Un romanzo ispirato a
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker conferma che nel film è stato tagliato
un collegamento con il personaggio di Darth Vader. La Lucasfilm ha
appena reso disponibile un estratto dal romanzo in questione
attraverso il sito ufficiale della saga StarWars.com.
Nell’estratto in questione viene
descritta una versione alternativa ed ampliata dell’incontro tra
Kylo Ren e gli Alazmec di Winsit, quando Kylo diventa consapevole
di essere osservato da una misteriosa figura. Una volta uccisi gli
Alazmec, Kylo avanza tra le paludi di Mustafar e affronta una
creatura di cui non conosce l’identità, che al suo cospetto si
identifica come un servo di Darth Vader, scelto dal Signore Oscuro
dei Sith per proteggere il Wayfinder e donarlo soltanto a chi –
secondo il suo giudizio – ne sia veramente degno.
Di seguito la descrizione completa del passaggio in
questione:
“Un gigante emerse, una creatura
senza peli illuminata soltanto dall’umidità. Frammenti di detriti
di lago si aggrappavano alla sua pelle pastosa. I suoi occhi erano
chiusi, ma in qualche modo poteva ancora vedere, perché sorretto
dalla sua enorme testa calva, mentre su una spalla c’era un seconda
creatura con lunghi tentacoli di ragno. I due erano incastrati,
come in simbiosi. Kylo avvertì il dolore del gigante, come se fosse
schiavo del ragno che a lui si aggrappava. Eppure, non poteva
sopravvivere da solo. “
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio,
mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
In Justice League abbiamo visto una
Batcaverna leggermente diversa, modificata durante le riprese
aggiuntive del cinecomic affidate a Joss Whedon. A
diversi mesi di distanza dall’uscita del film nelle sale, i fan si
sono “divertiti” ad analizzare la versione destinata al grande
schermo del cinecomic, cercando di scoprire quali fossero le parti
provenienti dall’operato di Snyder e quali no.
Adesso, l’account Instagram thejackaldream, ha
scovato un nuovo interessante dettaglio a proposito del film, che
riguarda proprio la caverna sottostante la villa di
Bruce Wayne che funge da quartier
generale di Batman. Grazie ad un nuovo video, è stato
rivelato che Joss Whedon, nel film, ha unito
insieme la Batcaverna con il covo aerospaziale di Bruce Wayne,
rendendoli un luogo unico.
Già in passato, una foto diffusa da
Zack Snyder via Vero aveva confermato che il covo
aerospaziale aveva nella #SnyderCut una sua
specifica funzione, diversa dalla Batcaverna.
Potete vedere il video diffuso da thejackaldream di
seguito:
Nelle ultime settimane sono emersi
ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata”
di Justice League, con Snyder che ha
spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati
da varie interferenze con lo studio:
“Partivamo con l’idea che una
minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un
effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del
film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata
girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata
realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori
eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman
v Superman […]
Sarebbe stata una lunga storia
da raccontare…saremmo finiti in un futuro a distanza dove
Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione
dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano
in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e
Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a
Bruce…“
Preparatevi al ritorno dei
dinosauri, perché il regista Colin Trevorrow ha
apparentemente confermato che la produzione di Jurassic
World 3 inizierà molto presto. I dettagli sulla
trama del nuovo film non sono ancora stati resi noti, ma è
probabile che la storia prenderà le fila da quanto abbiamo visto
alla fine del precedente Il Regno Distrutto, dove i
dinosauri sembravano essere pronti ad insediarsi nella società
umana.
La scorsa settimana Chris Pratt aveva anticipato che le riprese di
Jurassic World 3 sarebbero iniziate molto
presso, e adesso Trevorrow sembra aver confermato quanto dichiarato
dall’attore. Attraverso il suo account Twitter, infatti, il
regista ha postata la foto del modello di un dinosauro –
direttamente dal backstage del film -, con il seguente messaggio:
“Pronti”.
Colin Trevorrow
non ha specificato una data di inizio ufficiale delle riprese, ma a
quanto pare sembra che tutto sia veramente pronto per l’inizio
della produzione.
Potete vedere il post condiviso dal regista di seguito:
Jurassic
World 3vedrà sia Pratt che Howard tornare
nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo
anche Justice Smith,Daniella Pineda,
Jake Johnson e Omar Sy.
Ma non saranno i soli a tornare.
Nel film vedremo infatti di nuovo anche i personaggi del film
originale. Laura Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del
2001.
Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto. Il ritorno di Ian Malcolm è stato
fortemente anticipato nei trailer, ma alla fine è stato poco più
che un cameo, pertanto, i fan sono rimasti immensamente delusi. I
ruoli di Dern, Neill e Goldblum in Jurassic World
3, tuttavia, sono considerati molto più
importanti.
Le riprese di Jurassic
World 3, affidato nuovamente al
regista Colin Trevorrow con la sceneggiatura
scritta da Emily Carmichael (Pacific Rim 2
– La Rivolta), inizieranno nei primi mesi del 2020, e
possiamo aspettarci nei prossimi giorni qualche dettaglio in merito
alla trama e ai nomi che affolleranno il set.
Anche Mamoudou
Athie farà parte del cast del film, come confermato
da Deadline, e si unirà dunque a Chris
Pratt e Bryce
Dallas Howard sul set. L’attore è tra i
protagonisti della serie Sorry For Your
Loss (disponibile ora su Facebook Watch) al fianco
di Elizabeth Olsen, e di
recente è apparso in The Circle, The Front
Runner. Prossimamente lo vedremo nel dramma Prentice
Penny Uncorked di Netflix
e nella pellicola prodotta da 20th Century Fox Underwater con
Kristen Stewart.
Lo stesso Trevorrow ha recentemente
pubblicato il cortometraggio Battle at Big
Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo
Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che vivono
nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che
Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
I fan dell’Universo Cinematografico
Marvel hanno finalmente la
possibilità di scoprire com’è stato creato il Guanto
dell’Infinito del temibile Thanos
(Josh Brolin) in Avengers: Infinity War.
Al di là delle sei Gemme dell’Infinito, il guanto di metallo è
sempre stato uno strumento centrale nei piani del Titano Pazzo per
ristabilire l’ordine universale attraverso il famigerato “schiocco
delle dita”. Nonostante l’enorme sforzo degli eroi più potenti
della Terra e dei loro nuovi alleati, alla fine del film abbiamo
visto Thanos avere la meglio e riuscire a portare a termine il suo
malvagio piano.
Il Guanto
dell’Infinito ha avuto una storia abbastanza tumultuosa
all’interno del MCU ed è stato una pezzo importante
della narrazione tanto in Infinity War
quanto in Endgame. Proprio per questo
motivo, non stupisce che i Marvel Studios abbiano trascorso diverso tempo
a riflettere su quale sarebbe potuto essere il design migliore per
il potente artefatto.
Attraverso una nuova immagine
condivisa via Instagram, il
fotografo Chuck Zlotnick ci mostra proprio un
momento dal backstage di Infinity War in cui un’artista
che dallo stesso fotografo viene identificato come “il mio amico
Fred” è intento a lavorare proprio sul Guanto dell’Infinito, che
alla fine del cinecomic di Anthony e Joe
Russo ha permesso al Titano Pazzo, dopo essere entrato in
possesso di tutte e sei le Gemme, di riuscire nel suo intento.
Potete vedere il post condiviso da Zlotnick di seguito:
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il
film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo
dei Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso
un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Quando venne annunciato che
James
Gunn avrebbe diretto The
Suicide Squad, i fan erano sorpresi ma allo
stesso tempo eccitati all’idea che il regista di Guardiani della Galassia
avrebbe preso le redini di un progetto targato DC. Adesso, è emerso
che l’atteso reboot dedicato alla Task Force X non era l’unica idea
per un film DC che Gunn aveva in mente.
Nella giornata di ieri, infatti, il
regista ha rivelato attraverso le storie di Instagram che aveva delle idee per altri
due film qualora non fosse riuscito a realizzare The Suicide Squad.
Il regista è stato protagonista di
un piccolo Q&A attraverso il suo profilo ufficiale Instagram.
Quando un fan gli ha chiesto quale altro cinecomic DC gli sarebbe
piaciuto dirigere, Gunn ha spiegato che in realtà erano ben due i
film che aveva in mente, ma chiaramente non ha rivelato di quali si
trattasse. “Ne avevo due in mente”, ha scritto Gunn.
“Forse un giorno scoprirete di quali si trattava (ma non
oggi).”
Un altro fan ha voluto sapere se i
due film che aveva in mente erano progetti che adesso sono stati
affidati ad altri registi o se si tratta di progetti non ancora
annunciati: Gunn ha risposto che – almeno all’epoca – erano
progetti che sarebbero stati realizzati soltanto se lui fosse stato
coinvolto: “Entrambi sono progetti che non sarebbero stati
realizzati a meno che io non li avessi realizzati, almeno non in
quel momento”, ha spiegato il regista.
Il cast ufficiale
di The Suicide
Squad comprende i veterani Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry
Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn,
David Dastmalchian, Storm Reid, Taika
Waititi e John Cena. Nel film
reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio,
Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice
Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.
Secondo le ultime
indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe
interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti
ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri
arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento
metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane
sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano
che Sean Gunn potrebbe vestire i panni
di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael
Rooker Savant.
Celebre attrice britannica,
Vanessa Redgrave è estremamente popolare per la
sua lunga filmografia, con la quale ha potuto affermare le proprie
doti interpretative e la propria versatilità, lavorando al fianco
di importanti registi e attori.
Durante la sua lunga e variegata
carriera ha ottenuto numerosi tra i più prestigiosi riconoscimenti
del settore, che hanno dimostrato la grande attenzione della
critica per le sue interpretazioni ricche di fascino e grande
classe. Ecco 10 cose che non sai di Vanessa
Redgrave.
Parte delle cose che non sai di Vanessa Redgrave
Vanessa Redgrave: i suoi film
1. Ha recitato in numerosi
lungometraggi. La Redgrave esordisce al cinema nel 1966
con il film Un uomo per tutte le stagioni, per poi
raggiungere fama internazionale recitando nello stesso anno in
Blow-Up (1966). Recita poi in film come Morgan matto
da legare (1966), Un tranquillo posto di campagna
(1968), Isadora (1968), Drop Out
(1970), Maria Stuarda, regina di Scozia (1971),
La vacanza (1971), Assassinio sull’Orient
Express (1974), Giulia (1977), Il segreto di
Agatha Christie (1979), Sing Sing (1983), I
bostoniani (1984), Il mistero di Wetherby (1985),
Diceria dell’untore (1990), Casa Howard (1992),
La casa degli spiriti (1993), Little Odessa
(1994), Mission: Impossible (1996), Il senso di Smilla
per la neve (1997), Wilde (1997) e Ragazze
interrotte (1999).
2. Dal 2000 continua a
recitare al cinema. A partire dal nuovo millennio la
Redgrave si è distinta per aver recitato per alcuni dei più
apprezzati film degli ultimi anni. È infatti tra i protagonisti di
La promessa (2001), per poi prendere parte a Delitto e
castigo (2002), La contessa bianca (2005),
Espiazione (2007) Letters to Juliet (2010),
Coriolanus (2011), Anonymous(2011), The Butler – Un
maggiordomo alla Casa Bianca (2013), Foxcatcher
(2014), Il segreto
(2016) e Le stelle non si spengono a liverpool (2017).
3. Ha diretto un
documentario. Nel 2017 l’attrice compie il suo esordio
alla regia con un film documentario, intitolato Sea Sorrow – Il
dolore del mare. Questi è un esame storico dell’ancora attuale
crisi dei migranti, portato avanti attraverso immagini e video di
repertorio, interviste ed una voce narrante che illustra le vicende
di cui si tratta nel corso dell’opera.
Vanessa Redgrave: i film e le serie
per la TV
4. Ha preso parte a diverse
produzioni televisive. L’attrice esordisce in televisione
con il film Sogno di una notte di mezz’estate (1959), per
poi partecipare ad opere come Fania (1980), Un uomo
per tutte le stagioni (1988), Che fine ha fatto Baby
Jane (1991), Women (2000), e Guerra
imminente (2002). Ha invece preso parte alle serie A
Picture of Katherine Mansfield (1973), Wagner
(1981-1984), Nip/Tuck (2004-2009) Black Box
(2014) e L’amore e la vita – Call the Midwife (2012-in
corso).
Vanessa Redgrave e Franco Nero
5. Ha lavorato in diversi
film del regista. Agli inizi della sua carriera l’attrice
dà vita ad un sodalizio con il regista italiano
FrancoNero. Lavorerà con lui per
i film Un tranquillo posto di campagna, Drop Out, e La
vacanza, che le permettono di acquistare una prima popolarità
come attrice.
Parte delle cose che non sai di Vanessa Redgrave
6. Si sono sposati.
Durante il loro sodalizio artistico a cavallo tra il 1968 e il
1971, i due vivono una breve relazione sentimentale da cui nasce
Carlo, nel 1969. La Redgrave e Nero si ritroveranno decenni dopo,
nel 2006, decidendo di sposarsi. La coppia mantiene segreto il loro
matrimonio, rivelandolo soltanto nel 2009.
Vanessa Redgrave in Il segreto
7. Ha avuto un ruolo
nell’apprezzato film di Jim Sheridan. Tra gli ultimi ruoli
più noti dell’attrice vi è quello di Roseanne McNulty nel film
Il segreto. Nel film il suo personaggio è un’anziana donna
confinata in un ospedale psichiatrico, che riceve la visita di un
medico che stabilirà se può essere rilasciata o meno. Accusata di
infanticidio, nel procedere con il suo racconto la donna porterà a
galla una sconvolgente verità.
Vanessa Redgrave e gli Oscar
8. Ha ricevuto diverse
nomination. La Redgrave vanta un totale di sei candidature
all’ambito premio Oscar. La prima fu come miglior attrice
protagonista per Morgan matto da legare, e nella stessa
categoria fu nominata di nuovo per Isadora e Maria
Stuarda, regina di Scozia e I bostoniani. Nel 1978 fu nominata
invece come miglior attrice non protagonista per Giulia,
vincendo il premio. Venne poi nominata nuovamente in tale categoria
per il film Casa Howard.
Vanessa Redgrave e sua figlia
9. Ha avuto una figlia dal
suo primo matrimonio. Dal 1962 al 1967 l’attrice è stata
sposata con il regista Tony Richardson, con il quale ha dato alla
luce la figlia Natasha. Nel marzo del 2009 quest’ultima ha un
incidente sulle piste da sci, perdendo la vita. È questo un lutto
che segnerà profondamente l’attrice negli anni a venire.
Vanessa Redgrave: età e
altezza
10. Vanessa Redgrave è nata
a Londra,Inghilterra, il 30 gennaio 1937.
L’attrice è alta complessivamente 180 centimetri.
Nelle sale italiane dal prossimo 5
marzo, il nuovo film Disney e Pixar Onward – Oltre la
Magia è interpretato, nella versione italiana, da un
cast di voci che comprende Sabrina Ferilli nei
panni di Laurel Lightfoot e Fabio Volo in quelli di Wilden
Lightfoot, i genitori dei fratelli Ian e Barley. Favij,
Raul Cremona e David Parenzo interpretano
invece rispettivamente uno spiritello, un apprendista stregone e un
cameriere.
Diretto da Dan Scanlon e prodotto
da Kori Rae, che hanno già firmato l’acclamato Monsters
University del 2013, Onward – Oltre la Magia è
ambientato in un immaginario mondo fantastico e racconta la storia
di due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley, che si imbarcano in
una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora
un po’ magia.
Nel giorno del suo sedicesimo
compleanno, Ian desidera più che mai essere migliore e più
coraggioso, proprio come suo padre che ha perso prima di nascere.
Così, quando sua madre consegna a lui e a suo fratello un regalo
che il loro defunto padre aveva lasciato per loro, Ian vede
un’opportunità per fare ciò che ha sempre sognato: essere guidato
da suo padre.
Il regista di Doppio
Sospetto, Olivier Masset-Depasse, conferma che girerà
un remake del suo film a Hollywood, con Jessica Chastain e
Anne Hathaway: le due celebri attrici avranno
rispettivamente il ruolo di Alice e di Céline, interpretati
nell’originale da Veerle Baetens (Alabama
Monroe – Una storia d’amore) e Anne Coesens
(Illégal).
Già accolto con entusiasmo al
Festival di Toronto e vincitore di 9 premi Magritte, gli Oscar del
Belgio, DOPPIO SOSPETTO è un noir al femminile ricco di tensione e
colpi di scena, che uscirà al cinema in Italia il 27 febbraio. Il
film sarà inoltre presentato in anteprima a Roma il 22 febbraio
alle 21.00 all’Auditorium del MAXXI, in collaborazione con
Fondazione Cinema per Roma e a ingresso gratuito per il
pubblico.
All’inizio degli anni Sessanta,
Alice e Céline abitano in due case a schiera gemelle e sono legate
da una grande amicizia, che le porta a condividere ogni cosa.
Questa armonia perfetta si spezza il giorno in cui Alice assiste,
impotente, alla morte accidentale di Maxime, il figlio di Céline:
accecata dal dolore, Céline rimprovera ad Alice di non aver fatto
il possibile per salvare suo figlio e sembra meditare una
sconvolgente vendetta… “Sarebbe impossibile descrivere
Doppio sospetto senza usare la parola hitchcockiano” ha
scritto Variety. “Il magnifico thriller psicologico di Olivier
Masset-Depasse richiama a tal punto lo stile del maestro del
brivido ed è così splendidamente avvolto nell’atmosfera degli anni
’60 che a volte ti aspetti di vedere la protagonista Veerle Baetens
trasformarsi all’improvviso in Tippi Hedren. Ma per quanto questa
influenza sia evidente, anche nella struttura a spirale di una vera
e propria discesa agli inferi, il film finisce in realtà per
sovvertire lo spirito dei titoli più al femminile di Hitchcock. In
questi ultimi, infatti, la devozione, la gelosia, la coercizione e
il sospetto definiscono un’idea di rapporto tra uomo e donna,
mentre nel film di Masset-Depasse si spostano nelle dinamiche di
una relazione tra due donne”.
Divenuta celebre grazie ad alcune
commedie romantiche, l’attrice Alice Eve ha negli
anni consolidato la propria popolarità partecipando a film di
rilievo e collaborando con importanti attori. Recentemente si è
resa protagonista di ruoli diversi da quelli dei suoi inizi,
affrontando toni drammatici e provando le sue potenzialità con
generi più impegnati.
Attiva tanto al cinema quanto in
televisione, l’attrice continua ancora oggi a destreggiarsi tra
progetti di vario tipo, dalla grande produzione hollywoodiana a
film dal carattere più indipendente e intimista. Ecco 10
cose che non sai di Alice Eve.
Parte delle cose che non sai di Alice Eve
Alice Eve: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con un piccolo
ruolo nel film Stage Beauty (2004), per poi recitare in
Il quiz dell’amore (2006), Big Nothing (2006),
Crossing Over (2009) e Lei è troppo per me
(2010), con cui ottiene una prima notorietà. Negli anni successivi
recita in film come Sex and the City
2 (2010), Una sposa in affitto (2011), The
Raven (2012), Man in Black 3 (2012), Into Darkness – Star
Trek (2013), Fredda è la notte (2013), Velvet
– Il prezzo dell’amore (2014), Before We Go (2014),
Criminal (2016), Conspiracy – La cospirazione
(2016), Tutto ciò che voglio (2017), Bees Make
Honey (2017), Untogether (2018) e Bombshell – La
voce dello scandalo (2019), dove recita accanto alle attrici
Margot Robbie,
Nicole
Kidman e Charlize Theron.
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nei primi anni della sua carriera
l’attrice recita in alcune puntate di serie come Poirot
(2005) ed Entourage (2011), come anche nel film
Hawking (2004), con l’attore Benedict
Cumberbatch. Ottiene poi un ruolo di rilievo nella
puntata Nosedive della serie antologica Black
Mirror (2016), e dopo una breve partecipazione alla miniserie
Le due verità (2018), ottiene il ruolo di Mary Walker
nella serie MarvelIron Fist (2018).
Nel 2020 l’attrice reciterà invece nella serie
Belgravia.
3. Ha prodotto alcuni
film. La Eve si è distinta per aver ricoperto anche il
ruolo di produttrice, svolgendolo per il film Death of a
Farmer (2014), pellicola drammatica narrante gli ultimi giorni
di vita di un contadino, diretta dal fratello Jack e interpretata
dal padre Trevor. Nel 2017 partecipa invece alla produzione del
film Bees Make Honey, commedia nera diretta sempre dal
fratello Jack e di cui è anche protagonista.
Alice Eve è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 275 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini che
la ritraggono durante la partecipazione a serate di gala, come
anche foto promozionali dei suoi progetti da attrice. Non mancano
infine immagini scattate in momenti di svago, con famigliari o
amici.
Alice Eve e Alex Cowper-Smith
5. Ha sposato una sua
vecchia conoscenza. Durante l’adolescenza l’attrice
conosce alla Westminster School di Londra Alex Cowper-Smith, con il
quale intraprende una relazione. In seguito i due si lasciano per
poi ritrovarsi anni dopo. Nell’agosto del 2014, annunciano il loro
fidanzamento, per poi sposarsi nel dicembre dello stesso anno.
Tuttavia nel 2017 la coppia annuncia il divorzio.
Parte delle cose che non sai di Alice Eve
Alice Eve: i suoi occhi
6. Ha degli occhi
particolari. Osservando bene gli occhi dell’attrice, si
noterà che questi presentano un caso di eterocromia, ovvero la
caratteristica somatica degli individui i cui occhi hanno un’iride
di un colore diverso dall’altra. Nel caso della Eve, il suo occhio
sinistro è blu, mentre quello desto è verde.
Alice Eve in Black Mirror
7. Non ha avuto problemi ad
interpretare un personaggio antipatico. Nell’episodio
Nosedive, della terza stagione di Black Mirror,
l’attrice interpreta Naomie, crudele ex compagna di scuola della
protagonista Lacie. Nell’interpretare un ruolo tanto sgradevole, la
Eve ha affermato di non aver incontrato grandi difficoltà,
concentrandosi nel vedere con compassione la vita di Naomi, crudele
prima di tutto con sé stessa.
Alice Eve in Iron Fist
8. Ha ricompensato un
proprio fan. Durante una convention dedicata alla serie
Iron Fist, venne presentata la Eve come nuovo membro del
cast della seconda stagione. Ai fan fu lasciata la possibilità di
indovinare quale personaggio avrebbe interpretato, e un fortunato
ragazzo indovinò proponendo Mary Walker, anche nota come Typhoid
Mary, celebre villain Marvel. Come premio, l’attrice
diede un bacio sulla guancia al fan vincitore.
9. Ha adorato interpretare
il personaggio. In diverse interviste l’attrice ha
dichiarato che poter ricoprire il ruolo di Typhoid Mary nella serie
Iron Fist è stata una delle più grandi opportunità della
sua carriera, e che dar vita a tale personaggio si è rivelato
particolarmente stimolante per via delle libertà che le sono state
concesse sulla sua costruzione.
Alice Eve: età e altezza
10. Alice Eve è nata a
Londra, Inghilterra, il 6 febbraio 1982. L’attrice è alta
complessivamente 166 centimetri.
Una manciata di film all’attivo per
Gianni Di Gregorio regista, esordiente tardivo con
Pranzo diFerragosto dopo anni di lavoro
come sceneggiatore, che torna a dirigere una storia di vecchietti
con la freschezza della gioventù, nella maniera lieve e delicata
che gli è propria. Lontano Lontano è tratto da
un racconto dello stesso Di Gregorio, Poracciamente
vivere, pubblicato da Sellerio nella raccolta
Storie dalla città eterna. Segue le vicende di tre signori
un po’ agée, Attilio (Ennio
Fantastichini), il Professore (Gianni Di
Gregorio) e Giorgetto (Giorgio
Colangeli), che decidono di trasferirsi all’estero per
poter vivere meglio con le loro magre pensioni. Tra il dire e il
fare, però, c’è di mezzo un mare di problemi, burocrazia e faccende
da sistemare prima di partire. Nella preparazione del viaggio i tre
incontreranno una serie di personaggi che li aiuteranno, o saranno
loro ad aiutare, o da cui verranno ostacolati. Sopratutto però,
cementeranno la loro amicizia tra buon cibo e vino, in una Roma
estiva, afosa ma vitale.
Di Gregorio sceneggiatore
de Lontano Lontano: la sua Roma e i romani
Gianni Di Gregorio
è uomo di scrittura e la sua lunga esperienza di sceneggiatore è
tra gli elementi che fanno la differenza in questo lavoro, scritto
con Marco Pettenello. È proprio il tanto mestiere
che porta alla semplicità e all’estrema naturalezza della
narrazione. Così un piccolo canovaccio si trasforma nel ritratto
fedele di un’umanità rara e autentica – di cui il regista stesso è
esponente – negli odori, nei sapori e negli scenari incantevoli di
una Roma vista non con gli occhi del turista, ma con quelli di chi
da sempre respira l’aria dei suoi vicoli, delle sue piazze e dei
suoi scorci più suggestivi. Le location scelte per questo affresco
romano sono proprio i luoghi del cuore del regista, quelli che vive
e frequenta: da San Calisto a piazza Santa Maria in Trastevere,
da Porta Settimiana al Colosseo. La Roma di Di
Gregorio è una signora indolente e forse un po’ malconcia, ma
dal fascino intatto, a cui è disposto, come molti romani, a
perdonare non senza un certo fatalismo, i disservizi, il caos e i
mille problemi.
Fine conoscitore della romanità,
Di Gregorio riesce con Lontano Lontano in un’impresa
difficilissima. Se infatti è estremamente facile
imbattersi nella sua rappresentazione più o meno stereotipata – il
romano coatto e pittoresco, la Roma violenta, la mala Roma –
è cosa rara vedere sul grande schermo il romano per com’è:
in equilibrio tra indolenza e vitalità, intriso di sarcastica
ironia, pigro ma capace di grandi slanci, pragmatico e animato da
un sano buon senso. I temi sociali ci sono: dalla
situazione critica dei pensionati al minimo o di chi la pensione
neppure ce l’ha, all’immigrazione, ma lo spettatore vi è condotto
con levità, in modo del tutto naturale. Assenti didascalismo,
retorica o buonismo. Narrazione godibilissima, ricca di momenti
spassosi e dal buon ritmo.
Ennio Fantastichini e gli
altri interpreti
Con l’occhio dell’uomo di cinema Di
Gregorio sa scegliere il suo cast. Ennio Fantastichi nella
sua ultima interpretazione ci regala un esempio di quella rara
capacità di fondere in modo perfetto alto e basso, leggerezza e
profondità con misura e delicatezza, come solo i grandi attori
sanno fare.Giorgio Colangeli e Di
Gregorio stesso sono i suoi degni compagni in quest’avventura. Più
che riuscite anche le interpretazioni dei personaggi secondari, su
tutti il Professor Federmann, col vizio del bere e i suoi discorsi
quasi metafisici e con le fattezze scavate di uno straordinario
Roberto Herlitzka. Ma c’è anche Daphne
Scoccia, la figlia dell’ex frickettone Attilio, e altre
piccole sorprese, come il cameo di Francesca
Ventura, la signora Federmann (In viaggio con
papà, Sapore di mare 2), la bella signora, Galatea Ranzi, poi gli amici del bar e il
fratello di Giorgetto col suo banco di frutta al mercato, il
libraio, l’impiegata dell’ufficio postale, l’ex alunno del
Professore.
I “poracci” di Di Gregorio sono
pigri, ma ancora vitali, capaci di stupire sé stessi e gli altri
con slanci arditi e preziosi. Capaci di sognare restando
coi piedi saldi a terra, i vecchietti di Lontano Lontano ci
ricordano che tutto si può fare a qualsiasi età, o almeno provarci.
L’importante è non tradire sé stessi e la propria
umanità.
La vita davanti a sé, il film con il premio Oscar
Sophia Loren, una delle attrici più importanti di
tutti i tempi, sarà in esclusiva su Netflix. Diretto da Edoardo Ponti e scritto da Ugo
Chiti e dallo stesso Ponti, il film uscirà nella seconda parte del
2020 in tutto il mondo.
Accanto a Sophia Loren fanno parte
del cast Ibrahima Gueye, Renato Carpentieri e Massimiliano Rossi.
La vita davanti a sé è prodotto da Palomar –
Mediawan Group, con il supporto di Impact Partners Film Service,
Artemis Rising Foundation, Foothills Productions, Another Chapter
Productions e Scone Investments.
Sophia Loren interpreta Madame
Rosa, una superstite dell’Olocausto che si prende cura dei figli
delle prostitute nel suo modesto appartamento a Bari. Accoglie
anche Momo, un dodicenne senegalese che l’ha derubata. Insieme
supereranno la loro solitudine, formando un’insolita famiglia. Il
film è l’adattamento contemporaneo del bestseller internazionale
La vie devant soi di Romain Gary.
“Non potrei essere più felice
di collaborare con Netflix per un film così speciale –
ha commentato Sophia Loren – Nella mia
carriera ho lavorato con tutti gli studios più importanti ma posso
dire con certezza che nessuno ha l’ampiezza di respiro e la
diversità culturale di Netflix. Ed è proprio questo che apprezzo
particolarmente. Hanno capito che non si costruisce una casa di
produzione globale senza coltivare talenti locali in ogni paese,
senza dare a queste voci l’opportunità di essere ascoltate. Tutti
hanno il diritto di essere ascoltati, il nostro film parla proprio
di questo e proprio questo è quello che fanno a Netflix”.
Ted Sarandos, Chief Content
Officer di Netflix, ha dichiarato: “Sophia Loren è una
delle attrici più importanti e celebrate di tutto il mondo. Siamo
onorati di dare il benvenuto a lei, a Edoardo e al team che ha
portato questo film nella famiglia di Netflix. La vita davanti a sé
è una storia bella e coraggiosa che, proprio come Sophia,
affascinerà il pubblico in Italia e in tutto il
mondo”.
LA VITA DAVANTI A SÉ Regia: Edoardo Ponti (Il turno di notte lo fanno
le stelle, Voce umana) Sceneggiatura: Ugo Chiti (Dogman, Il racconto dei
racconti, Gomorra), Edoardo Ponti (Cuori estranei, Voce umana) Cast: Sophia Loren (Madame Rosa), Ibrahima Gueye
(Momo), Renato Carpentieri (Doctor Coen), Massimiliano Rossi
(Ruspa) Produzione: Palomar – Mediawan Group, con il
supporto di Impact Partners Film Service, Artemis Rising
Foundation, Foothills Productions, Another Chapter Productions e
Scone Investments.
La trilogia sequel di
Star
Wars è ufficialmente giunta al termine in seguito
all’uscita nelle sale del capitolo finale L’Ascesa di
Skywalker. Guardando esclusivamente al plauso
riservato dalla critica ai tre episodi, Gli Ultimi
Jedi è stato il film accolto con maggiore entusiasmo.
Ma è davvero il miglior film dei tre?
Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di Skywalker sono due film
molto diversi tra loro, e questo per tantissime ragioni. Sia
Rian Johnson che J.J. Abrams sono stati in grado di piegare la
saga e la sua narrazione al proprio stile registico. Ecco perché
entrambi sono film pieni di azione, ricchi di fan service,
con personaggi e sottotrame brillanti, e all’occorrenza anche
divertenti.
È forse impossibile dire quale sia
effettivamente il capitolo più riuscito della trilogia sequel. Ecco
5 motivi per cui L’Ascesa di Skywalker è il miglior
episodio, e altri 5 per cui lo è Gli Ultimi Jedi:
L’Ascesa di Skywalker collega le trame di ben 9
episodi
Certamente, il compito di cui
J.J. Abrams ha deciso di farsi carico non è
stato per nulla facile: L’Ascesa di Skywalker è il film che
mette la parola fine non soltanto alla trilogia sequel, ma
all’intera Saga degli Skywalker (trilogia prequel e originale
incluse), in un modo davvero epico.
Si è trattato di un’impresa a dir
poco sensazionale: se ci pensate bene, il film ha saputo chiudere
le storie dei nuovi personaggi e, al tempo stesso, omaggiare tutti
coloro che li hanno preceduti.
Ne Gli Ultimi Jedi ci
sono le migliori battaglie con le spade laser
Ci sono diverse battaglie con la
spada laser davvero epiche in tutta la Saga di Skywalker, ma alcuni
delle migliori provengono senza ombra di dubbio da Gli Ultimi Jedi. La scena della sala
del trono dipinta di rosso, in cui Kylo Ren uccide
Snoke e lui e Rey fanno squadra, è una delle migliori sequenze
dell’intera trilogia del sequel: tecnicamente non usano le loro
spade per combattere l’uno contro l’altro, le loro mosse sono
davvero impressionanti e il l’intera scena è entrata di diritto
nella storia di Star Wars.
Un’altra scena memorabile è quella
della battaglia finale su Crait, quando Kylo affonda Luke con la
spada laser di Ren senza colpirlo realmente, dal momento che quello
contro cui sta combattendo è soltanto una proiezione realizzata da
Luke con la Forza.
L’Ascesa di Skywalker è ricco d’azione
L’Ascesa di Skywalker è probabilmente
l’episodio più ricco d’azione dell’intera trilogia sequel. Rey, Poe
e Finn intraprendono un’avventura separata, con l’eroina che si
trova a dover capire quale sia il suo posto nel mondo e cosa la
lega realmente a Kylo Rey. Inoltre, assistiamo anche al ritorno
dell’Imperatore Palpatine, alla lotta di Ben con il Lato Oscuro e
all’introduzione di molti altri personaggi come Jannah e Zorii
Bliss.
Visivamente, Gli Ultimi Jedi è sbalorditivo
Rian Johnson ha
condotto il pubblico alla scoperta di nuove e splendide location ne
Gli Ultimi Jedi, come le saline rosse
di Crait o il lussuoso pianeta Canto Bight. È sicuramente il film
più bello della trilogia sequel, e parte del merito deriva proprio
dallo stile cinematografico di Rian Jonhson, che
in particolari sequenze riesce ad esplodere in tutto il suo vigore,
come l’incredibile scena della sala del trono di Snoke.
Gli Ultimi Jedi espande l’universo di
Star Wars e apre possibili scenari su altre trame
da poter sviluppare in futuro, come ad esempio il bambino sensibile
alla Forza che appare alla fine del film.
Ne L’Ascesa di Skywalker si sviluppa la relazione tra
Rey e Kylo Ren
Una delle
cose più interessanti della trilogia sequel è sicuramente il legame
tra Kylo Ren e Rey. Mentre Gli Ultimi Jedi getta le basi della
loro relazione e “connessione” attraverso la Forza, L’Ascesa di Skywalkeer approfondisce
le loro dinamiche di personaggi che si muovono in un modo
fantastico.
Trascorrono gran
parte del film cercandosi l’un l’altro, e tutto questo porta ad un
grande momento in cui Rey consegna a Ben la sua spada laser
attraverso la Forza. Alla fine, proprio grazie al loro legame (la
“diade nella Forza”), Kylo “torna ad essere” Ben Solo abbracciando
il Lato Chiaro della Forza, con entrambi che capiscono di essere
innamorati.
Gli Ultimi Jedi sviluppa tanti personaggi
secondari
Alcuni dei personaggi a cui è stato
riservato un maggiore sviluppo narrativo provengono proprio da
Gli Ultimi Jedi: Rey si trova su Ach-To con
Luke, Rose e Finn sono in viaggio per Canto Bight, mentre Poe, Leia
e l’ammiraglio Holdo cercano di tenere unita la Resistenza.
Con tutte queste diverse sottotrame
e una durata di ben 2 ore e 32 minuti, c’era spazio a sufficienza
per lasciarsi coinvolgere anche dalle storie di alcuni personaggi
“minori” come Rose, che perde sua sorella all’inizio del film e che
si ritrova a poco a poco protagonista di una storia d’amore con
Finn, purtroppo poi abbandonata ne L’Ascesa di Skywalker.
L’Ascesa di Skywalker riunisce la squadra
Star Wars è una saga al
centro della quale ci sono sempre state grandissime avventure.
L’Ascesa di Skywalker, al pari di
quanto fatto nella trilogia originale con Han, Leia e Luke,
riunisce finalmente i personaggi di Rey, Finn e Poe, che ne
Gli Ultimi Jedi abbiamo visto alle
prese ognuno con una sorta di “viaggio/avventura personale”. È
stato bello vedere la banda unire di nuovo le forze insieme, nello
stesso luogo, e non magari operare da lontano, ognuno in una parte
diversa della Galassia.
Gli Ultimi Jedi rimodella gli schemi saga
Gli
Ultimi Jedi si distingue dal resto della trilogia
sequel di Star Wars perché è sostanzialmente molto diverso
dagli altri. Il Risveglio della Forza è molto simile –
soprattutto da un punto di vista strutturale – a Una Nuova
Speranza, ma Episodio VIII ha preso i modelli della
saga e gli ha totalmente stravolti.
È un film pieno di
scelte audaci, come ad esempio quella di rendere Luke Skywalker una
sorta di anti-eroe o rivelare che i genitori di Rey “non erano
nessuno”. È una versione unica dell’universo di Star Wars,
completamente diversa sia nello stile che nell’impianto narrativo
rispetto a L’Ascesa di Skywalker.
L’Ascesa di Skywalker è pieno di fan service
Contrariamente a Gli Ultimi Jedi,L’Ascesa di Skywalker è pieno di
fan service e di riferimenti a tutto gli altri episodi
della saga. Star Wars ha essenzialmente riunito tre
generazioni di fan, e L’Ascesa di Skywalker riesce in
qualche modo ad onorare sia la trilogia originale che la trilogia
prequel.
Ci sono diversi
cameo, tra cui Lando Calrissian, Wedge Antilles e ovviamente
Han Solo. Nel film rivediamo anche la
Morte Nera, e si sentono persino le voci di diversi Jedi
dall’universo cinematografico e televisivo. L’Ascesa di Skywalker è
essenzialmente una grande lettera d’amore per tutti i fan di
Star Wars.
Ne Gli Ultimi Jedi assistiamo al sacrificio di Holdo
Attraverso Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson
ha creato alcune delle migliori scene dell’intero franchise di
Star Wars: una di queste è sicuramente la scena in cui
l’ammiraglio Holdo si sacrifica per distruggere la flotta del Primo
Ordine e salvare ciò che resta della Resistenza.
È anche il momento più tensivo del
film, con Rey e Kylo che combattono per la sua spada laser, e Rose
e Finn che rischiano di essere uccisi dal Primo Ordine. In quel
momento, l’intero film assume tutta un’altra valenza, dando vita ad
un momento particolarmente emotivo e strabiliante che permette di
distinguere Gli Ultimi Jedi da tutti gli altri
film.
La Disney starebbe sviluppando una
versione live action di Rapunzel – L’intreccio della
torre, il 50° Classico d’Animazione basato sulla
celebre fiaba tedesca “Raperonzolo” scritta dai Fratelli
Grimm.
Il film d’animazione, uscito nel
2010, annovera tra i doppiatori originali Mandy
Moore (This Is Us) e Zachary Levi
(Shazam!) e divenne un grandissimo successo all’epoca
della sua uscita, con 592 milioni di dollari incassati a livello
mondiale. Attualmente, è il settimo classico Disney ad aver
incassato di più nella storia.
Come riportato da The DisneyInsider, la
Disney è attualmente al lavoro su una versione live action di
Rapunzel che, in realtà, potrebbe anche
non essere un remake del Classico d’Animazione, ma piuttosto un
nuovo adattamento della favola originale. Sempre dalla fonte
apprendiamo che la Casa di Topolino ha incaricato Ashleigh
Powell (Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni) di scrivere la
sceneggiatura del film.
Il personaggio di Rapunzel
(chiaramente una versione slegata dal film animato) era già apparso
“in carne ed ossa” nel musical Into the
Woods di Rob Marshall, interpretato dall’attrice
MacKenzie Mauzy.
Al momento non ci sono ulteriori
dettagli. Ricordiamo che di recente la Disney ha annunciato anche i
live action di altri due celebri classici: Bambi e
Pinocchio
(quest’ultimo sarà diretto da Robert Zemeckis,
regista della trilogia di Ritorno al Futuro e di
Forrest Gump).
A marzo arriverà finalmente nelle
sale l’attesissimo live action di Mulan, mentre
tra i film attualmente in produzione figura Cruella, il live
action dedicato all’iconica Crudelia de Mon che vedrà il premio
Oscar Emma Stone nei panni della protagonista.
La regista Cathy
Yan ha voluto i fan per il sostegno nei confronti del suo
film, Birds of Prey, grazie al
“movimento” #ReasonsToSupportBoP che ha preso
piede su Twitter in seguito all’uscita del film nelle sale.
Nonostante la popolarità del personaggio di Harley
Quinn e dell’interpretazione di Margot
Robbie, il film è stato un flop al box office, cosa che ha
spinto la Warner Bros. a cambiarne il
titolo in Harley Quinn: Birds of
Prey, nella speranza di richiamare l’attenzione dei
fan e sovvertire la performance del cinecomic al botteghino.
Ciononostante, però, una parte del
fandom sembra aver apprezzato Birds of
Prey, a tal punto da lanciare via Twitter un hashtag
a supporto della pellicola – #ReasonsToSupportBoP
-, divenuto già di tendenza negli Stati Uniti grazie agli oltre
diecimila tweet. Proprio per questo motivo, la regista
Cathy Yan ha voluto esprimere la sua gratitudine
nei confronti del “movimento”, dichiarando attraverso il suo
profilo Twitter: “Non è incredibile tutto ciò? Cosa sta
succedendo? Grazie di cuore a tutti! Che meraviglia. Sono veramente
felice adesso.”
Potete vedere il tweet originale condiviso dalla regista di
seguito:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, arriverà
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”
È Tom Hardy a condividere
per primo una foto di Woody Harrelson nei panni di
Cletus Kasady, direttamente dal set di Venom 2.
Visto per la prima volta dietro le
sbarre nella scena post credits del primo film, Kasady sarà il
villain del sequel e sarà proprio quello che è anche nei fumetti:
Carnage.
https://www.instagram.com/p/B8qXT3Sg3v2/
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom
2 assisteremo allo scontro tra il simbionte
e Cletus Kasady, aka Carnage, uno
degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man.
Nel cast del sequel
anche Michelle Williams (Fosse/Verdon)
nei panni di Anne Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No
Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore
inglese Stephen Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo
l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
La premiere cinese dell’attesissimo
No Time to Die, il 25esimo capitolo della
saga di James
Bond, è stata ufficialmente cancellata a causa dell’emergenza
Coronavirus. Come riportato da Deadline, la
cancellazione riguarda tanto la premiere del film a Pechino quanto
il press tour della pellicola in Cina: nessuno dei due
importantissimi eventi avrà luogo.
Come si apprende dalla fonte,
nessuno dei membri del cast arriverà in Cina per promuovere il film
a causa dello stato di quarantena dovuto al Coronavirus e di
“incertezza che circonda l’evoluzione dell’epidemia”. Il
Coronavirus ha avuto un impatto enorme sull’industria
dell’intrattenimento in Cina. Molti cinema della nazione sono stati
chiusi e le uscite di moltissimi blockbuster in territorio asiatico
sono state posticipate; la medesima sorte è toccata anche ai parchi
a tema del paese, come la sede di Disneyland a Shanghai, che è
stata ufficialmente chiusa.
Uno degli effetti collaterali –
forse inaspettato – del Coronavirus è stato un
maggiore interesse da parte della popolazione mondiale nei
confronti di videogiochi e film incentrati su malattie e virus: ad
esempio, le visualizzazioni sulle varie piattaforme di streaming
del film Contagion di Steven Soderbergh (uscito nel 2011)
sono aumentate considerevolmente, così come il videogioco di
strategia Plague Inc., che ha registrato un numero di
vendite mai raggiunto prima.
Ricordiamo che No Time
to Die, diretto da Cary Joji
Fukunaga (True Detective, Maniac), sarà l’ultima
apparizione di Daniel Craig nei panni del celebre
agente segreto.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
A quanto pare, il
Pinocchio in stop-motion di
Guillermo del Toro che verrà distribuito da
Netflix si avvarrà di un cast di doppiatori originali
di prim’ordine. Il progetto è stato annunciato ufficialmente a
ottobre del 2018, ma da allora non ci sono più stati grandi
aggiornamenti in merito, a parte alcune dichiarazioni dello
stesso regista in merito alle atmosfere e al tono del film.
Adesso, grazie a quanto rivelato
dall’attore David Bradley (Harry Potter, Game of
Thrones) in una recente intervista, sappiamo quali saranno gli
attori (o comunque una parte del cast) che metteranno a
disposizione il loro talento “vocale” per la prossima avventura
cinematografica di Guillermo del Toro, attualmente
impegnato con le riprese di
Nightmare Alley.
Intervistato da Na Ekranie
(via The Playlist),
Bradley ha rivelato che nel film sarà lui a prestare la voce al
personaggio di Geppetto, e che al suo fianco ci saranno
Ewan McGregor, Tilda Swinton, Christoph Waltz e
Ron Perlman (attore feticcio di del Toro, che con
il regista ha lavorato fin dal suo debutto nel lontano 1993 con
Cronos).
David Bradley, che
aveva già lavorato con del Toro nelle serie Trollhunters e
The Strain, non ha ovviamente rivelato quali personaggi
andranno a doppiare i suoi colleghi: è probabile che McGregor
presterà la voce al celebre burattino di legno, mentre la Swinton
potrebbe interpretare la Fata Turchina.
Guillermo del
Toro debutta alla regia del suo primo lungometraggio
di animazione con Pinocchio, un film
originale Netflix, un progetto che ha cuore da tutta la vita. Sarà
un musical realizzato in stop motion, di cui il regista Premio
Oscar firmerà anche la sceneggiatura e la produzione.
Del Toro inaugura un nuovo modo di
raccontare la fiaba classica di Pinocchio, ambientata in
Italia negli anni Trenta. Il progetto segna un momento chiave nella
già consolidata relazione tra Netflix e il celebre regista, che
proprio per Netflix aveva creato la trilogia di
DreamWorks “Tales of Arcadia”, con il primo
capitolo “Trollhunters”, vincitore di diversi premi
Emmy, il secondo “3Below”, che debutterà il 21
dicembre 2018, e il terzo
capitolo “Wizards” previsto nel 2019. Del Toro è
anche il creatore della prossima serie Netflix “Guillermo
del Toro Presents 10 After Midnight”, che arriverà
prossimamente sulla piattaforma.
Guillermo del Toro ha così
commentato: “Nessuna forma d’arte ha influenzato la mia
vita e il mio lavoro quanto l’animazione e nessun personaggio ha
avuto un legame profondo con me quanto Pinocchio. Nella nostra
storia, Pinocchio è un’anima innocente con un padre indifferente
che si perde in un mondo che non può comprendere. Il nostro
protagonista si imbarca in un viaggio straordinario che lo condurrà
ad una profonda comprensione di suo padre e del mondo reale. Ho da
sempre voluto realizzare questo film. Sono estremamente grato a
Netflix e al suo eccezionale team per questa opportunità unica nel
suo genere, che mi permetterà di presentare la mia personale
versione di questo strano burattino al pubblico di tutto il
mondo.”
Nuovi video dal set allestito a San
Francisco di Matrix
4 ci mostrano Keanu Reeves e
Carrie-Anne Moss, nei panni di Neo e Trinity,
riuniti per la prima volta dopo 17 anni. Uno dei due video, in
particolare, potrebbe aver svelato parte della storia che verrà
raccontata nel film, dal momento che vediamo il personaggio di
Trinity insegnare a quello di Neo come volare: i due attori (o
probabilmente i loro stunt) sono infatti impegnati a girare una
sequenza in cui li vediamo saltare da un edificio per poi librarsi
in alto, verso il cielo.
In un’altro breve video, invece,
vediamo i due attori a bordo di una motocicletta aggirarsi per le
strade di San Francisco. Da entrambi i video si evince che Trinity
abbia preso il posto di Morfeo e sia diventata il nuovo mentore di
Neo. Un altro importante dettaglio da non sottovalutare è il fatto
che Carrie-Anne Moss indossa una variante del
costume con il quale abbia imparato a conoscerla nella trilogia
originale, mentre Keanu Reeves sembra sfoggiare un
look molto più vicino al suo personaggio nella saga di
John Wick invece che al Neo dei
precedenti film.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu
Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris,
Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere.
Il nuovo capitolo del franchise
sarà diretto da Lana Wachowski. La
sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar
Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le
riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte
delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a
proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono
molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata
per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti
amici“, ha detto la Wachowski.
“Non potremmo essere più
entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato
Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera
visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che
stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo
dell’universo di Matrix“.
Harrison Ford è
rimasto sorpreso tanto quanto i fan in merito all’apparizione
finale di Han Solo in Star Wars: L’ascesa di
Skywalker di J.J. Abrams. Per
molti, la morte del personaggio avvenuta ne Il Risveglio della
Forza aveva segnato davvero l’ultima apparizione dell’iconico
trafficante: eppure, nonostante Han non sia apparso ne Gli
Ultimi Jedi, quando ad Abrams è stato affidato il compito di
scrivere e dirigere il capitolo finale della saga degli Skywalker,
probabilmnete il regista aveva una visione diversa in merito
all’arco narrativo del personaggio.
Ne L’Ascesa di Skywalker,
infatti, abbiamo visto Han Solo fare brevemente ritorno per aiutare
il figlio Ben Solo ad intraprendere il suo percorso di redenzione.
In una recente intervista con USA Today,
Harrison Ford ha parlato proprio del suo
scioccante ritorno in Episodio IX, rivelando di essere
stato sorpreso tanto quanto i fan dopo aver appreso del ritorno di
Solo nel film. Queste le sue parole:
“Quando J.J. mi ha chiesto di
farlo, ho risposto: ‘Stai scherzando? Sono morto!’. Allora lui ha
risposto: ‘Più o meno morto. Puoi farlo’. All’epoca non aveva
ancora scritto niente. Ma mi disse: ‘Sarà incredibile’. Così gli ho
detto che andava bene. Se J.J. ti chiedesse di fare qualcosa,
probabilmente la faresti anche tu. È un ragazzo veramente
persuasivo.”
L’attore ha poi aggiunto di aver
accettato anche perché quella scena avrebbe aiutato la storia di
Ben ad andare avanti e che l’opportunità di girare ancora una volta
con Adam Driver era per lui un’occasione
incredibile. In seguito all’uscita del film, moltissimi fan si sono
chiesti se il personaggio di Han Solo abbia fatto ritorno sotto
forma di Fantasma di Forza o se sia stato soltanto una proiezione
della mente di Kylo Ren. A tal proposito, Ford ha dichiarato:
“Un Fantasma di Forza? Non so neanche cosa sia un Fantasma di
Forza. Non ho un’idea esplicativa su cosa sia un Fantasma di Forza.
E non mi interessa!”
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
L’attrice Jodie
Turner-Smith potrà non essere un nome particolarmente
noto, data la sua filmografia ancora esigua, ma i progetti a cui ha
partecipato hanno messo in luce le sue doti, rendendola una nome su
cui puntare per il futuro.
Divisa tra cinema e televisione, la
Turner-Smith ha infatti preso parte a titoli di rilievo, che le
hanno permesso in breve tempo di ottenere un buon riscontro di
pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Jodie
Turner-Smith.
Parte delle cose che non sai di Jodie Turner-Smith
Jodie Turner-Smith: i suoi
film
1. Ha esordito con il film
di un noto autore. Nel 2016 l’attrice compare per la prima
volta sul grande schermo recitando nel film The Neon
Demon, del regista Nicolas Widing Refn.
Pur avendo un piccolo ruolo, la Turner-Smith ottiene una ulteriore
celebrità, che la porta a recitare nei film indie Lemon
(2017) e Newness (2017). Nel 2019 è invece protagonista
del film Queen & Slim accanto all’attore Daniel
Kaluuya. Successivamente recita nei film Without
Remorse e After Yang, entrambi previsti per il
2020.
2. È maggiormente nota per i
suoi ruoli televisivi. Dopo aver esordito in un piccolo
ruolo nella serie True Blood (2013), l’attrice compare in
alcune puntate di Mad Dogs (2015-2016), e Ice
(2016), per poi ottenere maggior popolarità grazie al ruolo di
Azima Kandie nella serie The Last Ship (2017-2018). Recita
poi tra i protagonisti della serie Nightflyers (2018),
tratta da un racconto di George R. R. Martin,
mentre nel 2019 è Josie nella serie Jett.
3. Ha iniziato recitando in
diversi cortometraggi. Per ottenere una prima visibilità,
l’attrice ha iniziato partecipando a diversi cortometraggi, alcuni
dei quali ritrovabili sul Web. Tra questi si annoverano
Somebody in Noboy (2014), Hard World for Small
Things (2016), Woman in Deep (2016), Man Rots
from the Head (2016), Call Your Father e Let’s
Just Be Friends (2017).
Jodie Turner-Smith è su
Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 173 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere
prevalentemente fotografie realizzate per servizi di moda o per
celebri riviste. Non mancano tuttavia anche immagini promozionali
dei suoi progetti da interprete.
5. Sono presenti immagini da
modella. Oltre ad essere un’attrice, la Turner-Smith si è
affermata anche modella. Non sorprende dunque che nel suo profilo
Instagram sia possibile ritrovare foto che la ritraggono indossare
particolari capi d’abbigliamenti o accessori per il corpo o il
viso.
Parte delle cose che non sai di Jodie Turner-Smith
Jodie Turner-Smith e Joshua
Jackson
6. Ha sposato un noto
attore. Nel 2018 l’attrice conferma il fidanzamento con
l’attore Joshua Jackson, noto per il ruolo di Pacey
nella serie Dawson’s Creek. L’anno seguente, nel dicembre
del 2019, annunciando di essersi sposati con una cerimonia
particolarmente privata. I due hanno basato sin dall’inizio la loro
relazione su un criterio di riservatezza, che li ha tenuti lontani
dal gossip.
7. Aspettano il primo
figlio. Nel gennaio del 2020 la coppia si presenta insieme
alla cerimonia dei premi Bafta, e lì la Turner-Smith si mostra con
un pancione che svela l’arrivo del primo figlio per la coppia.
Questa è una delle poche notizie trapelate circa la loro vita
sentimentale, considerando anche che era difficile nascondere la
gravidanza di ormai diversi mesi.
Jodie Turner-Smith in Queen &
Slim
8. È la protagonista del
film. Nel 2019 l’attrice recita nel film Queen &
Slim, recitando accanto all’attore Daniel Kaluuya.
Protagonista della pellicola, la Turner-Smith ha descritto la
storia come un versione black di Bonnie e Clyde, dove una coppia di
amanti di colore si ritrova inseguita da un poliziotto
esplicitamente razzista.
Jodie Turner-Smith in
Nightflyers
9. È grata a George R. R.
Martin. Nella serie di fantascienza Nightflyers,
targata Netflix, l’attrice ricopre il ruolo di Melantha
Jhirl. L’attrice ha affermato di essere grata a George R.
R. Martin, autore del racconto da cui è tratta la storia,
se ha potuto ottenere la parte. Martin aveva infatti imposto alla
produzione che il personaggio di Melantha fosse una donna di
colore, e così la Turner-Smith poté candidarsi per il ruolo.
Jodie Turner-Smith: età e
altezza
10. Jodie Turner-Smith è
nata a Peterborough, nel Regno Unito, il 7 settembre 1986.
L’attrice è alta complessivamente 176 centimetri.
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco
narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Arriva dall’account Twitter
DC Movie News un nuovo
video dal set di The
Suicide Squad, attualmente in fase di riprese sotto la
direzione di James
Gunn. Nel film Margot Robbie tornerà
ad interpretare Harley Quinn, e nel video la vediamo, insieme a
Idris Elba, impegnata in una scena di guerrilla
urbana.
Il cast ufficiale
di The Suicide
Squadcomprende i veterani Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry
Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn,
David Dastmalchian, Storm Reid, Taika
Waititi e John Cena. Nel film
reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio,
Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice
Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.
Secondo le ultime
indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe
interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti
ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri
arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento
metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane
sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano
che Sean Gunn potrebbe vestire i panni
di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker
Savant.
Ecco un incredibile
deepfake che vede Robert Downey Jr. e Tom
Holland nei panni di Doc e Marty in Ritorno al
futuro.
I due attori hanno lavorato insieme
nel franchise della Marvel, nel quale sono stati
protagonisti di una delle scene più toccanti di tutto il MCU, la morte di Spider-Man tra le
braccia di Tony Stark. Hanno recitato insieme anche in Dolittle, ed
ora li vediamo nei panni che furono di Christopher
Lloyd e Michael J. Fox!
L’anno scorso, in occasione
dell’anniversario di Iron Man, Robert Downey
Jr. pubblicò un breve video dal set di
Avengers: Endgame in cui il
cast cantava un pezzetto di “Tanti auguri”.
Ebbene, in occasione del compleanno
di Josh Brolin, attore che interpreta Thanos,
RDJ ha condiviso lo stesso video, questa volta in
versione integrale, in cui scopriamo che il cast del film stava
cantando effettivamente la canzone di buon compleanno proprio a
Brolin!
Ricordiamo che Avengers:
Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno,
nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco
narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Considerato un vero e proprio enfant
prodige, Xavier Dolan è certamente uno dei nomi
più importanti per la cinematografia mondiale degli ultimi anni.
Particolarmente prolifico, si è affermato nell’ultimo decennio come
regista di alcuni acclamati film, che hanno svelato al mondo le sue
affascinanti doti narrative.
Distintosi per la sua poliedricità,
Dolan ha ricoperto diversi ruoli in ambito cinematografico,
ottenendo alcuni tra i maggiori onori tributati in questo settore,
divenendo sin da giovanissimo uno dei nomi di punta del presente e
del futuro della settima arte.Ecco 10 cose che non sai di
Xavier Dolan.
Parte delle cose che non sai di Xavier Dolan
Xavier Dolan: i suoi film
1. Ha scritto e diretto
lungometraggi di grande successo. All’età di diciannove
anni Dolan esordisce alla regia con il film J’ai tué ma
mère (2009), con cui impone su di sé le attenzioni della
critica. Successivamente realizza Les amours imaginaires
(2010), l’ambizioso Laurence Anyways (2012) e Tom à la
ferme (2013). Nel 2014 realizza quello che da molti è
considerato il suo capolavoro, Mommy, che gli
permette di ottenere importanti riconoscimenti e richiamare su di
sé un’attenzione globale. Negli ultimi anni realizza È solo la fine del
mondo (2016), con gli attori Vincent
Cassel e Marion
Cotillard, il suo primo film statunitense La mia vita con John
F. Donovan (2018), con Jacob Tremblay, Kit
Harrington e Natalie
Portman, e il film Matthias & Maxime
(2019).
2. Si è affermato come
attore. Dolan nasce come attore, debuttando nel 2008 con
il film horror Martyrs (2008), per poi recitare in alcuni
dei film da lui anche diretti, come J’ai tué ma mère, Les
amours imaginaires, Laurence Anyways, Tom à la ferme e
Matthias & Maxime. Ha però recitato anche per film diretti
da altri, come Elephant Song (2014), Boy Erased
(2018), 7 sconosciuti a El
Royale (2018), e in It – Capitolo due (2019).
3. È anche produttore,
costumista, montatore e doppiatore. Negli anni Dolan si è
affermato come una personalità in grado di ricoprire numerosi ruoli
all’interno del settore. Oltre ad aver ricoperto anche il ruolo di
produttore e montatore per tutti i suoi film, il regista si è
occupato anche dei costumi per alcuni di questi, personalizzando
così ulteriormente le proprie opere. Dolan si è anche affermato
come doppiatore, prestando la voce per la lingua francese del
Québec al personaggio di Ron Weasley nei vari film di Harry
Potter e di Jacob Black nella saga di Twilight.
Xavier Dolan dirige Mommy
4. Ha costruito il film su
di un insolito formato. Con i suoi film Dolan ha affermato
scelte di regia talvolta particolarmente radicali, e per
Mommy non ha fatto di meno. Il regista ha infatti
costruito il film con un aspect radio pari 1:1, ottenendo così la
forma di un quadrato. Tale scelta è data dalla volontà di costruire
un’atmosfera claustrofobica, che costringendo a inquadrare una sola
persona per volta esalta le emozioni dei protagonisti.
5. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Con il film Mommy Dolan ha
consacrato la propria carriera, ottenendo una fama tale da poter
vedere distribuite le proprie opere in molti e nuovi paesi. Con
tale opera, inoltre, vince il Premio della giuria al Festival
di Cannes, il secondo premio più importante dopo la Palma
d’Oro.
Parte delle cose che non sai di Xavier Dolan
Xavier Dolan contro Netflix
6. Ha protestato contro la
nota azienda di streaming. In una lettera postata sul
proprio account Twitter, Dolan ha accusato Netflix di aver modificato il formato del film
Mommy, portandolo dal suo 1:1 ad un più comune 1.85:1. Il
regista ha così lamentato la perdita di potenziale emotivo dato da
quella scelta, affermando che nessuno al di fuori di lui può
autorizzare simili ritocchi ai propri film.
Xavier Dolan in It – Capitolo
due
7. Ha richiesto un ruolo nel
celebre film horror. Dopo aver visto il primo capitolo
dedicato alla trasposizione del celebre romanzo di
StephenKing, Dolan ha incontrato
il regista Andrés Muschietti pregandolo di
inserirlo nel sequel. Questi lo accontentò assegnandoli il ruolo di
Adrian Mellon, personaggio omosessuale che finisce nelle grinfie
del terribile Pennywise all’inizio del film.
Xavier Dolan in Boy Erased
8. Ha recitato nel film
trattante l’omosessualità. Nel 2018 Dolan recita nel film
Boy Erased, con protagonista Lucas
Hedges, e basato sulla vera storia di Garrard Conley,
raccontata nel romanzo che dà il titolo alla pellicola. Qui ricopre
il ruolo di Jon, uno dei ragazzi che il personaggio principale
incontra alla terapia di conversione dall’omosessualità a cui i
genitori lo costringono a partecipare.
Xavier Dolan dirige Matthias &
Maxime
9. È tornato a recitare per
un suo film. Il regista non partecipava ad attore ad un
suo film dal 2013, ed è tornato a farlo per il suo nuovo
lungometraggio Matthias & Maxime, presentato in concorso
al Festival di Canne nel 2019. La storia racconta dei due ragazzi
del titolo, amici sin dall’infanzia che in seguito ad una scommessa
persa sono costretti a darsi un bacio, mettendo in dubbio la loro
identità e i sentimenti che provano l’uno per l’altro.
Xavier Dolan: età e altezza
10. Xavier Dolan è nato a
Montreal, in Canada, il 20 marzo 1989. Il regista e attore
è alto complessivamente 168 centimetri.
Apprezzato e premiato attore
televisivo e cinematografico, John Lithgow ha
negli anni costruito una solida carriera prendendo parte ad opere
di importanti registi e collaborando con celebri attori.
Lithgow è inoltre l’interprete di
alcuni popolari ruoli, che gli hanno permesso di accrescere la
propria fama raggiungendo spettatori sempre diversi. Pur se
sottovalutato rispetto ad altri colleghi della sua generazione,
l’attore è da sempre considerato uno dei migliori nel settore.
Ecco 10 cose che non sai di John Lithgow.
Parte delle cose che non sai di John Lithgow
John Lithgow: i suoi film e
programmi televisivi
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Lithgow esordisce al cinema nel 1976 con il
film Obsession – Complesso di colpa, per poi prendere
parte a celebri titoli come All That Jazz (1979), Il
mondo secondo Garp (1982), Ai confini della realtà
(1983), e Voglia di tenerezza (1983), con cui raggiunge
l’apice del successo. In seguito recita in Footloose
(1984), Ultimi echi di
guerra (1988), Verdetto
finale (1991), Cliffhanger – L’ultima
sfida (1993), Homegrown – I piantasoldi
(1998), Orange County (2002), Dreamgirls (2006),
I Love Shopping (2009), L’alba del pianeta
delle scimmie (2011), Candidato a
sorpresa (2012), Questi sono i 40 (2012),
I toni dell’amore –
Love Is Strange (2014), The Homesman (2014),
Interstellar
(2014), The
Accountant (2016), Miss Sloane – Giochi
di potere (2016), Pet Sematary
(2019), E poi c’è Katherine (2019) e Bombshell – La
voce dello scandalo (2019).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. L’attore è noto anche per alcuni
ruoli di rilievo in apprezzate serie TV. Dopo aver recitato nel
film The Day After – Il giorno dopo (1983), interpreta
infatti Dick Solomon, protagonista della serie Una famiglia del
terzo tipo (1996-2001). Successivamente ricopre il personaggio
di Arthur “Trinity Killer” Mitchell in Dexter (2009), e diviene celebre anche per il suo
ruolo in How I Met Your Mother (2011-2014). Negli ultimi
anni si è fatto apprezzare anche per il suo ritratto di Winston
Churchill in The Crown
(2016) e nella serie Trial & Error (2017).
3. Ha doppiato un noto
villain. Nel 2001 l’attore ricopre il ruolo di doppiatore
dando voce al celebre Lord Farquaad, villain principale del film
d’animazione Shrek. La sua interpretazione del personaggio
venne così apprezzata, da ricoprire il ruolo anche per alcuni
cortometraggi successivi al film.
John Lithgow in Dexter
4. Ha interpretato un
pericoloso serial killer. Nella quarta stagione della
serie Dexter, Lithgow ricopre il ruolo di Arthur Mitchell,
apparentemente innocuo padre di famiglia che conduce però una
seconda vita come spietato serial killer. Per il suo macabro
ritratto del personaggio, l’attore ha vinto un Golden Globe nel
2010 come miglior attore non protagonista in una serie.
John Lithgow in How I Met Your
Mother
5. Ha interpretato il padre
di uno dei protagonisti. Nell’episodio
Legendaddy, della sesta stagione della celebre sit-com,
l’attore è apparso nel ruolo di Jerry, padre di Barney Stinson. Il
personaggio era stato infatti fino a quel momento solo nominato,
riportando la storia secondo la quale abbandonò Barney quando
questi era solo un bambino. Con il suo arrivo in scena, furono
fornite ulteriori spiegazioni a tale assenza.
Parte delle cose che non sai di John Lithgow
John Lithgow è Winston
Churchill
6. Ha lavorato a lungo sulla
voce del personaggio. Per poter ricoprire al meglio il
ruolo del celebre primo ministro britannico, l’attore americano ha
lavorato a lungo con alcuni esperti coach, per migliorare così la
propria pronuncia inglese ed il dialetto. L’attore ha inoltre
inserito del cotone nelle proprie narici per ottenere una voce più
nasale, simile a quella del vero Churchill.
7. Ha vinto un importante
premio. Per il suo ritratto di Winston Churchill, l’attore
ha ricevuto le lodi della critica e del pubblico, il quale lo hanno
giudicato particolarmente convincente. Nel 2017 l’attore è infine
arrivato a vincere il premio Emmy Awards come miglior attore non
protagonista in una serie drammatica.
John Lithgow in The Crown
8. È l’unico attore non
inglese. All’interno del cast di The
Crown, l’attore si distingue per essere l’unico attore
americano. Quando chiese all’ideatore della serie come mai volesse
lui per interpretare un ruolo così legato alla storia britannica,
Lithgow si sentì rispondere che per interpretare un personaggio
così sui generis ci voleva un attore che si sentisse un outsider
rispetto agli altri.
9. Si è camuffato grazie al
trucco. Per assumere i panni di Churchill, l’attore si è
visto applicare un trucco che gli permettesse di ottenere delle
fattezze a lui simili. Lithgow ha affermato che contrariamente a
quanto si potrebbe pensare il processo era piuttosto veloce, e
richiedeva solo una ventina di minuti a sessione.
John Lithgow: età e altezza
10. John Lithgow è nato a
Rochester, New York, Stati Uniti, il 19 ottobre 1945.
L’attore è alto complessivamente 193 centimetri.
Affermatasi grazie al suo ruolo
nella saga cinematografica di Twilight, l’attrice
Ashley Greene si è poi distinta recitando in noti
film e popolari serie televisive, collaborando con importanti
attori, potendo così crescere da un punto di vista artistico.
Di recente l’attrice è tornata a far
parlare di sé per la sua partecipazione ad uno dei film ricorrenti
durante l’appena conclusasi awards season, mettendo in mostra delle
buone doti da attrice drammatica. Ecco 10 cose che non sai
di Ashley Greene.
Parte delle cose che non sai di Ashley Greene
Ashley Greene: i suoi film
1. Ha recitato in una
celebre saga. La Greene debutta al cinema con il film
Alla scoperta di Charlie (2007), per poi ottenere grande
popolarità grazie al ruolo di Alice Cullen nel film Twilight (2008),
dove recita accanto agli attori Robert
Pattinson e Kristen
Stewart. Riprenderà il ruolo anche nei sequel The
Twilight Saga: New Moon (2009), The Twilight Saga:
Eclipse (2010), The Twilight Saga:
Breaking Dawn – Parte 1 (2011) e The Twilight Saga:
Breaking Dawn – Parte 2 (2012). L’attrice si fa poi notare
anche nei film Shrink (2009), LOL – Pazza del mio
migliore amico (2012), Wish I Was Here (2014),
Burying The Ex (2014), Estate a Staten Island
(2015), In Dubious Battle – Il coraggio degli ultimi
(2016) e Bombshell – La voce dello scandalo (2019), dove
recita accanto alle attrici Charlize Theron, Margot
Robbie e Nicole
Kidman.
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attrice ha preso parte anche ad alcune serie TV, da prima
recitando in alcuni episodi di Punk’d (2005),
Desire (2006), Crossing Jordan (2006) e Shark
– Giustizia a tutti i costi (2008), e successivamente
ricoprendo ruoli di maggior rilievo in Pan Am (2011-2012)
e Rogue (2016-2017).
Ashley Greene è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 1,2 milioni di
persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o
colleghi. Non mancano anche immagini promozionali dei suoi progetti
da interprete, come anche servizi fotografici realizzati per eventi
o riviste di moda.
Ashley Greene e Jackson
Rathbone
4. Hanno avuto una
relazione. La Greene e Rathbone, entrambi interpreti della
saga di Twilight, si conoscevano ben prima di interpretare
Alice e Jasper, fidanzati nella storia narrata nei film. I due
tuttavia sono stati avvistati insieme più volte nel corso del 2011,
e secondo alcune testimonianze vi sarebbero stati anche dei baci
tra i due. La coppia di attori non ha mai confermato una loro
relazione, non nascondendo però una profonda amicizia.
Ashley Green: il suo
matrimonio
5. Si è sposata.
L’attrice annuncia nel dicembre del 2016 il suo fidanzamento
ufficiale con l’australiano Paul Khoury, noto conduttore
televisivo, con cui aveva una relazione dal 2013. L’attrice ha
condiviso sul propro profilo Instagram il video della proposta
fattale da Khoury, ringraziandolo per il suo amore. La coppia si è
in seguito sposata nel luglio del 2018 a San Jose, in California,
alla presenza di amici e colleghi.
Parte delle cose che non sai di Ashley Greene
Ashley Greene e i suoi capelli
corti
6. Ha portato i capelli
corti per il suo ruolo più famoso. Per interpretare la
vampira Alice Cullen, l’attrice ha dovuto indossare una parrucca di
capelli corti a caschetto, assumendo così la capigliatura con cui è
divenuta celebre. In seguito la Greene si è sempre mostrata con i
capelli lunghi, anche, a sua detta, per potersi distaccare dal
personaggio.
Ashley Greene è Alice Cullen
7. Il suo è uno dei
personaggi più forti della saga. All’interno dei film
tratti dai noti romanzi, la Greene ricopre il ruolo di Alice
Cullen, la quale è dotata dello straordinario potere di poter
prevedere il futuro. Sarà lei nei primi due film della serie a
rendersi decisiva, sia per la salvaguardia di Bella quanto per
quella di suo fratello Edward. Alice sarà poi l’artefice della
salvezza della propria famiglia dalle grinfie degli spietati
Volturi.
Ashley Greene in Twilight
8. Ha vinto diversi
premi. Per il suo ruolo nei film della saga, l’attrice è
stata particolarmente apprezzata dal pubblico, il quale l’ha votata
ai Teen Choice Awards come Miglior attrice esordiente per
Twilight. Per New Moon ha invece vinto il premio
Female Scene Stealer, affermandosi più della protagonista
Kristen Stewart. Vince nuovamente tale premio
anche per il terzo capitolo della saga, Eclipse.
Ashley Greene: il suo 2019
9. Ha recitato in un noto
film. Nel 2019 l’attrice prende parte al film
Bombshell – La voce dello scandalo, dove recita nel ruolo
di Abby Huntsman. Il film è incentrato su alcuni recenti scandali
sessuali perpetrati all’interno degli uffici di Fox News. Il film è
stato uno dei titoli forti durante la stagione dei premi,
acquisendo particolare prestigio.
Ashley Greene: età e altezza
10. Ashley Greene è nata a
Jacksonville, in Florida, Stati Uniti, il 21 febbraio
1987.
L’attrice iraniana
Golshifteh Farahani è divenuta celebre per essere
stata la prima attrice del suo paese ad aver recitato in una grande
produzione hollywoodiana, e da quel momento la sua carriera ha
visto realizzarsi un significativo incremento della popolarità, il
che le ha permesso di recitare in film di rilievo al fianco di
importanti autori e attori. Ecco 10 cose che non sai di
Golshifteh Farahani.
Parte delle cose che non sai di Golshifteh Farahani
Golshifteh Farahani: i suoi
film
1. Ha recitato in celebri
film. Dopo aver partecipato a numerosi lungometraggi nel
proprio paese, l’attrice ottiene fama internazionale recitando nel
film Nessuna verità (2008), al fianco di Leonardo
DiCaprio. Con la popolarità acquisita prende poi parte
a About Elly (2009), There Be Dragons (2011),
Pollo alle prugne (2011), Just Like Woman (2012),
Eden (2014), Exodus – Dei e
re (2014), Due amici (2015), Quella peste di
Sophie (2016), Paterson
(2016), Pirati dei Caraibi –
La vendetta di Salazar (2017), Sempre amici
(2017), Christmas & Co. (2017), La notte ha divorato
il mondo (2018), Les filles du soleil (2018) e
Un divano a Tunisi (2019).
2. Ha partecipato al
doppiaggio di una serie animata. Nel 2019 l’attrice
ricopre per la prima volta il ruolo di doppiatrice per la serie
Gen: Lock, ambientata nel 2068 sul pianeta terra, dove
alcuni ribelli tentano di abbattere una pericolosa autocrazia
instauratasi a livello globale. Nella serie, l’attrice presta la
sua voce al personaggio di Yasamin Mandrani.
Golshifteh Farahani è su
Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 7,6 milioni di
persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
curiosità quotidiane con i propri fan, ma particolarmente presenti
sono anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete
come anche fotografie realizzate per servizi di moda.
Golshifteh Farahani: chi è suo
marito
4. È stata sposata.
Per sette anni l’attrice è stata sposata, in Iran, con il
produttore Amin Mahdavi. Tuttavia, nel momento in cui la Farahani
ha iniziato a partecipare a produzioni cinematografiche estere, le
è stato proibito di tornare nel suo paese per via di alcune scene
di nudo da lei girate. Questo allontanamento, che l’attrice ha
vissuto come un vero e proprio lutto, ha contribuito alla fine del
suo matrimonio.
Golshifteh Farahani e Louis
Garrel
5. Hanno avuto una
relazione. Nel 2011 l’attrice conosce l’attore e regista
Louis
Garrel, recitando nel cortometraggio La règle de
trois, da lui diretto. I due si innamorano e intraprendono una
relazione, lavorando nuovamente insieme per il film Due
amici, anch’esso diretto da Garrel. I due in seguito si
separano senza fornire particolari dettagli.
Parte delle cose che non sai di Golshifteh Farahani
Golshifteh Farahani in
Paterson
6. Non ha sostenuto alcun
provino. Nel film Paterson, diretto da
Jim Jarmusch e con protagonista Adam
Driver, l’attrice interpreta il ruolo di Laura,
artistica moglie del personaggio principale. L’attrice ha
dichiarato di non aver dovuto sostenere alcun provino per la parte,
Jarmusch si limitò a contattarla tramite Skype per conoscerla, e
dopo qualche settimana la richiamò per affidarle la parte.
Golshifteh Farahani in Pirati dei
Caraibi
7. Era attratta
dall’ambiguità del suo personaggio. Nel quinto capitolo
della saga di Pirati dei Caraibi, l’attrice ricopre il
ruolo dei Shansa, una maga dai misteriosi poteri. La Farahani si è
dichiarata attratta dal personaggio per via del suo avere sia
caratteristiche buone che negative, affermandosi così per la sua
natura controversa.
8. Si è sottoposta ad un
lungo processo di trucco. Per poter dar vita al
personaggio di Shansa, l’attrice si è dovuta radicalmente
trasformare attraverso il trucco, assumendo così le caratteristiche
del personaggio: testa rasata e numerosi tatuaggi su tutto il corpo
e il viso. Il processo ha richiesto diverse ore al giorno di
preparazione.
Golshifteh Farahani a Cannes
2019
9. Ha ricevuto ottimi
apprezzamenti per il suo abito. Nel 2019 l’attrice
partecipa al Festival
di Cannes, venendo indicata come una delle interpreti più belle
ad aver calcato il tappeto rosso durante quell’edizione. La
Farahani indossava infatti un abito nero con una profonda
scollatura, firmato Givenchy. In molti hanno ritenuto l’abito
adeguato a risaltare il fisico e il fascino dell’attrice.
Golshifteh Farahani: età e
altezza
10. Golshifteh Farahani è
nata a Teheran, in Iran, il 10 luglio 1983. L’attrice è
alta complessivamente 169 centimetri.
Tra le più celebri attrici
britanniche della sua generazione, Kristin Scott
Thomas si è affermata nel panorama cinematografico grazie
ad alcuni memorabili ruoli, che le hanno permesso di ottenere
importanti riconoscimenti.
Ancora oggi l’attrice continua a
dividersi con successo tra cinema e televisione, dando vita ad
apprezzati personaggi che non fanno che esaltare ulteriormente il
suo talento e la sua versatilità. Ecco 10 cose che non sai
di Kristin Scott Thomas.
Parte delle cose che non sai di Kristin Scott Thomas
Kristin Scott Thomas: i suoi
film
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 1986 con il
film Under the Cherry Moon, per poi recitare in film come
Il matrimonio di Lady Brenda (1988), Forza
maggiore (1989) e Luna di fiele (1992). Ottiene una
prima popolarità grazie al film Quattro matrimoni e un
funerale (1994), e da quel momento prende parte a noti
film come Mission: Impossible (1996), Il paziente
inglese (1996), che ne consacra il talento, L’uomo che
sussurrava ai cavalli (1998), Destini incrociati
(1999), Gosford Park (2001), La famiglia omicidi
(2005), The Walker (2007), L’altra donna del re
(2008), I Love Shopping (2009), Nowhere Boy
(2009), La chiave di
Sara (2010), Bel Ami – Storia di
un seduttore (2012), Solo Dio
perdona (2013), Suite francese (2014), L’ora più
buia (2017), Tomb Raider
(2018) e Military Wives (2019).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. All’inizio della sua carriera la
Thomas recita in diversi film televisivi, come Il decimo
uomo (1998), Spymaker: la vita segreta di Ian Fleming
(1990), Artisti della truffa (1990), Omicidio a
circuito chiuso (1992) e I viaggi di Gulliver (1996).
Nel 1993 è invece tra i protagonisti della serie Body &
Soul, mentre negli anni successivi si dedica esclusivamente al
cinema. Torna a recitare in televisione nel 2019, prendendo parte
al terzo episodio della seconda stagione di Fleabag, nel
ruolo di Belinda.
3. Esordirà alla
regia. La Thomas si è detta pronta ad esordire alla regia,
e lo farà con il film The Sea Change, tratto dall’omonimo
romanzo del 1959, che ha per protagonisti una vecchia coppia in
crisi durante il loro viaggio in Grecia. Per il film l’attrice ha
dichiarato che si avvarrà di poche location, pochi attori e poche
settimane di ripresa, poiché convinta che da un piccolo progetto
possa nascere una buona storia.
Kristin Scott Thomas: marito e
figli
4. È stata
sposata. Durante un soggiorno nell’amata Parigi, l’attrice
incontra il medico ostetrico François Oliviennes, con il quale
intraprende una relazione. I due si sposeranno in seguito nel 1987.
Durante il corso degli anni si sono sempre dimostrati una coppia
riservata, attenta a mantenere la vita sentimentale lontano dai
riflettori della carriera di lei. Nel 2005, tuttavia, annunciano il
divorzio, senza fornire spiegazioni pubbliche.
5. Hanno avuto dei
figli. Nel corso del loro matrimonio la coppia ha avuto
tre figli, nati rispettivamente nel 1988, nel 1991 e nel 2000. In
seguito al divorzio i tre figli si sono trasferiti a vivere con la
madre nella casa che lei possiede a Parigi.
Parte delle cose che non sai di Kristin Scott Thomas
Kristin Scott Thomas in Destini
incrociati
6. È protagonista del film
insieme ad un noto attore. Nel 1999 l’attrice interpreta
il personaggio di Kay Chandler nel film Destini
incrociati, dove recita da protagonista insieme all’attore
Harrison
Ford. Il film è tratto dal romanzo Random
Hearts, ispirato a sua volta a fatti realmente accaduti,
trattanti un intrigato caso di corruzione.
7. Avrebbe dovuto recitare
in un altro film. Nel 1997 l’attrice era stata scritturata
insieme a Ford per il film Age of Aquarius, storia d’amore
ambientata durante la guerra in Bosnia. Il film fu tuttavia
accantonato per via del suo budget, ma i due attori vennero invece
scelti per il film Destini incrociati.
Kristin Scott Thomas in
Fleabag
8. Ha recitato in un
episodio della celebre serie. L’attrice ha preso parte al
terzo episodio della seconda stagione di Fleabag, dove recita
accanto all’attrice Phoebe Waller-Bridge. Qui
ricopre il ruolo di Belinda, una donna di potere nel mondo
dell’imprenditoria. Per la sua interpretazione, particolarmente
amata dai fan, l’attrice è stata nominata ai premi Emmy come
miglior attrice guest star in una commedia.
Kristin Scott Thomas, oggi
9. È protagonista di un
nuovo atteso film. Nel 2019 l’attrice ha recitato da
protagonista nel film Military Wives, presentato alla
Festa del Cinema di Roma. Nella pellicola interpreta Kate, moglie
di un militare che decide di dar vita ad un coro composto da tutte
quelle donne rimaste sole per la partenza dei mariti in guerra.
Kristin Scott Thomas: età e
altezza
10. Kristin Scott Thomas è
nata a Redruth, in Cornovaglia, Inghilterra, il 24 maggio
1960. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.
Leone Film Group
ha diffuso il teaser trailer di After 2, il sequel della saga basata sul
bestseller di Anna Todd che ha venduto in Italia
1.650.000 copie.
Dopo il successo del primo film,
“After”, uscito ad aprile 2019, che ha incassato più di 6 milioni
di euro al boxoffice italiano, arriva prossimamente nei cinema
“After 2”, basato sul secondo capitolo del romanzo best seller di
Anna Todd con protagonisti Tessa Young (Langford) e Hardin Scott
(Tiffin), diventato un fenomeno sensazionale come fan fiction
su Wattpad.
After 2 è diretto da Roger
Kumble e vede protagonisti Josephine
Langford, Hero Fiennes-Tiffin, Dylan Sprouse,
Selma Blair, Charlie Weber.