Nonostante le teorie dei fan e le
apparenti connessioni tra i due progetti, David
Harbour ha assicurato che non esiste alcun crossover
tra Black Widow e
Stranger Things. È doveroso fare un passo
indietro…
L’atteso cinecomic Marvel e l’amatissima serie Netflix
hanno qualcosa in comune: la Russia. In Black Widow,
Harbour vestirà i panni di Red Guardian, alter ego di Alexi Shostakov,
risposta sovietica a Captain America;
le prime immagini della quarta stagione di
Stranger Things, invece, hanno rivelato che
Jim Hopper – il personaggio interpretato da David
– è attualmente detenuto in una prigione russa.
È una coincidenza alquanto bizzarra
che Harbour abbia due ruoli nello stesso anno che presentano delle
connessioni con la Russia. Proprio per questo motivo, la cosa ha
generato una serie di speculazioni tanto tra i fan della Marvel
quanto tra i fan della popolarissima serie Netflix: esiste davvero
una possibile connessione tra Red Guardian e Jim Hopper? Il film
Marvel e la serie Netflix saranno collegati in qualche modo?
Ovviamente… no!
In una recente intervista con
EW, David
Harbour ha negato la possibilità di qualsiasi
tipo di crossover tra i due universi, dichiarando: “Lo so, è
una coincidenza molto sorprendente e a tratti fastidiosa, e mi
scuso con tutto il web. Non c’è alcun motivo per ciò, ve lo giuro.
Non ci sono collegamenti tra Stranger Things e l’Universo
Cinematografico Marvel.”
L’attore – ironizzando – ha poi
aggiunto: “Pensateci bene: ho un aspetto troppo diverso nel
film e nella serie. In uno peso 270 kg, ho la barba, i capelli
folti e lunghi… nell’altro peso 200 kg e non ho capelli!”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di
Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
La Fase 4 del MCU ritarderà ufficialmente a
partire, dal momento che Black Widow è
stato posticipato a data da destinarsi (il film era inizialmente
previsto per il 1° maggio nelle sale americane). Nonostante le
numerose voci di una possibile release del film direttamente in
digitale e in streaming su Disney+, sono in molti ad essere ancora
fermamente convinti che il primo film interamente dedicato a Vedova
Nera arriverà comunque nelle sale.
Per adesso, il marketing e la
promozione del film continuano, con Scarlett Johansson che ha rilasciato una
recente intervista a Total
Film in cui ha parlato del tono del film: sappiamo ormai
da diverso tempo che Black Widow affronterà
le “dinamiche familiari” che intercorrono tra Natasha e i suoi ex
collaboratori della Stanza Rossa, e l’attrice candidata all’Oscar
per Storia di un matrimonio e JoJo Rabbit ha anticipato che il tono del film
sarà molto diverso rispetto a tutti gli altri titoli del MCU che
abbiamo visto fino ad ora. Queste le sue dichiarazioni:
“Penso che parte
del genio di Kevin Feige sia che pensa sempre a ciò che i fan si
aspettano da questi film e poi dà loro qualcosa che non avrebbero
mai potuto sognare”,ha detto la
Johansson.“L’idea di Natasha Romanoff
al centro di un dramma familiare è la cosa meno attesa di tutte. Ho
dovuto abituarmi all’idea di ciò che sarebbe successo, perché c’è
un cambiamento nel tono di questo film davvero
importante.”
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
A parte L’incredibile Hulk,
non c’è stato un solo film realmente indipendente dei Marvel Studios, che non abbia
quindi generato almeno un sequel. D’altronde, l’unica ragione per
cui la storia del Gigante di Giada è stata affrontata
esclusivamente in altri franchise (come quello dedicato agli
Avengers o quello dedicato a Thor) è a causa di alcuni “fastidiosi”
problemi legati ai diritti sul personaggio.
Tuttavia, l’attesissimo Black
Widow potrebbe cambiare l’attuale situazione.
Ambientato tra gli eventi di Captain
America: Civil War e Avengers: Infinity War, il
film prenderà le mosse da quando Natasha Romanoff rompe gli accordi
di Sokovia ed è costretta a fuggire, prima di incontrare Steve
Rogers e i suoi Vendicatori Segreti. Tutti sappiamo come è finita
la storia dell’ex spia russa in Avengers: Endgame, ma
potrebbe esserci una Black Widow 2?
Jac Schaeffer,
showrunner e capo degli sceneggiatori della serie
WandaVision, è stata di recente interrogata proprio sulla
questione. Schaeffer ha lavorato ad una prima versione della
sceneggiatura di Black
Widow, prima di essere sostituita da Eric Pearson. Nei
titoli di coda del film il suo nome (insieme a quello di Ned
Benson) verrà menzionato in relazione al soggetto del film; di
fatto, l’unico credito per la sceneggiatura è stato affidato
esclusivamente a Pearson.
“Beh, sai… ho avuto la fortuna
di salire a bordo del treno Black Widow quando ha lasciato la
stazione per la prima volta. Poi sono passata a WandaVision e molti
altri sceneggiatori di grande talento hanno preso la penna e hanno
continuato con quel film”, ha spiegato Schaeffer in
un’intervista con
ComicBook. “Quindi, non posso davvero parlare in merito
alla totalità del progetto Black Widow. Mi posso limitare a dire
che sono davvero entusiasta che stia per arrivare nelle
sale.”
Si tratta di una risposta
volutamente criptica. Molto probabilmente, se il franchise di
Black
Widow dovesse effettivamente continuare, sarà con
Florence
Pugh e la sua Yelena Belova alla guida: è da tempo
ormai che si parla della possibilità che il personaggio erediti il
“mantello” di Vedova Nera, e visto che Scarlett
Johansson sembra aver chiuso con il personaggio,
questa sembra davvero l’ipotesi più plausibile al momento.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Dopo la notizia di stamattina che Black Swan di Aronofsky aprirà
la Mostra di Venezia, ecco una prima occhiata al look di Natalie
Portman nel film, nel quale interpreta una prima ballerina in
competizione con la nuova arrivata Mila Kunis.
Nonostante la mancanza di notizie da
oltre un anno, il riavvio di Black
Superman è ancora in lavorazione e il progetto in seno
alla WB dovrebbe andare avanti presto. Negli ultimi anni, la Warner
Bros. ha viaggiato ad altezze varie con i personaggi della DC. A
seguito del clamoroso flop che è stato Justice
League di Joss Whedon, lo studio ha
riorganizzato la sua strategia per le sue IP DC andando avanti con
i film. Il DCEU continua a vivere, con franchise nuovi e
consolidati che continuano ad esistere, inclusa una diramazione
televisiva su HBO Max.
Tuttavia, la Warner Bros. ha anche
iniziato a utilizzare le sue proprietà DC al di fuori del suo
universo condiviso in corso, con franchise indipendenti come
Joker e The Batman. Un altro
personaggio a cui lo studio sta cercando di riservare allo stesso
trattamento è Superman, che dovrebbe
essere raccontato nuovamente sotto la guida della produzione
esecutiva di J.J. Abrams. Nel febbraio 2021,
lo sceneggiatore e autore Ta-Nehisi Coates è stato annunciato come
firma per la sceneggiatura per una nuova versione dell’ultimo
figlio di Krypton, che includeva le avventure di un Superman
nero.
Nonostante questo importante
aggiornamento nel 2021, nessuna nuova notizia in merito ci è stata
ancora data, fino a questo momento. In un nuovo report di
Jeff Sneider, leggiamo che Coates si sta preparando a
consegnare presto una bozza della sua sceneggiatura di Superman
alla Warner Bros., indicando che il progetto è ancora molto vivo.
Il riavvio sarebbe stato prodotto dalla società di produzione
Bad Robot di Abrams, con Hannah
Minghella come produttrice.
Nonostante
James Gunn abbia iniziato a lavorare
al suo film su
Supermanin mezzo a un cambiamento
totale nell’universo
DC, il
film Black Superman della DC è
ancora in
lavorazione. Tuttavia, come anticipato a più riprese non
farà parte del DC
Universe principale.Parlando
con io9, il regista e co-CEO dei DC
Studios James Gunn è stato interrogato sul film Black
Superman. Si dice che il progetto provenga dallo scrittore
Ta-Nehisi Coates e dal produttore J.J. Abrams. Secondo Gunn, tuttavia, il
progetto non è affatto correlato al suo
prossimo Superman:
Legacy. A seconda di come appare la
sceneggiatura, dice, il film potrebbe ancora essere un progetto di
Elseworlds.
“Queste due cose sono
totalmente indipendenti“, ha detto James Gunn. “È un film
emozionante. So che Chantal Nong, che è l’esecutivo di quel
progetto, ne è estremamente entusiasta. Quindi, se arriva ed è
fantastico, di cui non ho letto la sceneggiatura, e se il tempismo
è giusto, potrebbe assolutamente accadere. Questo è totalmente
estraneo. Sarebbe una storia di Elseworlds come
Joker.
Cos’è Elseworlds di DC?
Per chi non lo sapesse,
Elseworlds era un etichetta di pubblicazione della
DC Comics incentrata su storie accadute al di fuori della
continuità principale. Ciò ha consentito una narrazione più
creativa e ha portato ad alcune delle storie più grandi e famose di
sempre della DC, tra cui l’amato Kingdom Come del
1996.
Quando James Gunn e Peter Safran hanno assunto la
guida dei DC Studios e hanno rivelato la loro
lista di film a gennaio, la coppia ha detto che i film che non
rientrano nell’universo DC condiviso saranno classificati come
progetti “Elseworlds“. Questi includono film
comeJokere il suo sequel direttoFolie à
Deux, oltre a The
Batmane il suo futuro sequel The
Batman – Parte 2.
Un rapporto
di The
Hollywood Reporterha affermato che l’obiettivo è
che un Black Superman venga introdotto in un film che non
si svolge nel DCU. In effetti, si dice che Coates sia stato
ispirato dai fumetti originali. Il protagonista di Coates
“verrà da Krypton e verrà sulla Terra” e potrebbe essere
un “pezzo d’epoca del 20° secolo“. La DC ha già avuto
un Black Superman di nome Calvin Ellis, ma non è
noto se quel nome verrà usato in questo progetto in
sviluppo.
Un attore che è
stato suggerito dai fanè la
star diCreedMichael B. Jordan. In effetti, un film di
Black Superman è stata un’idea che Jordan ha cercato di presentare allo studio
nel 2019, ma non è mai presa in considerazione. Con questo
progetto ora in produzione, questo potrebbe essere l’occasione per
Michael B. Jordan recitare nel prossimo film
di successo. Tuttavia, parlando con ETall’inizio di quest’anno, l’attore ha rivelato di non aver
sentito nulla del genere finora. “Essere
invitato nel DC Extended Universe da Warner Bros., DC Films e Bad
Robot è un onore“, ha detto Coates a proposito del film in
uscita quando è stato annunciato per la prima volta. “Non
vedo l’ora di aggiungere in modo significativo all’eredità
dell’eroe mitico più iconico d’America.”
Mentre J.J. Abrams ha commentato: “C’è una nuova,
potente e commovente storia di Superman ancora da
raccontare.Non potremmo essere più
entusiasti di lavorare con il brillante Mr. Coates per aiutare a
portare quella storia sul grande schermo, e siamo oltremodo grati
al team della Warner Bros. per l’opportunità.
Si è svolta presso il
cinema Adriano di Roma la conferenza stampa di presentazione del
film Black Star – Nati sotto una stella
nera (qui la recensione del film) del regista
Francesco Castellani, prodotto da Point Films con
Rai Cinema e patrocinato dall’Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati. Alla conferenza stampa erano presenti il
regista e il co-sceneggiatore David Turchi; la
presidente di Liberi Nantes, Daniela Conti; alcuni
dei musicisti che hanno contribuito alla colonna sonora oltre che
alcuni degli attori tra cui Alessandro Procoli e
Koffi Gbounfoun.
La parola viene presa subito dalla
presidente di Liberi Nantes, raccontando la storia della Liberi
Nantes Football Club della quale il film riporta la
nascita.
«L’associazione sportiva è nata
nel 2007, in occasione dei mondiali antirazzisti ch si tengono ogni
anno, per aiutare l’inclusione dei migranti forzati nel tessuto
sociale. Abbiamo dunque deciso di affittare un campo di calcio nel
quartiere di Pietralata per tutti coloro che avevano voglia di
allenarsi o di giocare a calcio. Dopo poco più di un anno è nata
l’idea della squadra che ora milita in III categoria, anche se
fuori classifica per i problemi legati alla cittadinanza dei
giocatori. Quindi il campo 25 Aprile che vedete nel film è
quello vero, e ci è stato dato in concessione dalla Regione Lazio.
Ci tengo però a precisare che al contrario di quello che
raccontiamo nella pellicola, non c’è mai stato alcuno scontro con i
residenti e i cittadini del quartiere, che anzi sono sempre stati
molto aperti e generosi. Siamo molto felici di questo progetto che
l’anno scorso ha vinto la Coppa Invisibili messa in palio
nell’ambito sempre dei Mondiali Antirazzisti. Pensiamo sempre che
lo sport non sia un bene primario per l’uomo, ma in questo caso è
veicolo di solidarietà e integrazione, e quindi forse è più
importante di quanto si creda.»
Come spesso accade nel cinema
italiano, le vere difficoltà non sono tanto nella fase di
produzione o post-produzione del film, ma soprattutto in quella di
distribuzione. E Black Star non fa
eccezione da questo punto di vista. Questo è quello che racconta il
produttore Mario Orfini:
«Francesco (Castellani, ndr) era
seriamente intenzionato a fare questo film, e nonostante le mie
remore iniziali abbiamo contattato esercente per esercente, al
telefono o di persona, senza filtri e senza intermediari e siamo
riusciti ad assicurarci la distribuzione in quindici sale
nazionali, tra cui molte in capoluoghi importanti. Io all’inizio. È
vero, non ero convinto, ma leggendo la sceneggiatura ho capito che
era un grande progetto, importante e allora ho deciso di farlo.
Perché se un solo spettatore vedendo questo film sente smossa la
sua coscienza e decide di aiutare in qualche modo anche un solo
migrante allora ne è valsa la pena.»
A parlare della modalità in cui si
sono svolti i casting, che hanno premiato non solo attori alle
prime armi ma anche molti volti della recitazione romana più
underground, è Gabriele Geri:
«Sappiamo tutti che in Italia è
molto difficile fare gli attori, per colpa di un certo modo di
gestire i casting. Siamo pieni di bravi attori che però sono
invisibili al grande pubblico. È per questo che abbiamo deciso di
fare un casting indipendente, per cercare di togliere il tappo a
questa situazione, troppo spesso infatti i casting sono pilotati. E
come si dice nel nostro film vogliamo sentirci “free to play”
che non vuol dire solo giocare, ma anche recitare!»
È ancora una volta il regista
Francesco Castellani a dirci perché proprio
Pietralata come luogo in cui ambientare la storia.
«Non solo perché è una
periferia, o perché fin da Pasolini qui si è raccontata la vita
della gente vera, del popolo. Ma anche perché questo è sempre stato
un quartiere di “immigrati”, fin dagli sventramenti fascisti,
durante i quali gente che viveva magari nel Rione Borgo, nel cuore
della Roma barocca si è ritrovato a vivere in una casa popolare
circondato solo da campi e pecore per fare spazio a Via della
Conciliazione. E nell’immediato dopoguerra, i tanti migranti del
sud Italia che venivano nella capitale a cercare fortuna si
stabilivano qui, fino al giorno d’oggi quando i clandestini come i
ragazzi che raccontiamo nel nostro film non trovano alcuno spazio
se non in queste borgate.»
Lo sceneggiatore David
Turchi conclude:
«Erano molte le cose che
volevamo raccontare, tutte molto attuali ma difficili, soprattutto
da trattare in una commedia. L’importante per noi era raccontare
una storia che potesse valere ovunque: in Italia e nel mondo. Ma
più di tutto credo fosse importante raccontare di come, spesso, le
buone idee come quelle dei nostri protagonisti vengono boicottate
per interessi più grandi.»
Basato su una storia vera,
Black Star tratta di una squadra di
calcio di rifugiati politici che quattro amici italiani allenano
con l’ambizione di farla partecipare al campionato cittadino.
Ottenuto in gestione un vecchio campo di calcio abbandonato nel
quartiere di Pietralata a Roma, la squadra diviene il bersaglio di
un gruppo di abitanti che si unisce in un Comitato di Quartiere,
rivendicando l’uso del campo e ottiene, grazie ad un abile
avvocato, lo sgombero del campo.
Tuttavia dopo essere sopravvissuti
all’inferno dell’emigrazione forzata, i ragazzi non pensano neanche
per un secondo di mollare e si barricano all’interno del campo per
quattro giorni, fino a quando, durante la notte di San Lorenzo,
tutto si risolve in un lacrimevole lieto fine. Per il cast
sono stati scelti tutti attori evidentemente non professionisti:
indubbiamente buone le intenzioni, peccato per il risultato da
dilettanti allo sbaraglio e non solo per la pessima
recitazione.
Black Star, il film
Mettere persone ‘comuni’ davanti ad
una cinepresa (in memoria di Pasolini), si sa, è sempre un rischio
e non tutti hanno il coraggio di mettersi così tanto in
discussione. Pertanto, pur apprezzando il coraggio – che a volte
premia, come nel caso del film vincitore del premio della giuria
Alì ha gli occhi azzurri – non riusciamo
a vederne gli effettivi (inesistenti) risultati.
Il film di Francesco
Castellani, presentato fuori concorso al festival
internazionale del film di Roma è costruito su intuizioni
registiche potenzialmente buone, ma si disintegra nell’impatto con
una sceneggiatura scontata, banale e retorica, e satura di cliché
tipicamente da fiction televisiva… tant’è che il film sarebbe
stato certamente più apprezzabile e godibile se non fosse stato
presentato al festival, ma avesse avuto una distribuzione
prettamente televisiva.
Una materia che poteva essere
interessante, se non altro per il fatto che quello della squadra di
calcio è un progetto vero, scade in qualcosa di già visto, che a
tratti può far sorridere ma che, una volta usciti dalla sala, non
ci lascia granché. Nel finale, decisamente troppo lungo,
l’immancabile lieto fine fa spegnere lentamente le speranze (sempre
dure a morire) di un colpo di scena salvifico… così, succede
esattamente quello che ci si aspetta: discorso commovente e vissero
per sempre felici e contenti.
Una commedia certamente senza
pretese, ma che, nell’ambito festivaliero che giunge alla fine, non
fa altro che dare il colpo di grazia all’inevitabile stanchezza
dello spettatore. Arrivati faticosamente ai titoli di coda, la
sensazione non può che essere quella di una partita giocata male:
perfetta sulla carta, ma disastrosa nell’impatto con la realtà.
È online il primo trailer ufficiale
in italiano di Black Sea, nuovo thriller
d’avventura che vede protagonista il famoso attore britannico
Jude Law nei panni di un capitano di sommergibili.
Il film è diretto da Kevin Macdonald, regista
premio Oscar grazie al film documentario Un giorno a
settembre.
Nel cast di Black
Sea sono presenti – accanto al già citato
Jude Law – anche Scoot McNairy, Jodie
Whittaker, Konstantin Khabenskiy, June Smith, Karl Davies
e Daniel Ryan.
Ecco il trailer italiano del
film:
La trama di Black
Sea è la seguente:
Il capitano di sommergibili
Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con
cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società
di recupero relitti. Robinson decide di riscattarsi con un’impresa
straordinaria: recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un
sommergibile tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941. A
bordo di un sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco
addestrato, il capitano parte per un’avventura che si rivelerà
ancora più pericolosa del previsto.
Black Sea
sarà distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire
dal 23 gennaio 2015, mentre in Italia la distribuzione avrà luogo
per opera di Notorius Pictures e avrà inizio a cominciare dal 26
febbraio 2015.
Arriva al cinema distribuito da
Notorious Pictures Black Sea il thriller diretto da Kevin
Macdonald, con protagonisti Jude Law e Scoot McNairy.
In Black Sea il capitano
Robinson è stato appena licenziato dal ruolo di comandante di
sottomarini incaricati del recupero di relitti. Reduce da una
difficile situazione familiare, decide di mettere insieme un nuovo
equipaggio con cui lanciarsi nella rischiosa impresa di recuperare
un carico d’oro da un sommergibile tedesco abbattuto nel Mar Nero
nel 1941. Ben presto però il rapporto fra i membri del gruppo e la
sete di ricchezza faranno sentire i loro devastanti effetti.
Sulla scia di numerosi e celebri
antecedenti di genere che hanno la loro punta di diamante in
U-571, il premio oscar Kevin
McDonald si cimenta nuovamente in una spietata analisi
sociologica di esseri umani vessati e messi sotto pressione
dall’incombere di un pericolo imminente, questa volta nella forma
di ettolitri d’acqua che comprimono in un claustrofobico clima
sottomarino un gruppo di esseri disperati e decisi a dare una
svolta decisive alle loro vite. Prendendo come modello di base il
tema della disperazione in quanto motore dell’azione del celebre
Vite vendute e la brumosa atmosfera di
convivenza forzata di Acque del Sud, lo
sceneggiatore Dennis Kelly delinea un plot
incalzante e dalla tagliente progressione psicologica, dipingendo
personaggi che rivelano strati progressivi sempre più’ nascosti, in
un clima di perfetto contrasto tematico fra la sete di ricchezza
che muove lo scompaginato equipaggio e lo spettro perenne della
“morte del topo“. Le due fazioni contrapposte di scafati
sommergibili, americani e russi sotto cui incombe il vecchio
spettro nazista, oltre a richiamare gli antichi contrasti nazionali
da Guerra Fredda, delineano un perfetto microcosmo dei vizi e delle
ossessioni umane, un covo di risentimenti ed invidie che permettono
ai vari personaggi e alle rispettive categorie di offrire
capovolgimenti fulminei ed inaspettati.
Jude Law dimostra ancora una volta la sua
ormai navigata capacità di dare corpo e anima a individui cupi,
ambiziosi e dalla personalità sorprendente, proprio come quella di
Robinson, disperato in mezzo a disperati disposto a tutto per
trovare un proprio riscatto personale. Un cast istrionico ed
eterogeneo in cui spicca, seppur senza eccedere, un Ben
Meldensohn nelle vesti di un pericolo ed instabile
sommozzatore le cui azioni daranno una svolta decisive agli
eventi.
La satura ed oscura fotografia di
Christopher Ross utilizza sapientemente il
contrasto cromatico fra caldo e freddo in chiave fortemente
simbolica e psicologica, tratteggiando un mondo sommerso racchiuso
in un angusto involucro di metallo arrugginito. Seppur delineandosi
all’interno di una cornice drammatica che risulta chiara e palese
fin dall’inizio nelle sue intenzioni, Black
Sea si mostra come un ottimo prodotto da blockbuster
capacissimo di sorprendere e dimostrarsi a tratti alquanto
originale e godibilissimo, una perfetta confezione di suspence ed
adrenalina a 20.000 leghe sotto i mari.
È stato pubblicato online il primo trailer di Black
Sea, pellicola diretta da Kevin
Macdonald (L’ultimo re di Scozia, State of
Play) con protagonista assoluto Jude
Law. Ve lo mostriamo:
Black Sea
racconta le vicende del fraudolento Capitano Robinson (Jude
Law) che, con una ciurma formata da inglese e russi,
inizia la ricerca di un tesoro sommerso nel Mar Nero e risalente
alla Seconda Guerra Mondiale. A fianco di Jude Law
troviamo Scoot McNairy, Ben
Mendelsohn, Jodie
Whittaker, Karl
Davies e Daniel Ryan. La
pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, verrà
distribuita dalla Focus Features nel corso del
2014, anche se nessuna data è stata al momento
ufficializzata.
Guarda la prima clip del film
Black Sea, distribuito da Notorious
Pictures ed in uscita nelle sale il prossimo 16 Aprile. Il film
vede la regia di Kevin MacDonald con Jude
Law, Scoot Mcnairy, Tobias Menzies, Grigoriy Dobrygin, Ben
Mendelsohn e Jodie Whittaker.
Sinossi: Il capitano di
sommergibili Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio
adolescente con cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato
dalla sua società di recupero relitti.
Robinson decide di riscattarsi con un’impresa straordinaria:
recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un sommergibile
tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941.
Una volta raggiunto il tesoro sommerso, l’avidità dei membri
dell’equipaggio prenderà il sopravvento in un gioco al massacro
alla fine del quale potrà restarne soltanto uno…
Ecco il nuovo poster
di Black Sea, nuovo thriller
d’avventura che vede protagonista il famoso attore britannico
Jude Law nei panni di un capitano di sommergibili.
Il film è diretto da Kevin Macdonald, regista
premio Oscar grazie al film documentario Un giorno a
settembre.
Nel cast di Black
Sea sono presenti – accanto al già citato
Jude Law – anche Scoot McNairy, Jodie
Whittaker, Konstantin Khabenskiy, June Smith, Karl Davies
e Daniel Ryan.
La trama di Black
Sea è la seguente:
Il capitano di sommergibili
Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con
cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società
di recupero relitti. Robinson decide di riscattarsi con un’impresa
straordinaria: recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un
sommergibile tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941. A
bordo di un sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco
addestrato, il capitano parte per un’avventura che si rivelerà
ancora più pericolosa del previsto.
Black Sea
sarà distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire
dal 23 gennaio 2015, mentre in Italia la distribuzione avrà luogo
per opera di Notorius Pictures e avrà inizio a cominciare dal 26
febbraio 2015.
I film ambientati all’interno di
sottomarini hanno sempre avuto il loro grande fascino e la loro
fortuna al cinema. Da Caccia a Ottobre Rosso
a Kursk,
da Hunter
Killer – Caccia negli abissi arrivando anche al
recente film italiano Comandante,
questi hanno più volte e da più punti di vista diversi narrato le
avventure di eroi spesso invisibili. A questo filone appartiene
anche Black Sea (qui
la recensione), film del 2014 con protagonista Jude
Law e diretto da Kevin Macdonald, regista
anche di
L’ultimo re di Scozia,State of Play e The
Mauritanian.
Per gli appassionati del genere,
dunque, si tratta di un titolo da non perdere, che grazie al suo
passaggio televisivo sarà ora possibile scoprirlo o riscoprirlo. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Black Sea. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Robinson, che con un divorzio alle spalle e un
figlio con cui non ha alcun rapporto, si ritrova licenziato dal suo
incarico di capitano di sommergibili per il recupero di relitti.
Preso dalla disperazione, decide allora di mettersi nelle mani di
un miliardario che gli offre di recuperare un immenso carico d’oro
contenuto all’interno di un sommergibile tedesco che giace sul
fondale del Mar Nero dalla seconda guerra mondiale. A bordo di un
sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco addestrato,
formato per metà da inglesi e per metà da russi, il capitano parte
per un’avventura che si rivelerà ancora più pericolosa del
previsto.
Ad interpretare il capitano Robinson
vi è l’attore Jude Law, che per per prepararsi al suo ruolo
ha trascorso 3 giorni su un sottomarino britannico. Accanto a lui,
si ritrova l’attore Ben Mendelsohn nel ruolo di Fraser, un
subacqueo che è uno psicopatico, e che è stato dentro e fuori di
prigione. L’attore russo Grigorij
Dobrygin interpreta Morozov, navigatore russo, mentre
Scoot McNairy è Daniels, un rappresentante
del miliardario Lewis che accompagna la spedizione. Nel ruolo di
Lewis, invece, si ritrova l’attore Tobias Menzies.
Konstantin Khabensky, infine, è Blackie, un russo
che aiuta ad organizzare l’acquisto del sottomarino ed è un
intermediario tra il capitano Robinson e l’equipaggio russo.
Il film è una storia vera?
La risposta è: no. Black
Sea non è tratto da una storia vera ma narra anzi eventi
puramente di fantasia concepiti da Macdonald e dallo sceneggiatore
Dennis Kelly. Tuttavia, nello scrivere la storia
di questo film i due si sono ispirati alle tante testimonianze di
relitti del periodo della seconda guerra mondiale che giacciono
ancora inesplorati sui fondali degli oceani, in alcuni dei quali
potrebbero realmente celarsi dei tesori. Nel dar vita a questo
racconto, inoltre, i due hanno svolto alcune ricerche per cercare
di essere il più accurati possibili nel riproporre determinati
aspetti della vita e delle attività in un sottomarino.
Ad esempio, il sottomarino tedesco
appare tutt’altro che arrugginito. Questo perché il Mar Nero
presenta una combinazione di acqua dolce e acqua salata. A causa
della sua maggiore densità, l’acqua salata si trova sul fondo e
rimane per lo più separata dall’acqua dolce sovrastante. Ciò
significa che l’aria acquisita attraverso le onde in superficie non
può mai raggiungere l’acqua salata sottostante. Senza ossigeno,
l’acqua più profonda funge pertanto da conservante naturale per i
metalli. Altro aspetto rappresentato con cura è quello delle tute
di fuga che non causano curve.
Le tute di fuga sottomarine si
riempiono di CO2 per risalire a una velocità di 2 o 3 metri al
secondo. Poiché il sottomarino è stato pressurizzato a un livello
pari a quello della superficie, le curve non sono una minaccia. Ma
l’esplosione dei polmoni potrebbe esserlo. Secondo la legge di
Boyle, quando la pressione diminuisce, il volume deve aumentare,
quindi quando l’equipaggio è emerso – da 350 metri, un aumento di
pressione di 35 volte -, avrebbe dovuto espirare, riducendo la
quantità di aria nei polmoni man mano che questa acquistava
volume.
In ultimo, interessante notare come
nel film un argano da 4 tonnellate si inceppa cercando di tirare
200 lingotti d’oro sul fondo del mare. Questo avviene perché, per
quanto le cose siano più leggere sott’acqua, è vero anche che gli
oggetti più densi sono meno influenzati dal galleggiamento. Tutta
la cura riposta in questi dettagli ha a suo modo contribuito nel
far credere che ci siano state approfondite ricerche su uno
specifico caso, che potesse quindi essere la “storia vera” a cui
Black Sea si ispira, ma ora sappiamo non essere
così e che gli autori si sono semplicemente concentrati
sull’ottenere un certo grado di realismo.
Il trailer di Black
Sea e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Black
Sea grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti
disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Now, Apple
TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 13
aprile alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Notorius ha pubblicato online una
clip italiana di Black Sea, in
uscita nelle sale il prossimo 16 Aprile. Il film vede la regia di
Kevin MacDonald con Jude Law, Scoot
Mcnairy, Tobias Menzies, Grigoriy Dobrygin, Ben Mendelsohn
e Jodie Whittaker.
Sinossi di
Black Sea: Il capitano di sommergibili
Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con
cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società
di recupero relitti.
Robinson decide di riscattarsi con un’impresa straordinaria:
recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un sommergibile
tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941.
Una volta raggiunto il tesoro sommerso, l’avidità dei membri
dell’equipaggio prenderà il sopravvento in un gioco al massacro
alla fine del quale potrà restarne soltanto uno…
Entertainment Weekly ha diffuso
online le prime immagini tratte da Black
Sea, pellicola diretta da Kevin
Macdonald (L’ultimo re di Scozia, State of Play)
con protagonista assoluto Jude Law. Eccole di
seguito.
Black Sea
racconta le vicende del fraudolento Capitano Robinson (Jude
Law) che, con una ciurma formata da inglese e russi,
inizia la ricerca di un tesoro sommerso nel Mar Nero e risalente
alla Seconda Guerra Mondiale. A fianco di Jude Law
troviamo Scoot McNairy, Ben
Mendelsohn, Jodie
Whittaker, Karl
Davies e Daniel Ryan. La
pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, verrà
distribuita dalla Focus Features nel corso del
2014, anche se nessuna data è stata al momento
ufficializzata.
Ecco un nuovo poster e le immagini
ufficiali di Black Sea, il film che vede
protagonista Jude Law e alla regia il regista
premio Oscar Kevin Macdonald.
Black Sea
racconta le vicende del fraudolento Capitano Robinson (Jude
Law) che, con una ciurma formata da inglese e russi,
inizia la ricerca di un tesoro sommerso nel Mar Nero e risalente
alla Seconda Guerra Mondiale.Mentre l’avidità e la disperazione
prendono il controllo a bordo del claustrofobico vascello, la
crescente incertezza per la missione mette gli uomini gli uni
contro gli altri, e li porta a combattere per la sopravvivenza.
A fianco di Jude Law
troviamo Scoot McNairy, Ben
Mendelsohn, Jodie
Whittaker, Karl
Davies e Daniel Ryan. La
pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, verrà
distribuita dalla Focus Features nel corso del
2014, anche se nessuna data è stata al momento
ufficializzata.
Black Sails è una
di quelle serie anticonvenzionali che ha avuto un gran successo in
tutto il mondo. Relegata però ad una mera serie d’azione,
nell’ultimo periodo è stata ampiamente rivalutata e considerata per
quello che è: uno show di intrattenimento con moltissimi ideali
condivisibili.
Andata in onda dal 2014 fino al
2017, per un totale di 38 episodi, Black Sails riporta lo
spettatore al mondo misterioso, quanto affascinante, della
pirateria. Tra bucanieri, pirati, capitani e tesori, l’avventura
non manca di certo: pronti per l’arrembaggio?
Ecco quello che non sapevi
su Black Sails.
Black Sails: streaming
Chi volesse andare alla scoperta di
Black Sails o chi desiderasse andare e rivedersi gli episodi per
puro piacere, Black Sails è in streaming sulle piattaforme digitali
di Netflix e Tim Vision. Per cui, ammainate le vele e mettetevi
comodi: l’avventura sta per iniziare!
The Black Sails cast
Black Sails è una serie
trasmessa dal 2014 fino al 2017: con quattro
stagioni all’attivo, la serie ha avuto un successo clamoroso in
tutto il mondo. In ogni caso, tutte e quattro le stagioni hanno
visto la presenza del The Black Sails cast, con i personaggi
principali che hanno partecipato per tutta la durata dello
show.
Tra velieri e vera pirateria (che
si distacca dalla saga più famosa dedicata ai pirati, ovvero
Pirati dei Caraibi), un buon show deve essere
supportato da un cast di tutto rispetto: il protagonista principale
della serie è Toby Stephens (figlio della più nota Maggie Smith) che interpreta il capitano
Flint: questo personaggio, rivelatosi omosessuale durante la
seconda stagione, continua a mostrare lati di sé durante lo show,
incarnando il classico modello del personaggio ribelle,
affascinante, molto intelligente e riflessivo, nonché sempre pronto
a difendere quello in cui crede senza se e senza ma.
Altro grande protagonista è il
capitano Charles Vane, interpretato da Zach McGowan: il suo è un personaggio
apparentemente difficile da decifrare e tanto meno da empatizzare.
Eppure, se si presta bene l’attenzione al suo personaggio, si
capisce come Vane, sotto sotto, sia un umano come tutti e che non è
così colosso come vuole far credere.
Cast of Black Sails
Il cast of Black Sails è davvero
molto ricco: se dei personaggi principali se ne contano almeno una
ventina, per quelli ricorrenti il numero aumenta in maniera
esponenziale. Sicché, diventa quasi opportuno avere di lato un
blocco per gli appunti per non perdersi proprio niente.
Tra i personaggi principali si
segnalano Eleanor Guthrie, Long John Silver, William “Billy Bones”
Manderly, Anne Bonny e Jack Rackham, interpretati rispettivamente
da Hannah New, Luke Arnold, Tom Hopper, Clara
Paget e Toby Schmitz. Tra i personaggi
ricorrenti, si segnalano Randall, Dufresne, Logan, Frasier, Pastore
Lambrick ed Eme, rispettivamente interpretati da Lawerance
Joffe, Jannes Eiselen (per la prima stagione) e Roland
Reed (per le stagioni 2 e 3), Dylan Skews, David Butler,
Mark Elderkin e Sibongile Mlambo.
Insomma, tra bucanieri, capitani e
corsari, il cast è davvero numeroso: eppure, ognuno di loro, riesce
a dare un valore aggiunto alla serie che diventa, nel corso degli
episodi e delle stagioni, un inno alla libertà e all’indipendenza,
ma soprattutto all’uguaglianza sia di genere che sociale
Black Sails 3 stagione
La serie è composta da quattro
stagioni, ma di Black Sails la 3 stagione forse quella di
svolta. Composta anch’essa da 10 episodi, tutti intitolati in
numeri romani, è andata in onda in America dal 23 gennaio al 26
marzo 2016, mentre in Italia è stata trasmessa dal 26 gennaio al 29
marzo dello stesso anno.
In questa stagione il capitano
Flint è distrutto per la scomparsa di Miranda, così lui, e il suo
fedele equipaggio al seguito, deciderà di fare la guerra a chiunque
decida di andare contro alla pirateria. Flint diventa così un uomo
turbato, assetato dalla vendetta e l’unico che riesce a farlo
ragione è Silver. Tuttavia il capitano non ha la benché minima
intenzione di calmarsi e ponderare bene lo stato delle cose. Così
facendo, nave ed equipaggio andranno a contrarsi con Hornigold.
Tra gli obiettivi di Flint, c’è
anche quello di andare a riconquistare Nassau, in cui si troverà a
combattere con il capitano Vane, che a sua volta sta combattendo
contro Jack. Nel frattempo, mentre avvengono tutti questi eventi,
dall’altra parte del mondo Eleanor si trova a dover affrontare un
processo: ella riesce ad evitare la condanna a cui altrimenti
dovrebbe sottostare, ma a un prezzo molto alto: piegarsi alle
regole della società ed evitare di ribellarvisi.
Nella terza stagione debuttano
anche due personaggi che faranno parte anche in quella successiva:
si parla del governatore Woodes Rogers (interpretato da
Luke Roberts) e del Capitano Edward Teach,
soprannominato Barbanera (interpretato da Ray Stevenson). Se Barbanera diventerà un
alleato di Vane, tanto da promettere vendetta a coloro che lo hanno
ucciso, Woodes Rogers è un corsaro inglese e vuole essere il primo
a conquistare Nassau e piegare i pirato al suo cospetto.
Black Sails: recensione
Black Sails ha una
recensione via l’altra, e secondo tutte è stata una serie che ha
avuto un gran successo in tutto il mondo ed è stata rivalutata
molto negli ultimi tempi. Lo show è nato come antefatto (o prequel
che dir si voglia) del romanzo L’isola del tesoro di
Robert Louis Stevenson e si è sviluppata nell’arco
di ben quattro stagioni.
La serie si svolge poco dopo
l’inizio del 1700, più precisamente nel 1715, ovvero in pieno
periodo della pirateria: la storia che viene raccontata è quella
della Walrus, capitanata da James Flint, che con il suo equipaggio
va alla ricerca del galeone spagnolo Urca del Lima. Questa nave
verrà affiancata da quella dell’antagonista Charles Vane. La serie,
prodotta StarZ, ha seguito dall’inizio alla fine gli abitanti
dell’isola di Nassau, vero e proprio territorio conteso dai pirati,
raccontando gli avvenimenti come se fosse un romanzo storico dai
fatti precisi, narrando le gesta di ogni personaggio ed i suoi
scopi personali.
Mentre cresce l’attesa per il
ritorno in onda di Black Sails 3,
oggi sono state diffuse le prime foto ufficiale dell’atteso terzo
ciclo di episodi della serie televisiva di successo targata
Starz.
[nggallery id=2159]
Black Sails è una
serie televisiva statunitense creata da Jon Steinberg e Robert
Levine per il canale via cavo Starz, trasmessa a partire dal 25
gennaio 2014. In Italia viene trasmessa dal 22 settembre 2014
su AXN.
La serie funge da prequel del
romanzo di Robert Louis Stevenson L’isola del tesoro.
Nell’età d’oro della pirateria il
Capitano James Flint e il suo equipaggio, compreso il giovane John
Silver, lotteranno per la salvezza di New Providence, l’isola
famosa per ospitare criminali e pirati.
Guarda le foto promozionali
ufficiali di Black Sails 3, il terzo
atteso ciclo di episodi della serie televisiva di successo targata
Starz.
[nggallery id=2207]
Black Sails è una
serie televisiva statunitense creata da Jon Steinberg e Robert
Levine per il canale via cavo Starz, trasmessa a partire dal 25
gennaio 2014.In
Italia viene trasmessa dal 22 settembre 2014 su AXN.
La serie funge da prequel del
romanzo di Robert Louis Stevenson L’isola del tesoro.
Nell’età d’oro della pirateria il
Capitano James Flint e il suo equipaggio, compreso il giovane John
Silver, lotteranno per la salvezza di New Providence, l’isola
famosa per ospitare criminali e pirati.
Si intitola X, Black Sails
2×02, il secondo episodio della seconda stagione di
Black Sails, la serie TV di Starz
ambientata nell’epoca d’oro della pirateria.
In Black Sails 2×02
Flint da a Dufresne qualche consiglio, mentre
Silver deve rendersi indispensabile. Intanto a Eleanor viene
chiesto di deporre un capitano e Rackham diventa
ambizioso.
Si intitola VI, Black
Sails 2×01, il primo episodio della seconda stagione di
Black Sails, la serie TV di Starz
ambientata nell’epoca d’oro della pirateria.
In Black Sails 2×01
Flint e Silver affrontano il giudizio da parte
dell’equipaggio. Intanto Vane apprezza la sua nuova
posizione sull’isola.
Black Sails è una
serie televisiva statunitense creata da Jon Steinberg e Robert
Levine per il canale via cavo Starz, trasmessa a partire dal 25
gennaio 2014. In Italia viene trasmessa dal 22 settembre 2014 su
AXN. La serie funge da prequel del romanzo di Robert Louis
Stevenson L’isola del tesoro.
Trama: Nell’età d’oro della
pirateria il Capitano James Flint e il suo equipaggio, compreso il
giovane John Silver, lotteranno per la salvezza di New Providence,
l’isola famosa per ospitare criminali e pirati.
La prima stagione è stata trasmessa
in prima visione assoluta su Starz dal 25 gennaio al 15 marzo 2014,
la seconda verrà trasmessa dal 24 gennaio 2015, la terza verrà
trasmessa nel 2016.
In Italia la prima stagione è
andata in onda onda in prima visione satellitare sul canale AXN,
della piattaforma Sky, dal 22 settembre al 27 ottobre 2014, la
seconda verrà trasmessa dal 2 febbraio 2015
Il network americano Starz ha
diffuso il trailer ufficiale di Black Sails
2, il secondo ciclo di episodi della serie televisiva
di successo e prequel ideale del romanzo di Robert Louis Stevenson,
L’isola del tesoro.
Black Sails è una
serie televisiva statunitense creata da Jon Steinberg e Robert
Levine per il canale via cavo Starz, trasmessa a partire dal 25
gennaio 2014. In Italia viene trasmessa dal 22 settembre 2014 su
AXN. La serie funge da prequel del romanzo di Robert Louis
Stevenson L’isola del tesoro.
Trama: Nell’età d’oro della
pirateria il Capitano James Flint e il suo equipaggio, compreso il
giovane John Silver, lotteranno per la salvezza di New Providence,
l’isola famosa per ospitare criminali e pirati.
La prima stagione è stata trasmessa
in prima visione assoluta su Starz dal 25 gennaio al 15 marzo 2014,
la seconda verrà trasmessa dal 24 gennaio 2015, la terza verrà
trasmessa nel 2016.
In Italia la prima stagione è
andata in onda onda in prima visione satellitare sul canale AXN,
della piattaforma Sky, dal 22 settembre al 27 ottobre 2014, la
seconda verrà trasmessa dal 2 febbraio 2015.
La Starz ha annunciato
che Black Sails avrà una terza stagione.
L’ufficializzazione di un terzo ciclo di episodi per la serie tv
creata da Jonathan Steinberg è avvenuta nel corso
del New York Comic Con 2014, durante il quale è stato anche
presentato il primo trailer di Black Sails
2.
https://www.youtube.com/watch?v=ICxxHmKmVcE
La trama: 1715. L’età d’oro
della pirateria nei Caraibi è al suo apice. L’ex colonia britannica
di New Providence Island è ora territorio senza legge, controllata
da poche decine dei più famosi capitani dei pirati della storia. Il
più temuto è il capitano Flint (Toby Stephens). La
Marina Britannica, però, torna in queste acque e minaccia la
sopravvivenza del loro paradiso di malaffare, prostitute ed alcol.
Il capitano allora si allea con Eleanor Guthrie (Hannah
New), figlia del contrabbandiere locale, e tanti altri per
andare contro alla Marina Britannica. Imbarca anche nella ciurma
John Silver (Luke Arnold) un’opportunista che
cospira contro di lui, in possesso di una mappa che indica
l’ubicazione di un tesoro spagnolo su cui Flint vuole mettere le
mani.
Guarda il trailer di Black
Phone, il nuovo film horror diretto da Scott
Derrickson con Ethan Hawke. La pellicola è l’adattamento
cinematografico del racconto del 2004 The Black
Phone, scritto da Joe Hill, presente nella raccolta
Ghosts. Il regista Scott Derrickson torna alle sue radici e
collabora di nuovo con il marchio più importante del genere,
Blumhouse, per un nuovo thriller horror.
Con il quattro volte candidato
all’Oscar Ethan Hawke nel ruolo più terrificante della
sua carriera e per la prima volta sul grande schermo Mason Thames,
Black
Phone è prodotto, diretto e co-scritto da Scott
Derrickson, regista e sceneggiatore di Sinister, The Exorcism of
Emily Rose e Doctor Strange della Marvel.
La sceneggiatura del film è di
Derrickson e di C. Robert Cargill (Doctor
Strange, la saga di Sinister), basato sulla premiata storia
breve di Joe Hill dal suo bestseller del New York Times “20th
Century Ghosts”. Il film è prodotto da Derrickson e Cargill’s
Crooked Highway e presentato da Universal e Blumhouse. Jason Blum,
Scott Derrickson e C. Robert Cargill sono i produttori del film,
mentre i produttori esecutivi sono Ryan Turek e Christopher H.
Warner.
La trama di Black Phone
Finney Shaw, un timido ma
intelligente ragazzo di 13 anni, viene rapito da un sadico
assassino che lo rinchiude in un seminterrato insonorizzato dove le
urla servono a poco. Quando un telefono disconnesso inizia a
squillare sul muro, Finney scopre di poter sentire le voci delle
precedenti vittime dell’assassino. E sono decisi a fare in modo che
ciò che è successo a loro non accada a Finney.
Dopo aver preso una pausa dal mondo
dell’orrore con Doctor
Strange (2016), Derrickson torna nella sua comfort zone con un
lungometraggio intrigante e angoscioso. Collaborando nuovamente con
Ethan
Hawke (Sinister), il
regista mette in piedi una storia che fa tremare ma che è anche in
grado di coinvolgere chi non ha troppa confidenza con il mondo
dell’orrore.
Black Phone: la
trama del film horror
L’ordinarietà all’inizio di
Black Phone è di per sé già uno scenario
spaventoso, ma il film scende ancora più in basso. Finney
Shaw è un timido ragazzino di 13 anni. Vive con il padre
violento e la sorellina minore Gwen nella provincia
americana. La loro cittadina, apparentemente tranquilla, è in
realtà lo scenario in cui si muove un misterioso rapitore di
ragazzini: The Grabber (Ethan
Hawke). Dopo la scomparsa di un paio di compagni di
scuola, anche Finney resta vittima del serial killer.
Rapito in pieno giorno, Finney viene rinchiuso in un
seminterrato semivuoto: una piccola finestra, un materasso e un
telefono disconnesso sono tutto ciò che The
Grabber ha lasciato nella stanza. Sorprendentemente, il
telefono inizia a suonare: attraverso esso, Finney riesce
ad avere conversazioni ultraterrene con le precedenti vittime
dell’assassino.
I suggerimenti ricevuti attraverso
il telefono e i sogni mistici della sorellina di Finney
sembrano essere le uniche strade percorribili per tentare il
disperato salvataggio del ragazzo prima che The
Grabber scateni la sua ira…
Il sovrannaturale come unica
opzione
Black Phone
mostra una corsa paranormale contro il tempo. Inizialmente, i
collegamenti con l’ultraterreno di Finney e Gwen
vengono sminuiti dagli adulti, soprattutto dal loro padre
alcolizzato e violento (Jeremy Davies).
Gradualmente però, la polizia si rende conto che la razionalità
utilizzata nell’indagine non riesce a comprendere l’assurdità dei
rapimenti di The Grabber. Sono proprio le forze
dell’ordine a chiedere aiuto a Gwen e a fare appello ai
suoi sogni paranormali. Per quanto assurda, la strada percorsa dai
due fratellini diventa minuto dopo minuto l’unica realmente utile
alle indagini.
Angoscia e paura, ma non solo
Di base, il film ha una
trama sostanziosa. Tratto dal racconto The Black Phone di
Joe Hill (il figlio del celebre scrittore Stephen
King), il lungometraggio non è il classico
jump stare movie privo di senso e costruito solo
su scene ”da brividi”. Ci sono in Black
Phone una serie di momenti spaventosi che gli
amanti dell’horror apprezzeranno, ma in sostanza il film è un
thriller
intrigante e coinvolgente. L’angoscia dilagante è generata
principalmente dalla storia di base e gli attimi terrificanti sono
delle aggiunte centellinate e ben dosate. Per questo motivo, il
film può essere apprezzato da un pubblico ampio e variegato.
La recitazione eccellente del cast
di Black Phone
Un complimento al cast del film è
necessario.
Ethan Hawke(Rapina
a Stoccolma,
Moon Knight), per la maggior parte del tempo nascosto
dietro ad una maschera, è perfetto nella parte dello psicopatico
killer bipolare. Non potendo usare il proprio volto, Hawke si serve della voce e del corpo per
generare angoscia nelle sue vittime come nello spettatore.
Muovendosi nell’ombra e sussurrando con voce falsamente
accomodante, l’attore riesce benissimo a creare un’atmosfera tesa.
Finney e il pubblico sanno che la bestia dentro di lui
potrebbe esplodere da un momento all’altro e, proprio per questo,
hanno una paura folle.Oltre al grande nome dietro
al carnefice al centro del film, i due giovani interpreti non sono
da meno. Mason Thames (Finney)
riesce bene nella parte del ragazzino timido e insicuro, sensibile
e per questo bullizzato. Vedere la trasformazione del personaggio
in una situazione ai limiti della sopravvivenza è davvero
avvincente. Non è da meno Madeleine McGraw, la
giovane attrice che interpreta Gwen Shaw: il suo
personaggio è forse quello più stratificato, alle prese con un
padre violento, dei sogni ingombranti e un fratello scomparso. Su
di lei gravano tutte le pressioni degli adulti attorno. L’emotività
della ragazzina viene resa perfettamente dall’attrice, in grado di
passare dal riso al pianto senza mai sembrare forzata. In generale,
gli interpreti più giovani sono la nota di vanto del film.
Un’ambientazione retrò
Black Phone è
un film piacevole da vedere anche a livello di estetica. C’è uno
stile riconoscibile all’interno delle varie scene. Il direttore
della fotografia Brett Jutkiewicz sceglie
un’ambientazione vintage dalle tinte ocra e grigie che si dimostra
lo scenario ideale per una storia di paura. Sicuramente, la
collaborazione con Blumhouse,
noto marchio del genere horror, ha dato la spinta giusta in termini
di immagini ben costruite. Niente sembra troppo finto o
assurdo.
In conclusione, Black
Phone è un film horror che si distingue nel panorama
attuale. Staccandosi dallo stereotipo del film a basso budget,
costruito su carneficine e grida, il regista riesce a generare
angoscia in modo autentico: attraverso una storia da brividi che,
per molti aspetti, risulta plausibile e reale. La paura scaturisce
dalle scene senza essere forzata. Fin dai titoli di testa, Derrickson
rende perfettamente l’idea alla base del film: anche
nell’ordinarietà quotidiana, possono nascere situazioni da
panico.
Il cattivo omicida di Ethan Hawke in Black Phone è l’unico dei suoi personaggi di
cui l’attore non può difendere le azioni. Black Phone è basato su un racconto del 2004
con lo stesso nome scritto dal figlio di Stephen
King, Joe Hill.
È incentrato su una città suburbana
nel 1978, in cui continuano a scomparire bambini. Quando il
tredicenne Finney viene rapito dal serial killer di bambini “The
Grabber” (Hawke) e rinchiuso in uno scantinato insonorizzato, si
rende conto che può contattare i fantasmi delle vittime passate
dell’assassino attraverso un misterioso telefono nero nel
seminterrato. Attraverso l’aiuto di queste vittime uccise e della
sua stessa intelligenza, Finney deve lavorare per superare in
astuzia il suo rapitore e liberarsi.
Anche se Hawke interpreti il
terrificante cattivo in Black Phone, la sua filmografia non è
comunemente associata a questo tipo di ruolo. Sebbene l’attore sia
apparso in molti altri film horror tra cui Taking
Lives, Daybreakers e
Sinister (diretto anche dal regista di
Black Phone Scott Derrickson), Hawke di solito non
assume il ruolo dell’antagonista in questi film. Adesso sembra che
il Grabber sia davvero il suo ruolo più inquietante.
Ethan Hawke trova il Grabber e i suoi modi
omicidi impossibili da scusare, secondo Uproxx. Alla domanda sul suo
ruolo in Black Phone, Hawke ha descritto il personaggio
come “riprovevole”. Nonostante il solito tentativo di Hawke di
essere l'”avvocato del personaggio” e di non giudicare le loro
scelte, l’attore ha scoperto che il Grabber era troppo nefasto per
essere difeso in alcun modo.
“È piuttosto riprovevole. Per
tutta la vita la gente dice: “Beh, ti è piaciuto il tuo
personaggio?” O qualunque cosa. E io dico: “Non penso a giudicare
il mio personaggio”. La mia battuta ricorrente è che sono
l’avvocato del mio personaggio. Vedo il mondo. Difendo la sua
posizione. Giustifico le sue azioni. Ma non c’è nessun avvocato al
mondo che voglia avere The Grabber come suo cliente”.
Il regista Scott Derrickson torna
alle sue radici e collabora di nuovo con il marchio più importante
del genere, Blumhouse, per un nuovo thriller horror. La
sceneggiatura del film è di Derrickson e di C. Robert Cargill
(Doctor Strange, la saga di Sinister), basato sulla premiata storia
breve di Joe Hill dal suo bestseller del New York Times “20th
Century Ghosts”. Il film è prodotto da Derrickson e Cargill’s
Crooked Highway e presentato da Universal e Blumhouse. Jason Blum,
Scott Derrickson e C. Robert Cargill sono i produttori del film,
mentre i produttori esecutivi sono Ryan Turek e Christopher H.
Warner.
Finney Shaw, un timido ma
intelligente ragazzo di 13 anni, viene rapito da un sadico
assassino che lo rinchiude in un seminterrato insonorizzato dove le
urla servono a poco. Quando un telefono disconnesso inizia a
squillare sul muro, Finney scopre di poter sentire le voci delle
precedenti vittime dell’assassino. E sono decisi a fare in modo che
ciò che è successo a loro non accada a Finney.
Dopo Doctor Strange, il regista Scott
Derrickson torna al cinema dell’orrore con il thriller
horror targato Blumhouse BLACK PHONE, in prima tv giovedì 16
marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K, in streaming su
NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.
Con protagonisti il quattro volte
candidato agli Oscar Ethan Hawke, che interpreta il ruolo più
terrificante della sua carriera, e Mason Thames,
al suo primo ruolo cinematografico, il film vede anche la
partecipazione di Madeleine McGraw, Jeremy
Davies e James Ransone.
La storia è basata sul
pluripremiato racconto breve di Joe Hill tratto
dal suo bestseller del New York Times 20thCentury Ghosts e
la sceneggiatura è firmata da Scott Derrickson e
C. Robert Cargill.
La trama del film
Finney, un tredicenne timido ma
perspicace, viene rapito da un sadico assassino (Hawke) e
intrappolato in un seminterrato insonorizzato dove urlare serve a
poco. Quando un telefono scollegato appeso alla parete inizia a
squillare, Finney scopre di poter sentire le voci delle precedenti
vittime dell’assassino. E sono pronte a fare di tutto perché ciò
che è successo a loro non accada anche a Finney.
BLACK
PHONE– Giovedì 16 marzo alle 21.15 su Sky Cinema
Uno e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand
anche in qualità 4K.
Blumhouse ha
svelato il primo poster e trailer dell’attesissimo sequel del suo
thriller horror di successo,
The Black Phone. La notizia è stata rivelata
domenica al CCXP Festival di Città del Messico. Scott
Derrickson torna alla regia di Black Phone
2, il sequel del film horror soprannaturale che ha
incassato 161 milioni di dollari a livello globale. Il quattro
volte candidato all’Oscar Ethan Hawke torna nel ruolo più sinistro della
sua carriera, quello dell’Arraffone, che cerca vendetta su Finn
(Mason Thames) dall’oltretomba minacciando la
sorella minore di Finn, Gwen (Madeleine
McGraw).
Il cast include il candidato
all’Oscar Demián Bichir nel ruolo del supervisore
del campo, Arianna Rivas in quello della nipote,
Miguel Mora nel ruolo del fratello di una delle
vittime dell’Arraffone e Jeremy Davies, che torna
nei panni del padre di Finn e Gwen, Terrence.
Tra gli altri nuovi membri del cast
figurano Maev Beaty e Graham
Abbey. La sceneggiatura è ancora una volta di Derrickson e
C. Robert Cargill, basata sui personaggi creati da
Joe Hill. Il film è prodotto da Jason Blum,
Derrickson e Cargill. I produttori esecutivi sono Adam Hendricks e
Ryan Turek.