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Il Trailer di Noah di Darren Aronofsky in versione Bootleg

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Noah-trailerArriva una versione bootleg dell’atteso trailer del film Noah, il nuovo dramma biblico di Darren Aronofsky (Requiem for a Dream, Il cigno nero). Il cast della pellicola include Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Logan Lerman, Ray Winstone e Anthony Hopkins. A rivelarlo è Batdtaste.it:

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La pellicola è prodotta da Disruption Entertainment, New Regency Pictures, Protozoa Pictures, mentre a distribuire il film ci penserà la Universal Pictures.

Di seguito la gallery del film:

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Noah verrà rilasciato nei cinema americani il 28 marzo 2014.

Il trailer di Mortal Kombat 2 alimenta la più grande teoria su Cole Young

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È appena uscito il primo trailer di Mortal Kombat 2, che conferma la teoria più accreditata su Cole Young che circolava prima dell’uscita del sequel. Dato che Cole Young era il protagonista del film Mortal Kombat del 2021, c’erano molte speculazioni sul suo ruolo nel sequel, ma il primo trailer potrebbe aver fornito qualche indizio.

Mentre molti personaggi del roster di Mortal Kombat vengono aggiunti al film Mortal Kombat 2, l’aggiunta più importante è senza dubbio Johnny Cage interpretato da Karl Urban. Il trailer di Mortal Kombat 2 è incentrato quasi interamente sulla storia di Johnny Cage, con il personaggio interpretato da Karl Urban al centro della campagna di marketing del film finora.

Il trailer presenta Johnny Cage come una star del cinema d’azione ormai sul viale del tramonto, in parallelo alla sua storia nei videogiochi Mortal Kombat. Cage viene avvicinato da un lottatore del torneo Mortal Kombat, che lo porta con sé e gli insegna a combattere. Nel trailer compaiono molti personaggi di Mortal Kombat già noti, ma uno di essi è notevolmente assente.

Cole Young è appena accennato nel trailer di Mortal Kombat 2

mortal kombat 2 johnny cage

Nonostante sia il protagonista del primo film

Nonostante sia il protagonista del primo film di Mortal Kombat, Cole Young è appena accennato nel trailer di Mortal Kombat 2. Mentre molti altri personaggi sono presenti, Cole Young è stato completamente messo da parte. Ciò potrebbe essere dovuto alla sua scarsa popolarità nel primo film, poiché molti fan non hanno apprezzato il fatto che il film fosse incentrato su un personaggio originale.

Sebbene fosse stato confermato che Cole Young sarebbe tornato in Mortal Kombat 2, molti fan della serie speravano che non fosse di nuovo il protagonista. L’annuncio di Karl Urban nei panni di Johnny Cage ha placato i timori che Cole Young fosse il protagonista, poiché sembrava chiaro che il personaggio famoso avrebbe ricevuto molta attenzione.

La fine del primo film Mortal Kombat anticipava che Cole Young e la sua banda avrebbero dovuto dare la caccia a Johnny Cage e reclutarlo come combattente per Earthrealm, preparando il terreno per Mortal Kombat 2. Tuttavia, questa storia sarebbe ovviamente finita una volta trovato Johnny Cage, con il cast del primo film che avrebbe passato il testimone a Karl Urban.

Per tutti questi motivi, è circolata una teoria popolare: Cole Young morirà in Mortal Kombat 2. La serie Mortal Kombat è nota per uccidere i personaggi, e dato che Cole Young non era popolare e non sarà il protagonista del sequel, questa sembrava la soluzione più ovvia.

Questa teoria è stata sviluppata dopo che il produttore di Mortal Kombat 2 ha anticipato che Cole Young avrebbe avuto un ruolo minore nel film. Inoltre, il personaggio era quasi assente nella campagna promozionale del film prima dell’uscita del trailer, mentre altri personaggi erano stati mostrati più volte.

La presenza minore di Cole Young nel trailer di Mortal Kombat 2 rende più credibili le teorie sulla sua morte

Verrà davvero ucciso?

Ora che è stato pubblicato il primo trailer di Mortal Kombat 2, sembra incredibilmente probabile che Cole Young morirà nel sequel. Anche se sembrava impossibile che un sequel potesse uccidere il protagonista del film originale, il trailer conferma che avrà una presenza incredibilmente ridotta nel film, a meno che non ci sia qualcosa sotto.

Cole Young sarà in Mortal Kombat 2, come si vede nel trailer. Tuttavia, queste poche immagini potrebbero essere tutte tratte dall’inizio della storia, con Cole Young che viene ucciso poco dopo. Questo libererebbe la scena a Johnny Cage, che diventerebbe il protagonista della serie di film live-action Mortal Kombat.

Sebbene molti fan saranno felici di vedere Cole Young uscire di scena, questa potrebbe essere una decisione rischiosa per il franchise. Cole Young non era popolare perché era un personaggio originale, ma ai fan occasionali di Mortal Kombat potrebbe non importare. Guardare un sequel solo per vedere il protagonista morire potrebbe dividere il pubblico, danneggiando l’accoglienza del sequel.

Se realizzata correttamente, però, la decisione di uccidere Cole Young potrebbe essere entusiasmante. La morte drammatica all’inizio del film aumenterebbe la posta in gioco per Johnny Cage. Uccidere il protagonista del film precedente dimostrerebbe che nessuno è al sicuro nel mondo di Mortal Kombat, mettendo tutti in pericolo.

Sulla base della trama presentata nel trailer, Cole Young non è realmente necessario per la storia di Mortal Kombat 2. Dopo aver trovato Johnny Cage, Cole probabilmente non avrà più molto da fare. Dopotutto, Johnny Cage sta prendendo il posto dell’outsider che Cole Young ha ricoperto nel primo film, il che significa che ora non è altro che un combattente generico.

Sebbene ci siano ancora altre possibili spiegazioni per l’assenza di Cole Young dal trailer di Mortal Kombat 2, la sua morte sembra sempre più probabile. Sulla base delle morti dei precedenti Mortal Kombat e dell’impopolarità del personaggio, ulteriori materiali di marketing di Mortal Kombat 2 potrebbero avvicinare la morte di Cole Young alla realtà.

Il trailer di Mandela Long Walk to Freedom con l’esclusiva canzone degli U2

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Mandela-Long-Walk-to-FreedomÈ disponibile il nuovo trailer del biopic Mandela:Long Walk to Freedom con una gustosa esclusiva esclusiva curata dagli U2. La rock band irlandese ha infatti rilasciato in esclusiva la nuova traccia ,“Ordinary Love”, allegandola alle immagine dell’ultima fatica di Justin Chadwick (L’altra donna del re, the first grader).

Harvey Weinstein spiega come sia riuscito a convincere la band a partecipare al progetto:

“nel corso degli anni ho sempre avuto un ottimo rapporto con gli U2 che ci ha portato ad una nomination agli Oscar e alla vittoria del Golden Globe come miglior canzone con ‘The Hands that built America’;così quando ho chiesto loro di scrivere una canzone per questo film ho ricevuto il si più veloce della mia carriera. Bono e compagni durante l’estate sono stati sul set per assorbire il più possibile l’atmosfera del film e rispecchiarla al meglio nella canzone”

Mandela: long walk to freedom vedrà la vita di Nelson Mandela(interpretato da Idris Elba) dalla sua infanzia in un piccolo villaggio rurale fino alla sua invensittura come priomo presidente democraticamente elettto del sud africa

Di seguito il trailer con Ordinary Love:
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Il Trailer di Mama, nuovo Horror prodotto da Guillermo Del Toro!

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Il Trailer di Mama, nuovo Horror prodotto da Guillermo Del Toro!

Ecco il Trailer di Mama, prodotto da Guillermo Del Toro con la Universal. La pellicola è tratta dall’omonimo cortometraggio mamà diretto da  Andres Muschietti

Il trailer di Luck, la serie tv diretta da Michael Mann

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La HBO ha lanciato una delle serie di punta della sua nuova stagione. Si tratta nientemeno che di Luck, la serie creata da David Milch (NYPD, Deadwood).

Il trailer di Inside Llewyn Davis dei Coen!

Il trailer di Inside Llewyn Davis dei Coen!

E’ finalmente online il primo trailer di Inside Llewyn Davis, il nuovo film dei fratelli Coen. Completo da tempo ma misteriosamente privo di una release americana,

Il Trailer di Il Peggior Natale della Mia Vita con Fabio De Luigi!

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Arriva il trailer ufficiale di Il Peggior Natale della Mia Vita, nuova pellicola che si appresta a invadere i nostri schermi nel periodo natalizio, diretta da Alessandro Genovesi e con Fabio De Luigi,

Il trailer di Ghost Movie, dai creatori di Scary Movie!

Il trailer di Ghost Movie, dai creatori di Scary Movie!

Ecco il Trailer di Ghost Movie, il nuovo film dei creatori di Scary Moviecon Marlon Wayans. La pellicola arriva al cinema il 17 gennaio: preparatevi a ridere come posseduti!

Il Trailer di Gambit con Colin Firth e Cameron Diaz!

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Ecco a voi il Trailer di  Gambit, remake dell’omonimo film del 1966 che vedeva protagonisti Shirley MacLaine e Michael Caine. Il film è sceneggiato da Ethan e Joel Coen e diretto da Michael Hoffman, uscirà da noi nel mese di marzo 2013.

Il trailer di Django Unchained con l’uscita di Prometheus!

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Il trailer di Django Unchained con l’uscita di Prometheus!

Dopo la presentazione delle prime scene di Django Unchained a Cannes arriverà presto il primo trailer del nuovo film di Quentin Tarantino.  A dare la notizia ci ha pensato Stuart Oldham di Variety via Twitter, che ha dichiarato che  il trailer verrà mostrato, negli Stati Uniti, davanti a Prometheus di Ridley Scott, in uscita l’8 giugno. Non ci resta che aspettare qualche conferma sull’uscita in contemporanea del filmato anche sul web.

Nel cast di Django Unchained vi sono Christoph Waltz, Don Johnson, Gerald McRaney, James Remar, James Russo,Jamie Foxx, Kerry Washington, Kurt Russell, Leonardo Di Caprio,Sacha Baron Cohen, Samuel L. Jackson, Todd Allen, Tom Savini, Tom Wopat. L’uscita del film è prevista il 25 dicembre nei cinema USA, il 4 gennaio 2013 in Italia.

Il trailer di Conan The Barbarian 3D ( V.M.)

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Il trailer di Conan The Barbarian 3D ( V.M.)

Ecco il nuovo trailer internazionale di Conan The Barbarian, vietato ai minori. Nel cast Jason Momoa, Rachel Nichols, Stephen Lang, Rose McGowan, Saïd Taghmaoui, Ron Perlman, Leo Howard, Steve O’Donnell, Raad Rawi Fassir.

Il Trailer di Cattivissimo Me 2

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Il Trailer di Cattivissimo Me 2

Arriva da Apple il Trailer di Cattivissimo Me 2, sequel del campione d’incassi Cattivissimo Me prodotto dalla Illumination Entertainment di Chris Meledandri.


La pellicola è attesa per l’Estate del  2013.

Il Trailer di Ballata dell’odio e dell’amore di Alex De La Iglesia!

Ecco il Trailer di Ballata dell’odio e dell’amore di Alex De La Iglesia. La pellicola arriverà l’8 novembre nelle sale italiane,  

Il trailer delirante di Small Apartment

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Il trailer delirante di Small Apartment

small-apartment

Ecco il trailer di Small Apartment, commedia delirante e assurda che vede protagonista il comico britannico Matt Lucas attorniato da una serie di volti noti

Il Trailer del film The Sessions con Helen Hunt!

Il Trailer del film The Sessions con Helen Hunt!

Ecco il trailer italiano di The Sessions con John Hawkes e Helen Hunt che debutterà al cinema dal 31 Ottobre.

Il Trailer del film La parte degli angeli di Ken Loach!

Il Trailer del film La parte degli angeli di Ken Loach!

Ecco il Trailer del film La parte degli angeli, l’ultimo film di Ken Loach, Premio della Giuria al Festival di Cannes 2012. Il film sarà nelle sale dal 13 dicembre.

Il trailer del film La collina dei papaveri di Goro Miyazaki

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Il trailer del film La collina dei papaveri di Goro Miyazaki

Ecco il trailer de La collina dei papaveri di Goro Miyazaki, al cinema solo il 6 Novembre per un evento unico.

Il Trailer de La Collina dei papaveri di Goro Miyazaki!

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Il Trailer de La Collina dei papaveri di Goro Miyazaki!

Lucky Red presenta un evento unico e imperdibile: il trailer de La collina dei papaveri.

La pellicola  arriverà nelle sale italiane il 6 Novembre,  il nuovo gioiello dello Studio Ghibli:

Il traditore: trama, cast e la vera storia dietro il film con Pierfrancesco Favino

Con alcuni dei suoi ultimi film, il regista Marco Bellocchio si è interessato a ripercorrere e rielaborare alcuni dei più noti eventi della storia d’Italia, dal rapimento di Aldo Moro con Buongiorno, notte ed Esterno notte, passando per la vita privata di Benito Mussolini in Vincere e fino al caso di Edgardo Mortara con Rapito, attualmente al cinema. Il suo ultimo film, allo stesso modo, porta sul grande schermo una delle figure italiane più controverse e complesse dell’intero Novecento: il pentito di mafia Tommaso Buscetta. La sua storia è raccontata da Bellocchio in Il traditore (qui la recensione), presentato in concorso al Festival di Cannes nel 2019 e affermatosi come uno dei più importanti e premiati film italiani degli ultimi anni.

Accostatosi a tale personaggio, il regista si è concentrato in particolare sul darne un ritratto non come un eroe bensì di un uomo coraggioso, senza condannarlo né accusarlo. In Il traditore, infatti, Buscetta si erge a rappresentante di un mondo e un modo di fare ormai in decadenza. La sua storia diventa così l’occasione per parlare di tematiche universali, tra cui l’inesorabile caducità dell’uomo e dei suoi imperi. Bellocchio firma così un nuovo racconto storico e civile, caratterizzato da una teatralità che divide nettamente Buscetta da quanti invece gli si contrappongono, ovvero quei mafiosi che lui andava accusando in modo tanto aperto.

Vincitore di ben sei David di Donatello, tra cui miglior film e miglior regia, Il traditore ha conosciuto un successo senza eguali, venendo candidato anche a diversi premi esteri. Bellocchio si è così riconfermato uno dei più acuti narratori della storia di un Paese. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film Il traditore

La vicenda del film ha inizio nei primi anni ’80, nel bel mezzo di una vera e propria guerra tra i boss della mafia siciliana. In quel periodo, infatti, le fazioni di Cosa Nostra e i Corleone, capeggiati da Totò Riina, si contendono la piazza della droga, mantenendo una facciata di amicizia e collaborazione. Temendo un’imminente guerra tra i due gruppi, Tommaso Buscetta, anche noto come il “boss dei due mondi”, decide di trasferirsi in Brasile e proseguire lì i suoi affari. Ben presto, però, due dei suoi figli e altri suoi cari vengono giustiziati a sangue freddo, generando in lui un profondo senso di colpa per averli abbandonati senza protezione.

Per lui le difficoltà sono però appena iniziate. Rintracciato dalla polizia brasiliana, egli viene poi estradato in Italia. Per sopravvivere, Buscetta si trova a questo punto davanti ad una scelta durissima. Egli accetterà infine incontrare il giudice Giovanni Falcone e tradire l’eterno voto fatto a Cosa Nostra. Confessando tutto ciò che sà, egli diventa un pentito, un traditore, e per tanto ancor di più condannato a morte. Deciso e costretto ad andare fino in fondo, Buscetta deciderà di presentarsi anche al maxi processo, dove incontrerà i suoi ex amici per testimoniare una volta di più contro di loro.

Il traditore: la vera storia dietro al film

Quella di Buscetta, come noto, è la storia del primo importante pentito di mafia, la cui collaborazione con gli organi di giustizia ha portato ad una maggiore comprensione di questa organizzazione criminale e ad un più duro attacco nei suoi confronti. Buscetta è entrato a farvi parte nel 1945, all’età di 17 anni. Dopo essere stato per un periodo in Sud America, nel 1956 inizia ad occuparsi del contrabbando di sigarette e stupefacenti, diventando anche un pericoloso killer e venendo in più occasioni arrestato e incarcerato. Per lui la situazione si fa pericolosa quando, nel pieno di quella che è nota come la seconda guerra di mafia, si trova a contrapporsi a Salvatore Riina. Per tirarsi fuori dalla faida, Buscetta decide di tornare in Brasile.

La vittoria di Riina ha però ugualmente ripercussioni sulla sua vita, con 11 dei suoi parenti che vengono brutalmente uccisi, tra cui due dei suoi figli. Nello stesso periodo, il 23 ottobre del 1983 Buscetta viene riconosciuto e arrestato dalla polizia locale. Nel giugno 1984 i giudici Giovanni Falcone e Vincenzo Geraci si recarono da lui e lo invitarono a collaborare con la giustizia, gesto che nel codice d’onore mafioso è inevitabilmente considerato un tradimento da punire con la morte: il boss lasciò trapelare una velata volontà di intraprendere tale percorso e lo Stato italiano ne chiese e ottenne allora l’estradizione alle autorità brasiliane. Buscetta non accettò però mai di essere definito un pentito, termine con cui in Italia cominciavano ad essere indicati i collaboratori di giustizia.

Egli dichiarò piuttosto di non condividere più quella che era la nuova Cosa nostra, poiché, a suo dire, aveva perso la sua identità. Il 29 settembre 1984, sulla base delle dichiarazioni di Buscetta, scattò la maxi-retata denominata “operazione San Michele” con 366 mandati di cattura eseguiti. Nel 1986, invece, Buscetta testimoniò al maxiprocesso di Palermo scaturito dalle dichiarazioni rese a Falcone. In seguito, egli si ritirò nuovamente nell’anonimato, denunciando però sul finire degli anni Novanta lo stretto rapporto tra mafia e politica. Ammalatosi di cancro, Buscetta morì infine il 2 aprile 2000, all’età di 71 anni, a North Miami, in Florida, negli Stati Uniti.

Il traditore cast

Il traditore: il cast del film

Ad interpretare il complesso ruolo di Tommaso Buscetta vi è l’attore Pierfrancesco Favino, in una delle interpretazioni migliori della sua carriera. Eppure, inizialmente, egli sembra stesse per perdere l’occasione di avere questo ruolo, essendo rimasto insoddisfatto dal suo provino. Riuscì però a convivere Bellocchio a dargli una seconda possibilità, sbalordendo poi tutti con un’interpretazione particolarmente intensa. Per calarsi nei panni del pentito, infatti, Favino ha condotto approfonditi studi, ricercando dettagli sulle sue movenze e il suo modo di parlare. Si è poi trovato ad acquisire ben nove chili, al fine di avere un fisico più imponente.

Ad interpretare Salvatore Contorno, altro pentito di mafia e amico di Buscetta, vi è invece l’attore Luigi Lo Cascio. Anche lui si trasformò profondamente per il ruolo, arrivando grazie alla sua performance a vincere il David di Donatello come miglior attore non protagonista. Fausto Russo Alesi è presente nei panni del giudice Giovanni Falcone, mentre Fabrizio Ferracane è Pippo Calò, uno dei principali accusati da Buscetta. L’attore Nicola Calì recita invece nel ruolo di Totò Riina, mentre Giovanni Calogno è Gaetano Badalamenti. Pippo di Marca compare brevemente nei panni di Giulio Andreotti. L’attrice brasiliana Maria Fernanda Candido interpreta invece Maria Cristina, moglie di Buscetta.

Il traditore: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il traditore è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 26 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Il traditore: trailer del film di Bellocchio in concorso a Cannes 2019

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Ecco il trailer de Il Traditore, il film diretto da Marco Bellocchio con protagonista Pierfrancesco Favino e in concorso al Festival di Cannes 2019.

Nei primi anni ’80 è in corso una vera e propria guerra tra i boss della mafia siciliana per il controllo sul traffico della droga. Tommaso Buscetta, conosciuto come il “boss dei due mondi”, fugge per nascondersi in Brasile e da lontano, assiste impotente all’uccisione di due suoi figli e del fratello a Palermo; ora lui potrebbe essere il prossimo. Arrestato ed estradato in Italia dalla polizia brasiliana, Buscetta prende una decisione che cambierà tutto per la mafia: decide di incontrare il giudice Giovanni Falcone e tradire l’eterno voto fatto a Cosa Nostra.

Il film diretto da MARCO BELLOCCHIO è interpretato da PIERFRANCESCO FAVINO (nel ruolo di Buscetta), MARIA FERNANDA CANDIDO (la moglie di Buscetta), FABRIZIO FERRACANE (Pippo Calò), FAUSTO RUSSO ALESI (Giovanni Falcone)LUIGI LO CASCIO (Totuccio Contorno)

Sceneggiato da MARCO BELLOCCHIO, LUDOVICA RAMPOLDI, VALIA SANTELLA, FRANCESCO PICCOLO, in collaborazione con FRANCESCO LA LICATA, Fotografia di VLADAN RADOVICH, Montaggio di FRANCESCA CALVELLI, Musica di NICOLA PIOVANI, Scenografia di ANDREA CASTORINA, Costumi di DARIA CALVELLI, Suono di GAETANO CARITO e ADRIANO DI LORENZO.

Il Traditore è prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM con RAI CINEMA, in coproduzione con AD VITAM PRODUCTION (Francia), MATCH FACTORY PRODUCTIONS (Germania), GULLANE (Brasile), prodotto da BEPPE CASCHETTO, sviluppo progetto ANASTASIA MICHELAGNOLI, produttore esecutivo SIMONE GATTONI. Le vendite internazionali sono di THE MATCH FACTORY.

Il Traditore è distribuito da O1 DISTRIBUTION e esce in sala in Italia il 23 maggio, giorno della ricorrenza della strage di Capaci.

Il Traditore: la recensione del film di Marco Bellocchio

Il Traditore: la recensione del film di Marco Bellocchio

Marco Bellocchio torna a raccontare la storia dell’Italia, e lo fa presentando in concorso al Festival di Cannes 2019 il film Il Traditore, basato sulla figura di Tommaso Buscetta, l’uomo che ha permesso di sferrare uno dei più duri colpi che si ricordi alla mafia. Il film, costruito sulle forti spalle di Pierfrancesco Favino, presenta un ritratto fedele e non indulgente sugli eventi che si snodano tra gli anni ottanta e i primi 2000, sulla figura di una personalità ambigua e di un paese diviso internamente.

Ha inizio nei primi anni ’80 il racconto, nel bel mezzo di una vera e propria guerra tra i boss della mafia siciliana. Tommaso Buscetta (Pierfrancesco Favino), conosciuto come il “boss dei due mondi”, fugge per nascondersi in Brasile. Qui viene però arrestato ed estradato in Italia dalla polizia. Buscetta si trova a questo punto davanti ad un scelta, e deciderà di incontrare il giudice Giovanni Falcone e tradire l’eterno voto fatto a Cosa Nostra.

Io non sono un pentito”, sono queste le prime parole che Buscetta rivolge a Falcone, nel primo dei loro intensi incontri. Ed in queste parole Bellocchio racchiude l’intento del suo film, quello di raccontare un personaggio ricco di sfumature, ombre, segreti, ma senza trattarlo né come un eroe né come un mostro. Buscetta, lo si scoprirà, si considera fedele ai propri valori, che sono stati invece traditi da coloro che ora lui accusa. Il titolo del film allora diviene piuttosto malleabile, applicabile a più individui semplicemente cambiando il punto di vista.

L’intento di Bellocchio è interessante, ed è proprio nei momenti di più fedele rappresentazione dei fatti che si ritrova la forza del film. Nel momento in cui il regista si mette al completo servizio della storia, il film ha modo di svelare la sua forza narrativa e documentaria. Gli incontri con Falcone, le udienze del maxi processo, questi sono i momenti certamente più riusciti del film, che lasciano parlare i personaggi e tramite loro la storia di un Paese ferito e forse incurabile.

Fondamentale dunque la presenza di attori capaci di reggere un tale impegno. Pierfrancesco Favino ha qui la possibilità di confermare la sua bravura con un ruolo che lo costringe ad una fisicità ed una personalità particolarmente complesse. Egli fa proprio l’uomo Buscetta, riproponendone un ritratto umano e non imitatorio. È nelle sequenze sopra citate che esce tutto il suo carisma e il suo magnetismo, che permettono al film di acquisire un notevole valore in più.

Vi sono certamente anche momenti meno riusciti all’interno del film, e affrontando un periodo di tempo piuttosto ampio si possono riscontrare alcuni passaggi temporali bruschi. O ancora si evidenzia una forma non sempre all’altezza di alcune scene. Ciò che è certo è che ad ogni modo Bellocchio riesce nel suo intento di rappresentare in maniera quanto più possibile neutra un personaggio che ha diviso, e può ancora, dividere le opinioni.

Se Il Traditore si prende l’incarico di rimanere il quanto più oggettivo possibile sul suo protagonista, allo stesso tempo non manca di consegnare allo spettatore il ricordo di una ferita ancora aperta. Racconta la storia sottolineando il dolore, la paura, affidandosi spesso e volentieri alle più celebri immagini di repertorio. È dunque in grado di incidere nella coscienza dello spettatore, raccontando ciò che spesso si preferirebbe invece far dimenticare.

Il Traditore Tipo con Ewan McGregor al cinema dal 5 maggio

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Il Traditore Tipo con Ewan McGregor al cinema dal 5 maggio

Arriverà al cinema Giovedì 5 Maggio Il Traditore Tipo, il film di Susanna White con Ewan McGregor , Stellan Skarsgard, Damian Lewis e Naomie Harris, distribuito da Videa.

Dallo sceneggiatore di DRIVE e dal best-seller di John le Carré, (maestro dello spy-thriller, autore tra l’altro dei romanzi da cui sono stati tratti film come LA TALPA e LA SPIA) IL TRADITORE TIPO è un thriller intenso, ricco di colpi di scena e dal ritmo serrato.

Il Traditore Tipo

SINOSSI

Durante una vacanza a Marrakech, una coppia inglese, Perry (Ewan McGregor – THE IMPOSSIBLE, L’UOMO NELL’OMBRA, STAR WARS) e Gail (Naomie Harris – SPECTRE, SOUTHPAW – L’ULTIMA SFIDA), fa amicizia con un appariscente e carismatico uomo d’affari russo di nome Dima (Stellan Skarsgård – NYMPHOMANIAC, AVENGERS: AGE OF ULTRON, MILLENNIUM – UOMINI CHE ODIANO LE DONNE), che si rivela essere un boss del riciclaggio di denaro appartenente alla mafia russa. Perry e Gail accettano di aiutare Dima a fornire informazioni confidenziali ai servizi segreti inglesi, ritrovandosi così coinvolti nel mondo dello spionaggio politico internazionale. Tra Parigi e Berna, le Alpi francesi e i bassifondi di Londra, la coppia vive un pericoloso viaggio che li porterà a stringere alleanza con il governo britannico tramite uno spietato e determinato agente segreto dell’MI6 (Damian Lewis – HOMELAND).

Il Traditore di Marco Bellocchio in concorso a Cannes 2019

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Il Traditore di Marco Bellocchio in concorso a Cannes 2019

Il Traditore è un film di vendette e tradimenti su Tommaso Buscetta, detto anche il “boss dei due mondi”, diretto da Marco Bellocchio e presente nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2019, annunciata questa mattina.

Il nuovo film di Marco Bellocchio racconta il primo grande pentito di mafia, l’uomo che per primo consegnò le chiavi per avvicinarsi alla piovra, cambiando così le sorti dei rapporti tra Stato e criminalità organizzata. Pierfrancesco Favino interpreta Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi, secondo una prospettiva inedita e mai studiata prima: sarà il “Traditore.” Un racconto fatto di violenze e di drammi, che inizia con l’arresto in Brasile e l’estradizione di Buscetta in Italia, passando per l’amicizia con il giudice Falcone e gli irreali silenzi del Maxiprocesso alla mafia. Ed è proprio nel momento in cui la giustizia sembra aver segnato un punto, che Cosa Nostra ricorda a Buscetta e all’Italia che la sua sconfitta è ben lontana. Scoppia la bomba a Capaci e Buscetta alzerà il tiro facendo il nome di Andreotti: un tragico boomerang che lo costringerà a fuggire dall’Italia per sempre.

Sul film e sulla partecipazione a Cannes 2019, Marco Bellocchio ha dichiarato: «Naturalmente sono contento per l’invito a Cannes. Il concorso è una gara e posso solo accettarla cercando di fare il più bel film possibile, correndo freneticamente perché c’è veramente poco tempo. 

È un film ancora diverso da tutti i precedenti, forse assomiglia un po’ a “Buongiorno, notte” perché i personaggi si chiamano coi loro veri nomi, ma lo sguardo è più esposto, all’esterno, i protagonisti sono spesso in pubblico, per esempio nel gran teatro del Maxiprocesso di Palermo e in altri teatri di altri processi con un copione diverso, pur essendo i personaggi spesso ripresi a distanza ravvicinata, trascurando però quei tempi psicologici, quelle nevrosi e psicosi “borghesi” che sono state spesso la materia prima di molti film che ho fatto in passato.

“Il Traditore” è anche un film civile (o di denuncia sociale come si diceva una volta) evitando però ogni retorica e ideologia. Ho scoperto infine in questo film, sempre da dilettante, il siciliano, lingua meravigliosa spesso storpiata, ridicolizzata, caricaturizzata anche dal nostro cinema (e televisione). 

Di altro e più approfonditamente spero si possa parlare a Cannes, dopo la visione del film (e della squadra straordinaria con cui è stato possibile farlo).»

Il Traditore diretto da MARCO BELLOCCHIO è interpretato da PIERFRANCESCO FAVINO (nel ruolo di Buscetta), MARIA FERNANDA CANDIDO (la moglie di Buscetta), FABRIZIO FERRACANE (Pippo Calò), FAUSTO RUSSO ALESI (Giovanni Falcone)LUIGI LO CASCIO (Totuccio Contorno) Sceneggiato da MARCO BELLOCCHIO, LUDOVICA RAMPOLDI, VALIA SANTELLA, FRANCESCO PICCOLO, in collaborazione con FRANCESCO LA LICATA, Fotografia di VLADAN RADOVICH, Montaggio di FRANCESCA CALVELLI, Musica di NICOLA PIOVANI, Scenografia di ANDREA CASTORINA, Costumi di DARIA CALVELLI, Suono di GAETANO CARITO e ADRIANO DI LORENZO.

Il Traditore è prodotto da IBC MOVIE, KAVAC FILM con RAI CINEMA, in coproduzione con AD VITAM PRODUCTION (Francia), MATCH FACTORY PRODUCTIONS (Germania), GULLANE (Brasile), prodotto da BEPPE CASCHETTO, sviluppo progetto ANASTASIA MICHELAGNOLI, produttore esecutivo SIMONE GATTONI. Le vendite internazionali sono di THE MATCH FACTORY. Il film è distribuito da O1 DISTRIBUTION e esce in sala in Italia il 23 maggio nel giorno della ricorrenza della strage di Capaci.

Il Torino Film Festival cambia passo, presentata la nuova edizione

La 38° edizione del Torino Film Festival si presenta rinnovata sia nella struttura che nella fruizione: per la prima volta, alla presenza in sala si affiancherà un programma online.

Grazie a una sala virtuale di 500 posti, realizzata in collaborazione con MyMovies, sarà infatti possibile vedere tutti i film in concorso. Saranno inoltre disponibili online le masterclass, le conferenze stampa, numerosi contributi video inediti, le attività didattiche e alcuni incontri in via di definizione.

Un progetto pilota destinato a diventare una delle caratteristiche del festival e un’opportunità per ripensare in maniera creativa a come renderlo più accessibile e fruibile a un pubblico sempre più ampio.

“Siamo consapevoli che si tratta di un grande cambiamento – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema -, che però tiene il passo con i tempi. Il cinema nasce per essere fruito in sala, è quello il suo posto, ma le nuove tecnologie ci permettono di arrivare ovunque, moltiplicando la forza comunicativa della settima arte. È con questo spirito che il TFF sbarca online, senza rinunciare alle sue origini, quando si chiamava ancora Cinema Giovani, trattando molti temi tra cui giustizia sociale e inclusione, visti attraverso l’occhio creativo di giovani cineasti”.

“Proporre contenuti sia online che in presenza, creare sinergie con il territorio, tentare nuove sfide, uscire dagli spazi fisici, utilizzare tecnologie avanzate – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Questi sono alcuni degli obiettivi che il museo si è proposto in questo anno in cui, insieme a Film Commission Torino Piemonte, ha festeggiato il ventennale. Il Torino Film Festival li rappresenta tutti, con una nuova linfa, pronto ad aprirsi ai molteplici linguaggi del cinema”.

LA NUOVA IDENTITÀ VISIVA

Nel guardare avanti, progettando un festival che data la situazione attuale ha scelto di accettarne la sfida, si è voluto anche ripensarne in toto l’identità visiva, riannodando i fili col passato, con la città e con quello che ne è l’edificio simbolo e dal 2000 sede del Museo Nazionale del Cinema: la Mole Antonelliana e in particolare la stella a dodici punte che ne costituisce il punto più alto.

Oggetto complesso, sfaccettato, misterioso e quindi icona perfetta per rappresentare la nuova identità visiva del Torino Film Festival e segnarne il nuovo passo. La stella diventa l’emblema della manifestazione, il nuovo logo che in sé racchiude la memoria della città, della nascita del cinema, dell’operosità e dell’ingegnosità del nostro territorio, mirabile rappresentazione del nuovo corso del Torino Film Festival.

UN FESTIVAL DIFFUSO

Mantenendo forte il legame con il territorio, il Torino Film Festival si presenta come un vero e proprio festival diffuso sia grazie all’applicazione della tecnologia digitale che a una capillarizzazione delle proposte. Tra proiezioni, eventi e iniziative speciali, il festival arriverà infatti in molti punti della città (e non solo) ampliando il suo impatto su tutto il territorio e raggiungendo zone mai prima d’ora coinvolte dalla manifestazione.

“L’edizione di quest’anno avrà questa doppia anima – racconta Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival. All’apertura verso il web si affiancherà un forte e rinnovato legame con le realtà cinematografiche e culturali locali. Il mio obiettivo è di declinare i contenuti del festival anche in luoghi insoliti, coinvolgendo interlocutori e pubblici nuovi, alla (ri)scoperta di quello che Torino può dare. 12 punti, 12 luoghi che, disegnando la mappa del festival, evocano le 12 punte della Stella della Mole, il dodecaedro protagonista della nuova identità visiva della manifestazione”.

I luoghi del festival

1. Mole Antonelliana – Museo Nazionale del Cinema
2. Le sale: Cinema Massimo, Ambrosio Cinecafè, Cinema Classico
3. Le sale di Comunità Acec: Teatro Monterosa, Cinema Teatro Agnelli, Cineteatro Baretti
4. Film Commission Torino Piemonte
5. Accademia Albertina di Belle Arti
6. Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
7. Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo – IC Rita Levi Montalcini Scuola Pascoli
8. Xké. Il laboratorio della curiosità
9. MUSA
10. Le Roi Dancing
11. Villa d’Agliè
12. La Stella in città

“Torino non rinuncia al suo Torino Film Festival. La Fondazione ha riprogrammato l’evento e si presenta all’appuntamento con proiezioni diffuse in presenza e tramite i canali digitali in cui proporre anteprime e film in concorso sullo schermo – dichiara Francesca Leon, Assessora alla Cultura Città di Torino. Grazie a quanti hanno fatto in modo che nell’anno del ventennale della Film Commission e del Museo del Cinema la città mantenesse uno dei suoi progetti più noti ed apprezzati dal pubblico e dagli operatori. Buon festival a tutti e tutte”.

EVENTO SPECIALE THE TRUFFLE HUNTERS

Uno degli eventi speciali di questa edizione del TFF è l’anteprima italiana del film The Truffle Hunters, il docufilm diretto e prodotto da Michael Dweck e Gregory Kershaw, con la produzione esecutiva di Luca Guadagnino e la sua Frenesy Film Company. Presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival il 30 gennaio 2020, il film racconta la vita di alcuni anziani cercatori del tartufo d’Alba, dei loro rituali, del loro rapporto con i cani e con il territorio. L’evento è realizzato in collaborazione con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

Il film verrà distribuito in Italia da Sony Pictures.

“È un film importante, di respiro internazionale, che racconta uno dei prodotti dell’eccellenza del nostro territorio attraverso un mestiere poco conosciuto che conserva un fascino antico – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte. Sono andato personalmente al Sundance per vedere e celebrare questo importante momento, e ho visto l’entusiasmo suscitato da questo emozionante racconto”.

“Il cinema – continuano il Presidente della Regione e l’Assessore regionale alla Cultura – è fatto di simboli e contiene sempre un messaggio. È doveroso sottolineare quanto sia importate soprattutto in momenti come questo scendere in campo e se possibile con più determinazione di prima, per trasmettere il messaggio della resilienza umana di fronte alle avversità. Il Piemonte c’è e oggi riparte dai suoi simboli in Italia e nel mondo”.

IL PREMIO STELLA DELLA MOLE

La stella diventa il nuovo simbolo del Torino Film Festival e l’istituzione del Premio STELLA DELLA MOLE la renderà il riconoscimento massimo con cui saranno premiati i vincitori del festival, al pari del Leone di Venezia, la Palma di Cannes, l’Orso di Berlino, il Pardo di Locarno.

Il Premio avrà una componente tecnologica del tutto unica: grazie alla collaborazione del Politecnico di Torino e con il coinvolgimento di Competence Industry Manifacturing 4.0 – polo costituito dai due atenei torinesi insieme a 23 partner industriali per la diffusione di competenze legate all’Industria 4.0 – il riconoscimento che verrà consegnato ai vincitori del festival è realizzato in alluminio attraverso la tecnologia avanzata dell’Additive Manufacturing.

“Viviamo in un mondo che sta effettivamente ‘cambiando passo’”, ricorda il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. “In un quadro come quello attuale, il ruolo di una grande università come il Politecnico di Torino è anche quello di creare sempre più contatti tra il mondo della ricerca e la società civile e questa collaborazione va proprio in questa direzione: il coinvolgimento del CIM 4.0, centro altamente tecnologico della nostra città, in un’operazione culturale come il Premio Stella della Mole è il simbolo del fatto che la ricerca e l’innovazione possono permeare davvero il nostro tessuto sociale e arricchirlo con modalità del tutto nuove”. “Aver contributo alla realizzazione del Premio destinato alla premiazione del Torino Film Festival 2020, ci rende felici e orgogliosi – sottolinea Enrico Pisino, Ceo del CIM 4.0 – ma soprattutto dimostra come le nuove competenze e tecnologie, che caratterizzano le attività del nostro centro focalizzato sulla industria 4.0, possano contribuire a ideare oggetti bellissimi e di design, destinati anche ad altri settori rilevanti come ad esempio quelli rappresentati dal cinema e dal turismo”.

LE MASTERCLASS

Sono sei le masterclass confermate del 38° Torino Film Festival, una serie di incontri con i grandi protagonisti e autori del cinema contemporaneo internazionale, una chiacchierata in libertà che non si limita ad una lezione di cinema ma che va oltre, mettendo in luce particolarità meno conosciute dei protagonisti.

  • Imprevedibile Stefania con Stefania Sandrelli e Andrea Occhipinti, a cura di Massimo Sordella
  • Spedizione torinese con Aleksandr Sokurov e i suoi allievi, a cura di Alena Shumakova
  • La natura nel cinema con Giorgio Diritti e Paolo Pejrone, a cura di Gian Luca Favetto
  • Formare le nuove generazioni di filmmaker e attivisti con Mohsen Makhmalbaf, a cura di Fedra Fateh e Vahid Rastgou
  • Cinema e uguaglianza sociale per un mondo più giusto e sostenibile con Waad Al Kateab e Taghi Amirani, a cura di Fedra Fateh
  • Women in film: le voci in evoluzione delle donne nel cinema, ospiti in via di definizione, a cura di Fedra Fateh

In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la Fondazione Compagnia di San Paolo guarda all’attrattività dei territori con il sostegno a progetti e modelli in cui la proposta dell’offerta culturale incontra profondamente l’identità del territorio.

Il cinema rientra a pieno titolo tra i driver per accrescere, accreditare, posizionare e promuovere l’offerta di Torino in una prospettiva di attrattività e sviluppo ed in quest’ottica la Fondazione riconosce nel Torino Film Festival un player fondamentale del comparto culturale cittadino con un progetto culturale forte, identitario, capillare e, da quest’anno anche diffuso.

Xkè? Il laboratorio della curiosità, centro per la didattica situato in via Gaudenzio Ferrari, a pochi passi dalla Mole Antonelliana, ospiterà infatti per la prima volta un calendario di eventi volto a rafforzare l’attenzione del Torino Film Festival per i temi fondamentali dell’istruzione e della formazione, mentre nelle aule della Rotonda del Talucchi dell’Accademia Albertina, oggetto di un recente restauro della Fondazione, si svolgerà la serata inaugurale del festival. Il festival dimostra inoltre di rivolgere un occhio di riguardo ai temi della didattica con il progetto Una sala cinematografica per la scuola – realizzato insieme alla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo che utilizza il cinema – e il documentario in particolare – come strumento di partecipazione, crescita, inclusione e innovazione.

La Fondazione CRT sperimenta per la prima volta un percorso di collaborazione con il Torino Film Festival e con il Museo Nazionale del Cinema focalizzato sulla raccolta fondi, secondo due direttrici: da un lato, grazie alle professionalità del TFF, l’attivazione di un modulo ad hoc sui festival cinematografici nell’ambito del corso Talenti per il Fundraising della Fondazione CRT, per ampliare le competenze di 50 giovani aspiranti professionisti della raccolta fondi; dall’altro, al termine di questo percorso di formazione, l’inserimento di due Talenti del Fundraising nella struttura del TFF e del Museo Nazionale del Cinema a partire da gennaio 2021, con borse di tirocinio sostenute da Fondazione CRT.

La Rai conferma anche per il 2020 il suo ruolo di main media partner del Torino Film Festival.

L’iniziativa fa parte di Torino Città del Cinema 2020, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino www.torinocittadelcinema2020.it

Il tocco del peccato: recensione del film di Jia Zhangke

Il tocco del peccato: recensione del film di Jia Zhangke

Un Leone d’Oro alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia nel 2006 con Still Life e un passato da allievo del grande Takeshi Kitano, il regista cinese Jia Zhangke ritorna sul grande schermo con Il tocco del peccato, nelle sale dal 21 novembre, aggiudicandosi il premio come miglior sceneggiatura alla kermesse di Cannes 2013.

Il tocco del peccato, la trama

Un minatore dello Shanxi (terra natale del regista) combatte – a colpi di fucile – la sua personale e disperata lotta alla corruzione. L’insoddisfazione e la frustrazione per le ingiustizie perpetrate faranno di lui uno spietato omicida, in cerca di ascolto. Un giovane esule, in fuga da una vita monotona ed umile, si macchierà di crimini per sopravvivere, sopraffatto dalle infinite possibilità che un’arma da fuoco può generare. Un’avvenente receptionist di una sauna rincorre faticosamente una vita nuova, ma resta intrappolata nella vecchia, fatta di molestie che non resteranno, questa volta, impunite. Infine, un giovane operaio alla ricerca di un lavoro migliore saggerà i diversi volti della scintillante e deplorevole vita dei bordelli locali.

Quattro storie che Jia Zhangke ricostruisce a partire da episodi di cronaca

Quattro storie che Jia Zhangke ricostruisce a partire da episodi di cronaca, quattro capitoli che dividono la pellicola in quattro tempi uguali, quattro brandelli dello stesso tessuto, quello di una Cina che guarda al progresso, non senza portarne i segni. Un Paese dai mille volti, protagonista di una grande trasformazione ma perforato da tensioni sotterranee e consumato dalla violenza.

I protagonisti de Il tocco del peccato fluttuano in posti diversi della Cina, con vissuti distanti che – pur non intrecciandosi a livello narrativo – rivelano lo stesso retrogusto amaro della realtà cinese. Quattro episodi strappati alla cronaca e ricuciti con elementi finzionali con grande accuratezza e qualche piccola concessione al sensazionalismo. Jia Zhangke sceglie di rievocare la sofferenza interiore dei suoi personaggi, il loro senso di inadeguatezza, mostrandone le ferite, sfoggiando una violenza efferata, cospargendo capi e corpi di un sangue colpevole, che con chiede indulgenza.

Il regista, pacato nel raccontare la corruzione e l’iniquità che permeano la società, diventa brutale nel dipingere la violenza, vista dai protagonisti come l’unica via di scampo ad una vita ignominiosa, il mezzo più efficace per salvaguardare la propria dignità. Le armi, maneggiate con particolare destrezza, celebrano sguardi che dietro un’apparente fierezza, nascondono anime sottomesse, schiacciate dalla prevaricazione di uno strumento tanto semplice, quanto pericoloso.

Una pellicola dal taglio commerciale, in cui Jia Zhangke utilizza la crudeltà dei crimini per imprimere al racconto un ritmo meno blando del solito e un gusto – in alcuni punti – vagamente ironico per spezzare la silente e angosciante aura in cui galleggiano i personaggi.

Il tocco del male: tutte le curiosità sul film

Il tocco del male: tutte le curiosità sul film

Negli anni Novanta il thriller ha conosciuto nuova fama e nuove vette artistiche grazie a film che ne hanno ridefinito i canoni. Titoli come Seven, Copycat, Il collezionista di ossa, Il fuggitivo, L’avvocato del diavolo e Il rapporto Pelican sono solo alcuni esempi delle tante declinazioni che questo genere ha assunto nel tempo. Nel 1998 è però arrivato al cinema diverso dai soliti, che mescola il thriller poliziesco ad elementi horror di natura soprannaturale. Si tratta di Il tocco del male, diretto da Gregory Hoblit (Schegge di paura, Il caso Thomas Crawford) e scritto da Nicholas Kazan (Via dall’incubo).

Per via della sua natura ibrida, il film non ha inizialmente trovato grande fortuna al box office, incassando circa la metà del suo budget di produzione. Nel tempo, tuttavia, è stato proprio il suo unire una struttura da detective story all’elemento demoniaco che gli ha permesso di diventare un cult presso generazioni di spettatori che lo hanno riscoperto. Ad oggi, Il tocco del male è considerato uno dei film più sottovalutati nella filmografia del suo celebre protagonista, il due volte premio Oscar Denzel Washington. Ad oggi è dunque un titolo particolarmente ricercato, capace di offrire senza dubbio qualcosa di diverso in un panorama di film troppo spesso simili tra loro.

Per gli appassionati di questo genere di film e sempre alla ricerca di qualcosa di diverso da vedere sull’argomento, Il tocco del male è decisamente il film giusto. Capace tanto di coinvolgere intellettualmente quanto di spaventare anche la propria parte più razionale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il tocco del male: la trama del film

Protagonista del film è John Hobbes, stimato e infallibile detective del dipartimento omicidi nella città di Philadelphia. Assieme al suo partner Jonesy, l’agente riesce ora a far arrestare Edgar Reese, un pericoloso e sanguinario serial killer con diverse vittime alle spalle. Tuttavia, nonostante l’esecuzione del pazzo criminale, in città continuano a verificarsi degli assassini in tutto e per tutto identici a quelli commessi dall’ormai defunto omicida. Per Hobbes e il tenente Stanton non può che trattarsi di un emulatore e si trova così a dover indagare subito anche su questa nuova minaccia.

Le sue indagini, tuttavia, portano alla luce una serie di inaspettati risvolti. Tutte le prove di cui Hobbes è entrato in possesso sembrano dimostrare come dietro a quegli omicidi ci sia proprio lo stesso detective. Molte persone care ad Hobbes iniziano a fare infatti una brutta fine e le modalità con cui gli omicidi avvengono sembrano far ricadere la colpa sul poliziotto. Confuso, il detective conosce la teologa Gretta Milano, figlia di un poliziotto morto anni prima in circostanze misteriose. Grazie alle spiegazioni della donna, Hobbes scopre che dietro agli omicidi si nasconde una forza potente e malvagia, quella del demone Azazel, ora in cerca di vendetta.

Il tocco del male cast

Il tocco del male: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo di John Hobbes vi è l’attore Denzel Washington. Per prepararsi a questo, egli ha incontrato alcuni investigatori. Da loro ha appreso che alcuni poliziotti portano un secondo paio di scarpe nel bagagliaio delle loro auto mentre erano in servizio, poiché le scarpe che indossavano occasionalmente si macchiavano di sangue sulle scene del delitto. Il nome del protagonista, invece, si basa su due filosofi del 17esimo secolo: Thomas Hobbes e John Locke. Hobbes generalmente pensava che gli uomini fossero malvagi e avevano bisogno dei vincoli della società per essere migliori. Locke pensava invece che gli uomini fossero creature pensanti, razionali capaci di una pacifica convivenza. Questi due temi sono esplorati nel film e su queste filosofie Washington ha costruito il carattere del personaggio.

Accanto a Washington, nei panni del collega Jonesy vi è l’attore John Goodman, mentre Donald Sutherland interpreta il tenente Stanton. Sono poi presenti James Gandolfini nei panni del detective Lou e l’attore Elias Koteas nei panni del criminale Edgar Reese. Quest’ultimo si è preparato alla parte incontrando un uomo capace di parlare siriano-aramico, che lo ha aiutato con la pronuncia delle battute in questa lingua. L’uomo si è però rifiutato di pronunciare per Koteas alcune parole considerate maledette. L’attrice Embeth Davidtz interpreta infine Gretta Milano. Il personaggio è la fusione di quelle che inizialmente erano due donne distinte: Gretta e un’anziana saggia di nome Maude che sapeva molto di più su Azazel di Gretta.

Il tocco del male: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il tocco del male grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 12 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Il titoli a Toronto

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Sono 51 i titoli e 26 le anteprime mondiali, tra cui Black Swan di Darren Aronofski  “condiviso” col festival di Venezia, di cui sarà il film d’apertura: questo ciò che presenterà la 35° edizione del Toronto International Film Festival.

Il texano dagli occhi di ghiaccio: cast, trama e frasi del film

Il texano dagli occhi di ghiaccio: cast, trama e frasi del film

La carriera di Clint Eastwood è generalmente iniziata grazie ai celebri western di Sergio Leone. Da Per un pugno di dollari fino a Il buono, il brutto e il cattivo, questi permisero all’attore di ottenere fama mondiale. Grande appassionato di questo genere, Eastwood si dichiarò poi particolarmente insoddisfatto di vedere mediocri film statunitensi basati su quell’immaginario, e decise pertanto di proporsi come ideale successore di Leone. Fu così che nel 1976 portò al cinema il suo nuovo film da regista, intitolato Il texano dagli occhi di ghiaccio.

Il film venne definito come uno dei migliori dell’anno e come uno dei migliori di genere western da diversi anni a quella parte. Qui Eastwood interpreta nuovamente l’archetipo del pistolero solitario, dotato però di un cuore che lo rende profondamente umano. La storia narrata è basata sul romanzo Gone to Texas, scritto dall’ex leader del Ku Klux Klan Forrest Carter. Nell’adattare il testo, gli sceneggiatori dovettero fare molta attenzione a rimuovere la grande presenza di razzismo insita nel testo, mantenendo però il racconto di base.

Al momento dell’uscita in sala, il film si affermò come un grande successo arrivando ad incassare oltre 31 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 3.7. Nel corso degli anni Il texano dagli occhi di ghiaccio ottenne prestigiosi riconoscimenti, venendo indicato come un film culturalmente, storicamente ed esteticamente ricco di valore. Ancora oggi Eastwood ha affermato di considerarlo uno dei punti più alti della sua carriera. Un film che ha segnato un primo significativo passo per la sua fortunata carriera da regista, la quale ha poi trovato consacrazione in un altro western, Gli spietati, uscito nel 1992.

La trama di Il texano dagli occhi di ghiaccio

Protagonista del film è Josey Wales, un uomo dedito al pesante lavoro nei campi della sua piccola proprietà nel Missouri. La sua è una vita pacifica, condotta insieme alla moglie e al figlio tra il lavoro e la gioie della casa. Wales è un uomo fortunato, poiché è riuscito ad evitare la guerra di Secessione, che insanguina in quegli anni il territorio americano. La sua fortuna si spezza però nel momento in cui un gruppo di cavalieri nordisti, capitanati dal fanatico Terrill, finiscono per invadere il suo territorio, uccidendo senza pietà la moglie e il figlio. Wales si ritrova ad essere tramortito e creduto morto, e solo per questo risparmiato.

Animato dal desiderio di vendetta e senza più nulla da perdere, questi decide di unirsi alle bande sudiste e combattere contro gli assassini della sua famiglia. In breve, Wales ottiene grande fama per la sua abilità con le armi da fuoco. Con la fine della guerra e la sconfitta del Sud, però, egli si ritrova ad essere ora un fuorilegge con una pesante taglia sulla sua testa. Nel corso del suo viaggio senza meta, l’uomo incontrerà inaspettati amici e alleati, accrescendo la propria fama e sempre intenzionato a trovare lo spietato nordista Terrill per consumare la propria vendetta. Attorno a lui, intanto, con la fine della guerra, c’è un’America sull’orlo del cambiamento, tra nostalgici e progressisti convinti nell’arrivo imminente di un futuro più roseo.

Il texano dagli occhi di ghiaccio cast

Il texano dagli occhi di ghiaccio: il cast del film

Per il ruolo del fuorilegge Josey Wales fu subito chiaro che sarebbe stato Eastwood a dargli volto. L’attore stesso acquistò i diritti sul libro, intenzionato ad interpretare il personaggio. Prepararsi per questo non fu una novità per lui, che solo dieci anni prima era impegnato sui set degli western di Leone. Eastwood decise infatti di costruire un personaggio caratterialmente simile a quello dell’uomo senza nome, dotandolo però di maggiori emozioni e umanità. Nel film è poi presente l’attrice Sondra Locke nei panni di Laura Lee. Eastwood insistette perché avesse lei il ruolo, nonostante il personaggio fosse poco più che adolescente e l’attrice avesse già superato i 30 anni. La collaborazione tra i due attori sfociò poi in un rapporto sentimentale che sarebbe proseguito fino alla fine degli anni Ottanta, e che li avrebbe portati a recitare insieme in altri 6 film.

Particolarmente importante nel film è invece il personaggio del vecchio indiano Lone Watie, il quale si unisce a Wales durante il suo viaggio. Ad interpretarlo venne chiamato Chief Dan George, appartenente ad una tribù di nativi americani e già candidato all’Oscar per il film Il piccolo grande uomo. A causa dell’età particolarmente avanzata, questi era solito dimenticare le proprie battute, ed era proprio Eastwood a suggerirgliele di nascosto durante le riprese. Bill McKinney, noto per i suoi ruoli da caratterista e da villain, è qui l’interprete dello spietato capitano Terrill, mentre John Vernon ha il ruolo del capo dell’esercito unionista Fletcher. Molti di questi attori divennero ulteriormente popolari proprio grazie ai ruoli qui ricoperti, e diversi di loro tornarono in più occasioni a collaborare con Eastwood per i suoi film da attore o regista.

Il trailer di Il texano dagli occhi di ghiaccio e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il texano dagli occhi di ghiaccio è infatti disponibile nel catalogo di Apple TV, Google Play, Now e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 31 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Le frasi più belle dal film Il texano dagli occhi di ghiaccio

Del film, giudicato come uno dei migliori western dei suoi anni, sono inoltre rimaste particolarmente celebri alcune della frasi pronunciate dai protagonisti. Molte di queste sono rimaste nell’immaginario comune, e ancora oggi sono indicate come tra le più belle citazioni che si possono fare nell’omaggiare il film e il genere western. Ecco di seguito alcune delle più famose e ricordate:

  •  “Io ero un grande guerriero. Gli anni si fanno sentire.” “Non è la vecchiaia. E’ la civiltà che avanza, amico mio.” 
  • “Bisogna sempre tenere il coltello dalla parte del manico. Se vuoi vivere, devi metterti in posizione di vantaggio. Quando spari, abbi l’accortezza di stare con il sole alle spalle.”
  • “Ah, ricordatevi… se si mette male, e vi vedete in pericolo, diventate cattivi, feroci, spietati come belve ferite. Perché se vi perdete d’animo, non vincerete e non vivrete. E’ la legge della guerra.”
  • “Certo che è finita… e siamo morti un pò tutti in quella maledetta guerra.”
  • “Le nuvole… in cielo. Sono come… i sogni quando vagano nel fondo della nostra mente.”

Fonte: IMDb

Il Testimone Invisibile: trailer ufficiale con Riccardo Scamarcio

Warner Bros Italia ha diffuso il trailer di Il Testimone Invisibile con protagonisti  Riccardo Scamarcio, Miriam LeoneFabrizio Bentivoglio e Maria Paiato

Picomedia e Warner Bros. Entertainment presentano “Il testimone Invisibile”, il nuovo film di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio e Maria Paiato, al cinema dal 13 Dicembre 2018, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Il Testimone Invisibile, la trama

Adriano Doria (Riccardo Scamarcio), un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera d’albergo chiusa dall’interno accanto al corpo senza vita della sua amante, l’affascinante fotografa Laura (Miriam Leone). Viene accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara (Maria Paiato), famosa per non aver mai perso una causa.

L’emergere di un testimone chiave e l’imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente, costringe Adriano e l’avvocato Ferrara a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza. Spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.

Il testimone invisibile: iniziate le riprese del film con Miriam Leone

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Sono iniziate le riprese di Il testimone invisibile, il nuovo film di Stefano Mordini, interpretato da Riccardo Scamarcio, Miriam LeoneFabrizio Bentivoglio e Maria Paiato. Le riprese del film avranno una durata di sei settimane e si svolgeranno in Trentino e a Roma.

Di seguito la prima sinossi del film:

Adriano Doria (Riccardo Scamarcio), un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera d’albergo chiusa dall’interno accanto al corpo senza vita della sua amante, l’affascinante fotografa Laura (Miriam Leone). Viene accusato di omicidio ma si dichiara innocente.

Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara (Maria Paiato), famosa per non aver mai perso una causa. L’emergere di un testimone chiave e l’imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente, costringe Adriano e l’avvocato Ferrara a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza. Spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.