Le riprese di Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings partiranno in Australia da un giorno
all’altro ed è innegabile quanta eccitazione ci sia attorno al
primo film dei Marvel Studios che lancerà sul
grande schermo un eroe asiatico. Adesso, il regista Destin
Daniel Cretton – impegnato nella promozione del suo ultimo
film Il diritto di
opporsi – ha avuto l’occasione di spiegare i motivi che
l’hanno spinto ad accettare di lavorare con la Marvel proprio su un
personaggio come quello creato da Steve Englehart e Jim
Starlin.
“Sono cresciuto senza un
supereroe di riferimento”, ha spiegato Cretton all’Hollywood Reporter.
“Mi sono appassionato a Spider-Man quando ero un bambino
soltanto perché aveva una maschera che gli copriva il volto e
potevo così immaginare anche me stesso sotto quella maschera. Mi
piacerebbe dare a mio figlio un supereroe al quale fare
riferimento. Mi sento veramente privilegiato ad essere parte di chi
racconterà questa storia al cinema.”
Come sappiamo ormai da diverso
tempo, il principale villain del film sarà
Mandarino, interpretato dall’attore Tony
Chiu-Wai Leung. Durante il podcast They Call Us, Cretton
ha parlato brevemente del suo approccio nei confronti del
personaggio, dichiarando: “L’aspetto emotivo e le idee di
cameratismo, famiglia e connessione saranno assolutamente parte del
film.”
L’uscita nelle sale
di Shang-Chi
and The Legend Of The Ten Ringsè fissata
al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha
esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata
l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto
esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre
che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era
considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa
connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio
eviterà del tutto.
Destin Daniel
Cretton, acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (prossimamente
uscirà il suo ultimo lavoro Just Mercy, con Michael
B. Jordan, Jamie Foxx, e Brie Larson) è stato
scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura
di Dave Callaham (The Expendables,
Godzilla, Doom e Wonder Woman
1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe
interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il
villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime
possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti
saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Nonostante l’attesa spasmodica,
alla fine il film dedicato a Black
Adam ha ricevuto il via libera dalla Warner Bros. ed è
pronto a debuttare sul grande schermo a Dicembre del prossimo anno.
Nelle ultime ore Dwayne Johnson ha condiviso
attraverso il suo account Instagram una serie di
immagini che testimoniano che “The Rock” ha già iniziato ad
allenarsi in vista dell’imminente produzione del cinecomic DC.
L’attore ha anticipato che “la
gerarchia del potere nell’Universo DC” è destinata a cambiare,
confermando che le riprese del film partiranno quest’estate. Le
immagini condivise da “The Rock” mostrano un fisico ancora più
impressionante del solito, con il quale l’attore non avrà
sicuramente problemi a “riempire” il costume di Black
Adam, a differenza di quanto accaduto invece a Zachary
Levi con il costume di Shazam: nonostante
la splendida forma fisica dell’attore, infatti, è stato lo stesso a
rivelare che il costume era un po’…
“imbottito”.
Potete vedere gli scatti condivisi da Dwayne
Johnson di seguito:
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra (Run all night, The Shallows),
arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con
le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi
scorsi dallo stesso Johnson.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro
tra il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi,
i piani per portare al cinema uno standalone con Johnson sono ancora
vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori
di Geoff Johns dei primi anni
Duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.
La CBC ha diffuso il nuovo inedito
teaser promo di Star
Trek: Picard, la nuova serie tv sci-fi in arrivo
quest’anno.
Patrick Stewart, è
protagonista di Star
Trek: Picard la nuova serie su Jean-Luc Picard
che arriverà in oltre 200 paesi e territori, al di fuori degli
Stati Uniti e del Canada.
In base all’accordo pluriennale con
CBS, ogni episodio sarà disponibile su
Amazon Prime Video entro 24 ore dall’anteprima
americana. L’annuncio congiunto è stato presentato oggi da CBS
Studios International e Amazon Prime Video.
La nuova serie Star
Trek: Picard vede Sir Patrick Stewart
riprendere il ruolo del venerabile Jean-Luc
Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star
Trek: Next Generation”. La serie seguirà questo personaggio iconico
nel prossimo capitolo della sua vita.
Negli Stati Uniti, la serie sarà
disponibile esclusivamente su CBS All Access, il servizio di
abbonamento diretto al consumatore di CBS, disponibile su tutte le
principali piattaforme digitali, incluso Amazon Channels e Fire
TV.
Star Trek: Picard, il cast
Accanto a Stewart, il cast della
serie vede anche la presenza di Alison Pill (The Newsroom), Harry
Treadaway (Penny Dreadful), Isa Briones (American Crime Story:
Versace), Santiago Cabrera (Salvezza), Evan Evagora (nuovo
arrivato), e Michelle Hurd (Blindspot). La serie sarà prodotta da
CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e
Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva
Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod
Roddenberry e Trevor Roth saranno i produttori esecutivi e Aaron
Baiers (Secret Hideout) sarà il co-produttore esecutivo e Kirsten
Beyer sarà il produttore supervisore.
Rian Johnson è al
lavoro sul sequel di Cena con delitto – Knives Out,
il crime mystery da lui scritto e diretto, e uscito nelle nostre
sale lo scorso dicembre. Forte del successo del film, acclamato
tanto dalla critica quanto dal pubblico, il regista de Gli Ultimi
Jedi ha deciso che le avventure del detective Benoît Blanc
interpretato da Daniel Craig proseguiranno sul grande
schermo.
Come riportato da The Hollywood
Reporter – al quale lo stesso Rian Johnson ha
rivelato in esclusiva la notizia -, il nuovo film sarà incentrato
su un nuovo mistero che vedrà coinvolto ancora una volta il
detective Benoît Blanc: il cast sarà totalmente inedito, dal
momento che il nuovo mistero ruoterà attorno a nuovi personaggi.
Stando alla fonte, l’obiettivo della Lionsgate sarebbe quello di
dare vita ad un vero e proprio franchise.
Alla fonte, Rian
Johnson ha spiegato di essere già al lavoro sul sequel e
di voler iniziare a girarlo già nel 2021. Ram Bergman, che ha
produtto Cena con delitto – Knives Out insieme a
Johnson, ha rivelato che Daniel Craig è
assolutamente favorevole al sequel: “Daniel si è divertito
moltissimo a fare il primo film e vuole farne ancora”, ha
spiegato Bergman.
In Cena con delitto – Knives Out,
Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato
romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose,
nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo
compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel
Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è
incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.
In perfetto stile “crime”
la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono
potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo
più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza
e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il
fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e
disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più
complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.
Un contesto familiare
costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni
contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di
vita. Quando Marta (Ana de
Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di
Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro
che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il
film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi
continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato
sospeso dall’inizio alla fine.
New
Mutants sarebbe dovuto arrivare nelle sale nel 2018,
ma i numerosi cambi di release e l’accordo Disney/Fox che aveva
temporaneamente messo il film in stand-by hanno indotto molti fan a
credere che il film non avrebbe mai più visto la luce.
Fortunatamente per tutti gli amati dell’X-Universe, le cose sono
andate diversamente, dal momento che la pellicola è ufficialmente
tornata in carreggiata, pronta a debuttare sul grande schermo in
America il prossimo 3 aprile.
In attesa dell’arrivo del nuovo
trailer ufficiale di New Mutants, che
debutterà online nella giornata di oggi 6 gennaio, il regista del
film Josh Boone ha rivelato che il film non sarà
vietato ai minori e che – nonostante i rumor che si sono
avvicendati nel corso dello scorso anno, anche a causa dei tanto
chiacchierati toni “horror” del film – l’obiettivo non è mai stato
quello di realizzare una pellicola R-rated.
“Il film è sempre stato e sempre
sarà PG-13, ossia vietato ai minori di 13 anni”, ha dichiarato
Boone in risposta alla domanda di un fan. “Realizzare un film
vietato ai minori di 17 anni non è mai stato nei nostri
piani”.
La produzione di New
Mutants è stata estremamente travagliata: non
sappiamo se le riprese aggiuntive del film abbiano mai avuto luogo,
né sappiamo se il film sia effettivamente cambiato o meno dopo
l’accordo Disney/Fox e l’approvazione della Marvel. Di recente, era stato lo
stesso Josh Boone a dichiarare che il film che arriverà
nelle sale sarà la versione originale.
Nell’attesa di maggiori
informazioni, vi ricordiamo che il film è diretto
da Josh Boone, e ha nel
cast Anya Taylor-Joy, Maisie Williams, Charlie Heaton,
Alice Braga, Henry Zaga, Blu Hunt e Jon
Hamm.
La trama verterà intorno ad un
gruppo di cinque giovani mutanti, i quali scoperte le loro
incredibili capacità mentre si trovano confinati in una struttura
segreta contro la loro volontà, cercheranno di combattere per
sfuggire al luogo e alle colpe del loro passato, salvando sé
stessi.
Le riprese di The
Batman, il nuovo cinecomic DC dedicato al Crociato di
Gotham, stanno ufficialmente per partire. Via Twitter, infatti,
l’attore Jeffrey Wright, che nel film avrà il
ruolo del Commissario Jim Gordon, ha lasciato intendere di essere
pronto a raggiungere il set del film. Parallelamente all’annuncio
dell’attore, sono emerse online anche quelle che sembrerebbero
essere le prime immagini dal set.
Un’utente di Twitter ha infatti postato online una
serie di foto dal set di The Batman
allestito a Londra in cui è possibile vedere, oltre alle macchine
della polizia di Gotham, anche un furgone del programma Gotham
Action New e un camioncino dell’azienda Gotham Water & Power. Le
riprese non sono ancora in corso, ma il messaggio di Wright
lanciato via Twitter e gli scatti emersi online lasciano intendere
che manca davvero poco al primo ciak del film di Matt
Reeves.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti
noti: Andy Serkis sarà Alfred
e Colin Farrell sarebbe in trattative
per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe
Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo
DC), Jeffrey Wright (commissario Jim
Gordon) e Paul Dano (Enigmista),
infine John Turturro sarà il boss
Carmine Falcone. Nel cast anche Peter
Sarsgaard ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of
Justice, Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale
è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The Batman esplorerà un caso di
detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone
iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà
scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere
il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali
di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues
Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale
fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché
sono tutti sospettati“.
In occasione dell’annunale Tea
Party dei BAFTA, Variety ha avuto
l’occasione di scambiare due battute con Taika Waititi, tra i protagonisti della
stagione dei premi grazie al suo acclamato JoJo
Rabbit. Durante la breve intervista, il regista e
sceneggiatore ha preannunciato che la pre-produzione
dell’attesissimo Thor: Love and Thunder
inizierà il prossimo aprile a Sydney, in Australia: le riprese
partiranno ufficialmente ad agosto.
Durante l’intervista, Taika Waititi ha parlato anche dell’attuale
situazione in Australia e degli incendi che stanno devastando il
paese: il regista, naturalmente molto toccato dalla situazione –
“È il caos totale”, ha dichiarato -, non sa se i recenti
avvenimenti avranno ripercussioni sulla produzione del film.
Chris Hemsworth tornerà nei panni
del Dio del Tuono nel quarto capitolo della saga dedicata a
Thor, film che segnerà il suo nono film
all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. Nel cast torneranno anche
Tessa Thompson nei panni di Valchiria,
Natalie Portman in quelli di Jane Foster e lo
stesso Taika Waititi che interpreterà ancora una
volta Korg.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto
capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
da Natalie
Portman, come confermato sabato durante il panel dei
Marvel Studios al Comic-Con.
Taika
Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame.
L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty
Thor, descritto da Waititi come “la perfetta
combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con
la prima Thor femmina dell’universo”.
L’uscita nelle sale è fissata
invece al 5 novembre 2021.
Il primo red carpet super glamour
della stagione si apre con scollature colori e strutture
asimmetriche, in occasione dei Golden Globes 2020.
Ecco di seguito tutti gli ospiti, protagonisti nominati e
presentatori, della 77 edizione del premio assegnato dalla
Hollywood Foreign Press Association.
Per vedere tutte le foto clicca qui
Gli
Eterni, insieme a Black
Widow e a Shang-Chi, sono i
prossimi appuntamenti del Marvel Cinematic
Universe. Tuttavia sembra che il pubblico sia un
po’ tiepido rispetto ai nuovi progetti di Kevin Feige, forse perché l’amore per i
Vendicatori fa rimpiangere le loro storie che non vedremo più, o
forse perché si pensa che il futuro del MCU non sia altrettanto
organizzato.
Per rincuorare chi pensa che il
futuro del MCU non sia organizzato al millesimo, come
precedentemente accaduto, ecco una testimonianza da
Thor: Ragnarok che toglierà i
dubbi anche ai più scettici. Su reddit, uno spettatore con l’occhio
di falco (è proprio il caso di dirlo), ha notato nei film di
Taika Waititi un riferimento a Gli Eterni, una
easter egg.
Durante una scena ambientata su
Sakaar, mentre è in scena Valchiria, è possibile vedere sullo
sfondo un’astronave con un design quasi identico a quello di una
realizzata da Jack Kirby in una run del fumetto.
Ecco di seguito:
Non dovrebbe sorprenderci troppo,
dunque, se si trattasse di qualcosa di pianificato dall’inizio da
Feige e compagni.
Gli Eterni,
diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast
Angelina Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit Harington (Black
Knight) Kumail Nanjiani (Kingo),
Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak),
Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan
(Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Succession 3 è la terza stagione della serie tv
Succession
creata da Jesse Armstrong, per il canale americano
HBO. La serie è
incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari
disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che
si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza
sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.
Succession 3: uscita e dove vederlo in
streaming
In Italia Succession 3 sarà trasmessa da
Sky Atlantic da ottobre 2021. Contestualmente
Successionin streaming è arrivata su
Now.
Succession 3: trama e
cast
Succession 3 vede
Logan in una posizione pericolosa, cercando di assicurarsi alleanze
familiari, politiche e finanziarie dopo essere stato teso
un’imboscata dal figlio ribelle Kendall. Dopo la decisione
impulsiva di Kendall di esporre lo scandalo tentacolare
dell’azienda, la famiglia è lasciata a contemplare il proprio
futuro. Le tensioni aumentano mentre un’aspra battaglia
aziendale minaccia di trasformarsi in una guerra civile familiare,
con la famiglia Roy che affronta l’incombente domanda su chi
prenderà il controllo in un mondo post-Logan.
La terza stagione di Succession
include Brian Cox, Jeremy Strong, Sarah Snook, Kieran
Culkin, Alan Ruck, Nicholas Braun, Matthew Macfadyen, Peter
Friedman, J. Smith-Cameron, Dagmara Dominczyk, Justine Lupe, David
Rasche, Fisher Stevens, Hiam Abbass, Arian Moayed, Harriet Walter,
James Cromwell, Natalie Gold, Juliana Canfield, Annabelle Dexter-Jones, Zoë Winters e Jeannie
Berlin. Il cast aggiuntivo include
Alexander Skarsgård, Sanaa Lathan, Linda Emond, Jihae,
Adrien Brody, Hope Davis e Dasha Nekrasova.
Succession
segue la famiglia Roy, proprietaria del conglomerato mediatico
Waystar Royco. Il patriarca di famiglia, Logan Roy, ha subito un
declino della salute. I suoi quattro figli – il figlio maggiore
Connor rimosso, il kendall affamato di potere, l’irriverente romano
e Siobhan politicamente esperto – tutti con vari gradi di
connessione con l’azienda, iniziano a prepararsi per un futuro
senza il padre e ognuno inizia a lottare per importanza all’interno
dell’azienda.
In Succession 3
ritornano i protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in
corso), interpretata da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da
Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione
1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione
1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione
1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy
(stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy
(stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee
(stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.
Nella notte tra domenica 5 e lunedì
6 gennaio, l’assegnazione dei Golden Globes 2020
aprirà ufficialmente al stagione dei premi e darà qualche
indicazione su come si muoveranno le varie associazioni che
assegnano riconoscimenti al cinema (e alla tv, in questo caso).
Ci sono naturalmente dei titoli e
degli attori favoriti, ma ci sono anche alcune sorprese, prime
volte e scommesse che potrebbero essere vinte se la
Hollywood Foreign Press Association riuscisse a
prendersi dei rischi, come premiare la prima volta nominata
Jennifer Lopez al posto della favorita
Laura Dern (forse più meritevole) nella categoria
Migliore attrice non protagonista, oppure assegnare un
riconoscimento ad Adam Driver invece che a
Joaquin Phoenix (che ha praticamente tutti i premi
in tasca da qui all’Oscar) per la categoria Migliore attore
Drammatico.
Ma se così non fosse, e se invece la
HFPA si manterrà su binari “sicuri”, senza deragliare e senza
regalare sorprese, ecco le previsioni di vittoria per i
Golden Globes 2020.
MIGLIOR COLONNA SONORA
Alexandre Desplat, Piccole donne (Runner-up: Hildur Guðnadóttir,
Joker)
MIGLIOR CANZONE
Spirit, Il re leone (Runner-up: Into the
Unknown, Frozen II)
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Toy Story 4 (Runner-up: Dragon Trainer – Il mondo nascosto)
MIGLIOR FILM STRANIERO
Parasite (Runner-up: Dolor y gloria)
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Noah Baumbach, Storia di un matrimonio (Runner-up: Bong Joon-ho,
Han Jin-won, Parasite)
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Laura Dern, Storia di un matrimonio (Runner-up: Jennifer
Lopez, Le ragazze di Wall Street)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Joe Pesci, The Irishman (Runner-up: Brad
Pitt, C’era una volta a… Hollywood)
MIGLIOR ATTRICE COMMEDY/MUSICAL
Awkwafina, The Farewell (Runner-up: Beanie Feldstein, La
rivincita delle sfigate)
MIGLIOR ATTORE COMMEDY/MUSICAL
Taron Egerton, Rocketman (Runner-up: Eddie Murphy, Dolemite Is
My Name)
Il 2019 verrà ricordato anche come
uno degli anni dove la televisione ha continuato ad affermare il
proprio dominio, con numerose serie TV che hanno alzato nuovamente
il livello e il prestigio del mezzo. Tra i tanti successi,
tuttavia, vi sono anche alcuni prodotti che non sono riusciti a
trovare il favore della critica e del pubblico.
Tra questi vi sono serie d’autore e
revival di celebri personaggi televisivi del passato, da
reinterpretazioni di miti dell’horror a serie di genere distopico o
catastrofico. Storie che avevano il potenziale per affermarsi, ma
che sono invece state etichettate come alcune delle peggiori serie
televisive dell’anno.
Ecco quali sono le 10
peggiori serie TV del 2019.
Almost Family
Basata su di un
fittizio scandalo verificatosi in una clinica per la fertilità, la
serie Almost Family segue le vicende di
alcune persone che improvvisamente scoprono di avere fratelli o
sorelle di cui non sapevano nulla. Riunitisi, questi cercano delle
risposte ai problemi che hanno caratterizzato le loro vite.
Prodotta dalla Fox, la serie è
stata criticata per il suo profondo disequilibrio narrativo, che dà
origine ad un tono altalenante e mai unitario. La seria ha in
realtà manifestato problemi sin dalla sua produzione, con alcune
riprese effettuate successivamente per sopperire ad alcune mancanze
non meglio definite. In generale, nonostante la buona premessa
narrativa, la serie non sembra aver trovato la chiave giusta per
attrarre gli spettatori.
Catch 22
Adattamento televisivo
del romanzo Comma 22, la serie Catch-22 ha
potuto avvalersi di celebri nomi quali
George Clooney,
Hugh Laurie, Giancarlo Giannini, Christopher Abbott e
Kyle Chandler. Clooney ha inoltre firmato la regia
di alcuni episodi.
Nonostante alcune importanti
nomination ai Golden Globe e ai Critics Choice Awards, la serie è
stata da molti definita deludente, mancando di replicare l’umorismo
proprio del romanzo. La serie ha inoltre pagato il suo relativo
insuccesso per via dell’esistenza di un film tratto dallo stesso
romanzo e diretto dal celebre regista Mike
Nichols. Tale opera cinematografica del 1970 è infatti
considerata un vero capolavoro, difficile da replicare.
Chambers
Serie di genere
paranormale, Chambers è stata distribuita
su Netflix nel giugno del 2019. Incentrata su di una
donna sopravvissuta ad un infarto, la serie segue la protagonista
nel suo indagare sul mistero del cuore che le è stato
trapiantato.
Accolta malamente dalla critica,
che ha sottolineato la mancanza di un amalgama tra i toni horror,
paranormali e drammatici, la serie è stata cancellata dopo solo una
stagione, affermandosi come uno dei prodotti più deludenti
dell’anno.
The Politician
Ideata e prodotta da
Ryan Murphy, autorità in campo televisivo, la
serie The Politician ha segnato il suo
debutto su Netflix. Distribuita nel settembre del 2019, e con un
cast di attori quali Ben Platt, Zoey Deutch, Jessica
Lange e GwynethPaltrow,
la storia è incentrata su di uno studente di una scuola superiore,
che aspira a diventare presidente degli Stati Uniti. Per
intraprendere la sua carriera politica, inizierà con il candidarsi
come presidente del consiglio studentesco.
La serie ha ricevuto diverse
critiche positive per la sua satira politica e per il suo finale,
ma la gran parte della serie è stata giudicata priva di mordente e
non all’altezza dei lavori a cui Murphy aveva abituato il suo
pubblico.
The I-Land
Altra serie Netflix,
The I-Land è stata distribuita sulla
piattaforma a partire dal settembre del 2019, raccontando di dieci
persone che si svegliano su di un’isola deserta senza alcun ricordo
di chi sono o di come sono arrivati lì. Per sopravvivere dovranno
così scoprire cosa è accaduto e cosa potrebbe accadere.
La serie è stata ampiamente critica
per il suo somigliare in modo eccessivo alla ben più nota
Lost (2004-2010), risultandone tuttavia una versione
inferiore per qualità estetica e narrativa. Lo stesso mistero
attorno a cui si basa la storia è stato giudicato inconcludente e
privo di un fascino, cosa che non le ha permesso di incontrare il
favore del pubblico.
In the Dark
Incentrato su una donna non vedente
impegnata a risolvere il mistero di un suo amico scomparso, la
serie TV In the Dark è stata rilasciata
dal canale The CW nell’aprile del 2019. Il responso della critica è
stato discordante, tra chi ne loda le interpretazioni e chi invece
ne critica duramente la non omogeneità.
Secondo alcuni critici, infatti, la
serie presenta immotivatamente molteplici toni, atmosfere e stili
narrativi. Poco apprezzata è stata inoltre la linea narrativa
legata all’investigazione della protagonista, giudicata priva di
mordente e trattata con poca serietà.
NOS4A2
Basata sull’omonimo romanzo di
Joe Hill, figlio di Stephen King,
la serie NOS4A2 è stata trasmessa dall’emittente
AMC nel giugno del 2019, divenendo disponibile anche su Amazon Prime Video. La trama si incentra su una
giovane artista che scopre di avere un’abilità soprannaturale per
rintracciare l’apparentemente immortale Charlie Manx. Questi è
infatti un temuto vampiro, e per sconfiggerlo la donna dovrà
ricorrere a tutto il suo potenziale.
Apprezzata dagli amanti
dell’horror, la serie non ha tuttavia riscontrato un particolare
apprezzamento da parte della critica, che l’accusa di non aver
gestito adeguatamente le molteplici linee narrative presenti, dando
vita ad un prodotto spesso confusionario e poco centrato su quello
che avrebbe dovuto essere il focus, ovvero lo scontro con il
temibile vampiro.
The Rook
La serie TV The
Rook, tratta dal romanzo di Daniel O’Malley, è una
spy story prodotta dall’emittente Starz. Al momento del suo
debutto, la serie si è trovata a confrontarsi con una serie di
pareri negativi, tra cui l’accusa di aver completamente stravolto
la materia narrativa di partenza.
La critica ha infatti sottolineato
come la serie sia una totale reinterpretazione del romanzo di
O’Malley, finendo con l’essere una storia caotica e priva di
un’unica direzione comune. Poco apprezzato, inoltre, è stato il
tono, giudicato troppo farsesco per gli eventi narrati.
Survivor
Fa parte di questa classica anche
l’ultima stagione del reality Survivor,
dove un gruppo di persone si ritrovano su di un’isola sperduta e
dovranno collaborare per procacciarsi cibo, acqua e quanto possa
servirgli per sopravvivere.
La stagione del 2019 è stata
giudicata tra le peggiori dello show per via di diversi problemi
legati al comportamento dei partecipanti e alla gestione dei
produttori. Poco apprezzata è stata inoltre la gestione del
vincitore. Rinnovata per una nuova edizione, la critica si augura
che questa possa essere gestita con più cura circa la sua
organizzazione.
Veronica Mars
Il 2019 è anche l’anno in cui è
andata in onda la quarta stagione della serie TV
Veronica Mars, con protagonista
l’immancabile Kristen
Bell nel ruolo della liceale che si diletta come
investigatrice privata. A metà tra il teen drama, la commedia e il
giallo, la serie è stata nel corso degli anni particolarmente
apprezzata dai fan, divenendo estremamente popolare.
La nuova stagione, tuttavia,
arrivata a più di dieci anni dalla precedente, ha particolarmente
deluso le aspettative. La nuova linea narrativa è stata giudicata
poco attraente e poco convincente, e nessuno dei nuovi personaggi
introdotti sembra aver guadagnato la simpatia di critica o
pubblico. Il motivo di un tale ritorno televisivo sembrerebbe
dettato così unicamente dalla nostalgia, elemento che però non è
risultato sufficiente per il successo della stagione.
Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt e Jennifer Lopez sono gli ultimi
tre nomi che sono stati aggiunti alla lunga
lista di presentatori dei Golden Globes 2020,
che si avvicenderanno sul palco durante lo show condotto da
Ricky Gervais, domenica 5 gennaio, per
l’edizione numero 77 del premio assegnato dalla Hollywood
Foreign Press Association.
La lista di artisti che presenterà
i vincitori include: Tim Allen, Jennifer Aniston, Ana De
Armas, Christian Bale, Antonio Banderas, Jason
Bateman, Cate Blanchett, Matt Bomer, Pierce Brosnan, Glenn Close,
Daniel Craig, Ted Danson, Ansel Elgort, Chris Evans, Dakota Fanning, Will Ferrell, Lauren
Graham, Tiffany Haddish, Kit Harington, Salma Hayek, Scarlett Johansson, Elton John, Nick
Jonas, Harvey Keitel, Zoe Kravitz, Rami Malek, Kate McKinnon,
Helen Mirren, Jason Momoa, Gwyneth Paltrow, Amy
Poehler, DaVine Joy Randolph, Margot Robbie, Paul Rudd, Wesley Snipes,
Octavia Spencer, Bernie Taupin, Charlize Theron, Sofia Vergara, Kerry
Washington, Naomi Watts, Rachel Weisz e Reese
Witherspoon.
DiCaprio e Pitt sono entrambi
nominati per i loro ruoli in C’Era una volta a Hollywood, il primo
nella categoria miglior attore comedy/musical e il secondo nella
categoria migliore non protagonista. Jennifer
Lopez, che ha guadagnato la sua prima nomination in
carriera al premio, concorre nella categoria Migliore attrice
protagonista per Le ragazze di Wall
Street.
La cerimonia sarà presentata da
Ricky Gervasi e sarà trasmessa in live dalla NBC
alle 8 p.m. (ET). In Italia la cerimonia sarà visibile nellanotte
tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio, dalle 00:55 alle 05.30, Sky
Atlantic (canale 110 di Sky) e Sky TG24 (solo sui canali 100 e 500
di Sky).
L’American Society of
Cinematographers ha annunciato le nomination per la 34°
edizione degli ASC Awards 2020.
Roger Deakins ha ricevuto la sua 16°
nomination dall’ASC per il suo lavoro su 1917. Deakins ha già vinto
quattro ASC Awards per il suo lavoro in Le Ali della Libertà,
L’uomo che non c’era, Skyfall e Blade Runner 2049. Robert
Richardson, invece, ha ricevuto la sua undicesima nomination per
C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino. Phedon
Papamichael (Le Mans ’66) e Rodrigo Prieto (The Irishman) hanno
entrambi ottenuto la terza nomination dalla società.
Lawrence Sher, direttore della
fotografia di Joker, è stato candidato per la prima volta.
Jarin Blaschke (The Lighthouse),
Natasha Braier (Honey Boy) e Jasper Wolf (Monos) saranno premiati
con il premio Spotlight. Questo premio è stato introdotto dalla
società nel 2014 per i film che potrebbero non ricevere un’uscita
cinematografica.
Elenco completo dei nominati ai ASC
Awards 2020
Uscita cinematografica
Roger Deakins, ASC, BSC per
“1917”
Phedon Papamichael, ASC, GSC per “Le Mans ’66”
Rodrigo Prieto, ASC, AMC per “The Irishman”
Robert Richardson, ASC per “C’era una volta a Hollywood”
Lawrence Sher, ASC per “Joker”
Premio Spotlight
Jarin Blaschke per “Il faro”
Natasha Braier, ASC, ADF per “Honey Boy”
Jasper Wolf, NSC per “Monos”
Documentario
Fejmi Daut e Samir Ljuma – Honeyland
Nicholas de Pencier – Anthropocene: The Human Epoch
Evangelia Kranioti – Obscuro Barroco
Episodio di una serie per la
televisione non commerciale
David Luther – Das Boot, “Gegen die Zeit” (episodio 6) (Sky)
M. David Mullen, ASC – The Marvelous Mrs. Maisel, “Simone”
(Amazon)
Chris Seager, BSC – Carnival Row, “Grieve No More” (Amazon)
Brendan Steacy, CSC – Titans, “Dick Grayson” (DC
Universe)
Colin Watkinson, ASC, BSC – The Handmaid’s Tale, “Night” (Hulu)
Episodio di una serie per la
televisione commerciale
Dana Gonzales, ASC – Legion, “Chapter 20” (FX)
C. Kim Miles, CSC, MySC – Progetto Blue Book, “The Flatwoods
Monster” (Storia)
Film, miniserie o progetti pilota
per la televisione
John Conroy, ISC – The Terror: Infamy, “A Sparrow in a Swallow’s
Nest” (AMC)
P.J. Dillon, ISC – The Rook, “Chapter 1” (Starz)
Chris Manley, ASC – Doom Patrol, pilota (DC Universe)
Martin Ruhe, ASC – Catch-22, “Episode 5” (Hulu)
Craig Wrobleski, CSC – The Twilight
Zone, “Blurryman” (CBS All Access)
La 34° cerimonia degli ASC Awards
2020 si svolgerà sabato 25 gennaio.
Noto in televisione per alcuni
ruoli di rilievo, l’attore cileno Pedro Pascal si
è negli anni affermato grazie alle sue doti attoriali, che lo hanno
portato a recitare in prodotti di diverso genere. Particolarmente
attivo, Pascal è attualmente sulla bocca di tutti per un ruolo in
cui in realtà non si mostra mai in volto, ovvero quello del
Mandaloriano nella serie Disney+The
Mandalorian. Presto tornerà anche al
cinema, dove è atteso come villain del film
Wonder Woman 1984.
2. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. Pascal esordisce in televisione
recitando in alcuni episodi delle serie
Buffy l’ammazzavampiri (1999), Law & Order
(2008), The Good Wife (2009-2011), Fuori dal ring
(2011), Brothers & Sisters – Segreti di famiglia (2011),
Homeland – Caccia alla spia (2012) e Red Widow
(2013). Ottiene ruoli di maggior rilievo nelle serie
Graceland (2013-2014) e The Mentalist (2014).
Sempre nel 2014 raggiunge la notorietà interpretando il ruolo del
principe Oberyn Martell nella serie Il Trono di Spade, mentre dal 2015 al 2017 ha
interpretato l’ispettore Peña nella serie NetflixNarcos. Nel 2019 è poi protagonista
della serieThe
Mandalorian.
Pedro Pascal è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo seguito da 1,3 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Pedro Pascal ha recitato in Buffy
l’ammazzavampiri
4. Ha avuto uno dei suoi
primi ruoli nella celebre serie. L’attore ha avuto un
ruolo nella quarta stagione della serie
Buffy l’ammazzavampiri, dove interpretava Eddie,
personaggio che strinse un iniziale legame con Buffy, salvo poi
essere rapito e morso dai vampiri, costringendo la protagonista ad
ucciderlo con il suo paletto.
Pedro Pascal in Il Trono di
Spade
5. Si è sottoposto ad un
lungo allenamento. Per interpretare il principe Obery,
esperto guerriero, l’attore ha dovuto prendere lezioni Wushu,
un’arte marziale acrobatica. Per apprenderla al meglio l’attore ha
dovuto esercitarsi molte ore al giorno, seguito da un esperto
maestro.
6. La sua prima scena è
stata la più difficile da girare. Pascal ha affermato che
il momento più difficile per lui è stato proprio durante il primo
giorno di riprese, per una scena divisa con l’attore Peter Dinklage. L’attore ricorda di aver
trovato la scena scritta particolarmente bene, e temeva di non
riuscire a renderla al meglio e di non riuscire a reggere il
confronto con l’attore di Tyrion.
Pedro Pascal in Narcos
7. È stato tra i
protagonisti delle prime tre stagioni. Nella serie Netflix
dedicata ai grandi traffici di droga sudamericana, l’attore ha
ricoperto il ruolo di Javier Peña, agente della DEA sprezzante del
pericolo che ha assicurato alla giustizia sia il temibile Pablo
Escobar che i trafficanti del cartello di Cali.
Pedro Pascal in The
Mandalorian
8. Non è sempre lui dentro
l’armatura. L’attore, protagonista della serie basata
sull’universo di Star Wars,
The
Mandalorian, ha affermato di non aver sempre
indossato l’armatura del cacciatore di taglie. Per diverse scene
sono state infatti utilizzate delle controfigure, permettendo così
a Pascal di prendere parte ad altri impegni recitativi. Attualmente
lo show è in lavorazione per la sua terza
stagione.
9. Avrà un ruolo
fondamentale. Nel film Wonder Woman 1984, sequel
del fortunato primo capitolo del 2017, e con nuovamente Gal
Gadot nel ruolo della celebre supereroina, Pascal darà
vita al personaggio di Maxwell Lord. Questi è un potente e astuto
uomo d’affari, che nei fumetti ha contribuito alla formazione della
Justice League, pur non avendo un buon
rapporto con Wonder Woman.
Pedro Pascal età e altezza
10. Pedro Pascal è nato a
Santiago del Cile, in Cile, il 2 aprile 1975. L’attore è
alto complessivamente 180 centimetri.
La notte tra domenica 5 e
lunedì 6 gennaio, dalle 00:55 alle 05.30, Sky Atlantic
(canale 110 di Sky) e Sky TG24 (solo sui canali
100 e 500 di Sky) trasmetteranno in esclusiva per l’Italia l’attesa
cerimonia di premiazione della 77° edizione dei Golden
Globe Awards presentata da
Ricky Gervais.
“La lunga notte dei Golden
Globe” sarà commentata in diretta negli studi di Sky TG24
dalle giornaliste Denise Negri e Federica
Pirchio con il vicedirettore di Vanity Fair Italia
Malcom Pagani e i volti di Sky Atlantic e Sky
Cinema Federico Chiarini e Barbara
Tarricone. Durante lo speciale collegamenti dal red
carpet, numerosi contributi video e approfondimenti allo
SkyWall.
Per le serie tv incetta di
nomination per moltissime fra le serie e le miniserie più amate
firmate Sky Original e in onda su Sky, tutte disponibili su Sky Box
Sets e in streaming su NOW TV. Si parte da Chernobyl(Sky/HBO), la miniserie creata e scritta da Craig Mazin in
corsa con ben quattro nomination come Miglior miniserie o film per
la tv, che vede Jared Harris in lizza come miglior attore per la
sua incredibile interpretazione del protagonista Valerij Alekseevič
Legasov, mentre Stellan Skarsgård ed Emily Watson sono
rispettivamente candidati come Miglior Attore e Attrice non
protagonista in una serie, in una miniserie o film per la tv. A
battersi per lo stesso riconoscimento come Miglior miniserie o film
per la tv, un’altra produzione Sky Original, Catch-22,
che guadagna anche un’altra nomination grazie al talento di Chris
Abbott, candidato come Miglior attore in una miniserie o film per
la tv. Mentre la straordinaria bravura di Helen Mirren le vale una nomination come Miglior
attrice per Caterina la Grande, altra apprezzata
produzione Sky/HBO.
Pioggia di nomination anche per le
amatissime produzioni HBO, anche queste disponibili per intero on
demand su Sky Box Sets e in streaming su NOW TV: Big
Little Lies, in lizza anche con le attrici
premio Oscar Meryl Streep e Nicole Kidman; e Succession
che con la precedente si contende il titolo di Miglior serie
drammatica. Non poteva mancare, inoltre, la candidatura di Kit Harington come Miglior attore in una serie
drammatica per Il Trono di Spade, al pari di Brian Cox per
Succession.
Russell Crowe, inoltre, è in corsa
come Miglior attore in una miniserie o film per la tv per la sua
incredibile trasformazione in Roger Ailes, il chairman di Fox News
raccontato dalla serie tv targata SHOWTIME The Loudest
Voice.
GOLDEN GLOBE AWARDS, LA
NOTTE TRA DOMENICA 5 E LUNEDÌ 6 GENNAIO, IN DIRETTA DALLE 00.55
ALLE 05.30 SU SKY ATLANTIC (CANALE 110 DI SKY) E SKY TG24 (SOLO SUI
CANALI 100 E 500 DI SKY)
La CBC ha diffuso il nuovo teaser
promo di Star
Trek: Picard, la nuova serie tv sci-fi in arrivo
quest’anno.
Patrick Stewart, attraverso
il suo account Instagram, ha
diffuso i trailer di Star
Trek: Picard la nuova serie su Jean-Luc Picard
che arriverà in oltre 200 paesi e territori, al di fuori degli
Stati Uniti e del Canada.
In base all’accordo pluriennale con
CBS, ogni episodio sarà disponibile su
Amazon Prime Video entro 24 ore dall’anteprima
americana. L’annuncio congiunto è stato presentato oggi da CBS
Studios International e Amazon Prime Video.
La nuova serie Star
Trek: Picard vede Sir Patrick Stewart
riprendere il ruolo del venerabile Jean-Luc
Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star
Trek: Next Generation”. La serie seguirà questo personaggio iconico
nel prossimo capitolo della sua vita.
Negli Stati Uniti, la serie sarà
disponibile esclusivamente su CBS All Access, il servizio di
abbonamento diretto al consumatore di CBS, disponibile su tutte le
principali piattaforme digitali, incluso Amazon Channels e Fire
TV.
Star Trek: Picard, il cast
Accanto a Stewart, il cast della
serie vede anche la presenza di Alison Pill (The Newsroom), Harry
Treadaway (Penny Dreadful), Isa Briones (American Crime Story:
Versace), Santiago Cabrera (Salvezza), Evan Evagora (nuovo
arrivato), e Michelle Hurd (Blindspot). La serie sarà prodotta da
CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e
Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva
Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod
Roddenberry e Trevor Roth saranno i produttori esecutivi e Aaron
Baiers (Secret Hideout) sarà il co-produttore esecutivo e Kirsten
Beyer sarà il produttore supervisore.
Succession 2 è la seconda stagione della serie
tv Succession
creata da Jesse Armstrong, per il canale americano
HBO. La serie è
incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari
disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che
si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza
sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.
Succession 2: quando esce e dove vederla in
streaming
In Italia Succession
2 è trasmessa su Sky Atlantic dal 30
ottobre 2019. Contestualmente Successionin
streaming è arrivata su Now TV.
Succession 2: la trama e cast
La successione segue la famiglia
Roy, proprietaria del conglomerato mediatico Waystar Royco. Il
patriarca di famiglia, Logan Roy, ha subito un declino della
salute. I suoi quattro figli – il figlio maggiore Connor rimosso,
il kendall affamato di potere, l’irriverente romano e Siobhan
politicamente esperto – tutti con vari gradi di connessione con
l’azienda, iniziano a prepararsi per un futuro senza il padre e
ognuno inizia a lottare per importanza all’interno
dell’azienda.
In Succession 2
protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in corso),
interpretata da Hiam Abbass, Greg
Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da
Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso),
interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione
1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione
1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione
1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione
1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy
(stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy
(stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee
(stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.
Alla fine dello scorso mese vi
avevamo riportato che, secondo un recente rumor, Daniel
Radcliffe, noto al grande pubblico per aver
interpretato Harry Potter
nell’omonima saga cinematografica di successo, sarebbe stato
considerato per il ruolo di Marc Spector nella serie MarvelMoon
Knight in arrivo prossimamente su Disney+.
Adesso, un nuovo report emerso
online grazie al sito Showbiz Cheat
Sheet (via ComicBookMovie),
suggerisce che un altro attore sarebbe stato considerato dai Marvel
Studios per la parte: si tratta di un attore che la Disney ha già
reclutato nella sua scuderia, dal momento che stiamo parlando di
Pedro Pascal, protagonista di The
Mandalorian, la serie ambientata nell’universo di
Star
Wars.
Sul sito si legge: “Secondo
numerose fonti interne, il Mandaloriano in persona, Pedro Pascal,
sarebbe uno degli attori che la Marvel starebbe considerando per il
ruolo di Moon Knight nell’omonima serie destinata a Disney+. Non ci sono ancora trattative
in corso e l’eventuale casting di Pascal dipenderà anche dalla
disponibilità dell’attore e dai suoi impegni con la seconda
stagione di The Mandalorian. L’attore sarebbe in lista, ma non è
stato ancora selezionato ufficialmente.”
Qualche settimana fa era stato Geeks
WorldWide a suggerire che i Marvel Studios fossero in cerca di un
attore “alla Zac
Efron” per il ruolo di Moon
Knight, preferibilmente di origini israeliane. Non
era la prima volta che il nome di Efron veniva avvicinato ad una
produzione Marvel, essendo stato anche in lizza per interpretare
Ikaris in Gli
Eterni (la scelta è poi ricaduta
su Richard Madden), senza contare che la star
di High School
Musical e Baywatch rientrava
perfettamente nelle caratteristiche descritte (ha origini
ebraiche).
Per quanto riguarda le sue origini
nei fumetti, Marc Spector diventa un mercenario per conto
di Raoul Bushman in Egitto, e si unisce ad un gruppo formato dal
dottor Peter Alraune e da sua figlia Marlene. Durante quella
spedizione, nella quale viene ritrovata la statua del dio egiziano
Khonshu, Bushman uccide il dr. Alraune e Spector viene lasciato in
fin di vita nel deserto. Qui viene raccolto dagli egiziani e
portato al cospetto della statua del Dio che gli appare in sogno
chiedendogli di diventare il suo missionario sulla Terra.
Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker ha fatto il suo
debutto nelle sale già da due settimane, e nonostante tutte le
controversie che hanno accompagnato Gli Ultimi Jedi,
il film si è rivelato un successo al box office. Nonostante le
critiche al film di J.J. Abrams siano state
discordanti, i fan non vedevano l’ora di vedere la conclusione
della saga degli Skywalker, un arco narrativo che dopo più di 40
anni ha finalmente trovato la sua conclusione (per alcuni degna,
per altri no).
Inevitabilmente, quando si tratta di
un blockbuster dalla portata enorme come può essere un nuovo film
della saga di Star Wars, nei mesi e nelle settimane che
hanno anticipato l’arrivo del film al cinema i rumor sulla trama e
sui personaggi si sono letteralmente sprecati. Scopriamo insieme
quali sono state le 10 “indiscrezioni” su L’Ascesa di
Skywalker che si sono rivelate false…
Rey era una diretta discendente degli Skywalker
Ne Gli Ultimi Jedi è stato
rivelato che Rey era figlia di “nessuno”, mentre ne L’Ascesa di
Skywalker abbiamo scoperto che la giovane eroina è in realtà
imparentata con Palpatine. Prima dell’uscita del film di J.J.
Abrams nelle sale, però, un rumor insistente sosteneva che Rey
fosse una diretta discendente degli Skywalker, concepita da Luke
negli anni successivi agli eventi narrati ne Il Ritorno dello
Jedi. Ad ogni modo, la parentela di Rey non sembra avere una
reale importanza, dal momento che alla fine di Episodio IX
la ragazza diventa comunque una Skywalker.
Kylo Ren avrebbe indossato il
costume di Darth Vader
Prima dell’uscita de L’Ascesa di
Skywalker, diversi rumor hanno suggerito che Ben avesse dovuto
indossare l’iconica armatura di suo nonno, soprattutto dopo aver
preso in qualche modo il suo posto in seguito agli eventi de Il
Risveglio della Forza.
Alla fine non è accaduto,
probabilmente perché la cosa non avrebbe avuto molto senso:
l’armatura, insieme al corpo di Vader, ha infatti preso fuoco su
Endor alla fine de ll Ritorno dello Jedi, quindi si
sarebbe sciolta e carbonizzata proprio come accaduto
all’elmetto.
Chewbacca, Lando, C3-Po e R2-D2
sarebbero dovuti morire
Molto prima dell’uscita nelle sale
de L’Ascesa di Skywalker, era stato rivelato che
esistevano tre diverse versioni del film e che la Disney non aveva
ancora scelto quale sarebbe stata quella definitiva. Non sappiamo
se la cosa sia vera oppure no, ma a quanto pare in una di queste
versioni ci sarebbe stata una scena in cui dovevano morire
Chewbacca, Lando Calrissian, C3-PO e R2-D2, tutti a bordo del
Millennium Falcon. Fortunatamente, le cose sono andate
diversamente…
Matt Smith avrebbe dovuto
interpretare un giovane Palpatine
Si vociferava che l’ex star della
serie Doctor WhoMatt Smith avesse
ottenuto una parte ne L’Ascesa di Skywalker. Il rumor
iniziò a circolare molto prima della release del primo trailer
ufficiale. In seguito, quando venne annunciato il ritorno di
Palpatine come antagonista principale di Episodio IX,
molti fan hanno iniziato a credere che Smith avrebbe interpretato
una versione più giovane del Signore Oscuro dei Sith.
Ochi sarebbe dovuto apparire nel
film
Ochi è un nuovo personaggio che
viene presentato ai fan soltanto attraverso una sequenza flashback.
Si tratta di un vecchio Assassino Sith che Palpatine ha assunto per
uccidere i genitori di Rey e consegnargli la bambina. La sua nave è
presente nel film, ma i suoi resti si trovano in una grotta su
Pasana.
In origine, comunque, Ochi non
doveva essere morto, ma doveva apparire nel film: secondo i rumor,
avrebbe confessato di persona le sue azioni a Rey, ma alla fine la
Disney ha optato per rievocarlo solo attraverso un flashback.
Snoke sarebbe dovuto tornare
Il Leader Supremo Snoke è morto ne
Gli Ultimi Jedi: nel film di Rian Johnson viene eliminato
brutalmente da Kylo Ren durante uno scontro sul suo Star Destroyer.
Eppure, durante l’ospitata di Andy Serkis ad una convention la
scorsa estate, alcune dichiarazioni dell’attore avevano fatto
sorgere nei fan il dubbio che il personaggio potesse essere ancora
vivo. Ovviamente le cose sono andate in maniera diversa, dal
momento che ne L’Ascesa di Skywalker abbiamo appreso che è
stato Palpatine a manipolare Snoke per tutto il tempo e abbiamo
visto solo un clone dell’ex Leader Supremo.
Anakin avrebbe convertito Ben, non Han Solo
A lungo si è parlato di un possibile
ritorno di Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker in
Episodio IX. L’attore è stato coinvolto nel film soltanto
in qualità di doppiatore, ma all’inizio alcuni rumor sostenevano
che sarebbe stato lui a riportare Kylo Ren al Lato Chiaro della
Forza.
La cosa avrebbe avuto senso: dopo
tutto, Anakin è chi in realtà Kylo ha cercato di emulare per tanto
tempo, cercando di riuscire dove suo nonno aveva fallito. Alla
fine, però, la Disney ha deciso di riportare in scena Han Solo – e
quindi Harrison Ford – per l’ultima volta.
Palpatine avrebbe lottato contro
Ben e Rey con la spada laser
Il ritorno di Palpatine ne L’Ascesa
di Skywalker è sempre stato uno dei più grandi misteri legati al
film. Per gran parte di Episodio IX lo vediamo tramare
nell’ombra, con Kylo Ren che opera in suo nome. Alla fine, quando
si ritrova a dover affrontare sia Ben Solo che Rey, lo vediamo
usare contro di loro un Lampo di Forza.
Inizialmente, si diceva che i tre si
sarebbero scontrati a suon di spade laser, cosa che non dovrebbe
sorprendere più di tanto dal momento che il Signore Oscuro aveva
già utilizzato l’arma caratteristica dei Jedi ne La Vendetta
dei Sith. Si è anche vociferato che, ad un certo punto, Kylo
avrebbe usato la sua spada crociata: abbiamo quindi perso la
possibilità di vedere uno scontro con due spade laser di colore
rosso!
I Fantasmi di Forza sarebbe apparsi
durante la battaglia finale
Già nel 1983 George Lucas aveva
intenzione di inserire i Fantasmi di Forza di Obi-Wan Kenobi e Yoda
nella resa finale di Luke Skywalker contro Darth Vader e Palpatine.
Una cosa simile sarebbe dovuta accadere anche ne L‘Ascesa di
Skywalker, con incluso il Fantasma di Forza di Anakin
Skywalker.
Kylo Ren non doveva morire
Il destino di Kylo Ren sarebbe
dovuto essere molto diverso, o almeno questo è quello che si
vociferava all’inizio. In Episodio IX, Ben Solo si
sacrifica trasmettendo la sua forza vitale in Rey, morta per lo
sforzo di frenare l’attacco di Palpatine.
Secondo le prime indiscrezioni, Kylo
avrebbe dovuto viaggiare con Rey fino a fare ritorno su Tatooine.
Sicuramente, tra tutte le cose accadute ne L’Ascesa di
Skywalker, la morte di Ben Solo è una di quelle con le quali
difficilmente i fan riusciranno a fare i conti.
Hot Toys ha svelato tutti i dettagli
delle nuove action figure in scala 1/6 dedicate ad
Avengers: Endgame, il
cinecomic di Anthony e Joe Russo
campione d’incassi, uscito nelle nostre sale ad aprile dello scorso
anno.
Le figure sono dedicate ai
personaggi di Thanos, il temibile Titano Pazzo
interpretato sul grande schermo da Josh Brolin, e
di Captain America, con l’eroe interpretato al
cinema da Chris Evans che sfoggia la sua armatura
nella celebre versione del 2012: la figure del supereroe a stelle e
strisce riprende, infatti, la scena ambientata a New York, durante
l’attacco di Loki e dei Chitauri.
Potete vedere le immagini delle action figure di seguito:
Ricordiamo
che Avengers: Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura
diretta da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e
11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza
pari.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande
schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di
James Cameron.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark
Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict
Cumberbatch, Don Cheadle, Tom
Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon
Favreau, Paul Rudd e Brie
Larson.
È stato reso chiaro fin dall’inizio
che Jared Leto non avrebbe ripreso il ruolo del
Joker interpretato in Suicide Squad nell’attesissimo
Birds of Prey con Margot Robbie. Eppure,
quando il personaggio è
stato avvistato sul set, in molti hanno cominciato a sperare
che l’attore premio Oscar potesse aver girato un cameo per il
film.
Adesso Margot
Robbie, che tornerà a vestire i panni di Harley
Quinn, ha confermato definitivamente che Leto non apparirà
nei panni del Clown Principe del Crimine nel film diretto da
Cathy Yan. In una recente intervista con Variety, la celebre
attrice candidata all’Oscar ha confermato che “l’incarnazione
del personaggio di Leto non apparirà nel film, neanche in un
cameo”. L’attrice ha avuto anche modo di commentare
l’interpretazione di Joaquin
Phoenix dell’iconico villain DC (“Ha fatto un
lavoro fenomenale”), specificando però che Birds
of Prey sarà un film molto diverso dal cinecomic di
Todd
Phillips, nonostante con lo stesso condivida il
divieto ai minori.
“Credo che Joker sia un film
molto più radicato”, ha spiegato la Robbie. “Il nostro è
molto differente. È molto più amplificato”.
Le parole di Margot
Robbie confermano non solo che il Joker avvistato sul set
di Birds of Prey non era Jared
Leto, ma anche che quelle scene sono state tagliate dal
film: è palese, dunque, che l’attore premio Oscar ha
definitivamente chiuso con il ruolo.
Non dovremmo comunque sentire la
mancanza di Mr. J. in Birds of Prey, dal
momento che la pellicola regalerà ai fan altri due villain di tutto
rispetto: Roman Sionis/Maschera Nera (Ewan
McGregor) e Victor Zsasz (Chris Messina).
Di seguito potete ammirare una nuova bellissima immagine ufficiale
del film in cui Harley Quinn appare al fianco dei due temibili
personaggi:
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, arriverà
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan McGregor interpreta invece uno dei
due principali villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Di seguito la nuova sinossi ufficiale:
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.“
Cassian ANDOR muore
alla fine dello spin-off Rogue One: A Star
Wars Story: ecco perché l’annunciata serie
Disney+ dedicata al personaggio
interpretato da Diego Luna nell’universo di
Guerre Stellari dovrà essere ambientata necessariamente
prima degli eventi narrati nel film di Gareth
Edwards del 2016.
Adesso, nuovi dettagli sulla trama
della serie dedicata a Cassian Andor arrivano da
un recente casting call, il quale sembrerebbe confermare che la
serie racconterà una storia di origini: presumibilmente, quindi, lo
show sarà incentrato sull’infanzia del futuro ufficiale
ribelle.
Il casting call in questione rivela
che la Lucasfilm sarebbe alla ricerca di tre bambini per i ruoli di
due personaggi ancora sconosciuti: Mundo e
Cinta; nello specifico, per il personaggio di
Mundo si cercano due bambini per interpretare il medesimo in età
differenti, e sono già in molti a sostenere che dietro questo nome
potrebbe celarsi proprio un giovane Cassian.
Di seguito la descrizione del casting call:
Mundo è un ragazzino di tredici
anni, ispanico. Il giovane ha una folta chioma castana e occhi
grandi, appassionati. Deve essere in grado di mostrare una vasta
gamma di emozioni, dalla calam alla rabbia incontrollabile;
Mundo è un bambino di nove anni,
ispanico. Un bambino selvaggio e senza regole con una folta chioma
castana e occhi grandi, appassionati. Deve essere in grado di
mostrare una vasta gamma di emozioni, dalla calam alla rabbia
incontrollabile;
Cinta è una bambina tra i 5 e i 7
anni, ispanica. Cinta ha una folta chioma castana e occhi grandi.
Una bambina selvaggia e senza regole, anche lei in grado di gestire
una vasta gamma di emozioni, dalla calma alla rabbia
incontrollabile.
Al momento i dettagli generali
sulla serie dedicata a Cassian ANDOR sono
piuttosto scarsi. Sappiamo che Tony Gilroy –
sceneggiatore di Rogue One e regista non accreditato delle
riprese aggiuntive del film – è stato incaricato di scrivere lo
script del pilot e di dirigere alcuni episodi della serie destinata
al servizio di streaming Disney+.
Stephen Schiff
(The Americans) figurerà in qualità di showrunner. Le riprese della
serie dovrebbero partire il prossimo giugno, mentre il debutto
sulla piattaforma di streaming dovrebbe avvenire nel 2021.
È cosa ormai nota che Martin Scorsese non sia un grande fan dei
cinecomic, e nonostante Emma Tillinger Koskoff
(storica partner produttiva del regista in pellicole quali The
Wolf of Wall Street, Silence e il più recente The Irishman)
sia stata coinvolta nella produzione del più grande cinecomic della
passata stagione cinematografia, ossia
Joker, sembra che Scorsese non abbia
particolare interesse nel vedere il film.
Joker di
Todd Phillips contiene numerosi riferimenti alla
filmografia di Martin Scorsese (soprattutto a titoli come
Taxi Driver e Re per una notte) e si appresta a
diventare uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi.
Eppure il leggendario regista – che un tempo avrebbe dovuto
produrre il film – non sembra così ansioso di vederlo. In una
recente intervista con il New York Times,
infatti, è stato lo stesso Scorsese a dichiarare: “Ho visto
soltanto alcune clip del film. Conosco Joker, perciò mi chiedo:
‘Perché dovrei guardarlo?’. Va bene così.”
Già in passato Martin Scorsese aveva avuto modo di
parlare di Joker e dei motivi che lo avevano
spinto a svincolarsi dal progetto in qualità di produttore. Vi
riportiamo di seguito le dichiarazioni dell’epoca, perché aiutano a
comprendere meglio il vero significato di quanto espresso di
recente dal regista in merito alla sua volontà di guardare il film:
“Conosco molto bene il film. Conosco molto bene il regista Todd
Phillips. La mia produttrice Emma Tillinger Koskoff, l’ha prodotto.
Ci ho pensato molto negli ultimi quattro anni e ho deciso che non
avevo tempo per farlo. Non sono stato coinvolto per motivi
personali, ma conosco molto bene la sceneggiatura. Ha una vera
energia e Joaquin… beh, ha fatto un lavoro straordinario.”
Joker
diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin Phoenix, Zazie
Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais ed è
arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019.
Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e
racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione
nel criminale che tutti conosciamo.
Da sempre solo in mezzo alla folla,
Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda
su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre
che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in
un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in
definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata
dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.
Nei giorni scorsi vi avevamo
riportato le dichiarazioni del
co-sceneggiatore Chris Terrio in merito al
ruolo palesemente ridotto del personaggio di Rose Tico in
Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker. Adesso, è stata la
stessa Kelly Marie Tran – interprete del membro
della Resistenza – ad affrontare la questione in una recente
intervista con l’Hollywood
Reporter.
L’attrice ha parlato non solo della
riduzione del suo ruolo – appare in scena “soltanto” per 76 secondi
– ma anche delle difficoltà riscontrate nel girare le scene che
prevedevano il coinvolgimento del personaggio di Leia
Organa e della partecipazione di Rose alla battaglia
finale su Exegol.
A proposito del suo ruolo nel film e
delle scene con Carrie Fisher, l’attrice ha
spiegato: “La cosa difficile è stato recitare basandosi su
delle riprese già esistenti. Invece di avere un attore di fronte a
te e reagire a quello che diceva, ti ritrovavi nel bel mezzo delle
riprese a guardare come l’attore recitava quella battuta per poi
provare ad immaginare una reazione. È stata un’esperienza molto
diversa per me, quindi mi ci è voluto un po’ per abituarmi.
Probabilmente abbiamo girato più volte le scene con Carrie che
quelle senza di lei. Una cosa è sedersi, guardare quelle riprese e
provare ad immaginare una possibile reazione, ma spesso si trattava
di scene di gruppo in cui c’erano tante cose da considerare. Si è
trattato di lavorare su momenti specifici che già erano stati
girati, quindi è stato un processo più lungo. Penso che tutte le
riprese aggiuntive fossero destinate proprio a quei momenti: tutto
doveva essere perfetto dato che Carrie Fisher non era fisicamente
con noi.”
Parlando invece della battaglia
finale su Exegol, a quanto pare il personaggio di Rose doveva avere
un ruolo più grande al suo interno: “Probabilmente è stato il
più grande set al quale abbia mai preso parte. È stato incredibile
vedere ciò che il team degli stunt è riuscito a fare. Era davvero
folle correre lungo questa piattaforma: so che si vede soltanto per
un secondo nel film, ma abbiamo girato quella scena tantissime
volte. Mi ricordo che avevo sempre dei lividi sulle ginocchia il
giorno dopo perché correvamo, cadevamo e poi dovevamo girare altre
scene. E credo che non siano neanche finite nel film! Era una sorta
di caos organizzato con gli Stormtrooper che volavano, la gente a
cavallo… una roba folle!”
LEGGI
ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker,la recensione
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Il regista Anthony
Russo ha interpretato un uomo gay (il primo che si sia mai
visto all’interno del MCU) in Avengers: Endgame; in seguito
il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato che
nell’attesissimo Gli
Eterni ci sarà un supereroe apertamente gay.
Insomma, i Marvel Studios sembrano avere le idee
molto chiare in materia di diversità ed inclusione: è palese quanto
attraverso i film dell’Universo Cinematografico si voglia dare
spazio – a ragione – al racconto di vari tipi di storie e alla
rappresentazione dei personaggi più sfaccettati.
In una recente intervista,
Kevin Feige ha confermato che un personaggio
LGBTQ apparirà nel MCU molto presto: “Sì,
assolutamente”, ha detto Feige. “Sì, apparirà molto presto. In un
film che stiamo girando proprio adesso”. L’unico film Marvel
attualmente in fase di produzione è Gli
Eterni, ma nulla esclude che le parole di Feige
possano riferirsi a Thor: Love
and Thunder, dove potrebbe essere introdotta una
donna transgender, forse l’interesse amoroso di
Valchiaria, il personaggio interpretato da
Tessa Thompson.
Gli
Eterni, diretto da Chloe
Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Il prescelto, nella mitologia di
Star
Wars, deve portare equilibrio nella Forza. Anakin
purtroppo viene sedotto dal Lato Oscuro e contribuisce all’ascesa
dello stesso, Luke invece riesce a riportare l’equilibrio,
sconfiggendo l’Imperatore e redimendo il padre. Rey, come Luke,
porta l’equilibrio, mettendo a riposo (forse sconfiggendo per
sempre l’Imperatore) il Lato Oscuro e ristabilendo l’ordine.
Alla fine, un Jedi non cede a
nessuno dei suoi impulsi interni, né quelli positivi né quelli
negativi, perché cerca l’equilibrio e quello tende a mantenere
nell’universo. Ma cosa vuol dire esattamente? Che cosa si intende
quando si dice che Rey ha riportato l’Equilibrio nella Forza?
In un’intervista a IndieWire, il
co-sceneggiatore de L’Ascesa di
Skywalker,Chris Terrio, è stato
interrogato sull’equilibrio nella Forza dopo la sconfitta di
Palpatine da parte di Rey. Secondo Terrio, si può dire che il lato
oscuro della Forza fosse sul punto di sopraffare la luce, ma grazie
a Rey, quell’equilibrio è stato ripristinato.
“L’equilibrio della Forza
sempre, come ha detto George [Lucas], significa che l’oscurità e la
luce co-esistono. Ci sono angoli nella galassia in cui esiste
ancora l’oscurità, tranne che con l’ascesa di Palpatine e la
trilogia originale, il buio era diventato troppo potente al punto
tale da far quasi scomparire la luce. Quindi, conquistando questa
vittoria contro il Primo Ordine e i resti dell’Impero e dei
lealisti Sith, penso che l’equilibrio sia stato ripristinato,
perché l’oscurità era arrivata ad un punto in cui era molto più
potente della luce. Se Rey mette a segno questo colpo, non
significa che tutto rimanga per sempre così, ma significa che
almeno per questo momento, l’oscurità è stata trattenuta mentre la
luce ha respinto la sua avanzata, mettendo in equilibrio le due
entità”.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
Ecco il primo trailer italiano di
A
Quiet Place 2, in arrivo la prossima primavera, in cui
tornerà protagonista Emily Blunt.
John Krasinski, il
regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche
del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio
personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di
sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio
personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece
diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a
questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho
amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la
sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse
quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”
A
Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio
2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio
di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere
vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni.
Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa
la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono
determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre
tentano disperatamente di contrattaccare.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER
Dopo che il mistero si è protratto
per due film, in Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker abbiamo finalmente
appreso le vere origini di Rey. La ragazza, potente nella Forza, è
una Palpatine, la nipote dell’Imperatore, abbandonata su Jakku dai
genitori per nasconderla agli occhi del più malvagio dei cattivi
della saga.
Nonostante per la ragazza sia una
notizia sconvolgente, capiamo subito che sia Luke che Leia sapevano
da subito chi fossero i suoi genitori e quale fosse quindi
l’origine di Rey, tuttavia hanno deciso di addestrarla lo stesso
per le vie della Forza, visto che, come dice Luke, entrambi hanno
guardato al suo cuore e non alla sua linea di sangue.
Ma Luke e Leia, consapevoli entrambi
che Rey fosse l’ultima speranza per i Jedi e per la Ribellione,
hanno mai parlato tra loro di cosa fare con la giovane
Palpatine?
In un’intervista con THR, c’era una
domanda, rivolta allo sceneggiatore Chris Terrio,
sul fatto che Luke e Leia avessero trovato il modo di discutere
riguardo agli antenati di Rey dopo la Battaglia di Crait. Terrio
rimane sul vago: “Questo devo lasciarlo all’immaginazione dello
spettatore (…) Non penso che sarebbe sbagliato presumere che il
fantasma di Forza di Luke abbia cercato sua sorella sensibile alla
Forza, addestrata dai Jedi.”
Il fatto che Leia e Luke insegnino a
Rey, sapendo che la ragazza è una parente di sangue della loro più
temibile rivale, ha contribuito a far passare il messaggio che
alcune virtù sono più potenti del sangue e della genìa. Quindi è
facile immaginare una scena tra Luke e Leia in cui si discute della
questione e, considerando le decisioni prese da Terrio e Abrams, è
facile immaginare che questa scena possa essere stata anche nelle
menti dei due. Sfortunatamente, anche se Abrams avesse voluto che
questa scena venisse girata, la morte di Carrie
Fisher lo ha reso impossibile (nonostante siano stati
fatti miracoli con quel che avanzava delle riprese de Il Risveglio
della Forza).
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa
di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica
saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo
la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film comprende
Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.