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Giornata della Memoria: Sky ricorda l’Olocausto con una serie di film

In occasione della Giornata della Memoria, l’annuale commemorazione delle vittime della Shoah celebrata il 27 gennaio, come ogni anno su Sky molti appuntamenti per non dimenticare.

Su Sky Cinema si parte lunedì 23 gennaio, con una intera Settimana della Memoria: dal 23 al 29 gennaio Sky Cinema Hits HD (canale 304) dedica la programmazione della prima e della seconda serata ai film che meglio hanno raccontato la persecuzione e il genocidio degli ebrei e gli orrori perpetrati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHELunedì 23 gennaio aprono la programmazione IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE, che racconta la storia di una toccante amicizia tra due bambini sullo sfondo dell’Olocausto e CORRI RAGAZZO CORRI, adattamento del romanzo Run, Boy, Run di Uri Orlev, che racconta le vicende, basate su eventi reali, del giovane Srulik in fuga dal ghetto di Varsavia.

IL LABIRINTO DEL SILENZIO

IL LABIRINTO DEL SILENZIOMartedì 24 gennaio si continua con la prima visione IL LABIRINTO DEL SILENZIO, dove un giovane procuratore nella Germania dell’Ovest, indaga su una cospirazione di massa messa in atto per coprire i passati oscuri e la connivenza con il regime nazista di importanti personaggi pubblici.

SUITE FRANCESE

SUITE FRANCESE

A seguire SUITE FRANCESE, l’impossibile e dolorosa storia d’amore tra un ufficiale tedesco e una ragazza francese, durante l’occupazione nazista.

LA CHIAVE DI SARA

LA CHIAVE DI SARAMercoledì 25 gennaio in prima serata è la volta di LA CHIAVE DI SARA con Kristin Scott Thomas protagonista e con la storia di solidarietà e coraggio di MONSIEUR BATIGNOLE. 

IL FIGLIO DI SAUL

IL FIGLIO DI SAULGiovedì 26 gennaio andrà in onda la prima visione premio Oscar IL FIGLIO DI SAUL,  film d’esordio dell’ungherese Làzlo Nemes, vincitore del Premio Oscar 2016 come miglior film straniero, che racconta la disperazione di un padre durante l’Olocausto: un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz viene costretto ad assistere allo sterminio del suo popolo e a rimuovere i corpi dalle camere a gas. Quando tra i cadaveri Saul riconosce il corpo di suo figlio, tenta a tutti i costi di dargli una degna sepoltura.

IL SEGRETO DEL SUO VOLTO

IL SEGRETO DEL SUO VOLTOA seguire IL SEGRETO DEL SUO VOLTO, con Nina Hoss nei panni di una moglie sopravvissuta miracolosamente all’orrore di Auschwitz, che va alla ricerca di vendetta.

THE EICHMANN SHOW – IL PROCESSO DEL SECOLO

THE EICHMANN SHOW – IL PROCESSO DEL SECOLOVenerdì 27 gennaio, maratona per tutto il Giorno della Memoria con, in prima serata, la prima visione del film THE EICHMANN SHOW – IL PROCESSO DEL SECOLO, un film che indaga le dinamiche comunicative alla base del processo a carico di Adolf Eichmann, nazista responsabile del traffico ferroviario che trasportava gli ebrei nei campi di concentramento. La pellicola racconta la storia dei due uomini che trasmisero in TV il processo e che per la prima volta presentarono al mondo intero la progettazione ed esecuzione dello sterminio di massa.

CONSPIRACY

CONSPIRACY In seconda serata CONSPIRACY, che ripercorre la riunione che si tenne a Wannsee nell’invjerno del 1942, dove fu pianificato nei minimi dettagli lo sterminio degli ebrei.

IN DARKNESS

IN DARKNESSSabato 28 gennaio andrà in onda IN DARKNESS, la storia vera di Leopold Socha, un operaio fognario che durante l’occupazione nazista nascose diverse famiglie ebree nei cunicoli sotterranei, salvandole da morte certa e a seguire IL LABIRINTO DEL SILENZIO.

UNA VOLTA NELLA VITA

UNA VOLTA NELLA VITAChiudono l’appuntamento, domenica 29 gennaio, la prima visione UNA VOLTA NELLA VITA, la storia di un’insegnante che cerca di avvicinare i suoi alunni alla tematica della Shoah attraverso un progetto speciale e WOMAN IN GOLD, che racconta la storia della battaglia legale combattuta tra l’erede di un dipinto di Klimt sottratto alla sua famiglia dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e il governo austriaco.

La maratona prosegue con..

Programmazione speciale anche su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky) che venerdì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, propone alle 21.15 la prima tv del film PERCHÉ SONO UN GENIO! LORENZA MAZZETTI, presentato nel corso dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia, che racconta la storia della regista e scrittrice Lorenza Mazzetti, la nipote di Albert Einstein. Con gli interventi degli amici Bernardo Bertolucci e Malcolm Mc Dowell, Lorenza racconta l’incredibile storia della sua vita. Venne adottata con la sorella dal cugino di Albert Einstein, e fu testimone dell’omicidio di tutta la sua famiglia nell’eccidio nazista di Rignano del 1944, a cui lei riuscì a sfuggire.

Ma decise che la sua storia non poteva finire così: per scappare dagli orrori partì per Londra e riuscì ad entrare in una prestigiosa scuola d’arte, la sua unica motivazione per essere ammessa? «Perché sono un genio!». Un film emozionante che si concentra sugli anni incredibili in cui Lorenza scopre e comincia ad esplorare il suo “genio”, che poi troverà nuove forme di espressione, non solo in film e libri, ma anche con la collaborazione alla rivista Vie Nuove, in cui analizzava i sogni degli italiani, con i burattini del Puppet Theatre e con la pittura.

Partecipa alla Giornata della Memoria anche History HD (in esclusiva su Sky al canali 407) che venerdì 27 gennaio trasmetterà dalle 6.30 una serie di documentari che, da angolature differenti, racconteranno una delle pagine più tragiche del ventesimo secolo. In prima visione assoluta verrà proposto alle 21.00 il documentario LA DONNA CHE HA PERDONATO I NAZISTI. Lei è una dei sopravvissuti agli esperimenti del dottor Mengele. Lui è un ex nazista accusato di complicità nell’omicidio di 300 mila persone. Dopo 70 anni si sono incontrati. Nel 1962 la giustizia tedesca stabilì che coloro che avevano ucciso sotto l’influenza della propaganda nazista non potevano essere considerati colpevoli di omicidio. Ma nel 2011 il caso dell’aguzzino del campo di Sobibor, condannato a 70 anni dagli avvenimenti, ha ribaltato l’interpretazione della legge penale e ha portato al processo di Oskar Groening il “contabile di Auschwitz”. Durante il processo, la testimone Eva Kor, una delle sopravvissute ad Auschwitz, perdona l’imputato “per aver avuto la decenza di ammettere le proprie responsabilità”. L’abbraccio finale tra i due coglie tutti di sorpresa.

Tra gli altri programmi della maratona si segnala:

NAZISMO, DAL TRAMONTO ALL’ALBA (ore 11.10), un viaggio nella mente dei nazisti attraverso testimonianze e confessioni degli ufficiali di partito messi a processo al termine della Seconda Guerra Mondiale. Chi ha attuato l’ideologia di Hitler e come è possibile impedire che torni di nuovo?

OSTAGGI DELLE SS SULLE ALPI (ore 18.10), l’incredibile storia di un gruppo di prigionieri nei lager nazisti che, negli ultimi mesi della guerra, furono presi in ostaggio dagli ufficiali delle SS per trattare la resa con gli Alleati.

GLI APOSTOLI DI HITLER (ore 20.05), le menti criminali che eseguivano senza scrupoli gli ordini di Hitler: dall’élite intellettuale ai pubblici ufficiali, passando per i criminali di basso livello che si occupavano del “lavoro sporco”. Chi erano queste persone e come hanno fatto a diventare così?

GLI EROI DI DACHAU (ore 22.40), la storia della liberazione dei prigionieri di Dachau attraverso le toccanti testimonianze dei deportati e dei loro salvatori. 70 anni dopo la liberazione, le vittime della follia nazista e i soldati americani tornano insieme nel campo di concentramento di Dachau per ricordare il passato e raccontare la loro storie. 

Giornata della Memoria

Su Sky Sport HD il ricordo è affidato a Federico Buffa con FEDERICO BUFFA RACCONTA ARPAD WEISZ (venerdì 27 gennaio su Sky Sport Mix HD alle 11, alle 15 e alle 21 e su Sky Sport 1 HD alle 13.30, 19 e mezzanotte). Si tratta del racconto della storia del grande allenatore di Inter e Bologna deportato e ucciso ad Auschwitz nel gennaio del 1944. Una originale rilettura dello storyteller di Sky Sport, che trae origine dal libro “Arpad Weisz, dallo Scudetto ad Auschwitz”, scritto da Matteo Marani, vicedirettore di Sky Sport24. Il documentario sarà inoltre proiettato martedì 24 gennaio al Teatro Dal Verme di Milano, all’interno di un evento organizzato dalla Comunità Ebraica di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano e Sky Sport.

Sempre venerdì 27 gennaio, una puntata speciale de L’UOMO DELLA DOMENICA condotto da Giorgio Porrà (su Sky Sport Mix HD alle 12, alle 16 e alle 22 e su Sky Sport 1 HD alle 12 e alle 20). Al centro della puntata, la Run for Mem, la prima corsa organizzata dalla Comunità ebraica nei luoghi più significativi della Shoah a Roma, in programma domenica 22 gennaio e di cui Sky è media partner garantendo collegamenti in diretta su Sky Sport24 HD. Si tratta di una manifestazione che vuole portare il giorno della Memoria fuori dal suo aspetto più istituzionale e rappresentare un momento di fratellanza e condivisione. In programma un’intervista a un personaggio straordinario: Shaul Ladany, grande atleta israeliano sopravvissuto alla Shoah e miracolosamente non coinvolto nell’attentato palestinese ai Giochi Olimpici di Monaco ’72.

Anche Sky TG24 HD celebrerà la giornata della Memoria, con servizi, approfondimenti e le immagini delle commemorazioni. Il dramma della Shoah sarà ricordato anche all’interno dei programmi “Dentro i fatti, con le tue domande”, in onda dalle 10, e Sky TG24 Pomeriggio, in onda dalle 15, con ospiti in studio.

Infine, una collezione dedicata alla programmazione speciale per “Il Giorno della Memoria” è disponibile anche in modalità non lineare su Sky Go e Sky On Demand.

Giorgio Pasotti: 10 cose che non sai sull’attore

Giorgio Pasotti: 10 cose che non sai sull’attore

Noto attore italiano, Giorgio Pasotti si è negli anni affermato recitando in noti lungometraggi nazionali, spaziando dalla commedia al dramma e affermandosi per la sua versatilità. Ha poi conquistato il grande pubblico prendendo parte a note produzioni televisive, grazie alle quali si è svelato come attore completo.

Ecco 10 cose che non sai di Giorgio Pasotti.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Pasotti instagram

Giorgio Pasotti: i suoi film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1991 con il film L’anno del terrore, per poi recitare in I piccoli maestri (1998), Ecco fatto (1998), di Gabriele Muccino, L’ultimo bacio (2000), Dopo mezzanotte (2004), Quale amore (2005), Le rose del deserto (2006), Baciami ancora (2010), dove recita accanto agli attori Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria. È poi tra i protagonisti di La grande bellezza (2013), accanto a Toni Servillo, e prende parte a Sapore di te (2014), Un matrimonio da favola (2014), Mio papà (2014), e Nove lune e mezza (2017), di Michela Andreozzi.

9. Ha presto parte a produzioni televisive. Negli anni l’attore recita anche per la televisione, divenendo famoso per il ruolo dell’ispettore Paolo Libero nella serie Distretto di polizia (2002-2005). Recita poi in E poi c’è Filippo (2006), La scelta di Laura (2009), Il mistero sottile (2016-2017), Il capitano Maria (2018), La compagnia del cigno (2019) e Il silenzio dell’acqua (2019), accanto all’attrice Ambra Angiolini.

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Nel 2005 l’ottore ottiene la sua prima candidatura ai David di Donatello come miglior attore per il film Dopo mezzanotte, dove interpreta il personaggio di Martino. Nello stesso anno l’attore viene premiato al Festival di Berlino come miglior stella emergente del cinema italiano.

Giorgio Pasotti è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 127 mila persone. All’interno di questo Pasotti è solito condividere diverse tipologie di fotografie, da quelle scattate in momenti di svago a quelle ritraenti luoghi o curiosità da lui viste. Non mancano però anche numerose immagini promozionali dei suoi progetti da interpreti.

Giorgio Pasotti ed Elisa

6. Ha avuto una relazione con la celebre cantante. Nel 2001 l’attore partecipa al videoclip del brano Luce (tramonti a nord est), della cantante Elisa. Con lei intraprende una relazione, di cui tuttavia si hanno pochi dettagli. I due, molto riservati, evitano infatti di condividere in modo pubblico la propria storia sentimentale, di cui per tanto non si sa con esattezza l’anno in cui sia terminata.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Pasotti La grande bellezza

Giorgio Pasotti: ha una figlia

5. È padre di una bambina. Nel gennaio del 2010 l’attore diventa padre per la prima volta, insieme all’allora compagna Nicoletta Romanoff. La relazione dei due dura fino al 2016, momento in cui si separano citando differenze inconciliabili. Nonostante ciò, rimangono in buoni rapporti anche per crescere la figlia.

Giorgio Pasotti in La grande bellezza

4. Ha interpretato il personaggio di Stefano. Nel film La grande bellezza, premiato con l’Oscar, l’attore è Stefano, uomo particolare e misterioso, il quale possiede una valigetta con le chiavi dei più bei palazzi di Roma, inaccessibili a tutti tranne che a lui. L’attore lo ha descritto come il custode della “grande bellezza” di cui parla il film.

3. Ha lavorato personalmente al look del personaggio. Tra i motivi che hanno portato alla scelta di Pasotti per il ruolo vi è la grande disponibilità dell’attore a mettersi in gioco con look sempre diversi. Per il personaggio di Stefano ha infatti personalmente ideato alcune soluzioni visive poi finite nel film, come ad esempio il bastone da appoggio.

Giorgio Pasotti in Baciami ancora

2. Si è trasformato esteticamente per il ruolo. Per riprendere, a quasi dieci anni di distanza, il personaggio di Adriano in Baciami ancora, l’attore si è sottoposto ad un processo di trasformazione estetica che lo ha portato a sfoggiare una calvizie, ottenuta tramite il trucco. Appena uscito dal carcere, il personaggio doveva infatti avere un aspetto decisamente sfatto.

Giorgio Pasotti: età e altezza

1. Giorgio Pasotti è nato a Bergamo, Italia, il 22 giugno 1973. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Giorgio Marchesi: 10 cose che non sai sull’attore

Giorgio Marchesi: 10 cose che non sai sull’attore

Noto attore del panorama cinematografico italiano, Giorgio Marchesi ha negli anni costruito la propria carriera dividendosi tra cinema e televisione, e partecipando ad alcuni tra i titoli di maggior successo in entrambi gli ambiti. Ancora oggi non manca di ricoprire ruoli di rilievo, dimostrandosi particolarmente prolifico e attento nella scelta dei suoi ruoli. Ecco 10 cose che non sai di Giorgio Marchesi.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Marchesi moglie

Giorgio Marchesi: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film La spettatrice (2004), per poi recitare in film internazionali come Los Borgia (2006) e Mission: Impossible III (2006), di J. J. Abrams con Tom Cruise. Negli anni successivi ottiene ruoli di rilievo anche nelle pellicole Mine Vaganti (2010), con Riccardo Scamarcio e Carolina Crescentini, Magnifica presenza (2012), con Elio Germano, ACAB – All Cops Are Bastards (2012), con Pierfrancesco Favino e Romanzo di una strage (2012), con Valerio Mastandrea. Il suo ultimo ruolo al cinema è stato quello del padre della protagonista nel film Un bacio (2016).

9. Ha preso parte a note produzioni televisive. Marchesi si è in particolare distinto per la sua partecipazione a film e serie per il piccolo schermo. In particolare, si forma recitando in Un posto tranquillo 2 (2005), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007), con Sarah Felberbaum, e Un medico in famiglia, dove dal 2011 al 2016 recita nel ruolo di Marco Levi accanto a Claudia Pandolfi. Negli anni successivi è po in Una grande famiglia (2012-2015), con Alessandro Gassmann, La strada dritta (2014), Bracialetti rossi 3 (2016), L’allieva 2 (2018), con Alessandra Mastronardi, La stagione della caccia (2019), Oltre la soglia (2019) e I Medici (2019).

Giorgio Marchesi: ha una moglie?

8. Non è sposato. Marchesi è noto per la sua attività teatrale. Grazie allo spettacolo Le relazioni pericolose (2004), conosce l’attrice Simonetta Solder, con la quale intraprenderà da subito una relazione. Negli anni la coppia si è dimostrata particolarmente unita, senza il bisogno di dar vita ad un matrimonio. Dalla coppia sono poi nati i due figli dell’attore.

Giorgio Marchesi è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 105 mila persone. All’interno di questo è solito condividere molte sue foto, il più delle quali scattate in momenti di svago o per lavoro. Non mancano infatti anche immagini e video con i quali Marchesi promuove il suo lavoro da interprete.

Giorgio Marchesi in Braccialetti rossi

6. Ha avuto un ruolo nella serie. Marchesi ha avuto la possibilità di recitare nella terza stagione della fortunata serie intitolata Braccialetti rossi. Qui ha interpretato il ruolo di Piero Baratti, burbero ma talentuoso chirurgo con l’indole del playboy. Per costruire il proprio personaggio, l’attore ha ammesso di essersi ispirato al celebre Dr. House.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Marchesi braccialetti rossi

Giorgio Marchesi in Mine Vaganti

5. Ha recitato nella versione teatrale del film. Dopo aver ricoperto un piccolo ruolo nel film del 2010, nel 2020 l’attore partecipa alla trasposizione teatrale di Mine Vaganti, per la regia sempre di Ferzan Ozpetek. Qui, contrariamente al lungometraggio, Marchesi ricopre il ruolo di Antonio Cantone, uno dei protagonisti, che nel film era invece interpretato da Alessandro Preziosi.

Giorgio Marchesi in I Medici

4. Ha avuto un ruolo chiave nell’ultima stagione. Nel 2019 l’attore ha recitato nell’acclamata serie I Medici nel ruolo di Giacomo Spinelli, rivale di Lorenzo il Magnifico. Per prepararsi al ruolo Marchesi ha raccontato di aver svolto molte ricerche storiche su Spinelli, approfondendo in particolare la concezione della politica nella Firenze del Quattrocento.

3. Ha recitato in inglese. Per un attore italiano non capita tutti i giorni di avere l’occasione di poter recitare in lingua inglese. Per via del cast internazionale della serie, Marchesi si è trovato dinanzi a tale sfida. Ha tuttavia dichiarato di non esserne stato spaventato, trovando anzi l’opportunità particolarmente stimolante. Recitare in inglese gli ha permesso di sperimentare nuovi modi di lavorare e aggiungere difficoltà al proprio mestiere.

Giorgio Marchesi in Mission: Impossible III

2. Ha avuto un cameo nel film. Ancora alle prime esperienze, l’attore ha modo di partecipare al prestigioso set internazionale del film Mission: Impossible III. Dato che alcune scene sono state ambientate in Italia, e più di preciso nei pressi di Città del Vaticano, Marchesi ha avuto modo di comparire brevemente nel film nei panni di uno dei poliziotti in cui si imbatte il protagonista.

Giorgio Marchesi: età e altezza

1. Giorgio Marchesi è nato a Bergamo, Italia, il 23 febbraio 1974. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Giona A. Nazzaro è il nuovo direttore artistico del Locarno Film Festival

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Delegato generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dal 2016 e membro del comitato artistico di IFFR – International Film Festival di Rotterdam, Giona A. Nazzaro nasce a Zurigo nel 1965. Laureato in Lingua e letteratura tedesca e inglese, è stato già programmatore e curatore del comitato di selezione di Visions du Réel di Nyon dal 2010 al 2020 e ha anche partecipato al Locarno Film Festival in qualità di moderatore.

Giona A. Nazzaro ha collaborato con diversi Festival di cinema come il Torino Film Festival, il Festival internazionale di Roma e il Festival dei Popoli di Firenze. È stato autore e curatore di monografie dedicate a registi come Gus Van Sant, Spike Lee e Abel Ferrara. Ha inaugurato lo studio del cinema di Hong Kong in Italia, curando diversi libri, e approfondito lo studio di nuove strategie della narrazione seriale televisiva. Interessato alle nuove tecnologie nel cinema e nell’arte, è professore di Media Design and MultiMedia Arts alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti). Giornalista di formazione, collabora con numerose testate internazionali. È anche membro della Commissione federale del cinema CFC.

Il Presidente Marco Solari ha dichiarato: “Con Giona Nazzaro abbiamo la persona che corrisponde pienamente al profilo artistico del Locarno Film Festival. Solide competenze, grande conoscitore della nostra manifestazione, capacità progettuale per l’indispensabile futura innovazione in campo digitale del nostro Festival. Giona A. Nazzaro ha una mentalità internazionale e allo stesso tempo un forte legame con il Ticino e la Svizzera.” 

Giona A. Nazzaro ha commentato così la propria nomina: “È un onore dirigere il Locarno Film Festival, istituzione che ha sempre promosso il cinema d’autore e di qualità, oggi più che mai un laboratorio di grande vitalità proiettato verso il futuro dell’immagine in movimento. Mi metterò subito al lavoro nella speranza di poter riaprire Piazza Grande, cuore pulsante della manifestazione e simbolo della resistenza del cinema.

Giona A. Nazzaro, che assumerà il pieno incarico il 1° gennaio 2021, lavorerà da subito al fianco di Nadia Dresti, responsabile ad interim della direzione artistica sino a fine dicembre 2020. Nadia Dresti manterrà la responsabilità del coordinamento di Locarno pro anche nei primi mesi del 2021, fino a nuovo avviso.

La 74esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 4 al 14 agosto 2021. Le modalità precise verranno indicate a tempo debito, qualora le condizioni sanitarie e le normative nazionali imponessero modifiche.

Gioco di ruolo: recensione del nuovo film Prime Video

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Gioco di ruolo: recensione del nuovo film Prime Video

È appena approdato su Prime video Gioco di ruolo, una commedia d’azione diretta da Thomas Vincent e con l’attrice Kaley Cuoco (Penny nella serie The big bang theory) nel ruolo della protagonista Emma/Anna. Nel cast si ritrovano altre figure già ben note nel panorama cinematografico nazionale e internazionale. David Oyelowo, ben noto per la sua interpretazione di Martin Luther King nel film Selma, qui si ritrova nei panni di Dave, marito di Emma. Bill Nighy (Love Actually, Davy Jones nell’universo di Pirati dei Caraibi) e Connie Nielsen (Ippolita in Wonder Woman, Il gladiatore) in Gioco di ruolo sono rispettivamente nei panni di Bob, un sicario internazionale e di Gwen, capo della Sovereign.

Un gioco di ruolo sfuggito di mano

Emma vive una doppia vita: qualche volta l’anno fa dei “viaggi di lavoro” in cui uccide bersagli designati per denaro, tutto il resto del tempo è un amorevole madre e moglie di famiglia. Ma qualcosa inizia ad andar storto: non riesce più a conciliare al meglio le sue due realtà. Si dimentica il proprio anniversario, le vengono assegnati più lavori di seguito, ha tutta l’attenzione della polizia internazionale puntata addosso. E non solo: la Sovereign, una misteriosa agenzia di sicari per cui Emma ha lavorato in passato, sembra cercarla.

Per farsi perdonare da Dave, Emma organizza per loro una serata particolare in hotel: i due fingeranno di essere due persone diverse, due sconosciuti. Ma Bob si metterà tra i due al bar dell’albergo, dando inizio a tutti i problemi di Emma, o forse dovremmo dire Anna?

Gioco di ruolo: un cliché da spia

Una caratteristica che salta subito all’occhio dello spettatore vedendo Gioco di ruolo è certamente la mancanza di originalità della trama. Il cliché della spia che vive una doppia vita è stato portato più e più volte sul grande schermo: si pensi allo stesso Mr & Mrs Smith, con Angelina Jolie e Brad Pitt. L’utilizzo di questa chiave narrativa non viene arricchito da altri fattori che possano dare una sua individualità al film.

Lo stesso utilizzo di giochi di ruolo di questo tipo tra coppie sposate lo ritroviamo in altri esempi, in questo caso in una serie tv in chiave più comica. Si tratta di Modern Family: già dalle prime stagioni Phil e Claire prendono l’abitudine di darsi appuntamento in albergo, fingendosi altre persone.

Gioco di ruolo film 2024
© Amazon Studios

Dave il padre di famiglia ed Emma la spia

Un altro elemento di Gioco di ruolo è il contrasto tra i due personaggi di Dave e Emma che porta un’atmosfera comica nel film. Dave viene presentato come un padre amorevole e attento alla propria famiglia, che percepiva qualcosa di strano nei continui viaggi di lavoro della moglie, senza però potersi spiegare inizialmente in cosa consistessero. Nel momento in cui scopre la realtà su Emma/Anna ha il coraggio di scavare a fondo in cerca di verità e di continuare a supportare la donna che ama, nonostante sia una killer professionista. Si ritrova in una situazione in cui lui, che spergiura l’uso della violenza, è costretto, per quanto poco gli sia possibile, ad usarla.

Dall’altro lato invece abbiamo Emma, una madre che è disposta a fare di tutto pur di proteggere la propria famiglia, ma anche una pluriomicida ricercata e molto brava nel proprio lavoro. Si vede fin dalle prime scene di Gioco di ruolo come Emma sia una perfetta calcolatrice, che cerca di mantenere tutto sotto controllo, abbandona la propria famiglia proprio per difenderla. Di conseguenza, per quanto Emma sia un sicario, non viene percepita in questo modo dal pubblico proprio per l’attenzione che mostra verso i propri figli e verso Dave. Gli spettatori finiscono quasi per appoggiarla e sperare nella sua vittoria, in modo tale che, in un gran finale positivo, Emma e Dave possano tornare insieme ai loro bambini alla loro vita normale nel New Jersey.

I Combattimenti finali

Per quanto si tratti di una commedia d’azione, si nota una quasi totale assenza di scene di combattimento nella prima parte del film. Tale penuria viene però compensata parzialmente nella seconda metà della pellicola, dopo la fuga di Emma. Qui la scena d’azione che maggiormente cattura l’attenzione del pubblico è il combattimento finale con Gwen.

Per quanto Gioco di ruolo pecchi di originalità, la presenza di scene d’azione e l’utilizzo di un sottofondo musicale teso, che aumenta la suspense, contribuiscono a rendere questo film piacevole da vedere e da seguire per gli spettatori.

Gioco d’amore: libro, trama e cast del film con Kevin Costner

Gioco d’amore: libro, trama e cast del film con Kevin Costner

Il regista Sam Raimi ha debuttato nel 1981 con il suo primo lungometraggio, La casa, e da quel momento si è costruito una fama come autore di opere che fondevano al loro interno tanto l’horror quanto la commedia. Nel corso degli anni Novanta, però, egli si è cimentato anche con generi ben differenti, tra cui spicca il dramma di Gioco d’amore. Girato nel 1999, è questo un film particolarmente insolito nella filmografia di Raimi, nonché uno dei meno noti, ma dimostra anche le sue capacità in territori che sembrerebbero appartenergli meno. Tra sport, sentimenti e dramma, si costruisce così un’opera delicata e nostalgica, tutta da riscoprire.

Scritto da Dana Stevens, il film è la trasposizione cinematografica del romanzo La partita perfetta, scritto da Michael Shaara nel 1991. Divenuto un libro di buon successo, questo attrasse da subito Raimi, il quale si disse profondamente commosso dalla storia e in quanto egli stesso appassionato di baseball chiese di poterlo dirigere. Il suo obiettivo era quello di dar vita ad un film che facesse sentire lo spettatore proprio sul campo di gioco, permettendo un forte coinvolgimento. Il mancato successo economico del film, però, finì con il far passare Gioco d’amore quasi inosservato.

Successivamente Raimi si dedicò alla regia della trilogia di Spider-Man, e il film del 1999 venne ben presto dimenticato. Ancora oggi, però, si tratta di uno dei film tanto più insoliti quanto più personali del regista, che ha riposto in questo aspetti della sua personalità difficilmente ritrovabili altrove. Per gli appassionati del suo cinema, Gioco d’amore è un titolo da riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Sarà qui possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gioco d’amore: la trama del film

Protagonista del film è Billy Chapel, un giocatore di baseball quarantenne e ormai prossimo al ritiro. Questo momento, che sperava di non vedere mai arrivare, non è però come se lo immaginava. Dopo quasi 20 anni di carriera nei Detroit Tigers, la squadra sta per essere venduta e i nuovi proprietari intendono cedere Billy ad un’altra squadra. Piuttosto che unirsi a qualcosa che non gli appartiene, Billy preferirebbe ritirarsi, ma la paura per quella decisione lo porta a rimandare continuamente. Arrivato a giocare quella che sarà la sua ultima partita con i Detroit Tigers, il giocatore inizia a riflettere sulla sua vita.

Mentre è in campo, flashback della sua vita fino a quel momento iniziano a passargli davanti agli occhi. Egli rivive così diversi momenti salienti, dal difficile rapporto con il padre all’amore per Jane Aubrey, l’unica donna che abbia mai amato e che sta ora per lasciarlo per sempre. Mentre tutti gli occhi sono puntati su di lui, Billy capisce che è arrivato il momento di riflettere su quale vita desidera veramente. Tra un dolore alla spalla che lo limita fortemente e l’esultazione dei fan che vogliono ancora vederlo giocare, egli si trova nel momento più impensabile e meno adatto a dover compiere una scelta definitiva.

Gioco d'amore cast

Gioco d’amore: il cast del film

A ricoprire il ruolo del protagonista Billy Chapel vi è l’attore Kevin Costner, il quale interessatosi alla parte accettò di ridurre il proprio salario al fine di aiutare nella realizzazione del film. A lui fu anche concesso il privilegio del final cut, solitamente affidato al regista o al produttore. Così egli ottenne un forte controllo sul film, contribuendo attivamente nella sua costruzione. Per Costner, inoltre, si trattò del terzo titolo incentrato sul mondo del baseball dopo Bull Durham – Un gioco a tre mani e L’uomo dei sogni. Naturalmente, egli si preparò al ruolo allenandosi con un vero coach di baseball, al fine di poter interpretare personalmente le proprie scene e risultare realistico in queste.

Nei panni di Jane Aubrey, la donna amata da Billy, vi è l’attrice Kelly Preston, anche nota per i film Battaglia per la terra e Jack Frost. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato offerto all’attrice Annette Bening, che era però già occupata con le riprese di American Beauty. John C. Reilly compare invece nei panni di Gus Sinski, il migliore amico di Billy, che lo aiuterà nelle sue scelte. L’attore Brian Cox è invece Gary Wheeler, proprietario dei Detroit Tigers, e figura paterna per Billy. Il premio Oscar J. K. Simmons è invece Frank Perry, il successivo proprietario della squadra. La giovane Jena Malone, anche nota per i film Donnie Darko e The Neon Demon, è Heather Aubrey, la figlia di Jane.

Gioco d’amore: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Gioco d’amore è infatti disponibile nel catalogo di Chili e Google Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 11 luglio alle ore 21:10 sul canale La 5.

Fonte: IMDb

 

Giochi di Potere: recensione del film con Theo James

Esce l’11 luglio nei cinema italiani un thriller geopolitico dal titolo Giochi di Potere, che a scanso di equivoci va detto non avere nulla a che fare con l’omonimo film del 1992 con Harrison Ford.

Giochi di Potere, diretta dal regista danese Per Fly, trae spunto dal libro-denuncia di Michael Soussan, “Backstabbing for Beginners: my crash Course in International Diplomacy” (2010). Autobiografia satirica entrata nella top ten del Wall Street Journal, lo scritto metteva alla berlina la corruzione su scala globale dell’organizzazione umanitaria “Oil for food” (tradotto: petrolio in cambio di cibo) promossa niente di meno che dall’ONU.

In Giochi di Potere Michael (Theo James) è un giovane ambizioso che riesce ad ottenere il lavoro dei suoi sogni: lavorare alle Nazioni Unite. Si ritroverà a dover coordinare il programma “Oil for food” – che porta viveri e beni di prima necessità nell’Iraq di Saddam – arrivando però a scoprire che il progetto è corrotto dall’interno, a partire dal suo mentore Pasha (Ben Kingsley).

Giochi di Potere parla di vicende reali e tristemente note. La Oil for Food operò dal 1995 al 2003, per essere poi cancellato a causa degli illeciti compiuti dalle nazioni partecipanti al programma, che più che aiutare i popoli vessati dalla guerra, si assicuravano di ricavare tangenti da milioni e milioni di dollari. Il film di Per Fly cerca di conferire un andamento action ad un film altrimenti più votato al genere documentaristico, senza però riuscire del tutto nel suo proposito.

La situazione irachena durante l’assedio di Saddam e i relativi embarghi, vengono marginalmente sfiorati quando avrebbero potuto essere campo fertile per una trattazione più approfondita e personale. Come sempre tutto sa di già visto, a partire dal rifiuto di guardare più a fondo la politica statunitense, come i magheggi della presidenza Clinton e dei coinvolgimenti USA durante la Guerra del Golfo.

Gli attori sono poco convinti, compreso un Ben Kingsley ormai lontano dagli anni d’oro della sua carriera, e sempre più calato nei panni di una macchietta. Giochi di Potere è un sedicente thriller politico dalla scarsa suspense, che non riesce a coinvolgere del tutto lo spettatore. Tralasciando la notorietà dei fatti, la trama non aggiunge quel quid necessario affinché quanto meno ci si possa interessare ai personaggi o alla loro psicologia.

https://www.youtube.com/watch?v=PJjg6-4hh9M&t=1s

Giochi di Potere: il trailer italiano del film con Theo James

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Giochi di Potere: il trailer italiano del film con Theo James

È stato distribuito il primo trailer italiano di Giochi di Potere, il nuovo film di Per Fly con protagonisti Theo James, Ben Kingsley e Jaqueline Bisset. Il film arriverà nelle sale italiane dall’11 luglio.

https://www.youtube.com/watch?v=PJjg6-4hh9M

Un giovane talentuoso e pieno di ideali ottiene finalmente il lavoro dei suoi sogni alle Nazioni Unite. Ma a volte i sogni nascondono una cruda e sconfortante realtà. Tacere o raccontare quello che non avrebbe mai dovuto scoprire, mettendo a repentaglio tutto, persino la propria vita e quella della donna che ama? Ispirato all’autobiografia di Michael Soussan, Backstabbing for Beginners: My Crash Course in International Diplomacy, Giochi di Potere racconta l’inquietante dietro le quinte del programma “Oil-for-food” (letteralmente petrolio in cambio di cibo), attivato dalle Nazioni Unite dal 1995 al 2003. Uno scandalo che coinvolse moltissimi Paesi, Italia compresa, proprio per le tangenti pagate al governo iracheno di Saddam Hussein in cambio di milioni di barili di greggio. A dare il volto al protagonista di questo incalzante political thriller è Theo James (le saghe Divergent e Underworld) affiancato dal Premio Oscar® Ben Kingsley e dall’affascinante Jacqueline Bisset. Il film arriverà nelle sale italiane l’11 luglio distribuito da M2 Pictures.

Gioca con The Lego Movie!

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Gioca con The Lego Movie!

L’attesa per The Lego Movie si fa sempre più estenuante, e le recensioni positive che arrivano da Oltreoceano alimentano le aspettative. Adesso, mentre aspettiamo ancora qualche giorno per vedere il film al cinema, possiamo passare un po’ di tempo insieme a Emmet e ai suoi compagni con i bellissimi giochi del film.

Eccoli di seguito. Chi vuole giocare?

Metti in ordine

Sottomarino

Primo colpo

Nella Voragine

Vestiti

Gioca con The Lego MovieLa storia originale d The Lego Movie, film animazione computerizzata 3D segue la storia di Emmet, un ordinario omino lego che è per errore identificata come la persona più straordinaria del mondo e quindi come la chiave per salvare il mondo. Così viene trascinato da una stranissimo gruppo di persone in un’avventura epica per fermare un malvagio tiranno. Ovviamente Emmet è incredibilmente impreparato ad affrontare questa grande avventura!

Nel cast vocale di The Lego Movie troviamo Chris Pratt che sarà il protagonista Emmet, Will Ferrell sarà un primo avversario President Business, Liam Neeson sarà invece il prepotente scagnozzo del presidente, Morgan Freeman sarà Vitruvius, un vecchio mistico, Elizabeth Banks sarà Lucy, love interest di Emmet che scambierà per il salvatore del mondo, Will Arnett sarà Batman (!) una figurina Lego con la quale Lucy ha avuto una storia, Nick Offerman sarà un personaggio ossessionato dalla vendetta contro President Business, mentre Alison Brie sarà un dolce e amabile membro del gruppo con poteri segreti.

A dirigere il film ci sono Phil Lord & Christopher Miller (21 Jump Street e Piovono Polpette) che hanno scritto anche la sceneggiatura da una storia di Dan Hageman & Kevin Hageman che si sono basati sui famosi mattoncini. Nella storia sono state coinvolte alcune delle figurine lego più popolari in modo tale da invogliare tutti coloro che hanno giocato con i Lego ad andare a vedere il film al cinema in un 3D che pare sia davvero unico.

Il film uscirà in Italia il 20 Febbraio

Ginny & Georgia: recensione della seconda stagione

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Ginny & Georgia: recensione della seconda stagione

Dopo un finale burrascoso con un colpo di scena non troppo inaspettato, Ginny & Georgia tornano su Netflix con una nuova intera stagione in cui madre e figlia dovranno imparare a gestire il loro rapporto alla luce di rivelazioni che spezzerebbero chiunque, forse persino loro due. Ideata da Sarah Lampert la serie sembra continua a indagare la forza di e la creatività di queste due donne che fanno di tutto per rimanere a galla, pur scontrandosi con traumi, un passato oscuro e delle contingenze complicate. 

Ginny & Georgia stagione 2: dove eravamo rimasti?

Dopo essere scappata di casa insieme al fratelli Austin, Ginny si trova a vivere dal padre, dove passa le sue giornate rinchiusa in camera, assumendo un atteggiamento pacifico ma non comunicativo con il padre che è all’oscuro delle motivazioni che hanno portato la ragazza a scappare dalla madre. Ma è chiaro che Ginny non riesce a stare senza Georgia e viceversa. Le due troveranno modo di riavvicinarsi, prima con la forza, costrette da una circostanza precisa, poi attraverso uno spiraglio di comunicazione, che sembra offrire una chiave di lettura a tutta la seconda stagione.

Brianne Howey e Antonia Gentry sono tornate e sono più agguerrite di prima. E mentre le loro vicende personali si complicano ma si aprono anche a nuove possibilità, il loro rapporto viene sfidato dalle contingenze. La leggerezza e l’intrigo che avevano reso divertente e accattivante la prima stagione sono state messe da parte per fare spazio a toni che strizzano l’occhio addirittura alla dark comedy e al dramma. Le problematiche che vengono messe in gioco sono importanti e oggetto di grande conversazione, sempre con tatto e con realismo, tuttavia l’impressione è che nella seconda stagione di Ginny & Georgia si sia persa un po’ della vitalità che aveva fatto la fortuna del primo ciclo e che tutto avvenga perché deve avvenire.

La perdita delle leggerezza

Spiegando meglio: tutti gli incidenti di percorso, le condizioni, i problemi, le afflizioni dei giovani protagonisti sembrano spuntare le caselle di un manuale di inclusione che sembra necessitare di tanti piccoli pezzetti per dare un quadro completo della realtà, in un tentativo ultra-democratico di dare voci a ogni difficoltà che può affrontare un adolescente: dalla scena dei crampi mestruali, completamente accessoria e inserita proprio per dare voce a quella condizione in cui si ritrovano moltissime ragazze, alla battaglia contro le malattie mentali e ai disagi psicologici che, in alcuni personaggi, conducono proprio il flusso narrativo. 

Ginny & Georgia. Antonia Gentry as Ginny in episode 201 of Ginny & Georgia. Cr. Courtesy of Netflix © 2022

Come accadeva anche nella prima stagione, migliore in campo è Brianne Howey. La sua Georgia è imprevedibile, irrefrenabile, a tratti terrificante, una madre corazzata dalle disgrazie della vita che come un treno, carica a testa bassa qualsiasi ostacolo per spianare la strada ai propri figli. Un fiume in piena che ha a cuore soltanto il loro benessere a discapito di tutto. Ma questa dedizione feroce non è per forza una cosa totalmente positiva, come imparerà la stessa Ginny nel corso di questa turbolenta stagione. 

Antonia Gentry, dal suo canto, fa quello che può con un ruolo che si complica notevolmente in questo secondo ciclo, con sfaccettature inaspettate per il suo personaggio che cresce a dismisura sotto gli occhi spaventati della madre e quelli stupiti e colmi di meraviglia di Austin, il fratellino interpretato dal tenerissimo Diesel La Torraca.

I conti restano aperti, con storie che si chiudono, altre che si aprono e personaggi che si rivelano pozzi di mistero e meraviglia. Quello che sembra sicuro è che per Ginny & Georgia non è mai nulla scontato e che il loro rapporto non è quello normalmente conflittuale tra madre è figlia. È una battaglia all’ultimo segreto e all’ultimo abbraccio, una battaglia portata avanti in nome dell’amore totalizzante e della volontà di libertà. Chi avrà la meglio?

Ginny & Georgia – Stagione 3: spiegazione del finale

Ginny & Georgia – Stagione 3: spiegazione del finale

Ginny & Georgia – Stagione 3 ha offerto ai fan un altro finale scioccante. Il terzo capitolo della serie Netflix è iniziato proprio con l’arresto di Georgia per l’omicidio di Tom Fuller, il marito di Cynthia. Inizialmente, gli amici e la famiglia di Georgia erano pronti a schierarsi dalla sua parte e ad aiutarla, ma tutto è andato in frantumi quando l’investigatore privato Gabriel Cordova è salito sul banco dei testimoni e ha accusato la sindaca di essere una serial killer. Quando i dettagli sui due mariti morti di Georgia e la poesia piuttosto incriminante di Ginny, vista nella seconda stagione di Ginny & Georgia, sono diventati pubblici, il mondo ha iniziato a vedere la donna per quella che era veramente.

Naturalmente, il fatto che Georgia fosse effettivamente colpevole non ha cambiato il fatto che i suoi figli la volessero libera. La vita di Ginny è andata in frantumi ancora di più, soprattutto dopo che Marcus le ha detto di non amarla. Lei e Austin vengono allontanati da casa di Georgia e affidati ai rispettivi padri, il che preoccupava particolarmente il figlio minore, considerando il potenziale di violenza di Gil. Quando Paul annunciò il divorzio da Georgia, la partita sembrò finita. Tuttavia, la testimonianza di Austin in tribunale cambia tutto.

Georgia fu dichiarata non colpevole dell’omicidio di Tom Fuller

Austin affermò che Gil aveva ucciso Tom al suo posto

Georgia era certa che sarebbe stata dichiarata colpevole in Ginny & Georgia – Stagione 3. Il mondo l’aveva già identificata come la “Sindaca Assassina”, e avevano assolutamente ragione. Sebbene Georgia inizialmente avesse cercato di scappare, prese la rara e saggia decisione di costituirsi per poter almeno continuare a vedere i suoi figli, anche se fosse stato dalla prigione. Per un attimo, sembrò che Georgia si assumesse la responsabilità dei suoi crimini e mettesse fine alle bugie. Tuttavia, quando Simone chiamò Austin a testimoniare, il ragazzo sorprese tutti con un’ultima, scioccante bugia.

Austin affermò che, mentre si nascondeva nella stanza di Tom Fuller, vide suo padre, Gil, uccidere il malato terminale con un cuscino. Questo, ovviamente, non era vero. Abbiamo visto ciò a cui Austin aveva effettivamente assistito nella seconda stagione di Ginny & Georgia. Tuttavia, il figlio di Georgia aveva piantato un seme che non poteva essere ignorato. Quando Cynthia Fuller salì sul banco dei testimoni e affermò che Gil avrebbe potuto entrare in casa e uccidere Tom senza che nessuno se ne accorgesse, ci fu un ragionevole dubbio sufficiente perché la giuria emettesse un verdetto di “non colpevolezza” per Georgia.

Le testimonianze di Austin e Cynthia cambiarono anche l’opinione pubblica rispetto a Georgia. All’improvviso, la sindaca assassina si ritrovò vittima di violenza domestica, ingiustamente arrestata per il crimine del suo aggressore. In definitiva, questo significa che Georgia è tornata a casa, in una comunità che la amava più di quanto avesse mai fatto prima.

Perché Austin e Cynthia hanno mentito sull’omicidio di Tom Fuller da parte di Gil

Ginny ha preso il controllo del destino di Georgia

Austin e Cynthia hanno salvato Georgia in Ginny & Georgia – Stagione 3, ma è stata Ginny la vera mente dietro la situazione. I due non avrebbero mai mentito se non fosse stato per la figlia di Georgia, che, dopo tre stagioni passate a cercare di non essere per niente come sua madre, ha abbracciato completamente il mostro interiore. Ginny si è disperata e ha cercato di proteggere Austin da Gil, che aveva annunciato di volersi trasferire in Michigan e le ha afferrato violentemente il braccio quando ha cercato di opporsi. Così, Ginny ha fatto ciò che aveva imparato da sua madre in situazioni così disperate: ha mentito e manipolato.

È stato facile per Georgia convincere Austin a tradire suo padre dopo avergli mostrato i segni che Gil le aveva lasciato sul braccio. Cythia, tuttavia, è stata più subdola. Per convincere la donna a mentire e a dire che Gil avrebbe potuto essere a casa sua la notte dell’omicidio di Tom, Ginny le disse che le telecamere del Blue Farm Cafe avrebbero potuto essere usate per dimostrare che Cynthia aveva avuto una relazione con Joe. Questo avrebbe dato a Cynthia un movente per uccidere il marito, quindi non le restò altra scelta che sostenere le affermazioni di Austin. Se non fosse stato per Ginny, Georgia non sarebbe mai stata libera.

Certo, né Austin né Ginny staranno bene dopo tutto quello che hanno fatto per liberare Georgia nella terza stagione di Ginny & Georgia. Gil era una persona cattiva e sicuramente alla fine avrebbe rivolto la sua violenza contro il figlio. Tuttavia, Austin amava ancora suo padre. Ha salvato Georgia, ma non c’è ritorno da quello che le ha visto fare, e dare la colpa a Gil non ha fatto che peggiorare le cose. Ginny, d’altra parte, ora è interamente responsabile di tutto ciò che fa Georgia. Se farà di nuovo del male a qualcuno, sarà perché Ginny ha tenuto sua madre fuori di prigione.

La spiegazione dei problemi di Max nel finale di Ginny & Georgia – Stagione 3

Max è in difficoltà in vista della quarta stagione di Ginny & Georgia

Sebbene il verdetto di non colpevolezza di Georgia e le successive conseguenze fossero al centro dell’attenzione nel finale della terza stagione di Ginny & Georgia, è stata posta sorprendentemente molta attenzione sulla storia di Max. I suoi rapporti con Ginny, Abby e Norah avevano iniziato a soffrire, e Max notò che queste ragazze si erano avvicinate molto di più di quanto non lo fossero state con lei. Se provava a sollevare la questione, veniva accusata di essere eccessivamente drammatica. Max è una persona profondamente emotiva e, alla fine della terza stagione di Ginny & Georgia, veniva trattata come se le sue emozioni fossero un peso eccessivo per chi la circondava.

Sebbene le amicizie di Max fossero un problema significativo, la vera radice dei suoi problemi era Marcus. La sua depressione era peggiorata e Max iniziò a sospettare che suo fratello avesse sviluppato un pericoloso problema di alcolismo. Quando lo affrontò e gli suggerì di farsi aiutare, Marcus la minacciò dicendo che non l’avrebbe mai perdonata se lo avesse detto ai loro genitori. Alla fine, Max fece comunque la coraggiosa scelta di farsi aiutare per Marcus, correndo il rischio che suo fratello, i suoi amici e i suoi genitori non la perdonassero mai completamente per non aver accettato in silenzio i suoi sentimenti.

Marcus è in riabilitazione alla fine della terza stagione di Ginny & Georgia

Max si è assicurata che Marcus ricevesse l’aiuto di cui aveva bisogno

Ellen e Clint Baker inizialmente erano riluttanti ad ascoltare Max e a dare un vero aiuto a Marcus. Temevano che portare il figlio in riabilitazione avrebbe ostacolato il suo futuro, rendendogli difficile recuperare gli studi e macchiandogli la reputazione. Tuttavia, alla fine di Ginny & Georgia, vediamo Ellen portare Marcus in una struttura. Mentre si allontanavano in auto, Marcus trovò la poesia di Ginny, Sunshine, che descriveva dettagliatamente i piccoli sprazzi di luce che riusciva a intravedere in Marcus attraverso l’oscurità e l’ombra della sua depressione. Speriamo che, quando Ginny & Georgia tornerà con la quarta stagione, Marcus avrà ricevuto l’aiuto di cui ha bisogno.

Georgia e Joe sono una coppia ora in Ginny & Georgia?

Joe è stato l’unico tra gli uomini di Georgia a starle accanto

Paul avrebbe dovuto essere il principe azzurro di Georgia in Ginny & Georgia, ma la trovata del test di gravidanza è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per il sindaco di Wellsbury. Lui ha divorziato pubblicamente da lei, ma la cosa gli è esplosa in faccia quando Georgia è stata dichiarata non colpevole ed etichettata come vittima. Joe, d’altra parte, è stato al fianco di Georgia dall’inizio alla fine. Dopo essere uscita di prigione, Georgia ha persino raccontato a Joe la verità sui suoi precedenti di omicidio. Paul e Zion avevano voltato le spalle a Georgia, ma Joe ha accettato ogni singolo aspetto di lei.

Se Joe abbia ragione o torto a continuare ad amare Georgia nonostante i suoi crimini sarà stabilito dalle prossime stagioni di Ginny & Georgia. Per ora, tuttavia, la coppia deve mantenere un basso profilo sulla loro relazione. Georgia ha detto che questa volta voleva fare le cose per bene e sapeva che avrebbe sconvolto i suoi figli se si fosse lanciata subito in una nuova relazione. Quindi, Joe e Georgia non sono ancora una coppia ufficiale, anche se sembra che le cose cambieranno presto. Certo, il bambino di Georgia potrebbe complicare le cose.

La sorpresa della gravidanza di Georgia e come prepara la quarta stagione di Ginny & Georgia

Georgia avrà un altro figlio per cui lottare nella quarta stagione di Ginny & Georgia

Ginny & Georgia – Stagione 3 ha portato con sé un ultimo grande colpo di scena: Georgia è davvero incinta, dopotutto. All’inizio della terza stagione, quando Georgia ha supportato Ginny durante il suo aborto, ha detto di aver desiderato solo latte durante le sue gravidanze. Quindi, anche se non abbiamo mai visto un test di gravidanza positivo alla fine della terza stagione di Ginny & Georgia, il fatto che Georgia abbia tracannato una bottiglia di latte è stata una conferma sufficiente.

Non c’è dubbio che Georgia andrà avanti con la sua gravidanza. La grande domanda alla fine della terza stagione di Ginny & Georgia è: chi è il padre del bambino di Georgia e come questa rivelazione influenzerà le scelte future della donna? Sia Paul che Joe potrebbero essere i fortunati, e Georgia darà sicuramente la notizia a entrambi nella quarta stagione di Ginny & Georgia. Ciò che è ancora più preoccupante è il fatto che questo nuovo bambino attiverà ancora di più gli istinti protettivi di Georgia. Potrebbe essere determinata a cambiare in meglio, ma è praticamente certo che Georgia commetterà altri crimini.

Ginny & Georgia rinnovata per la terza e la quarta stagione su Netflix

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I Wellsbury Peaches sono qui per restare per almeno altre due stagioni. Netflix ha ordinato una terza e una quarta stagione di “Ginny & Georgia“. Lo streamer ha condiviso l’annuncio mercoledì durante la presentazione di Upfronts di quest’anno . Creata da Sarah Lampert, la commedia drammatica segue Ginny (Antonia Gentry), una quindicenne più matura della madre trentenne, Georgia (Brianne Howey) in una città del New England, dove Georgia ha deciso di stabilirsi. con sua figlia e suo figlio, Ginny e Austin (Diesel La Torraca). Nel cast anche Jennifer Robertson, Felix Mallard, Sara Waisglass, Scott Porter e Raymond Ablack.

A gennaio, gli ascolti della seconda stagione del dramma di Netflix hanno portato “Mercoledì” al primo posto nell’elenco dei 10 migliori programmi TV inglesi di Netflix con 180,47 milioni di ore visualizzate dopo il suo debutto, rendendolo il titolo più visto sullo streamer per il settimana del 2-8 gennaio. Per il contesto, ciò significa che i numeri di apertura della seconda stagione di “Ginny & Georgia” hanno superato la terza stagione di “Emily in Paris“, “The Watcher” e la quinta stagione di “Cobra Kai. Per il contesto, “Monster” di Ryan Murphy ha registrato 196,2 milioni di ore nella sua prima settimana di visione e la seconda stagione di “Bridgerton” ha avuto 193,02 milioni.

Oltre alle notizie sul rinnovo, Sarah Glinski ha firmato per unirsi alla serie per la stagione 3 come showrunner, in sostituzione di Debra J. Fisher. Netflix ha rivelato a Variety, la nomina di Glinski come showrunner è avvenuta prima dell’attuale sciopero degli sceneggiatori, iniziato il 1° maggio. La seconda stagione del dramma è stata prodotta dallo showrunner Fisher e dalla creatrice Sarah Lampert. I produttori esecutivi insieme a Fisher e Lampert sono stati Jeff Tahler per Madica Productions, Jenny Daly per Critical Content, Holly Hines e Daniel March per Dynamic Television. Elena Blekhter è stata coproduttrice esecutiva.

Ginny & Georgia – Stagione 4: importanti aggiornamenti sulle riprese dalla star

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Brianne Howey, che interpreta il personaggio principale Georgia nella serie drammatica di successo Netflix Ginny & Georgia, ha condiviso un aggiornamento promettente per la quarta stagione. La terza stagione di Ginny & Georgia ha offerto altri 10 episodi ricchi di dramma ed emozioni. Con Georgia alle prese con un processo per omicidio mentre la sua famiglia va in pezzi e soccombe alla pressione della stampa nazionale, era irragionevole credere che tutto sarebbe andato per il meglio una volta che fosse stata assolta e tornata a casa. Ginny & Georgia stagione 3 si è conclusa con un altro colpo di scena, ma per fortuna gli spettatori non dovranno aspettare a lungo per avere notizie su una nuova stagione.

Ginny & Georgia è stata rinnovata per due stagioni nel 2023 e la sala degli sceneggiatori della quarta stagione ha iniziato a lavorare sul prossimo capitolo all’inizio di quest’anno. Durante una recente intervista con Collider’s Ladies Night, Howey ha rivelato che la produzione della prossima stagione dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno. La star ha anche spiegato che sapere che lo show sarebbe tornato per la quarta stagione prima ancora che la terza fosse andata in onda è stato un “privilegio”, perché le ha permesso di “rilassarsi un po’” e immergersi nella storia.

“È un privilegio, non mi era mai capitato prima. È stato emozionante. Sapere che abbiamo ancora una storia da raccontare ti permette di rilassarti un po’. Ti fidi un po’ di più del processo perché sai quali saranno i risultati”.

Cosa significa questo per la quarta stagione di Ginny & Georgia

Le serie originali Netflix sono famose per i loro calendari di uscita molto distanziati, con i fan spesso costretti ad aspettare tra i due e i tre anni prima dell’arrivo di una nuova stagione, a volte anche quando una serie ha ricevuto un rinnovo anticipato. Ginny & Georgia non ha sfuggito questo destino finora, con il pubblico che ha dovuto aspettare circa due anni tra la prima e la seconda stagione e due anni e mezzo tra la seconda e la terza.

Tuttavia, questa è la prima volta che la serie ha ottenuto un rinnovo anticipato e i commenti di Howey suggeriscono che Ginny & Georgia – stagione 4 è sulla buona strada per rompere il ciclo. Collider ha riferito che la produzione di una singola stagione di 10 episodi di Ginny & Georgia richiede circa 5 mesi, con un periodo di post-produzione di 9 mesi.

Se Netflix vuole mantenere lo slancio di Ginny & Georgia, seguire una tempistica accelerata potrebbe giocare a favore della serie.

Sebbene improbabile, questo potrebbe significare che vedremo più Ginny & Georgia alla fine del prossimo anno o all’inizio del 2027. Ciò renderebbe l’attesa di circa 18 mesi, più o meno un mese o due, invece che due anni e mezzo. Se Netflix vuole mantenere lo slancio di Ginny & Georgia, seguire una tempistica accelerata potrebbe giocare a favore della serie.

Ginnifer Goodwin: 10 cose che non sai sull’attrice

Ginnifer Goodwin: 10 cose che non sai sull’attrice

Ottenuta una prima notorietà grazie al cinema, l’attrice Ginnifer Goodwin ha poi acquisito grande popolarità grazie al suo ruolo in acclamate serie televisive. Negli anni è così diventata uno dei volti più popolari del piccolo schermo, distinguendosi per le sue particolarità e il carisma che la contraddistingue. Nel corso della sua carriera, ha inoltre avuto modo di maturare come interprete grazie alle sue collaborazioni con importanti registi e attori.

Ecco 10 cose che non sai di Ginnifer Goodwin.

Ginnifer Goodwin Josh Dallas

Ginnifer Goodwin: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2003 con il ruolo Connie Baker in Mona Lisa Smile, con Julia Roberts. Successivamente, recita in Appuntamento da sogno! (2004), Quando l’amore brucia l’anima (2005), con Joaquin Phoenix, Il bacio che aspettavo (2007), Birds of America – Una famiglia incasinata (2008), La verità è che non gli piaci abbastanza (2009), con Scarlett Johansson, A Single Man (2009), con Colin Firth, Ramona a Beezus (2010) e Something Borrowed – L’amore non ha regole (2011), con Kate Hudson.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. La Goodwin ottiene una prima notorietà grazie alla serie comedy Ed (2001-2004), per poi distinguersi in Big Love (2006-2011), con Chloë Sevigny. Il grande successo arriva però grazie a C’era una volta, dove ricopre il ruolo di Biancaneve dal 2011 al 2018, recitando accanto agli attori Jennifer Morrison e Colin O’Donoghue. Terminato il suo lavoro nella serie, partecipa all’episodio Point of Origin di The Twilight Zone, e ad Why Women Kill (2019), con Lucy Liu, e Dolly Parton – Le corde del cuore (2019).

8. È anche doppiatrice. Negli ultimi anni la Goodwin si è distinta anche per la sua attività di doppiatrice, ricoprendo tale ruolo per le serie animate Electric City (2012) e Robot Chicken (2005-2014). Ha poi partecipato al doppiaggio di Sofia la principessa (2014), Trilli e la creatura leggendaria (2014), e Zootropolis (2016), vincitore del premio Oscar come miglior film d’animazione, dove l’attrice ha dato voce al personaggio protagonista di Judy Hopps.

Ginnifer Goodwin, il marito Josh Dallas e i figli

7. Ha conosciuto suo marito sul set. Grazie alla serie C’era una volta, la Goodwin ha avuto modo di conoscere l’attore Josh Dallas, il quale era lì interprete del personaggio del Principe Azzurro. I due, partner nella serie, iniziarono così a frequentarsi anche al di fuori del set a partire dal 2012. Dopo un anno, nell’ottobre del 2013, annunciano di essersi fidanzati ufficialmente, arrivando poi a sposarsi nell’aprile del 2014.

6. Ha avuto due figli da suo marito. La coppia annunciò di essere in attesa del primo figlio nel 2014, e la gravidanza dell’attrice venne inclusa nella storia del suo personaggio in C’era una volta. Il figlio, chiamato Oliver Finlay, nacque poi il 29 maggio del 2014. Il 1° giugno del 2016 è invece nato il secondo figlio, Hugo Wilson. Contrariamente a quanto precedentemente avvenuto, tale gravidanza non venne inclusa nella storyline del suo personaggio nella serie.

Ginnifer Goodwin C'era una volta

Ginnifer Goodwin in C’era una volta

5. È entusiasta del suo personaggio. Interprete di Biancaneve in C’era una volta, l’attrice si è dichiarata particolarmente soddisfatta della presenza di un personaggio del genere in una serie così popolare. La sua Biancaneve, infatti, è tutto fuorché una principessa bisognosa di aiuto. La Goodwin è infatti entusiasta di aver potuto interpretare un personaggio femminile che contribuisce a smentire lo stereotipo intorno alla celebre principessa delle fiabe.

4. Sarebbe disposta a tornare in un revival della serie. Grazie al suo finale aperto, la Goodwin ha dichiarato che la serie potrebbe facilmente essere ripresa e ampliata, ora come a distanza di diversi anni. L’attrice ha infatti espresso la propria disponibilità a riprendere il proprio ruolo in un revival della serie, immaginando di poter ritrovare la propria Biancaneve intenta a combattere al fianco dei propri pro nipoti.

3. Ha apprezzato molto l’affetto dei fan. In seguito al termine della sesta stagione, venne annunciato che l’attrice e il suo personaggio non sarebbero più stati dei ruoli ricorrenti nella settima ed ultima. L’attrice è infatti apparsa soltanto nell’ultimo episodio di questa. Il suo abbandono, tuttavia, ha dato vita ad un generale dispiacere nei fan della serie e del personaggio. L’attrice, che si è detta commossa dall’affetto dimostratole, ha promesso che sarebbe ritornata a vestire i panni di Biancaneve, e così è stato per il gran finale.

Ginnifer Goodwin: oggi

2. È tra le protagoniste di una nuova serie. Ad oggi l’attrice è impegnata con la serie di genere commedia nera Why Women Kill, ambientata in epoche diverse, nelle quali si raccontano le storie di tre donne spinte ad uccidere dall’infedeltà dei loro mariti. La Goodwin è Beth Ann Stanton, la quale vive nel 1963 ed è sposata con il marito Rob. Venuta a sapere dei tradimenti coniugali di lui, la sua vita cambierà in modi inaspettati.

Ginnifer Goodwin: età e altezza

1. Ginnifer Goodwin è nata a Memphis, nel Tennessee, Stati Uniti, il 22 maggio del 1978. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Ginger & Rosa: il trailer ufficiale

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Ginger & Rosa: il trailer ufficiale

Sally Potter (Orlando, L’uomo che pianse) torna con un nuovo film drammatico ambientato durante la Guerra Fredda, Ginger & Rosa, protagonista del film Elle Fanning,

Gina Rodriguez: 10 cose che non sai sull’attrice

Gina Rodriguez: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Gina Rodriguez potrà essere sconosciuta ai più, ma la sua partecipazione a film e serie TV di rilievo le stanno facendo guadagnare sempre più popolarità. Da piccole commedie ad ambiziosi film hollywoodiani, l’attrice ha infatti dimostrato una buona versatilità, conquistando le attenzioni del pubblico e della critica. È inoltre nota per aver ricoperto il ruolo da protagonista nella serie Jane the Virgin, che le ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai su Gina Rodriguez.

Gina Rodriguez: i suoi film

1. Ha partecipato a celebri film hollywoodiani. L’attrice debutta al cinema con il film Matrimonio in famiglia (2010), per poi recitare in film come Go for It! (2011), California Winter (2012), Enter the Dangerous Mind (2013), e Sleeping with the Fishes (2013). Nel 2016 recita nel film Deepwater – Inferno sull’oceano, dove ottiene un ruolo di rilievo recitando accanto all’attore Mark Wahlberg. Nel 2018 è invece tra le protagoniste del film Annientamento, e in seguito recita in Miss Bala – Sola contro tutti (2019) e Someone Great (2019).

2. È celebre per un ruolo televisivo. L’attrice inizia la propria carriera televisiva recitando in alcuni episodi della serie Law & Order (2004-2008), per poi prendere parte alle serie Eleventh Hour (2009), 10 cose che odio di te (2010), Army Wives – Conflitti del cuore (2010), Happy Endings (2011), The Mentalist (2011) e Beautiful (2011-2012). Nel 2014 l’attrice viene scelta per ricoprire il ruolo di Jane Villanueva nella serie Jane the Virgin, ruolo che le permette di acquisire buona notorietà e che ricopre fino al 2019. Sempre nel 2019 è protagonista della serie Carmen Sandiego.

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3. Ha ricoperto il ruolo di produttrice. Particolarmente legata alla serie che l’ha resa celebre, Jane the Virgin, la Rodriguez ha ricoperto il ruolo di produttrice esecutiva per ben 34 episodi della serie. Ha inoltre ricoperto il ruolo di produttrice per i film Someone Great, Jane the Novela (2019) e Diary of a Future President (2020).

4. È doppiatrice di una celebre serie. La Rodriguez si è distinta anche come doppiatrice grazie alla serie animata Big Mouth, dove dal 2018 al 2019 presta la voce al personaggio di Gina Alvarez.

Gina Rodriguez è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un profilo seguito da 4,4 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice condivide foto e video scattati durante momenti di svago o di lavoro, condividendo anche dietro le quinte dei set su cui lavora. Frequenti sono anche le foto tratte dalle premier a cui l’attrice prende parte o immagini promozionali dei suoi lavori.

Gina Rodriguez: chi è suo marito

6. Ha sposato un suo collega. Sul set della serie Jane the Virgin, la Rodriguez conosce l’attore Joseph LoCicero, con il quale intraprende una relazione. In seguito, i due si sposano nel maggio del 2019, annunciando il lieto evento tramite i rispettivi profili Instagram. La coppia ha poi nel tempo dimostrato di tenere piuttosto separata la vita privata con quella lavorativa, evitando i riflettori che quest’ultima porta inevitabilmente con sé.

Gina Rodriguez in Beautiful

7. Ha recitato nella celebre soap opera. Nel 2011 l’attrice ottiene il ruolo ricorrente di Beverly nella celebre soap opera Beautiful, ottenendo così una prima notorietà. Questo ruolo le permette di sfoggiare ulteriori sfumature del suo talento, e le apre numerose porte nell’industria, ottenendo in seguito ruoli che la aiuteranno a consolidare il proprio successo.

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Gina Rodriguez in Jane the Virgin

8. Per il suo ruolo ha vinto un prestigioso premio. Per il suo ruolo nella serie, l’attrice viene nominata nel 2015 ai Golden Globe come miglior attrice in una serie televisiva comedy o musical, riportando in seguito la vittoria. Viene nuovamente candidata nella medesima categoria anche negli anni 2016 e 2017, senza però riportare la vittoria del premio.

9. Ha recitato un lungo monologo. Nella quinta, ed ultima, stagione della serie, l’attrice interpreta un monologo della durata di 7 minuti, dove alterna momenti struggenti ad altri decisamente esilaranti. La Rodriguez ha chiesto di poter recitare il brano senza interruzioni, e così la macchina da presa la segue senza stacchi, permettendo all’attrice di mettere in risalto l’emotività del momento e il suo talento.

Gina Rodriguez: età e altezza

10. Gina Rodriguez è nata a Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, il 30 luglio 1984. L’attrice è alta complessivamente 161 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Gina Rodriguez insieme a Natalie Portman per Annihilation?

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Lo scorso autunno venne annunciato che Alex Garland, regista e sceneggiatore dell’ acclamatissimo Ex Machina, avrebbe diretto Annihilation, un nuovo horror fantascientifico a tinte gotiche, prodotto da Paramount Pictures e basato sulla prima parte della Southern Reach trilogy, scritta da Jeff VanderMeer. A Maggio, si aggiunse la conferma dell’ingaggio per il film del premio Oscar Natalie Portman (Black Swan).
Oggi, Variety aggiunge dettagli a questo interessantissimo progetto, annunciando che la star di Jane the Virgin Gina Rodriguez è in trattativa per un ruolo ancora sconosciuto all’interno del film. Oltre alla già citata serie TV, la Rodriguez è già apparsa in pellicole come Filly Brown o Deepwater Horizon, lavorando a fianco di attori come John Malkovich e Kurt Russel.

Annihilation, il primo capitolo della già citata Southern Reach trilogy, è stato pubblicato nel 2014, e racconta la storia della spedizione di quattro personaggi (un biologo, uno psicologo, un antropologo e un perito) ambientata in un luogo abbandonato e isolato dalla civiltà chiamato Area X. La spedizione dei protagonisti è la 12° nell’Area X: le precedenti si sono concluse con suicidi, sparizioni e traumi mentali per gli inviati.

La Paramount e Scott Rudin (uno dei produttori del precedentemente menzionato Ex Machina) hanno acquistato i diritti dell’intera trilogia nel 2014.

Gina Rodriguez e Zachary Levi proteggono la loro famiglia nella prima foto di Spy Kids: Armageddon

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Il franchise Spy Kids di Robert Rodriguez è sempre stata una delle serie di film d’avventura per famiglie preferite dai fan. Quindi non è stata una sorpresa quando è stato annunciato un riavvio nel gennaio 2021. Mentre i film originali mettevano al centro una famiglia Latinx, il riavvio si concentrerà sulla famiglia multiculturale con Gina Rodriguez e Zachary Levi come genitori spia, mentre Everly Carganilla, e Connor Esterson interpreterà i figli degli agenti segreti. Ora diamo il nostro primo sguardo alla famiglia al centro del prossimo riavvio. Guarda la nuova immagine qui sotto:

Spy Kids: ArmageddonLa pellicola è l’annunciato reboot del franchise Spy Kids targato Netflix. I dettagli della trama per il nuovo film di Spy Kids sono tenuti nascosti, ma The Hollywood Reporter anticipa che l’intenzione attuale è quella di introdurre una nuova famiglia di spie. Non è chiaro se qualcuno del cast originale, inclusi Antonio Banderas o Carla Gugino, tornerà a riprendere i propri ruoli a qualsiasi titolo.

Spy Kids, l’originale

Il franchise originale di Spy Kids vedeva Antonio Banderas e Carla Gugino nei panni di due spie che vengono rapite, con i loro figli (interpretati da Alexa Vega e Daryl Sabara) incaricati di salvarli mentre svelano anche il passato segreto di spionaggio della famiglia. Originariamente pubblicato nel 2001, il franchise ha generato tre sequel ufficiali, l’ultimo dei quali è Spy Kids: All the Time in the World del 2011, con Jessica Alba e Joel McHale.

Gina Rodriguez da Jane the Virgin a Purple Hearts

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Gina Rodriguez, star della popolare serie tv Jane the Virgin, sarà la protagonista della commedia militare d’impostazione romantica Purple Hearts, che verrà diretta da Ben Lewsin e distribuita dalla Alloy Entertainment.

Elysa Dutton e Leslie Morgenstein della Alloy Features produrrano la pellicola insieme ad Amy Baer della Gidden Media. La sceneggiatura, scritta da Kyle Jarrow, racconterà la storia d’amore tra un’aspirante musicista – interpretata dalla Rodriguez – e un soldato che si innamorano dopo un matrimonio organizzato sotto falsi pretesti.

Ricordiamo che per la sua interpretazione in Jane the Virgin, la Rodriguez ha vinto come Migliore Attrice (Musical/Comedy) in una Serie Tv all’ultima edizione dei Golden Globe Awards.

Fonte

Gina Lollobrigida: i migliori film della Bersagliera

Gina Lollobrigida: i migliori film della Bersagliera

Nel panorama cinematografico nostrano Gina Lollobrigida, la famosa Bersagliera, è considerata una vera e propria diva italiana, al pari di Sofia Loren e Virna Lisi, per citarne alcune. Il suo carisma e la sua versatilità le hanno permesso, nel corso degli anni, di lasciare una firma indelebile nell’universo della settima arte, rendendola non solo una protagonista iconica e affascinante, ma anche una star internazionale.

Basti pensare che la Lollobrigida, dopo essersi affermata come attrice in seguito ad alcuni ruoli nei popolari film operistici del dopoguerra, è stata diretta da registi di grande fama fra cui Vittorio De Sica, Mario Soldati, Pietro Germi sul versante italiano e, fra gli altri, da Vincent Sherman, John Huston e King Vidor sul versante americano.

Seppur oggi il cinema pianga una stella, la sua eredità artistica, costellata di numerosi successi e vittorie, resta un immenso dono per il settore culturale, oltre a essere una stella che rimarrà immortale. Fra le tante pellicole a cui la Lollobrigida ha preso parte, spiccano anche molti premi e statuette, e tra questi si possono annoverare un Henrietta Award, 7 David di Donatello, 2 Nastri d’argento e una stella sulla Hollywood Walke of Fame.

Nonostante la sua carriera nel cinema abbia avuto un arresto negli anni Novanta, le opere diventate cult in cui lei ha avuto un ruolo di rilievo non sono poche, e alcune di queste possono definirsi intramontabili. Di seguito perciò i migliori film di Gina Lollobrigida, in memoria di una stella che non si spegnerà mai.

Pane, amore e fantasia

Pane, amore e fantasia, diretto da Luigi Comencini e uscito in Italia il 22 dicembre del ’53, è il film che ha consacrato Gina Lollobrigida come attrice nel panorama cinematografico, tanto da vincere uno dei due Nastri d’argento. La storia ruota attorno ad un maresciallo dei Carabinieri, interpretato da Vittorio de Sica, che si trasferisce nel paese immaginario di Sagliena e fa la conoscenza di una bellissima fanciulla, Maria de Ritis (la Lollobrigida) chiamata “La Bersagliera”, della quale si innamora perdutamente.

Il personaggio della Lollobrigida non solo diventa iconico, ma era anche ispirato a Lucia Travaglini, una donna che nel primo Novecento fece innamorare molti uomini grazie alla sua avvenenza ma che poi, alla fine, si sposò uno degli uomini più poveri di Palena, luogo di nascita del regista.

La donna più bella del mondo

La pellicola, diretta da Robert Z. Leonard, ricostruisce in forma romanzata la storia della cantante lirica Lina Cavalieri, vissuta fra l’Ottocento e il Novecento, interpretata da Gina Lollobrigida. Il biopic della Cavalieri valse il primo David di Donatello all’attrice, proprio l’anno in cui il premio fu istituito. Il film uscì il 21 ottobre del 1955.

Trapezio

La pellicola diretta da Carol Reed e tratta dall’omonimo romanzo nato dalla penna di Max Catto, è stata la seconda esperienza americana della Lollobrigida. La trama si incentra su Mike Ribble (Burt Lancaster), che dopo un incidente con il trapezio in uno spettacolo del circo smette di esibirsi a causa del suo essere claudicante.

Quando incontra Orsini, giovane trapezista che vuole farsi insegnare il triplo salto mortale, Ribble decide di seguirlo per esibirsi insieme a lui, fino a quando fra i due non si insinua un’altra trapezista, Lola, per l’appunto Gina Lollobrigida, che farà nascere un triangolo amoroso. Il film uscì il 30 marzo del ’56.

Torna a settembre

Torna a settembre è una pellicola americana diretta da Robert Mulligan grazie a cui la Lollobrigida vinse un Henrietta Award come migliore attrice. Il film uscì negli Stati Uniti il 9 agosto del ’61, distribuito dalla Universal Picture e racconta di un miliardario americano, Robert Talbot (Rock Hudson), il quale è solito passare il mese di settembre in una villa nei dintorni di Firenze assieme ad una ragazza romana, Lisa Helena Fellini (Gina Lollobrigida). Un anno però Talbot arriva in anticipo e lì scopre che la sua amata sta per sposarsi.

Buonasera, Mrs. Campbell

Il film, diretto da Melvin Frank, vede Gina Lollobrigida vestire i panni della protagonista Carla Campbell, grazie alla cui interpretazione vinse anche un David di Donatello. Le riprese furono girate all’interno di Cinecittà, a Roma, mentre altre sequenze ad Ariccia, presentata con il nome di fantasia di San Fiorino.

La storia ruota attorno ad una donna italiana, Carla, che durante la guerra partorisce una bambina di nome Gia, nata da una relazione avuta con tre militari americani. I tre uomini, non sapendo di avere dei rivali, credono di essere ognuno di loro il padre della bambina, e così Carla se ne approfitta facendosi mantenere per vent’anni e fingendosi nel frattempo vedova. La pellicola uscì nel dicembre del ’68.

Gina Carano: 10 cose che non sai sull’attrice

Gina Carano: 10 cose che non sai sull’attrice

Tra le più grintose attrici di Hollywood, Gina Carano si è costruita una fama da vera dura grazie alla sua partecipazione a film d’azione con grandi scene di combattimento. Prima di approdare alla recitazione, la Carano ha infatti avuto una carriera nel mondo delle arti marziali miste, che l’hanno aiutata a formare il fisico che oggi sfrutta per ricoprire i ruoli che le vengono offerti.

Ecco 10 cose che non sai di Gina Carano.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gina Carano MMA

Gina Carano: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi d’azione. Dopo aver debuttato nella recitazione con il film Blood and Bone (2009), l’attrice arriva sul grande schermo con il film Knockout – Resa dei conti (2012), di Steven Soderbergh, per poi prendere parte a Fast & Furious 6 (2013), con Vin Diesel, In the Blood (2013), Bus 657 (2013), Extraxtion (2015), con Bruce Willis, e Deadpool (2016), dove recita accanto a Ryan Reynolds ed Ed Skrein. Negli ultimi anni ha poi preso parte a Kickboxer – La vendetta del guerriero (2016), Scorched Earth – Cacciatrice di taglie (2018) e Daughter of the Wolf – La figlia del lupo (2019).

9. Ha recitato in una nota serie TV. Dopo essere comparsa nell’episodio Unbound, della prima stagione di Almost Human (2014), con Karl Urban, l’attrice ha guadagnato maggior popolarità sul piccolo schermo dando vita al ruolo di Cara Dune nella serie Disney+ The Mandalorian (2019), dove ha recitato accanto a Pedro Pascal.

Gina Carano e l’MMA

8. È stata una lottatrice professionista. Dal 2006 al 2009 la Carano si è cimentata con ottimi risultati nel mondo delle arti marziali miste. Ha combattuto in particolare per le organizzazioni Strikeforce ed EliteXC, arrivando a detenere il record personale di 7 vittorie e una sola sconfitta. Ha inoltre gareggiato per il titolo dei pesi piuma, senza però riuscire ad ottenerlo.

7. Ha ottenuto un importante riconoscimento. Durante il suo periodo di attività, la Carano è stata indicata tra le prime dieci lottatrici al mondo per la sua categoria di peso. Nel 2008, visti i suoi successi e la sua popolarità, ha ottenuto il premio come lottatrice donna dell’anno ai Fighters Only World MMA.

Gina Carano e Henry Cavill

6. Ha avuto una relazione con il noto attore. Nel settembre del 2013 viene rivelata la relazione tra la Carano e l’attore Henry Cavill, noto per il ruolo di Superman nell’DC Extended Universe. La coppia sta insieme però soltanto pochi mesi, annunciando una prima separazione nel maggio del 2013. Nell’ottobre dello stesso anno viene poi confermato un loro ritorno di fiamma, che li porterà a stare insieme per circa un anno, fino all’autunno del 2014.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gina Carano Deadpool

Gina Carano in Deadpool

5. Voleva indossare delle speciali lenti. Per ricoprire il ruolo della mutante Angel Dust, l’attrice propose di indossare delle lenti a contatto che conferissero ai suoi occhi un’iride di color giallo. Ciò le avrebbe permesso di assomigliare ulteriormente al personaggio dei fumetti. Tuttavia, l’addetto al trucco rifiutò tale richiesta, sostenendo che gli occhi gialli avrebbero ricordato i vampiri del film Twilight.

4. Aveva timore ad essere troppo aggressiva. Il protagonista Ryan Reynolds ha raccontato che nelle scene di combattimento tra i protagonisti la Carano manifestava più volte il timore di fare realmente male a qualcuno. Anche se colpito dalla sua gentilezza, l’attore dovette comunque chiederle di trattarlo con più aggressività, affinché il loro scontro potesse risultare più realistico.

3. Non aveva paura di farsi male. Se l’attrice manifestava timore per l’incolumità altrui, altrettanto non fece per sé stessa. Si rese infatti disponibile ad eseguire personale le scene di combattimento o le spericolate acrobazie, senza dover ricorrere a controfigure. A spaventarla, invece, erano i ragni in cui temeva di imbattersi nella scena dello scontro nella discarica.

Gina Carano in The Mandalorian

2. Ha imparato ad accettarsi grazie al suo ruolo nella serie. La Carano ha raccontato di aver pensato più volte di abbandonare la recitazione, sentendosi lontana e inadeguata rispetto all’attrice standard. Interpretando il personaggio di Cara Dunne in The Mandalorian, ha però iniziato a sentirsi sempre più legata a tale mestiere, comprendendosi e accettandosi per il tipo di attrice che è, e che può diventare.

Gina Carano: età e altezza

1. Gina Carano è nata a Dallas, in Texas, Stati Uniti, il 16 aprile 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Gina Carano sul set per John Stockwell

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Dopo aver diviso la scena con Michael Fassbender, Ewan McGregor e Antonio Banderas tra gli altri in Knockout-resa dei conti di Steven Soderbegh, l’ex campionessa di arti marziali Gina Carano sarà protagonista di In the blood, action thriller firmato da John Stockwell (Trappola in fondo al mare, Turistas).

Il film, scritto da  Bennett Yellin e James Robert Johnston vede protagonista una donna che, dopo la scomparsa (e la presunta morte) del marito nel corso di una vacanza, si improvvisa ‘giustiziera’ andando alla ricerca dei colpevoli. Stockwell ha dichiarato recentemente che il film non si limiterà a mostrare le abilità di combattimento della Carano ma anche le sue doti di attrice, nel ruolo di una donna in conflitto col suo passato violento. Le riprese verranno effettuate a Porto Rico, confermando la predilezione di Stockwell per le ambientazioni esotiche.

Fonte: Empire

Gina Carano risponde alla Disney: “Tenteranno di distruggere la tua carriera”

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All’inizio di questa settimana, abbiamo condiviso la notizia che la Disney si è mossa per ottenere l’archiviazione della causa intentata da Gina Carano.

L’attrice Gina Carano sostiene che lo studio l’ha ingiustamente licenziata da The Mandalorian per aver espresso opinioni politiche personali online, mentre Disney sostiene di aver avuto il diritto di licenziare l’attrice in base al suo comportamento online.

Il punto principale del contendere è un post sui social media del febbraio 2021 in cui l’attrice che ha interpretato Cara Dune paragonava il trattamento dei conservatori moderni alla persecuzione di “migliaia” di ebrei nella Germania nazista (sminuendo uno dei peggiori genocidi della storia).

Gina Carano, che pare stia cercando di essere riassunta per i futuri progetti di Star Wars (non siamo sicuri di come funzionerebbe), è sostenuta dal proprietario di X Elon Musk e ora ha risposto all’argomentazione della Disney che aveva il “diritto costituzionale di non associare la sua espressione artistica al discorso di Carano“.

Ecco cosa ha detto Gina Carano in un lungo post su X:

La Disney ha confermato quello che si sapeva da sempre: vi licenzierà se direte qualcosa con cui non sono d’accordo, anche se per farlo vi dovrà DISTRUGGERE, MALIGNIRE e MALTRATTENERE.

Ora hanno reso noto a tutti coloro che lavorano per loro che la Disney coglierà ogni occasione per controllare ciò che dite, ciò che pensate o tenterà di distruggere la vostra carriera. Sono lieto di aver chiarito questo punto.
Il Primo Emendamento non consente alla Disney di DISCRIMINARE in modo deliberato, che è ciò che hanno fatto nel mio caso e che francamente hanno ora ammesso di aver fatto. Se volevate sapere quali

sono i ‘valori Disney’ di oggi, ve l’hanno appena detto“.

Gina Carano non si sta tirando indietro, ma era diventata una figura controversa anche prima dei commenti che l’hanno fatta licenziare. Aveva condiviso post che esprimevano opinioni contro le restrizioni del COVID, aveva messo in dubbio la legittimità delle elezioni del 2020 ed era rimasta coinvolta nel dibattito sui diritti dei trans.

Per la Disney, il post di Gina Carano – che, in parte, recitava: “La maggior parte delle persone oggi non si rende conto che per arrivare al punto in cui i soldati nazisti potevano facilmente radunare migliaia di ebrei, il governo ha prima fatto sì che i loro vicini li odiassero semplicemente perché erano ebrei. Che cosa c’è di diverso dall’odiare qualcuno per le sue idee politiche?“. – è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso“.

Gina Carano parla di Deadpool e del suo personaggio, Angel Dust

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Gina Carano continua la sua fortunata carriera di attrice e lo farà a breve con Deadpool, in cui interpreta la mutante Angel Dust. In un’intervista con ScreenRant, l’attrice e lottatrice ha discusso del suo ruolo nel film diretto da Tim Miller.

Sulle ricerche fatte per lavorare sul personaggio, prima dell’inizio delle riprese, Gina ha riferito di essere rimasta molto sorpresa: “Angel Dust è… dunque, quando sono andata da Tim per avere la parte, ho fatto un po’ di ricerche e non c’era così tanto materiale sul personaggio,  il che mi ha dato un po’ di spazio per poterlo interpretare a modo mio. Dunque, quello di adesso (riferito al suo taglio di capelli) è il mio primo look, mentreil secondo sarà molto più estremo”.

Sembra che, come accade per Hulk, la sua super forza sia collegata alla sua rabbia: “Più è arrabbiata più è forte”. Mentre sul rapporto di Angel Dust con Ajax: “Il suo rapporto con Ajax è davvero bello e Ed Skrein è stato quello che mi ha portato la prima volta in una fumetteria. Il mio personaggio si fida molto di Ajax, e lei tiene conto solo di lui. Nel nostro background, lui mi ha creata per essere come sono e fare quello che dice”.

Sul suo scontro con Colosso: “Si tratta di uno scontro molto diverso rispetto alle scene di combattimento che ho girato fino a ora. Non ho mai lavorato con la CGI”.

Guarda il Green Band trailer di Deadpool

Guarda il RED BAND trailer di Deadpool

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LEGGI – Deadpool ha la sua squadra di X-Men!

Vi ricordiamo che in  Deadpool ci sono confermati con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin, T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel Cudmore che tornerà nei panni di Colosso. Deadpool è scritto da Paul Wernick e Rhett Reese, diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12 febbraio 2016.

Fonte: ScreenRant

Gina Carano parla del suo legame con Pedro Pascal che l’ha definita una “protettrice” sul set

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Gina Carano non si tira indietro dalla sua lotta contro la Disney, che l’attrice sta affrontando con il sostegno economico di Elon Musk e che è stata intentata per via del licenziamento della stessa da The Mandalorian.

L’allontanamento di Gina Carano è avvenuto dopo che l’attrice ha condiviso una serie di post offensivi sui social media, paragonando l’essere un conservatore nell’America moderna a ciò che “migliaia” di ebrei hanno vissuto per mano dei nazisti durante l’Olocausto.

Carano ha recentemente avuto una conversazione con Tucker Carlson (tramite SFFGazette.com) e ha affermato che i suoi co-protagonisti non provano nei suoi confronti lo stesso livello di disprezzo che crede provi la Disney. “Con tutti quelli con cui ho lavorato fisicamente non ho mai avuto problemi”, ha spiegato Carano. “Io e Pedro [Pascal] ci siamo riavvicinati dopo la morte di Carl Weathers. Ci sono tutte queste bugie e tutte queste strane storie che le persone inventano nelle loro teste. Una cosa che posso dire è che adoro Pedro, e lui mi ha detto una cosa. Ha detto: ‘Tu e Carl eravate protettori.'”

“E questo significa così tanto per me che lui abbia un ricordo di me come di una persona che proteggeva, ed è importante che le persone sappiano quale sia la vera storia”, ha detto senza approfondire. “Ad esempio, perché pensi che Pedro mi chiami protettore? Ai suoi fan, voglio che sappiano che c’è una ragione e ci sono fatti che le persone che non conoscono ma che sono accadute. E io ero lì e proteggo le persone.”

Gina Carano, che è arrivata sul punto di diventare la protagonista della sua serie Rangers of the New Republic, spiegherebbe di aver parlato a nome di un attore sul set di The Mandalorian che era rimasto “turbato” dopo una ripresa particolarmente estenuante. Afferma di aver detto al regista che avevano “finito” e di essersi offerta volontaria per filmare scene aggiuntive in modo che gli altri potessero avere il tempo di riposarsi.

“Ho lavorato più ore di qualsiasi altro attore [in The Mandalorian], perché si vedeva la mia faccia e ho fatto tutte le mie acrobazie”, aggiunge Carano. “Quindi, se torni indietro e guardi i registri di lavoro, scoprirai chi era di più sul set, come attori, e troverai me in cima a quella lista.”

È una bella storia, ma non è in alcun modo rilevante per stabilire se la Disney abbia fatto la cosa sbagliata licenziandola. Lo studio sostiene che era nel suo diritto separarsi da qualcuno le cui opinioni sono state ritenute “ripugnanti”, e Gina Carano è fermamente convinta di avere il diritto di dire ciò che vuole senza timore di conseguenze da parte di un datore di lavoro.

Gina Carano paragona Elon Musk a Batman per aver abbracciato la sua causa contro la Disney

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Nonostante abbia ricevuto recensioni contrastanti per la sua interpretazione, Gina Carano sembrava destinata a diventare una parte importante del franchise di Star Wars nei panni di Cara Dune. Oltre a recitare in The Mandalorian, l’ex stella delle MMA era stata scelta come protagonista di una serie spin-off intitolata Rangers of the New Republic (che è stata successivamente cancellata).

Tutto è crollato per l’attrice quando è stata licenziata dalla Lucasfilm nel febbraio 2021 dopo che alcuni dei suoi post sui social media riguardanti l’obbligo delle mascherine COVID e la pandemia sono diventati virali. Carano ha anche condiviso la sua opinione sulla presunta manomissione elettorale successiva alle ultime elezioni statunitensi.

Al momento del suo licenziamento, la Disney ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che i post sui social media di Carano “[denigrano] persone in base alle loro identità culturali e religiose”, descrivendole come “ripugnanti e inaccettabili”. Il mese scorso, abbiamo scoperto che l’attrice ha il sostegno del proprietario di X, Elon Musk, per una causa che spera metterà la Disney con le spalle al muro.

Carano sostiene di essere stata discriminata e che non avrebbe dovuto essere licenziata per aver esercitato la libertà di parola; sembra anche che speri di costringere Lucasfilm a riportarla nei panni di Cara Dune! Parlando con The Post Millennial della causa (tramite SFFGazette.com), Carano ha condiviso la sua convinzione che questa azione legale sia importante non solo per lei, ma anche per il bene comune.

“Sono felice che le persone debbano davvero indagare e prendere sul serio la mia situazione e dovranno capire, mentre esamineranno tutto questo, cosa stava facendo la loro azienda”, ha detto Gina Carano. “E esaminando ciò dovranno apportare modifiche in modo che sarà molto più difficile che accada alla prossima persona. Ed è per questo che quello che sto facendo è importante.” “Molte persone, miliardari, mettono i loro soldi dove credono”, ha continuato Carano, “ma investire i propri soldi nella difesa di persone a cui è stato fatto del male è una causa davvero nobile. È come se Elon Musk fosse una specie di Batman.”

Dopo aver affermato che le azioni della Disney le hanno impedito di ottenere qualsiasi tipo di lavoro mainstream, ha preso le distanze da The Daily Wire e ha condiviso le sue speranze di tornare alla sua carriera nonostante Hollywood apparentemente non voglia avere niente a che fare con lei.

In seguito, affrontando la sua decisione di ridicolizzare i pronomi trans aggiungendo “beep/boop” ai suoi account sui social media, Carano ha osservato: “Mi chiedevo, qual è la cosa meno offensiva che potresti mai fare? Ed è come se fosse la cosa meno offensiva.” “E così quando qualcuno mi diceva qualcosa di brutto gli facevo semplicemente ‘beep boop’ perché sento che quella era fondamentalmente la cosa più carina. Vedi tutti questi altri, sai, molti dei miei co-protagonisti maschi diventavano aggressivi con queste persone e dicono delle cose poco carine e io sono qui a prendere in giro la gente. E io sono quella che viene licenziata?”

Quando il sito ha parlato della mossa della Disney di archiviare il caso, Carano ha semplicemente risposto: “Siamo tutti abbastanza fiduciosi che non sarà qualcosa che saranno in grado di archiviare”.

Gina Carano nel remake di Kickboxer

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Dopo la conferma di Dave Bautista e il ritorno nostalgico del primo protagonista Jean-Claude Van Damme, il remake di Kickboxer si arricchisce di un volto decisamente più carino, anche se non meno ‘tosto’. L’attrice e atleta Gina Carano si è infatti unita al cast del film che vedrà dietro la macchina da presa John Stockwell.

Fonte: Empire

Trama di Kickboxer – Il nuovo guerriero: In America ormai Eric Sloane non ha più rivali in grado di sconfiggerlo nella Kick boxing, una violenta forma di pugilato tailandese, e quindi col fratello-manager Kurt decide di recarsi a Bangkock per trovare un avversario degno di lui. Lo trova in Tong Po, un picchiatore un pò esaltato, protetto da uno spregiudicato boss della zona, Freddy Li. Purtroppo per Eric. il campione locale è troppo forte per lui e, nonostante Kurt voglia ritirarsi, il tailandese infierisce su di lui con un micidiale colpo alla schiena che lo renderà paralizzato per sempre. Kurt è furioso, vuole punire quel mostro ma la sua preparazione atletica è assolutamente inadeguata per sconfiggere Tong Po. Allora Taylor, un americano che ha fatto fortuna col traffico di armi, lo conduce da Xian, maestro tra i migliori nella Kick boxing. L’uomo, dapprima incerto, accetta poi di prepararlo al grande incontro. L’addestramento e la disciplina sono duri ma Kurt, spinto da Xian e dal desiderio di vendetta, stringe i denti e arriva ad un punto di preparazione più che accettabile. Conosce poi la nipote di Xian, My Lee, molto graziosa, con la quale simpatizza subito. Xian fa in modo di organizzare col boss Freddy Li un incontro tra Kurt e un pugile locale. L’americano stravince e si guadagna la stima del pubblico del posto. Freddy Li capisce che Kurt fa sul serio e potrebbe mettere in difficoltà Tong Po. Allora fa aggredire My Lee e la fa portare al campione tailandese, che la violenta. Fa poi rapire Eric e lo fa rinchiudere in un posto sicuro. Alla vigilia dell’incontro con Tong Po Kurt, scosso da questi eventi, è deconcentrato e nervoso. L’incontro si svolge nell’antico modo tailandese con le mani fasciate da corde sulle quali sono conficcati vetri aguzzi. Tong Po all’inizio sembra avere la meglio su Kurt, che non reagisce come dovrebbe e come gli ha insegnato Xian. My Lee, che è tra il pubblico, è disperata anche perchè Xian è sparito: l’uomo è andato a liberare Eric. Ci riuscirà grazie anche all’aiuto di Taylor, reduce del Vietnam ed esperto di armi, ed insieme uccidono tutti gli scagnozzi di Freddy Li. Eric, liberato, può assistere all’incontro di Kurt e di Tong Po: la sua presenza dà nuovo vigore al fratello che, come una furia, si abbatte sul tailandese riducendolo ad un fantoccio incapace di difendersi.

 

Gina Carano licenziata da Lucasfilm, non sarà più in The Mandalorian

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La LucasFilm ha annunciato di aver licenziato Gina Carano attrice della sua scuderia e trai protagonisti di The Mandalorian, sin dalla prima stagione dello show. La serie, amatissima dai fan, ha dato anche ulteriore notorietà all’attrice ex sportiva che interpreta il ruolo di Cara Dune.

Nonostante l’accoglienza riservata alla serie e al personaggio, la Lucasfilm non ha potuto fare a meno di licenziare l’attrice dopo che ha pubblicato sui suoi social altri commenti discutibili, questa volta a sfondo antisemita. Dopo aver pubblicamente sostenuto l’inutilità delle mascherine contro la diffusione del COVID-19 e aver sponsorizzato teorie cospirazioniste riguardanti i brogli elettorali delle elezioni presidenziali USA 2020, l’attrice ha fatto pesanti dichiarazioni riguardanti l’Olocausto.

Su una storia che ha condiviso su Instagram si legge: “Gli ebrei sono stati picchiati per le strade, non dai soldati nazisti ma dai loro vicini… anche dai bambini. Poiché la storia è modificata, la maggior parte delle persone oggi non si rende conto che per arrivare al punto in cui i soldati nazisti potevano facilmente radunare migliaia di ebrei, il governo ha fatto in modo che i propri vicini li odiassero semplicemente per il fatto di essere ebrei. Com’è diverso dall’odiare qualcuno per le loro opinioni politiche?”

Attraverso un comunicato stampa, la Lucasfilm ha immediatamente preso le distanze dall’attrice: “Gina Carano non è attualmente impiegata da Lucasfilm e non ci sono piani per lei in futuro. Dopotutto, i suoi post sui social media che denigrano le persone in base alle loro identità culturali e religiose sono abominevoli e inaccettabili.” Di seguito alcune sue storie.

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The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv The Mandalorian live action basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

Gina Carano in un cinecomic? L’attrice è d’accordo

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gina caranoL’abbiamo conosciuta in Knockout, ma adesso per lei arriverà una notorietà tutta nuova con Fast & Furoius 6. Parliamo di Gina Carano la bella compagna di Henry Cavill e attrice “in erba” che durante la promozione del film con Vin Diesel si è lasciata sfuggire, parlando con Collider, che le piacerebbe molto interpretare una supereroina in costume.

L’attrice ha anche parlato dell’aventualità di interpretare Wonder Woman, così come si era detto qualche tempo fa. Tuttavia non avendo letto nessuna sceneggiatura e non avendo firmato nulla nè fatto provini, l’attrice ha smentito qualsiasi voce in merito, senza però escludere la possibilità che un giorno il tutto si possa averare.

Parlando invece della versione femminile de I Mercenari, Gina Carano ha confessato, anche per questo progetto, di non aver ancora letto il copione.

Sembra che la sua idea di cinema d’azione al femminile sia ben chiara, le piacerebbe partecipare infatti ad un film alla Sucker Punch, dove ci sono donne in gamba che sanno mettere in scena combattimenti credibili con un decito tocco dark.

Su Collider.com trovate l’intervista completa alla bella attrice, intanto, quanto è divertente vedere che l’attrice fidanzata con Superman potrebbe interpretare Wonder Woman?

Gina Carano fa causa alla Disney per il licenziamento da The Mandalorian

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Gina Carano ha citato in giudizio Disney e Lucasfilm per averla licenziata da The Mandalorian nel 2021, causa dell’allontanamento dal progetto è stato un post sui social media in cui paragonava l’essere repubblicana all’essere ebrea durante l’Olocausto.

La causa, depositata presso un tribunale federale della California, sostiene il licenziamento illegittimo e la discriminazione, nonché la richiesta che il tribunale obblighi la Lucasfilm a rimborsarla e paghi almeno 75.000 dollari di danni.

Elon Musk sta finanziando la causa, a seguito della sua promessa di pagare per le azioni legali intraprese da persone che denunciano la discriminazione derivante dai post su Twitter/X. Tuttavia, i post in questione hanno avuto origine nelle storie Instagram di Carano.

“Come segno dell’impegno di X Corp. a favore della libertà di parola, siamo orgogliosi di fornire sostegno finanziario alla causa di Gina Carano, consentendole di cercare la rivendicazione dei suoi diritti di libertà di parola su X e della capacità di lavorare senza bullismo, molestie, o discriminazione”, ha affermato in una nota Joe Benarroch, responsabile delle operazioni commerciali di X.

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Carano ha interpretato Cara Dune, un soldato ribelle diventato mercenario, per le prime due stagioni di The Mandalorian, trasmesso in streaming su Disney+. Poi è stata criticata e allontanata quando ha condiviso un post da un altro account Instagram nel febbraio 2021.

“Gli ebrei venivano picchiati per le strade, non dai soldati nazisti ma dai loro vicini… perfino dai bambini. Poiché la storia è stata modificata, la maggior parte delle persone oggi non si rende conto che per arrivare al punto in cui i soldati nazisti potevano facilmente radunare migliaia di ebrei, il governo prima fece sì che i loro stessi vicini li odiassero semplicemente perché erano ebrei. In che modo ciò è diverso dall’odiare qualcuno per le sue opinioni politiche?”

Lo stesso giorno del post, Lucasfilm e UTA, all’epoca l’agenzia di Carano, la abbandonarono. L’UTA, tuttavia, non è nominata come imputata nella causa. Il caso sostiene che la colpa è della Disney se l’ex agenzia di Carano ha abbandonato l’attrice. La causa di Carano, che include diversi elaborati riferimenti a “Star Wars”, dice Disney e Lucasfilm “ha reso chiaro che solo un’ortodossia nel pensiero, nella parola o nell’azione era accettabile nel loro impero, e che coloro che osavano metterla in discussione o non riuscivano a conformarsi pienamente non sarebbero stati tollerato”.

Il querelante fa riferimento ai precedenti post sui social media degli attori di “Star Wars” Pedro Pascal e Mark Hamill, in cui il presidente Donald Trump e i suoi sostenitori venivano paragonati ad Adolf Hitler e ai nazisti, come atti di discriminazione da parte della Disney, che chiude un occhio sulle dichiarazioni politiche dei co-protagonisti uomini senza che queste abbiano ripercussioni finanziarie o professionali.