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Joe Manganiello sarà Deathstroke in Suicide Squad?

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Joe Manganiello sarà Deathstroke in Suicide Squad?

Il cast di Suicide Squad sta stentando a completarsi. Dopo l’abbandono di Tom Hardy, che avrebbe dovuto interpretare Rick Flag, arrivano adesso delle voci insistenti che vorrebbero Joe Manganiello, trdi True Blood, in lizza per interpretare Deathstroke.

Inoltre nel film è entrato anche Gary Sinise, che però avrà un ruolo per il momento sconosciuto.

Che ve ne pare? Manganiello potrebbe dare vita ad un Deathstroke davvero interessante.

Diretto da David Ayer, il film Suicide Squad vede protagonisti Will Smith come Deadshot, Margot Robbie come Harley Quinn, Jared Leto come Joker, Jai Courtney come Captain Boomerang, Cara Delevigne come Enchantress.

Fonte: CBN

Joe Manganiello rivela perché Deathstroke voleva uccidere il Batman di Ben Affleck

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Se le cose fossero andate secondo i piani originali della Warner Bros. in merito al DCEU, Ben Affleck avrebbe diretto e interpretato The Batman. Il film doveva raccontare della lotta tra il Cavaliere Oscuro e Slade Wilson/Deathstroke, il personaggio interpretato da Joe Manganiello nell’epilogo di Zack Snyder’s Justice League. Tuttavia, il vero motivo dello scontro tra i due personaggi non è mai stato rivelato.

Il Deathstroke di Manganiello è presente in entrambe le versioni di Justice League. Tuttavia, nella scena post-credits della versione theatrical, il suo coinvolgimento lasciava intendere che lui e Lex Luthor avrebbero unito le forze per dare vita alla Injustice League. Nella Snyder Cut, invece, è stata ripristinata la scena originale con i due personaggi, con Luthor che rivela a Wilson la vera identità di Batman.

Ma perché Slade Wilson voleva a tutti i costi quell’informazione? “Quando ho letto la sceneggiatura la prima volta, Batman è stato incolpato da Slade per la morte di suo figlio”, ha spiegato Joe Manganiello in occasione del Justice Con, l’evento virtuale organizzato lo scorso weekend per celebrare la Snyder Cut ad un mese esatto dalla distribuzione. “Il figlio di Slade viene ucciso. Ci sono stati alcuni eventi che hanno ricondotto a Bruce, cioè a Batman. Ne era stato complice, era in parte responsabile. Slade lo aveva incolpato.” 

“Si diceva che Slade volesse uccidere Batman”, ha continuato Manganiello. “Questo è il motivo per cui è stato convocato sullo yacht di Lex Luthor e gli è stata data un’informazione chiave per aiutarlo a sbarazzarsi, potenzialmente, di Batman.”

Joe Manganiello spera in una serie tv su Deathstroke

Manganiello ha poi dichiarato che sarebbe interessante poter vedere finalmente quello scontro sotto forma di serie tv: “Penso che una serie del genere sarebbe divertente. Il pubblico la adorerebbe. E poi non ci sono cose simili là fuori, in questo momento. Avrebbe il suo tono e la sua giusta collocazione nell’universo. Penso che sarebbe molto interessante. Avrebbe un tono unico.”

Una volta c’era una film interamente dedicato a Deathstroke in cantiere. Tuttavia, è improbabile che la Warner Bros. decida di andare avanti con un personaggio così legato allo SnyderVerse

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Joe Manganiello rivela che James Gunn gli ha suggerito di “lasciar perdere” Deathstroke

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C’è stato un tempo in cui il Deathstroke di Joe Manganiello era in lizza per un ruolo importante nel DCEU. I piani originali prevedevano infatti che il villain venisse a conoscenza dell’identità segreta di Batman nella scena post-credits di Justice League (per gentile concessione di Lex Luthor), ponendo così le basi per il loro scontro in The Batman. I piani sono però cambiati quando Ben Affleck ha deciso di non dirigere il film, facendo dunque finire il progetto in un limbo solo per poi essere del tutto cancellato con la fine del DCEU. Per un certo periodo, si era persino parlato di uno spin-off incentrato su Deathstroke.

Manganiello ha espresso più volte il suo interesse a riprendere il ruolo nel nuovo DCU, ma sembra che l’attore abbia ora gettato la spugna. “James Gunn è un mio amico, e io e lui ne abbiamo parlato perché Jim Lee della DC Comics voleva che creassi una serie di graphic novel basate sulla sceneggiatura che ho scritto per il film sulle origini di Deathstroke“, ha raccontato l’attore a ComicBook.com. “Quando hanno iniziato a smantellare il DCEU, anche questo è però andato in fumo“, ha continuato Manganiello.

Jim l’ha letto e voleva che diventasse una serie di graphic novel, ma nessuno poteva assicurarmi che, se avesse attirato l’attenzione di registi e produttori, avrei potuto essere coinvolto. Così ho dovuto lasciar perdere. James Gunn mi ha detto: “Lascia perdere”“. L’attore si riferirebbe in realtà solo a questo progetto di graphic novel, ma ampliando il suo discorso si può benissimo dedurre che Manganiello abbia deciso di lasciar perdere con Deathstroke in generale, il quale almeno per ora non sarà coinvolto nel nuovo DC Universe ideato da Gunn.

Joe Manganiello interpreterà ancora Deathstroke?

Gunn non ha tuttavia escluso un futuro ingresso del personaggio nel suo universo condiviso, lasciando intendere di avere dei suoi piani per Deathstroke nel DCU, anche se questi potrebbero non coinvolgere Manganiello. Come noto, nei fumetti Deathstroke è un mercenario assassino altamente qualificato, introdotto originariamente come avversario dei Teen Titans. Noto per le sue eccezionali capacità di combattimento, per la forza, l’agilità e l’intelletto potenziati e per il suo genio tattico, egli possiede anche un fattore di guarigione rigenerativo che ne aumenta la durata e la longevità.

Nonostante il suo status di cattivo, Deathstroke è spesso rappresentato come un antieroe, con un codice morale complesso e un senso dell’onore. Le sue motivazioni variano, ma in genere è spinto dal desiderio di potere, ricchezza o vendetta personale. Un personaggi dunque decisamente affascinante, che potrebbe magari in futuro trovare il giusto spazio sul grande schermo, che sia Manganiello o un altro attore ad assumere il ruolo.

Joe Manganiello aggiorna sui piani per Deathstroke e The Batman

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Dopo aver confermato che lo standalone su Deathstroke è in fase di sviluppo, Joe Manganiello continua a fornire aggiornamenti sul film e ha inoltre svelato qualche dettaglio su The Batman, il nuovo progetto della DC Films dedicato al cavaliere oscuro di Gotham City.

Quando esplori l’intimità di questi villain scopri che sono persone con un’anima che stanno lottando contro ogni tipo di cose. Penso sia davvero interessante raccontare la sua storia e la verità delle sue emozioni; in fondo parliamo di un uomo che ha perso un occhio, è stato tradito, ha perso un figlio.

In merito a The Batman, Manganiello ha dichiarato:

Quando ho incontrato Ben Affleck per The Batman, abbiamo parlato esclusivamente di Deathstroke. Questa è la nostra opportunità per capire chi è questo personaggio scavando nel profondo.

Deathstroke: Joe Manganiello conferma che il film è in lavorazione

Vi ricordiamo che il personaggio ha esordito nel DCEU durante una delle due scene post credits di Justice League, mentre incontrava Lex Luthor per discutere di un piano per annientare la lega di supereroi formata da Superman, Batman, Wonder Woman, Flash e Cyborg.

Non sappiamo ancora con certezza se Deathstroke tornerà anche in Justice League 2 o se avrà un altro cameo nei prossimi cinecomic targati DC, come ad esempio The Batman, ma vi terremo aggiornati.

Deathstroke (noto anche come Deathstroke the Terminator), il cui vero nome è Slade Wilson, è un personaggio dei fumetti DC Comics creato da Marv Wolfman e George Pérez, apparso per la prima volta sulle pagine di The New Teen Titans vol. 1 n. 2 del dicembre 1980. Deathstroke si è classificato al 32º posto nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei fumetti.

Justice League: Joe Manganiello è Deathstroke nella nuova foto ufficiale

Joe Locke: 10 cose che forse non sai sull’attore

Joe Locke: 10 cose che forse non sai sull’attore

Con solo due titoli all’attivo, il giovane Joe Locke si è imposto come uno degli interpreti più popolari e ricercati della sua generazione. Capace di comunicare una grande emotività ma in possesso anche di numerose altre sfumature, Locke si sta piano piano costruendo una certa reputazione, trasmettendo buone aspettative per il suo futuro da interprete.

Le serie e i film in cui ha recitato Joe Locke

1. Ha recitato in due celebri serie. Ad oggi, l’attore ha avuto modo di recitare in solo due prodotti seriali. Si tratta però di due titoli molto popolari appartenenti a piattaforme del calibro di Netflix e Disney+. Nel 2022 assume infatti il ruolo di Charlie Spring in (qui la recensione della seconda stagione), oggi giunta alla sua terza stagione. In essa recita accanto a Kit Connor e alla premio Oscar Olivia Colman, interprete della madre di Connor. L’altra serie, in cui recita nel 2024, è Agatha All Along, legata al MCU e con protagoniste Kathryn Hahn e Aubrey Plaza.

2. Sa già quale ruolo gli piacerebbe interpretare al cinema. Ad oggi Locke non ha ancora avuto modo di recitare in un film per il cinema, ma ha affermato di sapere già quale personaggio vorrebbe per debuttare sul grande schermo. L’attore ha infatti rivelato che gli piacerebbe tanto poter interpretare un giorno il primo principe apertamente gay del mondo Disney. Per il momento, la sua richiesta non aha avuto seguito, ma mai dire mai.

Joe Locke è Teen nella serie Marvel Agatha All Along

3. Ha tenuto segreta l’identità del suo personaggio. In Agatha All Along Locke interpreta Teen (Ragazzino, in italiano). Egli è un famiglio che funge da assistente della congrega di Agatha. All’interno della sceneggiatura, il personaggio di Locke è stato chiamato solo “Teen”, poiché è così che gli altri personaggi lo chiamano e a cui lui risponde. Gli altri personaggi, in realtà, non sono in grado di percepire il suo nome o qualsiasi informazione identificativa su di lui a causa di un sigillo esantematico posto su di lui. A riguardo, l’attore ha dichiarato di essersi divertito molto a mantenere il segreto sull’identità del personaggio.

Agatha All Along (2024)
Kathryn Hahn, Joe Locke, Aubrey Plaza, and Sasheer Zamata in Agatha All Along. Foto di Courtesy of Disney – © Disney

4. È rimasto molto colpito dalla personalità di Teen. Locke descrive il personaggio come “molto premuroso e gentile”, ma anche impulsivo, spiegando che il suo “sogno” è quello di unirsi a una congrega con Agatha e di percorrere la Strada delle Streghe, definendolo “fanboy-esque” per quanto riguarda la stregoneria e le streghe ed essendo “nel suo elemento”.

Joe Locke protagonista di Heartstopper

5. Ha imparato a suonare la batteria per poter interpretare il suo personaggio. Per assumere il ruolo di Charlie in Heartstopper, Locke ha preso lezioni per imparare a suonare la batteria partendo da zero, ottenendo grandi risultati, riscontrabili nella serie. La capacità di Charlie di suonare questo strumento acquisisce un significato molto importante, in quanto è attraverso di essa che il protagonista riesce a trasmettere le proprie emozioni. Locke, pertanto, ha personalmente voluto interpretare anche queste scene.

6. Ha rubato un sacco di cravatte dal set. Un’usanza ricorrente tra gli attori è quella di portarsi a casa qualche cimelio dai set a cui hanno preso parte. Da Heartstopper, Locke ha fatto sapere di essersi “appropriato indebitamente” di numerose cravatte della divisa scolastica del suo Charlie. L’attore ha anche aggiunto di aver preso anche un paio di Converse All Star facenti parte dell’ampia e colorata collezione del proprio personaggio. Aveva però promesso di riportarle sul set qualora una seconda stagione venisse confermata, cosa poi effettivamente accaduta.

Joe Locke e i suoi… denti

7. I fan hanno notato che gli manca un dente. Guardandolo recitare nella serie Heartstopper, i fan si sono accorti che a Locke sembra mancare un dente e che l’attore cercherebbe anche di nasconderlo “storcendo” la bocca a tal fine quando deve sorridere. In rete, si possono trovare numerose occasioni di dibattito a riguardo nei forum appositi, dove i fan si scambiano considerazioni su questo preciso particolare dell’attore.

Kit Connor e Joe Locke in Heartstopper Stagione 3
Heartstopper Stagione 3 – Samuel Dore/Netflix Copyright © 2023 Netflix, Inc.

Joe Locke e Kit Connor stanno insieme?

8. Ha fatto coming out. Una volta divenuto celebre, Joe Locke non ha avuto problemi nel rivela di essere gay. Riflettendo sulle similarità con il suo personaggio in Heartstopper, Locke ha dichiarato di non aver mai subito un vero e proprio bullismo omofobico nella sua esperienza scolastica, ma di aver sempre temuto i pettegolezzi. Tuttavia, contrariamente a quanto sperato da alcuni fan, non ha una relazione con il suo co-protagonista Kit Connor, il quale nel 2022 ha comunque dichiarato di essere bisessuale.

Joe Locke è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 4 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena una cinquantina di post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

L’età e l’altezza di Joe Locke

10. Joe Locke è nato il 24 settembre 2003 a Douglas, nell’Isola di Man. L’attore è alto complessivamente con 1,75 m.

Fonti: IMDb, Instagram, Reddit

Joe Locke di Agatha All Along commenta la sua possibile partecipazione a Young Avengers

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Joe Locke, che si è rivelato Billy Maximoff nell’episodio 6 di Agatha All Along, potrebbe essere il prossimo candidato a partecipare al progetto non ancora annunciato, ma seminato, sui Young Avengers. Le voci precedenti indicavano una serie Disney+, ma un report più recente ha affermato che il roster Jr. degli Eroi più potenti della Terra si riunirà effettivamente sul grande schermo.

Proprio alla fine del recente sequel di Captain Marvel, dopo aver aiutato Carol Danvers e Monica Rambeau a sconfiggere Dar-Benn e a prevenire un catastrofico evento Multiversale, Kamala Khan usa la tecnologia S.W.O.R.D. di Nick Fury per rintracciare Kate Bishop (Hailee Steinfeld) e le dice che sta mettendo insieme una squadra.

Agatha All Along: Joe Locke conferma l’identità del suo personaggio

Kamala menziona Cassie Lang di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, alias Stature (Kathryn Newton), ma chi altro potremmo vedere nella squadra?

Anche prima che il personaggio di Agatha All Along di Joe Locke fosse confermato come Billy Maximoff, alias Wiccan, si vociferava che i figli di Scarlet Witch sarebbero tornati per unirsi ai Giovani Vendicatori. Parlando con ComicBook.com, Locke è stato molto riservato su eventuali piani specifici, ma sembra decisamente interessato a far parte del roster.

“Non lo so. Voglio dire, ovviamente mi piacerebbe che ciò accadesse perché adoro lavorare con la Marvel e adoro Billy come personaggio e mi piacerebbe continuare a interpretarlo. Ma non ne so nulla”, dice impassibile l’attore. “Se questo è il loro piano, è fantastico e lo adoro. Ma non mi dicono niente. Cioè, non sto nemmeno tacendo qualcosa. Mi piacerebbe dire, ‘Sì, sto facendo tutto questo!’ Ma, chi lo sa? Sai, è ancora molto presto.”

A Locke è stato anche chiesto della menzione di Mefisto nell’episodio 3. “È stato fantastico. Penso che sia stata una cosa molto fan-service/MCU più ampia di cui non ho idea. Ma, è sicuramente divertente da portare in vita, come fan della Marvel”, ha ammesso. “Essere tipo, ‘Oh, possiamo dire il suo nome!’ Ciò significa che forse… tipo, chissà cosa significa per il futuro di quel personaggio?”.

Si prevede che il cattivo demoniaco farà il suo debutto nell’MCU in Ironheart, con Sacha Baron Cohen nel ruolo.

Joe Locke commenta il finale di Agatha All Along e il colpo di scena riguardante Billy

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Sebbene il finale di Agatha All Along sia stato soddisfacente per molti spettatori, c’è qualcuno che è rimasto deluso dalla mancanza di apparizioni di volti noti, oltre al fatto che l’episodio 9 ha incluso un colpo di scena che non è stato considerato efficace all’unanimità.

Nell’episodio è stato rivelato che la Strada delle Streghe non è mai stata reale… finché non lo è diventata! Si scopre infatti che la Ballata della Strada delle Streghe era qualcosa che Agatha e suo figlio Nicholas Scratch avevano inventato per passare il tempo, prima che Harkness iniziasse a usare la canzone per attirare verso di lei streghe ignare, in modo da poter rubare il loro potere.

Joe Locke commenta il colpo di scena del finale di stagione di Agatha All Along

Agatha stava pianificando di fare lo stesso con la nuova congrega che mette insieme all’inizio della serie, ma Billy Maximoff (Joe Locke) ha usato inconsciamente le sue vaste abilità per dare forma a una realtà completamente nuova, creando essenzialmente la Strada e ogni prova che i personaggi hanno affrontato mentre la percorrevano. Ciò significa anche che è stato – direttamente o indirettamente, a seconda del punto di vista – responsabile della morte di Sharon Hart, Lilia Calderu e Alice Wu-Gulliver.

Durante l’ultimo episodio del podcast ufficiale Marvel Studios, l’attore Joe Locke ha condiviso i suoi pensieri sul colpo di scena e vede questo sviluppo come un modo per collegare ulteriormente Wiccan a sua madre, Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen). “Ero davvero euforico, perché so che è un colpo di scena molto bello e fa sì che tutto abbia senso. Mostra l’entità dei poteri di Billy e quanto sia simile a sua madre, anche inconsciamente”.

Kathryn Hahn e Joe Locke in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Agatha All Along tornerà per una seconda stagione? Abbiamo appreso di recente che la Disney ha presentato la serie nelle categorie commedia per la prossima stagione dei premi, tra cui i Golden Globes, i SAG Awards e la corsa agli Emmy dell’anno prossimo.

I criteri della Television Academy per le serie limitate affermano: “Il programma deve raccontare una storia completa e non ricorrente e non deve avere una trama in corso o personaggi principali nelle stagioni successive”.

Joe Letteri della Weta Digital parla di Man of Steel

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In una recente intervista, Joe Letteri di Weta Digital, cui è stata affidata la supervisione degli effetti visivi di Man of Steel, ha parlato del film, parlando più dell storia che non degli aspetti tecnici di sua competenza.

Letteri ovviamente non si è sbilanciato più di tanto, sottolineando di non poter rilasciare troppe dichiarazioni, ma ha sottolineato che l’elemento più eccitante del film è proprio la storia, una revisione della classica vicenda del supereroe cresciuto su un mondo per lui alieno, dopo essere stato fatto fuggire dal suo pianeta d’origine.

Letteri ha sottolineato come Zack Snyder abbia  abbandonato molti dei luoghi comuni del fumetto, chiedendosi se ci fosse un modo per far tornare a funzionare la storia di Superman. Si è voluti essere il più possibile realisti: ovviamente gli elementi fantastici non mancano, ma sono stati inseriti nella storia in modo da poter dare l’impressione di poter essere realmente avvenuti.

Il cast di Man of Steel include Henry Cavill, Amy Adams, Michael Shannon, Kevin Costner, Diane Lane, Laurence Fishburne, Antje Traue, Ayelet Zurer, Christopher Meloni, Russell Crowe, Michael Kelly, Harry Lennix e Richard Schiff; l’uscita del film in 3D, 2D ed IMAX è fissata per il prossimo 14 giugno.

Fonte: ComingSoon.Net

Joe Johnston insiste su Jurassic Park 4

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Joe Johnston insiste su Jurassic Park 4

Qualche settimana fa si è diffusa la voce di un interessamento di Steven Spielberg e dello sceneggiatore Mark Protosevich alla possibile realizzazione di una seconda trilogia di Jurassic Park.

Joe e Anthony Russo spiegano perché non credono alle affermazioni sulla “stanchezza da supereroi”

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C’è stato un tempo in cui i Marvel Studios non potevano sbagliare, ma le cose sono cambiate quando Eternals è diventato il primo film del MCU a ottenere un punteggio “Rotten” su Rotten Tomatoes.

Il marchio non è più a prova di critica e film e serie tv come Secret Invasion e Ant-Man and The Wasp: Quantumania ne sono la prova. Gli odiatori del genere supereroistico non hanno perso tempo ad abbracciare la narrativa della “stanchezza da supereroi”, ma i registi di Avengers: Endgame, Joe e Anthony Russo non sembrano essere d’accordo con questa affermazione.

Penso che sia un riflesso dello stato attuale di tutto“, ha detto Joe a proposito delle recenti difficoltà dei Marvel Studios. “È difficile in questo momento, è un momento interessante. Penso che siamo in un periodo di transizione e la gente non sa ancora bene come riceverà le storie in futuro, o che tipo di storie vorrà“.

C’è un grande divario generazionale sul modo di consumare i media. C’è una generazione che è abituata alla visione su appuntamento e ad andare a teatro in una certa data per vedere qualcosa, ma sta invecchiando“, ha continuato, condividendo la sua opinione sullo stato attuale di Hollywood. Nel frattempo, la nuova generazione dice: “Lo voglio subito, voglio elaborarlo subito“, per poi passare alla cosa successiva, che elabora facendo altre due cose allo stesso tempo“.

Sai, è un momento molto diverso rispetto al passato. E credo che tutti, compresa la Marvel, stiano vivendo la stessa cosa, questa transizione. E credo che questo sia probabilmente l’aspetto più importante“.

Sulla “stanchezza da supereroi”

Anthony è poi intervenuto per condividere la sua convinzione che da tempo ci si lamenta della “stanchezza da supereroi“, solo che il genere ha dimostrato che i suoi detrattori si sbagliavano reinventandosi.

L’era post-COVID è stata definita dall’espansione del MCU sullo streaming, e anche se sarebbe sbagliato definirlo un esperimento fallito, i Marvel Studios hanno faticato. Ora, però, è in atto una revisione creativa nello studio che ha rimandato tutto, da Daredevil: Born Again ad Avengers 5 sono tornati al tavolo da disegno.

“Penso che sia la stanchezza in generale“, ha sottolineato il cineasta, togliendo il disturbo agli adattamenti dei fumetti. “La questione della stanchezza da supereroi esisteva da molto prima del lavoro che stavamo facendo. Quindi, è una sorta di lamentela eterna, come quella che abbiamo sempre citato agli inizi del nostro lavoro sui supereroi“.

La gente si lamentava dei western allo stesso modo, ma sono durati per decenni e decenni e decenni. Venivano continuamente reinventati e portati a nuovi livelli man mano che andavano avanti“.

Con un rilancio del DCU all’orizzonte, sembra che stiamo entrando in una nuova era per i film di supereroi. Una volta che i Marvel Studios avranno superato la Saga del Multiverso, gli X-Men saranno in gioco e questo, da solo, dovrebbe cambiare le carte in tavola.

Joe e Anthony Russo aperti sulla possibilità di guidare i nuovi X-Men targati Marvel Studios

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I registi di Avengers: Endgame Joe e Anthony Russo hanno già parlato del loro amore per gli X-Men in passato, il che ha inevitabilmente portato l’attenzione dei media sulla coppia di registi che sono stati intervistati di recente. Al duo di registi è stato chiesto proprio in merito alla possibilità di dirigere il riavvio pianificato dei Marvel Studios. Sentite la loro risposta quale è stata! 

Non sappiamo ancora se i Russo abbiano avuto conversazioni ufficiali sulla prospettiva di tornare al MCU, ma rimangono chiaramente incuriositi dall’idea di portare i Figli dell’Atomo in questo mondo condiviso che si chiama Marvel Cinematic Universe. Mentre parlavano con AP Entertainment, i realizzatori sono stati nuovamente interrogati sui rumors che potrebbero essere in lizza per dirigere un nuovo film degli X-Men.

“Uno dei miei beni più preziosi è Incredible Hulk #181, che è la prima apparizione di Wolverine”, ha risposto Joe Russo. “È una parte importante della mia collezione di fumetti. Wolverine è così essenziale per gli X-Men, ovviamente, sarebbe un progetto divertente su cui lavorare e trovare un nuovo modo per farlo.” “Ma penso che probabilmente sia qualcosa che Kevin Feige ha giustamente messo da parte per un po’ per darsi la possibilità di introdurre alcuni nuovi personaggi nel mondo e riportarli indietro quando sarà pronto”, ha aggiunto. Proprio ieri vi abbiamo segnalato che la star di Kingsman, Taron Egerton, ha confermato di aver incontrato Feige sulla possibilità di vestirsi i panni di Logan, ma resta da vedere se si concretizzerà o meno qualcosa. 

Non abbiamo ancora idea di come Feige e co. vogliano pianificare e introdurre mutanti nel MCU, o se questo misterioso progetto degli X-Men sarà un film o una serie Disney+. I fan pensavano che il cameo del Professor Xavier (Sir Patrick Stewart) in Doctor Strange nel Multiverso della Follia potesse gettare le basi per il debutto di più personaggi mutanti, ma sembra sempre più probabile che il coinvolgimento degli Illuminati nel sequel sia stato davvero poco più di un servizio di fan. Anche se i Russo decidessero di lavorare su un altro progetto dei Marvel Studios, la maggior parte dei fan sembra sperare di vederli prendere il timone di Secret Wars (che si dice sarà il prossimo grande evento del MCU).

Joe Dante torna all’horror

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Una buona notizia per tutti gli amanti del genere horror: Joe Dante, il regista del mitico Piranha, sta per tornare! Da tempo assente dalle scene

Joe Dante alla regia del thriller sovrannaturale Labirintus

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Joe Dante al lavoro sul thriller sovrannaturale Labirintus. Il film racconterà la sfortunata missione di un investigatore del paranormale e di un ricercatore psichiatrico in una struttura sovietica per esperimenti situata all’interno del Labirinto di Budapest, nel profondo delle catacombe, sotto il Castello di Buda. I due (e il gruppo che li accompagna) incontreranno terribili forze soprannaturali che impediranno loro di uscire: per fuggire, dovranno trovare e distruggere il cuore oscuro del labirinto che li ha intrappolati.

Le riprese del fim, prodotto dalla Goldcrest, inizieranno nella prossima primavera. Dante si sta occupando della definizione del cast assieme a Nancy Bishop. Pascal Degove, amministratore delegato della Goldcrest Films, fa sapere: “È straordinario lavorare con Joe Dante – un regista che ha emozionato, sorpreso e spaventato il pubblico per tutta la sua carriera. Labirintus è un viaggio inquietante e snervante nella psiche e Joe è il regista perfetto per portarlo sul grande schermo.” Il regista, dal canto suo, si dichiara entusiasta di lavorare a questo “avvincente e agghiacciante film.”

Burying the ExL’ultima fatica cinematografica di Dante (negli ultimi anni impegnato con le serie tv Hawaii Five-0, Le streghe dell’East End e Salem) risale a Burying the Ex, del 2014. Dante comparirà prossimamente in un cammeo, assieme al collega Stuart Gordon, in Bad Seed, contributo di Neil Marshall per l’antologia horror di Axelle Carolyn Tales Of Halloween.

Fonte: Variety

Joe Cornish favorito per Star Trek 3

Avevamo già parlato del possibile successore di JJ Abrams a timone di Star Trek in articoli precedenti. Il regista sarà infatti totalmente immerso nel grosso lavoro riguardante il mondo di Star Wars.

Dopo il nome di Rupert Wyatt, Deadline ha annunciato un nuovo, possibile regista. Le indiscrezioni di Deadline vedono un favorito Paramount: Joe Cornish. Cornish, ha iniziato a dirigere un paio di anni fa, partendo da Attack The Block. Dopo la stesura dello script di Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno, il regista dovrebbe ora occuparsi anche di uno dei progetti Marvel più ambiziosi, quello dedicato ad Ant-Man. La decisione definitiva dovrebbe comunque essere annunciata a breve dalla Paramount, data la volontà di cominciare le riprese del nuovo episodio di Star Trek in estate.

Il cast di Star Trek 3 non è stato ancora ufficializzato, ma è molto probabile che il film vedrà il ritorno di alcuni degli attori presenti in Star Trek Into Darkness, come Chris Pine, Zoe Saldana, Simon Pegg, Zachary Quinto, John Cho, Karl Urban e Alice Eve.

Joe Cornish adatta il romanzo cyberpunk “Snow Crash”

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Il regista di Attack the Block, Joe Cornish adatterà per il grande schermo il romanzo cyberpunk “Snow Crash”, scritto nel 1992 da Neal Stephenson.  Il film sarà prodotto dalla Paramount e dalla Kennedy/Marshall di Kathleen Kennedy.

Joe Carnahan realizzerà Motorcade

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Joe Carnahan dirigerà l’action thriller Motorcade per la DreamWorks, dopo che il progetto del film è in ballo a Hollywood già da diversi anni, senza che questo sia mai stato effettivamente sviluppato.

TIl film è incentrato sulla storia di un agente dei servizi segreti caduto in disgrazia che ha la grande occasione di riscatto quando si trova nel posto giusto al momento giusto, ossia durante un attacco terroristico nel bel mezzo del corteo presidenziale americano. Insomma, siamo dalle parti di Attacco al potere – Olympus Has Fallen ma l’ambientazione negli spazi ristretti di un automobile e il tema quanto mai caldo del terrorismo, potrebbero regalare qualche sorpresa.

Joe Carnahan, già regista di A-Team e The Grey, nonché produttore di serie televisive, è dunque oggi legato al progetto che, in passato, aveva richiamato l’attenzione di Tom Cruise e Ryan Reynolds. Una sceneggiatura è già stata scritta da Billy Ray, ma è probabile che Carnahan ci rimetta mano direttamente.

Fonte: Empire Online

Joe Carnahan alle redini di Nemesis?

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Mark Millar, scrittore di Kick-Ass, ha recentemente annunciato novità riguardo la versione per il grande schermo di un’altra sua opera ‘di culto’, Nemesis: il nuovo nome affiancato al progetto sarebbe quello di Joe Carnahan. Sul suo sito ufficiale, Millar ha spiegato che il regista di The Grey prenderà in mano il film targato 20th Century Fox, la cui sceneggiatura sarà scritta dal fratello Matthew.

Uscita per la Icon, la filiale ‘adulta’ della Marvel, Nemesis, miniserie scritta da Millar e disegnata da Steve McNiven narra le ‘gesta’ dell’omonimo supercriminale, una sorta di Batman in negativo: solo per citare alcune particolarità, il personaggio opera in pieno giorno e veste completamente di bianco, mostrando conoscenze scientifiche e una pratica delle arti marziali al di sopra dell’ordinario. Il criminale in questione si diverte ad organizzare spettacolari attentati terroristici in giro per il mondo, sfidando di volta in volta i migliori poliziotti del luogo in una corsa contro il tempo che si conclude sistematicamente con la morte di questi ultimi. Una versione cinematografica ben fatta sarebbe sicuramente spettacolare, tuttavia la violenza del fumetto in questione lascia qualche dubbio sulla fedeltà all’originale: il progetto comunque si trova ancora in una fase del tutto embrionale, non avendo ancora ricevuto nemmeno il via libera.

Fonte: ComingSoon.Net

Joe Carnahan alle prese coi vampiri in Undying Love

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L’adattamento per il grande schermo della graphic novel vampiresca Undying Love è ancora alle battute iniziali, ma dopo qualche fase di incertezza, sembra aver finalmente trovato lo scrittore e regista definitivo in Joe Carnahan.

Il progetto, partito nel 2011, aveva poi subito vari rallentamenti proprio nella ricerca dello sceneggiatore e del regista. Ideata da Tomm Coker e Daniel Freedman, Undying Love segue le vicende di un ex soldato che si innamora di una giovane donna; ma il cammino verso il vero amore verrà ostacolato dal retaggio vampiresco della donna. Il protagonista dovrà quindi calarsi nei meandri di una Honk Kong sotterranea, dovendo sconfiggere un’armata di succhiasangue non morti per liberare la propria amata.

Al progetto si era in precedenza interessato Alexander Aja, senza che poi ne risultasse nulla di concreto; Carnahan si è detto entusiasta del progetto per quanto questo sia un pò al di fuori dei suoi soliti schemi, con l’ambientazione orientale e i combattimenti di spade.

Mentre ancora nulla si sa del cast, si può ipotizzare che Frank Grillo, collaboratore abituale di Carnahan, potrebbe partecipare al film.

Fonte: Empire

Joe Carnahan al timone di Daredevil?

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Ormai andiamo alla media di un nome al giorno: il progetto di un fantomatico film ‘made in Fox’ dedicato a Daredevil continua a generare rumors e voci incontrollate: solo di qualche giorno fa la notizia di un possibile coinvolgimento del regista Drew Goddard, ed ecco arrivare un nuovo nome, quello di Joe Carnahan; nel frattempo però, sia la Fox che la Marvel continuano a negare tutto.

La situazione appare peraltro alquanto ingarbugliata: la Fox detiene attualmente i diritti della versione cinematografica del personaggio, ma questi scadranno a breve, entro fine anno. Nel frattempo, la stessa Fox ha dato il via ad un altro reboot supereroistico, quello dei Fantastic Quattro, firmato da Josh Trank.

L’impressione a questo punto è che gli studios non abbandoneranno certo il ‘favoloso quartetto’ per tornare a dedicarsi a Daredevil. Dopo essersi fatto conoscere a inizio 2012 per The Grey, Carnahan attualmente vede il suo nome legato a vari progetti, tra cui Continue (un’avventura a base di loop temporali sul tipo di Source Cod), il remake del Giustiziere della Notte e il suo sogno, Killing Pablo, biopic dedicato al boss del narcotraffico colombiano Pablo Escobar. Quanto ai fumetti, Caranahan ha già espresso interesse per il genere in passato, esprimendo il proprio apprezzamento in particolare per Preacher di Garth Ennis.

Fonte: Empire

Joe Carnahan abbandona il remake del Giustiziere della Notte

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Dopo essere stato a lungo dato come probabile regista e sceneggiatore del remake del Giustiziere della Notte, Joe Canahan sembra aver definitivamente abbandonato il progetto.

L’originale, uscito nel 1974 (portando sugli schermi un romanzo scritto da Brian Garfield, pubblicato un paio di anni prima), seguiva Charles Bronson nei panni di un uomo comune che, in seguito alla morte violenta della moglie e di fronte all’incapacità delle forze dell’ordine di far fronte alla violenza dilagante, decideva di farsi giustizia da sé; l’enorme successo del film diede il via a una serie con ben quattro sequel.

L’abbandono di Carnahan appare dovuto a differenze inconciliabili riguardo l’aspetto creativo; in precedenza si era parlato di Sylvester Stallone come regista e interprete, ma tutto si è poi concluso con un nulla di fatto; Paramount Pictures ed MGM sarebbero intenzionate a ingaggiare Bruce Willis come protagonista.

Fonte: ComingSoon.Net

Jodorowsky’s Dune: il trailer italiano del film in sala dal 26 agosto

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Valmyn in collaborazione con Wanted Cinema è lieta di rilasciare il trailer italiano di JODOROWSKY’S DUNE di Frank Pravich, l’affascinante documentario in arrivo nei cinema dal 6 settembre che esplora la genesi di una delle più grandi epopee del cinema mai esistita: l’adattamento del regista di culto Alejandro Jodorowsky del romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert, un film epico, la prima versione in assoluto su grande schermo del romanzo che avrebbe segnato un punto di svolta per il mondo cinematografico, ma che purtroppo non vide mai la luce e restò incompiuto.

JODOROWSKY’S DUNE documenta le peripezie e i retroscena di questo ambizioso progetto cinematografico fantascientifico tramite il racconto e i ricordi dello stesso Jodorowsky e l’animazione dei disegni preparatori originali del film realizzati da un gruppo artistico d’élite tra cui l’artista di fumetti francese Jean “Moebius” Giraud che ha illustrato gli storyboard, lo sceneggiatore Dan O’Bannon (Dark Star, Alien), l’artista HR Giger (Alien) e l’illustratore tascabile di fantascienza Chris Foss.

Anche se il progetto non vedrà mai la piena realizzazione, il film resterà un vivido sogno nell’immaginazione dei suoi creatori e sarà di ispirazione per molti altri registi, ultimo in ordine di arrivo il regista candese Denis Villeneuve con la sua versione dell’omonimo film che verrà presentata fuori concorso alla 78a Mostra del Cinema di Venezia.

JODOROWSKY’S DUNE celebra il trionfo dell’arte e dell’immaginazione e dei sogni creativi di Jodorowsky. JODOROWSKY’S DUNE di Frank Pravich arriverà nei cinema italiani dal 6 settembre distribuito da Valmyn in collaborazione con Wanted Cinema.

Jodorowsky’s Dune, la trama

Nel 1975, dopo il successo di El Topo e La montagna sacra, Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi della saga di Dune di Frank Herbert. Il suo Dune doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss, oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles.

Jodorowsky’s Dune, al cinema dal 26 agosto

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Jodorowsky’s Dune, al cinema dal 26 agosto

Valmyn in collaborazione con Wanted Cinema è lieta di presentare nei cinema a partire dal 26 agosto JODOROWSKY’S DUNE di Frank Pravich, l’affascinante documentario che esplora la genesi di una delle più grandi epopee del cinema mai esistita: l’adattamento del regista di culto Alejandro Jodorowsky del romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert, un film epico, la prima versione in assoluto su grande schermo del romanzo che avrebbe segnato un punto di svolta per il mondo cinematografico, ma che purtroppo non vide mai la luce e restò incompiuto.

JODOROWSKY’S DUNE documenta le peripezie e i retroscena di questo ambizioso progetto cinematografico fantascientifico tramite il racconto e i ricordi dello stesso Jodorowsky e l’animazione dei disegni preparatori originali del film realizzati da un gruppo artistico d’élite tra cui l’artista di fumetti francese Jean “Moebius” Giraud che ha illustrato gli storyboard, lo sceneggiatore Dan O’Bannon (Dark Star, Alien), l’artista HR Giger (Alien) e l’illustratore tascabile di fantascienza Chris Foss.

Dune, Jodorowsky commenta il trailer: “È tutto prevedibile”

Anche se il progetto non vedrà mai la piena realizzazione, il film resterà un vivido sogno nell’immaginazione dei suoi creatori e sarà di ispirazione per molti altri registi, ultimo in ordine di arrivo il regista candese Denis Villeneuve con la sua versione dell’omonimo film che verrà presentata fuori concorso alla 78a Mostra del Cinema di Venezia.

JODOROWSKY’S DUNE celebra il trionfo dell’arte e dell’immaginazione e dei sogni creativi di Jodorowsky. JODOROWSKY’S DUNE di Frank Pravich arriverà nei cinema italiani dal 26 agosto distribuito da Valmyn in collaborazione con Wanted Cinema e verrà presentato in anteprima nazionale alle Notti Bianche del Cinema del 2 e 3 luglio a Roma al Farnese Arthouse.

SINOSSI – Nel 1975, dopo il successo di El Topo e La montagna sacra, Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi della saga di Dune di Frank Herbert. Il suo Dune doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss, oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles.

JODOROWSKY’S DUNE

Jodorowsky’s Dune ecco il trailer del documentario

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Jodorowsky’s Dune ecco il trailer del documentario

DUNE-HEADLINE

 

Grazie a Sony siamo in grado di mostrarvi il trailer del documentario Jodorowsky’s Dune, in uscita a marzo negli Stati Uniti per un breve periodo.
Diretto da Frank Pavich, Jodorowsky’s Dune esplora la vita sul set di Alejandro Jodorowsky e il suo incredibile e ambizioso tentativo di portare sullo schermo il romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert.

Dune fu in pre-produzione per oltre due anni e doveva essere un viaggio attraverso la creatività e l’immaginazione, una storia sulla ricerca incessante di un sogno e la necessità dell’arte.
Il film avrebbe avuto un cast stellare composto da Orson Welles, Mick Jagger, David Carradine e Salvador Dalì, con una colonna sonora ideata dai Pink Floyd e design curati da alcuni tra i più provocanti artisti dell’epoca come H.R. Giger e Jean Giraud.

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Fonte: Comingsoon.net

Jodorosky’s Dune: il materiale di pre-produzione del film mai realizzato

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È stato diffuso il materiale di pre-produzione del Dune di Alejandro Jodorosky, il film mai realizzato a cui il regista lavoro nella seconda metà degli anni Settanta e che doveva essere il primo adattamento dal romanzo di Frank Herbert.

Nel 1975 Jodorosky va in Francia per iniziare a lavorare a un film che non fu mai realizzato: un colossale adattamento di Dune di Frank Herbert, in cui dovevano recitare Orson Welles, Salvador Dalí e altri, la musica era stata affidata ai Pink Floyd. Per lavorare a questo progetto, il regista mise insieme i talenti visionari di HR Giger, Dan O’Bannon e Jean “Moebius’ Giraud (Giger e O’Bannon hanno successivamente collaborato ad Alien). Tuttavia i finanziatori del progetto si sono ritirati e Dune è stato infine girato da David Lynch.

Sul progetto di Jodorosky è stato realizzato nel 2013 un documentario, dal titolo Jodorosky’s Dune, che racconta proprio la pre-produzione e la lavorazione del film mai realizzato:

A questo link trovate tutto il materiale condiviso su Google Share Photo.

Al momento, Denis Villeneuve sta girando un nuovo adattamento dai romanzi. Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave BautistaCharlotte Rampling Jason Momoa.

Jodie Turner-Smith: 10 cose che non sai sull’attrice

Jodie Turner-Smith: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Jodie Turner-Smith potrà non essere un nome particolarmente noto, data la sua filmografia ancora esigua, ma i progetti a cui ha partecipato hanno messo in luce le sue doti, rendendola una nome su cui puntare per il futuro.

Divisa tra cinema e televisione, la Turner-Smith ha infatti preso parte a titoli di rilievo, che le hanno permesso in breve tempo di ottenere un buon riscontro di pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Jodie Turner-Smith.

Parte delle cose che non sai di Jodie Turner-Smith

Jodie Turner-Smith: i suoi film

1. Ha esordito con il film di un noto autore. Nel 2016 l’attrice compare per la prima volta sul grande schermo recitando nel film The Neon Demon, del regista Nicolas Widing Refn. Pur avendo un piccolo ruolo, la Turner-Smith ottiene una ulteriore celebrità, che la porta a recitare nei film indie Lemon (2017) e Newness (2017). Nel 2019 è invece protagonista del film Queen & Slim accanto all’attore Daniel Kaluuya. Successivamente recita nei film Without Remorse e After Yang, entrambi previsti per il 2020.

2. È maggiormente nota per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver esordito in un piccolo ruolo nella serie True Blood (2013), l’attrice compare in alcune puntate di Mad Dogs (2015-2016), e Ice (2016), per poi ottenere maggior popolarità grazie al ruolo di Azima Kandie nella serie The Last Ship (2017-2018). Recita poi tra i protagonisti della serie Nightflyers (2018), tratta da un racconto di George R. R. Martin, mentre nel 2019 è Josie nella serie Jett.

3. Ha iniziato recitando in diversi cortometraggi. Per ottenere una prima visibilità, l’attrice ha iniziato partecipando a diversi cortometraggi, alcuni dei quali ritrovabili sul Web. Tra questi si annoverano Somebody in Noboy (2014), Hard World for Small Things (2016), Woman in Deep (2016), Man Rots from the Head (2016), Call Your Father e Let’s Just Be Friends (2017).

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Jodie Turner-Smith è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 173 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere prevalentemente fotografie realizzate per servizi di moda o per celebri riviste. Non mancano tuttavia anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

5. Sono presenti immagini da modella. Oltre ad essere un’attrice, la Turner-Smith si è affermata anche modella. Non sorprende dunque che nel suo profilo Instagram sia possibile ritrovare foto che la ritraggono indossare particolari capi d’abbigliamenti o accessori per il corpo o il viso.

Parte delle cose che non sai di Jodie Turner-Smith

Jodie Turner-Smith e Joshua Jackson

6. Ha sposato un noto attore. Nel 2018 l’attrice conferma il fidanzamento con l’attore Joshua Jackson, noto per il ruolo di Pacey nella serie Dawson’s Creek. L’anno seguente, nel dicembre del 2019, annunciando di essersi sposati con una cerimonia particolarmente privata. I due hanno basato sin dall’inizio la loro relazione su un criterio di riservatezza, che li ha tenuti lontani dal gossip.

7. Aspettano il primo figlio. Nel gennaio del 2020 la coppia si presenta insieme alla cerimonia dei premi Bafta, e lì la Turner-Smith si mostra con un pancione che svela l’arrivo del primo figlio per la coppia. Questa è una delle poche notizie trapelate circa la loro vita sentimentale, considerando anche che era difficile nascondere la gravidanza di ormai diversi mesi.

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Jodie Turner-Smith in Queen & Slim

8. È la protagonista del film. Nel 2019 l’attrice recita nel film Queen & Slim, recitando accanto all’attore Daniel Kaluuya. Protagonista della pellicola, la Turner-Smith ha descritto la storia come un versione black di Bonnie e Clyde, dove una coppia di amanti di colore si ritrova inseguita da un poliziotto esplicitamente razzista.

Jodie Turner-Smith in Nightflyers

9. È grata a George R. R. Martin. Nella serie di fantascienza Nightflyers, targata Netflix, l’attrice ricopre il ruolo di Melantha Jhirl. L’attrice ha affermato di essere grata a George R. R. Martin, autore del racconto da cui è tratta la storia, se ha potuto ottenere la parte. Martin aveva infatti imposto alla produzione che il personaggio di Melantha fosse una donna di colore, e così la Turner-Smith poté candidarsi per il ruolo.

Jodie Turner-Smith: età e altezza

10. Jodie Turner-Smith è nata a Peterborough, nel Regno Unito, il 7 settembre 1986. L’attrice è alta complessivamente 176 centimetri.

Fonte: IMDb

Jodie Turner-Smith di The Acolyte critica duramente la Disney per non aver difeso il cast dalle reazioni razziste

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Jodie Turner-Smith si è scagliata contro la Disney per non aver preso le parti dei suoi interpreti attaccati da razzisti e misogini all’indomani dell’uscita di The Acolyte. Ad agosto, abbiamo ricevuto la notizia che Lucasfilm/Disney non avrebbe portato avanti una seconda stagione di The Acolyte nonostante diverse trame e archi narrativi importanti fossero rimasti irrisolti entro il finale della prima stagione.

La decisione è stata accolta con un misto di indifferenza e delusione, ma è chiaro che molti fan di Star Wars, e alcuni degli attori coinvolti nella serie non sono rimasti sorpresi da questo sviluppo. La showrunner Leslye Headland sperava di poter continuare la sua storia ambientata nell’era dell’Alta Repubblica, e si dice che lo studio stesse pianificando una seconda stagione fino a poco tempo fa.

Il motivo “ufficiale” della cancellazione della serie è stato il basso/calo degli spettatori, ma molti ritengono che l’intensa reazione di una minoranza rumorosa possa aver influito sulla decisione. Potremmo non sapere mai se è stato così, ma sappiamo che diversi membri del cast sono stati presi di mira per abusi razzisti, misogini e omofobi, senza alcuna risposta da parte dello studio.

Star Wars: The AcolyteOra, la star Jodie Turner-Smith (Mother Aniseya) ha criticato duramente la Disney per non aver parlato. “Devono smetterla di fare questa cosa in cui non dicono niente quando le persone vengono riempite di razzismo e stronzate su Internet”, dice l’attrice a Glamour Magazine. “Non è giusto non dire niente. È davvero ingiusto”.

“Sarebbe semplicemente bello se le persone che hanno tutti i soldi mostrassero il loro supporto e mettessero i piedi per terra”, ha continuato. “Dicendo che questo è inaccettabile: ‘Non sei un fan se fai questo’. Facessero una dichiarazione importante e verificassero se ne ricavano qualche soldo. Scommetto che non succederà, perché le persone di colore, e in particolare i neri, rappresentano una percentuale molto alta del potere d’acquisto. Potrebbero scoprire che in realtà è più redditizio per loro, ma tutti usano ‘woke’ come se fosse una parolaccia”.

The Acolyte è stata cancellata

La creatrice Leslye Headland (“Russian Doll“), una dichiarata super fan di “Star Wars“, si è messa in testa di creare la prima storia di “Star Wars” ambientata al di fuori della linea temporale principale del franchise che si estende da La minaccia fantasma a Star Wars: L’ascesa di Skywalker”.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

Jodie Foster: 10 cose che non sai sull’attrice

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Jodie Foster: 10 cose che non sai sull’attrice

Jodie Foster è una di quelle attrici che ha fatto la storia del cinema mondiale grazie alle sue incredibili, quanto incisive interpretazioni. L’attrice, che ha iniziato a recitare sin dalla più tenera età, è entrata sin da subito nel cuore degli spettatori e ha dimostrato di essere molto in gamba anche in altri campi, come la regia e la produzione.

Ecco dieci cose da sapere su Jodie Foster.

Jodie Foster: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice ha iniziato a recitare per il grande schermo nel 1972, anno di debutto con il film Due ragazzi e un leone. In seguito, ha preso parte a film come Tom Sawyer (1973), Alice non abita più qui (1974) e Taxi Driver (1976), con cui si consacra. Da quel momento ha recitato in film come Tutto accadde un venerdì (1976), Casotto (1977), Carny – un corpo per due uomini (1980), Presunta assassina (1986), Il sentiero dei ricordi (1988), Sotto accusa (1988), Ore contate (1989) e Il silenzio degli innocenti (1991). La sua carriera, prosegue con i film Maverick (1994), Contact (1997), Panic Room (2002), Inside Man (2006), Il buio nell’anima (2007) e Alla ricerca dell’isola di Nim (2008). Tra le sue ultime apparizioni cinematografiche, si citano Mr. Beaver (2011), Carnage (2011), Elysium (2013), Hotel Artemis (2018) e The Mauritanian (2021).

2. È anche produttrice e regista. Nel corso della sua carriera, l’attrice si è distinta anche come produttrice e regista. In quanto produttrice, ha partecipato alla lavorazione dei film Presunta assassina, Nell (1994), Una decisione sofferta (1998), Walking the Dead (2000), The Dangerous Lives of Altar Boys (2002), Il buio nell’anima (2007) e Be Natural: The Untold Story of Alice Guy-Blaché (2018). In qualità di regista, invece, ha lavorato alla regia dei film Il mio piccolo genio (1991), A casa per le vacanze (1995), Mr. Beaver (2011) e Money Monster – L’altra faccia del denaro (2016) e di alcuni episodi delle serie Un salto nel buio (1988), House of Cards – Gli intrighi del potere (2014), Orange Is the New Black (2013-2014) e Black Mirror (2017).

Jodie Foster Taxi Driver

Jodie Foster in Taxi Driver

3. Si preparata al ruolo alternando immaginazione a ricerche sul campo. Per interpretare la giovane Iris, prostituta dodicenne di Taxi Driver, l’attrice ha avuto modo di conoscere una vera prostituta e imparare da lei ciò che c’era da sapere su quel mestiere, senza scendere nei dettagli. La Foster ha poi dichiarato che pur essendo molto giovane sapeva bene cosa facesse una prostituta, lasciandosi dunque guidare anche dall’immaginazione per interpretare il suo personaggio. Una performance che le ha poi permesso di ottenere una nomination al premio Oscar.

4. Ha avuto l’aiuto di sua sorella per alcune scene. L’attrice, al momento di girare il film, aveva solo dodici anni e non poteva girare le scene più esplicite. Così, Connie Foster, sua sorella maggiore che a quel tempo aveva 19 anni, venne scelta per girare quel tipo di scene al posto di Jodie. La sostituzione, tuttavia, non è facilmente notabile all’interno del film poiché le due Foster venno accuratamente acconciate e vestite in modo identico, così da non far risaltare la differenza tra di loro.

Jodie Foster, Alexandra Hedison e i figli

5. È sposata da qualche anno. L’attrice si è sposata per la prima volta a cinquantadue anni, nel 2014, con l’attrice e fotografa Alexandra Hedison, conosciuta nel 2013, lo stesso anno in cui la Foster ha fatto coming out una volta per tutte durante i Golden Globe. In passato, ha avuto relazioni con Tina Landau, con cui si è frequentata per un breve periodo durante il college, e con la produttrice cinematografica Cydney Bernard: le due anno avuta una lunga relazione, durata dal 1993 al 2007.

6. È madre di due figli. L’attrice è diventata madre di due maschi: Charles, nato nel luglio del 1998, e Kit, nato nel settembre del 2001. Non è mai stato rivelato il nome del padre dei due figli, ma sono state molte le speculazioni che affermavano che il padre fosse Mel Gibson. Le voci si sono fatti insistenti dato che loro due sono molto amici da tantissimi anni che l’attore si stato spesso al fianco dei figli di lei.

Jodie Foster oggi

Jodie Foster in Il silenzio degli innocenti

 

7. È rimasta colpita dall’improvvisazione di Hopkins. Nel film Il silenzio degli innocenti la Foster interpreta la detective Clarice Starling. L’attrice ha affermato che durante il primo incontro tra Lecter e Starling, la presa in giro del suo accento meridionale da parte di Anthony Hopkins è stata improvvisata mentre giravano. La reazione orripilata dell’attrice era genuina, perché si era sentita personalmente attaccata. In seguito, ha ringraziato il collega per generato in lei una reazione così vera.

8. Ha fatto ricerche per costruire il suo personaggio. L’attrice, oltre a consultare diversi libri, ha trascorso molto tempo con l’agente dell’FBI Mary Ann Krause prima delle riprese. Grazie a lei, infatti, Foster ha potuto osservare i pro e i contro del loro lavoro, nonché le varie sfumature comprese e le emozioni suscitate. La sua interpretazione così accurata e intensa, l’ha poi portata a vincere il suo secondo Oscar come miglior attrice protagonista.

Jodie Foster: oggi

9. Ha un nuovo progetto in lavorazione. Negli ultimi anni la Foster si è dedicata in particolare alla regia, ricoprendo tale ruolo per l’episodio Arkangel della serie Black Mirror e l’episodio Home della serie Scenes From the Loop. Nel 2021, però, è anche tornata sul grande schermo con il ruolo di Nancy Hollander nel film The Mauritanian. Attualmente, invece, è impegnata nelle riprese del film Nyad, film biografico sulla nuotatrice Diana Nyad, che nuotò da Cuba alla Florida all’età di 64 anni. Nel film la Foster interpreta Bonnie Stoll.

Jodie Foster: età e altezza

10. Jodie Foster è nata il 19 novembre del 1962 a Los Angeles, in California. La sua altezza complessiva corrisponde a 160 centimetri.

Fonti: IMDb, Ranker

Jodie Foster: “I cinecomics stanno rovinando gli spettatori”

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Due volte premio Oscar, icona del cinema hollywoodiano d’autore, attivista, regista, volto di un cinema che quasi non si fa più, Jodie Foster ha espresso a The Telegraph, alcune opinioni contrarie ai cinecomic, trend cinematografico per eccellenza di questo periodo.

L’attrice ha chiaramente esposto il suo sdegno per questo tipo di grosse produzioni ad alto budget: “Andare al cinema è diventato come andare a un parco a tema. Gli studi realizzano cattivi contenuti allo scopo di assecondare le masse.” L’attrice e regista continua poi dicendo che lo spettacolo in questione si rivela essere una fregatura, che garantisce un ritorno economico sicuro.

Mentre non punta il dito contro un film in particolare, Foster si scaglia contro il genere preciso, i cui principali esponenti e produttori sono i Marvel Studios e la DC Films.

Jodie Foster onorata con lo Stanley Kubrick Britannia Award

“Sta rovinando le abitudini degli spettatori americani e del resto del mondo. Non voglio fare film da 200 milioni sui supereroi.”

Sebbene ormai i cinecomics siano perfettamente inseriti nel sistema hollywoodiano, tanto che sempre più attori di prestigio si uniscono ai vari franchise, è sempre salutare ascoltare una voce fuori dal coro, la cui opinione sia o meno condivisibile.

Jodie Foster spiega perché non ha più voluto interpretare Clarice Starling

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Jodie Foster ha parlato del motivo per cui non ha più voluto interpretare Clarice Starling, l’iconica protagonista de Il silenzio degli innocenti. Prima dell’uscita del celebre thriller psicologico del 1991, Foster ha comunque avuto una carriera impressionante (di fatto, aveva già vinto un Oscar come migliore attrice protagonista nel 1989). Tuttavia, è il ruolo della recluta dell’FBI Clarice nel capolavoro di Jonathan Demme ad averle regalato la fama  mondiale (e anche il suo secondo Oscar, sempre come migliore attrice).

Anche se i personaggi partoriti della mente dello scrittore Thomas Harris erano già stati adattati in precedenza o lo sarebbe stati nuovamente in futuro, Il silenzio degli innocenti rimanere probabilmente il migliore adattamento della storia dello psichiatra serial killer Hannibal Lecter. L’incredibile successo del primo film (vincitore di cinque premi Oscar) portò alla realizzazione di un sequel nel 2001, Hannibal, diretto da Ridley Scott e interpretato ancora una volta da Anthony Hopkins nei panni di Lecter. In quel film, il ruolo di Clarice è stato interpretato da Julianne Moore: inizialmente, anche Foster avrebbe dovuto prendere parte al film, ma pare che la sceneggiatura non la convincesse abbastanza e così – anche a causa di alcuni conflitti di programmazione – rinunciò a tornare nei panni del personaggio.

Di recente, Jodie Foster è stata ospite del podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz in occasione della promozione del suo nuovo film The Mauritanian, e ha finalmente rivelato il vero motivo per cui non ha mai voluto interpretare di nuovo Clarice Starling. “Ci sono sono state alcune cose nel corso degli anni in merito ad un possibile ritorno di Clarice”, ha spiegato l’attrice. “Ma sia io che Jonathan Demme eravamo contrari all’idea di un sequel. Non l’ho neanche mai visto.”

Le dichiarazioni della Foster arriva sulla scia dell’imminente debutto della serie Clarice, creata da Alex Kurtzman e Jenny Lumet, e basata sempre sul romanzo di Harris. Nella serie, che ha debuttato lo scorso 11 febbraio sulla CBS, viene analizzata la vita inedita di Clarice Starling (interpretata da Rebecca Breeds) nello scenario politico di Washington, dopo i fatti narrati nel film del 1991.

Jodie Foster si ritira dalle scene?

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Jodie Foster si ritira dalle scene?

Jodie Foster in procinto di scrivere la parola ‘fine’ alla carriera sul grande schermo? Cosi sembrerebbe, a giudicare da alcune sibilline dichiarazioni rilasciate in occasione della cerimonia di consegna dei Golden Globe, nel corso della quale ha ricevuto il premio alla Carriera (intitolato alla memoria di Cecil B. De Mille).

L’attrice (Oscar per Il silenzio degli Innocenti), notoriamente poco propensa a parlare di sé e della sua vita privata in pubblico,  nell’occasione ha fatto uno strappo alla regola, dilungandosi sulla sua vita personale, anche parlando apertamente della propria omosessualità.

A conclusione del suo intervento, Jodie Foster ha ringraziato Cindy Bernard, sua compagna per 20 anni ed ha infine alluso al suo ritiro dalle scene: “Tutto questo – ha detto – sembra la fine di un’era e l’inizio di qualcos’altro: spaventoso ed eccitante. E adesso? Potrei non salire mai più su questo palco, su qualsiasi palco se è per questo”. Va comunque sottolineato come dietro le quinte l’attrice abbia apparentemente corretto la rotta, affermando che non potrebbe mai smettere di recitare.

Fonte: PinkDNA.it

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