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Oscar 2019: Kendrick Lamar non si esibirà, ecco perché

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Oscar 2019: Kendrick Lamar non si esibirà, ecco perché

Contrariamente alle previsioni Kendrick Lamar e SZA non si esibiranno sul palco degli Oscar 2019 con il brano “All the stars” tratto dalla colonna sonora di Black Panther. L’annuncio ufficiale arriva dall’Academy ed è stato riportato nelle ultime ore da Deadline con le dovute motivazioni.

L’esclusione del rapper dalla scaletta non ha nulla a che vedere con i problemi di durata imposti dalla ABC per la diretta televisiva (che dovrebbe rimanere sotto le tre ore), ma da quanto confermano diverse fonti vicine all’artista, la lunga permanenza all’estero per il suo tour e la sfida – impossibile – di rendere giustizia alla performance degli Oscar lo hanno costretto a declinare l’offerta.

Di recente Lamar ha saltato anche la cerimonia di premiazione dei Grammy, dove “All the Stars” era nominata come Miglior Canzone Rap dell’Anno e Miglior Canzone Scritta per il Cinema.

Dal canale Twitter ufficiale degli Oscar si confermano però le esibizioni di Lady Gaga e Bradley Cooper con “Shallow,” di Bette Midler con “The Place Where Lost Things Go” dalla colonna sonora di ll Ritorno di Mary Poppins, di Jennifer Hudson con “I’ll Fight” from RBG, e infine di Gillian Welch e David Rawlings con “When a Cowboy Trades His Spurs for Wings” da The Ballad of Buster Scruggs.

Oscar 2019: le reazioni delle star alle nomination

I primi presentatori ufficiali confermati sono AwkwafinaDaniel CraigChris EvansTina FeyWhoopi GoldbergBrie LarsonJennifer LopezAmy PoehlerMaya RudolphAmandla StenbergCharlize TheronTessa ThompsonConstance Wu, Javier Bardem, Angela Bassett, Chadwick Boseman, Emilia Clarke, Laura Dern, Samuel L. Jackson, Stephan James, Keegan-Michael Key, KiKi Layne, James McAvoy, Melissa McCarthy, Jason Momoa and Sarah Paulson.

Vi ricordiamo che la cerimonia si svolgerà questa domenica.

Tutti i nominati agli Oscar 2019

Fonte: Deadline

Oscar 2019: i Queen si esibiranno durante la serata

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Arriva dall’account ufficiale di Twitter la conferma che i Queen, insieme ad Adam Lambert, si esibiranno durante la Notte degli Oscar 2019, presso il Dolby Theatre di Los Angeles, dove si svolgerà la cerimonia di consegna degli Academy Awards.

La serata sarà dunque accompagnata non solo dal nuove musicale di Bradley Cooper e Lady Gaga, che canteranno Shallow, ma anche dai Queen, che omaggeranno il film Bohemian Rhapsody, che racconta la vita di Freddie Mercury e che concorre da front runner nella corsa al migliore attore protagonista, Rami Malek.

Oltre a quella a Malek, il film vanta ben cinque nomination, e tra queste anche quella al miglior film. La corsa a questo premio è particolarmente aperta, per cui il discusso film, amatissimo dal pubblico italiano, potrebbe avere possibilità concrete di vincere la statuetta.

La cerimonia si svolgerà domenica prossima, 24 febbraio.

Tutti i nominati agli Oscar 2019

Oscar 2019: i premi esclusi dalla diretta tv

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Oscar 2019: i premi esclusi dalla diretta tv

Quest’anno la cerimonia degli Oscar 2019 sarà decisamente più “snella” in termini di durata, come confermato nelle scorse settimane dai dirigenti della ABC per rendere lo spettacolo live ancora più “godibile” per il pubblico che lo guarderà da casa.

Per questo motivo quattro categorie di premi saranno esclusi dalla diretta televisiva e consegnati durante le pause pubblicitarie, ovvero Miglior Montaggio, Miglior Fotografia, Miglior Trucco e Parrucco e Miglior Cortometraggio.

Nel messaggio istituzionale inviato ieri, il presidente dell’Academy John Bailey ha presentato il piano organizzativo per la 91a edizione degli Academy Awards sottolineando come anche stavolta gli Oscar “continueranno ad onorare i risultati di tutte le ventiquattro categorie e che i discorsi dei vincitori verranno caricati online in seguito sul sito ufficiale“.

Oscar 2019: le reazioni delle star alle nomination

Vi ricordiamo inoltre che per la prima volta nelle ultime trenta edizioni la serata non avrà alcun conduttore (a seguito della bagarre fra l’organizzazione e Kevin Hart per vecchi tweet con commenti omofobici e transfobici dell’attore). I produttori hanno invece deciso di selezionare una serie di personaggi del mondo del cinema che interverranno durante lo show con monologhi, sketch e performance musicali (sono attesi sul palco del Dolby Theater di Hollywood Lady Gaga e Kendrick Lamar, nominati nella categoria Miglior Canzone Originale).

I primi presentatori ufficiali confermati sono AwkwafinaDaniel CraigChris EvansTina FeyWhoopi GoldbergBrie LarsonJennifer LopezAmy PoehlerMaya RudolphAmandla StenbergCharlize TheronTessa ThompsonConstance Wu, Javier Bardem, Angela Bassett, Chadwick Boseman, Emilia Clarke, Laura Dern, Samuel L. Jackson, Stephan James, Keegan-Michael Key, KiKi Layne, James McAvoy, Melissa McCarthy, Jason Momoa and Sarah Paulson.

Contrariamente a quanto riportato nei giorni scorsi, Gary Oldman, Allison JanneyFrances McDormand e Sam Rockwell saliranno sul palco per consegnare i premi di diverse categorie:

Nella passata edizione i nomi di Allison Janney, Frances McDormand, Gary Oldman e Sam Rockwell sono stati estratti da una busta permettendogli di portare a casa la statuetta. Quest’anno invece, gli attori realizzeranno più di un sogno“, aveva twittato l’Academy il 5 febbraio.

Fonte: THR

Oscar 2019: i candidati italiani al Miglior Film Straniero

Oscar 2019: i candidati italiani al Miglior Film Straniero

Dopo i Festival di Venezia e Toronto, il profilo cinematografico della stagione si delinea, visto che, in genere, i film che arriveranno alla Notte degli Oscar 2019 vengono presentati in una delle due manifestazioni. 

Iter diverso invece percorrono i film che si inseriscono nelle categorie di Miglior Film Straniero. Così, mentre sappiamo già, ad esempio, che Roma di Alfonso Cuaron sarà il candidato al Miglior film straniero per il Messico, in Italia è appena stata resa nota la lista dei 21 film che ambiscono a rappresentare il Paese nel mondo, a Hollywood.

Tra qualche scelta insolita, come la commedia con Vinicio Marchioni, Quanto Basta, e qualche scelta scontata ma sacrosanta, come il bellissimo Dogman di Matteo Garrone, ci sono anche le sorprese che hanno escluso Loro di Paolo Sorrentino, film che forse paga lo scotto della misteriosa divisione in due capitoli (Loro 1 e Loro 2). Di seguito la lista completa:

Oscar 2019: ecco i candidati italiani al miglior film straniero

A CASA TUTTI BENE di Gabriele Muccino
CAINA di Stefano Amatucci
COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani
DOGMAN di Matteo Garrone
DOVE NON HO MAI ABITATO di Paolo Franchi
L’ESODO di Ciro Formisano
L’ETA’ IMPERFETTA di Ulisse Lendaro
IL FIGLIO SOSPESO di Egidio Termine
LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher
MANUEL di Dario Albertini
NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek
NOME DI DONNA di Marco Tullio Giordana
QUANTO BASTA di Francesco Falaschi
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi
RICCARDO VA ALL’INFERNO di Roberta Torre
SEMBRA MIO FIGLIO di Costanza Quatriglio
UNA STORIA SENZA NOME di Roberto Andò
SULLA MIA PELLE di Alessio Cremonini
LA TERRA DELL’ABBASTANZA di Damiano e Fabio D’Innocenzo
THE PLACE di Paolo Genovese
TITO E GLI ALIENI di Paola Randi

Oscar 2019: Gary Oldman e Frances McDormand non consegneranno i premi

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Per la prima volta nelle ultime trenta edizioni la cerimonia degli Oscar 2019 non verrà presentata da alcun conduttore. Come riportato di recente, i produttori selezioneranno una serie di personaggi del mondo del cinema che interverranno durante la serata con monologhi, sketch e performance musicali (attesi sul palco del Dolby Theater di Hollywood anche Lady Gaga e Kendrick Lamar, nominati nella categoria Miglior Canzone Originale).

Ora è Deadline a rivelare gli ulteriori cambiamenti che la ABC apporterà al programma per snellire lo spettacolo e renderlo ancora più “godibile” per il pubblico che guarderà la cerimonia da casa. A quanto pare i vincitori dello scorso anno nelle categorie Attori – Gary Oldman, Frances McDormand, Sam Rockwell e Allison Janney – non premieranno, come da tradizione, gli interpreti di quest’anno; a sostituirli dovrebbero arrivare altre personalità note dello show business (si pensa a Oprah Winfrey o Tom Hanks, ma si attendono conferme ufficiali). Addio dunque al tradizionale “passaggio di testimone” che aveva caratterizzato questa specifica parte della serata.

Oscar 2019 nomination: tutti i nominati della 91° edizione

L’altro piano sarebbe tenere la durata della cerimonia Oscar sotto le consuete tre ore, riducendo di circa 45 minuti lo spettacolo. In che modo? Presentando alcune delle categorie “minori” durante le pause pubblicitarie, idea che i produttori Michael De Luca e Jennifer Todd avevano già proposto all’Academy senza successo.

Gli ultimi aggiornamenti riguardano invece la parte musicale della serata, con gli addetti ai lavori che vorrebbero far esibire soltanto i brani “Shallow” di Lady Gaga e Bradley Cooper e “All the Stars” di Kendrick Lamar e SZA in diretta televisiva. Se non fosse che la Germanotta (forse attraverso portavoce) avrebbe minacciato di non salire sul palco se anche agli altri candidati non sarà offerta la stessa opportunità.

In questo caso ci sarebbe spazio per il premio Oscar Jennifer Hudson con il brano “I’ll Fight” e Gillian Welch e David Rawlings con “When a Cowboy Trades His Spurs for Wings”.

Fonte: Deadline

Oscar 2019: è stato un “pink carpet”, ma quest’anno vincono gli uomini

Rosa, rosa ovunque. È questo quello che devono aver pensato i partecipanti alla Notte degli Oscar 2019 arrivando sul tappeto rosso. Negli USA hanno infatti parlato di “pink carpet”, con qualche deriva di variazioni del blu, specialmente per gli uomini, e i classici bianchi e nero, semplici o ricchi, con i quali raramente si sbaglia. A dispetto delle bellissime donne che hanno sfilato, però, quest’anno i meglio vestiti sono in generale gli uomini.

Ecco le star sul red carpet: tendenze, colori, fantasie, top e flop.

Rosa

Il colore predominante, dalle sfumature shocking a quelle confetto, fino alla versione luccicante scelta da Emilia Clarke. Molto vistosa ma sempre bella Linda Cardellini, mentre romantici in rosa antico Jason Momoa e sua moglie Lisa Bonet. Vera regina (non a caso) di categoria è però Helen Mirren, elegantissima in un abito rosa leggero e molto giovanile, pur non stonando con la sua età e il suo portamento da vera Dame.

Decisamente eccessive Angela Bassett e Sarah Paulson, ma in queste occasioni l’eccesso non è per forza un male, come dimostra il ricco abito della Paulson. Sempre più bella, a dispetto dell’abitino banale, Julia Roberts che per premiare il miglior film ha scelto, ancora, il rosa.

Blu e derivati

Tra l’azzurro di Yalitza Aparicio e quello di Charlize Theron ci passano self confidence, anni di red carpet e soprattutto una diversa presenza scenica. Tuttavia, mentre la Theron conferma, come ogni anno, di essere una delle migliori a calcare il tappeto rosso degli Oscar, la Aparicio è perfetta in un abito da Cenerentola che per la prima volta va al ballo. Semplice e romantica, la protagonista di Roma, riesce a sopravvivere, da promossa, al suo primo red carpet da Oscar.

Scelgono il blu scuro invece la sempre elegantissima Tina Fey e Octavia Spencer, che ancora una volta dimostra di saper indossare abiti eleganti con gusto, nonostante non abbia un fisico “canonico” per il mondo del cinema. Molti anche gli uomini in blu, tra cui l’elegante ma semplice Adam Driver, che ha partecipato alla notte degli Oscar da nominato, per la prima volta in carriera.

Per una questione di spettro cromatico, inseriamo in questa sotto-categoria anche Spike Lee e Lucy Boynton. Nessuno dei due brilla per eleganza, ma almeno Lee ha personalità, mentre Lucy continua a fare scelte di stile che non valorizzano per niente la sua incredibile bellezza naturale.

Velluto maschile

Il velluto è un tessuto rischioso ma sembra che trai divi di quest’anno sia riuscito a trovare il suo spazio, con risultati eccellenti, come nel caso di Michael B. Jordan, e anche lui ha optato per il blu. Chris Evans e David Oyelowo si associano alla scelta di stile, ma purtroppo per Evans, la sua presenza fisica non viene valorizzata da una scelta azzardata.

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Bianco e nero

Un classico, dal look da tomboy scelto da Amy Poheler e dalla giovanissima Elsie Fisher, protagonista di Eight Grade, che si sono presentate in giacca e pantaloni, in total black. Anche Melissa McCarthy ha scelto i pantaloni, mentre splendide negli abiti lunghi la migliore non protagonista Regina King, una delle migliori, e Ashley Graham, la super modella plus size che ha intervistato i talent sul red carpet.

Tra le meglio vestite in assoluto, la vincitrice dello scorso anno Allison Janney, in nero, con scollatura profonda, e Amy Adams, in un prezioso abito bianco, molto scollato, una scelta diversa rispetto agli abiti casti e di gran classe scelti per gli appuntamenti precedente di questa season award.

Oro, argento e… bronzo

Il nome bizzarro di questa sotto-categoria comprende quelle scelte d’abbigliamento che si sono distinte per il loro luccichio. Dall’imperiale oro di Glenn Close e quello romantico di Danai Gurira, all’argento mozzafiato di Brie Larson e Jennifer Lopez, fino al bronzo di Emma Stone, che per una volta non si guardagna un posto tra le preferite, cosa molto strana viste le sue sempre ineccepibili scelte di stile.

Si distingue, come sempre, per stile ed eleganza, una principesca Michelle Yeoh.

I più belli del reame

Ci riserviamo un’ultima sezione per incoronare i re del tappeto rosso. Trai migliori annoveriamo la classe di Viggo Mortensen e di Samuel L. Jackson, ma anche l’eccentrica scelta di Chadwick Boseman, vistoso eppure di grande eleganza. Ma quello che ha conquistato davvero il nostro cuore è Nicholas Hoult con un outfit assolutamente incredibile, non a caso firmato da Dior.

Oscar 2019: Dogman e Bismillah ai Cinema Italian Style

Oscar 2019: Dogman e Bismillah ai Cinema Italian Style

Dogman e Bismillah a Hollywood per rappresentare il cinema italiano in corsa verso gli Oscar. Tra gli ospiti all’inaugurazione del Cinema Italian Style – evento prodotto e organizzato da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con l’American Cinematheque di Los Angeles – erano presenti anche il regista Alessandro Grande e l’attore Marcello Fonte.

Questi ultimi, accomunati dall’origine calabrese, hanno accompagnato negli States le proiezioni del cortometraggio Bismillah, già vincitore del David di Donatello, e del film Dogman di Matteo Garrone che ha regalato a Fonte il premio come migliore attore a Cannes. Entrambe le opere rappresentano il cinema italiano nella selezione per la statuetta più ambita. L’accoglienza della stampa e del pubblico americano è stata positiva, a testimonianza dell’attenzione e della credibilità di cui gode il cinema italiano all’estero.

Oscar 2019: Dogman di Matteo Garrone il candidato per l’Italia

Dal cuore di Hollywood, Alessandro Grande ha voluto ringraziare l’organizzazione per l’opportunità offerta al suo corto Bismillah, che tratta in maniera poetica e originale il tema dell’immigrazione, di essere presentato anche in America, per sostenere la campagna Oscar dopo lo straordinario successo riscosso nei festival di tutto il mondo. Il corto è stato co-prodotto da Indaco Film con la partecipazione di Calabria Film Commission e Comune di Catanzaro e la distribuzione di Zen Movie.

Oscar 2019: Dogman di Matteo Garrone il candidato per l’Italia

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Oscar 2019: Dogman di Matteo Garrone il candidato per l’Italia

La Commissione di Selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’ANICA lo scorso giugno, su incarico dell”Academy of Motion Picture Arts and Sciences”, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola BORRELLI, Marta DONZELLI, Gian Luca FARINELLI, Antonio MEDICI, Silvio SOLDINI, Maria Carolina TERZI, Maria Sole TOGNAZZI, Stefania ULIVI, Enrico VANZINA, ha designato il film Dogman di Matteo Garrone a rappresentare il cinema italiano alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera alla 91ma edizione degli Academy Awards.

LEGGI LA RECENSIONE DI DOGMAN

L’annuncio delle nominations è previsto per il 22 gennaio 2019, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 24 febbraio 2019.

In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l’amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l’intero quartiere. Dopo l’ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall’esito inaspettato.

LA NOSTRA INTERVISTA A MATTEO GARRONE

 

“Dogman è un film che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa, ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l’ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa, l’incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente”. – Matteo Garrone

Oscar 2019: Dogman di Matteo Garrone escluso dalla shortlist

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Oscar 2019: Dogman di Matteo Garrone escluso dalla shortlist

Dogman di Matteo Garrone è ufficialmente fuori dalla corsa per il Miglior Film Straniero che verrà assegnato il prossimo 22 Gennaio durante la cerimonia degli Oscar 2019 (91° edizione degli Academy Awards).

Questi invece i titoli che gareggeranno per la cinquina finale nella categoria Miglior Film Straniero, tra cui Roma di Alfonso Cuaron, Leone d’Oro a Venezia 75.

  • Colombia, “Birds of Passage
  • Danimarka, “The Guilty
  • Germania, “Never Look Away
  • Giappone, “Shoplifters
  • Kazakhstan, “Ayka
  • Libano, “Capernaum
  • Messico, “Roma
  • Polonia, “Cold War
  • Korea del Sud, “Burning

Oscar 2019: Kevin Hart rifiuta l’invito a presentare la cerimonia, ecco perché

Dopo Gomorra e Reality (entrambi vincitori del Grand Prix) e Il Racconto dei RaccontiMatteo Garrone torna in Concorso al 71° Festival Di Cannes con il suo nuovo film, Dogman.

In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l’amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l’intero quartiere. Dopo l’ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall’esito inaspettato.

Dogman è un film che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa, ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l’ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa, l’incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente“. – Matteo Garrone

Oscar 2019: Bradley Cooper imbarazzato dalla mancata nomination alla regia

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Bradley Cooper ha esordito dietro alla macchina da presa con A Star Is Born, film che si preannunciava come front-runner per la corsa agli Oscar 2019 e che, sebbene abbia avuto qualche battuta d’arresto nel corso della sua scalata al successo (il Golden Globe a Bohemian Rhapsody come miglior film drammatico) è ancora in corsa con ben otto nomination agli Academy Awards.

Quello che ha lasciato tutti a bocca aperta è che Cooper, nominato come migliore attore, non è stato nominato come migliore regista, cosa che, film alla mano, è comprensibile, visto i 5 nomi di grandissimo prestigio in cinquina quest’anno (BlackkKlansman – Spike Lee, Cold War – Pawel Pawlikowski, Roma – Alfonso Cuaron, La Favorita – Yorgos Lanthimos, Vice – Adam McKay).

Tuttavia il mondo dello spettacolo si aspettava una sua nomination, e anche lui, molto in fondo, tanto che ha confessato di essersi sentito in imbarazzo, quasi avesse deluso le aspettative.

L’attore ne ha parlato con Oprah durante il SuperSoul Conversations da Times Square: “Ero imbarazzato. Ero in un coffee shop a New York e guardavo il mio telefono e Nicole, la mia agente, mi ha fatto le congratulazioni e io le ho chiesto quali erano le nomination del film, non mi hanno nemmeno dato una brutta notizia. Mi sono sentito in imbarazzo perché è stato come se non avessi fatto il mio lavoro.”

La reazione dell’attore/regista è comprensibile, ma sarebbe anche giusto spiegargli che molti prima di lui hanno fallito e che, tutto sommato, otto nomination per un’opera prima non è poi tanto male!

Oscar 2019: annunciati i primi presentatori

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Oscar 2019: annunciati i primi presentatori

L’Academy ha finalmente annunciato il primo gruppo di presentatori che animeranno la cerimonia di consegna degli Oscar 2019 in programma il 24 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles.

Per la prima volta, nelle ultime trenta edizioni, la serata non avrà alcun conduttore (a seguito della bagarre fra l’organizzazione e Kevin Hart per vecchi tweet con commenti omofobici e transfobici dell’attore) e i produttori hanno così scelto di selezionare una serie di personaggi del mondo del cinema che interverranno durante lo show con monologhi, sketch e performance musicali (attesi sul palco del Dolby Theater di Hollywood anche Lady Gaga e Kendrick Lamar, nominati nella categoria Miglior Canzone Originale).

Tra questi ci saranno Awkwafina, Daniel Craig, Chris Evans, Tina Fey, Whoopi Goldberg, Brie Larson, Jennifer Lopez, Amy Poehler, Maya Rudolph, Amandla Stenberg, Charlize Theron, Tessa Thompson e Constance Wu. Nei prossimi giorni saranno svelati gli altri nomi.

Oscar 2019: tutti i nominati della 91° edizione

C’è aria di cambiamenti quest’anno per quanto riguarda gli Oscar, con la ABC che decisa a snellire lo spettacolo per renderlo ancora più “godibile” per il pubblico che guarderà la cerimonia da casa.

Secondo quanto riportato negli ultimi giorni, i vincitori dello scorso anno nelle categorie Attori – Gary OldmanFrances McDormandSam Rockwell e Allison Janney – non premieranno, come da tradizione, gli interpreti di quest’anno; a sostituirli dovrebbero arrivare altre personalità note dello show business.

L’altro piano sarebbe tenere la durata della cerimonia Oscar sotto le consuete tre ore, riducendo di circa 45 minuti lo spettacolo. In che modo? Presentando alcune delle categorie “minori” durante le pause pubblicitarie, idea che i produttori Michael De Luca e Jennifer Todd avevano già proposto all’Academy senza successo.

Fonte: Oscars

Oscar 2019: 87 Paesi nella corsa alla nomination al Miglior Film Straniero

Ogni anno, quando si parla di Film Italiani Nominati Agli Oscar, si fa sempre tanta confusione. L’appassionato di cinema mediamente interessato anche ai premi e a questo tipo di contenuti spesso recepisce la candidatura alla nomination come la nomination vera e propria, tuttavia il procedimento per arrivare alla nomination è un po’ più articolato. Ogni produzione propone il suo film all’ente nazionale incaricato di scegliere la pellicola che rappresenterà il Paese di fronte all’Academy, che alla fine sceglierà i cinque film da nominare.

In Italia, per esempio, dalla lunga lista di pellicole candidate a rappresentare il nostro Paese è stato scelto Dogman di Matteo Garrone. Come l’Italia, altri 86 Paesi hanno ufficialmente presentato il loro film rappresentante, una rosa di film tra cui l’Academy dovrà scegliere le 5 pellicole nominate (ora sì) al Miglior Film Straniero e trai quali ci sarà il vincitore.

Il Leone d’Oro Roma di Alfonso Cuaron per il Messico, Girl di Lukas Dhont per il Belgio, la Palma d’Oro Un Affare di Famiglia di Hirokazu Kore-eda per il Giappone, Opera senza autore di  Florian Henckel von Donnersmarck per la Germania, Capernaum per il Lebano, di Nadine Labaki, Cold War di Pawel Pawlikowski per la Polonia, Laszlo Nemes e il suo Sunset per l’Ungheria, Border di Ali Abbasi per la Svezia. Sono questi solo alcuni dei titoli che concorreranno per entrare in cinquina, riuscirà Dogman di Garrone a spuntarla?

Ecco i candidati da Deadline

Afghanistan, “Rona Azim’s Mother,” Jamshid Mahmoudi, director;

Algeria, “Until the End of Time,” Yasmine Chouikh, director;

Argentina, “El Ángel,” Luis Ortega, director;

Armenia, “Spitak,” Alexander Kott, director;

Australia, “Jirga,” Benjamin Gilmour, director;

Austria, “The Waldheim Waltz,” Ruth Beckermann, director;

Bangladesh, “No Bed of Roses,” Mostofa Sarwar Farooki, director;

Belarus, “Crystal Swan,” Darya Zhuk, director;

Belgium, “Girl,” Lukas Dhont, director;

Bolivia, “The Goalkeeper,” Rodrigo “Gory” Patiño, director;

Bosnia and Herzegovina, “Never Leave Me,” Aida Begić, director;

Brazil, “The Great Mystical Circus,” Carlos Diegues, director;

Bulgaria, “Omnipresent,” Ilian Djevelekov, director;

Cambodia, “Graves without a Name,” Rithy Panh, director;

Canada, “Family Ties,” Sophie Dupuis, director;

Chile, “…And Suddenly the Dawn,” Silvio Caiozzi, director;

China, “Hidden Man,” Jiang Wen, director;

Colombia, “Birds of Passage,” Cristina Gallego, Ciro Guerra, directors;

Costa Rica, “Medea,” Alexandra Latishev, director;

Croatia, “The Eighth Commissioner,” Ivan Salaj, director;

Czech Republic, “Winter Flies,” Olmo Omerzu, director;

Denmark, “The Guilty,” Gustav Möller, director;

Dominican Republic, “Cocote,” Nelson Carlo De Los Santos Arias, director;

Ecuador, “A Son of Man,” Jamaicanoproblem, director;

Egypt, “Yomeddine,” A.B. Shawky, director;

Estonia, “Take It or Leave It,” Liina Trishkina-Vanhatalo, director;

Finland, “Euthanizer,” Teemu Nikki, director;

France, “Memoir of War,” Emmanuel Finkiel, director;

Georgia, “Namme,” Zaza Khalvashi, director;

Germany, “Never Look Away,” Florian Henckel von Donnersmarck, director;

Greece, “Polyxeni,” Dora Masklavanou, director;

Hong Kong, “Operation Red Sea,” Dante Lam, director;

Hungary, “Sunset,” László Nemes, director;

Iceland, “Woman at War,” Benedikt Erlingsson, director;

India, “Village Rockstars,” Rima Das, director;

Indonesia, “Marlina the Murderer in Four Acts,” Mouly Surya, director;

Iran, “No Date, No Signature,” Vahid Jalilvand, director;

Iraq, “The Journey,” Mohamed Jabarah Al-Daradji, director;

Israel, “The Cakemaker,” Ofir Raul Graizer, director;

Italy, “Dogman,” Matteo Garrone, director;

Japan, “Shoplifters,” Hirokazu Kore-eda, director;

Kazakhstan, “Ayka,” Sergey Dvortsevoy, director;

Kenya, “Supa Modo,” Likarion Wainaina, director;

Kosovo, “The Marriage,” Blerta Zeqiri, director;

Latvia, “To Be Continued,” Ivars Seleckis, director;

Lebanon, “Capernaum,” Nadine Labaki, director;

Lithuania, “Wonderful Losers: A Different World,” Arunas Matelis, director;

Luxembourg, “Gutland,” Govinda Van Maele, director;

Macedonia, “Secret Ingredient,” Gjorce Stavreski, director;

Malawi, “The Road to Sunrise,” Shemu Joyah, director;

Mexico, “Roma,” Alfonso Cuarón, director;

Montenegro, “Iskra,” Gojko Berkuljan, director;

Morocco, “Burnout,” Nour-Eddine Lakhmari, director;

Nepal, “Panchayat,” Shivam Adhikari, director;

Netherlands, “The Resistance Banker,” Joram Lürsen, director;

New Zealand, “Yellow Is Forbidden,” Pietra Brettkelly, director;

Niger, “The Wedding Ring,” Rahmatou Keïta, director;

Norway, “What Will People Say,” Iram Haq, director;

Pakistan, “Cake,” Asim Abbasi, director;

Palestine, “Ghost Hunting,” Raed Andoni, director;

Panama, “Ruben Blades Is Not My Name,” Abner Benaim, director;

Paraguay, “The Heiresses,” Marcelo Martinessi, director;

Peru, “Eternity,” Oscar Catacora, director;

Philippines, “Signal Rock,” Chito S. Roño, director;

Poland, “Cold War,” Pawel Pawlikowski, director;

Portugal, “Pilgrimage,” João Botelho, director;

Romania, “I Do Not Care If We Go Down in History as Barbarians,” Radu Jude, director;

Russia, “Sobibor,” Konstantin Khabensky, director;

Serbia, “Offenders,” Dejan Zecevic, director;

Singapore, “Buffalo Boys,” Mike Wiluan, director;

Slovakia, “The Interpreter,” Martin Šulík, director;

Slovenia, “Ivan,” Janez Burger, director;

South Africa, “Sew the Winter to My Skin,” Jahmil X.T. Qubeka, director;

South Korea, “Burning,” Lee Chang-dong, director;

Spain, “Champions,” Javier Fesser, director;

Sweden, “Border,” Ali Abbasi, director;

Switzerland, “Eldorado,” Markus Imhoof, director;

Taiwan, “The Great Buddha+,” Hsin-Yao Huang, director;

Thailand, “Malila The Farewell Flower,” Anucha Boonyawatana, director;

Tunisia, “Beauty and the Dogs,” Kaouther Ben Hania, director;

Turkey, “The Wild Pear Tree,” Nuri Bilge Ceylan, director;

Ukraine, “Donbass,” Sergei Loznitsa, director;

United Kingdom, “I Am Not a Witch,” Rungano Nyoni, director;

Uruguay, “Twelve-Year Night,” Álvaro Brechner, director;

Venezuela, “The Family,” Gustavo Rondón Córdova, director;

Vietnam, “The Tailor,” Buu Loc Tran, Kay Nguyen, directors;

Yemen, “10 Days before the Wedding,” Amr Gamal, director.

Le nomination saranno annunciate ufficialmente il 22 gennaio 2019, mentre la cerimonia di assegnazione dei 91° Academy Awards si svolgerà il 24 febbraio al Dolby Theatre.

Oscar 2019, tutti i vincitori della 91° edizione

Oscar 2019, tutti i vincitori della 91° edizione

Ecco tutti i vincitori della 91° edizione degli Academy Awards, gli Oscar 2019 che hanno visto il trionfo del miglior cinema degli ultimi 12 mesi.

Black Panther scrive la storia con tre premi Oscar, mentre Bohemian Rhapsody porta a casa 4 premi Oscar, tra cui quello al migliore attore pretagonista a Rami Malek. Green Book, di Peter Farrelly, vince, come da previsioni, il premio al miglior film, alla migliore sceneggiatura originale e al migliore attore non protagonista, Mahershala Ali.

Roma, di Alfonso Cuaron, vince per la fotografia, il miglior film straniero e la migliore regia. Mentre Olivia Colman e Regina King hanno portato a casa i premi per le migliori interpretazioni femminili, da protagonista (La Favorita) e da non protagonista (Se la strada potesse parlare).

Oscar 2019, tutti i vincitori

Miglior film

Miglior regia

  • Roma – Alfonso Cuaron

Migliore attrice protagonista

Miglior attore protagonista

Miglior attrice non protagonista

Miglior attore non protagonista

Miglior fotografia

Migliore scenografia

Miglior film straniero

  • Roma – Alfonso Cuaron

Migliori costumi

Miglior trucco e parrucco

Miglior montaggio

Miglior colonna sonora

Miglior film d’animazione

Sceneggiatura non originale

Sceneggiatura originale

Miglior canzone

Migliori effetti visivi

Miglior montaggio sonoro

Miglior missaggio sonoro

Miglior corto d’animazione

Miglior cortometraggio

  • Skin

Miglior corto documentario

  • Period. End of sentence

Miglior documentario

  • Free Solo

Oscar 2019, red carpet: tutti gli ospiti sul tappeto rosso

Ecco tutti gli ospiti direttamente dal red carpet srotolato davanti al Dolby Theatre in occasione degli Oscar 2019.

Oscar 2019 nomination: tutti i nominati della 91° edizione

Oscar 2019 nomination: tutti i nominati della 91° edizione

Sono state anunciate le nomination agli Oscar 2019, la novantunesima edizione del premio che viene assegnato dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS). Le nomination sono state annuciate da Tracee Ellis Ross e Kumail Nanjiani.

Ecco di seguito le nomination agli Oscar 2019

Miglior film

Black Panther

BlackkKlansman

Bohemian Rhapsody

La Favorita

Green Book

Roma

A star is born

Vice

Miglior regia

BlackkKlansman – Spike Lee

Cold War – Pawel Pawlikowski

Roma – Alfonso Cuaron

La Favorita – Yorgos Lanthimos

Vice – Adam McKay

Migliore attrice protagonista

Yalitzia Aparicio – Roma

Glenn Close – The Wife

Olivia Colman La Favorita

Lady Gaga – A star is born

Melissa McCarthy – Copia originale

Miglior attore protagonista

Christian Bale Vice

Bradley Cooper – A star is born

Willem Dafoe – Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità

Rami Malek – Bohemian Rhapsody

Viggo Mortensen – Green Book

Miglior attrice non protagonista

Amy Adams – Vice

Marina De Tavira – Roma

Regina King – Se la strada potesse parlare

Emma Stone – La Favorita

Rachel Weizs – La Favorita

Miglior attore non protagonista

Mahershala Ali – Green Book

Adam Driver – BlackkKlansman

Sam Elliot – A star is born

Richard E. Grant – Copia originale

Sam Rockwell – Vice

Miglior fotografia

Cold War

La Favorita

Opera senza autore

Roma

A star is born

Migliore scenografia

Maria Regina di Scozia

Black Panther

Roma

La favorita

Il Primo Uomo

Miglior film straniero

Cafarnao – Nadine Labaki

Cold War – Pawel Pawlicowski

Opera senza autore – Florian Henckel von Donnersmarck

Roma – Alfonso Cuaron

Un affare di famiglia – Hirokazu Kore-eda

Migliori costumi

La ballata di Buster Scruggs

Black Panther

La favorita

Il ritorno di Mary Poppins

Maria Regina di Scozia

Miglior trucco e parrucco

Border

Maria regina di Scozia

Vice

Miglior montaggio

BlackkKlansman

Bohemian Rhapsody

La Favorita

Green Book

Vice

Miglior colonna sonora

Black Panther

Se la strada potesse parlare

L’isola dei Cani

Il ritorno di Mary Poppins

BlackkKlansman

Miglior film d’animazione

Spider-Man: Un nuovo universo

Gli Incredibili 2

L’isola dei cani

Mirai

Ralph Spacca Internet

Sceneggiatura non originale

BlackkKlansman

La Ballata di Buster Scruggs

Copia originale

Se la strada potesse parlare

A Star is Born

Sceneggiatura originale

La Favorita

Green Book

Roma

First Reformed

Vice

Miglior canzone

“All The Stars”, Black Panther

“I’ll Fight”, RBG

“Shallow”, A Star is Born

“The Place Where Lost Things Go”, Il ritorno di Mary Poppins

“When A Cowboy Trades His Spurs For Wings”, La ballata di Buster Scruggs

Migliori effetti visivi

Avengers: Infinity War

Christopher Robin

Il primo uomo

Ready Player One

Solo: A Star Wars Story

Miglior montaggio sonoro

Black Panther

Bohemian Rhapsody

Il Primo Uomo

A quiet place

Roma

Miglior missaggio sonoro

Black Panther

Bohemian Rhapsody

Il primo uomo

Roma

A Star is Born

Miglior corto d’animazione

Bao

Animal Behaviour

Leta Afternoon

One Small Steps

Weekends

Miglior cortometraggio

Detainment

Fauve

Marguerite

Mother

Skin

Miglior corto documentario

Lifeboat

A night at the garden

Black sheep

End Game

Period. End of sentence

Miglior documentario

Free Solo

Minding The Gap

Of Fathers and Sons

RBG

Hale County This Morning, This Evening

Oscar 2019: tutte le nomination portano a Roma

Oscar 2019 nomination: in streaming su Sky Cinema Uno

Oscar 2019 nomination: in streaming su Sky Cinema Uno

A poco più di un mese dalla Notte degli Oscar 2019, è tempo di scoprire quali sono le nomination: l’annuncio dei candidati ai prossimi Academy Awards sarà trasmesso in diretta su Sky Cinema Uno, martedì 22 gennaio dalle 14.15, dal Samuel Goldwyn Theater di Los Angeles. Nello studio di Cinepop, sarà Francesco Castelnuovo, in compagnia di Elena Di Cioccio e del Cinemaniaco Gianni Canova, a presentare l’appuntamento che svelerà tutte le candidature alle ambite statuette.

La cerimonia di premiazione della 91ª edizione degli Academy Awards® sarà in onda in diretta e in esclusiva su Sky, domenica 24 febbraio dalle 22.50 su Sky Cinema Oscar®, il canale interamente dedicato ai film premiati che si accenderà sul canale 304 da venerdì 15 febbraio a domenica 3 marzo, con oltre 90 film in programmazione sul canale e con i migliori titoli disponibili anche su Sky On Demand.

Tra questi, due prime visioni: TONYA (domenica 18 febbraio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Oscar®), film premiato lo scorso anno con l’Oscar® per la migliore attrice non protagonista (Allison Janney), e UNA DONNA FANTASTICA (domenica 24 febbraio alle 21.00 su Sky Cinema Oscar®), premiato come Miglior film straniero nel 2018. Non mancheranno anche gli altri film vincitori negli ultimi due anni, come LA FORMA DELL’ACQUA, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, CHIAMAMI COL TUO NOME, BLADE RUNNER 2049, COCO, LA LA LAND e MOONLIGHT – TRE STORIE DI UNA VITA, insieme ad altri film cult pluripremiati e che hanno segnato la storia del cinema, come ad esempio SALVATE IL SOLDATO RYAN, PULP FICTION, ERIN BROCKOVICH – FORTE COME LA VERITÀ e ALIEN.

Oscar 2018: Warren Beatty e Faye Dunaway presenteranno di nuovo il Miglior Film

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A tutti è dovuta una seconda possibilità e così deve aver pensato l’Academy quando ha scelto a chi affidare il compito di presentare il Miglior Film agli Oscar 2018. Arriva da TMZ la notizia che saranno di nuovo Warren Beatty e Faye Dunaway i prescelti per leggere il nome sulla busta finale della cerimonia di domenica prossima 4 Marzo.

I due attori, vere leggende del cinema di tutti i tempi, furono protagonisti l’anno scorso dell’errore che fece credere al mondo che La la Land avesse vinto il premio al Miglior Film.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Come tutti sappiamo, la statuetta era stata in realtà assegnata a Moonlight e il resto è storia degli Oscar: definita da tutti la più grande gaffe mai avvenuta in occasione della Notte delle Stelle.

L’anno scorso, lo ricordiamo, i due attori si trovarono interdetti perché venne loro consegnata la busta per la Migliore attrice. L’involucro conteneva un cartoncino con scritto: Emma Stone – La la Land. Beatty è apparso subito titubante, ma la Dunaway, per risolvere velocemente la cosa ha annunciato: “La la Land“. Produttori, protagonisti, tutto il cast e la crew del film di Damien Chazelle si è catapultata sul palco, salvo poi scoprire che il vincitore reale era Moonlight. (Qui il resoconto)

Adesso Beatty e Dunaway avranno la possibilità di redenzione, sebbene l’anno scorso non fu esattamente colpa loro!

In bocca al lupo a tutti i nominati, che quest’anno fibrilleranno magari un po’ di più, fino alla fine dello spettacolo.

Ecco il video:

Oscar 2018: un commento alle nomination

Oscar 2018: un commento alle nomination

Nel bene e nel male, oltre le contraddizioni e la politica di certe scelte, quest’anno le nomination degli Academy Awards hanno scritto una pagina unica nella loro storia. Il numero più alto di candidature (ben 13, una in meno del record di Titanic) lo porta a casa la favola eterna di Guillermo Del Toro La forma dell’acqua, un classico di genere quasi istantaneo, la cui bellezza probabilmente rimarrà congelata nel tempo senza sgomitare troppo; ed è giusto così, come celebrazione di un’arte talmente pura che si posiziona sopra tutto e tutti e che merita questa celebrazione.

All’inseguimento di premi Dunkirk e L’ora più buia, i due colossi britannici casualmente narratori della stessa storia ma da due punti di vista differenti: il primo, l’opera mastodontica e surreale di Christopher Nolan, è quanto di più vicino al riprodurre l’esperienza della seconda guerra mondiale grazie a giochi di montaggio sonoro, fotografia, ritmo e umore (non a caso il film è stato candidato nelle categorie tecniche più importanti), il secondo invece, toccato dalla grazia di un artista come Joe Wright, autore che fa dell’esibizione dell’immagine il suo tratto distintivo, e dall’interpretazione di Gary Oldman, riporta in vita Winston Churchill durante le ultime ore del miracoloso salvataggio di Dunkirk.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Dunkirk

Si parlava di storia, e quella recente fomentata dai movimenti femministi per il raggiungimento della parità dei sessi (e diritti) anche nell’industria hollywoodiana sembra aver dato i suoi frutti: abbiamo – finalmente – la prima candidata donna nella categoria Miglior Fotografia, ovvero Rachel Morrison per l’eccellente e suggestivo lavoro di luce e colori in Mudbound (la pellicola diretta da Dee Rees, giovane filmaker afroamericana), mentre Greta Gerwig, grazie all’insperata nomination come Miglior Regia con l’opera prima Lady Bird, è soltanto la quinta donna della storia a ricevere questo riconoscimento. La quinta in novant’anni.

Ed è stata una gran bella stagione per le donne in generale, basti pensare alla quantità di talento che passa attraverso il gruppo di attrici protagoniste: dalla meravigliosa Sally Hawkins de La forma dell’acqua, alla caparbia Margot Robbie di I, Tonya, fino ad arrivare alla determinazione di Saoirse Ronan in Lady Bird e di Frances McDormand in Three Billboards outside Ebbing, Missouri. E che dire delle non protagoniste Allison Janney, Laurie Metcalf (splendida in Lady Bird), Octavia Spencer e Mary J. Blige (silenziosa leonessa in Mudbound)? Sarà davvero difficile scegliere la migliore fra tutte.

Lady Bird

Poche sorprese, tante e piacevoli conferme: forse la categoria più aperta rimane quella della sceneggiatura originale, un contenitore di piccoli gioielli di cinema indipendente che con coraggio ha proposto le sue storie “normali” senza aver paura di rischiare (The Big Sick, Get Out, Lady Bird, The Shape of Water, Three Billboards), a cui va aggiunto il collettivo del Miglior Film, con dura battaglia fra grandi titoli e piccole speranze. C’è un po’ di Italia, ma solo nel nome del regista Luca Guadagnino, con Chiamami col tuo nome candidato a Miglior Film, Attore Protagonista e Sceneggiatura Non Originale, e di questo siamo ovviamente felici. 

Di queste nomination resterà lo spettro del cambiamento alimentato da un vento di polemiche e politiche egualitarie, ragion per cui non ci stupisce affatto la presenza di pellicole come Get Out, o Lady Bird, entrambe molto amate sia in America che qui in Europa (e che al di là di qualsivoglia tendenza a sminuirne il valore, restano due prodotti incredibili). Ancora una volta, se richiesto, tiferemo per il buon cinema, e quest’anno ce n’è in abbondanza.

Oscar 2018: tutti i vincitori, vince Guillermo del Toro con The Shape of Water

Durante la serata condotta da Jimmy Kimmel, sono stati assegnati i 90° premi degli Academy Awards, gli Oscar 2018 che hanno riconosciuto quello che dovrebbe essere il meglio del cinema dell’industria hollywoodiana degli ultimi 12 mesi.

Oscar 2018: tutti i vincitori

 

Sono già stati annunciati i premi speciali:

  • Oscar onorario
    • Charles Burnett
    • Owen Roizman
    • Donald Sutherland
    • Agnès Varda
  • Oscar Special Achievement Award
    • Alejandro González Iñárritu

Oscar 2018: streaming dal red carpet

Oscar 2018: streaming dal red carpet

A partire dalla mezza notte tra il 4 e il 5 Marzo, si svolgerà il red carpet degli Oscar 2018, su cui sfileranno tutti i protagonisti della notte delle stelle.

Per vedere il red carpet, ecco il player da EW:

Oscar 2018 nominationecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Per saperne di più sui nominati a miglior film:

Oscar 2018: le foto dei vincitori

Ecco tutte le foto dei vincitori degli Oscar 2018, assegnati questa notte al Dolby Theatre, durante la cerimonia condotta da Jimmy Kimmel.

Oscar 2018: tutti i vincitori

Oscar 2018, commento: torna il fantasy all’eco di Time’s Up

Oscar 2018: l’Academy espelle Harvey Weinstein

L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ovvero l’accademia che assegna ogni anno i premi Oscar, ha espulso Harvey Weinstein. A seguito delle denunce di molestie sessuali che molte donne dello spettacolo (più o meno famose) hanno rivolto a Weinstein, l’Academy ha deciso di convocare una riunione straordinaria per deliberare l’espulsione del membro a vita.

Come riportato da THR, l’Academy ha diffuso una dichiarazione ufficiale, riferendo che l’associazione ha deciso…

“di espellere immediatamente Weinstein dall’Academy. Non solo ci separiamo da qualcuno che non merita il rispetto dei suoi colleghi ma mandiamo anche un messaggio che l’era della forza ignorante e della schiacciante complicità nei comportamenti sessualmente predatori e le aggressioni sul posto di lavoro, nella nostra industria, sono finiti.

Quello che contestiamo qui è un problema profondamente sentito che non deve avere posto nella nostra società. L’associazione continua a lavorare per stabilire standard etici di condotta che ci si aspetta vengano esemplificati da tutti i membri dell’Academy.”

Harvey Weinstein licenziato dalla Weinstein Company a seguito delle accuse di violenza sessuale

L’espulsione di Harvey Weinstein dall’Academy era attesa da diversi giorni, dal momento che il produttore era già stato espulso dalla sua stessa compagnia, The Weinstein Company, che pare voglia addirittura cambiare marchio e nome a seguito dello scandalo.

Tra i suoi lavori più celebri ci sono Pulp Fiction, Clerks, La Moglie del Soldato, Sesso Bugie e Videotape, Il Lato Positivo e Will Hunting – Genio Ribelle, oltre ad aver vinto il premio Oscar per Shakespeare in Love.

Il produttore ha collezionato nella sua carriera circa 300 nomination agli Oscar e una discreta quantità di statuette per i suoi film.

Harvey Weinstein non è il solo membro espulso dall’Academy nel corso di 90 anni. L’altro componente dell’associazione cacciato è stato l’attore Carmine Caridi perché violò la politica dell’Accademia contro la concessione di premi per stagione.

Dopo essere stato espulso anche dai BAFTA (British Academy of Film and Television Arts), nella giornata di oggi si deciderà anche la probabile espulsione del produttore dal PGA, il sindacato dei produttori (Producers Guild of America).

Oscar 2018: confermato Jimmy Kimmel per la 90° edizione

Oscar 2018: il trailer onesto dei candidati a Miglior Film

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Come accaduto negli anni precedenti, anche per gli Oscar 2018 Screen Junkies ha realizzato un esilarante trailer onesto cumulativo per i nove titoli candidati nella categoria principale: Miglior Film.

Ecco di seguito il trailer onesto di quelli che dovrebbero essere i nove migliori film della stagione:

Per saperne di più sui nove film in questione, potete consultare i nostri speciali approfondimenti #RoadtoOscar2018:

La cerimonia di premiazione degli Academy Awards si svolgerà al Dolby Theatre nella notte tra il 4 e il 5 Marzo prossimi. A condurre lo show ci sarà Jimmy Kimmel.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Oscar 2018: il primo promo della cerimonia con Jimmy Kimmel

Oscar 2018: il primo promo della cerimonia con Jimmy Kimmel

L’account Instagram ufficiale degli Academy Awards ha pubblicato il primo promo della cerimonia degli Oscar 2018, con protagonista Jimmy Kimmel che tornerà a presentare la cerimonia.

Ecco il promo per gli Oscar 2018

Oscar 2018: confermato Jimmy Kimmel per la 90° edizione

La novantesima edizione degli Academy Awards che si svolgerà domenica 4 marzo 2018 al Dolby Theatre.

Oscar 2018: i numeri di 90 anni di Notte delle Stelle

Oscar 2018: i numeri di 90 anni di Notte delle Stelle

Grazie alla piattaforma di moda e lifestyle Stylight vi proponiamo i numeri degli Oscar 2018, la noventesima edizione dei premi più prestigiosi del mondo del cinema, che saranno assegnati quest’anno, al Dolby Theatre, durante la notte del 4 marzo.

Chi sono gli attori con più nomination? E quante sono le donne nominate nelle categorie singole? E chi è il meno o la meno pagata per un film da Oscar? Ecco l’infografica:

La cerimonia degli Oscar 2018 sarà presieduta per il secondo anno consecutivo da Jimmy Kimmel.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Oscar 2018: i candidati a miglior film diventano le statuette

L’artista Olly Gibbs ha immaginato i nove candidati agli Oscar 2018 per il Miglior Film come fossero le statuette dorate ambite dal popolo del cinema.

Di seguito ecco Dunkirk, Get Out, The Post, L’Ora più Buia, La forma dell’acqua, Il Filo Nascosto, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, Lady Bird e Chiamami col tuo nome.

Oscar 2018 nominationecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Per saperne di più sui nominati a miglior film:

Oscar 2018: i 26 film d’animazione presentati

Oscar 2018: i 26 film d’animazione presentati

Sono 26 i film d’animazione che sono stati presentati per ottenere una nomination per il Miglior Film D’Animazione agli Oscar 2018. Di seguito l’elenco dei film:

The Big Bad Fox & Other Tales
Birdboy: The Forgotten Children
The Boss Baby
The Breadwinner
Captain Underpants The First Epic Movie
Cars 3
Cinderella the Cat
Coco
Despicable Me 3
The Emoji Movie
Ethel & Ernest
Ferdinand
The Girl without Hands
In This Corner of the World
The LEGO Batman Movie
The LEGO Ninjago Movie
Loving Vincent
Mary and the Witch’s Flower
Moomins and the Winter Wonderland
My Entire High School Sinking into the Sea
Napping Princess
A Silent Voice
Smurfs: The Lost Village
The Star
Sword Art Online: The Movie – Ordinal Scale
Window Horses The Poetic Persian Epiphany of Rosie Ming

Non tutti i film hanno ottenuto la qualificazione necessaria. Presentate le caratteristiche bisogna soddisfare i requisiti del botteghino e confrontare altri dati di altre categorie prima di passare alla sessione di voto.

Oscar 2018: l’Academy espelle Harvey Weinstein

Alcuni film d’animazione possono essere ammessi anche in altre categorie, inclusa Miglior film.

Le Nomination saranno annunciate il 23 Gennaio 2018. La Cerimonia della Novantesima Edizione degli Oscar sarà trasmessa il 4 Marzo 2018.

Oscar 2018: i “poster onesti” dei nominati a Miglior Film

Oscar 2018: i “poster onesti” dei nominati a Miglior Film

Le nomination agli Oscar 2018 hanno regalato molte sorprese, dalla nomination alla sceneggiatura per Logan – Wolverine, alla prima volta nella storia che viene riconosciuto con una nomination il lavoro di un Direttore della Fotografia donna, Rachel Morrison per Mudbound.

Nonostante la bellezza dei film nominati, questo non li solleva dall’ironia della rete che ha generato questi poster, decisamente esilaranti:

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Quali di questi film conquisterà il maggior numero di statuette durante la notte del 4 Marzo a Los Angeles?

Oscar 2018: Guillermo del Toro felice per i riconoscimenti agli horror

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Le nomination agli Oscar 2018 hanno visto trionfare Guillermo del Toro e il suo The Shape of Water con ben 13 candidature, tra premi tecnici e categorie principali.

Il regista messicano, che già ai Golden Globes ha vinto il premio alla regia, ha parlato con EW, lodando le scelte dell’Academy che ha deciso di premiare il film di genere, tra fantasy e l’horror.

“Si tratta di un anno che lascia il segno. Lo dico per Jordan Peele e me stesso, attraverso diverse alchimie, abbiamo preso il genere e ognuno ha adottato un approccio molto diverso e molto personale. Sono sempre stato interessato alla poetica oscura del genere. E Jordan ha evidentemente in maniera incredibile costretto a raccontare una storia da un punto di vista diverso, che la eleva a parabola dalla potenza sociale, credo, senza rivali.”

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Sia Get Out che The Shape of Water, i film a cui si riferisce del Toro, sono infatti considerati film di genere. Il film di Peele ha ottenuto quattro nomination, tutte nelle categorie principali, miglior film, regia, attore e sceneggiatura originale.

Già la vittoria del fantasy di Guillermo del Toro al Festival di Venezia aveva portato il genere a sollevarsi tra il cinema d’autore che conta e adesso, alla luce delle nomination agli Oscar 2018, riceve la sua consacrazione.

Non sappiamo se e quanto i due film vinceranno, ma saranno sicuramente protagonisti tra tutti.

Oscar 2018: Gal Gadot commenta l’esclusione di Wonder Woman

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Trai film che non hanno preso nemmeno una nomination all’Oscar c’è anche Wonder Woman, film che per molti era un titolo papabile, se non per la regia, almeno per le nomination “tecniche”. 

Per molti fan l’accaduto è stata un’autentica sorpresa, tanto da accusare i membri dell’Academy di aver letteralmente snobbato il film, nonostante i numerosi riconoscimenti già ottenuti (Film Critics Association Awards, AFI Awards).

Ebbene oggi a commentare l’accaduto è stata l’attrice protagonista del film Gal Gadot che a ET  che ha rivelato di essersi commossa per la reazione dei fan, ma ha anche sottolineato come il film non fosse stato fatto per ottenere nomination all’Oscar: 

LEGGI ANCHE: Gal Gadot è l’attrice che ha fatto guadagnare di più nel 2017

Sono rimasto molto commosso e toccato dal feedback di tutte le persone che sono state deluse dal fatto che” Wonder Woman “non sia stata nominata, ma di sicuro non abbiamo mai fatto il film per questo, penso che non si possa avere tutto. Ho fatto questo film ed è stato accolto in un modo così meraviglioso che vogliamo rimanere umili e riconoscenti. Inoltre presto avremo un altro film, quindi chi lo sa? Forse il prossimo!”

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Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Patty Jenkins tornerà alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema l’1 novembre 2019.