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Issa Rae: 10 cose che non sai sull’attrice

Issa Rae: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota a livello televisivo e cinematografico, l’attrice Issa Rae si è negli anni distinta per le sue scelte, che l’hanno portata a partecipare a titoli di grande successo. Distintasi anche come sceneggiatrice e produttrice, la Rae ha dimostrato di essere una personalità attenta e interessata ad ogni aspetto della vita di un film o di una serie, qualità che non fanno che conferirle ulteriore prestigio.

Ecco 10 cose che non sai di Issa Rae.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Issa Rae: i suoi film e le serie TV

10. È nota per i suoi ruoli televisivi. L’attrice ottiene una prima notorietà grazie alla serie The Misadventures of Awkward Black Girl (2011-2013), per poi prendere parte a titoli come The Number (2012-2013), True Friendship Society (2013), al film televisivo Rubberhead (2014), e alla serie Insecure (2016-2018), che le permette di raggiungere grande popolarità e importanti riconoscimenti critici. Nel 2019 recita invece nella serie A Black Lady Sketch Show.  

9. Ha recitato in film per il cinema. Dopo un esordio cinematografico avvenuto con A Bitter Lime, per poi ottenere popolarità grazie al ruolo di April Ofrah in Il coraggio della verità – The Hate U Give (2018), dove tra gli altri recita insieme all’attore Anthony Mackie. Tornerà poi al cinema per i film La piccola boss (2019), The Photograph (2020) e The Lovebirds (2020).

8. È un’affermata produttrice. Nel corso della sua carriera l’attrice ha da subito manifestato un forte interesse per l’aspetto produttivo. Ha infatti ricoperto tale ruolo per svariate serie TV come The Misadventures of Awkward Black Girl (2013), How Men Become Dogs (2013), Little Horribles (2013), Inside Web Series (2013), Roomielovefriends (2013-2014), The Choir (2013-2015), First (2014-2015), Insecure (2016-2018) e A Black Lady Sketch Show (2019).

Issa Rae è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove attualmente possiede un totale di 2,4 milioni di euro. All’interno del proprio profilo la Rae è solita condividere immagini dei servizi fotografici di cui è protagonista, come anche numerose foto promozionali dei suoi progetti o immagini relative ad attività quotidiane.

Issa Rae: chi è il suo fidanzato?

6. È molto riservata sulla sua vita sentimentale. Non si conosce l’anno preciso in cui hanno iniziato a frequentarsi, ma è risaputa la lunga relazione che lega l’attrice a Louis Diame, businessman del Senegal. I due sono sempre stati particolarmente riservati, evitando ogni tipo di esposizione mediatica. Nell’aprile del 2019, tuttavia, in seguito ad un’apparizione pubblica, viene fatto notare che l’attrice porta al dito un anello di fidanzamento, e che quindi la coppia sarebbe prossima al matrimonio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Issa Rae in Perfect Strangers

5. Produrrà il remake del noto film italiano. Affascinata dal film Perfetti sconosciuti, l’attrice ha acquisito insieme ad altri partner i diritti per produrne un remake americano, le cui riprese dovrebbero iniziare nel 2020. La Rae, che è rimasta colpita dal modo in cui il film originale fonda comicità e dramma, ha inoltre espresso la sua volontà di ricoprire il ruolo di uno dei protagonisti.

Issa Rae in Insecure

4. La serie è basata su sue esperienze. Ispirata dal suo libro di memorie The Misadventures of An Awkward Black Girl, poi divenuto anche serie per il web, Insecure segue le vicende di due donne e della loro amicizia in un contesto che sembra porle sempre più in situazioni anomale e scomode.

3. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Per la sua interpretazione nella serie, l’attrice ha ricevuto alcuni dei riconoscimenti più prestigiosi dell’industria hollywoodiana. È infatti stata nominata ai Golden Globe e ai premi Emmy come miglior attrice in una serie televisiva comica.

Issa Rae: il suo patrimonio

2. Il suo patrimonio è cresciuto molto negli ultimi anni. Grazie alle sue numerose attività da attrice, sceneggiatrice e produttrice, la Rae si è affermata molto all’interno di Hollywood nell’ultimo decennio. Ciò le ha permesso di acquisire popolarità e prestigio, tramutatisi in un patrimonio che ammonta all’incirca sui 4 milioni di dollari.

Issa Rae: età e altezza

1. Issa Rae è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 12 gennaio 1985. L’attrice è alta complessivamente 177 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Kate Beckinsale: 10 cose che non sai sull’attrice

Kate Beckinsale: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per il suo ruolo da protagonista nella saga horror Underworld, l’attrice Kate Beckinsale si è negli anni guadagnata le lodi della critica recitando in film molto diversi tra loro. Ha infatti partecipato tanto a grandi blockbuster quanto ad opere di stampo più autoriale. Grazie ai suoi personaggi comici, in particolari, ha conquistato le simpatie di numerosi spettatori in tutto il mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Kate Beckinsale.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Kate Beckinsale underworld

Kate Beckinsale: i suoi film da attrice

10. Ha recitato in film molto noti. L’attrice debutta al cinema nel film Molto rumore per nulla (1993), per poi prendere parte a celebri titoli come Scacco matto (1994), Bangkok, senza ritorno (1999), Pearl Harbor (2001), con Ben Affleck, Quando l’amore è magia à Serendipity (2001), Van Helsing (2004), The Aviator (2004), con Leonardo DiCaprio, Cambia la tua vita con un click (2006), Vacancy (2007), Stanno tutti bene (2009), Contraband (2012), Total Recall – Atto di forza (2012), con Colin Farrell, Meredith – The Face of an Angel (2014), Stonehearts Asylum (2014) Un’occasione da Dio (2015), Amore e inganni (2016) e The Only Living Boy in New York (2017), dove recita accanto a Jeff Bridges.

9. È la protagonista di una nota saga horror. Nel 2003 l’attrice viene scelta per ricoprire il ruolo della protagonista Selene nel film horror Underworld. Il ruolo le permette di ottenere grande popolarità, tornando poi a riprendere il ruolo nei sequel Underworld: Evolution (2006), Underworld – La ribellione dei Lycans (2009), Underworld – Il risveglio (2012) e Underworld: Blood Wars (2016), indicato come capitolo conclusivo.

8. Ha recitato in una serie TV. Nel 2019 l’attrice è la protagonista della serie Amazon The Widow, dove ricopre il ruolo di Georgia Wells. Di genere thriller, la storia è incentrata su una donna alle prese con la misteriosa scomparsa del marito. Le sue ricerche la porteranno in Congo, dove sarà costretta a confrontarsi con la verità di quanto accaduto all’uomo amato.

Kate Beckinsale: fidanzato e marito

7. Era sentimentalmente legata ad un noto attore. La Beckinsale è stata per otto anni legata all’attore Michael Sheen, dal 1995 al 2003, avendo da lui una figlia nel 1999. Per poter passare più tempo insieme, l’attrice fece inoltre in modo che il compagno venisse preso per un ruolo nel film Underworld, dove Sheen ricoprì infatti il ruolo del villain principale.

6. È stata sposata con un regista. Durante le riprese del film Underworld, l’attrice si innamorò del regista Len Wiseman, con il quale convolò a nozze nel maggio del 2004. Dopo 11 anni di matrimonio, tuttavia, i due annunciano la separazione nel 2015, per poi ufficializzare il divorzio l’anno seguente.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Kate Beckinsale The Aviator

Kate Beckinsale è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 4,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, sia casalingo che in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche video e immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, come anche diverse curiosità condivise con i fan.

Kate Beckinsale in The Aviator

4. Ha interpretato una celebre attrice della storia del cinema. Per il film The Aviator, storia del regista e aviatore Howard Hughes firmata da Martin Scorsese, l’attrice ha ricoperto il ruolo della celebre Ava Gardner, celebre interprete del cinema classico hollywoodiano. Per tale ruolo, la Beckinsale guadagnò oltre 15 chili, al fine di poter assomigliare maggiormente alla Gardner.

Kate Beckinsale in Van Helsing

3. Si temeva non avrebbe accettato il ruolo. Al momento del casting per il film Van Helsing, incentrato sul celebre cacciatore di vampiri, il regista desiderava avere la Beckinsale nel ruolo della co-protagonista Anna Valerious. Tuttavia, temeva che questa non avrebbe accettato, dato che in quel periodo stava girando Underworld, simile per toni e genere. Venuta a sapere del progetto, invece, l’attrice richiese personalmente di poter ricoprire il ruolo.

Kate Beckinsale in Underworld

2. Voleva dare un’immagine diversa di sé. Al momento di girare il film Underworld, l’attrice aveva preso parte quasi esclusivamente a film in costume, dove interpretava ragazze per bene. Per togliersi quest’etichetta di dosso, l’attrice accettò la parte della vampira Selene nel celebre horror, desiderando fornire un’immagine diversa di sé.

Kate Beckinsale: età e altezza

1. Kate Beckinsale è nata a Londra, Inghilterra, il 26 luglio 1973. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Jack Reynor: 10 cose che non sai sull’attore

Jack Reynor: 10 cose che non sai sull’attore

Nel giro di pochi anni l’attore Jack Reynor si è fatto notare per via della sua partecipazione a noti film, recitando al fianco di celebri attori hollywoodiani. Di recente Reynor ha recitato anche in note serie televisive, espandendo i suoi orizzonti e raggiungendo una più ampia notorietà. Alla ricerca del ruolo da protagonista giusto, l’attore non manca di aggiungere importanti titoli alla propria filmografia.

Ecco 10 cose che non sai di Jack Reynor.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jack Reynor Transformers

Jack Reynor: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore si fa inizialmente notare per la sua partecipazione al film Cosa ha fatto Richard (2012), per poi comparire in Delivery Man (2013) e Transformers 4 – L’era dell’estinzione (2014), con Mark Wahlberg. Recita poi in Macbeth (2015), con Michael Fassbender e Marion Cotillard, Sing Street (2016), Free Fire (2016), Il segreto (2016), con Rooney Mara, Eric Bana e Vanessa Redgrave. Entra poi a far parte del cast di Detroit (2017), L’uomo dal cuore di ferro (2017), Kin (2018), Una giusta causa (2018), con Felicity Jones, e Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019), con Florence Pugh.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Recentemente l’attore si è fatto notare per aver recitato nell’episodio Impossible Planet della serie antologica Eletric Dreams (2017), prodotta da Amazon. Torna in televisione nel 2018 con la serie Strange Angel, dove recita nel ruolo del protagonista Jack Parson, accanto all’attrice Bella Heathcote.

8. Ha partecipato al doppiaggio di un film. Nel 2018 l’attore dà vita alla sua prima prova come doppiatore con il film Mowgli – Il figlio della giungla, diretto da Andy Serkis. Nel film l’attore presta infatti la voce a uno dei fratelli lupo del giovane protagonista.

Jack Reynor è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 27,1 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie di vario tipo, da curiosità quotidiani ai luoghi da lui visitati. Non mancano inoltre anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

6. Possiede un canale dedicato al cinema. Oltre al proprio profilo personale, l’attore è anche il proprietario di un canale dedicato al cinema. Questo si chiama “jrcinemania“, ed è seguito da oltre 7,9 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere il proprio amore per la settima arte, postando immagini dei suoi film preferiti e spiegando perché sono così importanti per lui.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jack Reynor Midsommar

Jack Reynor in Transformers 4

5. Ha avuto delle iniziali difficoltà durante le riprese. Nel quarto capitolo della saga dedicata ai robot extraterrestri, l’attore ricopre il ruolo di Shane Dyson. Per lui si tratta del primo grande film con effetti speciali. Per questo ha avuto delle iniziali difficoltà nell’orientarsi durante le riprese, poiché privo di riferimenti visivi concreti. Il grosso viene infatti realizzato in post-produzione. Ad aiutarlo a gestire il set ci ha però pensato il protagonista Mark Wahlberg, non nuovo al genere.

4. Si è allenato molto per il suo ruolo. Partecipare ad un film come Transformers 4 richiede una grande preparazione fisica. All’attore è infatti stato chiesto di correre, arrampicarsi, cadere incolume e numerose altre attività fisiche. Per riuscire in ciò l’attore si è preparato fisicamente per oltre due mesi, praticando diversi sport per assicurarsi di lavorare su ogni muscolo possibile.

Jack Reynor in Midsommar

3. È orgoglioso della sua scena di nudo. Nel film horror Midsommar l’attore è protagonista di una scena in cui appare totalmente nudo. Reynor ha dichiarato di non aver provato alcun imbarazzo nel girare la scena, ma anzi di esserne orgoglioso poiché rovesce lo stereotipo del film horror in cui a spogliarsi è la donna.

Jack Reynor e Madeline Mulqueen

2. Ha una relazione con una modella. Nel 2014 l’attore rivela la sua relazione con la modella irlandese Madeline Mulqueen. I due hanno condotto negli anni una vita di coppia particolarmente riservata, specialmente in seguito alla volontà di lei di abbandonare le scene per dedicarsi ad altre attività che non comprendano l’esposizione mediatica.

Jack Reynor: età e altezza

1. Jack Reynor è nato a Longmont, in Colorado, Stati Uniti, il 23 gennaio 1992. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Brittany Snow: 10 cose che non sai sull’attrice

Brittany Snow: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre attrice di film comici o musicali, l’attrice Brittany Snow ha negli anni consolidato il proprio talento affermandosi tanto per le doti interpretative quanto per quelle canore. Divisasi tra cinema e televisione, è ad oggi un volto noto per molti spettatori, i quali la ricordano senza dubbio per i suoi ruoli più celebri.

Ecco 10 cose che non sai di Brittany Snow.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Brittany snow pich perfect

Brittany Snow: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 2004, recitando nel film The Manchurian Candidate, con Denzel Washington. Successivamente prende parte a Missione tata (2005), Il mio ragazzo è un bastardo (2006) e Hairspray – Grasso è bello (2007), con John Travolta, e grazie al quale ottiene maggior popolarità. Negli anni seguenti recita in Las Vegas – Terapia per due (2008), Che la fine abbia inizio (2008), Janie Jones (2010) e Voices (2012), accanto all’attrice Rebel Wilson. Qui ricopre il ruolo di Chloe, che riprenderà anche in Pitch Perfect 2 (2015) e Pitch Perfect 3 (2017). Nel 2019 recita invece in Someone Great, accanto all’attrice Gina Rodriguez.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Tra i primi ruoli importanti della sua carriera vi è quello di Susan LeMay nella soap opera Sentieri (1999-2000). Continua poi a lavorare per la televisione recitando in serie come American Dreams (2002-2005), Nip/Tuck (2005), Gossip Girl (2009), Harry’s Law (2011), Ben and Kate (2012-2013), Full Circle (2015) e Almost Family (2019-2020).

8. Ha diverse nomination ai Teen Choice Awards. Nel corso della sua carriera l’attrice ha collezionato ben cinque nomination ai Teen Choice Awards, premi assegnati da un pubblico di adolescenti. La prima candidatura dell’attrice risale al 2003, come miglior attrice drammatica per la serie American Dreams. Per tale ruolo verrà nominata anche l’anno seguente, mentre nel 2008 rientra nella categoria come miglior attrice horror per il film Che la fine abbia inizio. Nel 2013 e nel 2015 viene invece nominata insieme al cast di Pitch Perfect, riportando la vittoria nella seconda occasione.

Brittany Snow è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 2,8 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere diverse tipologie di foto, da quelle scattate in momenti di svago a quelle ritraenti luoghi o oggetti vari. Non mancano poi anche video o foto dei suoi progetti da interprete.

Brittany Snow e Tyler Hoechlin

6. Ha avuto una relazione con l’attore. Nel 2012 l’attrice rivela pubblicamente la sua relazione con l’attore Tyler Hoechlin, celebre per il ruolo di Derek Hale nella serie Teen Wolf. I due, particolarmente riservati, dimostrano l’intenzione di non condividere particolari dettagli della propria vita sentimentale tramite social network o altri media. Mantenendo una certa riservatezza, si limitano ad annunciare la separazione, avvenuta nel 2015.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Brittany snow instagram

Brittany Snow in Pitch Perfect

5. Ha recitato realmente nuda per una scena. Nel primo film della trilogia l’attrice è presente in una scena, condivisa con l’attrice Anna Kendrick, dove le due fanno una doccia insieme. L’atmosfera erotica percepibile è merito della chimica tra le due attrici. Stando a quanto da loro dichiarato, se all’inizio l’essere entrambe nude poteva essere imbarazzante, in breve si sono abituate alla cosa, sfruttandola per rendere più realistica la scena.

4. Considera perfetto il finale. L’attrice si è dichiarata particolarmente soddisfatta del finale dell’ultimo dei tre film. Ha infatti dichiarato che questo è stato frutto di tanta improvvisazione e devozione alla storia e ai personaggi. La volontà di raccontare di un gruppo di donne diverse ma unite raggiunge qui la sua massima espressione.

Brittany Snow in Gossip Girl

3. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Nel 2009 l’attrice compare come guest star nell’episodio Valley Girl, il ventiquattresimo della seconda stagione. Qui ricopre il ruolo di Lillian “Lily” Rhodes. La puntata doveva servire ad introdurre tale personaggio, con il fine di costruirvi sopra una serie spin-off. Il progetto tuttavia non venne mai realizzato.

Brittany Snow in Hairspray

2. Ha cantato uno dei brani del film. Grazie al film Hairspray l’attrice ha potuto dare prova di non essere solo una brava interprete ma di possedere anche notevoli qualità canore. All’interno della pellicola si esibisce infatti nel brano The New Girl in Town. La possibilità di cantare le permetterà poi di essere scelta per il cast di Pitch Perfect, altro film ricco di canzoni.

Brittany Snow: età e altezza

1. Brittany Snow è nata a Tampa, in Florida, Stati Uniti, il 9 marzo 1986. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Anna Kendrick: 10 cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick: 10 cose che non sai sull’attrice

Nel giro di poco più di un decennio l’attrice Anna Kendrick si è affermata come interprete di valore, in grado di passare con naturalezza dalla commedia al dramma al thriller. Ciò le ha permesso di partecipare ad una grande varietà di film, distinguendosi e ottenendo di conseguenza alcuni prestigiosi riconoscimenti dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Anna Kendrick.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick Instagram

Anna Kendrick: i film in cui ha recitato

10. È stata interprete di noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Diventeranno famosi (2003), per poi ottenere maggior notorietà nel ruolo di Jessica in Twilight (2008), con Robert Pattinson e Kristen Stewart, e in Tra le nuvole (2009), con George Clooney. Dopo aver ripreso il personaggio di Jessica nei film New Moon (2009), Eclipse (2010) e Breaking Dawn – Parte 1 (2011), l’attrice prende parte ai film 50 e 50 (2011), La regola del silenzio (2012), End of Watch – Tolleranza zero (2012),  Voices (2012), con Rebel Wilson, Into the Woods (2014), Pitch Perfect 2 (2015), The Accountant (2016), con Ben Affleck, Pitch Perfect 3 (2017), Un piccolo favore (2018), con Blake Lively, e Noelle (2019).

9. È la protagonista e la produttrice di una serie TV. La Kendrick sarà la produttrice della serie Love Life, di cui sarà anche interprete nel ruolo di Darby. Questa sarà strutturata in modo antologico, con ogni stagione incentrata sulla vita sentimentale del protagonista di turno, dalle prime alle ultime esperienze amorose. La serie è attualmente in pre-produzione, e verrà distribuito sul finire del 2020.

8. Ha ricevuto una nomination all’Oscar. Nel 2010 ottiene un prestigioso riconoscimento nel momento in cui viene nominata ai premi Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Natalie Keener nel film Tra le nuvole. Il premio verrà poi vinto da Mo’Nique per il film Precious, ma permetterà alla Kendrick di ottenere grande visibilità per il futuro della sua carriera.

Anna Kendrick è su Instagram

7. Ha un account molto seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da oltre 16,3 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie di diverso tipo, da quelle scattate in momenti di svago a quelle raffiguranti luoghi visitati. Non mancano poi immagini più legate al suo lavoro, attraverso cui l’attrice promuovere i propri progetti da interprete.

Anna Kendrick: chi è il suo compagno

6. Ha una relazione da diversi anni. A partire dal febbraio del 2014 l’attrice rende pubblica la propria relazione con il direttore della fotografia Ben Richardson, conosciuto sul set del film Drinking Buddies – Amici di bevuta, dove la Kendrick ricopriva un ruolo di rilievo. Particolarmente riservata, la coppia non ha mai rilasciato grandi annunci pubblici, preferendo tenere la propria vita privata lontana dai riflettori.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick cups

Anna Kendrick canta Cups

5. Ha dimostrato doti da cantante. All’interno del film Pitch Perfect, l’attrice si esibisce nel brano Cups, divenuto da quel momento estremamente popolare. L’attrice ha dichiarato di aver imparato e fatto pratica con la canzone dopo averla scoperta sul social Reddit. Durante il provino, l’esecuzione le permise di ottenere il ruolo, e i produttori decisero di inserire il brano nel film.

Anna Kendrick in Twilight

4. Ha improvvisato molti dei suoi dialoghi. L’attrice è nota per ottenere la libertà di improvvisare, sua grande qualità. In particolare, sul set del film New Moon, nella scena dove lei e l’attrice Kristen Stewart escono insieme dal cinema, la Kendrick ha totalmente reinventato le battute previste, mantenendone il senso ma improvvisandole a suo modo per un maggior realismo.

3. Si era dimenticata di aver recitato nella saga. Nel 2018 ricorreva il decimo anniversario dall’uscita in sala del primo film della saga. In molti hanno celebrato la ricorrenza, ma non l’attrice. Soltanto con ritardo la Kendrick pubblicherà un tweet tramite il proprio account Twitter affermando di essersi completamente scordata di aver recitato nei celebri film.

Anna Kendrick: il suo 2020

2. Reciterà in un film di fantascienza. Nel corso del 2020 è prevista l’uscita in sala del nuovo film con protagonista l’attrice. Intitolato Stowaway, il film narra di un passeggero clandestino su di un’astronave diretta per Marte. Durante il viaggio, non mancheranno di verificarsi inaspettate complicazioni. A metà tra il thriller e lo sci-fi, il film vedrà nel cast anche l’attrice Toni Collette.

Anna Kendrick: età e altezza

1. Anna Kendrick è nata a Portland, nel Maine, Stati Uniti, il 9 agosto 1985. L’attrice è alta complessivamente 157 centimetri.

Fonte: IMDb

Tales From The Loop: recensione della serie Amazon Prime Video

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Tales From The Loop: recensione della serie Amazon Prime Video

Arriverà il 3 aprile 2020 su Prime Video Tales From The Loop, una nuova produzione Fox21 Television Studios e Amazon Studios che si basa sul racconto illustrato, Loop, di Simon Stålenhag. Il lavoro dell’illustratore svedese è un esempio di multimedialità artistica che dalla carta stampata, il racconto illustrato, si riversa in rete, grazie alla continua espansione del suo mondo con nuove pubblicazioni, e all’esistenza di un gioco da tavolo ambientato proprio nel mondo delle sue illustrazioni.

Tales From The Loop, un’opera crossmediale

Adesso, l’arrivo della serie tv amplia ulteriormente questo universo narrativo su più piattaforme, e candida Loop ad essere un esempio di quella narrazione multimediale che si sta consolidando e sta coinvolgendo sempre più realtà produttive. Basti pensare che, in Italia, il progetto de Il Confine di Sergio Bonelli Editore nasce come una serie a fumetti che si sviluppa parallelamente in serie tv, ma anche in gioco da tavolo e in una serie di romanzi.

Nata dallo sforzo congiunto della piattaforma streaming con Fox, la serie è creata e scritta da Nathaniel Halpern, sceneggiatore, tra le altre, di serie di successo quali Outcast e Legion, e vede alla regia del primo episodio Mark Romanek. La serie si avvale anche del contributo di Matt Reeves, che ricopre il ruolo di produttore esecutivo con la sua 6th & Idaho, insieme ad Adam Kassan e Rafi Crohn. A completare la squadra produttiva, c’è lo stesso Stålenahg che ha fornito i suoi contributi originali.

Tales From The Loop racconta la storia di una cittadina sovrastata dal “Loop”, un centro di ricerca avveniristico progettato allo scopo di rivelare i misteri dell’universo, e che rende plausibili e possibili situazioni che si sarebbero potuti immaginare solo in scenari di fantascienza. Lo slogan del Loop è infatti: rendere possibile l’impossibile.

Tales From The Loop è un’antologia di racconti

“Tales from the Loop” Photo: Jan Thijs 2019

E proprio nell’ambito del genere fantascientifico si muove la serie, con una struttura antologica, nella quale ad ogni episodio corrisponde uno dei Tales (racconti) del titolo. Gli elementi di coesione tra un racconto e l’altro sono l’ambientazione comune a ogni storia, e alcuni dei personaggi principali, che vengono coinvolti a diverso titolo nella vicenda di volta in volta narrata. Tra questi ci sono Rebecca Hall, Jonathan Pryce e Paul Schneider.

All’ombra del Loop, la cittadina che fa da sfondo alla storia è silenziosa, le persone che la attraversano si muovono in un paesaggio ovattato, sospeso e magico che regala un’atmosfera quasi onirica al racconto. Quello che però più sorprende è la continua mescolanza di oggetti, ambienti, elementi presi in prestito da decadi differenti, spaziando poi per accattivanti design fantascientifici e strutture steampunk, tutto mescolato da una scala cromatica tenue che rapisce lo sguardo.

Tales From The Loop scava nell’animo umano

L’impressione prevalente, a giudicare dal materiale visto in anteprima (solo gli episodi 1, 4 e 6), è quella di un’ambientazione fantascientifica strumentale al racconto della e sull’esistenza. Ovvero, i personaggi, calati in questo mondo dove le possibilità dell’essere sono innumerevoli, si confrontano con alcuni dei dilemmi più profondi dell’umanità. E se in alcuni casi l’esito è affascinante ma rimane distante dal coinvolgimento emotivo dello spettatore, in altri (l’episodio 4, ad esempio) esplode con una violenza trascinante e regala riflessioni esistenziali di grande peso.

A fronte a questa altalena emotiva, che può coinvolgere o meno lo spettatore a seconda delle corde che tocca di volta in volta, si nota una componente tecnica di grande raffinatezza in cui la regia si mette al servizio del piacere visivo legato alla bellezza della scenografia, esaltata da campi lunghi: una natura gloriosa che si fonde con elementi fantascientifici di grande appeal.

La colonna sonora di Philip Glass

Un altro elemento importante che fa da collante ed amalgama le storie differenti, per temi e toni, è l’accompagnamento musicale, che è stato affidato alla mano inconfondibile di Philip Glass e che arricchisce e arreda tutta l’opera.

Nonostante l’indiscussa bellezza estetica della serie e la profondità con cui affronta temi fondamentali dell’esistenza umana, Tales From The Loop potrebbe risultare ostica per quegli spettatori abituati a ritmi serrati ed esperienze visive più immediate.

Tuttavia, è proprio nell’andamento cadenzato ed elegante che la serie Prime Video rivela la sua più preziosa qualità: Tales From The Loop si traveste da racconto fantascientifico per scrutare con la punta di dita lunghe e sottili nell’animo umano, raccontandoci virtù, paure, traumi e timori con eleganza e delicatezza.

Prime Video: tutte le novità di Aprile 2020

Prime Video: tutte le novità di Aprile 2020

Manca ormai pochissimo alla fine di Marzo 2020 e mentre la pandemia non accenna a fermarsi vi sveliamo in anteprime le novità del mese di Aprile 2020 in arrivo su Prime Video. Vi segnaliamo inoltre che Prime Video ha reso disponibile gratuitamente per tutti i clienti Amazon una selezione di serie e film Amazon Original per bambini e famiglie, oltre a una lista di titoli acquisiti in continuo aggiornamento, tra cui anche: Peppa Pig (stagione 1), Mia and MeHorrible Histories: The Movie – Rotten Romans. Per la lista completa e accedere all’offerta disponibile gratuitamente in Italia visitare: primevideo.com/gratispertutti.

TALES FROM THE LOOP 

Tales From The Loop sarà disponibile in versione originale, doppiata e sottotitolata in esclusiva su Prime Video dal 3 Aprile 2020.

TALES FROM THE LOOP 

Dal produttore esecutivo Matt Reeves e basata sui lavori dell’acclamato artista svedese Simon StålenhagTales from the Loop narra le storie di una cittadina e di tutti coloro che vivono sotto il “Loop” una macchina costruita per  esplorare i misteri dell’universo rendendo possibili cose che fino a quel momento erano concepibili solo per la fantascienza. Il cast della serie annovera Rebecca Hall (Vicky Cristina Barcelona, The Town), Paul Schneider (Parks and Recreation), Daniel Zolghardi (Eighth Grade), Duncan Joiner (Waco) e Jonathan Pryce (The Two Popes, Game of Thrones).

Tales from the Loop è prodotta da Fox21 Television Studios e dagli Amazon Studios, in collaborazione con 6th & Idaho e Indio Studio. La serie è stata creata da Nathaniel Halpern, che ha sceneggiato gli otto episodi e ha svolto il ruolo di produttore esecutivo al fianco di Mark Romanek, Matt Reeves, Adam Kassan, Rafi Crohn, Mattias Montero, Samantha Taylor Pickett, Adam Berg e Simon Stålenhag.

Bosch 6 dal 17 Aprile

Bosch 6 stagione

A partire dal 17 Aprile sarà disponibile la sesta stagione di Boschla serie più longeva di Amazon Prime Video di cui è già stata annunciata anche la settima e ultima stagione.  Basata sui romanzi best seller di Michael Connelly, la serie è composta da episodi della durata di un’ora e conta nel cast Titus Welliver (Lost) nei panni del Detective della Omicidi Harry Bosch, Jamie Hector (The Wire) nel ruolo del Detective Jerry Edgar, Amy Aquino (Being Human) nei panni della Tenente Grace Billets, Madison Lintz (The Walking Dead) nel ruolo di Maddie Bosch e Lance Reddick (John Wick: Chapter 3 – Parabellum) nel ruolo del Capo Irvin Irving.

Nei dieci episodi della sesta stagione, dopo che un fisico medico viene assassinato e il materiale radioattivo potenzialmente mortale che portava con sé scompare, Bosch si ritrova al centro di un complesso caso tra un omicidio, una caotica indagine federale e una catastrofica minaccia alla città di Los Angeles – la città a cui ha giurato servizio e protezione.

Scandal: la settima stagione dal 27 Marzo

Scandal 7

La settima e ultima stagione della serie televisiva Scandal è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti d’America per la prima volta dall’emittente ABC dal 5 ottobre 2017 al 19 aprile 2018. In Italia è andata in onda in prima visione sul canale satellitare Fox Life dal 24 aprile al 17 luglio 2018. Il dodicesimo episodio di questa stagione, Lasciate che mi ripresenti, rappresenta la prima parte di un crossover con Le regole del delitto perfetto, il quale continua con il tredicesimo episodio della quarta stagione di quest’ultima, Lahey contro lo stato della Pennsylvania.

Castle: tutte le 8 stagione

Castle 8 stagione

Castle è una serie televisiva statunitense, trasmessa da ABC dal 2009 al 2016. Creata da Andrew W. Marlowe, la serie è interpretata da Nathan Fillion e Stana Katic, e narra le vicende di Richard Castle, un famoso scrittore di romanzi gialli che collabora alle indagini della detective di polizia Kate Beckett. In Italia è trasmessa in prima visione satellitare dai canali di Fox Italia dal 16 ottobre 2009 (con il titolo Castle – Detective tra le righe per le prime due stagioni, poi con il titolo originale Castle), e successivamente in chiaro da Rai 2 dal 10 gennaio 2010 (con il solo titolo originale).

Sword Art Online: Alicization seconda parte

Arriva finalmente la seconda parte della seconda stagione a partire dal 26 Aprile (un episodio a settimana in versione originale e sottotitolata)

Film e documentari

Cinema: i 10 migliori colpi di scena a metà film

Cinema: i 10 migliori colpi di scena a metà film

Tutti i grandi sceneggiatori conoscono l’importanza di un ottimo punto medio, ossia quell’evento significativo, generalmente imprevisto o improvviso, che alza la posta in gioco e dà al protagonista una forte spinta nel suo percorso narrativo. Alcuni film non hanno un punto medio ben riconoscibile ed ecco perché spesso si rivelano molto deboli: è un chiaro segno che la struttura nel suo insieme è piuttosto fragile.

Tutti i migliori film hanno un punto medio definito e riconoscibile, quel plot twist che aumenta le aspettative e sciocca il pubblico, dando il via la fase successiva dello sviluppo del protagonista e del racconto.

Ecco di seguito i 10 migliori plot twist nella storia del cinema che arrivano a metà della narrazione e che cambiano inevitabilmente (e in meglio) la nostra percezione del film:

Dal tramonto all’alba

Questo è quel tipo di plot twist che cambia totalmente il genere di un film. La prima metà de Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez, infatti, scorre come un tradizionale poliziesco d’azione su una coppia di rapinatori di banche in fuga che irrompono all’interno del camper di una famiglia in viaggio per farsi scortare lungo il confine messicano. Una volta giunti a destinazione, si fermano in uno strip club per incontrarsi con un boss narcotrafficante. È a questo punto che il film si trasforma improvvisamente in un horror cruento, dal momento che tutti i personaggi del bar si rivelano essere dei vampiri. A quel punto, i protagonisti dovranno unire le forze per sopravvivere alla notte.

L’amore bugiardo – Gone Girl

Con l’adattamento cinematografico de L’amore bugiardo – Gone Girl, David Fincher ha apportato alcune modifiche al romanzo originale di Gillian Flynn, ma ha mantenuto il plot twist presente a metà della narrazione, ossia il fatto che la protagonista Amy sia viva e che ha simulato il suo omicidio. Dopo circa un’ora in cui lo spettatore osserva suo marito Nick e i suoi comportamenti sospetti, dubitando palesemente di lui anche a causa di tutta la pressione dei media e dell’indagine criminale in corso, è scioccante scoprire che era stata Amy ad architettare il tutto, rivelandosi malvagia proprio come Nick l’aveva sempre descritta…

Jurassic Park

Quando John Hammond invita i paleontologi Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcolm nel suo parco a tema dedicato ai dinosauri in cerca della loro approvazione, resta deluso nell’apprendere che tutti e tre pensano che la sua idea sia alquanto sconsiderata. A circa metà del film film, il T. Rex protagonista fugge dal suo recinto. La posta in gioco aumenta e i personaggi si ritrovano divisi: il divario tra le scene guidate dai dialoghi e quelle invece cariche d’azione è adesso notevole. L’attacco del T. Rex segna quel momento esatto in cui Jurassic Park passa dall’essere una meditazione esistenziale sui pericoli di agire come un Dio ad un grande blockbuster in piena regola.

Pulp Fiction

È difficile tracciare un plot twist quando la storia viene raccontata senza seguire una linearità temporale. Ma l’uccisione di Vincent Vega per mano di Butch Coolidge in Pulp Fiction si adatta al contesto narrativo. Il fatto che Vincent venga ucciso casualmente a sangue freddo da qualcuno che ha incontrato solo una volta, e anche di sfuggita, è una svolta decisamente insolita per l’arco del suo personaggio, che fino a quel momento era uno che flirtava con la moglie del suo capo. Oltretutto, contribuisce ad aggiungere anche un senso di inquietudine alle sue scene successive, ambientate pochi giorni prima della sua morte. Quelle scene vedono anche il suo compagno Jules rinunciare alla sua vita criminale, evitando così lo stesso destino.

Qualcuno volò sul nido del cuculo

A metà di Qualcuno volò sul nido del cuculo, il capolavoro di Miloš Forman sul disagio presente negli ospedali psichiatrici, il protagonista Randle McMurphy, interpretato da Jack Nicholson, accompagna i pazienti in viaggio. È un momento particolarmente elettrizzante, in cui viene concesso un assaggio di libertà non solo a Randle, ma anche agli altri pazienti ospitati nella struttura. Ma ci viene regalata anche una profonda descrizione della realtà e sulla storia del suo protagonista che fa inevitabilmente riflettere: quando ritorna in ospedale, McMurphy deve fare i conti con la possibilità che non possa mai più andare via da lì…

Arancia meccanica

Arancia meccanica, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Anthony Burgess ad opera di Stanley Kubrick, è un classico del cinema fantascientifico distopico. È una brillante satira sociale, che prende i problemi sociali del 1971 e li esaspera all’interno di un’ambientazione futuristica. Dopo che Alex DeLarge ha trascorso metà del film commettendo allegramente crimini senza preoccuparsi del mondo, viene pizzicato dagli sbirri e gettato in una spietata prigione. Al fine di ottenere una pena ridotta, prende parte a un programma di riabilitazione sperimentale per “curare” le sue inclinazioni e la sua delinquenza.

Lo squalo

All’inizio de Lo squalo, la creatura inizia ad attaccare la spiaggia vicino Amity, dove vive il capo della polizia Martin Brody. A causa della burocrazia posta dal sindaco Vaughn, Brody non è stato in grado di chiudere la spiaggia, quindi decide che la cosa migliore da fare è pattugliare il perimetro con Hooper e i suoi ufficiali. Tuttavia, quando lo squalo entra nell’estuario e il figlio di Brody rischia di essere attaccato, decide di cambiare tattica. A circa metà del film, quindi, si unisce a Hooper e Quint per circondare l’habitat dello squalo e ucciderlo in un ambiente a lui familiare. 

Alien

Uno degli elementi principali che rendono Alien un capolavoro del cinema horror è che Ridley Scott non ha mai voluto terrorizzare lo spettatore fin dall’inizio. Si è preso il suo tempo per settare i personaggi e definire le loro personalità prima di mostrare la memorabile sequenze in cui il Facehugger fuoriesce dallo stomaco di G.E. Kane (John Hurt). Pochi istanti prima, l’equipaggio era intento a cenare e parlare del fatto che Kane fosse sopravvissuto ad un incontro con una specie extraterrestre sconosciuta. Poi, improvvisamente, a metà della scena, Kane inizia a sussultare: l’equipaggio lo sdraia sul tavolo ed un piccolo alieno gli esplode dal petto. Il terrore ha inizio!

Il padrino

All’inizio de Il Padrino, sembra che Michael Corleone sia destinato a diventare il primo della sua famiglia a poter condurre una vita legittima. Tuttavia, mentre gli attentati alla vita di suo padre continuano, Michael viene sempre più attratto dalla criminalità. Organizza un incontro con Virgilio Sollozzo e il capitano McCluskey, uno sporco poliziotto pagato dal “Turco”, per discutere di una tregua. Improvvisamente, afferra una pistola e li uccide entrambi, iniziando così la sua discesa nella terribile impresa di famiglia.

Psycho

Psycho di Alfred Hitchcock è impostato come un thriller poliziesco, con il personaggio di Marion Crane che ruba del denaro al suo capo e scappa dalla città. Tuttavia, a metà, il film cambia non solo genere ma anche protagonista: Marion si ferma in un motel e viene assassinata sotto la doccia, apparentemente dalla madre di Norman Bates. Questa è universalmente riconosciuta come la più grande svolta narrativa nella storia del cinema. Hitchcock scelte una delle maggiori star dell’epoca, Janet Leigh, facendo credere al pubblico che fosse la vera protagonista della storia, per poi ucciderla a metà film.

Fonte: ScreenRant

Evangeline Lilly si scusa per le sue dichiarazioni sul Covid-19

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Evangeline Lilly si scusa per le sue dichiarazioni sul Covid-19

Evangeline Lilly si è scusata per un post pubblicato nelle scorse settimane attraverso il suo account Instagram a proposito della pandemia di Coronavirus. Con il propagarsi dell’emergenza, anche la Lilly – come tantissime altre star di Hollywood – ha voluto esprimere i suoi pensieri in merito alla drammatica situazione che stiamo vivendo a livello mondiale.

Le prime dichiarazioni della star del MCU in merito alla questione, però, avevano lasciato interdetti i suoi follower e scatenato le reazioni del web: l’attrice, infatti, aveva dichiarato che – nonostante la pandemia – la sua vita e quella della sua famiglia sarebbe andata avanti come al solito, senza nessun cambio di abitudini, e che la “libertà” – secondo lei – era più importante della responsabilità sociale in termini di “auto-isolamento”. 

Naturalmente, l’attrice è stata subito ammonita pubblicamente per la sua posizione, cosa che evidentemente l’ha spinta a rivedere le sue “convinzioni” e a ritrattare quanto affermato in precedenza. Dopo quasi una settimana e mezzo di critiche pubbliche, infatti, Evangeline Lilly è tornata su Instagram per chiedere scusa a tutti e per chiare le sue precedenti affermazioni.

LEGGI ANCHE – Ant-Man and The Wasp: Evangeline Lilly non vuole uno standalone su Hope

Ieri pomeriggio l’attrice ha condiviso uno scatto della sua famiglia mentre è intenta a giocare ad un gioco da tavolo. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, l’interprete di Wasp nel MCU si è scusata per le sue precedenti dichiarazioni e per aver minimizzato la situazione.

Di seguito la traduzione di parte del post:

“Ciao a tutti.

Vi scrivo da casa mia, dove sono in isolamento dal 18 marzo, da quando sono state istituite le distanze sociali nella piccola comunità in cui vivo attualmente. All’epoca del mio post del 16 marzo, le direttive delle autorità qui erano che non ci riunissimo in gruppi di oltre 250 persone e che ci lavassimo le mani regolarmente, cosa che stavamo già facendo.

Due giorni dopo, quelle direttive sono cambiate e, nonostante la mia intensa trepidazione per le ripercussioni socioeconomiche e politiche di tutto questo, PER FAVORE, SO CHE STO FACCIO LA MIA PARTE PER APPIATTIRE LA CURVA DEL CONTAGIO, RISPETTANDO LE DISTANZE SOCIALI E RESTANDO A CASA CON LA MIA FAMIGLIA.

Voglio offrire le mie PIù sincere scuse per l’insensibilità mostrata nel mio precedente post nei confronti della reale sofferenza e paura che ha attanagliato il mondo a cauda del COVID-19. Nonni, genitori, figli, sorelle e fratelli stanno morendo: il mondo si sta impegnato per trovare un modo per fermare questa minaccia reale, e il mio conseguente silenzio ha lanciato un messaggio sprezzante, arrogante e criptico.

Le mie scuse dirette e sentite vanno a tutti coloro che sono stati colpita da questa pandemia. Non ho mai avuto intenzione di ferirvi. Quando ho scritto quel post 10 giorni fa, pensavo soltanto di infondere un po’ di calma nell’isteria collettiva.”

Potete leggere il post originale cliccando sullo screenshot di seguito:

Mission Impossible: Brian De Palma critica i sequel

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Mission Impossible: Brian De Palma critica i sequel

In attesa di capire quando ripartirà la produzione di Mission: Impossible 7 e 8, arrivano delle nuove ed interessanti dichiarazioni in merito al longevo franchise con protagonista Tom Cruise da parte di Brian De Palma, maestro del cinema che nel lontano 1996 diresse proprio il primo capitolo della saga.

In una recente intervista con AP, infatti, il regista di capolavori quali Carrie – Lo Sguardo di Satana, Scarface e Gli Intoccabili ha rivelato di non apprezzare particolarmente tutti i capitoli che sono stati realizzati dopo il suo, e di vederci dietro la loro realizzazione un mero interesse economico. Queste le dichiarazioni di De Palma:

“Sono storie che continuano a fare di continuo soltanto per ragioni economiche. Dopo aver fatto Mission: Impossible, Tom Cruise mi ha chiesto di iniziare a lavorare al prossimo episodio e io gli dissi: ‘Stai scherzando?’. Uno basta e avanzava. Perché qualcuno avrebbe voluto farne un altro? Ovviamente, il motivo era fare soldi. Ma io non sono mai stato uno di quei registi interessati a fare i soldi, cosa che per me rappresenta il grande problema di Hollywood. Questa è la sua corruzione.” 

Cosa ne pensate di queste dichiarazioni?

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I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

Mission: Impossible 7 e Mission: Impossible 8 verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il 5 agosto 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

Star Wars IX: Kylo Ren e la maschera di Darth Vader in una scena tagliata

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Sono state diffuse online alcune immagini che ci mostrano la scena tagliata da Star Wars: L’Ascesa di Skywalker con Kylo Ren e la maschera di Darth Vader. I frame in questione rivelano che nel film di J.J. Abrams che ha chiuso ufficialmente la “Saga degli Skywalker”, avremmo dovuto vedere una scena in cui Kylo contempleava l’elmetto dell’iconico antagonista.

Le immagini in questione, in realtà, sembrano provenire da una scena già presente all’inizio del film, quando vediamo brevemente Kylo interagire con Rey proprio in presenza della reliquia legata a suo nonno. Ciò dimostra che, probabilmente, la scena in questione avrebbe dovuto essere molto più lunga e mostrarci, eventualmente, un confronto tra Ben e lo spirito di Lord Vader.

Potete vedere tutte le foto cliccando sull’immagine di seguito (via Imgur):

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Animali Fantastici 3: un’epica battaglia tra maghi nel film

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Dan Fogler ha elogiato la sceneggiatura di Animali Fantastici 3, rivelando che il terzo capitolo della avventure di Newt Scamander ambientate nel Mondo Magico di J.K. Rowling sarà molto più simile al primo fim della saga che a I Crimini di Grindelwald. Fogler, che interpreta Jacob Kolwalski nel franchise, ha aggiornato sul terzo film in una recente intervista con Syfy Wire.

L’attore ha rivelato alla fonte quanto segue: Posso dire di aver letto la sceneggiatura di Animali fantastici 3 e lo sviluppo del mio personaggio è davvero adorabile. È molto simile alla sensazione del primo film, che penso sia grandioso”.

Fogler ha poi confermato che la storia del film avrà al centro una guerra potenzialmente devastante. Fogler ha spiegato: “Il film ci condurrà verso questa enorme guerra che avrà luogo sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, quindi, come potete immaginare, ci saranno delle scene di battaglia davvero epiche”.

In effetti, già I Crimini di Grindelwald aveva posto le basi per una resa dei conti tra gli eroi del Mondo Magico e i seguaci di Grindelwald; a quanto pare, con Animali Fantastici 3 verrà aumentata ancora di più la posta in gioco. Ricordiamo che le riprese del film sono state momentaneamente annullate a causa dell’emergenza Coronavirus.

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Animali Fantastici 3 vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente ne I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

Nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter. L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

Doctor Strange 2: quando inizieranno le riprese?

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Doctor Strange 2: quando inizieranno le riprese?

Nonostante la drammatica situazione che stiamo vivendo a livello mondiale a causa della pandemia di Covid-19, sembra che per ora le riprese di Doctor Strange 2 siano ancora programmate per partire ufficialmente a giugno. Il sequel è stato annunciato lo scorso anno in occasione del San Diego Comic-Con, con Benedict Cumberbatch che tornerà a vestire i panni di Stephen Strange.

Secondo quanto apprendiamo da Variety, la produzione del sequel di Doctor Strange potrebbe non essere soggetta ad alcun ritardo o rinvio. Dato che il film è ancora in fase di pre-produzione, fino ad ora i lavori sul cinecomic sono stati in grado di proseguire da remoto: la fonte sostiene che ci sono ancora buone possibilità per far sì che le riprese inizino davvero a giugno.

Se la situazione a livello mondiale dovesse sfortunatamente peggiorare, le cose potrebbero naturalmente cambiare, ma giugno è ancora abbastanza lontano per poter azzardare una previsione. Molto dipenderà anche da dove i Marvel Studios decideranno di girare il film: sempre la fonte sottolinea, infatti, che le produzioni dei film girati negli Stati Uniti potrebbero ripartire prima di tutte le altre.

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: i rumors che vorremmo fossero veri

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

CORRELATE:

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Mad Max 5: Anya Taylor-Joy sarà una giovane Furiosa?

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Mad Max 5: Anya Taylor-Joy sarà una giovane Furiosa?

Alcune settimane fa vi avevamo riportato la notizia secondo cui George Miller starebbe progettando un nuovo film della saga di Mad Max, ossia un prequel di Fury Road che si focalizzerà su una giovane Furiosa, prima che il personaggio interpretato da Charlize Theron nel film del 2015 diventasse una Figlia di Guerra.

Adesso, come spiega Variety, pare che il prossimo film del franchise a vedere la luce sarà effettivamente questo. Secondo la fonte, Miller spera di iniziare a girare il film già il prossimo anno, ma non è tutto: sembra, infatti, che Anya-Taylor Joy (Split, The New Mutants) sia la favorita per interpretare la giovane Furiosa e raccogliere quindi l’eredità della Theron. La fonte specifica comunque che l’attrice non è l’unica ad aver incontrato Miller per discutere della parte: ciò significa che, alla fine, il ruolo potrebbe essere affidato a qualcun’altro.

In precedenza avevamo appreso che l’attore Yahya Abdul-Mateen II, visto in Aquaman e Watchmen, sarebbe il favorito per interpretare il protagonista maschile dello spin-off. L’attore sarà il protagonista dell’atteso Candyman e figura anche nel cast di Matrix 4, attualmente in fase di produzione.

Naturalmente vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi.

LEGGI ANCHE – Mad Max: il nuovo film sarà un prequel su una giovane Furiosa?

Stando ai piani originali di George Miller, ci dovrebbero essere altri due film del franchise con protagonista Tom Hardy (l’attore ha firmato un contratto per quattro film) e persino uno spin-off sul personaggio di Furiosa con Charlize Theron. La battaglia legale tra Miller e la Warner Bros. a causa del budget impiegato per Fury Road ha inevitabilmente rallentato i lavori sulla saga e lo sviluppo dei nuovi film.

Mad Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci nomination), il film con Tom Hardy e Charlize Theron è certamente uno dei migliori film degli ultimi dieci anni.

Morbius: nuovo sguardo al Vampiro Vivente di Jared Leto

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Morbius: nuovo sguardo al Vampiro Vivente di Jared Leto

La Sony Pictures ha diffuso online – via ComicBook – una nuova immagine promozionale di Morbius che anticipa la trasformazione di Jared Leto nella celebre nemesi di Spider-Man. Il film sarà il secondo capitolo dello Spider-Verse della Sony inaugurato nel 2018 da Venom, il cinecomic con Tom Hardy nei panni del simbionte del titolo, il cui sequel è attualmente in fase di produzione.

La nuova immagine promozionale, in bianco e nero, ci mostra il personaggio di Leto, lo scienziato Michael Morbius, con una squarcio lungo tutto il viso che rivela il Vampiro Vivente in cui si trasformerà. Al momento la data di uscita del film nelle sale americane è ancora fissata per il 31 luglio 2020: non sappiamo se, a causa della pandemia di Covid-19, anche la release di Morbius subirà uno slittamento.

Potete vedere la nuova immagine promo di seguito:

(Photo: Sony Pictures/Comic Con)

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Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Birds of Prey: 5 personaggi che vorremmo nel sequel

Birds of Prey: 5 personaggi che vorremmo nel sequel

Birds of Prey non sarà sicuramente stato il re del box office, ma se c’è una cosa in cui il film si è rivelato vincente è stata l’introduzione dei nuovi personaggi al fianco dell’amata Harley Quinn di Margot Robbie.

Con tutti i nuovi personaggi introdotti e la miriade di potenziali nuove storie su cu poter basare il sequel, ecco 5 personaggi – tanto dai fumetti quanto dallo stesso DCEU – che vorremmo vedere in un ipotetico sequel di Birds of Prey che, al dispetto della performance al botteghino, siamo certi che la Warner Bros. annuncerà prima o poi… 

Captain Boomerang

Quando hanno visto la sua faccia su un manifesto “Wanted”, i fan hanno in qualche modo sperato che il personaggio comparisse improvvisamente nell’arco della storia. Chiaramente, il destino del personaggio sul grande schermo dipende da cosa accadrà in The Suicide Squad di James Gunn. Se il suo personaggio dovesse sopravvive, sarebbe davvero divertente vederlo interagire con le Birds of Prey, forse in un modo anche conflittuale che sicuramente garantirebbe quell’aspetto comico agli eventi.

Wonder Woman

Questa interazione tra l’universo di Birds of Prey e quello di Wonder Woman sarebbe sicuramente gratificante per i fan del DCEU. Il modo in cui è stato realizzato il cinecomic di Cathy Yan fa sicuramente sembrare che sia “la pecora nera” dei film DC, come Deadpool lo è stato per il MCU. Questi personaggi operano secondo un diverso insieme di regole e sono in grado di fare quello che vogliono; d’altronde, il film è tutto incentrato sull’emancipazione femminile, quindi sarebbe interessante vedere queste eroine interagire con Diana Prince in qualche modo.

Deathstroke

I fan hanno chiesto a gran voce la possibilità di vedere Deathstroke nel DCEU, sin da quando Ben Affleck diffuse il test footage di Joe Manganiello con il costume. Inizialmente destinato ad essere il cattivo del The Batman di Affleck, il pubblico lo ha visto brevemente in una delle due scene post-credit di Justice League con Lex Luthor, intenzionato a mettere insieme un proprio gruppo di supercriminali. Nonostante il DCEU vada ormai in una direzione diversa, sembra che Manganiello nei panni di Deathstroke sia ancora richiestissimo dal fandom, e un eventuale sequel di Birds of Prey potrebbe rappresentare il film perfetto per l’introduzione di questo tipo di villain.

Black Adam

Black Adam sarà interpretato da uno degli attori più “testosteronici” della storia del cinema. Immaginare Dwayne Johnson al fianco di Margot Robbie, con i loro rispettivi personaggi che magari rompono la quarta parete e si rivolgono direttamente al pubblico, potrebbe essere una delle cose più divertenti mai viste prima nel DCEU. È anche vero, però, che i piani già stabiliti per il film in solitaria dedicato al personaggio potrebbero impedire a tutto ciò di realizzarsi nel concreto… ma come si dice, sognare non costa nulla!

Poison Ivy

La più grande delusione quando è stato annunciato il cast di Birds Of Prey, è stata l’esclusione del personaggio di Poison Ivy. Quest’ultima e Harley Quinn, nei fumetti, sono protagoniste di una run sorprendente: alla fine, diventano anche una coppia. Molti fan vogliono vedere i due personaggi insieme sul grande schermo, proprio come nei fumetti. Una rom-com decisamente folle, che potrebbe servire agli sceneggiatori di un eventuale sequel di Birds of Prey anche per ribaltare determinati schermi e topoi narrativi. Se Ivy dovesse davvero far parte del cast del sequel, o se il chiacchieratissimo Gotham City Sirens dovesse mai vedere la luce, ci auguriamo che entrambi i film siano in grado di rendere giustizia alla loro relazione. 

Fonte: ScreenRant

Star Wars: 10 promettenti progetti mai realizzati

Star Wars: 10 promettenti progetti mai realizzati

Sfortunatamente, per ogni progetto di Star Wars che è stato realizzato, altrettanti sono stati cancellati, magari anche progetti che, dopo essere stati annunciati, erano stati accolti con un certo clamore da parte del fandom.

In attesa di scoprire quale sarà il futuro cinematografico di Guerre Stellari dopo la fine della Saga degli Skywalker (giunta ufficialmente a conclusione, dopo oltre 40 anni, con L’Ascesa di Skywalker), ecco 10 progetti di Star Wars che sono stati annullati e che sembrano davvero promettenti…

Lo spin-off di James Mangold su Boba Fett

Quando la Disney e la Lucasfilm hanno iniziato a lavorare agli spin-off di Star Wars per cercare di ampliare ed integrare l’universo di Guerre Stellari, per lungo tempo si è parlato di un film interamente dedicato a Boba Fett. Inizialmente, Josh Trank (Fantastic 4 – I Fantastici 4) avrebbe dovuto dirigere lo spin-off, che è poi passato nelle mani di James Mangold, regista di Walk the Line e Logan. Nella trilogia originale di Star Wars, Jeremy Bulloch ha basato la sua interpretazione di Fett su quella di Clint Eastwood nel ruolo dell’uomo senza nome nella Trilogia del Dollaro di Sergio Leone; parallelamente, Mangold ha dimostrato di essere un grande regista di western con il suo remake di Quel treno per Yuma e il finale del suo Logan ispirato a al western Shane. Un film di Boba Fett diretto da Mangold sarebbe potuto essere davvero fantastico….

La trilogia di Rian Johnson

Rian Johnson si è fatto purtroppo una cattiva reputazione tra i fan di Star Wars, che sono rimasti delusi da alcune svolte narrative de Gli Ultimi Jedi. Bisogna riconoscere però che gran parte degli errori commessi in Episodio VIII erano dovuti anche alla scarsa eredità che J.J. Abrams aveva lasciato a Johnson dopo Il Risveglio della Forza. Se pensiamo a film come Looper e Cena con delitto – Knives Out, è innegabile quanto Johnson sia unn regista di talento. La sua trilogia di Star Wars sembra essere stata cancellata – o almeno, il suo sviluppo appare decisamente lento -, ma potrebbe ancora trattarsi di qualcosa di davvero interessante…

Star Wars Detours

La Lucasfilm assunse il team creativo dietro il film Robot Chicken per scrivere una serie di commedie animate su normali abitanti della Galassia le cui vite vengono influenzate, in chiave ironica, dagli eventi della saga di Star Wars. La produzione della serie, intitolata Star Wars Detours (una vera e propria parodia della saga), è iniziata nel 2012, proprio prima che la Disney acquistasse la Lucasfilm. 39 episodi vennero conclusi e pronti per essere trasmessi, con altre 62 sceneggiatura già pronte. Tuttavia, nel 2013 la Casa di Topolino ha rinviato la serie a tempo indeterminato, perché considerato non era in linea con il brand.

Lo spin-off sugli Wookiee di George Lucas

Negli anni ’80, George Lucas ebbe l’idea di realizzare uno spin-off incentrato interamente suglie Wookiee. All’epoca dichiarò: “Quando ho iniziato a lavorare sugli Wookiee, ho pensato ad un film soltanto su di loro”. Alla fine, Lucas ci ha porto nel mondo della specie extraterrestre, grazie a Kashyyyk, ne La Vendetta dei Sith, ma quell’intero film sugli esseri dal linguaggio incomprensibile non ha mai visto la luce… e poteva essere un’esperienza cinematografica davvero unica.

Star Wars: 1313

Star Wars: 1313 era un videogioco sviluppato da LucasArts per console di ottava generazione. Il team dietro la realizzazione del gioco puntava a colpire un audience “maturo”: il gioco, infatti, avrebbe agito come risposta a tutti i media della saga prodotti per il pubblico dei più piccoli. Uno screenshot dal progetto poi cancellato è emersa online di recente, confermando le voci secondo cui i giocatori sarebbero stati in grado di entrare in azione come Boba Fett Il videogioco sarebbe stato ambientato nel mondo sotterraneo criminale di Coruscant, il pianeta immaginario presente nella trilogia prequel.

Lo spin-off su Obi-Wan Kenobi

Secondo quanto riferito in passato, Stephen Daldry, regista di Billy Elliot e The Hours, era stato ingaggiato per dirigere e co-scrivere uno spin-off con protagonista Ewan McGregor e incentrato sull’esilio di Obi-Wan Kenobi su Tatooine. Purtroppo, quel film è stato cancellato. Al suo posto, è stata ordinata una serie destinata a Disney+ e ambientata tra la trilogia prequel e la trilogia originale, in cui sarà sempre McGregor riprenderà il suo iconico ruolo di Obi-Wan. Non male!

La trilogia di Benioff & Weiss

David Benioff e D.B. Weiss star warsDopo il flopo di Solo al box office, la Lucasfilm decise di chiudere con gli spin-off di Star Wars e di concentrarsi nuovamente sulla saga principale. Per questo, affidò lo sviluppo di una nuova trilogia agli showrunner di Game of Thrones, David Benioff e DB Weiss. Se c’è una cosa che la popolare serie HBO ha dimostrato, è proprio che Benioff e Weiss sono dei grandi autori, soprattutto quando si tratta di adattare del materiale originale. Purtroppo, a causa delle solite “divergenze creative”, i due hanno sciolto l’accordo e abbandonato il progetto. 

Knights Of The Old Republic III

I giochi della serie Knights of the Old Republic sono i preferiti dal fandom di Star Wars. Tuttavia, il secondo della serie, The Sith Lords, non è stato all’altezza del primo; per questo ne venne pianificato un terzo per riportare nella giusta pista le storie di Darth Revan e dell’Esilio. Un personaggio femminile dotato di spada laser, chiamato Naresha, venne creato per essere il protagonista; perfino gli ambienti vennero progettati. Tuttavia, lo sviluppo del videogioco si è arrestato e alla fine non è mai stato completato.

Star Wars: Underworld

Descritto come un dramma oscuro con episodi della durata di un’ora, Star Wars: Underworld sarebbe stato ambientato durante l’ascesa dell’Impero, concentrandosi sulle lotte di potere nel ventre criminale della Galassia. Personaggi iconici come Han Solo, Chewbacca, C-3PO, Lando Calrissian, Boba Fett e l’Imperatore Palpatine dovevano apparire. Ronald D. Moore di Battlestar Galactica faceva parte della squadra di sceneggiatori e lo stesso George Lucas era coinvolto nello sviluppo dello show. Sono state scritte 50 sceneggiature, alcune basate già su una seconda bozza, e altri 50 episodi erano previsti in aggiunta.

La trilogia sequel di George Lucas

George Lucas ha sempre pensato a Star Wars come ad una saga in nove parti, ma l’accoglienza riservata alla trilogia prequel lo ha fortemente scoraggiato nel realizzare quella sequel. Tuttavia, aveva una visione chiara di come sarebbero stati i successivi film. Per aumentare il valore della sua azienda prima di venderla alla Disney, Lucas aveva perfezionato i suoi vecchi trattamenti per gli Episodi VII, VIII e IX. Sfortunatamente, i dirigenti della Disney pensavano di avere più autorità sul canone di Star Wars del suo stesso creatore: così accantonarono quei trattamenti e assunsero J.J. Abrams per rifarsi a Una Nuova Speranza, senza una vera e propria tabella di marcia per la trilogia che poi abbiamo visto al cinema…

Fonte: ScreenRant

David Harbour vorrebbe vedere Black Widow, anche su Disney+

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David Harbour vorrebbe vedere Black Widow, anche su Disney+

La co-star di Black Widow, David Harbour, ha rivelato che sosterebbe un’eventuale release su Disney+ del cinecomic dedicato a Vedova Nera. Come sappiamo, l’uscita del film con Scarlett Johansson nelle sale è stata posticipata a causa dell’emergenza Coronavirus: sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane il 1 maggio, ma una nuova data di uscita non è stata ancora comunicata.

Durante una diretta Instagram che risale allo scorso 22 marzo, Harbour ha espresso il desiderio di poter finalmente vedere il film per intero (cosa che non ha ancora fatto) e ha rivelato che, se dipendesse da lui, penserebbe seriamente ad una distribuzione sulla piattaforma di streaming che in Italia ha debuttato lo scorso 24 marzo. Queste le dichiarazioni complete dell’attore in merito:

“Non vedo l’ora di vedere Black Widow, se mai saremo in grado di far uscire quel film al cinema. Non l’ho ancora visto e mi piacerebbe avere la possibilità di farlo. Ho visto alcune cose in ADR e la qualità mi sembrava davvero buona. Sono davvero entusiasta del film e mi piacerebbe poter vedere quello che ho fatto. Dannazione, lo guarderei anche su Disney+.”

Nonostante anche i fan abbiamo chiesto la release di Black Widow su Disney+, la fruizione in streaming non garantirebbe alla multinazionale i medesimi guadagni che invece sarebbero certi grazie all’arrivo al cinema: quindi, destinare un film del MCU esclusivamente a Disney+ significherebbe condannarne il successo e garantire alla Casa di Topolino una grave perdita in termini economici.

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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Will Smith, Io Sono Leggenda e la disinformazione sul Covid-19

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Will Smith, Io Sono Leggenda e la disinformazione sul Covid-19

Will Smith ha ammesso di sentirsi in qualche modo responsabile per la quantità di disinformazione che ruota attorno alla pandemia di Coronavirus a causa di Io Sono Leggenda, lo sci-fi distopico che lo ha visto protagonista nel 2007, per la regia di Francis Lawrence.

Abbastanza di recente l’attore è apparso al “Red Table Talk” condotto dalla moglie Jada Pinkett-Smith per condividere con il pubblico i suoi pensieri in merito al Covid-19, alla pandemia e all’attuale reclusione forzata che gran parte della popolazione mondiale è costretta a sperimentare in queste settimane.

La star di Io Sono Leggenda non ha perso tempo ed ha quasi subito tirato in ballo la questione, cercando di sfatare alcuni falsi miti che stanno circolando sul web in questi giorni e che riguardano proprio il virus. Quando Tom Hanks ha annunciato di essere risultato positivo al Coronavirus, il film di Lawrence con protagonista Smith è subito balzato in tendenza su Twitter, con diversi utenti che hanno “ironizzato” sullo sviluppo della situazione nelle settimane a venire.

Adesso, sembra proprio che la star del recente Bad Boys for Life sia tutt’altro che divertita per gli accostamenti che vengono fatti tra la pandemia e il suo film del 2007. Will Smith è infatti convinto che la pellicola abbia contribuito alla divulgazione della disinformazione in merito al Covid-19 e al contagio. Proprio per questo, ha voluto mandare un messaggio agli spettatori, nella speranza di chiarire le cose:

“Nel 2008 ho girato Io Sono Leggenda. Mi sento in qualche modo responsabile di gran parte della disinformazione che circola al momento”, ha dichiarato Will Smith. “Nel film interpreto un virologo e, all’epoca delle riprese, ho avuto la possibilità di andare al CDC per prepararmi al ruolo. Ho appreso determinate cose che riguardano i virus e gli agenti patogeni virali che hanno cambiato la mia vita e il mio modo di guardare il mondo. Ci sono una serie di concetti basilari che purtroppo le persone non comprendono. Ciò che all’epoca volevo era l’opportunità di rendere più chiare in futuro queste basi e, soprattutto, di capire che bisogna fare affidamento soltanto sugli specialisti.”

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Fonte: ComicBook

L’uomo invisibile: la recensione del film con Elisabeth Moss

L’uomo invisibile: la recensione del film con Elisabeth Moss

Per rendere spaventoso qualcosa che non si vede, più che ricorrere in modo eccessivo a facili trucchi di post-produzione, è possibile avvalersi della pura e semplice messa in scena. È ciò che fa il regista e sceneggiatore Leigh Whannell, costruitosi una fama legando il proprio nome alle saghe horror di Saw e Insidious. Con L’uomo invisibile, interpretato da Elisabeth Moss, riporta ora a nuova vita uno dei classici dell’orrore targato Universal, riadattato affinché possa parlare in modo particolarmente intelligente di uno dei veri incubi odierni: lo stalking.

Il film ha inizio nel momento in cui Cecilia (Elisabeth Moss) fugge nella notte dalla villa del suo compagno Adrian, il quale si rivela essere una personalità possessiva e pericolosa. Settimane dopo la sua fuga, la protagonista apprende del misterioso suicidio del suo ex. Ma per quanto la cosa sembri certa, la donna sente di non essere al sicuro e piano piano si convince che Adrian non è morto. È lì fuori da qualche parte, solo che lei, né nessuno altro, possono vederlo.

L’uomo invisibile: la paura di ciò che non si vede

Che cosa può raccontare oggi una storia come quella dell’uomo invisibile? Questa poteva essere affrontata nel superficiale fine di dar vita ad un horror buono per spaventare un pubblico di coraggiosi, o attraverso una brillante rilettura che, oltre a generare quel clima di terrore richiesto dal genere, è in grado di dirci qualcosa su una delle tematiche più attuali del nostro tempo. Fortunatamente è stata questa seconda opzione a prevalere. L’uomo invisibile muove i primi passi a partire dal conflitto venutosi a generare nel momento in cui la donna protagonista lascia di nascosto il suo violento compagno. Un evento di cui spesso si ha notizia nel mondo reale, e che nel film segna il tema portante.

Ancor prima del reale manifestarsi del mostro che dà il titolo al film, il regista sceglie di costruire la necessaria atmosfera di tensione mostrando gli effetti che a livello psicologico minano la salute mentale della protagonista. Effetti che sono causa del controllo subito per anni dal suo ex, il quale era quasi arrivato a controllare anche cosa lei pensasse. Qualunque persona o rumore inconsueto diventano sentimento di minaccia, di un terrore che è annidato nella propria testa, che nessuno a parte chi ne è affetto può vedere. E trattando proprio di invisibilità, il regista sottolinea anche allo spettatore questa minaccia portando spesso e volentieri l’attenzione su inquadrature vuote, apparentemente innocue ma da cui potrebbe presentarsi all’improvviso il pericolo più inaspettato.

L’assenza diventa così più spaventosa di ciò che si manifesta concretamente. Ma anche se invisibile, non c’è nulla del villain che rimandi al fantasy. Decidendo di trattare tematiche estremamente concrete come la violenza sulle donne e lo stalking, il regista e sceneggiatore non poteva infatti tradirsi assegnando origini fantastiche all’uomo del titolo. Addio dunque a pozioni o incantesimi dell’invisibilità, con il personaggio che acquista la sua qualità in modo forse fantascientifico ma non implausibile, e con un ancor più evidente fine di perseguitare la sua vittima.

L Uomo Invisibile Recensione

Guardando L’uomo invisibile ci si trova allora davanti ad un prodotto in grado di incutere timore proprio per il suo essere aderente alla realtà, utilizzando la storia e il suo genere per un film che pone lo spettatore nelle condizioni di chi arriva ad avere paura anche della propria ombra. Se ciò avviene, è anche merito della protagonista Elisabeth Moss, distintasi negli anni per la sua bravura e che dà qui vita ad una performance sofferta e credibile, dove si alterna paura e frustrazione.

Il regista la rende protagonista di un film che affronta un timore universale, permettendole però, una volta scoperto il trucco, di divenire l’artefice del proprio destino. Si potrà contestare al film, e a ragione, che data la sua durata di due ore piene non mancano sequenze meno incisive, che rischiano di rendere altalenante il ritmo, ma per il suo valore tematico, e per la brillante messa in scena costruita in torno ad esso, L’uomo invisibile ha le qualità per affermarsi come un brillante horror che rilancia in modo intelligente una delle icone del genere.

Gli Eterni: Atlantide e Namor verranno “menzionati” nel film?

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Gli Eterni: Atlantide e Namor verranno “menzionati” nel film?

È da un po’ di tempo che si parla – anche con una certa insistenza – della possibile presenza del personaggio di Namor il Sub-Mariner ne Gli Eterni, l’atteso cinecomic Marvel che dovrebbe arrivare nelle sale a novembre di quest’anno (il condizionale è d’obbligo, considerata l’attuale situazione a causa della pandemia di Coronavirus e il rinvio a data da destinarsi di Black Widow).

Adesso, stando ad un nuovo report di MCU Cosmic (via ComicBookMovie), è proprio nel film di Chloe Zhao che il personaggio creato da creato da Bill Everett dovrebbe fare il suo debutto cinematografico. In base a quello che si legge nel report, nel film assisteremo alla caduta di Atlantide, e che il suo leader – Namor, appunto – e il suo popolo verranno introdotti e rievocati attraverso una serie di dialoghi, qualcosa di molto simile a quanto fatto con Wakanda in Avengers: Age of Ultron e al Siero del supersoldato ne L’incredibile Hulk

Ciò significa che, quasi sicuramente, non è ancora stato scelto un attore per interpretare Namor sul grande schermo, e che Gli Eterni servirà soltanto ad introdurre narrativamente (e contestualmente) il personaggio, che quasi certamente avrà maggiore spazio nei futuri film del MCU.

Nel frattempo, la Scanline VFX, lo studio dedicato agli effetti visivi che è stato ingaggiato per lavorare al film Marvel, ha confermato via Twitter (come emerso sempre grazie a ComicBookMovie) di non aver interrotto la post-produzione del cinecomic e di essere ancora al lavoro sul progetto, ma da remoto.

LEGGI ANCHE – Gli Eterni: paure e speranze sul film Marvel

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

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Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

The Batman: lo stop alle riprese verrà prolungato

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The Batman: lo stop alle riprese verrà prolungato

Lo slittamento della produzione di The Batman potrebbe durare più del previsto, secondo quanto dichiarato dal regista Matt Reeves. Precisamente il 14 marzo, abbiamo appreso la notizia che la produzione del nuovo cinecomic DC dedicato all’Uomo Pipistrello si sarebbe fermata per due settimane a causa dell’emergenza Coronavirus. Adesso, è stato lo stesso Reeves a rivelare che quasi sicuramente la produzione non riprenderà nei tempi inizialmente previsti.

La prima parte del film è stata girata a Londra durante il mese di gennaio. A marzo, la troupe avrebbe dovuto spostarsi verso Liverpool, ma in seguito all’esplosione della pandemia, è stato deciso di bloccare ufficialmente le riprese. Adesso, via Twitter, Reeves ha risposto ad un fan che ha chiesto aggiornamenti in merito alla produzione del film, e il regista ha confermato che non si tornerà sul set fino a quando “la situazione non sarà sicura per tutti”. 

Ciò indica che le due settimane di stop precedentemente annunciate, si sono adesso trasformate in una lasso di tempo indefinito che, proprio a causa dell’attuale situazione, non permette di definire con certezza quando la macchina The Batman potrà ripartire. A questo punto, è probabile che anche la data di uscita del film (attualmente fissato per il 2021) possa subire una variazione, ma su questo non esistono ancora conferme.

Potete vedere il tweet originale di Reeves di seguito:

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

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The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: ScreenRant

Patty Jenkins temeva il flop di Thor: The Dark World

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Patty Jenkins temeva il flop di Thor: The Dark World

Forse non tutti sanno (o ricordano) che Patty Jenkins, regista di Wonder Woman e dell’attesissimo sequel Wonder Woman 1984, era stata “corteggiata” dai Marvel Studios per occuparsi della regia di Thor: The Dark World, il secondo capitolo delle avventure dedicate al Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth, uscito nel 2013. La Jenkins rifiutò però l’incarico e adesso ha rivelato di averlo fatto perché non voleva essere accusata di un eventuale flop del film.

In tutti questi anni, la Jenkins ha più volte rivelato i dettagli della sua visione originale del film, che ha sempre descritto come una space opera con sfumature alla Romeo e Giulietta. Adesso, in una lunga intervista con Vanity Fair, la regista ha ammesso che, all’epoca, non credeva nella sceneggiatura che la Marvel le aveva proposto per Thor: The Dark World: per questo motivo, temeva che, qualora il film si fosse rivelato un fallimento, la colpa sarebbe ricaduta esclusivamente su di lei.

Di seguito le sue dichiarazioni complete:

Non credevo di poter realizzare un buon film sulla base della sceneggiatura che stavano progettando. Penso che sarebbe stato un grosso problema, e che alla fine se qualcosa fosse andato storto, sarebbe stata colpa mia. Mi sembrava già di sentire i commenti: ‘Oh mio Dio, questa donna ha diretto questo film e ha fallito in tutte queste cose’. È stata l’unica volta nella mia carriera in cui mi sono sentita di dire: ‘Fatelo con un altro regista e non sarà questo grande problema’. Forse lo capiranno e lo adoreranno più di quanto io possa fare, pensavo. Non puoi realizzare un film in cui non credi. Se l’avessi fatto, l’unico motivo sarebbe stato quello di dimostrare alle persone che potevo farcela. Al contrario, non avrebbe dimostrato nulla se non ci fossi riuscita. Non penso che avrei avuto un’altra possibilità in seguito. Quindi, sono veramente grata.”

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Patty Jenkins tornerà alla regia di Wonder Woman 1984, la cui data di uscita è stata di recente posticipata a causa dell’emergenza Coronavirus. Il film, inizialmente previsto per il 6 giugno 2020, arriverà adesso nelle sale americane il prossimo 14 agosto.

Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal. L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

I Goonies: il provino di Sean Astin per il ruolo di Mikey

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I Goonies: il provino di Sean Astin per il ruolo di Mikey

Sean Astin ha condiviso l’inedito video del suo provino per I Goonies, il cult generazionale diretto nel 1985 da Richard Donner e sceneggiato da Chris Columbus su un’idea di Steven Spielberg. Astin è noto soprattutto per aver interpretato il ruolo di Sam nella trilogia de Il Signore degli Anelli, e più di recente per aver vestito i panni di Bob Newby nella seconda stagione della serie Stranger Things. La sua carriera, però, cominciò proprio nel lontano 1985, quando era ancora un bambino ed ottenne la parte di Mikey Walsh ne I Goonies. 

Proprio di recente, attraverso il suo profilo Instagram ufficiale, Astin ha deciso di condividere con tutti i suoi follower l’inedito video che mostra il provino che circa 35 anni fa l’attore (all’epoca tredicenne) sostenne per ottenere la parte del piccolo protagonista nel film di Donner. In realtà, il video è stato condiviso per una buona causa e per cercare di sensibilizzare gli utenti: nella didascalia che ha accompagnato il filmato, infatti, l’attore ha chiesto ai suoi follower di sostenere la Croce Rossa Americana andando a donare il sangue.

Potete vedere il video cliccando sull’immagine di seguito:

i goonies

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A dicembre dello scorso anno, I Goonies è tornato nelle sale italiane in occasione del suo 35° anniversario. Il film racconta di una banda di piccoli eroi lanciata in un’avventurosa ricerca ricca di imprevisti che superano la più fervida immaginazione.

Seguendo una misteriosa mappa del tesoro fino a giungere in uno spettacolare regno sotterraneo pieno di passaggi tortuosi, trappole esplosive e vecchie navi pirata colme di dobloni d’oro, i ragazzi cercano di sfuggire a una famiglia di goffi e cattivi soggetti e a un mostro gentile con una faccia tale da far intenerire solo sua madre.

Un’avventura per tutta la famiglia, dall’inizio alla fine delle innumerevoli peripezie, I Goonies sono un tesoro cinematografico ricco di azione mozzafiato, suspense e spettacolari effetti speciali.

Fonte: ScreenRant

Ryan Guzman: 10 cose che non sai sull’attore

Ryan Guzman: 10 cose che non sai sull’attore

Giovane attore divisosi tra cinema e televisione, Ryan Guzman ha in breve tempo partecipato a progetti che gli hanno permesso di entrare in contatto con noti attori e registi, maturando come interprete. Attualmente protagonista di una serie TV, Guzman cerca sempre più di imporsi come uno dei nomi di punta della sua generazione.

Ecco 10 cose che non sai di Ryan Guzman.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Ryan Guzman Instagram

Ryan Guzman: i suoi film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in noti film per il cinema. L’attore debutta sul grande schermo con il film musicale Step Up 4 Revolution, dove ricopre il ruolo di Sean, raggiungendo una buona notorietà. Torna poi al cinema con There’s Always Woodstock (2014) e April Rain – Pioggia di proiettili (2014), riprendendo poi il suo ruolo in Step Up All In (2014). Recita poi accanto a Jennifer Lopez nel film Il ragazzo della porta accanto (2015) e in Jem e le Holograms (2015). Nel 2016 ottiene ulteriore popolarità recitando nell’apprezzato Tutti vogliono qualcosa, mentre negli ultimi anni ha recitato in Armed (2018) e Backtrace (2018) accanto a Sylvester Stallone.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera Guzman non ha mancato di comparire anche in televisione, recitando inizialmente nella serie Pretty Little Liars (2013-2014), e successivamente in Heroes Reborn (2015-2016) e Notorius (2016). Dal 2018 ricopre il ruolo di Eddie Diaz nella serie 9-1-1, recitando accanto all’attrice Angela Bassett.

Ryan Guzman è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 746 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate durante momenti di svago o di luoghi da lui visitati. Non mancano poi anche numerose immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Ryan Guzman in Step Up

7. Non aveva esperienze di danza. L’attore ha dichiarato che prima di prendere parte alle riprese di Step Up 4 Revolution non si era mai esibito in coreografie di danza. Per questo motivo ha dovuto sottoporsi a costanti esercizi e allenamenti, così da poter essere in grado di soddisfare quanto previsto dal film. Il processo è stato lungo e faticoso, e in più occasioni Guzman ha dubitato di potercela fare. Alla fine, tuttavia, è riuscito a raggiungere un buon livello, sfoggiato nel film.

6. Non è impulsivo come il suo personaggio. Nel film Sean è solito rompere le regole e porsi contro chi le detta. Al contrario, Guzman ha dichiarato di essere di opinione diversa a riguardo. Per lui prima di poter essere dei rivoluzionari occorre prima conoscere bene le regole. Per l’interprete dar vita a questo personaggio gli ha pertanto permesso di sperimentare nuovi aspetti caratteriali.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Ryan Guzman Step Up

Ryan Guzman: il suo fisico

5. Si allena continuamente. Sin dai suoi primi ruoli l’attore ha sfoggiato un fisico particolarmente scolpito e atletico. Ciò è stato merito dell’allenamento richiesto per recitare in Step Up 4 Revolution. Guzman si allenava infatti per circa 9 ore al giorno con ballerini professionisti, e altre 4 ore per suo conto. In un’intervista dichiarò di quanto i primi tempi fosse massacrante mantenere questo regime, ma che ancora oggi è solito mantenersi in costante esercizio.

Ryan Guzman in Pretty Little Liars

4. Ha recitato nella nota serie. Agli inizi della sua carriera l’attore aveva anche recitato in alcuni episodi della serie Pretty Little Liars. Qui appare per la prima volta nel sedicesimo episodio della quarta stagione, nel ruolo di Jake, istruttore di arti marziali. Negli episodi che lo hanno visto protagonista, egli incontra la giovane Aria grazie al suo lavoro, iniziando a nutrire un sentimento nei suoi confronti.

Ryan Guzman in 9-1-1

3. È tra i protagonisti della serie. A partire dalla seconda stagione, l’attore è entrato a far parte della serie 9-1-1 nel ruolo del pompiere Eddie. Pur entrando a serie già iniziata, l’attore ha raccontato di essersi trovato particolarmente a suo agio, con gli altri membri del cast che lo hanno accolto come uno di famiglia. In seguito, seppe che alcuni di questi volevano riservargli alcuni scherzi, che tuttavia non sono poi più stati messi in atto.

2. Ha seguito la giornata tipo di alcuni pompieri. Per prepararsi al ruolo e comprendere le dinamiche interne di una caserma dei pompieri, l’attore decise di visitarne una, passando un’intera giornata in compagnia dei pompieri lì presenti. Ha lavorato con loro, accompagnandoli anche in alcune emergenze. L’esperienza si è rivelata per lui particolarmente formativa ai fini del ruolo.

Ryan Guzman: età e altezza

1. Ryan Guzman è nato a Abilene, in Texas, Stati Uniti, il 21 settembre 1987. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Christopher Lloyd: 10 cose che non sai sull’attore

Christopher Lloyd: 10 cose che non sai sull’attore

Christopher Lloyd è uno di quegli attori che vantano una lunga carriera di successi e personaggi divenuti iconici. Su tutti, vi è senza dubbio il dottor Emmett “Doc” Brown della trilogia di Ritorno al futuro, personaggio grazie al quale è stato amato da intere generazioni, ascrivendosi per sempre nella storia del cinema.

Ecco 10 cose che non sai di Christopher Lloyd.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Christopher Lloyd Chi ha incastrato Roger Rabbit

Christopher Lloyd: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in famosissimi film. L’attore esordisce al cinema nel 1975 con il film Qualcuno volò sul nido del cuculo, con Jack Nicholson, e ottiene da subito notorietà. Negli anni successivi arriva a prendere parte a film come Verso il sud (1978), Il postino suona sempre due volte (1981) e Non toccate le ragazze (1984). La fama mondiale arriva però grazie al film Ritorno al futuro (1985). Da qui la sua carriera conosce un periodo d’oro, che lo vedrà recitare in Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988), Ritorno al futuro – Parte II (1989), Ritorno al futuro – Parte III (1990), La famiglia Addams (1991), Dennis la minaccia (1993), La famiglia Addams 2 (1993), e Man on the Moon (1999), con Jim Carrey. Nel corso degli ultimi anni ha invece recitato in Piranha 3D (2010), Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), Insospettabili sospetti (2017), accanto a Michael Caine e Morgan Freeman, e La settima musa (2018).

9. È noto anche per i ruoli televisivi. Nel corso della sua carriera l’attore ha sempre alternato con successo cinema e televisione. Tra i titoli per il piccolo schermo più celebri a cui ha partecipato si annoverano le serie Taxi (1979-1983), Il meglio del west (1981-1982), Il falco della strada (1985), La strada per Avonlea (1992), Deadly Games (1995-1997), Malcolm (2002), West Wing – Tutti gli uomini del presidente (2005), Clubhouse (2004-2005), Una pupa in libreria (2005-2006) e Cyberchase (2002-2019). Tra i film a cui invece ha preso parte si annoverano Il cowboy e la ballerina (1984), Bambini a noleggio (1995), I racconti di Quicksilver (1997), Il piccolo capo indiano (1998) e Alice nel Paese delle Meraviglie (1999).

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Oltre ad essere particolarmente amato dal pubblico, l’attore si è in diverse occasioni affermato anche presso la critica, la quale gli ha tributato importanti riconoscimenti. Tra questi si annoverano tre Emmy Awards, assegnatigli come miglior attore non protagonista nel 1982 e 1983 per la serie Taxi, e come miglior attore protagonista nel 1992 per la serie La strada per Avonlea.

Christopher Lloyd in Chi ha incastrato Roger Rabbit

7. Ha amato dar vita al suo personaggio. In Chi ha incastrato Roger Rabbit, l’attore ricopre il ruolo del cattivissimo giudice Doom. Lloyd ha affermato di essersi particolarmente divertito a dar vita a questo personaggio, ritenendolo talmente cattivo da essere uno spasso da interpretare.

6. Ha trovato un modo per rendere il personaggio più inquietante. Guardando il celebre film, ci si potrebbe essere accorti di un piccolo ma fondamentale dettaglio. Il giudice Doom interpretato da Lloyd non chiude mai le palpebre. Nell’immaginare il personaggio, infatti, l’attore se lo figurò con grandi e perfidi occhi che non si chiudono mai, risultando così ancor più inquietanti.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Christopher Lloyd Ritorno al futuro

Christopher Lloyd in Ritorno al Futuro

5. Aveva rifiutato il ruolo. Un produttore amico di Lloyd gli propose il ruolo del dottor Brown nel film Ritorno al futuro. Questi tuttavia rifiutò, non interessato al ruolo. Fu solo grazie a sua moglie, la quale lo convinse a cambiare idea, che Lloyd ricontattò la produzione chiedendogli di affidargli il ruolo. Difficile oggi immaginare Doc Brown con un volto diverso.

4. Non conosceva il vero nome del suo iniziale co-protagonista. Il ruolo di Marty McFly era originariamente stato assegnato all’attore Eric Stoltz. Questi, anche al di fuori delle riprese, pretese di essere però chiamato sempre con il nome del suo personaggio. Quando in seguito venne sostituito con l’attore Michael J. Fox, e venne comunicato il cambio a Lloyd, questi stupito chiese chi fosse Eric, convinto che il suo vero nome fosse Marty.

3. Avrebbe voluto girare un quarto capitolo. Per anni l’attore chiese che venisse realizzato un quarto ed ultimo film. Il suo desiderio era infatti che questo venisse ambientato nell’antica Roma, periodo storico da lui particolarmente amato. Tuttavia, per via di vari fattori, l’idea non venne mai realmente presa in considerazione.

Christopher Lloyd: oggi

2. Continua ancora oggi a recitare. Nonostante l’età avanzata, l’attore non sembra avere intenzione di fermarsi. Negli ultimi anni ha infatti recitato in diversi film e serie TV, apparendo in oltre 16 produzioni tra il 2018 e il 2020. Queste comprendono serie TV come Pappa e ciccia, 12 Mokeys, Cyberchase e film come Guess Who Died, One by One, e l’atteso Time, the Fourth Dimension.

Christopher Lloyd: età e altezza

1. Christopher Lloyd è nato a Stamford, nel Connecticut, Stati Uniti, il 22 ottobre 1938. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Alan Arkin: 10 cose che non sai sull’attore

Alan Arkin: 10 cose che non sai sull’attore

Attore dalla lunga carriera, Alan Arkin si è negli anni affermato come interprete di grande livello, arrivando a partecipare ad alcuni dei film più noti degli ultimi decenni. A partire dal nuovo millennio ha poi conosciuto una seconda vita, tornando in auge grazie a iconici ruoli che gli hanno permesso di ottenere alcuni tra i più prestigiosi riconoscimenti dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Alan Arkin.

Parte delle cose che non sai sull’attore

alan arkin oscar

Alan Arkin: i suoi film e i programmi televisivi

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Arkin debutta al cinema nel 1966 con il film Arrivano i russi, arrivano i russi, che gli permette di ottenere da subito una buona notorietà. Negli anni successivi reciterà in film come Sette volte donna (1967), L’infallibile ispettore Clouseau (1968), L’urlo del silenzio (1968), Comma 22 (1970), Una strana coppia di sbirri (1974), Il grande imbroglio (1986), Edward mani di forbice (1990), accanto a Johnny Depp e Winona Ryder, Genitori cercasi (1994), Gattaca – La porta dell’universo (1997) e Little Miss Sunshine (2006), dove recita accanto agli attori Abigail Breslin e Paul Dano, consacrando la propria carriera. Negli ultimi anni ha poi preso parte ai film Io & Marley (2008), I Muppet (2011), Argo (2012), di Ben Affleck, Il grande match (2013), Insospettabili sospetti (2017), dove è co-protagonista con Morgan Freeman e Michael Caine, e Dumbo (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha compiuto sporadiche apparizioni anche sul piccolo schermo recitando in film come Fuga da Sobibor (1987) e La guerra di Varian (2001). Torna a recitarvi in modo più continuativo per la serie Netflix The Kominsky Method, dove recita nel ruolo di Norman Newlander, condividendo la scena con l’attore Michael Douglas.

8. Si è cimentato nella regia. Oltre a vantare una lunga carriera come interprete, Arkin ha in diverse occasioni compiuto il passaggio dietro la macchina da presa, facendo il suo esordio alla regia con il film Piccoli omicidi (1971), commedia irriverente sulla vita nella caotica New York degli anni ’70. Nel 1977 dirige il suo secondo, e ultimo, lungometraggio, intitolato Quella pazza famiglia di Fikus, incentrata su una famiglia ebraica alle prese con la difficile realtà moderna.

Alan Arkin ha vinto un Oscar

7. Ha ottenuto l’ambito premio. Nel 2007 l’attore viene nominato al premio Oscar come miglior attore non protagonista per il suo ruolo di Edwin Hoover nel film Little Miss Sunshine. La sera della cerimonia, Arkin riporterà poi la vittoria, ottenendo così una nuova prolifica fase della sua carriera, segnata da un successo tanto atteso.

6. Ha ricevuto anche altre nomination. Quella in cui riportò la vittoria era per Arkin la terza nomination al premio. Era stato nominato già nella categoria di non protagonista per il suo primo film Arrivano i russi, arrivano i russi, nel 1967. Nel 1969 è di nuovo candidato per L’urlo del silenzio. Otterrà poi una quarta nomination nel 2013, per il suo ruolo nel film Argo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

alan arkin edward mani di forbice

Alan Arkin in Edward mani di forbice

5. Non riusciva a comprendere il film. L’attore, che nel film interpreta il padre della protagonista, dichiarò che mentre leggeva la sceneggiatura ebbe difficoltà a comprendere il film, il quale sembrava non avere senso ai suoi occhi. Fu soltanto quando l’attore vide il set che compreso il genio visionario di Burton, accettando immediatamente la parte propostagli.

Alan Arkin in Little Miss Sunshine

4. Stava per perdere il ruolo. Per il ruolo del nonno Edwin Hoover, che portò tanta fortuna all’attore, stava per essere scelto Donald Sutherland. Soltanto all’ultimo gli fu preferito Arkin, che poté dar vita ad uno dei suoi ruoli più iconici.

3. Il suo personaggio è meno presente di altri. All’interno del film, il personaggio interpretato dall’attore compare per circa 30 minuti complessivi. Un minutaggio piuttosto ridotto rispetto agli altri membri del cast, ma che non ha impedito ad Arkin di farsi notare con la sua brillante interpretazione, premiata poi con l’Oscar.

2. Ha dato vita ad una scena iconica. Durante una delle scene più note del film, l’attore si lancia in un lungo discorso pieno di profanità e oscenità. Molto divertente, la scena ha tuttavia richiesto particolari accorgimenti. La giovane Abigail Breslin non doveva infatti poter ascoltare le sue parole, eccessive per un bambino, e così le fu fatta sentire della musica tramite auricolari per coprire la voce dell’attore.

Alan Arkin: età e altezza

1. Alan Arkin è nato a New York, Stati Uniti, il 26 marzo 1934. L’attore è alto complessivamente 177 centimetri.

Fonte: IMDb

Chandra Wilson: 10 cose che non sai sull’attrice

Chandra Wilson: 10 cose che non sai sull’attrice

Popolare attrice televisiva, Chandra Wilson ha costruito la propria carriera intorno al personaggio di Miranda Biley, presente tanto nella celebre Grey’s Anatomy quanto nelle serie spin-off ad essa collegate. Negli anni ha potuto così ottenere sempre maggiori riconoscimenti, tanto da parte della critica quanto dallo stesso pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Chandra Wilson.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Chandra Wilson: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri serie televisive. Dopo aver intrapreso la propria carriera recitando in alcuni episodi di serie come Law & Order – I due volti della giustizia (1992), Bob Patterson (2001), Sex and the City (2002) e I soprano (2004), l’attrice diventa estremamente popolare grazie al personaggio della dottoressa Miranda Bailey nella serie Grey’s Anatomy (2005-2020). Riprenderà tale ruolo anche negli spin-off Grey’s Anatomy: B-Team (2018) e Station 19 (2018-2020), dove recita accanto a Jaina Lee Ortiz.

9. Ha preso parte ad alcuni noti film per il cinema. Il debutto cinematografico per l’attrice arriva nel 1993, quando recita nel film Philadelphia accanto agli attori Tom Hanks e Danzel Washington. Successivamente apparirà anche in Stella solitaria (1996), Strangers with Candy (2005) e Frankie & Alice (2010), con l’attrice Halle Berry.

8. Si è distinta come regista. Particolarmente legata alla serie Grey’s Anatomy, l’attrice ha compiuto in diverse occasioni il passaggio dietro la macchina da presa, dirigendo un totale di 21 episodi in un arco temporale che va dal 2009 al 2019.

Chandra Wilson è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un totale di 30,4 mila follower. Qui la Wilson è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano infatti anche numerose immagini raffiguranti il dietro le quinte dei set frequentati, in particolare quello relativo alla serie Grey’s Anatomy.

Chandra Wilson: chi è suo marito

6. Non è sposata. L’attrice ha dichiarato in diverse interviste di non essere sposata, ma di avere una relazione da oltre trent’anni con un uomo di cui però non è stato rivelato il nome. L’attrice è infatti molto protettiva nei confronti dei suoi famigliari, e raramente viene accompagnata da questi ad occasioni di gala. È tuttavia noto che con il compagno la Wilson ha avuto tre figli, nati rispettivamente nel 1992, nel 1998 e nel 2005.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Chandra Wilson in Grey’s Anatomy

5. Ha ricevuto nomination ad importanti premi. Grazie al suo apprezzato ruolo nella serie Grey’s Anatomy, dove recita dal 2005, l’attrice ha potuto ottenere alcuni dei più prestigiosi riconoscimenti dell’industria. È stata infatti nominata per ben quattro volte agli Emmy Awards come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica. Pur non riportando vittorie, ha potuto ricevere prestigiose lodi. Ha invece vinto il SAG Awards come miglior attrice in una serie drammatica nel 2007.

4. Recita nella serie sin dal suo inizio. L’attrice è una dei pochissimi membri del cast, insieme a James Pickens Jr., a recitare sin dall’inizio della serie, nel 2005, e ad essere ancora parte dello show. Ciò le ha permesso di recitare in più di 360 episodi, affermandosi inevitabilmente come uno dei volti più noti della televisione.

3. Non ha idea di come proseguirà la serie. L’attrice, membro fisso del cast, ha rivelato di non sapere quali strade verranno prese per il futuro né a quale conclusione arriverà la serie. Questo mistero non è tuttavia un peso per lei, la quale ha affermato di sfruttare l’incertezza per vivere ogni episodio al meglio, concentrandosi così sul presente del personaggio.

Chandra Wilson in Philadelphia

2. Ha avuto un piccolo ma significativo ruolo nel noto film. Philadelphia, film del 1993 del regista Jonathan Demme, è incentrato sul delicato tema dell’AIDS, e fu uno dei primi grandi film a trattare tale argomento in modo esplicito. Nel film l’attrice, ancora agli inizi della sua carriera, ricopre il ruolo di Chandra, collega di lavoro del protagonista Andy Beckett e chiamata a testimoniare al processo dall’avvocato Joe Miller.

Chandra Wilson: età e altezza

1. Chandra Wilson è nata a Houston, in Texas, Stati Uniti, il 27 agosto 1969. L’attrice è alta complessivamente 152 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Marvel Movies: 10 attori che hanno recitato in un film Marvel, fuori dal MCU

Il direttore del casting dietro il Marvel Cinematic Universe, Sarah Finn, ha un occhio impeccabile per la scelta degli attori che popolano, di volta in volta, le storie del MCU. Ad esempio, quando ha suggerito per la prima volta a Chris Pratt il ruolo di Peter Quill, il regista James Gunn ha respinto l’idea, ma Pratt ha finito per ottenere il ruolo e dimostrarsi la scelta ideale.

Capita però che Finn scelga degli attori che hanno già lavorato in Marvel Movies, che però sono esterni e/o precedenti all’intero progetto MCU. Dai nomi più ovvi fino a quelli che forse abbiamo dimenticato, ecco gli attori che hanno recitato in Marvel Movies esterni al MCU.

Jon Favreau

Oltre a Kevin Feige e Robert Downey Jr., Jon Favreau è una delle persone che ha contribuito in maniera decisiva al buon avvio del MCU. Come regista di Iron Man del 2008, Jon Favreau ha impostato il modello base per i 22 film che sarebbero seguiti e, cosa ancora più importante, ha realizzato un film abbastanza forte, che è stato accolto abbastanza bene da poter diventare il primo di una serie di 22.

Anche se ha diretto solo Iron Man e Iron Man 2, Favreau ha continuato ad apparire nel franchise nei panni di Happy Hogan, ruolo che si è man mano ampliato. In precedenza aveva interpretato il ruolo del partner di Matt Murdock, Foggy Nelson, al fianco di Ben Affleck nel film Daredevil del 2003, che però non ha lusingato né pubblico né critica, né tanto meno le storie a fumetti da cui è tratto.

Idris Elba

Sebbene Ghost Rider: Spirit of Vengeance sia arrivato nei cinema più tardi rispetto al primo film di Thor, Idris Elba ha interpretato il ruolo di Moreau nel film Nicolas Cage prima di essere l’austero e fedele Heimdall nel MCU.

Sia Moreau che Heimdall sono personaggi per i quale Idris Elba ha dovuto lavorare molto con gli occhi, e se il secondo è un ruolo che viene direttamente dai fumetti, il primo è un personaggio che è stato inventato per il film, senza nessuna references precedente.

Ray Stevenson

Come ha attestato Zachary Levi durante il suo tour promozionale di Shazam!, i Tre Guerrieri non hanno avuto molto spazio della trilogia dedicata a Thor del MCU. Levi ha interpretato Fandral, Tadanobu Asano ha interpretato Hogun e Ray Stevenson ha interpretato Volstagg.

Molto prima di ricoprire un ruolo che si è rivelato marginale nei film di Thor, Stevenson ha recitato in Punisher: War Zone nel ruolo del vigilante assetato di sangue Frank Castle, meglio conosciuto come The Punisher.

David Hasselhoff

Il casting di Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury è stato un processo unico. Quando la Marvel ha riorganizzato il personaggio per la linea “Ultimate”, hanno chiesto a Jackson il permesso di usare proprio i suoi tratti per il Direttore dello SHIELD. Quindi, quando Fury è stato portato sullo schermo nel MCU, è stato facilissimo scegliere proprio Jackson.

Ma molto prima che Fury fosse reinventato, David Hasselhoff lo interpretò nel film per la TV, Nick Fury: Agent Of S.H.I.E.L.D.. Poi, in Guardiani della Galassia Vol. 2, Hasselhoff ha interpretato se stesso in un cameo.

Michael B. Jordan

Anche se passerà molto tempo prima che Thanos perda il posto di migliore villain del MCU, Erik Killmonger occupa a buon diritto un secondo a breve distanza. Michael B. Jordan ha portato vera umanità a Killmonger, al punto che il pubblico può addirittura simpatizzare con le sue ragioni. Prima di collaborare con Ryan Coogler per la terza volta in Black Panther, Jordan ha interpretato Johnny Storm, ovvero la Torcia Umana, nel reboot dei Fantastici 4 di Josh Trank.

Il film è stato considerato uno dei peggiori film di supereroi mai realizzati, ma Jordan ha trovato il suo riscatto quando, tre anni dopo, Black Panther è stato elogiato come uno dei migliori film di sempre, ed è addirittura stato il primo cinecomic a ricevere una nomination agli Oscar come Miglior Film.

Jennifer Connelly

Jennifer Connelly ha doppiato Karen, l’intelligenza artificiale presente nel costume hi-tech di Peter Parker, in Spider-Man: Homecoming. In precedenza era stata scelta per interpretare Betty Ross, al fianco di Eric Bana, nel film del 2003, L’Incredibile Hulk, diretto da Ang Lee.

Una buffa coincidenza vuole che, nella vita reale, Jennifer Connelly sia sposata con Paul Bettany, che, prima di dare corpo a Vision in Avengers: Age of Ultron, era la voce di JARVIS, l’intelligenza artificiale nella tuta di Iron Man.

Ray Wise

Il ruolo più iconico di Ray Wise sarà sempre quello di Leland Palmer nella surreale serie di David Lynch, Twin Peaks, ma l’attore ha anche interpretato due personaggi secondari nei progetti Marvel. È stato un segretario di Stato privo di personalità nel prequel X-Men: L’Inizio del 2011, diretto da Matthew Vaughn.

Poi, qualche anno dopo, è apparso sulla ABC come Hugh Jones nella serie TV del MCU Agent Carter. Il suo personaggio ha avuto un arco narrativo molto più soddisfacente della sua prima apparizione Marvel, nel corso delle due stagioni dello show con Hayley Atwell.

Lou Ferrigno

Marvel MoviesNella serie tv degli anni Settanta/Ottanta, The Incredible Hulk, Bill Bixby ha recitato nel ruolo principale di David Banner. Il personaggio, all’epoca, non si chiamava Bruce, visto che i dirigenti della TV avevano stranamente deciso che David era un nome più riconoscibile. All’epoca, la CGI non esisteva, quindi, quando lo scienziato Banner si trasformava in Hulk, per rendere la cosa credibile si decise di scegliere un bodybuilder da dipingere di verde.

Quel bodybuilder era Lou Ferrigno, che è passato alla storia della tv proprio per quell’iconico ruolo. Sebbene Mark Ruffalo interpreta Hulk del MCU con la motion capture, Ferrigno ha contribuito effetti vocali al personaggio. Ed ha anche interpretato una guardia di sicurezza nel Hulk del 2008.

Laurence Fishburne

Con ruoli memorabili nella cinematografia moderna, Laurence Fishburne è uno degli attori più iconici di Hollywood. Prima di interpretare Bill Foster, l’originale Giant-Man (o Goliath), in Ant-Man and the Wasp nel MCU, Fishburne ha interpretato il criminale cosmico in I Fantastici Quattro e Silver Surfer.

L’aspetto fisico di Silver Surfer è stato interpretato da Doug Jones (altrettanto irriconoscibile nei ruoli in Hellboy, Il Labirinto del Fauno e La Forma dell’Acqua), ma Fishburne ha prestato la sua voce al personaggio.

Chris Evans

Marvel MoviesAll’ultimo posto c’è l’esempio più ovvio, noto ma anche bello di questa lista. Chris Evans ha interpretato Johnny Storm in due film sui Fantastici Quattro prima di interpretare Steve Rogers in Captain America: Il Primo Vendicatore e nei sei film successivi del MCU (senza contare i suoi quattro cameo).

Sia lui che i fan del MCU, ora che il personaggio di Johnny Storm è utilizzabile nei Marvel Movies, hanno ironizzato su un incontro trai due personaggi, la Torcia Umana e Captain America, entrambi interpretati da Chris Evans. Ma pare che Cap si sia ufficialmente ritirato.

Disney+, cosa vedere? 10 consigli inconsueti

Disney+, cosa vedere? 10 consigli inconsueti

Disney+, la piattaforma di streaming della Casa di Topolino, è da ieri finalmente disponibile anche in Italia. Una valanga di contenuti a marchio DisneyPixarMarvelStar Wars e National Geographic sono adesso a disposizione anche per il nostro mercato, regalandoci un’altra opportunità per cercare di combattere la reclusione forzata di queste settimane a causa della pandemia di Coronavirus.

Naturalmente, i contenuti da poter visionare e dei quali godere sono infiniti: c’è davvero l’imbarazzo della scelta e spesso capita di abbandonarsi a pigri rewatch perché non si ha voglia di scoprire cosa di nuovo il servizio ha da offrirci.

Di seguito abbiamo raccolto 10 titoli che forse non conoscete o che non pensavate fossero disponibili su Disney+ e che vi consigliamo caldamente di vedere o recuperare:

Le avventure di Ichabod e Mr. Toad

Tra tutti i classici d’animazione Disney disponibili, pensiamo che sia doveroso consigliarvi quello forse più sottovalutato di tutti, probabilmente dimenticato dai qui. Stiamo parlando de Le Avventure di Ichabod e Mr. Toad, titolo del 1968 – l’11 Classico Disney secondo il canone ufficiale – diviso in due episodi basati rispettivamente su “Il vento tra i salici” di Kenneth Grahame e “La leggenda di Sleepy Hollow” di Washington Irving. Il film gode di una scarsa fama, soprattutto in Italia, perché non è mai arrivato al cinema, ma è stato distribuito direttamente in home video. Disney+ è quindi l’occasione ideale per riscoprire due storie classiche raccontate attraverso l’inconfondibile stile della Disney.

Quattro bassotti per un danese

Chi è cresciuto con i lungometraggi live action prodotti dalla Disney a partire dal 1940, ricorderà sicuramente Quattro bassotti per un danese, probabilmente uno dei titoli più celebri sfornati dalla Casa di Topolino durante gli anni ’60. Se per qualcuno, quindi, potrebbe trattarsi di un apprezzato e nostalgico rewatch, per altri invece, i più giovani, potrebbe essere una piacevole scoperta. Una commedia canina piena zeppa di divertentissimi disastri, interpretata dall’iconico Dean Jones, che con la Disney aveva dato il via ad un vero e proprio sodalizio tra gli anni ’60 e ’70 grazie ad altre pellicole quali F.BI.: Operazione gatto e Il fantasma del pirata Barbanera… 

Il fantasma del pirata Barbanera

E proprio Il fantasma del pirata Barbanera è un altro titolo che ci sentiamo caldamente di consigliarvi. Un film sicuramente meno noto di Quattro bassotti per un danese, diretto da Robert Stevenson, che per la Disney avrebbe diretto tantissimi altri film, tra cui i ben più celebri e amati Mary Poppins e Pomi d’ottone e manici di scopa. Ma fortunatamente, proprio grazie a Disney+, avrete la possibilità di scoprire ed innamorarvi (eventualmente) di questa deliziosa commedia fantastica ricca di colpi di scena, con l’iconico Peter Ustinov nei panni del leggendario pirata.

Splash – Una sirena a Manhattan

Molte sono le volte in cui Tom Hanks e Ron Howard hanno lavorato insieme. Tra tutte le loro collaborazioni, e tra quelle presenti su Disney+, vi invitiamo a recuperare Spalsh – Una sirena a Manhattan, qualora non abbiamo mai visto questa romantica commedia fantastica. Il film venne distribuito nel 1984 dalla Touchstone Pictures (di proprietà dei Walt Disney Studios) e ricevette una nomination all’Oscar nel 1985 per la migliore sceneggiatura originale. La storia è quella di un giovane che si innamora di una donna bellissima e misteriosa che nasconde però un grande segreto: la ragazza (interpretata da una giovanissima e all’epoca lanciatissima Daryl Hannah) è una sirena…

Nel fantastico mondo di Oz

Forse non tutti sanno (o ricordano) che il celeberrimo Il mago di Oz ha avuto un sequel non ufficiale nel 1985: Nel fantastico mondo di Oz. Il film venne prodotto dalla Disney senza il coinvolgimento della Warner Bros. e della MGM (dietro il successo del capolavoro con Judy Garland). All’epoca della sua uscita in sala non venne particolarmente apprezzato, né dal pubblico né dalla critica, ma col tempo – grazie ai passaggi televisivi, alla release in home video e anche al passaparola – è diventato un piccolo cult per molti adulti e bambini. Il film è basato sul secondo e sul terzo romanzo della saga di Oz scritta da L. Frank Baum.

Taron e la pentola magica

Al pari di Le Avventure di Ichabod e Mr. Toad, un altro Classico Disney inspiegabilmente poco conosciuto e poco apprezzato è indubbiamente Taron e la pentola magica, uscito nel 1985 e basato sui primi due libri della serie “Le cronache di Prydain” di Lloyd Alexander. 25° Classico Disney secondo il canone ufficiale, il film è diretto da registi di Red e Toby – Nemiciamici ed è ancora oggi il film della Casa Topolino ad aver avuto il minor successo, soprattutto a causa del suo “stile” (considerato troppo controcorrente per l’epoca). Eppure, si tratta di una meravigliosa ed elettrizzante avventura fantastica con diverse virate nell’horror, che dovete assolutamente conoscere e recuperare. Piccola curiosità: è stato il primo film Disney non musical a non contenere nessuna canzone, né come sottofondo, né cantata dai personaggi.

Tutto quella notte

Tra tutti i titoli della filmografia di Chris Columbus presenti su Disney+, avremmo potuto consigliarvi gli ormai inflazionati Mamma, ho perso l’aereo o Mrs. Doubtfire. E invece no: abbiamo scelto un film del papà dei primi due Harry Potter che forse in pochi avete visto e che quasi sicuramente i più ignorano. Si tratta di Tutto quella notte, commedia avventurosa che vede una giovane babysitter (interpretata da Elisabeth Shue) protagonista di tutta una serie di disavventure insieme ai giovani ragazzi lasciategli in custodia. Quella che sembrava essere una serata tranquilla e monotona, si trasforma ben presto in un’avventura pericolosa e variegata per le strade di una Chicago notturna.

Le avventure di Rockeeter

Due anni dopo aver diretto Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, il regista Joe Johnston tornò a lavorare con la Disney per occuparsi della regia de Le avventure di Rockeeter, tratto dall’omonimo fumetto di “The Rocketeer” di Dave Stevens. Il film è ambientato durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e vede nel cast anche Timothy Dalton e una giovanissima Jennifer Connelly. Diversi anni dopo, Johnson sarebbe tornato ad occuparsi di “supereroi”: è infatti il regista di Captain America – Il primo vendicatore, prima avventura del MCU interamente dedicata al personaggio di Steve Rogers, interpretato da Chris Evans.

Cool Runnings – Quattro sotto zero

Di tutte le pellicole live action prodotte dalla Disney negli anni ’90, la più divertente e spassosa, ma anche tra le più sconosciute e/o dimenticate, è sicuramente Cool Runnings – Quattro sotto zero, diretta da Jon Turteltaub (regista de Il mistero dei templari) e ispirata alla vera storia della Nazionale di bob della Giamaica che partecipò ai Giochi olimpici invernali di Calgary 1988. Il cast è assolutamente perfetto e i momenti esilaranti si sprecano, ottimo da rivedere o scoprire in compagnia della famiglia o degli amici. Inoltre, si tratta di una delle ultime interpretazioni dell’iconico John Candy, che morì l’anno successivo all’uscita del film.

Il sapore della vittoria – Uniti si vince

Lo spot è stato spesso al centro di moltissimi dei lavori realizzati dalla Disney. Tra i più bei drammi sportivi che troverete su Disney+, Il sapore della vittoria – Uniti si vince è uno di quelli che vale la pena rivedere o al quale dedicare una prima inedita visione. Il film narra l’incredibile storia vera della squadra di football americano del liceo T.C. Williams High School di Alexandria (Virginia), ed ha come protagonista Denzel Washington. Un classico prodotto a stelle e strisce che mescola ingiustizia e buoni sentimenti. Nel cast anche un giovanissimo Ryan Gosling.

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