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Wonder Woman 1984: posticipata di due mesi l’uscita

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Wonder Woman 1984: posticipata di due mesi l’uscita

Alla fine, anche Wonder Woman 1984 ha dovuto “arrendersi” all’emergenza Coronavirus e posticipare la sua data di uscita. Come riportato da Variety, infatti, il sequel diretto da Patty Jenkins e interpretato da Gal Gadot non arriverà più nelle sale il prossimo 6 giugno, ma bensì il 14 agosto. L’uscita è stata rimandata di due mesi: nulla di particolarmente eclatante, se consideriamo il rinvio di titoli quali No Time to Die (7 mesi) e Fast & Furious 9 (1 anno).

In seguito all’annuncio della nuova data di uscita del film, la regista Patty Jenkins ha voluto rassicurare i fan, specificando che il film è ancora destinato alle sale cinematografiche, e che non verrà rilasciato direttamente in streaming: “Abbiamo fatto Wonder Woman 1984 per il grande schermo e credo nel potere del cinema”, ha scritto la regista su Twitter. “In questo momento terribile, dove i proprietari delle sale che combattono sono davvero tanti, sia felici di poter posticipare il nostro film al 14 agosto 2020 nei cinema più vicini a voi, e pregare che arrivino al più presto tempi migliori.”

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Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

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L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Harry Potter e il calice di Fuoco: gli errori di continuity nel film

A partire dal quarto adattamento, Harry Potter e il calice di Fuoco, i film della saga magica targata Warner Bros si sono fatti più “adulti” ma anche, per molti versi e a causa delle trame che si stratificavano sempre più, più approssimativi.

Mentre le storie della Rowling si arricchivano di personaggi e trame, i film, per ragioni comprensibili e impliciti in ogni adattamento, si semplificavano, cercando di mandare avanti soltanto la parte centrale della storia, nella maniera più coerente possibile.

Tuttavia, in Harry Potter e il Calice di Fuoco è capitato che alcune cose sfuggissero di mano, e così, alla fine, il film presenta delle incongruenze e degli errori di continuity. Ecco quali sono:

L’asciugamano che rimbalza

Quando Harry esce dal lago dopo la Seconda Prova, Hermione gli corre incontro e gli mette il proprio asciugamano sulle spalle. Sembrerebbe una mossa altruista, ma nella ripresa successiva sembra averglielo tolto rubato subito.

Forse ha avuto freddo lei stessa? Ma nell’inquadratura successiva, torna a riavvolgerlo nell’asciugamano! Il regista ovviamente ha dimenticato di mantenere la continuità tra queste brevi sequenze, e questo non indica per forza un errore grave ma un po’ di distrazione da parte della segretaria di edizione, senza dubbio.

Harry non è bravo a proteggere Sirius

A causa del fatto che la maggior parte del Paese pensa che sia un assassino squilibrato che è appena fuggito dalla prigione più sicura del mondo, Sirius Black è scappato in groppa a Fierobecco alla fine di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Per assicurarsi che nessuno possa scoprire dove si trova o cosa sta facendo, Sirius sta usando vari nomi in codice.

A Harry però questo non sembra importare e, quando scrive al suo padrino, si rivolge a lui proprio con il suo vero nome, ovvero “Sirius”, in bella vista sulla busta. Anche nel mondo dei maghi non ci sono molte persone che si chiamano Sirius, eppure Harry dovrebbe fare più attenzione!

E Sirius non sa leggere le sue lettere

Anche se non vediamo molto il personaggio interpretato da Gary Oldman in questo film, lo vediamo in un camino e sentiamo la sua voce. Nella scena, Harry sta leggendo una lettera di Sirius, e lo spettatore sente la voce dell’uomo che pronuncia le stesse parole che sono scritte nella lettera.

Tuttavia, nel PS della lettera c’è scritto (si vede a schermo) “a proposito, l’uccello morde”, ma la voce di Sirius che ci “racconta” la lettera ripete soltanto: “P.S. l’uccello morde”. L’incongruenza è mantenuta anche nel doppiaggio italiano. Non sarebbe stato più corretto fornire a Goldman lo stesso testo che Daniel Radcliffe tiene in mano nella scena?

Neville si può teletrasportare?

L’abbiamo visto alcune volte nel mondo di Harry Potter, quindi sappiamo che le lunghe tavole della Sala Grande possono fare grandi cose. Quando gli studenti si preparano al banchetto ad inizio film, vediamo Neville seduto accanto a Hermione.

Pochi istanti dopo però, è dall’altra parte del tavolo, accanto a Dean. Si potrebbe tranquillamente dire che Neville si è alzato e si è mosso, ma data la lunghezza del tavolo, gli ci sarebbe voluto del tempo per passare dall’altro lato, accanto al compagno di dormitorio! Sembra molto più plausibile che qualcuno non sia stato troppo attento nella disposizione dei ragazzi!

E anche la McGranitt può farlo?

Ci sono due momenti in Harry Potter e il calice di fuoco in cui la McGranitt sembra eseguire una magia che non sa nemmeno di essere in grado di fare. In primo luogo, quando, nel corso della Prima Prova, gli insegnanti cadono per evitare il drago, vengono mostrati lei e Piton che si rimettono in piedi, ma poi l’inquadratura cambia e i due vengono ugualmente mostrati mentre si rimettono in piedi!

Più avanti nel film, la vediamo confortare Harry, mentre gli tiene una mano sulla spalla. La scena successiva la mostra in un posto completamente diverso, in piedi accanto a Piton. Sembra chiaro a questo punto che la professoressa di Trasfigurazioni abbia trovato il modo di teletrasportarsi all’interno di Hogwarts!

Qualcuno pensa ancora di essere al terzo anno…

Come sappiamo, il professor Lupin decide che era meglio lasciare Hogwarts e la cattedra di Difesa contro le arti oscure quando i genitori degli studenti cominciano a sapere che è un lupo mannaro. Pertanto, Malocchio Moody ottiene la cattedra e non vediamo Lupin per un po’, nella saga. Per qualche motivo, però, in una scena del film si sente chiaramente una comparsa che dice: “Ho il professor Lupin, dopo” facendo riferimento alla lezione successiva!

Questa è una delle comparse più pigre dell’intera storia del cinema! Chiunque le avesse detto di pronunciare quella battuta, avrebbe dovuto controllare e sapere che si trattava di una cosa assolutamente contro la continuity del film!

Un drago fuggito non sembra essere un problema

Quando il drago fugge dalle sue catene, tutti hanno giustamente paura. Ma in realtà non sembra essere un vero e proprio problema. Tutti gli insegnanti sembrano preoccupati, ma non c’è un gruppo di addestratori di draghi a portata di mano per arginare una qualsiasi crisi o per porre rimedio a qualcosa che va storto.

Tutti i campioni, chi meglio e chi peggio, riescono ad affrontare il loro drago. L’Ungaro Spinato che si trova ad affrontare Harry finisce nel lago. Tuttavia, nessuno ha davvero visto che ciò accade e si potrebbe pensare che sarebbe necessario un accertamento per capire come sta l’animale e anche che fine ha fatto, data la sua pericolosità!

Nessuno sa dove guardare

Visto che non esistono cavalli volanti giganti che spingono carrozze magiche attraverso il cielo nella vita reale, la carrozza Beauxbatons ha dovuto essere ricostruita in cielo con gli effetti visivi. Per questo motivo, nessuno tra la folla di studenti sa davvero dove guardare nel momento in cui appare la carrozza stessa nel film (le comparse non la vedono, probabilmente hanno solo indicazioni vaghe).

Ci sono alcuni ragazzi che guardano verso il cielo (probabilmente come gli è stato detto), alcuni, invece, guardano verso il basso (dove ci sono esattamente zero cavalli magici) e altri addirittura guardano in macchina!

Un uomo morto non può fare niente “volontariamente”

Quando Peter Minus sta preparando la pozione che può riportare in vita Voldemort, prende un osso dalla tomba del padre di Tom Riddle e dice: “Osso del padre, dato involontariamente”.

La parola esatta, come nel libro e nei sottotitoli stranieri del film, dovrebbe essere “inconsapevole”. Non ha molto senso che si sia scelto di cambiare la frase del libro, perché una persona morta non può fare “volontariamente” nulla. L’idea di fare qualcosa “inconsapevolmente” ha molto più senso e rimuove la ripetitività accidentale della frase successiva necessaria all’incantesimo: “volontariamente sacrificata”.

Barty Crouch deve prendere una pozione molto forte

Sia ne La Camera dei Segreti che ne I Doni della Morte Parte 1 vediamo Harry, Ron ed Hermione sotto l’influenza della pozione Polisucco. Allo stesso modo, ne I Doni della Morte Parte 1 vediamo una varietà di personaggi trasformarsi in Harry usando la stessa pozione., e tutti mantengono la propria voce.

Barty Crouch è in grado di trasformarsi in Malocchio Moody sia nel corpo che nella voce. È una formula avanzata della Polisucco quella che prende lui? Probabilmente è dovuto al fatto che sentire la voce di David Tennant uscire dalla bocca di Brendon Gleeson sarebbe stato strano, e avrebbe bruciato il colpo di scena del film!

Spawn: 5 motivi per cui abbiamo bisogno del reboot

Spawn: 5 motivi per cui abbiamo bisogno del reboot

Todd McFarlane è noto ai più per The Amazing Spider-Man, ma in realtà è stato grazie  a Spawn che è riuscito a diventare uno degli autori di maggior successo dell’industria del fumetto. Il personaggio era già arrivato sul grande schermo nell’estate del 1997.

È da tempo ormai che si parla del nuovo adattamento cinematografico delle avventure del celebre personaggio, in cui McFarlane sarà coinvolto in prima persona, tanto in qualità di sceneggiatore quanto in qualità di regista.

Ecco 5 motivi per cui abbiamo davvero bisogno, adesso, di un reboot di Spawn, che purtroppo non ha ancora ricevuto alcun via libera ufficiale: McFarlane, infatti, non è ancora riuscito a trovare una distribuzione. Aspettare ancora, potrebbe rivelarsi un errore fatale…

Il rating

I fumetti e la serie animata di Spawn sono sempre stati dedicati ad un pubblico “adulto”. Considerato il momento storico attuale, in cui i cinecomic R-Rated sono stati ampiamente rivalutati (si pensi, ad esempio, al grande successo di Joker), un film su Spawn vietato ai minori non sembrerebbe più un’impresa tanto rischiosa come accaduto con il primo adattamento del 1997. Più volte McFarlane ha lasciato intendere che il suo film sarà vietato ai minori e che non deluderà le aspettative dei fan (come accaduto, invece, con il PG-13 imposto a Venom). Ci aspettiamo, dunque, una trasposizione cinematografica molto fedele al materiale originale…

Il coinvolgimento diretto di McFarlane

Anche se non è ancora ufficiale, McFarlane ha lasciato più volte intendere che sarà sia regista che sceneggiatore del nuovo Spawn, etichettando il film come progetto nato sulla scia della passione. Il lavoro di McFarlane sui fumetti è sempre stato ottimo: nessuno conosce il personaggio in modo approfondito come lui. Inoltre, più volte lo stesso ha sottolineato come il reboot sarà fedele ai fumetti e diverso da pellicole come Logan e Deadpool. Inutile dire che i fan sono più che soddisfatti del diretto coinvolgimento di McFarlane.

La Blumhouse coinvolta nella produzione

La Blumhouse Productions di Jason Blum è nota per aver realizzato alcuni horror di grande successo come Paranormal Activity, Insidious, The Purge, Sinister e Ouija. In seguito all’attenzione ricevuta da Scappa – Get Out, lo studio è stato coinvolto anche in diversi progetti “più insoliti” per i suoi standard, come Blackkklansman, Upgrade e The Invisible Man. Il coinvolgimento di Blumhouse in Spawn non può che far ben sperare. Purtroppo, però, non sappiamo in via ufficiale se la casa di produzione sia ancora collegata o meno al progetto. Più volte McFarlane ha specificato che sarà disposto a prendere le distanze Blumhouse se imporranno troppi cambiamenti alla sua sceneggiatura…

Il successo della serie animata

Quando Spawn è andato in onda per la prima volta sulla HBO, nessuno si aspettava che un racconto d’animazione destinato al piccolo schermo potesse contenere dei toni così oscuri. Ciononostante, la serie animata – trasmessa dal 1997 al 1999, per un totale di 18 episodi suddivisi in tre stagioni – divenne un successo e non fece altro che accrescere la commerciabilità sul larga scala della creatura infernale creata da McFarlane. Nella serie, Spawn era doppiato dall’attore e doppiatore americano Keith David, noto soprattutto per aver prestato il suo talento vocale a personaggi di documentari, cartoni animati e videogiochi. Chissà se avremo un suo cameo nel reboot…  

Fare “ammenda” del film del 1997…

È chiaramente necessario un riavvio di Spawn per provare a cancellare dalla memoria collettiva il film del 1997. Lo stesso attore protagonista, Michael Jai White, ha più volte dichiarato di provare imbarazzo per quel film, mentre la critica ne ha sempre giudicato male gli effetti speciali datati e i dialoghi al limite del volgare. Come accennato in precedenza, un personaggio iconico come Spawn merita un degno trattamento cinematografico. Con l’attuale tecnologia e il coinvolgimento di McFarlane, il panorama di oggi sembra essere lo scenario migliore per rilanciare il personaggio sul grande schermo, deliziando per i fan sfegatati e provando a fare leva anche sui neofiti. In tutto ciò, Greg Nicotero (famoso per The Walking Dead) è stato coinvolto nel progetto in qualità di truccatore.

Fonte: ScreenRant

James Pickens Jr: 10 cose che non sai sull’attore

James Pickens Jr: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre attore televisivo, James Pickens Jr. vanta una lunga carriera composta da alcuni tra i più celebri titoli della televisione. Non gli mancano però anche importanti collaborazioni con noti registi e attori di cinema, e così facendo Pickens Jr. ha potuto affermarsi presso un più ampio pubblico con le proprie doti.

Ecco 10 cose che non sai di James Pickens Jr.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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James Pickens Jr.: i suoi film e le serie TV

10. È noto per i suoi ruoli televisivi. L’attore inizia la sua carriera in televisione, raggiungendo una prima notorietà grazie alla serie Beverly Hills, 90210 (1991-1992), per poi prendere parte negli anni seguenti ad alcuni episodi di varie serie TV. Sul finire degli anni ’90 ottiene ruoli di rilievo in Troppi in famiglia (1996-1997), Brooklyn South (1997-1998), Da un giorno all’altro (1998-2000), The Practice – Professione avvocati (1997-2000) e X-Files (1998-2018). Successivamente ottiene ruoli in Philly (2001-2002), Pappa e ciccia (1990-2018), dove recita accanto all’attore John Goodman, e The Conners (2018-2019). La sua fama d’interprete è però dovuta al ruolo del dottor Richard Webber nella serie Grey’s Anatomy (2005-2020), per cui ha recitato in 362 episodi.

9. Ha recitato per il cinema. Nel corso degli anni l’attore non ha mancato di compiere incursioni cinematografiche, facendosi ad esempio notare in film come Sleepers (1996), con Brad Pitt, Billy Crudup e Robert De Niro. Successivamente recita in L’agguato – Ghosts for the Past (1996), Benvenuta in Paradiso (1998), Sfera (1999), Traffic (2000), con gli attori Benicio del Toro e Don Cheadle, Rimbalzi d’amore (2010) e 42 – La vera storia di una leggenda americana (2013), con Harrison Ford.

James Pickens Jr. è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 1,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma molto presenti sono anche sue foto ad aventi di gala, in compagnia di amici o altre celebrità. Non mancano infine anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

James Pickens Jr.: chi è sua moglie

7. È sposato da molti anni. Nel 1984 l’attore sposa la cantante Gina Taylor, con cui aveva intrapreso una relazione negli anni precedenti. La Taylor è nota in particolare per essere stata membro del gruppo Musique, composto da cinque cantanti e appartenente al genere della disco music. La coppia si è sempre dimostrata particolarmente attenta a non condividere dettagli personali con i media e la stampa.

6. Hanno avuto due figli. Tra i pochi annunci pubblici fatti dalla coppia vi sono quelli relativi alla nascita dei due figli, Carl Tharps e Gavyn Pickens. Entrambi i figli hanno poi inseguito una carriera nel mondo dello spettacolo. Tharps, ad esempio, ha negli anni costruito una propria notorietà nell’ambito della musica hip-hop.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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James Pickens Jr. in Grey’s Anatomy

5. È tra i pochi membri del cast a non aver ricevuto nomination ad importanti premi. Nonostante sia da sempre membro del cast principale e ricopra un personaggio apprezzato dal pubblico, l’attore è uno dei pochissimi a non aver mai ricevuto una nomination per premi come i SAG, Golden Globe o Emmy Awards.

4. È presente sin dalla prima stagione. L’attore è uno dei tre interpreti rimasti ancora oggi in attivo nella serie ad essere stati presenti sin dalla prima stagione. Ciò ha infatti portato l’attore a recitare il suo personaggio per un arco di quindici anni ed un totale di oltre trecento episodi.

3. Non sa cosa gli riserverà il futuro. Un evento inaspettato coglie di sorpresa i fan del personaggio interpretato dall’attore. Al termine della quindicesima stagione questi viene infatti licenziato dall’ospedale in cui lavora da sempre. Ciò rappresenta una grande sfida per l’attore, curioso di sapere quali risvolti prenderà ora il suo personaggio nel futuro.

James Pickens Jr. in X-Files

2. Ha recitato nella celebre serie di fantascienza. L’attore è noto anche per aver interpretato il ruolo di Alvin Kersh nella serie X-Files, comparendo in un totale di 21 episodi in un arco temporale che va dal 1998 al 2018. Il personaggio, vicedirettore dell’FBI, era inizialmente previsto come guest soltanto per alcuni episodi, ma dato il grande favore di pubblico è stato promosso a membro del cast principale.

James Pickens Jr.: età e altezza

1. James Pickens Jr. è nato a Cleveland, in Ohio, Stati Uniti, il 26 ottobre 1954. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Valerio Aprea: 10 cose che non sai sull’attore

Valerio Aprea: 10 cose che non sai sull’attore

Rinomato attore italiano, Valerio Aprea si è distinto negli anni per aver interpretato ruoli di rilievo in celebri film italiani. Con il tempo, ha così potuto affermarsi presso un pubblico sempre più ampio, ottenendo anche le lodi della critica.

Ecco 10 cose che non sai di Valerio Aprea.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Valerio Aprea: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1998 con il film Piccole anime, per poi recitare in Eccomi qua (2003), Non prendere impegni stasera (2006), Ho voglia di te (2007), Diciotto anni dopo (2010) e Nessuno mi può giudicare (2011), con Paola Cortellesi e Raoul Bova. Ottenuta maggior notorietà, l’attore si è poi ulteriormente affermato grazie a noti titoli come Boris – Il film (2011), Viva l’Italia (2012), con Alessandro Gassmann, e la trilogia Smetto quando voglio (2014), Smetto quando voglio – Masterclass (2017) e Smetto quando voglio – Ad honorem (2017), dove recita accanto agli attori Edoardo Leo, Valeria Solarino, Paolo Calabresi, Stefano Fresi, Pietro Sermonti e Neri Marcorè. Negli ultimi anni ha invece recitato in La profezia dell’armadillo (2018), La prima pietra (2018) e Figli (2020).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Alla carriera cinematografica Aprea ha sempre alternato anche quella televisiva. È infatti nota la sua partecipazione a serie come Ho sposato un calciatore (2005), Il maresciallo Rocca (2005), Buttafuori (2006) e Boris (2007-2010), dove ha ricoperto il ruolo di uno degli sceneggiatori della fiction fittizia. Ha poi recitato anche in Tutti pazzi per amore 2 (2010) e Dov’è Mario? (2016).

8. Ha ottenuto una nomination ad un importante premio. Per il ruolo di Mattia Argeri, latinista ridottosi a fare il benzinaio, Aprea ottiene la nomination come miglior attore non protagonista al premio David Di Donatello. Pur non riportando la vittoria, ha modo di ottenere maggior visibilità, aprendo nuove porte per la sua carriera.

Valerio Aprea è su Twitter

7. Ha un account sul social network. L’attore è presente su Twitter, dove attualmente possiede 8.230 follower. Qui l’attore è solito condividere informazioni sui suoi progetti da interprete, ma anche diverse curiosità nonché pensieri personali sulla società o sulle ultime notizie d’attualità.

Valerio Aprea: la sua vita privata

6. È molto riservato. Pur disponendo di alcuni profili social, l’attore non ha mai permesso che la sua vita privata finisse in mostra su questi. Negli anni si è infatti dimostrato particolarmente riservato, a tal punto che non è dato sapere se abbia una fidanzata o una moglie.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Valerio Aprea in Smetto quando voglio

5. Ha sostenuto diversi provini. Presentatosi ai casting per il film Smetto quando voglio, l’attore ha inizialmente sostenuto il provino per il ruolo di Andrea De Sanctis, e in seguito per quello di Giorgio Sironi. Il regista desiderava infatti capire quale attore fosse più adatto a quale ruolo, facendoli così provare per tutti. Ad Aprea assegno infine il ruolo di Mattia Argeri.

4. È entusiasta del progetto. Nel leggere la sceneggiatura del film, l’attore ha dichiarato di essere rimasto particolarmente sorpreso. Stando alle sue parole, è raro trovare progetti così innovativi e ben pensati oggi giorno, ed è per questo che ha fatto di tutto pur di riuscire a prendervi parte.

Valerio Aprea in La profezia dell’armadillo

3. È la voce dell’animale del titolo. Nel film ispirato all’omonima graphic novel, l’attore dà voce al personaggio dell’Armadillo, che si rivela essere la coscienza del giovane protagonista. Questi lo supporta nei momenti più difficili, ma non manca di rivelare anche un carattere indolente e menefreghista, distaccandosi dalla classica figura del mentore.

Valerio Aprea e Ad Alta voce

2. Fa parte dell’iniziativa Rai. Sul sito di Rai Play Radio, l’attore è presente tra gli attori che hanno prestato la propria voce per leggere alcuni racconti o libri, ascoltabili gratuitamente online. Ciò rientra nel programma Ad alta voce, dove Aprea ha letto alcuni racconti di Alberto Moravia o Guida galattica per gli autostoppisti.

Valerio Aprea: età e altezza

1. Valerio Aprea è nato a Roma, Italia, l’11 aprile 1968. L’attore è alto complessivamente 172 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Edgar Wright e i consigli su come aiutare il cinema in tempi di Covid-19

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Edgar Wright è intervenuto sulla recente situazione dell’industria cinematografica a causa della pandemia di Coronavirus, dando a tutti gli appassionati di cinema dei consigli per cercare di far sopravvivere l’esperienza della sala cinematografica.

In un articolo scritto per Empire, Wright ha ricordato a tutti quanto sia speciale l’esperienza di guardare un film al cinema, sul grande schermo: “Vivere un film significa alzare il mio c**o dal divano, andare al cinema, sedermi con amici o con sconosciuti”. Il regista ha osservato che una ripresa delle sale dopo i recenti avvenimenti potrebbe essere “più dura del previsto”, ed ecco perché ha dato alcuni suggerimenti su come “un fan della settima arte” possa dare il suo contribuito per provare, nel suo piccolo, ad arginare i danni.

“Un modo per mostrare il proprio costante sostegno è quello di diventare membri del proprio cinema proferito. Dopo aver letto la mia lettera, acquista un abbonamento per te o per una persona a te cara. Compra delle carte regalo. Dona a chi puoi e quanto puoi. Se puoi permettertelo, considera di non chiedere il rimborso del tuo abbonamento illiminato”, ha scritto Wright.

LEGGI ANCHE – Edgar Wright al lavoro sul documentario dedicato alla rock band Sparks

Poiché molte industrie – inclusa quella cinematografica – soffrono economicamente in seguito alle misure preventive varate dopo la pandemia di Coronavirus, il regista Christopher Nolan ha chiesto al Congresso degli Stati Uniti di stanziare dei fondi per le sale americane.

Ricordiamo che Edgar Wright è attualmente impegnato con la post-produzione del suo ultimo film, Last Night in Soho, un thriller che si ispira alle atmosfere di A Venezia… un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg e Repulsione di Roman Polanski.

Joel Edgerton: 10 cose che non sai sull’attore

Joel Edgerton: 10 cose che non sai sull’attore

Joel Edgerton non è soltanto uno dei più talentuosi interpreti della sua generazione, ma ha saputo distinguersi anche come regista, sceneggiatore e produttore. Personalità poliedrica, Edgerton ha in breve tempo avuto modo di collaborare con importanti registi e attori, imponendosi all’interno dell’industria come uno dei nomi di punta del momento.

Ecco 10 cose che non sai su Joel Edgerton.

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Joel Edgerton: i suoi film da regista e interprete

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1996 con In corsa con il sole. Ottiene inizialmente parti in film come Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002), King Arthur (2004), Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005), Il respiro del diavolo (2007), Animal Kingdom (2010) e Warrior (2011), dove recita accanto a Tom Hardy. Il ruolo da co-protagonista in questo film gli permette di ottenere maggior popolarità, e di arrivare così a recitare in film come Zero Dark Thirty (2012), con Jessica Chastain, Il grande Gatsby (2013), con Leonardo DiCaprio, Life (2015), Regali da uno sconosciuto (2015), Black Mass – L’ultimo gangster (2015), con Johnny Depp, Loving (2016), con Ruth Negga, It Comes at Night (2017), Bright (2017), con Will Smith, Red Sparrow (2018), Boy Erased – Vite cancellate (2018), Il re (2019) e The Green Knight (2020).

9. Ha scritto e diretto alcuni film. Dopo essersi messo alla prova con alcuni cortometraggi, Edgerton debutta come regista con il film thriller Regali da uno sconosciuto (2015), di cui è anche sceneggiatore e interprete, condividendo la scena con l’attore Jason Bateman. Nel 2018 firma la regia del suo secondo lungometraggio, Boy Erased – Vite cancellate, dove dirige gli attori Lucas Hedges, Nicole Kidman e Russell Crowe. Tra gli altri film di cui Edgerton ha invece firmato la sola sceneggiatura si annoverano Jane Got a Gun (2016) e Il re (2019).

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Negli ultimi anni l’attore ha imposto su di sé le attenzioni della critica, che non ha mancato di riconoscerne il talento. Ottiene una prima importante candidatura come miglior regista di un’opera prima per Regali da uno sconosciuto al Directors Guild of America Award. Tra il 2016 e il 2017 ottiene invece importanti riconoscimenti per il suo ruolo da protagonista in Loving, venendo candidato ai Gotham Independent Film Awards, ai Critic’s Choice Movie Awards e ai Golden Globe.

Joel Edgerton è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove attualmente possiede 133 mila follower. Qui l’attore è solito condividere prevalentemente immagini o video promozionali dei suoi progetti da interprete o da regista, ma non mancano anche foto tratte dagli eventi di gala a cui Edgerton ha preso parte.

Joel Edgerton: chi è la sua compagna

6. È attualmente impegnato in una relazione sentimentale. In diverse occasioni l’attore è stato visto spendere del tempo insieme a Christine Centenera, editor di Vogue. I due si sarebbero conosciuti nei primi mesi del 2019 tramite amici, intraprendendo una relazione. Particolarmente riservati, non sono soliti far coincidere la propria vita privata con quella professionale, ma anzi tengono ben separate le due cose.

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Joel Edgerton in Star Wars

5. Ha interpretato un noto ruolo. Nei film L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, rispettivamente i capitoli II e III della saga di Star Wars, l’attore ha brevemente ricoperto il ruolo di Owen Lars, fratellastro di Anakin Skywalker e zio di Luke Skywalker. Il personaggio qui introdotto ricompare anche nel capitolo IV, Una nuova speranza, ma interpretato da un diverso attore.

Joel Edgerton dirige Boy Erased

4. Ha tratto il film da un romanzo. La seconda prova da regista di Edgerton, Boy Erased, è tratta dall’omonimo romanzo di Garrand Conley, il quale descrive la sua vicenda di omosessuale costretto a seguire una terapia di conversione, come imposto dai genitori. Edgerton ha affermato di essere rimasto folgorato dalla storia, la quale ha rappresentato l’occasione giusta per tornare dietro la macchina da presa.

3. Ha incontrato la persona a cui si ispira il suo personaggio. Nel film l’attore ricopre anche il ruolo di Victor Sykes, terapeuta incaricato della riconversione sessuale del giovane protagonista. Per prepararsi al ruolo, Edgerton ha incontrato la persona a cui si ispira il personaggio. Questi, anni dopo gli eventi raccontati nel libro e nel film, ha chiesto scusa per il dolore causato dalla terapia.

Joel Edgerton in Il Re

2. Ha immaginato una trasposizione più moderna. Nello scrivere la sceneggiatura di Il Re, ispirata all’opera Enrico V, di Shakespeare, Edgerton ha deciso di dar vita ad una trasposizione che rimanesse legata al periodo storico dell’opera, ma che sfoggiasse caratteristiche e temi più contemporanei. Merito anche dell’universalità del testo shakespeariano, il film risulta così essere una lucida riflessione sul potere e la corruzione che infonde in chi ne ha.

Joel Edgerton: età e altezza

1. Joel Edgerton è nato a Blacktown, in Australia, il 23 giugno 1974. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Rosamund Pike: 10 cose che non sai sull’attrice

Rosamund Pike: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo aver recitato in alcune popolari commedie, l’attrice Rosamund Pike ha visto la sua carriera conoscere nuovo splendore grazie al suo ruolo nel film L’amore bugiardo – Gone Girl, dove indossa le vesti di una spietata femme fatale. Da quel momento ha avuto modo di spaziare nei generi, sfoggiando doti da interprete che la rendono tra le più affascinanti della sua generazione.

Ecco 10 cose che non sai di Rosamund Pike.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Rosamund Pike: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film La morte può attendere (2002), facente parte della saga di 007. Successivamente partecipa a film di vario genere come Orgoglio e pregiudizio (2005), con Keira Knightley, Il caso Thomas Crawford (2007), An Education (2009), We Want Sex (2010), La versione di Barney (2010), con Paul Giamatti, La fine del mondo (2013), con Simon Pegg, e L’amore bugiardo – Gone Girl (2014), dove recita accanto a Ben Affleck e che le permette di ottenere grande popolarità. In seguito, è tra i protagonisti dei film A United Kingdom (2016), Hostiles (2017), con Christian Bale, A Private War (2018), The Informer – Tre secondi per sopravvivere (2019), con Joel Kinnaman, e Radioactive (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive.  Dopo alcuni primi ruoli televisivi ricoperti nelle serie Wives and Daughters (1999) e Love in a Cold Climate (2001), l’attrice torna di recente a recitare in televisione per serie come State of Union (2019) e Archibald’s Next Big Thing (2019), mentre è doppiatrice nelle serie d’animazione Watership Down (2018), Moominvalley (2019) e Thunderbirds Are Go (2015-2020).

8. È stata nominata all’Oscar. Grazie al suo ruolo da protagonista nel film L’amore bugiardo – Gone Girl, l’attrice ottiene diversi importanti riconoscimenti da parte della critica. Viene infatti nominata come miglior attrice ai Critic’s Choice Movie Award, agli Screen Actors Guild Awards, ai Bafta Awards e ai Golden Globe. Arriva infine ad ottenere la prestigiosa nomination ai premi Oscar, grazie alla quale ha modo di consacrarsi come interprete.

Rosamund Pike: la sua vita privata

7. Ha avuto una relazione con un noto regista. Grazie al film Orgoglio e pregiudizio, l’attrice conosce il regista Joe Wright, con cui intraprende una relazione. Dopo alcuni anni, i due annunciano il fidanzamento ufficiale, affermando di essere prossimi alle nozze. Tuttavia, prima che questo possa avvenire la coppia annuncia la separazione, senza fornire ulteriori informazioni.

6. Ha un nuovo compagno.  Nel 2009 l’attrice rende nota la sua relazione con il matematico Robie Uniacke. La coppia avrà poi due figli, nati rispettivamente nel 2012 e nel 2014. Particolarmente riservati, i due hanno negli anni cercato di mantenere privata la propria vita sentimentale, e con l’assenza dell’attrice dai principali social network ciò è stato più facile.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Rosamund Pike in Gone Girl

5. È stata scelta per una sua qualità. Il regista David Fincher ha affermato di aver scelto la Pike per il ruolo da protagonista nel thriller L’amore bugiardo – Gone Girl, poiché dal suo viso risulta difficile stabilire la sua età, potendo così essere scambiata tanto per una ragazza quanto per una donna più matura. Aspetto di mistero che risultava perfetto per la parte.

4. Si è ispirata alle interpretazioni di note attrici. Per dar vita ad Amy Dunne, donna misteriosa, apparentemente fragile ma molto pericolosa, l’attrice ha dichiarato di essersi ispirata alle interpretazioni di Nicole Kidman nel film Da morire e di Sharon Stone in Basic Instinct.

Rosamund Pike in Orgoglio e pregiudizio

3. Per recitare nel film ha rinunciato ad un ruolo in una celebre saga. L’attrice è stata fin da subito la prima scelta per il ruolo di Jane in Orgoglio e pregiudizio. Accentandolo, la Pike rinunciò al ruolo della maligna giornalista Rita Skeeter nel film Harry Potter e il calice di fuoco.

2. Ha trascorso del tempo insieme alle altre protagoniste. Prima che iniziassero le riprese del film, l’attrice ha trascorso del tempo insieme alle altre co-protagoniste nella location scelta per essere casa Bennet. Qui hanno avuto modo di stringere un feeling l’una con l’altra, prendendo anche confidenza con gli spazi della casa.

Rosamund Pike: età e altezza

1. Rosamund Pike è nata a Londra, Inghilterra, il 27 gennaio 1979. L’attrice è alta complessivamente 174 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Morto Albert Uderzo, il papà di Asterix e Obelix

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Morto Albert Uderzo, il papà di Asterix e Obelix

È morto, all’età di 92 anni, il disegnatore e icona del fumetto Albert Uderzo, il papà di Asterix e Obelix (insieme a René Goscinny). Ad annunciare la scomparsa della mente dietro le esilaranti avventure dei due divertenti galli in lotta contro l’Impero Romano invasore è stata la famiglia all’agenzia AFP.

Nato da genitori italiani, aveva disegnato ben ventiquattro albi, dal 1959 al 1977 ed aveva ripreso a farlo, per altre otto volte, dopo la morte di Goscinny, dal 1980 fino a 2005.

I personaggi hanno influenzato anche il mondo del cinema, con ben 4 lungometraggi in live action, oltre agli innumerevoli adattamenti in animazione. Nelle versioni dal vivo, Edouard Baer e Gérard Depardieu hanno interpretato Asterix e Obelix.

Doc – Nelle tue mani: la miniserie con Luca Argentero

Doc – Nelle tue mani: la miniserie con Luca Argentero

Debutterà in prima serata da giovedì 26 marzo Doc – Nelle tue mani, la nuova miniserie con protagonista Luca Argentero. Ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni, la serie racconta la malattia come possibilità di nuova occasione, di cambiamento, di sfida. Quando non è grave al punto da mettere in pericolo la vita stessa, forse può essere la strada per la ricerca del senso più profondo dell’esistenza.

Ogni puntata tratta diversi casi clinici che i nostri protagonisti riusciranno a risolvere non solo grazie alle loro competenze scientifiche, ma anche alla progressiva scoperta delle vite private dei pazienti, che a poco a poco riveleranno aspetti segreti, dimenticati o trascurati. Ciascuno avrà una seconda occasione per riconsiderare alcuni capitoli della propria vita come una relazione segreta, un legame nascosto, un vizio clandestino. In ogni episodio i personaggi coinvolti nel caso medico – dal paziente, ai suoi parenti, ai medici – ne usciranno più consapevoli.

Doc – Nelle tue mani, la trama

DOC. Nelle tue mani trama

A causa di un trauma cerebrale Andrea Fanti (Luca Argentero) ha perso la memoria dei suoi ultimi dodici anni e, per la prima volta, si ritrova ad essere non più il medico brillante di sempre, ma un semplice paziente. Amputato di molti dei suoi ricordi, precipita in un mondo sconosciuto: famiglia, figli, amici, colleghi, tutti diventano improvvisamente estranei. Anche la sua carriera torna indietro: da primario a meno di uno specializzando. L’ospedale diventa l’unico posto in cui si sente veramente a casa, rappresenta il luogo della rinascita che gli offre l’opportunità di essere un medico nuovo, molto diverso da quello che era stato fino al momento dell’incidente.

Autorevole. Sicuro. Impeccabile. Lo vorremmo sempre così il medico che ci cura. E anche se parla una lingua piena di tecnicismi lasciamo che sia lui a governare la nostra vita quando la salute s’incrina. Ma cosa succede se sotto il camice bianco che indossa c’è un uomo che come i suoi malati lotta con il proprio dolore, i propri limiti e le proprie insicurezze? Questo medico è Andrea Fanti, il protagonista di Doc – Nelle tue mani, il nuovo medical drama in onda su Rai1.

Doc – Nelle tue mani racconta in fondo che siamo tutti pazienti prima o poi e che il caso più importante che il protagonista di questa serie è costretto a risolvere è identico a quello che ognuno di noi affronta ogni giorno quando si domanda: chi sono davvero? qual è il mio posto?  Le riprese della serie si sono svolte tra Roma, Milano e Formello; per la location ospedaliera il Policlinico Universitario Campus Biomedico e  l’Università Campus Biomedico di Roma hanno messo a disposizione spazi e tecnologie.

Doc – Nelle tue mani, la fiction

Andrea Fanti è un giovane e brillante primario di Medicina Interna. Le sue diagnosi sono veloci, acute e corrette. È temuto e rispettato dai colleghi e dai pazienti, con i quali è particolarmente distaccato e pragmatico. L’empatia per lui è fuorviante. Ripete spesso infatti che il malato è il peggior medico di sé stesso. Questo è in sintesi il dottor Fanti prima dello sparo che spezza in due la sua vita. A premere il grilletto nella sala d’attesa dell’ospedale è il padre di un paziente deceduto nel suo reparto. Quando si risveglia dal lungo intervento chirurgico, appare subito chiaro che il proiettile ha cancellato dal suo cervello i ricordi degli ultimi dodici anni di vita. Riconosce i colleghi, dei quali nota però, con stupore, le rughe e i cambiamenti.

La memoria di Andrea si è fermata a un passo dalla morte di suo figlio Mattia. Scopre la scioccante verità quando dal letto d’ospedale chiede di lui; si trova così a vivere di nuovo il lutto per quella perdita. Non riconosce sua figlia Carolina perché la sua ultima immagine è di lei bambina e non ricorda nemmeno che a causa della scomparsa di Mattia si è separato dalla moglie, dirigente sanitario nello stesso ospedale. Anche dell’esperienza di primario non ha consapevolezza, né arriverebbe mai a immaginare di essere stato un despota in corsia, severo e freddo con tutti.

Ora Andrea è finito improvvisamente dall’altra parte. È un paziente inchiodato a un referto inequivocabile: corteccia cerebrale gravemente lesionata. C’è soltanto una cosa che non è cambiata: il desiderio di essere medico. Chiede di poter continuare la sua professione, ma l’unica possibilità che gli viene offerta è quella di ripartire dal basso insieme a chi ha vent’anni meno di lui, a chi come primario ha maltrattato senza pietà. Contro tutto e tutti, Andrea si impegna come non mai per dimostrare di essere ancora il medico brillante che è stato. Scopre anzi che può diventare un medico persino migliore perché ha vissuto l’ospedale anche da “malato”. Perché capisce che l’empatia è in realtà un potente strumento di cura e che una malattia non è solo un rompicapo da risolvere, ma una seconda occasione che la vita a volte concede. Una seconda occasione che va colta.

Doc – Nelle tue mani, tutte le puntate

DOC. Nelle tue mani

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 1 – MENO 12

La vita del professor Andrea Fanti, brillante primario di Medicina Interna, è sconvolta quando il padre di un paziente morto nel reparto gli spara un colpo alla testa. Andrea sopravvive allo sparo, ma perde la memoria degli ultimi dodici anni di vita. Quando si risveglia fatica a riconoscere i suoi colleghi, la sua famiglia e l’uomo che era diventato.

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 2 – SELFIE

Andrea viene ricoverato nel reparto di Medicina Interna, nella speranza che col passare del tempo il luogo a lui più familiare lo aiuti a recuperare i ricordi. Giulia segue la sua riabilitazione, ma si trova ad avere a che fare con un uomo diverso da quello che conosceva. E mentre Andrea cerca di fare i conti con la sua nuova condizione, si lascia coinvolgere dal caso medico del suo compagno di stanza, Jacopo, un ragazzino con una patologia complessa e un inconfessabile segreto.

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 3 – NIENTE DI PERSONALE

Andrea torna in reparto come aiutante degli specializzandi, che fino a poche settimane prima erano terrorizzati da lui e che faticano ad abituarsi all’inaspettato rovesciamento dei ruoli. Mentre cerca di riconquistare l’ex moglie, la collaborazione con Giulia sul caso di un giovane manager si rivelerà ostica e ricca di sorprese.

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 4 – UNA COSA BUONA CHE FA MALE

L’arrivo di un malato particolarmente importante per Giulia esaspera la competizione fra gli specializzandi e Andrea ha l’occasione di iniziare a conoscerli veramente. Nel frattempo, coinvolge il reparto nella ricerca della password della sua mail che potrebbe aiutarlo a ricostruire una parte fondamentale del suo passato, ma che qualcuno vuole nascondergli a tutti i costi.

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 5 – L’ERRORE

Giulia riporta Andrea in reparto per una paziente che chiede di essere visitata esclusivamente da lui e che non sa delle sue attuali condizioni. Un errore causato dalla sua amnesia mette però tutti gli specializzandi sotto pressione. Intanto, Alba è costretta ad affrontare il rancore che prova nei confronti di sua madre.

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 6 – COME ERAVAMO

Un episodio speciale ambientato dieci anni prima. Andrea, ancora insieme alla famiglia e medico entusiasta, ha per la prima volta l’occasione di fare un salto di carriera. Tenere insieme tutto però non è semplice: la competizione con il suo collega Marco, in cui si trova improvvisamente coinvolto, rischia di fargli perdere di vista chi è veramente.

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 7 – LIKE

L’arrivo in reparto di Carolina, colpita da una patologia misteriosa, fa esplodere una serie di conflitti tra Andrea e Agnese che insieme dovranno superare per il bene della figlia. L’attenzione dei giovani specializzandi, invece, è richiamata da un’appariscente influencer e Alba non riesce a nascondere la sua gelosia nei confronti di Riccardo.

DOC. Nelle tue mani: EPISODIO 8 – IL GIURAMENTO DI IPPOCRATE

Nel tentativo di recuperare il suo ruolo di padre e aiutare Carolina a riprendersi dalla malattia, Andrea torna a corteggiare Agnese. Un fastidioso mal di testa mette in difficoltà Gabriel nella cura di un paziente, mentre Elisa e Riccardo sono alle prese con un aspirante astronauta.

I personaggi della fiction DOC. Nelle tue mani

DOC. Nelle tue mani

Andrea Fanti (Luca Argentero), uno dei migliori primari di Medicina Interna, freddo, distante e per nulla empatico con i pazienti, a seguito di un colpo di pistola alla testa che gli porta via dodici anni di memoria, è costretto a tornare in ospedale paziente prima, aiutante degli specializzandi poi. Studente tra quelli che erano i suoi studenti. Ha perso ogni ricordo degli ultimi dodici anni, compreso quello più drammatico, la morte del figlio, che ha sgretolato la sua famiglia e lo ha reso duro e impassibile. L’amnesia non gli toglie il dolore dell’assenza del bambino, ma permette ad Andrea di decidere l’uomo e il medico che vuole essere. Contrariamente al passato, Fanti sceglierà la strada dell’empatia e dell’ascolto.

Al fianco di Fanti c’è Giulia Giordano (Matilde Gioli), che da lui – un tempo suo primario – aveva imparato il metodo da applicare in ospedale: zero empatia, zero ascolto del paziente, fiducia esclusiva nei risultati delle analisi e dell’esame clinico. Ma Giulia è anche la dottoressa che Andrea ha dimenticato di aver amato in passato. Ora che non riconosce più l’uomo che ama, Giulia cerca di seguire fedelmente gli insegnamenti di Andrea, ma questo la porterà ad entrare sempre più in conflitto con lui. Per fortuna può contare sul sostegno di Lorenzo Lazzarini (Gianmarco Saurino), suo brillante collega e caro amico. A volte sembra che lui consideri Giulia qualcosa di più di una semplice amica, ma all’ultimo momento si tira sempre indietro, preferendo dedicarsi senza impegno alle tante ragazze che cadono facilmente vittima del suo sorriso.

Andrea non si accorge dei sentimenti di Giulia, perché in ospedale lavora anche Agnese Tiberi (Sara Lazzaro), ex moglie e ora direttrice sanitaria. Nonostante siano separati da quasi dieci anni, Fanti vuole riconquistarla, scontrandosi con la ferma opposizione di lei, che nel frattempo si è rifatta una vita e non può cancellare il passato con semplicità. Il filo che continua ad unire Andrea e Agnese passa attraverso Carolina (Beatrice Grannò), la loro figlia maggiore che, dopo la morte del fratello, è stata costretta a crescere troppo in fretta. Brava ragazza e studentessa modello, a cui però i genitori non hanno mai prestato abbastanza attenzione tanto da non scorgere i segni di un disagio profondo e di un segreto nascosto da troppo tempo.

Ad aiutare Andrea a non perdersi in questo nuovo mondo sconosciuto c’è Enrico Sandri (Giovanni Scifoni), il suo migliore amico, nonché neuropsichiatra infantile. Enrico è un medico brillante dalla grande sensibilità umana. Il suo contributo sarà fondamentale per aiutare Andrea nel suo percorso di riabilitazione. Poco prima del colpo di pistola, Andrea scopre che Marco Sardoni (Raffaele Esposito), un medico suo sottoposto, ha falsificato un documento per nascondere la vera causa della morte di un paziente. Quello che fino ad allora Andrea ha considerato un errore umano si rivela improvvisamente qualcosa di molto più grave.

Sardoni, certo di essere radiato dall’Ordine dei medici, si salva grazie all’amnesia di Andrea che cancella ogni traccia dell’accaduto e gli permette addirittura di diventare primario al suo posto. Andrea si ritroverà quindi ad obbedire proprio agli ordini del medico che, prima dell’incidente, era intenzionato a denunciare e che più di ogni altro è prova a ostacolare il suo reinserimento in ospedale. Ad accompagnare Andrea nella sua vita quotidiana in reparto c’è anche un piccolo gruppo di specializzandi: la timida Alba (Silvia Mazzieri), ragazza emotivamente fragile ignara della sua grande forza d’animo; l’esuberante Riccardo (Pierpaolo Spollon), che cela dietro la sua simpatia un segreto; la dura Elisa (Simona Tabasco), che nel tempo si è costruita uno scudo per difendersi dalle difficoltà della vita; Gabriel (Alberto Malanchino), il perfezionista, che cerca sempre di acquisire nuovi meriti per saldare un debito con il passato.

Harry Potter e il Calice di Fuoco: perché Silente è così arrabbiato con Harry?

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Uno dei momenti più discussi degli adattamenti cinematografici di Harry Potter è senza dubbio quel momento molto famoso, in Harry Potter e il Calice di Fuoco, in cui Silente perde le staffe e urla contro Harry, appena dopo che il nome del ragazzo è stato estratto dal potente oggetto magico.

Nei libri c’è scritto chiaramente che il Preside chiede “con calma” a Harry se ha messo lui il suo nome nel Calice di Fuoco, ma nel film di Mike Newell, Michael Gambon strattona il ragazzo, scuotendolo e urlandogli contro.

Non è stato rivelato un motivo per questo cambiamento, quindi molto probabilmente è stata una decisione creativa del regista Mike Newell insieme a Michael Gambon quando hanno costruito il personaggio, per aggiungere drammaticità. L’intensità di Silente è un argomento di discussione tra i fan di Harry Potter in quanto fuori dal personaggio, dato che il Silente dei libri non avrebbe mai reagito in modo così aggressivo nei confronti di Harry, o di nessun altro studente.

Harry Potter: le differenze tra libro e film che non hanno senso

La scena come descritta nel libro implica che Silente sapeva che non avrebbe potuto essere Harry, motivo per cui chiede “con calma”, dato che era una semplice formalità – nel film, la reazione di Silente mostra che crede che Harry avrebbe potuto farlo.

Sebbene l’intensità della reazione di Silente sia in qualche modo comprensibile, dato che quello che è appena successo mette in pericolo la vita di Harry, non si adatta al personaggio creato da J.K. Rowling, e anzi separa ancora di più la versione del libro da quella del film, al punto che possono essere considerati quasi due personaggi diversi.

Star Wars IX: tagliato un omaggio a Labyrinth di Jim Henson

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Star Wars IX: tagliato un omaggio a Labyrinth di Jim Henson

In Star Wars: L’Ascesa di Skywalker avrebbe dovuto esserci un omaggio a Labyrinth – Dove tutto è possibile, il classico fantasy diretto da Jim Henson nel 1986, con protagonisti il compianto David Bowie e una giovanissima Jennifer Connelly.

Il prossimo maggio saranno 30 anni dalla scomparsa di Henson. L’artista degli effetti visivi Neal Scanlan, che ha lavorato a Labyrinth e che ha anche lavorato al franchise di Star Wars, avrebbe voluto rendere omaggio all’iconico regista e animatore ne L’Ascesa di Skywalker

Stando a quanto riportato da Yahoo, mentre lavorava alla creazione delle creature del film di J.J. Abrams, Scanlan decise che sarebbe stato incredibile creare una versione di Ludo (Bubo nella versione italiana) per l’universo di Guerre Stellari: si tratta gentile bestione che, nel film di Henson,e ha l’abilità di comunicare coi sassi e che si unisce a Sarah nella sua fantastica avventura.

Ne L’Ascesa di Skywalker, l’omaggio al personaggio di Ludo sarebbe dovuto apparire durante la scena in cui Rey, Finn e Poe viaggiano verso il pianeta invernale di Kijimi. Sfortunatamente, la scena è stata tagliata dal film.

Di seguito un’immagine che mostra come sarebbe stato il Ludo di Labyrinth nella versione pensata per Star Wars:

Scanlan and his F/X team created this The Rise of Skywalker creature as an homage to Ludo from Labyrinth. (Photo: Lucasfilm/Walt Disney)

LEGGI ANCHE – Star Wars IX: nomi in codice sul set per evitare spoiler su Palpatine

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

È arrivato Disney+!

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È arrivato Disney+!

Disney+, l’attesissima piattaforma di streaming di The Walt Disney Company, arriva oggi in Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Spagna, Austria e Svizzera. La piattaforma verrà poi lanciata anche in Francia il 7 aprile prossimo.

Con oltre 500 film, 26 produzioni originali esclusive, tra film e serie, e migliaia di episodi televisivi di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e altri, Disney+ è la nuova casa dello streaming di alcune delle storie più amate al mondo.

«Il lancio in contemporanea in 7 mercati segna un nuovo traguardo per Disney+», ha dichiarato Kevin Mayer, Chairman of Walt Disney Direct-to-Consumer & International. «Come casa dello streaming di Disney, Marvel, Pixar, Star Wars e National Geographic, Disney+ offre la narrazione positiva e di alta qualità che i fan si aspettano dai nostri brand e che adesso è disponibile in modo ampio, conveniente e permanente su Disney+. La nostra umile speranza è che questo servizio possa portare alle famiglie una sorta di “tregua” durante questi tempi difficili».

A partire da oggi, gli abbonati potranno godere di 26 produzioni originali Disney+ tra cui The Mandalorian, la prima epica serie evento in live-action di Star Wars; Lilli e il Vagabondo, la nuova versione live-action del classico animato del 1955; High School Musical: The Musical: La Serie, la nuova serie televisiva ambientata nella vera East High vista già nei film di grande successo; Il Mondo Secondo Jeff Goldblum, la docu-serie di National Geographic; Marvel’s Hero Project, che celebra straordinari ragazzi che fanno la differenza nelle loro comunità; Encore!, che vede la talentuosa Kristen Bell come produttore esecutivo; Dietro le Quinte dei Parchi Disney: The Imagineering Story, un documentario suddiviso in sei parti diretto e prodotto da Leslie Iwerks, regista nominata agli Emmy e agli Oscar, e le raccolte di corti animati SparkShorts e I Perché di Forky dei Pixar Animation Studios.

Disney+ è anche la nuova casa dello streaming dell’iconica serie animata I Simpson, con oltre 600 episodi disponibili on-demand per la prima volta insieme. Al lancio, saranno disponibili le prime 30 stagioni, con la trentunesima in arrivo sul servizio di streaming nel corso di quest’anno.

Da oggi, il pubblico può guardare Disney+ in streaming sulla maggior parte dei dispositivi mobili e TV Smart o connesse, incluse le console di gioco, set top box e dispositivi analoghi. Gli abbonati possono godere dell’alta qualità e di una visione senza interruzioni pubblicitarie, fino a 4 stream contemporanei, download illimitati su 10 dispositivi, suggerimenti di visione personalizzati e la possibilità di creare fino a 7 profili differenti, inclusa l’opportunità per i genitori di impostare profili per i bambini che li facciano accedere solo a contenuti appropriati alla loro età.

Alla luce dei timori in merito alla capacità di alcune infrastrutture a banda larga di sostenere l’impatto generato dall’arrivo di Disney+, la piattaforma ridurrà il proprio consumo di banda di almeno il 25%.

In Italia gli utenti possono iscriversi a Disney+ direttamente dal sito o tramite acquisto in-app dalle seguenti piattaforme e dispositivi:

  • Amazon (dispositivi Fire TV, smart TV Fire TV Edition e Fire Tablet).
  • Apple (iPhone, iPad, iPod touch e Apple TV).
  • Google (smartphone Android, dispositivi Android TV, Google Chromecast e dispositivi integrati Chromecast).
  • LG Smart TV con webOS.
  • Microsoft (Xbox One).
  • Samsung Smart TV.
  • Sony/Sony Interactive Entertainment (Sony TV con sistema Android e PlayStation®4).

Grazie a un piano di distribuzione globale e diversi accordi strategici, Disney+ è disponibile anche tramite i più importanti operatori TLC e televisivi europei grazie ad accordi locali che vedono coinvolti:

  • TIM in Italia
  • Deutsche Telekom in Germania
  • O2 nel Regno Unito
  • Telefonica in Spagna
  • Canal+ in Francia (dal 7 aprile)

Le specifiche di tali offerte variano a seconda di paese e operatore.

In Regno Unito e Irlanda, Disney ha anche un accordo di distribuzione con Sky, che rende Disney+ disponibile su Sky Q e, nei prossimi mesi, su NOW TV.

Il prezzo di Disney+ in Italia è confermato a €6,99 al mese o €69,99 all’anno.

Nell’estate 2020 seguiranno lanci in ulteriori mercati dell’Europa occidentale, tra cui Belgio, Scandinavia e Portogallo.

La Sirenetta: quattro nuove canzoni nel live action

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La Sirenetta: quattro nuove canzoni nel live action

Il compositore Alan Menken ha rivelato che le canzoni che andranno a comporre la colonna sonora del live action de La Sirenetta sono state tutte registrate: la vera notizia, però, è che il remake includerà quattro nuove canzoni.

In occasione di una diretta streaming con Rosie O’Donnell, Menken ha confermato che lui e Lin-Manuel Miranda hanno “registrato tutte le canzoni” per il live action de La Sirenetta, inclusi “quattro nuovi brani”. Il compositore ha poi dichiarato di essere ancora al lavoro sulle musiche di Disenchanted, attesissimo sequel di Come d’incanto, e ha anche rivelato che il classico d’animazione Hercules del 1997 verrà adattato in uno show di Broadway.

LEGGI ANCHE – La Sirenetta: nel live action Ariel avrà molto più potere

La Sirenetta vedrà nel cast Halle Bailey (nei panni di Ariel), Jonah Hauer-King (nei panni del Principe Eric), Javier Bardem (in trattative per interpretare Re Tritone), Melissa McCarthy (nei panni di Ursula, la perfida strega del mare), Daveed Diggs (Sebastian), Jacob Tremblay (Flounder) e Awkwafina (Scuttle). Questa versione del classico sarà diretta dal regista di Il Ritorno di Mary Poppins e Into The Woods, Rob Marshall, e includerà sia i brani dell’originale d’animazione del 1989, sia canzoni inedite a cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel Miranda.

Fonte: ScreenRant

Daniel Craig sognava di essere un supereroe, non James Bond

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Daniel Craig sognava di essere un supereroe, non James Bond

Daniel Craig si prepara a vestire per l’ultima volta i panni di James Bond in No Time To Die, sfortunatamente posticipato a novembre a causa dell’emergenza Coronavirus. Sappiate però che da bambino il celebre attore britannico non sognava minimamente di interpretare il ruolo dell’iconico agente segreto che gli ha regalato fama internazionale, ma bensì voleva essere un supereroe come Spider-Man o Superman.

Come riportato da Metro, infatti, di recente Craig ha rilasciato un’intervista a Saga Magazine in cui ha rivelato che uno dei suoi sogni quando era piccolo è sempre stato quello di interpretare un supereroe: tra i suoi preferiti c’erano Spider-Man e Superman. Tutto è nato proprio perché è stato chiesto all’attore se sognasse di interpretare Bond fin da ragazzino. Questa la sua risposta:

“No. Non l’ho mai sognato. Piuttosto ho sognato di interpretare altri tipi di personaggi, come Spider-Man, Superman, l’Uomo Invisibile… anche un cowboy. Ma Bond no… decisamente. Il che è abbastanza ironico se ci pensi.”

Sorprendentemente, Daniel Craig ha poi avuto l’occasione di interpretare un cowboy nel film del 2011 Cowboys & Aliens. Nessun riferimento è stato invece fatto al desiderio – spesso comune tra gli attori – di prendere parte al franchise di Star Wars, nonostante Craig abbia avuto la possibilità di recitare in un cameo non accreditato in Star Wars: Il Risveglio della Forza del 2015.

LEGGI ANCHE – James Bond: 10 motivi per cui Daniel Craig è il miglior 007

Prodotto da Michael G. Wilson e Barbara Broccoli, il film vedrà protagonisti un cast d’eccezione composto da Daniel CraigLéa SeydouxRalph FiennesRami MalekNaomie HarrisBen WhishawRory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali BenssalahBilly MagnussenAna De ArmasDavid Dencik e Lashana Lynch.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di FleabageKilling Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

CORRELATE:

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

 

Aquaman 2 ispirato alle atmosfere della Silver Age della DC

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Aquaman 2 ispirato alle atmosfere della Silver Age della DC

Nella giornata di ieri vi avevamo riportato le dichiarazioni dello sceneggiatore David Leslie Johnson-McGoldrick a proposito dell’annunciato spin-off di Aquaman dedicato ai Trench, le creature marine che nel film di James Wan attaccavano l’imbarcazione di Arthur Curry e Mera.

Adesso, sempre Johnson-McGoldrick ha rivelato un dettaglio decisamente interessante a proposito del sequel che vedrà il ritorno di Jason Momoa nei panni del Re di Atlantide: a quanto pare, infatti, sembra che la Silver Age della DC Comics servirà come ispirazione per il sequel. Per chi non lo sapesse, la Silver Age corrisponde ad un periodo nella storia dei fumetti statunitensi che va dal 1956 al triennio 1969-1971, e che coincide con la Rinascita dei Superoi DC Comics.

Al momento non ci sono molti dettagli su Aquaman 2: sappiamo che Jason Momoa sta lavorando alla storia del film insieme a Johnson-McGoldrick e che – come rivelato dallo stesso attore in passato – il sequel sarà “ancora più grande” del primo film. Momoa tornerà ovviamente nei panni dell’eroe del titolo, insieme ad Amber Heard in quelli di Mera. Anche Patrick Wilson è atteso nuovamente nei panni di Ocean Master, così come Abdul-Mateen II in quelli di Black Manta.

E proprio a proposito di Black Manta, in una recente Q&A su Twitter, David Leslie Johnson-McGoldrick ha rivelato qualcosa di molto interessante in merito alla trama del sequel. Un fan ha chiesto allo sceneggiatore di consigliare alcuni fumetti da leggere che potrebbero suggerire che tipo di storia verrà raccontata in Aquaman 2.

La risposta di Johnson-McGoldrick è stata la seguente: “Mmm… bella domanda! Non ci stiamo basando su nessun fumetto in particolare per il sequel, ma se vuoi sapere quali saranno le atmosfere del nuovo film, allora ti consiglio di leggere una qualsiasi storia della Silver Age in cui sia presente Black Manta.”

LEGGI ANCHE – Aquaman 2: ecco quando arriverà al cinema

Vi ricordiamo che Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero riportare James Wan dietro la macchina da presa di Aquaman 2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di James Wan (The Orphan, The Conjuring 2, The Conjuring 3) scriverà la sceneggiatura del film insieme a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori.

Fonte: ScreenRant

The Suicide Squad e la post-produzione “fatta in casa”

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The Suicide Squad e la post-produzione “fatta in casa”

James Gunn, regista dell’attesissimo The Suicide Squad, ha rivelato di essere attualmente al lavoro sulla post-produzione del film direttamente da casa sua, a causa della reclusione forzata in seguito alla pandemia di Coronavirus. All’inizio del mese, tramite un post condiviso via Instagram, era stato lo stesso Gunn ad annunciare la fine delle riprese.

A causa dell’emergenza Covid-19, molte persone si sono ritrovate a dover modificare il proprio stile di vita e a praticare lo smart working, nella speranza di contenere sempre più la diffusione del virus attraverso l’isolamento forzato. Ovviamente, anche James Gunn ha fatto lo stesso, e via Twitter, in risposta ad un fan, ha svelato che, tra le tante attività che lo tengono impegnato in questo periodo di quarantena, c’è anche la post-produzione di The Suicide Squad, che si sta svolgendo direttamente da casa sua.

Nel post Gunn ha fatto riferimento anche alla scrittura: probabilmente il regista starà anche continuando a lavorare alla sceneggiatura di Guardiani della Galassia Vol. 3. Potete vedere il post di seguito:

LEGGI ANCHE – The Suicide SquadNathan Fillion sulla segretezza del suo ruolo

Il cast ufficiale comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris ElbaMichael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

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Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità.

Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Fonte: ScreenRant

The Good Doctor 3×20: promo e trama dall’episodio

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The Good Doctor 3×20: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di The Good Doctor 3×20, il diciannovesimo episodio della terza stagione di The Good Doctor.

In The Good Doctor 3×20 che si intitolerà  “I Love You” (Season Finale) nel secondo episodio del finale in due parti, i nostri medici lavorano contro il tempo e la propria sicurezza personale per salvare la vita di coloro che li circondano nel finale di stagione di The Good Doctor, che andrà in onda LUNEDÌ 30 MARZO sulla ABC.

In The Good Doctor 3×20 protagonisti sono Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

Le guest star di The Good Doctor 3×20 sono Bentley Green come Casey e Marin Ireland come Vera. “I Love You” è stato scritto da David Shore, David Hoselton e Adam Scott Weissman e diretto da David Shore.

The Good Doctor 3×20

In The Good Doctor 3 Dr. Shaun Murphy (Freddie Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae Kim.

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

La serie The Good Doctor è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

Star Wars IX: nomi in codice sul set per evitare spoiler su Palpatine

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Eunice Huthart, stunt coordinator che ha lavorato a Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ha rivelato come la Lucasfilm è riuscita a mantenere segreto il ritorno di Palpatine nel film fino alla Star Wars Celebration 2019, quando il ritorno dell’Imperatore è stato ufficializzato attraverso il primo teaser trailer ufficiale del film.

In una recente intervista con ScreenRant, Huthart ha parlato della segretezza che ruota attorno ad una produzione come quella de L’Ascesa di Skywalker. La stunt ha parlato di “nomi in codice” che venivano utilizzati per evitare che la notizia del ritorno di Palpatine trapelasse sul set e potesse essere così “diffusa” all’esterno:

“Abbiamo fatto del nostro meglio per mantenere il segreto. Ad essere onesti, è stata molto dura per me. Facevo sempre confusioni, perché avevamo dei nomi in codice, e puntualmente li dimenticavo. Mentre facevamo delle prove, mi capitava di esclamare: ‘Adesso è il momento in cui Palpatine entra in scena, ragazzi’, e puntualmente qualcuno esclamava: ‘Oh, ci sarà anche Palpatine nel film?’, ed ogni volta dovevo replicare con: ‘Oh no, l’ho detto? No, non ci sarà’. Avevamo questi nomi in codice che dimenticavo ogni volta. Avevamo nomi in codice per qualsiasi cosa: dalle scene ai set, fino ai personaggi. Ogni volta ci capitava di dimenticare quale fosse il nome in codice associato al quel personaggio. È stata veramente dura.”

LEGGI ANCHE – Star Wars: come Palpatine è sopravvissuto dopo Il Ritorno dello Jedi

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Lucia Bosè, morta per polmonite a 89 anni

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Lucia Bosè, morta per polmonite a 89 anni

Si è spenta in un ospedale di Segovia, vicino Madrid, l’attrice Lucia Bosé: ad annunciarlo è stato il figlio Miguel via Twitter, dal Messico, dove vive con due dei quattro figli. L’attrice è morta a causa delle complicazioni seguite a una polmonite, alcuni giornali spagnoli parlano di coronavirus, ma non ci sono conferme ufficiali.

https://twitter.com/BoseOfficial/status/1242083241907101702?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1242083241907101702&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fsito%2Fnotizie%2Fcultura%2Fcinema%2F2020%2F03%2F23%2Fcinema-e-morta-lucia-bose_5e901720-6a28-4610-8d51-b9c8073e483e.html

La diva dai capelli blu aveva lasciato la carriera per la famiglia e si è spenta in solitudine a causa della specificità del virus, che prevede l’isolamento dei malati. Era nata a Milano il 28 gennaio 1931 con il nome di Lucia Borioni.

Notata, giovanissima, da Luchino Visconti, partecipa e vince la gara di Miss Italia nel 1947. Di lì a qualche anno, debutta al cinema. Si fa notare in Non c’è pace tra gli ulivi (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto Cronaca di un amore (1950) di Antonioni per il quale recita anche ne La signora senza camelie (1953).

Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un personaggio molto popolare. Tornò sugli schermi alla fine degli anni sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini.

Tra le sue interpretazioni recenti, ricordiamo Cronaca di una morte annunciata (1987), di Francesco Rosi, L’avaro (1990) di Tonino Cervi, Volevo i pantaloni (1990) di Maurizio Ponzi, I Viceré (2007) di Roberto Faenza.

Nel 2017 riceve il Wilde Vip European Award per l’arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l’Osservatorio Parlamentare Europeo.

Frances McDormand: 10 cose che non sai sull’attrice

Frances McDormand: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice dal volto unico, Frances McDormand è diventata negli anni una vera e propria icona, affermandosi non solo per le sue straordinarie doti recitative ma anche per il suo carattere dirompente. È noto il suo sodalizio con i fratelli Coen, ma molti sono i registi con cui ha avuto modo di collaborare, divenendo una tra le più celebri interpreti degli ultimi decenni.

Ecco 10 cose che non sai su Frances McDormand.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Frances McDormand: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri film di culto. L’attrice debutta al cinema nel 1984 con il film Blood Simple – Sangue facile, di Joel Coen. Successivamente ha preso parte a pellicole come Arizona Junior (1987), Mississippi Burning (1988), Darkman (1990), Crocevia della morte (1990), America oggi (1993) e Fargo (1996), con cui si consacra come interprete. Negli anni successivi continua ad affermarsi grazie a film come Schegge di paura (1996), Quasi famosi (2000), L’uomo che non c’era (2001), Miss Pettigrew (2008), Burn After Reading (2008), con Brad PittTransformers 3 (2011), This Must Be the Place (2011), con Sean Penn, Moonrise Kingdom (2012), Ave, Cesare! (2016), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017), dove recita accanto a Sam Rockwell e Woody Harrelson, e The French Dispatch (2020).

9. Si è distinta come doppiatrice. Negli ultimi anni l’attrice ha ricoperto in diverse occasioni anche il ruolo di doppiatrice. In Madagascar 3 – Ricercati in Europa dà infatti la voce al personaggio del capitano Chantal Dubois, mentre nel film Pixar Il viaggio di Arlo è la voce della madre del protagonista. Più noto ancora è il suo doppiaggio per il film d’animazione L’isola dei cani (2018), dove è la voce dell’interprete Nelson.

8. Ha recitato anche per la televisione.  Nel corso della sua carriera l’attrice non si è fatta mancare alcuni ruoli televisivi. Nei primi anni ha infatti recitato in alcuni episodi di serie come Ai confini della realtà (1986), Un detective in gamba (1987), e Great Performances (1995), come anche in film come Pazze d’amore (1992), The Good Old Boys (1995) e Precint Hollywood (2005). Nel 2014 è protagonista della miniserie Olive Kitteridge, mentre nel 2019 è la voce di Dio della serie Good Omens.

Frances McDormand: chi è suo marito

7. È sposata con un noto regista. Nel 1984 l’attrice sposa il regista Joel Coen, conosciuto grazie al set di Blood Simple – Sangue facile. I due formano ancora oggi una delle coppie più note di Hollywood, e si sono distinti anche per la loro riservatezza. Nel 1994 i due adottano un bambino del Paraguay, che portano a vivere con loro a New York.

6. Ha recitato in molti film del marito. Dal primo film girato con il marito, Blood Simple – Sangue facile, l’attrice ha collaborato con Coen in altre sei occasioni. Arizona Junior, Crocevia della morte, Fargo, L’uomo che non c’era Burn After Reading, e Ave, Cesare!. Sia con ruoli da protagonista che non parti più marginali, l’attrice si è contraddistinta per aver sempre espresso al meglio lo humor nero ricercato dal marito.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Frances McDormand e gli Oscar

5. Ha vinto più volte l’ambito premio. Nel 1997, grazie al ruolo di Marge Gunderson, l’attrice vince il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista. Un riconoscimento che le permette da quel momento di vivere una carriera ancor più ricca. Nel 2018, con la sua struggente performance in Tre manifesti a Ebbing, Missouri, ottiene invece la sua seconda statuetta, sempre come protagonista. Vanta poi altre tre nomination come non protagonista per i film Mississipi Burning, Quasi famosi e North Country.

Frances McDormand in Fargo

4. Non era convinta del ruolo. Tra le interpretazioni più memorabili dell’attrice vi è quella della poliziotta incinta Marge Gunderson in Fargo, che le è valso anche il premio Oscar. L’attrice ha raccontato che tuttavia inizialmente non era convinta di voler accettare il ruolo, poiché alla ricerca di una parte da killer o da prostituta. Dopo aver accettato, affermò che quel personaggio è stato uno dei regali più belli della sua carriera.

3. Ha usato un cuscino per simulare il pancione. Per dare vita allo stato di gravidanza del suo personaggio, l’attrice ha indossato all’altezza dello stomaco uno speciale cuscino. Nel film, inoltre, l’attrice riproduce perfettamente i movimenti di una donna in quello stato, ma non è stata una cosa volontaria da parte sua. Il cuscino realmente limitava la sua agilità e il suo equilibrio.

2. Ha scritto la backstory del proprio personaggio. Il regista Joel Coen ha dato carta bianca all’attrice per scrivere una biografia del proprio personaggio, così da poter entrare meglio nella sua mentalità. La McDormand inventò allora di aver conosciuto suo marito sul lavoro, ed entrambi erano poliziotti. Al momento del matrimonio, decisero che uno dei due avrebbe rinunciato al proprio lavoro. Poiché Marge era un poliziotto migliore, fu lei a continuare la carriera nelle forze dell’ordine.

Frances McDormand: età e altezza

1. Frances McDormand è nata a Gibson City, Illinois, Stati Uniti, il 23 giugno 1957. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

Abbie Cornish: 10 cose che non sai sull’attrice

Abbie Cornish: 10 cose che non sai sull’attrice

Divisa tra cinema e televisione, l’attrice Abbie Cornish ha costruito la propria fama partecipando a titoli di successo, siano essi lungometraggi o serie televisive. Così facendo ha potuto distinguersi come interprete, arrivando a collaborare con importanti attori e registi, grazie ai quali ha potuto maturare come interprete.

Ecco 10 cose che non sai di Abbie Cornish.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Abbie Cornish: i film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2000 con il film La maschera di scimmia. Guadagna popolarità partecipando a Paradiso + Inferno (2006) e Un’ottima annata – A Good Year (2006), con Russell Crowe. Successivamente è tra gli interpreti dei film Elizabeth: The Golden Age (2007), con Cate Blanchett, Bright Star (2009), Sucker Punch (2011), Limitless (2011), W.E. – Edward e Wallis (2011), 7 psicopatici (2012), RoboCop (2014), Geostorm (2017), e Tre manifesti a Ebbing, Missouri, accanto agli attori Woody Harrelson, Sam Rockwell e Frances McDormand.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Parallelamente alla carriera cinematografica, l’attrice partecipa anche ad alcune serie TV di successo, come Wildside (1997-1999), Outriders (2001), Life Support (2001), Klondike (2014) e Jack Ryan (2018), dove ha ricoperto il ruolo di Cathy Mueller accanto all’attore protagonista John Krasinski.

Abbie Cornish è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 243 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, ma anche immagini realizzate per riviste di moda o a fini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Abbie Cornish in Limitless

7. Ha recitato insieme a celebri attori. Nel 2011 l’attrice è tra i protagonisti del film Limitless, dove ha avuto modo di collaborare con Bradley Cooper e Robert De Niro. La Cornish ha dichiarato di essere rimasta sorpresa dalla loro capacità di trasformarsi nel personaggio, passando con naturalezza da una situazione all’altra.

6. Il film era un nuovo genere per lei. Tra i motivi che hanno spinto l’attrice ad accettare di partecipare al lungometraggio, vi era la novità che un progetto simile rappresentava per lei. Si trattava infatti di un genere nuovo, a metà tra il thriller e la fantascienza, che la Cornish non vedeva l’ora di poter inserire nella propria filmografia.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Abbie Cornish in Jack Ryan

5. Era la protagonista femminile della serie. Nel 2016 l’attrice viene scelta per interpretare Cathy Muller nella serie Amazon Jack Ryan. Il personaggio è presente in tutti e otto gli episodi della prima stagione. Questo svolge infatti un ruolo chiave, essendo non solo la protagonista femminile ma anche la fidanzata del protagonista.

4. Non ha ripreso il suo ruolo nella seconda stagione. Senza che nessuna motivazione venisse fornita, l’attrice non è comparsa nella seconda stagione della serie, di fatto abbandonando il ruolo. Amazon non ha rivelato se si è trattato di una rinuncia da parte dell’attrice o di un cambio di idee per il personaggio da parte dei produttori.

Abbie Cornish: il suo fisico

3. È molto allenata. In più occasioni l’attrice si è ritrovata a ricoprire ruoli dinamici che richiedevano una buona preparazione fisica, come ad esempio in Jack Ryan. Per tanto, la Cornish non ha mai nascosto il suo allenarsi quotidiano, sfoggiando in più occasioni un fisico invidiabile che le permette di bilanciare muscoli e sensualità.

Abbie Cornish: il suo 2019

2. Ha recitato in una nuova serie TV. Nel 2019 l’attrice è la protagonista della serie Secret Bridesmaids’ Business, dove ricopre il ruolo di Melanie Heyward, damigella d’onore al matrimonio di una sua cara amica. Durante tale evento verranno tuttavia a galla alcune minacciose dinamiche, che metteranno a repentaglio gli scheletri nell’armadio delle protagoniste.

Abbie Cornish: età e altezza

1. Abbie Cornish è nata a Lochinvar, in Australia, il 7 agosto 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Leia Organa: Principessa, Generale, Mentore. L’omaggio animato di Star Wars Kids

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Star Wars rende omaggio a Leia (Carrie Fisher) in un nuovo video animato che traccia il suo viaggio da principessa a generale. Dopo la sua prima apparizione nell’originale Star Wars, Leia è diventata un personaggio iconico grazie alla sua arguzia e forza. Dopo averla vista schierata in prima linea nella trilogia originale, i fan erano entusiasti di sapere che Leia sarebbe tornata nella terza trilogia, iniziata nel 2015 con Il Risveglio della Forza.

Sfortunatamente, la prematura scomparsa di Carrie Fisher le ha impedito di sviluppare il suo personaggio fino alla fine di L’Ascesa di Skywalker, anche se J.J. Abrams e il suo team hanno fatto di tutto per recuperare il materiale non utilizzato dai film precedenti per renderlo adattabile al nuovo film.

Nell’Episodio IX, Leia Organa si sacrifica usando tutta la sua energia per raggiungere il figlio ribelle Kylo Ren (Adam Driver) attraverso la Forza. Riesce ad aiutarlo a tornare alla luce, ma così facendo muore. Rey (Daisy Ridley) la vede in seguito come un fantasma della Forza, e ciò ci mostra che, come i Cavalieri Jedi, Leia è diventata una cosa sola con la Forza.

Come parte della serie di animazione “Star Wars Galaxy of Adventures“, il viaggio di Leia attraverso i film è stato animato in una bellissima sequenza. Il breve video, pubblicato da Star Wars Kids, mette in evidenza alcuni dei momenti più memorabili di Leia dalla trilogia di riavvio mentre ancora si ripropone nei film originali. Include anche il dialogo reale dei film.

Avengers: Endgame, Wonder Woman interviene nella battaglia finale

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Sappiamo ormai da tempo che i Vendicatori sono riusciti a tenere testa e poi a sconfiggere Thanos in Avengers: Endgame, ma come sarebbero andate le cose se dalla loro avessero avuto un ulteriore aiuto?

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, un Thanos indebolito nel nuovo concept

Adeel of Steel immagina l’intervento di Wonder Woman durante la battaglia finale contro il Titano Pazzo nel film che ha chiuso la Infinity Saga. Ecco come sarebbe andata!

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Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Voldemort vs. Darth Vader: chi è più potente tra i due

Voldemort vs. Darth Vader: chi è più potente tra i due

Quando si pensa ai più grandi villain del grande schermo, gli iconici Darth Vader e Voldemort occupano di sicuro un posto d’onore. Antagonisti principali di entrambe le saghe che li hanno resi noti al grande pubblico – rispettivamente Star Wars e Harry Potter -, i due cattivi, sebbene godano di una fama che si potrebbe considerare paritetica, non hanno in realtà gli stessi poteri.

Provando a divertirci nel mettere le loro abilità a confronto, quali pensate siano i punti di forza dell’uno e quali invece quelli dell’altro? Abbiamo messo “allo specchio” le loro personalità, cercando di rispondere ad un’ardita domanda: chi è più potente tra Darth Vader e Voldermort? Scopriamolo insieme…

Discendenza

Il primo confronto tra i due personaggi si basa sulle loro origini. La famiglia di Voldemort ha profondi legami con la magia oscura, legami “di sangue” che risalgono alla figura di Salazar Serpeverde. Per liberarsi dalla discendenza Babbana del padre e della povertà in cui caddero i Guant, Voldermort ha dovuto necessariamente ‘trasformarsi’ in qualcosa di più grande. Parallelamente, anche le origini di Anakin Skywalker erano alquanto umili…

Giovane ragazzo schiavo, è cresciuto al fianco della madre per servire gli Hutt su Tatooine, per poi essere venduto a Watto. Si dice che il piccolo Anakin sia stato concepito senza un padre, creato dalla Forza attraverso l’Immacolata Concezione. In questo prima testa a testa, è sicuramente Darth Vader a spuntarla.

Abilità naturali

Quando si tratta di abilità, sia grazie ai libri che ai film sappiamo quanto Voldemort sia sempre stato dotato. Anche da bambino, durante gli anni trascorsi in orfanotrofio, ha dato sfogo ai suoi poteri, tanto per imparare a padroneggiarli quanto per vendicarsi dei torti subiti. Le sue abilità non passarono inosservate neanche a Silente, che una volta giunto nell’orfanotrofio lo convinse a frequentare la scuola di magia di Hogwarts. 

Per quanto riguarda invece Anakin, le sue abilità naturali non si sono manifestate perché collegate alla Forza (almeno da ciò che abbiamo visto nei film), come ad esempio la sua capacità di pilotare navi e veicoli, che non ha mai avuto eguali. Inoltre, ha sempre avuto il più alto numero di midi-chlorian di chiunque altro i Jedi avessero mai scoperto. Potrebbe forse non essere così evidente, ma siamo convinti che a livello di abilità Anakin e Voldemort gareggino al medesimo livello. 

Abilità acquisite

I due villain hanno anche una formazione ed un background educativo sorprendentemente simili. Voldemort frequentò una delle più grandi scuole di magia del Mondo Magico, eccellendo in tutto ciò che faceva; solo in seguito si sarebbe dedicato alla scoperta di tutti i segreti che la magia oscura aveva da offrirgli.

Darth Vader frequentò un’accademia altrettanto prestigiosa, il Tempio Jedi, imparando a beneficiare di tutti gli insegnamenti della Forza. Dopo aver ceduto al Lato Oscuro, si sarebbe dedicato a seguire gli insegnamenti di Palpatine. Dati i contesti simili, ad entrambi è stato insegnato praticamente tutto ciò che c’era da sapere in termini di potere e di oscurità.

Armi

Quando si tratta di armi, Voldemort potrebbe avere la meglio rispetto a Darth Vader. Utilizzando una “semplice” bacchetta, è in grado di evocare qualsiasi incantesimo si possa immaginare, tanto Offensivo e Difensivo, per non parlare di quelli Generici. Inoltre, è in grado di manipolare la realtà con un semplice movimento del polso. Anche se Darth Vader brandisce un’arma potente e letale, ma la realtà è che non si pouò competere con la magia…

L’uso della Forza potrebbe essere l’abilità più equa in un’ipotetica battaglia contro Voldemort, ma anche ciò non garantirebbe un’eventuale vittoria del Sith. Anche se la spada laser è l’arma più iconica della saga di Star Wars, è inevitabile quanto gli strumenti magici a disposizioni di Voldemort siano molto più efficaci per vincere uno scontro. 

Alleati

Ogni grande villain ha bisogno di un “compagno” che sia in grado di supportarlo. Voldemort ha i suoi devoti Mangiamorte, ma il più fedele di tutti è sempre stato Codaliscia. Per quanto riguarda Darth Vader, invece, il suo più grande alleato nella Marina Imperiale è stato probabilmente l’Ammiraglio Piett, diligente, ambizioso e devoto.

Al tempo stesso Codaliscia, spinto da una personalità spregevole e corrotta, era sempre disposto a tutto pur di compiacere Lord Voldemort. Ciononostante, Piett ha agito comandando un’intera flotta: ecco perché, rispetto a Peter Minus, non può che essere considerata la “spalla” migliore che si possa desiderare.

Seguaci

Guardando al di là dei rispettivi alleati, è interessante chiedersi chi tra Darth Vader e Voldemort abbia effettivamente le migliori risorse a disposizione. Voldemort ha un potente esercito di seguaci che arrivano in suo sostegno durante il finale della saga, durante il quale ha chiamato a raccolta ogni sorta di creature ed essere oscuro a sua disposizione.

Dall’altra parte abbiamo Darth Vader, che ha dalla sua il fatto di essere uno dei personaggi più malvagi della Galassia, così come di avere sotto la propria egida un intero Impero. Se da un lato Voldemort potrebbe avere alleati più talentuosi e potenti, è innegabile quanto la quantità di truppe e di armi tecnologiche a disposizione di Darth Vader non abbia eguali.

Dominio

In termini di territorialità e dominio, quale cattivo ha saputo maggiormente espandere il proprio potere? Negli ultimi libri della serie, Voldemort sradica completamente il Governo prendendo il controllo di tutta la Gran Bretagna, anche se non è chiaro se il suo colpo di stato si estenda oltre i confini della nazione. Darth Vader serve serve invece un Impero che si estende su un’intera Galassia, anche se non è propriamente suo.

Sicuramente ne supervisiona gran parte, ma la realtà è  che appartiene tutto al suo padrone, Palpatine. Per questo motivo, sebbene lo spazio governato possa essere quantitativamente maggiore, alla fine è Voldemort ad esercitare molto più dominio rispetto  a Darth Vader.

Nemesi

Ogni villain che si rispetti ha bisogno di una nemesi, un grande eroe da affrontare e con cui, all’occorrenza, confrontarsi. Per Voldemort, tale nemesi è rappresentata da Harry Potter, che fin dalla nascita ha dimostrato di essere l’unico vero grande ostacolo contro la sua scalata al potere. Darth Vader, d’altra parte, è stato contrapposto a suo figlio, Luke Skywalker.

Giunti alla fine dell’arco narrativo del personaggio nella saga, scopriamo che Vader è riuscito a provare sentimenti di amore nei confronti di Luke, qualcosa che non sarebbe mai potuto accadere tra Voldemort e Harry. Come tale, la coppia formata da “colui che non deve essere nominato” e il maghetto occhialuto, in termini di rivalità, è la coppia vincitrice… una rivalità che l’amore non avrebbe mai potuto scalfire.

Morte

In ciascuna delle rispettive saghe, entrambi i personaggi muoiono. Le morti sono però dovute a ragioni molto diverse. Gli Horcrux di Voldemort alla fine vengono tutti distrutti, con il villain che viene superato in astuzia da Harry, morendo a causa della sua stessa ambizione. Darth Vader, invecee, muore per il suo stesso sacrificio, una morte chiaramente molto più nobile.

Il Sith scelse di morire al posto di suo figlio, superando addirittura il suo maestro. Gli venne anche concessa la vita eterna attraverso la Forza. Per questo motivo, la morte di Vader supera quella di Voldemort.

Risultati

Giunti alla fine, e osservando quanto esaminato fino ad ora, sembra che Darth Vader sia il villain più potente. Sicuramente, Darth Vader ha agito in una maniera tanto subdola quanto ragguardevole, impresa nella quale Voldemort ha invece fallito.

Ciononostante, entrambi i cattivi hanno a loro disposizione immense abilità e risorse, quindi non sarebbe tanto “furbo” affermare che potrebbero essere considerati – anche in vista di ciò che rappresentano per le loro nemesi – potenti allo stesso livello…

Fonte: ScreenRant

Disney+: in occasione del lancio, flashmob a tema Frozen con Serena Autieri

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Martedì 24 marzo alle 16.30, Serena Autieri, voce italiana della Regina Elsa protagonista di Frozen – Il regno di ghiaccio, e Michelle Hunziker, saranno le protagoniste di un flashmob via social network che coinvolgerà tutti i fan del capolavoro d’animazione Disney a cantare All’alba sorgerò (Let it Go).

Autieri e Hunziker si preparano all’incontro vestite come i personaggi dei film e con loro ci saranno anche le loro figlie. Il flashmob arriva in concomitanza del lancio in Italia di Disney+, che sarà disponibile da domani.

L’appuntamento è martedì, 24 marzo, alle 16.30, sui canali social di Serena Autieri e Michelle Hunziker.

Frozen – Il regno di ghiaccio (Frozen) è un film del 2013 diretto da Chris Buck Jennifer Lee. È il 53º classico Disney.

Liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen La regina delle nevi, è un lungometraggio animato al computer, prodotto dalla Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Il 2 marzo 2014 si aggiudica due premi Oscar: miglior film d’animazione e miglior canzone (Let It Go in originale, All’alba sorgerò in italiano).

Captain America: The Winter Soldier, il video degli stunt della sequenza in autostrada

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Captain America: The Winter Soldier è uno dei film Marvel Studios più amati in assoluto dal fan del franchise. Il film segna l’arrivo di Anthony e Joe Russo in casa Marvel ma anche, narrativamente parlando, un enorme scossone alle fondamenta del Marvel Cinematic Universe.

Captain America: The Winter Soldier, 10 segreti sulla realizzazione del film

Il film si caratterizza per una grande quantità di effetti speciali, in contrapposizione con le altre produzioni del genere, che prediligono effetti visivi, invece. Proprio per la realizzazione di questi effetti sono stati coinvolti esperti di settore, stuntman coordinator e performer che hanno garantito non solo l’incolumità agli attori protagonisti ma anche la buona riuscita di molte scene d’azione.

Tra queste scene, sarà rimasta senz’altro nella memoria del fan la scena dell’inseguimento in autostrada, con protagonisti Steve Rogers, Natasha Romanoff e Sam Wilson, alle prese con l’allora misterioso Soldato d’Inverno. Di seguito, ecco il video in cui Amy Johnston, stunt performer, commenta la realizzazione degli stunt per quella acrobatica sequenza.

Corridor Crew and stunt performer Amy Johnston talk about the awesome highway scene from Winter Soldier
byu/EKRB7 inmarvelstudios

Captain America: The Winter Soldier è il nono film del Marvel Cinematic Universe e il secondo della trilogia dedicata a Steve Rogers. Nel film compaiono Chris Evans, Scarlett Johansson, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, Frank Grillo, Emily VanCamp, Hayley Atwell, Robert Redford.

Il film è diretto da Anthony e Jeo Russo, che successivamente sono diventati un vero e proprio punto di riferimento per Kevin Feige e tutta la squadra dei Marvel Studios e hanno diretto anche Civil War e Avengers 3 e 4.

Fonte: Reddit

Zombieland: il cameo di Bill Murray pensato per un altro attore

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Zombieland: il cameo di Bill Murray pensato per un altro attore

Il cameo di Bill Murray in Zombieland, la commedia zombie diretta da Ruben Fleischer nel 2009, è una delle cose più memorabili del film, che ancora oggi i fan ricordano con affetto e divertimento. Eppure, inizialmente, il cameo della star della saga di Ghostbusters era stato pensato per un altro attore…

A rivelarlo è stato il co-sceneggiatore del film Paul Wernick: via Twitter, infatti, lo stesso ha rivelato che il cameo offerto a Murray era stato inizialmente pensato per Patrick Swayze, la star di Dirty Dancing e Ghost, scomparso nel 2009 all’età di 57 anni. Purtroppo, sono state le condizioni di salute dell’attore – all’epoca già affetto dal cancro al pancreas che lo ha poi condotto alla morte – a non permettergli di prendere parte al film.

Altri attori presi in considerazione per il cameo in questione furono Dustin Hoffman, Dwayne Johnson, Jean-Claude Van Damme, Joe Pesci, Kevin Bacon, Mark Hamill, Matthew McConaughey e Sylvester Stallone.

Di seguito i tweet del co-sceneggiatore Paul Wernick: 

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Diretto ancora una volta da Ruben Fleischer (Venom), Zombieland: Doppio Colpo è uscito nelle nostre sale lo scorso 14 novembre. Nel cast sono tornati i veterani Jesse EisenbergWoody HarrelsonEmma Stone e Abigail Breslin, riprendendo i rispettivi ruoli del film originale, insieme a Zoey Deutch e Rosario Dawson.

La sceneggiatura è stata firmata da Dave Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul Wernick e Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2), mentre le riprese si sono svolte nei mesi scorsi a Los Angeles. Per quanto riguarda la trama – ancora avvolta nel mistero – sappiamo che dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti (Columbus, Tallhassee, Witchita e Little Rock) immersi in un mondo dove l’apocalisse zombie si è evoluta.

Fonte: ScreenRant

Spider-Man: Un Nuovo Universo, Phil Lord ricorda il folle processo di scrittura

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Phil Lord, uno degli sceneggiatori di Spider-Man: Un Nuovo Universo, ha ricordato via Twitter il folle processo di scrittura del film, condividendo delle immagini inedite dal backstage della fase di pre-produzione.

Via Twitter, Phil Lord ha condiviso ciò che lui stesso ha definito lo “la ruota della storia” di Un Nuovo UniversoCome spiegato dal co-sceneggiatore, meno di un anno prima dell’uscita del film nelle sale, lui e il co-regista Rodeny Rothamn decisero di dare una “scossa” alla storia e hanno dovuto capire come rimodellare le sequenze che avevamo già assemblato e animato e mescolarne con nuovi elementi. Lord ha aggiunto che ciò ha coinciso con una “ricostruzione totale del terzo atto del film”.

Phil Lord si è assicurato di includere nel suo tweet le immagini delle lavagne che testimoniano questo intricato processo di lavorazione, a testimonianza di un vero e proprio “caos organizzato”. Potete vedere il tweet di seguito:

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Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. Il film è uscito al cinema il 25 dicembre 2018, distribuito da Warner Bros. Italia.

Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz e Nicolas Cage.

Fonte: ScreenRant

Black Widow: i dettagli del costume di Taskmaster

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Black Widow: i dettagli del costume di Taskmaster

C’è ancora tanto mistero su Black Widow, su quella che sarà la trama del film e sulla vera identità di quello che sembra essere il villain del film, Taskmaster. Nonostante il film sia trai titoli purtroppo intaccati dall’emergenza sanitaria mondiale, è comunque trai più attesi dell’anno e vedrà Scarlett Johansson tornare nei panni di Natasha Romanoff per quella che dovrebbe essere la sua ultima volta.

I trailer e le immagini dal film ci hanno dato un’idea di quello che sarà il look del personaggio, ma adesso, grazie a Reddit, abbiamo la possibilità di vedere una nuova immagine del costume di Taskmaster, che potete ammirare di seguito:

new Taskmaster Photo
byu/anilsoi11 inmarvelstudios

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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