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Il Primo Uomo: trailer italiano del film di Damien Chazelle con Ryan Gosling

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Universal Pictures International Italy ha diffuso il primo trailer italiano di Il Primo Uomo, il nuovo film del premio Oscar Damien Chazelle che racconta la storia di Neil Armstrong. Il film si concentra sull’eroica impresa di Armstrong, il primo allunaggio nella storia dell’uomo e il protagonista è Ryan Gosling che torna a lavorare con il regista che lo ha diretto in La la Land. Con lui Claire Foy.

Sulla scia del grande successo di La La Land, vincitore di sei premi Oscar, il regista premio Oscar Damien Chazelle e il protagonista Ryan Gosling tornano a lavorare insieme nel film Il Primo Uomo della Universal Pictures, che narra l’avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sul luna. Il film si concentra sulla figura di Neil Armstrong e sugli anni tra il 1961 e il 1969. Resoconto viscerale in prima persona, basato sul libro di James R. Hansen, il film esplorerà i sacrifici e il costo che avrà per Armstrong e per l’intera nazione, una delle missioni più pericolose della storia.

Scritto dal premio Oscar Josh Singer (Il caso Spotlight), il film è prodotto da Wyck Godfrey e Marty Bowen (La saga di Twilight, Colpa delle stelle) per la Temple Hill Entertainment, insieme a Chazelle e Gosling. Il produttore esecutivo è Isaac Klausner (Colpa delle stelle). La Amblin Entertainment co-finanzia il film.

Nel cast anche Claire FoyCorey Stoll, Kyle Chandler, Jason Clarke, Shea Whigham, e Jon Bernthal. Le musiche originali sono state scritte da Justin Hurwitz.

La locandina del film:

Il primo uomo: recensione del film di Gianni Amelio

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Il primo uomo: recensione del film di Gianni Amelio

Gianni Amelio porta al cinema Albert Camus. Il romanzo in questione è Il Primo Uomo, e il regista de Il Ladro di Bambini ne ha fatto un film delicato e intimo, ma allo stesso tempo molto lucido. Il giornalista e scrittore Jean Cormery torna in Algeria, suo paese natale, alla ricerca di suo padre morto durante la prima guerra mondiale. Tra i ricordi, le fotografie e i luoghi, Jean trova il modo di ripercorrere anche la sua infanzia, la sua formazione e di ricordare tutte le persone che hanno caratterizzato la sua giovane vita che sembrava senza promesse né speranze.

Gianni Amelio torna, dopo un’assenza di sei anni dal cinema, con un film che gode del benestare internazionale, avendo già vinto il Premio della Critica Internazionale al Festival di Toronto, ma che si rivela ben presto un lavoro davvero particolare. Non era facile partire da un romanzo autobiografico e incompiuto, perché nell’incompiutezza e nell’impronta personale dell’autore l’opera trova una sublimazione altrimenti rara, ma Amelio ne ha fatto un viaggio personale, una ricerca individuale e sociale.

Il primo uomo, il film

Il primo uomo riesce a rappresentare il singolo nel suo ambiente, parlando con naturalezza e realtà delle relazioni intime e dei problemi sociali, in un’Algeria lacerata tra i francesi e gli arabi che ne rivendicavano la sovranità. Il primo uomo si apre quindi ad un gioco di scatole cinesi in cui Jean, interpretato da un ottimo Jacques Gamblin, è l’alter-ego di Camus stesso, ma allo stesso tempo il personaggio è racchiuso da Amelio, nella sua lettura del testo estremamente rispettosa dello spirito ma assolutamente originale nella riappropriazione di una storia che può appartenere a chiunque ricerchi la propria radice nel passato.

In Il primo uomo accanto a Gamblin, un’intensa Maya Sansa, nel ruolo della giovane madre di Jean e il piccolo Nino Jouglet, nel ruolo del protagonista da giovane, un ragazzino dagli occhi di un blu intenso, che con lo sguardo divora il mondo e allo stesso tempo ne è mortalmente intimorito. L’eleganza del cinema, quando riesce ad unire particolare e universale, non ha frontiere e questo Amelio lo sa bene, e lo dimostra pienamente con Il Primo Uomo.

Il primo uomo: polemiche sulla mancanza della bandiera americana

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Il primo uomo: polemiche sulla mancanza della bandiera americana

Il primo uomo, ultima opera del premio Oscar Damien Chazelle, ha aperto la Mostra del Cinema di Venezia ancora in corso. Il film ha avuto un buon successo di critica ma ha scatenato qualche polemica oltreoceano dove non si sono fatti sfuggire qualche inesattezza storica sull’impresa di Neil Armstrong al centro della trama. Ad aver scatenato un vero e proprio putiferio sul web è stata la mancanza della bandiera americana portata dall’astronauta sulla Luna. Il regista ha giustificato questa scelta dicendo che ha girato il film facendo prevalere il lato umano di Armstrong e meno il suo status di eroe americano. Questo non vuol dire però che il film avesse delle venature anti-americane, come in molti hanno pensato.

La famiglia di Armstrong e l’autore della biografia James R. Hansen da cui è tratto il film hanno approvato tale approccio, appoggiando Chazelle in una recente intervista: “È un film molto personale sul viaggio di nostro padre, filtrato attraverso il suo sguardo. In poche parole, non riteniamo che questo film sia minimamente anti-americano. Magari il contrario. Diciamo a tutti di andare a vedere questo film straordinario”.

Della stessa opinione evidentemente non è stato Buzz Aldrin, il secondo uomo ad aver messo piede sulla Luna, che da giorni è molto attivo su Twitter per difendere il suo essere americano e qualche ora fa ha postato un foto evidentemente riferita alle polemiche sul film: Armstrong che punta la bandiera sulla Luna con l’hashtag “orgoglioso di essere americano”.

FONTE: Deadline

Il Primo Uomo: ecco il poster del nuovo film di Damien Chazelle

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Il Primo Uomo: ecco il poster del nuovo film di Damien Chazelle

Lo vedremo in apertura in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2018, intanto Il Primo Uomo, nuovo film di Damien Chazelle, dopo il successo di La la Land, si mostra nel suo poster, che viene diffuso on line oggi, in occasione del 49° anniversario del primo allunaggio.

Ecco il poster:

Sulla scia del grande successo di La La Land, vincitore di sei premi Oscar, il regista premio Oscar Damien Chazelle e il protagonista Ryan Gosling tornano a lavorare insieme nel film Il Primo Uomo della Universal Pictures, che narra l’avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sul luna. Il film si concentra sulla figura di Neil Armstrong e sugli anni tra il 1961 e il 1969. Resoconto viscerale in prima persona, basato sul libro di James R. Hansen, il film esplorerà i sacrifici e il costo che avrà per Armstrong e per l’intera nazione, una delle missioni più pericolose della storia.

Scritto dal premio Oscar Josh Singer (Il caso Spotlight), il film è prodotto da Wyck Godfrey e Marty Bowen (La saga di Twilight, Colpa delle stelle) per la Temple Hill Entertainment, insieme a Chazelle e Gosling. Il produttore esecutivo è Isaac Klausner (Colpa delle stelle). La Amblin Entertainment co-finanzia il film.

Nel cast anche Claire FoyCorey Stoll, Kyle Chandler, Jason Clarke, Shea Whigham, e Jon Bernthal. Le musiche originali sono state scritte da Justin Hurwitz.

Il Primo Uomo: trailer italiano del film di Damien Chazelle con Ryan Gosling

Il primo trailer originale de I Puffi 2

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Il primo trailer originale de I Puffi 2

Ecco il primo trailer originale de I Puffi 2, basato sull’amatissima serie animata e prodotto sulla scia del grande successo de I Puffi sempre per la regia di Raja Gosnell. Nel film, accanto agli ometti blu in CGI tornano Neil Patrick Harris, Sofia Vergara e Hank Azaria, ancora dietro al trucco di Gargamella.

 Nei Puffi 2, lo spietato mago Gargamella crea una coppia di creature malvagie chiamate Naughties che lui spera possano aiutarlo a impadronirsi della magica essenza dei Puffi. Ma quando scopre che soltanto un vero Puffo può dargli ciò che cerca e che solo Puffetta conosce un incantesimo in grado di trasformare i Naughties in veri Puffi, Gargamella rapisce Puffetta e la porta a Parigi, dove questi gode della fama di più grande mago al mondo. Sarà compito di Grande Puffo, Puffo Maldestro, Brontolone e Vanitoso tornare nel nostro mondo, riunirsi con i loro amici umani Patrick e Grace Winslow, e salvare Puffetta. Quanto a lei, che si è sempre sentita diversa dagli altri Puffi, stringerà un legame con i Naughties Vexy e Hackus, o i Puffi la convinceranno che il loro amore per lei è sincero?

Ecco il trailer del film in uscita il prossimo 31 luglior 2013:

Il primo trailer italiano di Contagion, di Steven Soderbergh

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Il primo trailer italiano di Contagion, di Steven Soderbergh

Ecco il primo trailer italiano di Contagion, l’atteso film di Steven Soderbergh in arrivo a settembre con un cast di grandi nomi del cinema internazionale.

Il primo trailer francese di Mood Indigo di Michel Gondry

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audrey-tautou-romain-duris-mood-indigoEcco il primo sguardo a Mood Indigo, ultimo film di Michel Gondry che possiamo vedere di seguito in un trailer del film in francese. Protagonisti di questa pellicola sono

Il primo trailer esteso di The Lone Ranger

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Dopo una breve preview, è stato finalmente rilasciata la versione integrale del trailer di The Lone Ranger, il film che vede Johnny Depp, in un altro dei suoi ruoli camaleontici, incontrarsi ancora con Gore Verbinski, colui che diede inizio alla leggenda del Capitano Jack Sparrow.

Nel cast con Depp ci sono Armie Hammer, Barry Pepper e Helena Bonham Carter.

Ecco il video:

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

Il Primo Trailer di Non aprite quella porta 3D

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Il Primo Trailer di Non aprite quella porta 3D

Arriva un nuovo film ispirato al Non aprite quella porta di Tobe Hooper, questa volta però la pellicola sarà in 3D. Molti fi voi ricorderanno già un primo tentativo di remake del film di Hopper con Jessica Biel fra i protagonisti.

Questa volta invece il tentativo è di John Luessenhop che dirige questo Non aprite quella porta 3D con un cast di giovani attori come Alexandra Daddario e veterani come  Bill Moseley e Gunnar Hansen. La pellica non ha ancora una data d’uscita mentre negli USA uscirà a Gennaio.

 

Il primo trailer di Hitchcock con Anthony Hopkins!

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Il primo trailer di Hitchcock con Anthony Hopkins!

Arriva da Apple.com il primo atteso trailer di Hitchcock con Anthony Hopkins nei panni del maestro del brivido.

Il primo romanzo di Conrad al cinema

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Joseph-Conrad

Nel 1973 Vittorio Cottafavi ne ricavo’ uno sceneggiato televisivo con Giorgio Albertazzi, ma prima d’ora La follia di Almayer, il primo romanzo di Joseph Conrad, non era mai stato portato sul grande schermo.

Il primo Re: record di vendite estere per il film di Matteo Rovere

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Uscito nelle sale ad inizio del 2019, Il primo Re di Matteo Rovere ha segnato un importante traguardo a livello internazionale. Infatti la pellicola tra Berlino e Cannes è stato venduto dalla società Indie Sales in tutto il mondo: Nord America, Regno Unito, Francia, Germania, Austria, Spagna, Svizzera, Corea del Sud, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Australia, Nuova Zelanda e Medio Oriente.

Il successo del film però non si accenna ad arrestarti. E’ infatti di questo mese l’annuncio di Romulus, la serie sequel del film Sky Original sempre di Matteo Rovere, al suo esordio alla regia di un progetto televisivo. Prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia, la serie è composta da 10 episodi. Le riprese inizieranno a Roma i primi di giugno e andranno avanti per 28 settimane tra la capitale e i dintorni.

LEGGI ANCHE: Il Primo Re: intervista a Alessandro Borghi, Alessio Lapice e Matteo Rovere

Nel cast Andrea Arcangeli (The Startup, Trust – Il rapimento Getty), Marianna Fontana (Indivisibili, Capri-Revolution) e Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini), giovani e già apprezzatissimi talenti che saranno i protagonisti di una storia di sopravvivenza diretta da Matteo Rovere (Veloce come il vento, Il primo re) da Michele Alhaique (Non uccidere; Senza nessuna pietà) e da Enrico Maria Artale (Il terzo tempo).

Di seguito la prima trama del film:

Due fratelli, soli, nell’uno la forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda. Il cast completo del film vede: Alessandro Borghi, Alessio Lapice, Fabrizio Rongione, Massimiliano Rossi, Tania Garribba, Michael Schermi, Max Malatesta, Vincenzo Pirrotta, Vincenzo Crea, Lorenzo Gleijeses, Gabriel Montesi, Antonio Orlando, Florenzo Mattu, Martinus Tocchi.

 

 

 

Il Primo Re: recensione del film con Alessandro Borghi

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Il Primo Re: recensione del film con Alessandro Borghi

L’esigenza di raccontarsi e di darsi un’origine “alta” è alla base di qualsiasi civiltà, un principio che spinge l’uomo alla ricerca della propria origine storica e spirituale. Da questa esigenza sono nati i testi sacri delle grandi religioni monoteiste, sono nati i poemi epici, ma è nata anche la mitologia relativa a prima che la scrittura esistesse, i miti di fondazione delle civiltà. La leggenda di Romolo e Remo, la loro nascita divina, la lupa, i re Amulio e Numitore, fanno parte del mito fondativo di Roma, il più grande impero della storia occidentale. A questo mito, Matteo Rovere fa appello quando presenta, sul grande schermo a partire dal 31 gennaio 2019, Il Primo Re, il film che segue il suo successo con Veloce come il vento.

La premessa di Rovere è chiara dall’inizio: il regista e sceneggiatore prende gli elementi concreti del mito, i due fratelli gemelli, le tribù del basso Lazio, il Tevere che esonda, e li cala nella fangosa realtà di quei luoghi, selvaggi eppure bellissimi, seguendo un realismo filologico, a partire dalla messa in scena, passando per i look dei protagonisti, fino al linguaggio, una forma di proto-latino studiato appositamente per il film.

Rovere riesce a dare concretezza alla sua visione con una messa in scena meticolosa, poderosa, che cala lo spettatore in un mondo perduto, alle porte delle nostre città contemporanee, in cui la natura stessa con le sue insidie si fa personaggio. Quello che il regista sembra però non riuscire a padroneggiare a sufficienza è il ritmo action che il film assume nei momenti salienti del racconto. Le battaglie sembrano sfuggirgli di mano, tanto che il suo occhio, concentrato sui mezzi a disposizione e sulle location incredibili, sembra distrarsi dai momenti cardine degli scontri, soprattutto nel finale.

I protagonisti di questo racconto sono i gemelli della leggenda, Romolo e Remo (Alessio Lapice e Alessandro Borghi), che per l’occasione sono due pastori, travolti dalla piena del Tevere e catturati dai guerrieri di Alba. Il loro coraggio e la loro intesa riuscirà a renderli di nuovo liberi, insieme a un piccolo gruppo di uomini: reietti, forse criminali, umanità sola e male assortita che seguirà i due verso il fiume, in cerca di salvezza. Con loro, per volere del pio Romolo, ci sarà anche la vestale custode del fuoco/Dio.

I due fratelli rappresentano due modi diversi di concepire l’esistenza e diventano quasi il simbolo di due umanità differenti. Da una parte c’è l’autodeterminazione, il “farsi Dio” di Remo, che si incorona re e si autoproclama guida degli uomini. Di contro, Romolo è un pius, devoto al Dio; lui si fa portatore dei valori su cui si fonda la tradizione romana antica, alla sua origine, e da subito sembra un perfetto erede di quell’antico, immaginario antenato, l’Enea virgiliano, primo eroe pius. Anche lui “coronerà” il suo percorso e la sua eroica impresa immergendo la lama dentro al costato di un uomo, facendo germogliare nel sangue il seme di un nuovo impero.

Il legame di sangue dei due fratelli sembra più forte di qualsiasi cosa, persino della natura, che è il primo nemico che i due si trovano a fronteggiare. Lo sforzo epico di Romolo e Remo sta tutto nell’ostinazione di entrambi di riuscire a sopravvivere e a trovare un posto da chiamare casa. Contro la natura, contro gli uomini e infine l’uno contro l’altro, la loro storia li porterà a confrontarsi con il mondo in base alla loro diversa concezione della vita e della divinità. Remo proverà a difendere il legame di sangue, peccando di ybris, andando contro la volontà di un Dio in cui non crede più, Romolo invece si allineerà al volere degli dei, si farà lui stesso servitore del Dio, verrà ricompensato con la vittoria e la gloria, ma lo farà al prezzo del sangue del fratello.

L’aspetto mistico e rituale si scontra con l’aspetto moderno dell’autodeterminazione, in questo, il racconto di Romolo e Remo che ci offre il regista è davvero inedito, rivoluzionario e mostra una volontà di andatre oltre il racconto stesso. Se non fosse che Rovere rinuncia proprio a quella rivoluzione, trasformando Remo in un villain fuori di testa e la sua autoproclamazione a Dio e re in una follia.

Rovere (come il mito) fa trionfare Romolo, promuovendo dunque come vincenti i valori tradizionali su cui si è fondata la prima versione della città di Roma. Un epilogo già noto, eppure esposto con dei termini che, nel clima politico e sociale in cui il film arriva al cinema, sembrano estremamente disturbanti. Nel suo finale, Il Primo Re appare violentemente schierato, così come il dilagare vermiglio dei confini dell’Impero Romano nel corso dei secoli, sui titoli di coda. E non sappiamo quanto questa scelta sia consapevole.

Il Primo Re, il trailer

Il Primo Re: intervista a Alessandro Borghi, Alessio Lapice e Matteo Rovere

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In attesa dell’uscita in sala, il prossimo 31 gennaio, ecco la nostra intervista a Matteo Rovere, regista de Il Primo Re, e ad Alessandro Borghi e Alessio Lapice, straordinari protagonisti del film, nei panni di Remo e Romolo.

Il regista e sceneggiatore prende gli elementi concreti del mito, i due fratelli gemelli, le tribù del basso Lazio, il Tevere che esonda, e li cala nella fangosa realtà di quei luoghi, selvaggi eppure bellissimi, seguendo un realismo filologico, a partire dalla messa in scena, passando per i look dei protagonisti, fino al linguaggio, una forma di proto-latino studiato appositamente per il film.

Il Primo Re, la recensione

Il primo Re: il trailer del film di Matteo Rovere con Alessandro Borghi

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01 Distribution ha diffuso il primo trailer di Il Primo Re, il nuovo film di Matteo Rovere (Veloce come il vento) con protagonista Alessandro Borghi, che quest’anno abbiamo visto al cinema nei panni di Stefano Cucchi in Sulla Mia Pelle.

Il primo Re: il trailer

Di seguito la prima trama de Il Primo Re: Due fratelli, soli, nell’uno la forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda. Il cast completo di Il Primo Re vede: Alessandro Borghi, Alessio Lapice, Fabrizio Rongione, Massimiliano Rossi, Tania Garribba, Michael Schermi, Max Malatesta, Vincenzo Pirrotta, Vincenzo Crea, Lorenzo Gleijeses, Gabriel Montesi, Antonio Orlando, Florenzo Mattu, Martinus Tocchi.

Dopo il successo con Non essere cattivo, Alessandro Borghi ha continuato a lavorare in prodotti accolti con calore da pubblico e critica, come Suburra, film di Stefano Sollima, per poi tornare al titolo e al personaggio nell’omonima serie tv prodotta da Netflix e per la quale si aspetta una seconda stagione. Lo abbiamo visto in un piccolo ruolo in The Place di Paolo Genovese e al fianco di Giovanna Mezzogiorno in Napoli Velata di Ferzan Ozpetek. Ma soprattutto è stato Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, pre Netflix, presentato a Venezia 75.

Fonte: 01

Il primo Re: il secondo trailer ufficiale del film di Matteo Rovere

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01 Distribution ha diffuso il secondo trailer ufficiale di Il Primo Re, il nuovo film di Matteo Rovere (Veloce come il vento) con protagonista Alessandro Borghi. Con lui, nel film, Alessio Lapice.

Il primo Re: il trailer due

Di seguito la prima trama de Il Primo Re:

Due fratelli, soli, nell’uno la forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda. Il cast completo di Il Primo Re vede: Alessandro Borghi, Alessio Lapice, Fabrizio Rongione, Massimiliano Rossi, Tania Garribba, Michael Schermi, Max Malatesta, Vincenzo Pirrotta, Vincenzo Crea, Lorenzo Gleijeses, Gabriel Montesi, Antonio Orlando, Florenzo Mattu, Martinus Tocchi.

Il primo re: 10 cose che non sai sul film

Il primo re: 10 cose che non sai sul film

Indicato come uno dei film italiani più ambiziosi e imponenti degli ultimi decenni, Il primo re porta al cinema la leggenda sulla fondazione di Roma da parte dei fratelli Romolo e Remo. Diretto da Matteo Rovere, che ne ha anche curato la sceneggiatura e la produzione, il lungometraggio è un concentrato di eccellenze tecniche, dal sonoro alla fotografia, dai costumi alle scenografie, il tutto concentrato all’interno di un’ambientazione epica. Ecco 10 cose che non sai di Il primo re.

Il primo re lingua

Il primo re: la trama del film

10. Ripercorre la fondazione di Roma. Il film è ambientato nel 753 a.C. e segue le vicende dei fratelli Romolo e Remo, i quali liberatisi dalla schiavitù impostagli dagli abitanti di Alba Longa, intraprendono un viaggio attraverso il territorio laziale insieme ad altri ex prigionieri latini e sabini. Nel corso di questo, una sacerdotessa predice che uno dei due fratelli diventerà un grande re, fondando l’impero più grande della storia. Per farlo però, l’altro fratello dovrà essere sacrificato.

Il primo re: la lingua del film

9. È recitato in protolatino. Il desiderio di Rovere era quello di far calare lo spettatore nella realtà della vicenda raccontata. Per riuscirvi, si è avvalso della collaborazione di celebri semiologi, i quali hanno parzialmente ricostruito una lingua protolatina, ibridata con ceppi indo-europei. Questa è poi stata la lingua imparata e recitata dagli attori per il film.

8. Ha richiesto un notevole studio per gli attori. Per poter risultare credibili nel recitare la lingua richiesta per il film, di uso decisamente non comune e dalla difficile grammatica, gli attori principali del film hanno dovuto sottoporsi a settimane di studio, aiutati da esperti. Per loro si è rivelato fondamentale ai fini della memorizzazione comprendere il senso delle battute, nonché gli accenti da utilizzare.

Il primo re: i premi vinti

7. Ha ottenuto numerose candidature ad un importante premio. Accolto con grande favore di critica, il film viene nominato a ben quindici David di Donatello, tra cui miglior film, miglior regista e miglior attore protagonista. L’8 maggio del 2020, all’assegnazione dei premi, il film ottiene tuttavia soltanto i David per il miglior autore della fotografia, il miglior suono e quello per i migliori produttori.

Il primo re: dove vederlo in streaming

6. È disponibile su alcune celebri piattaforme. Per chi desidera vedere o rivedere il film, è possibile farlo affidandosi ad alcune tra più ricche piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano infatti Chili, Rakuten TV, Tim Vision, Amazon Prime e Infinity. In base a quale di queste si sceglie, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film per poterlo rivedere in tranquillità.

Il primo re cast

Il primo re: il cast del film

5. Alessandro Borghi è Remo. Protagonista assoluto del film è l’attore Alessandro Borghi, che dà vita al leggendario Remo. Nel film, questi è il fratello più possente, nonché il vero condottiero del gruppo. Borghi viene confermato per il film dell’agosto del 2017, ma inizialmente non viene rivelato quale ruolo egli avrebbe ricoperto.

4. Gli attori hanno dovuto sottoporsi a lunghi allenamenti. Per prepararsi ai loro ruoli, Borghi e Alessio Lapice, che dà invece vita a Romolo, hanno dovuto esercitarsi per diversi mesi nel combattimento corpo a corpo a mani nude, con lance, spade, asce e mazze chiodate. Era infatti per loro diventare esperti in tali discipline, al fine di poterle poi riproporre correttamente nel film.

3. Borghi ha temuto di non reggere il ruolo. Parlando dell’esperienza del film, Borghi ha raccontato di come fosse arrivato ad un punto in cui la stanchezza e i dolori erano troppo forti, spingendolo a pensare di non poter reggere quel ritmo e quel ruolo. A motivarlo fu però la consapevolezza che quell’esperienza, così fuori dagli schemi del cinema italiano, non gli sarebbe mai più capitata.

Il primo re: le recensioni al film

2. È stato lodato dalla critica. Al momento della sua uscita, il film di Rovere è stato accolto da ottimi giudizi da parte della critica. In particolare, si elogiava il coraggio riposto nella realizzazione di un set tanto complesso e ricco di dettagli. Il primo re è stato così inserito all’interno di un filone artistico-sperimentale di film che riportano innovazione all’interno del panorama cinematografico italiano.

Il primo re: la serie tratta dal film

1. È in lavorazione una serie spin-off del film. Dal suo film, Rovere ha deciso di trarre una serie TV composta di dieci episodi intitolata Romulus. Prevista tra il 2020 e il 2021, questa amplierà il mondo narrativo di Il primo re, andando a trattare vicende relative alle città di Alba Longa e Roma.

Fonte: IMDb

Il Primo Re di Matteo Rovere al cinema dal 31 gennaio

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Il Primo Re di Matteo Rovere al cinema dal 31 gennaio

Arriva il 31 gennaio Il Primo Re, il nuovo film di Matteo Rovere (Veloce come il vento) con protagonista Alessandro Borghi. Ad annunciarlo è il regista stesso, tramite il suo account Facebook dove scrive:

“È stata un’avventura straordinaria durata più di due anni. Straordinaria perché condivisa con persone eccezionali, alle quali ho chiesto tanto ma dalle quali ho ricevuto molto di più. Ci sono stati tanto fango e tanta fatica, ma il desiderio di raccontare questa storia e l’amore per il cinema hanno vinto su tutto. Il vero viaggio de Il Primo Re comincia il 31 gennaio. Vi aspetto al cinema.”

Il allegato, una nuova immagine dal film:

Di seguito la prima trama de Il Primo Re: Due fratelli, soli, nell’uno la forza dell’altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda.

Dopo il successo con Non essere cattivo, Alessandro Borghi ha continuato a lavorare in prodotti accolti con calore da pubblico e critica, come Suburra, film di Stefano Sollima, per poi tornare al titolo e al personaggio nell’omonima serie tv prodotta da Netflix e per la quale si aspetta una seconda stagione. Lo abbiamo visto in un piccolo ruolo in The Place di Paolo Genovese e al fianco di Giovanna Mezzogiorno in Napoli Velata di Ferzan Ozpetek. Ma soprattutto è stato Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, pre Netflix, presentato a Venezia 75.

Il primo poster ufficiale di Oblivion con Tom Cruise

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Il primo poster ufficiale di Oblivion con Tom Cruise

Il sito americano IGN ha pubblicato il primo poster ufficiale di Oblivion, l’atteso sci-fi tratto dall’omonima graphic novel che vede protagonista assoluto l’inossidabile Tom Cruise.

Accanto a Tom ci saranno altri volti più o meno noti del grande schermo: Morgan Freeman, l’ex Bond girl Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau (noto ai più per il suo ruolo di Jaimie Lannister nella serie HBO Game of Thrones) e il premio Oscar Melissa Leo. A dirigire il film ci sarà Joseph Kosinski anche autore del fumetto.

Ecco la trama del film:

Jack è un ex soldato, l’ultimo sopravvissuto sulla Terra, devastata dalla guerra contro una razza aliena. Dopo aver ritrovato un’astronave distrutta, la storia dell’unica superstite al suo interno lo trascina in un’ avventura che cambierà per sempre il loro destino. Jack mette in discussione tutto ciò che credeva di sapere sul suo mondo, sulla sua missione e su se stesso. In un inseguimento per terra, aria e spazio. Jack è costretto a un confronto con i suoi superiori per conoscere la verità.

Oblivion uscirà esclusivamente in IMAX il 12 aprile e nel formato classico a partire dal 19 aprile. Ovviamente si tratta di date USA, mentre quelle italiane non sono ancora note.

Il primo poster di Something Real and Good

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Il primo poster di Something Real and Good

Ecco il nuovo poster ufficiale di Something Real and Good, la nuova commedia romantica diretta da Luke Rivett e interpretata da Alex Hannant e Matt Jones.

La storia racconta di un giovane uomo e una donna che si incontrano per caso in un aeroporto in attesa di un volo in ritardo. Quando l’aereo viene rinviato, decidono di condividere assieme l’attesa, e nel corso di una notte si rendono conto che a volte basta una deviazione nel corso degli eventi per cambiare il destino. la data di uscita è fissata per aprile di quest’anno, ma dal 5 marzo sarà già possibile prenotare tramite iTunes una copia in lingua originale del film, una novità nel capo della promozione cinematografica.

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Il primo Natale: trama, cast e curiosità sul film di Ficarra e Picone

Tra le più note e apprezzate coppie comiche italiane, spiccano in particolare i siciliani Salvatore Ficarra e Valentino Picone, anche noti semplicemente come Ficarra e Picone. Attivi sin dagli anni Novanta, i due si sono negli anni distinti inizialmente grazie alla televisione, per poi passare al cinema nel 2002 con il loro film di debutto, Nati stanchi. Negli anni hanno poi collezionato successi su successi, da Il 7 e l’8 a Anche se è amore non si vede, da Andiamo a quel paese fino al satirico L’ora legale. Nel 2019 hanno invece portato al cinema quelllo che è ad oggi il loro maggior successo: Il primo Natale.

Scritto da loro insieme a Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot, Freaks Out) e Fabrizio Testini, il film è non solo un titolo inseritosi nella tradizione del cinema natalizio italiano, ma è anche un velato omaggio ad un celebre film di Massimo Troisi. Difficile infatti non pensare a Non ci resta che piangere, con entrambe le opere che danno luogo ad un viaggio indietro nel tempo, durante il quale si verificano le più inaspettate vicissitudini comiche. Con la fotografia di Daniele Ciprì (Il primo re) e le scenografie di Francesco Frigeri (La leggenda del pianista sull’oceano), il film è un piccolo gioiello tutto da scoprire.

Il primo Natale si colloca inoltre in quel filone di film recenti che operano un deciso ritorno al film di genere, propronendo attraverso tale “filtro” riflessioni su tematiche e argomenti attuali. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il primo Natale

Protagonisti del film sono Salvo e Valentino. Il primo è un ladro di sacre reliquie, ma non è affatto credente e vede nei suoi santi furti solo un’occasione di arricchimento. Valentino, invece, è un prete che esercita nel paesino siculo ed è fortemente affascinato dal presepe e dall’incanto che la sacra composizione suscita nei fedeli, tanto da realizzarne uno vivente nella sua parrocchia con una statua al posto di Gesù Bambino. Quando Salvo, mosso dal clamore suscitato dall’iniziativa di don Valentino, decide di rubare la statua, non immaginerebbe mai che il suo mondo ateo e quello cristiano si stanno per scontrare in pieno.

I due, infatti, si ritroveranno magicamente catapultati indietro nel tempo nella Palestina di oltre duemila anni fa, fino all’epoca, appunto, del primo Natale. Mentre si mettono alla ricerca di Giuseppe e Maria per fare in modo che la venuta al mondo di Gesù vada secondo la tradizione, Re Erode, intimorito dalla nascita di quello che è stato definito il “Re dei Re”, è sulle loro tracce. Questo viaggio fantastico e inaspettato si trasformerà allora in una vera e propria missione: salvare la vita a Gesù e far nascere il concetto del Natale. Sarà però, per i due, anche un’occasione per scoprire se stessi.

Il primo Natale cast

Il primo Natale: il cast e le location del film

Naturalmente, oltre ad essere gli sceneggiatori e i registi del film, Ficarra e Picone ricoproprono anche i ruoli di Salvo e Valentino. Per il duo comico, questo era un progetto sul quale riflettevano da diverso tempo ma che missero in pausa per potersi dedicare a L’ora legale, il quale appariva più urgente vista la materia trattata. Terminato quel progetto, si sono dunque dedicati a realizzare Il primo Natale. Accanto a loro, nei panni del pericoloso re Erode, vi è l’attore teatrale Massimo Popolizio, mentre Rebecca, una donna rimasta vedova, è interpretata da Roberta Mattei. La figlia di questa, Sara, ha invece il volto di Giovanna Marchetti. Ad interpretare Giuseppe, infine, vi è l’attore Gianni Federico.

Per quanto riguarda le location del film, quelle relative al presente si trovano nei pressi dell’acropoli di Civitavecchia di Arpino e all’interno della chiesa di San Vito martire, la quale a sua volta si trova all’interno delle mura ciclopiche dell’acropoli. Le scene relative all’anno 0, invece, sono state girate prevalentemente in Marocco, il quale ha permesso di donare al tutto un certo gusto esotico che sembra provenire dal passato. Alcune delle scene ambientate all’epoca della nascita di Gesù, però, sono state ambientate anche in Italia e più precisamente a Sora e Arpino, comuni del Lazio in provincia di Frosinone e tra i centri antichi più rilevanti dal punto di vista culturale ed artistico.

Il trailer di Il primo Natale e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il primo Natale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video, Now, Infinity+ e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 dicembre alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

Il primo Natale: il nuovo film Ficarra e Picone

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Il primo Natale: il nuovo film Ficarra e Picone

Si intitola Il primo Natale”, il nuovo film di Ficarra e Picone, che sarà in sala dal 12 dicembre per Medusa Film. Prodotto da Attilio De Razza scritto dagli stessi Salvo Ficarra e Valentino Picone con Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini.

Il primo Natale, è il settimo film degli attori e registi palermitani che racconta la storia di Salvo e Valentino, un ladro e un prete, che si ritroveranno a fare un viaggio nel tempo, fino all’Anno Zero. In questo viaggio, avranno a che fare con tanti personaggi, tra cui un inedito Erode interpretato da Massimo Popolizio.  Il direttore della fotografia è Daniele Ciprì, ai costumi Cristina Francioni, la scenografia è affidata a Francesco Frigeri.

Questo nuovo lungometraggio arriva dopo il grande successo de L’Ora Legale, che uscito a gennaio 2017, ha registrato una grande accoglienza da parte del pubblico e della critica, diventando l’incasso più alto dell’anno con oltre 11 milioni di euro.

 

Il primo Natale di Ficarra e Picone, trailer

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Il primo Natale di Ficarra e Picone, trailer

Medusa Film Official ha diffuso il primo trailer del nuovo film di Salvo Ficarra e Valentino Picone, Il primo Natale, prodotto da Attilio De Razza per Tramp Limited in collaborazione con Medusa Film.

Il film, racconta la storia di Salvo e Valentino, un ladro e un prete, che si ritroveranno a fare un viaggio nel tempo, fino all’Anno Zero. In questo viaggio, avranno a che fare con tanti personaggi incontrati lungo il cammino, tra cui un inedito Erode interpretato da Massimo Popolizio.

Le prime immagini da Il Primo Natale

Il primo incarico: regista e cast raccontano il film

Alla Casa del Cinema di Roma a presentare Il primo incarico, esordio registico di Giorgia Cecere, intervengono la stessa regista, i protagonisti Isabella Ragonese e Francesco Chiarello, la produttrice Donatella Botti e Paolo Del Brocco di Rai Cinema, che coproduce. Presente in sala anche Pierpaolo Pirone, sceneggiatore assieme alla Cecere e al cinese Li Xiang-Jang, e Teodora Film, distributrice assieme a Spazio Cinema.

Il primo incarico: recensione del film con Isabella Ragonese

Il primo incarico: recensione del film con Isabella Ragonese

Al suo esordio dietro la macchina da presa Giorgia Cecere, già assistente alla regia di Gianni Amelio (Porte aperte, Il ladro di bambini) e sceneggiatrice per Edoardo Winspeare (Sangue vivo, Il miracolo) ha scelto di raccontare ciò che conosce meglio: la sua terra d’origine e una storia d’ispirazione familiare. Il primo incarico, infatti, è ambientato in Puglia negli anni ’50: una Puglia cittadina, ma anche e soprattutto rurale, aspetto dominante della regione almeno fino a qualche decennio fa, e ancora vivo soprattutto in certe zone.

Al centro della vicenda, una giovane maestra di modeste origini, Nena/Isabella Ragonese, che dalla cittadina del sud in cui vive, deve trasferirsi nella campagna pugliese per il suo primo incarico. Si trova così di fronte a una realtà per lei nuova: una vita semplice, una casa spoglia, una scuola con una sola aula – una stanza col soffitto crepato – e dei contadini ospitali, ma taciturni e fieri. Una vita in mezzo alla natura, con tutti i pro e i contro che questo comporta. In più, il nuovo incarico affidatole la porta a separarsi dal suo amato: un giovane di famiglia altolocata, con il quale stava costruendo il suo sogno d’amore. Il primo incarico è il racconto di una crescita, di molteplici mutamenti, che Nena attraversa, ritrovandosi, alla fine, una persona nuova.

Il primo incarico, il film

Il suo amore “da favola” non reggerà la lontananza, rivelandosi inconsistente. Mentre nella sua nuova vita troverà posto una relazione molto meno “perfetta” ma più reale. È un percorso di crescita e un viaggio interiore – un western dei sentimenti l’ha definito la stessa regista – alla ricerca di ciò che veramente si vuole. Questo è ciò che fa Nena, prima costretta dagli eventi, poi scegliendo consapevolmente per il suo futuro. All’inizio, il trasferimento, il matrimonio con un uomo che non vuole, la conseguente vita nel ruolo di moglie e casalinga, che non sente suo, sono vissute da lei come costrizioni, come una specie di incubo in cui s’è ritrovata senza volerlo e che le fa letteralmente “sbattere la testa al muro”. Le nuove condizioni e il nuovo ambiente le permettono però, col tempo, di capire meglio sé stessa e di comprendere  che lì c’è proprio ciò che vuole e di cui ha bisogno. Alla fine sarà lei a scegliere di tornarci non perché costretta, ma perché lo vuole.

Dallo scontro tra due mondi apparentemente inconciliabili, si passa, quindi, a una relazione a volte conflittuale, ma viva e non priva di momenti felici: così con i bambini cui Nena insegna, così col marito Giovanni, giovane muratore sposato sull’onda della delusione per l’abbandono del suo precedente amore e per ottemperare alle vigenti convenzioni sociali. Così con tutto quel mondo arcaico e maschilista. Un mondo che lascia però spazi di libertà inaspettati. Emblema ne è la relazione tra i due protagonisti: non un rapporto di subalternità, di costrizione, come forse ci si  sarebbe aspettati, ma davvero libero. Ciascuno infatti fa quello che vuole e il matrimonio resta per lungo tempo un sigillo formale, che ciascuno dei due ha posto non per convinzione, ma per convenienze di tipo diverso. Altrettanto libera e forte la scelta finale della protagonista.

Isabella Ragonese  –  unica attrice professionista – sa ben interpretare l’evoluzione del complesso personaggio di Nena, dalle illusioni dell’adolescenza alla pienezza della vita adulta, passando per un ampio ventaglio di emozioni: dall’ingenuità sognante dell’inizio, allo straniamento, all’autentica disperazione, alla rabbia, alla frustrazione, fino alla lenta scoperta della felicità, che può dare una vita del tutto diversa da quella che aveva immaginato. La rigidità e l’impaccio dell’esordiente Francesco Chiarello a tratti si notano, ma sono adatti a rendere l’atmosfera tesa del rapporto con Nena  e caratterizzano bene il personaggio: il tipico contadino del sud, dal carattere chiuso, rude, fiero. Ben costruiti i dialoghi, asciutti e incisivi.

Nel seguire il viaggio esistenziale di Nena riviviamo – elemento fondamentale del film –  la realtà di quegli anni e di quei luoghi (la pellicola è stata girata in vari comuni del Salento, tra cui Cisternino e Castrignano del Capo). La ricostruzione è assai convincente, accurata nei particolari e riesce davvero a trasportare indietro nel tempo e altrove nello spazio, per farci conoscere uno spaccato di storia italiana del nostro recente passato, o farcelo ricordare se, come chi scrive, condividiamo con la regista le origini e abbiamo visto o sentito raccontare quella realtà, non così lontana.

Quello che regista e sceneggiatori sono riusciti ad ottenere (accanto alla Cecere collaborano alla sceneggiatura Pierpaolo Pirone e Li Xiang-Yang), però, non è, almeno non soltanto, un affresco nostalgico – una nostalgia che potremmo dire pasoliniana per un mondo contadino (quasi) scomparso. Sono vividamente presenti, infatti, anche gli aspetti duri e aspri della vita di campagna, la semplicità si muove accanto alla rudezza, alla fissità quasi granitica di tradizioni e abitudini che paiono invariate da secoli, e asfitticamente invariabili. E lo straniamento iniziale di Nena è simile a quello dello spettatore odierno, posto di fronte a quella realtà, così diversa dall’attuale.

In Il primo incarico Molto bella la fotografia di Gianni Troilo. Grande attenzione è riservata ai colori, alle inquadrature, alla luce, in generale alla cura dell’immagine, in special modo laddove Nena è immersa nella natura. Le inquadrature hanno un gusto “pittorico” – il che dipende certo dalla sensibilità particolare del cinese Li Xiang-Yang, appunto pittore, e qui al suo esordio come sceneggiatore,  che si fonde abilmente con quella della regista.

Il Primo Giorno della mia Vita: trailer ufficiale del film di Paolo Genovese

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Ecco il trailer ufficiale di Il Primo Giorno della mia Vita, il nuovo film di Paolo Genovese con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini e con Vittoria Puccini. Dal 26 gennaio al cinema distribuito da Medusa film.

Il Primo Giorno della mia Vita, la trama

Un uomo misterioso si presenta a quattro persone che hanno toccato il fondo e vogliono farla finita per proporre loro un patto: una settimana di tempo per farle rinnamorare della vita. Il suo intento è quello di offrire la possibilità di scoprire come potrebbe essere il mondo senza di loro e aiutarle a trovare un nuovo senso alle proprie esistenze. Una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare.

Il Primo Giorno della mia Vita, il poster

Il primo giorno della mia vita: le prime foto con Toni Servillo

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Il primo giorno della mia vita: le prime foto con Toni Servillo

Lotus e Medusa hanno diffuso le prime immagini de Il primo giorno della mia vita, il nuovo film di Paolo Genovese. La sceneggiatura del film, da cui nel 2018 è stato tratto il secondo e omonimo romanzo del regista edito da Einaudi, è scritta dallo stesso Genovese insieme a Paolo Costella, Rolando Ravello e Isabella Aguilar.

Nel cast anche Giorgio Tirabassi, Elena Lietti, Antonio Gerardi, Vittoria Puccini, Thomas Trabacchi e Alessandro Tiberi e con la partecipazione di Lino Guanciale.  Il primo giorno della mia vita è una coproduzione Medusa Film e Lotus Production, prodotta da Marco Belardi per Lotus Production, una società di Leone Film Group. Distribuito da Medusa Film.

Una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare raccontata attraverso la vita di un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini) che, convinti di aver toccato il fondo, incontrano un personaggio misterioso (Toni Servillo) in grado di regalare loro una settimana di tempo per scoprire come potrebbe essere il mondo in loro assenza. E se possibile, innamorarsi di nuovo della vita, il cui inestimabile valore viene messo in primo piano.

Il primo giorno della mia vita: al via le riprese del nuovo film di Paolo Genovese

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Sono iniziate a Roma le riprese de Il primo giorno della mia vita di Paolo Genovese che, dopo aver diretto Supereroi, di prossima uscita, torna dietro la macchina da presa con una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare.  La racconta attraverso la vita di un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini) che, convinti di aver toccato il fondo, incontrano un personaggio misterioso (Toni Servillo) in grado di regalare loro una settimana di tempo per scoprire come potrebbe essere il mondo in loro assenza. E se possibile, trovare la forza di ricominciare e innamorarsi di nuovo della vita, il cui inestimabile valore viene messo in primo piano.

Pluripremiato autore di titoli di grande successo come ImmaturiTutta colpa di FreudPerfetti sconosciuti e The PlacePaolo Genovese porta sul set un suo soggetto e dichiara: “Tutte le storie hanno un loro destino e se questa arriva proprio adesso, dopo circa quattro anni di scrittura e riscrittura, non è un caso. Penso sia il periodo giusto per fare un film sulla voglia e sulla necessità di ripartire”.

La sceneggiatura del film, da cui nel 2018 è stato tratto il secondo e omonimo romanzo del regista edito da Einaudi, è scritta dallo stesso Genovese insieme a Paolo Costella, Rolando Ravello e Isabella Aguilar.  Il primo giorno della mia vita è una coproduzione Medusa Film e Lotus Production, prodotta da Marco Belardi per Lotus Production, una società di Leone Film Group. Distribuito da Medusa Film.

Fanno parte del cast anche Elena Lietti, Antonio Gerardi, Vittoria Puccini, Thomas Trabacchi e Alessandro Tiberi. La fotografia è affidata a Fabrizio Lucci, la scenografia a Chiara Balducci e i costumi a Gemma Mascagni.   Le settimane di riprese saranno 9 e si svolgeranno interamente a Roma.

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