L’intero e consistente cast di Buona
giornata, il nuovo film dei fratelli Vanzina che uscirà in
500 sale a partire dal prossimo 30 Marzo, è presente alla
conferenza stampa che segue la proiezione del film. Viene subito
sottolineata la caratteristica di coralità del film, di quanto sia
difficile mettere insieme un cast del genere e di come si sono
sviluppate le storie che seguono i personaggi nelle loro
vicissitudini durante una normale giornata della loro vita.
I fratelli Vanzina e il cast di Buona Giornata presentano il film
I Fratelli Taviani raccontano Boccaccio
Paolo e Vittorio Taviani
dirigeranno un adattamento del Decameron di Boccaccio, dal titolo
Maraviglioso Boccaccio. Le riprese
inizieranno tra qualche giono vicino Firenze. Per il loro film i
fratelli Taviani hanno chiamato a raccolta Riccardo
Scamarcio, Jasmine Trinca, Kasia Smutniak e la
giovanissima Rosabell Laurenti Sellers vista in
Buongiorno Papà.
“Qual è la piaga di oggi? E’ un’epidemia di disillusione” hanno dichiarato i Taviani a Repubblica, in riferimento all’epidemia di peste che nell’opera di Boccaccio è la causa scatenante degli eventi.
Le novelle di Boccaccio hanno ispirato molto cinema, tra cui Il Decameron di Pier Paolo Pasolini, ma anche qualche pellicola estera, come il film muto Decameron Nights con Lionel Barrymore, e il remake dello stesso del 1953 con Joan Fontaine e Louis Jourdan.
Fonte: Variety
I Fratelli Sisters: il trailer del film di Jacques Audiard
Dall’acclamato regista Jacques Audiard (Un sapore di ruggine e ossa, Il profeta), e basato sul romanzo di Patrick deWitt, I Fratelli Sisters è una rivisitazione del genere Western in chiave spiritosa, intelligente ed emozionante. Un’esplorazione, con funzione catartica, di ciò che significa essere un uomo.
È il 1851, e Charlie ed Eli Sisters (Joaquin Phoenix e John C. Reilly) sono due fratelli e assassini, cresciuti in un mondo selvaggio e ostile. Hanno le mani sporche di sangue: sangue di criminali, sangue di vittime innocenti… sono dei pistoleri e quella è l’unica vita che conoscono. Il più anziano dei due, l’introspettivo Eli (Reilly) continua ad uccidere su commissione insieme al fratello più giovane, ma sogna una vita normale. Il più giovane dei due, Charlie (Phoenix) che è un grande bevitore, ha preso entusiasta il controllo del duo nell’esecuzione dei cruenti mandati. Ciascuno di loro mette però in discussione il metodo dell’altro e la loro vita è un continuo battibecco.
Durante un viaggio nei territori del Nord Ovest, i fratelli Sisters giungono sulle montagne dell’Oregon, poi in un pericoloso bordello nella piccola città di Mayfield e, infine, nella California della febbre dell’oro. Il viaggio metterà a dura prova il legame tra i due fratelli basato sulla loro attività omicida, ma potrebbe anche trasformarsi nell’occasione per riscoprire ciò che resta della loro umanità?
I Fratelli Sisters, è interpretato anche da Jake Gyllenhaal nel ruolo dell’investigatore John Morris e da Riz Ahmed nel ruolo del chimico fuggiasco Hermann Kermit Warm.
I Fratelli Sisters – la recensione
I fratelli Russo spiegano cosa rende “unici e diversi” i loro film del MCU
Nel loro “piccolo”, Anthony e Joe Russo hanno scritto una pagina importante della storia recente e del successo dei Marvel Studios sul grande schermo: insieme all’azienda di Kevin Feige hanno consegnato al pubblico prove convincenti come Captain America: The Winter Soldier (spy story travestita da cinefumetto), Captain America: Civil War (uno dei titoli più dichiaratamente politici del franchise), Avengers: Infinity War (epico dramma sul tema del coraggio e della morte) e l’ormai prossimo all’uscita Avengers: Endgame, chiusura di un cerchio e fine di un racconto durato dieci anni e ventidue film.
Trovare il modo per non ripetersi e stimolare l’attenzione dello spettatore non deve essere un compito facile, soprattutto quando l’aspettativa è alle stelle e la responsabilità di non deluderla altrettanto, e proprio sull’argomento sono tornati i due registi durante il press tour di Endgame iniziato pochi giorni fa a Los Angeles con il cast.
Allora cosa rende “unici e diversi l’uno dall’altro” i lavori dei Russo per il MCU? Ecco la loro risposta:
“Cerchiamo sempre di spingere sul realismo psicologico nei nostri film, ed è questo ‘unico concetto fondamentale. Se tornate indietro e guardate Winter Soldier, Civil War e Infinity War, troverete un livello di realismo psicologico che va al di là dei fantastici costumi e delle circostanze immaginarie. Sono storie in cui i personaggi si comportano in un modo che sembra psicologicamente veritiero. E pensiamo che il tono sia uno dei modi con cui puoi modificare i film e renderli diversi l’uno dall’altro. In relazione a quanto appena detto, per cercare di distinguere Endgame da Infinity War, diremmo sicuramente che Endgame ha un tono molto diverso rispetto a Infinity War.“
“La sfida è parlare ad un pubblico che forse sta vedendo queste storie per la prima volta.” avevano dichiarato i Russo nei giorni scorsi. “Detto questo, c’è sicuramente una connessione con il passato in Endgame, e i percorsi degli eroi sono legati, quindi senza dubbio Civil War e Infinity War sono probabilmente i due più importanti protagonisti di questo film. D’altronde Civil War ha creato la divisione tra i Vendicatori che ha avuto delle ripercussioni su Infinity War…“
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Avengers: Endga, l’ultimo capitolo del MCU diretto dai fratelli Russo, arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
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Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
I fratelli Russo dirigeranno un altro film Marvel dopo Endgame?
Fonte: Cinemablend
I fratelli Russo si sono occupati dell’educazione cinematografica di Tom Holland
In una nuova intervista rilasciata a Kevin McCarthy di FOX 5 DC, Anthony e Joe Russo hanno rivelato un nuovo aneddoto circa il loro rapporto con Tom Holland, interprete di Spider-Man nel MCU, che i due fratelli hanno diretto in ben tre film dell’universo condiviso: Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.
I registi hanno rivelato che una volta, sul set di Civil War, il giovane Holland ammise di non aver mai visto i film della saga di Star Wars. “Eravamo sconvolti”, ha dichiarato Joe Russo. “Adoriamo Tom, ma bisogna essere onesti: quando lo conosci, ti rendi conto che è un ragazzo giovane… davvero molto giovane. Un film come L’Impero Colpisce Ancora ha il doppio dei suoi anni. Da quel momento abbiamo deciso di fargli investire un po’ del suo tempo libero nella visione di vecchi film. Da qui è nata l’idea di Pizza Film School. Tom avrebbe dovuto frequentare la Pizza Film School!”
Pizza Film School è un’iniziativa lanciata dai Russo lo scorso maggio via Instagram, con l’obiettivo di parlare di cinema e dispensare consigli alle generazioni più giovani. A proposito della “mancanza” di Holland, Anthony Russo ha aggiunto: “Devo confessarlo: la verità è che mi sono emozionato quando Tom ha confessato di non aver mai visto un film di Star Wars, perché era qualcosa di totalmente inaspettato, qualcosa di nuovo. Ricordo di aver pensato: ‘È fantastico!’. Tom è un ragazzo di cui ammiriamo e apprezziamo davvero la sensibilità. Era come se potessimo attingere da quella sensibilità.”
Peter Parker è un grande fan di Star Wars, ma Tom Holland non aveva mai visto un film della saga
Deve essere una situazione decisamente singolare presentarsi a qualcuno che non ha mai visto Star Wars. È inoltre davvero curioso il fatto che Holland non abbia mai visto un film della saga, dal momento che proprio in Spider-Man: Homecoming viene stabilito che Peter è un grande fan della saga. A quanto pare, però, i Russo hanno aiutato Holland e contribuito alla sua “educazione” educazione cinematografica…
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Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.
I fratelli Russo rispondono al commento di Scorsese sul film Marvel
Intervistati dall’Hollywood Reporter, i fratelli Russo hanno parlato del loro nuovo impegno come produttori del crime-thriller 21 Bridges e affrontato uno dei temi più discussi delle ultime settimane, ovvero il commento di Martin Scorsese sui film Marvel e la polemica scaturita dall’averli definiti “parchi a tema che non sono cinema“.
“In definitiva, noi definiamo cinema un film che riesce a riunire le persone in un’esperienza condivisa ed emotiva“, hanno affermato i due registi, “E quando guardiamo al risultato al botteghino di Avengers: Endgame, non lo vediamo come una prova di successo finanziario, ma come testimonianza del suo successo emotivo. È un film che ha avuto un impatto senza precedenti sul pubblico di tutto il mondo nel modo in cui ha condiviso quella narrativa e nel modo in cui l’ha vissuta. E le emozioni che hanno provato a guardarlo. Ma, alla fine, cosa possiamo saperne noi? Siamo solo due ragazzi di Cleveland, e “cinema” è una parola di New York…A Cleveland, li chiamiamo film“.
Anthony Russo ha poi sottolineato quanto sia giusto lasciare quel commento all’interpretazione personale. “Un altro modo di pensare a quella discussione è capire che nessuno possiede il cinema. Noi non possediamo il cinema. Tu non possiedi il cinema. Scorsese non possiede il cinema.“
Martin Scorsese chiude il discorso sui film Marvel e spiega perché non sono cinema
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“Ognuno ha una diversa definizione di cinema. Ognuno ha una diversa definizione di arte. Ognuno ha una diversa definizione di rischio“, aveva affermato Kevin Feige in una recente intervista. “Alcune persone non pensano che sia il cinema. Tutti hanno diritto alla loro opinione. Tutti hanno il diritto di ripetere quell’opinione. Tutti hanno il diritto di scrivere articoli su quell’opinione, e non vedo l’ora di scoprire cosa succederà dopo. Ma nella nel frattempo continueremo a fare film“.
“Penso che non sia vero“, continua Feige spiegando che i film sui supereroi non sono negativi per il cinema. “Penso che io stesso e tutti coloro che lavorano su questi film adorano il cinema, amano i film, adorano andare al cinema, amano partecipare ad un’esperienza comunitaria in un cinema pieno di gente“.
Fonte: The Hollywood Reporter
I Fratelli Russo pronti a dirigere un musical sperimentale con The Weeknd?
In una recente intervista con Rolling Stone, i Fratelli Russo hanno anticipato a cosa sta andando incontro la loro carriera da registi. Secondo i due, in futuro vorrebbero realizzare film sperimentali, come film horror e persino musical. In effetti, Joe ha rivelato di aver già parlato con diversi artisti, tra cui The Weeknd dopo la sua impressionante esibizione al Super Bowl Halftime Show nel 2021. Ecco cosa hanno detto:
Mi piacerebbe fare un musical. In effetti, stavamo parlando con alcuni artisti contemporanei, tra cui The Weeknd, del tentativo di far decollare un musical. Mi piacerebbe lavorare con qualcuno che vuole fare un musical sperimentale. Ho pensato che quello che ha fatto durante il suo show del Super Bowl fosse fantastico. Mi piacerebbe vederlo come un film.
I Fratelli Russo commentano le critiche dei fan alla Fase 4 del MCU
Un musical può sembrare un grande cambiamento per i Fratelli Russo, noti principalmente per i film Marvel, al momento, ma i fratelli Russo hanno dimostrato la loro versatilità durante i loro 25 anni di carriera nell’industria dell’intrattenimento. I fratelli hanno già lavorato in altri generi come la commedia, avendo diretto la pluripremiata serie Arrested Development dal 2003 al 2005. Oltre ai loro recenti thriller d’azione, i Russo hanno co-creato una serie di spionaggio per Prime Video e sono impegnati a produrre un adattamento live-action di Hercules della Disney.
Mentre i Fratelli Russo stanno promuovendo il loro nuovo film per Netflix, The Gray Man, ora al cinema e dal 22 luglio disponibile in piattaforma.
I Fratelli Russo produrranno un film sui supereroi in Cina
I Fratelli Russo che hanno diretto Captain America Civil War che sta macinando soldi al Box Office del mondo, hanno firmato un accordo per produrre un film di supereroi cinese con la loro neonata impresa in Cina Anthem & Song, frutto di un accordo con la United Entertainment Partners.
La pellicola dovrebbe
intitolarsi The Hero’s Awakening e
la coppia saranno i produttori del film. Secondo
Variety la coppia è attualmente impegnata nella ricerca di un
regista, trai nomi Ning Hao (“Crazy Stone”,) Jiang Wen (“Gone
With the Bullets,”) e Wuershan (“Mojin: The Lost Legend.)
I fratelli Russo potenzialmente interessati a dirigere un film su Batman per i DC Studios
Ora che James Gunn e Peter Safran sono alla guida dei DC Studios, sembra proprio che il DC Universe abbia acquisito un certo fascino agli occhi di molti. Tra i fan di ciò che Gunn e Safran stanno costruendo vi sono anche i fratelli Joe e Anthony Russo. I due sono notoriamente legati al Marvel Cinematic Universe, per il quale hanno diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War e, soprattutto, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Eppure, proprio loro si sono ora detti disposti a dirigere un film per i DC Studios. Intervistati da ComicBook.com della loro imminente serie Prime Video Citadel, i Russo hanno affrontato la possibilità di lavorare nel DCU di Gunn e Safran, ed hanno espresso il desiderio di dirigere qualcosa legato a Batman.
“Non ci viene chiesto molto sui personaggi DC“, ha iniziato Anthony. “Ovviamente con James laggiù a gestirlo, sarebbe un gioco da ragazzi“, ha continuato Joe. “Lo amiamo da morire. Adoriamo la direzione in cui porterà i DC Studios. Sai che sarà molto creativo. E i personaggi DC preferiti? Voglio dire, amico. Ce ne sono così tanti buoni”. “Rispondo sempre in base a i fumetti che collezionavo da bambino, – continua poi Joe – e i due fumetti che collezionavo di più erano Spider-Man – in realtà, i tre – erano Spider-Man, X-Men e Batman. Ma ci sono state molte iterazioni di Batman, quindi sembra che sia una risposta ovvia.“
“Ma, sai, è difficile non rispondere“, ha poi aggiunto Anthony. “Batman è stato il mio personaggio preferito per tutta la mia infanzia. Ma, ovviamente, è stato ben esplorato.” È però importante notare che tra i prossimi progetti televisivi e cinematografici dei DC Studios c’è anche The Brave and the Bold, un film incentrato su Batman e il figlio adottivo Damian Wayne, alis Robin. Il progetto è ancora senza regista, quindi chissà che i Russo non abbiano effettivamente la possibilità di entrare a far parte dei DC Studios dirigendo tale film. Certo, si tratterebbe di un “tradimento” non da poco, essendo stati loro i registi di punta del Marvel Cinematic Universe.
Fonte: ComicBookMovie
I fratelli Russo pensano che Tom Holland sia “come Christian Bale”
I fratelli Russo sono stati i primi a dirigere Tom Holland nei panni del nuovo Spider-Man (usiamo il passato dal momento che, immaginiamo, il cameo di Peter Parker in Civil War sia già stato girato). I due registi hanno raccontato perché, secondo loro Holland è stata la scelta migliore per l’Uomo ragno.
“Abbiamo fatto due screen test con il personaggio. Siamo stati piuttosto chiari in merito a quello che volevamo. Lui è magnifico, straordinario, è come Christian Bale ne L’Impero del Sole. Raramente vedi un ragazzino portare un film in quel modo”.
“È anche un ballerino e un ginnasta. Rientra nel ruolo perfettamente in un modo che non si immagina. Inoltre il fatto che sia così giovane è l’unico modo che abbiamo per differenziare davvero questo Spider-Man dagli altri che abbiamo visto”.
Che vi aspettate da Tom Holland e dal suo Spider-man?
Spider-Man è previsto per il 2017, alla regia ci sarà Jon Watts e Tom Holland sarà il nuovo protagonista con Marisa Tomei nei panni di zia May.
I fratelli Russo parlano di Ultron: “Tony Stark non aveva torto”
Nelle settimane successive all’uscita di Avengers: Endgame diversi titoli del MCU sono tornati al centro della discussione (merito forse della grande capacità di intreccio di questa saga durata undici anni), compreso l’allora criticato e snobbato Age of Ultron, non esattamente il più amato capitolo sui Vendicatori. Tuttavia, e ciò si evince dalle parole dei fratelli Russo intervistati da Slate, quel film ricopre ancora oggi un ruolo fondamentale per come ha portato avanti la costruzione del personaggio di Iron Man e le sue ragioni.
In particolare, i registi di Endgame pongono l’accento sulla scelta compiuta da Tony, discutibile all’epoca, di progettare un androide che servisse come prototipo di una difesa globale da eventuali minacce esterne (quello che si è di fatto realizzato in Infinity War):
“Tony non aveva torto, stava arrivando una grande minaccia e i Vendicatori avevano bisogno di costruire un’armatura in giro per il mondo. Ma quand’è che le libertà civili vincono e vengono prima della capacità del governo di proteggere i suoi cittadini? Pensiamo che un discorso del genere sia interessante e che, in una certa misura, gli eroi sono dovuti passare passare attraverso questo conflitto. C’era un senso di destino già scritto, che dovevano affrontare per vincere, quindi sia lui e che Cap avevano ragione.”
I Russo fanno riferimento a due scene precise del MCU: la prima, di Age of Ultron, in cui Cap e Tony discutono apertamente su cosa sia giusto e cosa sbagliato in termini etici nell’idea di Ultron; la seconda, di Endgame, quando Iron Man torna sulla Terra dopo la battaglia su Titano urlando in faccia a Steve e sostenendo di aver previsto tutto, l’arrivo di Thanos e l’insufficienza delle difese disponibili per evitare il disastro.
Come dare torto a Stark, visto l’evolversi della situazione da Civil War a oggi? Della stessa opinione sembrano i registi, che hanno accompagnato questi personaggi e i loro viaggi esistenziali per lungo tempo.
Avengers: Endgame, i Russo rivelano il titolo originale del film
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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
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Fonte: Slate
I fratelli Russo dirigeranno un altro film Marvel dopo Endgame?
Avengers: Endgame segnerà la fine di un’era, la “prima” dei Marvel Studios al cinema, e in questo viaggio durato dieci anni e ventidue film il contributo di Anthony e Joe Russo è stato decisivo, oltre che il più longevo: dal 2014 ad oggi infatti, i due registi hanno diretto quattro titoli del Marvel Cinematic Universe (Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e ovviamente il quarto capitolo sui Vendicatori in arrivo il prossimo 24 aprile), trasferendo la loro esperienza “seriale” di Arrested Development e Community sul grande schermo.
Ma cosa si prospetta nel futuro dei Russo? Endgame sarà il loro ultimo cinecomic, o i due filmaker torneranno dietro la macchina da presa ancora una volta al servizio del MCU? La loro risposta non sembra escludere quest’ultima possibilità:
“Amiamo la Marvel, abbiamo vissuto insieme un’esperienza incredibile. È per questo che abbiamo realizzato quattro film in sei anni con loro. Sono come una famiglia per noi. E penso che facciano un ottimo lavoro nel separare “chiesa e stato”, dove noi siamo concentrati sui nostri progetti e qualcun altro su altri. Lavoreremmo con loro in qualsiasi modo perché riteniamo sia importante, così come nella vita quotidiana, avere al proprio fianco persone di qualità…in questo senso i Marvel Studios sono il massimo“.
Curioso come lo scorso Novembre, durante un Q&A con i fan dove si era parlato di tra aneddoti e racconti di produzione su Infinity War, i Russo avessero scherzato sul loro possibile addio al mondo dei cinecomic spiegando che l’unico modo per farli tornare nel business sarebbe stato affidargli un film su Secret Wars, basato sulla trama di uno dei fumetti più amati dai lettori.
Queste erano state le loro parole a riguardo:
“La speranza è poter mettere le mani sui personaggi Marvel della Fox, come X-Men e Fantastici Quattro, anche se il mio supereroe preferito rimane Hulk, anzi, i fumetti di Incredible Hulk # 181, dove c’è la prima apparizione di Wolverine. Dall’altra parte sentiamo che la missione dell’universo Marvel è continuare ad espandere e sorprendere le persone; con scelte di casting, con nuove storie storie…Ma se dovessimo arrivare in questo mondo di eventi crossover, fumetti come Secret Wars offrirebbero tantissimi spunti…e tra l’altro era uno dei nostri preferiti da piccoli. Tutto dipende dall’esito dell’affare Fox/Disney.“
Nuovo progetto all’orizzonte?
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Vi ricordiamo che Avengers: Endgame arriverà nelle nostre sale il prossimo 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
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Fonte: Box Office Pro
I Fratelli Russo commentano le critiche dei fan alla Fase 4 del MCU
I registi di Avengers: Endgame Joe e Anthony Russo hanno risposto alle lamentele dei fan sulla Fase 4 del Marvel Cinematic Universe. L’MCU è attualmente il più grande franchise cinematografico al mondo e il nono più grande franchise mediatico.
Con così tanti contenuti rilasciati in quasi 15 anni, l’MCU è diviso in diverse “fasi”, delimitate da diversi film Marvel. Le prime 3 fasi comprendevano l’Infinity Saga e si sono sviluppate fino all’imponente Avengers: Endgame. Da allora, l’MCU si è ambientato in un’era molto diversa mentre elabora il suo percorso verso il futuro in un mondo traumatizzato, dopo gli eventi conclusivi della Fase 3.
A oggi, la Fase 4 è stata composta da nuovi generi, stili e personaggi. Ha anche accolto con favore l’arrivo di alcuni progetti molto divisivi, con film come Eternals e Thor: Love and Thunder che hanno ottenuto alcuni dei punteggi più bassi trai film Marvel su Rotten Tomatoes. Alcuni fan della Marvel hanno criticato pesantemente il contenuto della Fase 4, dicendo che non è all’altezza degli standard elevati creati dalle prime tre fasi.
In un’intervista alla NBC, i Fratelli Russo rispondono alle critiche rivolte alla Fase 4 e intervengono in difesa del MCU: “Ecco cosa. L’intera vita dell’MCU ha visto alti e bassi, ci sarà naturalmente un flusso e riflusso in merito a come le persone si sentono al riguardo, in base all’ultimo film uscito. Ma penso che alla fin fine, sono ancora molto ambiziosi in termini di approccio alla narrazione. Stanno sperimentando. Stanno cercando nuove forme di espressione per mantenere il pubblico eccitato e sorpreso. Sembra che abbiano ancora un codice creativo vitale per processo che stanno portando avanti, quindi credo che ci sia ancora molta speranza per ciò che è possibile nel MCU. Non abbiamo perso la fiducia in loro, questo è certo”.
Mentre i Fratelli Russo stanno promuovendo il loro nuovo film per Netflix, The Gray Man, ora al cinema e dal 22 luglio disponibile in piattaforma, la Marvel sta ancora celebrando l’uscita di Thor: Love and Thunder, che ha raccolto diverse critiche in merito al tono del film. Il prossimo film Marvel ad arrivare in sala sarà Black Panther: Wakanda Forever.
I fratelli Russo commentano l’ingresso di Deadpool nel MCU
L’arrivo di Deadpool nel MCU, ennesima conferma dell’espansione dell’universo Marvel in seguito alla finalizzazione dell’accordo tra Disney e Fox, è stato commentato anche da Anthony e Joe Russo, registi di quattro cinecomic dell’azienda (l’ultimo, Avengers: Endgame, uscirà il prossimo 24 aprile nelle sale), che hanno parlato dei cambiamenti che il Mercenario Chiacchierone porterà nel perfetto equilibrio del franchise.
“Deadpool è un personaggio atipico perché rompe continuamente la quarta parete, e questo modifica di sicuro il tono del film. Ma se ci chiedete quale sarebbe il nostro approccio su un supereroe del genere, dovremmo prima chiuderci letteralmente in una stanza per due mesi discutendo per arrivare ad una risposta […]
[…] Filosoficamente potremmo indagare, capire quali sono le nuove regole con il personaggio. E se non gli è permesso rompere la quarta parete? Cosa comporterebbe? Sarebbe una scelta dannosa per il personaggio? Quindi dovremmo capire come incorporare il tono di ciò che sta accadendo nel MCU con un personaggio del genere.“
I Russo avevano già commentato la recente fusione tra Disney e Fox in un’intervista con Fandango, parlando della possibilità di tornare dietro la macchina da presa di un altro titolo dedicato a uno dei loro supereroi preferiti.
“Ok lo ammettiamo. Siamo sempre stati grandi fan di Wolverine. Certamente non abbiamo ancora pensato al se, al quando e al come questo potrebbe accadere, ma se proprio si deve risalire la cima dei nostri interessi, allora Wolverine è un personaggio che ci ha sempre appassionato”.
Deadpool commenta la finalizzazione dell’accordo Disney-Fox
Chi temeva che il franchise di Deadpool venisse riavviato dalla Disney dopo aver concluso l’accordo di fusione con la 20th Century Fox (che ha assicurato alla casa di Topolino i diritti cinematografici su tutti i personaggi Marvel) dovrà non soltanto ricredersi, come riportato qualche giorno fa, ma anche prepararsi ad un futuro sempre più roseo per il Mercenario Chiacchierone sul grande schermo.
In merito alla questione era intervenuto il CEO della Disney Bob Iger, spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.
La promessa, fa sapere Iger, è non intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien) evitando di confondere lo spettatore.
Fonte: CBM
I fratelli Grimm e l’incantevole strega: trama, cast e curiosità sul film
I fratelli Jacob Ludwig Grimm e Wilhelm Karl Grimm sono ancora oggi noti in tutto il mondo per la loro raccolta e rielaborazione delle fiabe della tradizione popolare tedesca. Confluite in Fiabe del focolare, tra queste si ritrovano celebri titoli come Hansel e Gretel, Cenerentola, Cappuccetto Rosso e Biancaneve. Mentre su queste fiabe sono state realizzati innumerevoli film, non ve ne era mai stato uno dedicato proprio ai due fratelli e alle loro ricerche. Nel 2005, però, il visionario regista Terry Gilliam portò al cinema I fratelli Grimm e l’incantevole strega (qui la recensione del film), una rilettura fantasy dei due fratelli alla ricerca di quelle che poi diventeranno le fiabe che tutti conosciamo.
Si tratta dunque non di un film biografico, ma al contrario di un’opera che mescola mito a fantasia. In un mondo realmente popolato da creature magiche e luoghi incantati, i due fratelli si aggirano per le terre della Germania alla ricerca di qualcosa da poter raccontare. L’idea per questa storia nacque in Ehren Kruger, sceneggiatrice anche di film quali The Ring, Transformers 3 e Dumbo. Questo lungometraggio diventa dunque un compendio delle fiabe dei Grimm, a cui Gilliam aggiunge la sua inimitabile vera surreale, presente da Brazil a L’uomo che uccise Don Chisciotte.
Al momento della sua uscita in sala, I fratelli Grimm e l’incantevole strega mancò però di tramutarsi in un buon successo. A fronte di un budget di 80 milioni di dollari arrivò a guadagnarne appena 105 e anche le recensioni non furono troppo lusinghiere. Si tratta però di un titolo quantomai bizzarro, che merita anche solo per la sua stranezza di essere riscoperto. Prima di intraprendere una visione del film, proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
I fratelli Grimm e l’incantevole strega: la trama del film
Protagonisti del film sono Will e Jacob Grimm, due giovani imbroglioni che si guadagnano da vivere cacciando streghe e spettri che disturbano i villaggi vicini, i cui abitanti sono terrorizzati dagli eventuali malefici di cui potrebbero rimanere vittime. In realtà essi stessi, con l’aiuto dei loro due fedeli scagnozzi, puntualmente supportati da una reale legenda, mettono in scena grida e apparizioni alle quali far seguire il loro intervento, lautamente pagato. Il loro imbroglio non ha però vita lunga e ben presto viene scoperto. I due, per non venire uccisi, si vedono costretti a porsi al servizio dell’autorità, indagando su una serie di misteriose sparizioni.
Accompagnati dalla cacciatrice Angelika, dal funzionario Mercurio Cavaldi e da altri bizzarri personaggi, i due iniziano il loro cammino verso il luogo indicatogli. Lungo il percorso non mancheranno di imbattersi in strane situazioni e personaggi, fino a comprendere che dietro le terribili sparizioni si cela una vera e propria strega. Per i Grimm sarà indispensabile trovarla e fermarla prima che sia troppo tardi. A complicare la situazione vi sarà però l’intervento di diversi oppositori, tra cui il generale Delatombe, il quale non vede l’ora di condannare a morte i due fratelli.
I fratelli Grimm e l’incantevole strega: il cast del film
Ad interpretare i ruoli di Will e Jacob Grimm vi sono rispettivamente Matt Damon e Heath Ledger. Originariamente, però, Gilliam voleva affidare il ruolo di Will a Johnny Depp, il quale però era già impegnato in La fabbrica di cioccolato. Damon e Ledger erano invece stati originariamente scelti per ruoli opposti prima che chiedessero di scambiare i loro personaggi. Entrambi, infatti, ritrovano maggiori somiglianze personali con il personaggio dell’altro. I due si prepararono poi alla parte approfondendo la vita dei Grimm e la loro riscrittura delle fiabe. Accanto a loro, nei panni della regina, doveva esserci l’attrice Uma Thurman, che ha però lasciato la parte a Monica Bellucci.
Nei panni del funzionario Mercurio Cavaldi vi è l’attore Peter Stormare mentre la cacciatrice Angelika ha il volto di Lena Headey, attrice nota per essere stata Cersei in Il Trono di Spade. Per il ruolo, originariamente, Gilliam voleva l’attrice Samantha Morton, ma i produttori Bob e Harvey Weinstein si opposero in quanto giudicata non sufficientemente attraente. Jonathan Pryce, che per Gilliam avrebbe poi interpretato Don Chisciotte nel 2017, è il generale Delatombe. Sono poi presenti gli attori Mackenzie Crook nei panni di Hidlick, Richard Ridings in quelli di Bunst e Tomas Hanak nel ruolo di Woodsman.
I fratelli Grimm e l’incantevole strega: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I fratelli Grimm e l’incantevole strega è infatti disponibile nel catalogo di Chili, Google Play e Now. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 3 luglio alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.
Fonte: IMDb
I fratelli Grimm e l’incantevole strega: recensione del film
I fratelli Grimm e l’incantevole strega è il film fantasy del 2005 di Terry Gilliam con protagonisti Matt Damon (Will “Wilhelm” Grimm); Heath Ledger (Jake “Jacob” Grimm); Peter Stormare (Mercurio Cavaldi); Lena Headey (Angelica); Jonathan Pryce (Generale Delatombe); Monica Bellucci (la regina).
I fratelli Grimm e l’incantevole strega, la trama: Will e Jacob sono due giovani imbroglioni che si guadagnano da vivere cacciando streghe e spettri che disturbano i villaggi vicini, terrorizzati questi dagli eventuali malefici di cui potrebbero rimanere vittime. In realtà essi stessi, con l’aiuto dei loro due fedeli scagnozzi, puntualmente supportati da una reale legenda, mettono in scena grida e apparizioni alle quali far seguire il loro intervento, lautamente pagato. Ma il loro imbroglio è presto scoperto; i due, perché non vengano uccisi, saranno così costretti a porsi al servizio delle truppe francesi per aiutare gli abitanti di un lontano villaggio, alle prese con terribili sparizioni.
I fratelli Grimm e l’incantevole strega, l’analisi
Un progetto intrigante e indiscutibilmente interessante; realizzare un parallelo tra una secolare tradizione fiabesca, quella dei fratelli Grimm, e una realtà creata ad hoc da un appassionato di gotico e di aspetti dark, proiettata nelle credenze e nelle leggende proprie del Settecento. Con I fratelli Grimm e l’incantevole strega, Terry Gilliam mette in scena una pellicola i cui propositi sono all’altezza delle aspettative di un regista già noto con Brazil e La leggenda del re pescatore. Ma proprio i suoi precedenti costringono ad una valutazione che non recepisce le medesime lodi.
I fratelli Grimm e l’incantevole strega, sebbene nasca da un’idea stuzzichevole e interessante, si trasforma negli ormai rivisti e già visti baracconi hollywoodiani, di cui tanto si nutre quel cinema destinato ad un pubblico ancora immaturo e scevro di capolavori cinematografici, ignaro dei precedenti di un regista dal quale non ci si aspetta una simile caduta di stile. La complessità e l’originalità della trama, che si traduce in circa cento venti minuti di pellicola, si perdono in scenette e dialoghi la cui portata costringe a stemperare l’entusiasmo iniziale, disilludendo di gran lunga le aspettative, confermate da un magro riscontro al box office. La stessa struttura del film d’altronde fa parlare di se, sebbene non in termini positivi.
La rivisitazione della foresta incantata, spoglia e meno terribile di quello che ci si immagina, non è certamente tra le migliori messe in scena, con effetti speciali che relegano il film ad un pubblico non più adulto; alberi che camminano, viscidi insetti che infestano i dintorni del castello stregato, uomini-lupo le cui sembianze terrene sono appena percepibili. La scelta degli interpreti è altrettanto discutibile; calzante Heath Ledger nelle vesti del distratto e sognatore Jacob, decisamente poco convincente Matt Demon, meno malleabile nel svestirsi completamente dal ruolo dell’affascinante brave man in cui si è solito vederlo, nonché l’apparizione di Monica Bellucci, alla cui indiscutibile bellezza non sembra pero corrispondere una interpretazione che possa eguagliarsi in meriti.
In linea con l’idea iniziale una nota di merito va all’abilità con la quale sono stati realizzati i riferimenti folkoristici che animano il film, durante il quale molteplici sono i richiami alle fiabe dei due fratelli; dai fagioli magici di Jacob bambino alla rana che viene baciata dalla principessa, dall’omino di marzapane che fuoriesce dal pozzo alla storia di Raperonzolo con la quale viene associata la terribile strega, dai fratelli Hansel e Gratel alla fiaba della Bella addormentata, con il bacio di vero amore con il quale viene svegliata Angelica dall’incantesimo di eterna bellezza.
Questo I fratelli Grimm e l’incantevole strega, un’idea di fondo brillante e divertente, della cui indiscutibile firma di un grande regista come Terry Gilliam ci si sarebbe aspettati una realizzazione che non cadesse però nel banale e nel mediocre.
I Fratelli Farrelly: risate all’insegna del politicamente scorretto
Peter John Farrelly e Robert “Bobby” Leo Farrelly Jr., meglio noti come I Fratelli Farrelly (Farrelly Brothers), nascono rispettivamente a Phoenixville nel 1956 e a Cumberland nel 1958. Originari del Rhode Island, entrambi i fratelli si diplomano al Providence College ed alla fine degli anni ottanta iniziano la loro carriera in qualità di autori della pluripremiata sit-com televisiva Seinfield (1989-1998).
Nel 1994, dopo aver fatto pratica con la materia comica lavorando al programma televisivo, Peter e Bobby sono finalmente pronti per il loro debutto cinematografico, scrivendo, dirigendo e producendo la commedia Scemo & Più Scemo con Jim Carrey e Jeff Daniels. Il successo è immediato: la pellicola, che successivamente diverrà un vero e proprio cult per gli amanti del genere, incassa più di 300 milioni di dollari in giro per il mondo spalancando ai due fratelli le porte di Hollywood. Il film, oltre ad avere avuto il merito di accrescere la popolarità di un Jim Carrey agli inizi della propria carriera, serve ai Farrelly per fissare le regole del loro modo di fare commedia. Fin da subito il loro approccio è all’insegna di una crudeltà ingenuamente infantile e politicamente scorretta, sperimentando l’efficacia di situazioni al limite del surreale e di battute volgarmente sconvenienti. Questi saranno i cardini della loro filmografia successiva ed il segreto del loro futuro successo commerciale.
Con i ricavati del loro primo film,
fondano una propria società di produzione, la Conundrum
Entertainment, con la quale danno avvio allo sviluppo ed
alla produzione di una serie di nuovi progetti. Tra questi c’è
Kingpin (1996), la loro seconda opera
registica con Woody Harrelson nel ruolo del
protagonista. Uscito direttamente in formato home video nel nostro
paese e trascurato dai più, il film è una pellicola carica di
satira ed umorismo con cui i due fratelli si divertono a criticare
i tempi moderni, fortemente dominati dal denaro. Nonostante non
venga bissato il successo dell’esordio, i due cineasti colgono
l’occasione per fare esercizio e nonostante continuino a non
prendersi sul serio e a non voler insegnare false morali, ci fanno
capire che all’interno delle loro commedie in realtà nascondono
qualcosa da dire. Forse è proprio qui che il loro
cinema inizia ad essere veicolo di critica e sfida nei confronti di
una società ipocrita e di un certo moralismo benpensante americano.
Anche qui, come nel loro primo film, i freak che sono protagonisti
delle vicende rimangono gli unici individui puri all’interno della
società che li circonda.
Ma è nel 1998 che i Farrelly conquistano le luci della ribalta. In quell’anno infatti si dedicano alla scrittura, produzione e direzione del film che diverrà il vero e proprio metro di giudizio per tutta la loro filmografia successiva, nonché il loro più grande successo a livello di critica, pubblico e risultato commerciale. Stiamo parlando di Tutti Pazzi Per Mary, con cui rivelano Ben Stiller al grande pubblico e consacrano Cameron Diaz al ruolo di nuova stella di Hollywood. Il film è un tripudio delirante di comicità che fa ridere il mondo a crepapelle e che ben presto diverrà un vero e proprio caso della cinematografia mondiale di fine anni novanta.
Il film sfida tutti i canoni delle buone maniere, del decoro, della correttezza e dei valori terreni gettandoli nel demenziale, prendendosi totalmente gioco della condizione umana e smontando uno dopo l’altro tutti gli stereotipi della tipica commedia sentimentale americana, trattandoli con ironia ed aria scanzonata. I due fratelli non si risparmiano nei confronti di nessuno: infilando una dopo l’altra una serie infinita di gag se la prendono con i neri, i ciccioni, gli anziani, i portatori di handicap, i serial killer, gli animali, i malati mentali, ecc., ecc. Il nuovo cult della risata è servito e nel frattempo mezzo mondo si innamora della bella Cameron. I suoi capelli pettinati con lo sperma diventano vero e proprio dibattito di cronaca mondana ed il cinismo dei Farrelly, che dirigono l’operazione sghignazzando da dietro la macchina da presa, raggiunge vette tali da far loro guadagnare l’appellativo: “I Ragazzacci di Hollywood”. Ma non è tutto oro quello che luccica. Infatti, dopo Tutti Pazzi Per Mary e dopo appena tre film diretti, Peter e Bobby Farrelly si ritrovano inesorabilmente a fronteggiare il fantasma che perseguita tutti coloro che ad Hollywood raggiungono vette così alte: quello della riconferma.
I due ci riprovano nel 2000 con Io, Me & Irene, dove ritrovano Jim Carrey pronto a dar vita ad una delle sue interpretazioni comiche più frivole e frizzanti, togliendosi anche lo sfizio di consacrare la carriera di Renée Zellweger. Il film, anche se non raggiunge le vette del suo predecessore, funziona e fa ridere ed i meccanismi della loro commedia sembrano ormai rodati e perfettamente funzionanti. Ma da qui in poi qualcosa comincia a scricchiolare e l’andamento della loro filmografia inizia ad avere esiti altalenanti.
Il 2001 dà spazio a due nuove produzioni: Osmosis Jones, un film in tecnica mista con cui i ragazzacci divagano sul tema facendo un salto nel mondo dell’animazione, ed Amore A Prima Svista. E’ proprio con quest’ultima pellicola che i due mostrano il fianco ai primi segni di cedimento. Nel film Jack Black interpreta un’individuo superficiale che viene condannato dal fato a vedere le persone non più per il loro aspetto fisico, ma a rileggere quest’ultimo attraverso l’interiorità di chi gli si para davanti. Purtroppo, dopo l’ennesima gag legata al fatto che la bella Gwyneth Paltrow di cui egli si innamora è in realtà una cicciona, il film annoia e non convince.
L’impressione è che qui anche loro comincino a voler insegnare al pubblico qualcosa, mentre nelle loro precedenti fatiche si erano limitati esclusivamente ad offrirci un modo di divertirsi prendendosi gioco della qualunque, semmai dissacrando proprio quegli insegnamenti legati al buon gusto a cui ci sottopone la società.
Con Fratelli Per la Pelle (2003) invece, portano sullo schermo un’operzione gustosa e promossa a pieni voti. Greg Kinnear e Matt Damon, nella parte di due gemelli siamesi con caratteristiche caratteriali opposte, sono i due “mostri” di turno. La verve dell’accoppiata è incredibile e si ride alla grande. Torna l’attacco alla “normalità” e questa volta i freak vengono difesi e non additati come oggetto della risata. Si conferma così la svolta buonista di Amore A Prima Svista, in questo caso mai scontata e fastidiosa, e nel sottotesto del film si legge una forte critica a quella stessa Hollywood che i Farrelly hanno tanto agognato. Nel 2005 è la volta di L’Amore In Gioco con Drew Barrymore e Jimmy Fallon, in cui purtroppo I Fratelli Farrelly confezionano una commedia sentimentale in termini classici, rifacendosi proprio a quei canoni che avevano abilmente distrutto in Tutti Pazzi Per Mary.
I due sembrano accorgersene e correggono il tiro con Lo Spaccacuori (2007) dove ritrovano la verve tragicomica di Ben Stiller, accompagnato da una deliziosa ed inquietante Malin Akerman. Anche qui si tratta di commedia sentimentale, ma gli stilemi tornano ad avvicinarsi a quelli del loro più grande successo. Gag esilaranti, equivoci, volgarità gratuite, tornano a confermare il marchio di fabbrica dei due fratelli registi. Su tutto si erge la prestazione di Stiller e nel guardare il film si ride di brutto, con I Farrelly che si dimostrano veri esperti nel far sembrare divertenti situazioni di vita che altrimenti sarebbero tragiche. Ma la sensazione è che, nonostante il divertissement, non ci sia niente di nuovo sul fuoco. Il che viene confermato da Libera Uscita (2011), con cui il potenziale esplosivo del duo di registi comici si spegne definitivamente. Un’impacciato Owen Wilson celebra la sua fuga dal matrimonio solamente per insegnarci quanto sia bello essere sposati. Commedia leggera, banale e dimenticabile. I Tre Marmittoni (2012) ed i due episodi diretti all’interno di Comic Movie (2013) non aggiungono niente al tema, conclamando quella che ormai si rivela come una evidente crisi di originalità.
Un excursus all’interno della loro cinematografia era dovuto. Infatti, nonostante nel corso degli anni il loro potenziale si sia spento ed i Fratelli Farrelly non si siano trasformati da “Ragazzacci” in “Adulti Scomodi” come avrebbero voluto, và comunque attribuito loro il merito di aver ridefinito le regole della commedia. In una filmografia americana anni novanta costellata di commedie per famiglie, sono stati i primi ad andare controcorrente intuendo l’efficacia di una battuta scorretta e di una forte dose di cinismo, non edulcorata dal classico buonismo hollywoodiano. E’ grazie alle loro commedie di grana grossa che le carriere di alcuni divi di oggi hanno preso il decollo. Basti pensare a nomi quali quelli di Jim Carrey, Ben Stiller, Renée Zellweger, Cameron Diaz, Malin Akerman, dapprima semisconosciuti ai più, poi sdoganati al grande pubblico e consacrati al ruolo di celebrità internazionali.
Soprattutto con i loro primi lavori, Peter e Bobby Farrelly riescono a farci capire come la vita di tutti i giorni possa prendere tonalità diverse se vista con la giusta dose di ironia. Nel non voler insegnare niente, in realtà insegnano quanto sia importante a volte non prendere le cose troppo sul serio. Soprattutto, ci spiegano come non farlo solo perchè i dettami della civiltà vogliono così. Il loro primo indirizzo sembrava infatti seguire la strada di una critica velata di comicità nei confronti delle istituzioni comportamentali e puritane dei tempi moderni, ricordandoci che l’uomo è anche dotato di umorismo.
La seriosità che tutti ci insegnano fin dalla nascita ci incastra in schemi che penalizzano l’originalità dell’individuo, tanto che i veri eroi “farellyani” sono proprio gli “strani”, ovvero tutti coloro che fuoriescono dal canone con le loro atipiche quanto divertenti e variopinte stramberie. Purtroppo per loro I Ragazzacci di Hollywood, volendo spezzare la regola, seguono lo stesso percorso di quei genitori che dopo essere stati adolescenti turbolenti ed essere cresciuti, arrivano in modo ipocrita a volerci educare al giusto ed allo sbagliato, rientrando a loro volta nel sistema che avevano tenacemente combattuto.
Assistendo ai loro ultimi lavori, viene da pensare: “Peccato!”. Peccato che quello spirito ridanciano e ribelle degli inizi sia andato perduto, così come la capacità di contestazione attraverso la forza irrompente della risata. Forse è anche per questo che i due registi si sono tuffati nel progetto di Scemo & Più Scemo 2, film tanto voluto quanto rimandato. Magari proprio per marcare un ritorno alle origini. Sarà così? Gli estimatori del duo lo sperano tanto. Forza Peter e Bobby, fateci ridere ancora!
I fratelli De Filippo: trama, cast e curiosità sul film di Sergio Rubini
Quella degli Scarpetta-De Filippo è stata la dinastia teatrale per eccellenza del Novecento, composta da artisti che hanno donato nuovo prestigio al teatro napoletano, regalando a questo opere ancora oggi amate e portate in scena. Tutto ebbe inizio con Eduardo Scarpetta, recentemente raccontato nel film Qui rido io, dove è interpretato da Toni Servillo. Tra i suoi discendenti, invece, si sono affermati in particolare Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, che sono ora stati raccontati nel nuovo film da regista di Sergio Rubini dal titolo I fratelli De Filippo (qui la recensione).
Con questo nuovo lungometraggio, presentato alla Festa del Cinema di Roma e poi al cinema dal 13 al 15 dicembre, Rubini racconta il suo amore per il teatro attraverso le gesta di chi lo ha reso grande in Italia e nel mondo. Il film, che si concentra sulla prima parte della vita dei fratelli De Filippo, è inoltre particolarmente impegnato nel ricostruire il fervido ambiente della Napoli di inizio Novecento. Tra personaggi bislacchi e luoghi memorabili, prende così vita un racconto che va al di là del semplice carattere biografico, ma si fa portatore di una serie di valori umani sempre preziosi.
Il film è un ulteriore modo per scoprire qualcosa di più su tre delle maggiori personalità del teatro novecentesco e oltre, sulle loro ambizioni, sulle paure e sul legame che li ha uniti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location utilizzate. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
I fratelli De Filippo: la trama del film
È l’inizio del Novecento, i tre fratelli Peppino, Titina ed Eduardo, vivono con la bella e giovane madre, Luisa De Filippo. In famiglia un padre non c’è, o meglio si nasconde nei panni dello “zio” Eduardo Scarpetta, il più famoso, ricco e acclamato attore e drammaturgo del suo tempo. Scarpetta, pur non riconoscendo i tre figli naturali, li ha introdotti fin da bambini nel mondo del teatro. Alla morte del grande attore, i figli legittimi si spartiscono la sua eredità, mentre a Titina, Eduardo e Peppino non spetta nulla. Ai tre giovani, però, “zio” Scarpetta ha perà trasmesso un dono speciale, che invece non è toccato al figlio legittimo Vincenzo, anche lui attore e drammaturgo.
Si tratta del suo grande talento, che i tre fratelli De Filippo coltiveranno fino a farlo proprio, dando vita ad alcuni dei più importanti traguardi del teatro napoletano del Novecento. Il riscatto dalla dolorosa storia familiare passa per la formazione del trio De Filippo, sogno accarezzato per anni da Eduardo e dai suoi fratelli e finalmente realizzato, superando difficoltà e conflitti. Quella dei De Filippo è la storia di una ferita familiare che si trasforma in arte. E di tre giovani, che, unendo le forze, danno vita a un modo del tutto nuovo di raccontare la realtà con uno sguardo che arriva fino al futuro.
I fratelli De Filippo: il cast e le location del film
Per dar vita ai tre fratelli De Filippo, Rubini ha scelto tre attori non ancora particolarmente noti. Mario Autore, principalmente attivo in ambito teatrale e qui al suo primo film, interpreta Eduardo De Filippo, mentre Domenico Pinelli, visto in Noi e la Giulia e Si accetano miracoli, interpreta il fratello Peppino. Anna Ferraioli Ravel, invece, dà volto alla sorella Titina De Filippo. Ad interpretare la loro madre, Luisa De Filippo, vi è l’attrice Susy Del Giudice, vista in televisione in serie quali Don Matteo, Capri e Gomorra. Ad interpretare il grande Eduardo Scarpetta vi è invece il celebre Giancarlo Giannini, mentre Biagio Izzo da volto al figlio Vincenzo Scarpetta.
La maggior parte delle riprese del film, naturalmente, si sono svolte a Napoli. In particolare, si può riconoscere il Teatro Sannazaro. Diverse sono però anche le scene ambientate in altri luoghi al di fuori del capoluogo di regione, come quelle che si svolgono alll’interno del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, comune in provincia di Caserta. Rubini non ha però mancato di portare un po’ di set anche nella sua Puglia e più precisamente a Manduria. Qui si sono si sono svolte delle riprese presso la masseria Schiavoni, nell’area del ex campo dell’aviazione lungo la provinciale Manduria – Oria.
I fratelli De Filippo: la storia vera dietro al film
Quella dei tre fratelli De Filippo non è un’infanzia semplice, come raccontato anche dal film Qui rido io. Il loro padre biologico è infatti il grande attore e commediografo Eduardo Scarpetta, il quale, pur mantenendoli e garantendo loro la possibilità di studiare, non li riconosce mai come propri e li ritiene inferiori a quelli legittimi. I tre, in ogni caso, hanno comunque modo di essere introdotti all’ambiente del teatro, dal quale rimangono ben presto affascinati. Quando però Scarpetta muore, nel 1925, i tre De Filippo scoprono di non aver ricevuto nulla in eredità, e ciascuno di loro sbarca il lunario come può. Stanchi di non poter esprimere appieno il proprio potenziale, i tre iniziano a pensare di formare una propria compagnia.
Dal 1931 finalmente il sogno dei tre fratelli d’arte di recitare assieme diventa realtà. Eduardo fonda, raccogliendo l’adesione dei fratelli, la compagnia del Teatro Umoristico “I De Filippo”, che debutta con successo a Roma. La commedia più nota di Eduardo, Natale in casa Cupiello, portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre 1931, segna di fatto l’avvio vero e proprio della felice esperienza della Compagnia. Da quel momento sono molte le opere che i tre portano insieme a teatro, ma Eduardo inizia a sentire il bisogno di abbandonare il “provincialismo” napoletano della compagnia.
Motivato anche dalle benevole critiche ricevute, decide che è giunto il momento per la sua compagnia di operare il decisivo salto di qualità per iniziare a calcare i più prestigiosi teatri italiani. Fu decisivo in tal senso l’incontro casuale con Luigi Pirandello. Nel biennio 1943-44 i fratelli De Filippo calcarono le scene repubblichine, ma il 20 dicembre 1944 Eduardo recitò per l’ultima volta, al teatro Diana di Napoli, accanto a Peppino, con il quale esplose un nuovo e fatale diverbio. Eduardo decise quindi di fondare la nuova compagnia teatrale che si chiamò semplicemente “Il Teatro di Eduardo”, intraprendendo a quel punto strade diverse dai fratelli.
I fratelli De Filippo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di I fratelli De Filippo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.
Fonte: IMDb
I Fratelli De Filippo: al via le riprese del film di Sergio Rubini
Sono iniziate da poco le riprese di I Fratelli De Filippo, il nuovo film diretto da Sergio Rubini che ha scritto anche insieme a Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini. Protagonisti del film sono Mario Autore, Domenico Pinelli, Anna Ferraioli Ravel, Biagio Izzo e Giancarlo Giannini. La pellicola è prodotta da Pepito Produzioni con Rai Cinema in collaborazione con Nuovo Teatro. Le riprese si svolgono in Campania e nel Lazio.
I Fratelli De Filippo, la trama
È l’inizio del Novecento, i tre fratelli Peppino, Titina ed Eduardo, vivono con la bella e giovane madre, Luisa De Filippo. In famiglia un padre non c’è, o meglio si nasconde nei panni dello “zio” Eduardo Scarpetta, il più famoso, ricco e acclamato attore e drammaturgo del suo tempo. Scarpetta, pur non riconoscendo i tre figli naturali, li ha introdotti fin da bambini nel mondo del teatro. Alla morte del grande attore, i figli legittimi si spartiscono la sua eredità, mentre a Titina, Eduardo e Peppino non spetta nulla. Ai tre giovani, però, “zio” Scarpetta ha trasmesso un dono speciale, il suo grande talento, che invece non è toccato al figlio legittimo Vincenzo, anche lui attore e drammaturgo, diventato titolare della compagnia paterna. Il riscatto dalla dolorosa storia familiare passa per la formazione del trio De Filippo, sogno accarezzato per anni da Eduardo e dai suoi fratelli e finalmente realizzato, superando difficoltà e conflitti. Quella dei De Filippo è la storia di una ferita familiare che si trasforma in arte. E di tre giovani, che, unendo le forze, danno vita a un modo del tutto nuovo di raccontare la realtà con uno sguardo che arriva fino al futuro.
I fratelli De Filippo, la recensione del film di Sergio Rubini
Eduardo, Peppino e Titina: da sempre e per sempre I Fratelli De Filippo. Loro i protagonisti assoluti del film di Sergio Rubini presentato alla Festa del Cinema di Roma e nei cinema il 13, 14 e 15 dicembre per una uscita speciale che anticipa il passaggio su Rai1 del 29 dicembre. Un diverso Natale in Casa Cupiello, insomma, ci aspetta. E per una volta l’occasione di conoscere meglio figure entrate nel mito, che siamo spesso abituati a fotografare semplicisticamente.
Questa l’operazione del regista pugliese, che dopo venti anni e 14 film diretti si mette dietro la macchina da presa per raccontare il teatro, una passione comune a quella dei tre fratelli, animati dal sacro fuoco ed eredi putativi del grande Eduardo Scarpetta (interpretato da Giancarlo Giannini).
La storia de I Fratelli De Filippo
Cresciuti a Napoli all’inizio del Novecento, Eduardo, Peppino e Titina non sono mai stati riconosciuti come figli dallo ‘zio’, che però sin da bambini li porta con sé dietro le quinte e sul palcoscenico. Alla morte dell’attore, ai tre non spetta nulla della sua eredità, ma il riscatto passa per la formazione del trio De Filippo, sogno accarezzato per anni dai tre fratelli.
Che sullo schermo hanno i volti di Mario Autore, Domenico Pinelli e Anna Ferraioli Ravel (rispettivamente Eduardo, Peppino e Titina), circondati da Giovanni Esposito, Nicola Di Pinto, Augusto Zucchi, Lucianna De Falco, Marianna Fontana e Maurizio Casagrande, oltre a Maurisa Laurito, Maurizio Micheli e Vincenzo Salemme. Un cast ricco, ampio, variegato, forse troppo, che sicuramente aiuta i tre protagonisti a emergere in un affresco composto da figure di contorno, nel quale sono i conflitti tra il Vincenzo Scarpetta di Biagio Izzo e il fratellastro Eduardo, e di quest’ultimo con Peppino, a spingere avanti la narrazione e a catturare.
Il contesto rischia di diventare il vero protagonista
Nonostante i nomi impegnati nella scrittura, i dialoghi non sono certamente la forza di una produzione nata per la serialità tv, e che di quel mondo sconta qualche difetto. Al netto di una grande cura e attenzione a scenografie, location, costumi e ricostruzioni di un contesto che rischia di diventare il vero protagonista. Più ancora del trio patrimonio nazionale o di una regia che – forse per cronachistico rispetto – non riesce a trasmettere il cuore messo nel presentare e realizzare il progetto.
Una storia “italiana” e “di una ferita familiare” l’ha definita lo stesso Rubini, che già sogna un sequel, con il quale arrivare fino al 1944, quando definitivamente le strade dei De Filippo si divisero. Che forse farebbe bene a destinare definitivamente al piccolo schermo, senza confusioni, ma che difficilmente potrebbe aggiungere molto – cinematograficamente parlando – al conflitto ampiamente esplorato in questa sede, per altro senza poter contare sulla parabola del tanto bistrattato Peppino, dei tre il più sfaccettato e imprevedibile, nel bene e nel male.
I personaggi sono appiattiti
L’eccessiva caratterizzazione dei personaggi, tutti troppo netti, coerentemente con la natura teatrale del loro habitat e della vicenda, appiattisce un po’ alcuni passaggi. E il bilancio finale è sicuramente indebolito da alcune immagini che verrebbe da definire datate o poco credibili (come la versione anziana della Signora De Filippo o certe esagerazioni dell’encomiabile Giannini e della Laurito). E se per lo sbarco in una Milano nebbiosa e dove nessuno “sta mai coi man in man” c’è la scusa della citazione, per la dedica al Vesuvio siamo più dalle parti di Un posto al sole…
Non serviva insistere sullo stereotipo, in una pièce nella quale Napoli spunta dietro ogni angolo, in ogni scena, dalla riproposizione della poesia Napule all’elegia della sua gente, nata per recitare e costantemente in scena. Ma d’altronde non si potevano eliminare sentimentalismi e napoletanità, anche nelle sue manifestazioni più popolari, da un omaggio del genere, che nella sua circolarità si chiude con un finale conciliatorio. Che sarà bene non scomodare ulteriormente.
I fratelli Dardenne in Concorso a Cannes
Un ragazzo senza amore, allontanato dal padre che non lo vuole, e accolto, senza un apparente motivo da una donna che gratuitamente gli dona amore disinteressato.
I Fratelli Coen: Tutti i Film, al MIC rassegna dal 20 Gennaio al 4 Febbraio
Dal 20 gennaio al 4 febbraio presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta I Fratelli Coen: Tutti i Film, un’ampia retrospettiva dedicata ai fratelli americani Joel e Ethan Coen, registi, sceneggiatori, produttori e montatori cinematografici, famosi soprattutto per le loro commedie irriverenti e sofisticate, ma che non disattendono le aspettative dello spettatore quando si occupano di film di genere.
Impossibile non cogliere la loro forte impronta autoriale nei numerosi film in programma da rivedere al MIC, tra cui segnaliamo Fargo, premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 1997; Non è un paese per vecchi, vincitore agli Oscar del 2008 per il miglior film, alla miglior regia e alla miglior sceneggiatura non originale; l’intramontabile Il grande Lebowski (1998), dove il tocco ironico della coppia raggiunge livelli davvero epici; il remake Ladykillers (2004), dove i Coen assoldano uno strepitoso Tom Hanks e tutti gli altri film diretti e sceneggiati dalla coppia.
Non poteva certo mancare l’ultimo film da loro scritto, Suburbicon, diretto da George Clooney e presentato in concorso alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.
Ecco il programma completo:
Sabato 20
gennaio
h 15.00 Fargo
Joel e Ethan Coen, USA/Germania/UK, 1996, 95’, v.o.sott.it. Con
Frances McDormand, Steve Buscemi.
Jerry Lundegaard assolda due maldestri delinquenti per far
rapire sua moglie, in modo da poter chiedere il riscatto al ricco
suocero.
Martedì 23 gennaio
h 17.00 Blood Simple. Sangue facile
Joel e Ethan Coen, USA, 1984, 97’. Con John Getz, Frances
McDormand.
Julian Marty assume il laido investigatore privato Loren Visser
per indagare sul tradimento della moglie.
Mercoledì 24 gennaio
h 15.00 Barton Fink – È successo a Hollywood
Joel e Ethan Coen, USA, 1991, 115’. Con John Turturro, John
Goodman.
Nel 1941, il giovane commediografo Barton Fink giunge a
Hollywood. Dopo aver passato la notte con la giovane Audrey, la
trova brutalmente assassinata.
Giovedì 25 gennaio
h 17.00 Crocevia della morte
Joel e Ethan Coen, USA, 1990, 109’. Con
Gabriel Byrne, Marcia Gay Harden.
Il boss Johnny Caspar, di origini napoletane, sta tentando la
scalata al potere malavitoso detenuto dall’irlandese Leo, che però
non vuole cedere ai suoi ricatti.
Venerdì 26 gennaio
h 15.00 Il grande Lebowski
Joel e Ethan Coen, USA, 1998, 117’. Con Jeff Bridges, John
Goodman.
Due sicari sono alla ricerca del miliardario Jeff Lebowski, ma
irrompono nell’appartamento di un suo omonimo disoccupato.
h 17.15 Mr. Hula Hoop
Joel e Ethan Coen, USA, 1994, 112’. Con Tim Robbins, Paul
Newman.
Norville, giovane al suo primo giorno di lavoro, viene nominato
dai colleghi presidente dei consiglieri di amministrazione nella
speranza che mandi in rovina la società.
Sabato 27 gennaio
h 15.00 Ladykillers
Joel e Ethan Coen, USA, 2004, 104’. Con Tom Hanks, Irma P.
Hall.
Un manipolo di delinquenti affitta la cantina di una signora
per rapinare l’adiacente casinò. Quando la donna scopre il loro
piano, l’unica soluzione è ucciderla…
Domenica 28 gennaio
h 17.00 Non è un paese per vecchi
Joel e Ethan Coen, USA, 2007, 122’. Con Josh Brolin, Javier
Bardem.
Uno sceriffo, un assassino e un cacciatore che si è
impossessato di 2 milioni di dollari si inseguono in un paesaggio
selvatico e feroce.
Martedì 30 gennaio
15.00 Fratello, dove sei?
Joel e Ethan Coen, USA/UK/Francia, 2000, 102’. Con George Clooney,
john Turturro.
Everett Ulysses McGill evade da prigione con due suoi compagni
per mettere le mani sul bottino che malloppo che dice di aver
nascosto.
h 17.00 Arizona Junior
Joel e Ethan Coen, USA, 1987, 93’. Con Nicolas Cage, Holly
Hunter.
Lei fa foto segnaletiche ai detenuti, lui è un rapinatore. A
forza di incontrarsi si innamorano, ma non riuscendo ad avere figli
decidono di rapire un bebè.
Mercoledì 31 gennaio
h 15.00 Prima ti sposo poi ti rovino
Joel e Ethan Coen, USA, 2003, 100’. Con George Clooney, Catherine
Zeta-Jones.
L’avvocato divorzista Miles Massey si innamora di Marilyn
Rexroth, giovane arrivista alla ricerca dell’indipendenza economica
attraverso il matrimonio.
h 17.00 L’uomo che non c’era
Joel e Ethan Coen, USA, 2001, 114, b/n. Con Billy Bob Thornton,
Frances McDormand.
Il barbiere Ed Crane decide di ricattare l’amante di sua moglie
per estorcergli del denaro da investire in una nuova
attività.
Venerdì 2 febbraio
h 15.00 A proposito di Davis
Joel e Ethan Coen, USA, 2013, 105’. Con Oscar Isaac, Justin
Timberlake.
Llewin Davis, spiantato musicista di New York, si sposta a
Chicago nella speranza di ottenere un provino con il magnate della
musica Bud Grossman.
h 17.00 Burn After Reading. A prova di spia
Joel e Ethan Coen, USA, 2008, 96’. Con George Clooney, Frances
McDormand.
Per vendicarsi del licenziamento dalla CIA, Ozzie Cox decide di
scrivere un memoriale sull’Agenzia. Sua moglie, però, sottrae una
copia del file e la dimentica in palestra dove un istruttore e
un’impiegata la trovano ed escogitano un ricatto ai danni di
Cox.
h 20.30 Suburbicon
George Clooney, USA, 2017, 105’. Con Matt
Damon, Julianne Moore.
Negli anni Cinquanta, nella sorridente comunità periferica di
Suburbicon, i Lodge vivono un’esistenza tranquilla finché
un’irruzione domestica degenera e segna il piccolo Nicky
Lodge.
Sabato 3 febbraio
h 15.00 Il Grinta
Joel e Ethan Coen, USA, 2010, 110’, v.o.sott.it. Con Matt Damon,
Josh Brolin.
La quattordicenne Mattie Ross ingaggia lo sceriffo Reuben J.
“Rooster” per cercare l’assassino di suo padre.
h 17.00 A Serious Man
Joel e Ethan Coen, USA/Francia/UK, 2009, 106’. Con Michael
Stuhlbarg, Richard Kind.
Il professore di fisica Larry Gopnik sta passando un brutto
periodo e decide di rivolgersi a tre rabbini per ritrovare la
speranza ormai perduta.
Domenica 4 febbraio
h 17.00 Ave, Cesare!
Joel e Ethan Coen, USA, 2016, 106’. Con Josh Brolin, George
Clooney.
Nella Hollywood degli anni Cinquanta, il famoso attore Baird
Whitlock viene sequestrato da un gruppo di rapinatori che chiedono
un ingente riscatto.
I Fratelli Coen scriveranno il prossimo film di Steven Spielberg con Tom Hanks
Continua la
fortunata collaborazione tra Steven Spielberg e Tom
Hanks. I due sono pronti per un altro progetto insieme,
progetto che è stato anunciato il mese scorso e che vedrà alla
sceneggiatura una coppia d’assi: nientemeno che i Fratlli Coen.
I Fratlli Coen, premio Oscar per Non è un Paese per Vecchi e per Fargo, si ritroveranno a scrivere per Tom Hanks, che avevano già “diretto e sceneggiato” in Ladykillers. Questa volta Joel e Ethan dovranno fare i conti con la storia vera di James Donovan, l’avvocato americano che fu incaricato di portare avanti i negoziati per la liberazione del pilota Gary Power all’indomani dell’incidente internazionale con l’UNione Sovietica del 1960.
La scorsa settimana è stato dato l’annuncio che i fratelli Coen avrebbero diretto come primo progetto, dopo il grandissimo e meritato successo di A proposito di Davis, un film dal titolo Hail Caesar, che non avrà niente a che fare con il ‘nostro’ Cesare e con gli antichi romani.
Steven Spielberg stesso produrrà questa storia di un uomo considerato un eroe nazionale, prendendo tra le mani altro materiale a lui estremamente caro e congeniale. A produrre con lui ci sarà Marc Platt.
Fonte: CS
I Frankenstein: recensione del film con Aaron Eckhart
Arriva anche in Italia con un giorno d’anticipo rispetto agli USA I Frankenstein, adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel di Kevin Grevioux, che vede protagonista l’attore Aaron Eckhart nei panni di Adam, la creatura del Dottor Frankenstein di letteraria memoria.
In I Frankenstein 200 anni dopo la sua creazione, Adam, la creatura portata in vita dal dottor Frankenstein, vive ancora sulla terra, dove è in atto una lotta tra le forze del Bene e del Male: da un lato i demoni che vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno giurato di proteggere l’umanità. Adam, dopo aver scoperto di possedere la chiave che potrebbe distruggere il genere umano, diventerà protagonista di questa guerra epica e spettacolare e dovrà decidere da che parte schierarsi. Con il supporto di una scienziata (Yvonne Strahovski), unico personaggio umano della storia, Frankenstein farà i conti con la propria coscienza e comprenderà finalmente l’essenza della sua natura.
I Frankenstein, il film
I produttori di Underworld riprovano a lanciare un franchise e una nuova storia dove l’eterna lotta tra bene e male si ripete ancora una volta sul grande schermo. Purtroppo per loro però I Frankenstein è solo la copia sbiadita di quel film che nel 2003 colpì per visione, atmosfere e concept, dando nuova linfa ad un genere in crisi. Oggi invece, I Frankenstein è piuttosto l’ennesimo e film d’atmosfere pseudo-gotiche uscito al cinema. Non basta una buona fotografia a fare un film. Infatti, uno dei limiti più grandi di questo pellicola è la sceneggiatura, scialba e prevedibile e arriva al limite del ridicolo in un finale caotico e incoerente con la natura stessa del racconto e con il personaggio da cui trae ispirazione. La sceneggiatura è priva di qualsiasi sequenza ricca di tensione o di suspence, che invece dovrebbero essere pane quotidiano per film con quest’ambizione.
Ma più di tutto, l’elemento che maggiormente delude del film diretto da Stuart Beattie è la CGI e il design dei gargoyle e dei vampiri, senza contare una fattura mediocre della computer graphic, che durante il film diventa un limite troppo importante per la credibilità di tutto l’impianto estetico rappresentato. Di conseguenza a nulla possono alcune scenografie affascinanti, e il cast di protagonisti, che nonostante tutto, rimangono credibile fino all’ultimo. Su tutti il protagonista Aaron Eckhart che riesce a rendere al meglio un personaggio tormentato dalla sua natura. Efficaci sono anche il grande Bill Nighy, sempre a proprio agio nei panni di un cattivo senza scrupoli, e all’affascinante Miranda Otto che interpreta qui Leonore, regina dei gargoyle. Nota positiva anche la bella Yvonne Strahovski che pure con un personaggio appena abbozzato, fa decisamente una bella figura.
I Frankenstein: il trailer italiano ufficiale e il primo spot tv
E’ arrivato online il primo trailer italiano ufficiale di I Frankenstein e, grazie alla Lionsgate, abbiamo la possibilità di vedere anche il primo spot tv. Eccoli di seguito.
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I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.
La storia di I Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.
Fonte: Coming Soon/Koch Media Italia
I Frankenstein teaser poster ufficiali
Dopo la prima immagine in esclusiva, ecco spuntare i primi tre teaser poster ufficiali di I, Frankenstein. In occasione della presentazione del teaser trailer della pellicola al Comic-Con 2013 di San Diego, la Lionsgate ha deciso di diffondere online queste bellissime locandine raffiguranti i personaggi del male, del bene e dell’immortalità, quest’ultima impersonificata dal protagonista indiscusso del film Aaron Eckhart.
I Frankenstein teaser poster
I, Frankenstein verrà presentato in esclusiva dalla Lionsgate nella sala H alla prossima edizione del Comic-Con a San Diego. Il film, che annovera nel cast anche Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto, uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.
La storia di I, Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.
Attualmente Aaron Eckhart è impegnato con le riprese di Divergent, avventura fantascientifica diretta daNeil Burger con Shailene Woodley, Theo James, Zoe Kravitz, Ansel Elgort e Kate Winslet.
Fonte: CBR / Slash Film / Mtv
I Frankenstein nuovo poster con Aaron Eckhart
Ecco un nuovo oscuro poster in cui il viso di Aaron Eckhart campeggia in tutto il suo mostruoso splendore, dovutto ovviamente al make up che l’affascinante attore ha dovuto indossare per interpretare la creatura nata in rigine dalla mente di Mary Shelley.
Ecco il nuovo poster di I Frankenstein:
I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.
La storia di I Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.
I Frankenstein nuova foto del demone Dekar
Ecco una nuova foto del film I Frankenstein, in cui vediamo uno dei tanti demoni che popoleranno il film. Si tratta di Dekar, interpretato da Kevin Grevioux, il creatore del fumetto originale dal quale è tratto il film. Ecco la foto:
Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:
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I, Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.
La storia di I, Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.
Fonte: CS
I Frankenstein la sinossi ufficiale
Ecco la sinossi
ufficiale di I Frankenstein, diretto da
Stuart Beattie e interpretato da Aaron
Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne
Strahovski e Socratis Otto.
200 anni dopo la sua scioccante creazione, Adam, la creatura portata in vita dal dottor Frankenstein, vive ancora sulla terra, dove è in atto una lotta tra le forze del Bene e del Male: da un lato i demoni che vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno giurato di proteggere l’umanità. Adam, dopo aver scoperto di possedere la chiave che potrebbe distruggere il genere umano, diventerà protagonista di questa guerra epica e spettacolare e dovrà decidere da che parte schierarsi. Con il supporto di una scienziata (Yvonne Strahovski), unico personaggio umano della storia, Frankenstein farà i conti con la propria coscienza e comprenderà finalmente l’ essenza della sua natura.
I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei nostri cinema il 23 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.
I Frankenstein clip con Yvonne Strahovski
Ecco di seguito una clip in italiano dal film I Frankenstein con protagonista Aaron Eckhart. Nell clip possiamo vedere Bill Nighy e Yvonne Strahovski.
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Ecco la sinossi ufficiale di I Frankenstein, diretto da Stuart Beattie e interpretato da Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto.
200 anni dopo la sua scioccante
creazione, Adam, la creatura portata in vita dal dottor
Frankenstein, vive ancora sulla terra, dove è in atto una lotta tra
le forze del Bene e del Male: da un lato i demoni che
vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno
giurato di proteggere l’umanità. Adam, dopo aver scoperto di
possedere la chiave che potrebbe distruggere il genere umano,
diventerà protagonista di questa guerra epica e spettacolare
e dovrà decidere da che parte schierarsi. Con il supporto di
una scienziata (Yvonne Strahovski), unico personaggio umano della
storia, Frankenstein farà i conti con la propria coscienza e
comprenderà finalmente l’ essenza della sua natura.
I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei nostri cinema il 23 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.