova trilogia di Star Wars per la quale, secondo le ultime indiscrezioni dell’Hollywood Reporter, potrebbero scrivere solo uno dei tre film previsti.

È probabile che il passaggio da HBO al colosso dello streming mondiale abbia influito, ma non è ancora chiaro se i due showrunner torneranno ad occuparsi anche degli altri restanti capitoli del franchise come annunciato precedentemente. Benioff e Weis dovrebbero comunque tornare in veste di produttori della trilogia.

Le fonti riportano inoltre che i dirigenti di Netflix sono stati informati dell’impegno quasi decennale degli sceneggiatori con la Lucasfilm, quindi è altrettanto ipotizzabile che ci sia il tempo materiale per scrivere tutti e tre i film di Star Wars senza intralciare i progetti con la “concorrenza”.

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, rivelati possibili spoiler e durata del film

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L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Fonte: THR

Star Wars: gli showrunner di Game of Thrones lasciano la nuova trilogia

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David Benioff e D.B. Weiss sono ufficialmente fuori dall’universo di Star Wars e non svilupperanno più, come previsto, una nuova trilogia della saga. A riportare la notizia in esclusiva è Deadline, spiegando che i due showrunner di Game of Thrones hanno sciolto l’accordo con Lucasfilm e Disney.

Benioff e Weiss avrebbero dovuto inaugurare l’era post Episodio IX, con l’uscita del primo film fissata al 2022, e lavorare nel frattempo ai progetti con Netflix. Queste le loro parole: “Adoriamo Star Wars. Quando George Lucas ha costruito questo mondo, è come se avesse costruito anche noi. Parlare di Star Wars con lui e con l’attuale squadra di Star Wars è stato il brivido di una vita, e saremo sempre in debito con la saga che ha cambiato tutto”.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, confermato il ritorno di [SPOILER]?

Restano invariati gli altri piani di Kathleen Kennedy, presidente della Lucasfilm, a partire dalla conclusione della saga familiare con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le serie di Disney + The Mandalorian e Obi Wan Kenobi con Ewan McGregor, annunciata nelle scorse settimane, senza contare i nuovi progetti affidati a Rian Johnson e Kevin Feige. “David Benioff e Dan Weiss sono narratori incredibili. Speriamo di includerli nei prossimi viaggi quando saranno in grado di allontanarsi dal loro fitto programma per concentrarsi su Star Wars“, ha dichiarato la Kennedy.

È probabile, scrive Deadline, che l’accordo con la coppia di sceneggiatori abbia perso un po’ di forza in seguito al criticato finale di Game of Thrones, ma è altrettanto probabile che sia stato il contratto stipulato con Netflix ad allontanare D&D dalla saga. “Sentivamo di non poter rendere giustizia a Star Wars e ai nostri progetti Netflix con il tempo a disposizione“, hanno raccontato, “Quindi, purtroppo, ci stiamo allontanando.

Star Wars: 10 fantastiche scene che non sono mai state girate

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019. Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’ascesa di Skywalker, le previsioni per il destino dei personaggi

Fonte: Deadline

Star Wars: gli errori e le occasioni perse della trilogia sequel

Star Wars: gli errori e le occasioni perse della trilogia sequel

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ha superato il miliardo al box office ma non è stato certo considerato un successo, soprattutto paragonando i suoi incassi con i due film precedenti. C’è da dire che le forti critiche a Gli Ultimi Jedi hanno influenzato il pubblico in maniera decisiva e così in molti sono stati demotivati di fronte alla possibilità di vedere la conclusione della trilogia e dell’intera saga.

Sembra giusto dire che i sequel hanno fatto del loro meglio per cercare di dare continuità alla saga, rendendo comunque omaggio a ciò che era stato prima, ma sembra altrettanto giusto sottolineare che in molte occasioni la trilogia ha perso delle opportunità e ha commesso degli errori. Eccone alcuni:

L’arco narrativo di Finn

Vi ricordate quando Finn era uno Stormtrooper riluttante in forze al Primo Ordine e che poi aveva disertato? Nonostante non desiderasse altro che sfuggire al Capitano Phasma ed essere libero, la sua amicizia con Rey lo ha messo su un percorso eroico che gli è quasi costato la vita per mano di Kylo Ren.

Tuttavia, all’inizio de Gli Ultimi Jedi, Finn era di nuovo un codardo e ha intrapreso lo stesso viaggio, anche se con Rose al suo fianco invece di Rey. L’Ascesa di Skywalker, nel frattempo, ha ignorato tutto ciò, trasformando questo ex Stormtrooper in un eroe generico che si era reso conto di essere sensibile alla Forza completamente di punto in bianco.

Esplorare cosa significasse per Finn essere uno Stormtrooper è stato tristemente trascurato nei sequel, un vero peccato considerando che non avevamo mai avuto la possibilità di conoscere da vicino uno di questi anonimi soldati con una pessima mira. L’episodio IX di Colin Trevorrow avrebbe affrontato questo problema, ma Abrams non lo ha fatto.

Nessun fantasma di Forza per Anakin Skywalker

star warsIl povero Hayden Christensen si è beccato le critiche dei fan per la sua interpretazione ne L’Attacco dei Cloni e ne La Vendetta dei Sith, ma c’è da dire che ha fatto del suo meglio con quello che gli è stato dato, una sceneggiatura davvero povera. Inserito come fantasma di Forza alla fine de Il Ritorno dello Jedi, abbiamo appreso poi che l’ex Signore dei Sith aveva imparato a vivere nella Forza dopo la morte, ma non si spiega la sua totale assenza dalla trilogia sequel.

Un concept art ha confermato che Anakin doveva apparire ne Il Risveglio della Forza, e anche se abbiamo sentito la sua voce ne L’Ascesa di Skywalker, siamo consapevoli del fatto che quella non era l’apparizione che avremmo voluto e che il personaggio avrebbe meritato.

Mentre l’imperatore Palpatine ha rivelato che era stato lui a comunicare con Kylo Ren quando il giovane pensava di parlare con suo nonno, il fatto che Anakin non fosse presente per la caduta di Darth Sidious è davvero una mancanza che è difficile da perdonare.

L’identità del leader supremo Snoke

Il Risveglio della Forza ha lasciato i fan alla disperata ricerca di ulteriori informazioni sul misterioso leader supremo Snoke. Chi era Snoke? L’Imperatore? Un Darth Vader risorto? Darth Plagueis o forse un altro potente nella Forza che aveva tirato i fili di Palpatine?

I romanzi di Tie-in suggerivano che aveva seguito gli eventi da molti anni, rintracciando i resti dell’Impero e trasformandoli nel Primo Ordine prima di sedurre Ben Solo e portandolo al Lato Oscuro. Sfortunatamente, Johnson ha deciso di ucciderlo ne Gli Ultimi Jedi, un momento innegabilmente scioccante, ma che ci ha impedito di sapere di più del personaggio, di conoscerne le motivazioni, un momento che ci ha chiarito che forse non era così tanto potente come si immaginava.

In una scena di L’Ascesa di Skywalker assolutamente buttata via, breve e poco approfondita, scopriamo che Snoke non era altro che un altro corpo clone usato da Palpatine per manipolare la Galassia. Onestamente, nulla di tutto ciò ha davvero senso, e questo cattivo appena creato e che sembrava così affascinante, si è rivelato una delusione, uno dei peggiori antagonisti della saga di sempre.

Che ne è stato del tempio Jedi?

Il Risveglio della Forza allude al al ruolo del Senato Galattico in una Galassia post Ritorno dello Jedi, ma che dire di Coruscant e del Tempio Jedi? Se Trevorrow avesse fatto il suo dovere, avremmo appreso che il Primo Ordine aveva fatto del pianeta la sua base, mentre gli abitanti del pianeta erano rimasti nascosti pronti a ribellarsi qualora se ne fosse presentata occasione.

Finn avrebbe guidato la carica in quella battaglia, ma la storia non è mai tornata a quel momento in particolare ed è un vero peccato. Questo aspetto ci dà il polso di un problema di questi sequel: la volontà di esplorare nuovi pianeti non ci ha dato la possibilità di capire cosa e come erano cambiate le cose nei luoghi che già conoscevamo dagli altri film.

Invece si è preferito andare su altri pianeti, altri luoghi che tuttavia ricordavano molto da vicino location importantissime per i film originali, ade esempio Jakku (Tatooine) e la base innevata di Starkiller (Hoth).

Trascurare la trilogia Prequel

I prequel di Star Wars non sono stati certo film eccezionali, ma quantomeno hanno raccontato un arco narrativo coerente. La stessa cosa non si può dire dei sequel. Indipendentemente dal fatto che si siano amati o odiati, non è affatto giusto il fatto che la trilogia sequel sembra ignorarli completamente. C’erano una manciata di riferimenti (la creazione di un esercito di cloni, per esempio), ma poco di ciò che è accaduto nei prequel è sembrato importare a questo punto della storia.

Ha senso che negli anni ci sia stato un abbandono del mito dei Jedi, ma il percorso di Kylo Ren e di Rey alla ricerca dei Wayfinder sarebbe potuto essere costellato di incontri di altri pianeti e situazioni in cui si rintracciavano le radici dei prequel.

Non riunire mai Luke, Han e Leia

Star Wars È un miracolo che Abrams sia stato in grado di convincere Harrison Ford a tornare come Han Solo, quindi non gli vogliamo troppo male visto come ha deciso di ucciderlo, poi, anche perché la dinamica è stata gestita bene. Tuttavia, non trovare un modo per riunire l’iconico trio è stato davvero difficile da mandare giù, una vera occasione mancata per questa trilogia del sequel.

Sì, Han ha visto Leia un’ultima volta, e anche Luke ha avuto un momento per separarsi da Leia, ma non è stato lo stesso che vederli tornare nella cabina di pilotaggio del Millennium Falcon.

In tutta onestà, sembrava che fossimo appena stati presi in giro quando Luke si è presentato e non ha detto una parola in Il Risveglio della Forza, e ce lo siamo spiegati soltanto con la volontà di mettere i nuovi attori al centro della scena, tuttavia si poteva trovare un modo per riunire Luke, Han e Leia.

La stirpe di Skywalker

Questi nove film sono anche stati soprannominati “la Saga di Skywalker”, ma grazie alla trilogia dei sequel sappiamo che la famiglia Skywalker era poco più che una nota a piè di pagina nella Storia. Luke Skywalker è morto senza figli per distrarre suo nipote, e Leia Organa è deceduta poco dopo aver usato la Forza per raggiungere suo figlio… nonostante fosse in grado di volare nello spazio nel film precedente.

Le mani di Abrams erano legate al destino di Leia, ovviamente, ma dopo la morte di Ben Solo, la famiglia Skywalker si è estinta. Rey ha preso il nome per sé, ovviamente, è lei l’ultima Skywalker, ma ci arriveremo un po ‘più tardi!

In fin dei conti, non abbiamo nessun problema con il fatto che sia Rey a sconfiggere l’Imperatore e a proseguire l’Ordine, tuttavia la sua impresa sembra togliere significato a ciò che hanno compiuto Darth Vader, con il suo sacrificio, e Luke Skywalker con il suo coraggio. Si potrebbe sostenere che avevano un ruolo da svolgere in un quadro molto più grande, ma gli Skywalker alla fine non erano così importanti.

Battaglie nello spazio profondo

Uno dei punti di maggiore forza dei prequel, sono state sicuramente le battaglie nello spazio. La Vendetta dei Sith, in particolare, ha davvero alzato l’asticella in questo frangente, anche se non bisogna dimenticare il potenziale dei combattimenti spaziali della trilogia originale.

Nei sequel, la scena più vicina ad una vera e propria battaglia spaziale è quella alla fine di Episodio IX, ma la scena è stata un vero e proprio pasticcio confuso in cui Abrams ha provato a portare nel film il maggior numero possibile di navi.

Sfruttare le battaglie nello spazio con la tecnologia IMAX sarebbe stato uno spettacolo incredibile per gli occhi, tuttavia, visti i nuovi elementi come i Ribelli a cavallo o i nuovi Sith Troopers, lo scenario era per forza differente rispetto alle location introdotti casualmente e membri della Resistenza cavalcando cavalli vestiti per assomigliare ad alieni, non si distingueva esattamente come uno spazio classico battaglia in questo franchise. Per fortuna, almeno le battaglie a suoi di spade laser sono state fatte abbastanza bene.

Tentazione del Lato Oscuro di Luke Skywalker

lukeL’arco narrativo di Luke Skywalker ne Gli Ultimi Jedi è stato controverso per i fan, e Mark Hamill stesso sembra non essere stato d’accordo con le decisioni creative prese in quel film. Nonostante ciò, non si può criticare Johnson per aver provato a fare qualcosa di audace con il Cavaliere Jedi, soprattutto perché ha fornito così una spiegazione adeguata all’allontanamento di Luke dalla società.

Il fatto che sia stato tentato dal Lato Oscuro ad uccidere suo nipote per fare la “cosa giusta” (cosa che non era poi così diversa da quanto fatto da Anakin che ha abbattuto Mace Windu per salvare Padme) è affascinante, ma non era qualcosa che era stato esplorato adeguatamente prima della morte di Luke. A parte la sua sensazione di fallimento, è difficile credere che Luke avrebbe mai voltato le spalle alla Resistenza.

Hamill crede che Luke avrebbe dovuto rivolgersi al Lato Oscuro, ed è un peccato che questi sequel non abbiano avuto il coraggio di percorrere quella strada. Invece, è stato solo afflitto dal sentimento di fallimento, nascondendosi da tutti e lasciando che i suoi amici e la sua famiglia soffrissero.

Il ritorno dell’Imperatore Palpatine

Riportare indietro l’Imperatore Palpatine non è stata la peggiore delle idee, e se si guardano quelle scene avulse dal contesto, sono abbastanza buone. Non è difficile credere che abbia trasferito la sua essenza in un corpo clone incapace di trattenere il suo spirito malvagio o che abbia fondato una specie di culto composto da lealisti Sith. Sfortunatamente, il film ha affrontato a malapena tutto questo, tanto che lo abbiamo scoperto solo nei romanzi tie-in.

Non aiuta il fatto che sia Episodio VII che Episodio VIII non abbiano nemmeno accennato al ritorno di Palpatine, e quando l’Imperatore si ripresenta, il suo ritorno è forzato e sembra casuale. Con una costruzione corretta, questa scelta sarebbe potuta essere veramente epica.

La sua morte, causata da un suo fulmine rimbalzato su Rey, è una fine abbastanza sciocca a pensarci bene. Non c’è niente di male nel voler riportare in vita il cattivo più iconico della Saga per concluderla in grande stile, solo che Abrams e Terrio avrebbero dovuto costruire meglio il suo ritorno.

Star Wars: gli autori dei romanzi contro la Disney a causa delle royalty

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Gli autori di Star Wars hanno accusato la Disney di trattenere anni di pagamenti di royalty dai romanzi basati sui film. Alan Dean Foster, uno dei più prolifici romanzieri legati alla saga, ha scritto romanzi per il franchise dal lontano 1976, quando ha adattato Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza su richiesta di George Lucas. L’autore ha continuato la sua carriera scrivendo diversi romanzi dell’universo fantascientifico. Tra questi figurano Splinter of the Mind’s Eye del 1978, sequel del film originale, e The Approaching Storm del 2002, ambientato prima degli eventi di Stars Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni

Più di recente, Foster ha scritto il romanzo basato su Star Wars: Il Risveglio della Forza nel 2015. Foster è stato contattato da Shelly Shapiro di Del Rey Books per adattare il film. L’autore ha avuto accesso alla sceneggiatura del film, alle immagini dei personaggi e persino al set per scrivere il libro, che in seguito alla sua uscita è divento un grandissimo successo, diventando anche uno dei bestseller del New York Times.

Adesso, secondo un report del Wall Street Journal, Foster ha dichiarato che, dopo l’acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney, gli assegni sui diritti d’autore per i suoi romanzi non sono più arrivati. Ma non sarebbe l’unico. Anche gli autori di romanzi tratti da altre proprietà, tra cui Indiana Jones e Buffy the Vampire Slayer, sostengono che gli assegni sui diritti d’autore hanno smesso di circolare. Foster ha spiegato che la Disney gli ha chiesto di firmare un accordo di non divulgazione, in modo che la società fosse l’unica a poter interagire con lui. La società ora possiede anche i diritti sui romanzi della serie Alien che l’autore ha scritto dopo l’acquisizione della 20th Century Fox: secondo Foster, neanche per quella serie di romanzi sarebbe stato pagato.

Star Wars e la pratica di trasporre in romanzi celebri franchise cinematografici

Trasporre in romanzi certe proprietà molto note è ormai divenuta una prassi quando si tratta di espandere popolari franchise cinematografici. Per Star Wars, questa pratica è  stata da sempre molto importante. Negli anni trascorsi tra una trilogia e l’altra, i romanzi hanno contribuito a rimpolpare l’universo che i fan conoscono e amano. Molti di loro sono divenuti bestseller, cementando non solo la loro popolarità all’interno del fandom, ma anche la loro redditività per gli studi e gli autori.

Foster sostiene che le royalty non sono più arrivate da quando Disney ha acquisito Lucasfilm nel 2012. Sebbene l’integrazione delle aziende possa apparire come una spesa massiccia e confusionaria, non dovrebbe essere difficile correggere la situazione. Il successo al botteghino della Disney continua ad essere alle stelle e gran parte di ciò proviene proprio dai film di Star Wars che sono stati rilasciati dopo l’acquisizione. Ora che la questione relativa alle royalty è stata portata alla luce, dovrebbe essere facile garantire che Foster, così come tutti gli altri autori che si sono fatti avanti, ricevano il denaro dovuto.

Star Wars: gli attori del MCU che Kevin Feige dovrebbe portare nella saga

La notizia del coinvolgimento di Kevin Feige nel nuovo film di Star Wars, che il presidente dei Marvel Studios produrrà insieme a Kathleen Kennedy, ha scatenato l’euforia dei fan sotto forma di teorie e speculazioni sul futuro del franchise e sulla possibilità che alcuni attori del MCU entrino a far parte della galassia lontana lontana.

Ma se fosse davvero così, quali nomi Feige dovrebbe portare nella saga?

Annette Bening

captain marvel

Annette Bening ha interpretato la Dottoressa Wendy Lawson aka Mar-Vell in Captain Marvel (oltre a rappresentare il volto della Suprema Intelligenza), ma sembra che la quattro volte nominata all’Oscar abbia ormai esaurito il suo percorso nel MCU. Se così fosse, perché non arruolarla per un altro iconico ruolo nella saga di Guerre Stellari? Potrebbe vestire i panni di un generale, oppure di un maestro jedi o di un villain!

Winston Duke

Il franchise di Star Wars è ormai solito lanciare nel firmamento hollywoodiano nuovi talenti  (vedi Daisy Ridley), e Winston Duke rientra perfettamente nella categoria di giovani promesse. L’attore ha debuttato al cinema nei panni di Makaku in Black Panther ed è stato uno dei protagonisti dell’horror Noi di Jordan Peele convincendo pubblico e critica…

Chris Evans

Chris Evans ha appena concluso un capitolo della sua carriera (forse il più importante) interpretando per quasi dieci anni Captain America nel MCU, e sebbene abbia dimostrato di saper brillare anche in piccoli progetti indie, sarebbe davvero perfetto per Star Wars e ha già mostrato il suo interesse. Feige realizzerà i desideri dell’attore?

Laurence Fishburne

Dopo un salto nell’universo DC, Laurence Fishburne è entrato a far parte del MCU interpretando il dottor Bill Foster in Ant-Man and the Wasp, personaggio misterioso di cui sappiamo ancora poco. L’attore potrebbe tornare in Matrix 4, ma niente esclude che possa abbracciare anche la saga di Guerre Stellari ereditando il lascito di Samuel L. Jackson…

Danai Gurira

Avengers: Infinity War

Già idolo dei fan di The Walking Dead, Danai Gurira ha conquistato il cuore degli spettatori cinematografici vestendo i panni della guerriera Okoye in Black Panther. L’attrice ha le qualità giuste per Star Wars, combinando la presenza incredibile e il lato emotivo, quindi speriamo di ritrovarla anche in un ruolo altrettanto potente nella galassia.

Daniel Kaluuya

Ancora un attore di Black Panther, talento indiscusso che ha saputo stupirci in Scappa – Get Out di Jordan Peele: parliamo ovviamente di Daniel Kaluuya, che potrebbe sfruttare la scia del collega britannico John Boyega nel franchise di Star Wars. D’altronde ha tutte le carte in regola per interpretare sia un eroe che un anti-eroe…

Brie Larson

Captain Marvel

Tra i papabili c’è anche Brie Larson, che negli ultimi giorni ha perfino pubblicato una foto in cui appariva vestita da cavaliere jedi e che rispondeva in qualche modo a tutte le voci sul suo presunto casting in un capitolo della saga proprio grazie all’ingresso di Feige. Il premio oscar protagonista di Captain Marvel si è sempre dichiarata una grande fan dell’universo di George Lucas, partecipando di recente all’apertura del parco a tema a Los Angeles, quindi non sorprende che il suo nome venga associato a Guerre Stellari.

Evangeline Lilly

ant-man and the wasp

Dopo l’exploit in Ant-Man and The Wasp Evangeline Lilly merita più spazio sul grande schermo, perché è semplicemente nata per interpretare un’eroina tosta e dinamica. Elfa coraggiosa nella trilogia de Lo Hobbit, sensibile sopravvissuta in Lost, l’attrice dovrebbe entrare nella saga di Star Wars subito!

Kurt Russell

Kurt Russell nello spazio…ma non è già successo in Guardiani della Galassia Vol.2? La leggenda di Hollywood è stato un Ego perfetto nel secondo capitolo del franchise di James Gunn, quindi sarebbe interessante vederlo all’opera in un ruolo diverso ma ugualmente sfaccettato anche in Star Wars.

Tilda Swinton

Chiudiamo questa lista di desiderata con l’unica, incomparabile Tilda Swinton, straordinaria nei panni dell’Antico in Doctor Strange e casting da sogno per qualsiasi saga e franchise. Kevin Feige potrebbe trovare il ruolo più adatto all’attrice, nota per i suoi travestimenti grazie ai quali riesce a scomparire nei panni dei personaggi…

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Fonte: Cinemablend

Star Wars: gli 8 migliori personaggi introdotti nella nuova trilogia

Uno degli aspetti più interessanti del rilancio del franchise di Star Wars è la possibilità di portare all’interno della struttura canonica nuovi personaggi totalmente diversi dal vecchio retaggio, spesso più vicini alla contemporaneità di quanto lo siano gli originali Luke, Leia e Han.

Tra questi c’è sicuramente il villain atipico Kylo Ren o l’eroina femminile Rey, due esempi pertinenti di quanto e come la nuova trilogia stia cercando strade alternative per la caratterizzazione dei suoi protagonisti.

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Ecco quindi di seguito 8, tra le new entry di Star Wars, che hanno sicuramente convinto più di tutti.

Kylo Ren

Qualcuno avrà pure storto il naso nel momento della rivelazione del volto di Kylo Ren, finora nascosto sotto l’iconico elmo nero; eppure nell’insicurezza e l’inquietudine espresse da Adam Driver c’è tutta la bellezza di un personaggio per nulla canonico, un villain-non villain affascinante in grado di mostrare diverse sfumature del suo carattere (e ne mostrerà ancora nel corso della trilogia, ne siamo sicuri).

La contemporaneità del personaggio è palese, come il desiderio degli sceneggiatori di creare una sorta di individuo in costante evoluzione e in lotta con se stesso, con i propri limiti e le proprie ambizioni.

Rey

Rey è semplicemente la migliore eroina che la nuova trilogia potesse coniare: coraggiosa, indipendente e intelligente, non perde mai occasione per dimostrare le sue qualità. In battaglia, nelle relazioni umane, nel bisogno di costruire un’identità che le viene negata all’inizio de Il Risveglio della Forza.

Poe Dameron

L’uomo che “sa pilotare qualsiasi cosa” è forse uno dei personaggi più solidi della nuova trilogia, affidato ad un attore altrettanto solido come Oscar Isaac. Poe Dameron è l’eroe senza macchia e senza paura, un’icona imprenscindibile della Ribellione e ottimo compagno di squadra per Leia e il resto del team.

L’abbiamo visto scontrarsi con l’ammiraglio Holdo a causa di divergenti ideologie belliche, e questo confronto non ha fatto che portare qualità e stimoli all’interno della narrazione. Non vediamo l’ora di scoprire quale sarà il suo percorso in Episodio IX e cosa gli avrà riservato J.J.Abrams.

Holdo

Il vero eroe de Gli Ultimi Jedi è forse lei, l’ammiraglio Holdo interpretato da Laura Dern, impavida fino alla fine mentre si lascia esplodere insieme all’ultima nave dei ribelli salvando la vita dei suoi compagni.

Donna di ferro, ma anche sensibile e passionale, è insieme a Leia l’ultimo brandello della vecchia generazione in grado di tracciare la strada per i giovani che verranno, fungendo da ottimo esempio.

BB8

C’è chi ha simpaticamente (e giustamente) affermato che all’interno di questo droide in realtà viva un gatto: si, perché almeno nell’espressività, nel carattere e nei suoi modi di porsi, BB8 potrebbe benissimo essere una versione di latta del felino più dolce del mondo.

Migliore amico e fido collaboratore di Poe Dameron, è subito gettato nella mischia della missione ribella in Il Risveglio della Forza, conquistando all’istante l’affetto dei fan. Inoltre è spiritoso, visivamente accattivante e sa sempre come risollevare una brutta situazione.

Finn

Finn è il primo vero stormtrooper di cui abbiamo conosciuto un’umanità che pensavamo fosse estranea ai militari dell’Impero: introdotto fin da Il Risveglio della Forza, è un personaggio con il quale è facile immedesimarsi, una sorta di sguardo puro su ciò che gli succede intorno e sempre pronto a sacrificarsi per un bene superiore.

Nel corso dei primi due film della trilogia l’abbiamo visto crescere, affrontare con coraggio le sfide e superare se stesso (come durante l’atto finale de Gli Ultimi Jedi), ed è grazie all’interpretazione sincera e appassionata di John Boyega che Finn ha trovato subito un posto speciale nel cuore degli spettatori.

K-2S8

Il franchise di Star Wars ha sempre avuto la capacità di trasferire una profonda umanità anche nei personaggi meno “umani” di tutti, almeno nella forma: i droidi. Tra questi anche il nuovo arrivato K-2S8, a servizio dell’Impero, non sfugge alle note positive.

Visivamente entusiasmante ma anche dototato di un proprio carattere assolutamente spassoso, il droide si è reso protagonista di alcuni siparietti indimenticabili. Tanto che, al momento della sua morte, una lacrima potrebbe essere scesa sulle nostre guance…

Maz Kanata

La piccola ma tosta aliena Maz Kanata è una delle new entry più cool e riuscite della nuova trilogia. Interpretata, grazie agli effetti speciali, dall’energica Lupita Nyong’o, ha fatto la sua comparsa in Il Risveglio della Forza ed è una vera e propria enciclopedia di sapere.

Star Wars: gli 8 film in uscita dopo Obi-Wan Kenobi

Star Wars: gli 8 film in uscita dopo Obi-Wan Kenobi

La Lucasfilm ha rilanciato la serie di film di Star Wars nel 2015, pochi anni dopo l’acquisizione da parte di Disney, e aveva inizialmente in programma l’uscita di un nuovo film ogni anno. Il franchise ha rispettato questa promessa fino al 2019, anno in cui si è conclusa la trilogia sequel con Star Wars: L’ascesa di Skywalker. La fine della Saga di Skywalker ha coinciso con il lancio di Disney+ e il debutto di The Mandalorian, e il successo della Lucasfilm con quest’ultima serie ha segnato un cambio di rotta.

Negli ultimi anni i film di Star Wars sono passati in secondo piano rispetto alle serie televisive, poiché la Lucasfilm è diventata una fortissima presenza su Disney+; non solo The Mandalorian è diventato lo show originale di punta del servizio di streaming, ma ha portato anche all’annuncio di spinoff. L’uscita di Obi-Wan Kenobi nel 2022 ha segnato il punto di arrivo per i fan che hanno atteso più di un decennio per rivedere Ewan McGregor in live-action, ma c’é ancora tanto da sapere sui prossimi progetti cinematografici. Non mancano voci e rapporti sullo stato dei piani del franchise per il grande schermo, ma poche informazioni sono ufficialmente note per quel che riguarda il futuro: ecco tutto quello che sappiamo.

Le date di uscita finora confermate

Con un franchise così proficuo e popolare come quello di Star Wars, Lucasfilm e Disney hanno piantato la loro bandiera su alcuni progetti di prim’ordine, che arrivano fino al 2027. Sappiamo inoltre che attualmente si prevede di abbandonare il formato di uscita annuale a favore di un piano biennale. Dopo aver riscontrato un grande successo con la trilogia dei sequel e Rogue One: A Star Wars Story con uscite a dicembre, lo studio sta pianificando di far uscire anche i prossimi tre film durante le festività natalizie.Le date di uscita dei film di Star Wars già confermate sono:

  • 22 Dicembre 2023
  • 19 Dicembre 2025
  • 17 Dicembre 2027

Rogue Squadron

Rogue SquadronSecondo il calendario ufficiale della Lucasfilm e Disney, il primo film di Star Wars a uscire dopo Obi-Wan Kenobi sarà Rogue Squadron – ma le cose cambieranno. Il film è stato annunciato per il 2020 e sarà diretto da Patty Jenkins, regista di Wonder Woman e dovrebbe trattarsi di una storia incentrata sui piloti di X-Wing, il che fa pensare a un’ambientazione potenzialmente successiva a Star Wars: L’ascesa di Skywalker.

Nonostante sia in fase di sviluppo da alcuni anni e la data di uscita sia ancora fissata al 22 dicembre 2023, non sembra che il film di Star Wars di Patty Jenkins riuscirà a uscire per quella data. Ci sono state diverse segnalazioni di divergenze creative tra la Jenkins e la Lucasfilm per quanto riguarda il progetto, che hanno portato Kathleen Kennedy ad affermare che il film è stato “messo da parte per il momento”. Considerando il fatto che Patty Jenkins sta ancora lavorando alla sceneggiatura e basandoci su questi commenti, è quasi certo che Rogue Squadron non rispetterà la data di uscita prevista per il 2023, anche se la programmazione Disney dice il contrario.

Star Wars: A Droid Story

A Droid Story

Annunciato nel 2020, Star Wars: A Droid Story si concentrerà sui droidi più iconici del franchise: R2-D2 e C-3PO. I dettagli della trama sono per lo più ancora segreti, ma Kathleen Kennedy ha anticipato che il film introdurrà anche un nuovissimo protagonista. Il team creativo di Star Wars: A Droid Story è ancora un mistero, così come la data di uscita del film d’animazione su Disney+. Se queste sono le premesse, sembra che il film non arriverà prima del 2023.

Il film di Star Wars di Taika Waititi Taika Waititi Star Wars

Quello di Taka Waititi è un altro progetto imminente che i fan di Star Wars potranno vedere prendere vita dopo Obi-Wan Kenobi. Waititi è stato confermato essere co-sceneggiatore di questo film del franchise, ancora senza titolo, insieme a Krysty Wilson-Cairns (1917), ma ha dichiarato che la storia è ancora in fase di lavorazione.

Si diceva che il regista di Thor: Love and Thunder avesse ottenuto la possibilità di lavorare a un film di Star Wars tutto suo dopo aver doppiato il droide IG-11 e aver diretto il finale della prima stagione di The Mandalorian. Nonostante le indicazioni del fatto che il film sia ancora nelle prime fasi di sviluppo, Kathleen Kennedy ha dichiarato che il lungometraggio di Taika Waititi sarà il prossimo film di Star Wars a uscire nelle sale, il che potrebbe significare che occuperà la data di uscita vacante del dicembre 2025 nella programmazione Disney.

Il film di Star Wars di Kevin Feige

Kevin Feige Star WarsAnche il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige sta producendo un film di Star Wars che dovrebbe, teoricamente, uscire dopo Obi-Wan Kenobi. Sappiamo che ha reclutato lo sceneggiatore di Loki e Doctor Strange nel Multiverso della Follia Michael Waldron come collaboratore, ma sono passati quasi tre anni da quando il film è stato annunciato, e abbiamo ancora pochi dettagli su cui fare affidamento.

Feige ha fatto intendere di essere interessato a utilizzare un attore importante del Marvel Cinematic Universe nel suo film, mentre sono state smentite le voci che volevano Chloé Zhao di Eternals alla regia. Coloro che non vedono l’ora di vedere cosa farà Kevin Feige con Star Wars potrebbero dover attendere ancora un po’, dato che Kathleen Kennedy ha dichiarato recentemente che il film è ancora fermo alle primissime fasi di sviluppo.

Il film di Star Wars di J.D. Dillard

J.D. Dillard Star WarsNel 2020 è stato rivelato che anche J.D. Dillard sta lavorando a un progetto su Star Wars. L’unico dettaglio di cui siamo a conoscenza è che Dillard sta co-scrivendo il film con Matt Owens (Luke Cage) ma, da allora, non abbiamo avuto più alcuna notizia sui progressi del progetto, in parte a causa dell’impego di Dillard con le riprese del suo nuovo film, Devotion, interpretato da Glen Powell e Jonathan Majors, e che dovrebbe uscire proprio quest’anno. Dopodichè, Dillard potrebbe tornare a concentrarsi sulla galassia lontana lontana e, magari, sapremo qualcosa in più sulla data di uscita del film.

La trilogia di Rian Johnson é ancora nell’aria?

Uno dei più grandi interrogativi sul futuro dei film di Star Wars dopo Obi-Wan Kenobi è lo status della trilogia di Rian Johnson. La Lucasfilm ha affidato al regista di Star Wars: Gli ultimi Jedi una nuova trilogia di film nel 2017, pochi mesi prima del debutto del secondo capitolo della trilogia sequel. Non è un segreto che Star Wars: Gli ultimi Jedi sia stato un film divisivo per il franchise, che ha messo in discussione il futuro di Rian Johnson nell’universo di Star Wars.

Nonostante le numerose voci e speculazioni sul fatto che il regista non stia più lavorando alla trilogia, ufficialmente il progetto dovrebbe vedere la luce, ma sembra non essere la priorità per nessuna delle due parti. Il regista degli Ultimi Jedi si sta godendo la libertà creativa con il suo nuovo franchise Knives Out, mentre la Lucasfilm sta ancora tracciando il suo percorso dopo la trilogia sequel di Star Wars. Kathleen Kennedy ha dichiarato che la trilogia di Rian Johnson sarà realizzata quando i loro programmi si allineeranno e che il regista continua a fornire consulenze su vari progetti di Star Wars grazie all’ottimo rapporto che ha instaurato con i vertici della Lucasfilm.

Le serie tv di Star Wars che usciranno dopo Obi-Wan Kenobi

Oltre agli otto film di Star Wars in uscita dopo Obi-Wan Kenobi, l’imminente conclusione di una serie Disney+ del franchise significa che la prossima è dietro l’angolo. Mentre i piani cinematografici dello studio sono decisamente più avvolti dal mistero, ci sono molte serie televisive dell’universo Star Wars in cantiere, che usciranno dopo  Obi-Wan Kenobi. La Lucasfilm ha in serbo per i fan tantissimi contenuti in arrivo sulla piattaforma streaming per il resto del 2022 e prevede di farne uscire ancora di più negli anni a venire. Tra questi c’è la conferma che Andor sarà il prossimo show di Star Wars, ma l’elenco completo degli show in uscita dopo Obi-Wan Kenobi comprende:

Andor (31 agosto 2022)
Star Wars: The Bad Batch stagione 2 (28 settembre 2022)
I racconti degli Jedi (2022)
The Mandalorian stagione 3 (febbraio 2023)
Star Wars: Visions stagione 2 (2023)
Ahsoka (2023)
Star Wars: Skeleton Crew (2023)
I racconti degli Jedi(2023)
The Acolyte (TBC)
I racconti degli Jedi(TBC)

Star Wars: giornalista che prende in giro i fan minacciata di morte

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L’isteria di massa è un fenomeno decisamente preoccupante, a maggior ragione se si tratta di un’isteria causata da cose che dovrebbero contribuire a rendere la vita migliore, come il cinema e la fantasia che esso supporta.

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A fare le spese di un comportamento integralista trai più preoccupanti è stata Katherine Timpf, giornalista della Fox. La Timpf ha partecipato tempo fa a un programma satirico in cui dichiarò: “Non mi ha mai interessato guardare nerd spaziali che si picchiettano l’un l’altro con i loro piccoli bastoncini spaziali, di certo non comincerò ora. Siete matti! Voi che amate Star Wars siete matti! Ieri ho twittato una cosa, ho detto che non avevo familiarità con Star Wars perché ero troppo occupata a godermi le cose belle e a farmi bella. Ho ricevuto minacce di morte. Non vi promuovete molto bene così, non ho voglia di entrare nel vostro club che dispensa minacce di morte!”

Ebbene, a un mese dalla provocatoria e chiaramente ilare dichiarazione, la giornalista ha pubblicato un articolo sul National Review in cui chiarisce la sua posizione e in cui spiega che non si scusa per ciò che ha detto. Ecco perché.

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L’argomentazione è molto interessante e da condividere non solo nel caso specifico, ma in generale, come strumento di pensiero libero e rispettoso.

Ecco uno stralcio dell’articolo:

Pensiamo logicamente, per un attimo: o dicevo sul serio che ogni singolo fan, dei milioni di fan di Star Wars, è brutto… oppure stavo facendo una battuta. Ammesso che le mie intenzioni non fossero ovvie, il fatto che Red Eye sia un talk show satirico sarebbe dovuto essere un indizio, cruciale. Stavo nel personaggio, chiunque che si fosse degnato di googlare lo show, prima di scrivere che avrebbero dovuto stuprarmi, se ne sarebbe reso conto. Naturalmente gli allucinati pazzi furiosi che mi attaccano non rappresentano la maggioranza dei fan di Star Wars, ma il fatto che così tante persone adulte abbiano risposto senza controllare le proprie emozioni mi lascia di sasso.
Un sacco di gente è turbata, ma indovinate un po’? Non mi scuso. Perché? Perché questa sin troppo comune smidollata tendenza a scusarsi per scherzi innocui davanti a un’isteria di massa sta distruggendo la nostra cultura. L’ossessione per il politicamente corretto mina la libertà di parola, e mi rifiuto di aderire.

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Che ve ne pare?

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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Star Wars: George Lucas voleva che Lando fosse un clone

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Star Wars: George Lucas voleva che Lando fosse un clone

I fan di Star Wars riconoscono spesso il personaggio di Lando Calrissian come il definitivo archetipo dell’eroe spaccone, ma all’inizio George Lucas aveva in mente dei piani molto diversi per l’iconico ex-contrabbandiere.

Stando a quanto rivelato dallo stesso Lucas, inizialmente Lando avrebbe dovuto rappresentare il pezzo mancante nel grande puzzle relativo all’enigma sulle Guerre dei Cloni presente nella trilogia originale. All’epoca dell’uscita dei primi film della saga, non sapevamo molto sulle guerre, a parte il fatto che avevano preceduto nella timeline del franchise l’ascesa dell’Impero. Inizialmente il comandante Calrissian doveva essere proprio un clone scampato alle omonime guerre, proveniente da un sistema di pianeti composto da almeno 700 paesi abitati da cloni.

Apparentemente, George Lucas intendeva mettere in evidenza il fatto che la classe dominante di Lando fosse la reale responsabile delle Guerre dei Cloni. Il regista cambiò però subito idea, dal momento che quella che oggi conosciamo come la guerra tra la Confederazione dei Sistemi Indipendenti e la Repubblica Galattica ha origini completamente diverse.

L’evoluzione di Lando Calrissian in Star Wars, da clone a carismatico truffatore

In effetti, la trilogia prequel ha chiarito in maniera esemplificativa che Palpatine, alias Darth Sidious, fu colui che orchestrò le Guerre dei Cloni per impadronirsi del Senato Galattico e, successivamente, dell’intera Galassia. La creazione stessa dei Clone Trooper su Kamino fu soltanto un’elaborata coincidenza; nella versione originale di Lucas, alcuni di questi cloni sarebbero direttamente responsabili dell’avvio della guerra.

Alla fine, Lucas decise di rivedere le sue idee, optando per la trasformazione di Lando nel carismatico truffatore che abbiamo imparato a conoscere e ad amare. Inoltre, è chiaro che la versione di Lando alla “cappa e spada” vista sul grande schermo ha funzionato molto meglio anche in relazione al rapporto con Han Solo, aspetto che ha reso abbastanza facile per lo spettatore riscontrare tutta una serie di somiglianze tra i due amici.

Fonte: WeGotThisCovered

Star Wars: George Lucas torna a difendere la storia de La Minaccia Fantasma

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George Lucas ha pubblicamente difeso una delle parti più controverse della trama di Star Wars: La minaccia fantasma. Uscito nel 1999, Episodio I ha segnato il tanto atteso ritorno sul grande schermo dell’amato universo cinematografico iniziato nel 1977. Sebbene il film abbia incassato ben 1.027 miliardi di dollari, nel corso degli anni i fan e la critica lo hanno spesso etichettato come uno dei titoli più deludenti del franchise, soprattutto per la sua incapacità di essere all’altezza dell’eredità di Star Wars

In cima alla lunga lista di lamentele c’è l’inclusione di Jar Jar Binks, un personaggio realizzato totalmente al computer, la cui maldestra comicità è stata criticata per essere totalmente fuori luogo in un film della saga. Molti hanno anche sollevato obiezioni al fatto che il protagonista del film fosse un ragazzino, poiché nel film Lucas ha provato a ritrarre i primi anni del futuro Signore dei Sith, Anakin Skywalker. Inoltre, il film viene spesso criticato per il massiccio impiego di effetti speciali e per la trama insensata, che si impantana in dettagli mal sviluppati.

Lo sceneggiatore e regista de La minaccia fantasma, George Lucas, ha trascorso due decenni a difendere la sua trilogia prequel tanto diffamata, offrendo spiegazioni per le molte scelte controverse che ha fatto. Con l’uscita del nuovo libro “The Star Wars Archives: 1999-2005”, che include anche una lunga intervista a Lucas, il regista ha avuto un’altra possibilità per difendersi dalle legioni di nemici dei prequel.

George Lucas su La Minaccia Fantasma: “Mi sono semplicemente attenuto alla realtà.”

In riferimento alle accuse secondo cui il film aveva una trama inutilmente complicata che coinvolgeva dettagli arcani circa la politica galattica, nel nuovo libro Lucas insiste, sostenendo che si stava semplicemente attenendo alla realtà di come le popolazioni umane cadono in conflitto. “È così che iniziano le guerre”, dice Lucas a proposito della disputa che ha dato il via a tutte le critiche relative alla storia (via Polygon).

George Lucas difende anche l’arco tragico della trilogia prequel, che coinvolge la caduta della Repubblica e l’ascesa dell’Impero (parallelamente al passaggio di Anakin Skywalker al lato oscuro della Forza) e l’enfasi sull’aspetto politico della storia. Ha dichiarato: “Non c’è colpo di stato, non c’è ribellione, non c’è niente. Lo votano, che è ciò che accade nella vita reale.”

Non c’è dubbio che la storia sia piena di esempi di democrazie che cadono a causa di macchinazioni politiche e guerre che iniziano a causa di dispute commerciali. La domanda, però, è se tali eventi funzionali all’interno di un film d’avventura fantascientifico apparentemente rivolti ai bambini (Lucas ha sempre insistito sul fatto che vedeva La minaccia fantasma come un film per bambini).

I film originali di Star Wars non sono stati certamente coinvolti nella politica galattica, mantenendo quell’aspetto della storia lontano, sullo sfondo, enfatizzando maggiormente l’azione. Anche i prequel, ovviamente, hanno la loro buona dose di azione, anche se molti hanno comunque diffamato la serie di battaglie con le spada laser esasperate dai film, proprio perché privi di una reale tensione drammatica.

Star Wars: George Lucas sulla decisione di vendere il franchise alla Disney

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Il nuovo libro “Star Wars Archives: Eps I-III: 1999-2005” contiene tantissimi dettagli inediti sulla realizzazione della divisiva trilogia prequel di George Lucas, anche se forse è giusto dire che quei film non hanno ricevuto neanche lontanamente l’accoglienza negativa riservata ai recenti episodi.

La trilogia sequel è stata realizzata dalla Disney dopo che il creatore del franchise vendette la Lucasfilm allo studio nel lontano 2012. L’autore Paul Duncan ha di recente condiviso via Twitter un nuovo estratto dal suo libro, in cui Lucas parla di ciò che lo ha spinto a vendere il franchise di Star Wars alla Casa di Topolino.

“A quel tempo stavo iniziando la nuova trilogia. Avevo parlato con gli attori e stavo iniziando a prepararmi. Stavo anche per avere una figlia con mia moglie. Ci vogliono 10 anni per fare una trilogia: quella prequel è durata dal 1995 al 2005 “, spiega Lucas. “Nel 2012 avevo 69 anni. Quindi la domanda era: continuerò a lavorare a questa casa per il resto della mia vita? Voglio farlo ancora? Alla fine ho deciso di crescere mia figlia e godermi la vita per un po’.”

George Lucas e i piani per la trilogia sequel di Star Wars

George Lucas ha ammesso che avrebbe potuto decidere di non vendere la Lucasfilm e magari provare a convincere qualcun altro a farsi carico della trilogia. Tuttavia, ha ammesso che sarebbe stato impossibile per lui non mettere bocca su ciò che sarebbe accaduto nei vari film, qualcosa con cui lo stesso aveva già lottato ai tempi de L’Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi (che vennero diretti da altri due registi).

Lucas ha poi negato le voci secondo cui si sarebbe stufato del franchise e ha ammesso di essere rimasto particolarmente deluso dalla decisione della Disney di non seguire i piani che aveva consegnato loro in merito alla direzione che avrebbe dovuto prendere la trilogia sequel.

“Ho passato la mia vita a creare Star Wars – 40 anni – e rinunciarvi è stato molto, molto doloroso”, riflette il regista. “Ma era la cosa giusta da fare. Ho pensato che avrei avuto maggior voce in capitolo sugli ultimi tre perché li avevo già avviati, ma hanno deciso che volevano fare qualcos’altro. Le cose non sempre vanno come vuoi. La vita è anche questo.”

Star Wars: George Lucas ha cambiato di nuovo la scena Han/Greedo

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Star Wars: George Lucas ha cambiato di nuovo la scena Han/Greedo

A quanto pare bisogna ringraziare Disney + per un cambiamento decisivo di una scena tanto discussa di Star Wars: Una Nuova Speranza, il film scritto e diretto da George Lucas che nel 1977 lanciava al cinema la saga della famiglia Skywalker. Come fatto notare da un fan su twitter, il controverso scambio tra Han Solo e Greedo nella taverna di Mos Eisley risulta diverso, o meglio, corretto rispetto alla versione originale, dove il pilota del Millennium Falcon uccideva il cacciatore di taglie con un colpo di pistola. All’epoca nessuno era stato in grado di stabilire chi dei due avesse sparato per primo, e negli anni lo stesso Lucas aveva rimaneggiato la sequenza.

Ora, in questa riedizione che troveremo sulla piattaforma streaming, i personaggi sembrano sparare contemporaneamente, al contrario di quanto accadeva nella versione rimasterizzata del 1997 in cui Greedo sparava chiaramente per primo mancando Han. Questa modifica in apparenza arbitraria (potete vederla qui sotto) è tornata al centro delle discussioni suscitando le reazioni del fandom di Star Wars, contrario al risultato finale. Tuttavia, come spiegato da Pablo Hidalgo, membro del Lucasfilm Story Group, la nuova scena è stata supervisionata da Lucas come parte di un restauro in 4K di un’edizione 3D che non è mai uscita.

https://twitter.com/StarWarsVisComp/status/1194160489825284097?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1194160489825284097&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fstar-wars-movie-changes-disney-plus-han-greedo-lucas%2F

Star Wars: le 5 migliori sequenze della saga

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019. Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: 10 rumor che si sono rivelati falsi

Star Wars: George Lucas è convinto che i fan avrebbero odiato i suoi sequel

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Quando George Lucas ha ceduto alla Disney le sue proprietà Lucasfilm, ha rinunciato a qualsiasi potere decisionale sugli sviluppi futuri del franchise di Star Wars. Certo, tutti i coinvolti si rivolgono a lui come a un vate tutelare per avere benedizioni e approvazioni, ma alla fine sono la Disney e la nuova direzione della Lucasfilm che prendono decisioni.

Di recente però Lucas ha avuto la possibilità di accennare a quelle che erano le sue idee per la trilogia sequel, parlando di creature nuove, determinanti per la storia, i Whills, che si nutrono di… Forza.

La dichiarazione di George Lucas è stata subito seguita da una spiegazione in cui il regista si dice sicuro che se le sue idee fossero state portate avanti, i fan sarebbero stati furiosi, come come è accaduto per La Minaccia Fantasma e così come sta accadendo anche al nuovo corso segnato da Episodio VIII.

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Confermati nel cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.

Star Wars: George Lucas condivide i suoi piani originali per la trilogia sequel

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Quando la Disney ha acquisito la Lucasfilm per 4 miliardi di dollari, il piano era quello di basare la nuova trilogia sequel di Star Wars su quanto immaginato per essa da George Lucas. Anche se il regista non sarebbe stato dietro la macchina da presa, questo suggeriva che la saga da nove film dedicata agli Skywalker sarebbe stata completata secondo la sua visione. Come noto, con i nuovi tre film è invece poi stata presa la decisione di percorrere una strada completamente diversa, con risultati non da tutti apprezzati.

Ora, nei commenti pubblicati per la prima volta su The Star Wars Archives – Episode I – III, 1999 – 2005 (tramite SFFGazette.com), Lucas ha finalmente rivelato come sarebbe stata strutturata la sua trilogia sequel. “Dopo la vittoria dei Ribelli, non c’erano più assaltatori nella mia versione della terza trilogia. Avevo programmato che la prima trilogia riguardasse il padre, la seconda trilogia il figlio e la terza la figlia e i nipoti“, ha affermato Lucas. “Gli episodi VII, VIll e IX avrebbero preso spunto da ciò che è accaduto dopo la guerra in Iraq“.

Gli stormtrooper si rifiutano di arrendersi quando la Repubblica vince. Vogliono essere stormtrooper per sempre, quindi vanno in un angolo lontano della galassia, fondando un proprio paese e la propria ribellione.“, spiega poi il regista. “I gangster, come gli Hutt, stanno approfittando della situazione e c’è il caos. La persona chiave è Darth Maul, che era stato resuscitato nella serie The Clone Wars e riunisce tutte le bande. Inizialmente ha una serie di gambe cibernetiche simili a quelle di un ragno, e più tardi ha delle gambe di metallo ma è un po’ più grande, simile ad un supereroe“.

Darth Maul ha addestrato una ragazza, Darth Talon, che era nei fumetti, come sua apprendista. Lei è il nuovo Darth Vader, e la maggior parte dell’azione era con lei. Quindi questi erano i due cattivi principali della trilogia. Maul alla fine diventa il padrino del crimine nell’universo perché, con la caduta dell’Impero, prende il sopravvento”, afferma Lucas. “Il tutto inizia alcuni anni dopo Il ritorno dello Jedi e capiamo abbastanza rapidamente che c’è questo mondo sotterraneo, ci sono questi stormtrooper che hanno creato i propri pianeti e che Luke sta cercando di riavviare l’ordine Jedi“.

Sparge la voce, quindi su 100.000 Jedi, ne rimangono forse 50 o 100. Gli Jedi devono allora crescere di nuovo da zero, quindi Luke deve trovare bambini di due e tre anni e addestrarli. Ci vorranno però 20 anni prima che si possa avere una nuova generazione di Jedi. I film parlano allora di come Leia – voglio dire, chi altro potrebbe essere il leader? – stia cercando di ricostruire la Repubblica. Hanno ancora l’apparato della Repubblica ma devono tenerlo sotto controllo dai gangster. Questa era la storia principale. Entro la fine della trilogia, Luke avrebbe ricostruito gran parte dei Jedi, e avremmo avuto il rinnovamento della Nuova Repubblica“.

Leia sarebbe dunque diventata Cancelliere Suprema, responsabile di tutto. Quindi si svela essere lei la Prescelta“, conclude Lucas. Ci sono molte idee tra quelle fornite da Lucas che probabilmente i fan avrebbero apprezzato di più di quanto poi effettivamente raccontato dalla trilogia Disney, incluso il ritorno di Maul e l’introduzione di Darth Talon. Anche le trame di Luke Skywalker e Leia Organa sembrano un miglioramento rispetto a quanto visto, specialmente per il primo dei due. Sfortunatamente, questa è la trilogia che non vedremo mai, ma che potremo solo immaginare grazie alle parole di Lucas.

Star Wars: George Lucas aveva ragione! Scoperto un pianeta con soli gemelli come Tatooine

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Il creatore di Star Wars George Lucas era davvero in anticipo sui tempi, poiché una recente scoperta scientifica conferma l’esistenza di un pianeta simile a Tatooine con soli gemelli. Per decenni, l’idea di pianeti in orbita attorno a soli gemelli è stata vista come qualcosa di fondamentalmente impossibile. Tuttavia, la storia è piena di idee ritenute impossibili fino a quando la scienza non ha dimostrato il contrario, e qualche volta capita che la storia dell’arte e della fantascienza abbia preceduto le scoperte scientifiche.

Il creatore di Star Wars ha finito per essere 37 anni avanti rispetto alla scienza quando ha creato Tatooine, un pianeta che non sembra più impossibile. Parlando con Space.com, l’autore Matthew Standing ha spiegato perché i pianeti con soli gemelli sembravano assurdi e come questa visione è stata cambiata dalle nuove scoperte.

“Inizialmente si pensava che i pianeti circumbinari non esistessero, dal momento che le stelle binarie agitano i dischi che formano i pianeti, creando un ambiente difficile per la formazione dei pianeti”, ha detto a Space.com l’autore principale dello studio Matthew Standing, astrofisico della Open University in Inghilterra. “Tutto è cambiato con la scoperta di Kepler-16b nel 2011 da parte del telescopio spaziale Kepler. Questa scoperta ha dimostrato che deve essere possibile la formazione di questi pianeti”.

Ciò alla fine ha portato alla recente scoperta di BEBOP-1c, “il secondo sistema planetario conosciuto in orbita attorno a stelle gemelle”, riaffermando che Lucas era in anticipo sui tempi quando ha creato Tatooine per il film originale di Star Wars.

Star Wars: George Lucas ancora coinvolto creativamente nel franchise?

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Nel 2012, quando la Disney acquisì i diritti della Lucasfilm, George Lucas, da padre di Star Wars, venne retrocesso a semplice fan del franchise. Sembra però che non abbia ancora smesso di dare contributi preziosi alla produzione.

A darne conferma è Kathleen Kennedy che durante l’ultima SW Celebration ha parlato con Entertainment Weekly proprio dell’influenza, ancora importante, che Lucas ha nella produzione. La Kennedy ha specificato che il regista non è coinvolto nel franchise in maniera ufficiale, ma che le “sussurra dettagli all’orecchio, soprattutto in merito all’addestramento dei Jedi”.

Secondo la produttrice non è semplice per Lucas lasciar andare un franchise che è nato da lui e che è stato con lui per quasi 40 anni. Tuttavia la nuova generazione sta avanzando, nelle storie così come nella produzione stessa, e per quanto possa essere nostalgico e doloroso, è giusto così.

Star Wars Gli Ultimi Jediun esclusivo backstage dal D23

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

CORRELATI:

FIRST LOOK – Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi

Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Star Wars: Gary Whitta parla dello spin-off e della sua esperienza

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Solo un mese fa avevamo avuto la notizia che Gary Whitta aveva abbandonato la stesura dello script di uno degli spin-off di Star Wars. Ora lo sceneggiatore torna a parlare, raccontando della sua esperienza:

è stato assolutamente surreale, ho amato ogni minuto. Star Wars è stato senza dubbio una delle influenze più formative della mia infanzia. Sicuramente è uno dei motivi per cui sono diventate uno sceneggiatore e ho intrapreso una carriera nel mondo cinematografico, per cui avere l’opportunità di contribuire in qualcosa per il prossimo capitolo della nuova saga che sta per venire è pazzesco. Mi sento incredibilmente privilegiato ad averci lavorato su.

Ogni film è un processo di collaborazione. Star Wars è stato un po’ diverso in questo senso, ho avuto la possibilità di collaborare con alcuni che sono eroi per me, coloro che hanno creato i film di Star Wars che ho amato crescendo. Perciò è stata un’esperienza unica e speciale.

Vi ricordiamo che Star Wars il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include gli interpreti storici Mark HamillHarrison FordCarrie FisherAnthony DanielsPeter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam pilotaOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie e Max von Sydow.

Fonte: YahooMovies

Star Wars: Gareth Edwards fiducioso sullo spin-off con Obi-Wan Kenobi

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In attesa di vedere sul grande schermo lo spin-off Rogue One A Star Wars Story il regista Gareth Edwards ha ribadito il suo grande amore per l’universo di Star Wars e per le due trilogie create da George Lucas, affermando che sarebbe più che felice se alcuni dei personaggi della saga originaria avessero modo di poter apparire in film a loro dedicati, così come accadrà per la futura antologia dedicata a Han Solo. In particolare Edwards, rifacendosi a molti rumors in circolazione già da quest’estate, paventa la reale possibilità che in futuro anche il maestro jedi Obi-Wan Kenobi potrebbe avere uno spin-off tutto suo.

Star Wars: Ewan McGregor vorrebbe un doppio film su Obi-Wan Kenobi

Intervistato da ScreenRant in merito all’uscita imminente di Rogue OneGarteh Edwards ha affermato: “mi piacciono moltissimo tutti gli elementi provenienti dai film originali della trilogia di Star Wars,  quindi sarei entusiasta di poter vedere un seguito a molti di questi elementi. Attualmente ci sono un sacco di voci in merito ma in realtà, stranamente, lavorando alla Lucasfilm sembra che nessuno sappia niente di niente. La gente si chiede, “sta succedendo questo? Stanno per fare questo? Hanno intenzione di farlo? “… E io non lo so. Sei solo tenuto all’interno della tua piccola bolla dentro al tuo piccolo film,  poi se fai qualcosa che andrà a influenzare un altro film o qualcosa di simile alla serie animata o graphic novel è qualcosa che verrà col tempo, si vedrà. Ma io ho sempre pensato che un film dedicato solo Obi-Wan Kenobi sarebbe stato cool, e non è detto che in futuro non possa accadere“.

Le parole di Gareth Edwards appaiono dunque come quelle di un sincero fan di Star Wars che si augura di vedere un giorno il proprio beniamino jedi ricompensato con uno spin-off dedicato. Le voci a cui Edwards fa riferimento provengono in gran parte da alcune dichiarazioni rilasciate da Ewan McGregor nel corso dell’estate secondo cui egli si è detto più che contento e disponibile nel ritornare a vestire i panni di Obi-Wan Kenobi in un film dedicato, anche se ad oggi bisogna tuttavia ricordare che nulla di ufficiale è ancora stato definito. Molti si augura dunque che Lucasfilm decida di inserire in qualche modo il personaggio di Obi-Wan all’interno di Star Wars Episodio VIII Star Wars Episodio IX e forse solo a quel punto l’ipotesi di uno spin-off dedicato potrà trovare terreno fertile.

Fonte: screenrant

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