Ecco la prima featurette
sottotitolata in italiano per La Bella e la
Bestia in cui il regista Bill Condon, e
il cast, Emma Watson, Dan Stevens, Josh Gad, Ewan McGregon,
Ian McKellen, Gugu Mbatha Raw, Luke Evans.
Alle musiche tornerà Alan
Menken già geniale compositore delle musiche del classico
del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche
in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e
la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a
essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico
fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination
per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne
raggiunto dal film Up della Pixar.
Si immaginava già
che Avengers Infinity War fosse uno dei
progetti più costosi della storia del cinema, il più costoso della
storia dei Marvel Studios fino a
questo momento, anche se la cifra esatta non era mai stata
rivelata.
Adesso però, secondo Bleeding Cool, è venuta a galla
una verità che potrebbe segnare effettivamente un record nella
storia del cinema. In un articolo pubblicato sull’Atlanta Business Chronicle,
Dan Cathy, co-proprietario dei Pinewood
Atlanta Studios, location dove al momento si stanno
svolgendo le riprese di Avengers Infinity War,
potrebbe aver confermato il budget del film.
Nell’articolo è infatti riportata
una dichiarazione di Cathy: “Al momento stiamo
ospitando la più grande produzione cinematografica di sempre con un
budget di $1 miliardo”. Anche se il riferimento al film non è
esplicito, si potrebbe trattare senza dubbio di quello.
Naturalmente si parla di Infinity War e di
Avengers 4, che avrebbero quindi un budget di 500
milioni ciascuno, una cifre che supera il record per una produzione
Disney, detenuto, fino a questo momento, da Pirati dei
Caraibi ai Confini del Mare, con 410 milioni di
budget.
Sicuramente la
Disney è molto fiduciosa nel progetto, ma i fan
ripagheranno questo sforzo economico?
Film Marvel: sei grandi storie da adattare dopo
Avengers Infinity War
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan,
Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr.,
Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley
Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Ecco tutti i film al cinema a
partire dal 2 marzo 2017.
La legge della
notte di Ben Affleck: Il film è
ambientato nei ruggenti anni 20 quando il Proibizionismo non riesce
a fermare il fiume d’alcool che invade gli speakeasy della mala.
Chiunque con abbastanza ambizione e nervi saldi ha l’opportunità di
ottenere rapidamente potere e denaro e così Joe Coughlin, il figlio
di un commissario della Polizia di Boston, da tempo ha voltato le
spalle alla sua rigida educazione per diventare un fuorilegge. Però
perfino tra i criminali esistono delle regole e Joe infrange la più
grande: incrocia il suo cammino con un potente boss, rubandogli
soldi e donna. L’incontro finisce in tragedia, conducendo Joe su un
percorso di vendetta, ambizione, amore e tradimenti che lo
costringe a lasciare Boston per Tampa e i suoi contrabbandieri di
rum.
Omicidio
all’Italiana di Maccio
Capatonda: Uno strano omicidio sconvolge la vita
sempre uguale di Acitrullo, sperduta località dell’entroterra
abruzzese. Quale occasione migliore per il sindaco e il suo vice
per far uscire dall’anonimato il paesino? Oltre alle forze
dell’ordine infatti, accorrerà sul posto una troupe del famigerato
programma televisivo “Chi l’acciso?”, condotto da Donatella
Spruzzone. Grazie alla trasmissione e all’astuzia del sindaco,
Acitrullo diventerà in men che non si dica famosa come e ancor più
di Cogne! Ma sarà un efferato crimine o un… omicidio a luci
grosse??
Passeri
di Runar Runarsson: Quando la madre
decide di partire per una missione in Uganda con il suo nuovo
compagno, il sedicenne Ari è costretto a trasferirsi da Reykjavik
nel desolato e sperduto paese dove aveva vissuto da ragazzino. Qui
ritrova una nonna affettuosa e presente, un padre goffo,
disoccupato e spesso impegnato a bere e una comunità in cui
violenza e abbruttimento spesso sono legati all’alcool. Gli amici
di un tempo, ora diventati ragazzi, non lo riconoscono più e Ari
fatica ad inserirsi nel gruppo. Nell’estate islandese illuminata di
giorno e di notte, il ragazzo dovrà crescere e fare una scelta:
cogliere i piccoli segnali di bellezza che gli si mostrano, grazie
anche alla presenza dolce della giovane Làra, o lasciarsi
inghiottire dalla realtà che lo circonda.
Rosso Istanbul di
Ferzan Ozpetek: 13 MAGGIO 2016. Orhan Sahin
torna a Istanbul dopo 20 anni di assenza volontaria. Come editor
deve aiutare Deniz Soysal, famoso regista cinematografico, a finire
la scrittura del suo libro. Ma Orhan rimane intrappolato in una
città carica di ricordi rimossi. Si ritrova sempre più coinvolto
nei legami con i famigliari e gli amici di Deniz che sono anche i
protagonisti del libro che il regista avrebbe dovuto finire.
Soprattutto Neval e Yusuf, la donna e l’uomo a cui Deniz è più
legato, entrano prepotentemente anche nella vita di Orhan. Quasi
prigioniero nella storia di un altro, Orhan però finisce per
indagare soprattutto su se stesso, riscoprendo emozioni e
sentimenti che credeva morti per sempre e che invece tornano a
chiedergli il conto per poter riuscire a cambiare la sua vita.
Vi presento Toni
Erdmann di Maren Ade: Inès è una
donna in carriera che lavora in una grande azienda tedesca a
Bucarest. La sua vita sembra scorrere tranquilla fino all’arrivo
improvviso di Winfried, suo padre, che le pone questa domanda: “sei
felice?”. La sua incapacità di rispondere alla domanda segna
l’inizio di un profondo sconvolgimento. Questo padre ingombrante,
sempre pronto a fare scherzi, e di cui lei si vergogna un po’ farà
di tutto per aiutarla a ritrovare se stessa inventandosi un buffo
ed eccentrico personaggio: Toni Erdmann.
Falchi di
Toni D’Angelo: Duri, spregiudicati, spietati.
Peppe e Francesco sono così, due falchi, agenti della sezione
speciale della Squadra Mobile di Napoli, una sezione preposta per
affiancare le indagini sulla criminalità organizzata. A bordo
della loro moto e sotto la guida dell’efficiente capo della squadra
Mobile, il dottor Marino, con il quale hanno un rapporto quasi
paterno, pattugliano la città incuneandosi nei sobborghi più loschi
e criminali. Efficientissimi e dediti a 360 gradi alla loro
missione, i due amici pagano però lo scotto di una vita sempre in
tensione. Francesco è afflitto da una grave depressione e soffre
di un’acuta e inconfessata claustrofobia, che riesce ad alleviare
attraverso l’abuso di psicofarmaci e droghe. Peppe invece conduce
una vita estremamente solitaria: vive sulla costa napoletana
degradata e abbandonata, e quando non è in servizio si dedica alla
sua unica altra passione: l’addestramento di cani da
combattimento.
Ozzy Cucciolo
Coraggioso di Alberto
Rodriguez: Ozzy un simpatico beagle, svolge una vita
serena e idilliaca fino al giorrno in cui i suoi padroni, devono
improvvisamente partire per il Giappone senza la possibilità di
portarlo con loro. Profondamente addolorati, i Martins dovranno
cercare una sistemazione temporanea per Ozzy e la scelta ricade su
un canile extra lusso. Ma quello che all’apparenza sembra un
paradiso di amore e coccole, si rivelerà ben presto una terribile
prigione per cani, gestita da un proprietario malvagio. Ozzy dovrà
trovare la forza di resistere e il coraggio di scappare grazie
anche all’aiuto dei suoi nuovi amici a 4 zampe.
Arrivano ulteriori e speriamo
definitivi aggiornamenti in merito alla gaffe degli Oscar
2017 e alla proclamazione del miglior film di domenica
notte (mattina da noi in Italia).
Dopo la conferma che il tutto è
stato causa di un errore umano (qui) adesso sono stati trovati e puniti i
responsabili. Warren Beatty, attore che insieme a
Faye Dunaway è stato suo malgrado testimone ed
esecutore dell’errore, ha dichiarato che “sarebbe
appropriato che il presidente dell’Academy, Cheryl Boone
Isaacs, chiarisse pubblicamente cosa è successo il prima
possibile”.
E così Cheryl Boone
Isaacs ha comunicato che all’Associated
Press che l’Academy sta valutando se continuare o
meno a lavorare con
la PriceWaterhouseCoopers, con cui collabora
da 80 anni. Intanto però, BrianCullinan e Martha Ruiz, i due
partner di PwC che da anni consegnano le schede
agli Oscar, sono stati interdetti dal lavorare ancora alla
cerimonia degli Oscar.
Il capro espiatorio quindi è stato
identificato proprio in Cullinan, in effetti vero e proprio
colpevole, distrattosi a tweettare una foto di Emma
Stone proprio nel momento in cui avrebbe dovuto consegnare
la busta del miglior film a Beatty. Grazie ad alcune immagini
diffuse da Variety, è stata ricostruita la
dinamica della situazione che incrimina senza via di scampo
Cullinan. L’uomo ha in mano due buste, una per il miglior film,
l’altra è il doppione per la migliore attrice (premio appena
consegnato alla Stone) affidata quindi per sbagli
a Warren Beatty.
Gal Gadot ha
condiviso una nuova immagine dal set di
Justice League in cui compare nel costume di
Wonder Woman al fianco di Zack
Snyder. Nel film il regista dirige per la seconda volta
l’attrice dopo la sua breve partecipazione a Batman v
Superman Dawn of Justice.
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà diretto ancora
una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10
novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Arriva al cinema il 9 marzo
Il Padre d’Italia, l’ultimo film di Fabio
Mollo con protagonisti Luca Marinelli e
Isabella Ragonese.
Ne Il Padre
d’Italia Paolo (Luca
Marinelli) è un tipo schivo e razionale. Ha un
doloroso passato e alle spalle una storia importante appena
conclusa perché, a differenza del suo compagno, non si sentiva
pronto per creare una famiglia. Mia (Isabella
Ragonese) è invece spregiudicata e vitale, un’eterna
adolescente al sesto mese di gravidanza. S’incontrano una sera, per
caso. Anche Mia è sola e Paolo si fa presto coinvolgere dalla sua
esuberanza, intraprendendo con lei un viaggio attraverso l’Italia.
Prima alla ricerca del padre della bambina che sta per nascere, poi
sempre più alla scoperta di sé, i due s’interrogano sulla
possibilità di un futuro diverso da quello che entrambi avevano
sempre immaginato.
Il Padre d’Italia,
seconda regia di Fabio Mollo dopo Il Sud è
niente, è un film denso di contenuti ed emotivamente
intenso. Al centro, un discorso articolato sulla famiglia intesa in
diverse forme: quella tradizionale che può essere tarpante; quella
assente con le sue conseguenze destabilizzanti; quella da
costruire, se e quando si diventa genitori; il tema: omosessualità
e paternità.
Il centro de Il Padre
d’Italia sono i protagonisti
Nocciolo del lavoro è
l’approfondimento psicologico dei protagonisti. Il regista coglie
gli aspetti che ne descrivono meglio la partitura emotiva,
facendola arrivare allo spettatore e rendendone universali i
caratteri. Paolo, in cerca della famiglia che non ha mai avuto, si
sente ancora figlio, bisognoso di essere accolto e accudito, più
che pronto ad accudire a sua volta. Mia, con la sua giocosa
vitalità e il suo infantilismo, le menzogne, lo sconforto dei
momenti di consapevolezza, il senso di oppressione e mancata
accettazione in famiglia. Entrambi spaventati da un futuro di
solitudine. E quell’incontro inaspettato tra due personalità che
istintivamente si aggrappano l’una all’altra e insieme tentano di
compiere quei passi che fino ad allora non si erano sentiti in
grado di fare. Le interpretazioni di Marinelli e Ragonese riescono
ad essere intense e calibrate al tempo stesso, regalando al film un
respiro altrimenti difficile da ottenere.
Li sostiene uno stile registico
imperniato sull’immagine – con molti primi piani che mettono in
evidenza espressioni e gesti – e il contrappunto sonoro – suoni
elettronici e canzoni anni ’80, con cui i protagonisti si
cimentano, sottolineando alcuni momenti chiave del loro rapporto. A
questo proposito, più che le ormai note doti canore di Luca
Marinelli – chiamato con poca fantasia per la seconda volta ad
interpretare Non sono una signora, ma non solo – a
sorprendere è l’intensa prova di Isabella Ragonese, alle prese con
un brano degli Smiths.
Il Padre d’Italia non è privo di
qualche incongruenza
Ciò detto, vi sono anche ingenuità
e incongruenze narrative – ad esempio, il ricordo del volto
materno, proprio nel momento in cui il protagonista stesso si
appresta a fare il padre; l’identificazione a tratti troppo
insistita di Mia con una figura materna per Paolo, come nelle
sequenze dell’orfanotrofio e del nuoto; il fatto che Paolo “provi a
fare l’etero”. In questo, il regista sembra scontare una visione
troppo romantica.
Nonostante ciò, il film offre un
quadro ampio sulla genitorialità e sull’amore, che va oltre gli
schemi all’interno dei quali siamo abituati a pensare e spinge a
interrogarsi. Lo fa con estrema delicatezza e pudore attraverso un
coinvolgente viaggio emotivo e psicologico con i protagonisti, con
le loro paure, insicurezze e vissuti problematici, esplorando i
quali lo spettatore può facilmente ritrovare frammenti di sé.
Ecco il full trailer italiano di
Guardiani della Galassia Vol. 2, diretto da
James Gunn, con Chris Pratt, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Karen Gillan e Michael
Rooker. Nel video di seguito possiamo anche vedere il
debutto del personaggio di Kurt Russell,
Ego il Pianeta Vivente, nonché padre di Peter
Quill.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il film arriverà al cinema in Italia dal 25 aprile.
È stato diffuso il nuovo poster di
Fast and Furious 8 in cui vediamo
Toretto prendere le distanze dalla sua “famiglia”.
Questo plot twist inaspettato lo abbiamo
riscontrato già nel primo trailer e sarà alla base della trama di
questo nuovo capitolo del franchise a quattro ruote.
Il prossimo capitolo della saga, il
numero 8, diretto da F. Gary Gray, arriverà al
cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova trilogia del
franchise con protagonista Vin Diesel.
Il settimo capitolo del
franchise ha avuto un grande successo al box-office. In Nord
America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel
resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.
Con un guadagno complessivo di
$1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e
superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore
incasso della storia del cinema.
È on line il nuovo trailer di
Pirati dei Caraibi 5 La Vendetta di Salazar in cui
torna il mitico Capitan Jack Sparrow, interpretato
da Johnny Depp, insieme ad altri personaggi noti e
meno noti del franchise, tra cui Barbossa
(Goeffrey Rush), vecchia conoscenza di
Sparrow e degli spettatori, ma anche il temibile
Salazar, che avrà il volto di Javier
Bardem.
Diretto dalla coppia di registi
norgesi Espen Sandberg and Joachim Rønning
(Kon-Tiki), Pirates of the Caribbean Dead Men Tell
No Tales sarà il quinto capitolo del franchise
prodotto da e vedrà il ritorno di Johnny
Depp nei panni di Jack Sparrow, Orlando
Bloom come Will Turner e Geoffrey Rush
come il capitano Barbosa. Al film si sono uniti il premio Oscar
Javier Bardem, che interpreta l’antagonista del
film, capitano Salazar. Brenton Thwaites
(Maleficent,
The Giver) che interpreta un
personaggio di nome Henry e Paul McCarney in un ruolo ancora
sconosciuto.
Dopo La maledizione
della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini
del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto
capitolo della saga: Dead Men Tell No
Tales.
Le
riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state poi bloccate
a causa di un infortunio di Johnny Depp fuori dal
set. La produzione tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come
da programma, per Maggio del 2017.
In questo film, vedremo il Capitano
Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito del temibile
Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per riacquistare la
libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il leggendario
Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di donare al
possessore il controllo totale dei mari.
La precedente prova di Ben Affleck alla regia è stata un vero
trionfo, Argo è stato un film capace di vincere tre
BAFTA, due Golden Globe e tre Premi Oscar, fra cui anche Miglior
Film. A cinque anni di distanza, l’autore della sceneggiatura di
Will Hunting – Genio Ribelle torna a sedere
sulla sedia più importante del set imbarcandosi in una storia
intrisa di criminali, di diritti civili, di discriminazione,
religione, onore e vendetta. La Legge della Notte,
tratto dall’omonimo romanzo di Dennis Lehane, ci
riporta indietro nel tempo fino alla buia epoca del proibizionismo
fra Boston e la Florida, durante la quale Joe Coughlin prima vive
di espedienti al di là di ogni famiglia mafiosa, poi si affilia per
sete di vendetta, mettendo su un impero dell’alcool illegale che ha
però gli anni contati.
L’arrivo del presidente
Franklin Delano Roosevelt rende legale consumare
bevande alcoliche, motivo per cui la criminalità organizzata inizia
a trafficare nei casino e nel gioco d’azzardo. Questa però è storia
risaputa, quasi di sfondo, Joe Coughlin ha un
obiettivo preciso, ogni sua azione è finalizzata all’eliminazione
di un boss nemico che in passato lo ha quasi ucciso. Il fulcro di
tutto diventa la vendetta da servire rigorosamente fredda, mentre
il personaggio principale – lo stesso Ben Affleck – si trasforma da agnello di Dio
innocente (per non aver mai ucciso nessuno) in un assassino
spietato e brutale.
Il regista dimentica però
lo smalto e l’arguzia del suo film precedente, se vogliamo
accantona anche lo spirito critico che ruotava attorno al
meraviglioso Argo, per raccontare una storia lineare, priva
di scossoni e carattere, pronta a dilungarsi su dettagli superflui
e ad accelerare durante i momenti chiave. Il risultato è un’opera
altalenante che parte ingranando la giusta marcia e poi si perde
lungo il cammino, proprio come il suo protagonista, inanellando ben
tre finali diversi senza brividi. Nonostante la vita di Joe
Coughlin sia un’eterna fuga dalla legge, Ben Affleck non riesce a regalargli spessore,
resta incastrato sotto una maschera di granito anche nelle scene
più dolci in compagnia di Zoe Saldana. La durata eccessiva e un cast
numeroso riescono poi a complicare solo le cose, il regista premio
Oscar non riesce a far combaciare tutti i pezzi del puzzle, diverse
storyline procedono in totale autonomia e in modo slegato dal
resto. L’unico filo conduttore che va dall’inizio alla fine è la
straordinaria fotografia di Robert Richardson,
vincitore di tre premi Oscar per JFK – Un caso ancora
aperto, The Aviator e Hugo Cabret, uno dei migliori DOP viventi.
Ogni inquadratura, ogni
scenografia, è illuminata con cura, la luce diventa un fattore
emozionale e sottolinea ogni sfumatura della trama. Una sequenza di
belle immagini però non basta a fare di un film un gran film, la
sensazione è che Ben Affleck abbia accettato di realizzare
La Legge della Notte per puro caso, senza
trasporto, per fare alla lettera i compiti per casa e non andare
mai oltre. La maestra sarà soddisfatta, ma il pubblico?
Secondo Benedict
Cumberbatch, lo script di Avengers Infinity
War è davvero molto buono. L’attore, durante un’intervista
a ET, ha spiegato di stare leggendo la
sceneggiatura del film che lo vedrà insieme a tutti gli altri eroi
del MCU e che trova il lavoro molto
buono: “Ho la sceneggiatura e la sto leggendo; è un umorismo
molto molto buono.”
Con Cumberbatch, da Doctor Strange,
tornerà anche Benedict Wong, che però era stato più ermetico, non
confermando di avere la sceneggiatura.
Film Marvel: sei grandi storie da adattare dopo
Avengers Infinity War
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan,
Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr.,
Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley
Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Ecco una nuova clip de La
Bella e la Bestia in cui vediamo il principe invitare a
cena la ragazza prigioniera così come nella celebre scena del film
del 1991. Questa scena potrebbe però riservare un piccolo
cambiamento per quello che riguarda l’atteggiamento da
“prigioniera” di Belle.
Alle musiche tornerà Alan
Menken già geniale compositore delle musiche del classico
del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche
in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e
la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a
essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico
fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination
per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne
raggiunto dal film Up della Pixar.
Scarlett Johansson
è la protagonista del nuovo poster di Ghost in the
Shell, in cui l’attrice, che interpreta il Maggiore,
mostra le sue doti da combattente. [nggallery id=2674]
Annunciato all’inizio del 2015, il
film è diretto da Rupert Sanders e si
baserà su una sceneggiatura scritta da Jonathan
Herman. Nel cast oltre a Scarlett
Johansson, anche Jamie Moss, Michael
Pitt, William
Wheeler e Pilou Asbæk, Takeshi
Kitano.
CORRELATI:
Ghost in the Shell recensione del film di Mamoru
Oshii
La prima opera ad entrare in questo
franchise è il manga di Masamune Shirow, serializzato per la
prima volta in Giappone sullo Young Magazine, nel 1989. I sequel
disegnati dallo stesso Shirow sono Ghost in the Shell 1.5:
Human-Error Processor, uscito in un volume unico nel 2003, e Ghost
in the Shell 2: ManMachine Interface, uscito in un volume unico nel
2001.
Ghost in the Shell
arriverà nelle sale italiane il 30 marzo 2017.
L’entrata di Matt
Reeves nel DCEU per la regia di The
Batman è stata alquanto turbolenta, ma adesso sembra che
il regista abbia preso il suo posto e che chieda, dalle ultime
informazioni circolate, il controllo creativo esclusivo del
progetto con protagonista Ben Affleck.
L’arrivo di Reeves
alla Warner Bros / Dc è stato accolto con
entusiasmo, sia da Affleck, che ha dato il suo
benvenuto al regista in questo modo, sia anche dai suoi colleghi, in
particolare da Patty Jenkins, regista di
Wonder Woman, che ha espresso la sua felicità e la sua
ammirazione per il lavoro di Reeves.
Ricordiamo che Wonder
Woman arriverà in sala il prossimo giugno, mentre per
The Batman dovremmo aspettare di più. I due eroi,
interpretati da Gal Gadot e da Ben
Affleck, torneranno a fare coppia sul grande schermo a
novembre, in Justice League, diretto da
Zack Snyder.
The
Batman sarà prodotto da Ben
Affleck e Geoff Johns che firmano anche
la sceneggiatura. Nel
cast J.K.
Simmonssarà Jim Gordon
e Joe Manganiello sarà Deathstroke.
Alla regia Matt Reeves.
Con l’arrivo di
Logan in sala, un nuovo pezzo del franchise degli
X-Men si unisce alla lunga serie di film che sono
al cinema dal 2000. Di seguito vi proponiamo un video realizzato
da The Warp Zone che ci fornisce un recap
dettagliato della timeline, confusa, dei film degli
X-Men.
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni
del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta
(se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel
personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti
Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo
coinvolgimento nel franchise proprio con questo film.
Logan ha
un’uscita prevista per il primo marzo 2017. Alla regia c’è
James Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
Nel giorno del suo compleanno,
Zack Snyder ha condiviso sul suo account
Twitter un breve test footage di
Aquaman da Justice League. Nel
video abbiamo la possibilità di vedere come potrebbe essere la
rappresentazione subacquea di Jason Momoa nel film. Il video è
molto breve ma è esaustivo del concept che forse si seguirà.
Ricordiamo che, essendo un test, non è il look finale delle scene
che avranno per protagonista il personaggio.
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà diretto ancora
una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10
novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Mentre continuano le riprese di
Avengers Infinity War, un nuovo casting
call ci dà la possibilità di avere nuove indicazioni su
quelle che potrebbero essere le scene che vedremo nel film.
Backstage ha rivelato tre nuovi casting
call per Infinity War che sembrano portare il
Dora Milaje, gli Asgardiani e un
numero di alieni non meglio identificati in scena. Ecco cosa si
cerca:
Alieni, maschi e
femmine, di età trai 18 e i 50. Alti e magri o atletici. Devono
essere a proprio agio con la pittura per il corpo, di tutte le
etnie.
Vichinghi, maschi e
femmine, di età tra i 18 e i 59. In particolar modo uomini con
lunghe barbe e capelli. Devono essere a proprio agio con sangue
finto e trucco prostetico. Caucasici.
Donna guerriera,
donne, dai 20 ai 39 anni. Corpo altetico, attaccatura alta o
disposta a tagliare i capelli ai lati e indossare parrucche.
Afro-americana.
A quanto pare le scene di massa del
film saranno impegnative e numerose, o forse si tratta di un’unica
importante sequenza che prevederà, probabilmente, una
battaglia.
Film Marvel: sei grandi storie da adattare dopo
Avengers Infinity War
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan,
Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr.,
Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley
Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Neil Corbould,
supervisore degli effetti visivi di Alien
Covenant, ha dichiarato che il film di Ridley
Scott sarà il più sanguinoso dell’intero franchise.
“Non so se il gore si può
rendere originale, il gore è gore, penso, ma stiamo cercando di
renderlo il più realistico possibile perché è quello che Ridley
vuole. Vuole il fattore shock quindi gli offriremo quello. Credo
che questo sarà l’Alien più sanguinoso di tutti. Questo è un vero
film horror.”
Alien
Covenant uscirà il 19 maggio 2017. Alla sceneggiatura
hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John
Logan e Jack Paglen.
Bill
Cudrup (Spotlight), Jussie
Smolett (Empire), Amy
Seimetz (You’re
Next), Carmen
Ejogo (Selma), Benjamin
Rigby e Callie
Hernandez (Machete Kills) sono le
ultime new entry nel cast di Alien
Covenant che sarà diretto da Ridley
Scott e sarà ambientato in un momento
cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheuse
quelle di Alien.
I dettagli dei personaggi per adesso
sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli
del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal
personaggio interpretato da Katherine
Waterston. Anche Demian
Bichir e Danny
McBride fanno parte del cast che vedrà
tornare Michael Fassbender nei panni
dell’androide David.
Ricordiamo che il film originale era
incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus,
che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie
culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave
dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in
una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza
umana.
Toby Kebbell è
trai protagonisti di Kong Skull Island, in cui
interpreta Chapman, ma sappiamo che nel suo curriculum passato
compare anche il ruolo di Doctor Doom in Fantastic 4 – I fantastici quattro.
Durante la premiere londinese di
Kong Skull Island, l’attore, ancora prima che gli
venisse fatta la domanda, ha confermato che adorerebbe essere in un
nuovo film sui Fantastic 4 – I fantastici quattro, ammesso
che sia nel MCU. Dal momento che Doom,
secondo lui, è un personaggio straordinario, riuscirebbe a tener
testa a tutti gli eroi Marvel.
Che ne pensate?
Non sappiamo se la Fox sia
intenzionata a cedere i diritti dei personaggi alla Marvel, dal
momento che adesso è molto impegnata sul versante Mutanti, ma come
ci insegna il caso Spider-Man, mai dire mai.
A quanto pare la vita di Jack
Sparrow (Johnny Depp) sarà molto molto complicata
nel prossimo Pirati dei Caraibi 5. Il nostro
capitan pirata dovrà infatti vedersela anche con degli inquietanti
squali fantasma, almeno a giudicare dagli ultimi concept del film
trapelati in rete: [nggallery id=1773]
Diretto dalla coppia di registi
norgesi Espen Sandberg and Joachim Rønning
(Kon-Tiki), Pirates of the Caribbean Dead Men Tell
No Tales sarà il quinto capitolo del franchise
prodotto da e vedrà il ritorno di Johnny
Depp nei panni di Jack Sparrow, Orlando
Bloom come Will Turner e Geoffrey Rush
come il capitano Barbosa. Al film si sono uniti il premio Oscar
Javier Bardem, che interpreta l’antagonista del
film, capitano Salazar. Brenton Thwaites
(Maleficent,
The Giver) che interpreta un
personaggio di nome Henry e Paul McCarney in un ruolo ancora
sconosciuto.
Dopo La maledizione
della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini
del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto
capitolo della saga: Dead Men Tell No
Tales.
Le
riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state poi bloccate
a causa di un infortunio di Johnny Depp fuori dal
set. La produzione tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come
da programma, per Maggio del 2017.
In questo film, vedremo il Capitano
Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito del temibile
Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per riacquistare la
libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il leggendario
Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di donare al
possessore il controllo totale dei mari.
Sei un vero personaggio famoso se
hai una statua di cera che raffigura le tue fattezze al Museo delle
cere di Madame Tussauds e Stan
Lee ha inaugurato oggi quella dedicata all’Hulkbuster!
L’armatura speciale di Iron
Man, costruita per cercare di contenere la furia di Hulk e
vista al cinema in Avengers Age of Ultron, ha da
adesso un posto d’onore nel celebre museo.
Ecco la foto:
Stan Lee ha
dichiarato in merito: “Non avrei mai immaginato, in un milione
di anni, che l’avrei visto. Penso sia oltre i limiti del
fantastico. Poteva essere fatto solo al Madame Tussauds. Sono
così felice che sia qui.”
Il nuovo trailer di Alien
Covenant ci ha messo di fronte a un nuovo Xenomorfo, ma
sappiamo anche che la parte più importante del film è quella
relativa alla crew della Covenant, la componente
umana, e quindi attoriale del film. Durante una visita sul set,
ScreenRant ha avuto la possibilità di parlare
con il cast principale del film, ecco alcune dichiarazioni.
Katherine Waterson,
che interpreta Daniels, erede diretta di Ripley (Sigourney
Weaver) e Elizabeth Shaw (Noomi
Rapace), ha dichiarato in merito alle eroine actione:
“Sono sempre stata una grande fan di questi film, pur non
credendo di poterne fare parte. In qualche modo, Alien ha
influenzato i forti ruoli femminili al cinema. Ridley mi ha
mostrato che le donne possono essere eroi come gli uomini, a volte
spaventate, altre volte coraggiose (…) Un sacco di eprsone adesso
stanno facendo quello che Ridley ha fatto in Alien per i personaggi
femminili. Si tratta di un eccellente ritratto per una donna,
qualcosa a cui ci si può relazionare.”
Un altro membro della crew del
Covenant è il Sargente Lope, interpretato da
Damien Bichir, che introduce un nuovo elemento nel
franchise. Lui e Nathaniel Dean (Hallett)
interpretano infatti la prima coppia gay della saga: “Prima di
essere partner – ha detto Bichir – prima di essere amanti,
sono professionisti e e sappiamo di non poter oltrepassare questa
linea perché significherebbe la differenza tra la vita e la morte.
In realtà anche il resto della crew è composto da coppie e quello
che accade in cabina sono affari loro (…) Per me questo è un
bell’aspetto della storia quando sei di fronte a questi due
stereotipi di machi, che però si amano e combattono per tenersi in
vita.”
Bill Cudrup
introduce invece come tema del film la contrapposizione tra fede e
scienza: “Oram (il suo personaggio, ndt) è stato cresciuto in
una casa Pentecostale, il che è interessante se si pensa al futuro.
Qui ci troviamo di fronte a un fondamentalismo.” Secondo le
credenze e le conoscenze del suo personaggio, dice Cudrup, è
difficile che l’Universo sia stato creato senza una qualche
intelligenza superiore a governare e gestire le cose.
Infine, il grande ritorno,
Michael Fassbender, che però non sarà più David, o
meglio sarà sempre un androide ma un po’ diverso: “David è
coinvolto in tutte le caratteristiche umane, dall’insicurezza
all’ego. Può essere anche guidato dalla rabbia, e interpretare
queste emozioni da androide può essere insidioso. Ma penso che
queste caratteristiche possano essere interpretate bene.”
Alien
Covenant uscirà il 19 maggio 2017. Alla sceneggiatura
hanno lavorato, tra gli altri, Michael Green, John
Logan e Jack Paglen.
Bill
Cudrup (Spotlight), Jussie
Smolett (Empire), Amy
Seimetz (You’re
Next), Carmen
Ejogo (Selma), Benjamin
Rigby e Callie
Hernandez (Machete Kills) sono le
ultime new entry nel cast di Alien
Covenant che sarà diretto da Ridley
Scott e sarà ambientato in un momento
cronologicamente imprecisato tra le vicende di Prometheuse
quelle di Alien.
I dettagli dei personaggi per adesso
sono ancora un mistero, ma si suppone che possano ricoprire i ruoli
del resto della troupe del Covenant, che sarà comandata dal
personaggio interpretato da Katherine
Waterston. Anche Demian
Bichir e Danny
McBride fanno parte del cast che vedrà
tornare Michael Fassbender nei panni
dell’androide David.
Ricordiamo che il film originale era
incentrato sull’equipaggio della nave spaziale Prometheus,
che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie
culture terrestri, scopre un pianeta che potrebbe essere la chiave
dell’origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s’imbatte in
una minaccia che potrebbe causare l’estinzione della razza
umana.
Stan Lee è senza
dubbio il principe dei cameo nei Film Marvel, tuttavia non è il
solo che nella storia dello Studio ha fatto vedere la sua faccia
inaspettatamente sul grande schermo. Anzi, quelli di Lee sono ormai
appuntamenti fissi e attesi dai fan, a differenza di altri, magari
più rari, che il più delle volte generano vero e proprio tifo da
stadio nella sala. Ecco i 15 cameo speciali, visti nel film Marvel,
che più ci sono piaciuti.
Mark Ruffalo in Iron Man 3
Per alcuni è il momento più
bello del film. La scena post credits vede Tony sdraiato sul
lettino a confessare la sua storia, quasi come se il film fosse
stata la rappresentazione del suo racconto. In controcampo vediamo
Bruce Banner che lo ammonisce dicendogli che lui “non è quel tipo
di dottore”.
Jim Rash in Captain America Civil
War
Direttamente
da Community, amatissima serie tv di cui hanno
diretto alcuni episodi, i fratelli Russo hanno affidato a Jim Rash
un cameo che lo vedere nel ruolo di un decano di una scuola,
esattamente come capita al suo personaggio nello show. Da noi
passato un po’ in sordina, ha causato quasi delle standing ovation
nelle sale USA.
Lou Ferrigno e Bill Bixby in
L’Incredibile Hulk
Entrambi star della serie
anni ’70 sul Gigante di Giada, Ferrigno appare come un poliziotto
che mangia la pizza e fa la guardia a Banner, Bixby invece compare
durante una scena in cui Banner fa zapping e incappa in un episodio
della sit-com classica, The Courtship of Eddie’s
Father, con protagonista proprio Bill Bixty.
Jeremy Renner in Thor
Il cameo di Occhio di Falco
è molto breve, ma ci mostra già le caratteristiche del Vendicatore
con arco e frecce. Membro dello SHIELD, Barton tiene sotto tiro
Thor mentre cerca, contro il volere della sicurezza, di riprendere
il suo martello.
DJ Am in Iron Man 2
Morto per overdose
nell’agosto del 2009, DJ Am, membro dei Blink-182, appare nel film
mentre, nei panni di se stesso, fa il dj alla festa che si svolge a
casa di Tony Stark.
Danny Pudi in Captain America The
Winter Soldier
Come Jim Rash, anche Danny
Pudi è un attore di Community che i Russo si “sono portato dietro”
dalla tv. Come per il collega Rash, anche la sua brevissima
apparizione nei panni di un fattorino ha generato un certo
trambusto in sala.
Anthony Mackie in Ant-Man
Nei panni di Falcon, quello
di Mackie è più di un cameo, avendo una scena alquanto lunga in
Ant-Man in cui combatte contro Scott Lang. I due personaggi faranno
poi amicizia in Civil War, entrambi schierati dalla parte di
Cap.
Adam Pally in Iron Man 3
L’attore di sit-com compare
nei panni di cameraman nella scena in cui Tony Stark si intrufola
in un furgone di una canale televisivo. Il personaggio di Pally
impazzisce trovandosi di fronte a Tony Stark.
Nathan Fillion in Guardiani della
Galassia
L’alieno con cui si scontra
Star Lord in prigione altri non è che Nathan Fillion, amico di
James Gunn e presente nel film sotto mentite spoglie. Aspettiamoci
un cameo di Fillion anche nel Volume 2!
Chris Evans in Thro The Dark
World
Loki è il Dio dell’Inganno
e quando, per confondere il fratellastro Thor, si trasforma in
Capitan America, il pubblico in sala ha fatto letteralmente partire
un applauso. Uno dei cameo più belli e inaspettati della storia del
MCU.
Robert Downey Jr. in L’Incredibile
Hulk
Per quanto i film su Hulk
sembrano estranei al MCU, in realtà quello con Edward Norton è
inserito nel continuum. Lo dimostrano diversi elementi, tra cui lo
scudo di Cap che si vede in una scena e lo stemma dello SHIELD che
fa capolino in un’altra, ma più di tutti lo attesta l’incontro, a
fine film, di Tony Stark con il generale Ross.
Lloyd Kaufman in Guardiani della
Galassia
James Gunn ha una
formazione molto varia. Da ragazzo ha studiato con Lloyd
Kaufman, storico produttore della Troma, che ha omaggiato in
diversi suoi lavori, non ultima la sceneggiatura di Tromeo e
Giulietta, rifacimento di Shakespeare. Ebbene Kaufman ha
prestato il suo volto a un cameo un po’ disgustoso, in pieno stile
Troma (casa di produzione nota per film quali The Toxic
Avenger, Class of Nuke ‘Em High, e Sgt. Kabukiman
N.Y.P.D.)
Samuel L. Jackson in Iron
Man
Nel momento in cui Nick
Fury fa la sua comparsa sul grande schermo e accenna al progetto
Avengers, il MCU comincia ad acquistare solidità agli occhi dei
fan. In quel momento si è scritta la storia dell’industria
cinematografica e dell’incredibile progetto che ha portato sul
grande schermo, nel 2012, The Avengers.
J. Michael Straczynski, Walter
Simonson e Ed Brubaker
Ed Brubaker compare in The
Winter Soldier, lui che nei fumetti ha fatto rivivere Bucky Barnes
e ha creato la linea narrativa del Soldato d’Inverno. J.
Michael Straczynski e Walter Simonson invece compaiono entrambi in
Thor, personaggio che hanno raccontato tantissimo sulle pagine a
fumetti.
Stan Lee
Come già accennato, la sua
presenza non è sorprendente né inattesa, eppure è sempre
emozionante rivedere il padre di tante creature Marvel sul grande
schermo. Qual è il suo cameo che preferite?
Si è svolto a Roma l’incontro di
presentazione de Il Padre d’Italia, secondo film
di Fabio Mollo, nelle sale italiane dal prossimo 9
marzo. Luca Marinelli e Isabella
Ragonese sono Paolo e Mia, due trentenni protagonisti di
un incontro casuale che li porta ad affrontare insieme un viaggio
da nord a sud d’Italia, ma anche un percorso di crescita
esistenziale, in cui si confrontano con la genitorialità e con
l’amore.
Come affronta qui il tema
della paternità, presente anche nel suo primo film?
Fabio Mollo: “In precedenza
avevo provato a raccontarlo dal punto di vista dei figli, qui l’ho
fatto dal punto di vista del genitore. Per me era importante
raccontare il momento delicato in cui la mia generazione smette di
essere figlia e prova a diventare genitrice, nonostante la sua
precarietà economica, ma anche emotiva. Paolo e Mia sono entrambi
precari: lui vive un po’ in disparte, come non fosse degno di
essere felice. Lei, al contrario, è un esplosione di vitalità e
felicità. Quando quest’esplosione lo investe, Paolo si lascia
contagiare e trascinare in un viaggio che lo porta a confrontarsi
col tema della paternità, da lui rimosso perché lo considerava
contro natura in quanto omosessuale, e che grazie a questo viaggio
riesce ad elaborare”. “Volevamo raccontare una storia
d’amore che ha poco a che fare con la sessualità, l’amore di un
genitore che non necessariamente ha a che vedere con la genetica,
un amore così puro e forte che supera barriere e limiti, senza mai
giudicare i personaggi”.
Ha sempre pensato a
Marinelli e Ragonese nei panni di Paolo e Mia? Come hanno
contribuito al film?
Mollo: “Ho sempre immaginato un
film costruito su due attori, una storia molto raccolta, perciò
volevo lavorare con due signori attori. Quello con Luca e Isabella
è stato un lavoro lungo: quasi un anno prima di arrivare alle
riprese. È stato fondamentale lavorare con loro alla messinscena
quotidianamente”. “Ogni passaggio emotivo dei personaggi
era sempre discusso, vissuto, cambiato se necessario”.
Il Padre d’Italia arriva al cinema
il 9 marzo
Cosa vi ha spinto ad
accettare il film e cosa spinge i vostri personaggi l’uno verso
l’altro?
Isabella Ragonese: “Mia è un
personaggio molto diverso, anche come energia, da quelli che ho
interpretato finora. Soprattutto all’inizio è abbastanza
disturbante, una sbandata senza regole. Mi attraeva il pericolo, ma
mi faceva anche paura interpretarla. Trovo bellissimo che Mia e
Paolo siano due estranei. A volte c’è un’intimità più forte con una
persona sconosciuta che quando si è di fronte a legami familiari o
di amicizia quotidiani. Loro si trovano davanti a una scelta e si
riconoscono istintivamente, senza bisogno di spiegare”. “Il viaggio
di Mia è nello scoprire la bellezza dell’animo di Paolo. Per questo
lo sceglie. Mi piace pensare che lei e Paolo siano gli angeli
custodi l’uno dell’altra. L’amore che provano è prendersi cura di
qualcuno”.
Luca Marinelli: “Ho letto la
sceneggiatura e c’erano delle esplosioni emotive all’interno.
Ricordo di essermi molto emozionato. Questa storia è tante cose,
non solo l’omosessualità, la paternità. Questo tema, che fuori
dall’Italia sembra una cosa normale, è invece nuovo per noi e penso
sia importante cominciare a parlarne, senza puntare il dito verso
nessuno. Trattare questo argomento senza eccessi – anche se spero
che qualcuno si sia sentito un po’ scomodo – con grazia e con
delicatezza, è la cosa più bella di tutto il film. Oltre a questo,
però, c’è un discorso gigantesco sull’amore: verso se stessi, verso
le persone, verso la vita. Paolo vede in Mia una parte della sua
vita che non ha ancora percorso. Hanno entrambi paura e bisogno di
qualcuno. Si riconoscono e si donano all’altro”.
La musica e le canzoni sono
importanti nel film
Mollo: “Sì, ci abbiamo tenuto
tantissimo. Mia è una cantante e volevamo che il suo mondo musicale
fosse raccontato da lei, ma investisse anche il mondo di Paolo.
Abbiamo fatto una ricerca estenuante di canzoni che potevano essere
giuste per raccontare la storia e la generazione. Le performance
canore di entrambi hanno reso il film ricco: quella di Luca in due
momenti molto intimi, ma anche quella di There is a light
that never goes out degli Smiths, che Isabella ha cantato
live sul set”. “Da calabrese ho sentito subito il richiamo a
Loredana Bertè. Nel film andiamo a Bagnara, la Bertè è di Bagnara,
Paolo è appassionato della Bertè ed è come se Mia fosse un po’ la
Bertè ai suoi occhi. L’intera colonna sonora poi è un richiamo agli
anni ’80”.
Luca Marinelli e Isabella Ragonese
sono i protagonisti de Il Padre d’Italia
C’è qualche film che l’ha
ispirata?
Mollo:“Due grandi riferimenti
sono Una giornata particolare di Ettore
Scola, il film che mi ha fatto entrare al centro
Sperimentale, e Il ladro di bambini di
Gianni Amelio. Entrambi riecheggiano in questo
lavoro, ma con un taglio europeo contemporaneo”. “Tra i
film che abbiamo visto con Luca e Isabella, c’era poi
Lorence anyways di Xavier Dolan,
che ci ha molto emozionato, e abbiamo scelto di dare al film un po’
questo taglio”.
Il Padre d’Italia,
prodotto da Bianca Film e Rai Cinema, sarà nelle sale dal 9
marzo.
Funny or Die ha pubblicato questo
divertente video che ci mostra gli “esplosivi” effetti visivi di
Manchester By The Sea. Chiaramente il film è privo
di artifici digitali e l’ilarità del video si basa proprio su
questo!
Il film ha conquistato due Oscar importanti
agli Academy Awards 2017: il premio alla migliore sceneggiatura
originale e il premio al migliore attore protagonista Casey
Affleck.
Il
film racconta la storia dei Chandler, una famiglia della
classe operaia del Massachusetts. Dopo la morte improvvisa del
fratello maggiore Joe (Kyle Chandler), Lee (Casey Affleck) diventa
il tutore legale del nipote (Lucas Hedges). Lee è costretto ad
affrontare il tragico passato che lo separava da sua moglie Randi
(Michelle Williams) e dal paese in cui è nato e
cresciuto.
La
pellicola è ambientato nel North Shore del Massachusetts ed è il
nuovo film scritto e diretto da Kenneth Lonergan (Conta su di me,
Margaret).
Nelle scorse settimane James
Gunn ha dichiarato che Guardiani della
Galassia Vol. 2 vedrà il debutto di una delle Leggende
Marvel al cinema. Dal momento che
la dichiarazione ha creato scompiglio trai fan, il regista ha
deciso di chiarire la questione, pur rimanendo alquanto ermetico su
quello che accadrà nel film, per fortuna.
“Sto ricevendo domande del
tipo: Darkhawk sarà nel film? Sarà Adam Warlock la
Leggenda che comparirà? Tutto quello che dovete fare è guardare le
confezioni dei giochi. Sulle scatole c’è scritto Guardiani
della Galassia Vol. 2 sulle figure dal film e poi ci sono quelle su
cui non c’è scritto Vol. 2. Così dovreste capirlo da soli chi sarà
nel film e chi no.”
Nonostante questa indicazione,
sappiamo che Ayesha sarà nel film e che nei
fumetti è la controparte femminile di Warlock.
Inoltre abbiamo già visto nel primo Guardiani il
bozzolo di Adam Warlock (era nella collezione del
Collezionista), per cui è probabile che il
personaggio arriverà a breve al cinema.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad
espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in Italia dal
25 aprile.
Arriva il 2 marzo al cinema
Vi presento Toni Erdmann, nuovo film
di Maren Ade.
Insegnante di musica eccentrico ed
originale, Winfried (Peter Simonischek) rimane
senza studenti e senza l’affezionato cane Willi, morto di
vecchiaia. Una fugace visita della figlia Ines (Sandra Huller),
sfuggente donna in carriera e con la quale non ha dialogo, lo
convince a partire per Bucarest, dove la ragazza lavora, per
passare un po’ di tempo insieme. Dopo essere stato accolto con
freddezza e fastidio dalla figlia, Winfried deciderà di rimanere a
sua insaputa nella città rumena, ripresentandosi a lei e ai suoi
colleghi sotto le mentite spoglie di Toni Erdmann, presunto quanto
bizzarro uomo d’affari. Pur avendolo riconosciuto immediatamente,
Ines si presta al gioco del padre che darà vita ad una serie di
situazioni farsesche e comiche che aiuteranno padre e figlia a
ritrovarsi più vicini.
Vi presento Toni Erdmann è una
commedia tedesca diretta e co-prodotta da Maren Ade, regista che
non ha una filmografia particolarmente corposa ma che con il suo
secondo lungometraggio, Alle anderen, vinse ben due Orsi d’argento
alla Berlinale 2009. Con questo suo ultimo lavoro, la Ade esplora e
affronta i difficili rapporti filiali nella società moderna, la
totale mancanza di dialogo tra un padre eccentrico ed una figlia
presa unicamente dal proprio lavoro. Il film ruota tutto intorno al
disperato tentativo di Winfried, di riportare un minimo di luce
nella grigia vita della figlia che dietro ad un impiego importante
e remunerativo, nasconde un’esistenza fatta di solitudine e
rapporti vuoti e di convenienza. Con l’arma dell’ironia, Winfried
tenterà di riavvicinarsi alla figlia facendole capire i veri valori
della vita.
Vi presento Toni
Erdmann è un film difficilmente catalogabile in quanto non
può essere considerato come una semplice commedia così come non è
certo un film drammatico. Si ride è vero, ma sono quasi sempre
risate amare, a mezza bocca, perchè il fondo di base è malinconico
e triste, le pazzie di Winfried perseguono sempre lo stesso e
disperato fine, riconquistare una figlia fredda e anafettiva. Un
film che, in diverse sequenze, sconfina nel grottesco se non nel
farsesco, con improvvise quanto incomprensibili cadute di stile.
Lungo, troppo, e dal ritmo non sempre fluido e scorrevole, lunghi
silenzi che vogliono raccontare l’incomunicabilità tra padre e
figlia, ma con la sensazione finale che forse qualche taglio
sarebbe stato necessario.
Vi presento Toni
Erdmann è un film che nonostante alcune perplessità riesce
a far sorridere così come a commuovere ma soprattutto a far
riflettere sull’importanza di vivere la vita senza perdere di vista
le cose che contano davvero, come gli affetti ed i legami veramente
importanti. Molto bravi i due protagonisti, Peter Simonischek
e Sandra Huller, cui interpretazioni sono intense e
indubbiamente convincenti.
È stato lo stesso Bill
Condon, regista de La Bella e la
Bestia, a confermare che, nell’adattamento in live action
che arriverà al cinema a breve (17 marzo), il personaggio di LeTont
(Josh Gad), sarà apertamente gay.
Si tratta di una svolta epocale per
un film di casa Disney, un messaggio importante
che Condon ci tiene a sottolineare. Ci sarà,
nel film, una sotto-trama che si concentrerà sulla sessualità del
personaggio come non ha fatto il film d’animazione del 1991.
“LeTont è una persona che un giorno vuole essere Gaston, e
l’altro vuole baciarlo, è confuso in merito a ciò che vuole, ha
appena scoperto di avere questi sentimenti. E Josh fa qualcosa di
davvero eccellente. E questo alla fine ripaga le scelte, ma non
voglio rovinare niente. Ma è un momento bello, esclusivo per la
Disney, trattandosi di un personaggio gay”.
Anche Emma Watson
ha detto la sua in merito: “Credo che sia davvero importante
per me e Dan sviluppare l’aspetto che i personaggi non si sentano
al loro posto. Sicuramente l’ho sentito nel film d’animazione e
volevo approfondire questo aspetto di Belle che si sente diversa e
perché lei vuole qualcosa di diverso e perché è naturalmente
diversa.”
Condon ha
addirittura parlato di un momento spartiacque per la
Disney che era ancora lontana, fino a poco tempo
fa, nella rappresentazione della
comunità LGBT: “Arriverà tardi ma è
comunque un momento spartiacque. Rappresentando l’attrazione tra
personaggi dello stesso sesso in questa sorta di scene esplicite,
lo studio sta mandando un messaggio che si tratta di normalità e
questo è un messaggio che sarà trasmesso in ogni paese del
mondo, anche in quelli in cui essere gay non è accettato o persino
illegale. Si tratta solo del primo passo verso la creazione di un
mondo cinematografico che rifletta il mondo in cui molti di noi
vivono orgogliosamente. ;a è un passo verso la giusta direzione e
applaudo la Disney per essere stata così coraggiosa da
permetterlo.”
Il live
action,targato Disney, sarà diretto
da Bill Condon, con Emma
Watson/Belle, Dan Stevens/la Bestia,
Luke Evans/Gaston, Josh
Gad che interpreterà Le Tont (in originale Le Fou),
Emma Thompson/Mrs Brick, Kevin
Kline/Maurice, Audra McDonald/Guardaroba,
Ian McKellen/Tockins e Gugu
Mbatha-Raw/Spolverina.
Alle musiche tornerà Alan
Menken già geniale compositore delle musiche del classico
del 1991, premiato con due Oscar. Il film uscirà nelle sale (anche
in 3D) il 17 marzo 2017.
La Bella e
la Bestia fu il primo film d’animazione in assoluto a
essere nominato all’Oscar per il miglior film, e rimase l’unico
fino al 2010, quando, dopo che il numero di possibili nomination
per la statuetta era stato aumentato da cinque a dieci, venne
raggiunto dal film Up della Pixar.
Mastro Tasso e il suo
cappello arriva in scena per uno spettacolo speciale dedicato ai
più piccoli.
presentano
MASTRO TASSO: LIBRO, DISEGNI
E SPETTACOLO PER BAMBINI A ROMA
Un pomeriggio speciale per i più
piccoli (ma anche per i loro genitori) è previsto per sabato 18
marzo, alle ore 17.00, presso la libreria ‘Tre libretti sul
Comò’ in Via Lucio Elio Seiano 75 a Roma (fermata metro
Giulio Agricola).
Sarà presentato il libro
‘Mastro Tasso e il suo cappello’ di Ilaria
Mainardi, edito da MdS Editore per la
collana ‘I Cuccioli’, con le colorate illustrazioni di
Andrea Guglielmino, attraverso una lettura animata
curata da Daniela Bertini dell’associazione ‘Il
gabbiano’. Sarà uno spettacolo interattivo con scenografie, effetti
sonori e disegni a cui i più piccoli potranno partecipare in prima
persona divertendosi e imparando al contempo i temi più importanti
contenuti nel testo.
Il libro è una favola sulla
diversità e l’emarginazione raccontata attraverso la storia di
un’amicizia che sfida le convenzioni sociali, e racconta di
Tommaso, un bambino buono e obbediente che, per una volta,
trasgredisce le regole arrampicandosi su un albero di ciliegio, da
dove poter guardare tutti dall’alto. La nonna, per farlo
scendere, gli racconta di un bosco molto lontano, dove vive Mastro
Tasso, un animale solitario dalle strane abitudini. Tutti gli
animali del bosco lo giudicano pericoloso ma, il curioso
scoiattolino Romeo vuole scoprire chi è.
Interviene durante la presentazione
Sara Darnich, educatrice e insegnante di sostegno
presso la Fondazione Enaip Lombardia, giornalista
cross-mediale ed esperta del mondo del fumetto e
dell’illustrazione.
Modera e conduce l’evento
Chiara Guida, giornalista e critica letteraria e
cinematografica, specializzata in tematiche riguardanti l’infanzia
e firma di punta del portale Cinefilos.it.
L’evento è organizzato in regime di
collaborazione dal Tre libretti sul Comò, MdS Editore,
Associazione “Il Gabbiano” e
Cinefilos.it.
Ingresso libero,
fino a esaurimento posti. È previsto un piccolo rinfresco.
Siamo ormai a poche ore dall’uscita
italiana di Logan: The Wolverine, il terzo e
ultimo film dedicato al mutante dagli artigli di adamantio, portato
sullo schermo da Hugh Jackman.
La pellicola, distribuita nel nostro
paese dalla 20th Century Fox, è inoltre vietata ai minori di 14
anni per le numerose scene di violenza che potrebbero risultare
atipiche in un cinecomic; pare tuttavia che Logan: The
Wolverine, soprattutto a causa dei toni forti, non abbia
alcuna intenzione di presentarsi come un canonico film di supereroi
tipicamente Marvel.
Ci troviamo infatti nel 2029, i
mutanti sono ormai quasi praticamente estinti, Logan (Hugh
Jackman) è invecchiato e sembra aver perso gran parte dei
suoi poteri generativi. Mentre cerca di prendersi cura in gran
segreto del Professor X (Patrick Stewart),
gravemente malato, l’incontro con la giovane Laura (Dafne
Keen) e una nuova incombente minaccia all’orizzonte
costringerà il mutante a riprendere consapevolezza del suo
potere.
A diciassette anni dal primo
capitolo del franchise, come annunciato in numerose interviste
dallo stesso, la pellicola segna l’addio dell’attore australiano al
personaggio di James “Logan” Howlett, uno degli X-Men più amati di
sempre dal pubblico e dall’attore, il quale ha recentemente
dichiarato di aver speso tutto sé stesso per poter dare una degna
conclusione alla saga dedicata a The Wolverine.
Ispirato alla serie di fumetti
Old Man Logan di Mark Millar e
Steve Mc Niven e diretto da James
Mangold, Logan: The Wolverine è stato
definito un “western crepuscolare” dove i toni cupi sembrano essere
lo specchio dell’animo stesso del protagonista, che ha ormai perso
ogni riflesso dell’eroe che è stato rimanendo solo “Logan”;
Mangold, regista versatile e noto al pubblico per i drammatici
Cop Land e Ragazze interrotte ma
anche per il biopic su Johnny Cash, Quando l’amore
brucia l’anima, mescola cinema action, azione e sentimenti nel
tentativo di affrancare la pellicola dall’etichetta di classico e
scanzonato cinecomic, rendendo Logan: The
Wolverine un capitolo conclusivo denso di umanità e di una
buona dose di attualità.
Acclamato al festival di Berlino di
quest’anno, Logan: The Wolverine ha le
potenzialità per essere il miglior film dedicato al mutante dagli
artigli in adamantio. Mentre nel resto del mondo l’uscita nelle
sale è prevista per il 3 marzo, stavolta l’Italia è in testa: la
pellicola verrà infatti distribuita dal 1 marzo. Per un parere più
approfondito, vi rimandiamo alla nostra recensione.