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Mauro Uzzeo, sceneggiatore di Monolith, racconta: film, fumetto, tecnologia e futuro della Bonelli

Sceneggiatore e regista, attivo nel campo del fumetto, del cinema e della televisione, Mauro Uzzeo sbarcherà al cinema il 12 agosto con Monolith, film per cui ha co-firmato la sceneggiatura (insieme al regista Ivan Silvestrini, Elena Buccaccio e Stefano Sardo) e che nasce da un’idea di Roberto Recchioni.

Liquidare però la natura di questo film, diretto da Ivan Silvestrini, è decisamente impreciso, dal momento che Monolith è un progetto a due teste: una fatta di celluloide e l’altra di… cellulosa. Un’avventura che nasce contemporaneamente come graphic novel e film.

Chiediamo a Uzzeo: come si è sviluppato il lavoro parallelo di sceneggiatore al film a alla graphic novel?

Quando Roberto ha avuto l’idea di Monolith (madre che resta chiusa fuori dall’automobile più sicura del mondo, figlio piccolo chiuso dentro e come si fa a tirarlo fuori dalla prigione perfetta), da subito abbiamo pensato di svilupparla in più ambiti, perché era un’idea talmente potente e lineare che si prestava bene ad avere diverse declinazioni. Con Roberto lavoravamo già insieme ad altri progetti, e siccome io avevo esperienza in tv e con il cinema, abbiamo cominciato a pensare a una storia che potesse essere produttivamente facile da realizzare in forma di film. Noi che ci affacciamo ora nel mondo del cinema sappiamo bene che le idee hanno un costo realizzativo. Quindi dobbiamo ragionare su progetti che possano essere realizzabili magari anche con i budget che si concedono alle opere prime o dalle case di produzione indipendenti.

Come è nato Monolith

Qual è stato dunque il primo passo?   

Ragionare su come la storia potesse diventare qualcosa di facilmente declinabile, poi abbiamo cominciato a battere le scrivanie dei produttori italiani. Da quel momento, vedendo la loro ritrosia a causa di una storia, a detta loro, che poco aveva a che fare con il classico cinema italiano, abbiamo cominciato a lavorare al fumetto. E abbiamo coinvolto subito Lorenzo Ceccotti perché, come me, aveva già avuto esperienze in campo cinematografico, oltre che in ambito fumettistico. Si intende perfettamente di production design e così, con Roberto, ho cominciato a scrivere la sceneggiatura per il fumetto, e abbiamo puntato tanto sull’aspetto grafico e sulla potenza del disegno di Lorenzo.

Quando è partito invece il lavoro per il film?

Proprio quando eravamo già a lavoro con il fumetto, si è sbloccata la situazione con il film, Lock and Valentine è stata la prima casa di produzione a opzionare il soggetto e a crederci. Poi sono entrati in campo la Sergio Bonelli Editore, alla sua prima esperienza con un film, con tanto di logo all’inizio, e poi Sky Cinema, soprattutto, che è entrata in campo portando l’apporto più importante oltre che quella grandissima esperienza nel produrre cinema che nessuna delle altre due realtà aveva. Da lì è partito il progetto della sceneggiatura, che ho scritto inizialmente insieme a Ivan Silvestrini che è anche il regista.

Come si è sviluppata la collaborazione tra Mauro Uzzeo e il regista, Ivan Silvestrini?

Con Ivan ci conosciamo da anni. Nel 2004 vincemmo insieme un concorso di cinema, lui per il miglior cortometraggio e io per il miglior corto animato e da quel giorno siamo diventati amici, sono stato anche il suo testimone di nozze. Quando ci hanno chiamati per fare il film insieme, i produttori non lo sapevano. È stato divertente perché dissero a Ivan ‘Avevamo pensato di far scrivere la sceneggiatura a Mauro Uzzeo, lo conosci?’ e lui si mise a ridere. Abbiamo cominciato a scrivere insieme e Sky ci ha spronati a spingerci in una direzione diversa rispetto a quella del fumetto, per cercare di aggiungere un contenuto che fosse emotivamente coinvolgente. Da quel momento le storie hanno preso una direzione un po’ diversa. Il film non è l’adattamento del fumetto e il fumetto non è la riduzione cinematografica. È come avere entrambi i lati della stessa medaglia. Guardiamo la storia da due prospettive diverse e quindi leggendo il fumetto e guardando il film si ha un interessante doppio punto di vista.

Le differenze principali tra il film e la graphic novel quali sono?

Il fumetto e un’amarissima riflessione sull’ossessione per la tecnologia, sull’utilizzo della tecnologia per sentirsi protetti e quanto sacrifichiamo delle nostre libertà per questo concetto di protezione. Quanto la tecnologia diventa una gabbia più che una porta aperta. Il film invece è molto incentrato su che cosa è la maternità oggi e su cosa vuol dire avere un figlio e su cosa questo comporta nelle nostre vite. Le due trame sono presenti sia nel fumetto che nel film, però a seconda del prodotto si sviluppa di più la prima o la seconda.

Mauro Uzzeo ha lavorato sia al film che al fumetto

Come è stato invece il lavoro con Lorenzo Ceccotti?

Avere lui che disegna per te è come essere un regista che ha a disposizione Marlon Brando, gli puoi chiedere tutto. Mentre sul film, che ancora non esisteva, sapevamo che avremmo dovuto accettare dei compromessi, il fumetto poteva esplodere in tutta la sua potenza evocativa. Lorenzo ha messo in scena della roba pazzesca.

Lui ha cominciato con il fumetto, dopo una ventina di tavole ha interrotto per otto mesi il lavoro perché si era sbloccato il progetto del film, a cui avrebbe comunque lavorato lui. Poi è partito per gli Stati Uniti per lavorare sul set per la direzione artistica. Una volta tornato si è rimesso sul fumetto, portando un bagaglio esperienziale enorme perché un conto è immaginare il deserto (location principale del film), un conto e starci tutti i giorni. Ha deciso che voleva mettere questa cosa sulla tavole. Io e Lorenzo abbiamo avuto il grande privilegio di poter lavorare sia alla realizzazione del film che a quella del fumetto: a un certo punto Roberto non sapeva che direzione stesse prendendo il film, così come Ivan non conosceva come si stesse sviluppando il fumetto. È stato un work in progress reciproco perché partendo dallo stesso punto ci siamo divertiti a esplorare due strade diverse.

Come è nato invece il concept dell’automobile, protagonista del film? Sono innegabili alcuni riferimenti alla cultura pop, ma sono voluti o casuali?

Sicuramente ci sono dei riferimenti, ma la prima regola che spiegammo a Lorenzo era quella che la Monolith dovesse incutere da lontano un po’ di timore, una macchina perfetta e inattaccabile, quasi aliena. Da vicino invece doveva sembrare super user friendly, come i prodotti della Apple, che immediatamente sai come usarli. Poi però se succede qualcosa non puoi aprirli o aggiustarli e con loro non c’è dialogo. Basta vedere un iPhone, spento è una mattonella perfetta, non capisci subito come utilizzarlo, dov’è la batteria. L’idea quindi era di una tecnologia inespugnabile ma apparentemente vicina all’utente.

Si tratta quindi di una tecnologia ostile?

Nel film non diamo mai un connotato positivo o negativo alla tecnologia. L’unica etichetta che mettiamo è quella di strumento. Gli errori commessi nel film sono solo umani, perché il principio è: più è elevato il livello tecnologico, più dovrebbe essere alto il livello di consapevolezza di chi lo sta usando. Il problema è che tutti hanno in mano uno strumento tecnologico (telefono, computer) ma non hanno l’alfabetizzazione necessaria per utilizzarlo, per capire con esattezza cosa farci. Abbiamo strumenti potentissimi a portata di tutti, ma non c’è la preparazione necessaria per affrontarli. Infatti a un certo punto nel film si torna all’età della pietra…

Monolith all’estero

Il film uscirà negli USA con il titolo di Trapped Child, cosa pensi di questa scelta?

Noi non abbiamo avuto molta voce in capitolo. Penso che siano scelte che riguardano il distributore locale che deve cercare il modo migliore per veicolare un messaggio e vendere un film. Ho letto diversi titoli di Monolith in giro per il mondo, perché è stato venduto in quasi 20 Paesi. Da fruitore preferisco sempre il titolo originale e leggere un sottotitolo che spiega il film, magari Monolith – Trapped Child, ma qui entriamo nel gusto personale. Sono contento che un film a cui ho collaborato esca in tutti questi posti nel mondo.

Che ambizione ha questo progetto?

Noi sappiamo benissimo che è un film piccolo, fatto con una produzione indipendente, aiutato e co-prodotto da un player importantissimo come Sky, che beneficia di una casa di distribuzione, la Vision, che nasce proprio con Monolith, il primo film che distribuiscono. Sappiamo che non abbiamo in mano un film che può coinvolgere un pubblico molto ampio. Ma nasce proprio per questo, con la volontà di raccontare una storia diversa, che possa essere esportabile in tutto il mondo. Il fatto che sia uscito prima in 17 Stati e poi in Italia è un segno che quello che volevamo ottenere l’abbiamo raggiunto.

Hai partecipato alle riprese sul set?

Mai. Dopo che abbiamo finito la pre-produzione con Ivan Silvestrini, e con noi si sono aggiunti anche Elena Buccaccio e Stefano Sardo per rifinire la sceneggiatura, io sono tornato a lavorare sul fumetto e mentre Ivan e Lorenzo si sono spostati sul set, eravamo in contatto su Skype e facevo il tifo per loro. Intanto però lavoravo con Roberto alle tavole di sceneggiatura per il fumetto di Monolith che avrebbero aspettato il ritorno di Lorenzo.

Mauro Uzzeo e il lavoro di sceneggiatore: cinema, fumetti e il futuro della Bonelli

Mauro UzzeoScrivendo sia per i fumetti che per il cinema, l’approccio alla scrittura è uguale, racconti ‘solo’ una storia, o ti adatti al diverso mezzo espressivo?

Nonostante possa sembrare simile, l’approccio è in realtà molto diverso. La potenza del fumetto mostra in modo evocativo, ti fa vedere dei disegni e lascia spazio tra un quadro e l’altro e così il disegnatore e lo sceneggiatore guidano il lettore verso un movimento che non esiste. E non hai limiti, a parte la pagina ferma e la capacità tecnica del disegnatore. Scrivere per il cinema vuol dire tener conto di tutta una serie di istanze tecniche e produttive che poi serviranno per rendere narrativo quello che scrivi. Se non tieni conto di qual è il budget del film, non puoi sapere bene cosa stai scrivendo, perché magari alcune cose verranno tolte dalla sceneggiatura perché non realizzabili e creeranno un buco di trama. Il bravo sceneggiatore deve tenere conto di che tipo di film si sta realizzando e di qual è la fattibilità produttiva di quello che sta inventando. Sono due mestieri che hanno parecchi paletti che servono a modulare la creatività, però conoscendoli, possono essere usati anche come stimolo per fare qualcosa di ancora più bello.

Monolith è il primo film della Bonelli. Qualche settimana fa c’è stato l’ormai ribattezzato ‘Homecoming’ di Dylan Dog, ovvero i diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio sono tornati alla Bonelli Editore. Esiste già un progetto per portare l’Investigatore dell’Incubo al cinema nel modo migliore?

La Sergio Bonelli Editore è in un momento di grossa transizione, sta affrontando il decennio con un piglio più aggressivo rispetto al passato. Sta cercando di battere tutta una serie di strade legate al fumetto e derivati che negli anni passati non ha sfruttato a pieno. Si sta creando una nuova Bonelli che nel rispetto della tradizione sta guardando, più di ogni altra casa editrice italiana, al futuro. Sta lavorando sui suoi personaggi, cercando di sfruttare tutte le direzioni possibili. È chiaro che Dylan Dog, che è il secondo fumetto più venduto in Europa e che ha un fortissimo appeal, è uno dei personaggi con cui sarebbe più interessante fare produzione. Però finora non aveva i diritti; ora che li ha ripresi, è evidente che sono già a lavoro per vedere come trasporre al meglio in altri ambiti il personaggio. È altrettanto evidente che adesso è troppo presto per avere certezze, ma a naso credo che ci sarà un bel periodo in cui la Bonelli cercherà di capire qual è la strada migliore.

Venezia 74: tre nuovi titoli completano il programma

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Tre nuovi titoli, presentati in anteprima mondiale, completano il programma della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (30 agosto – 9 settembre), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. I tre film che entrano nel programma della 74. Mostra sono:

  • Zhuibu (Manhunt), è l’atteso ritorno di John Woo al thriller poliziesco che lo ha reso famoso con The Killer e Hardboiled. Remake contemporaneo di un classico giapponese del genere, è la storia di un uomo cinese incastrato per omicidio in Giappone, che tenta di riabilitare il suo nome mentre deve sfuggire alla caccia della polizia giapponese e agli attacchi di misteriosi killer. John Woo (A Better Tomorrow, Face/Off – Due facce di un assassino) ha ricevuto a Venezia il Leone d’oro alla carriera nel 2010. Il film verrà presentato Fuori Concorso.

  • L’ordine delle cose di Andrea Segre (Io sono Li, La prima neve) racconta la storia di Corrado, poliziotto di una task force specializzata nella gestione del sistema di controllo dei flussi migratori. Corrado riceve il compito di coordinare una delicata missione in Libia e lì incontra Swada, una donna somala che sta cercando di raggiungere il marito in Finlandia. Il film verrà presentato in Proiezioni speciali.

 

  • L’Enigma di Jean Rouch a Torino – Cronaca di un film raté di Marco di Castri, Paolo Favaro, Daniele Pianciola è un documentario che racconta la storia di quello che fu un vero “laboratorio d’idee”, e la nascita del film che ne è derivato: Enigma. Il documentario ricostruisce i due anni che intercorsero tra l’arrivo di Jean Rouch e la conclusione del progetto, attraverso la voce dei suoi protagonisti in dialogo con un materiale straordinario: oltre 20 ore di making of. Il film sarà presentato all’interno della sezione competitiva Venezia Classici – Documentari.

Venezia 74 – Segui il nostro speciale sulla Mostra del Cinema di Venezia

Venezia 74 si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre 2017 al Lido.

Avengers Infinity War: Doctor Strange e Spider-Man sul set

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Sara Schonfeld ha condiviso su Twitter una nuova immagine dal set di Avengers Infinity War, nei pressi di Sheridan Square a New York, in cui vediamo quelli che sembrano gli stand in di Doctor Strange e Spider-Man.

La ragazza, una fan che si è trovata nel posto giusto al momento giusto ha condiviso l’immagine che ritrae le figure che potrebbero servire da riferimento per i tecnici della CGI. Ecco la foto:

Avengers Infinity War: il primo teaser dal Comic Con [LEAK]

La sinossi: Mentre gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza stessa non sono mai state tanto a rischio.

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Avengers Infinity War: 15 villain che potrebbero venire dopo

Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

Hellboy: Mike Mignola spera in un universo condiviso

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Mike Mignola, creatore di Hellboy, ha dichiarato che gli piacerebbe che il reboot in produzione possa dare il LA a un nuovo universo condiviso.

Parlando con The Verge, Mignola ha spiegato: “Si tratta di un adattamento molto libero di una delle storie del personaggio. Quando si hanno più libri, bisogna cercare di adattarsi. SI può chiaramente vedere quanto è ampio questo modno, e prendere pezzi da diverse parti. Vorresti raccontarlo tutto, ma devi fare delle scelte. 

Il criterio è stato non scegliere storie specifiche, ma suggerire che ci sia una storia più ampia. La mia speranza è che questo film possa introdurre un sacco di elementi per creare un universo espanso di Hellboy.”

Di recente inoltre abbiamo appreso che il film, inizialmente annunciato con il titolo di Hellboy: Rise of the Blood Queen, ha perso il sottotitolo e si chiamerà soltanto Hellboy, mentre è stato confermato che il villain sarà comunque la Regina del Sangue.

Hellboy, il primo artwork dal mercato di Cannes

Hellboy è stato scritto da Andrew CosbyChristopher Golden e Mike Mignola stesso. Inoltre sappiamo che sarà diretto da Neil Marshall (The Descent, Game of Thrones). Nel cast del film David Harbour e Ian McShane.

Josh Brolin è Thanos e Cable in una fanart mash-up

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Josh Brolin interpreterà sia Thanos nel MCU (come già visto in Guardiani della Galassia) che Cable in Deadpool 2 e, dopo il first look al mutante Fox, ecco una fan art mashup realizzata da Boss Logic in cui i due personaggi si fondono:

Chiaramente lo scheletro della fan art è quello di Cable, mentre di Thanos vediamo in Guanto dell’Infinito, completo di Gemme, e la luce che emana l’occhio sintetico del mutante.

Josh Brolin: perché può interpretare sia Thanos che Cable?

Diretto da David LeitchDeadpool 2 vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della MarvelZazie Beetz sarà Domino, Josh Brolin sarà invece Cable.

Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Justice League: anche Flash negli spot Walmart

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Dopo la Trinità, anche un altro personaggio di Justice League prende parte agli spot tv della catena Walmart: si tratta di Flash. Eccolo mentre esercita la sua super-velocità:

Justice League: trailer del film di Zack Snyder

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 Ecco il primo trailer di Justice League dal Comic Con

Justice League sarà diretto da Joss Whedon, che ha sostituito alla fine della produzione Zack Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley CollerGoeff Johns e Ben Affleck stesso.

X-Men Dark Phoenix: una misteriosa aggiunta al cast

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Arriva da That Hashtag Show la conferma che Kota Eberhardt e Scott Shepherd si sono uniti al cast di X-Men Dark Phoenix, al momento in fase di riprese in Canada.

Shepherd interpreterà il Dr. John Grey, papà di Jean (Sophie Turner), mentre la Eberhardt sarà un personaggio di nome Luna, ma si tratta probabilmente di uno pseudonimo per occultarne la vera natura, forse decisiva ai fini della trama.

Il personaggio è descritto come bella, intensa, che emana un senso di potere, leggermente inalterato e con una presenza autorevole. Sicuramente non si tratta di un personaggio qualsiasi, aspetteremo nuovi dettagli.

X-Men Dark PhoenixFamke Janssen ha finito con il franchise

X-Men Dark Phoenix è diretto da Simon Kinberg e vede nel cast Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie Turner, Tye Sheridan Kodi Smit-McPhee. Si unisce al cast anche Will Traval.

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Il film sarà ambientato nel 1991 e seguirà gli eventi di X-Men Apocalypse.

Coco: nuovo poster e trailer del film Pixar

Ecco il nuovo trailer e il poster internazionale di Coco, il nuovo film Pixar Animation Studios in uscita il 22 novembre negli Stati Uniti.

Ecco il poster di Coco

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

cocoLa Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Batman v Superman: nuovo concept dei Parademoni

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Patrick Tatopoulos, production designer di Batman v Superman Dawn of Justice, ha condiviso un concept dei Parademoni che nei film compaiono nell’incubo di Bruce Wayne.

Le creature infernali compariranno anche in Justice League ma non sappiamo se il concept sarà uguale o se si sceglierà un aspetto diverso.

Batman v Superman: Zack Snyder conferma una teoria di un fan

Ant-Man and the Wasp: Evangeline Lilly in forma perfetta – foto

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Evangeline Lilly è in perfetta forma per l’inizio delle riprese di Ant-Man and the Wasp. L’attrice, che torna nel MCU per interpretare Hope Van Dyne, ha condiviso una foto che la ritrae in palestra, con un fisico scolpito, e pronta per l’inizio delle sue riprese del film, che per lei avverrà domani.

Ant-Man and the Wasp: ecco chi sarà Janet Van Dyne, annunciato il villain

Ant-Man and The Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe tornare Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Leatherface: anche il trailer green band è spaventoso

Ecco il trailer green band di Leatherface il film horror appartenente al franchise di Non aprite quella porta, diretto da  Alexandre Bustillo Julien Maury. Nel cast Stephen Dorff, Lili Taylor, Sam Strike e Finn Jones.

 

Guarda il trailer ufficiale di Leatherface, il nuovo film horror diretto da Alexandre Bustillo e Julien Maury e con protagonisti Lili Taylor e Stephen Dorff.

Leatherface è l’horror che racconta le origini di una delle figure più terrificanti del cinema, Leatherface appunto o, come meglio lo conosce il pubblico italiano, Faccia di cuoio, protagonista sadico e crudele della saga cinematografica cult Non aprite quella porta.

Leatherface non è un remake o un rehash di Non aprite quella porta ma è una storia originale, un altro tipo di racconto horror, che indaga sull’origine della saga e scava alle radici della nascita del suo iconografico personaggio con una narrazione quasi lirica.

Il film, molto crudo e violento, vuole raccontare attraverso sfumature viscerali, una componente emotiva appassionante, una dimensione di rapporti complessa e forte, le implicazioni psicologiche che hanno portato un ragazzo particolarmente fragile a compiere atti di efferata brutalità diventando il mostro che tutti noi conosciamo.

Leatherface, che vede il coinvolgimento diretto di Hooper in qualità di produttore esecutivo, è diretto da un duo di registi francesi composto da Alexandre Bustillo e Julien Maury che hanno ottenuto un notevole successo di critica con l’horror Inside. Il cast è formato da un gruppo di giovani talenti tra cui Finn Jones, il Loras Tyrell de Il Trono di Spade, e guidato da due attori di grande esperienza e notorietà come Lili Taylor (Maze Runner: La Fuga) e Stephen Dorff (Somewhere).

Leatherface trama

Quattro adolescenti violenti, scappati da un ospedale psichiatrico, rapiscono una giovane infermiera e la portano con loro in un viaggio all’inferno inseguiti da un poliziotto altrettanto squilibrato in cerca di vendetta. Uno dei ragazzi è destinato a vivere eventi tragici e una serie di orrori che distruggeranno la sua mente per sempre trasformandolo in un mostro noto come Leatherface, o Faccia di cuoio.

Thor Ragnarok: anche Loki nelle nuove foto dal film

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Empire ha diffuso nuove immagini ufficiali di Thor Ragnarok in cui si vede il protagonista al fianco di Loki (Tom Hiddleston) ma in cui possiamo anche dare uno sguardo al Granmaestro (Jeff Goldblum) e a Valchiria (Tessa Thompson). [nggallery id=2816]

Thor Ragnarok – il trailer italiano

Thor Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

La trama di Thor Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

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Justice League: ancora Superman nelle immagini promozionali

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Un fan site dedicato a Henry Cavill ha condiviso la foto di una pagina di un calendario promozionale di Justice League in cui compare Superman redivivo.

Non sappiamo come e quando, ma sicuramente sappiamo che il nostro Uomo d’Acciaio tornerà a dare una mano alla squadra di supereroi.

Justice League: nuovo trailer mozzafiato dal Comic Con

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Justice League è diretto da Zack Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley CollerGoeff Johns e Ben Affleck stesso.

DC FILMS: le foto del panel di San Diego

Fonte

Il Re Leone: cresce il cast vocale del film

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Arrivano interessanti notizie in merito al nuovo live action de Il Re Leone, in programmazione alla Disney e diretto da Jon Favreau.

Al fianco di Donald Glover, che presterà la voce a Simba, il protagonista, entrano adesso nel cast principale del film John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard che invece interpreterà Sarabi, madre di Simba.

Ancora in corso le trattative con Beyonce per la voce di Nala. La notizia era arrivata già diverse settimane fa, ma a quanto pare la stella della musica pop è difficile da mettere sotto contratto. Vi terremo aggiornati.

Disney Live Action: guida a tutti i film in programma

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff NathansonIl Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Il Re Leone: la Disney annuncia il live action diretto da Jon Favreau

Il Re Leone è un film del 1994 diretto da Roger Allers e Rob Minkoff. È il 32º Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa, e fu influenzata dall’opera teatrale di William Shakespeare Amleto.

Il cast vocale originale include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco e vendicare suo padre.

Il re leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere Tim Rice.

Godzilla: morto Haruo Nakajima, l'”interprete” originale della creatura

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Si è spento a 88 anni Haruo Nakajima, l’attore e stunt che è passato alla storia per essere stato il primo a indossare il costume di Godzilla e a interpretare in mostro sul grande schermo.

Nato l’1 Gennaio del 1929, in Giappone, Nakajima ha consolidato il suo ruolo di attore lavorando con lo studio Toho. A partire dal 1954, interpretò molte volte il mostro del franchise.

Sotto la guida di Eiji Tsuburaya, responsabile degli effetti speciali alla Toho, l’attore ha partecipato per oltre 24 anni a circa 12 film del franchise, fino al ritiro, nel 1972, dopo Godzilla vs. Gigan.

Per quanto riguarda lo stato del franchise, è in produzione il sequel del film del 2014 che farà parte di un universo condiviso di mostri, cominciato con Kong Skull Island, per la produzione Universal.

Godzilla 2 e Godzilla vs King Kong: ecco le nuove date di uscita

Al momento individuato con il titolo di Godzilla King of Monster, il sequel del Godzilla diretto nel 2014 da Gareth Edwards è stato annunciato da Warner Broscome parte di un nuovo universo esteso – chiamato iconicamente Monsterverse – che unisce la mitologia del lucertolone radioattivo a quella di King Kong, in particolare rivelando la possibilità di un autentico crossover con la mitologia di Kong Skull Island. Al momento è stato infatti annunciato per il 2020 un nuovo film (Godzilla vs King Kong) che vedrà Godzilla e King Kong scontrarsi a muso duro per la prima volta sul grande schermo.

Nel cast del film ci sono Millie Bobbie Brown, Kyle Chandler, Vera Farmiga, Charles Dance, Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., con il ritorno di Ken Watanabe e Sally Hawkins.

Alla regia Michael Dougherty, per il film che si inserisce nel MonsterVerse Warner Bros e che sarà il sequel del Godzilla del 2014 di Gareth Edwards.

 

Guardiani della Galassia Vol. 2: una scena eliminata onora gli eroi di Xandar

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Dopo l’anticipazione del video di Guardians Inferno, una nuova scena eliminata di Guardiani della Galassia Vol. 2 ci mostra i nostri eroi arrivare sul pianeta di Ego.

In questa occasione, il papà di Peter, mostra ai protagonisti una statua commemorativa che li onora, celebrando la loro vittoria su Ronan a Xandar. L’occasione è ghiotta per siparietto comico di Drax.

Leggi la recensione di Guardiani della Galassia Vol. 2

In Guardiani della Galassia Vol. 2 tornano Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel, e Bradley Cooper,. Confermati anche Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy Flanagan Chris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Guardiani della Galassia Vol. 2: le migliori performance dei protagonisti

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Guardiani della Galassia Vol. 2i migliori momenti del trailer

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Grey’s Anatomy 14: anticipazioni su due personaggi

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Mentre cresce l’attesa per il debutto di Grey’s Anatomy 14, oggi arrivano due anticipazioni su due noti personaggi.

La prima riguarda Marika Domińczyk, l’attrice non ritornerà nel corso della prossima stagione. Dunque il suo personaggio uscirà di scena.

Invece nel corso degli episodi di Grey’s Anatomy 14 vedremo la sorella di DeLuca a confermarlo è stato Giacomo Gianniotti.

Stiamo portando mia sorella [in] come un nuovo personaggio. Sarà una nuova presenza all’ospedale. Viene dall’Italia, in quanto il mio personaggio è italiano e parleremo un po’ in italiano, cosa che sarà molto interessante “, ha dichiarato Gianniotti a ET.

Il primo episodio di Grey’s Anatomy 14 andrà in onda il 28 settembre 2017.

Grey’s Anatomy 14  è la quattordicesima stagione della  serie televisiva statunitense Grey’s Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Grey’s Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace (poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o più canzoni.

Grey’s Anatomy 14

Inizialmente partita come una serie tv in midseason, Grey’s Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate Housewives e Lost, è considerata una delle serie TV che hanno riportato al successo il network televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off.

Grey’s Anatomy è trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti da ABC. In lingua italiana la serie viene trasmessa in Italia in prima visione dal canale satellitare Fox Life, e in chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e da LA7 (dall’ottava

 

Madre!: il primo trailer del film con Jennifer Lawrence

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La Paramount Pictures ha diffuso il trailer originale di Madre! (Mother!), il film di Darren Aronofski con Jennifer Lawrence e Javier Bardem che sarà presentato al prossimo Festival di Venezia.

Madre! – ecco il primo teaser trailer

La prima sinossi dice che il film racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con un’ospite inatteso. La tranquilla relazione di una coppia è messa a dura prova quando alcuni ospiti inattesi vanno a far loro visita, sconvolgendone e distruggendone gli equilibri. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28 settembre 2017 nei cinema italiani.

Nel cast di Madre!, al fianco di Jennifer Lawrence, ci sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris, Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.

Thor Ragnarok: Hulk e Thor sulle cover di Empire

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Chris Hemsworth e Mark Ruffalo hanno condiviso le due nuove cover di Empire dedicate a Thor Ragnarok, che raffigurano i rispettivi personaggi dell’universo Marvel, Thor e Hulk, in tenuta da gladiatori.

Thor Ragnarok – il trailer italiano

Thor Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

La trama di Thor Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

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Christian Bale ci riprova: nuova trasformazione fisica – foto

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Il trasformista Christian Bale ci riprova e trasforma completamente il suo fisico per il biopic su Dick Cheney, vicepresidente degli Stati Uniti durante l’amministrazione Bush. L’attore, premio Oscar per The Fighter (altro ruolo che lo vide notevolmente dimagrito), è apparso molto ingrassato. Di seguito le foto rubate.

 

Sono molti gli esempi di trasformazione fisica che Christian Bale ha portato avanti nel corso degli anni, da L’Uomo senza Sonno a Batman Begins, passando per American Hustle, che l’ha visto raggiungere più o meno la forma (rotonda) attuale. Il biopic sarà diretto da Adam McKay, regista de La grande Scommessa, in cui ha diretto sempre Bale, mentre al cast si starebbe unendo una squadra di fuori classe, tra cui Amy Adams, nei panni della la moglie di Cheney, Lynne, e Steve Carrell che sarà il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld.

Christian Bale non ha mai visto un cinecomics, a parte i suoi e quelli con Christopher Reeve

Il film racconterà dell’ascesa di Cheney, fino al culmine al fianco di Bush. McKay ha dichiarato a Deadline di essere affascinato dalla figura di Cheney: “Nel momento in cui ho iniziato a scavare nella sua vita, sono rimasto sconvolto scoprendo quanto abbia contribuito a formare l’America moderna.” Al momento la data d’uscita del film è fissata per il 2018.

IT: due nuove inquietanti immagini di Pennywise

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Arrivano dal nuovo numero di Empire due nuovi scatti che ritraggono Pennywise il Clown assassino protagonista di IT, film di Andy Muschietti, adattamento dall’omonimo romanzo di Stephen King. [nggallery id=2839]

IT di Stephen King: ecco com’è nato Pennywise

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise il Clown) nel cast del film IT figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise il Clown, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

ITStephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise il Clown. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

Game of Thrones 7×04: i momenti TOP di The Spoils of War

Con una stagione più breve del solito, sappiamo che Game of Thrones 7×04 rappresenta il midseason, il giro di boa di un ciclo che si sta rivelando ricco di azione e spunti interessanti. Dopo una settimana di sussulti e paura degli spoiler, causa il leak che ha diffuso on line l’episodio prima del dovuto, The Spoils of War ci porta finalmente sul campo di battaglia, ma questa volta nessuno era preparato a quello che abbiamo visto: finalmente i draghi (o almeno Drogon) scendono in campo, e il gioco del trono si fa davvero rovente. Ecco i momenti più emozionanti della puntata, quelli significativi e quelli che ci danno indicazioni o ci offrono spunti per le vicende a venire.

Game of Thrones 7×04 – i momenti TOP

Il bastardo e il traditore

Primo momento degno di nota dell’episodio (non in ordine cronologico) è l’incontro, dopo sei stagioni, tra Theon, scampato all’arrembaggio di Euron Greyjoy, e Jon, ospite della Regina a Roccia di Drago. Jon Snow (Kit Harington) è furente, si avventa contro colui che ha, involontariamente, determinato la morte di Robb Stark, suo amato fratello, ma solo l’aiuto che ha offerto a Sansa (Sophie Turner) (all’inizio della sesta stagione) sembra salvargli la vita. Non sappiamo cosa questo incontro possa rappresentare, fatto sta che Theon, ancora una volta scampato a quella che doveva essere morte certa, è ancora in circolazione, in attesa di recitare la sua parte in questa guerra. Che l’aver prestato soccorso a Sansa sia solo l’inizio della sua redenzione?

“Molte cose”

Nonostante lo show abbia decisamente cambiato profilo e ritmo, ci sono ancora momenti dedicati al racconto di personaggi relativamente superflui. Ricordiamo l’incontro romantico tra Missandei e Verme Grigio nel secondo episodio, e in questo quarto c’è la breve confessione della consigliera della Regina, che lascia intendere a Dany (Emilia Clarke) le “molte cose” avvenute. Momento leggero e malizioso, che alleggerisce i toni di una puntata altrimenti davvero seria. Se gli attimi di sollievo fossero stati tutti così ben costruiti e brevi, la serie ne avrebbe sicuramente giovato. Ma i ritmi ora sono sostenuti e le vicende della guerra stanno precipitando in rapida e pregevole successione.

“Sono Arya Stark di Grande Inverno e sto tornando a casa”

La figlia piccola di Ned Stark pronunciò questa battuta alla fine della sesta stagione, a conclusione del suo addestramento presso la Casa del Bianco e del Nero per diventare Nessuno. Adesso, la piccola Arya (Maisie Williams) è finalmente tornata a casa. Dopo l’incursione alla Due Torri, dove ha porto i suoi omaggi ai Frey, Arya è arrivata a Grande Inverno, non ha trovato il suo amato Jon, ma l’ ad aspettarla c’è Sansa e quel tipo strano che è diventato Bran.

L’incontro tra i fratelli è affettuoso, ma imbarazzato. Tutti sanno che gli altri hanno passato molte dure prove e Arya in particolare adesso deve fare i conti con l’incredulità che spinge tutti a sorridere dei suoi sanguinosi propositi di vendetta. Solo Bran sembra consapevole della trasformazione profonda della sorella, ma, misteriosamente, tace, così come tace su ogni altro dettagli prezioso che conosce. Al castello degli Stark, la ragazza incontra anche Brienne e ne rimane abbagliata: le due combattono, si misurano e si confrontano, e la giovane decide che sarà la Lady dell’Isola di Tarth ad addestrarla. Non possiamo non notare nello stile di combattimento di Arya l’impronta e i passi di danza di Syrio Forel, indimenticato maestro di spada della bambina nella prima stagione e non possiamo non notare gli sguardi preoccupati di Sansa e Ditocorto, quest’ultimo consapevole che l’ennesima Stark che ha raggiunto il castello sarebbe perfettamente capace di tagliargli la gola.

L’arrivo al castello di Arya ricorda molto la vicenda che la vide coinvolta nella prima stagione, quando le guardie della Fortezza Rossa, ad Approdo del Re, non la riconobbero quale figlia del Primo Cavaliere e non vollero farla rientrare a palazzo. Questa cosa si rivelò poi la sua salvezza, ma adesso Arya sa come muoversi e va ad aspettare la Lady reggente, sua sorella, di fronta alla statua di Ned, sulla tomba del padre. Il dialogo molto toccante che le due ragazze condividono ricorda dei passaggi commoventi del libro. Cosa farà adesso Arya al castello non possiamo saperlo, ma non ci sembra un caso se proprio nelle sue mani è arrivato il pugnale di acciaio di valyria che doveva portare la morte al piccolo Bran nella rpima stagione. Una potente assassina armata di quest’arma potrà senza dubbio essere molto utile all’esercito che combatterà contro gli Estranei.

Il pugnale

Intorno a questo oggetto si è mossa gran parte della trama della prima stagione, dal pungale è derivato il tentato omicidio di Bran, le ferite di Catelyn Stark, il rapimento di Tyrion (Peter Dinklage), l’inizio della guerra tra Stark e Lannister. Un oggetto misterioso, di cui non conosciamo ancora l’effettivo proprietario, un oggetto che potrebbe raccontare molto più di quello che Ditocorto, che ne fa dono a Bran, può sperare. L’infimo consigliere di Sansa non sa chi ha davanti e tratta Bran come un ragazzino, ma quando quello stesso ragazzino storpio lo guarda e gli ripete i suoi più oscuri segreti (“Il caos è una scala”), allora sappiamo che Ditocorto non è decisamente più a suo agio in quella dimora, che gli Stark si stanno moltiplicando, da scomparsi che sembravano, e che la sua presa su questi giovani è sempre più debole. Bran potrebbe sapere molte cose che ancora non ci sono state rivelate, e saggiamente affida il pungale all’unica persona di cui può fidarsi e nelle cui mani l’oggetto potrà tornare utile: Arya.

Jaime e Bronn

Finalmente i fan di Ser Bronn delle Acque Nere sono soddisfatti; in grande spolvero, campione assoluto in Westeros di caccia al drago, il simpatico cialtrone torna al fianco di Ser Jaime (Nikolaj Coster-Waldau), alla guida dell’esercito Lannister, di ritorno da Alto Giardino, con l’oro per la Banca di Ferro. Il mercenario, nonostante sia stato fatto cavaliere, resta tale nell’animo, interessato solo al suo compenso e al castello che vorrebbe in dono. Al suo fianco, Jaime si trova a fronteggiare una situazione davvero molto difficile: un attoacco Dothraki in campo aperto, con tanto di Regina a cavallo di Drogon pronta a mettere a ferro e fuoco l’esercito. In questa occasione di estremo pericolo, lo spettatore medio si rende conto che in effetti Jaime potrebbe anche far parte dei buoni, o, per meglio dire, di coloro per cui andrebbero versate delle lacrime, in caso di morte. Il Lannister si candida a diventare anche un Queenslayer, andando all’attacco di Daenerys in persona, ma non ha fatto i conti con l’animale da compagnia della Regina, deciso a salvarla. Che sia arrivata la fine per il fascinoso Jaime?

Ci sembra prematuro, ma ci si spezza il cuore a vedere, lontano dalla battaglia, Tyrion che teme ancora, nonostante tutto, per la vita del fratello. È stato pur sempre lui a liberarlo dalle prigioni della Fortezza Rossa, e da parte sua, Jaime ora sa che il fratello minore è innocente per la morte del suo primogenito. Sarà davvero molto interessante vedere in che modo i due interagiranno, se dovessero confrontarsi. Ma dove sarà Jaime nel prossimo episodio? Potrebbe andare a arricchire le fila dei prigionieri della Regina dei Draghi?

Jon Snow in una caverna, di nuovo

Che Jon abbia una particolare affinità con le caverne lo avevamo scoperto nella stagione numero 4 ma il nuovo Re del Nord è recidivo e torna a condurre una fanciulla in un posto appartato, per mostrarle qualcosa di meraviglioso. Daenerys ha dato a Jon il permesso di raccogliere il vetro di drago, ma nella sua ispezione delle grotte di Roccia di Drago, scopre anche dei graffiti che raffigurano i Figli della Foresta e gli Estranei. Finalmente Daenerys gli crede, sembra che trai due ci sia una vera intesa e che possano contare l’uno sull’altra… se solo lui accettasse di inginocchiarsi… La questione viene lasciata in sospeso, ma la tensione trai due è adesso decisamente differente: non si avverte più astio e Dany e Jon sono chiaramente legati, in che modo però lo scopriremo a breve. Che i due finiscano insieme a governare i Sette Regni sembra troppos contato, ma chissà, magari D&D si sono stancati di sorprendere e scioccare, e vogliono regalare qualche gioia ai fan.

I draghi tornano in battaglia

Dopo tante peripezie, finalmente Dorgon scende in battaglia. L’arrivo della bestia sputafuoco, guidata dalla Madre, è anticipata da un’orda Dothraki che atterrisce il cuore dell’esercito dei Lannister. I poveri soldati, reduci dalla presa di Alto Giardino, stanno percorrendo la via del ritorno, verso la Fortezza Rossa, ma i piani non vanno come previsto e si trovano a scontrarsi con la furia alata di Drogon in persona. L’azione raggiunge livelli altissimi, siamo di fronte a uno dei moemnti più epici dello show, da sei stagioni a questa parte. Il momento è travolgente, il tifo dello spettatore da stadio, tuttavia è anche “provvidenziale” la presenza del balestrone messo a punto da Qyburn per abbattere i figli di Dany. Bronn si incarica di quell’aggeggio che colpisce il bersaglio. Non sappiamo ancora se il destino di Drogon sia segnato o meno, ma alla fine della puntata sia lui che Jaime Lannister versano in condizioni critiche. Chi arriverà a fine stagione?

La furia di Drogon però non è niente in confronto a quella di Daenerys. La giovane regina vuole fare bene il suo lavoro ma sembra travolta dalla furia, il seme della follia, tipico della sua famiglia, sembra risvegliarsi in lei e i suoi consiglieri, Tyrion su tutti, dovranno esercitare tutto il loro fascino per riportare la ragazza sulla strada dell’equilibrio… per non diventare la regina di un regno in cenere…

Deadpool 2: le prime foto ufficiali di Cable

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Tramite Instagram, Ryan Reynolds ha diffuso le prime immagini ufficiali di Josh Brolin nei panni di Cable, così come lo vedremo in Deadpool 2. Eccole di seguito:

Deadpool 2 – Ecco Domino!

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Deadpool ha incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari. Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.

Diretto da David LeitchDeadpool 2 vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della MarvelZazie Beetz sarà Domino, Josh Brolin sarà invece Cable.

Box Office ITA: Annabelle 2 in testa

Annabelle 2 apre in testa al box office italiano, seguito da Spider-Man Homecoming e The War – Il pianeta delle scimmie. Il primo fine settimana di agosto conferma la tendenza negativa della stagione estiva al box office italiano, ma dopo settimane vede un cambio al vertice della classifica. Infatti Annabelle 2 apre in testa al botteghino con 930.000 euro incassati in quasi 300 sale, registrando una media per sala pari a 3200 euro. Così Spider-Man Homecoming scivola in seconda posizione dopo quattro settimane in vetta e raccoglie altri 288.000 euro con cui arriva a quota 7,7 milioni di euro.

Il terzo gradino del podio è occupato da The War – Il pianeta delle scimmie che totalizza 3,1 milioni con altri 208.000 euro.Seguono Prima di domani (135.000 euro) e USS Indianapolis (125.000 euro), giunti rispettivamente a 917.000 euro complessivi e 827.000 euro totali. Atomica Bionda entra nella classifica con le sole anteprime di sabato, piazzandosi al sesto posto con 98.000 euro incassati in 184 sale a disposizione. Transformers: L’Ultimo Cavaliere precipita in settima posizione con altri 39.000 euro per un totale di 4,7 milioni.

Baby Boss entra nuovamente nella top10 grazie alle proiezioni estive e incassa altri 30.000 euro raggiungendo il tetto dei 7 milioni. 2:22 – Il destino è già scritto (25.800 euro) totalizza 982.000 euro.Chiude la top10 Savva, che raccoglie altri 25.000 euro per un globale di 103.000 euro.

Annabelle 2 Creation: nuova spaventosa clip

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Warner Bros ha diffuso altre due clip Annabelle 2: Creation, con Stephanie Sigman, Talitha Bateman, Lulu Wilson, Philippa Anne Coulthard, Grace Fulton, Lou Lou Safran, Samara Lee, Tayler Buck, Anthony LaPaglia e Miranda Otto.

Leggi la recensione di Annabelle 2 Creation 

Il personaggio della bambola Annabelle è basata su un caso reale studiato dai demonologi Ed e Lorraine Warren (interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga) che la studiarono e infine aggiunsero alla loro collezione di oggetti posseduti. Annabelle, oltre che nella pellicola omonima e nel primo film del franchise, fece un breve cameo anche alla fine di The Conjuring – Il Caso Enfield.

Oltre ad Annabelle 2: Creation, Warner Bros. ha intenzione di espandere il lucroso franchise con altri spin-off, tra cui The Nun e Crooked Man.

Festa del Cinema di Roma 2017: Detroit di Kathryn Bigelow a Roma

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Il nuovo attesissimo film di Kathryn Bigelow, Detroit, sarà presentato alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma (26 ottobre – 5 novembre 2017). Lo ha annunciato oggi il direttore artistico Antonio Monda, d’intesa con la presidente della Fondazione Cinema per Roma, Piera Detassis.

La regista di Point Break e Strange Days, prima e unica donna ad ottenere il premio Oscar® per la miglior regia con The Hurt Locker, torna dietro la macchina da presa, a cinque anni dall’uscita di Zero Dark Thirty, per firmare un’opera di straordinaria intensità: Detroit rievoca infatti uno dei più tragici e sanguinosi episodi della storia statunitense, la sommossa che ha attraversato le strade della metropoli americana esattamente cinquant’anni fa, fra il 23 e il 27 luglio 1967.

Festa del cinema di Roma: Nanni Moretti incontra il pubblico

Il film, scritto dal premio Oscar® Mark Boal, alla terza collaborazione con Bigelow, ospita nel cast, fra gli altri, John Boyega (Star Wars: Il risveglio della Forza), Will Poulter (The Revenant), Jacob Latimore (Collateral Beauty), Jack Reynor (Transformer 4) e Hannah Murray (Game of Thrones).

“Un nuovo film straordinario di una grandissima regista – ha sottolineato Antonio Monda – Un’opera potente e magistrale che riesce a rimanere asciutta senza cadere nella trappola del film denuncia, pur raccontando agghiaccianti episodi del passato che evocano, drammaticamente, fatti di tragica attualità. È un grande onore presentare un film di questa qualità alla Festa del Cinema”.

La torre nera: recensione del film con Matthew McConaughey

Dopo anni di pre-produzione e molti problemi, arriva finalmente in sala La Torre Nera, primo adattamento cinematografico della serie di romanzi omonimi di Stephen King. Ne La Torre Nera, una serie di misteriose scosse telluriche si verificano, ormai da tempo, in varie parti del pianeta creando preoccupazione e ansia nella popolazione. Sembra un curioso caso da affidare ad esperti sismologi ma il giovane Jake Chambers (Tom Taylor), introverso ragazzino orfano di padre, sa che si tratta di ben altro.

Ne Ogni notte, nei suoi sogni, ha delle orrende visioni nelle quali vede come un oscuro mago crudele, Walter Padick (Matthew Mcconaughey), rapisce ragazzini indifesi per rubare loro la mente e generare così una forza in grado di abbattere la Torre Nera. La Torre Nera è il centro dell’universo, attorno alla quale gravitano svariati mondi, caduta la Torre, Padick potrà far entrare nell’universo conosciuto le tenebre popolate da fiamme e demoni terribili. Solo Jake ed un cavaliere di ventura dai poteri particolari, il Pistolero (Idris Elba), potranno tentare di fermare il temibile Mago ed i suoi oscuri disegni.

L’importanza dell’originale

Qualcuno considera “La Torre nera – The dark tower”, l’opera omnia di Stephen King, il quale scrisse questi otto romanzi nell’arco di due decenni, dal 1982 al 2002. Una lunga saga letteraria in cui il grande romanziere statunitense ha mescolato fantasy, horror, fantascienza e anche qualche riferimento western. Dopo aver proposto il progetto di una trasposizione cinematografica a J.J. Abrams una decina di anni fa, è stato Ron Howard a raccogliere la sfida e a produrre, insieme allo stesso King, il film poi diretto da Nicolaj Arcel.

La Torre Nera film

La Torre Nera risulta ben interpretato da due protagonisti molto solidi. La sceneggiatura è molto lineare ed è forse questa la vera forza del film, il bene contro il male, mondi diversi ma accomunati dallo stesso destino che trovano la forza di unirsi per combattere il nemico comune. La penna di King la si percepisce nelle sfumature molto dark di alcuni personaggi e soprattutto di alcune sequenze nelle quali non si risparmia quella sinistra e cinica crudeltà che non manca mai nei romanzi dello scrittore di Portland.

Un mix di generi ne La torre nera

Non un semplice fantasy quindi ma nemmeno un horror propriamente detto, La Torre Neraè un film che può apparire come il meltin pot di vari stili e generi, nel quali si fronteggiano personaggi molto diversi e con clichè completamente contrastanti.

Idris Elba, ad esempio, interpreta il serio e tormentato Pistolero Roland Deschain, una figura anacronistica e quasi fumettistica, che si aggira spaesato e solitario sia nel suo mondo che in quello degli altri. Matthew McConaughey, invece, veste i neri panni del terribile Mago Walter Padick, elegante e pieno di charme così come di fredda crudeltà mentre Tom Taylor è molto bravo nel districarsi fra questi due protagonisti come il vero eroe della compagnia.

Un eccesso di spettacolarità per La torre nera

La Torre Nera avvince e intriga, forse l’unico difetto è un’eccessiva spettacolarità di alcune sequenze, al limite dell’assurdo, ma si tratta di un’imprescindibile dazio da pagare per il cinema hollywodiano di oggi convinto che il pubblico non possa farne a meno. Vogliamo illuderci che non sia effettivamente così.

Bumblebee: al via le riprese, ecco Hailee Steinfeld sul set

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Sono ufficialmente partite le riprese dello spin off di Transformers, incentrato su Bumblebee, la Camaro gialla di Sam Witwicky che per l’occasione sarà un semplice maggiolino negli anni ’80.

Con lui, protagonisti in carne e ossa, John Cena e Hailee Steinfeld. Proprio quest’ultima ha condiviso su Instagram una foto che la ritrae nei panni di Charlie Watson, il maschiaccio che interpreterà nel film.

Bumblebee spin-off: rivelato il logo del film

Trama: 1987. Bumblebee trova rifugio in un cortile abbandonato in una piccola cittadina costiera della California. Charlie (Hailee Steinfeld), sul punto di compiere 18 anni e in cerca del suo psoto nel mondo, lo scopre, rotto e malconcio. Quando Charlie lo ripara, si accorge subito che non è un ordinario maggiolino giallo.

A dirigere Bumblebee ci sarà Travis Knight, già regista di Kubo e la Spada Magica per la Laika. Intanto, vedremo la camaro gialla in Transformers L’Ultimo Cavaliere. Protagonista del film sarà Hailee Steinfeld. Nel cast anche John Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie Dzienny Jason Drucker. La sceneggiatura del film è firmata da Christina Hodson.

Guardiani della Galassia Vol. 2: l’anteprima del video di Guardians Inferno

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In occasione dell’arrivo della versione Home Video di Guardiani della Galassia Vol. 2, ecco un’anteprima del videoclip di Guardians Inferno, realizzata con la simpatica collaborazione di David Hasselhoff.

Come potete vedere, al video hanno partecipato “sotto mentite spoglie” anche alcuni dei protagonisti del film.

Leggi la recensione di Guardiani della Galassia Vol. 2

In Guardiani della Galassia Vol. 2 tornano Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel, e Bradley Cooper,. Confermati anche Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy Flanagan Chris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

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Spider-Man: come è stato tradotto il “bimbo ragno” di Civil War nel mondo

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Già dal trailer di Captain America Civil War abbiamo visto come Tony Stark chiama in gioco Spider-Man. L’appellativo che gli dà nella versione originale del film, inglese/americana, è UNDEROOS, ovvero un termine gergale che sta a indicare i mutandoni colorati.

In Italia, la traduzione ha eliminato il riferimento alla biancheria e alla calzamaglia di Spidey e ha optato per una traduzione più rassicurante: bimbo ragno.

Grazie a una ricerca su Reddit, ecco come underoos è stato tradotto in tutto il mondo:

English: “Underoos”= Underoos

Portuguese: “Novato” = New Guy

French: “Collants” = Leggings

Italian: “Bimbo Ragno” = Spider-Baby

Latin America: “Oye Nino” = Hey Kid

Polish: “Siusiumajtek” = Bed wetter

Russian: “паучок (paoochok)” = Little Spider

Brazillian: “Pirralho”  = Brat

Turkish: “Pijamalı Çocuk” = Kid with the Pyjamas

German:  “jetzt Kleiner” = Now little guy

Hindi: “Chhote Ustad” = Little master

Swedish:  “pyjamas pojken” = Pyjama boy

Hungarian: “Rugdalózós” = Onesie

Korean: “JolJori” = Skin-tight leotards

Una cosa simile, con le dovute differenze, è capitato anche in un altro film Marvel Studios, Captain America The Winter Soldier, in cui Steve Rogers teneva una lista delle cose importanti da recuperare, per colmare i 70 anni di letargo e mettersi in pari con la cultura pop contemporanea.

Spider-Man Homecoming recensione del film con Tom Holland

Fonte: Reddit