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Batman: le 3 versioni dell’eroe nei futuri film DC

Batman: le 3 versioni dell’eroe nei futuri film DC

Tra il 2021 e il 20221, ci saranno ben tre attori diversi – Ben Affleck, Michael Keaton e Robert Pattinson – che interpreteranno Batman sul grande schermo. Proprio come ci sono stati vari James Bond, anche per quanto riguarda il Cavaliere Oscuro ci sono state numerose iterazioni, più o meno riuscite. All’epoca del suo casting, anche la scelta di Keaton si rivelò particolarmente controversa: ad oggi, invece, l’incarnazione dell’attore nei due film diretti da Tim Burton è considerata una delle migliori mai arrivate al cinema.

Per questo motivo, è comprensibile che i fan siano particolarmente eccitati all’idea che Keaton tornerà ufficialmente nei panni di Bruce Wayne nell’atteso The Flash che sarà diretto da Andy Muschietti. Secondo quanto riferito, il film si baserà sulla serie a fumetti “Flashpoint” e seguirà Barry Allen (interpretato ancora una volta da Ezra Miller) mentre cerca di viaggiare indietro nel tempo per salvare sua madre dalla morte. In tal modo, il Velocista Scarlatto creerà inavvertitamente un universo alternativo in cui Gotham City sarà ancora “protetta” dal Batman di Keaton.

Proprio a causa dell’introduzione di questo “universo alternativo”, ci saranno tre diversi attori che interpreteranno Batman nei prossimi due anni. Oltre a quello di Keaton, in The Flash è stato confermato anche il ritorno di Affleck nei panni di Bruce Wayne, dopo Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League di Zack Snyder. Pattinson, invece, indosserà il mantello e il cappuccio nell’atteso The Batman di Matt Reeves. Ecco un’analisi sulle tre diverse versioni del Crociato di Gotham nei futuri film dell’universo cinematografico DC compiuta da Screen Rant:

Ben Affleck

Ora che è tornato ufficialmente a far parte della grande famiglia DC, Ben Affleck vestirà ancora una volta i panni di Batman/Bruce Wayne proprio in concomitanza con l’arrivo della Snyder Cut di Justice League su HBO Max il prossimo anno. Questa versione del film sarà molto diversa da arrivata al cinema nel 2017, sia per quanto riguarda la trama sia per quanto riguarda l’iterazione del vigilante da parte di Affleck.

Considerando che la performance dell’attore nei panni del crociato incappucciato è stata molto diversa per via dei toni “leggeri” che Joss Whedon ha impostato durante le riprese aggiuntive, la sua interpretazione nel taglio di Snyder dovrebbe essere molto più vicina a quella più dark vista in Batman v Superman: Dawn of Justice. Allo stesso tempo, il “Batfleck” sarà molto più idealista nella Snyder Cut di quanto non lo sia stato nel film uscito al cinema: la sua fede nell’umanità è stata ripristinata dal sacrificio disinteressato di Superman. La versione di Justice League ad opera di Zack Snyder non dovrebbe avere un impatto sul futuro del DCEU: tecnicamente, coesisterà come parte del più ampio multiverso DC insieme alla versione di Whedon.

Inoltre, non sarà l’ultima volta che i fan vedranno il “Batfleck”. Nonostante le sue dichiarazioni passate sull’essersi definitivamente ritirato dal ruolo del Cavaliere Oscuro, Affleck è ora pronto per tornare per The Flash, in cui Barry Allen si riunirà con il suo Bruce Wayne. Con la versione di Batman interpretata da Michael Keaton nei due film di Tim Burton degli anni ’90 già confermata, significa che il cinecomic di Andy Muschietti ospiterà due diverse versioni dell’iconico eroe, sperando che in qualche modo entrambie potranno interagire sullo schermo.

Robert Pattinson

Diretto da Matt Reeves e attualmente programmato per arrivare nelle sale ad Ottobre 2021, The Batman servirà come una sorta di reboot nella continuity del DCEU, andando ad introdurre una versione più giovane di Bruce Wayne, che sarà interpretato da Robert Pattinson. Nel film ci sarà anche una nuova incarnazione del Commissario Jim Gordon che avrà il volte di Jeffrey Wright (il premio Oscar J.K. Simmons aveva interpretato il personaggio in Justice League).

Con il DCEU che da ora in avanti si concentrerà maggiormente su film indipendenti e meno sulla narrazione interconnessa in pieno stile MCU, il film di Reeves non dovrebbe avere troppi legami con il resto dell’universo condiviso. Oltre ad introdurre delle nuove versione di Gordon e di Bruce Wayne, non dovrebbe contraddire in maniera significativa le precedenti narrazioni, visto che – almeno in teoria – il film sarà ambientato molto prima degli eventi di Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Si spera che ciò abbia dato a Reeves la libertà creativa di cui il regista ha avuto certamente bisogno per esplorare il lato più crime e noi dell’universo di Batman, in modo da poter lasciare davvero il segno con il suo film.

Michael Keaton

Secondo quanto riferito, The Flash adatterà la trama della serie a fumetti “Flashpoint”, con Andy Muschietti (regista di IT e IT – Capitolo Due) che dirigerà il film basandosi su una sceneggiatura di Christina Hodson (autrice dello script di Birds of Prey). Secondo le prime indiscrezioni, il film riprenderà la versione di Bruce Wayne interpretata da Michael Keaton nei due film di Tim Burton degli anni ’90: il film dovrebbe rivelarci cosa ha combinato nel corso degli anni quell’iterazione, ignorando gli eventi dei due film di Joel Schumacher senza Keaton (Batman Forever e Batman & Robin).

Grazie all’universo alternativo di “Flashpoint”, l’attore dovrebbe avere spazio sufficiente a disposizione per rientrare in azione, senza che la sua iterazione vada ad “inficiare” con quelle di Affleck e Pattinson. Tutto sommato, The Flash potrebbe rappresentare un’entusiasmante sfida recitativa per Keaton, permettendogli di attingere nuovamente dalla sua profonda storia con Batman e di diventare il primo attore ad interpretare nuovamente un personaggio già interpretato al cinema in passato.

Maggiori dettagli sui ruoli di Keaton e Affleck in The Flash verranno sicuramente sviscerati in occasione del DC FanDome del prossimo 22 agosto. Tuttavia, nulla esclude che il Batman di Keaton possa finire con l’avere nel DCEU un ruolo simile a quello di Nick Fury nel MCU, magari preparando il terreno per l’arrivo di Batgirl, film al quale sta attualmente lavorando sempre la Hodson. 

Venezia 77: cerimonia e film d’apertura, Lacci, trasmessi al cinema

La Biennale di Venezia annuncia che, grazie alla collaborazione con l’ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema, con la Rai Radio Televisione Italiana e Rai Gold – Rai Movie, la cerimonia di apertura della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si svolgerà mercoledì 2 settembre 2020 in Sala Grande (Palazzo del Cinema, Lido di Venezia), sarà trasmessa in diretta nelle sale cinematografiche italiane.

Il Presidente della Biennale, Roberto Cicutto, dichiara: “Realizzare la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nelle date stabilite, malgrado le difficoltà imposte dalla situazione, è il grande sforzo che La Biennale ha deciso di fare per supportare l’arte cinematografica e l’industria dell’audiovisivo. La nostra prima preoccupazione è mettere tutti coloro che saranno al Lido in condizione di vivere il festival nella massima sicurezza. L’attuazione di tutte le misure necessarie, in collaborazione con le autorità preposte, è il nostro dovere e compito principale. Ma ancor più importante sarà il senso di responsabilità di chi ci seguirà dal 2 al 12 settembre rispettando le norme con coscienza, pazienza e con la consapevolezza di partecipare a qualcosa di molto importante non solo per la riuscita della Mostra. Non poteva mancare in questo contesto un segnale forte di supporto alle sale cinematografiche. Grazie a chi ci ha proposto di portare nelle sale la cerimonia di apertura e a chi lo sta rendendo possibile”.

Tutto il programma di Venezia 77

“L’iniziativa senza precedenti – dichiara il Direttore della Mostra, Alberto Barbera –  nasce dal desiderio di offrire un gesto di concreta solidarietà all’industria del cinema, così duramente colpita dalla crisi generata dal Coronavirus e, in particolare, all’esercizio cinematografico, elemento imprescindibile per la conoscenza, la fruizione e la circolazione dei film. Senza la visione collettiva che solo la sala può offrire nella sua compiutezza, verrebbe a mancare qualcosa di essenziale e costitutivo della nostra esperienza di spettatori a cui non possiamo in alcun modo rinunciare”.

La trasmissione in diretta della cerimonia di apertura sarà arricchita da un altro momento straordinario e altrettanto importante: grazie alla disponibilità dei produttori e della casa di distribuzione, le sale aderenti all’iniziativa, previ accordi con 01 Distribution, proietteranno in contemporanea con la presentazione a Venezia il film di apertura fuori concorso, Lacci, diretto da Daniele Luchetti e interpretato da Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Adriano Giannini, Linda Caridi.

Alla realizzazione dell’iniziativa contribuisce con il supporto tecnologico Cinemeccanica SpA, partner tecnico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e partner tecnico ufficiale ANEC.

Tutti per 1 – 1 per tutti, partite le riprese del sequel di Moschettieri del re

Vision Distribution e Indiana Production sono lieti di annunciare che sono cominciate oggi, 21 agosto, le riprese di Tutti per 1 – 1 per tutti di Giovanni Veronesi.

Dopo il successo di Moschettieri del re – Penultima missione, primo capitolo cinematografico sui mitici eroi di Francia, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo, con Margherita Buy, torneranno nei panni dei Moschettieri per una nuova sgangherata avventura.

Con loro ci sarà ancora Federico Ielapi, insieme a due nuovi personaggi, interpretati da Giulia Michelini e Guido Caprino. A completare questo ricco cast: Anna Ferzetti, Sara Ciocca, Giulio Scarpati, Davide Marotta,Massimiliano Varrese, Luis Molteni, Ubaldo Pantani e Anna Bonasso.

Prodotto da Indiana e Vision Distribution, con la collaborazione di Toscana Film Commission e Toscana Promozione, TUTTI PER 1 – 1 PER TUTTI è scritto da Giovanni Veronesi, Ugo Chiti, Giulio Calvani e Nicola Baldoni. Il direttore della fotografia è Tani Canevari, la scenografia è affidata a Paki Meduri e i costumi sono di Alessandro Lai.

Le riprese dureranno 8 settimane, si svolgeranno in Toscana e si concluderanno a Roma.

Una Sirena a Parigi, recensione del film di Mathias Malzieu

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Una Sirena a Parigi, recensione del film di Mathias Malzieu

Trai titoli ospitati nelle sale in questi primi giorni di effettiva riapertura dopo circa sei mesi dalla chiusura generale a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, c’è Una Sirena a Parigi, il nuovo film di Mathias Malzieu che, dopo La meccanica del cuore, torna a portare sul grande schermo un suo romanzo, scegliendo questa volta il live action e cedendo all’animazione soltanto nel prologo e nell’epilogo.

Una Sirena a Parigi, la trama

Tutto accadde nell’estate del 2016; una pioggia torrenziale inonda le strade di Parigi, la Senna esonda e la città è immersa in un’atmosfera apocalittica. I dispersi aumentano di ora in ora mentre il fiume trascina con se detriti e oggetti di ogni tipo. Gaspard Snow viene attratto da un canto melodioso e seguendone il suono, scopre il corpo ferito di una sirena adagiata sotto un ponte.

Decide di condurla a casa sua per curarla ma nel frattempo lei svela a Gaspard il suo potere misterioso; chiunque ascolti il suo canto cade vittima del suo fascino e si innamora perdutamente di lei. É un incantesimo al quale non può sottrarsi neanche Gaspard, così convinto di essere immune all’amore.

Insieme troveranno il modo di superare ogni oggettiva avversità dovuta alle loro diverse “nature” e non ultimo, riusciranno a mettere in salvo il Floweberger, il locale di arte e musica creato da Gaspard e situato a bordo di un’imbarcazione ancorata lungo la Senna.

Una fiaba fuori dal tempo

Questa recensione di Una sirena a Parigi mette in evidenza in particolar modo la bellezza della messa in scena che disorienta lo spettatore e lo porta a spasso nel tempo. Mathias Malzieu adotta scenografia, colori e costumi che ricordano gli anni ’50 e un cinema sognante, che strizza l’occhio al musicarello e che sembra per questo sospeso nel tempo. Sono molto poche le scene in cui abbiamo la percezione di trovarsi ai nostri giorni, mentre tutte le scene ambientate in casa di Gaspard, per le strade di Parigi e nel Flowerburger sembrano venire da un passato incantato in cui una sirena ferita sembra essere il più normale dei fenomeni e il fatto che si innamori di un pescatore di sogni la più plausibile delle rivelazioni.

Il film presenta delle debolezze nello sviluppo dei personaggi che non hanno un vero e proprio arco narrativo ma che si trovano più o meno nella stessa posizione di partenza, a fine film, pur vivendo un cambiamento di dinamiche e situazioni. L’alchimia tra Nicolas Duvauchelle e Marilyn Lima, interpreti di Gaspard e della sirena Lula, è evidente, ma menzione d’onore spetta a Rossy De Palma che con la sua incredibile presenza scenica regala al film i suoi momenti eccentrici meglio realizzati.

Un film tenero e sognante

Debole anche lo sviluppo della storia relativa all’antagonista, la povera Milena (Romane Bohringer) che, rimasta vedova del suo amato marito, ucciso dal canto della sirena, dedica le sue energie alla vendetta. Nonostante queste debolezze e qualche incertezza tecnica soprattutto in fase di montaggio, Una Sirena a Parigi gode di un’atmosfera sognante e di una tenerezza che è propria di ogni storia dell’autore/regista e ne conferma la poetica ingenua e genuina che ne ha caratterizzato il successo.

Una Sirena a Parigi è una romantica storia d’amore interrazziale che si avvale di una scenografia magica e di una location, la città delle luci, che si conferma ancora uno dei posti più romantici del mondo (terraferma e oceani compresi).

The New Mutants: tagliato il cameo di un personaggio di Deadpool

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The New Mutants: tagliato il cameo di un personaggio di Deadpool

The New Mutants sarà ambientato nell’universo degli X-Men, ma è stato già confermato che i piani per i cameo dei personaggi di Charles Xavier e Tempesta sono stati abbandonati all’inizio della produzione. È probabile che il film conterrà comunque riferimenti ad altri personaggi di quell’universo, ma adesso è stato il regista Josh Boone a confermare che in scena del film poi scartata avrebbe dovuto fare la sua apparizione Colosso.

La scena in questione non è mai stata girata, ma la versione del personaggio apparsa in Deadpool e Deadpool 2 faceva parte di una primissima bozza della sceneggiatura in cui veniva esplorato il passato di una giovane Magik in Russia, insieme a suo fratello (presumibilmente interpretato di nuovo da Stefan Kapičić): come confermato di recente da una sinossi estesa del film, Magik, il personaggio interpretato da Anya Taylor-Joy, è la sorella minore di Colosso. 

“In una delle prime bozze abbiamo sicuramente scritto una scena in cui Ilyana era in una sorta di campo in Russia che stava per essere dissodato”, ha spiegato Josh Boone a ComicBook. “E all’improvviso arriva suo fratello, con l’armatura, che impedisce a non ricordo bene cosa di investirla. Avevamo cose del genere nelle prime bozze, ma si allontanavano sempre più del budget e tutto il resto. Ilyana veniva salvata da Colosso e si scopriva che era sua sorella.”

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

Dove Cameron: 10 cose che non sai sull’attrice

Dove Cameron: 10 cose che non sai sull’attrice

Continua il nostro viaggio alla scoperta di nuovi talenti della recitazione. Dopo avervi parlato di giovani attori come Cole Sprouse, Cameron Boyce, Luna Blaise, oggi ci occupiamo di Dove Cameron, stella di Disney Channel e protagonista della trilogia musicale di Descendants.

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Dove Cameron e la sua brillante carriera tra musica, cinema e televisione.

Dove Cameron biografia e carriera

10. Nata a Seattle, nello stato di Washington, Stati Uniti, Chloe Celeste Hosterman, in arte Dove Cameron, è da sempre legata al mondo dello spettacolo. Vissuta a Bainsbridge Island, all’età di soli otto anni comincia a recitare in alcune piccole produzioni teatrali.

Dopo il divorzio dei suoi genitori, Dove si trasferisce a Los Angeles, California, dove comincia a interessarti al canto e partecipa ai campionati di coro a cappella della Burbank High School.

9. Nonostante fosse una ragazza molto attiva e piena di vita, Dove Cameron – come purtroppo accade a molti suoi coetanei – è vittima di bullismo per quasi tutta la durata delle scuole medie e superiori. Questo, tuttavia, non riesce a distrarla dal suo percorso e la ragazza continua la sua formazione artistica.

Nel 2011, purtroppo, suo padre viene a mancare improvvisamente, quando lei aveva appena 15 anni. Per celebrare la memoria del padre, la piccola decide di cambiare legalmente il suo nome in Dove Olivia Cameron, essendo Dove (in italiano ‘colomba’) il soprannome datole dal suo papà.

8. Dopo aver interpretato piccoli ruoli in serie tv di sucecsso come Shameless (2012), The Mentalist (2012) e Malibu Country (2013), per Dove finalmente arriva la svolta. La ragazza viene infatti notata da alcuni produttori di Disney Channel e scelta come protagonista della nuova serie per ragazzi Liv e Maddie.

La serie racconta delle avventure di due gemelle, Liv e Maddie – entrambe interpretate da Dove Cameron -, e della loro famiglia. Le ragazze, pur essendo identiche fisicamente, caratterialmente sono agli antipodi. Mentre Liv è una ragazza attiva e solare che lavora come attrice a Hollywood, Maddie è la tipica ragazza acqua e sapone, sportiva ed energica, amante degli sport e considerata quasi un maschiaccio. I problemi in famiglia cominciano con il ritorno a casa, in Wisconsin, di Liv…

Dove Cameron film e serie tv

7. Dopo il suo primo importante ingaggio televisivo, Dove continua la sua carriera divisa tra piccolo e grande schermo. Nel 2015 partecipa al suo primo film, dal titolo Barely Lethal – 16 Anni e Spia e nel 2018 al film evento targato Netflix, Voglio Una Vita a Forma di Me.

Quest’ultimo film, diretto da Anne Fletcher, racconta la storia di Willowden Dickson (Danielle Macdonald), detta anche Polpetta (in inglese Dumplin, titolo originale del film), una ragazza in sovrappeso, figlia di Rosie (Jennifer Aniston), una ex reginetta di bellezza. Da sempre derisa per il suo aspetto fisico, la ragazza decide di partecipare a un concorso di bellezza e mostrare finalmente alle persone di cosa è davvero capace.

6. Negli anni dal 2014 al 2019, Dove Cameron partecipa a tantissimi progetti televisivi come i film tv Cloud 9 (2014), R.L. Stine: I racconti del brivido – L’armadio delle anime (2015) e Hairspray Live! (2016), e alle serie tv Austin & Ally (2015), The Lodge (2017), Soy Luna (2018), Angue Tribeca (2018) e Agents of S.H.I.E.L.D. (2018).

5. Quest’ultima serie, Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., creata da Joss Whedon, Jed Whedon e Maurissa Tancharoen, è basata sui famosi fumetti della Marvel Comics e racconta dell’organizzazione S.H.I.E.L.D (Strategic Homeland Intervention, Enforcement and Logistics). Lo S.H.I.E.L.D è una sorta di agenzia di spionaggio che ha come compito quello di mantenere la pace, in un mondo popolato da supereroi. La serie, ovviamente, fa parte del Marvel Cinematic Universe e segue cronologicamente gli avvenimenti delle altre serie e film Marvel.

In Agents of S.H.I.E.L.D, Dove Cameron interpreta Ruby Hale, un organismo umano geneticamente modificato, creato per diventare un soldato perfetto per l’HYDRA, un’organizzazione paramilitare non autorizzata che ha come obiettivo il dominio del mondo.

Dove Cameron in Descendants

4. Nel 2015, Dove Cameron viene scelta per partecipare al nuovo film musical targato Disney Channel, dal titolo Descendants.

Diretto da Kenny Ortega, il film racconta della avventure dei figli, o discendenti, dei più famosi personaggi della Disney, come Malefica, Crudelia De Mon, Jafar, Cenerentola, Aurora e molti altri ancora.

Dopo il matrimonio di Belle e la Bestia, tutti i regni delle fiabe vengono unificati negli Stati Uniti di Auradon. Nel regno sono ammessi sono i personaggi buoni delle fiabe mentre i cattivi sono esiliati e imprigionati nell’Isola degli Sperduti. Attorno all’isola c’è una barriera magica che impedisce ai villain di scappare.

Dove Cameron Boyce
da Descendants 2 – Fonte: IMDB

Sono passati vent’anni e Ben (Mitchell Hope), figlio di Belle e la Bestia, sta per diventare re. Uno dei suoi primi progetti come regnante è quello di richiamare i figli di alcuni dei prigionieri dell’isola nel regno di Auradon per permettere loro di frequentare la prestigiosa accademia Auradon Prep, diretta dalla Fata Smemorina (Melanie Paxson) di Cenerentola. Così, Carlos (Cameron Boyce), figlio di Crudelia De Mon, Jay (Booboo Stewart), figlio di Jafar, Evie (Sofia Carson), figlia della Regina Cattiva di Biancaneve e Mal (Dove Cameron), figlia di Malefica, accettano la proposta di Ben con il solo scopo di rubare la bacchetta della Fata Smemorina e liberare i loro genitori dall’isola.

Il film ha avuto un grandissimo successo, tanto che Disney Channel ha ordinato a Kenny Ortega di dirigere altri due film, Descendants 2 e Descendants 3, trasformando il tutto in una trilogia Disney per adolescenti. Oltre alla trilogia di Descendants, la Disney ha anche prodotto uno spinoff animato dal titolo Descendants: Wicked World, una serie fatta da 33 cortometraggi in cui ogni attore di Descendants ha prestato la voce al proprio personaggio.

Dove Cameron e Sofia Carson

3. Oltre a essere colleghe sul set di Descendants, Dove Cameron e Sofia Carson sembrano essere anche grandi amiche nella vita reale. Quest’anno, durante il difficile periodo della quarantena a causa della pandemia di Corona Virus, le due attrici hanno organizzato una sorpresa per una classe di studenti del liceo.

I ragazzi della High Theatre di Leavenworth, all’inizio di quest’anno, prima della chiusura delle scuole e del lockdown, sono stati i primi a organizzare una rappresentazione scolastica e musical di Descendants.

Dove e Sofia, entusiaste per Descendants: The Musical, hanno deciso di organizzare una sorpresa per i ragazzi, durante la quarantena. Con la complicità della loro insegnante, le due attrici si sono intrufolate a sorpresa in una videochiamata di gruppo fatta su Zoom, lasciando tutti i ragazzi senza parole.

Dove Cameron e Cameron Boyce

2. Grazie ai film di Descendants, molti giovani attori e attrici hanno potuto conoscersi e lavorare insieme, formando un’ottima squadra di lavoro e stringendo amicizie importanti. Dove Cameron e Cameron Boyce hanno lavorato insieme per anni e sono diventati buoni amici. E’ stato, infatti, uno terribile shock per Dove accettare l’improvvisa morte di Cameron.

L’attore, di pochi anni più giovane della Cameron, è venuto a mancare il 6 agosto del 2019 a causa di un violento attacco epilettico. Cameron Boyce aveva appena vent’anni ed era malato di epilessia, condizione che l’attore cercava di tenere sotto controllo grazie a cure specifiche.

L’epilessia è una condizione neurologica permanente e incurabile caratterizzata da alcuni episodi, detti ‘crisi epilettiche‘, che possono avere una durata variabile. Durante queste crisi, un gruppo più o meno esteso di neuroni rilascia un’intensa scarica ‘elettrica’ che causa forti convulsioni e un momentaneo blackout. Uno di questi attacchi, purtroppo, è stato fatale per Cameron Boyce, morto all’età di soli vent’anni.

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Per la famiglia del giovane Cameron, la Disney e tutto il cast di Descendants affrontare questa perdita è stata davvero dura. In primis c’è stato il silenzio e l’elaborazione del lutto ma pian piano tutti hanno trovato il modo di dire addio a Boyce usando anche i social per omaggiare la sua memoria.

A tre giorni dalla morte del suo amico e collega, Dove Cameron ha usato il suo account Instagram per ricordarlo, con un breve ma toccante video.

Dove Cameron canzoni

1. Oltre ad avere un grande talento per la recitazione, Dove Cameron ha anche una bellissima voce. Da sempre appassionata di canta corale e di musical, non è quindi un caso che la nostra Dove sia stata scelta per il ruolo di Mal in Descendants.

Quella della Disney che ha fatto impazzire i ragazzi di tutto il mondo, è in effetti una trilogia musicale, piena di canzoni originali e dal ritmo accattivante. Ognuno dei protagonisti ha il suo momento canoro e in più ci sono tantissime performance di gruppo. Tra le canzoni più belle interpretate da Dove Cameron in Descendants ci sono sicuramente If Only e Evil Like Me, cantata in duetto con la stella di Broadway, Kristin Chenoweth, interprete di Malefica nella trilogia.

Ma il mondo musicale di Dove Cameron non si limita alle colonne sonore di film e serie tv targati Disney Channel. L’attrice infatti già da molti anni scrive e incide la sua musica, utilizzando tutte le più famose piattaforme, come Youtube, iTunes, Spotify, Amazon Music, per promuovere i suoi singoli. L’ultimo video ufficiale pubblicato è della canzone We Belong.

https://www.youtube.com/watch?v=eR8NlXNd2Vo

Oltre a canzoni originali, sul suo canale Youtube ufficiale, spesso Dove pubblica anche molte cover di brani famosi come, ad esempio, Hymn For The Weekend dei Coldplay.

 

 

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom,

Black Adam: Alexandra Shipp come “modello” per Cyclone

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Black Adam: Alexandra Shipp come “modello” per Cyclone

La Justice Society of America farà ufficialmente il suo debutto nell’atteso Black Adam con Dwayne Johnson. Adesso, un nuovo report suggerisce che la Warner Bros. avrebbe già in mente il tipo di attrice a cui affidare il ruolo di Cyclone nel cinecomic di Jaume Collet-Serra.

Stando a quanto riportato da The Illuminerdi, lo studio sarebbe alla ricerca di un’attrice simile ad Alexandra Shipp per la parte. Shipp è nota per aver interpretato il ruolo della giovane Tempesta nella saga di X-Men, precisamente in Apocalisse del 2016 e in Dark Phoenix del 2019. La fonte riporta che la WB potrebbe anche decidere di affidare la parte all’attrice, ma al momento non esistono conferme in merito.

Cyclone è un personaggio creato da Mark Waid, Alex Ross, Geoff Johns e Dale Eaglesham. Già tempo fa era stato rivelato che la Warner Bros. e la DC Films stavano cercando un’attrice di 20 anni per interpretare il personaggio femminile che, a quanto pare, avrà un ruolo chiave. Nel fumetti, Cyclone è l’alter ego di Maxine Hunkel, studentessa del college e nipote di Abigail “Ma” Hunkel, alter ego di Red Tornado.

Per quanto riguarda il cast di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, ad oggi sappiamo che nel film reciterà anche Noah Centineo, noto per Sierra Burgess è una sfigata e Tutte le volte che ho scritto ti amo (entrambi disponibili su Netflix), ingaggiato per vestire i panni di Atom Smasher. È di ieri invece la notizia che la Warner Bros. vorrebbe affidare ad Alexander Skarsgard (True Blood, The Legend of Tarzan, Big Little Lies) il ruolo di Carter Hall, meglio conosciuto come Hawkman, anche se per ora si tratta di un semplice rumor.

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Orphan, Paradise Beach – Dentro l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam“, aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”

After 2: nuova clip “Un incontro speciale per Tessa”

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After 2: nuova clip “Un incontro speciale per Tessa”

Mentre cresce l’attesa per il debutto al cinema in Italia arriva una nuova clip di After 2, il sequel del film campione d’incassi sarà nei cinema italiani dal 2 settembre 2020. Le nuove immagini raccontano “Un incontro speciale per Tessa”.

Diretto da Roger Kumble, la pellicola vede protagonisti nuovamente sullo schermo Josephine Langford, Hero Fiennes Tiffin e Dylan Sprouse. After 2 è un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP in collaborazione con RAI CINEMA.

After 2, la trama

In After 2 dopo la loro rottura, Hardin (Hero Fiennes Tiffin) e Tessa (Josephine Langford) cercano di andare avanti ognuno per la propria strada. Mentre Hardin torna a perdersi in cattive abitudini, Tessa, forte della sicurezza acquisita, inizia a frequentare lo stage dei suoi sogni alla casa editrice Vance dove attira l’attenzione del suo collega Trevor (Dylan Sprouse), il ragazzo perfetto col quale intraprendere una relazione. Trevor è intelligente, spiritoso, attraente ma soprattutto è affidabile. Tessa, nonostante questo nuovo incontro, non riesce a togliersi dalla testa Hardin. Dopotutto lui è l’amore della sua vita e al di là dei loro fraintendimenti e delle difficoltà, non può negare ciò che prova. Vorrebbe essere in grado di andare avanti per la sua strada,  ma non è così semplice. Attraverso gli alti e i bassi della loro relazione, Tessa e Hardin lotteranno per stare ancora insieme anche se l’intero universo sembra tramare per tenerli separati.

 

The Suicide Squad: il film esplorerà nuovi lati di Harley Quinn

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The Suicide Squad: il film esplorerà nuovi lati di Harley Quinn

Come sappiamo ormai da diverso tempo, Margot Robbie tornerà a vestire i panni di Harley Quinn nell’atteso The Suicide Squad, nuova iterazione cinematografica del gruppo di supercattivi DC che sarà scritta e diretta da James Gunn. L’attrice candidata all’Oscar aveva già interpretato il personaggio nel film di David Ayer del 2016 e nel più fortunato Birds of Prey, uscito nelle sale lo scorso Febbraio.

Proprio per questo, i fan si chiedono in che modo Gunn sia riuscito a raccontare aspetti della storia e, soprattutto, della personalità della Mattacchiona che non sono stati ancora sviscerati sul grande schermo. A tal proposito, grazie ad un’anteprima del panel dedicato al film in occasione del DC FanDome del prossimo 22 agosto, è emerso che in effetti The Suicide Squad esplorerà “nuovi lati” del carattere di Harley Quinn.

A confermarlo è stata proprio Margot Robbie, che nell’anteprima in questione, diffusa attraverso l’account Twitter ufficiale di DC FanDome (via The Direct), ha spiegato: Mi diverto sempre quando devo interpretare Harley Quinn. Ogni volta che lo faccio imparo cose nuove su di lei e questo film non farà eccezione. Quando Harley viene messa in un gruppo con persone diverse o in un posto diverso in cui entrerà in azione, vedi diversi aspetti della sua personalità uscire fuori, a seconda di come si sente nei confronti di queste persone o delle cose che sta facendo. E anche questa volta vedremo dei lati nuovi di Harley. Adesso si trova in un gruppo di persone totalmente nuovo, un grande gruppo di persone. È sarà folle, come sempre.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Waiting for the Barbarians al cinema dal 24 settembre

Waiting for the Barbarians al cinema dal 24 settembre

Dopo aver entusiasmato pubblico e critica alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato presentato in concorso, arriva nelle sale italiane l’atteso Waiting for the Barbarians del regista e sceneggiatore colombiano Ciro Guerra (che nel 2015 ha diretto Embrace of the Serpent, primo film colombiano della storia ad essere candidato agli Oscar come Miglior Film Straniero).

Basato sul pluripremiato romanzo “Aspettando i Barbari” dell’autore Premio Nobel J. M. Coetzee, che ne firma anche la sceneggiatura, il film racconta la storia della crisi di coscienza di un Magistrato che si ribella al regime. Il cast stellare è composto da Mark Rylance (Premio Oscar come Miglior attore non protagonista per Il ponte delle spie di Steven Spielberg, nonché vincitore di tre Tony Awards, due Olivier Award e due BAFTA), Johnny Depp (tre volte nominato agli Oscar come Miglior Attore Protagonista per La maledizione della prima lunaNeverland – Un sogno per la vita e Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street) e Robert Pattinson (protagonista della saga cult Twilight e dei film Bel Ami – Storia di un seduttore e Come l’acqua per gli elefanti, nonché prossimo Batmannell’attesissimo film di Christopher Nolan), affiancati da Gana Bayarsaikhan (Ex Machina, Wonder Woman) e Greta Scacchi (La ragazza nella nebbia, Presunto innocente, I protagonisti). Prodotto e distribuito da Iervolino EntertainmentWaiting for the Barbarians sarà al cinema dal 24 settembre.

Andrea Iervolino ha così dichiarato: “Dopo l’uscita del film in Usa e Canada, siamo molto felici che il nostro film veda la luce anche in Italia, grazie alla collaborazione con il circuito UniCi e la distribuzione in circa 100 sale. Il film vanta la partecipazione di un cast stellare dal grande talento incorniciato nella raffinata e potente regia di Ciro Guerra e la straordinaria fotografia del Premio Oscar Chris Menges. Il film, di nazionalità italiana, da valore aggiunto a questo progetto che, non solo è stato girato anche in Italia, ma vanta maestranze nostrane di tutto rispetto come Jacopo Quadri al montaggio, Domenico Sica alla scenografia e Carlo Poggioli ai costumi, solo per citarne alcuni. L’Italia ha bisogno di avere un respiro internazionale, perché merita di ritornare ad essere la culla del cinema e io sono contento di poter dare il mio contributo affinché questo possa accadere molto presto.”

La trama di Waiting for the Barbarians

Il Magistrato, amministratore di un isolato insediamento di frontiera al confine di un impero senza nome, è in attesa di andare in pensione con l’arrivo del Colonnello Joll, il cui compito è di riferire sulle attività dei “barbari” e sulla situazione di sicurezza al confine. Joll inizia a condurre una serie di spietati interrogatori. Il trattamento dei “barbari” per mano del Colonnello e la tortura di una giovane donna “barbara” portano il Magistrato a una crisi di coscienza e a un atto di ribellione.

The Flash: Ben Affleck ha “corretto” la sceneggiatura

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The Flash: Ben Affleck ha “corretto” la sceneggiatura

Nella giornata di ieri il web è letteralmente esploso alla notizia che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di Batman in The Flash, che vedrà anche Michael Keaton impegnato di nuovo nel ruolo del Crociato di Gotham.

Affleck, che come sappiamo si è allontanato dal ruolo dopo l’uscita di Justice League nel 2017, non sembrava più interessato ad indossare nuovamente il mantello e il cappuccio dell’iconico personaggio, soprattutto dopo aver abbandonato l’idea di scrivere, dirigere, produrre e interpretare uno standalone dedicato al Crociato di Gotham, che sarebbe poi diventato l’atteso The Batman di Matt Reeves in arrivo al cinema il prossimo anno. Tuttavia, sembra che sia stato invogliato a tornare… anche se la cosa avrebbe richiesto uno sforzo notevole.

Nel report di The Wrap in cui si parla del ritorno di Affleck nei panni del vigilante, viene infatti specificato che l’attore e regista ha accettato di tornare ad interpretare il personaggio soltanto pochi giorno fa, dopo aver contribuito con alcuni accorgimenti alla sceneggiatura del film. Nell’articolo si legge: “Secondo un insider a conoscenza del progetto, le conversazioni con Affleck sono iniziate negli ultimi due mesi per stimolare il suo interesse a partecipare a The Flash. Prima di accettare, Affleck ha inserito alcune note nella bozza della sceneggiatura che gli è stata consegnata la scorsa settimana. Alla fine ha accettato di unirsi al progetto soltanto pochi giorni fa.”

Al momento non è stata resa nota quale fosse la natura di queste note lasciate sul copione  da Ben Affleck, né sappiamo se l’attore abbia avanzato altre richieste o disposizioni. Ad ogni modo, i fan dell’iterazione di Batman da parte di Affleck sono entusiasti all’idea del suo ritorno nel DCEU: proprio per questo, qualunque cosa sia stata necessaria per convincerlo a tornare, per i sostenitori dell’attore ne sarà valsa sicuramente la pena.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

The Crown 4 stagione: quando esce, trama, cast, trailer e dove vederla

The Crown 4 è la quarta stagione dell’acclamata serie tv originale Netflix The Crown che racconta la storia e la vita di Elisabetta II del Regno Unito e sulla famiglia reale britannica. La serie è creata e scritta da Peter Morgan e prodotta dalla Left Bank Pictures e dalla Sony Pictures Television per Netflix.

The Crown 4: quando esce e dove vederla in streaming

La quarta stagione di The Crown sarà disponibile su Netflix in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 15 novembre 2020.

The Crown 4: la trama e il cast

Mentre gli anni ‘70 stanno volgendo al termine, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la sua famiglia sono occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a 30 anni è ancora celibe. La nazione inizia a risentire dell’impatto delle politiche di divisione introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro. Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. Mentre la storia d’amore tra Carlo e una giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) regala una favola estremamente necessaria all’unione del popolo britannico, a porte chiuse, la famiglia reale è sempre più divisa.

Nel cast di The Crown 4 Regina Elisabetta II interpretata da Olivia Colman, Principe Filippo, interpretato da Tobias Menzies, Principessa Margaret interpretata da Helena Bonham Carter, Regina Elisabetta la Regina Madre interpretata da Marion Bailey. Le new entry sono Emerald Fennell è stata scelta per il ruolo di Camilla Shand, Gillian Anderson come il primo ministro conservatore Margaret Thatcher e Emma Corrin nel ruolo iconico di Lady Diana Spencer.

The Crown 4: trailer

Le curiosità sulla serie tv

  • La serie è girata in numerose location nel Regno Unito, tra cui Londra, Guildford, le contee di Hertfordshire e Aberdeenshire e negli Elstree Studios di Borehamwood.
  •  Gli episodi della prima stagione vennero diretti da Stephen Daldry, Philip Martin, Julian Jarrold e Benjamin Caron
  • Gran parte della serie è girata in location in tutto il Regno Unito. Le scene ambientate a Buckingham Palace sono girate prevalentemente a Lancaster House, a Wrotham Park e a Wilton House, oltre che in set ricostruiti in studio.
  • Le scene del matrimonio tra Elisabetta e Filippo, ambientate nell’abbazia di Westminster, vennero girate nella cattedrale di Ely.
  • Le scene ambientate in Kenya vennero girate a Città del Capo, in Sudafrica.
  • Altre location usate nella serie includono Eltham Palace, il Royal Naval College,Goldsmiths’ Hall, l’aeroporto di Shoreham, New Slains Castle, il castello di Balmoral, Cruden Bay, il Lyceum Theatre, Loseley Park, Hatfield House, Chatham Dockyard, la cattedrale di Southwark, Ardverikie House, Englefield House e Glenfeshie Estate.
  • Il tema principale della serie è di Hans Zimmer.

Wonder Woman 1984: nel film vedremo il Jet Invisibile di Diana?

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Wonder Woman 1984: nel film vedremo il Jet Invisibile di Diana?

In Wonder Woman 1984 vedremo l’iconico Jet Invisibile di Diana Prince? La regista Patty Jenkins ha discusso della possibilità in un recente intervista con Screen Rant. Il sequel del cinecomic campione d’incassi del 2017 esplorerà la vita di Diana negli anni ’80. Nel nuovo film Diana dovrà affrontare ben due minacce: Maxwell Lord e Cheetah, che a quanto pare uniranno le forze contro la guerriera amazzone.

Purtroppo, nel corso dell’intervista, Jenkins non ha potuto confermare se nel sequel vedremo effettivamente il Jet Invisibile: “Non posso parlarne. Non posso dire se ci sarà o meno”, ha dichiarato la regista. “Le persone sono parecchio interessate a questa cosa. In alcun modo posso confermare o smentire.”

Nonostante non abbia potuto confermare se il venerabile mezzo di trasporto della supereroina verrà utilizzato in Wonder Woman 1984, la regista ha spiegato in che modo l’invisibile aero robot potrebbe essere introdotto nella storia: “Dovrebbe essere fatto in un modo completamente nuovo. Credo che il Jet Invisibile sia uno degli accessori più divertenti di Diana. In teoria, ogni singola cosa che questi supereroi hanno è abbastanza ridicola, e ogni volta che ci troviamo a discuterne, è come se questi strumenti non dovessero mai aggiornarsi. L’unica cosa che dirò in merito al Jet Invisibile è questa: ho sempre detto che l’avrei usato soltanto se ci fosse stata la possibilità di sfruttarlo in un modo veramente cool. Deve essere qualcosa di diverso dal fatto che Diana ha la possibilità di volare in un Jet Invisibile. Quello può funzionare nei fumetti, ma non certamente in un film moderno.”

Patty Jenkins e i segreti non ancora svelati sulla trama di Wonder Woman 1984

Ha senso che Patty Jenkins non voglia anticipare una possibile apparizione del Jet Invisibile di Diana Prince in Wonder Woman 1984. È una scelta logica, considerando che molti dettagli sulla trama sono già stati rivelati a causa dei continui ritardi relativi all’uscita nelle sale del film. Come sappiamo, infatti, i cinecomics sono particolarmente attenti a mantenere segrete tutte le sorprese relative alle trame e alle loro storie, considerando anche che i materiali originali sono in circolazione ormai da diverso tempo.

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Pink Floyd. Delicate sound of Thunder arriverà al cinema ad Ottobre

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Arriva nei cinema di tutto il mondo a ottobre PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER (elenco sale a breve su www.DelicateSoundOfThunder.com e su nexodigital.it, prevendite aperte a partire dal 27 agosto).

Il 1987 rappresentò per i Pink Floyd un anno di rinascita trionfale. La leggendaria band britannica, formatasi nel 1967, aveva subito la perdita di due co-fondatori: il tastierista e cantante Richard Wright, che se ne andò dopo The Wall nel 1979, e il bassista e compositore Roger Waters, che aveva lasciato il gruppo nel 1985, subito dopo l’album del 1983, The Final Cut.

La sfida fu quindi rilanciata dal chitarrista e cantante David Gilmour e dal batterista Nick Mason, che diedero vita all’album multiplatinoA Momentary Lapse Of Reason, un successo assoluto nelle classifiche mondiali che vide anche il ritorno di Richard Wright.

Uscito nel settembre 1987, A Momentary Lapse Of Reason fu subito accolto a braccia aperte dai fan di tutto il mondo, accorsi per partecipare alle date del tour iniziato pochi giorni dopo l’uscita dell’album. Il tour raccolse più di 4,25 milioni di fan in oltre 2 anni: celebrazione del talento duraturo e del fascino globale di David, Nick e Richard (supportati da altri 8 musicisti sul palco), fu un evento insuperabile per l’epoca.

Girato nell’agosto 1988 al Nassau Coliseum di Long Island a New York, diretto da Wayne Isham e nominato ai Grammy, PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER, digitalizzato in 4k e rimontato dalla pellicola originale del leggendario tour “A Momentary Laps Of Reason”, con audio rimasterizzato in Dolby Atmos, arriva per la prima volta nelle sale di tutto il mondo. La versione restaurata del film concerto (2020) è realizzata a partire da oltre 100 bobine di negativi originali in 35 mm, accuratamente restaurati e digitalizzati in 4K e completamente rielaborati e aggiornati da Benny Trickett, sotto la direzione creativa di Aubrey Powell/Hipgnosis. Il suono è stato completamente remixato dai nastri multitraccia originali dallo storico ingegnere del suono dei Pink Floyd Andy Jackson con David Gilmour, assistito da Damon Iddins.

Sul palco coi Pink Floyd: Jon Carin (tastiere, voce), Tim Renwick (chitarra, voce), Guy Pratt (basso, voce), Gary Wallis (percussioni), Scott Page (sassofoni, chitarra), Margret Taylor (Cori), Rachel Fury (Cori) e Durga McBroom (Cori).

Crediti tecnici Pink Floyd. Delicate sound of Thunder

  1. Produttori cinematografici: Curt Marvis e Carl Wyant;
  2. Direttore della fotografia: Marc Reshovsky;
  3. Lighting Designer: Marc Brickman, con filmati concettuali diretti da Storm Thorgerson (ad eccezione di “Money” diretto da Storm Thorgerson, Barry Chattington e Peter Medak).

L’animazione di “Time” era di Ian Emes.La scaletta bilancia con attenzione il nuovo materiale e i classici dei Pink Floyd, incluse quattro canzoni da The Dark Side of the Moon (Time, On the Run, The Great Gig in the Sky e Us and Them), l’inno di Wish You Were Here, Comfortably Numb e Run Like Hell da The Wall. Da A Momentary Lapse of Reason Signs of Life, il potente Learning to Fly e il lirico On the Turning Away.

Testimonianza del bruciante potere creativo di David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright al loro meglio, PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER è un evento pensato per tutti gli amanti della musica rock.

PINK FLOYD. DELICATE SOUND OF THUNDER sarà nei cinema (e in Dolby Atmos in sale selezionate) solo 19, 20 e 21 ottobre distribuito in Italia in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con D’alessandro e Galli.

Gucci: parata di star per il nuovo film di Ridley Scott

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Gucci: parata di star per il nuovo film di Ridley Scott

Arriva da Deadline la notizia che il due volte premio Oscar Robert De Niro, il premio Oscar Al Pacino, il candidato all’Oscar Adam Driver e il premio Oscar Jared Leto sono ufficialmente in trattative per unirsi al cast del prossimo progetto cinematografico del maestro Ridley Scott, un film House of Gucci che racconterà il delitto di Maurizio Gucci, nipote del fondatore della casa di moda italiana.

Il film verrà distribuito dalla MGM e dovrebbe arrivare nelle sale americane a novembre del 2021. Nel film Lady Gaga interpreterà Patrizia Reggiani, l’ex moglie della vittima, processata e condannata per aver orchestrato l’assassinio del marito nel 1995, scontando 18 anni di carcere prima di essere rilasciata nel 2016. Per la cantante/attrice si tratterà del secondo ruolo cinematografico importante dopo il folgorante esordio con A Star Is Born

Oltre a De Niro, Pacino, Driver e Leto, anche Jack Huston (Boardwalk Empire) e Reeve Carney (Penny Dreadful) sono in trattative per recitare nel film. La pellicola, che dovrebbe intitolarsi semplicemente Gucci, verrà sceneggiata da Roberto Bentivegna basandosi sul libro di Sara Gay Forden “The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour and Greed”.

Ridley Scott oltre Gucci: storie drammatiche dalla forte risonanza mediatica

Per Ridley Scott si tratta del secondo progetto sviluppato dopo la recente fusione tra Fox e Disney insieme a The Last Duel, il film che vedrà protagonisti Matt DamonAdam Driver, Jodie Comer Ben Affleck, le cui riprese sono state momentaneamente bloccate a causa della pandemia di Coronavirus.

Scott non è estraneo al racconto di storie drammatiche dalla forte risonanza mediatica: basti pensare a Tutti i soldi del mondo, ultimo film da lui diretto e basato sul sequestro di John Paul Getty III, nipote dell’allora uomo più ricco del mondo, avvenuto a Roma nel 1973.

Pinocchio di Guillermo Del Toro, Netflix annuncia il cast del film d’animazione

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Netflix ha annunciato oggi il cast di Pinocchio, l’imminente lungometraggio musicale animato in stop motion del premio Oscar Guillermo del Toro. L’esordiente Gregory Mann vestirà i panni di Pinocchio, mentre Ewan McGregor sarà il Grillo Parlante e David Bradley (franchise di Harry Potter, Il trono di spade) interpreterà Geppetto. Nel cast figurano anche la premio Oscar Tilda Swinton, il premio Oscar Christoph Waltz, Finn Wolfhard (Stranger Things), il premio Oscar Cate Blanchett, John Turturro (The Batman), Ron Perlman, già premiato ai Golden Globe (Nightmare Alley), Tim Blake Nelson (Watchmen) e Burn Gorman (Enola Holmes).

Ispirato alla famosa fiaba di Carlo Collodi, questo musical in stop motion segue le straordinarie avventure di un bambino di legno portato magicamente in vita da un desiderio del padre. Ambientato durante l’ascesa del fascismo nell’Italia di Mussolini, il film di Del Toro è una storia d’amore e disobbedienza, in cui Pinocchio fatica a essere all’altezza delle aspettative del padre.

La pellicola è diretta da Del Toro insieme a Mark Gustafson (Fantastic Mr. Fox), mentre Del Toro e Patrick McHale sono gli autori della sceneggiatura. I testi delle canzoni sono di Del Toro e Katz, con le musiche del premio Oscar Alexandre Desplat che comporrà anche la colonna sonora. Del Toro, Guy Davis e Curt Enderle collaboreranno alle scenografie. Gris Grimly ha creato il design originale del personaggio di Pinocchio. Lo studio Mackinnon and Saunders (La sposa cadavere) sta creando i pupazzi del film.

Pinocchio è prodotto da Del Toro, insieme a Lisa Henson di The Jim Henson Company, Alex Bulkley e Corey Campodonico di ShadowMachine e Gary Ungar di Exile Entertainment. La coproduzione è affidata a Blanca Lista di The Jim Henson Company e Gris Grimly. Tra gli altri figurano anche Melanie Coombs alla supervisione della produzione, i codirettori artistici Guy Davis e Curt Enderle, il supervisore dell’animazione Brian Hansen, Georgina Hayns alla supervisione dei pupazzi, il direttore della fotografia Frank Passingham, l’art director Rob DeSue e il responsabile del montaggio dell’animazione Ken Schretzmann.

Pinocchio, che rappresenta il coronamento di un progetto che appassiona Del Toro da una vita, sarà distribuito nei cinema e su Netflix. Le riprese sono iniziate lo scorso autunno negli studi di ShadowMachine a Portland (Oregon) e la produzione è proseguita anche durante la pandemia.

Dopo aver inseguito questo sogno per anni, Netflix rappresenta il partner perfetto per realizzarlo. Abbiamo passato molto tempo a trovare un cast e una troupe di prim’ordine e il continuo supporto di Netflix ci ha permesso di procedere in tutta tranquillità e con impegno, senza perdere colpi. L’animazione ci appassiona, perché pensiamo rappresenti il mezzo ideale per raccontare questa storia classica in un modo completamente nuovo“, sostiene Del Toro.

Justice League: avviata un’indagine dopo le accuse di Ray Fisher

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Justice League: avviata un’indagine dopo le accuse di Ray Fisher

Stando a quanto riportato da Deadline, dopo le dichiarazioni di Ray Fisher, che attraverso il suo profilo Twitter aveva pubblicamente accusato il regista Joss Whedon di aver avuto un comportamento “orribile e violento” durante le riprese aggiuntive di Justice League, la WarnerMedia ha ufficialmente avviato un’indagine sulla produzione del cinecomic.

La notizia è stata annunciata anche da Fisher, sempre via Twitter: “Dopo cinque settimane di interrogatori con membri del cast e della troupe, WarnerMedia ha ufficialmente lanciato un’indagine indipendente ed esterna per andare al cuore dell’ambiente di lavoro tossico e violento creato durante le riprese aggiuntive di Justice League.”

“Si tratta di un GIGANTESCO passo avanti!”, ha aggiunto l’attore. “Sono convinto che quest’indagine mosterà come Geoff Johns, Joss Whedon, Jon Berg (e altri) abbiano abusato esageratamente del loro potere durante il periodo di incertezza dovuto alla fusione di AT&T con Time Warner. Grazie WarnerMedia e AT&T per i passi da gigante al fine di assicurare un luogo di lavoro più sicuro per tutti! Responsabilità>Intrattenimento.”

Come si legge grazie alla fonte, pare che WarnerMedia abbia iniziato ad indagare sul caso dai primi di luglio. Al momento non sarebbero state trovate prove di comportamenti non professionali. Le indagini proseguiranno nel più stretto riserbo. Oltre a Whedon, Johns e Berg, l’indagine è stata estesa anche ad altre figure coinvolte nella produzione.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Kraven il Cacciatore: il film è ufficiale, ecco chi lo dirigerà

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Kraven il Cacciatore: il film è ufficiale, ecco chi lo dirigerà

Arriva da Deadline la notizia che la Sony Pictures ha affidato al regista J.C. Chandor la regia di un nuovo spin-off dello Spider-Verse dedicato a Kraven il Cacciatore, conosciuto anche come Sergei Kravinoff (o Kravinov), personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko e apparso per la prima volta in Amazing Spider-Man Vol. 1 nell’agosto del 1964.

È da tempo che si parla di un possibile spin-off dedicato a Kraven il Cacciatore: si tratta del sesto live action Marvel in sviluppo alla Sony oltre a Morbius e Venom: Let There Be Carnage (che usciranno al cinema il prossimo anno), Madame Web (che sarà diretto da S.K. Clarkson), Jackpot (che sarà sceneggiato da Marc Guggenheim), l’annunciato film che sarà diretto da Olivia Wilde (incentrato, probabilmente, su Spider-Woman) e ovviamente Spider-Man 3, le cui riprese inizieranno quest’inverno.

Kraven il Cacciatore è stato a lungo collegato a Spider-Man 3: secondo diversi rumor, infatti, potrebbe essere proprio Sergei Kravinoff l’antagonista principale della terza avventura in solitaria dell’Uomo Ragno. Al momento non sappiamo con precisione quali siano i piani della Sony: la messa in cantiere dello stand-alone dedicato a Kraven potrebbe anche significare che il personaggio non apparirà affatto nel terzo Spider-Man.

J.C. Chandor prima di Kraven il Cacciatore

Per quanto riguarda J.C. Chandor, il regista e sceneggiatore statunitense è noto per aver diretto film quali Margin Call (2011), All Is Lost – Tutto è perduto (2013), 1981: Indagine a New York (2014) e Triple Frontier (2019). Margin Call, interpretato da Kevin SpaceyJeremy IronsZachary Quinto e Simon Baker, ha ricevuto una candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, scritta dallo stesso Chandor.

Ben Affleck, con Michael Keaton, sarà Batman nel film su Flash

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Ben Affleck, con Michael Keaton, sarà Batman nel film su Flash

Arriva da Daedline la conferma che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di Batman nel film su Flash, che vedrà anche Michael Keaton impegnato di nuovo nel ruolo del Crociato di Gotham. Sarà un piccolo cameo, a differenza del ruolo di Keaton che sarà una parte invece importante del film.

Ben Affleck si è allontanato dal ruolo di Batman dopo che la Warner Bros aveva ufficialmente annunciato che Robert Pattinson sarebbe stato il protagonista del film di Matt Reeves. Quello stesso film che doveva essere scritto, diretto, prodotto e interpretato proprio da Affleck. Anche questo annuncio, come lo svelamento del logo di The Batman, arriva alla vigilia del DC FanDome del 22 agosto prossimo.

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

The Northman: anche Björk per Robert Eggers

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The Northman: anche Björk per Robert Eggers

A vent’anni da Dancer in the Dark, Björk torna al cinema con The Northman, il nuovo film di Robert Eggers che già vanta un cast stellare.

Robert Eggers, il regista del film horror acclamato dalla critica, The Witch, ha potenzialmente messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto, The Northman, prodotto dalla New Regency.

La vincitrice dell’Oscar Nicole Kidman, Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di The Witch, Bill Skarsgård e il candidato all’Oscar Willem Dafoe sono in trattative per recitare in questo film, prodotto da Lars Knudsen (Hereditary, Midsommar).

The Northman è descritto come una saga di vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo. Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere islandese Sjón.

Presentato al Festival di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe e Robert Pattinson, è invece il secondo film di Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese. Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici cinematografici.

Monos – Un gioco da ragazzi, recensione del film di Alejando Landes

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Vincitore al Sundance 2019, presentato al Festival di Berlino 2020 e candidato della Colombia agli Oscar 2020, Monos – Un gioco da ragazzi è un film di cui si sta parlando da tanto tempo. Realizzato da Alejando Landes, il film ha ricevuto il plauso di autori del calibro di Guillermo Del Toro e di Alejandro G. Iñárritu, subendo in pieno il lockdown, con un’uscita prevista per metà marzo, poi slittata al 20 agosto 2020.

La storia è quella di un gruppo di giovani guerriglieri, bambini e adolescenti, addestrati con il pugno di ferro da un uomo rude affetto da nanismo. Il loro compito è sorvegliare una prigioniera, che loro chiamano semplicemente “dottoressa”, una donna alla quale fanno registrare messaggi in cui dimostra che sta bene, che fanno mettere in contatto con la sua famiglia, ma che trattano comunque come una prigioniera, in un ambiente ostile, montagne brulle, costellate da case squadrate. Tutto procede con ordine, dall’addestramento al lavoro di carcerieri, quando un evento imprevisto porta i giovani protagonisti a scendere nella giungla, nella quale perderanno loro stessi, la loro guida e anche la loro convinzione.

monos-un-gioco-da-ragazzi-filmMonos è un racconto di formazione violento e poetico

A metà tra Il Signore delle Mosche e un Apocalypse Now alleggerito nei toni ma altrettanto violento, Monos – Un gioco da ragazzi è un thriller ma anche un survival movie, è un’avventura e un racconto di formazione, ma anche, a modo suo un film dell’orrore, in cui la violenza viaggia di pari passo con lo spirito giocoso e infantile dei protagonisti, che riemerge nei momenti più inattesi e si trasforma in impulso vitale, esplorazione sessuale, vitalità e desiderio di scoperta, nonostante un sistema di guerrilla che li usa come pedine contro il governo nazionale.

Tutti, o quasi, i protagonisti del film sono esordienti, e la naturalezza della loro recitazione è un valore importantissimo per un film che sembra fare della spontaneità e della verosimiglianza un dictat, nella realizzazione e nella messa in scena di situazioni ed emozione.

Tra il saggio sociologico e il manifesto politico

Disancorato dal tempo e dallo spazio, Monos – Un gioco da ragazzi potrebbe essere ambientato ovunque e in qualsiasi momento nella storia, per questo assurge ad immagine universale di infanzia negata e cultura della violenza che ostacola i propri figli e li riduce a schiavi. Tuttavia a dispetto dell’ambiente, quell’infanzia negata emerge comunque, pur parlando un linguaggio che non ha proprio nulla a che fare con la gioventù e la purezza.

Tra il saggio sociologico e il manifesto politico, Alejando Landes adotta un linguaggio che si perde nella maestosità del paesaggio ma che indugia allo stesso modo sui volti e sui corpi dei giovani protagonisti, tutti dotati di una bellezza vitale e selvaggia. Questo doppio registro conferisce a Monos una bellezza ruvida, rendendo il film poetico ma anche in alcuni momenti di una crudeltà insostenibile, una visione che spiazza e incanta allo stesso tempo.

Rising Phoenix – La storia delle Paralimpiadi: la recensione del documentario Netflix

Come la fenice che risorge dalle proprie ceneri, così gli atleti delle Paralimpiadi ritrovano nuova vita e forza in seguito agli eventi che li hanno resi dei “diversi”. Un messaggio, questo, che pervade l’intero documentario Rising Phoenix – La storia delle Paralimpiadi, disponibile su Netflix dal 26 agosto. Diretto da Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, il film è incentrato nel ricostruire i principali eventi della storia di questi giochi, dalla loro fondazione nel secondo Dopoguerra, sino all’edizione del 2016 di Rio de Janeiro. Tra immagini e filmati di repertorio, il racconto è affidato alle parole di personalità come Sir Philip Craven, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Xavi Gonzalez, ex Amministratore Delegato del Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) e Eva Loeffler, figlia del dottor Ludwig Guttmann, neurochirurgo e neurologo.

Fu proprio Guttmann che fondò, nel 1948, i primi Giochi per disabili come metodo di riabilitazione. Questi hanno in seguito rappresentato l’ispirazione per i primi Giochi Paralimpici ufficiali, che si svolsero a Roma nel 1960. E se a loro è affidato il racconto storico, a dare forza al film è la testimonianza diretta di quegli atleti che, con la loro forza di volontà, hanno compiuto gesti memorabili e ricchi di valore. Tra questi si annoverano Ellie Cole, Jean-Baptiste Alaize, Matt Stutzman, Jonnie Peacock, Ntando Mahlangu, Tatyana McFadden, e la campionessa italiana di scherma Bebe Vio.

Rising Phoenix: il luogo degli eroi

Se le Olimpiadi sono il luogo dove si formano gli eroi, le Paralimpiadi sono quello in cui arrivano gli eroi. È questa una delle prime, e più importanti, frasi udibili nel film. In essa è contenuto il significato e il valore di questi giochi, volti a dar spazio a coloro che troppo spesso vengono lasciati nell’ombra. Prima di arrivare sul campo da gioco, infatti, tali atleti hanno vissuto esperienze al limite, che il più delle volte li hanno ridotti in fin di vita. Sono personalità private di tutto che hanno saputo fare dei propri limiti i propri punti di forza. Arrivare a competere alle Paralimpiadi è dunque per loro solo l’ultimo tassello di un faticoso ma necessario percorso di riaffermazione personale.

Il documentario si prefigge così lo scopo di dare grande risalto alle loro storie, lasciando che esse prevalgano rispetto al dato tecnico relativo all’evento in sé. Tale scelta è naturalmente vincente, poiché permette allo spettatore di entrare in contatto con situazioni e vite al limite dell’incredibile. Storie talmente complesse, drammatiche e avvincenti da risultare più simili ad un film che alla realtà. Tra queste spicca senza dubbio quella di Alaize, nato e cresciuto in Burundi nel pieno della guerra civile che sconvolse il paese. A causa di questa venne strappato per sempre dalla madre e perse una gamba. Riuscito ad arrivare in Francia, ebbe accesso ad una protesi, e grazie ad un duro allenamento riuscì a diventare uno dei principali campioni di salto in lungo.

Rising Phoenix permette così di scoprire quanto fascino vi sia dietro le Paralimpiadi, troppo spesso considerato un evento di serie B rispetto all’evento principale. Eppure, come anche i dati confermano, si è sempre rivelato più entusiasmante assistere alle imprese di questi atleti, i quali provano davvero che i supereroi possono esistere. Non appare così casuale il paragone posto all’inizio con gli Avengers. Come loro, anche i protagonisti di questo documentario danno prova di cose considerate impossibili. Come loro, anche questi atleti dimostrano di avere dei veri e propri poteri, derivati dalla loro determinazione e da ciò che sembrava averli resi più vulnerabili.

Rising Phoenix

Rising Phoenix: la recensione

Con questo nuovo documentario, Netflix dimostra un continuo interesse nel dar voce ad una sempre più ampia diversità. Come anche Rising Phoenix dimostra, quella per dar voce alla realtà dei disabili è una lotta continua, ostacolata ancora oggi da negazionismo e oscurantismo. Appare particolarmente scioccante, a tal proposito, l’episodio relativo alle Olimpiadi di Mosca del 1980, dove si affermò che le Paralimpiadi non erano necessarie, in quanto la Russia non aveva disabili nella propria popolazione. Eventi di questo genere, tristemente presenti ancora oggi, sono il motivo per cui un documentario di questo tipo non arriva mai né in anticipo né in ritardo sui tempi.

Nel trattare una tematica di questo tipo, il rischio è sempre quello di caricarla di un eccessivo e non necessario pietismo. Fortunatamente, i due autori si concentrano sul raccontare gli atleti e le loro storie senza particolari sottolineature emotive. A parlare sono infatti loro e loro vicende soltanto. Da questo punto di vista, Rising Phoenix conquista valore lì dove molte altre operazioni simili hanno invece peccato. Ciò che manca è probabilmente una struttura narrativa più solida e organizzata, che avrebbe permesso di orientarsi meglio nel racconto. Seguendo le singole vicende degli atleti, tuttavia, si riesce infine ad avere un quadro piuttosto completo con cui sarà possibile comprendere e appassionarsi alle Paralimpiadi.

 

The Batman: il primo logo e il poster del film con Robert Pattinson

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È Matt Reeves in persona a condividere sul suo account Twitter il primo logo e il poster di The Batman, le cui riprese ricominceranno il prossimo settembre. Il poster è stato diffuso alla vigilia del DC FanDome che si svolgerà il prossimo 22 agosto.

https://twitter.com/mattreevesLA/status/1296477749654233089?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1296477749654233089%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2020%2Ffilm%2Fnews%2Fthe-batman-logo-matt-reeves-first-look-1234741533%2F

CORRELATE:

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Venezia 77: Inizio vendita biglietti online e linee guida misure anti-Covid 19

Sarà attivo a partire dalle ore 12 di domani venerdì 21 agosto sul sito www.labiennale.org (link www.boxol.it/biennalecinema), il servizio di vendita online dei biglietti della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre 2020).

Quest’anno è possibile acquistare i biglietti per le proiezioni esclusivamente online, fino ad esaurimento posti disponibili.

Il calendario delle proiezioni pubbliche della 77. Mostra sarà online sempre domani venerdì 21 agosto sul sito web www.labiennale.org.

Le proiezioni riservate al pubblico si terranno quest’anno nelle seguenti sale:

Lido di Venezia >

  • nuova Arena Lido (via Sandro Gallo)

Venezia centro storico >

  • nuova Arena Giardini (Giardini della Biennale)
  • Multisala Rossini

Venezia Mestre >

  • IMG Cinemas Candiani

Per alcune proiezioni delle seguenti sale sarà consentito anche l’ingresso al pubblico, oltre che agli accreditati:

Lido di Venezia >

  • Sala Grande
  • Sala Darsena
  • PalaBiennale
  • Sala Giardino
  • Sala Astra (S. Maria Elisabetta)

Linee guida sulle misure anti Covid-19

La Biennale di Venezia ha elaborato, in accordo con le autorità competenti, le linee guida anti Covid-19, riepilogate qui di seguito, da attuare per lo svolgimento della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2 – 12 settembre 2020), con l’obiettivo di garantire la sicurezza per tutti gli ospiti e i frequentatori della Mostra.

Controllo della temperatura corporea, igienizzazioni e sanificazioni

All’area della Mostra del Cinema si accederà attraverso 9 varchi stradali / lagunari che saranno attrezzati con sistemi di rilevazione della temperatura dei partecipanti, che a vario titolo accederanno all’area di Mostra. Non sarà consentito  l’accesso in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Ulteriori sistemi di controllo della temperatura saranno inoltre collocati all’ingresso delle sale cinematografiche del Lido non incluse nell’area della Mostra quali: Palabiennale, Astra e nuove Arene all’aperto. Igienizzanti e sanificanti liquidi e gel saranno disponibili per il pubblico in tutte le aree (sale cinematografiche, ingressi e hall, meeting points, ecc.)

Mascherine obbligatorie

Le mascherine dovranno essere indossate in tutte le sale cinematografiche, sia in fila e mentre si accede al proprio posto, sia seduti durante le proiezioni. La mascherine dovranno essere altresì indossate in tutte le aree esterne.

Distanziamento sociale nelle sale

Sarà effettuata la riduzione dei posti disponibili applicando in tutte le sale l’alternanza del posto a sedere.

Prenotazione obbligatoria del posto a sedere nelle sale – Biglietteria online

Per tutto il pubblico e per tutti agli accreditati alla Mostra, sarà obbligatoria la prenotazione preventiva online del proprio posto in sala alle proiezioni, tramite il sito web della Biennale di Venezia www.labiennale.org. La biglietteria per il pubblico sarà esclusivamente online, in modo da evitare code.

Distanziamento sociale sul Red Carpet, per il pubblico e per tutte le attività

Un protocollo di salvaguardia del distanziamento sociale sarà messo in atto sul Red Carpet per le delegazioni che accedono alla Sala Grande, sulle tribune e al photocall per i fotografi e in generale per tutte le altre attività, gli incontri e i convegni, con sedie numerate e accesso ridotto alle aree interne. Non ci sarà la possibilità per il pubblico di assistere all’accesso delle delegazioni alla Sala Grande, al fine di evitare occasioni di assembramento.

Presenza nell’area delle autorità sanitarie

L’area della Mostra avrà, come sempre, un servizio di pronto soccorso organizzato dalle locali autorità sanitarie a disposizione del pubblico, come per le passate edizioni, per tutte le azioni ritenute necessarie.

Riduzione dei materiali stampati

La maggior parte delle informazioni concernenti la Mostra sarà data al pubblico in formato elettronico, riducendo la distribuzione dei materiali stampati.

Assistenza speciale alle delegazioni e agli attori

Le delegazioni dei film saranno assistite per le loro necessità, i trasporti saranno organizzati ad hoc per evitare assembramenti, sarà garantita assistenza per accesso ai servizi sanitari qualora necessaria.

Monitoraggio della provenienza e tracciamento di tutti i partecipanti

E’ in atto un capillare monitoraggio della provenienza degli ospiti, delle delegazioni e degli accreditati alla Mostra al fine di poter guidarli e sostenerli nell’applicazione dei protocolli. Sono stati richiesti tamponi, da effettuarsi prima della partenza, a tutti gli ospiti e accreditati provenienti da Paesi extra Schengen, per i quali tale misura è necessaria. Un secondo tampone sarà effettuato a Venezia a cura della Biennale, sempre per coloro i quali tale misura si rende necessaria, in accordo con le autorità competenti. Tutti i partecipanti – accreditati, possessori di pass, biglietti e abbonamenti – saranno tracciati mentre accedono alle sale o alle altre aree funzionali all’interno degli edifici

Biglietti

Sala Grande intero ridotto*

  1. 16.30 € 20 € 15
  2. 19.30 € 50 € 40
  3. 22.00 € 30 € 25

PalaBiennale intero ridotto*

  1. 14.15 € 12 € 8
  2. 16.45 € 12 € 8

Sala Darsena intero ridotto*

  1. 14.15 € 12 € 8
  2. 16.45 € 12 € 8

Sala Giardino intero

  1. 19.30 € 5

Astra 1 intero

  1. 14.15 € 8
  2. 17.00 € 8

Astra 2 intero

  1. 14.30 € 8
  2. 17.15 € 8

Arena Lido intero ridotto*

  1. 20.30 € 12 € 8

valido per 2 proiezioni

Arena Giardini intero ridotto*

  1. 20.30 € 12 € 8

valido per 2 proiezioni

Abbonamenti disponibili

Sala Grande intero

  1. 16.30 € 160

Arena Lido intero ridotto*

  1. 20.30 € 90 € 50*

Riduzioni /

* Riduzione riservata

Under 26 / Over 60

Non mi uccidere: cominciate le riprese del “Twilight italiano”

Non mi uccidere: cominciate le riprese del “Twilight italiano”

Sono iniziate le riprese in Alto Adige di NON MI UCCIDERE il nuovo film di Andrea De Sica che ha per protagonisti i giovani Mirta e Robin, interpretati da Alice Pagani, reduce dal successo di Baby, e Rocco Fasano, uno dei protagonisti della serie di successo Skam Italia.

Mirta ama Robin alla follia, lui le promette che sarà amore eterno. In una notte di luna piena la voglia di trasgredire costa la vita a entrambi. La ragazza però si risveglia e non può che sperare che Robin faccia lo stesso, proprio come le aveva promesso. Ma niente è come prima. Mirta capisce di essersi trasformata in una creatura che per sopravvivere si deve nutrire di carne umana. Ha paura. Braccata da uomini misteriosi, combatte alla disperata ricerca del suo Robin.

Completano il cast Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli, con Giacomo Ferrara e la partecipazione di Anita Caprioli.

Andrea De Sica torna sul set – dopo il felice esordio de I figli della notte e la serie di successo Baby oggi giunta alla terza stagione – con un teen drama, una intensa storia d’amore dalle tinte horror, scritto da Gianni Romoli, il collettivo GRAMS e lo stesso Andrea De Sica e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo.

Il film è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia Vivo film (Marta Donzelli Gregorio Paonessa), con il supporto di IDM Südtirol – Alto Adige e MIBACT – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.

La fotografia è di Francesco Di Giacomo, la scenografia di Daniele Frabetti, i costumi di Chiara Ferrantini, il montaggio di Pietro Morana, il casting di Gabriella Giannattasio. Le musiche originali sono composte da Andrea Farri e Andrea De Sica.

Il film sarà distribuito in sala da Warner Bros. Pictures nel 2021.

NON MI UCCIDERE

The Crown 4: il teaser trailer della serie Netflix

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The Crown 4: il teaser trailer della serie Netflix

Netflix è lieta di annunciare che la quarta stagione di The Crown sarà disponibile in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 15 novembre 2020. Da oggi è disponibile anche il teaser trailer della serie originale, che vede tra i protagonisti la Principessa Diana (Emma Corrin) e Margaret Thatcher (Gillian Anderson).

La trama

Nella quarta stagione di The Crown la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la sua famiglia sono occupati a salvaguardare la linea di successione, assicurandosi di trovare la sposa più adatta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a 30 anni è ancora celibe. La nazione inizia a risentire dell’impatto delle politiche di divisione introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna inglese investita della carica di primo ministro. Tra lei e la regina sorgono tensioni che peggioreranno quando la Thatcher guiderà il Paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. Mentre la storia d’amore tra Carlo e una giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) regala una favola estremamente necessaria all’unione del popolo britannico, a porte chiuse, la famiglia reale è sempre più divisa.

DC FanDome: ecco il trailer dell’evento del 22 agosto

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DC FanDome: ecco il trailer dell’evento del 22 agosto

DC FanDome, l’esperienza virtuale unica nel suo genere per i super appassionati DC di tutto il mondo, non si può vivere in un solo giorno! Alla fine si è rivelata così imponente, con così tante ore di programmazione, che nemmeno The Flash potrebbe affrontarla in sole 24 ore!

Al fine di soddisfare tutti i nostrin super fan ed offrire la migliore esperienza possibile, DC FanDome è stato ampliato in due eventi globali: il primo il 22 agosto – DC FanDome: Hall of Heroes, e una seconda esperienza on-demand con DC FanDome: Explore the Multiverse il 12 settembre, dove i fan potranno creare e dar vita alla propria avventura. Inoltre, ora sarà possibile teletrasportare la propria esperienza FanDome, poiché entrambi gli eventi saranno accessibili su tutte le piattaforme mobili (oltre a desktop).

Optando per due eventi separati, vogliamo assicurarvi di poter assistere e vivere un’esperienza senza stress!

Di seguito un recap di cosa aspettarsi:

  • DC FanDome: Hall of Heroessabato 22 agosto, alle 19:00, i fan saranno trasportati nella DC FanDome: Hall of Heroes, un mondo epico progettato personalmente da Jim Lee con una programmazione speciale, panel e anteprime esclusive di film, serie TV, giochi, comics e altro ancora.
  • Lo spettacolo della durata di otto ore sarà disponibile alla visione per i fan di tutto il mondo, esclusivamente 3 volte nell’arco di 24 ore.

DC FanDome: Explore the Multiversesabato 12 settembre, alle 19:00, i fan potranno creare il proprio calendario personalizzato! La cosa grandiosa di questo evento è che sarà on demand, dando la possibilità di gestire la propria esperienza tramite uno speciale scheduler che sarà disponibile prossimamente (stay tuned!)

The New Mutants: spiegata l’assenza di un membro originale del team

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Apparsa per la prima volta su The New Mutants #8 del 1983, Amara Juliana Olivians, nota come Magma, è stato uno dei membri originali dei Nuovi Mutanti sin dalle primissime iterazioni. Tuttavia, il personaggio non apparirà nell’atteso film di John Boone in arrivo nelle sale americane il 28 Agosto. E adesso il regista ha finalmente spiegato perché.

Come apprendiamo grazie a CBR, durante una conferenza stampa del film, Boone ha rivelato che, sebbene sia un grande fan dei fumetti originale, alcuni aspetti delle serie originali dovevano essere semplificati, snelliti e/o sradicati per far funzionare al meglio il film. “È il motivo per cui abbiamo scelto di non concentrarci su un personaggio come Magma”, ha spiegato Boone, “Perché proviene da un antico mondo romano che esiste ancora da qualche parte in Amazzonia. Ho sempre pensato: ‘Ok, non lo farò’.”

Magma è originaria di Nova Roma, colonia romana all’interno della foresta amazzonica. Oltre a controllare le placche tettoniche in modo da generare terremoti, Magma ha la capacità, come suggerisce il suo nome, di controllare e creare lava.

Negli Stati Uniti The New Mutants arriverà il prossimo 28 Agosto, mentre in Italia uscirà a partire dal 2 Settembre. Di recente, i 20th Century Studios hanno pubblicato un nuovo spot del film che ci mostra la trasformazione di Wolfsbane, il personaggio interpretato da Maisie Williams:

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

Dredd: Karl Urban spera di tornare nei panni del Giudice

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Dredd: Karl Urban spera di tornare nei panni del Giudice

Quando venne rilasciato nel 2012, Dredd – Il giudice dell’apocalisse venne accolto molto bene dalla critica; tuttavia, la pellicola non ottenne risultati eclatanti al botteghino americano, tant’è che in Italia venne rilasciata direttamente in home video soltanto nel 2019. Eppure, negli anni il film è riuscito a costruirsi la fama di piccolo cult, tant’è che i fan non hanno mai smesso di chiedere un sequel.

Nel 2017 venne annunciato lo sviluppo della serie Judge Dredd: Mega-City One, ma da allora non ci sono stati grandi aggiornamenti in merito al progetto. Per molto tempo si è parlato del fatto che Karl Urban, interprete di Joseph Dredd nel live action del 2012, avrebbe potuto riprendere l’iconico ruolo nello show. La star di The Boys ha fatto un incredibile lavoro con il personaggio, ed è alquanto difficile immaginare un altro attore che possa raccoglierne l’eredità, indipendentemente da dove le avventure di Dredd continueranno, se sul grande o sul piccolo schermo.

Adesso, durante una recente intervista con Screen Geek, è stato proprio Urban ha commentare la possibilità di tornare nei panni del Giudice in Mega-City One: “È ancora troppo presto per entrare nello specifico della questione, ma posso dire che mi piacerebbe tornare a far parte di quel mondo e raccontare altre storie di Dredd. In quell’universo ci sono davvero una miriade di storie fantastiche. Penso che con Jason Kingsley e il suo team l’eredità di Dredd sia in ottime mani.”

Karl Urban sulla possibilità di tornare nei panni di Dredd: “Sarebbe un’esperienza gratificante.”

L’attore ha poi aggiunto: “Se dovessi avere l’opportunità di lavorare con quei ragazzi, puoi scommetterci che non me la farò scappare. Penso che sarebbe un’esperienza davvero ricca e gratificante, non solo per noi, per collaborare, ma anche per i fan. Se accadesse davvero, sarebbe fantastico. Se non dovesse accadere – e i motivi potrebbero essere diversi -, auguro loro il meglio e non vedo l’ora di vedere cosa faranno.” 

Dredd – Il Giudice dell’Apocalisse è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 21 settembre 2012, mentre in Italia la pellicola è rimasta inedita fino alla distribuzione diretta per il mercato home video a partire dal 28 agosto 2019. Il film, diretto da Pete Travis Alex Garland, è stato accolto molto positivamente dalla critica e dai fan, nonostante al box office – a fronte di un budget di 50 milioni di dollari – ne abbia guadagnati soltanto 41 milioni.

Il Gladiatore 2: Russell Crowe sulla “resurrezione” di Massimo

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Il Gladiatore 2: Russell Crowe sulla “resurrezione” di Massimo

È da tempo ormai che si parla di un possibile sequel de Il Gladiatore, l’ormai classico film di Ridley Scott che vedeva contrapporsi il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore Joaquin Phoenix. Essendo il personaggio di Massimo Decimo Meridio morto alla fine della pellicola originale, in molti hanno cominciato a chiedere in che modo l’ipotetico sequel avrebbe fatto i conti con il destino dell’iconico personaggio.

Le ultime news in merito ad un sequel de Il Gladiatore risalgono al 2018, quando Ridley Scott in persona aveva dichiarato che sarebbe tornato dietro la macchina da presa e che stava lavorando alla sceneggiatura con Peter Craig. Secondo le primissime indiscrezioni, la storia del sequel dovrebbe raccontare di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000: sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo.

Lo scorso giugno, il produttore Doug Wick aveva spiegato che per il team al lavoro sul sequel, la più grande sfida è rappresentata proprio dal fatto di dover riportare il personaggio di Massimo Decimo Meridio in vita: “A Ridley piacerebbe farlo”, aveva dichiarato Wick. “Tutti quelli che sono stati coinvolti nell’originale, adorano troppo il film per considerare uno sfruttamento economico. L’unico problema è puramente creativo e riguarda il lavoro sulla sceneggiatura. Ridley ci sta lavorando: davvero, è soltanto una questione relativa alla maniera più degna per poterlo realizzare… e, naturalmente, bisogna considerare anche che il protagonista è morto.” 

Adesso, in occasione della promozione del film Il giorno sbagliato, è stato proprio Russell Crowe ha parlato per la prima volta dell’ardito progetto, rivelando però di non saperne nulla e di non essere mai stato coinvolto in nessuna delle discussioni che si sono susseguite nel corso di questi anni. Intervistato da Screen Rant, l’attore premio Oscar ha spiegato: “Se stanno avendo conversazioni circa un sequel, si tratta di conversazioni che non mi hanno mai incluso. Non sono sicuro di cosa abbiano in mente. Posso solo dire che, in buona sostanza, stanno parlando delle stesse cose dal 2000.”

Come sarebbe dovuto tornare in vita Massimo in un possibile sequel de Il Gladiatore

Sempre nel corso della medesima intervista con Screen Rant, Crowe ha poi commentato le precedenti dichiarazioni di Wick: “Non parlo con Doug da tempo. L’ultima volta mi raccontò di aver avuto questa grande idea che vedeva Massimo portato via dall’arena per poi essere deposto, ricoperto di oli e unguenti, in questa caverna a cui si aveva accesso spostando una grande roccia. Poi la roccia si apriva e lui usciva. Gli dissi che non avevamo i diritti per quella storia. Ma è una cosa accaduta anni fa e non so ancora se abbia apprezzato o meno il mio senso dell’umorismo.”

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