Lo scorso weekend la Disney ha
finalmente annunciato la nuova data di uscita di
Black Widow,
che dal 1° maggio è stato ufficialmente posticipato al prossimo 6
novembre. Sappiamo che il film con Scarlett Johansson sarà ambientato tra gli
eventi di Captain America: Civil War e quelli di
Avengers: Infinity War: adesso, sappiamo anche
che il cinecomic rivelerà cosa ha fatto Natasha quando non
l’abbiamo vista negli altri film del MCU.
Nell’ultimo speciale di Total Film (via
Screen Rant) dedicato al film, Kevin Feige, il
boss dei Marvel Studios, ha anticipato nuovi dettagli a proposito
dell’affascinante backstory di Natasha che verrà raccontata nel
film, spiegando che “la storia di Natasha è stata soltanto
accennata negli altri film. Ci siamo approcciati ad essa in un modo
completamente inaspettato. Natasha ha sempre fatto tanto, anche
quando non l’abbiamo vista negli altri film del MCU, e molte di
queste cose lasceranno davvero sorpreso il pubblico.”
Dalle parole di Feige sembra quindi
che il film permetterà ai fan di scoprire le gesta eroiche di
Natasha al di là delle avventure che hanno avuto luogo tra gli
eventi di Civil War e
Infinity War.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà una
pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff
dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini.
Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di
sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di
spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che
diventasse un membro degli Avengers.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Black Widow arriverà nelle
sale il prossimo Novembre. Il cinecomic Marvel con Scarlett
Johansson sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo
scorso Maggio, ma è stato posticipato a causa dell’emergenza
Coronavirus.
In una recente intervista con
Empire, è stata proprio la Johansson a condividere i suoi
pensieri in merito ad alcuni temi femministi che saranno al centro
dell’atteso cinecomic: “Penso che questo film in particolare
rifletta molto quello che sta succedendo riguardo al movimento
Time’s Up e al movimento #MeToo.”
“Sarebbe un tale errore se non
affrontassimo quel discorso, se questo film non prendesse quella
situazione di petto”, ha spiegato l’attrice. “Penso che,
in particolare per Cate, la nostra regista, fosse davvero
importante fare un film sulle donne che aiutano altre donne, che
sollevano altre donne da una situazione molto difficile. Qualcuno
mi ha chiesto se Natasha fosse una femminista. Certo che lo è, è
ovvio! È una domanda assurda.”
Insieme alle dichiarazioni
dell’attrice, la fonte ha condiviso anche una nuova immagine
ufficiale di Black Widow. La still in
questione ci mostra un confronto alquanto teso tra Natasha Romanoff
e il malvagio Taskmaster. La campagna marketing del film si è
bloccata a causa del COVID-19, ma dovrebbe riprendere nelle
prossime settimane (con un nuovo trailer che dovrebbe essere
rilasciato a breve).
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Quando verrà finalmente rilasciato
come avvio ufficiale della Fase 4 del MCU, Black
Widowpotrà finalmente sistemare
l’ipocrisia dei Vendicatori in merito all’oscuro passato di
Natasha. Il prequel ha già promesso di rivelare cosa è successo a
Budapest, e ci sarà probabilmente anche l’opportunità non solo di
esplorare i misteri della Stanza Rossa, ma anche di affrontare un
problema relativo ai primi film del MCU, che in maniera alquanto
bizzarra – come sottolineato da un nuovo report di
Screen Rant – ha sempre riguardato solo ed esclusivamente
Vedova Nera.
Black Widow vedrà il MCU
esplorare cosa è successo esattamente a Natasha dopo che Captain
America: Civil War l’ha vista agire di nascosto sulla scia
della scoperta di Tony Stark, e cioè che Nat stava aiutando il Team
Cap. Piuttosto che unirsi ai Secret Avengers di Steve Rogers – una
squadra di supereroi che merita di far parte del MCU – nello
standalone si parlerà del passato di Natasha, in relazione anche
all’introduzione del personaggio di Yelena Belova (Florence
Pugh). Sia Nat che Yelena saranno attirate insieme ad
altre vittime della Stanza Rossa per combattere il controllore del
programma, ossia il misterioso Taskmaster.
Cioè che emerge in base a quanto
sappiamo ad oggi di Black Widow è che
Natasha sta ancora lavorando per cancellare il suo passato con la
Stanza Rossa, che è stato menzionato per la prima volta in
The Avengers, quando si è fatto riferimento al suo
passato in qualità di nemica dello SHIELD. Data la natura di
prequel dopo Civil
War e il fatto che Nat si rivolgerà di nuovo ai suoi
alleati (o almeno ad Iron Man), l’obiettivo della restituzione
diventa ancora più simbolico. Ma l’idea che Vedova Nera debba
essere ritenuta responsabile – anche da sola – per i suoi “crimini”
passati mentre era sotto il controllo della Stanza Rossa è soltanto
ipocrisia da parte del MCU, perché non è qualcosa di cui Nat può
essere accusata interamente da parte degli altri Vendicatori.
Black Widow e la questione della
“nota rossa sul registro”
È giusto dire che la maggior parte
dei Vendicatori ha “la nota rossa sul registro” – è senza dubbio
ciò che li coinvolge in primo luogo nell’Iniziativa Avengers (ad
eccezione di Cap, perché è un esempio di virtù, e di Occhio di
Falco, dal momento che nessuno si è mai preso la briga di fornirgli
alcun retroscena) -, ma Vedova Nera è l’unico personaggio ad essere
espressamente ritenuto responsabile di ciò. La realtà è che
Natasha non dovrebbe sentirsi come se avesse un debito che ha
bisogno di cancellare dopo aver “disertato” la Stanza Rossa, perché
come è stato accennato in
Avengers: Age of Ultron (e dovrebbe essere rimarcato
in Black Widow), è
stata condizionata fin dalla tenera età ad agire come
un’assassina.
È stata sterilizzata con la forza,
deformata dal nefasto condizionamento psicologico della Stanza
Rossa e poi inviata nel mondo per uccidere con il libero arbitrio
che l’è stato sostanzialmente strappato via. Il fatto che Nat sia
preoccupata di fare ammenda per quello che ha fatto – anche quando
era totalmente fuori controllo come Bucky in Captain America: The Winter Soldier – parla della sua
mentalità, ma è un tradimento fondamentale del suo trauma. In un
franchise che in genere ha sempre saputo come affrontare il
disturbo da stress post-traumatico, fare in modo che Natasha si
scusi per quello che le è successo senza che il passato venga
contestualizzato e affrontato correttamente è pura ipocrisia, ed è
appunto qualcosa che deve essere risolto in Black Widow.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Black Widow
è l’ultimo blockbuster, in ordine di tempo, a cambiare data
d’uscita a causa del coronavirus. Il film con Scarlett Johansson non arriverà più il 1°
maggio 2020, così ha deciso la Disney.
Ora non è chiaro quando il film
arriverà in sala. La Disney ha già ritardato le uscite di
Mulan,
The New
Mutants, Antlers e
Black
Widow è in realtà solo l’ultimo film che si
aggiunge alla lista. La mossa è stata decisa a seguito della
chiusura, anche in territorio statunitense, di diversi cinema in
moltissimi stati, tra cui New York, New Jersey, Ohio, Pennsylvania
e Washington. Solo i Teatri AMC hanno indicato una tempistica in
merito al periodo di chiusura, che potrebbe variare dalle 6 alle 12
settimane.
Molte produzioni di film ad alto
budget si sono interrotte, come quella di Fast and Furious 9, o
quella di Mission Impossible 7, che ha addirittura annullato le
riprese previste tra ROma e Venezia.
Sebbene non sia stato rivelato un
budget esatto di Black
Widow, i film Marvel in genere costano tra $ 150
e $ 200 milioni. Il film segue le vicende di Natasha Romanoff che
si sono svolte dopo gli eventi di Captain America: Civil War.
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel,
mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi
da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Black Widow, il film Marvel Studios che esplora il
passato di Natasha Romanov (Scarlet
Johansson) prima degli eventi di Avengers: Infinity War, sarà disponibile dal 14
settembre in Blu-Ray, DVD e 4K UHD. Oltre alle spettacolari
sequenze del film, i formati Blu-Ray e 4K UHD includono anche 9
scene eliminate, gli errori sul set e gli esclusivi approfondimenti
con i filmmaker.
In Black Widow, quando viene alla luce un pericoloso
complotto, Natasha Romanoff alias Black Widow (Vedova Nera) si
trova ad affrontare il lato più oscuro del suo passato. Inseguita
da una forza che non si fermerà di fronte a nulla per distruggerla,
Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le
relazioni che ha lasciato dietro di sé molto prima di diventare un
Avenger.
Scarlett Johansson torna a interpretare Natasha/Black Widow,
Florence Pugh interpreta Yelena, David Harbour è Alexei/The Red
Guardian e Rachel Weisz è Melina. Diretto da Cate Shortland e
prodotto da Kevin Feige, Black Widowè il primo film della
Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel.
CONTENUTI
EXTRA:
Le Sorelle Risolveranno Tutto –
Questa featurette mostra Scarlett e Florence mentre si allenano,
combattono e costruiscono quel legame che le renderà sorelle in
Black Widow. Cast e filmmaker analizzano i personaggi, i
rigorosi allenamenti e le dinamiche che hanno portato alla
costruzione del coraggioso duo;
Vai Alla Grande Se Vai a Casa –
Approfondimento che mostra la dimensione e la portata del film
dedicato alla Vedova Nera. Girato in location sparse in tutto il
mondo, il film tiene insieme temi legati alla famiglia e al genere
drama attraverso sequenze cariche d’azione. Cast e filmmaker
ripercorrono le difficoltà incontrate dagli stuntman durante le
scene mozzafiato del film;
Papere – Alcuni dei più
divertenti incidenti sul set del film;
Scene Eliminate:
Supermarket – Natasha entra in un
supermarket per prepararsi al suo viaggio in Norvegia. Dopo un
lungo tragitto in macchina, arriva a destinazione: una misteriosa
roulotte sperduta nel nulla;
Inseguimento in bici – Inseguite
dai nemici, Natasha e Yelena sfrecciano nella città cercando di far
perdere le loro tracce;
Lotta nel gulag – Alexei combatte
contro numerosi nemici e sta per avere la peggio. Ma quando tutto
sembra finito, Natasha arriva in suo soccorso;
Smile – Quando in un momento di
alta tensione viene attivato il protocollo Taskmaster, un iconico
casco fa la sua comparsa;
Seguitemi – Il Segretario Ross e
Mason scoprono un importante messaggio lasciato da Natasha;
Cammina e parla – Alexei e Melina
hanno uno scambio molto acceso. Arriva Taskmaster che si batte con
Alexei;
L’allenamento delle Vedove Nere –
Yelena e Alexei si svegliano in trappola. Melina è alle prese con
le fiale di Taskmaster e le Vedove Nere si allenano;
Il bacio – Alexei e Melina si
riuniscono dopo l’azione. Nel terribile epilogo della scena,
Natasha si dispera per una perdita prematura;
Ohio – Natasha rivive la vita
spensierata nella provincia dell’Ohio attraverso i bambini del
quartiere.
Black Widow è stato più
difficile da scrivere di WandaVision, secondo Jac
Schaeffer, creatore e capo degli sceneggiatori della serie
Marvel ambientata nel MCU. WandaVision è stato presentato in anteprima lo scorso
15 gennaio, lanciando finalmente la Fase 4 del MCU e ottenendo fin
da subito larghi consensi. La serie segue i personaggi di Scarlet
Witch e Visione intrappolati in un misterioso sobborgo chiamato
Westview, alle prese con una vita soltanto all’apparenza
perfetta.
Schaeffer aveva già lavorato con i
Marvel Studios: non solo ha contribuito alla sceneggiatura di
Captain
Marvel, ma si è anche occupata dello script
dell’attesissimo Black Widow, che sarà il
primo film della Fase 4. La Natasha Romanoff di Scarlett Johansson
avrà finalmente il suo film da solista, che esplorerà il misterioso
passato del personaggio. Sfortunatamente, l’uscita del film è stata
rimandata diverse volte a causa dell’emergenza Coronavirus: ad
oggi, la data di uscita è fissata per il prossimo maggio, ma è
molto probabile che slitterà ancora una volta. Tuttavia, la Disney
ha chiarito che il film non verrà distribuito attraverso Disney+.
Di recente, Schaeffer ha spiegato a
SYFY Wire che, contrariamente a quanto molti potrebbero
pensare, Black Widow è stato più
difficile da scrivere rispetto a WandaVision.
Schaeffer ha spiegato di essere più in sintonia con le idee alla
base di
WandaVision, inclusa l’ispirazione da sitcom che ha tratto
dalla sua personale esperienza con le serie che era solita guardare
da bambina. La regista e sceneggiatrice ha detto che Black Widow, in quanto film di
supereroi a tutti gli effetti, è stato molto più difficile da
approfondire rispetto all’ingarbugliato puzzle che rappresenta
WandaVision.
“Mi piaceva la folle idea che
fosse una sitcom, ma al tempo stesso si trattasse del MCU. È stata
una sfida enorme, ma è qualcosa che mi piace e in un certo senso
quel puzzle così intricato ha davvero un senso per me. Ho lavorato
anche a Black Widow e ho trovato più difficile mettere le mani su
una storia di supereroi diretta. È un po’ più difficile aggrapparsi
a quella storia, mentre l’esperimento di WandaVision ha impiegato
ogni singolo pezzo del mio cervello e dei miei
collaboratori.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Black Widow arriverà nelle
sale (si spera!) il prossimo novembre, e come abbiamo già avuto
modo di intuire grazie ai vari trailer del film, Natasha
Romanoff e Yelena Belova dovranno
affrontare un intero esercito di Vedove Nere. Nei panni di una
delle guerriere della Stanza Rossa figura l’attrice ed esperta
acrobata Jade Xu: nelle ultime ore è balzato
all’attenzione di Murphy’s Multiverse
che la Xu figura anche nel cast di Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings (ci sarebbero alcune prove che
l’attrice-acrobata è stata in Australia durante la produzione del
film).
Sebbene sia possibile che
Jade Xu sia stata coinvolta in
Shang-Chi come stunt del personaggio di
Awkwafina (lei e la star di The Farewell condividono la stessa altezza e la
medesima corporatura), potrebbe in realtà esserci una spiegazione
del tutto plausibile e molto più realistica dietro la presenza
della Xu in entrambi i cinecomics. Secondo alcune indiscrezioni, infatti,
in Shang-Chi l’eroe del titolo dovrebbe combattere in una
sorta di torneo sotterraneo per entrare in possesso degli anelli
del titolo per volere del Mandarino: tra i possibili avversari di
Shang-Chi ci sarebbe proprio una ex Vedova Nera; dunque, è
possibile che la Xu torni ad interpretare il personaggio di
Black
Widow nel cinecomic con Simu Liu.
Per ora questa riportata da Murphy’s Multiverse è
una semplice cospirazione, ma chissà che non possa rivelarsi
qualcosa di fondato. Probabilmente ne sapremo di più quando
Black Widow
arriverà nelle sale e quando la produzione di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings sarà
pronta a ripartire…
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson(The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme
a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Nei fumetti, Victor von Doom
proviene dalla Latveria, uno stato immaginario in cui risiede come
Leader Supremo. Il Dottor Destino, che indossa una
maschera di ferro e un’armatura a causa di alcune cicatrici, è
meglio conosciuto come l’arcinemico dei Fantastici
Quattro. Dal momento che la prima grande famiglia Marvel
farà il suo debutto nel MCU prossimamente, è chiaro che, prima o
poi, i Marvel Studios inizieranno a
gettare le basi per il loro debutto.
Se questi piani includono o meno il
cattivo più iconico del gruppo rimane ad oggi un mistero, poiché il
reboot dei Fantastici Quattro è ancora agli inizi del processo di
sviluppo. Tuttavia, Black Widow, il cinecomic
con Scarlett
Johansson attualmente disponibile in sala e su
Disney+ con Accesso Vip, doveva
contenere proprio un easter egg sul Dottor Destino. A rivelarlo è
stato lo sceneggiatore Eric Pearson durante
un’intervista con
IGN.
Pearson ha spiegato che la sua
iterazione originale della sceneggiatura includeva un riferimento a
Latveria. “Potrei aver inserito un riferimento alla
Latveria”, ha detto. “Potrei averlo fatto, ma non lo so.
In ogni caso, non è durato a lungo. Cerco sempre di infilare la
Latveria da qualche parte, in qualche modo. È come quando vorresti
essere il primo a dire qualcosa su Instagram o roba del
genere.”
Il Dottor Destino è apparso diverse
volte sul grande schermo, interpretato da Julian
McMahon in I Fantastici Quattro del 2005 e nel sequel I Fantastici Quattro e Silver Surfer del 2007. Nel
2015, Toby Kebbell ha interpretato il ruolo
nell’odiato reboot Fantastic 4 – I Fantastici Quattro ad opera di Josh
Trank. Dal momento che è probabile che possa apparire ad un certo
punto nel MCU, non sorprende che un riferimento a Doom non fosse
consentito in Black Widow. La Marvel pianifica
meticolosamente i suoi film (e ora anche le serie), gettando le
basi dove necessario e “trattenendosi” quando lo ritiene
opportuno.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CHE
SEGUE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW
Cate Shortland, la regista di Black Widow, ha parlato di
una questione legata al film che sta facendo molto discutere nelle
ultime ore: un apparente buco di trama presente nel finale del
cinecomic con protagonista Scarlett
Johansson.
Dopo la battaglia culminante nella
Stanza Rossa, Natasha rimane in piedi tra le macerie della fortezza
un tempo galleggiante, mentre il Segretario Thaddeus Ross (William
Hurt) irrompe sulla scena. Dato che Natasha è ancora
in fuga a causa della questione legata agli Accordi di Sokovia in
Captain
America: Civil War, si presume che l’intento di Ross sia
quello di arrestarla. Tuttavia, la scena si interrompe prima che
Ross possa effettivamente fare qualcosa: ci ritroviamo così a circa
due settimane dopo quel momento, quando una bionda Natasha è ormai
pronta a partire per riunirsi con i suoi compagni Vendicatori.
Chiaramente, in molti si sono chiesti perché Black Widow abbia glissato
sulla fuga di Natasha, arrivando a considerare quel passaggio come
un vero e proprio buco di trama.
Secondo Shortland, il finale di
Black
Widow non è affatto un buco di trama, tuttavia
non è neanche qualcosa pensato per essere colmato. Parlando con
The Wrap in occasione dell’uscita del film, la regista ha
spiegato che la decisione di lasciare nel mistero l’interazione tra
Natasha e Ross è stata “intenzionale”.
“È stato intenzionale, perché
volevamo lasciare la domanda su come Nat se la sarebbe cavata,
piuttosto che dare vita ad un altro combattimento e magari arrivare
a sfinire il pubblico”, ha spiegato Cate Shortland. “Volevamo lasciare gli
spettatori con una domanda, e cioè come aveva fatto Nat ad usare la
sua ingegnosità, perché alla fine l’ha fatto. Probabilmente ha
negoziato una via d’uscita da quella situazione. Ma non lo
so…”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
In attesa di scoprire se Black Widow verrà
ufficialmente posticipato al 2021 o se manterrà la sua release
originale (fissata per il prossimo novembre), arriva una nuova
interessantissima conferma per quanto riguarda il cinecomic
Marvel che avrà come protagonista
Scarlett
Johansson.
Come riportato da Anton Volkov via
Twitter, in occasione di
una riunione con gli azionisti, la IMAX Corporation ha annunciato
che il cinecomic interamente dedicato al personaggio di Vedova Nera
conterrà ben 30 minuti di sequenze nel formato IMAX: ciò significa
che circa mezz’ora del film che sarà diretto da Cate
Shortland sarà nel formato 1.90:1.
È probabile che l’impiego delle
apparecchiature IMAX in Black Widow sarà
riservato alle grandi scene d’azione del cinecomic, come ad esempio
la sequenza della fuga dalla prigione che abbiamo già avuto modo di
vedere nei vari trailer diffusi fino ad ora.
Black Widow verrà posticipato al 2021?
Di recente abbiamo appreso che
Black Widow
potrebbe essere nuovamente posticipato, questa volta direttamente
al 2021. Se la cosa dovesse essere confermata, è probabile che il
film andrà ad occupare l’attuale slot pensato per Gli
Eterni: è ipotizzabile, quindi, il 12 Febbraio 2021
come nuova data di uscita. Naturalmente, ciò significherebbe un
ritardo di un intero anno, che avrebbe un effetto a catena sul
resto della Fase 4 del MCU, con ogni titolo successivo che
arriverebbe dopo circa 9/10 mesi.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Nonostante le teorie dei fan e le
apparenti connessioni tra i due progetti, David
Harbour ha assicurato che non esiste alcun crossover
tra Black Widow e
Stranger Things. È doveroso fare un passo
indietro…
L’atteso cinecomic Marvel e l’amatissima serie Netflix
hanno qualcosa in comune: la Russia. In Black Widow,
Harbour vestirà i panni di Red Guardian, alter ego di Alexi Shostakov,
risposta sovietica a Captain America;
le prime immagini della quarta stagione di
Stranger Things, invece, hanno rivelato che
Jim Hopper – il personaggio interpretato da David
– è attualmente detenuto in una prigione russa.
È una coincidenza alquanto bizzarra
che Harbour abbia due ruoli nello stesso anno che presentano delle
connessioni con la Russia. Proprio per questo motivo, la cosa ha
generato una serie di speculazioni tanto tra i fan della Marvel
quanto tra i fan della popolarissima serie Netflix: esiste davvero
una possibile connessione tra Red Guardian e Jim Hopper? Il film
Marvel e la serie Netflix saranno collegati in qualche modo?
Ovviamente… no!
In una recente intervista con
EW, David
Harbour ha negato la possibilità di qualsiasi
tipo di crossover tra i due universi, dichiarando: “Lo so, è
una coincidenza molto sorprendente e a tratti fastidiosa, e mi
scuso con tutto il web. Non c’è alcun motivo per ciò, ve lo giuro.
Non ci sono collegamenti tra Stranger Things e l’Universo
Cinematografico Marvel.”
L’attore – ironizzando – ha poi
aggiunto: “Pensateci bene: ho un aspetto troppo diverso nel
film e nella serie. In uno peso 270 kg, ho la barba, i capelli
folti e lunghi… nell’altro peso 200 kg e non ho capelli!”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di
Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
La Fase 4 del MCU ritarderà ufficialmente a
partire, dal momento che Black Widow è
stato posticipato a data da destinarsi (il film era inizialmente
previsto per il 1° maggio nelle sale americane). Nonostante le
numerose voci di una possibile release del film direttamente in
digitale e in streaming su Disney+, sono in molti ad essere ancora
fermamente convinti che il primo film interamente dedicato a Vedova
Nera arriverà comunque nelle sale.
Per adesso, il marketing e la
promozione del film continuano, con Scarlett Johansson che ha rilasciato una
recente intervista a Total
Film in cui ha parlato del tono del film: sappiamo ormai
da diverso tempo che Black Widow affronterà
le “dinamiche familiari” che intercorrono tra Natasha e i suoi ex
collaboratori della Stanza Rossa, e l’attrice candidata all’Oscar
per Storia di un matrimonio e JoJo Rabbit ha anticipato che il tono del film
sarà molto diverso rispetto a tutti gli altri titoli del MCU che
abbiamo visto fino ad ora. Queste le sue dichiarazioni:
“Penso che parte
del genio di Kevin Feige sia che pensa sempre a ciò che i fan si
aspettano da questi film e poi dà loro qualcosa che non avrebbero
mai potuto sognare”,ha detto la
Johansson.“L’idea di Natasha Romanoff
al centro di un dramma familiare è la cosa meno attesa di tutte. Ho
dovuto abituarmi all’idea di ciò che sarebbe successo, perché c’è
un cambiamento nel tono di questo film davvero
importante.”
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
A parte L’incredibile Hulk,
non c’è stato un solo film realmente indipendente dei Marvel Studios, che non abbia
quindi generato almeno un sequel. D’altronde, l’unica ragione per
cui la storia del Gigante di Giada è stata affrontata
esclusivamente in altri franchise (come quello dedicato agli
Avengers o quello dedicato a Thor) è a causa di alcuni “fastidiosi”
problemi legati ai diritti sul personaggio.
Tuttavia, l’attesissimo Black
Widow potrebbe cambiare l’attuale situazione.
Ambientato tra gli eventi di Captain
America: Civil War e Avengers: Infinity War, il
film prenderà le mosse da quando Natasha Romanoff rompe gli accordi
di Sokovia ed è costretta a fuggire, prima di incontrare Steve
Rogers e i suoi Vendicatori Segreti. Tutti sappiamo come è finita
la storia dell’ex spia russa in Avengers: Endgame, ma
potrebbe esserci una Black Widow 2?
Jac Schaeffer,
showrunner e capo degli sceneggiatori della serie
WandaVision, è stata di recente interrogata proprio sulla
questione. Schaeffer ha lavorato ad una prima versione della
sceneggiatura di Black
Widow, prima di essere sostituita da Eric Pearson. Nei
titoli di coda del film il suo nome (insieme a quello di Ned
Benson) verrà menzionato in relazione al soggetto del film; di
fatto, l’unico credito per la sceneggiatura è stato affidato
esclusivamente a Pearson.
“Beh, sai… ho avuto la fortuna
di salire a bordo del treno Black Widow quando ha lasciato la
stazione per la prima volta. Poi sono passata a WandaVision e molti
altri sceneggiatori di grande talento hanno preso la penna e hanno
continuato con quel film”, ha spiegato Schaeffer in
un’intervista con
ComicBook. “Quindi, non posso davvero parlare in merito
alla totalità del progetto Black Widow. Mi posso limitare a dire
che sono davvero entusiasta che stia per arrivare nelle
sale.”
Si tratta di una risposta
volutamente criptica. Molto probabilmente, se il franchise di
Black
Widow dovesse effettivamente continuare, sarà con
Florence
Pugh e la sua Yelena Belova alla guida: è da tempo
ormai che si parla della possibilità che il personaggio erediti il
“mantello” di Vedova Nera, e visto che Scarlett
Johansson sembra aver chiuso con il personaggio,
questa sembra davvero l’ipotesi più plausibile al momento.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Dopo la notizia di stamattina che Black Swan di Aronofsky aprirà
la Mostra di Venezia, ecco una prima occhiata al look di Natalie
Portman nel film, nel quale interpreta una prima ballerina in
competizione con la nuova arrivata Mila Kunis.
Nonostante la mancanza di notizie da
oltre un anno, il riavvio di Black
Superman è ancora in lavorazione e il progetto in seno
alla WB dovrebbe andare avanti presto. Negli ultimi anni, la Warner
Bros. ha viaggiato ad altezze varie con i personaggi della DC. A
seguito del clamoroso flop che è stato Justice
League di Joss Whedon, lo studio ha
riorganizzato la sua strategia per le sue IP DC andando avanti con
i film. Il DCEU continua a vivere, con franchise nuovi e
consolidati che continuano ad esistere, inclusa una diramazione
televisiva su HBO Max.
Tuttavia, la Warner Bros. ha anche
iniziato a utilizzare le sue proprietà DC al di fuori del suo
universo condiviso in corso, con franchise indipendenti come
Joker e The Batman. Un altro
personaggio a cui lo studio sta cercando di riservare allo stesso
trattamento è Superman, che dovrebbe
essere raccontato nuovamente sotto la guida della produzione
esecutiva di J.J. Abrams. Nel febbraio 2021,
lo sceneggiatore e autore Ta-Nehisi Coates è stato annunciato come
firma per la sceneggiatura per una nuova versione dell’ultimo
figlio di Krypton, che includeva le avventure di un Superman
nero.
Nonostante questo importante
aggiornamento nel 2021, nessuna nuova notizia in merito ci è stata
ancora data, fino a questo momento. In un nuovo report di
Jeff Sneider, leggiamo che Coates si sta preparando a
consegnare presto una bozza della sua sceneggiatura di Superman
alla Warner Bros., indicando che il progetto è ancora molto vivo.
Il riavvio sarebbe stato prodotto dalla società di produzione
Bad Robot di Abrams, con Hannah
Minghella come produttrice.
Nonostante
James Gunn abbia iniziato a lavorare
al suo film su
Supermanin mezzo a un cambiamento
totale nell’universo
DC, il
film Black Superman della DC è
ancora in
lavorazione. Tuttavia, come anticipato a più riprese non
farà parte del DC
Universe principale.Parlando
con io9, il regista e co-CEO dei DC
Studios James Gunn è stato interrogato sul film Black
Superman. Si dice che il progetto provenga dallo scrittore
Ta-Nehisi Coates e dal produttore J.J. Abrams. Secondo Gunn, tuttavia, il
progetto non è affatto correlato al suo
prossimo Superman:
Legacy. A seconda di come appare la
sceneggiatura, dice, il film potrebbe ancora essere un progetto di
Elseworlds.
“Queste due cose sono
totalmente indipendenti“, ha detto James Gunn. “È un film
emozionante. So che Chantal Nong, che è l’esecutivo di quel
progetto, ne è estremamente entusiasta. Quindi, se arriva ed è
fantastico, di cui non ho letto la sceneggiatura, e se il tempismo
è giusto, potrebbe assolutamente accadere. Questo è totalmente
estraneo. Sarebbe una storia di Elseworlds come
Joker.
Cos’è Elseworlds di DC?
Per chi non lo sapesse,
Elseworlds era un etichetta di pubblicazione della
DC Comics incentrata su storie accadute al di fuori della
continuità principale. Ciò ha consentito una narrazione più
creativa e ha portato ad alcune delle storie più grandi e famose di
sempre della DC, tra cui l’amato Kingdom Come del
1996.
Quando James Gunn e Peter Safran hanno assunto la
guida dei DC Studios e hanno rivelato la loro
lista di film a gennaio, la coppia ha detto che i film che non
rientrano nell’universo DC condiviso saranno classificati come
progetti “Elseworlds“. Questi includono film
comeJokere il suo sequel direttoFolie à
Deux, oltre a The
Batmane il suo futuro sequel The
Batman – Parte 2.
Un rapporto
di The
Hollywood Reporterha affermato che l’obiettivo è
che un Black Superman venga introdotto in un film che non
si svolge nel DCU. In effetti, si dice che Coates sia stato
ispirato dai fumetti originali. Il protagonista di Coates
“verrà da Krypton e verrà sulla Terra” e potrebbe essere
un “pezzo d’epoca del 20° secolo“. La DC ha già avuto
un Black Superman di nome Calvin Ellis, ma non è
noto se quel nome verrà usato in questo progetto in
sviluppo.
Un attore che è
stato suggerito dai fanè la
star diCreedMichael B. Jordan. In effetti, un film di
Black Superman è stata un’idea che Jordan ha cercato di presentare allo studio
nel 2019, ma non è mai presa in considerazione. Con questo
progetto ora in produzione, questo potrebbe essere l’occasione per
Michael B. Jordan recitare nel prossimo film
di successo. Tuttavia, parlando con ETall’inizio di quest’anno, l’attore ha rivelato di non aver
sentito nulla del genere finora. “Essere
invitato nel DC Extended Universe da Warner Bros., DC Films e Bad
Robot è un onore“, ha detto Coates a proposito del film in
uscita quando è stato annunciato per la prima volta. “Non
vedo l’ora di aggiungere in modo significativo all’eredità
dell’eroe mitico più iconico d’America.”
Mentre J.J. Abrams ha commentato: “C’è una nuova,
potente e commovente storia di Superman ancora da
raccontare.Non potremmo essere più
entusiasti di lavorare con il brillante Mr. Coates per aiutare a
portare quella storia sul grande schermo, e siamo oltremodo grati
al team della Warner Bros. per l’opportunità.
Si è svolta presso il
cinema Adriano di Roma la conferenza stampa di presentazione del
film Black Star – Nati sotto una stella
nera (qui la recensione del film) del regista
Francesco Castellani, prodotto da Point Films con
Rai Cinema e patrocinato dall’Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati. Alla conferenza stampa erano presenti il
regista e il co-sceneggiatore David Turchi; la
presidente di Liberi Nantes, Daniela Conti; alcuni
dei musicisti che hanno contribuito alla colonna sonora oltre che
alcuni degli attori tra cui Alessandro Procoli e
Koffi Gbounfoun.
La parola viene presa subito dalla
presidente di Liberi Nantes, raccontando la storia della Liberi
Nantes Football Club della quale il film riporta la
nascita.
«L’associazione sportiva è nata
nel 2007, in occasione dei mondiali antirazzisti ch si tengono ogni
anno, per aiutare l’inclusione dei migranti forzati nel tessuto
sociale. Abbiamo dunque deciso di affittare un campo di calcio nel
quartiere di Pietralata per tutti coloro che avevano voglia di
allenarsi o di giocare a calcio. Dopo poco più di un anno è nata
l’idea della squadra che ora milita in III categoria, anche se
fuori classifica per i problemi legati alla cittadinanza dei
giocatori. Quindi il campo 25 Aprile che vedete nel film è
quello vero, e ci è stato dato in concessione dalla Regione Lazio.
Ci tengo però a precisare che al contrario di quello che
raccontiamo nella pellicola, non c’è mai stato alcuno scontro con i
residenti e i cittadini del quartiere, che anzi sono sempre stati
molto aperti e generosi. Siamo molto felici di questo progetto che
l’anno scorso ha vinto la Coppa Invisibili messa in palio
nell’ambito sempre dei Mondiali Antirazzisti. Pensiamo sempre che
lo sport non sia un bene primario per l’uomo, ma in questo caso è
veicolo di solidarietà e integrazione, e quindi forse è più
importante di quanto si creda.»
Come spesso accade nel cinema
italiano, le vere difficoltà non sono tanto nella fase di
produzione o post-produzione del film, ma soprattutto in quella di
distribuzione. E Black Star non fa
eccezione da questo punto di vista. Questo è quello che racconta il
produttore Mario Orfini:
«Francesco (Castellani, ndr) era
seriamente intenzionato a fare questo film, e nonostante le mie
remore iniziali abbiamo contattato esercente per esercente, al
telefono o di persona, senza filtri e senza intermediari e siamo
riusciti ad assicurarci la distribuzione in quindici sale
nazionali, tra cui molte in capoluoghi importanti. Io all’inizio. È
vero, non ero convinto, ma leggendo la sceneggiatura ho capito che
era un grande progetto, importante e allora ho deciso di farlo.
Perché se un solo spettatore vedendo questo film sente smossa la
sua coscienza e decide di aiutare in qualche modo anche un solo
migrante allora ne è valsa la pena.»
A parlare della modalità in cui si
sono svolti i casting, che hanno premiato non solo attori alle
prime armi ma anche molti volti della recitazione romana più
underground, è Gabriele Geri:
«Sappiamo tutti che in Italia è
molto difficile fare gli attori, per colpa di un certo modo di
gestire i casting. Siamo pieni di bravi attori che però sono
invisibili al grande pubblico. È per questo che abbiamo deciso di
fare un casting indipendente, per cercare di togliere il tappo a
questa situazione, troppo spesso infatti i casting sono pilotati. E
come si dice nel nostro film vogliamo sentirci “free to play”
che non vuol dire solo giocare, ma anche recitare!»
È ancora una volta il regista
Francesco Castellani a dirci perché proprio
Pietralata come luogo in cui ambientare la storia.
«Non solo perché è una
periferia, o perché fin da Pasolini qui si è raccontata la vita
della gente vera, del popolo. Ma anche perché questo è sempre stato
un quartiere di “immigrati”, fin dagli sventramenti fascisti,
durante i quali gente che viveva magari nel Rione Borgo, nel cuore
della Roma barocca si è ritrovato a vivere in una casa popolare
circondato solo da campi e pecore per fare spazio a Via della
Conciliazione. E nell’immediato dopoguerra, i tanti migranti del
sud Italia che venivano nella capitale a cercare fortuna si
stabilivano qui, fino al giorno d’oggi quando i clandestini come i
ragazzi che raccontiamo nel nostro film non trovano alcuno spazio
se non in queste borgate.»
Lo sceneggiatore David
Turchi conclude:
«Erano molte le cose che
volevamo raccontare, tutte molto attuali ma difficili, soprattutto
da trattare in una commedia. L’importante per noi era raccontare
una storia che potesse valere ovunque: in Italia e nel mondo. Ma
più di tutto credo fosse importante raccontare di come, spesso, le
buone idee come quelle dei nostri protagonisti vengono boicottate
per interessi più grandi.»
Basato su una storia vera,
Black Star tratta di una squadra di
calcio di rifugiati politici che quattro amici italiani allenano
con l’ambizione di farla partecipare al campionato cittadino.
Ottenuto in gestione un vecchio campo di calcio abbandonato nel
quartiere di Pietralata a Roma, la squadra diviene il bersaglio di
un gruppo di abitanti che si unisce in un Comitato di Quartiere,
rivendicando l’uso del campo e ottiene, grazie ad un abile
avvocato, lo sgombero del campo.
Tuttavia dopo essere sopravvissuti
all’inferno dell’emigrazione forzata, i ragazzi non pensano neanche
per un secondo di mollare e si barricano all’interno del campo per
quattro giorni, fino a quando, durante la notte di San Lorenzo,
tutto si risolve in un lacrimevole lieto fine. Per il cast
sono stati scelti tutti attori evidentemente non professionisti:
indubbiamente buone le intenzioni, peccato per il risultato da
dilettanti allo sbaraglio e non solo per la pessima
recitazione.
Black Star, il film
Mettere persone ‘comuni’ davanti ad
una cinepresa (in memoria di Pasolini), si sa, è sempre un rischio
e non tutti hanno il coraggio di mettersi così tanto in
discussione. Pertanto, pur apprezzando il coraggio – che a volte
premia, come nel caso del film vincitore del premio della giuria
Alì ha gli occhi azzurri – non riusciamo
a vederne gli effettivi (inesistenti) risultati.
Il film di Francesco
Castellani, presentato fuori concorso al festival
internazionale del film di Roma è costruito su intuizioni
registiche potenzialmente buone, ma si disintegra nell’impatto con
una sceneggiatura scontata, banale e retorica, e satura di cliché
tipicamente da fiction televisiva… tant’è che il film sarebbe
stato certamente più apprezzabile e godibile se non fosse stato
presentato al festival, ma avesse avuto una distribuzione
prettamente televisiva.
Una materia che poteva essere
interessante, se non altro per il fatto che quello della squadra di
calcio è un progetto vero, scade in qualcosa di già visto, che a
tratti può far sorridere ma che, una volta usciti dalla sala, non
ci lascia granché. Nel finale, decisamente troppo lungo,
l’immancabile lieto fine fa spegnere lentamente le speranze (sempre
dure a morire) di un colpo di scena salvifico… così, succede
esattamente quello che ci si aspetta: discorso commovente e vissero
per sempre felici e contenti.
Una commedia certamente senza
pretese, ma che, nell’ambito festivaliero che giunge alla fine, non
fa altro che dare il colpo di grazia all’inevitabile stanchezza
dello spettatore. Arrivati faticosamente ai titoli di coda, la
sensazione non può che essere quella di una partita giocata male:
perfetta sulla carta, ma disastrosa nell’impatto con la realtà.
È online il primo trailer ufficiale
in italiano di Black Sea, nuovo thriller
d’avventura che vede protagonista il famoso attore britannico
Jude Law nei panni di un capitano di sommergibili.
Il film è diretto da Kevin Macdonald, regista
premio Oscar grazie al film documentario Un giorno a
settembre.
Nel cast di Black
Sea sono presenti – accanto al già citato
Jude Law – anche Scoot McNairy, Jodie
Whittaker, Konstantin Khabenskiy, June Smith, Karl Davies
e Daniel Ryan.
Ecco il trailer italiano del
film:
La trama di Black
Sea è la seguente:
Il capitano di sommergibili
Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con
cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società
di recupero relitti. Robinson decide di riscattarsi con un’impresa
straordinaria: recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un
sommergibile tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941. A
bordo di un sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco
addestrato, il capitano parte per un’avventura che si rivelerà
ancora più pericolosa del previsto.
Black Sea
sarà distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire
dal 23 gennaio 2015, mentre in Italia la distribuzione avrà luogo
per opera di Notorius Pictures e avrà inizio a cominciare dal 26
febbraio 2015.
Arriva al cinema distribuito da
Notorious Pictures Black Sea il thriller diretto da Kevin
Macdonald, con protagonisti Jude Law e Scoot McNairy.
In Black Sea il capitano
Robinson è stato appena licenziato dal ruolo di comandante di
sottomarini incaricati del recupero di relitti. Reduce da una
difficile situazione familiare, decide di mettere insieme un nuovo
equipaggio con cui lanciarsi nella rischiosa impresa di recuperare
un carico d’oro da un sommergibile tedesco abbattuto nel Mar Nero
nel 1941. Ben presto però il rapporto fra i membri del gruppo e la
sete di ricchezza faranno sentire i loro devastanti effetti.
Sulla scia di numerosi e celebri
antecedenti di genere che hanno la loro punta di diamante in
U-571, il premio oscar Kevin
McDonald si cimenta nuovamente in una spietata analisi
sociologica di esseri umani vessati e messi sotto pressione
dall’incombere di un pericolo imminente, questa volta nella forma
di ettolitri d’acqua che comprimono in un claustrofobico clima
sottomarino un gruppo di esseri disperati e decisi a dare una
svolta decisive alle loro vite. Prendendo come modello di base il
tema della disperazione in quanto motore dell’azione del celebre
Vite vendute e la brumosa atmosfera di
convivenza forzata di Acque del Sud, lo
sceneggiatore Dennis Kelly delinea un plot
incalzante e dalla tagliente progressione psicologica, dipingendo
personaggi che rivelano strati progressivi sempre più’ nascosti, in
un clima di perfetto contrasto tematico fra la sete di ricchezza
che muove lo scompaginato equipaggio e lo spettro perenne della
“morte del topo“. Le due fazioni contrapposte di scafati
sommergibili, americani e russi sotto cui incombe il vecchio
spettro nazista, oltre a richiamare gli antichi contrasti nazionali
da Guerra Fredda, delineano un perfetto microcosmo dei vizi e delle
ossessioni umane, un covo di risentimenti ed invidie che permettono
ai vari personaggi e alle rispettive categorie di offrire
capovolgimenti fulminei ed inaspettati.
Jude Law dimostra ancora una volta la sua
ormai navigata capacità di dare corpo e anima a individui cupi,
ambiziosi e dalla personalità sorprendente, proprio come quella di
Robinson, disperato in mezzo a disperati disposto a tutto per
trovare un proprio riscatto personale. Un cast istrionico ed
eterogeneo in cui spicca, seppur senza eccedere, un Ben
Meldensohn nelle vesti di un pericolo ed instabile
sommozzatore le cui azioni daranno una svolta decisive agli
eventi.
La satura ed oscura fotografia di
Christopher Ross utilizza sapientemente il
contrasto cromatico fra caldo e freddo in chiave fortemente
simbolica e psicologica, tratteggiando un mondo sommerso racchiuso
in un angusto involucro di metallo arrugginito. Seppur delineandosi
all’interno di una cornice drammatica che risulta chiara e palese
fin dall’inizio nelle sue intenzioni, Black
Sea si mostra come un ottimo prodotto da blockbuster
capacissimo di sorprendere e dimostrarsi a tratti alquanto
originale e godibilissimo, una perfetta confezione di suspence ed
adrenalina a 20.000 leghe sotto i mari.
È stato pubblicato online il primo trailer di Black
Sea, pellicola diretta da Kevin
Macdonald (L’ultimo re di Scozia, State of
Play) con protagonista assoluto Jude
Law. Ve lo mostriamo:
Black Sea
racconta le vicende del fraudolento Capitano Robinson (Jude
Law) che, con una ciurma formata da inglese e russi,
inizia la ricerca di un tesoro sommerso nel Mar Nero e risalente
alla Seconda Guerra Mondiale. A fianco di Jude Law
troviamo Scoot McNairy, Ben
Mendelsohn, Jodie
Whittaker, Karl
Davies e Daniel Ryan. La
pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, verrà
distribuita dalla Focus Features nel corso del
2014, anche se nessuna data è stata al momento
ufficializzata.
Guarda la prima clip del film
Black Sea, distribuito da Notorious
Pictures ed in uscita nelle sale il prossimo 16 Aprile. Il film
vede la regia di Kevin MacDonald con Jude
Law, Scoot Mcnairy, Tobias Menzies, Grigoriy Dobrygin, Ben
Mendelsohn e Jodie Whittaker.
Sinossi: Il capitano di
sommergibili Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio
adolescente con cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato
dalla sua società di recupero relitti.
Robinson decide di riscattarsi con un’impresa straordinaria:
recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un sommergibile
tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941.
Una volta raggiunto il tesoro sommerso, l’avidità dei membri
dell’equipaggio prenderà il sopravvento in un gioco al massacro
alla fine del quale potrà restarne soltanto uno…
Ecco il nuovo poster
di Black Sea, nuovo thriller
d’avventura che vede protagonista il famoso attore britannico
Jude Law nei panni di un capitano di sommergibili.
Il film è diretto da Kevin Macdonald, regista
premio Oscar grazie al film documentario Un giorno a
settembre.
Nel cast di Black
Sea sono presenti – accanto al già citato
Jude Law – anche Scoot McNairy, Jodie
Whittaker, Konstantin Khabenskiy, June Smith, Karl Davies
e Daniel Ryan.
La trama di Black
Sea è la seguente:
Il capitano di sommergibili
Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con
cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società
di recupero relitti. Robinson decide di riscattarsi con un’impresa
straordinaria: recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un
sommergibile tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941. A
bordo di un sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco
addestrato, il capitano parte per un’avventura che si rivelerà
ancora più pericolosa del previsto.
Black Sea
sarà distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire
dal 23 gennaio 2015, mentre in Italia la distribuzione avrà luogo
per opera di Notorius Pictures e avrà inizio a cominciare dal 26
febbraio 2015.
I film ambientati all’interno di
sottomarini hanno sempre avuto il loro grande fascino e la loro
fortuna al cinema. Da Caccia a Ottobre Rosso
a Kursk,
da Hunter
Killer – Caccia negli abissi arrivando anche al
recente film italiano Comandante,
questi hanno più volte e da più punti di vista diversi narrato le
avventure di eroi spesso invisibili. A questo filone appartiene
anche Black Sea (qui
la recensione), film del 2014 con protagonista Jude
Law e diretto da Kevin Macdonald, regista
anche di
L’ultimo re di Scozia,State of Play e The
Mauritanian.
Per gli appassionati del genere,
dunque, si tratta di un titolo da non perdere, che grazie al suo
passaggio televisivo sarà ora possibile scoprirlo o riscoprirlo. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Black Sea. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Robinson, che con un divorzio alle spalle e un
figlio con cui non ha alcun rapporto, si ritrova licenziato dal suo
incarico di capitano di sommergibili per il recupero di relitti.
Preso dalla disperazione, decide allora di mettersi nelle mani di
un miliardario che gli offre di recuperare un immenso carico d’oro
contenuto all’interno di un sommergibile tedesco che giace sul
fondale del Mar Nero dalla seconda guerra mondiale. A bordo di un
sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco addestrato,
formato per metà da inglesi e per metà da russi, il capitano parte
per un’avventura che si rivelerà ancora più pericolosa del
previsto.
Ad interpretare il capitano Robinson
vi è l’attore Jude Law, che per per prepararsi al suo ruolo
ha trascorso 3 giorni su un sottomarino britannico. Accanto a lui,
si ritrova l’attore Ben Mendelsohn nel ruolo di Fraser, un
subacqueo che è uno psicopatico, e che è stato dentro e fuori di
prigione. L’attore russo Grigorij
Dobrygin interpreta Morozov, navigatore russo, mentre
Scoot McNairy è Daniels, un rappresentante
del miliardario Lewis che accompagna la spedizione. Nel ruolo di
Lewis, invece, si ritrova l’attore Tobias Menzies.
Konstantin Khabensky, infine, è Blackie, un russo
che aiuta ad organizzare l’acquisto del sottomarino ed è un
intermediario tra il capitano Robinson e l’equipaggio russo.
Il film è una storia vera?
La risposta è: no. Black
Sea non è tratto da una storia vera ma narra anzi eventi
puramente di fantasia concepiti da Macdonald e dallo sceneggiatore
Dennis Kelly. Tuttavia, nello scrivere la storia
di questo film i due si sono ispirati alle tante testimonianze di
relitti del periodo della seconda guerra mondiale che giacciono
ancora inesplorati sui fondali degli oceani, in alcuni dei quali
potrebbero realmente celarsi dei tesori. Nel dar vita a questo
racconto, inoltre, i due hanno svolto alcune ricerche per cercare
di essere il più accurati possibili nel riproporre determinati
aspetti della vita e delle attività in un sottomarino.
Ad esempio, il sottomarino tedesco
appare tutt’altro che arrugginito. Questo perché il Mar Nero
presenta una combinazione di acqua dolce e acqua salata. A causa
della sua maggiore densità, l’acqua salata si trova sul fondo e
rimane per lo più separata dall’acqua dolce sovrastante. Ciò
significa che l’aria acquisita attraverso le onde in superficie non
può mai raggiungere l’acqua salata sottostante. Senza ossigeno,
l’acqua più profonda funge pertanto da conservante naturale per i
metalli. Altro aspetto rappresentato con cura è quello delle tute
di fuga che non causano curve.
Le tute di fuga sottomarine si
riempiono di CO2 per risalire a una velocità di 2 o 3 metri al
secondo. Poiché il sottomarino è stato pressurizzato a un livello
pari a quello della superficie, le curve non sono una minaccia. Ma
l’esplosione dei polmoni potrebbe esserlo. Secondo la legge di
Boyle, quando la pressione diminuisce, il volume deve aumentare,
quindi quando l’equipaggio è emerso – da 350 metri, un aumento di
pressione di 35 volte -, avrebbe dovuto espirare, riducendo la
quantità di aria nei polmoni man mano che questa acquistava
volume.
In ultimo, interessante notare come
nel film un argano da 4 tonnellate si inceppa cercando di tirare
200 lingotti d’oro sul fondo del mare. Questo avviene perché, per
quanto le cose siano più leggere sott’acqua, è vero anche che gli
oggetti più densi sono meno influenzati dal galleggiamento. Tutta
la cura riposta in questi dettagli ha a suo modo contribuito nel
far credere che ci siano state approfondite ricerche su uno
specifico caso, che potesse quindi essere la “storia vera” a cui
Black Sea si ispira, ma ora sappiamo non essere
così e che gli autori si sono semplicemente concentrati
sull’ottenere un certo grado di realismo.
Il trailer di Black
Sea e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Black
Sea grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti
disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Now, Apple
TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 13
aprile alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Notorius ha pubblicato online una
clip italiana di Black Sea, in
uscita nelle sale il prossimo 16 Aprile. Il film vede la regia di
Kevin MacDonald con Jude Law, Scoot
Mcnairy, Tobias Menzies, Grigoriy Dobrygin, Ben Mendelsohn
e Jodie Whittaker.
Sinossi di
Black Sea: Il capitano di sommergibili
Robinson, con un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con
cui non ha quasi alcun rapporto, viene licenziato dalla sua società
di recupero relitti.
Robinson decide di riscattarsi con un’impresa straordinaria:
recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un sommergibile
tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941.
Una volta raggiunto il tesoro sommerso, l’avidità dei membri
dell’equipaggio prenderà il sopravvento in un gioco al massacro
alla fine del quale potrà restarne soltanto uno…
Entertainment Weekly ha diffuso
online le prime immagini tratte da Black
Sea, pellicola diretta da Kevin
Macdonald (L’ultimo re di Scozia, State of Play)
con protagonista assoluto Jude Law. Eccole di
seguito.
Black Sea
racconta le vicende del fraudolento Capitano Robinson (Jude
Law) che, con una ciurma formata da inglese e russi,
inizia la ricerca di un tesoro sommerso nel Mar Nero e risalente
alla Seconda Guerra Mondiale. A fianco di Jude Law
troviamo Scoot McNairy, Ben
Mendelsohn, Jodie
Whittaker, Karl
Davies e Daniel Ryan. La
pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, verrà
distribuita dalla Focus Features nel corso del
2014, anche se nessuna data è stata al momento
ufficializzata.
Ecco un nuovo poster e le immagini
ufficiali di Black Sea, il film che vede
protagonista Jude Law e alla regia il regista
premio Oscar Kevin Macdonald.
Black Sea
racconta le vicende del fraudolento Capitano Robinson (Jude
Law) che, con una ciurma formata da inglese e russi,
inizia la ricerca di un tesoro sommerso nel Mar Nero e risalente
alla Seconda Guerra Mondiale.Mentre l’avidità e la disperazione
prendono il controllo a bordo del claustrofobico vascello, la
crescente incertezza per la missione mette gli uomini gli uni
contro gli altri, e li porta a combattere per la sopravvivenza.
A fianco di Jude Law
troviamo Scoot McNairy, Ben
Mendelsohn, Jodie
Whittaker, Karl
Davies e Daniel Ryan. La
pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, verrà
distribuita dalla Focus Features nel corso del
2014, anche se nessuna data è stata al momento
ufficializzata.
Black Sails è una
di quelle serie anticonvenzionali che ha avuto un gran successo in
tutto il mondo. Relegata però ad una mera serie d’azione,
nell’ultimo periodo è stata ampiamente rivalutata e considerata per
quello che è: uno show di intrattenimento con moltissimi ideali
condivisibili.
Andata in onda dal 2014 fino al
2017, per un totale di 38 episodi, Black Sails riporta lo
spettatore al mondo misterioso, quanto affascinante, della
pirateria. Tra bucanieri, pirati, capitani e tesori, l’avventura
non manca di certo: pronti per l’arrembaggio?
Ecco quello che non sapevi
su Black Sails.
Black Sails: streaming
Chi volesse andare alla scoperta di
Black Sails o chi desiderasse andare e rivedersi gli episodi per
puro piacere, Black Sails è in streaming sulle piattaforme digitali
di Netflix e Tim Vision. Per cui, ammainate le vele e mettetevi
comodi: l’avventura sta per iniziare!
The Black Sails cast
Black Sails è una serie
trasmessa dal 2014 fino al 2017: con quattro
stagioni all’attivo, la serie ha avuto un successo clamoroso in
tutto il mondo. In ogni caso, tutte e quattro le stagioni hanno
visto la presenza del The Black Sails cast, con i personaggi
principali che hanno partecipato per tutta la durata dello
show.
Tra velieri e vera pirateria (che
si distacca dalla saga più famosa dedicata ai pirati, ovvero
Pirati dei Caraibi), un buon show deve essere
supportato da un cast di tutto rispetto: il protagonista principale
della serie è Toby Stephens (figlio della più nota Maggie Smith) che interpreta il capitano
Flint: questo personaggio, rivelatosi omosessuale durante la
seconda stagione, continua a mostrare lati di sé durante lo show,
incarnando il classico modello del personaggio ribelle,
affascinante, molto intelligente e riflessivo, nonché sempre pronto
a difendere quello in cui crede senza se e senza ma.
Altro grande protagonista è il
capitano Charles Vane, interpretato da Zach McGowan: il suo è un personaggio
apparentemente difficile da decifrare e tanto meno da empatizzare.
Eppure, se si presta bene l’attenzione al suo personaggio, si
capisce come Vane, sotto sotto, sia un umano come tutti e che non è
così colosso come vuole far credere.
Cast of Black Sails
Il cast of Black Sails è davvero
molto ricco: se dei personaggi principali se ne contano almeno una
ventina, per quelli ricorrenti il numero aumenta in maniera
esponenziale. Sicché, diventa quasi opportuno avere di lato un
blocco per gli appunti per non perdersi proprio niente.
Tra i personaggi principali si
segnalano Eleanor Guthrie, Long John Silver, William “Billy Bones”
Manderly, Anne Bonny e Jack Rackham, interpretati rispettivamente
da Hannah New, Luke Arnold, Tom Hopper, Clara
Paget e Toby Schmitz. Tra i personaggi
ricorrenti, si segnalano Randall, Dufresne, Logan, Frasier, Pastore
Lambrick ed Eme, rispettivamente interpretati da Lawerance
Joffe, Jannes Eiselen (per la prima stagione) e Roland
Reed (per le stagioni 2 e 3), Dylan Skews, David Butler,
Mark Elderkin e Sibongile Mlambo.
Insomma, tra bucanieri, capitani e
corsari, il cast è davvero numeroso: eppure, ognuno di loro, riesce
a dare un valore aggiunto alla serie che diventa, nel corso degli
episodi e delle stagioni, un inno alla libertà e all’indipendenza,
ma soprattutto all’uguaglianza sia di genere che sociale
Black Sails 3 stagione
La serie è composta da quattro
stagioni, ma di Black Sails la 3 stagione forse quella di
svolta. Composta anch’essa da 10 episodi, tutti intitolati in
numeri romani, è andata in onda in America dal 23 gennaio al 26
marzo 2016, mentre in Italia è stata trasmessa dal 26 gennaio al 29
marzo dello stesso anno.
In questa stagione il capitano
Flint è distrutto per la scomparsa di Miranda, così lui, e il suo
fedele equipaggio al seguito, deciderà di fare la guerra a chiunque
decida di andare contro alla pirateria. Flint diventa così un uomo
turbato, assetato dalla vendetta e l’unico che riesce a farlo
ragione è Silver. Tuttavia il capitano non ha la benché minima
intenzione di calmarsi e ponderare bene lo stato delle cose. Così
facendo, nave ed equipaggio andranno a contrarsi con Hornigold.
Tra gli obiettivi di Flint, c’è
anche quello di andare a riconquistare Nassau, in cui si troverà a
combattere con il capitano Vane, che a sua volta sta combattendo
contro Jack. Nel frattempo, mentre avvengono tutti questi eventi,
dall’altra parte del mondo Eleanor si trova a dover affrontare un
processo: ella riesce ad evitare la condanna a cui altrimenti
dovrebbe sottostare, ma a un prezzo molto alto: piegarsi alle
regole della società ed evitare di ribellarvisi.
Nella terza stagione debuttano
anche due personaggi che faranno parte anche in quella successiva:
si parla del governatore Woodes Rogers (interpretato da
Luke Roberts) e del Capitano Edward Teach,
soprannominato Barbanera (interpretato da Ray Stevenson). Se Barbanera diventerà un
alleato di Vane, tanto da promettere vendetta a coloro che lo hanno
ucciso, Woodes Rogers è un corsaro inglese e vuole essere il primo
a conquistare Nassau e piegare i pirato al suo cospetto.
Black Sails: recensione
Black Sails ha una
recensione via l’altra, e secondo tutte è stata una serie che ha
avuto un gran successo in tutto il mondo ed è stata rivalutata
molto negli ultimi tempi. Lo show è nato come antefatto (o prequel
che dir si voglia) del romanzo L’isola del tesoro di
Robert Louis Stevenson e si è sviluppata nell’arco
di ben quattro stagioni.
La serie si svolge poco dopo
l’inizio del 1700, più precisamente nel 1715, ovvero in pieno
periodo della pirateria: la storia che viene raccontata è quella
della Walrus, capitanata da James Flint, che con il suo equipaggio
va alla ricerca del galeone spagnolo Urca del Lima. Questa nave
verrà affiancata da quella dell’antagonista Charles Vane. La serie,
prodotta StarZ, ha seguito dall’inizio alla fine gli abitanti
dell’isola di Nassau, vero e proprio territorio conteso dai pirati,
raccontando gli avvenimenti come se fosse un romanzo storico dai
fatti precisi, narrando le gesta di ogni personaggio ed i suoi
scopi personali.
Mentre cresce l’attesa per il
ritorno in onda di Black Sails 3,
oggi sono state diffuse le prime foto ufficiale dell’atteso terzo
ciclo di episodi della serie televisiva di successo targata
Starz.
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Black Sails è una
serie televisiva statunitense creata da Jon Steinberg e Robert
Levine per il canale via cavo Starz, trasmessa a partire dal 25
gennaio 2014. In Italia viene trasmessa dal 22 settembre 2014
su AXN.
La serie funge da prequel del
romanzo di Robert Louis Stevenson L’isola del tesoro.
Nell’età d’oro della pirateria il
Capitano James Flint e il suo equipaggio, compreso il giovane John
Silver, lotteranno per la salvezza di New Providence, l’isola
famosa per ospitare criminali e pirati.