Dune
di Frank Herbert è considerato uno dei romanzi di
fantascienza più importanti della storia della letteratura. Non
stupisce, quindi, che il materiale originale sia stato adattato
diverse volte sia al cinema che in televisione. Di recente Kyle MacLachlan, star della trasposizione
cinematografica del 1984 diretta da David Lynch, è tornato a parlare del franchise
in riferimento all’uscita nelle sale del nuovo adattamento ad opera
di Denis Villenueve, che arriverà al cinema il
prossimo Dicembre.
Intervistato da
IndieWire, MacLachlan ha espresso tutta la sua passione nei
confronti della saga, dichiarando però che un romanzo come Dune dovrebbe
essere trasposto in una serie tv e non in un nuovo film:
“Vorrei fare pressioni per la realizzazione di tre o più film,
perché il romanzo ha il potenziale per aprirsi a quel tipo di
narrazione”, ha spiegato l’attore. “Nella mia mente, ho
sempre pensato che sarebbe stato meglio affrontare il romanzo
seguendo un modello alla Game of Thrones, dove hai una serie, delle
stagioni, almeno 10 o 12 parti. Si potrebbe davvero sviscerare il
romanzo dall’inizio alla fine.”
Il primo adattamento di Dune
del 1984 venne stroncato dalla critica e si rivelò un flop al
botteghino. L’insuccesso di quel film viene attribuito da Kyle MacLachlan a quanto sia difficile
realizzare un adattamento del romanzo originale, persino per un
cineasta come David Lynch, abituato da sempre a spingersi
oltre i limiti.
Kyle MacLachlan su Dune: “È un
vero e proprio puzzle”
“C’è una sorta di misticismo che
pervade il romanzo originale e che è molto difficile catturare in
un film”, ha sottolineato l’attore. “Inoltre, c’è questa
storia lineare piena zeppa di personaggi che sono davvero ben
scritti. Sono persone che hanno personalità sconfinate e vorresti
passare del tempo con ognuna di loro. E questo potrebbe finire per
consumare il tempo che hai a disposizione per raccontare la storia.
È un vero e proprio puzzle. Ci sono troppi elementi che devi
provare a far combaciare. Ci sono così tante
relazioni tra i personaggi che sono importanti da conoscere e
comprendere. Maneggiare le storie di ciascuno di essi in modo che
il pubblico possa ricordarle tutte è quasi
impossibile.”
All’inizio dell’estate, i fan della
DC hanno ricevuto una notizia decisamente scioccante: Michael Keaton è in trattative per tornare nei
panni di Batman per la prima volta in vent’anni
nell’attesissimo The
Flash. L’ultima volta che abbiamo visto Keaton nei
panni del Crociato di Gotham è stato in Batman – Il ritorno del 1992, ad oggi una delle
pellicole dedicate al vigilante più amate di sempre.
Insieme a Keaton, nel film di
Tim Burton hanno recitato anche
Christopher Walken nei panni di Max Schreck,
Michelle Pfeiffer nei panni di Catwoman e
Danny DeVito in quelli di Pinguino. Adesso, in una
recente intervista con
ComicBook, è stato proprio DeVito – in occasione della
promozione del film L’unico e insuperabile Ivan – a commentare il
possibile ritorno dello stimato collega nei panni del Cavaliere
Oscuro. DeVito ha spiegato di essere entusiasta all’idea di vedere
nuovamente il suo vecchio amico nell’universo DC, dichiarando
quanto segue:
“Penso che sia fantastico. Penso
che quella di Batman sia una serie fantastica e penso anche che sia
una storia meravigliosa, piena di divertimento e di energia. Ho
amato interpretare Oswald Cobblepot e, naturalmente, amo Tim
Burton. Abbiamo fatto quattro, o forse cinque film insieme. Non
vedo l’ora che se ne esca con il suo nuovo progetto, sperando sia
un film che ci permetterà di lavorare ancora insieme.”
Dopo
Batman – Il ritorno,Danny DeVito e
Michael Keaton hanno lavorato nuovamente
insieme, diretti sempre da
Tim Burton, in Dumbo,
adattamento live action del classico d’animazione del 1941, uscito
nelle nostre sale a Marzo dello scorso anno.
The Flash con Ezra Miller al cinema nel 2022
Ricordiamo che The
Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film
sarà diretto da Andy Muschietti, regista
di IT e IT
– Capitolo Due.Ezra
Miller tornerà a vestire i panni del Velocista
Scarlatto dopo un cameo in Batman
v Superman: Dawn of Justice e Justice
League. Il film dovrebbe essere ispirato
alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff
Johns e disegnata da Andy Kubert.
Amazon Prime Video ha annunciato che
Jensen Ackles (Supernatural) si unirà
al cast della serie di successo The
Boys per la
terza stagione. La notizia del casting è stata data da
Ackles via social. Ackles interpreterà Soldier Boy – il Supereroe
originale. Dopo aver combattuto nella Seconda Guerra Mondiale,
Soldier Boy è diventato la prima super celebrità e un pilastro
della cultura americana per decenni.
Lo showrunner e produttore
esecutivo diThe
Boys Eric Kripke ha dichiarato: “Quand’ero
bambino, avevo un sogno folle e impossibile: offrire a Jensen
Ackles un lavoro retribuito. Sono felice di poter dire che il sogno
si è avverato. Jensen è un attore straordinario e una persona
ancora migliore, profuma di biscotti al cioccolato caldi e lo
considero come un fratello. Nei panni di Soldier Boy, il primissimo
Supereroe, porterà al personaggio tanto umorismo, pathos e
pericolo. Non vedo l’ora di tornare sul set con lui e portare un
po’ di Supernatural in The
Boys “.
Un post condiviso da Jensen Ackles
(@jensenackles) in data:
La terza stagione di The
Boysè stata annunciata durante
il panel del SDCC il 23 luglio scorso. La seconda stagione
debutterà venerdì 4 settembre, con nuovi episodi disponibili
settimanalmente fino al 9 ottobre.
Questa seconda
stagione di The
Boys ancora più forte e folle vede i Boys in fuga
dalla legge, con i Supes a dargli la caccia, mentre cercano
disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Jack
Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko
(Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa
nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile.
Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve trovare il suo nuovo
ruolo nei Seven ora che Homelander (Antony Starr) punta ad
acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato
dall’arrivo nel team di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe
esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta,
la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che
prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della
nazione.
Tra i Supes dei Sette si annoverano
anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T.
Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell).
Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia Doumit,
Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten,
Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che
ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.
Basato sul fumetto best-seller del
New York Times creato da Garth Ennis e Darick Robertson, The
Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric
Kripke (Supernatural), anche autore ed executive producer
della serie. Al suo fianco, gli executive producer Seth Rogen
(Preacher), Evan Goldberg (Preacher), James
Weaver (Preacher) di Point Grey Pictures, Neal H. Moritz
(Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di
Original Film, come anche Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca
Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter. Ennis e Robertson
sono anche co-executive producer con Michael Saltzman.
La seconda stagione di The
Boys debutterà con i primi tre episodi venerdì 4
settembre, nuovi episodi saranno disponibili ogni venerdì fino
all’epico finale di stagione il 9 Ottobre. Gli otto episodi della
serie Amazon Original saranno disponibili in esclusiva su Prime
Video in più di 240 paesi e sono prodotti da Amazon Studios e Sony
Pictures Television Studios in collaborazione con Point Grey
Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.
JENSEN
ACKLES:
Jensen Ackles è attualmente
protagonista della serie più longeva della
CW, Supernatural, giunta alla sua quindicesima
stagione. Ackles interpreta Dean Winchester, il rude ragazzaccio
che fa squadra con suo fratello minore per trovare il padre
scomparso e combattere maligne forze soprannaturali.
Nel 2009, Ackles ha recitato con
Jaime King in My Bloody Valentine 3D, remake del film
del 1981 diretto da Patrick Lussier, interpretando Tom, un uomo di
principi che torna a casa sua ad Harmony, Missouri, 10 anni dopo
che 22 persone sono state uccise nella notte di San Valentino.
Inoltre, ha recitato in Devour di David Winkler
per la Sony Pictures e nella commedia romantica indipendente di
David Mackay, Ten Inch Hero.
I suoi precedenti ruoli televisivi
includono il personaggio di Jason Teague
in Smallville della WB, Alec / X5-494
in Dark Angel della Fox e CJ
in Dawson¹s Creek della WB. Inoltre, ha recitato
nella miniserie Blonde, al fianco di Patrick
Dempsey e Poppy Montgomery.
Ackles ha iniziato la sua carriera
di attore nel 1997 nel ruolo acclamato dalla critica di Eric Roman
Brady, in Days of our Lives, per il quale ha ricevuto
tre nomination ai Daytime Emmy e ha vinto il Soap Opera Digest
Award come Miglior Esordiente Maschile nel 1998.
Insieme a sua moglie Danneel,
Jensen è attivo nella sensibilizzazione e nella raccolta di fondi
per varie cause sociali. Hanno collaborato con e sono parte del
consiglio di amministrazione dell’organizzazione di beneficenza
fondata dalla co-protagonista di Jensen
in Supernatural, Misha Collins, Random Acts – che
mira a cambiare il mondo diffondendo positività nelle comunità di
tutto il mondo. Gli Ackles hanno recentemente collaborato con
Random Acts per creare una nuova iniziativa allo scopo di
rivoluzionare l’istruzione delle scuole superiori nel 2020
attraverso la fornitura di laptop nei villaggi del Nicaragua
nell’era del Covid-19 e creare la possibilità di istruzione
virtuale. Gli Ackles sono anche forti sostenitori di Creative
Action, un’organizzazione non profit per lo sviluppo artistico
giovanile che fornisce programmi di apprendimento creativo per i
giovani del Texas centrale. Supportano anche OutYouth,
un’organizzazione che fornisce uno spazio protetto per tutti gli
orientamenti sessuali e le identità di genere e The Birthday Party
Project, un’organizzazione che organizza feste di compleanno per
bambini che vivono in rifugi per senzatetto. Infine, gli Ackles
finanziano un fondo basato sui suggerimenti dei donatori, che
indirizza i finanziamenti ad altre organizzazioni di beneficenza in
base agli interessi e alle necessità individuate.
Nel corso del tempo, canali
d’intrattenimento per ragazzi come Disney Channel
e Nickelodeon hanno contribuito al successo di
tantissimi attori e attrici ormai famosi. Da Zendaya a Cole
Sprouse, senza dimenticare le gemelle
Olsen, Zac
Efron o Selena
Gomez, tutti hanno fatto carriera grazie ai programmi
tv per adolescenti. Tra questi giovani talenti c’è anche
Jace Norman, lanciato da Nickelodeon e diventato
una star internazionale.
Scopriamo quindi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Jace Norman oggi
e sul suo passato nella famiglia di
Nickelodeon.
Jace Norman biografia
10. Nato il 21
marzo del 2000 a Corrales, in New Mexico, Jace Norman si
trasferisce all’età di soli 8 anni, con la famiglia, nella
California del Sud. Sin da bambino si interessa al cinema e pian
piano allo recitazione, che per Jace è inizialmente solo una
valvola di sfogo.
9. Soffrendo di
dislessia, Jace ha sempre avuto difficoltà a
scuola, sia nell’apprendere che nelle relazioni interpersonali.
Alle scuole medie, infatti, è spesso vittima di
bullismo proprio a causa della sua condizione. Ma
la dislessia e i bulli non gli hanno impedito di realizzare il
sogno di diventare un attore.
8. Sempre
sostenuto e incoraggiato dalla famiglia, Jace comincia a fare i
primi esperimenti davanti alla macchina da presa. Insieme a suo
fratello Xander, Jace inizia a girare e caricare
dei video sul suo canale Youtube, brevi filmati sulla
sua quotidianità e sulla sua vita di attore alle prime armi.
Jace Norman e Xander
Norman sono sempre stati molto uniti ed è forse grazie
anche al sostegno del fratello che Jace è riuscito a sfondare.
7. A soli
12 anni riesce a trovare un agente che lo
rappresenti e nel 2012 fa il suo debutto nel mondo dello spettacolo
come guest star in un episodio della serie Jessie
di Disney Channel.
La serie racconta la storia di
Jessie (Debby Ryan), una ragazza di appena
diciotto anni che vive in una zona sperduta del Texas. Un giorno
Jessie decide di trasferirsi a New York per poter intraprender la
carriera d’attrice ma lì trova lavoro come tata di una famiglia
molto ricca, i Ross, che vivono in una grande casa con tanto di
maggiordomo. Jessie quindi comincia il suo nuovo lavoro ma nel
frattempo fa di tutto per realizzare il suo sogno.
Jace Norman film e serie tv
6. Dopo il suo
debutto a Disney Channel, la carriera di
Jace Norman prende il volo. Nel 2013, solo un anno
più tardi, infatti, viene scelto per interpretare il ruolo del
protagonista della serie Nickelodeon dal titolo
Henry Danger.
Andata in onda dal 2014 al 2020,
Henry Danger è una sitcom che racconta la storia di Henry Hart
(Jace Norman), un adolescente come tanti che vive
e studia nella città di Swellview. Alla ricerca di un lavoro dopo
la scuola, Henry si reca al negozio Junk ‘N’ Stuff dove crede di
poter guadagnare facendo il commesso. Ma il ragazzo si trova in
quello che sembra essere il quartier generale di un supereroe; qui
incontra Capitan Man (Cooper Barnes) che lo assume
come suo assistente supereore con il nome di Kid Danger. Henry
dovrà mantenere il segreto sulla sua identità e su quella di
Capitan Man e dovrà aiutare il suo ‘capo’ a sconfiggere il
crimine.
Creata da Dan
Schneider per Nickelodeon, la serie
Henry Danger ha avuto un enorme successo e Jace
Norman ha interpretato Kid ‘Henry’ Danger per ben 5
stagioni e 128 episodi.
5.
Contemporaneamente al suo lavoro sul set di Henry Danger, Jace si
dedica anche ad altri progetti, sempre firmati Nickelodeon, come i
film per la tv Adam & Adam (2015), Il Mio
Amico è Una Bestia (2016), Il Mio Amico è Una
Bestia 2 (2017), Jeremy Senza Freni
(2018) e Un Detective alla Bixler High (2019).
Jace Norman a Nickelodeon
4. Tra i progetti
più recenti di Jace Norman oggi troviamo Un Detective alla
Bixler High, un film per ragazzi di
Nickeloden, andato in onda nel 2019.
Il film racconta la storia di
Xander Dewitt (Jace Norman), un ragazzino curioso
e abile investigatore. Quando un giorno suo padre scompare, sua
madre lo manda a vivere dal nonno per evitare che si cacci nei guai
nel tentativo di ritrovarlo. Ma grazie al nonno, un investigatore
in pensione, e ad una giovane giornalista investigativa, riuscirà a
racimolare importanti indizi per ritrovare suo padre.
3. Dopo aver
partecipato dal 2018 al 2019 ad alcuni episodi della serie
Game Shakers, Jace continua la sua scalata
nell’universo Nickelodeon e nel 2020 diventa co-produttore della
serie Danger Force.
La sitcom, nata come sequel della
famosa serie Henry Danger, racconta ancora una
volta delle vicende di Capitan Man che ha arruolato una nuova crew
di supereroi in miniatura. Della squadra di aiutanti mascherati
chiamata Danger Force, fanno parte cinque elementi, Schwoz, Chapa,
Miles, Mika e Bose.
Tutti loro aiuteranno Capitan Man a combattere i criminali e ad
assicurarli alla giustizia.
Jace Norman, passa
quindi da attore a co-produttore insieme a Cooper
Barnes, ma si concede una piccola apparizione come guest
star nel settimo episodio della prima stagione.
Jace Norman è su Instagram
2. Nonostante la
sua carriera come videomaker su Youtube – interrotta
nel 2018 – e quella di attore per Nickelodeon, non si conosce molto
della vita privata di Jace Norman. L’attore è infatti un persona
molto riservata e forse ancora troppo giovane per entrare
prepotentemente nel mondo del gossip. Jace ama i social,
soprattutto Instragram,
che usa per restare sempre connesso con tutti i suoi fan e
condividere piccoli stralci della sua vita quotidiana. Dai suoi
post si intuisce il suo amore per la natura e gli animali e il suo
grande attaccamento verso la sua famiglia, sempre presente nella
sua vita.
1. Purtroppo
non sappiamo se Jace Norman è fidanzato al
momento. Dopo la sua breve storia con Isabella
Moner nel 2016 – sua collega a Nickelodeon -, Jace non
ha più menzionato nessun’altra fidanzata.
La Warner Bros. ha chiesto di
trattenere il 63% degli incassi di Tenet nel
mercato statunitense. Dopo essere stato rimandato più e più volte a
causa della pandemia di Covid-19, l’ultimo attesissimo film di
Christopher Nolan farà finalmente il suo
debutto nelle sale di tutto il mondo a breve.
A livello internazionale (Italia
compresa), Tenet arriverà
al cinema il prossimo 26 Agosto, mentre negli Stati Uniti uscirà in
alcune città selezionate (le meno colpite dall’emergenza sanitaria)
a partire dal 3 Settembre. I proprietari dei cinema di tutto il
mondo aspettano l’uscita di Tenet da diverso tempo ormai, nella speranza che
il nuovo film di Nolan possa riportare il pubblico in sala e
rappresentare una spinta in positivo per uno dei settori
maggiormente colpiti dalla pandemia.
Adesso, stando a quanto riportato da
IndieWire, la Warner Bros. ha reso nota alle sale, attraverso
una comunicazione ufficiale, di voler trattere il 63% degli incassi
di Tenet nel
mercato statunitense. Si tratta di una cifra significativa, che in
una situazione di “normalità” non risulterebbe così insolita: in
genere, la divisione tra sala e studio è più vicina ad un 50/50
alla fine della corsa di un film, con lo studio che percepisce una
percentuale nettamente superiore durante i primissimi weekend di
programmazione.
La grande scommessa del successo di
Tenet al botteghino
Dal punto di vista della Warner
Bros., la decisione appare comprensibile. Il budget di produzione
di Tenet si
aggira intorno ai 200 milioni di dollari: solo per raggiungere il
pareggio, il film dovrà guadagnare una cifra considerevole. Con la
riapertura delle sale, sono stati varati tutta una serie di
protocolli sanitari che includo anche la disponibilità limitata dei
posti. Molte sale limiteranno la loro capienza del 30% circa, cosa
che ovviamente avrà un impatto sugli incassi.
La Warner Bros. sta cercando di
recuperare i soldi che andranno perso attraverso le vendite dei
biglietti: ai proprietari dei cinema, purtroppo, non resta altra
scelta che accettare queste condizioni. Gli esercenti, purtroppo,
si trovano in una posizione tutt’altro che facile dopo il lockdown
e non possono far leva su nulla per cercare di negoziare un accordo
più equo per i cinema.
Tuttavia, sarà interessante vedere
quanto questa scelta aiuterà la WB a lungo termine. Inoltre, resta
da capire quante persone si sentiranno davvero al sicuro tornando
al cinema, poiché la pandemia rimane ancora oggi una questione
molto seria.
Laurence Fishburne ha confermato che non gli è
stato chiesto di tornare nell’attesissimo Matrix
4. Nella trilogia originale, l’attore ha interpretato
il ruolo di Morpheus, mentore del Neo interpretato da
Keanu Reeves e leader enigmatico della
resistenza. Il personaggio, anche grazie alla performance di
Fishburne, è diventato una vera e propria icona della pop culture:
lo stesso Morpheus è, insieme a Neo, uno dei personaggi più amati
della saga.
In Matrix
Revolutions, il capitolo finale della trilogia originale,
abbiamo visto Morpheus festeggiare dopo che le macchine si sono
ritirate dal loro attacco a Sion. Quando è stato annunciato il cast
di Matrix
4, l’assenza di Fishburne è subito balzata all’attenzione:
considerata l’importanza del personaggio nella trilogia originale e
visto il ritorno nel nuovo capitolo sia di Reeves che di
Carrie-Ann Moss, l’assenza di Morpheus nel quarto film
della saga ha subito messo in allarme il fandom: cosa è successo al
personaggio? È stato Fishburne a non voler tornare?
Adesso, in una recente intervista
con il New York Magazine (via
The Wrap), è stato lo stesso Laurence Fishburne a chiarire in merito alla
sua assenza in Matrix
4, dichiarando che non gli è mai stato chiesto di
prendere parte al film che sarà diretto da Lana Wachowski: “Non
sono stato invitato”, ha dichiarato l’attore. “Forse la
cosa mi permetterà di scrivere un’altra commedia teatrale. Auguro
loro ogni bene. Spero sia fantastico.”
Come verrà spiegata l’assenza di
Morpheus in Matrix 4?
La conferma che Fishburne non farà
parte del cast del nuovo Matrix pone alcune domande piuttosto interessanti.
Secondo una recente teoria, il personaggio di Morpheus sarebbe
stato ucciso in “The Matrix Online”, un gioco di ruolo che dovrebbe
far parte del canone ufficiale del franchise. Fin dal suo incipit,
il gioco è stato progettato come un mezzo per continuare la storia
di Matrix dopo la conclusione della trilogia originale. Ad oggi non
sappiamo se Matrix
4 sarà collegato o meno alla storia dell’MMORPG:
tuttavia, l’assenza di Morpheus potrebbe servire come indicatore
del fatto che la trama di “The Matrix Online” potrebbe
effettivamente essere canonica.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile
2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Il laboratorio su Exegol di
Palpatine in
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è stato creato
da antichi alieni e, probabilmente, la sua realizzazione è
anteriore allo stesso Impero Sith. La galassia credeva che
l’Imperatore Palpatine fosse stato ucciso nel corso della Battaglia
di Endor alla fine de
Il Ritorno dello Jedi, ma ne L’Ascesa di Skywalker hanno scoperto di essersi
sbagliati.
Darth Sidious aveva in qualche modo
sconfitto la morte, il suo spirito viveva all’interno di un
corpo/clone sull’antico pianeta deserto Exegol,
nascosto nelle profondità delle Regioni Ignote. Exegol è un pianeta
di cui la mitologia di Star
Wars sta a poco a poco rivelando la storia. Secondo il
romanzo basato su
Episodio IX, un tempo Exegol era un tempio fertile che è
stato poi rovinato dai Sith.
Adesso, grazie alla pubblicazione
“Dark Legends” di George Mann, che raccoglie tutta una serie di
affascinanti leggende riguardanti la galassia, sono emersi
ulteriori dettagli sul pianeta in cui Palpatine si
è nascosto per tutto questo tempo. Nello specifico, è una storia
presenta all’interno della raccolta, e intitolata “A Life
Immortal”, a descrivere il pianeta e i suoi laboratori segreti in
maniera piuttosto accurata.
“A Life Immortal” è la storia di uno
dei primi Sith, conosciuto come Darth Noctyss, un
temibile Signore che ha cercato di conquistare la galassia, ma
consumato dalla sua ossessione nei confronti dell’idea di vita
eterna. A lungo Darth Noctyss ha cercato il segreto
dell’immortalità, fino a quando le sue ricerche non lo hanno
condotto su Exegol. Nel libro si legge: “Exegol è un luogo
degradato. La sua atmosfera è carica di violente tempeste
elettriche e la sua superficie è devastata dagli scavi effettuati
dai Sith. Nelle profondità del pianeta, tuttavia, Noctyss ha
trovato prove del crollo di una cittadella con imponenti statue da
tempo deserta… o almeno, così pensava.”
La genesi del laboratorio di
Palpatine su Exegol in Star Wars IX
Palpatine si insediò nella stessa
struttura millenni dopo: nel libro viene specificato che non sono
stati i Sith a costruire quel luogo, ma soltanto che lo hanno
scoperto. Ne fecero un nuovo luogo in cui poter agire nell’ombra,
costruendo monumenti ai più grandi Signori dei Sith, ma non furono
loro i primi a costruirlo.
Sembra che il complesso laboratorio
sepolto nelle profondità di Exegol sia stato costruito da un antico
Sith, vale a dire Darth Sanguis, il primo Signore
dei Sith a viaggiare su Exegol per sconfiggere la morte. Sanguis ha
imparato un rituale sinistro che gli avrebbe garantito
l’immortalità, ma che al tempo stesso è stato trasformato in una
creatura contorta, simile a Gollum.
Ignaro dei rischi, Darth Noctyss
ripeté i rituali di Darth Sanguis e prese il suo posto come Gollum
su Exegol. In base a quanto spiegato nel romanzo, è possibile che i
cloni di Snoke ad opera di Palpatine fossero basati su vecchi
esperimenti che ha scoperto quando ha scoperto da solo Exegol.
Lucasfilm e il
regista J.J.
Abrams uniscono ancora una volta le forze per
condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran,
con Ian McDiarmid e Billy
Dee Williams.
Arriva il 19 agosto al cinema Onward – Oltre la
Magia, la nuova magica storia Disney Pixar. In occasione
della presentazione del film a Roma, abbiamo incontrato i
doppiatori italiani Sabrina Ferilli, Raul Cremona, Favij,
Fabio Volo e David Parenzo.
Diretto da Dan Scanlon e prodotto da
Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters
University, Onward – Oltre la Magia
include tra le voci italiane Sabrina Ferilli (Laurel Lightfoot),
Fabio Volo (Wilden Lightfoot), Favij (spiritello), Raul Cremona
(apprendista stregone) e David Parenzo (cameriere).
Quando due fratelli elfi
adolescenti, Ian e Barley Lightfoot, hanno l’inaspettata
opportunità di trascorrere un giorno in più con il loro defunto
padre, si imbarcano in una straordinaria avventura a bordo
dell’epico furgone di Barley, Ginevra. Come ogni impresa che si
rispetti, la loro avventura è ricca di incantesimi magici, mappe
misteriose, ostacoli insormontabili e scoperte incredibili. Ma
quando la coraggiosa mamma dei ragazzi, Laurel, si accorge che i
suoi figli sono scomparsi, si allea con la Manticora, una ex
guerriera in parte leone, in parte pipistrello e in parte
scorpione, e inizia a cercarli. Nonostante le pericolose
maledizioni, questo singolo magico giorno potrebbe significare
molto più di quanto avessero mai immaginato.
Come sappiamo, Jurassic
World: Dominion è stato uno dei primissimi blockbuster
di Hollywood a tornare in produzione dopo il lungo stop causato dal
lockdown in seguito all’emergenza Coronavirus. Naturalmente, per
farlo, la Universal Pictures ha dovuto implementare sul set tutta
una serie di rigidi protocolli sanitari per permettere ai
membri coinvolti nella realizzazione del film di poter lavorare in
sicurezza.
Adesso, stando a quanto riportato
dal
New York Times, per garantire la sicurezza necessaria allo
svolgimento delle riprese del sesto attesissimo capitolo della
celebre saga dedicata ai dinosauri, la major ha speso ben 9 milioni
di dollari: secondo quanto apprendiamo dalla fonte, parte del
budget è stato impiegato per affittare un intero hotel per la
durata di ben 20 settimane e anche per acquistare 18.000
tamponi.
La troupe del film, composta da
oltre 750 persone, è stata divisa in due gruppi: chi è parte
“essenziale” delle riprese e del lavoro sul set viene sottoposto al
test per il Covid-19 almeno tre volte a settimana. Inoltre, sono
stati installati e messi a disposizione di cast e troupe oltre 150
disinfettanti per le mani. Ancora, i set vengono sanificati ogni
giorno con una sorta di nebbia antivirale.
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella
Pineda, Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic
Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan
Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
Le riprese di Matrix
4 sono state ufficialmente ripristinate ormai da
qualche settimana agli studi Babelsberg di Berlino. Adesso, in una
recente intervista con l’Associated Press in
occasione della promozione del film Bill & Ted Face the
Music,
Keanu Reeves ha aggiornato sulla produzione del
film e sul ritorno sul set dopo il lungo lockdown dovuto al
Coronavirus.
“È incredibile. È un onore poter
essere tornati al lavoro”, ha spiegato Reeves parlando della
produzione del nuovo capitolo della saga fantascientifica.
“Sono a Berlino, come potete sentire dalle sirene in
sottofondo. Sapete, sono in corso dei protocolli molto ragionati ed
efficaci. Il ritmo delle riprese non ha subito un particolare
impatto o è stato interrotto.”
“Sapete, penso che tutte le
persone coinvolte amino questo progetto”, ha continuato a
spiegare l’attore. “Se mai dovesse capitarvi una situazione
dove sarebbe necessario capire come trovare una soluzione, sappiate
che le persone che lavorano nello show business sono le migliori.
Sappiamo come far sì che le cose vengano fatte. Siamo pieni di
inventiva e reagiamo prontamente alle difficoltà. Siamo una
squadra. Quel modo di lavorare come ai vecchi tempi, del tipo:
‘Mettiamo insieme uno spettacolo! Abbiamo gli oggetti di scena,
abbiamo delle cose, facciamo partire la baracca!” è senza dubbio
più vivo che mai sul set del nuovo Matrix.”
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 1 aprile
2022. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana
Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a
sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Probabilmente non ci sarebbe mai
stato alcun MCU senza Tony Stark, ossia
Iron Man. È
stato il primo eroe a debuttare nel franchise, e la performance di
Robert Downey Jr. ha trasformato l’oscuro personaggio in una
vera e propria icona. Il primo Iron Man ha dimostrato che un universo cinematografico
condiviso basato sui personaggi dei fumetti Marvel avrebbe potrebbe funzionare.
Dall’inizio fino alla sua morte in Avengers:
Endgame,Iron Man è stato una
parte centrale del MCU. È stato un viaggio incredibile
e l’arco narrativo del personaggio, rimasto costantemente popolare,
è stato davvero affascinante. Sebbene il suo viaggio nel MCU sia terminato, è comunque
elettrizzante fare un passo indietro e vedere fin dove è arrivato
Tony Stark.
Dongiovanni
All’inizio, Tony è stato
presentato come il tipico playboy ricco che frequentava una ragazza
diversa ogni sera. Ciò si è legato con la natura arrogante del
personaggio, ma ripensando a quei primi film, forse la cosa è
risultata un tantino scomoda.
Così, il MCU ha saggiamente scelto di
allontanare Tony dal percorso di donnaiolo prima della fine della
Fase 1. Quel tipo di personaggio risulterebbero molto meno
simpatico oggi come oggi. Inoltre, la sua relazione con Pepper ha
salvato Tony dall’apparire come un’idiota
raccapricciante.
I suoi genitori
I genitori hanno svolto un
ruolo significativo nel percorso di molti degli eroi del MCU. La cosa è apparsa ancora più
importante in relazione al personaggio di Tony Stark. Il padre di
Tony incombe sul personaggio in molti dei film dell’universo
condiviso e il suo rapporto con il figlio è sempre stato
difficile.
Più tardi i fan faranno la
conoscenza di sua madre, a cui Tony sembra essere stato molto più
vicino: il dolore per la verità sulla morte dei suoi genitori ha
portato Tony ad intraprendere un sentiero oscuro. Uno dei momenti
più significativi arriva quando Tony torna nel passato e incontra
suo padre. La conversazione tra i due chiude la loro relazione e
alla fine convince Tony a compiere l’ultimo sacrificio.
La sua colpa
Il senso di colpa ha
giocato un ruolo fondamentale nel viaggio di Tony Stark come eroe.
Quando scopre che le armi che ha fabbricato vengono usate per
ferire persone innocenti, la cosa lo spinge a diventare una persona
migliore.
Tuttavia, presto l’arroganza di
Tony diventa ancora una volta la parte dominante della sua
personalità e lo stesso iniziare a vedere Iron Man come il più
grande protettore del mondo. Dopo Avengers:
Age of Ultron, Tony è ancora una volta sopraffatto dal
senso di colpa per il danno che i Vendicatori hanno causato. La sua
angoscia per la morte di Peter Parker lo spinge ad unirsi di nuovo
ai suoi compagnia e a salvare ancora una volta la situazione.
L’incoscienza
Una delle cose che rendono
Tony un eroe così amato è certamente la sua impavidità. Tuttavia,
questa qualità può anche essere vista come una delle sue peggiori
qualità, perché in più di un’occasione lo ha messo nei guai. Tony
non è una persona a cui piace pianificare con anticipo, cosa che
spesso ha portato al disastro.
Rimane forte e molto concentrato,
ma col tempo Tony imparerà a domare il suo carattere. È il più
grande sostenitore della supervisione degli Avengers e quando viene
fuori l’idea del viaggio nel tempo, Tony è riluttante a tornare
alla vita da eroe ora che ha una famiglia.
La relazione con Cap
Nell’intera Saga
dell’Infinito, è chiaro che Iron Man e Captain America sono i due
eroi centrali della storia. Il rapporto tra questi due è stato uno
degli elementi più affascinanti del franchise.
Quando si
incontrano per la prima volta, non passa molto tempo prima che si
ritrovino a doversi scontare. Alla fine scoprono il rispetto l’uno
per l’altro prima di scontrarsi nuovamente in Captain
America: Civil War. La loro riappacificazione rende
Avengers:
Endgame ancora più emozionante.
La sua armatura
In Iron Man, Tony Stark costruisce la prima
armatura in una grotta, che usa per sfuggire alla prigionia. Mentre
il suo viaggio prosegue, il nostro eroe continua ad aggiornare la
sua armatura ogni volta per affrontare le nuove minacce che si
presentano.
È interessante notare che questo
diventerà una specie di ossessione per lui. Tony vede queste tute
come l’unica protezione contro il grande nemico che sente che sta
arrivando e perciò le potenzia e le evolve continuamente, per
assicurarsi che sia pronto a tutto.
Il reattore ad arco
Anche il reattore ad arco
al centro del petto di Tony è stato un aspetto significativo del
suo personaggio. È stato inserito per la prima volta come un modo
per impedire alle schegge di rimanere fuori dal suo cuore, ma lo
usa anche per alimentare le sue armature.
Con una mossa alquanto bizzarra,
Iron Man 3 suggerisce che il reattore ad arco non era
davvero necessario per il cuore di Tony poiché lo stesso ha
semplicemente rimosso la scheggia. Il reattore ha in realtà lo
scopo di avvicinare lo spettatore ancora di più al viaggio
dell’eroe, ma sembra che in realtà rubi al personaggio qualcosa di
importante.
Una minaccia molto più grande
Nonostante il suo ego e il
suo comportamento sgargiante, Tony Stark era un eroe molto più
radicato in confronto agli altri Vendicatori. Quindi, quando si
trova a proteggere New York da un’invasione aliena, l’evento lo
cambia. Viene esposto ad un universo molto più grande e questo lo
spaventa
Partendo da
The Avengers, il percorso di Tony nel MCU è tutto incentrato sulla sua
preparazione per ciò che sta arrivando. A volte questo ha portato
ad alcuni errori piuttosto grossi, ma alla fine Tony aveva ragione
perché Thanos si è rivelato la minaccia che stava aspettando da
tutta una vita.
Tony e Pepper
Tony Stark non sarebbe
quello che è senza Pepper Potts. Ci viene presentata come la sua
segretaria, ma gestisce praticamente tutta la vita del “miliardario
playboy filantropo”. Quando la loro relazione si concretizza in una
vera storia d’amore, appare chiaro che Pepper è ciò di cui Tony
aveva bisogno fin dall’inizio.
Guida la sua evoluzione in tutto il
MCU e lo rende una persona
migliore. Pepper è la sua bussola morale e se non fosse per la
famiglia che hanno costruito insieme, Tony poteva non essere
destinato a diventare l’eroe che compie l’ultimo sacrificio per
salvare la situazione.
Essere un eroe
Una volta che Tony ha capito la sua
responsabilità nei confronti del mondo, ha sempre cercato di fare
la cosa giusta e di salvare quante più vite possibile. Tuttavia, a
volte la sua ricerca di essere “l’eroe più grande di tutti” lo ha
spinto a diventare… una minaccia. Ha creato molti dei suoi stessi
nemici e ha anche cercato di uccidere Bucky.
La sua morte in Avengers:
Endgame ha dimostrato che, nonostante tutti i suoi
errori, Tony è ancora l’eroe di cui abbiamo bisogno. Era colui che
era disposto a dare la sua vita per salvare l’universo, adempiendo
la missione che stava cercando di portare a termine da così tanto
tempo.
A sorpresa arriva il primo trailer
di Me contro Te: Il mistero della scuola incantata
il sequel del film di enorme successo Me contro Te – Il
film: La vendetta del Signor S con protagonisti i youtuber
Sofia Scalia e Luigi Calagna.
Jamie Foxx ha spiegato i motivi che lo hanno
spinto ad accettare di recitare nel reboot di
Spawn, il film che sarà diretto da Todd
McFarlane, creatore del personaggio dei fumetti creato nel
1992 e protagonista di una delle più longeve serie della casa
editrice Image Comics.
Era da tempo che Todd
McFarlane voleva realizzare un film vietato ai minori su
Spawn, soprattutto dopo il fallimentare live action del 1997. Dopo
anni di speculazione, nel 2018 è stato annunciato che sarebbe stato
il premio Oscar Jamie Foxx ad interpretare il killer
professionista Al Simmons. Successivamente, venne annunciato che
Jason
Blum della Blumhouse avrebbe prodotto il film, e che
McFarlane, oltre a curare la regia, si sarebbe occupato anche della
sceneggiatura.
Adesso, in una recente intervista
con
Yahoo in occasione della promozione del film
Project Power, Foxx ha spiegato i motivi che lo hanno
spinto ad accettare il ruolo di Spawn/Al Simmons, tirando in ballo
anche il successo di Black
Panther: “Ho sorpreso Todd McFarlane”, ha
spiegato Foxx. “Gli ho detto: ‘Fratello, so che un giorno
realizzerai questo film, e spero che mi terrai a mente.’ Ciò che
Black Panther ha fatto è stato renderci consapevoli che film del
genere sono necessari, e che è arrivato il momento. E poi Spawn è
un personaggio veramente interessante. Molte teste verranno messe
insieme per portare al pubblico qualcosa di speciale. Fate
attenzione!”
Il nuovo film dedicato
a Spawn avrà come protagonista il premio
Oscar Jamie
Foxx nel ruolo dell’antieroe del titolo. Del cast
dovrebbe far parte anche Jeremy
Renner nei panni di Twitch
Williams. Greg Nicotero, truccatore
di The Walking
Dead, si occuperà del trucco e degli effetti
speciali. Il film sarà prodotto da Jason
Blum e dalla sua Blumhouse Productions.
Questo fine settimana, Ben Affleck ha
festeggiato il suo compleanno. Per celebrare l’avvenimento,
Zack
Snyder, regista di
Batman v Superman: Dawn of Justice, ha condiviso online –
via Vero – un nuovo scatto
dell’attore nei panni del Crociato di Gotham. Lo scatto ci mostra
l’eroe al fianco della Batmobile in tutta la sua gloria: si tratta
quasi sicuramente di un’immagine che è stata scattata ai tempi in
cui venne ufficialmente annunciato il casting dell’attore.
Sfortunatamente, il destino di
Affleck nei panni dell’Uomo Pipistrello non sarebbe stato
particolarmente fortunato, dal momento che dopo la travagliatissima
produzione di Justice
League e anche a causa di alcuni problemi
personali, l’attore avrebbe deciso di rinunciare allo stand-alone
dedicato all’Uomo Pipistrello che avrebbe dovuto scrivere, dirigere
e interpretare, e che sarebbe poi diventato il film The
Batman che arriverà nelle sale il prossimo anno.
Sempre in relazione al gruppo di
supereroi al centro di Justice
League, Zack
Snyder ha anche condiviso un nuovo scatto che anticipa
il panel dedicato alla Snyder Cut che si terrà in occasione del
prossimo DC FanDome il 22 agosto, condividendo
un’intrigante inquadratura di Villa Wayne prima che diventasse la
Sala della Giustizia. L’immagine non anticipa molto su cosa
dovremmo effettivamente aspettarci dalla versione del cinecomic di
Snyder, ma al tempo stesso potrebbe aver confermato che in qualche
modo torneremo a casa di Batman.
Alla fine
della lotta contro Steppenwolf, Bruce Banner/Batman (Ben Affleck) e Diana Prince/Wonder Woman (Gal Gadot) cercano di dare ufficialmente
corpo alla Justice League, cercando di stabilire una
base. Dopo anni di abbandono, Bruce decise di aprire Villa Wayne e
di farne il loro quartier generale, trasformandola ufficialmente
nella versione della Sala di Giustizia del DCEU. In base al post
condiviso da Snyder, i fan potrebbero vedere qualcosa in relazione
a Villa Wayne nella
Snyder Cut.
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
George Miller,
regista di Mad Max: Fury Road, pensa che sia possibile
che Furiosa
sia diventata un tiranno dopo gli eventi narrati nel film. Uscito
nel 2015, Fury Road è diventato in pochissimo tempo uno dei film
più apprezzati dell’ultimo decennio. Gran parte del successo del
film deriva anche dall’incredibile personaggio di Furiosa,
che presto avrà un suo
spin-off al quale però non parteciperà Charlize Theron.
Indubbiamente, Furiosa
è uno dei personaggi più belli che Theron abbia mai interpretato, e
anche uno dei più importanti, come rivelato di recente dalla stessa
attrice. Nei giorni scorsi George Miller ha
partecipato al panel di Josh Horowitz dedicato ai cinque anni
dall’uscita di Fury Road, in occasione della versione online del
New York Comic Con. Il regista ha svelato alcuni
aneddoti sul film, parlando della possibilità che, alla fine,
Furiosa si
sarebbe trasformata nella stessa cosa contro cui ha combattuto in
maniera così diligente durante tutto il suo arco narrativo.
“Ci ho pensato spesso. Ci sono
due possibili strade da percorrere”, ha spiegato il regista.
“Una è puramente utopica, e non è neanche una storia
interessante… davvero. In qualche modo ho immaginato che avrebbe
rilasciato l’acqua”. La seconda ipotesi, invece, si basa sulle
teorie dei miti e degli eroi dell’autore Joseph Cambell:
“Campbell sostiene che, di solito, l’eroe di oggi diventa il
tiranno di domani. L’eroe è l’agente del cambiamento.
Sostanzialmente, rinuncia all’interesse personale per un bene
comune. Secondo Campbell, l’eroe si innamora troppo di ciò che ha
costruito o salvato. E diventa un fortino. Diventa l’ortodossia.
Sviluppa il dogma, e sostanzialmente si ritrova a proteggerlo. È
ciò che succede abitualmente.”
Furiosa
è diventata un tiranno dopo la fine di Mad Max: Fury Road?
George Miller
crede che Furiosasia
un personaggio troppo intelligente per passare al lato oscuro.
Nelle sue osservazioni il regista sottolinea i modi in cui le
storie tendono a favorire il dramma e il conflitto, in particolare
nel mondo della televisione e del cinema; probabilmente, non
sarebbe eccitante per il pubblico assistere a scene incentrate su
una Furiosa
che gestisce in maniera adeguata le sue responsabilità di
leadership. D’altra parte, in base a ciò che viene rappresentato in
Mad Max: Fury Road, potrebbe sembrare un
tradimento vedere la protagonista del film soccombere ai suoi
peggiori impulsi.
In Fury Road il personaggio di Furiosa
è concentrato esclusivamente sulla ricerca della redenzione per la
sua precedente affiliazione con Immortan Joe. La svolta che Miller
immagina per Furiosa
si sarebbe probabilmente scontrata con l’opposizione dei fan.
Da quando Robert Pattinson è stato annunciato come
nuovo interprete di Bruce Wayne nell’attesissimo The
Batman di Matt
Reeves (l’attore raccoglierà l’eredità di Ben Affleck, ultima incarnazione
cinematografica dell’eroe), i fan si sono sempre chiesti in che
modo il cinecomic avrebbe gestito una versione così giovane
dell’iconico vigilante.
In seguito, è stato rivelato che
The
Batman avrebbe esplorato il secondo anno
dell’eroe nei panni del Cavaliere Oscuro. Adesso, il
co-sceneggiatore del film ha posto nuovamente l’attenzione
sull’argomento, rivelando nuovi dettagli sul modo in cui la storia
del film di Reeves si legherà alla figura di un Batman molto più
giovane rispetto alle precedenti iterazioni.
In una recente intervista con
Den of Geek, il co-sceneggiatore di The
Batman, Mattson Tomlin, ha parlato della storia del
film, rivelando che è “difficile parlarne, perché vuoi che
siano le immagini a parlare al posto tuo”. Lo
sceneggiatore ha comunque sviscerato alcuni interessanti dettagli,
parlando dello stato del Bruce Wayne di Robert Pattinson, rivelando che si tratterà
dei “suoi primi giorni in qualità di vigilante” e che
“sarà una versione più giovane rispetto a quelle che abbiamo
visto in passato.”
Come The Batman esplorerà il lato
“umano” di Bruce Wayne
Il co-sceneggiatore del film ha poi
aggiunto che per Matt
Reeves“tutto parte dall’emozione, e che non
è mai soltanto qualcosa legato all’azione”. Tomlin ha poi
aggiunto che si è sempre trattato di catturare l’anima del
personaggio, sottolineando in che modo Batman verrà esaminato nel
film in qualità di persona e non soltanto di eroe: “Penso che il film guarderà davvero Batman come qualcuno che ha
affrontato i suoi traumi. Tutte le sue azioni sono una diretta
conseguenza di ciò che ha dovuto superare, perché si è sempre
rifiutato di fuggire dal suo passato. Questo film poggia su questi
elementi in un modo molto divertente e oserei dire anche
sorprendente.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
La pagina
Twitter ufficiale della DC Comics ha condiviso un’anteprima del
panel dedicato ad Aquaman
2 che si terrà in occasione del grande evento online
DC FanDome, previsto per il prossimo 22
agosto. Nell’anteprima è possibile ascoltare il regista James
Wan che anticipa alcuni dettagli in merito
all’attesissimo sequel del cinecomic con protagonista Jason Momoa.
Prima di dirigere il primo
Aquaman, Wan
era essenzialmente noto per aver creato alcuni dei franchise horror
di maggior successo degli ultimi vent’anni, come
Saw,
Insidious e
The Conjuring. Naturalmente, il regista di origini
malaysiane ha cercato di contaminare il cinecomic DC con le
atmosfere tipiche del genere, com’è particolarmente evidente dalla
sequenza dedicata ai Trench.
E mentre la Warner Bros. continua a
lavorare allo spin-off dedicato alle creature marine che nel film
attaccavano l’imbarcazione di Arthur Curry e Mera, James
Wan ha anticipato che Aquaman
2 potrebbe contenere diversi elementi horror al suo
interno: “Direi di sì. Proprio come il primo film aveva un
tocco della mia sensibilità nei confronti dell’horror, per quanto
riguarda la sequenza dei Trench, direi che ce ne sarà un bel po’
anche nel prossimo film”, ha spiegato Wan. “Penso che sia
una parte importante di ciò che sono ed è qualcosa che viene fuori
in maniera naturale in questo tipo di film.”
Il regista ha poi aggiunto: “E
soprattutto in film come Aquaman, dove la storia si svolge in questi mondi
sottomarini che possono essere davvero molto spaventosi. Il mio
amore per il genere horror significa semplicemente che mi aggancio
a queste scene e cerco di dare loro un po’ più del mio tocco
spaventoso.”
Sarà interessante vedere in che
direzione Wan deciderà di far andare il sequel, e se Black Manta
dovesse essere confermato come antagonista principale, non dovrebbe
essere difficile renderlo un villain tanto minaccioso quanto
terrificante in Aquaman 2.
Oltre a ciò, ci sono indubbiamente molti angoli oscuri di Atlantide
che il regista non ha ancora esplorato…
Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman 2
Vi ricordiamo che Jason
Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe
nel sequel del film che ha rilanciato in positivo le
sorti dell’universo cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere
che gli studios vorrebbero riportare James
Wan dietro la macchina da presa di Aquaman
2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo
di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente
di James
Wan(The Orphan, The Conjuring 2, The
Conjuring 3), scriverà la sceneggiatura del film insieme a
Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno
co-produttori.
Negli ultimi dieci anni, la tv e le
piattaforma streaming a pagamento hanno davvero alzato la posta in
gioco fornendo al pubblico sempre più contenuti di qualità. Dal
2010 a oggi, sono tantissime le serie tv che sono riuscite a
entrare nel cuore degli spettatori. Parliamo di Game of Thrones,
Fargo,
La Casa di
Carta, Mr. Robot e molte altre
ancora. Non possiamo però dimenticare nel nostro piccolo elenco la
serie Orange Is The New
Black che negli anni ha guadagnato consensi in tutto
il mondo.
Orange Is The New
Black, ideata da Jenji Kohan,
prodotta da Lionsgate Television e trasmessa su
Netflix, è una serie tv che si ispira alle
memorie di Piper Kerman, dal titolo Orange Is
The New Black: My Year in a Women’s Prison. La serie infatti
racconta delle vicende di alcune carcerate in una prigione
femminili degli Stati Uniti.
Orange Is The New Black trama e
cast
Piper Chapman (Taylor
Shilling) è una giovane donna dell’alta borghesia
newyorkese che vive una vita agiata con il suo nuovo fidanzato
Larry Bloom (Jason
Biggs). Tuttavia il suo passato riesce, all’improvviso
a metterle i bastoni tra le ruote. La sua ex fidanzata, Alex Vause
(Laura
Prepon), condannata per narcotraffico, per ottenere
uno sconto di pena, fa il suo nome al pubblico ministero
accusandola di essere stata sua complice in passato. Dieci anni
prima, infatti, Piper aveva accettato di trasportare una valigia
piena di soldi sporchi per conto di Alex.
A causa della lingua lunga della
sua ex, Piper viene accusata di complicità e contrabbando di
narcodollari e condannata a scontare quindici mesi nel carcere di
Litchfield, nello stato di New York. Non avendo assi nella manica,
alla Chapman non resta che accettare la sentenza del giudice e
scontare la sua pena.
Laura Prepon and Taylor Schilling in Orange Is the New Black –
Fonte: IMDB
Piper viene quindi messa in
custodia e condotta in carcere ma lì ad aspettarla c’è un viso
familiare. La donna, infatti, incontra la sua vecchia amante Alex,
rinchiusa per narcotraffico, verso la quale inizialmente indirizza
tutta la sua rabbia: del resto, si trova in quella situazione solo
per colpa di Alex.
Ma Piper presto capisce che se
vuole sopravvivere a quei quindici mesi di reclusione, deve
imparare in fretta le regole della convivenza in carcere e
rispettare le gerarchie del potere. Essendo l’ultima arrivata, deve
adattarsi alla situazione e cercare di stringere le amicizie
giuste. Per questo motivo, pian piano riallaccia i rapporti con
Alex, fino al punto di recuperare quella relazione che per lei
dieci anni prima era stato così importante.
Nonostante lo shock iniziale
causato dalla reclusione forzata e dal cambio di routine, con la
vicinanza di Alex, una delle criminali più temute della struttura,
Piper riuscirà senza grossi problemi ad affrontare la sua
condanna.
Orange Is The New Black personaggi
principali
Svolgendosi all’interno di un
carcere femminile, la serie, oltre a seguire le vicissitudini della
protagonista, ci racconta anche delle vite di altre detenute. Le
storie degli altri personaggi, quasi tutti femminili, ci vengono
raccontati tramite flashback che ci riportano
indietro nel tempo e nello spazio.
Vediamo quindi nel dettagli quanti
e quali sono i personaggi principali della serie e
quali sono le loro storie.
Partiamo dai due personaggi più
vicini alla protagonista, le sue dolci metà passate e presenti.
Alex Vause, interpretata da Laura
Prepon, come abbiamo già detto, è la ex storica di
Piper nonché una nota e pericolosa narcotrafficante. Durante la
loro relazione, Alex cerca più volte di coinvolgere Piper facendola
entrare stabilmente del suo giro d’affari, ma la sua compagna non
accetta.
Jason Biggs and Taylor Schilling in Orange Is the New Black –
Fonte: IMDB
Quando le due donne si separano e
la madre di Alex muore, la giovane criminale cade in depressione e
comincia a fare uso di stupefacenti. Con un’infanzia difficile alle
spalle, fatta di abusi e genitori assenti, Piper è sempre stata
l’unico vero punto di riferimento per Alex che, adesso, si trova
senza una rete di protezione. Dieci anni più tardi, Alex finisce in
carcere.
Dopo Alex, nella vita di Piper
arriva Larry Bloom, interpretato da Jason
Biggs. Lui è uno scrittore follemente innamorato di
Piper con la quale è ufficialmente fidanzato. Dopo la condanna
della sua compagna, Larry continua a starle vicino e tenta di
mantenere intatta la loro relazione. Ma le sue intenzioni cambiano
quando scopre che Piper lo tradisce con la sua ex Alex. Il loro
fidanzamento finisce quando anche Larry abbandona la retta via e
comincia una relazione con Polly, migliore amica di Piper.
Orange Is The New Black: le
detenute di Litchfield
I personaggi senza dubbio più
coloriti della serie sono quelli delle detenute di Litchfield.
Ognuna di esse presenta caratteristiche differenti ma quasi tutte
hanno alle spalle un passato traumatico.
Partiamo da Nicole “Nicky” Nichols
(Natasha
Lyonne), una ex eroinomane che si è avvicinata alla
droga a causa della sua famiglia alto-borghese, fredda e
distaccata, arrestata per possesso di stupefacenti. Ancora, abbiamo
Suzanne “Occhi Pazzi” Warren (Uzo
Aduba), mentalmente instabile e condannata per
omicidio colposo. Dopo essere stata adottata da una famiglia
benestante, è proprio quest’ultima a isolare Suazanne che viene
esclusa dalla comunità e malvista dalle amiche della sorella
adottiva. All’età di 28 anni, invita un bambino a giocare a casa
sua ma quest’ultimo, per fuggire, cade dalla scala antincendio
morendo sul colpo.
Orange Is The New Black – Fonte: IMDB
Tiffany “Pennsatucky” Dogget
(Taryn Manning) è il personaggio dal passato più
oscuro. Sin da bambina Tiffany viene indotta dalla madre a
prostituirsi anche per pochi spiccioli ed è proprio in uno dei suoi
incontri che viene stuprata. Dipendente dalle metanfetamine, la
donna è in carcere per aver ucciso l’infermiera che l’ha offesa
puntando il dito al numero enorme di aborti a cui si è sottoposta.
Il suo gesto, tuttavia, viene mal interpretato dai media che fanno
della donna un simbolo contro l’aborto. Gli antiabortisti cattolici
continuano a sostenerla durante il processo e la stessa Tiffany
finisce col farsi indottrinare dai quei fanatici religiosi.
Miss Claudette Pelage
(Michelle Hurst) è la compagna di stanza di Piper,
nonché il personaggio meno negativo della serie. La donna in
passato era proprietaria di una ditta di pulizie con cui faceva in
modo di aiutare i minorenni clandestini a entrare negli Stati
Uniti. Miss Claudette finisce però in galera per aver ucciso un
uomo che picchiava e molestava una della ragazzine che lavorava
nella sua impresa.
Orange Is The New Black altri
personaggi
Ancora, Dayanara “Daya” Diaz
(Dascha Polanco), una ragazza ispanica incarcerata
a causa del traffico di stupefacenti della madre e del suo
compagno, che producevano droga in casa. In carcere con Daya si
trova anche Aleida Diaz (Elizabeth Rodriguez), sua
madre, rinchiusa per produzione e spaccio di stupefacenti.
Tra le ispaniche della prigione c’è
anche Gloria Mendoza (Selenis Leyva), finita
dentro per frode. E’ anche madre di quattro figli, ora affidati
alla sorella Lourdes, e purtroppo ha subito abusi dal marito.
Razzista nei confronti delle ispaniche, invece, è Lorna Morella
Muccio (Yael
Stone), di origini italo-americane, condannata per
stalking ai danni di un uomo, diventato la sua ossessione.
Orange Is The New Black – Fonte: IMDB
Poussy Washington (Samira
Wiley) è figlia di un maggior dell’esercito americano,
incarcerata per possesso di marijuana. Ancora, Carrie “Big Boo”
Black (Lea DeLaria), un ex allibratrice
clandestina lesbica affetta da forte disturbi d’ansia e stress. Big
Boo è infatti l’unica detenuta autorizzata a tenere un cane in
carcere.
Continuiamo con Cindy “Black Cindy”
Hayes (Adrienne C. Moore), impiegata in un
aeroporto, finita in carcere perché rubava oggetti di valore dai
bagagli smarriti. Anche Cindy ha una figlia che vive con sua madre.
Ancora, abbiamo Marisol “Flaca” Gonzales (Jackie
Cruz), una ragazza molto giovane e dallo stile dark,
finita dentro per lo spacco di acidi finti. La sua migliore amica
in carcere è Maritza Ramos (Diane
Guerrero), una bellissima ragazza latina condannata
per truffa e adescamento.
Orange Is The New Black
finale
Riuscendo a bilanciare bene drama e
comedy, la serie ha avuto un enorme successo, anche grazie ai suoi
personaggi e interpreti. Dopo il suo debutto su
Netflix nel 2013, la serie
infatti è andata in onda fino al 2019 per ben
7 stagioni e un totale complessivo di 91
episodi.
Il rischio di una serie dove
l’ambientazione e il contesto sono sempre uguali e che a lungo
andare, le puntate finiscano col diventare monotone e tutte uguali.
Gli autori di OITNB, invece, sono stati bravi a mantenere viva
l’attenzione e soprattutto la curiosità del pubblico, svelando pian
piano il passato di ognuna della protagoniste e aggiungendo sempre
personaggi nuovi e interessanti. Grazie all’espediente narrativo
dei flashback, lo spettatore torna indietro nel
tempo e viene catapultato momentaneamente fuori dal claustrofobico
ambiente della prigione. Questi brevi ma frequenti viaggetti al di
fuori delle mura del carcere hanno reso la serie meno pesante e di
certo più godibile.
Orange Is the New Black – Fonte: IMDB
In ogni stagione, inoltre, si
affrontano tematiche differenti, attuali e molto importanti come il
sovraffollamento delle carceri, il sistema
giudiziario obsoleto, la corruzione,
l’ingiustizia sociale, la violenza delle
forze dell’ordine e molto altro ancora. La quarta e la
quinta stagione, ad esempio, sono incentrare sulla rivolta
delle detenute. A causa della morte di
Poussey per mano di una delle guardie, le detenute
di Litchfield insorgono e mettono il carcere a ferro e fuoco. Il
dolore si trasforma in rabbia, la rabbia in distruzione e infine in
rassegnazione.
Quanto al finale di
serie, ognuna delle detenute prende una strada diversa.
Tra chi lotta per rifarsi una vita e che purtroppo ha ancora la sua
pena da scontare, ci sono Alex e Piper, di nuovo
insieme. Dopo un matrimonio celebrato in carcere,
tradimenti e incomprensioni, il loro amore si rinnova e stavolta
fuori dalle mura di Litchfield.
Orange Is The New Black 8
Con la fine della settima stagione
di Orange Is The New Black, lo scorso anno hanno
iniziato a girare voci su di un possibile rinnovo per una ottava e
ultima stagione. La notizia ha sorpreso e diviso i fan della
serie
Il finale di OITNB, infatti, per
quanto sia stato un po’ dolce e un po’ amaro, chiude nella maniera
migliore e più sensata il cerchio di tantissime storie di
un’umanità così fragile e variegata. Non si può parlare
universalmente di lieto fine ma quantomeno l’ultima stagione della
serie riesce a ripristinare quel sentimento di speranza che le
protagoniste sembravano aver smarrito da molto tempo.
A chiarire la situazione è stata la
creatrice della serie, Jenji Kohan, che ha ribadito a gran voce di
non avere piani per la realizzazione dell’ottava stagione di
Orange Is The New Black.
“Dopo sette stagioni, è ora di
uscire di prigione. Mi mancheranno tutte le ragazze più forti di
Litchfield e l’incredibile team con cui abbiamo lavorato. Il mio
cuore è arancione ma … svanisce in nero”
Orange Is The New Black streaming:
dove vedere la serie
Tutte le sette stagioni di
Orange Is The New Black, sono attualmente
disponibili solo ed esclusivamente su Netflix. La
serie fa infatti parte del catalogo permanente della piattaforma di
streaming a cui è possibile accedere solo tramite abbonamento
mensile o annuale. Per qualsiasi informazioni relativa a costi di
abbonamento o dettagli sul catalogo multimediale, vi consigliamo di
consultare il sito ufficiale di
Netflix.
È stato diffuso il programma del
DC FanDome e qui di seguito potete costruire la vostra schedule per
partecipare all’esclusivo evento che durerà 24 ore.
Per il DC FanDome sono stati
chiamati a raccolta più di 300 star, creatori, membri del cast
artistico e tecnico dell’amatissimo mondo DC che hanno preso parte
ai più grandi film del brand, alle serie live-action, alle serie TV
animate, giochi, fumetti, titoli home entertainment e prodotti
licenziati.
Uno schieramento elettrizzante di
nomi che parteciperanno all’evento globale DC FanDome del 22
agosto, che, ricordiamo, è un’esperienza virtuale senza precedenti
e totalmente gratuita, disponibile solo per 24 ore!
Appartenente a quel complesso
filone di film incentrati su di una fantascienza esistenzialista,
Mr. Nobody è negli anni diventato un vero
e proprio cult, attraverso cui si esplora la complessità della vita
umana e dei ricordi. Scritto e diretto dal regista belga
Jaco VanDormael, il film
distribuito in sala nel 2009 è considerato anche uno dei migliori
nella carriera del premio Oscar Jared
Leto, che interpreta qui il protagonista nelle sue
diverse età.
Nell’ideare il progetto, il regista
raccontò di essere stato da sempre affascinato dalla pluralità
delle scelte, dalle infinite possibilità che scaturiscono da ogni
azione umana. Ciò ha dato vita ad una sceneggiatura contenente
piani temporali diversi, dove la narrazione si svolge in modo
lineare. Per Van Dormael era fondamentale riuscire a rendere
attraverso il cinema, da lui considerato un mezzo di
semplificazione, tutta la complessità della realtà che circonda
l’essere umano. Il progetto si presentava così come un articolato
film sperimentale.
Tale complessità portò i produttori
a stabilire un budget iniziale di circa 50 milioni di euro. Questa
cifra era però considerata eccessivamente alta per un film di
produzione europea. Con Van Dormael si lavorò così affinché questo
potesse scendere a 33 milioni di euro, divenendo il film più
costoso della cinematografia belga. L’investimento fu però ripagato
nel momento in cui, alla sua uscita, il film venne accolto ottimi
giudizi di critica e numeri del box office. Divenne così in breve
tempo un vero e proprio caso cinematografico, nonché ancora oggi un
film particolarmente ricercato.
Mr. Nobody: la trama e la
spiegazione del film
La storia del film ha inizio nel
2092, in un mondo in cui l’essere umano ha raggiunto l’immortalità
grazie ad un continuo rinnovamento cellulare. In questo contesto
dove la morte è stata annullata, Nemo è un anziano di 117, ed è
l’ultimo uomo destinato a morire. Con l’attenzione mediatica su di
sé, l’anziano inizia a ricordare alcuni precisi momenti della sua
vita: di quanto aveva 9 anni, e assisté al divorzio dei genitori;
di quando aveva 15 anni, e conobbe per la prima volta l’amore; e di
quando aveva 34 anni, e degli eventi accaduti in quel periodo.
Tramite i ricordi, Nemo ha modo di ripensare la propria vita,
ripercorrendo tutte le sue scelte e le innumerevoli possibilità e
conseguenze da esse generatesi.
Considerati i numerosi piani
temporali del film, e le numerose possibilità di realtà presentate,
il regista sceglie di utilizzare il colore come elemento che possa
aiutare nell’orientamento della storia. Ad ogni cambio narrativo
corrispondono infatti scelte cromatiche diverse, che non solo
identificano lo stato emotivo del protagonista ma anche la realtà
in quel momento da lui ricordata. Tale espediente permette infatti
di comprendere in quale versione della sua vita ci si trova. Ciò
appare particolarmente esplicito con le tre mogli di Nemo, ognuna
con il proprio colore. Van Dormael consegna dunque attraverso tale
scelta una prima chiave per poter entrare nel mondo da lui
immaginato.
Tale elemento orientativo risulta
d’aiuto nel giungere ad un finale particolarmente aperto e ricco di
potenziali interpretazioni. Nel presentare, ad inizio film, la
prima grande scelta compiuta dal protagonista, ovvero quella
relativa a quale dei due genitori seguire, il finale apre invece ad
una terza possibilità, totalmente nuova e inaspettata. Nemo, che ha
infatti conosciuto in anticipo il destino che lo aspetta seguendo
la madre o il padre, sceglie pertanto il caso, e sceglie di
affidarsi ad esso nel raggiungimento del proprio destino. Ciò che
il film sembra infatti suggerire è il dovere della scelta, unica
possibilità attraverso cui è possibile dare valore alla propria
vita.
Mr. Nobody: il cast del film
Protagonista principale del film è
l’attore JaredLeto, nel ruolo di
Nemo. Il regista affermò per la sua capacità di trasformarsi
fisicamente, vocalmente e ritmicamente. Leto accettò con entusiasmo
il film, affascinato dalla complessa prova attoriale che questo gli
richiedeva. Per l’attore, infatti, si è trattato del ruolo più
complesso della sua carriera. Nelle interviste rilasciate a
riguardo, egli ha infatti raccontato di aver dovuto mantenere un
grande ordine mentale per poter dar vita a tutte le vite del suo
personaggio, evitando di perdersi tra queste. Il suo sforzo è stato
poi premiato, poiché la sua interpretazione risultò essere tra gli
elementi più apprezzati del film.
Il personaggio di Anna, unico vero
amore di Nemo, era stato originariamente offerto all’attrice
Eva
Green, ma le venne infine preferita Diane
Kruger. L’attrice tedesca, nel raccontare il suo
personaggio, lo ha descritto come il più completo di tutti, sempre
fedele alle proprie scelte. Ad interpretare Anna all’età di 15
anni, nel momento in cui incontra per la prima volta il
protagonista, è invece l’attrice Juno Temple.
Altro nome di spicco nel cast è quello di Rhys
Ifans, il quale interpreta il padre di Nemo. Questi
venne personalmente scelto dal regista, che desiderava da tempo
lavorare con l’attore dopo averlo visto in Notthing Hill e
L’amore fatale.
Mr. Nobody: i film simili, il
trailer e dove vedere il film in streaming
Il desiderio di esplorare percorsi
di vita paralleli non è nuovo nella storia del cinema, e
specialmente negli ultimi decenni si sono affermati una serie di
titoli che hanno fatto di questa tematica il loro nucleo. Tra i più
famosi, e che furono anche fonte di ispirazione per lo stesso Van
Dormael, si annoverano Destino cieco (1981), del regista
polacco Krzysztof Kieslowski, Sliding
Doors (1998), con Gwyneth
Paltrow, e Lola corre (1998), del tedesco
Tom Tykwer. Leggermente più diversi, ma
comprendenti ugualmente l’esistenza di più versioni della realtà,
sono anche i film Donnie Darko
(2001), con Jake
Gyllenhaal, e Cloud Atlas
(2012), con Tom
Hanks.
Per chi desidera vedere o rivedere
Mr. Nobody, invece, sarà possibile fruirne grazie alla sua
presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme
streaming oggi disponibili. Il film è infatti presente a noleggio
su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. In base
alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film
o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo
sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio
della qualità video.
Marvel e DC al cinema
hanno un nuovo volto! La pagina Facebook
DC vs Marvel Comics ha diffuso una divertente serie di fan
art che immaginano gli attori del MCU e del DCEU invertiti nei
rispettivi ruoli di supereroi. E così abbiamo Chris Evans nei panni di Superman e Henry Cavill in quelli di Captain America,
oppure Gal Gadot in quelli di Vedova Nera e
Scarlett Johansson in quelli di Wonder Woman. Eccoli tutti di seguito:
Captain America e Superman
I prestanti ed atletici, sono il volto di entrambi gli
schieramenti cinematografici, Marvel e DC. Se Henry Cavill però è convincente nei panni di
Cap, il Chris Evans bruno proposto dalla fan art non è
proprio al massimo delle sue capacità estetiche! Che ne
pensate?
Iron Man e Batman
I “ricconi” dei rispettivi
schieramenti si cambiano d’abito, o sarebbe meglio dire che
invertono il costume con l’armatura, e c’è da dire che, per quanto
un photoshop di un Ben Affleck ringiovanito non sia poi tanto
male nell’armatura di Tony Stark, Robert Downey Jr. non è affatto al suo posto
nel costume nero di Batman.
Thor e Aquaman
In entrambe le trasformazioni, in
questo caso, gli attori sembrano trovarsi bene nei panni
dell’altro. Sebbene Thor sia biondo per canone, Jason Momoa gli conferisce quella ruvidità che
il personaggio sembra aver acquisito nel corso del suo viaggio nel
MCU, mentre Chris Hemsworth nei panni di Aquaman è a dir poco perfetto.
Vedova Nera e Wonder Woman
Questo cambio di ruolo dimostra
quanto i casting per le due eroine siano stati fatti in maniera
perfetta. Al netto dell’incredibile bellezza e bravura delle due
interpreti, entrambe mostrano qualcosa di stonato nell’indossare i
panni dell’altra. Scarlett Johansson non sembra troppo a suo
agio con la tiara di Diana, e allo stesso tempo la tuta di Natasha
non si sposa troppo bene con i lineamenti divini di Gal Gadot.
Spider-Man e Flash
Ezra Miller non sarà stato troppo fortunato
nella sua avventura nei panni di Flash, ma Tom Holland è senza dubbio la next big
thing del Marvel Cinematic Universe. I due
attori, che rappresentano la gioventù di entrambi gli schieramenti,
non stanno certo male nei panni dell’altro, tuttavia l’abitudine a
vederli nei costumi “giusti” ci dice che c’è qualcosa di
strano.
Black Panther e Cyborg
Infine, l’ultimo esempio di scambio
di eroe. Chadwick Boseman diventa Cyborg e Ray
Fisher diventa Black Panther. Ma nessuno dei due sembra
essere a suo agio. Sarà che Boseman in particolare si adatta così
bene alla figura di T’Challa, ma sembra che qui un cambio sia
assolutamente fuori luogo.
Disney+, per il prossimo
periodo delle feste, invita i fan di LEGO e di Star
Wars sul pianeta natale di Chewbacca, Kashyyyk,
per una celebrazione in stile Wookiee della più magica e allegra
festa della galassia, il Life Day, con “The LEGO Star
Wars Holiday Special”, che debutterà in esclusiva sulla
piattaforma di streaming martedì 17 novembre.
“The LEGO Star Wars
Holiday Special” riunisce Rey, Finn, Poe, Chewbacca, Rose e i
droidi per una gioiosa festa nel giorno del Life Day, una festività
introdotta per la prima volta nello “Star Wars Holiday
Special” del 1978. Il nuovo speciale LEGO è il primo a fare il suo
debutto su Disney+
e darà seguito alla grande storia di collaborazione tra Lucasfilm e
LEGO, con giocose avventure raccontate nel modo accattivante e
irriverente che caratterizza i contenuti targati LEGO Star
Wars.
Subito dopo gli eventi di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, Rey lascia i suoi amici che si stanno preparando al
Life Day e parte per una nuova avventura con BB-8 per acquisire una
maggiore conoscenza della Forza. In un misterioso Tempio Jedi, Rey
viene proiettata in un’avventura nel tempo, attraverso i momenti
più amati della storia cinematografica di Star Wars,
entrando in contatto con Luke Skywalker, Darth Vader, Yoda, Obi-Wan
e altri iconici eroi e antagonisti di tutti e nove i film della
saga degli Skywalker. Ma farà in tempo a tornare per la
celebrazione del Life Day e imparare il vero significato dello
spirito natalizio?
L’avventura continua anche a casa con l’uscita del Calendario
dell’Avvento LEGO Star Wars. Il Calendario dell’Avvento è
stato ideato in concomitanza con lo sviluppo e la produzione dello
show e include personaggi dello speciale a tema natalizio.
“The LEGO Star Wars Holiday Special” è una produzione
di Atomic Cartoons, The LEGO Group e Lucasfilm. È diretto da Ken
Cunningham e scritto da David Shayne, che è anche il co-produttore
esecutivo. James Waugh, Josh Rimes, Jason Cosler, Jacqui Lopez,
Jill Wilfert e Keith Malone sono i produttori esecutivi.
Grazie soprattutto alle numerose
piattaforme di streaming a pagamento, come Netflix e Amazon Prime, il
panorama televisivo è ormai sovraccarico di contenuti di ogni forma
e genere. Tuttavia, nonostante la corposa offerta, il pubblico
sembra aver imparato a fare selezione e a premiare principalmente
le serie tv e i film più originali o meglio realizzati. Negli
ultimi anni ci sono diverse serie, americane e non, che sono
riuscite a catturare l’attenzione del pubblico e tra queste c’è
anche Manifest.
Si tratta di una serie tv
sci-fi mistery thriller statunitense, ideata da
Jeff Rake per il network della
NBC. Andata in onda per la prima volta negli
States nel settembre 2018, la serie è sbarcata in Italia solo un
mese più tardi su Mediaset Premium, canale a
pagamento del gruppo Mediaset. Ma grazie al successo ottenuto, la
prima stagione di Manifest è stata trasmessa in chiaro un anno più
tardi, nel 2019 su Canale 5.
Manifest: la trama e il cast
La famiglia Stone,
di ritorno dalle vacanze in Giamaica, si separa prendendo voli
differenti. Nel primo volo ci sono Ben (Josh
Dallas) e Michaela (Melissa
Roxburgh), fratello e sorella, e Cal (Jack
Messina), figlio di Ben. Sul secondo volo, invece, ci sono
Steve (Malachy Cleary) e Karen (Geraldine
Deer), genitori di Ben e Michaela, Grace (Athena
Karkanis), moglie di Ben, e Olive (Luna
Blaise), figlia di quest’ultima.
Mentre il volo con a bordo Steve,
Karen, Grace e Olive atterra senza problemi, il Volo
828 con a bordo, Ben, Michaela e Cal scompare dai radar.
Le autorità cominciano a indagare ma, dopo settimane di ricerche, i
passeggeri del Volo 828 vengono dati ufficialmente per dispersi. A
questo punto la serie fa un passo indietro nel tempo e nello spazio
per rivelare cos’è successo ai passeggeri del volo scomparso.
Frank Deal, Josh Dallas, and Melissa Roxburgh in Manifest – Fonte:
IMDB
A metà del viaggio, il volo di Ben,
Cal e Michaela incontra una terribile turbolenza che li accompagna
fino all’atterraggio a New York. Ma una volta scesi dall’aereo,
fanno una scoperta sconcertante; mentre per loro il volo è durato
poche ore, nel resto del mondo invece sono passati cinque
anni dal decollo.
Creduti ormai morti da tempo, i
passeggeri, vengono interrogati dalle autorità prima di essere
ricondotti dalle loro rispettive famiglie. Lo shock iniziale, da
entrambe le parti, lascia presto il posto alla gioia di
riabbracciarsi. Ma in cinque anni le cose sono cambiate. Karen
Stone è morta ormai da tempo a causa di un cancro e Jared
(J.R. Ramirez ), fidanzato di Michaela, si è
sposato con la migliore amica di lei, Lourdes (Victoria
Cartagena).
Nonostante il forte desiderio di
normalità, i passeggeri del Volo 828 non riescono a tornare alle
vite di tutti i giorni e, come se non bastasse, cominciano a
sentire delle strane voci nella testa…
Manifest 2, trama: a proposito
della seconda stagione
La prima stagione di
Manifest si concentra principalmente sul ritorno a
casa dei tre Stone e sulla risoluzione del mistero del velivolo
scomparso. L’alterazione spazio temporale incontrata dai passeggeri
è dunque al centro delle indagini, seconda solo alle loro
allucinazioni auditive che tutti cominciano ad avere.
In ognuno dei 16
episodi della prima stagione, i personaggi riescono a
scoprire nuove informazioni, piccoli tasselli di un puzzle molto
più grande e difficile da risolvere. Grazie a uno sforzo comune,
gli ex dispersi riescono a svelare alcuni dei segreti legati a
quella terribile esperienza, tuttavia, nuove domande e nuovi dubbi
si aggiungono alla lista. Gli indizi raccolti soprattutto da Ben e
Michaela, conducono fratello e sorella a una sconvolgente
conclusione. Sembra, infatti, che i cinque anni mancanti del volo
828 siano in effetti gli ultimi anni di vita rimasti a ognuno dei
passeggeri, destinati a morire entro l’anno
2024.
Josh Dallas, Melissa Roxburgh, and Parveen Kaur in Manifest –
Fonte: IMDB
Nella prima stagione di Manifest
gli autori sono molto astuti e rivelano i segreti della serie a
poco a poco, aggiungendo sempre più informazioni ambigue a ogni
episodio. La seconda stagione, quindi, riprende la storia da dove
si era interrotta, aggiungendo nuovi personaggi e confondendo
ancora una volta le carte in tavola.
Ma la corsa di
Manifest e dei passeggeri del Volo
828 non si ferma con la seconda stagione. Nonostante gli
ascolti della serie siano calati dal 2018, la NBC
a luglio 2020 ha deciso di rinnovare Manifest per una terza
stagione.
[SPOILER
ALERT]
La seconda stagione si è conclusa
con il ritrovamento di una parte dell’aereo in acque
cubane, cosa apparentemente impossibile visto che il Volo
828 è atterrato integro a New York cinque anni dopo il suo decollo.
Com’è possibile che un aereo, o parte di esso, si trovi in due
posti contemporaneamente? Inoltre, l’aereo in questione, è andato
distrutto con un’esplosione proprio all’inizio della prima
stagione. Le cose dunque si complicano e questo strano ritrovamento
potrebbe causare nuovi problemi ai passeggeri superstiti.
C’è inoltre un altro dettaglio del
finale della seconda stagione che potrebbe influenzare il destino
dei personaggi nella terza stagione. Alcuni dei passeggeri del volo
sono riusciti infatti a sopravvivere alla loro
preannunciata ‘data di morte’, informazione che infonde
speranza a Ben e Michaela che continuano a indagare.
Geraldine Leer in Manifest – Fonte: IMDB
Secondo quanto dichiarato da
Jeff Rake, autore della serie, a TV
Line, nella terza serie di Manifest salteranno fuori
nuovi passeggeri del volo misterioso e inoltre conosceremo alcuni
degli amici e anche dei nemici di Michaela. Nella storia entreranno
in balle molti nuovi personaggi che complicheranno le indagini e
probabilmente anche la risoluzione del caso.
Per adesso la terza stagione di
Manifest non ha ancora una data d’uscita certa, a causa
dell’epidemia di Corona Virus in corso che ha rallentato le
attività televisive e cinematografiche. Si spera, tuttavia, che
questa terza serie possa arrivare in tv il prossimo autunno.
Manifest su Mediaset Play: dove
vederlo in streaming
In attesa della nuova stagione di
Manifest, potete recuperare le puntate della prima
e della seconda stagione in streaming sul sito di
Mediaset
Play. Vi basterà effettuare la registrazione per poter
accedere gratuitamente ai contenuti multimediali
del sito.
In occasione dell’arrivo in
streaming di Project Power, ecco la nostra
intervista a Joseph Gordon-Levitt, protagonista
principale del film, disponibile su Netflix dal 14 agosto.
Project
Power è il film originale Netflix in arrivo questa
estate e diretto da Henry Joost & Ariel
Schulman. protagonisti del film un cast d’eccezione
composto da
Jamie Foxx,
Joseph Gordon-Levitt, Dominique Fishback,
Rodrigo Santoro, Colson Baker, Allen Maldonado, con
Amy Landecker e Courtney B.
Vance.
Project
Power è disponibile su Netflix il 14 agosto, in tutti
i Paesi in cui il servizio è attivo.
Project Power, la
trama
Per le strade di New
Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova
pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende.
Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre
alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono
dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è
letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della
criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt)
si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex
soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per
combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella
speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.
In occasione dell’arrivo in
streaming di Project Power, ecco la nostra
intervista a Rodrigo Santoro, Jamie Foxx e
Dominique Fishback, trai protagonisti principali
del film, disponibile su Netflix dal 14 agosto.
Project
Power è il film originale Netflix in arrivo questa
estate e diretto da Henry Joost & Ariel
Schulman. protagonisti del film un cast d’eccezione
composto da
Jamie Foxx,
Joseph Gordon-Levitt, Dominique Fishback,
Rodrigo Santoro, Colson Baker, Allen Maldonado, con
Amy Landecker e Courtney B.
Vance.
Project
Power è disponibile su Netflix il 14 agosto, in tutti
i Paesi in cui il servizio è attivo.
Project Power, la
trama
Per le strade di New
Orleans comincia a diffondersi la voce di una misteriosa nuova
pillola che scatena superpoteri diversi a seconda di chi la prende.
Il problema? Non sai cosa succederà finché non la prendi. Mentre
alcuni sviluppano una pelle antiproiettile, il dono
dell’invisibilità o una forza sovrumana, per altri la reazione è
letale. Quando la pillola provoca un pericoloso aumento della
criminalità in città, un poliziotto locale (Joseph Gordon-Levitt)
si allea con una giovane spacciatrice (Dominique Fishback) e un ex
soldato motivato da una vendetta segreta (Jamie Foxx) per
combattere il potere ad armi pari, prendendo la pillola nella
speranza di riuscire a trovarne e a fermarne gli inventori.
Ambientato a Knockemstiff (Ohio,
USA) e nelle zone boschive circostanti, il film narra le
vicissitudini di alcuni loschi personaggi, tra cui un predicatore
diabolico (Robert Pattinson), una coppia inquietante (Jason Clarke
e Riley Keough) e uno sceriffo disonesto (Sebastian Stan),
incombono sul giovane Arvin Russell (Tom Holland) quando si oppone
alle forze del male che minacciano la sua famiglia. Ambientato nel
periodo tra la Seconda guerra mondiale e la guerra del Vietnam, LE
STRADE DEL MALE del regista Antonio Campos delinea un quadro tanto
seduttivo quanto terribile che contrappone gli onesti ai corrotti.
Bill Skarsgård, Mia Wasikowska, Harry Melling, Haley Bennett e
Pokey LaFarge recitano in questa storia carica di suspense, la cui
trama accuratamente dettagliata è tratta dal premiato romanzo di
Donald Ray Pollock.
Dopo
la prima clip01 Distribution ha
diffuso una nuova clip di
After 2, sequel del film campione d’incassi nei cinema
italiani dal 2 settembre 2020.
https://www.youtube.com/watch?v=bC_6QOZbtc4
In
After 2 dopo la loro rottura, Hardin
(Hero Fiennes Tiffin) e Tessa (Josephine Langford)
cercano di andare avanti ognuno per la propria
strada. Mentre Hardin torna a perdersi in cattive
abitudini, Tessa, forte della sicurezza acquisita, inizia a
frequentare lo stage dei suoi sogni alla casa editrice Vance dove
attira l’attenzione del suo collega Trevor (Dylan
Sprouse), il ragazzo perfetto col quale intraprendere una
relazione. Trevor è intelligente, spiritoso, attraente ma
soprattutto è affidabile. Tessa, nonostante questo nuovo incontro,
non riesce a togliersi dalla testa Hardin. Dopotutto lui è l’amore
della sua vita e al di là dei loro fraintendimenti e delle
difficoltà, non può negare ciò che prova. Vorrebbe essere in grado
di andare avanti per la sua strada, ma non è così semplice.
Attraverso gli alti e i bassi della loro relazione, Tessa e Hardin
lotteranno per stare ancora insieme anche se l’intero universo
sembra tramare per tenerli separati.
Netflix diffuso oggi il trailer di Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi,
il nuovo docufilm originale Netflix dedicato alle Paralimpiadi e
alla loro storia, che debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio
è attivo il prossimo 26 agosto. Disponibile anche la locandina del
documentario.
Rising Phoenix: la storia
delle Paralimpiadi racconta la straordinaria storia
dei Giochi Paralimpici. Dalle macerie della seconda guerra mondiale
al terzo evento sportivo più grande del pianeta, le Paralimpiadi
hanno portato alla nascita di un vero e proprio movimento globale
che continua a cambiare il modo in cui il mondo pensa alla
disabilità, alla diversità e al potenziale umano.
Tra gli atleti protagonisti del
docufilm la schermitrice italiana Bebe Vio, al
tempo Beatrice Maria Vio, classe 1997. Modello di forza e
positività, “ragazza magica” di Jovanotti, diretta e
fiera, atleta dall’età di 5 anni che dal 2011 ha vinto tutti i più
importanti tornei di scherma in carrozzina: tra campionati
nazionali, europei e mondiali, Bebe Vio ha conquistato ad oggi 38
medaglie d’oro.
Nel periodo in cui avrebbero dovuto
svolgersi le Paralimpiadi di Tokyo 2020, Bebe ripercorre anche la
sua storia in un racconto ricco di emozioni, a cui si aggiungono le
esperienze di alcuni dei protagonisti del movimento paralimpico di
tutto il mondo.
Insieme a Bebe Vio, altri
straordinari atleti provenienti da tutto il mondo: Ellie
Cole (Australia), Jean-Baptiste Alaize
(Francia), Matt Stutzman (USA), Jonnie
Peacock (UK), Cui Zhe (Cina),
Ryley Batt (Australia), Ntando
Mahlangu (Sud Africa), Tatyana McFadden
(US).
A dare testimonianza
dell’incredibile storia delle Paralimpiadi e dei suoi protagonisti
anche Sir Philip Craven, Presidente del Comitato
Paralimpico Internazionale (2001-2019), Xavi
Gonzalez, ex Amministratore Delegato del Comitato
Paralimpico Internazionale (CPI) e Eva Loeffler,
figlia del dottor Ludwig Guttmann, neurochirurgo e neurologo.
Guttmann ha fondato il più grande ospedale per lesioni spinali in
Europa (Stoke Mandeville, Buckinghamshire, UK) e, nel 1948, i primi
Giochi per disabili come metodo di riabilitazione che hanno
rappresentato l’ispirazione per i primi Giochi Paralimpici
ufficiali, che si svolsero a Roma nel 1960.
Rising Phoenix é diretto da Ian
Bonhôte and Peter Ettedgui. Prodotto da Greg Nugent, John Battsek e
Tatyana McFadden. Gli Executive Produced sono Richard
Curtis, Barbara Broccoli, Barnaby Spurrier, Godric Smith, Dee
Ryder, Xavi Gonzalez e Andrew
Ruhemann.
Sono ripartite a pieno regime le
riprese di
Avatar 2 e il produttore Jon
Landau continua a proporre aggiornamenti dal set, con foto
e immagini suggestive che restituiscono la grandiosità del lavoro
che sta portando avanti James Cameron.
Avatar
2debutterà
il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo
capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e
quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche
anno: 19 dicembre 2025 e 17
dicembre 2027.
Il cast della serie di film è
formato da Kate
Winslet, Edie
Falco, Michelle Yeoh, Vin
Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia Sam
Worthington, Zoe
Saldana, Stephen
Lang, Sigourney
Weaver, Joel David
Moore, Dileep
Rao e Matt Gerald.
Love and Squalor Pictures, la
compagnia di produzione di Elizabeth Moss, e la Blumhouse stanno sviluppando un film sul thriller
psicologico di Virginia Feito, Mrs. March, un
progetto in cui la pluri-premiata attrice sarà la protagonista.
La storia di Mr. March segue una
raffinata casalinga dell’Upper East Side che si mette in agitazione
quando inizia a sospettare che l’odiosa protagonista dell’ultimo
romanzo bestseller di suo marito sia basata su di lei. Feito
scriverà la sceneggiatura e il produttore esecutivo Elizabeth Moss e Lindsey McManus
produrranno il film sotto il loro marchio Love and Squalor. Jason
Blum produrrà per la Blumhouse. Anche Carla Hacken e Bea Sequeira
compaiono come produttori esecutivi.
Abbiamo visto Elizabeth Moss in L’Uomo Invisibile, remake del classico
dell’orrore, arrivato direttamente in VOD da noi a causa del
lockdown e della chiusura delle sale cinematografiche.