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The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes aggiunge 6 membri del cast come mentori e tributi

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Dopo il recente casting di Jason Schwartzman come il presentatore Lucky Flickerman, Lionsgate continua ad ampliare il cast annunciando l’aggiunta di sei nuovi attori che reciteranno al fianco di Rachel Zegler e Tom Blyth nel prossimo   prequel  di The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes.

Si tratta di Max Raphael (Slaughterhouse Rulez), Zoe Renee (Master), la nuova arrivata Ayomide Adegun (The Continental), Kaitlyn Akinpelumi (The School For Good and Evil) e Amelie Hoeferle (The Boogeywoman) sono stati scelti per i rispettivi ruoli di mentori Festus Creed per il Distretto 4, Lysistrata Vickers per il Distretto 12, Plinio “Pup” Harrington per il Distretto 7, Domita Whimsiwick per il Distretto 10 e Vipsania Sickle per il Distretto 7. Nel frattempo, Sofia Sanchez è pronta per il ruolo di Wovey, una omaggio dal Distretto 8.

The Ballad of Songbirds and Snakes, il film

Basato sul romanzo prequel del 2020 di Suzanne Collins, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes è ambientato 64 anni prima degli eventi della trilogia di Hunger Games   a partire dalla mattina della mietitura dei Decimi Hunger Games, dove un 18enne Coriolanus Snow viene assegnato come mentore per la ragazza tributo del Distretto 12 impoverito.

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il suo lignaggio in via di estinzione, una famiglia un tempo orgogliosa che è caduta in disgrazia nella Capitale del dopoguerra. Con l’avvicinarsi della decima edizione di Hunger Games, il giovane Snow è allarmato quando gli viene assegnato l’incarico di essere mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del povero Distretto 12. Ma, dopo che Lucy Grey attira tutta l’attenzione di Panem sfidando tutti durante la cerimonia della mietitura, Snow pensa che potrebbe essere in grado di ribaltare le probabilità a loro favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e la ritrovata competenza politica, la corsa di Snow e Lucy contro il tempo per sopravvivere rivelerà alla fine chi è un usignolo e chi è un serpente.

Scritto da Michael Lesslie e basato su una bozza di Collins e Michael Arndt, il film sarà diretto dal regista di Hunger Games Francis Lawrence. Sarà guidato dalla produttrice del franchise Nina Jacobson e dal suo partner di produzione Brad Simpson, insieme a Francis Lawrence. Suzanne Collins, Tim Palen e Jim Miller saranno i produttori esecutivi. Meredith Wieck e Scott O’Brien stanno supervisionando per conto dello studio. Il prequel è attualmente previsto per il 17 novembre 2023 nelle sale.

Thor: Love and Thunder, perché il look di Gorr è diverso dai fumetti?

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In una recente intervista con ComicBook, a Christian Bale è stato chiesto dell’aspetto che Gorr avrà nel film e di come è stato deciso il suo aspetto finale in Thor: Love and Thunder. L’attore ha rivelato che sono entrati in gioco una serie di fattori, ma che una delle maggiori preoccupazioni era il costume che il personaggio indossa nei fumetti, che è essenzialmente un perizoma nero e un mantello. L’attore ha discusso di come anche i tempi stretti tra il suo film precedente e l’inizio del lavoro su Thor: Love and Thunder abbia giocato un ruolo importante, poiché aveva appena concluso un progetto in cui il suo corpo era abbastanza magro, “piuttosto privo di muscoli”, mentre Gorr è tipicamente rappresentato con un fisico più snello e muscoloso.

“Stavo uscendo da un film in cui era necessario essere piuttosto privi di muscoli, poi ho visto le immagini (di Gorr) e ho pensato: ‘Beh, non sarà possibile… e questa cosa del perizoma che sta succedendo là.’ Nei fumetti sembrava fisicamente, sai, qualcuno con cui fare i conti. E ho detto: “Beh, sai, non sarà possibile nello stato in cui mi trovo. E abbiamo letteralmente tre giorni tra la fine di un film e il mio viaggio in Australia per la quarantena e cose del genere”. Di solito mi piace avere molto più tempo tra un film e l’altro, ma la pandemia ha fatto sì che le cose si risolvessero in quel modo. Quindi abbiamo detto: ‘Va bene, no, andremo con i poteri soprannaturali che ha, che ottiene dalla Necrospada, eccetera’, che penso funzioni in modo davvero efficace, e, sai, magari il pubblico vuole vedere il suo culo (di Chris Hemsworth); non vogliono vedere il mio. Quindi diciamo di lasciar perdere quel perizoma – e quella decisione, grazie a Dio, era già stata presa la prima volta che mi sono seduto a parlare con Taika… Ha detto: ‘No, no, no, no, non andiamo lì.'”

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Rebecca Hall cerca di sfuggire dal suo passato nel primo trailer di Resurrection

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IFC Films ha pubblicato il trailer ufficiale di Resurrection, il suo nuovo thriller psicologico in uscita con protagonisti Rebecca Hall e Tim Roth. Il film debutterà nelle sale americano e in digitale il 5 agosto. Il contributo video, presenta una donna la cui vita apparentemente perfetta viene sconvolta dal ritorno di un volto familiare indesiderato dal suo passato traumatico.

Descritto come un film sbalorditivo, Resurrection è scritto e diretto da Andrew Seman, ed è basato su una sceneggiatura originale che è apparsa nella Black List del 2019. Nel cast Rebecca Hall (Passing), Tim Rothh (Rob Roy), Grace Kaufman (The Sky is Everywhere ), Michael Esper e Angela Wong Carbone.

La trama di Resurrection

“Nel film, Margaret conduce una vita ordinata e di successo, bilanciando perfettamente le esigenze della sua intensa carriera e della sua genitorialità come una mamma single con la figlia fieramente indipendente Abbie”, si legge nella sinossi. “È tutto sotto controllo. Ma quell’attento equilibrio viene sconvolto quando un’ombra indesiderata del suo passato ritorna nella sua vita, portando con sé gli orrori del passato di Margaret. Margaret dovrà  affrontare il mostro che ha evitato per due decenni e che è arrivato a concludere i loro affari in sospeso.” Resurrection è prodotto da Lars Knudsen per Square Peg, Alex Scharfman e Drew Houpt per Secret Engine e Tory Lenosky per Rosetory.

Sam Rockwell e Saoirse Ronan nel trailer di See How They Run

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Sam Rockwell e Saoirse Ronan nel trailer di See How They Run

Searchlight Pictures ha rilasciato un nuovissimo trailer di See How They Run, che anticipa l’imminente commedia/giallo con il premio Oscar Sam Rockwell e Saoirse Ronan. Ambientata negli anni ’50, la storia di See How They Run ruota attorno all’esperto ispettore Stoppard di Rockwell e all’esordiente agente Stalker di Ronan, mentre si alleano per risolvere un omicidio nel quartiere dei teatri del West End di Londra. Il film vanta uno splendido cast di supporto, con artisti del calibro di Adrien Brody, David Oyelowo, Ruth Wilson, Sian Clifford, Jacob Fortune-Lloyd, Reece Shearsmith, Charlie Cooper, Shirley Henderson e Harris Dickinson.

Il trailer di See How They Run punta i riflettori sulla collaborazione inedita e comica tra Sam Rockwell e Saoirse Ronan mentre tentano di risolvere una serie di omicidi. Il trailer inizia con i due che si gettano immediatamente nel vivo dell’azione e indagano sulla scena del crimine, dove viene ritrovato il corpo di Leo Köpernick, interpretato da Adrien Brody. Presentato in uno stile che ricorda il lavoro del regista Wes Anderson, il resto del trailer mostra una serie di sospetti e il loro potenziale coinvolgimento con la vittima, mentre gli ufficiali principali conducono le loro indagini in modo goffo anche se esilarante. See How They Run è diretto da Tom George e scritto da Mark Chappell.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: la scelta John Krasinski era solo fan-service

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In Doctor Strange nel Multiverso della Follia abbiamo visto Stephen Strange confrontarsi con gli Illuminati. Nel film, gli attori che hanno composto questa formidabile squadra sono tutti appartenenti, per diverse vie, al mondo Marvel, da Hayley Atwell nei panni di Capitan Carter, a Patrick Stewart tornato brevemente nei panni di Charles Xavier, o addirittura Anson Mount che è tornato a interpretare Black Bolt dopo la sua breve comparsa nei panni del personaggio in Inhumans.

Uno di quei cameo in particolare, ovvero quello di John Krasinski nei panni di Reed Richards dei Fantastici Quattro, è stato una specie di premio per anni di fan-casting, basato in gran parte sul fatto che Krasinski assomiglia abbastanza al personaggio dei fumetti e che sarebbe divertente immaginarlo come Mr. Fantastic al fianco di Emily Blunt, sua moglie nella vita reale, come Sue Storm.

Questa versione di Reed Richards incontra una morte orribile per mano di Elizabeth Olsen (che non ha mai incontrato durante le riprese, a quanto pare), quindi sicuramente non tornerà, ma chiunque speri che il casting di Krasinski sia un’anticipazione per le future avventure Marvel dell’ex star di Office dovrebbe iniziare a cercare un modo per entrare in un altro universo… perché in questo non sta succedendo.

Come riportato da Comic Book Resources, la versione con commento di Doctor Strange nel Multiverso della Follia riporta delle dichiarazioni di Sam Raimi il quale osserva che scegliere Krasinski nel ruolo di Reed Richards è stata una decisione presa dal capo dei Marvel Studios Kevin Feige motivata specificamente perché “i fan sognano chi potrebbe essere il perfetto Reed Richards”—il che significa che Krasinski è stato scelto proprio per questo motivo e non per qualcosa che lui stesso ha portato come interprete al personaggio. C’è anche da dire che Richards dura così poco che sarebbe stato superfluo scegliere un attore per le sue precise doti.

Raimi dice anche specificamente che Feige voleva che “quel sogno” si avverasse in questo “universo alternativo”, il che sembra implicare che la versione canonica dell’universo principale di Reed Richards non sarà John Krasinski. Ciò sembra ovvio, dal momento che la Marvel non avrebbe rovinato così la grande rivelazione dell’identità di Mr. Fantastic dell’MCU, ma è anche indicativo che la Marvel vuole rendere il film dei Fantastici Quattro un vero affare per i fan, e non l’ennesimo pessimo adattamento cinematografico per la prima famiglia Marvel.

Sappiamo che i Marvel Studios stanno cercando un grande nome per sostituire Jon Watts, il regista della trilogia di Spider-Man che era inizialmente legato al progetto, e quel grande nome non vorrà necessariamente rimanere bloccato con il Mr. Fantastic di John Krasinski.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Flash 8×20: Trailer “Negative, Part Two”

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The Flash 8×20: Trailer “Negative, Part Two”

Il network americano The CW dopo il promo e la trama ha diffuso il trailer  di The Flash 8×20, il ventesimo episodio dell’attesa ottava stagione di The Flash, la serie basata sul noto personaggio DC.

The Flash 8×20

The Flash 8 è l’ottava stagione della serie tv The Flash ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg per la DC Entertainment e The CW. In The Flash 6 ritorneranno Barry Allen / Flash (stagione 1-in corso), interpretato da Grant Gustin, Caitlin Snow / Killer Frost (stagione 1-in corso), interpretata da Danielle Panabaker, Iris West-Allen (stagione 1-in corso) interpretata da Candice Patton, Cisco Ramon / Vibe (stagione 1-in corso), interpretato da Carlos Valdes, Joe West (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse L. Martin, Ralph Dibny / Uomo Allungabile (stagione 5-in corso, ricorrente stagione 4).

La serie The Flash è incentrata sulle vicende di Barry Allen, interpretato da Grant Gustin, uno scienziato forense che, in seguito all’esplosione di un acceleratore di particelle, acquisisce una velocità superumana, che usa per combattere i criminali a Central City nei panni del supereroe Flash. Ad aiutarlo nella lotta contro la criminalità ci sono gli scienziati dei Laboratori S.T.A.R. Caitlin Snow, Cisco Ramon e Harrison Wells, l’amica d’infanzia Iris West e il detective Joe West.

Pedro Pascal e Ethan Hawke nel prossimo western di Pedro Almodóvar

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Pedro Pascal e Ethan Hawke hanno firmato per recitare nel prossimo film western del regista spagnolo Pedro Almodóvar, Strange Way of Life. Inizialmente destinato a essere un cortometraggio di mezz’ora, si dice che Strange Way of Life sia incentrato su una coppia di pistoleri di mezza età, Silva e Jake.

La storia segue Silva mentre attraversa un deserto fino a Bitter Creek per visitare lo sceriffo Jake, con il quale ha lavorato insieme come sicario 25 anni prima. Silva arriva con il pretesto di celebrare il loro ricongiungimento in memoria della loro giovinezza. Tuttavia, Jake gli dice che il vero motivo della sua visita non sono i ricordi della loro vecchia amicizia.

Pedro Pascal e Ethan Hawke interpreteranno rispettivamente i ruoli di Silva e dello sceriffo Jake. Il film sarà girato in inglese e le riprese si svolgeranno ad agosto nella regione desertica di Tabernas ad Almería, nel sud della Spagna, la stessa regione in cui il leggendario regista italiano Sergio Leone ha girato il film western di Clint Eastwood Il buono, il brutto e il cattivo. La società di produzione di Almodóvar, El Deseo, sta anche allestendo un ranch vicino a Madrid per girare altre scene del film.

Strange Way of Life segna il secondo cortometraggio in lingua inglese del regista premio Oscar dopo The Human Voice del 2020, interpretato dall’attrice premio Oscar Tilda Swinton.

Thor: Love and Thunder, Kevin Feige aveva paura che Taika Waititi non finisse il film

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Durante un’intervista con il NY Times, Kevin Feige ha spiegato che aveva paura che Taika Waititi non riuscisse a finire Thor: Love and Thunder, il nuovo film del MCU che arriverà in sala il prossimo 6 luglio.

Il capo dello studio fa riferimento al programma estremamente fitto di Watiti, e al fatto che di recente ha realizzato una serie di progetti a brevissima distanza gli uni dagli altri. Feige ricorda “Su Ragnarok mi diceva ‘Sto solo finendo questa piccola cosa’”, riferendosi al lavoro in corso di Watiti su Selvaggi in fuga. Durante la pre-produzione del nuovo film, il regista presumibilmente è andato anche “a fare quest’altra cosa a Manhattan Beach” che si è rivelata essere la serie Star Wars della Disney The Mandalorian.

Anche dopo la conclusione delle riprese di Thor: Love and Thunder, Feige rivela che Taika Watiti ha fatto visita alle Hawaii “per alcune settimane” per girare Next Goal Wins. Nonostante ciò, chiarisce che il regista era sempre “seduto proprio accanto a noi” quando era necessario, in particolare durante la fase di montaggio di Thor 4.

Sembra comprensibile, da parte di Feige, il timore di non avere sempre con sé al 100% il suo regista, tuttavia pare che Waititi non abbia mai fatto sentire la sua mancanza, nonostante la frenesia con cui lavora a progetti differenti, contemporaneamente.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

What We Do In The Shadows 4×03: anticipazioni dall’episodio

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What We Do In The Shadows 4×03: anticipazioni dall’episodio

Il canale americano FX ha diffuso le anticipazioni di What We Do In The Shadows 4×03, il terzo episodio della quarta stagione della serie tv What We Do In The Shadows.

In What We Do In The Shadows 4×03 che si intitolerà  “The Grand Opening” La serata di apertura del nightclub di vampiri di Nadja è minacciata quando il grande ospite musicale annulla. Scritto da Sam Johnson e Chris Marcil; diretto da Kyle Newacheck.  In Italia What We Do In The Shadows 4 in streaming uscirà su Star, canale di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

What We Do in the Shadows 4×03

What We Do In The Shadows 4 è l’annunciata quarta stagione della serie comica What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

In What We Do in the Shadows 4 ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Come Invinicible ha trasformato gli eroi Marvel e DC

Come Invinicible ha trasformato gli eroi Marvel e DC

La serie Amazon Prime Invincible ha fatto la sua comparsa l’anno scorso, portando una ventata d’aria fresca e ironica nel panorama dei supereroi. Lo show, esattamente come i fumetti di Robert Kirkman da cui è tratto, interpreta il mondo dei superpoteri in chiave satirica e realistica. I personaggi di Invincible ricordano spesso altri celebri eroi già noti al grande pubblico. Vediamo come sono diventate le controparti degli eroi Marvel e DC all’interno della serie!

Darkwing e Batman

Darkwing BatmanI Guardiani del Globo hanno avuto poco spazio sullo schermo ma, nonostante ciò, è possibile notare grandi somiglianze tra questo team e la Justice League. Tra gli altri, in Invincible spicca Darkwing, personaggio molto simile a Batman. Esperto in arti marziali e potenziato da gadget, Darkwing è scaltro tanto quanto il Cavaliere Oscuro.

Red Rush e The Flash

The Flash Justice LeagueRed Rush, il supereroe-velocista dei Guardiani del Globo richiama un eroe altrettanto scattante della Justice League. Stiamo parlando di Flash. Entrambi i personaggi indossano una tutina rossa e sono dotati di super-velocità. Sfortunatamente però, in Invincible la velocità impressionante di Red Rush non è stata sufficiente per salvarlo da Omni-Man.

Rex Splode e Gambit

Gambit Rex Splode InvincibleRex Splode è ispirato al personaggio del X-Men Gambit. L’eroe di Invincible è un membro dei Teen Team e dei Nuovi Guardiani del Globo. Come Remy Lebeau, anche Rex Splode può fare esplodere gli oggetti che lo circondano. Gambit usa principalmente le sue carte da gioco, mentre Rex in battaglia si serve di una varietà di accessori esplosivi alquanto creativi.

Green Ghost e Visione

Green Ghost e Visione InvincibleLa supereroina Green Ghost ha il potere di cambiare densità e muoversi come un fantasma. C’è nella Marvel un eroe dotato della stessa abilità: Visione. Inoltre, entrambi i personaggi possono volare e attivano i loro poteri attraverso una gemma. Green Ghost si serve di un amuleto di giada, mentre sappiamo che nell’MCU Visione ha ottenuto i suoi poteri attraverso la Gemma dell’Infinito posta sulla sua fronte.

War Woman e Wonder Woman

War Woman e Wonder Woman InvincibleSe i Guardiani del Globo di Invincible rendono omaggio alla Justice League, non può mancare una controparte di Wonder Woman. L’eroina più affine al personaggio della DC è War Woman. Anche senza considerare le allitterazioni, Wonder Woman e War Woman hanno molto in comune. I poteri delle due sono molto simili tra loro: super forza e invulnerabilità. Inoltre, anche se non è stato dichiarato apertamente, War Woman proviene da un’altra epoca, proprio come Wonder Woman.

Battle Beast e Doomsday

Il personaggio di Invincible Battle Beast riprende i tratti tipici di un eroe della DC: Doomsday. Entrambi sono dei mostri colossali dalle sembianze aliene e sono dotati di super forza, capacità di volo e invulnerabilità. Tuttavia, a differenza di Doomsday, Battle Beast non vuole solo distruggere i suoi avversari: esso passa la sua vita esplorando l’universo per trovare un combattimento degno del suo livello.

Atom Eve e Scarlet Witch

Atom Eve e Scarlet Witch InvincibleAtom Eve e Scarlet Witch hanno superpoteri molto simili: entrambe possono plasmare la realtà come vogliono. Tuttavia, i due personaggi usano in modi completamente diversi il potere della manipolazione della realtà. Se Atom Eve vive felicemente e aiuta con le sue abilità le persone ad irrigare i deserti e a far crescere i raccolti, Scarlet Witch, tiene in ostaggio un’intera città, riscrivendone completamente la storia.

Martian Man e Martian Manhunter

Martian Man e Martian Manhunter InvincibleMartian Man e Martian Manhunter non sono simili solo nei loro nomi, essi condividono l’origine e i poteri mutaforma. Martian Manhunter usa le sue abilità per mantenere intatta la sua identità segreta, “John Jones“, mentre Martian Man in Invincible muta la forma ispirandosi a Reed Richards. Inoltre, entrambi i personaggi hanno perso i loro mondi e la loro casa su Marte.

Immortal e Vandal Savage

Immortal e Vandal Savage InvincibleC’è un membro dei Guardiani del Globo di Invincible che non è ispirato ad un supereroe, ma ad un criminale. Si tratta di Immortal, tratto liberamente dal cattivo della DC Vandal Savage. Quest’ultimo è un personaggio immortale e super potente che sopravvive nel corso della storia sottoforma di vari alias come Caino o Gengis Khan e ha l’obiettivo di conquistare la Terra. Anche Immortal è un immortale che permane nel tempo passando da un corpo all’altro. Inoltre, i due personaggi hanno la stessa barba.

Omni-Man e Superman

Invincible Omni Man e SupermanAlla base di Invincible c’è una domanda: e se Superman fosse malvagio? Da questa supposizione nasce la somiglianza tra Omni-Man e Superman. D’altronde, entrambi gli eroi raccontano al pubblico la storia di un dio che vive tra gli umani. Inoltre, Superman e Omni-Man hanno poteri e capacitò molto simili. Tuttavia, è la differenza tra i due ciò che rende Invincible una serie avvincente. Al contrario di Superman, Omni-Man non si preoccupa di integrarsi con gli uomini e, nel profondo, non ha alcun riguardo per l’umanità.

La migliore offerta: la trama, il cast e la spiegazione del film

La migliore offerta: la trama, il cast e la spiegazione del film

“In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico”. In quest’affermazione, presente all’interno del film La migliore offerta (qui la recensione), si nasconde tutto il cuore della storia narrata. Diretto dal premio Oscar Giuseppe Tornatore, il titolo è arrivato nei cinema italiani nel 2013, riscuotendo grande successo. Il merito è anche dell’intricato enigma alla base della storia, nonché dei celebri attori esteri che vi hanno preso parte.

Il film racconta infatti di una travolgente storia d’amore, assumendo però i caratteri di un thriller. Lo spettatore si ritrova così gettato in una storia dove realtà e menzogna si mescolano, e tutto sembra essere influenzato dai richiami all’arte pittorica, di cui il protagonista è un profondo conoscitore. Tornatore ha infatti manifestato la sua aspirazione a realizzare un film che si confondesse con i dipinti, tra il chiaro-scuro e giochi di colore coinvolgenti.

Girato completamente in lingua inglese, ma con location del Nord Italia, il film si è affermato come uno dei maggiori successi della stagione, guadagnando complessivamente 9 milioni di euro nel Bel Paese. In seguito, è arrivato ad un totale di 20 milioni grazie anche alla distribuzione estera. Vincitore poi di ben sei David di Donatello, tra cui miglior film e miglior regia, La migliore offerta è considerato oggi come uno dei più celebri lungometraggi del regista siciliano.

La migliore offerta: la trama del film

La storia ha per protagonista Virgil Oldman, un eccentrico ma famosissimo battitore d’asta di grande professionalità. Egli possiede una forte passione per l’arte e per il restauro, e ad essi ha dedicato tutta la sua vita. Nel privato, però, è un uomo solo, privo di una figura femminile accanto a sé. Le uniche donne della sua vita sono infatti quelle raffigurate nei ritratti della sua collezione. La sua vita cambia però nel momento in cui, il giorno del suo compleanno, riceve la chiamata di una certa Claire Ibbetson. Questa chiede all’uomo di valutare i dipinti da lei ritrovati nell’antica villa di famiglia. Virgil accetta l’incarico, ma comunicare con la giovane si rivela più complesso del previsto.

Ella, infatti, comunica con lui solamente attraverso brevi e ambigue telefonate, o con messaggi indiretti lasciati al custode della villa. La donna non si presenta mai a Virgil in carne ed ossa, mettendo a dura prova la pazienza di lui. Nel momento in cui si dichiarerà intenzionato a lasciare l’incarico, Claire gli confesserà allora di soffrire di agorafobia. A poco a poco però, per via del legame instauratosi tra loro, ella comincia a mostrarsi, generando sempre di più l’interesse di Virgil. Egli si scopre così innamorato della giovane, e cercherà in tutti i modi di conquistarla. La convinzione di aver trovato il vero amore, però, si rivelerà per lui fatale.

La migliore offerta cast

La migliore offerta: il cast del film

Nel ruolo del distinto Virgil Oldman, si ritrova l’attore premio Oscar Geoffrey Rush, celebre per essere stato il pirata Barbossa nei film di Pirati dei Caraibi. Tornatore ha in più occasioni dichiarato di aver scritto il personaggio protagonista proprio pensando all’attore. Il regista, infatti, ha rivelato di essere rimasto colpito da lui dopo averlo visto sfilare in occasione di una premiere del film Il discorso del re. La sua classe e il suo portamento hanno così fatto nascere in Tornatore il desiderio di dar vita ad un personaggio con queste caratteristiche. Per convincere l’attore, inoltre, fu necessario per lui andarlo a trovare nella sua dimora in Australia. Qui gli ha letto l’intera sceneggiatura, e solo a quel punto Rush si convinse ad accettare la parte.

Nel film sono poi presenti altri noti interpreti del panorama internazionale. Il primo di questi è l’attore Donald Sutherland, di recente divenuto popolare grazie alla saga di Hunger Games. Questi interpreta Billy Whistler, amico di vecchia data di Virgil, nonché a sua volta esperto d’arte. L’attore Jim Sturgess, invece dà vita al ruolo di Robert. Egli è un giovane restauratore di vecchi marchingegni al quale Virgil si affida per riuscire a conquistare Claire. Quest’ultima viene interpretata dall’attrice e modella olandese Sylvia Hoeks. Per lei, questo è stato il primo film di rilievo nella sua carriera. Divenuta in seguito poi popolare, è possibile ritrovarla in Blade Runner 2049 e Millennium – Quello che non uccide.

La migliore offerta: il significato del film

Giunti al finale del film ci si potrebbe ritrovare disorientati, incerti sui significati più profondi che il regista ha voluto comunicare. Eppure, nel corso dell’intera vicenda si ritrovano una serie di indizi, segnali, dettagli, che possono aiutare nello svelamento del significato del finale. Occorre partire dal presupposto che il film, totalmente incentrato su Virgil e il suo mondo, nutre uno stretto legame tra la realtà e la sua rappresentazione. Il protagonista, infatti, viene descritto come un uomo identificabile con la figura dell’emarginato. È però un’emarginazione voluta e perseguita la sua, desideroso di allontanarsi da un intero mondo che per lui non ha più alcun significato. Allo stesso tempo, però, Virgil non può fuggire dal suo inespresso bisogno d’amore. Egli si sente incompleto.

È a questo punto che entra in gioco il noto automa vintage, che ricco di ruggine e ingranaggi malfunzionanti sembra assumere un ruolo metaforico. Egli è infatti la rappresentazione dell’interiorità di Virgil, e per tutto il film sarà una sorta di termometro dei suoi progressi o insuccessi. Nel momento in cui Virgil cerca di conquistare Claire, infatti, egli inizia ad aprirsi ad una realtà per lui nuova. Ma sul finale, quando si trova ad essere tradito e ingannato, egli comprende la propria triste verità, e si riconosce così in quel vecchio automa. In esso Virgil ritrova la sua incapacità di vedere il falso e la simulazione di quanti lo hanno preso in giro.

Nonostante ciò, egli continua a credere nella propria massima, ovvero che vi è sempre qualcosa di autentico in un falso. Se falsa è la storia che gli è stata raccontata, allora qualcosa di vero in essa deve pur esserci. Egli si trova così a convincersi che l’amore professato da Claire sia quell’elemento. Si reca allora lì dove sa che potrà ritrovarla, se le sue supposizioni sono esatte. Concludendosi così, il film lascia dunque allo spettatore una riflessione sulla necessità di riuscire a distinguere il vero dal falso, la realtà dalla sua rappresentazione. In una trama ingegnosa e costruita come fosse composta da ingranaggi, difficilmente lo spettatore riuscirà a non rimanere coinvolto dall’intrigo.

La migliore offerta: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. La migliore offerta è infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 29 giugno alle ore 00:10 su Canale 5.

Fonte: IMDb

Cameron Diaz torna alla recitazione per Netflix

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Cameron Diaz torna alla recitazione per Netflix

Cameron Diaz (Charlie’s Angels) torna a lavorare dopo la pensione autoimposta per un film Netflix intitolato Back in Action, in cui reciterà al fianco di Jamie Foxx.

La trama della commedia d’azione è per ora tenuta nascosta. Ma Seth Gordon (Horrible Bosses) dirigerà il film basato su una sceneggiatura sua e di Brendan O’Brien (Neighbors). Beau Bauman (Central Intelligence) sta producendo per Good One Productions insieme a Gordon per l’Exhibit A, con Foxx, Datari Turner, O’Brien e Mark McNair come produttori esecutivi.

Foxx ha anticipato il nuovo progetto questa mattina su Twitter tramite un clip audio di una conversazione telefonica con Diaz, che confessa di essere “così eccitata” ma “ansiosa” di tornare a recitare. Diaz: “Non so come farlo, sai?”.

Cameron Diaz ha ufficialmente confermato il suo ritiro dalla recitazione nel 2018, dopo essere apparsa per l’ultima volta nell’adattamento del musical di Will Gluck, Annie, per Sony.

Baymax! recensione della serie disponibile su Disney+

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Baymax! recensione della serie disponibile su Disney+

Sei episodi di tenerezza e di divertimento, dal 29 giugno su Disney+, hanno il volto tondo e bianco di Baymax!, l’enorme palloncino gonfiabile che il cinema ha conosciuto nel 2014 nella sua veste di supereroe. Quello che però forse non tutti ricordano, e che ha rappresentato la motivazione principale di Don Hall, ideatore della serie, è che Baymanx nasce come assistente medico, supporto emotivo, insomma una specie di medico che non molla il paziente fino a che non lo ha rimesso in sesto.

La serie si basa proprio su questo concetto: Baymax circola per le strade di San Fransokyo cercando persone da aiutare. Che si tratti di una signora anziana con un problema alla schiena, di una ragazzina alle prese con il primo ciclo, di un cuoco di zuppa di pesce che sviluppa un’allergia, il nostro amico è sempre pronto a curare, aiutare, supportare, fino a che il paziente non si rimette alla perfezione. 

Baymax! La parola ai realizzatori della nuova serie Walt Disney Animation Studios

Il personaggio di Baymax riesce sempre con garbo e dolcezza a fare breccia nel cuore dello spettatore. Non solo, è anche inconsapevole veicolo di una vena comica davvero notevole, che si fa portante in moltissimi momenti della serie. Il contrasto nasce infatti dalla sua programmazione a curare persone che, spesso, non vogliono farsi curare, rivelando poi un secondo problema o difficoltà, così che il nostro assistente medico finisce per curare non solo il corpo, ma anche lo spirito di coloro che incrocia.

Altro elemento importante che ci sentiamo di sottolineare è la differenza con cui Baymax è trattato in questa serie a lui dedicata. Si tratta, potremmo dire, di un ritorno alle origini, in quanto il robot nasce proprio come assistente medico e non come supereroe, per cui adesso lo vediamo alle prese con uno scopo forse ancora più nobile rispetto al suo lavoro in armatura, ma comunque sempre al servizio degli altri. 

Tornano i design dei volti e il profilo della città immaginaria che abbiamo visto anche al cinema e nella serie di Big Hero 6, e torna questa creatura dal design semplicissimo e dallo sguardo limpido e diretto sul mondo, un mondo che Baymax affronta con grande purezza, disarmando chi prova a contraddirlo o chi cerca di sfuggire alle sue cure. Aiutante implacabile e determinato, Baymax troverà sempre il modo di curare e aiutare chi ne ha bisogno.

Ticket to Paradise, trailer del film con George Clooney e Julia Roberts

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I premi Oscar® George Clooney e Julia Roberts tornano sul grande schermo nei panni di due ex che si ritrovano in una missione comune per impedire alla figlia innamorata di commettere il loro stesso errore, in Ticket to Paradise. Prodotto da Working Title, Smokehouse Pictures e Red Om Films, il film è una commedia romantica che racconta come le seconde possibilità possano sorprenderci.

Diretto da Ol Parker (Mamma Mia! Ci Risiamo, sceneggiatore dei film Marigold Hotel) dalla sua sceneggiatura con Daniel Pipski, Ticket to Paradise è prodotto da Tim Bevan (L’ora più buia, The Danish Girl) e Eric Fellner (La teoria del tutto, Les Misérables) per Working Title, da Sarah Harvey (Marigold Hotel, co-produttrice di In Bruges – La coscienza dell’assassino), da Deborah Balderstone (Palm Beach, Gone), da George Clooney e del premio Oscar® Grant Heslov (Argo, The Midnight Sky) per Smokehouse Pictures e da Julia Roberts e Lisa Roberts Gillan e Marisa Yeres Gill (entrambe co-produttrici della serie Homecoming) per Red Om Films.

Ticket to Paradise è girato nel Queensland, Australia, grazie agli incentivi del governo federale australiano e alla Production Attraction Strategy di Screen Queensland.

Paolo Rossi – L’uomo. Il campione. La leggenda, recensione

Paolo Rossi – L’uomo. Il campione. La leggenda, recensione

Tutte le migliori storie d’amore nascono da una grande passione. Quella di Paolo Rossi è sempre stata il pallone, che ha inseguito ogni pomeriggio “scappando” di casa, quando era ancora gracile e mingherlino e consumava un paio di scarpe la settimana. Il sogno del piccolo Paolo, prima ancora di diventare Paolo Rossi è al centro del documentario Paolo Rossi – L’uomo. Il campione. La leggenda (2019), per la regia di Gianluca Fellini e Michela Scolari, che arriverà nelle sale cinematografiche il 5 luglio in una versione inedita.

Il sogno del piccolo Paolo Rossi

Nei cortili, nei terreni sporchi e persino in mezzo alle strade delle città, i bambini di tutto il mondo si allenano e sognano di diventare i prossimi Rossi, Pelé, Maradona o Falcao nello sport più popolare del mondo. E’ a un gruppi di questi che Paolo si rivolge: i “ragazzi delle fogne” di Bucarest, abbandonati dalle famiglie e assistiti dalla Fondazione Parada che, attraverso l’insegnamento del calcio e delle arti performative regala loro quotidianamente speranze e sogni. Ogni sogno rappresenta per questi ragazzi un motivo per resistere, vivere, appassionarsi e ricordarci che un sogno non significa nulla se non condiviso con amore e rispetto e che un vero campione è, prima di tutto, tale nel suo cuore.

In punta di piedi e avvolto nella penombra di un religioso silenzio, Paolo Rossi ci racconta di come abbia voluto fare il professionista fin da bambino, contagiato da un nonno e un papà “sportivissimi” e influenzato dalla tecnica e dall'”opportunismo” di Kurt Hamrin. Si parte dal ricordo delle prime squadre: la Santa Lucia, formata da undici ragazzini del paesino, poi l’Ambrosiana Prato e la Cattolica Virtus, fino ai primi, importantissimi, agganci: la Juventus e l’amatissima Vicenza.

Documentario Paolo Rossi

E’ stata la Mano di…Paolo!

I momenti cruciali della vita e della carriera di Paolo Rossi vengono impreziositi dalle parole e dal ricordo “di chi c’era”: Giuseppe Farina ed Enzo Bearzot, che lo hanno sempre trattato come un figlio, sancendo un rapporto prima di tutto umano, e solo poi sportivo; il dirigente sportivo Franco Carraro, il giornalista Gianni Minà, la voce dell’idolo d’infanzia: Pelè. Con la reverenza necessaria e misurando ogni parola per ripercorrere al meglio il percorso di vita di un campione, il documentario su Paolo Rossi ci riporta alle partite più emozionanti, le prime vetrine che gli hanno consentito di mostrare il suo valore a livello mondiale, prima fra tutti il mondiale del ’78 in Argentina. Il resto è storia: Paolo è diventato “Pablito” per la stampa, uno dei primi giocatori che ha avuto lo sponsor e ha vissuto il passaggio dall’epoca romantica all’epoca del business nel mondo del calcio.

Ma un campione non è tale senza le sconfitte che, nella vita di Paolo, non sono mancate: gli infortuni al menisco, lo scandalo del Calcioscommesse e la squalifica. Da questi episodi infausti si è rialzato grazie al supporto dell’ambiente pulito, onesto e rigoroso in cui ha sempre giocato, estensione della personalità di uno dei più grandi allenatori italiani, Enzo Bearzot, che ha sempre riposto fiducia in Paolo, scegliendo di portarlo in squadra anche dopo i due anni di stop a causa della squalifica, quando nessuno avrebbe più puntato su di lui. Coi Mondiali di Spagna del 1982 e il gol che lo ha restituito a tutti, Paolo Rossi ha capito che bisogna sempre pensare alla partita successiva nella vita e che una singola vittoria può essere anche il trionfo di un Paese intero, che cerca di risollevarsi dalle turbolenze degli Anni di Piombo.

Filmati d’epoca dei campionati e testimonianze di prima mano degli stessi grandi giocatori si intrecciano dunque magnificamente in una storia toccante ed emozionante degli alti e bassi di Rossi, nel contesto di sconvolgenti eventi mondiali. Mentre il calcio si è trasformato in un business da miliardi di dollari, questo film ricorda con forza che i sogni possono diventare realtà se si segue la regola numero uno: non arrendersi mai!

What We Do in the Shadows 4×02: anticipazioni dall’episodio

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What We Do in the Shadows 4×02: anticipazioni dall’episodio

Il canale americano FX dopo il trailer ha diffuso le anticipazioni di What We Do In The Shadows 4×02, il secondo episodio della quarta stagione della serie tv What We Do In The Shadows.

In What We Do in the Shadows 4×02 che si intitolerà “The Lamp” La ricerca dell’amore di Nandor ha finalmente successo e Nadja realizza la sua ambizione per tutta la vita di aprire una discoteca di vampiri. Scritto da Wally Baram e Aasia LaShay Bullock; regia di Yana Gorskaja. In Italia What We Do In The Shadows 4 in streaming uscirà su Star, canale di Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

What We Do in the Shadows 4×02

What We Do In The Shadows 4 è l’annunciata quarta stagione della serie comica What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

In What We Do in the Shadows 4 ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

The Man from Toronto, recensione del film Netflix

The Man from Toronto, recensione del film Netflix

Negli ultimi anni il regista Patrick Hughes si è dilettato nell’esplorazione delle relazioni tra personaggi sotto forma del “buddy movie” (Come ti ammazzo il Bodyguard 1 e 2) in cui, solitamente, protagonisti maschili mantengono atteggiamenti o ideali diametralmenti opposti che tuttavia riescono a completarsi a vicenda. Anche The Man from Toronto, recente aggiunta al catalogo Netflix, punta tutto su un cast di rilievo, ma ricalcando una struttura del genere maneggiato da Hughes ormai classicheggiante, che non riesce a coinvolgere pienamente.

Patrick Hughes punta ancora sul buddy movie

Teddy (Kevin Hart) è un allenatore di fitness bonario e di scarso successo che arriva per errore in un Airbnb dove sta per prendere piede un crimine. Al momento sbagliato, nel posto sbagliato, viene quindi scambiato per l’Uomo di Toronto (Woody Harrelson), un delinquente dedito alla salvaguardia degli interessi politici. Dopo una serie di intrecci, inseguimenti ed inserti comici, Teddy si allea inevitabilmente con il vero Uomo di Toronto per evitare di morire e ripulire il soqquadro che ha lasciato dietro di sé.

Il tono di The Man from Toronto è puramente rievocativo, e vive di tutti i luoghi comuni dei buddy movie d’azione, ma i suoi punti di forza sono essenzialmente tre: umorismo, azione e chimica tra i protagonisti. Nei primi due comparti, il film è nella media, moderatamente efficace e giustamente sgangherato. Le sequenze d’azione divertono, ma soffrono di mancanza di originalità, e non sono risparmiate da errori come la famigerata presenza di controfigure, la mancanza di continuità, i finti effetti speciali e i tagli di montaggio distraenti. Tuttavia, la vera luce del film è l’interazione tra i personaggi principali, basata sugli scherzi e i convenevoli che nascono tra due individui completamente agli antipodi ma costretti a collaborare; Teddy è un ragazzo vigliacco, mite e bonario che non sta zitto nemmeno sott’acqua, L’uomo di Toronto è invece taciturno, duro e brutale.

The Man from Toronto Netflix

Non l’uomo, ma gli uomini di Toronto

Nei film d’azione, Kevin Hart di solito interpreta outsiders inclini alla stupidità (ricordiamo i film di Jumanji e la sua apparizione in Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw). Il problema è che la sceneggiatura di The Man from Toronto tratta il suo quoziente intellettivo come un infelice espediente, invece di renderlo una qualità accattivante, da sfavorito, come avrebbe potuto fare una buona commedia. Come è possibile che i cattivi che si aggirano all’interno del capanno della Virginia pensino che Tedd sia il temutissimo Uomo di Toronto, che estrarrà informazioni da un vittima sanguinante che implora per la sopravvivenza?

Il vero Uomo di Toronto, un killer canadese a sangue freddo conosciuto con questo nome in codice, è il più famigerato dei sicari e una sequenza iniziale ci mostra il modo in cui riesce a trasformare il suo trauma infantile – aver visto il nonno mangiato vivo da un orso – in una minaccia per chi sta per torturare. Ma il fatto che il personaggio del titolo sia tutt’altro che un mistero intrigante dimostra i limiti del film in fatto di spettacolo; si tratta piuttosto di fornire un contrasto concreto con la performance di Hart, per questo i due personaggi dimostrano di riuscire a funzionare soltanto come coppia, come duo comico destinato a rattoppare i buchi di una sceneggiatura raffazzonata e derivativa.

Sia Harrelson che Hart hanno il pilota automatico, e le battute che derivano dalla loro dinamica oppositiva – la natura fredda e sanguigna di Harrelson che si scontra con il terrore stridulo di Hart – riescono a salvare il ritmo generale, inacidito dai frangenti in cui cercano di aiutarsi emotivamente mentre il film mette in scena il loro machismo sbilanciato: come Teddy soffre nel seguire davvero i suoi sogni, o come Ray/L’uomo di Toronto sia in realtà un ragazzo timido, qualità messa in evidenza da Kaley Cuoco in un ruolo che purtroppo non le rende giustizia.

In questo tipo di film, l’obiettivo è giocare, cercare di eludere lo spettatore, senza promettere molte aspettative o ambizioni. Il lato più edificante, quasi tenero, in cui ci viene mostrato che il leone non è così feroce come viene dipinto e che anche i sicari hanno dei sentimenti, si discosta da questo principio, risultando dunque un’aggiunta forzata. The Man from Toronto va considerato un raro caso di commedia d’azione mainstream che non è affatto incentrata su ciò che accade, ma sul rapporto tra i due uomini coinvolti negli eventi. Le virtù per ritenerne il risultato finale “cinematograficamente consistente” lasciano un po’ a desiderare, ma l’ironica improbabilità della coppia protagonista fa sì che questa proposta possa trovare posto nel nostro intrattenimento estivo.

Sky e Warner Bros. Discovery rafforzano la loro partnership

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Sky e Warner Bros. Discovery rafforzano la loro partnership

Sky e Warner Bros. Discovery annunciano un nuovo accordo che rafforza la loro partnership pluriennale e porta da domani 30 giugno l’app Discovery+ su Sky Q, in aggiunta ai canali free e pay – Discovery Channel, Eurosport 1, Eurosport 2 – e ai contenuti on demand del gruppo Warner Bros. Discovery già presenti sulla piattaforma Sky. In questo modo, Sky Q si conferma il punto di riferimento per chi vuole avere, in un unico posto, tutti i migliori contenuti Sky e quelli delle principali app in streaming – oltre a un’esperienza di visione unica e coinvolgente – e Warner Bros. Discovery allarga ulteriormente la diffusione di discovery+ a una delle più evolute piattaforme presenti in Italia.

Con questo accordo gli abbonati Sky con Sky Q – via satellite o via internet – potranno accedere a discovery+ direttamente dalla sezione App o con il controllo vocale e trovare una selezione di contenuti discovery+ direttamente nella Home di Q. Inoltre, grazie a Sky Extra, gli abbonati Sky Q potranno aderire al piano “Intrattenimento con pubblicità” di discovery+ per i primi 12 mesi senza costi aggiuntivi sul proprio abbonamento Sky.

Tanti gli show originali presenti e in arrivo su discovery+: dal nuovissimo Tailor Made – Chi ha la stoffa? con Tommaso Zorzi (disponibile dal 28 giugno) all’attesa nuova stagione di Bake Off Italia (in arrivo il 26 agosto), passando per la nuova edizione di Matrimonio a Prima Vista(dal 15 luglio), i programmi di genere crime, i documentari fino agli show del wrestling, che tornano a essere disponibili per gli abbonati Sky. Tutti contenuti che si affiancano al già ricco intrattenimento di Sky con le nuove stagioni dei titoli Sky Original Bruno Barbieri – 4 Hotel (dal 30 giugno su Sky Uno e on demand) e Paola Marella – Un sogno in affitto (dal 3 luglio su Sky Uno e on demand). 

Andrea Duilio, Amministratore Delegato di Sky Italia, commenta: “Siamo molto soddisfatti di questo nuovo accordo con Warner Bros. Discovery, che consolida la nostra collaborazione in Italia e conferma ancora una volta come Sky sia il partner di eccellenza per i principali produttori di contenuti. La nostra strategia di aggregazione delle principali app in streaming su Sky Q fa così un ulteriore passo avanti. Tutto questo arricchisce ulteriormente la scelta di contenuti di qualità per i nostri abbonati che, oltre alle produzioni Sky Original sempre molto apprezzate, possono ora trovare su Sky Q anche i tanti show firmati discovery+, con un’esperienza di visione davvero straordinaria”.

Alessandro Araimo, General Manager Southern Europe Warner Bros. Discovery, commenta: “Sky è un partner storico per il nostro gruppo e siamo lieti di estendere la collaborazione in un mercato chiave come quello italiano. I contenuti del gruppo Warner Bros. Discovery sono un asset fondamentale per proporsi al mercato con un’offerta davvero variegata, grazie alla loro originalità e alla costante capacità di rinnovarsi. L’approdo di discovery+ su Sky Q rafforza la nostra strategia di essere presenti su tutte le principali piattaforme, offrendo agli abbonati la miglior esperienza possibile.”

L’offerta che consente di avere l’intrattenimento di discovery+ senza costi aggiuntivi per i primi 12 mesi è disponibile anche per gli abbonati Sky Q che sono già in possesso di un account discovery+. Si potrà attivare l’offerta aprendo l’app discovery+ su Sky Q, selezionando la voce “Attiva l’offerta di Sky” e seguendo le istruzioni. Per fruire del servizio discovery+ sarà poi necessario inserire le credenziali dell’account discovery+ creato o associato in fase di attivazione dell’offerta.

Thor: Love and Thunder, i figli di Christian Bale si sono assicurati che l’attore accettasse il ruolo

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Parlando con Screen Rant durante il press toru per Thor: Love and Thunder, Christian Bale parla di come è stato coinvolto nel film MCU. L’attore rivela che era interessato al ruolo principalmente per le persone con cui avrebbe lavorato, e il tono di Taika Waititi era davvero quello di cui voleva avere esperienza.

Tuttavia, c’è stato un momento in cui ha quasi rinunciato a causa di un potenziale conflitto di programmazione, ma i suoi figli si sono assicurati che assumesse il ruolo del MCU. Leggi tutta la storia di Bale qui sotto:

Il mio motivo era Taika. Avevo amato Thor: Ragnarok, così come la mia famiglia. Tutti avevamo amato anche Jojo Rabbit, e poi avevo lavorato con Natalie e volevo lavorare con Tessa e con Chris. Si trattava di questo, davvero. Avevo appena detto “Fantastico!” Mi è piaciuta la sceneggiatura, mi è piaciuta la descrizione di Taika del cattivo. “Andiamo a fare questo film.”

Si sono verificati alcuni potenziali conflitti di programmazione. Ho detto alla mia famiglia: “Non credo che funzionerà” e loro hanno risposto: “No, fallo funzionare. Lo devi fare, papà”. Mi hanno dato gli ordini di marcia e io ho obbedito diligentemente.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Barbie: Will Ferrell potrebbe essere il villain della storia?

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Barbie: Will Ferrell potrebbe essere il villain della storia?

Di recente, bethany ha condiviso nuove foto dal set di Barbie sui social media. Le immagini mostrano il primo sguardo al personaggio di Will Ferrell, mentre va a pattinare in spiaggia. Ferrell è vestito con un abito nero, sfoggia una cravatta rosa e una camicia caratteristica del canone Barbie.

La seconda immagine mostra il lato più aggressivo del personaggio di Ferrell, portando molti a ipotizzare che interpreti il ​​cattivo nel film. Inoltre l’abbigliamento decisamente più serio rispetto a quanto visto con Barbie e Ken, sembra alimentare tale teoria.

https://twitter.com/fiImgal/status/1541500804179296257?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1541500804179296257%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fbarbie-movie-will-ferrell-character-set-photos%2F

Diretto da Greta Gerwig, che ha co-firmato la sceneggiatura con Noah Baumbach, il film è attualmente in fase di produzione, per una collaborazione tra la Mattel Film e Warner Bros.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele.

Barbie presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande incentivo per il pubblico. Oltre a Margot Robbie, il film vede protagonista anche Ryan Gosling che interpreta Ken, con Kate McKinnon, Alexandra Shipp, America Ferrera, Simu Liu, Hari Nef e Will Ferrell a completare il cast principale.

Natalie Portman elogia la libertà creativa dei registi alla Marvel

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In un’intervista con Screen Rant, Natalie Portman esprime sinceri lodi e gratitudine per l’approccio lungimirante della Marvel nell’abbracciare stili unici di raccontare queste storie di supereroi.

Portman ha dichiarato che quando è entrata a far parte del franchise in Thor, nessuno sapeva quale impatto avrebbe avuto l’MCU sul pubblico. Da allora, la Marvel è cresciuta immensamente, in parte grazie al risalto che Kevin Feige e lo studio danno ai loro artisti, e nota che la loro volontà di rischiare si è più volte dimostrata vincente.

“È davvero folle pensarci, perché quando abbiamo iniziato, è stato uno dei primi film MCU. Iron Man, credo, era appena uscito e noi siamo arrivati poco dopo. Sembrava grande, ma non sapevamo bene quali fossero le possibilità, e penso che sia davvero una testimonianza di ciò che Kevin Feige e il suo intero team hanno fatto con l’Universo Marvel.

Penso che la Marvel tratti davvero i collaboratori creativi con così tanto rispetto e incoraggia e promuove tutto questo – sì, promuove – creatività che consente davvero alle persone di fare del loro [meglio].

Taika ha portato tutta la sua immaginazione e il suo sé in questi film, che ne traggono grandi benefici. Penso che capiscano davvero quanto ci portano le persone creative.”

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, svelato il finale alternativo

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Lo sceneggiatore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia Michael Waldron ha rivelato un finale alternativo per il film dei Marvel Studios che avrebbe visto una sinistra variante fare sentire la sua presenza nel MCU.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato un viaggio divertente, ma forse non il folle viaggio attraverso molteplici realtà che molti fan speravano. Non è un segreto che il sequel di Sam Raimi abbia subito numerose riprese aggiuntive, cosa che ha portato a cambiamenti radicali che probabilmente significano che c’è un montaggio molto diverso del film da qualche parte nei Marvel Studios.

Non stiamo parlando di una situazione “#ReleaseTheRaimiCut” perché la pratica di riprese aggiuntive è qualcosa che lo studio usa spesso per rimodellare i blockbuster che non funzionano del tutto.

Nel caso del sequel di Doctor Strange, sappiamo che l’inizio del film e il roster de Gli Illuminati sono cambiati, ma nel Commento del regista su Disney+, lo scrittore Michael Waldron ha rivelato un finale alternativo. Non sembra che sia stato effettivamente girato, anche se forse poteva essere migliore rispetto a quello che abbiamo ottenuto.

“Strange rimane intrappolato in quell’universo [incursione]”, spiega, “e poi [Sinister Strange] si gira e il terzo occhio si apre”. Waldron ha aggiunto che per sottolineare questo momento, avremmo sentito la risata di Vincent Price, simile alla narrazione di “Thriller” di Michael Jackson.

Immaginiamo che questo finale cliffhanger sia stato scartato perché avrebbe potuto essere considerato un po’ troppo simile a quanto visto in Loki, con il personaggio bloccato in un’altra realtà, ma è certamente intrigante pensare a cosa avrebbe potuto portare un malvagio Strange nel MCU. Tuttavia, quasi certamente non avremmo visto Clea a meno che non avesse salvato l’eroe da quella Terra alternativa.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Thor: Love and Thunder, tutti i figli degli attori sono presenti nel film

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Chris Hemsworth ha confermato che il giovane Thor che corre all’inizio di Thor: Love and Thunder (scena vista anche nel trailer) è effettivamente suo figlio. L’attore protagonista del film Marvel ha anche dichiarato che nel film sono presenti anche i figli di Taika Waititi, il regista, e di Christian Bale e Natalie Portman, che fanno parte del film.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Dakota Johnson parla con onestà delle difficoltà sul set della trilogia di Cinquanta Sfumature

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In una nuova intervista con Vanity Fair, Dakota Johnson ha parlato della realizzazione della trilogia di film Cinquanta sfumature di grigio, che ha descritto come “psicotica”. L’interprete di Anastasia Steele rivela come la produzione si sia complicata a causa del coinvolgimento dell’autrice dei romanzi, E. L. James, con cui Johnson si scontrava spesso quando lei chiedeva che i suoi libri fossero adattati in maniera filologica, spesso contro la volontà di sceneggiatore, regista e attori.

“Avevo firmato per fare una versione molto diversa del film che abbiamo finito per fare. [EL James] aveva molto controllo creativo, tutto il giorno, tutti i giorni, e lei pretendeva continuamente che certe cose accadessero. C’erano parti dei libri che non avrebbero funzionato in un film, come il monologo interiore, che a volte era incredibilmente scadente. Non avrebbe funzionato a dirlo ad alta voce. Era sempre una battaglia. Sempre. Quando ho fatto il provino per quel film, ho letto un monologo di Persona e ho pensato: “Oh, sarà davvero speciale”.

C’erano molti punti di disaccordo. Non sono mai stata in grado di parlarne sinceramente, perché volevo promuovere il film nel modo giusto, e sono orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato alla fine e tutto è andato come dovrebbe, ma è stato complicato. Facevamo le riprese del film che [James] voleva fare, e poi facevamo le riprese del film che volevamo fare noi. La sera prima, riscrivevo le scene con i vecchi dialoghi in modo da poter aggiungere una riga qua e là. Era come il caos tutto il tempo.”

La trilogia si è rivelata poi un discreto successo di botteghino, che ha contribuito in maniera decisiva a lanciare la carriera d’attrice di Dakota Johnson.

The Office reunion: Steve Carell sarà diretto da John Krasinski in Imaginary Friends

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Steve Carell ha recentemente condiviso la sua eccitazione per la sua reunion con John Krasinski, con il quale ha lavorato nella serie The Office, nel loro prossimo film Imaginary Friends. I due avevano già recitato nella popolarissima sitcom della NBC, essa stessa un remake del famoso show televisivo britannico omonimo.

Originariamente creata da Ricky Gervais e Stephen Merchant, la versione americana vedeva Carell nei panni di Michael Scott, un regional manager all’interno della cartiera Dunder Mifflin. Krasinski, nel frattempo, ha interpretato il sarcastico venditore Jim Halpert. Durante le sue nove stagioni, The Office ha ricevuto 42 nomination ai Primetime Emmy, vincendo cinque volte, con Carell che ha anche ricevuto un Golden Globe per il suo lavoro nello show.

Sebbene Krasinski sia famoso per il suo ruolo in The Office, da allora si è fatto un nome dietro la macchina da presa. L’attore ha diretto il film commedia drammatico The Hollars con Anna Kendrick e Richard Jenkins, così come A Quiet Place e A Quiet Place Part II. Krasinski si riunirà con Carell nel suo ultimo lavoro da regista, Imaginary Friends, una commedia fantasy su un uomo che può vedere e parlare con gli amici immaginari di altre persone. Il film sarà interpretato anche da Ryan Reynolds, Phoebe Waller-Bridge, Fiona Shaw e Louis Gossett Jr.

In una recente intervista con ET, Steve Carell esprime la sua eccitazione per la sua imminente riunione con il co-protagonista di The Office. L’attore ha ammesso di non aver ancora iniziato le riprese di Imaginary Friends, ma è pieno di aspettative per l’opportunità di lavorare di nuovo con John Krasinski.

“Beh, non ho ancora iniziato a lavorare al film con lui, ma non vedo l’ora. Prevedo solo gioia e divertimento. Voglio dire, è il migliore ed è un grande regista”.

“Lo metterò alla prova, sai? Lo farò lavorare per questo. Potrei essere uno di quegli attori perspicaci che non sono sempre d’accordo, e che fanno un po’ di capricci. Ha assunto qualcuno che è un amico, ma ha sbagliato!”

Scarlet Witch: a quando un film da solista?

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Scarlet Witch: a quando un film da solista?

In una recente intervista al programma televisivo Good Morning America, Elizabeth Olsen ha accennato a quello che sarà il futuro di Scarlet Witch, il personaggio che interpreta ormai da 2015 nel Marvel Cinematic Universe.

L’attrice ha risposto alle voci su un possibile film MCU da solista per il suo personaggio, così come a quelle che suggeriscono la sua presenza nella prossima serie Disney+ Agatha: House of Harkness. Come sempre capita in questi casi, Elizabeth Olsen non si è sbottonata troppo, e ha affermato di essere all’oscuro di eventuali piani:

“Mi piacerebbe far parte di entrambi. Nessuno mi dice niente e non nascondo nemmeno un segreto perché non sono brava a farlo. Non so nulla del mio futuro”.

L’ultima volta che abbiamo visto Scarlet Witch è stato in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, film in cui diventa il villain che il protagonista deve cercare di tenere a bada per evitare il collasso del multiverso.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Thor: Love and Thunder, ci sarà anche Tom Hiddleston?

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Thor: Love and Thunder, ci sarà anche Tom Hiddleston?

Non c’è ancora stato, da undici anni a oggi, un film dedicato a Thor che non comprendesse un piccolo posto anche per Loki e forse Thor: Love and Thunder continuerà questa tradizione. Ne hanno parlato Chris Hemsworth e Taika Waititi con CinemaBlend spiegando come mai Tom Hiddleston non tornerà nel ruolo di Loki.

Hemsworth lo spiega piuttosto semplicemente, dicendo scherzosamente che Hiddleston ha detto che “odia” le persone coinvolte, specifica Hemsworth, e si è assolutamente rifiutato di essere coinvolto. Questa battuta è stata portata avanti da Waititi e Hemsworth più avanti nell’intervista, con i due che hanno affermato che Hiddleston era “morto” per loro. Tuttavia, Hemsworth dice anche che Loki è decisamente morto e non apparirà nel nuovo film.

Hemsworth: Non voleva essere coinvolto. Lui, ha detto ‘Vi odio tutti, e, e in particolare me’, e io pensavo, è un peccato. E questo è tutto. Voglio dire, quante volte possiamo ucciderlo? … Adoriamo Tom. Adoriamo Tom. Sì. Ma è morto. Non lui, ma il personaggio di Loki.

Waititi: No, no, è morto solo per noi.

Hemsworth: Ovviamente per noi è morto, per quanto riguarda l’amicizia.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Tredici Vite, guarda il trailer del film di Ron Howard

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Tredici Vite, guarda il trailer del film di Ron Howard

Ecco il trailer di TREDICI VITE, il nuovo film di Ron Howard per Prime Video, disponibile in tutto il mondo a partire dal 5 agosto prossimo.

TREDICI VITE racconta l’incredibile storia vera dell’enorme impegno globale per salvare una squadra di calcio thailandese rimasta intrappolata nella grotta di Tham Luang durante un improvviso temporale.

Di fronte a difficoltà insormontabili, una squadra di sommozzatori tra i più abili ed esperti al mondo – gli unici in grado di percorrere un labirinto di angusti tunnel allagati – si unisce alle unità di soccorso thailandesi e a più di 10.000 volontari per tentare uno straziante salvataggio dei dodici ragazzi e del loro allenatore. Con una posta in gioco incredibilmente alta e sotto lo sguardo del mondo intero, il gruppo intraprende la sua immersione più impegnativa, mostrando la grandiosità dello spirito umano.

Diretto da: Ron Howard
Scritto da: William Nicholson
Una storia di: Don Macpherson e William Nicholson
Prodotto da: P.J. van Sandwijk, Gabrielle Tana, Karen Lunder, William M. Connor,
Brian Grazer, Ron Howard
Executive Producer: Jon Kuyper, Carolyn Marks Blackwood, Marie Savare,
Michael Lesslie, Aaron L. Gilbert, Jason Cloth
Con: Viggo Mortensen, Colin Farrell, Joel Edgerton, Tom Bateman, Paul Gleeson, Pattrakorn Tungsupakul, Tui Thiraphat Sajakul, James Teeradon Supapunpinyo, Sahajak Boonthanakit, Weir Sukollawat Kanaros

Ghostbusters: Legacy, il sequel arriverà nel 2023

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Ghostbusters: Legacy, il sequel arriverà nel 2023

Il prossimo film di Ghostbusters arriverà nelle sale il 20 dicembre 2023. Si tratta del seguito di Ghostbusters: Legacy del regista Jason Reitman, che ha fatto rivivere il franchise di punta per Sony, che ha annunciato la data di uscita. All’inizio di questo mese, durante il “Ghostbusters Day”, Reitman e il co-sceneggiatore Gil Kenan hanno confermato ciò che i titoli di coda di Ghostbusters: Legacy lasciavano intendere, ovvero che il sequel tornerà alla New York City del film originale e all’ambientazione della caserma dei pompieri.

In un’intervista con l’Hollywood Reporter prima di Ghostbusters Day, Reitman e Kenan hanno anticipato i dettagli del sequel. “Alla fine di Ghostbusters: Legacy, la Ecto-1 sta camminando verso Manhattan, tornando a casa. E prima che venisse annunciato il titolo ufficiale di Legacy, il titolo di lavorazione era Rust City. Il che non avrebbe avuto senso per nessuno finché non avesse visto il film. Il nome in codice per il prossimo film è “Firehouse”, ha detto Reitman. Reitman ha realizzato Ghostbusters: Legacy con suo padre, il compianto Ivan Reitman, che ha diretto i film originali di Ghostbusters. L’anziano Reitman è morto all’inizio di quest’anno.

Ghostbusters: Legacy, la recensione

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film è uscito nelle sale italiane il 18 novembre, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Fonte: THR

Non Sarai Sola: il primo trailer ufficiale

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Non Sarai Sola: il primo trailer ufficiale

Universal ha distribuito il primo trailer ufficiale di Non Sarai Sola. Per secoli, le montagne macedoni hanno nascosto paurosi segreti soprannaturali, inclusa l’esistenza della “Vecchia Zitella Maria” (Anamaria Marinca), una strega incattivita la cui terribile storia terrorizza i bambini da 200 anni. Maria desidera ardentemente una figlia che le tenga compagnia. Tenta di rapire una contadina appena nata, Nevena (Sara Klimoska), costringendo la madre disperata della bambina a fare un patto terrificante: se alla madre è permesso di crescere la sua bambina, permetterà a Maria di prendere Nevena quando compirà 16 anni. Maria marchia la ragazza per suggellare l’accordo, rendendola muta.

Al 16° compleanno di Nevena, Maria ritorna e trasforma la ragazza in una strega. Ma la maternità non è fatta per Maria, e alla fine abbandona Nevena dopo averle insegnato come assumere la forma di qualsiasi creatura che uccide. Abbandonata, la solitudine e la curiosità di Nevena per il mondo circostante la portano in un villaggio vicino. Quando uccide accidentalmente una contadina, Bosilka (Noomi Rapace), prende il posto della donna nel villaggio. La vita è brutale e imprevedibile ma stranamente appagante per Nevena, finché non viene aggredita e uccide l’aggressore. Dopo aver abbandonato il suo corpo, seduce e uccide un bel giovane di nome Boris (Carloto Cotta), godendosi le libertà che le offre la vita nel corpo di lui.

Quando una bambina di 10 anni viene gravemente ferita, Nevena coglie l’occasione per ricominciare da capo. Come Biliana, vive l’infanzia felice che le è stata negata. Quando raggiunge la giovane età, Biliana (Alice Englert) sposa Yovan (Félix Maritaud), un bel giovane del suo villaggio, e subito rimane incinta.

Ma l’improvviso ritorno di Maria porterà Nevena a fare una sua scelta molto difficile. Il film d’esordio del regista vincitore del Premio Sundance Goran Stolevski, Non Sarai Sola è una storia inquietante, poetica e soprannaturale che si trasforma in una storia umana, intrisa di rituali e tradizioni macedoni. Non Sarai Sola è scritto e diretto da Goran Stolevski (Would You Look at Her). Il film è prodotto da Kristina Ceyton (The Babadook, The Nightingale) e Samantha Jennings (Buoyancy, Good Madam). Nel cast troviamo Klimoska (Would You Look at Her, Willow), Anamaria Marinca (4 Months, 3 Weeks, and 2 Days, “Sex Traffic”), Noomi Rapace (The Girl with the Dragon Tattoo, Prometheus), Alice Englert (Beautiful Creatures, “Top of the Lake”), Carloto Cotta (Tabu, Diamantino), Félix Maritaud (BPM (Beats Per Minute), Sauvage / Wild) e Arta Dobroshi (Lorna’s Silence, “Gangs of London”).

Il direttore della fotografia è Matthew Chuang (The Mandela Effect, Blue Bayou). La scenografa è Bethany Ryan (“High Life”, Buoyancy). Il film è montato da Luca Cappelli (Ruin, Acute Misfortune). La truccatrice è Dusica Vuksanovic (“Black Sun”, “The Outpost”).

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