È in lavorazione Laggiù
qualcuno mi ama, film documentario su Massimo Troisi, diretto da Mario
Martone. Il film, prodotto da
Indiana, è scritto da Mario
Martone e da Anna Pavignano.
Tramite contenuti, documenti inediti
e le testimonianze di colleghi e amici il documentario mira a
raccontare la genialità e il mito di Massimo Troisi attraverso
l’esclusiva ed eccezionale visione del regista e autore napoletano
Mario Martone e della compagna di vita e di lavoro Anna
Pavignano.
Dichiarazione di Mario
Martone: Con Massimo era nata un’amicizia fondata su una grande stima
reciproca, adoravo il suo cinema, vagheggiavamo di lavorare
insieme. La possibilità che mi viene offerta di fare un film
documentario in cui il pubblico lo possa ritrovare oggi sul grande
schermo è quindi qualcosa di speciale per me, posso tornare a
dialogare con lui, ascoltarlo e portarlo agli spettatori di ieri e
a quelli di oggi, che sono tantissimi. Massimo è sempre rimasto
vivo nell’immaginario collettivo, perché era una grande anima e un
grande artista. E molto speciale è per me lavorare alla
sceneggiatura con Anna Pavignano, che di Massimo ha scritto tutti i
film e la cui presenza al suo fianco indicava molto bene quanto
Massimo fosse aperto, dialettico, avanti nella sua visione delle
cose. Quanto possa parlarci ancora adesso. Facciamo questo film per
riascoltarlo, rivederlo, stare con lui.
Laggiù qualcuno mi ama, il docu-film
di Mario Martone omaggio a Massimo
Troisi, verrà presentato al 73º Festival Internazionale
del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special.
Laggiù qualcuno mi ama è il
viaggio personale di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi.
Montando le scene dei suoi film Martone vuole mettere in luce
Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come
grande attore comico, e per farlo delinea la sua parabola artistica
dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in
cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli. Col
montaggio dei film si intersecano alcune conversazioni, non con
persone che frequentavano Troisi, ma con artisti che lo hanno amato
e ne sono stati influenzati, come Francesco Piccolo, Paolo
Sorrentino, Ficarra e Picone, critici che lo hanno
studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due
tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino,
Michael Radford e Roberto Perpignani. Fa eccezione Anna Pavignano
che con Troisi scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare
per indagare i processi creativi da cui essi scaturivano, e
che collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi
materiali inediti.
una produzione INDIANA PRODUCTION, VISION DISTRIBUTION
e MEDUSA FILM
in collaborazione con SKY
montaggio JACOPO QUADRI
fotografia PAOLO CARNERA
soggetto e sceneggiatura ANNA PAVIGNANO MARIO MARTONE
musiche PINO DANIELE, ANTONIO SINAGRA e
LUIS BACALOV
vendite internazionali a cura di VISION
DISTRIBUTION
una distribuzione MEDUSA FILM / VISION DISTRIBUTION
Laggiù qualcuno mi ama, il docu-film
di Mario Martone omaggio a Massimo
Troisi, verrà presentato al 73º Festival Internazionale
del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special.
Laggiù qualcuno mi ama è il
viaggio personale di Mario Martone nel cinema di
Massimo Troisi. Montando le scene dei suoi film Martone vuole
mettere in luce Troisi come grande regista del nostro cinema prima
ancora che come grande attore comico, e per farlo delinea la sua
parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella
temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due
registi, Napoli. Col montaggio dei film si intersecano alcune
conversazioni, non con persone che frequentavano Troisi, ma con
artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati, come
Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e
Picone, critici che lo hanno studiato, come Goffredo
Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli artefici della
sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e
Roberto Perpignani. Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi
scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i
processi creativi da cui essi scaturivano, e che
collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi materiali
inediti
Arriva in prima tv
su Sky Laggiù qualcuno mi ama, docufilm su Massimo
Troisi diretto da Mario Martone, mercoledì
19 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Due, in contemporanea anche su
Sky Documentaries, in streaming su NOW e disponibile on
demand.
Nell’anno del 70esimo anniversario
dalla nascita dell’indimenticabile Massimo Troisi, Martone racconta
una figura fondamentale della cultura italiana e coglie i
molteplici aspetti del suo essere uomo e artista. Nel docufilm le
immagini delle pellicole di Troisi si intersecano con le parole di
artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati come
Francesco Piccolo, Anna
Pavignano, Valeria Pezza, Goffredo Fofi,
Paolo Sorrentino, Salvo Ficarra,
Valentino Picone, Federico
Chiacchiari, Demetrio Salvi,
Mario Spada, Fabio Balsamo, Aurora
Leone, Michael Radford e Roberto
Perpignani.
Il film è una produzione INDIANA
PRODUCTION, VISION DISTRIBUTION e MEDUSA FILM in collaborazione con
SKY e con NETFLIX.
La trama del film Laggiù
qualcuno mi ama
Laggiù qualcuno mi ama è il viaggio
personale di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi. Montando
le scene dei suoi film Martone vuole mettere in luce Troisi come
grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande
attore comico, e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli
inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si
è formato e nella città comune ai due registi, Napoli. Col
montaggio dei film si intersecano alcune conversazioni, non con
persone che frequentavano Troisi, ma con artisti che lo hanno amato
e ne sono stati influenzati, come Francesco Piccolo, Paolo
Sorrentino, Ficarra e Picone, critici che lo hanno studiato, come
Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli
artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e
Roberto Perpignani. Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi
scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i
processi creativi da cui essi scaturivano, e che collabora al film
mettendo a disposizione dei preziosi materiali inediti.
Ecco il
nuovo trailer UK di Laggies, film che
vede protagonista l’inedita coppia Keira Knightley
e Chloe Grace Moretz. Il film vede nel cast anche Sam
Rockwell e Mark Webber. Il film è diretto
da Lynn Shelton uscirà negli USA a
ottobre.
Tutte le foto: [nggallery id=928]
La storia è incentrata su
Megan, una donna che finge di andare a un ritiro lavorativo dopo
aver ricevuto la sorprendente proposta di matrimonio del suo
fidanzato. Invece, si nasconde con la sorella sedicenne Annika. Sam
Rockwell interpreta Craig, e Mark Webber è in trattative per
interpretare il fidanzato di Megan.
Arrivava il primo trailer del
film Laggies, la nuova comedy
con Keira Knightley,
Chloe Moretz, Sam Rockwell e Mark Webber.
Diretto da Lynn
Shelton Laggiesuscirà negli
USA a ottobre.
Tutte le foto: [nggallery id=928]
La storia è incentrata su
Megan, una donna che finge di andare a un ritiro lavorativo dopo
aver ricevuto la sorprendente proposta di matrimonio del suo
fidanzato. Invece, si nasconde con la sorella sedicenne Annika. Sam
Rockwell interpreta Craig, e Mark Webber è in trattative per
interpretare il fidanzato di Megan.
Divenuta celebre come supermodella,
Laetitia Casta è in seguito diventata una nota
attrice, attiva tanto in Francia, sua terra natale, quanto in
Italia e negli Stati Uniti. Ad oggi, ha infatti avuto modo di
collaborare con diversi importanti registi e attori di questi
paesi, grazie ai quali ha potuto maturare come interprete,
arrivando così ad affermarsi presso un ampio pubblico. Nella sua
filmografia è infatti possibile ritrovare sia film più commerciali
che titoli di maggior rilievo artistico.
Ecco 10 cose che non sai di
Laetitia Casta.
Laetitia Casta: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
film. L’attrice debutta al cinema nel 1999 con il film
Asterix & Obelix contro Cesare, con Roberto
Benigni. Successivamente, ha modo di recitare in ruoli
di rilievo nei film Les âmes fortes (2001), Le Grand
Appartement (2006), Nés en 68 (2008), Visage
(2009) e Gainsbourg, vie héroīque (2010). Nel 2011 recita
nel ruolo della protagonista in La guerra dei bottoni,
accanto a Guillaume
Canet, mentre l’annno seguente è nel cast del film
statunitense La frode,
con Richard
Gere. Recita poi nell’italiano Una donna per
amica (2014), con Fabio De
Luigi, in 11 donne a Parigi (2014) e L’uomo
fedele (2018), con Lily-Rose
Depp.
9. È protagonista di una
mini-serie. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha
mancato di recitare anche per la televisione, comparendo nella
miniserie La bicicletta blu (2000), nel film Luisa
Sanfelice (2004), con Adriano
Giannini, dove interpreta la nobildonna del titolo,
protagonista del romanzo di Alexandre Dumas, e in Arletty, une
passion coupable (2015). Tra il 2019 e il 2020 ha poi
ricoperto il ruolo della protagonista Théa nella mini-serie Une
île, incentrato su una storia che mescola crime e fantasy.
8. Ha scritto, diretto e
prodotto un cortometraggio. Nel 2016 l’attrice debutta
alla regia di En moi, cortometraggio di genere drammatico
incentrato sulla relazione tra un regista cinematografico e
l’attrice del suo film. Per l’occasione, la Casta si è cimentata
anche nella sceneggiatura, da lei scritta insieme a Maude Ameline,
come anche nella produzione del corto. Questo venne presentato
durante la cerimonia di chiusura della Settimana internazionale
della critica nel corso del Festival di Cannes.
Laetitia Casta: chi è suo
marito
7. Ha avuto una relazione
con un noto attore italiano. Divenuta celebre anche in
Italia, la Casta ottenne su di sé ancor più attenzioni nel momento
in cui fu resa nota la sua relazione con l’attore Stefano
Accorsi, protagonista di film come Baciami
ancora e Veloce come il vento. I due sono infatti
stati una coppia dal 2003 al 2013, anno in cui poi si sono separata
lasciando semplicemente intendere che il rapporto era giunto ad una
naturale conclusione. Dalla loro relazione sono però nati due
figli, rispettivamente nel 2006 e nel 2009.
6. Si è sposata con un
regista francese. Dopo la separazione da Accorsi, nel 2015
l’attrice ritrova l’amore nel momento in cui si lega al regista e
attore francese Louis
Garrel, celebre per aver recitato in The
Dreamers e L’ufficiale e la
spia. I due si sono poi sposati in Corsica nel giugno del
2017, e nel 2018 hanno recitato insieme nel film L’uomo
fedele, da lui anche scritto e interpretato. Attualmente, la
coppia non ha avuto figli, avendo con sé quelli che l’attrice aveva
avuto dalla precedente relazione.
Laetitia Casta a Sanremo
5. Ha condotto il celebre
Festival della musica italiana. Il 1999 si rivelò un anno
fondamentale per l’attrice, che ebbe modo di debuttare al cinema e
anche di farsi conoscere nel mondo dello spettacolo italiano
conducendo il Festival di Sanremo insieme a Fabio
Fazio. Sempre Fazio, la chiama come ospite nell’edizione
del 2014 da lui condotta. In tale occasione, presente nel corso
della prima puntata, l’attrice si esibì nell’esecuzioni dei brani
Meraviglioso e Silvano.
Laetitia Casta è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 356 mila persone. All’interno
di questo la Casta è solita condividere prevalentemente immagini
relative al suo lavoro di modella, con servizi fotografici
realizzati per riviste o eventi particolari. È tuttavia possibile
ritrovare anche immagini relative a suoi momenti di svago e post
promozionali dei suoi progetti da attrice. Così facendo, può tenere
costantemente aggiornati i propri follower circa le sue attività
presenti o future.
Laetitia Casta: il suo fisico e le
misure
3. È considerata l’ideale di
modella sensuale. Da quando venne scoperta a 15 da un
fotografo, la Casta non ha mai smesso di posare come modella per
alcuni tra i principali nomi del settore, arrivando ad essere la
testimonial ufficiale di L’Oréal. Oggi, a quarantadue anni, la
Casta è ancora considerata una delle donne più sensuali e belle del
mondo della moda. Nonostante il passare degli anni ha infatti
mantenuto un fisico particolarmente invidiabile, che ha più volte
sfoggiato anche senza veli per importanti riviste. Le misure del
suo corpo rispettivamente 89-59-90.
Laetitia Casta e i suoi denti
2. Non è mai ricorsa alla
chirurgia estetica. L’attrice si è dichiarata
profondamente contraria alla chirurgia, considerandola una forma di
distruzione, e affermando invece che da sempre il suo personale
segreto di bellezza è essere in pace con il proprio corpo. Per
questo motivo, l’attrice si è anche sempre rifiutata di correggere
la forma dei suoi denti, da alcuni giudicati inadatti ad una
modella, ma divenuti con il tempo il suo segno distintivo, nonché
una delle sue caratteristiche più apprezzate.
Laetitia Casta: età e altezza
1. Laetitia Casta è nata a
Pont-Audemer, in Francia, l’11 maggio 1978. L’attrice è
alta complessivamente 172 centimetri.
Francesco e Claudia sono belli,
giovani e molto amici. Lui è un avvocato, impacciato e spiritoso.
Lei fa la veterinaria, un’anima libera e anticonformista. Tra loro
non ci sono segreti, ma quando nella vita di Claudia arriva
Giovanni e lei decide di sposarlo, Francesco si accorge che
l’amicizia fra uomo e donna è più complicata del previsto.
Equivoci, sentimenti e grandi risate nell’eterno incontro-scontro
tra uomo e donna. Il re del divertimento Fabio De Luigi e la
splendida Laetitia Casta sono destinati a diventare
la nuova coppia d’oro della commedia italiana.
Il regista Richard
Donner è ricordato per film come Il presagio, Superman, I Goonies e la
saga di Arma letale. Un altro suo
celebre lungometraggio, divenuto negli anni un cult, è il film del
1985 Ladyhawke. Si tratta di un’opera
d’avventura con elementi fantasy e una forte componente romantica,
ricordata tanto per i suoi iconici personaggi quanto per le
location utilizzate per ricostruire un contesto da XIII Secolo.
Tutti questi elementi hanno contribuito al successo del film,
cresciuto e consolidatosi nel corso del tempo.
Ancora oggi, infatti,
Ladyhawke è uno dei più apprezzati film di quel filone
fantasy d’avventura tanto in voga negli anni Ottanta. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle location.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ladyhawke: la trama del
film
Ambientato in pieno Medio Evo, il
film vede un potente e crudele Vescovo di un borgo
francese lanciare una maledizione contro l’amata Isabella
d’Angiò e il suo amante Etienne Navarre.
I due hanno infatti modo finalmente di passare insieme il loro
tempo, senza però incontrarsi mai davvero. Se di giorno Etienne ha
il suo aspetto umano, di notte si trasforma invece in lupo.
Isabella, al contrario, di notte ha la sua forma umana, mentre di
giorno non è che un falco. Nel corso delle loro malinconiche
peregrinazioni, i due si imbattono casualmente nel ladruncolo
Philippe.
Evaso dalle segrete del castello
vescovile, questi si affeziona ai due e decide di aiutarli nella
loro avventura. Sulle loro tracce si trova infatti il Vescovo, il
quale desidera catturarli e tenerli prigionieri presso la sua
corte. Mentre cercano un modo per poter spezzare la maledizione, i
tre si imbatteranno dunque in numerosi pericoli, personaggi ambigui
e avventure incredibili. Pur di poter vivere in modo compiuto il
proprio amore, Isabella ed Etienne sono però disposti a superare
ogni ostacolo.
Ladyhawke: il cast e le
location del film
Ad interpretare Etienne Navarre vi è
l’attore Rutger Hauer, noto per essere stato il
replicante Roy Batty in Blade Runner. L’attore, in realtà,
era stato pensato per il ruolo del Capitano della Guardia, mentre
Kurt Russell avrebbe dovuto interpretare Navarre.
Quando quest’ultimo rinunciò al progetto, fu però Hauer ad assumere
il ruolo del protagonista. Michelle Pfeiffer
interpreta invece Isabella d’Angiò, mentre Matthew
Broderick ricopre il ruolo di Phillipe Gaston. Sono poi
presenti gli attori John Wood nei panni del
crudele Vescovo, Leo McKern in quelli del monaco
Imperius e Ken Hutchison in quelli del Capitano
della Guardia Marquet.
Per quanto riguarda le location del
film, seppure la trama nell’edizione italiana del film punta a
richiamare un’ambientazione francese, il film è in effetti stato
girato quasi interamente in Italia. Le riprese si sono infatti
svolte nelle province di Cremona,
Parma, Piacenza e Massa
Carrara. Ulteriori location sono state i boschi del
Pontremolese, il Parco nazionale del Gran
Sasso e Monti del Laga. Ancora, si svolge a Campo
Imperatore, in provincia dell’Aquila, la
scena in cui il falco viene ferito. Il rifugio del monaco è invece
a Rocca di Calascio, mentre la chiesa al cui
interno si svolge la scena finale è quella di San
Pietro a Tuscania.
Ladyhawke: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Ladyhawke grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 25 ottobre alle ore 21:10
sul canale TwentySeven.
Inarrestabile Lady
Bird: l’opera prima di Greta Gerwig,
sbarcato nelle sale americane lo scorso 3 novembre, ha battuto
l’ennesimo record su Rotten Tomatoes dove è
risultato il film meglio recensito di sempre. Con un punteggio
saldo al 100% di positività, aggregando il responso di 169
recensioni, la pellicola scavalca il precedente detentore del
primato Toy Story 3.
È ormai chiaro quanto l’America
stia sostenendo, sia con la critica che con i biglietti staccati,
la pellicola della Gerwig, ufficialmente in corsa per la Award
Season dove proverà ad aggiudicarsi qualche statuetta (fra tutte,
la più probabile è quella dell’attrice protagonista). Ma il
successo al box office – con numeri da capogiro – e i pareri
entusiasti della stampa, stanno proiettando il film in una
dimensione assolutamente non pronosticabile all’inizio dell’anno,
trattandosi di un prodotto indipendente scritto e diretto da
un’esordiente donna.
In attesa di scoprire se Lady
Bird troverà una distribuzione italiana, vi
ricordiamo che il film è prodotto dalla A24 e vede nel
cast Saoirse Ronan, Laurie
Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Beanie
Feldstein, Lois Smith, Stephen McKinley Henderson, Odeya
Rush, Jordan Rodrigues e Marielle
Scott.
Charlize Theron
sarà la protagonista dell’adattamento del capitolo finale della
trilogia Vendetta di Park
Chan-Wook, Lady Vendetta, è stato
annunciato dal regista William Monahan (lo
sceneggiatore di Nessuna verità).
La storia è incentrata su una donna
innocente che – per le sue ragioni – si ritrova in carcere a
scontare una pena detentiva, quando esce è pronta a
vendicarsi. “Questo sarà molto americano e molto
inaspettato“, ha detto il regista. Monahan ha vinto l’Oscar
per la migliore sceneggiatura non originale nel 2007 per The
Departed di Martin Scorsese.
Dopo Loki, Scarlet Witch e
Visione, Soldato d’Inverno e Falcon,
i Marvel Studios potrebbero aver
deciso di dedicare un’altra serie tv da consegnare al servizio
streaming di Disney + nelle prossime stagioni. Ma di quale
personaggio del MCU stiamo parlando? A quanto pare la designata
sarebbe nientemeno che Lady Sif, la guerriera
asgardiana vista l’ultima volta sul grande schermo in Thor:
The Dark World e brevemente in Agents of
S.H.I.E.L.D.
Il rumor è stato lanciato da
Discussion Film, senza alcuna conferma ufficiale da parte della
Disney né ulteriori informazioni in merito. È ovvio che, nel
caso la notizia si rivelasse fondata, il ritorno di Jaimie
Alexander nei panni dell’eroina sarebbe plausibile.
Proprio l’attrice nelle scorse
settimane aveva twittato un’immagine di Lady Sif che per alcuni fan
era un volontario indizio di qualcosa di più importante. Sarà
davvero così? Rivedremo in azione il personaggio?
Gli altri titoli in sviluppo sono
dedicati a Scarlet
Witch, Falcon e Soldato
d’Inverno, ed è probabile che vengano confermati già nei
prossimi giorni.
È ormai ufficiale: i Marvel Studios
sono al lavoro sulla prima di una lunga lista di serie tv destinate
alla nuova piattaforma streaming di Disney,
che avrà come protagonista Loki e che
farà parte del Marvel Cinematic Universe. L’annuncio è arrivato
direttamente dal CEO Bob Iger insieme al
nome del servizio in arrivo nel 2019, che si
chiamerà Disney +insieme alla notizia
che Tom Hiddleston tornerà a vestire i
panni del Dio dell’Inganno anche sul “piccolo” schermo.
Vi ricordiamo che la piattaforma
streaming Disney ha già ordinato nel suo catalogo una serie inedita
su Star
Wars ideata da Jon Favreau,
un’altra basata sui film di High School
Musical e il live action di Lilli e il
Vagabondo.
Jim Carter e
Michelle Dockery, insieme ad Imelda
Staunton, sono stati i protagonisti del primo sabato di
Festa del Cinema di Roma 2019, dove hanno portato
Downton Abbey – Il Film. Gli attori, che
nella famosa e amata serie hanno interpretato il maggiordomo Carson
e Lady Mary Crawley, poi Talbot, sono stati accolti dai fan con
grande calore, dopo la proiezione del film per la stampa.
In merito al ritorno nei personaggi
di Carson e Lady Mary, Jim Carter e Michelle Dockery sono stati
concordi nel dire che è stato come ritrovare dei vecchi amici:
“Tornare dopo tre anni a Carson è stato emozionante ma anche
come tornare a casa, visto che per girare una stagione ci
impiegavamo sei mesi, e io rimanevo tutto questo tempo con il
personaggio. Sapevamo tutti quello che dovevamo fare, ed è stata
come una grande rimpatriata, come tornare a un momento molto felice
per molti di noi, il successo ha giocato un ruolo importante, voi
(ai fan) siete stati molto generosi. E tornare e constatare
l’accoglienza che è stata riservata al film, è stato
meraviglioso”.
“Ormai siamo una grande
famiglia, è stata come una rimpatriata – osserva Michelle
Dockery– ti sembra che non ti sia mai lasciato
indietro queste persone. E ripetere l’esperienza per il grande
schermo mi ha fatto sentire privilegiata. La reazione del pubblico
e della critica è stata calorosa, per noi.”
“È come a teatro – interviene
Carter – in cui si lavora con la stessa compagnia per un certo
tempo e si creano dei vincoli e dei rapporti. Era la versione
televisiva, e ora cinematografica, di una grande compagnia
teatrale. C’erano grande scene di gruppo, e tutti, da Sophie (la
cameriera Daisy, ndr) e Maggie Smith (Lady Violet, ndr), abbiamo
stretto amicizia. Questo nella tv non sempre si verifica.”
Imelda Staunton,
che nella vita reale è sposata con Jim Carter, ha
sempre visto lo show da vicino, tuttavia adesso ha avuto la
possibilità di entrare nella storia con un personaggio legato ai
Crawley. “Per me è stato un’enorme sorpresa essere invitata a
partecipare. Sapevo della serie per il mio rapporto personale con
Jim, ma è stato un piacere avere una linea narrativa così
importante. Ho lavorato con persone che conoscevo e con cui avevo
già lavorato, e questa è stata la ciliegina sulla torta. È stata
una bella sensazione uscire ed andare a lavorare con mio marito,
per tre giorni.”
La storia è stata costruita cercando
di coniugare l’esigenza di far “tornare a casa i fan” ma
anche quella di spettacolarizzazione, così la visita reale e lo
sfarzo che si sarebbe portata dietro sembravano la strada giusta da
intraprendere. Questo ha richiesto uno sforzo produttivo mai
affrontato prima, con la crew che si è avvalsa anche di un uomo che
aveva lavorato a Buckingham Palace come consulente.
“Credo che in un mondo in cui i
politici e la classe dirigente spesso manchi di dignità, è bello
fuggire in un mondo, quello di Downton Abbey, in cui gli uomini di
potere sono anche uomini di principio.” Ha concluso
Jim Carson.
Downton
Abbey arriverà al cinema il prossimo 24 ottobre,
distribuito da Universal Pictures.
L’Inghilterra dell’800 è costellata
di grandi eroine: Elizabeth Bennet in Orgoglio e
Pregiudizio fu dipinta come una donna razionale ed emotiva,
Jane Eyre come una ragazza coraggiosa disposta a
tutto per amore e Catherine Earnshaw in Cime
Tempestose come una fanciulla testarda e orgogliosa.
Eppure la vera rivoluzione arriva
oggi, con Lady Macbeth. Il libero riferimento a
Shakespeare non ha nulla a che vedere con l’opera in sé, eppure è
proprio questa definizione a ritrarre perfettamente le sfumature
acri della protagonista: Katherine Lester a diciassette anni è
costretta a impegnarsi in un matrimonio senza amore, com’era
costume sociale dell’epoca, e la vita in cui è intrappolata diventa
un circolo di morte per il suo animo ribelle, finché non incontra
Sebastian.
Katherine è il blu che contamina
l’asetticità dei contorni, è una donna anticonvenzionale dalle
dubbie doti morali che dalla vita pretende sempre e soltanto
costanti brividi d’avventura. Katherine insegue il pericolo, lo
intercetta e lo punzecchia con una lingua sfacciata, ma soprattutto
non sembra provare pentimento, mettendo in luce una carenza morale
che va contro ogni struttura femminile dei romanzi
ottocenteschi.
Lady Macbeth, che nacque come
romanzo nel 1865 con il titolo “Lady Macbeth nel Distretto di
Mcensk”, è un’opera prima del regista inglese William Oldroyd che
si avvale di una giovane
Florence Pugh per rappresentare la rivoluzionaria
Katherine.
“È stata legata troppo
a lungo.”
“Lo è stata, signore. Legata
troppo a lungo.”
Mentre per Shakespeare Lady
Macbeth è una donna contorta e brutalmente geniale che
farebbe di tutto pur di trattenere il potere nelle proprie mani, la
Lady Macbeth di Oldroyd è una fanciulla che ha fretta di scoprirsi
donna. Quella che sarebbe potuta diventare un’eroina dell’Ottocento
si è trasformata in una delle creature più complesse mai
affrontate.
Tra silenzi e inquadrature
traballanti, a tratti irregolari, Oldroyd racconta la storia di una
donna ribelle che dimentica il confine tra giusto e sbagliato.
Katherine può apparire come una bambina nel cuore della fioritura,
ma in realtà è una donna dall’appetito sessuale alla ricerca del
proprio posto nel mondo e non ha vergogna di difendere ciò che è
suo, anche a costo di arrivare alla violenza.
Con attenzione meticolosa dei
colori, il supporto essenziale degli infiniti paesaggi inglesi in
netto contrasto con l’arredamento minimalista e asettico degli
interni, Lady Macbeth si dimostra un’opera prima
perfettamente riuscita. Nonostante Katherine intacchi sempre più la
sua carente quanto indubbia morale, a peccare in egual misura sono
tutti gli altri: Sebastian lo stalliere, che si lascia trascinare
in un turbine d’amore marcio, il marito Lester che non può
ribellarsi alla famiglia e decide di ribellarsi in amore, e infine
la cameriera Anna, una donna sottomessa alle regole sociali che pur
di sopravvivere preferisce perdere la parola anziché
confessare.
Fino a che punto siamo disposti a
conservare la nostra libertà?
Il confine tra giusto e sbagliato è
il tema ricorrente dell’intera pellicola. Katherine simpatizza con
il pubblico nascendo come un piccolo uccellino in gabbia, ma di
punto in bianco prende le sembianze di un fiero dragone. Ed è
questa nuova sfaccettatura crudele e sbiadita che la porta a fare
terra bruciata attorno a sé. Tutte le azioni inesplicabili di cui
si è macchiata le si rovesciano addosso, soffocandola in una nuova
prigione, che questa volta sembra essersi costruita da sola.
Tutto attorno a sé rimane vuoto,
impolverato e marrone. Il vestito blu sembra essersi spento.
Presentato a
Toronto in anteprima mondiale e poi al Torino
Film Festival 2016 (dove ha vinto il Premio
Scuola Holden per la miglior sceneggiatura), Lady
Macbeth arriverà nelle nostre sale nel 2017 distribuito da
Teodora.
Ecco il primo trailer di
Lady Macbeth
A differenza di quello che si può
immaginare dal titolo, Lady Macbeth non è un
adattamento da Shakespeare, ma è una pellicola basata su un
racconto di Nikolaj Leskov (“Lady Macbeth
del Distretto di Mcensk”) che Šostakovič,
nel 1934, trasformò in una celebre opera.
Nel film seguiamo le vicende di
Katherine (Florence Pugh), una diciassettenne che,
nella campagna inglese del 1865, è costretta a un matrimonio senza
amore con un uomo di mezza età. Soffocata dalle rigide norme
sociali dell’epoca, inizia una relazione clandestina con un giovane
operaio alle dipendenze del marito, ma l’ossessione amorosa la
spingerà in una spirale di violenza dalle conseguenze
sconvolgenti.
Il film verrà presto presentato al
Sundance 2017 e segna l’esordio alla regia del britannico William Oldroyd, per lungo direttore
dello Young Vic di Londra, uno dei più importanti
teatri della capitale inglese.
Negli anni il regista M.
Night Shyamalan ci ha abituato a film carichi di tensione,
sempre al limite tra la realtà e la fantasia. Opere come Il
sesto senso,Unbreakable – Il predestinato,
Signs, The Visit o il recente
Old sono esemplari a
riguardo, presentando atrmosfere suggestive e inquietanti e
dimostrando tutta la maestria del regista nel rendere questo il
punto di forza dei suoi lavori. Uno dei suoi lavori meno citati e
meno apprezzati al momento della sua distribuzione è invece
Lady in the Water (qui la recensione), film del
2006 che ha segnato per il regista l’inizio di una nuova fase della
sua carriera.
Si tratta in questo caso di un
thriller psicologico, ispirato ad una fiaba che lo stesso regista
aveva ideato per i suoi figli, poi pubblicata come Lady in the
Water: A Bedtime Story, in concomitanza con l’uscita del film.
Un’opera dunque dai toni profondamente fiabeschi, incentrato sullo
scopo delle persone nella vita, dove bene e male si affrontano
attraverso quei continui colpi di scena con cui il regista ha da
sempre abituato i suoi fan. Come anticipato, però, il film è stato
accolto piuttosto male dalla critica e dal pubblico, con incassi di
molto al di sotto delle aspettative e addirittura candidato ai
Razzie Awards.
Pur con i suoi limiti, Lady in
the Water risulta oggi essere un film piuttosto incompreso,
che attraverso lo stile del regista propone sì riflessioni non
originali ma dotate comunque di un certo fascino. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Lady in the Water: la
trama del film
Protagonista del film è
Cleveland Heep, un addetto alla manutenzione in un
residence con piscina a Filadelfia. Negli ultimi tempi nota che
qualcuno utilizza la piscina condominiale di sera contro il
regolamento condominiale. Una notte, sente dei rumori in piscina e,
intenzionato a catturare il misterioso nuotatore, comincia a
perlustrare la zona, ma all’improvviso scivola sul bordo bagnato,
batte la testa e rotola svenuto nell’acqua. Si risveglia nella sua
camera e una giovane donna nuda è seduta di fronte a lui. Si scopre
che si chiama Story ed è una Narf, cioè una specie
di ninfa proveniente dal misterioso “Mondo Azzurro”.
La misteriosa ragazza sembra avere
il compito di motivare un grande scrittore a completare il suo
lavoro, che migliorerà il futuro dell’umanità. Ma la ninfa è
inseguita da uno Scrunt, una feroce creatura simile a un lupo, che
proverà a ucciderla prima che possa completare il suo compito.
Affinché possa tornare nel suo mondo, la ninfa ha bisogno
dell’aiuto di diverse persone, ognuna delle quali svolgerà una
precisa funzione. Heep si imbarca così in un’imprevedibile
avventura, ricca di mistero e pericoli, che lo porterà a
confrontarsi con segreti inaspettati e anche con il suo traumatico
passato.
Lady in the Water: il cast
del film
Ad interpretare Cleveland Heep vi è
l’attore PaulGiamatti, noto per film come Sideways,
Cinderella Man e La versione di Barney. L’attore era
il primo della lista stilata da Shyamalan per il protagonista e
accettò subito con grande entusiasmo, avendo particolarmente
apprezzato la sceneggiatura. Per la parte si era pensato anche al
premio Oscar Kevin Costner, ma Giamatti confermò
la sua disponibilità prima che quest’ultimo potesse anche solo
essere contattato. Accanto a lui, nei panni della misteriosa donna
di nome Story, vi è invece l’attrice Bryce Dallas
Howard.
Oggi nota per film come Jurassic
World o The Help, l’attrice era qui in uno dei suoi
primi ruoli da protagonista. Lady in the Water è stata
inoltre la sua seconda collaborazione con Shyamalan, avendo già
recitato per lui in The Village. Sono poi presenti nel
film gli attori Bob Balaban nei panni di Harry
Farber, Jeffrey Wright
in quelli di Mr. Dury e Cindy Cheung come
Young-Soon Choi. Di particolare rilievo è poi la presenza
dell’attore Jared Harris
nel ruolo di Goatee Smoker. Lo stesso M. Night
Shyamalan, come suo solito, si è ritagliato un cameo nel
film. Egli è lo scrittore Vick Ran.
Lady in the Water: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Lady in the Water grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 16 ottobre alle ore
21:00 sul canale Warner TV.
Lady in the Water
è il film del 2006 diretto da M. Night
Shyamalan e con protagonisti Paul
Giamatti,
Bryce Dallas Howard, Freddy Rodriguez, Jeffrey Wright, Bob
Babalan e M. Night Shyamalan.
Lady in the Water, la
trama: La vita fin troppo tranquilla di Cleveland, custode
di un condominio di Filadelfia (Paul Giamatti), viene sconvolta
dall’incontro con Story, un Narf, ossia una ninfa acquatica mandata
nella nostra dimensione con lo scopo di trasmettere a uno scrittore
un messaggio, essenziale per completare un suo libro,
destinato ad essere un testo fondamentale nella formazione di un
futuro leader; il suo tentativo è però ostacolato da uno Scrunt,
una creatura simile ad un lupo, dotato della capacità
di mimetizzarsi.
Aiutato da un’anziana inquilina
cinese, che ben conosce i miti legati alle Narf, Cleveland
raccoglie attorno a sé vari inquilini del condominio, ognuno con un
compito specifico, per aiutare la ninfa nella sua missione: la Narf
riuscirà a comunicare allo scrittore (interpretato dallo stesso
regista) il messaggio, e Cleveland organizzerà una festa nella
piscina condominiale come diversivo per permettere alla ninfa di
tornare nel suo mondo, fuggendo dalle grinfie dello Scrunt. Lo
stratagemma però fallisce, perché il protagonista ha sbagliato
clamorosamente nell’assegnare i vari ‘ruoli’ nella vicenda.
Lady in the Water,
l’analisi
Analisi: Lady in the
water è probabilmente stato il film più sfortunato di
M. Night Shyamalan: costato 75 milioni di dollari,
si è rivelato un fiasco al botteghino ed è stato bersagliato dalla
critica, finendo per ricevere vari premi per i ben poco ambiti
Razzie Award; un colossale insuccesso che, in parte, ha
ridimensionato la carriera del regista indiano, che a quei tempi
godeva ancora del credito conquistato col Sesto
senso ed era reduce dal tutto sommato non pessimo
The Village. In seguito,
Shyamalan si è dedicato al
catastrofico-naturalistico E venne il giorno e all’animato
L’ultimo dominatore dell’aria, mentre per il 2013
è previsto il post-apocalittico After Earth.
Tuttavia, più che un fiasco,
Lady in the water appare piuttosto un film almeno
in parte incompreso: forse il nocciolo della questione sta nel
costo di un film che poi sullo schermo non sembrava aver mantenuto
quanto promesso in termini di budget.
In realtà il film costituisce una
singolare variazione sul tema della ‘compagnia’ di estrazione
fantasy, formata da vari personaggi che finiscono per concorrere a
uno scopo comune. Probabilmente a lasciare insoddisfatti critica e
pubblico è stata soprattutto la staticità dell’ambientazione:
invece che il classico ‘viaggio’, tutto si risolve nel microcosmo
del condominio, fatto di ambienti spesso angusti, che trasmettono
una costante sensazione di lieve claustrofobia, complici anche
atmosfere sempre piuttosto buie.
Paul Giamatti
svolge abilmente il compito in interpretare l’uomo comune che
coinvolto in una storia più grande di lui, è portato erroneamente a
pensare di esserne il fulcro, subendone le conseguenze, mentre la
Bryce Dallas Howard (già vista in The
Villane), qui sfrutta pienamente la sua bellezza diafana,
efficacemente messa al servizio di un personaggio ‘sfuggente’ come
quello di una ninfa.
Del cast fanno parte anche Freddy
Rodriguez, reduce dal discreto successo ottenuto con la
partecipazione alla serie Six Fee Under (e che in
seguito farà parte del cast di Grindhouse – Planet Terror)
e il giovanissimo Noah Gray-Cabey, che poi avrebbe fatto
partecipato alla serie tv Heroes.
Certo, il tema di fondo del film,
la classica domanda sul ‘fine ultimo della vita’ è lontano da
qualsiasi pretesa di originalità; né è nuovo il modo in cui esso
viene affrontato, inserendo l’elemento di quel tanto di
imprevedibilità che mette improvvisamente le persone di fronte ai
loro enormi errori di valutazione.
Si tratta certo di limiti che
possono lasciare interdetto lo spettatore, e d’altra parte ai tempi
da Shyamalan ci si aspettava forse un film di
tutt’altro profilo: tuttavia preso per ciò che è, una moderna
‘fiaba per adulti’, Lady in the water è un film in
fondo godibile, per quanto forse un po’ statico, e in parte
appesantito dai ritmi lenti e i colori in chiaroscuro.
L’avvincente serie
Lady in the Lake, che ha debuttato
la scorsa settimana su Apple TV+, sta già
coinvolgendo il pubblico con la storia di due donne i cui
destini si intrecciano nella Baltimora degli anni
Sessanta. Maddie Schwartz (Natalie
Portman) è una casalinga ebrea benestante, la cui
vita perfetta inizia a complicarsi dopo aver iniziato a guardare
con attenzione al proprio malcontento. La sua storia si collega a
quella di Cleo Johnson (Moses Ingram), una madre
single nera che lotta per sbarcare il lunario. Il primo episodio si
apre con la morte di Cleo, ma la storia che racconta gli eventi
della vita di Cleo (e la sua morte) si sviluppa mentre la serie
torna indietro di un mese. Lo show esplora le numerose difficoltà
che entrambe le donne hanno affrontato, ma Lady in the
Lake è in realtà basato su un libro.
Laura Lippman ha
pubblicato il suo romanzo bestseller (con lo stesso titolo) nel
2019 e si è scoperto che la Lippman si è ispirata a eventi reali
accaduti a Baltimora. Sebbene gli eventi descritti nel libro e
nella serie non siano reali al 100%, essi derivano dalla
morte di due personaggi di Baltimora. In un’intervista
rilasciata aNPR, la Lippman ha dichiarato di essere interessata a
fondere fatti e finzione: “Una volta che ho deciso che un crimine
reale sarà la mia fonte di ispirazione, non faccio più ricerche al
riguardo. Perché non voglio sapere nulla di quel crimine. Mi ha
attirato per una sorta di possibilità tematica”. I temi di
Lady in the Lake, tra cui la ricerca
da parte delle donne di diventare più di quello che la società si
aspetta da loro e il tipo di persone che ricevono più
attenzione nella nostra cultura, sono presenti nell’adattamento
della serie. Ma qual è la vera storia di Lady in the Lake
che ha incuriosito tanto la Lippman?
Il romanzo Lady in
the Lake è stato ispirato da un omicidio
reale
Nella serie, una giovane ragazza di
nome Tessie Durst (Bianca Belle) scompare; il suo
corpo viene ritrovato da Maddie alcuni giorni dopo vicino al lago.
In realtà, una ragazza reale come Tessie ha ispirato
Lippman. Il 29 settembre 1969, un rabbino diede a Esther
Lebowitz, 11 anni, una bambina bianca ed ebrea, un passaggio a casa
da scuola. Fu accompagnata in una farmacia vicino a casa sua, ma
non fu più vista viva. Due giorni dopo, la polizia trovò il suo
corpo a meno di mezzo miglio da casa sua. Era stata colpita
alla testa (con lesioni compatibili con un martello).
Il corpo della Lebowitz diede agli
investigatori un indizio su chi l’avesse uccisa, dato che era
ricoperto di una sostanza simile alla sabbia e di vernice blu, che
la polizia avrebbe poi collegato allo stesso tipo di materiale
trovato nelle vasche dei pesci. Questo li ha condotti a un negozio
di pesci tropicali, che si trovava accanto alla farmacia dove la
Lebowitz si era diretta il giorno della sua scomparsa. Lì la
polizia ha trovato ciocche di capelli della Lebowitz e un martello
con sopra il suo sangue. Un uomo di 23 anni che gestiva il negozio
di pesce insieme alla madre confessò il crimine. Alla fine avrebbe
affrontato il processo e sarebbe stato condannato all’ergastolo
(dove sarebbe morto nel 2015 all’età di 69 anni).
La scomparsa iniziale di Lebowitz
ha avuto un forte impatto sulla comunità ebraica ortodossa
e sulla città di Baltimora in generale. Cittadini ebrei e
non ebrei formarono grandi gruppi di ricerca, determinati a
ritrovare la bambina. Come ha osservato un cugino di
Lebowitz, Abba Poliakoff, in un’intervista del 2014, “in
qualche modo questo evento, per quanto atroce, per un breve momento
ha davvero unito la città. Tutti sono stati coinvolti nella
tragedia, non solo la comunità ebraica”. Dopo il ritrovamento del
corpo della Lebowitz, più di 1.500 persone si sono presentate al
suo funerale per renderle omaggio. Proprio come l’evento ha
catalizzato un movimento di solidarietà e comunità per Baltimora,
nella serie la morte di Tessie galvanizza Maddie a fuggire dalla
vita da cui si sente soffocata. Ma non è stata solo la morte di
Lebowitz a ispirare la Lippman durante la stesura del
romanzo.
Chi era Cleo Johnson in Lady in
the Lake?
Solo cinque mesi prima della
tragica morte di Lebowitz, un altro cittadino di Baltimora
scomparve. Si trattava di un caso completamente estraneo a
Lebowitz, ma la storia incuriosì comunque la Lippman perché
la persona scomparsa ricevette molto meno clamore di
quanto ne avesse avuto la bambina . Shirley Parker, che nel libro e
nella serie televisiva diventa Cleo Johnson, era una giovane madre
single di colore, scomparsa dopo aver litigato con il fidanzato ed
essere uscita dall’auto in cui si trovavano. Il suo corpo fu
scoperto sei settimane dopo la sua scomparsa da una squadra di
lavoro che stava riparando le luci rotte della fontana di Druid
Lake.
Il corpo di Parker si trovava in
cima alla fontana, in una sezione incassata che ha sommerso il suo
corpo in circa un metro d’acqua. La posizione della fontana nel
lago ha fatto sì che Parker si guadagnasse il soprannome di “Lady
in the Lake”. Ma la morte di Parker fu molto più misteriosa di
quella di Lebowitz. Sebbene il referto dell’autopsia
indicasse che la donna non era stata colpita da un proiettile o
da una pugnalata, qualsiasi segno di violenza era stato cancellato
o eroso dalla decomposizione. Senza segni evidenti di un omicidio e
con l’ipotesi che potesse essere annegata accidentalmente, nessuno
fu mai accusato della sua morte.
Ma la parte più interessante della
morte di Parker è il fatto che la reazione del pubblico fu
completamente diversa da quella di Lebowitz. Per esempio, al caso
di Parker è stata dedicata pochissima attenzione da parte dei
media, soprattutto se paragonata all’ondata di pubblicità ricevuta
da Lebowitz. Il Baltimore Afro-American ha fatto un po’ di
cronaca , ma poiché la Parker era nera, molti media
tradizionali hanno pensato che nessuno fosse interessato o si
preoccupasse della sua scomparsa (o della sua morte). Non ci furono
grandi manifestazioni di dolore quando il corpo della Parker fu
ritrovato, né grandi funerali o lutti pubblici. Anche se Parker era
una madre amata e un membro laborioso della sua comunità, la sua
morte è stata accolta per lo più con il silenzio. A piangerla
sono stati solo i familiari e gli amici. Questa
disparità nelle reazioni del pubblico e nella copertura
mediatica ha incuriosito Lippman. Cosa succede ai membri
di una comunità quando la morte di una persona viene accolta con
clamore dall’opinione pubblica e un’altra viene semplicemente
sorvolata e dimenticata?
Queste due morti sono avvenute a
breve distanza l’una dall’altra, ma il modo in cui sono state
trattate dai media e dalle comunità di Baltimora è stato molto
diverso. Il razzismo e i pregiudizi hanno influenzato la copertura
mediatica e i rapporti con la comunità in modo significativo, e sia
il libro La signora del lago che la serie
descrivono come questi pregiudizi abbiano avuto un impatto su un
ampio numero di persone collegate a questi crimini (come Maddie).
Anche se né il materiale di partenza né la serie si basano su una
storia vera, i progetti puntano i riflettori su eventi
reali accaduti molti decenni fa. Anche se i loro nomi e
alcuni dettagli sui loro casi sono stati cambiati, Lady
in the Lake fa in modo che le storie di Lebowitz e
Parker vengano raccontate oggi in qualche modo.
I nuovi episodi di Lady in
the Lake sono disponibili in streaming ogni venerdì su
Apple TV+.
Lady Hawke è il
film del 1985 diretto da Richard Donner e con
protagonisti Rutger Hauer (Etienne Navarre),
Michelle Pfeiffer (Isabeau), Matthew
Broderick (Philippe), Leo Mc Kern
(Imperius) e John Wood (vescovo).
Lady Hawke, la trama
Francia, Medio Evo: il ladruncolo
Philippe scappa dalle prigioni del temibile vescovo di Aguillon e
si addentra fuori dalle mura, incontrando il misterioso e taciturno
cavaliere Navarre, accompagnato da un falco, che gli salva la vita.
Unitosi a lui un po’ per riconoscenza un po’ perché non sa dove
andare, Philippe comincia ad intuire che c’è qualcosa di strano nel
suo salvatore, oltre la sua evidente ribellione contro l’autorità
del Vescovo, soprattutto quando di notte Navarre scompare ed appare
una bellissima donna, Isabeau, accompagnata da un fedele lupo.
Sarà Imperius, un monaco eremita
presso il quale si rifugierà con Navarre a raccontargli tutta la
storia, quella di Navarre ed Isabeau, il cui amore è stato
distrutto dai riti malefici del vescovo, che ha condannato entrambi
a diventare lei di giorno un falco e lui di notte un lupo, senza
potersi mai incontrare, finché ci saranno giorni e notti, finché
sarà dato a loro di vivere. Mentre Navarre decide di
affrontare definitivamente il Vescovo, Imperius con Philippe
scoprono che forse c’è un modo davvero per mettere fine alla
maledizione e permettere ai due amanti di poter vivere insieme
felici e contenti…
Lady Hawke, l’analisi
Girato tra i dintorni di Parma,
Piacenza, Cremona, nel Parco Nazionale del Gran
Sasso e a Campo Imperatore, in provincia dell’Aquila,
oggi duramente colpita dal terremoto del 2009, Lady
Hawke è una fiaba in costume medievale, con toni da
filmone storico, passione, amore, dramma, violenza, duelli e la
scelta di assurgere ad eroi di tutto gli outsider, un ragazzo che
vive di furti, un cavaliere di ventura rinnegato e desideroso di
portare avanti la sua vendetta e un eremita che ha rinunciato ai
fasti di una posizione all’interno della Chiesa dell’epoca, le cui
gerarchie sono simbolo di corruzione e di ogni tipo di
nefandezze.
Non c’è poi nessun tipo di critica
sociale o alla Chiesa, e tutto si svolge in un’avventura colorata
ed avvincente, tra panorami mozzafiato non ritoccati al computer,
antichi borghi con fortezze e chiese, per una storia d’avventura e
di magia, più vicina a certi film in costume che al fantasy vero e
proprio salvo che per le tematiche di fondo, indubbiamente
fantasiose, ma non per questo meno affascinante e intrigante,
sfruttando anche il topos antichissimo delle trasformazioni in
animali, qui subite ma non scelte.
Bella anche la scelta
di sceneggiatura di far scoprire tutto dagli occhi di Philippe,
ragazzo meno che comune, vicino probabilmente a molti dei suoi
spettatori, che rimarrà coinvolto dalla vicenda, arrivando fino in
fondo e alla fine si allontanerà con il nuovo amico Imperius,
promettendosi di scassinare la porta del Paradiso, per tornare alla
sua vita di sempre, dopo essere stato eroe per qualche giorno.
Matthew Broderick,
allora uno degli attori giovani più popolari dopo il cult
protoinformatico Wargames è un ottimo
Philippe, e la coppia dei due amanti maledetti, interpretata dal
Rutger Hauer ex replicante di Blade Runner allora in piena forma e
da Michelle Pfeiffer che con questo film si
affermò presso il grande pubblico, sa far sognare, coinvolgere e
commuovere, facendo anche perdonare il finale da teleromanzo ma
alla fine catartico e liberatorio. Ci va, insomma.
Tra i comprimari, dove ci sono
parecchi nomi italiani così come nello staff tecnico, spiccano
anche i caratteristi John Wood, perfido vescovo, e
Leo Mc Kern, caratterista del cinema britannico in decine di film,
qui forse in una delle sue più riuscite interpretazioni, a
rappresentare il bene disarmato degli animi semplici contrapposto
al male del potere.
Molti anni prima del boom del
fantasy Lady Hawke seppe raccontare una fiaba per adulti
mescolando realtà e magia con sapienza e gusto dello spettacolo: le
numerose repliche televisive l’hanno reso uno dei film spesso più
visti non solo dai cultori del genere, ma si tratta comunque di un
classico da vedere e rivedere, emblema di un cinema che sa parlare
di immaginazione e fantasia pur essendo molto realistico, lasciando
al minimo gli effetti speciali per narrare una storia magica e
eterna come dovrebbero essere le fiabe.
A novembre dello scorso anno abbiamo
appreso la notizia che, dopo l’incredibile successo di A Star Is
Born, la popstar Lady Gaga
sarebbe tornata al cinema in qualità di protagonista del prossimo
progetto cinematografico del maestro Ridley Scott, un film che racconterà il
delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore della casa di moda
italiana.
Adesso, come svelato da
The Hollywood Reporter, la MGM ha ufficializzato la data di
uscita del film, che arriverà nelle sale americane a novembre del
2021. Nel film Gaga interpreterà Patrizia
Reggiani, l’ex moglie della vittima, processata e
condannata per aver orchestrato l’assassinio del marito nel 1995,
scontando 18 anni di carcere prima di essere rilasciata nel
2016.
La pellicola, che dovrebbe
intitolarsi semplicemente Gucci, verrà
sceneggiata da Roberto Bentivegna basandosi sul libro di Sara Gay
Forden “The House of Gucci: A Sensational Story of Murder,
Madness, Glamour and Greed”.
Per Ridley Scott si tratta del secondo progetto
sviluppato dopo la recente fusione tra Fox e Disney insieme a
The Last Duel, il film che vedrà
protagonisti Matt Damon,
Adam Driver, Jodie Comer e Ben Affleck, le cui riprese sono state
momentaneamente bloccate a causa della pandemia di Coronavirus.
Scott non è estraneo al racconto di
storie drammatiche dalla forte risonanza mediatica: basti pensare a
Tutti i soldi del mondo, ultimo film da
lui diretto e basato sul sequestro di John Paul Getty III, nipote
dell’allora uomo più ricco del mondo, avvenuto
a Roma nel 1973.
Lady Gaga, pseudonimo di
Stefani Joanne Angelina Germanotta, è da oltre un decennio a
questa parte una delle artiste pop in assoluto più importanti.
Attiva nei campi della musica, del cinema, della moda e
dell’attivismo, si è sempre distinta come una personalità
camaleontica, eccentrica, capace di dar vita ad accesi dibattiti
grazie alla sua sola presenza. Poche personalità dello spettacolo
possono vantare una simile popolarità e progetto dopo progetto Gaga
continua a dimostrare di saper attentamente scegliere in cosa
lasciarsi coinvolgere.
Ecco 10 cose che forse non
sai di Lady Gaga.
Lady Gaga e le sue canzoni, da
Poker Face a Bloody Mary
1. Poker Face, il
primo grande successo. Nel 2008 Gaga ha pubblicato il suo
album d’esordio The Fame, contenente il popolarissimo
brano Poker Face. Lanciato come secondo
singolo, questo ha vissuto successo inaspettato che è riuscito a
bissare quello del primo, raggiungendo la posizione numero uno
nelle classifiche mondiali di oltre venti Paesi e diventando il
secondo singolo della cantante a raggiungere la prima posizione
nella Billboard Hot 100. Il singolo è risultato il più venduto del
2009 con 9,8 milioni di copie vendute, contribuendo
all’affermazione della cantante.
2. Ha pubblicato sette album
e vinto numerosi Grammy. Ad oggi Gaga ha pubblicato un
totale di dieci album, di cui 7 in studio. Grazie a brani come
Bad Romance e Alejandro si è affermata nel mondo
della musica, consacrandosi poi grazie a brani come Shallow,
Always Remembre Us This Way, Million Reasons, Love for Sale o
la recente Hold My Hand. Gaga, intoltre, ha vinto ad oggi
ben 13 premi Grammy, tra i quali si annoverano quelli per Miglior
album dance per The Fame, Miglior performanca vocale
femminile pop per Bad Romance e Miglior canzone scritta
per media visuali per Shallow.
3. Una sua vecchia canzone è
stata ora pubblicata come singolo. Nel dicembre del 2022
il brano Bloody Mary, tratto dal secondo
album della Gaga, Born This Way del 2011, è stato
ripubblicato come singolo a seguito dell’enorme successo ottenuto
tramite la sua associazione alla danza che Jenna
Ortega fa nella serie Mercoledì.
Tale danza è poi stata replicata numerose altre volte, sempre
utilizzando il brano della Gaga, fino a quando lei stessa non si è
cimentata nella cosa. A distanza di oltre dieci anni, dunque,
questo suo brano è tornato sulla cresta dell’onda.
Lady Gaga: i suoi film e le serie
TV
4. Ha recitato in celebri
film. Nel 2013 Gaga debutta in un film per il cinema
recitando nel ruolo di La Camaleon in Machete Kills.
Successivamente ha interpretato sé stessa in Muppets 2 –
Ricercati (2014) e Bertha in Sin City – Una donna per cui
uccidere (2014), con Eva Green.
Torna al cinema nel 2018 come protagonista del film A Star Is Born, dove
recita accanto a Bradley Cooper.
Per la sua interpretazione, è stata candidata al premio Oscar come
Miglior attrice. Nel 2021 ha invece interpretato Patrizia Reggiani
in House of Gucci. Nel
2024 è invece in Joker: Folie à Deux, accanto a
Joaquin
Phoenix, nel ruolo di Harley Quinn.
5. Ha anche preso parte a
note serie. La prima comparsa di Gaga in una serie
televisiva risale al 2001, quando ha recitato nel nono episodio
della terza stagione di I Soprano. Ha in seguito
interpretato sé stessa nel decimo episodio della terza stagione di
Gossip Girl, mentre ha avuto poi un ruolo da protagonista
nella quinta stagione della serie American Horror Story,
Hotel, interpretando il ruolo di Elizabeth “La Contessa”
Johnson. Per tale ruolo ha poi vinto il Golden Globe come Miglior
attrice in una miniserie o film per la TV.
Lady Gaga agli Oscar per Til It
Happens to You,Shallow e Hold My Hand
6. È stata candidata
all’ambito premio e l’ha vinto in un’occasione. Nel 2016
Gaga ha ricevuto la sua prima nomination all’Oscar nella categoria
Miglior canzone originale per il brano Til It Happens
toYou, che è diventata la quinta canzone
tratta da un documentario nella storia a ricevere una candidatura
al premio. Nel 2019 è poi stata nuovamente candidata in tale
categoria per il brano Shallow, presente
nel film A Star Is Born. In
quell’occasione, Gaga ha poi vinto l’ambito premio. È infine
tornata agli Oscar nel 2023, candidata per il brano
Hold MyHand, presente nel film
Top Gun: Maverick.
Lady Gaga in A Star Is
Born
7. È rimasta particolarmente
segnata dal suo personaggio. Quello in A Star Is Born è stato il
primo ruolo da protagonista in un film per Lady Gaga. Lavorare al
personaggio di Ally è stata per lei un’esperienza particolarmente
intensa. Ha infatti affermato di essersi così affezionata al suo
personaggio durante le riprese, che ha dovuto tingersi i capelli di
biondo non appena il film è finito per lasciarla andare e non
vivere più nel suo ricordo. Ha anche dichiarato che nella vita
reale non assomiglia per niente a tale personaggio, in quanto molto
più ambiziosa di lei.
Lady Gaga è Harley Quinn in
Joker: Folie à Deux
8. È rimasta sempre nel
personaggio. Come Joaquin Phoenix in entrambi i film sul
Joker, Lady Gaga ha seguito un rigido metodo di
recitazione per la sua interpretazione. Ha insistito affinché il
cast e la troupe la chiamassero solo “Lee” durante le riprese. Il
direttore della fotografia di entrambi i film di Joker,
Lawrence Sher, ha dichiarato: “Non ho mai
incontrato la vera Lady Gaga sul set, non la conoscevo
affatto”.
Lady Gaga è su Instagram
9.È
presente sul social network. L’attrice e cantante è
presente sul social network Instagram, con un proprio profilo
verificato seguito da ben 57 milioni di persone e dove attualmente
si possono ritrovare oltre tremila post. Questi sono principalmente
immagini relative a suoi lavori da attrice o cantante, inerenti il
dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro
confronti. Ma vi sono anche post relativi alle sue attività legate
al mondo della moda. Ma non mancano anche curiosità, momenti di
svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora.
Lady Gaga: età e altezza
10. Lady Gaga è nata il 28
marzo del 1986 a New York, Stati Uniti. La cantante e
attrice è alta complessivamente 1,55 metri.
Il 24 febbraio l’Academy assegnerà
i premi degli Oscar 2019 e ci
sono ottime chance di vittoria per Lady Gaga,
candidata come Miglior Attrice Protagonista grazie alla sua
toccante performance in A Star Is Born. La sua
reazione alla nomination è stata
raccolta dal Los Angeles Times: “Ho saputo della nomination
tardi, appena tornata a casa…di solito è Christian [Carino, agente
e fidanzato di Gaga] a lasciarmi un messaggio la mattina, eppure
ieri mi sono svegliata e non c’era nessuna nota ad aspettarmi. Ho
pensato di non aver ricevuto la nomination, o che il film in
generale fosse stato snobbato. Così ho chiamato il mio manager
Bobby, bravissimo a comunicare le cattive notizie, per capire cosa
stava succedendo. E poi mi ha detto di tutte quelle nomination, e
ho iniziato a piangere.“
Vi ricordiamo che dopo aver
vinto il Golden
Globe nella categoria “Miglior canzone originale”
per “Shallow”, il
film ha ottenuto otto nomination agli Oscar,
nelle categorie Miglior film, Miglior attore protagonista per
Bradley Cooper, Miglior attrice protagonista per Lady Gaga, Miglior
attore non protagonista per Sam Elliott, Migliore sceneggiatura non
originale, Miglior fotografia, Miglior canzone originale per
“Shallow” e Miglior missaggio sonoro.
Debutterà dal 12 Febbraio
in DVD, Blu-ray e 4K UHD A Star Is
Born, film nominato a
ben 8
Premi Oscar. Bradley Cooper, per la
prima volta alla regia, e la stella del
pop Lady Gaga uniscono i loro notevoli
talenti per narrare la travolgente e appassionante storia di Jack e
Ally: due anime destinate all’arte e ad incontrarsi sul palco come
nella vita. Tra i contenuti speciali, ci sarà anche
un bonus di circa 10 minuti con
delle inedite performance
musicali di Bradley Cooper e Lady
Gaga, inclusi i brani “Baby What You Want Me To Do,”
“Midnight Special” e “Is That Alright.”.
A Star is
Born sarà disponibile anche in un’edizione Steelbook
Blu-ray e in un cofanetto ad
edizione limitata contenente il DVD, l’album della
colonna sonora ed un booklet con le immagini del
film: il perfetto regalo di San Valentino per rivivere insieme le
emozioni di questo grande film.
La sinossi: In questa nuova rivisitazione della leggendaria
e tormentata storia d’amore, Cooper interpreta il musicista di
successo Jackson Maine che scopre, e si innamora
della squattrinata artista Ally. Lei ha da poco chiuso in un
cassetto il suo sogno di diventare una grande cantante… fin quando
Jack la convince a tornare sul palcoscenico. Ma mentre la carriera
di Ally inizia a spiccare il volo, il lato privato della loro
relazione sta perdendo colpi a causa della battaglia che Jack
conduce contro i suoi demoni interiori.
Sebbene si possa affermare che
alcuni stiano esagerando con le critiche al film, non si può negare
che la Warner Bros. e il regista Todd Phillips
abbiano fatto cilecca con Joker:
Folie à Deux (qui
la recensione). Dopo aver ottenuto un deludente 33% su Rotten
Tomatoes e il più basso CinemaScore nella
storia del cinema a fumetti (D), il sequel musicale è riuscito
a incassare solo 40 milioni di dollari al botteghino nazionale
(all’estero ha fatto leggermente meglio) lo scorso fine
settimana.
Secondo il quotidiano britannico
Daily Mail, Lady Gaga, che interpreta una nuova versione
di Harley Quinn, si dice “scioccata” dalla reazione negativa dopo
l’accoglienza per lo più positiva del film alla Mostra del Cinema
di Venezia. “Gaga è sorpresa dalla reazione a Joker 2 ed è
scioccata dal fatto che la gente non lo ami dopo la risposta
ricevuta dalla critica prima dell’uscita.Ha messo
tanto cuore nel film e ha tanto rispetto per i fan della DC
Comics”.
Prima dell’uscita del film,
l’esibizione di Gaga era stata molto apprezzata e alcuni l’avevano
pronosticata per un’altra nomination all’Oscar. A dire il vero,
poche persone sembrano aver avuto problemi con le performance di
Gaga o del co-protagonista
Joaquin Phoenix, e la percezione sembra essere che,
sebbene “Lee” sia stato un po’ sottoutilizzato/sviluppato, Gaga
abbia fatto tutto il possibile con quello che aveva a
disposizione.
Si dice che la megastar del pop
trasformata in attrice sia ora desiderosa di lasciarsi tutto alle
spalle e di passare al suo prossimo progetto, e si dice che abbia
in mente un ruolo nel prossimo film di Quentin Tarantino, The
Movie Critic.
Dall’acclamato
scrittore/regista/produttore Todd Phillips arriva
Joker:Folie À Deux, l’attesissimo seguito di
Joker,
vincitore del premio Oscar nel 2019, che ha guadagnato più di un
miliardo di dollari al botteghino mondiale e rimane il (secondo)
film con rating R di maggior incasso di tutti i tempi.
Il nuovo film vede protagonista
Joaquin Phoenix ancora una volta nel suo doppio
ruolo da Oscar di Arthur Fleck/Joker, al fianco del premio Oscar
Lady Gaga (A
Star Is Born). Il film è interpretato anche dai
candidati all’Oscar Brendan Gleeson
(The Banshees of Inisherin) e
Catherine Keener (Get Out,
Capote), insieme a Zazie Beetz, che
riprende il suo ruolo da Joker. Il film è classificato
come “R” per “alcuni episodi di forte violenza, linguaggio,
alcune scene di sessualità e brevi nudità integrali”.
Rivelazione importante che arriva
da uno degli attori principale di Sin City: A dame to
kill for. Joseph Gordon Lewitt ha infatti rivelato che
Lady Gaga farà parte del cast del
cinecomic diretto da Robert Rodriguez, sequel dell’affascinante
primo capitolo dedicato ai fumetti di Frank Miller.
La rivelazione è arrivata durante
un intervista dell’attore, che ha così parlato della popstar:
è una grande attrice. E non lo
sapevo. Sapete, è arrivata sul set e ho pensato ‘ok, certo, hanno
una popstar che fa una scena nel film, capisco…’ ma poi sono
partite le riprese e… ha dato una performance ottima! Ha azzeccato
il personaggio, ha fatto un ottimo lavoro. Sono rimasto
stupito!
Lady Gaga apparirà anche in un altro
film di Robert Rodriguez, Machete Kills, in uscità
quest’anno.
Ricordiamo che l’uscita
di Sin City: A Dame to
Kill For, è stata posticipata qualche mese fa. La
pellicola non verrà più rilasciata il prossimo 4 ottobre (come
stabilito tempo addietro), ma bensì nel 2014, più precisamente
il 22 agosto. Le ragioni di questa scelta
rimangono un mistero; è probabile che il
regista, Robert Rodriguez, voglia dedicare
più tempo alla post-produzione. In Italia, Sin
City: A Dame to Kill For verrà distribuito
dalla Lucky Red.
Lady
Gaga sembra far sul serio anche al cinema,
essendo la più accreditata a diventare la protagonista di
È nata una stella, il remake che sarà
interpretato e diretto da Bradley Cooper per la
Warner Bros.
Dopo il nulla di fatto con
Beyoncé, Cooper avrebbe
incontrato Lady Gaga con risultati
incoraggianti anche per quanto riguarda lo studio. Le trattative
per arrivare alla formalizzazione del contratto dovrebbero partire
a breve.
Dopo il successo
di American Horror Story, con il
quale ha vinto il Golden Globe a gennaio, Lady
Gaga potrebbe presto fare il suo debutto sul grande
schermo. Anche Cooper sarà alla sua prima regia. Produrrà
inoltre il film con Todd Phillips
e Bill Gerber, coinvolto nel remake da
lungo tempo. Il budget dovrebbe aggirarsi attorno ai 30 milioni di
dollari.
Cosa ne pensate di Lady
Gaga attrice? Curiosi di vederla diretta da
Bradley Cooper?
Lady Gaga è
ufficialmente entrata nel cast del nuovo film di Ridley Scott che racconterà il delitto di
Maurizio Gucci, nipote del fondatore della casa di moda italiana.
La cantante, che aveva esordito come protagonista lo scorso anno in
A Star Is
Born di Bradley Cooper,
interpreterà Patrizia Reggiani, l’ex moglie della vittima,
processata e condannata per aver orchestrato l’assassinio del
marito nel 1995, scontando 18 anni di carcere prima di essere
rilasciata nel 2016.
Riguardo la pellicola sull’omicidio
Gucci, House of
Gucci, sappiamo che verrà sceneggiata da Roberto
Bentivegna basandosi sul libro di Sara Gay Forden The House of
Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and
Greed.
Per Ridley Scott si tratterà del secondo progetto
sviluppato dopo la recente fusione tra Fox e Disney insieme a
The Last Duel, il film che vedrà
protagonisti Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer
e Ben Affleck. Adattamento cinematografico del
romanzo di Eric Jager The Last Duel: A True Story of Trial by
Combat in Medieval France, segue le vicende di due migliori
amici e di una vendetta, con gli attori che interpreteranno
rispettivamente il cavaliere normanno Jean de Carrouges e lo
scudiero Jacques Le Gris, separati da una guerra e dalle accuse ai
danni del secondo di aver violentato sua moglie Margerite de
Carrouges. Nessuno però crede alla donna e il soldato farà appello
al re di Francia per annullare la sentenza emessa dal conte Pierre
d’Anencon. I due uomini dovranno combattere in un duello mortale il
cui vincitore sarà sancito dalla volontà di Dio.
Lady Gaga è nelle fasi preliminari delle trattative
per unirsi a Joker:
Folie à Deux nei panni della partner folle di
Joker, Harley Quinn, per quello che sarebbe un sequel musicale del
film di successo del regista Todd Philipps del 2019.
La speculazione che Harley Quinn
sarebbe apparsa nel film per la prima volta è emersa dopo che
Phillips ha pubblicato la
copertina della sceneggiatura su Instagram il 7 giugno. Il
sottotitolo, Folie à Deux, si riferisce a un disturbo delirante
condiviso e all’unico vero compagno di Joker, a parte Batman,
ovvero Quinn, un personaggio creato per la prima volta per
Batman: The Animated Series, nei primi
anni ’90.
Fare di Joker:
Folie à Deux un musical è un’altra scelta audace per
Phillips, che ha conquistato il botteghino (con $ 1 miliardo di
incassi mondiali) e gli Oscar (con 12 nomination e due vittorie),
quando ha riformulato il cattivo numero uno del Cavaliere Oscuro
come antieroe solitario. Joaquin Phoenix ha vinto il premio come
miglior attore per la sua interpretazione di Joker, alias Arthur
Fleck; dovrebbe anche riprendere la sua performance, anche se il
suo accordo non è ancora stato risolto.
Per
Lady Gaga si tratterebbe del terzo film, anche
questo di alto profilo, dopo essere stata la protagonista di
A Star is Born di e con Bradley Cooper e dopo aver interpretato
Patrizia Reggiani in House of Gucci di
Ridley Scott. Ricordiamo che Harley Quinn ha già
avuto con Margot Robbie la sua prima incarnazione
cinematografica.
Arriva da un Twitter di
Robert Rodriguez la notizia che Lady Gaga sarà nel cast di
Machete Kills, l’atteso sequel del film d’azione con Danny Trejo le
cui riprese sono in corso.
Bullet
Train è stato scritto da Zak Olkewicz
ed è basato sul romanzo giapponese “Maria Beetle” di Kotaro
Isaka. Nella storia, cinque assassini si ritrovano su un
treno ad alta velocità da Tokyo a Morioka, che fa poche fermate
intermedie. Durante il viaggio, i cinque scoprono che le loro
missioni sono collegate tra loro e che forse ognuno deve uccidere
l’altro. Chi uscirà dal treno vivo e cosa li attende alla stazione
terminal?
Il cast di Bullet
Train annovera già
Brad Pitt,
Joey King,
Aaron Taylor Johnson, Brian Tyree Henry, Andrew Koji, Zazie
Beetz e Michael Shannon. Al momento non è chiaro se
Lady Gaga interpreterà uno degli assassini al centro della storia,
anche se la fonte sottolinea che il suo potrebbe essere un ruolo
minore e non da protagonista.
David Leitch e la
Sony Pictures, che si occuperà della distribuzione del film, stanno
cercando di dare il via ai lavori questo autunno a Los Angeles, con
la speranza che la natura più contenuta della storia possa aiutare
con i protocolli di sicurezza legati al Covid-19, dato che il film
non dovrà diffondere il suo cast e la sua troupe in molte
location.
La carriera da attrice di Lady Gaga
Lady Gaga ha iniziato a recitare comparendo
brevemente in film quali Machete Kills (2013) e Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), entrambi
diretti da Robert Rodriguez. Nel 2015 ha interpretato la
protagonista di Hotel, la quinta stagione della serie
antologica American Horror Story ideata da Ryan Murphy,
vincendo un Golden Globe come migliore attrice in una miniserie o
film per la televisione.
Il debutto da protagonista assoluta
sul grande schermo è avvenuto nel 2018 con il sopracitato A Star
Is Born di Bradley Cooper, grazie al quale ha ricevuto
una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista. Tra i
suoi prossimi progetti cinematografici figura anche Gucci, il nuovo biopic di Ridley Scott che
racconterà il delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore
della casa di moda italiana.
Ecco disponibile la versione
integrale dell’esibizione di Lady Gaga e
Bradley Cooper agli Oscar 2019. I
due si sono esibiti in una emozionante versione live di Shallow, il
brano vincitore dell’Oscar di categoria e tratto da A star is
born, il film che ha visto i due collaborare per la
prima volta.
Bradley Cooper ha
diretto, prodotto e interpretato il film, al fianco della
popstar/attrice che ha anche scritto le musiche. La loro esibizione
è stata certamente uno dei momenti più intensi degli Oscar 2019 e
anche la regia dello show ha fatto un ottimo lavoro a proporla
senza stacchi, concentrandosi sui due performer.
Una nota di merito in più a Cooper
che, non essendo abituato ad esibirsi di fronte a un pubblico del
genere, ha portato a casa un’ottima performance e ha dato anche al
mondo un sacco di cui sparlare, vista l’intesa intima mostrata con
Gaga di fronte a Hollywood e alla sua fidanzata, la modella
Irina Shayk.