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Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti, il trailer del film in arrivo su Disney+ il 18 novembre

Disney+ ha annunciato con il secondo trailer ufficiale la nuova data di debutto di Come per disincanto e vissero infelici e scontenti, la commedia musicale live action che debutterà il 18 novembre in esclusiva sulla piattaforma streaming. L’atteso sequel di Come d’incanto riunisce i membri del cast originale Amy Adams, Patrick Dempsey, Idina Menzel e James Marsden, oltre ai nuovi ingressi di Maya Rudolph, Gabriella Baldacchino, Yvette Nicole Brown e Jayma Mays. Il film è diretto da Adam Shankman e include nuove canzoni di Alan Menken e Stephen Schwartz.

Come per disincanto e vissero infelici e scontenti, la trama

Sono passati 15 anni dal matrimonio di Giselle (Amy Adams) e Robert (Patrick Dempsey), ma Giselle è ormai disillusa dalla vita in città, così i due decidono di trasferirsi con la loro famiglia in crescita nella tranquilla comunità suburbana di Monroeville alla ricerca di una vita da favola. Sfortunatamente, questa soluzione non è così semplice come Giselle aveva sperato. Le regole lontano dalla città sono completamente nuove e un’ape regina locale, Malvina Monroe (Maya Rudolph), fa sentire Giselle più fuori posto che mai. Frustrata dal fatto che il suo “e vissero per sempre felici e contenti” non sia stato così facile da raggiungere, si rivolge alla magia di Andalasia per chiedere aiuto, trasformando accidentalmente l’intera Monroeville in una fiaba e mettendo a rischio la felicità futura della sua famiglia. Ora Giselle deve affrontare una corsa contro il tempo per annullare l’incantesimo e scoprire cosa significhi davvero “e vissero felici e contenti” per lei e la sua famiglia.

Come per disincanto e vissero infelici e scontenti è interpretato da Amy Adams, Patrick Dempsey, Maya Rudolph, Yvette Nicole Brown, Jayma Mays, Gabriella Baldacchino, con Idina Menzel e James Marsden. Diretto da Adam Shankman, da una sceneggiatura di Brigitte Hales e un soggetto di J. David Stem & David N. Weiss e Richard LaGravenese, Come per Disincanto – E vissero infelici e scontenti è prodotto da Barry Josephson, Barry Sonnenfeld e Amy Adams, mentre Jo Burn, Sunil Perkash e Adam Shankman sono gli executive producer. Il film include canzoni con le musiche del compositore otto volte vincitore del premio Oscar® Alan Menken e testi del paroliere tre volte vincitore dell’Oscar® Stephen Schwartz, il cui lavoro per Come d’incanto ha ottenuto tre candidature agli Academy Award®. La colonna sonora è di Alan Menken.

Nella versione italiana tornano a prestare le proprie voci ai protagonisti del film: Ilaria Latini (“Giselle”/Amy Adams – dialoghi), Giulia Ottonello (“Giselle”/AmyAdams – canto), Stefano Benassi (“Robert”/Patrick Dempsey – dialoghi e canto), Francesco Bulckaen (“Principe Edward”/James Marsden – dialoghi), Luca Velletri (“Principe Edward”/James Marsden – canto), Laura Lenghi (“Nancy”/Idina Menzel – dialoghi), Claudia Paganelli (“Nancy”/Idina Menzel – canto), Luigi Ferraro (“Pip” – dialoghi e canto); mentre si aggiungono Laura Romano (“Malvina Monroe”/Maya Rudolph – dialoghi), Renata Fusco (“Malvina Monroe”/Maya Rudolph – canto), Emanuela Ionica (“Morgan”/Gabriella Baldacchino – dialoghi), Cristiana Alviti (“Morgan”/Gabrilla Baldacchino – canto), Stella Gasparri (“Rosaleen”/Yvette Nicole Brown – dialoghi), Francesca Manicone (“Ruby”/Jayma Mays – dialoghi) e Nanni Baldini (gli scoiattoli Skip e Kip – dialoghi e canto).

 
 

One Piece Film: RED, il terzo trailer del film

Anime Factory, etichetta di proprietà di Plaion Pictures, è lieta di presentare il terzo trailer di One Piece Film: RED, diretto da Goro Taniguchi e prodotto da TOEI Animation, l’attesissimo nuovo film basato sul manga dei record di Eiichiro Oda. Il trailer viene rilasciato dopo il grande successo di pubblico al Lucca Comics & Games 2022, che ha visto la presenza del regista, del Character Designer e Direttore dell’animazione Masayuki Sato e dei produttori Hiroashi Shibata e Tomoya Yoshida, oltre alla partecipazione dei doppiatori Emanuela Pacotto e Renato Novara, che ha anche ricoperto il ruolo di direttore del doppiaggio del film.  One Piece Film: RED è ormai prossimo all’uscita in sala, manca infatti meno di un mese al 1° dicembre e sarà inoltre in anteprima il 7 e 8 novembre in lingua originale in oltre 200 sale – un vero e proprio evento per un anime!

In occasione del 25° anniversario del manga (record con oltre mezzo miliardo di copie vendute ad oggi nel mondo) e della serie tv animata del manga con oltre 1000 episodi trasmessi in 80 paesi, Luffy e la ciurma di Cappello di Paglia fanno ritorno sul grande schermo con un imperdibile film che per la prima volta vede un profondo coinvolgimento in veste di produttore dell’autore Eiichiro Oda e che ha ottenuto risultati eccezionali al box office globale.

In Giappone la pellicola è a tutti gli effetti la più redditizia di sempre del franchise: ha superato il traguardo dei 17 miliardi di Yen (oltre 115 milioni di Euro) registrando così il miglior incasso anime del 2022, ottenendo il secondo miglior debutto della storia del cinema giapponese, diventando il sesto miglior anime ed entrando nella top ten dei migliori film di sempre. Il film ha ottenuto ottimi risultati anche al box office in Francia, con oltre un milione di spettatori accorsi al cinema a godersi il nuovo film di One Piece sul grande schermo.

One Piece Film: RED, atteso dai fan più accaniti e non solo, è il primo episodio con una forte componente musicale (con la suggestiva interpretazione della star nipponica Ado) e vede anche il ritorno di uno dei personaggi più iconici e interessanti creati da Oda: Shanks il Rosso, uno dei quattro imperatori che ha ispirato e spinto Luffy da piccolo a diventare un pirata, nonché il padre del nuovo personaggio Uta.

In questo terzo trailer, l’attenzione si concentra proprio su Shanks il Rosso nel suo rapporto con Uta, rivelando alcuni momenti del film ancora inediti per i fan.

Questo trailer in Giappone è stato pubblicato per celebrare il grandissimo successo al botteghino e i record che ha infranto in pochi giorni dal debutto in sala.

One Piece Film: RED, la trama

Uta, la cantante più amata del mondo, la cui voce è stata definita “ultraterrena”, è famosa anche perché nasconde la sua vera identità ed un altro segreto: Uta è la figlia di Shanks! Per la prima volta in assoluto, lei ha deciso di svelare il suo volto al mondo durante un concerto dal vivo! L’arena del concerto, che si tiene sull’isola di Elegia, si riempie di tutti i suoi fan, compresi famigerati pirati, esponenti della Marina e i Pirati di Cappello di Paglia guidati da Luffy, tutti decisi a godersi questa performance canora attesissima. Il concerto inizia ed il pubblico scopre che l’eccezionale potere della voce di Uta nasconde un pericolo che potrebbe cambiare il mondo. Toccherà quindi a Luffy e a Shanks mettersi in azione. Tra tanti colpi di scena, la battaglia per la libertà sta per avere inizio…

 
 

Kevin Spacey al Museo Nazionale del Cinema

kevin spacey

Camaleontico protagonista del cinema mondiale contemporaneo, Kevin Spacey è indiscutibilmente tra gli attori più talentuosi e acclamati della sua generazione. Il Museo Nazionale del Cinema è lieto di rendere omaggio al pluripremiato attore che, nel corso della sua pluridecennale carriera, ha dato volto memorabile a ruoli complessi, enigmatici e dinamici come, tra gli innumerevoli, quello del suo celeberrimo Frank Underwood nella popolare serie House of Cards.

Il due volte Premio Oscar per American Beauty e I soliti sospetti – che ha raggiunto la fama mondiale con una serie di classici anni ’90 come Se7en, L.A. Confidential, Glengarry Glen Ross e The Negotiator – sarà protagonista di un’attesissima Masterclass, lunedì 16 gennaio 2023 alle ore 18:30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana e, alle 20:30 al Cinema Massimo (Sala Uno), introdurrà la visione di uno dei film di maggior successo che hanno costellato la sua fortunata carriera.

In dialogo con il direttore del Museo Domenico De Gaetano, Kevin Spacey rievocherà le tappe più importanti della propria carriera e i suoi numerosi personaggi che il pubblico conosce per nome, da Keyzer Söze a John Doe, passando per Jack Vincennes, Lester Burnham, Mel Profitt e Lex Luthor.

Al termine dell’evento – a cura di Marco Fallanca – Kevin Spacey riceverà la Stella della Mole, quale riconoscimento per aver apportato, con la sua filmografia, un personale contributo estetico e autoriale allo sviluppo dell’arte drammatica.

“Siamo onorati che un ospite così prestigioso come Kevin Spacey abbia scelto Torino e una sede istituzionale come il nostro Museo per questo gradito e attesissimo ritorno in un evento con il pubblico” – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. “È un privilegio poter ospitare la masterclass di uno dei più grandi interpreti di cinema e teatro del nostro tempo, attore che ha fatto della sua versatilità nella recitazione uno dei suoi caratteri distintivi”.

“Kevin Spacey si è da sempre imposto sulle scene grazie alla sua straordinaria mimica e al sapiente uso dello sguardo, rendendo ogni personaggio ben più di una semplice performance” – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. “Con la sua abilità nel mostrare l’alienazione e la vulnerabilità di un uomo che affronta la crisi di mezz’età, la sua magistrale e indimenticabile interpretazione in American Beauty, venata di sottile malinconia, ha incarnato perfettamente il disincanto della classe media americana. Lo scorso anno aveva visitato il museo in forma privata – continua De Gaetano – ed era rimasto molto colpito dalle collezioni di precinema e dall’architettura della Mole Antonelliana. Adesso, tra tutte le città del mondo, ha scelto Torino per una masterclass. Non poteva farci regalo più grande”.

 
 

The Last Of Us: dal 16 gennaio su Sky e in streaming su NOW

The Last of Us

L’apocalittico teaser poster appena rilasciato annuncia l’attesissima The Last of Us in arrivo in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 16 gennaio 2023, in contemporanea assoluta con la messa in onda negli Stati Uniti.

Basata sull’omonimo videogioco acclamato dalla critica sviluppato da Naughty Dog in esclusiva per le piattaforme PlayStation®, The Last of Us sarà disponibile in tutti i territori in cui Sky è presente, compresi Regno Unito e Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera. La storia di The Last of Us si svolge vent’anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, uno scaltro sopravvissuto, viene incaricato di far uscire Ellie, una ragazza di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante, poiché i due si troveranno a dover attraversare gli Stati Uniti insieme e a dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Nel cast Pedro Pascal nel ruolo di Joel e l’astro nascente britannico Bella Ramsey nel ruolo di Ellie. Gabriel Luna è Tommy, Anna Torv interpreta Tess, e l’attrice britannica Nico Parker è Sarah. Murray Bartlett veste i panni di Frank, Nick Offerman quelli di Bill, Storm Reid è Riley, e Merle Dandridge è Marlene. Il cast include anche Jeffrey Pierce nel ruolo di Perry, Lamar Johnson in quello di Henry, Keivonn Woodard nel ruolo di Sam, Graham Greene nel ruolo di Marlon, Elaine Miles nel ruolo di Florence. E con Ashley Johnson e Troy Baker.

La serie è scritta da Craig Mazin (Chernobyl) e Neil Druckmann (il videogioco The Last Of Us) che ne sono anche i produttori esecutivi. The Last Of Us è una co-produzione Sony Pictures Television con Carolyn Strauss, Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan, e Rose Lam come produttori esecutivi. La serie è prodotta da PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint, e Naughty Dog.

THE LAST OF US – Dal 16 gennaio 2023 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW

Last of Us, la serie tv

La serie The Last of Us affronterà gli eventi del primo gioco. Tuttavia, secondo The Hollywood Reporter, potrebbe anche affrontare alcune parti viste in The Last of Us Part II.”La serie live-action si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna“, recita la sinossi. “Joel ed Ellie, padre e figlia, segnati dalla durezza del mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare circostanze brutali e assassini spietati durante un viaggio attraverso un’America post-pandemia“.

Insieme a Pascal e Ramsey nel cast ci sono Gabriel Luna (Terminator: Dark Fate) nei panni di Tommy Miller, Nico Parker (Dumbo) nei panni della figlia di Joel Sarah, Anna Torv (Mindhunter) nei panni di Tess e Merle Dandridge (The Flight Attendant) mentre riprende il suo ruolo nel video giochi nei panni di Marlene, la leader di un gruppo di resistenza noto come le lucciole. Nel cast anche Jeffrey Pierce (Bosch) nei panni di Perry, Murray Bartlett (The White Lotus) nei panni di Frank e Con O’Neill (Chernobyl) nei panni di Bill.

La serie live-action è prodotta e co-scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo scrittore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

 
 

Spirited – Magia di Natale, il trailer ufficiale del film con Ryan Reynolds

Oggi Apple Original Films ha presentato il trailer ufficiale dell’attesa commedia musicale natalizia Spirited – Magia di Natale, interpretata da Will Ferrell, Ryan Reynolds e Octavia Spencer.

Ogni vigilia di Natale, il Fantasma del Natale Presente (Will Ferrell) sceglie un’anima perduta da redimere attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha scelto lo Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan Reynolds) stravolge le carte in tavola e il suo ospite fantasma si ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e futuro. Per la prima volta, “A Christmas Carol” viene raccontato dal punto di vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione musicale del classico racconto di Dickens.

Dal regista Sean Anders (“Daddy’s Home”, “Instant Family”), scritto da Sean Anders e John Morris, con canzoni originali dei Premi Oscar® Benj Pasek e Justin Paul (“La La Land”) e le coreografie di Chloe Arnold (“The Late Late Show with James Corden”), “Spirited – Magia di Natale” è una dolce e piccante delizia natalizia.

Regia:                  Sean Anders

Sceneggiatori:    Sean Anders, John Morris

Cast:                    Will Ferrell, Ryan Reynolds, Octavia Spencer, Patrick Page,
Sunita Mani, Joe Tippett, Marlow Barkley, Jen Tullock

Produttori:           Sean Anders e John Morris attraverso Two Grown Men,
David Koplan e George Dewey attraverso Maximum Effort Productions
Will Ferrell e Jessica Elbaum attraverso Gloria Sanchez

Produttori esecutivi: Diana Pokorny, Benj Pasek e Justin Paul

 
 

Il mio vicino Adolf, una clip in esclusiva dal film di Leon Prudovsky

Ecco una clip in esclusiva dal film Il mio vicino Adolf, diretto da Leon Prudovsky e nei cinema italiani da giovedì 3 novembre con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

I protagonisti David Hayman e l’iconico Udo Kier (I colori dell’anima, Nymphomaniac) si danno battaglia tra cespugli di rose, steccati, avvincenti partite a scacchi e una buona dose di vodka, mettendo in scena una serie di esilaranti sketch sul tema del cattivo vicinato. Dietro ad accesi battibecchi e divertenti tentativi per “smascherare” un Hitler redivivo e fuggito dall’altra parte del mondo, il nuovo dramedy diretto da Leon Prudovsky nasconde temi importanti, come il pregiudizio e le ferite di un passato doloroso mai dimenticato.

Colombia, maggio 1960. Il Signor Polsky, un solitario e scontroso sopravvissuto all’Olocausto, vive nella sua remota abitazione nella campagna colombiana e trascorre le sue giornate giocando a scacchi e curando i suoi amati cespugli di rose. Un giorno, quando un misterioso anziano di origine tedesca si trasferisce nella casa accanto alla sua, inizia a sospettare che il suo nuovo vicino sia… Adolf Hitler. Dato che nessuno gli crederà, sarà lui ad imbarcarsi in prima persona in una missione investigativa per trovare le prove. Per riuscirci però dovrà essere più vicino al suo prossimo di quanto vorrebbe. Così vicino che i due potrebbero quasi diventare amici.

 
 

Bonelli Entertainment: nella scena finale di Dampyr, gli indizi per il futuro?

Bonelli Entertainment

In occasione di un incontro con il cast internazionale di Dampyr, nell’ambito del Lucca Comics and Games 2022, il produttore del film, Vincenzo Sarno, ha suggerito quali saranno i prossimi passi della Bonelli Entertainment, braccio produttivo per il multimedia, interno alla Sergio Bonelli Editore, inaugurato proprio in occasione della fiera lucchese con il film di Riccardo Chemello (in questi giorni in sala) e con la serie animata di Dragonero (in onda da dicembre sulla Rai).

Dampyr – leggi la recensione del film Bonelli Entertainment

Già nel corso della conferenza stampa del 27 ottobre, Michele Masiero, Direttore Editoriale della SBE, aveva anticipato che diverse property della casa editrice si stanno apprestando a fare il passo successivo per venire declinate in altri linguaggi dell’entertainment, a partire da Dylan Dog, che diventerà una serie prodotta in collaborazione con la Atomic Monster di James Wan. Ma quali saranno i prossimi personaggi SBE a ricevere un “trattamento multimediale”?

ATTENZIONE – Spoiler sul finale di Dampyr

Dampyr scena finale

In occasione dell’incontro con il cast di Dampyr, Vincenzo Sarno ha dato qualche suggerimento. Il film di Riccardo Chemello con protagonista Wade Briggs si conclude con Harlan, Tesla e Kurjak che scoprono che il mattatoio di Gorka custodiva una biblioteca appartenuta a Draka, padre di Harlan. In questa biblioteca, il trio rinviene un libro che mostra al pubblico proprio gli altri Maestri della Notte, svelando al dampyr che Gorka era solo l’inizio di una caccia che lui decide di intraprendere con i suoi nuovi amici e alleati.

La scena in questione però non è solo una conclusione del film, è anche una mappa che Bonelli Entertainment ha deciso di disegnare a beneficio degli spettatori più attenti. In essa infatti ci sono ben 5 Easter Eggs che svelerebbero i prossimi progetti della neonata casa di produzione. Secondo le parole di Sarno, nella scena sono nascosti infatti il simbolo di Atlantide di Martin Mystere, la scure di Zagor e la pistola di Nathan Never, mentre non ha specificato quali siano gli altri due riferimenti nascosti (per scoprirli, basta aguzzare la vista durante la scena finale del film!).

Che siano proprio questi i personaggi protagonisti dei prossimi adattamenti di Bonelli Entertainment?

 
 

Boiling Point – Il disastro è servito: recensione del film di Philip Barantini

Boiling Point recensione

Stephen Graham e Philip Barantini ci avevano già provato, nel 2019, con un corto omonimo nel quale recitavano anche le stesse Alice Feetham e Hannah Walters. Un punto di partenza solido e un’idea interessante che vediamo sviluppata nel Boiling Point – Il disastro è servito, nelle sale italiane da giovedì 10 novembre, distribuito da Arthouse, nuovo progetto editoriale di I Wonder Pictures dedicato al cinema d’essai in collaborazione con Valmyn. Un’opera seconda per il regista di Villain, che con il partner e la sous chef Vinette Robinson sta preparandoci una versione televisiva seriale della drammatica serata dello chef Andy Jones.

Boiling Point – una vigilia di fuoco

Che troviamo sin da subito distratto da altre preoccupazioni, ma costretto a concentrarsi su quanto sta succedendo nel suo ristorante – tra i più ‘in’ di Londra – nella serata più impegnativa dell’anno, la Vigilia di Natale. La visita a sorpresa di un ispettore sanitario mette il personale in difficoltà e Andy fa il possibile per attenuare le tensioni. Ma è lui il primo a essere sotto stress. Il suo ex mentore, divenuto una super star televisiva, si presenta senza preavviso e accompagnato da un feroce critico gastronomico. Il tutto mentre il nervosismo continua a crescere tra i membri della squadra, e crisi personali e professionali minacciano di distruggere tutto ciò per cui ha sempre lavorato. 

Cotti o scottati, gli chef delle cucine da incubo

The Bear, The Menu e ora Boiling Point… dopo averci raccontato la cucina come gesto e luogo d’amore (non solo per il cibo), dopo averci sommerso di reality o talent culinari e averci invitato a cucinare per questo o quel talent o canale tv, ora sembra arrivato il momento della vendetta. Degli Chef. Finalmente liberi di mostrarci l’altra faccia di un ruolo sempre molto celebrato e mitizzato, un dark side che a seconda dei casi rischia di inghiottire clienti, collaboratori o loro stessi.

Niente rivincite professionali o psico-thriller in questo caso, il dramedy ambientato tra i fornelli e dietro le quinte di un ristorante alla moda ha un ritmo che molti film di genere potrebbero invidiargli. Merito di una scrittura capace e di una regia intelligente, che hanno saputo ampliare l’idea originale realizzando un crescendo che si sviluppa in un unico piano-sequenza (per altro girato subito prima del lockdown del marzo 2020, e facendo solo quattro tentativi in due giorni di riprese).

Spesso gioco formale, qui la scelta risulta perfettamente funzionale alla volontà di rendere il lavorio incessante e forsennato – oltre che organizzato e sincronizzato – di una cucina, soprattutto di alto livello. E che ci regala la condizione rara di osservare una storia nel suo svolgersi, in tempo reale, lasciando all’attenzione di ciascuno per i dettagli la possibilità di approfondire la caratterizzazione dei vari personaggi, soprattutto quelli secondari.

Che seguiamo a turno, senza dimenticare nessuno. Altra dimostrazione dell’equilibrio complessivo dell’intreccio, nel quale a ogni crisi segue un’apparente ristabilirsi della calma, e lo spalancarsi di un nuovo fronte, come una diga nella quale continuino ad aprirsi nuove crepe. L’inondazione sembra inevitabile, ma per sapere da quale parte arriverà si dovrà attendere fino al conto.

 
 

Jennifer Lawrence si pente di non aver dato ascolto ad Adele in merito a Passengers

jennifer lawrence Thor: Love and Thunder

Jennifer Lawrence ha dichiarato che la cantautrice inglese Adele l’aveva avvertita di non partecipare a un film di fantascienza che è si è rivelato poi un vero flop. Si parla di Passengers di Morten Tyldum, in cui l’attrice ha recitato al fianco di Chris Pratt. All’epoca del film, Lawrence era già una vera star, avendo all’attivo già il franchise di Hunger Games e quello di X-Men. Aveva già ricevuto una nomination agli Oscar e ai Golden Globes per il bellissimo Un Gelido Inverno e vinto tutto con Il Lato Positivo.

Naturalmente, è raro che un attore sia in grado di evitare del tutto le critiche o il fallimento commerciale a un certo punto della sua carriera, e Jennifer Lawrence si è trovata a ricevere recensioni meno favorevoli per il thriller di spionaggio ampiamente dimenticato Red Sparrow e persino un Nomination a Razzie per il suo ruolo in Mother di Darren Aronofsky!

Tuttavia, uno dei film in carriera che più l’hanno lasciata delusa è proprio Passengers. Parlando con il New York Times, Jennifer Lawrence ha detto che poteva sentire l’angoscia dei suoi fan per alcuni dei film a cui aveva preso parte. Quando le è stato chiesto quali film l’avessero fatta sentire in quel modo, ha risposto con Passengers e ha condiviso quello che Adele le aveva dato prima accettare il ruolo: Passengers, immagino. Adele mi aveva detto di non farlo! Diceva: ‘Sento che i film spaziali sono i nuovi film sui vampiri’. Avrei dovuto ascoltarla”.

 
 

Maria Chiara Giannetta: 10 cose che non sai sull’attrice

Maria-Chiara-Giannetta-Blanca

L’attrice Maria Chiara Giannetta è oggi uno dei volti più popolari e amati del piccolo schermo, essendosi distinta in serie diverse tra loro e offrendo sempre interpretazioni di alto livello. Ora che ha dimostrato di poter essere anche una valida protagonista, il futuro dell’attrice sembra essere sempre più spianato verso grandi traguardi.

Ecco 10 cose che non sai di Maria Chiara Giannetta.

Maria Chiara Giannetta: i suoi film e le serie TV

1. È nota per diverse serie TV. L’attrice ottiene un primo ruolo di rilievo recitando nei panni di Sabrina Rondinelli in un episodio della nona stagione di Don Matteo (2014). In seguito recita invece in un episodio di L’allieva (2016), con Alessandra Mastronardi e nella miniserie Baciato dal sole (2016). Successivamente ottiene maggior popolarità ricoprendo il ruolo di Asia Pellicano in Che Dio ci aiuti (2017-2019), con Elena Sofia Ricci, e di Mariella Santorini nella quarta stagione di Un passo dal cielo. Dal 2018 torna in Don Matteo ricoprendo però un ruolo diverso, quello del capitano dei Carabinieri Anna Olivieri, recitando accanto a Terence Hill. Nel 2021 recita invece nella serie Buongiorno, mamma!, mentre è poi per la prima volta protagonista assoluta di Blanca.

2. Ha preso parte anche a film per il cinema. La Giannetta recita nel suo primo film per il grande schermo nel 2016, apparendo in La ragazza del mondo. Successivamente è in Ricordi? (2018), con Luca Marinelli, per poi prendere parte anche a Tafanos (2018), Mollami (2019) e Bentornato Presidente (2019), con Claudio Bisio.

3. Ha recitato anche per il teatro. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha però mai dimenticato di dedicarsi anche al teatro, una delle sue più grandi passioni. Negli anni ha infatti preso parte a spettacoli come Chicago, Girotondo, Il gatto con gli stivali, I racconti di Silente e Gretel. Un viaggio di solo ritorno. Oltre al teatro, nel 2020 la Giannetta ha avuto modo di recitare anche nel videoclip del brano Sembro matto, di Max Pezzali.

Maria-Chiara-Giannetta-Instagram

Maria Chiara Giannetta in Blanca

4. Si è preparata molto per il ruolo. In Blanca l’attrice ricopre il ruolo di Blanca Ferrando, una giovane non vedente che lavora come consultente di polizia, specializzata nel décodage dei file audio. Per prepararsi a questo ruolo particolarmente impegnativo, l’attrice si è preparata attraverso testimonianze di persone non vedenti e facendo pratica con il cane guida. Si è inoltre sforzata di imparare a compiere alcune attività per casa rinunciando alla vista. Ciò le ha permesso di  risultare più realistica nella sua interpretazione.

5. Ha vinto un importante riconoscimento. Grazie alla sua interpretazione in Blanca, l’attrice ha vinto il Nastro d’Argento alle Grandi Serie come miglior attrice protagonista. Si tratta di premi istituiti solo di recente, che si propongono di conferire finalmente i giusti riconoscimenti alla serialità italiana. La vittoria della Giannetta ha così rappresentato per lei un’ulteriore consacrazione, portandola a divenire una delle attrici di serie più popolari e apprezzate del panorama italiano.

Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico sono fidanzati?

6. È molto riservata. L’attrice è notoriamente molto riservata riguardo la propria vita privata, comprensibilmente intenta a tenere dunque questa separata dalla propria attività di personaggio pubblico. Non è dunque noto se sia ad oggi fidanzata o meno. Diverse voci la vorrebbero insieme all’attore Maurizio Lastrico, con il quale ha recitato in Don Matteo e anche in altre occasioni, ma non c’è nulla di confermato a riguardo. I due hanno sempre sfoggiato un’ottima chimica di coppia, ma la loro è più probabile che sia una fortissima amicizia che non una vera e propria relazione.

Maria-Chiara-Giannetta-Maurizio-Lastrico

Maria Chiara Giannetta è su Instagram

7. È presente sul social network. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram ufficiale con tanto di spunta blu. Questo è seguito attualmente da 320 mila persone e vanta oltre 200 post. Attraverso le sue pubblicazioni l’attrice è solita raccontare le proprie giornate lavorative, tra curiosità e dietro le quinte dei set a cui partecipa. Non mancano però anche immagini legate alla propria quotidianità, tra momenti di svago, giornate in compagnia di amici o colleghi e molto altro. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Maria Chiara Giannetta a Sanremo

8. Ha co-condotto una delle serate del celebre festival. Nel 2022 l’attrice è stata scelta da Amadeus per condurre con lui una delle cinque serate del prestigioso Festival di Sanremo. In particolare, l’attrice ha partecipato alla quarta puntata, quella dedicata ai duetti, dove tra le altre cose si è cimentata con un apprezzato monologo incentrato sul tema della diversità.

Maria Chiara Giannetta a Miss Italia

9. Non ha mai partecipato al noto contest di bellezza. Contrariamente a quanto riportato da molte testate online, l’attrice non sembra aver mai preso parte a Miss Italia, né in qualità di concorrente né di conduttrice. Prima di diventare una nota interprete, infatti, all’età di 19 anni la Giannetta si è concentrata direttamente sulla propria formazione artistica, frequentando il Centro Sperimentale di Cinematografia e laureandosi in lettere presso l’Università degli Studi di Foggia.

Maria Chiara Giannetta: età e altezza dell’attrice

10. Maria Chiara Giannetta è nata il 20 maggio del 1992 a Foggia, in Puglia. L’attrice è alta complessivamente 1.63 metri.

Fonte: IMDb, Instagram

 
 

Henry Cavill non vede l’ora di incontrare James Gunn per lavorare a Superman

Superman Henry Cavill
Fonte: Henry Cavill instagram

Henry Cavill ha fatto ufficialmente il suo ritorno nel panni di Superman nella scena post credits di Black Adam, dove minaccia di confrontarsi con il personaggio di Dwayne Johnson. Adesso che l’attore è tornato a tutti gli effetti in forze ai DC Studios, si dovrà per forza di cose confrontare con James Gunn, a cui la Warner Bros Discovery ha affidato il timone della divisione. Anche se i due non si sono ancora incontrati, Cavill ha dichiarato di non vedere l’ora di confrontarsi con il regista.

In una nuova intervista con IGN, a Henry Cavill è stato chiesto di commentare il lancio del DC Studios e se avesse già incontrato Gunn. L’attore ha confermato di non aver ancora incontrato uno dei due boss di DC Studios (l’altro è Peter Safran), ma è davvero eccitato di intavolare una conversazione sul futuro del personaggio. Cavill ha condiviso con la rivista questo pensiero:

“Non ho ancora incontrato James. Ma non vedo l’ora. E’ chiaramente un uomo di grandissimo talento, e non vedo l’ora di sedermi con lui e parlare a lungo del personaggio. Sono molto eccitato del fatto che sia stato scelto lui e di lavorare con lui a progetti futuri.”

Sarà sicuramente interessare vedere in che modo James Gunn, che ha già dimostrato di saper gestire alla grande personaggi sfaccettati e molto poco ortodossi, come i protagonisti di Guardiani della Galassia per Marvel e quelli di The Suicide Squad per DC, si porrà nei confronti di un buono in senso assoluto come Superman.

Vedremo di nuovo Henry Cavill a breve su Netflix, nei panni di Sherlock Holmes per Enola Holmes 2.

 
 

Hugh Jackman svela il suo cinecomic preferito, e la risposta vi sorprenderà

Hugh Jackman 2022
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Sebbene sia meglio conosciuto per aver interpretato Wolverine nel franchise degli X-Men della 20th Century Fox, il film di supereroi preferito di Hugh Jackman non ha come protagonista un personaggio Marvel. Jackman ha interpretato Wolverine sin dal primo film di X-Men nel 2000. Il film è stato un pioniere nel raccontare la storia di più eroi super potenti che lavorano in squadra, qualcosa che sarebbe stato replicato in The Avengers di Joss Whedon oltre un decennio dopo. Da X-Men, Hugh Jackman ha portato James Howlett sul grande schermo altre 8 volte, incluso Logan – The Wolverine del 2017, acclamato dalla critica, che è stato usato come commiato per il personaggio.

Nonostante il finale di Logan – The Wolverine, l’attore australiano tornerà nel ruolo in Deadpool 3 che dovrebbe arrivare in sala l’8 novembre 2024. Il suo co-protagonista, Ryan Reynolds, porterà la sua versione del mercenario chiacchierano nel Marvel Cinematic Universe. I dettagli sul film sono scarsi in questo momento, ma Jackman e Reynolds sono incredibilmente entusiasti del film. Reynolds aveva spinto per un film crossover da quando la Disney aveva acquisito la Fox. Ma mentre Jackman è felice di tornare nel ruolo di Wolverine, i suoi film di supereroi preferiti sono – sorprendentemente – non i film Marvel.

In un’intervista a Variety, Jackman ha rivelato che il suo film di supereroi preferito è Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. Ha detto di aver ammirato anche Superman di Richard Donner con Christopher Reeve nel ruolo del personaggio principale quando era piccolo: “Il mio film di supereroi preferito? Crescendo, il primo Superman. Quello è stato un punto di svolta. Film di Dick Donner, Christopher Reeve. Devo dire che sto pensando a uno dei Nolan Batman. Vado al Cavaliere Oscuro.”

 
 

Avengers: Endgame, non ci sarà mai più un’apertura al box office così alta, secondo i Russo

avengers: endgame

Joe e Anthony Russo, registi di Avengers: Endgame, affermano che il record al botteghino del weekend di apertura del film non sarà mai superato. Fungendo da culmine di un decennio di narrazione MCU, Avengers: Endgame è stato distribuito nel 2019 con recensioni stellari da parte del pubblico e della critica. Il film si svolge dopo gli eventi scioccanti di Avengers: Infinity War, che si è concluso con Thanos che ha fatto sparire metà della popolazione dell’universo. Endgame pone fine alla Fase 3 del MCU, concludendo le parabole narrative di Iron Man di Robert Downey Jr. e Captain America di Chris Evans.

Per un certo periodo, Avengers: Endgame è stato il film con il maggior incasso di tutti i tempi, superando Avatar di James Cameron prima che il film fosse ridistribuito e rivendicasse ancora una volta il titolo. L’incasso mondiale di Avengers: Endgame è attualmente di 2,79 miliardi di dollari. Nonostante non detenga più il titolo di film con il maggior incasso di tutti i tempi, Endgame mantiene ancora il record di incassi al botteghino del weekend di apertura mondiale, che si attesta a $ 1,2 miliardi. Ora sappiamo che il team di supereroi tornerà sul grande schermo nel 2025 con l’uscita di Avengers: The Kang Dynasty.

In una recente intervista con Variety, Joe Russo ha espresso la sua convinzione che il weekend di apertura da record di Avengers: Endgame non sarà mai battuto da un altro film. Sebbene i realizzatori non entrino nei dettagli sul motivo per cui pensano che il film in questione continuerà a regnare sovrano, il cambiamento del panorama cinematografico dovuto al COVID-19 è probabilmente un fattore importante.

“Non accadrà mai più. Quello è stato l’apice di quell’era del cinema in sala. Quando abbiamo avviato AGBO (la loro casa di produzione, ndr), sentivamo già il vento cambiare”.

L’affermazione potrebbe essere vera, soprattutto alla luce di come si è trasformata l’esperienza cinematografica nel post- Covid e di come le sale abbiano perso la loro identità di aggregatori, sostituite dallo Home Video e dalle piattaforme di streaming.

 
 

James Gunn cita Superman per il primo giorno di lavoro ai DC Studios

James Gunn film

È notizia del 25 ottobre scorso che James Gunn, insieme a Peter Safran, sarà il CEO di DC Studios, la divisione di Warner Bros Discovery che si occuperà di trasportare al cinema le PI DC Comics in forze allo studio. Gunn, che è “entrato in servizio” ufficialmente il 1° novembre, ha commemorato l’evento in maniera molto ironica sui suoi account social.

Su Twitter, James Gunn ha condiviso la vignetta che ritrae Clark Kent al suo primo giorno di lavoro al Daily Planet, con la didascalia: Primo giorno, lavoro nuovo. Eccola di seguito!

James Gunn

In occasione dell'”investitura” da parte di Warner, James Gunn e Peter Safran hanno dichiarato: “Siamo onorati di essere gli amministratori di questi personaggi DC che amiamo da quando eravamo bambini. Non vediamo l’ora di collaborare con gli scrittori, i registi e gli attori più talentuosi del mondo per creare un universo integrato e multistrato che consenta ancora l’espressione individuale degli artisti coinvolti. Il nostro impegno per Superman, Batman, Wonder Woman, Aquaman, Harley Quinn e il resto della scuderia di personaggi DC è eguagliato solo dal nostro impegno per la meraviglia delle possibilità umane che questi personaggi rappresentano. Siamo entusiasti di rinvigorire l’esperienza teatrale in tutto il mondo mentre raccontiamo alcune delle storie più grandi, più belle e più grandiose mai raccontate. Siamo particolarmente entusiasti di fare tutto questo con Mike, Pam, Casey, Channing e l’intero team di Warner Bros. Discovery, e siamo grati a David Zaslav, la cui visione audace per il futuro del franchise condividiamo e lo consente occasione irripetibile. Soprattutto, non vediamo l’ora di portarvi tutti nella storia della DCU”.

 
 

Lo schiaccianoci e il flauto magico, recensione del film con Charlotte M.

Lo schiaccianoci e il flauto magico recensione film

Quest’anno il Natale si accende con Lo schiaccianoci e il flauto magico, pellicola d’animazione del regista Victor Glukhushin che anima le sale cinematografiche dal 3 novembre. L’atmosfera natalizia si riempie ancora una volta delle celebri musiche di Cajkovskij, riportando sulla scena una storia già conosciuta, quella dello Schiaccianoci, impreziosita da nuovi elementi di magia e spettacolarità.

Il film è un’altra rivisitazione della storia di Dumas, il quale aveva al tempo “addolcito” il racconto di Hoffmann Schiaccianoci e il Re dei Topo considerato molto più crudo e cruento. A rendere il lungometraggio più appetibile è la voce della conosciuta tiktoker Charlotte M., che presta la voce alla protagonista Marie.

Lo schiaccianoci e il flauto magico, la trama

Nella notte di Capodanno, dopo aver ballato sotto le note del brano Suite di Cajkovskij, la ballerina Marie riceve una spiacevole notizia: alla morte del padre, la madre si è trovata con una serie di debiti da dover pagare al Signor Ratter, pena la prigione. Rientrata nella sua camera, Marie esprime tristemente un desiderio, dopo aver gettato per terra uno Schiaccianoci regalatole quella sera.

Improvvisamente, tutto attorno a lei inizia a diventare di proporzioni enormi, finché non si rende conto di essere sotto effetto di un incantesimo. I suoi giocattoli prendono vita, compreso lo Schiaccianoci. Marie scopre così che lui altri non è che il Principe George, ed è qui che inizia l’avventura. Insieme al suo gruppo di amici giocattoli, la ballerina decide di aiutare George in un’ardua impresa: tornare nel suo regno, il Regno dei Fiori, per sconfiggere i topi che in sua assenza se ne sono impossessati.

La magia del cartone in una tipica storia d’amore

Walt Disney diceva “Io non faccio film solamente per bambini. Li faccio per il bambino che è in tutti noi, che abbia sei o sessanta anni.” Ogni film d’animazione riuscito è perché ha portato dentro di sé questo spirito, che è la chiave del successo di tutti i lungometraggi di genere. Essere adulti non equivale a osservare il mondo solo con l’occhio dell’esperienza, ma avere anche la capacità di guardarlo con quello della spensieratezza tipico dell’infanzia. Il mondo cinematografico, che sia d’animazione o meno, è sempre stato una via di fuga, quel mondo parallelo in cui rifugiarsi quando il resto del mondo inizia a stare stretto.

Ci sono momenti in cui però l’universo dei cartoons è il luogo più “adatto” in cui spegnere i pensieri, grazie soprattutto alla sua architettura fatta di fotogrammi dai colori sgargianti e una colonna sonora armoniosa. Le grandi storie animate portate sul grande schermo fungono spesso anche da film di formazione, e nascondo al loro interno importanti insegnamenti veicolati da specifici messaggi, sia per bambini che adulti. Coglierli è necessario affinché il racconto funzioni, poiché la realtà è riportata in maniera più semplice ma mai semplicistica.

La premessa era da farsi per poter comprendere Lo schiaccianoci e il flauto magico, una pellicola la cui storia antica torna al cinema, seppur rivisitata, per continuare a insegnarci qualcosa. La struttura narrativa si dispone sul tema principale della ricerca dell’oggetto perduto, in questo caso il flauto, grazie a cui l’equilibrio può essere ripristinato e la felicità ritrovata. Il processo di Marie all’interno della ricerca è un coming of age interessante dal punto di vista formativo: inizia con una malinconia del passato, un desiderio confidato al cielo ad alta voce, quello di poter tornare alla sua infanzia, per poi terminare con un cammino di crescita a cui segue un salvataggio. Essere adulti è difficile, ma Marie non si lascia mai abbattere dagli ostacoli che incontra per strada e impara che raggiunto l’obiettivo i sacrifici fatti verranno ripagati. Ed è dalla fiducia in se stessa, primo atto d’amore, che diventa donna.

L’amicizia, un punto fermo della storia

La pellicola, che sembra un misto fra Il mago di Oz e Cenerentola, pone la lente di ingrandimento poi su un altro tema importante, quello dell’amicizia. Marie, George, Becco Rosso e Ricciolo formano quel gruppo di amici sui generis per cui l’uno senza l’altro non esistono. Il loro rimanere uniti nonostante le paure e le difficoltà insegna che, nella vita, se hai degli amici che ti guardano le spalle tutto può essere più facile da affrontare.

Il disegno di tutti e quattro i personaggi serve poi ad equilibrare le scene emotive più forti del film. Ad esempio, nei momenti di maggior pathos, in cui Marie e George sono protagonisti, vengono mostrati in parallelo – in un “montaggio alternato” – le gag comiche di Becco Rosso e Ricciolo (che sembrano un po’ Stanlio e Ollio), che entrano in campo per smorzare la tensione. Questa scelta narrativa nasconde un altro messaggio ben preciso: i momenti difficili è meglio superarli con un sorriso se non ci si vuole far mangiare da essi.

Lo schiaccianoci e il flauto magico è perciò un lungometraggio da gustarsi a luci soffuse e prestando attenzione, poiché dietro le figure animate si celano significati contemporanei dalla grande valenza. La famosa musica di Suite (Danza della Fata Confetto) di Per Ilic Cajkovskij, che accompagna lo spettatore per tutta la durata del film, aiuta a rimanere agganciati alla storia, facendosi quasi cullare da essa. E’ per questo che quando compaiono i titoli di coda, i personaggi scompaiono ma la magia non smette di avvolgere il cuore.

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, gli attori e il regista presentano il film Marvel

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Sono passati quattro anni dall’uscita in sala, nel 2018, di Black Panther. Un film targato Marvel Studios che non solo si è affermato come uno dei maggiori successi dell’MCU, superando la barriera del miliardo di dollari d’incasso, ma ha anche ottenuto riconoscimenti solitamente negati ai film cinecomic, tra cui la candidatura agli Oscar come miglior film. Diretto da Ryan Coogler e con protagonista Chadwick Boseman, Black Panther è dunque divenuto un vero e proprio fenomeno culturale. A fronte di ciò, le aspettative nei confronti del suo sequel, Black Panther: Wakanda Forever, al cinema dal 9 novembre, sono dunque naturalmente molto alte.

Il nuovo film, come noto, sarà basato in particolare sulla drammatica scomparsa di Boseman, avvenuta nell’estate del 2020, la quale ha lasciato un vuoto tanto nei fan Marvel quanto nell’universo narrativo fin qui costruito. Nel sequel, dunque, ci si confronterà con la morte e il dolore, cercando però di trovare anche nuovi percorsi per portare avanti l’eredità lasciata dall’attore e dal suo personaggio re T’Challa. In attesa di poter scoprire in che modo ciò è stato fatto, gli attori e il regista del film hanno avuto modo di presentare ufficialmente il film alla stampa, raccontando di più sulla sua genesi e sull’esperienza che il set ha rappresentato per tutti.

Black Panther: Wakanda Forever, un omaggio a Chadwick Boseman

“Dopo la scomparsa di Chadwick – esordisce il produttore Kevin FeigeCi siamo chiesti cosa avremmo dovuto fare, se fosse il caso di procedere o no verso qualcosa di nuovo legato a Black Panther. Abbiamo capito che questi personaggi e il loro mondo meritavano di avere ulteriore vita sul grande schermo. Inizialmente era stata scritta una storia che comprendeva T’Challa, ma dopo accaduto a Chadwick abbiamo dovuto ovviamente cambiare il tutto per rendergli omaggio, lasciando però la narrazione relativa alla bellezza del Wakanda”.

“Per noi era importante – prosegue il produttore Nate Mooreessere il più onesti possibile nei confronti dei personaggi e del modo in cui si relazionano con la scomparsa di T’Challa. Ed è stato bello poter dar vita ad un’ampia moltitudine di punti di vista a riguardo, che hanno permesso di esprimere il dolore attraverso colori diversi. Ryan è poi stato straordinario nel dar voce a tutte queste emozioni e le tematiche annesse. Spero davvero che il possa risultare altrettanto forte emotivamente per il pubblico.”

Il regista Ryan Coogler racconta a riguardo di come abbia rivisto il proprio approccio a tutti i personaggi del film, affermando che “dalla scomparsa di T’Challa, l’identità di tutti viene messa in crisi. Prima ogni personaggi si relazionava e definiva anche in base al suo rapporto con lui. Ora che lui non c’è, tutti si sentono indifesi, specialmente a livello emotivo. Abbiamo dunque cercato di raccontare i vari protagonisti da questo punto di vista, tentando di capire cosa potesse accadere loro.

I nuovi protagonisti del film

La parola passa poi all’attore Tenoch Huerta, che nel film interpreta il mutante Namor, il villain del film. “Ciò che più mi ha affascinato di Namor, – racconta l’attore – è che sia stato raccontato con grande umanità. Nonostante egli voglia distruggere tutto e abbia ambizioni pericolose, i motivi alla base delle sue azioni sono a loro modo comprensibili. Proprio come gli abitanti del Wakanda, Namor è addolorato per determinate situazioni ed è stato interessante vedere come egli si relazioni con tale sentimento, anche in contrasto al modo in cui gli altri personaggi ci si relazionano.”

“Per quanto riguarda Shuri, – racconta invece l’attrice Letitia Wrightin questo film la ritroviamo molto cresciuta. È molto diversa dal primo film. Lì era particolarmente solare, fiera del suo fratellone e sempre pronta a dare una mano con la sua straordinaria intelligenza. In questo nuovo film invece è una donna più matura, incupita dai lutti subiti. Il suo arco narrativo è stato particolarmente entusiasmante, oltre a mostrare in che modo si può cambiare quando il proprio cuore viene spezzato.”

Nel parlare dei personaggi interviene anche la premio Oscar Lupita Nyong’o, che nel film ha ripreso il ruolo di Nakia. “Interpretare di nuovo Nakia è stato davvero terapeutico per me. Mi ha aiuto a riflettere e a metabolizzare la scomparsa di Chadwick e a divenire più saggia, proprio come appare lei in questo sequel. Ciò che nel primo Nakia era per T’Challa ora lo diviene per Shuri, standole vicino e aiutandola nella sua battaglia.

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Lift Me Up, la canzone di Rihanna

Come noto, nel film è stato inserito anche un brano cantato da Rihanna dal titolo Lift Me Up, il quale rappresenta il suo ritorno alla musica dopo diversi anni di silenzio. Su come sia riuscito ad ottenere ciò, Coogler afferma che “stavamo cercando un artista che potesse raccontare il senso del film attraverso una singola canzone. Abbiamo deciso che avrebbe dovuto essere una donna, per mantenere un elemento di continuità con un film che è ricco di donne estremamente forti. Abbiamo allora pensato a Rihanna e dopo averle mostrato alcune scene siamo riusciti ad ottenere la sua partecipazione”.

“Mi ha raccontato di aver accettato in particolare per rendere omaggio a Chadwick. – ha spiegato poi Coogler, concludendo la conferenza stampa – Penso che se questo film è stato fatto, sia per merito di Chadwick. In un certo senso, anche se ora non c’è più, egli continua ad esercitare una certa influenza nelle vite di tutti e noi e ciò che si è riunito e realizzato in suo nome è meraviglioso. Rihanna è solo l’ultimo tassello di un puzzle interamente dedicato a lui. Non vedo dunque l’ora che tutti possano ammirare quanto prodotto tutti insieme.”

 
 

Alice attraverso lo specchio: trama, cast e frasi del film

Alice attraverso lo specchio film

Il romanzo scritto nel 1865 da Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie è tutt’oggi fonte di grande ispirazione per il cinema. La Walt Disney ne trasse infatti una prima versione animata nel 1951, per poi realizzare a quasi sessant’anni di distanza una versione live-action intitolata Alice in Wonderland, con la regia del visionario Tim Burton. Grazie al successo straordinario del film, che ha superato il miliardo d’incasso, nel 2016 è stato realizzato un suo sequel intitolato Alice attraverso lo specchio (qui la recensione), prodotto da Burton ma diretto stavolta da James Bobin, già autore dei film I Muppet e Muppets 2 – Ricercati.

Questo sequel è liberamente ispirato al romanzo Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, scritto dallo stesso Caroll nel 1871 come seguito della sua opera più famosa. Come nel racconto precedente, questo è pieno di allusioni a personaggi, poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell’epoca in cui Carroll viveva. Mentre il primo libro gioca però sul tema delle carte da gioco, il secondo è incentrato su quello degli scacchi. Il film, invece, si discosta da ciò costruendo una storia intorno al concetto di Tempo, il quale diventa qui un personaggio in carne ed ossa.

Nonostante sia stilisticamente simile ad Alice in Wonderland, presentando anche una serie di entusiasmanti elementi di novità, questo sequel mancò di replicare il successo del precedente film dedicato ad Alice. Con un incasso di circa 300 milioni, Alice attraverso lo specchio si rivelò dunque un flop. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Alice attraverso lo specchio: la trama del film

Protagonista è Alice Kingsleigh, che dopo essere tornata dal Sottomondo ha seguito le orme del padre diventando un abile capitano nautico. La sua vita avventurosa, tuttavia, rischia di terminare a causa del ricatto del suo ex fidanzato, Hamish Alcott. Decisa a non cedere la sua nave, Alice decide di seguire nuovamente il Brucaliffo, divenuto farfalla, nel Sottomondo. Qui la giovane è festosamente accolta dalla Regina Bianca, Bianconiglio, Pincopanco e Pancopinco, Stregatto e tutti i suoi vecchi amici, che la informano della grave situazione del Cappellaio Matto.

Alimentato dalla convinzione che la sua famiglia riuscì a sopravvivere all’attacco del Ciciarampa, infatti, il Cappellaio ha intrapreso una ricerca dei parenti perduti. Per aiutare l’amico, Alice parte alla cercare di Tempo, sperando che questi possa aiutarla a trovare il Cappellaio e la sua famiglia. Nel bizzarro palazzo, la ragazza si imbatte nella Cronosfera, marchingegno che permette di viaggiare nel tempo e decide di rubarla per tornare al giorno orristraziante. Tuttavia, anche la Regina Rossa desidera impossessarsene per cambiare il suo destino. Alterare il tempo, tuttavia, avrà delle conseguenze molto gravi sul Sottomondo a cui si dovrà rimediare al più presto.

Alice attraverso lo specchio cast

Alice attraverso lo specchio: il cast del film

Ad interpretare nuovamente Alice, vi è l’attrice Mia Wasikowska. Divenuta una star proprio grazie al precedente capitolo, questa si disse entusiasta di poter riprendere tale ruolo per poterlo approfondire ulteriormente. Il personaggio del Cappellaio Matto è stato nuovamente affidato all’attore Johnny Depp, che ha così nuovamente interpretato per la seconda volta un suo personaggio dopo il celebre Jack Sparrow. Per questo sequel, l’attore ha dato vita ad una versione del Cappellaio ancor più cupa e psicologicamente complessa rispetto a quella vista nel precedente film. L’attore Rhys Ifans, invece, compare nel ruolo di Zanik Altocilindro, il padre del Cappellaio.

Altri due ruoli fondamentali nel film sono quello della Regina Bianca, interpretata da Anne Hathaway, e della Regina Rossa, interpretata da Helena Bonham Carter. Matt Lucas si presenta nuovamente alla motion capture per dar vita ai personaggi Pincopanco e Pancopinco, mentre Richard Armitage, noto per essere stato Thorin Scudodiquercia nella trilogia de Lo Hobbit, è qui Re Oleron. Nuovo ingresso è quello dell’attore Sacha Baron Cohen nei panni di Tempo. Si tratta di un personaggio non esistente nelle opere di Carroll e che l’attore ha costruito da zero tanto nel look quanto nel carattere. Infine, si annovera la voce dell’attore Alan Rickman per il personaggio del Brucaliffo. Scomparso prima che il film venisse distribuito, questo è poi stato dedicato a lui.

Alice attraverso lo specchio: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Alice attraverso lo specchio è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 2 novembre alle ore 23:20 sul canale Italia 1.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Quando il giorno diventa notte e il cielo diventa mare, l’orologio rintocca sonoro e non c’è tè da preparare. E nell’ora più oscura, prima della mia ultima rima, lei tornerà nel Paese delle Meraviglie, e riporterà le lancette dov’erano prima. (Brucaliffo)
  • Sarà una corsa contro il tempo. Ed è meglio non farselo nemico. (Regina Bianca)
  • Vediamo un po’… Emotiva, incline alla fantasia, isteria femminile… Un vero classico. La faremo guarire in un nonnulla. (Il Dottore)
  • Cara ragazza, è scaduto il tuo tempo. (Tempo)
  • Oh Alice, sei la solita fastidiosa, egoistosa e guastafestosa! (Regina Rossa)

Fonte: IMDb

 
 

Poliziotti fuori: trama e cast del film con Bruce Willis

Poliziotti fuori film

L’attore Bruce Willis è noto per i suoi numerosissimi film d’azione. Un genere che negli anni lo ha visto interpretare personaggi sempre diversi in contesti altrettanto vari, ma sempre con Willis impegnato a lottare contro il male e le ingiustizie. A tal riguardo, rimane esemplare e memorabile la serie Die Hard, che lo ha ad oggi visto protagonista di cinque film. Nel corso della sua carriera l’attore non ha però disdegnato anche altri generi, tra cui la commedia. Pur rimanendo in ambito poliziesco, il film Poliziotti fuori – Due sbirri a piede libero (qui la recensione), presenta infatti momenti comici che hanno messo in risalto le qualità di Willis a riguardo.

Il film, del 2010, è diretto dal celebre Kevin Smith, regista cult noto per film come Clerks – Commessi, Dogma e Tusk. Alla sceneggiatura del film vi sono invece RobbMark Cullen, i quali avevano originariamente intitolato il film A Couple of Dicks. Date le controversie suscitate dal possibile significato a doppio senso, i due dovettero però cambiarlo in Cop Out, riscrivendo anche alcune parti della storia. La storia assunse così sempre più i toni di una tradizionale commedia poliziesca, con due agenti estremamente diversi tra loro chiamati a risolvere un caso quantomai delicato.

Il film si affermò poi come una commedia di buon successo, arrivando a guadagnare un totale di 55 milioni di dollari a livello globale a fronte di un budget di 30. Ancora oggi, è considerato come uno dei più divertenti e apprezzati del regista, capace di non rendere banale un film altrimenti convenzionale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Poliziotti fuori: la trama del film

Protagonisti del film sono gli agenti di polizia Jimmy Monroe e Paul Hodges, i quali pur lavorando insieme presentano caratteri e modi di fare decisamente contrastanti e comunque poco ortodossi. Proprio per via dei diverbi tra di loro, i due si ritrovano a fallire un’importante missione, venendo dunque esonerati dal servizio. Sono però decisi quantomeno ad ottenere ciò che gli spetta, ovvero una rarissima figura di baseball da collezione, rubata a Jimmy durante l’operazione. La loro indagine, tra alti e bassi, ha così inizio, portandoli a confrontarsi con risvolti quanto mai inaspettati.

Ritrovare la figurina è infatti quantomai vitale per Jimmy, che con il ricavato potrebbe permettersi di pagare il matrimonio di sua figlia, impedendo al nuovo marito della ex moglie di prendere il suo posto. Quella che sembrava una ricerca personale, però, si trasforma in un vero e proprio caso che ha per protagonista un gangster impegnato nell’attività di riciclaggio di denaro sporco. Risolvere il caso potrebbe dunque non solo permettere loro di ritrovare la figurina rubata, ma anche di vedersi reintegrati nel corpo di polizia. Un’occasione che i due agenti non possono lasciarsi sfuggire.

Poliziotti fuori cast

Poliziotti fuori: il cast del film

Ad interpretare il ruolo dell’anziano agente Jimmy Monroe vi è, come anticipato, l’attore Bruce Willis. Per quanto la sua interpretazione complessiva sia poi stata apprezzata, l’attore ebbe un bruttissimo rapporto con il regista durante il set. Willis non approvava lo stile di regia di Smith, e in più occasioni si è rifiutato di dire le proprie battute o di presentarsi per determinate scene. Willis ha inoltre dichiarato di aver disprezzato Smith in particolare per il suo non interagire molto con il cast ma di perdere invece tempo a fumare marijuana. Dal canto suo, anche Smith ha dichiarato di aver profondamente odiato lavorare con Willis, il quale sembra essere anche arrivato a minacciare di colpire con un pugno il regista.

Nei panni dell’agente Paul Hodges vi è invece Tracy Morgan, attore comico noto in particolare per lo show Saturday Night Live e la serie 30 Rock. Con lui Smith ha raccontato di avere avuto un rapporto decisamente migliore, ritenendo Morgan estremamente divertente. Nel film si ritrovano poi gli attori Kevin Pollack nei panni di Hunsaker e Seann William Scott in quelli di Dave, ovvero colui che ruba la figurina al protagonista del film. Michelle Trachtenberg è Ava Monroe, la figlia di Jimmy, mentre Rashida Jones compare nei panni di Debbie Hodges, la moglie di Paul. Lattrice Francie Swift è Pam, ex moglie di Jimmy, mentre l’attore Jason Lee è Roy, il suo nuovo arrogante marito.

Poliziotti fuori: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Poliziotti fuori – Due sbirri a piede libero è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 2 novembre alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

 
 

Lucca Comics & Games 2022: si chiude con numeri record

Termina oggi l’edizione più emozionante di Lucca Comics & Games, che ha segnato il ritorno a una nuova normalità e ha riportato in città centinaia di migliaia di appassionati di ogni età, una gioiosa community che ha animato le vie e le piazze della città per una festa collettiva che dura ormai da 56 anni. Battuto il record di ticketing del Festival che si conferma come il più importante d’Occidente, con 319.926 biglietti venduti per un’edizione che si è estesa anche al di fuori dei confini cittadini, approdando in 120 Campfire in tutta Italiache hanno organizzato oltre 450 eventi in 15 giorni, su RaiPlay con la sezione dedicata a Lucca Comics & Games, e che ha conquistato anche il web con il festival digital trasmesso su Twitch.

Hope, questo il tema dell’edizione appena conclusa, declinato nello splendido poster realizzato da uno dei massimi esponenti dell’arte fantasy, il canadese Ted Nasmith. Lucca Comics & Games si è dimostrata ancora una volta uno scrigno di immaginazione e speranza che ha portato nella cittadina toscana appassionati di fumetti, animazione, videogiochi, giochi da tavolo, cinema, serie tv, illustrazione e fantasy, provenienti da ogni parte del mondo, confermando l’enorme attrattiva a livello nazionale e internazionale del festival.

È stata un’edizione davvero speciale, unica, la visione che si è avverata – afferma Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games – non solo per le grandi anteprime, o per la presenza di tantissimi autori e artisti italiani e stranieri, o per le numerose novità editoriali, o ancora per la ricchissima offerta culturale, ma soprattutto per l’atmosfera magica che abbiamo respirato, per i volti degli amici ritrovati e di quelli appena conosciuti nelle piazze lucchesi. Il festival è stato lo specchio di un mondo fantastico, che però esiste davvero, è contemporaneo, ed è abitato dalle migliori community di fan che qualsiasi festival potrebbe sperare di avere”.

Una cinque giorni che ha accolto grandi anteprime internazionali con ospiti d’eccezione tra cui un maestro come Tim Burton, acclamato dal popolo di Lucca cui ha raccontato il suo immaginario in occasione dell’anteprima europea della serie Mercoledì.

Ma anche l’attesissima anteprima di One Piece Film: RED alla presenza del regista Gorō Taniguchi accompagnata da tantissime iniziative che hanno coinvolto i fan, senza dimenticare la prima visione mondiale di quattro episodi della serie animata Dragonero, tratta dal fumetto di successo creato da Luca Enoch e Stefano Vietti, una coproduzione internazionale Sergio Bonelli Editore insieme a Rai Kids, Power Kids e NexusTV.

Come ogni anno, a decretare il successo di Lucca Comics & Games è stato il pubblico, che ha potuto confrontarsi, assistere agli incontri, partecipare a sessioni di firma con decine di ospiti (80 solo in Area Comics), tra i quali decine di stranieri. Dal Giappone sono volati a Lucca i mangaka Norihiro Yagi (Star Comics), autore di Ariadne In The Blue Sky, nonché del dark fantasy Claymore, Nagabe(J-Pop Manga), autore del successo da più di un milione di copie Girl From The Other Side e Atsushi Ohkubo, autore di successi mondiali come Soul Eater e Fire Force. Da Taiwan Zuo Hsuan, col suo percorso tra memoria e ricordi e Chi Ta-wei, con le sue creature queer e androidi e la fantascienza di Chang Sheng. E poi Chester B. Cebulski, editor in chief di Marvel, John Romita Jr., Chris Ware, James Tynion IV, Paco Roca, Chris Riddell, Lee Bermejo, Brian Azzarello, Arnaud Dollen e Jérôme Alquié, Marcello Quintanilha, Rubén Pellejero, Miguel “Rep” Repiso, Tony Valente, Kenny Ruiz, Danijel Zezelj. Senza dimenticare lo straordinario Carlos Grangel, character designer e collaboratore di lunga data di Tim Burton e Pixar. Il pubblico ha potuto esplorare – tra incontri, showcase e firmacopie – gli universi visivi di decine di autori e autrici italiani tra i quali Zerocalcare, Leo Ortolani, Gipi, Giacomo Nanni, Milo Manara, Tanino Liberatore, Alfredo Castelli, Manuele Fior, Sio, Dado, Fraffrog, Pera Toons, GiacomoKeison” Bevilacqua, Fumettibrutti, Mirka Andolfo, Corrado Roi, Werther Dell’Edera, Gabriele Dell’Otto, Lorenzo LRNZ Ceccotti, Zuzu, GUD, Sara Colaone.

 
 

Avatar: La via dell’acqua, ecco l’emozionante trailer ufficiale!

Ecco il trailer ufficiale di Avatar: la via dell’acqua il seguito a lungo atteso del film del 2009 di James Cameron, che ci riporterà su Pandora, per scoprirne i nuovi segreti, seguendo le avventure della famiglia di Sully e Neytiri.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

 
 

Enola Holmes 2: ecco perché Sam Claflin non è nel film

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Arriverà il 4 novembre 2022 su Netflix il film Enola Holmes 2, sequel del film del 2020, dove l’attrice Millie Bobby Brown riprenderà i panni della sorella di Sherlock Holmes, impegnata anche lei nel risolvere alcuni complessi casi. Oltre all’attrice resa celebre dalla serie Stranger Things tornerà anche in questo film l’attore Henry Cavill, con il ruolo dell’illustre Sherlock Holmes. C’è però in particolare un attore del primo film che non sarà presente in questo sequel: Sam Claflin. L’attore, come noto, nel primo film interpreta Mycroft Holmes, il più grande dei tre fratelli nonché custode legale di Enola.

Il regista di Enola Holmes 2, Harry Bradbeer, ha ora chiarito nel corso di un’intervista il perché di questa assenza. “Quando il calendario lavorativo di Sam Claflin è stato definito, – ha spiegato il regista – abbiamo capito che lui non avrebbe potuto esserci. Ci dispiace molto che non abbia potuto far parte di questo film. Se il franchise proseguirà, ci farà piacere riaverlo. La sua assenza ci ha però fatto capire che dovevamo concentrarci di più su Sherlock, che ha qui alcuni vantaggi come personaggio, come un ruolo più centrale. Volevamo lavorare su questa particolare relazione”.

“Doveva riguardare Sherlock ed Enola, – ha continuato il regista – quindi immagino che avere meno personaggi da gestire ci abbiamo permesso di focalizzarci con maggior vigore su quello che avevamo”. Bradbeer non esclude dunque ad un possibile ritorno di Claflin nei panni del maggiore dei fratelli Holmes, qualora Netflix darà il via alla realizzazione di un terzo film. L’assenza dell’attore è però compensata in Enola Holmes 2 da un cast composto da Louis Partridge, Susan Wokoma, Adeel Akhtar e Helena Bonham Carter, che interpreta il ruolo della madre dei tre fratelli Holmes. Tra i nuovi arrivi, invece, si segnalano David Thewlis e Sharon Duncan-Brewster.

Fonte: Collider

 
 

Spider-Man: Jon Watts rivela perché è stato omesso il morso del ragno

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I Marvel Studios e la Sony Pictures hanno distribuito al cinema nel dicembre del 2021 il film Spider-Man: No Way Home, terzo capitolo della trilogia che la Marvel ha dedicato all’amato supereroe. Il film ha inoltre regalato ai fan la possibilità di vedere insieme nelle stesse scene tre generazioni diverse del personaggio, interpretato dunque da Tobey MaGuire, Andrew Garfield e Tom Holland. Lo Spider-Man di Holland ha però notoriamente preso una strada molto diversa rispetto ai suoi due predecessori, incluso il non aver reso chiaro il modo in cui abbia ottenuto i suoi superpoteri. Il regista della trilogia Jon Watts ha ora spiegato perché ciò non è stato mostrato.

È stato così bello saltare oltre e affrontare di più le ripercussioni… ed esplorarlo semplicemente dal punto di vista di qualcun altro che lo scopre e ha molte domande“, ha raccontato Watts nel corso di un’intervista. Lo Spider-Man del Marvel Cinematic Universe ha infatti fatto la sua comparsa in Captain America: Civil War, essendo già in quel caso in possesso dei suoi superpoteri. I film a lui dedicati non sono poi tornati sul modo in cui li abbia ottenuti, ma Watts ha confermato che idealmente ciò è avvenuto in modo simile a quanto visto per gli Spider-Man precedenti, ovvero tramite il morso di un ragno radioattivo.

Ad oggi non sappiamo quando lo Spider-Man di Holland farà nuovamente la sua comparsa nell’MCU, ma il fatto che ne sia ormai divenuto uno dei personaggi chiave può far star certi che avrà sicuramente un ruolo di rilievo anche nel corso della Multiverse Saga. Se il suo ritorno non dovesse avvenire prima, sarà certamente presente in Avengers: The Kang Dinasty e Avengers: Secret Wars, dove si unirà agli altri Vendicatori per combattere la minaccia rappresentata da Kang il Conquistatore.

Fonte: ComicBook

 
 

Nightmare Before Christmas: Henry Selick trova ingiusto che Tim Burton si prenda tutto il merito

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Su Netflix è arrivato da qualche giorno Wendell & Wild, il nuovo film d’animazione in stop motion firmato dal regista Henry Selick, già celebre per aver realizzato opere entusiasmanti come Coraline e la porta magica e, in particolare, Nightmare Before Christmas. Proprio ricordando quest’ultimo progetto, distribuito in sala nel 1993, Selick ha affermato di trovare ingiusto che il merito di quell’opera venga attribuito il più delle volte al solo Tim Burton. Come noto, di quel film Burton aveva ideato la storia, partecipato alla produzione e contribuito al design dei personaggi, ma non si era occupato della regia, affidata invece a Selick.

“Penso sia stato un po’ ingiusto, – ha affermato Selick –  perché non era intitolato Tim Burton’s Nightmare Before Christmas fino a tre settimane prima dell’uscita nelle sale. E mi sarebbe andato bene se fosse stato quello per cui avevo firmato il contratto“. “In quel periodo Tim era impegnato a girare due film, mentre io realizzavo quel lungometraggio. Tim è un genio, o lo era certamente nei suoi anni più creativi. Ho sempre pensato che la sua storia fosse perfetta, ma sono stato realmente io, insieme al mio team, a portarlo in vita“.

Il regista ha poi continuato dicendo che Burton ha avuto “pochissimo a che fare” con la realizzazione di Nightmare Before Christmas. Selick ha infatti spiegato come Burton si sia semplicemente presentato verso la fine della produzione per apportare alcune modifiche finali. Il regista ha però anche scherzato su come anche il compositore Danny Elfman creda che il film sia una sua creazione grazie alle sue musiche. In ogni caso, Nightmare Before Christmas rimane ancora oggi uno dei film d’animazione più amati e iconici di sempre, che trova il suo pubblico ad ogni Halloweene e Natale.

Fonte: CBR

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, Kevin Feige spiega perché Namor è arrivato solo ora

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Come ormai noto da mesi, il villain principale di Black Panther: Wakanda Forever, l’atteso sequel del film campione d’incassi del 2018, sarà il potente Namor. Il personaggio, interpretato dall’attore Tenoch Huerta è stato descritto come un mutante, signore degli abissi dell’Oceano, dove ha costruito il proprio straordinario impero. C’era molta attesa nei confronti del debutto di questo personaggio, che finalmente ha ottenuto un proprio spazio all’interno del Marvel Cinematic Universe. In molti, tuttavia, non hanno potuto non chiedersi come mai egli sia stato introdotto solo ora, sul finire della Fase 4.

Durante la premiere del film, il produttore e capo dei Marvel Studios Kevin Feige ha fornito una risposta a tale quesito. Feige ha infatti dichiarato che il personaggio era rimasto schiacciato in una guerra sui diritti tra gli Studios e che quando già sul finire degli anni Novantaa si ipotizzò un film interamente a lui dedicato, questo non si realizzò proprio per via dei contrasti tra i Marvel Studios e la Universal, che all’epoca deteneva parte dei diritti su Namor. Ricordando l’episodio, Feige ha affermato che “avevamo persino commissionato una sceneggiatura all’epoca, ma il tempismo non è mai stato giusto come anche la proposta in generale”.

Se ora Namor è arrivato infine sul grande schermo, gran parte del merito pare sia da attribuire al regista Ryan Coogler, che lo avrebbe fortemente voluto come villain di questo sequel. “Ryan Coogler nel primo film comincia a delineare quella che sarà una guerra tra i regni. – ha spiegato Feige – Questo ha aggiunto una maggiore specificità culturale al personaggio legandolo al regno di Talocan e non vedo l’ora che le persone incontrino questa sua versione”. Per il regista dunque, si trattava del villain perfetto per questo sequel, e per poter ammirare Namor in tutto il suo splendore, occorrerà attendere l’arrivo in sala del film, fissato al 9 novembre.

Fonte: ScreenRant

 
 

A Quiet Place: Lupita Nyong’o sarà la protagonista dello spin-off

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Mentre si prepara a fare il suo ritorno nel Marvel Cinematic Universe in Black Panther: Wakanda Forever, l’attrice premio Oscar Lupita Nyong’o sembra essere pronta a fare il suo debutto anche in un altro popolare franchise cinematografico: quello di A Quiet Place. Stando a quanto riportato da Deadline, pare infatti che l’attrice sia alle fasi finali della trattativa che la porterà a recitare nel prossimo capitolo della saga, attualmente intitolato A Quiet Place: Day One.  Lo spinoff sarà diretto e scritto dal regista di Pig Michael Sarnoski.

Non si sa molto di più su questo progetto, se non che appunto sarà in tutto e per tutto uno spin-off, con nuovi personaggi e nuove situazioni ambientate sempre nel mondo invaso dai mostruosi alieni già visti in A Quiet Place e A Quiet Place 2. Come suggerisce il titolo, inoltre, il racconto del  film si svolgerà con tutta probabilità nel corso del primo giorno di invasione, già brevemente mostrato nel secondo dei due film ad oggi realizzati. La speranza sembra dunque quella che questo nuovo film consolidi l’universo narrativo di A Quiet Place, stabilendo la besai per ulteriori capitoli futuri.

Riguardo la Nyong’o, non è stato però rivelato di più sul ruolo che andrà a ricoprire, ma ulteriori dettagli saranno certamente forniti con l’inizio delle riprese previsto per i primi mesi del 2023. È però noto che, sebbene non sia già del tutto fuori questione, John Krasinski ed Emily Blunt, i protagonisti dei primi film, probabilmente non riprenderanno i loro ruoli in questo nuovo caapitolo, atteso in sala per l’8 marzo 2024. I due attori torneranno però rispettivamente come regista e protagonista del terzo film della trilogia principale, la cui uscita in sala è prevista per il 2025.

Fonte: Deadline

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, tra le fonti d’ispirazione c’è anche Terminator 2

Marvel Studios Black Panther Wakanda Forever

Dopo il successo di successo di Black Panther, nel 2018, Ryan Coogler è tornato a dirigere l’attesissimo seguito dal titolo Black Panther: Wakanda Forever. Si tratta dell’ultimo film della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe e in esso si vedrà il Regno di Wakanda sconvolto dalla morte prematura di Re T’Challa (Chadwick Boseman). Senza il loro eroe difensore, la nazione immaginaria si trova sotto una nuova minaccia proveniente dal regno sottomarino di Talocan e dal suo re, Namor (Tenoch Huerta).

In queste settimane prima dell’arrivo in sala Coogler si è prestato a diverse interviste riguardanti il film e nel corso di una di esse ha parlato di come il film Terminator 2 – Il giorno del giudizio sia stato un’importante fonte d’ispirazione per Wakanda Forever. Diretto da James Cameron e distribuito nel 1991, Terminator 2 vede ritorno di Arnold Schwarzenegger come un T-800 programmato per proteggere John Connor dal T-1000, un robot avanzato pronto a uccidere il futuro salvatore della specie umana.

Coogler ha dunque spiegato che il film di Cameron è stato una “grande ispirazione” che ha contribuito a plasmare in modo significativo la narrazione di questo sequel in quanto presenta due personaggi che “vogliono entrambi le stesse cose ma a causa di chi sono e cosa li ha modellati, vogliono ottenere quelle cose in modi diversi modi…“. Sulla base di questa affermazione si possono generare nuove teorie su ciò che accadrà nel film e che potranno trovare conferma o smentita soltanto con l’uscita in sala del film, attualmente fissata per l’Italia al 9 novembre 2022.

Fonte: Collider

 
 

Real Steel: trama, cast e sequel del film con Hugh Jackman

Real Steel film

Quella del combattimento tra robot è una pratica esistente già oggi, resa celebre in particolare dal programma televisivo Robot Wars, dove esemplari di ogni tipo si scontrano fino al loro annullamento. Allo stesso tempo, l’iniziativa RoboCup mira a realizzare entro il 2050 una squadra di robot umanoidi in grado di sfidare e battere la squadra di calcio campione del mondo. Sempre più lo sport sembra dunque andare in una direzione dove i robot prendono il posto degli umani e questo è anche quanto immaginato dal film di fantascienza del 2011 Real Steel (qui la recensione), diretto dal regista Shawn Levy, noto in particolare per la trilogia di Una notte al museo.

Prodotto da Steven Spielberg e Robert Zemeckis, il film è ispirato al racconto Acciaio, di Richard Matheson, pubblicato per la prima volta nel 1956 su Fantasy & Science Fiction. In questo, i robot si sfidano in incontri di boxe veri e propri. Questo era già stato adattato come episodio della quinta stagione di Ai confini della realtà, la celebre serie televisiva antologica. Per trasformare il racconto in un lungometraggio, Levy voleva però che i robot fossero reali e concreti ove possibile. Sono stati così realizzati oltre venti robot animatronici, i quali hanno permesso di far guadagnare al film un maggior realismo. La computer grafica subentra unicamente durante gli scontri sul ring.

Apprezzato proprio per gli effetti speciali pratici e quelli in CGI, Real Steel si è affermato come un buon risultato al box office, guadagnando circa 300 milioni di dollari. Per gli amanti del genere è un film da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Real Steel: la trama del film

Nell’anno 2020 i robot vengono costruiti per combattere al posto degli uomini negli incontri di boxe. Charlie Kenton, di professione pugile, si trova a perdere l’occasione di conquistare il titolo mondiale proprio perché sostituito all’ultimo da un robot. Non accettando di essere stato tagliato fuori dallo sport che ama, egli decide di diventare il manager di quello stesso androide, impiegandolo in incontri clandestini per guadagnare soldi. Quando però l’automa viene brutalmente distrutto da un avversario, Charlie si ritrova pieno di debiti. A complicare la situazione vi è l’arrivo improvviso di un figlio di cui non sapeva l’esistenza.

Una sua ex fidanzata, ora deceduta, ha infatti avuto un bambino da lui e ha deciso come ultima volontà di lasciarlo in custodia a Charlie. Lui non vuole però saperne, preoccupato soltanto dal dover risolvere i propri problemi economici. Costretto a dover comunque tenere il bambino, di nome Max, Charlie lo porta con sé alla ricerca di un nuovo robot. Ne troveranno uno in una discarica, ma è un vecchio modello da allenamento. Sotto insistenza di Max, però, Charlie cerca di fare il possibile per renderlo quanto più forte possibile. Quando il robot, chiamato Atom, inizia a vincere ogni scontro, la situazione di Charlie sembra prendere una piega inaspettata.

Real Steel cast

Real Steel: il cast del film

Ad interpretare l’ex pugile Charlie Kenton vi è l’attore Hugh Jackman, noto ai più per aver interpretato Wolverine nella saga degli X-Men. L’attore, attratto dal progetto, ha dichiarato di aver particolarmente apprezzato la possibilità di confrontarsi con veri robot sul set, potendo così rendere più convincente la propria interpretazione. Il giovane Dakota Goyo, già apparso nei panni del giovane Thor nel film Thor, recita qui nel ruolo di Max, il figlio di Charlie. L’attrice Evangeline Lilly compare nei panni di Bailey Tallet, la figlia dell’ex allenatore di Charlie, mentre Anthony Mackie è Finn, amico del protagonista. Kevin Durand, infine, interpreta Ricky, l’uomo a cui Charlie deve numerosi soldi.

Real Steel: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il buon successo del film, il regista ha in più occasione dichiarato di voler realizzare un sequel. Recentemente intervistato per presentare il suo nuovo film, Free Guy, Levy ha confermato una volta di più di stare ipotizzando diversi scenari narrativi, così da far prendere vita al progetto. Suo desiderio, inoltre, è quello di far recitare in questo sequel anche l’attore Ryan Reynolds, notoriamente grande amico di Jackman. Attualmente non vi è ancora la certezza che il film verrà realizzato, ma con l’interesse anche dei due interpreti questo potrebbe infine concretizzarsi nell’immediato futuro.

Nell’attesa di potere forse vedere un giorno questo sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Real Steel è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video.

 

Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

La leggenda di Beowulf: trama, cast e curiosità sul film

La leggenda di Beowulf film

Il regista premio Oscar Robert Zemeckis ha nel corso della sua carriera realizzato film di vario genere, dal fantascientifico Ritorno al futuro al drammatico Forrest Gump, dal biografico The Walk fino al recente fantasy Le streghe. Un altro suo grande interesse è poi quello per l’animazione, a cui Zemeckis si è approcciato tramite la CGI con la tecnica delle performance capture, ossia con personaggi digitali ottenuti captando i reali movimenti eseguiti da attori in carne ed ossa. Polar Express è stato il primo esemplare in assoluto di questo genere, a cui è poi seguito La leggenda di Beowulf.

Questo suo secondo esperimento con l’animazione CGI, uscito nel 2007, è un libero adattamento del poema epico Beowulf, di autore anonimo e risalente indicativamente al VIII Secolo. Scritto in inglese antico, questo rielabora materiale leggendario di origine nordica, dando vita ad un’opera originale incentrata sul valore del guerriero che dà il nome al titolo, il quale nel corso della narrazione si scontra con innumerevoli prove, tentazioni e mostri  di varia natura. Pur non apprezzando questo poema, Zemeckis si disse affascinato dalla sceneggiatura scritta da Neil Gaiman e Roger Avary, accettando dunque di dirigere il film.

A convincere il regista ad usare anche in questo caso la performance capture è stata la libertà che questa tecnica consentiva riguardo alla realizzazione di determinate sequenze. Così facendo ha potuto dar vita ad un nuovo film ricco di avventura, emozioni e scene visivamente stupefacenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La leggenda di Beowulf: la trama del film

La storia è ambientata in una magica epoca velata dalle nebbie del tempo, piena di eroi e di mostri, di avventure e di valore, di ricchezza e di gloria. Protagonista è Beowulf, uomo ed eroe dotato di incredibili doti, deciso a salvare un antico regno danese dalla distruzione da parte di una creatura malvagia di nome Grendel. Il re Hrothgar, terrorizzato come i suoi abitanti dalla bestia, era infatti da tempo alla ricerca di un guerriero che potesse liberarli da quell’orrore. In cambio, questo vichingo leggendario, spavaldo e ambizioso, forse anche troppo succederà al trono. Nel corso della sua avventura, però, Beowulf dovrà fare i conti non solo contro i demoni che infestano il suo mondo, ma anche con i prori, quelli che porta dentro di sé, e che lo rendono vulnerabile.

La leggenda di Beowulf: il cast del film

Ad interpretare l’eroe Beowulf vi è l’attore Ray Winstone, Poiché l’attore, all’epoca delle riprese, aveva già 50 anni, la sua voce e le sue espressioni sono state montate, tramite motion-capture, sul corpo dell’assai più giovane e prestante fisicamente attore Alan Ritchson, oggi noto come protagonista della serie di Amazon Reacher. Pur non avendo interpretato ogni scena del suo personaggio, Winston ha espresso grande entusiasmo nel lavora con la motion capture, avendo trovato con questa grande libertà di improvvisazione. Nel ruolo del re Hrothgar, invece, si ritrova il premio Oscar Anthony Hopkins, il quale ebbe invece un po’ di problemi a comprendere il funzionamento di questa tecnica. Sua moglie, Wealtheow, è invece interpretata dall’attrice Robin Wright.

Di particolare importanza è il personaggio noto come Madre di Grendel, interpretato dall’attrice Angelina Jolie. Ad aver attratto particolarmente la premio Oscar fu il look del suo personaggio e l’evoluzione di questo nel film. Poiché all’epoca delle riprese era incinta di tre mesi, però, fu necessario utilizzare una controfigura per le scene in cui il personaggio appare nudo. A dar vita al mostro Grendel, invece, vi è Crispin Glover, attore che aveva già recitato con Zemeckis per Ritorno al futuro. Glover, tuttavia, si dimostrò particolarmente insofferente sul set, non apprezzando la tecnica della motion capture. Si ritrovano infine gli attori John Malkovich, con il ruolo di Unferth, il primo consigliere del re, e Brendan Gleeson nei panni di Wiglaf, amico di Beowulf.

La leggenda di Beowulf cast

La leggenda di Beowulf: le differenze tra il poema e il film

Al momento di dar vita alla sceneggiatura tratta dal film, uno degli obiettivi era quello di espandere il racconto del poema originale. Poiché in esso molti risvolti narrativi erano omessi o lasciati vaghi, gli sceneggiatori e Zemeckis lavorarono per cercare di ricostruire ciò che mancava leggendo tra le righe di quanto veniva raccontato. Alla luce di ciò, si dovettero però operare anche una serie di differenze rispetto a quanto presente nel poema. In particolare, Beowulf viene descritto come un essere umano tutt’altro che perfetto. Egli appare al contrario ricco di difetti, insicurezze e vizi che lo rendono vulnerabile. Un altro personaggio che acquisisce connotazioni nuove è il re Hrothgar, descritto come un donnaiolo.

Il mostro Grendel viene invece presentato come una creatura infantile e dall’aspetto malaticcio, in qualche modo somigliante al personaggio di Gollum di Tolkien, piuttosto che un mostruoso demone selvaggio ricco di forza e rabbia. La rappresentazione della stessa madre di Grendel viene alterata, per essere presentata qui come una bella seduttrice, piuttosto che una succube. In particolare, su quanto avviene tra lei e Beowulf, gli sceneggiatori dovettero cercare alcune risposte attraverso i tanti studi condotti negli anni sul poema, in quanto questo di per sé rimane piuttosto vago a riguardo. In ultimo, è da notare come nel poema Beowulf diventi sovrano della Danimarca e non del regno di Hrothgar.

La leggenda di Beowulf: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La leggenda di Beowulf grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1 novembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

 
 

Stronger: trama, cast e la vera storia dietro il film con Jake Gyllenhaal

Stronger film

Più volte al cinema si sono viste storie di uomini comuni che si sono però rivelati veri e propri eroi al momento giusto, anche al costo di sacrificare sé stessi. Tra i più recenti a riguardo si ritrova Stronger (qui la recensione), film diretto da David Gordon Green nel 2017 e con protagonista l’attore Jake Gyllenhaal in una delle sue interpretazioni più apprezzate degli ultimi anni. La storia è quella di Jeff Bauman, il quale si ritrova coinvolto nell’attentato alla maratona di Boston avvenuto nel 2013, e in seguito al quale perse entrambe le gambe. La pellicola ripercorre non solo tale tragico evento, ma anche il doloroso percorso intrapreso da Bauman per poter riaffermare sé stesso nonostante la grave perdita subita.

Stronger è basato sull’omonimo libro pubblicato nel 2014 dallo stesso Bauman. All’interno di questo lo scrittore ripercorre il difficile processo di riabilitazione e riconquista di una vita il più normale possibile. Affermatosi da subito come un racconto particolarmente toccante e in grado di ispirare quanti si trovano a dover affrontare difficoltà nella propria vita, questo venne opzionato dalla Lionsgate per realizzarne un film, che venne infine presentato al Toronto International Film Festival. In Italia ebbe invece la sua anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Partecipando a tali eventi Stronger guadagnò ottime recensioni da parte della critica, affermandosi come uno dei titoli forti della sua stagione.

Al momento dell’arrivo in sala, però, il film si rivelò un flop al box office. Qui incassò infatti solo circa 9 milioni a livello globale a fronte di un budget di 30. Nonostante tale risultato, la pellicola ha comunque avuto modo di far parlare di sé, sia per la sua rappresentazione degli eventi realmente accaduti sia per la performance del protagonista. Questi è infatti stato elogiato come la vera fonte di forza dell’opera. Stronger è ad oggi un titolo da riscoprire, ma prima di gettarsi in una visione di questo può essere utile conoscere alcune delle curiosità legate ad esso. Diverse di queste sono relative al cast di interpreti, come anche al rapporto con la vera storia di Bauman.

Stronger: la trama del film

La storia del film si apre nel bel mezzo della celebre maratona di Boston, alla quale Jeff Bauman si è recato per fare una sorpresa alla fidanzata Erin, una delle atlete in gara. Il ragazzo decide di posizionarsi in prossimità del traguardo, attendendo lì l’arrivo della sua amata. Improvvisamente, però, lo scoppio di una bomba genera il panico e fa perdere i sensi a Jeff. Questi si risveglia in ospedale, dove si scopre privo di gambe, perse in seguito all’incidente. Nonostante la rabbia e lo sconforto, egli trova il sostegno di Erin e della famiglia nell’affrontare la dolorosa terapia per la riabilitazione fisica. Allo stesso tempo, Jeff si trova a collaborare con le autorità per tentare di individuare gli attentatori. Il suo precario equilibrio è però messo in crisi dai suoi demoni interiori, contro i quali dovrà combattere per non perdere la sua battaglia più grande.

Stronger cast

Stronger: il cast del film

Come anticipato, a ricoprire il ruolo dello sfortunato protagonista vi è l’attore Jake Gyllenhaal. Celebre per film come I segreti di Brokeback Mountain e Nightcrawler, questi ha qui dato vita ad un nuovo complesso personaggio. Consapevole della grande responsabilità, l’attore decise di trascorrere quanto più tempo possibile in compagnia del vero Bauman, apprendendo da lui tutti i retroscena sulla vicenda. Ciò gli permise di poter venire a conoscenza anche dei sentimenti provati dall’uomo in quei momenti di difficoltà, lavorando poi per riportarli in modo sincero nel film. Per Gyllenhaal interpretare Baumban fu anche una grande sfida fisica. L’attore dovette infatti imparare a muoversi e agire come se realmente non avesse dalla sua la possibilità di utilizzare le gambe.

Accanto a lui, nel ruolo di Erin, vi è invece l’attrice Tatiana Maslany. Questa è nota in particolare per la serie Orphan Black, e grazie a Stronger ha avuto ulteriormente modo di farsi notare anche sul grande schermo. L’attrice candidata all’Oscar Miranda Richardson è invece presente nei panni di Patty Bauman, madre di Jeff, mentre Clancy Brown, voce di Mr. Krabs nella serie animata SpongeBob SquarePants, interpreta qui Jeff Bauman Sr. Il comico Lenny Clarke recita nei panni dello zio Bob, mentre Frankie Shaw dà vita a Gail, la sorella di Erin. Per garantire ulteriore realismo al film, sono presenti in ruoli minori le vere persone che aiutarono Jeff nella sua riabilitazione. I medici e i fisioterapisti che si incontrano nella storia sono infatti coloro che realmente si presero cura di Jeff al momento dell’incidente.

Stronger: la vera storia dietro al film

La vera storia dell’incidente che cambio la vita di Jeff Bauman ha inizio la mattina del 15 aprile del 2013. Questi si era infatti recato in prossimità del traguardo della maratona di Boston, aspettando l’arrivo della sua fidanzata Erin, alla quale voleva fare una sorpresa per tentare di riallacciare i rapporti recentemente incrinatisi. Qui, però, Jeff viene investito in pieno dallo scoppio di una bomba. Rimasto stordito e circondato da persone ferite, egli si rese conto di avere le gambe maciullate. Trasportato d’urgenza in ospedale, questi è subito stato sottoposto ad un intervento per tentare di fermare l’emorragia ed evitare rischi di infezione. I medici furono costretti ad amputare le gambe di Jeff pochi centimetri sopra il ginocchio. Al suo risveglio, Jeff dimostrò grande forza di volontà riuscendo anche a sdrammatizzare sulla cosa, affermando che si sentiva uguale al tenente Dan di Forrest Gump.

Dopo aver raggiunto una situazione clinica stabile, Jeff iniziò a collaborare con l’FBI circa l’accaduto. Il suo contributo fu fondamentale nell’individuazione dei due attentatori, di cui uno ucciso e l’altro catturato. La vera battaglia per Jeff ha però avuto inizio in seguito alla sua uscita dall’ospedale. I primi tempi si trovò infatti a dover combattere contro dolori incredibili, per i quali fu costretto ad assumere potenti medicinali. Allo stesso tempo si trovò a dover fronteggiare le grandi apprensioni e aspettative della gente nei suoi confronti. Tutto ciò portò Jeff ad intraprendere una vita sregolata, caratterizzata in particolare dalla dipendenza dall’alcol. Lentamente, Jeff è però riuscito ad uscire da tale situazione, intraprendendo un percorso di riabilitazione fisica ed emotiva. Oggi Jeff continua a combattere la sua personale battaglia, cercando di essere allo stesso tempo un modello per quanti vivono situazioni difficili, dalle quali è possibile uscire.

Stronger: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Stronger è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema e Apple iTunes. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1 novembre alle ore 21:15 su Rai 5.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

 
 

La torre nera: Mike Flanagan sogna di adattare i romanzi di Stephen King

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La torre nera è la serie composta da sette libri di genere dark fantasy e western scritta da Stephen King tra il 1982 e il 2012, divenuta nel tempo la sua opera più imponente tanto per ampiezza del racconto quanto per il suo essere il legame alla base di tutti i romanzi scritti dal celebre autore del brivido. In essa si segue la missione del pistolero Roland Deschain e del suo gruppo di seguaci per raggiungere la Torre Nera, un luogo mitico che collega tutte le realtà per impedire la sua rovina, cosa che porterebbe al collasso di tutti gli universi.

A causa della sua natura tentacolare e dei collegamenti sia diretti che indiretti con altri romanzi di King, La torre nera è un’opera notoriamente difficile da adattare per lo schermo. Il regista Nikolaj Arcel ha però tentato un adattamento cinematografico nel 2017 con Idris Elba nei panni di Roland e Matthew McConaughey nei panni di Walter Padick, il famigerato Uomo in Nero. Il film ha preso spunto da più romanzi della serie per raccontare una storia condensata e a suo modo originale. L’accoglienza di tale lungometraggio è però stata quantomai negativa, con conseguente cancellazione di un film sequel pianificato e di una serie TV prequel.

Il regista Mike Flanagan, che si è già misurato con opere di King quali Il gioco di Gerald e Doctor Sleep, ha tuttavia affermato che realizzare una trasposizione soddisfacente di tali romanzi sarebbe il suo sogno. “È il progetto dei miei sogni. – ha affermato il regista – E continuo a tornarci perché… ha un suo peso. Non posso allontanarmi troppo per troppo tempo. Niente sarebbe un onore più grande o mi renderebbe più felice nella mia carriera che poterci lavorare. Che aspetto avrebbe? Sarebbe proprio come il libro”. Solo il tempo ci dirà se Flanagan avrà modo di concretizzare o meno la sua visione nei confronti di La torre nera.

Fonte: ScreenRant