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Paul Thomas Anderson vorrebbe dirigere un film come Ted

Il regista Paul Thomas Anderson è noto per i suoi bellissimi film e per la sua difficoltà a trovare soldi, dal momento che non ha quasi mai avuto un grandissimo successo

 
 

Paul Thomas Anderson su un suo eventuale Star Wars: “Lunghissimo e deprimente”

Paul Thomas Anderson
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

L’ottavo episodio di Star Wars, Gli Ultimi Jedi, è approdato nei cinema lo scorso mercoledì accolto da pareri contrastanti (c’è chi ha amato la direzione inedita di Rian Johnson e chi si è sentito un po’ tradito da queste novità), ma è anche interessante conoscere i pareri dei professionisti di Hollywood sul film. Come Paul Thomas Anderson, che di recente ha espresso parole di stima per Gli Ultimi Jedi (“L’ho amato, e vorrei capire di più sul passato di Rey e dei suoi genitori“) ipotizzando un fantomatico futuro in cui potrebbe dirigere un capitolo del franchise. Questa è stata la sua premonizione:

Come sarebbe Star Wars diretto da me? Fottutamente lungo, deprimente, lunatico e ottuso. Ma se spuntasse qualcosa sui ribelli che combattono l’Impero, in ogni forma, ci sto. È il bello della saga: non invecchierà mai. E io mi ritengo un grandissimo fan di Star Wars in generale. Non vedo l’ora di scoprire cosa hanno in serbo per i il futuro“.

Star Wars: Episodio IX, il titolo di lavorazione e molto altro

Paul Thomas Anderson tornerà in sala quest’anno con il suo nuovo lavoro, Il Filo nascosto, con Daniel Day Lewis (per l’attore si tratterà dell’ultima apparizione cinematografica), la cui uscita è prevista il 22 febbraio 2018.

Qui sotto potete dare uno sguardo al trailer ufficiale.

Fonte: Indiewire

 
 

Paul Thomas Anderson scrive e dirige Pinocchio per Robert Downey Jr.?

Paul Thomas Anderson potrebbe aver trovato presso la Warner Bros il suo prossimo progetto da regista. A quanto riferisce l’Hollywood Reporter, il regista sarebbe stato ingaggiato dalla major per dirigere il progetto da lungo tempo in cantiere su Pinocchio, che vede in veste di produttore e protagonista Robert Downey Jr.

Sempre ad Anderson, la WB avrebbe dato il compito di scrivere la nuova versione della sceneggiatura. Riuscirà quest’adattamento della storia di Carlo Collodi a ecclissare il progetto targato Disney, da poco annunciato, che vuole a breve sullo schermo una versione live action del classico del 1940?

Hollywood Reporter

 
 

Paul Thomas Anderson ha girato un documentario su Jonny Greenwood

Paul Thomas Anderson
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Il regista Paul Thomas Anderson ha seguito in India il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood per girare un documentario, intitolato Junun, che racconta il processo di registrazione del nuovo album con il musicista israeliano Shye Ben Tzur, ancora senza titolo, di Greenwood. Greenwood e Anderson era già abituali collaboratori, dato che il musicista aveva scritto più di una colonna sonora per i film del regista, tra cui There will be blood, The master e Inherent vice.  Junun debutterà al prossimo New York Film Festival.

Ecco la descrizione completa tratta dal sito del NYFF: All’inizio di quest’anno, Paul Thomas Anderson si è unito al suo amico e collaboratore Jonny Greenwood per un viaggio in Rajasthan, in India, dove sono stati ospitati dal Maharaja di Jodhpur. La loro destinazione era Mehrangarh Fort (una fortezza che risale al 15esimo secolo), dove Greenwood, con l’aiuto dell’ingegnere del suono e produttore dei Radiohead Nigel Godrich, ha registrato un album insieme al compositore israeliano Shye Ben Tzur e uno straordinarion gruppo di musicisti: Aamir Bhiyani, Soheb Bhiyani, Ajaj Damami, Sabir Damami, Hazmat e Bhanwaru Khan agli ottoni; Ehtisham Khan Ajmeri, Nihal Khan, Nathu Lal Solanki, Narsi Lal Solanki e Chugge Khan alle percussioni; Zaki Ali Qawwal, Zakir Ali Qawwal, Afshana Khan, Razia Sultan, Gufran Ali e Shazib Ali alle voci; e Dara Khan e Asin Khan alle corde. Con Junun si vive e respira musica, il fare musica e il cameratismo della collaborazione artistica. E’ un bel mosaico impressionista e un’esperienza sonora senza precedenti: la musica lascerà a bocca aperta.

Fonte: Collider

 
 

Paul Thomas Anderson difende i Cinecomics: “Dovremmo esserne felici!”

Paul Thomas Anderson
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Mentre molto registi famosi nel recente passato hanno dimostrato insofferenza verso i Cinecomics Marvel e DC, ad onor del vero soprattutto per i film della Marvel, oggi uno di questo, l’acclamato Paul Thomas Anderson ha invece rivelato di essere estremamente contento dell’uscita di Spider-Man: No Way Home. Le sue dichiarazioni che, sorprendono, anche per l’onestà intellettuale arrivano dal The New Yorker e ipotizzano l’importanza che il film possa avere per far tornare le persone al cinema! Infatti ci sentiamo di concordare con il regista che seppur un’autore che rivolge le sue opere ad una nicchia di pubblico, comprende la necessità di avere quel tipo di film, sottolineando tutti gli addetti ai lavori dovrebbero essere contenti che un blockbuster come Spider-Man: No Way Home possa debuttare in sala. Di seguito le sue parole:

Quando sento l’arrivo di questi film mi si scalda il cuore all’idea che posso dirti che sono più felice che mai di lavorare in questo settore. Ho il mio piccolo angolo del cortile e collaboro con persone che ammiro, come quelle della MGM. Sono incredibilmente felice. Ma ovviamente parlo solo per me perché non credo ci sarà davvero mai fine a quelle discussioni pessimistiche su quello che accadrà all’industria. Discussione complicata ancora di più dall’avvento dello dello streaming e della sovrabbondanza di film coi supereroi, ma sono discorsi che non prendo troppo seriamente. C’è questa preoccupazione verso questa tipologia di pellicole. A me piacciono. Ed è una posizione popolare quella di chi afferma che siano loro ad aver rovinato il cinema e robe del genere. Ma per me non è così. Cioè dai, guardate a tutto il nervosismo che c’è sul riportare le persone al cinema. Ma lo sai cosa riporterà davvero la gente in sala? Spider-Man. E dovremmo esserne felici.

Che dire, non potremmo che essere più d’accordo con il regista di film enormi come Il Petroliere, Magnolia, The master e l’imminente Licorice Pizza

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

Paul Thomas Anderson di nuovo al lavoro

Paul Thomas Anderson è tornato al lavoro. Il regista sta infatti lavorando a due script diversi, uno basato sul romanzo di Thomas Pynchon Inherent Vice, e l’altro a sfondo religioso dal titolo The Master.

 
 

Paul Thomas Anderson ai detrattori dei cinefumetti: “Fatevi una vita!”

Daniel Day-Lewis e Paul Thomas Anderson

Regista di film piccoli e impegnati, sempre pronto a giocare sulle grandi interpretazioni, sulla potenza emotiva delle storie e delle immagini, maestro di film rimasti nella storia del cinema (pensiamo a Magnolia), Paul Thomas Anderson potrebbe essere l’ultima parsona al mondo capace di apprezzare i cinefumetti. Eppure il regista nominato agli Oscar per la migliore sceneggiatura non originale per Vizio di Forma si è rivelato un paladino del genere.

Leggi anche – Oscar 2015: tutte le nomination

Rolling Stone ha chiesto al regista come si sente in merito allo stato dei film e del cinema in generale. Il regista ha risposto così:

“Non ricordo un anno in cui la gente si sia lamentata come nell’ultimo della qualità dei film. Ma cosa c’è di sbagliato nei film sui supereroi? Io non lo so. Stai parlando con qualcuno che ama guardarli. Se la gente trova il tempo di parlar male di questi film ha bisogno di farsi una vita. Questi film hanno cominciato ad avere una cattiva reputazione.”

Non c’è che dire, il cinefumetto ha trovato un difensore nella persona più inaspettata!

 
 

Paul Thomas Anderson adatta per lo schermo Vizio di Forma

Dopo il successo di The Master, Paul Thomas Anderson torna al cinema con un adattamento del romanzo Inherent Vice (Vizio di forma da noi) di Thomas Pynchon, che sicuramente gli creerà meno problemi di quanti gliene creò il suo ultimo film a suo tempo.

Infatti se i finanziamenti di The Master sono stati molto difficili da ottenere, per questo secondo film Anderson non ha avuto problemi. In attesa di sapere come Anderson adatterà la storia per lo schermo, ecco la trama ufficiale del romanzo di Pynchon:

California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l’esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L’investigatore non fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l’omicidio di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze più strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un’associazione di dentisti assassini nota come Zanna d’Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina.

 
 

Paul Schrader: il suo prossimo film, Non Compos Mentis, racconterà “l’ossessione sessuale”

Paul Schrader
Paul Schrader al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’inarrestabile Paul Schrader, l’autore che a 77 anni ha appena presentato al Festival di Cannes il suo ultimo film Oh, Canada (qui la recensione), ha annunciato il suo prossimo progetto.

Il regista ha rivelato che intende iniziare questo autunno la produzione di Non Compos Mentis, un film noir che sta attualmente scrivendo. Il titolo deriva dalla frase latina che significa “mente non sana”. Secondo quanto afferma Schrader, il progetto tratta di “ossessione sessuale“.

“Riguarda le cose stupide che gli uomini fanno per amore”, ha spiegato Schrader sul palco della conferenza stampa del festival per Oh, Canada. Lui e il produttore Daniel Gonzalez hanno già ottenuto i finanziamenti e sono in fase di casting.

In Oh, Canada il regista dirige Uma Thurman e Richard Gere, che incontra di nuovo a 45 anni di distanza da American Gigolò. Nel film anche Jacob Elordi.

 
 

Paul Schrader su Kevin Spacey: “Perché non dovrei lavorare con lui?”

kevin spacey

Il leggendario sceneggiatore e regista Paul Schrader ha recentemente ribadito il suo pensiero in difesa di Kevin Spacey, affermando che lavorerebbe con l’attore in futuro se ne avesse la possibilità.

Parlando con The Independent (via World of Reel), Paul Schrader ha parlato del suo disprezzo per la “cancel culture” e ha parlato dell’attore Kevin Spacey. Schrader ha difeso l’attore in passato e ha fatto notare che, dal momento che Kevin Spacey è stato dichiarato non colpevole di reati, non gli dispiacerebbe lavorare di nuovo con lui.

La gente ha reagito come se avessi detto che avrei preso a calci un senzatetto“, ha detto Schrader a proposito del suo iniziale sostegno a Spacey. “Voglio dire, Kevin Spacey è un grande attore. Ha vinto due Oscar. È stato dichiarato non colpevole. Perché non dovrei lavorare con lui?“.

All’inizio di quest’anno, Schrader ha anche detto che avrebbe voluto inserire Kevin Spacey nel suo film del 2022 Master Gardener, ma che un produttore del film ha detto di no.

Kevin Spacey ha affrontato diverse battaglie legali

Un tempo acclamato come attore leggendario, la carriera di Kevin Spacey si è fermata nel 2017 quando è stato accusato di aver fatto avances sessuali all’allora quattordicenne Anthony Rapp (che era apparso in uno spettacolo di Broadway con Spacey) nel 1986. In seguito sono arrivate altre accuse, che hanno portato Netflix a tagliare i ponti con Spacey per il film Gore in programma, oltre che a rimuoverlo dall’ultima stagione della serie House of Cards.

All’inizio di quest’anno, una giuria del Regno Unito ha dichiarato Kevin Spacey non colpevole di nove accuse di violenza sessuale, aggressione indecente e aver indotto una persona a compiere attività sessuali.

L’anno scorso, anche una giuria di New York ha stabilito che Kevin Spacey non ha aggredito sessualmente l’attore Antony Rapp, che per primo si era fatto avanti contro Spacey nel 2017.

 
 

Paul Schrader e Joel Edgerton presentano Master Gardener, fuori concorso a Venezia 79

Paul Schrader
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Paul Schrader e Joel Edgerton hanno presentato quest’oggi in anteprima fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 Master Gardener, “ultimo capitolo” della trilogia di film del regista, composta da First Reformed e The Card Counter.

È proprio con il chiaro parallelismao tra Master Gardener e i precedenti lavori di Schrader che Joel Edgerton ha introdotto il suo personaggio, dichiarando di percepirlo come un continuum dei protagonisti di First Reformed e The Card Counter: “Li unisce la stessa energia. Sono sicuramente stato ispirato dai suoi precedenti due film nella costruzione del mio personaggio. E’ stato un percorso totalmente diverso da ciò a cui sono abituato, ma mi sono voluto mettere nelle mani di Paul per poter esplorare me stesso da un punto di vista mentale più che fisico“.

L’attore ha anche raccontato come pensa si sia evoluta la riflessione sulla religione elaborata da Schrader nei tre film: “Master Gardener è un film che si basa meno sul concetto di religione e più su quello di etica: cosa la nostra memoria incapsula del passato e come ci rapportiamo a ciò che siamo stati. Quando si stringe un legame importante con un’altra persona – in questo caso una donna – si deve essere capaci di poter rivelare ogni parte di se. Dobbiamo sempre fare i conti con una parte del nostro passato, non possiamo lasciarci tutto alle spalle“.

Paul Schrader, che ha ricevuto quest’oggi 3 settembre 2022 il Leone d’Oro alla carriera, ha ricordato con emozione il momento in cui ha capito che avrebbe voluto dedicare la sua vita al cinema: “Devo tutto a Pickpocket (1959) di Robert Bresson: la mattina del marzo 1979 in cui lo vidi mi ha cambiato la vita. Non avevo interesse nel diventare un regista, ero un teologo ritirato, che si era lasciato alle spalle la chiesa. Dopo cinque minuti di visione, ho però realizzato così tante cose. Ho realizzato che si può raccontare tutto al cinema, anche i fatti più triviali. E’ lo stile che li unifica“.

Schrader ha deciso di rendere il personaggio di Edgerton un giardiniere, un uomo con un passato pesante alle spalle, perché riteneva che la professione fosse una “ricca metafora del bene e del male. “Da un lato, un suprematista bianco può dire: ‘Noi siamo i giardinieri, togliamo le erbacce’. Dall’altro lato, un umanista può ribattere: ‘Siamo giardinieri, noi piantiamo i semi e lasciamo germogliare le cose’. Entrambi gli esempi si servono della metafora del giardinaggio: una in senso positivo, l’altra in senso negativo”.

Joel Edgerton
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Non avrei mai voluto concludere la mia carriera senza un film con cui dire ‘ti voglio bene’. Questa è una storia particolare, che farà probabilmente inc****re una porzione di afroamericani, che non accettano il ritratto di dinamiche del genere neanche del mondo dell’analogia e dell’immaginazione. Questo film è tutto un grandissimo “e se”. I personaggi non fanno per forza scelte plausibili. Un padre e una figlia si ritrovano, ma vanno anche a letto insieme. Il protagonista è conteso tra due idee di femminile completamente diverse tra di loro. Il corpo di Joel mi è servito come metafora in questo film. Siamo così abituati a vedere così utilizzato come metafora il corpo femminile, ma preferisce il corpo maschile. Joel ha il fisico da uomo degli anni ‘80“.

Master Gardener racconta la storia di Narvel Roth, il meticoloso orticoltore di Gracewood Gardens. Si dedica tanto alla cura dei giardini di questa bellissima e storica tenuta, quanto all’assecondare la sua datrice di lavora, la ricca signora Norma Haverhill. Quando la signora Haverhill gli chiede di assumere come nuova apprendista la sua bisnipote Maya, ribelle e problematica, il caos si insinua con prorompenza nella spartana esistenza di Narvel. Nel cast, Joel Edgerton (Narvel Roth), Sigourney Weaver (Mrs. Haverhill), Quintessa Swindell (Maya), Eduardo Losan (Xavier).

 
 

Paul Schrader dirigerà The Jesuit

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Paul Schrader torna dietro la macchina da presa per dirigere The Jesuit, prodotto dalla Maya Entertainment e Open Window Films. Nel cast ci saranno Michelle Rodriguez, Paz Vega, Manolo Cardona e Willem Dafoe, con cui Schrader ha realizzato capolavori come Lo spacciatore e Affliction.

 
 

Paul Rudd: 10 cose che non sai sull’attore

Paul Rudd film

Paul Rudd è uno di quegli attori che ha fatto la storia della commedia cinematografica recente. Con tanti diversi film da lui interpretati, l’attore ha saputo farsi amare dal pubblico con il suo talento recitativo, il suo sarcasmo e la sua ironia e anche con il suo volto espressivo. La sua è stata una gavetta lunga ed impegnativa, che lo ha portato a costruirsi una carriera valida e concreta, fatta di tanti film commedia, ma non solo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Paul Rudd.

Paul Rudd: i suoi film

 

1. Ha recitato in noti film. La carriera di Paul Rudd inizia grazie a film come Ragazze a Beverly Hills (1995) e Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (1995). Recita poi in Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996), L’oggetto del mio desiderio (1998), Le regole della casa del sidro (1999), Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004) e in 40 anni vergine (2005). Successivamente recita in Una notte al museo (2006), Molto incinta (2007), Non mi scaricare (2008), A cena con un cretino (2010), Nudi e felici (2012), Questi sono i 40 (2012), Facciamola finita (2013), Anchorman 2 – Fotti la notizia (2013) e Ant-Man (2015). Tra i suoi ultimi film, vi sono Captain America: Civil War (2016), Fun Mom Dinner (2017), Mute (2018), A Modern Family (2018), Ant-Man and the Wasp (2018), Avengers: Endgame (2019) e Ghostbusters: Legacy (2021).

2. È anche sceneggiatore, produttore e doppiatore. Nel corso della sua carriera Paul Rudd ha esplorato diversi ambiti del cinema, portandolo a vestire i panni dello sceneggiatore, del produttore e del doppiatore. L’attore, infatti, ha co-sceneggiato alcuni episodi della serie Party Down (2009-2010) e i film Role Models (2008), Ant-Man e Ant-Man and the Wasp, mentre è stato produttore dei film The Ten (2007), Nudi e felici e The Catcher Was a Spy (2018), oltre che della serie Party Down. In quanto a doppiatore, Rudd ha partecipato al doppiaggio di Robot Chicken (2006), Mostri contro alieni (2009), I Simpson (2011), Il piccolo principe (2015), Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia (2016) e Nerdland (2016).

paul rudd

Paul Rudd in Friends

3. Ha recitato nella serie tv Friends. Tra gli anni ’90 e i primi del Duemila la serie tv Friends andava molto forte in America e nel resto del mondo, tanto da dare vita a ben 10 stagioni. Paul Rudd ha avuto l’occasione di entrare nel cast con la nona stagione, nel ruolo di Michael “Mike” Hannigan, fidanzato e futuro marito di Phoebe. Nella serie interpreta un ex avvocato che ha rinunciato alla sua carriera per poter diventare musicista, cosa che ha sempre sognato di fare.

4. Viene riconosciuto per il suo ruolo in Friends. Paul Rudd ha recentemente rivelato che solitamente le persone lo riconoscono come Mike Hannigan, uno dei personaggi di Friends. Nonostante venga anche riconosciuto per strada come Ant-Man, quello di Friends è il personaggio che gli è rimasto più addosso, tanto da sentirsi spesso chiedere “Come sta Phoebe?”.

Paul Rudd è Ant-Man

5. Si è allenato intensamente per interpretare Ant-Man. Dare vita ad un personaggio Marvel non è cosa facile e questo discorso ha toccato da vicino anche Rudd quando ha dovuto interpretare Ant-Man. Per poter dare vita ad una versione più realistica possibile del personaggio, l’attore americano si è dovuto sottoporre ad un programma di allenamento molto intenso. La sua massa muscolare è talmente aumentata che si è dovuto modificare il costume che, dopo averlo provato prima delle riprese, gli andava un tantino stretto.

6. Si è guadagnato la stima del figlio. La prima volta che Paul Rudd ha interpretato Ant-Man era il 2015 e suo figlio maggiore non aveva neanche nove anni quando il padre gli rivelò che sarebbe stato un supereroe. Per tutta risposta, il figlio ha cominciato a prenderlo un po’ in giro, dichiarando “Wow, non vedo l’ora di vedere quanto stupido possa essere”. Alla fine, però, dopo averlo portato sul set, il bambino si è divertito un mondo, amando il personaggio e stimando molto il padre.

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Paul Rudd: chi è sua moglie

7. Paul Rudd è sposato da più di quindici anni. Paul Rudd ha conosciuto la sua futura moglie, Julie Yaeger, nella metà degli anni ’90 e praticamente per caso. Sembra, infatti, che l’attore fosse arrivato a New York per incontrarsi con il suo publicist, ma arrivò in ritardo e ad accoglierlo ci fu proprio lei. Inoltre, Rudd aveva anche un provino poco dopo e lei si offrì di portare il suo bagaglio a casa un di amico di lui. Per sdebitarsi, Rudd offrì a Julie il pranzo e da lì hanno cominciato a frequentarsi, per poi sposarsi nel 2003.

8. Ha due figli. Dopo alcuni anni di fidanzamento e il matrimonio nel 2003, Paul Rudd e Julie Yaeger ha avuto due figli: Jack Sullivan (nato nel 2006) e Darby (nata nel 2010). L’attore è un genitore molto protettivo e quando va in giro con loro esiste una sola regola: no foto e autografi con i fan: questo perché una volta, quando sua figlia era più piccola, Rudd venne fermato da un piccolo gruppo di fan che voleva una foto e la bambina si spaventò molto.

Paul Rudd e Jennifer Aniston

9. Tra Paul Rudd e Jennifer Aniston c’è un’alchimia speciale. Paul Rudd e Jennifer Aniston hanno lavorato più volte insieme, a partire da Friends, passando per i film L’oggetto del mio desiderio e Nudi e felici. I due hanno sempre ammesso di essere molto in sintonia e di essere molto amici tanto che questo tipo di rapporto è sempre stato frainteso come una specie di relazione clandestina tra i due attori.

Paul Rudd: oggi

10. Paul Rudd ha diversi progetti tra le mani. Paul Rudd è uno di quegli attori che si è sempre dato da fare per costruirsi una carriera solida e concreta.

Fonti: IMDb, biography, entitymag, etonline

 
 

Paul Rudd sarà un agente segreto in The Catcher Was a Spy

Paul Rudd

In attesa di vederlo nuovamente nei panni di Ant Man in Captain America Civil War (nelle nostre sale dal 4 maggio), Variety ci informa che Paul Rudd sarà il protagonista di The Catcher Was a Spy.

Il film sarà diretto da Ben Lewin e sceneggiato da Robert Rodat (autore dello script di Salvate il Soldato Ryan). Ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, la pellicola seguirà le vicende del neolaureato Moe Berg (interpretato da Rudd) che giocò per 15 anni a baseball nelle fila di una serie di squadre molto famose, tra cui i White Sox di Chicago. La cosa che tutti ignoravano, però, era che l’attività principale di Berg era quella di spia per l’Office of Strategic Services (OSS), i servizi segreti staunitensi precursori della CIA.

Il film si baserà sul romanzo autobiografico scritto da Nicholas Dawidoff. Al momento non sappiamo quanto inizieranno le riprese. Tra i prossimi progetti di Paul Rudd figura anche il drammatico The Fundamentals of Caring con Selenza Gomez e la commedia An Ideal Home con Steve Coogan. L’attore tornerà a vestire i panni di Scott Lang/Ant Man non solo nel sopracitato Captain America Civil War, ma anche nell’annunciato sequel Ant Man and the Wasp.

Fonte

 
 

Paul Rudd rivela: “Quando venni scelto per Ant-Man, la gente mi prese in giro”

A quanto pare, gli amici e i conoscenti di Paul Rudd lo hanno preso in giro quando hanno scoperto che l’attore era stato scelto per interpretare Ant-Man nel MCU. Dopo il debutto nel film omonimo del 2015 diretto da Peyton Reed, l’attore è tornato nei panni del personaggio in altri tre titoli dell’universo condiviso: Captain America: Civil War, Ant-Man & the Wasp e il campione d’incassi Avengers: Endgame

Adesso, ci si aspetta che Ant-Man sarà uno degli eroi della seconda generazione a portare avanti il team, dal momento che gli archi narrativi di alcuni dei Vendicatori originali si sono ufficialmente conclusi. Tuttavia, l’attore ha spiegato che inizialmente è stato preso in giro quando ha comunicato che i Marvel Studios lo avevano ufficialmente ingaggiato per il ruolo di Scott Lang.

Mentre i fan attendono di sapere cosa il MCU ha in serbo per il futuro di Ant-Man, Paul Rudd ha parlato del ruolo in una recente conversazione con il collega Chris Evans avvenuta durante il celebre format “Actors on Actors at Home” di Variety. L’attore ha spiegato che, dopo aver saputo del casting, non solo la gente lo prendeva in giro, ma pensavano anche che non si trattasse di un superoere dai poteri così straordinari. Ciononostante, Rudd ha sempre preso il ruolo molto seriamente, appunto perché conosceva la ricca storia del personaggio nei fumetti.

Paul Rudd su Ant-Man: “Volevo creare un personaggio… un supereroe che fosse anche una persona normale.”

“Dicevo: ‘Ho ottenuto la parte. Interpreterò Ant-Man’, e le persone mi dicevano: ‘Che cosa fa Ant-Man?’. E allora io rispondevo: ‘Ha la capacità di ridursi alle dimensioni di una formica mantenendo comunque la sua forza… ma può anche controllare le formiche, parlare con le formiche’. E le persone ridevano mentre lo spiegavo”, ha spiegato l’attore.

“Non sono esattamente il primo nome a cui la gente pensa quando si tratta di interpretare un grande supereroe. Volevo provarci. Volevo creare un personaggio… un supereroe che fosse anche una persona normale. L’intero mondo de supereroi mi sembrava così opprimente. Tutto si riduceva a: ‘Che cosa fa questo personaggio?’. Io volevo che fosse riconoscibile.”

L’attore ha poi concluso dicendo: “Questi personaggi sono importanti per molte persone e l’unica cosa che vuoi è trattarli con rispetto e rendere giustizia. E certamente, il personaggio – quando è stato creato da Jack Kirby e Stan Lee e da tutti alla Marvel – era in circolazione da un po’.”

Ricordiamo che Paul Rudd tornerà a vestire i panni di Scott Lang in Ant-Man 3, che sarà diretto ancora una volta da Peyton Redd. Oltre a tornare nei panni del protagonista, Rudd collaborerà anche alla sceneggiatura del film insieme a Jeff Loveness (Rick and Morty). Al momento il film non ha ancora una data di uscita.

 
 

Paul Rudd prende in giro Robert Downey Jr. con una cover di “Iron Man”

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Forse non tutti sanno che alcuni volti del MCU hanno accettato una bizzarra ma nobile proposta da parte di Anthony e Joe Russo, registi di Avengers: Endgame. Tale proposta consiste nel partecipare ad una specie di “fantacalcio dei supereoi”, in cui ognuno dei membri coinvolti si impegna a devolvere i proventi in beneficenza.

Ma qual è la condizione necessaria per poter partecipare? La risposta è semplice: sfidare un collega dell’universo condiviso con un filmato alquanto trash, possibilmente carico d’insulti. Questa settimana lo “scontro” è avvenuto tra Paul Rudd, interprete di Ant-Man, e Robert Downey Jr., interprete di Iron Man. Il primo, infatti, ha voluto cogliere il guanto di sfida lanciato da Tony Stark e proporre una cover del brano “Iron Man” dei Black Sabbath, realizzando un video ad hoc in cui l’interprete di Scott Lang si diverte a vestire i panni di ognuno dei componenti del gruppo musicale.

Gli attori hanno condiviso lo schermo soltanto due volte: in Captain America Civil War del 2016 e in Avengers: Endgame del 2019, entrambi diretti dai fratelli Russo. Tuttavia, Scott Lang/Ant-Man era già “programmato” per entrare in conflitto con Tony Stark/Iron Man a partire dallo standalone a lui dedicato e uscito nel 2015, a causa della storia che lega Hank Pym (Michael Douglass) ad Howard Stark (John Slattery).

Tuttavia, entrambi gli eroi hanno messo da parte le loro divergente e hanno lavorato insieme per eseguire il viaggio nel tempo e alla fine abbattere Thanos (Josh Brolin) in Endgame. Potete gustarvi il filmato con Robert Downey Jr. e il video realizzato da Paul Rudd di seguito:

 
 

Paul Rudd parla del suo ruolo in espansione nell’Universo Marvel

Sappiamo che una volta esauritasi la Fase 3 Marvel, gli eroi principali lasceranno spazio a quelli, per così dire, secondari. Tra questi, uno dei più amati e attesi è sicuramente Ant-Man, interpretato da Paul Rudd e che il grande pubblico ha conosciuto quest’estate con il film a lui dedicato.

Di recente l’attore, anche autore della sceneggiatura del film e che rivedremo in Captain America Civil War nello schieramento di Cap, ha raccontato qualcosa in merito al suo futuro in casa Marvel: “So che quando ho firmato c’era del potenziale e che la mia storia si sarebbe potuta legare ad altre, ma non sono ancora del tutto consapevole di come si svolgeranno le cose per me. Stiamo facendo un secondo film e quindi questi incontri si stanno strutturando in maniera precisa. Presto cominceremo a scrivere.”

Rudd si riferisce ovviamente a Ant-Man and the Wasp, sequel già annunciato di Ant-Man a cui lavorerà anche come sceneggiatore. “È stato molto facile lavorare con la Marvel – ha spiegato l’attore – non è come lavorare a una serie tv, perché adesso sto lavorando a Civil War e a Ant-Man 2 ed è come se sapessi già cosa sta succedendo.”

Il sequel di Ant-Man, Ant-Man and The Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe tornare Peyton Reed, mantre sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Fonte: Superhero Hype

 
 

Paul Rudd nel trailer italiano di Altruisti si diventa

Ecco il trailer italiano del nuovo film prodotto da Netflix, Altruisti si diventa, in originale The Fundamentals of Caring, con protagonista Paul Rudd (Ant-Man) e in arrivo il 24 giugno in tutto il mondo sulla piattaforma. Il film è scritto e diretto da Rob Burnett ed è basato sul romanzo di Jonathan Evison.

Il film ha chiuso l’ultimo Sundance film festival e di seguito potete vedere il trailer:

Altruisti si diventa segue le vicissitudini di Ben, un ex scrittore che diventa badante in seguito a una tragedia personale. Dopo un corso di formazione di sei settimane, Ben incontra il suo primo cliente: Trevor, uno sboccato diciottenne affetto da distrofia muscolare. Altruisti si diventaBen, paralizzato emotivamente, e Trevor, paralizzato fisicamente, intraprendono un viaggio improvvisato verso i luoghi bizzarri che Trevor ha visto nei notiziari locali, incluso il non plus ultra: il buco più profondo del mondo. Lungo la strada incontrano una vivace ragazza scappata di casa e una futura madre, che mettono alla prova la capacità dei due di sopravvivere al di fuori della loro prevedibile realtà, aiutandoli a percepire il valore della speranza e della vera amicizia.

Oltre a Paul Rudd protagonista del film, ci sono anche Craig Roberts, Selena Gomez, Jennifer Ehle, Megan Ferguson e Frederick Weller.

 
 

Paul Rudd in Admission?

L’attore del New Jersey (visto, tra gli altri, in 40 anni vergine, Una notte al museo e Molto incinta) sta valutando la sua partecipazione ad Admission, nuovo film di Paul Weitz, scritto da  Karen Croner sulla base dell’omonimo romanzo di Jean Hanff Korelitz. Vi si narrano le vicissitudini di Portia Nathan, interpretata da Tina Fey, che lavora presso l’ufficio ammissioni di un college, la cui vita, abbastanza grigia, verrà scossa dall’incontro con uno studente particolarmente promettente e dal ritorno di fiamma per un vecchio amore: questo sarebbe proprio il ruolo di Rudd, per il quale in precedenza era circolato anche il nome di Owen Wilson. Rudd, visto recentemente in Wanderlust, apparirà prossimamente in  The Perks Of Being A Wallflower e in This Is 40, spin-off di Molto Incinta, dove l’attore riprenderà il personaggio interpretato in quell’occasione.

Fonte: Empire

 
 

Paul Rudd ha saputo il finale di Infinity War prima dei colleghi del MCU

ant-man and the wasp

Contrariamente ai suoi colleghi del MCU, Paul Rudd sembra aver ricevuto un trattamento “diverso” nella gestione delle informazioni top secret di Avengers: Infinity War, in particolare riguardo il sorprendente finale, che a quanto pare l’attore ha scoperto ben prima di Robert Downey Jr. e il resto del cast.

Questo perché, come rivelato dall’attore, “Stavamo lavorando già alla sceneggiatura di Ant-Man e dovevo sapere cosa sarebbe accaduto nel mentre in Infinity War“. Se avete visto il sequel saprete che durante le battute finali Scott Lang “scivola” giù nel Regno Quantico per recuperare le particelle che avrebbero curato la strana malattia di Ghost, salvo poi rimanerci imprigionato a seguito dello schiocco di Thanos. Hope, Hank Pym e Janet invece sono rimasti vittima del Titano Pazzo e dunque ridotti in cenere.

Sapere qualcosa del futuro era diventato fondamentale perché dovevamo affrontarlo in qualche modo nel film” ha spiegato Rudd riferendosi allo schiocco. “Ricordo di averlo sentito e di aver pensato, cavolo, sarà importante, ed eccoci qua anni dopo…

Il personaggio, suggeriscono le teorie, si unirà ai Vendicatori sopravvissuti in Avengers: Endgame una volta fuori dal Regno Quantico. Ma come ha fatto a uscire? Grazie al primo trailer abbiamo appreso che Steve, Natasha e Bruce lo credono morto come Peter Parker e Shuri, e vedendolo all’ingresso del quartier generale, Cap rimane scioccato e crede che si tratti di una vecchia registrazione.

La “fuga” dal Regno Quantico di Scott sarà davvero la chiave per rimediare allo schiocco di Thanos e l’ultima speranza per i nostri eroi di riportare in vita tutti i loro amici? Staremo a vedere.

Avengers: Endgame, il trailer rivela un importante dettaglio su Ant-Man

Ant-Man tornerà in Avengers: Endgame, nelle sale il prossimo 24 aprile.

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, leakato un video di 5 minuti, grossi spoiler on-line

Fonte: Digital Spy

 
 

Paul Rudd ha la sua stella sulla Walk of Fame

Paul Rudd

Anche per Paul Rudd è arrivatoil momento di imprimere le sue impronte nel cemento. L’attore di Ant-Man ha presenziato, mercoledì 1 luglio, alla cerimonia di assegnazione della stella sulla celebre Walk of Fame.

Ecco le foto dell’evento a cui ha partecipato anche il suo collega di set Michael Douglas:

Paul Rudd
Paul Rudd

In uscita nelle sale cinematografiche statunitensi il 17 luglio 2015, il film sarà diretto da Peyton Reed (Ragazze nel pallone, Ti odio, ti lascio, ti…) e vede nel cast Paul Rudd come Scott Lang alias Ant-Man, Evangeline Lilly come Hope Van Dyne, Corey Stoll come Darren Cross aka Calabrone, Bobby Cannavale come Paxton,Michael Peña come Luis, Judy Greer come Maggie, Tip “Ti “Harris come Dave, David Dastmalchian come Kurt, Wood Harris come Gale, Jordi Molla come Castillo e Michael Douglas come Hank Pym.

 
 

Paul Rudd ha grandi idee per Ant-Man 3

Non è ancora arrivato in sala Ant-Man and the Wasp ma sembra che Paul Rudd, interprete di Scott Lang, sia già proiettato verso il film che chiuderà la sua trilogia, proponendo già idee per un eventuale (anche se quasi certo) Ant-Man 3.

In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Rudd ha parlato delle sue speranze per Ant-Man dopo l’uscita di questo secondo film, se la Marvel decidesse di continuare con la serie. All’inizio si è posto in maniera esitante: “Non lo so, ho avuto delle idee in merito a un possibile terzo film, non ho idea se faranno o meno, davvero no. La Marvel è molto brava a mantenere nascoste le sue loro carte, non solo con il pubblico, ma ho pensato a delle cose; se ne avessimo fatto un altro cosa sarebbe accaduto? E ho avuto dei pensieri, ma esito a dire cosa.”

Poi però si è aperto e ha spiegato le sue idee per Ant-Man 3, tutte relative al rapporto tra Scott e sua figlia Cassie, come se nella sua idea i Pym e i Lang potessero diventare una grande famiglia di supereroi: “Questo è interessante, una delle cose che penso spesso riguarda i rapporti familiari, i genitori e i bambini, e certamente la mia relazione con Cassie è una componente enorme. Una relazione padre-figlia come quella di Hope e Hank è una buona idea, sì.”

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

CORRELATI:

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema in Italia il 14 agosto 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Alla produzione ci sono Kevin Feige con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e Stan Lee nei panni di executive producers.

 
 

Paul Rudd ha “convinto” Leonardo DiCaprio ad accettare il ruolo in Titanic

Essere il protagonista di uno dei più grandi e importanti blockbuster della storia del cinema ha cambiato drasticamente il corso della carriera di Leonardo DiCaprio, giovane attore ch all’inizio degli anni Novanta contava apparizioni in tv con la serie Growing Pains e sul grande schermo in pellicole come Voglia di ricominciare e Buon compleanno Mr.Grape. Sul set di Romeo + Giulietta incontra poi Paul Rudd, che a quanto pare potrebbe averlo convinto ad accettare il ruolo di Jack Dawson in Titanic, kolossal di James Cameron, come dichiarato dalla star di Ant-Man durante il Graham Norton Show l’altra sera:

All’epoca, mio ​​padre era un esperto del Titanic ed era solito parlare alle persone di tutto il mondo della nave, perfino nelle università…Ricordo che era il mio ultimo giorno di riprese di Romeo + Juliet, e quella sera uscimmo a bere una cosa al bar con il cast. Mi trovavo nella stessa auto con Leo che mi disse ‘Mi hanno offerto questo film, ed è un film grosso’. Fino ad allora aveva recitato solo in film indipendenti, quindi era preoccupato dal fatto che Titanic fosse prodotto da uno studio…Risposi che mi sembrava incredibile, visto che sapevo tutto della nave grazie a mio padre, e quando mi confidò di non sapere cosa fare io gli dissi che avrebbe dovuto!“.

Sappiamo benissimo com’è andata: DiCaprio si è unito al cast del film di Cameron lavorando con attori del calibro di Kate Winslet, Billy Zane e molti altri, eppure ascoltare questo aneddoto di Rudd, seppur divertente e poco “attendibile”, ci fa credere quel consiglio abbia funzionato…

Paul Rudd: 10 cose che non sai sull’attore

Fonte: The Graham Norton Show

 
 

Paul Rudd elogia il lavoro di Kathryn Hahn in WandaVision

Agatha Harkness
Kathryn Hahn as Agatha Harkness in Marvel Studios' WANDAVISION exclusively on Disney+. Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Kathryn Hahn è sempre stata una delle attrici più sottovalutate di Hollywood, ma grazie alla sua interpretazione di Agatha Harkness in WandaVision, il suo talento è tornato miracolosamente all’attenzione della stampa e, parallelamente, è stata scoperto da una nuova generazione di appassionati cinefili.

In molti sono rimaste particolarmente colpiti dal suo lavoro nella serie Disney+, e pare lo sia stato anche Paul Rudd, interprete di Scott Lang/Ant-Man nel MCU. In un recente articolo di Vanity Fair dedicato proprio ad Hahn, l’attore ha parlato proprio dell’incredibile lavoro della sua collega del MCU in WandaVision

“Kathryn spesso non è solo la persona migliore per quel determinato ruolo parte, ma anche la persona migliore con cui si possa condividere un set. La sua personalità è davvero gioiosa. Senza mai un atteggiamento arrogante o negativo”, ha dichiarato Rudd. “Kathryn dà sempre il massimo in ogni occasione.”

Rudd ha spiegato di aver guardato tutto WandaVision e ha ammesso di aver pensato al lavoro di Hahn nello show per tutto il tempo. “Voglio dire… chi altri potrebbe fare quello che ha fatto lei? Fa quella risatina da strega folle, e ti ha già convinto”, ha aggiunto Rudd. “Sai quanto è difficile fare una risatina da strega folle?”

WandaVision si è conclusa con Agatha intrappolata a Westview come “Agnes”, anche se un ritorno del personaggio è più che probabile: forse potrebbe essere proprio Wanda a liberarla nuovamente (magari per farsi aiutare a ritrovare Tommy e Billy in Doctor Strange in the Multiverse of Madness?).

 
 

Paul Rudd e William Hurt nelle nuove foto da Captain America Civil War

Ecco altre tre immagini direttamente dal set di Captain America Civil War in cui vediamo Paul Rudd nei panni di Scott Lang, che sarà schierato dalla parte di Cap con il suo supereroistico alter ego Ant-Man, e William Hurt che torna nel ruolo di Ross, non più Generale ma Segretario.

GUARDA IL TEASER TRAILER

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In Captain America Civil War lo schieramento di Cap sarà formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno Spider-Man e Scarlet Witch.

In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da AnthonyJoe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel BruhlCaptain America Civil War arriverà nelle sale italiane il 4 maggio 2016.

 
 

Paul Rudd e Jake Gyllenhaal avrebbero potuto interpretare Alan in Una Notte da Leoni!

alan una notte da leoniOgni volta che si pensa al franchise di Una Notte da Leoni è inevitabile non far correre la mente ad Alan, personaggio assolutamente assurdo e fuori di testa, interpretato da . Durante la promozione di Una notte da leoni 3, il regista ha però dichiarato che il ruolo di Alan stava per essere affidato ad altri attori!

Dopo che  fu scritturato per il ruolo di Stu, i produttori considerarono Paul Rudd e Jack Black per il ruolo di Alan. “Quando scrivevamo – ha detto Phillips – avevamo già in mente gli attori a cui assegnare le parti. Onestamente, il ruolo del cognato dello sposo (nel primo film, ndr) era quello di un giovanotto che il gruppo avrebbe portato con loro. Come un Jonah Hill, per intenderci“.

Prima che il personaggio venisse poi trasformato nello stramboide che tutti amiamo, anche Jake Gyllenhaal venne considerato per il ruolo. Per fortuna poi, il talento di Galifianakis, unito a quello degli sceneggiatori, ha dato vita all’Alan che tutti conosciamo, facendone il personaggio chiave del franchise campione di incassi.

Nel film, diretto da  tornano tutti i protagonisti che abbiamo amato nei primi due episodi: 

Una notte da leoni 3 uscirà nelle sale italiane distribuito da Warner Bros il 30 Maggio 2013. Ecco la nostra gallery del film:

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Trama: Tijuana in Messico, una location che calza a pennello ad una serie incentrata sull’esagerazione e che, in questo terzo film, racconterà della fuga di Alan dall’ospedale psichiatrico in cui è stato rinchiuso e dei tentativi dei suoi amici di riacciuffarlo prima che sia troppo tardi. Oltre a Tijuana, il folle viaggio dei protagonisti di Una notte da leoni 3 toccherà anche Los Angeles e Las Vegas. Lì dove tutto ha avuto inizio. Riprese del film al via entro la fine del mese di giugno 2012.

Fonte: WP

 
 

Paul Rudd con Steve Coogan nella commedia An Ideal Home

Paul Rudd appende per un po’ il costume da supereroe (Ant-Man) e fa squadra con Steve Coogan, attore e sceneggiatore sopraffino, per la commedia An Ideal Home, scritta e diretta da Andrew Fleming.

Rudd e Coogan saranno una coppia litigarella che conduce una vita stravagante. Quando il nipote del personaggio di Coogan si presenta alla porta senza nessun altro posto dove andare, i due decidono di accoglierlo malvolentieri.

Il film è prodotto da Gabriella Tana (Philomena), Maria Theresa Arida (Arbitrage), Maxime Remillard e Aaron Ryder (Mud).

Vedremo Paul Rudd di nuovo nei panni di Ant-Man in Captain America Civil War, al cinema dal 4 maggio.

Fonte: Variety

 
 

Paul Newman: 10 cose che non sai sull’attore

Paul Newman film

Paul Newman è uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema e che, se non ci fosse stato, lo avrebbero dovuto inventare. Grazie al suo talento, al suo fascino e alla sua galanteria, l’attore ha saputo conquistare il pubblico di mezzo pianeta.

Paul Newman ha sempre detto di voler essere riconosciuto come un onesto lavoratore che svolge onestamente il suo lavoro, ma è inevitabile pensare a quanti ruoli indimenticabili ha regalato al mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Paul Newman.

Paul Newman: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Il debutto nel mondo del cinema avvenne nel 1954 con il film Il calice d’argento, al quale seguì Lassù qualcuno mi ama (1956), La lunga estate calda (1958), La gatta sul tetto che scotta (1958), Lo spaccone (1961), Intrigo a Stoccolma (1963), Hud il selvaggio (1963), L’oltraggio (1964) e Il sipario strappato (1966). La sua carriera continuò con Nick mano fredda (1967), Butch Cassidy (1969), La stangata (1973), con Robert Redford, L’inferno di cristallo (1974), Quintet (1979), Diritto di cronaca (1981), Il verdetto (1982), Il colore dei soldi (1986), di Martin Scorsese, Mister Hula Hoop (1994), Le parole che non ti ho detto (1999), con Kevin Costner, ed Era mio padre (2002), con Tom Hanks.

2. Paul Newman è stato doppiatore, regista e produttore. Nel corso della sua carriera Paul Newman ha esplorato diversi ambiti del cinema, vestendo i panni del doppiatore, regista e produttore. Come doppiatore, Newman ha lavorato al doppiaggio dei film Magnificent Desolation: Walking on the Moon 3D (2005), Cars – Motori ruggenti (2006) e Carl Attrezzi e la luce fantasma (2006). Come regista, ha diretto La prima volta di Jennifer (1968), Sfida senza paura (1971), Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilde (1972), Lo zoo di vetro (1987) e il film tv Prima dell’ombra (1980). In quanto produttore, invece, Newman ha prodotto La prima volta di Jennifer, Un uomo oggi (1970) e la miniserie Empire Falls – Le cascate del cuore (2005), mentre non è stato accreditato per film come Butch Cassidy, Sfida senza paura (1971) e L’agente speciale Mackintosh (1973). Inoltre, Newman ha anche scritto, diretto e prodotto il film Harry & Son (1984).

Paul Newman: la morte dell’attore

3. Si è spento dopo una brutta malattia. Il 31 luglio 2008 fu ufficializzata la notizia che Newman era affetto da un cancro ai polmoni, diagnosi effettuata dallo Sloan-Kettering Cancer Center di New York, uno dei maggiori centri negli USA per la lotta ai tumori. Secondo il Sun e altre testate, l’attore sarebbe vissuto solo poche settimane, dopo l’ultimo ciclo di chemioterapia presso il Weill Cornell Medical Center di New York. Dopo aver scelto di interrompere le cure, Newman lasciò l’ospedale per passare gli ultimi giorni di vita con la famiglia nella sua casa di Westport, in Connecticut, dove morì il 26 settembre 2008, all’età di 83 anni.

paul newman

Paul Newman: l’altezza e gli occhi dell’attore

4. Celebri sono i suoi occhi. La carriera di Paul Newman si è sempre contraddistinta per il fatto di essere riuscito a ricoprire ruoli di un certo spessore. Eppure, l’attore non era proprio un gigante, ma nemmeno un piccoletto: Newman, infatti, era alto 177 centimetri. Un’altezza forse rilevante per l’epoca ma che non gli ha mai dato nessun tipo di problema nell’interpretare tutti i ruoli a cui ha dato vita. Oltre a ciò, Newman era particolarmente noto per i suoi incredibili occhi blu ghiaccio, un dettaglio più volte messo in evidenza nei film in cui ha recitato.

Paul Newman: chi era sua moglie

 

5. Paul Newman era un marito devoto. Della sua vita, Paul Newman non ha mai avuto nulla da nascondere, così come il matrimonio con l’attrice Joanne Woodward.  I due si sono sposati il 29 gennaio del 1958 a Las Vegas e non si sono mai più lasciati. In quasi 50 anni di matrimonio, Newman ha dimostrato di essere un uomo fedele, devoto ed innamorato della propria moglie, asserendo che “Perché dovrei uscire a mangiare un hamburger quando a casa ho un bel filetto?”.

6. Si è sposato due volte. Anche se il matrimonio con Joanne Woodward è quello più conosciuto, in realtà Paul Newman si era già sposato in precedenza. L’attore, infatti, nel 1949 sposò Jacqueline E. Witte, appena dopo la ripresa economica del Dopoguerra. Ed era ancora sposato quando ha conosciuto la Woodward, di cui si innamorò perdutamente.

Paul Newman: i suoi figli

7. Paul Newman ha avuto 5 figli. Quella di Paul Newman era una famiglia allargata. L’attore, infatti, ha avuto dalla prima moglie 3 figli: Scott Alan (nato nel 1950), Susan Kendall (nata nel 1953) e Stephanie (nata nel 1954). Dall’unione con la seconda moglie, Newman è diventato padre di altre tre figlie: Elinor “Nell” Teresa (nata nel 1959), Melissa “Lissy” Stewart (nata nel 1961) e Claire “Clea” Olivia (nata nel 1965).

8. Ha visto morire suo figlio. Se c’è qualcosa a cui un genitore non dovrebbe mai assistere, quella è la morte di un figlio. Purtroppo a Paul Newman è successo: nel novembre del 1958, Newman ha ricevuto la sconcertante notizia della morte del suo unico figlio maschio, Scott Alan, per un’overdose. Questa morte è sempre stata classificata come accidentale, dovuta ad un mix di alcol, farmaci e cocaina. Recentemente, invece, pare che questa overdose sia stata cercata e voluta da Scott per punire il padre che lui ha sempre definito assente e a causa della sua depressione e della carriera d’attore che non prendeva il volo.

Paul Newman Rolex

Paul Newman, il suo Rolex Daytona e il suo prezzo

9.Ha ricevuto un Rolex in regalo dalla moglie. Verso la fine degli anni ’60, durante il periodo in cui venne girato il film Winning, la moglie Joanne Woodward decise di acquistare per il marito un Rolex Cosmograph Daytona referenza 6239, che venne realizzato nel 1968 ed era stato ideato e progettato per fini sportivi, soprattutto automobilistici e motoristici. Sul fondo dell’orologio, la moglie fece incidere la dedica “Drive Carefully Me”: ciò deriva dalla paura che aveva la moglie ogni volta che Newman di metteva alla guida di qualche auto sportiva.

10. Il Rolex di Paul Newman è stato messo all’asta. Solo qualche anno fa, dopo la sua scomparsa dal 1984, venne messo all’asta il Rolex di Paul Newman, grazie a James Cox, ex fidanzato e amico della figlia di Paul, Nell. I suoi si erano frequentati per diverso tempo e James ha sempre amato Nell per quello che era e non per il fatto di essere una Newman. Dopo che l’attore regalo l’orologio a James (che ne era sprovvisto), qualche hanno fa ha deciso di affidarlo alla casa d’asta Phillips. Non si conosce l’acquirente dell’oggetto, ma si sa che è stato venduto, nel 2017, per qualcosa come 17,8 milioni di dollari.

Fonti: IMDb, biography, galileusweb

 
 

Paul Newman e Joanne Woodward nel poster della Festa del cinema 2022

Festa del cinema 2022

Paul Newman e Joanne Woodward sono i protagonisti dell’immagine ufficiale della diciassettesima edizione della Festa del Cinema, che si svolgerà dal 13 al 23 ottobre 2022 presso l’Auditorium Parco della Musica coinvolgendo numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale. La celebre coppia, una delle più amate e iconiche della storia del cinema, è ritratta nel proprio appartamento newyorkese presso il Greenwich Village, all’inizio degli anni ‘60.

La Festa del Cinema renderà inoltre omaggio a Paul Newman e Joanne Woodward con la presentazione di The Last Movie Stars di Ethan Hawke, una docu-serie di sei puntate che ripercorre la vita e la carriera dei due grandi artisti, visibile prossimamente su Sky.

Paul Newman e Joanne Woodward saranno, infine, al centro di un’ampia retrospettiva, a cura di Mario Sesti. I quindici titoli in programma mostreranno al pubblico i principali successi della coppia, da La donna dai tre volti, che valse a Woodward il premio Oscar, a Lo spaccone e Hud il selvaggio che fecero conoscere Newman a livello globale; dai film che li hanno visti recitare sullo stesso set, come La lunga estate calda e Missili in giardino, fino alle pellicole dirette da Newman e interpretate da Woodward, come La prima volta di Jennifer e Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda.

Melissa Newman, una delle tre figlie della coppia, inaugurerà il programma della retrospettiva e sarà ospite della Festa del Cinema in occasione della serata di apertura della manifestazione.

 
 

Paul Mescal: 10 cose che non sai sull’attore

Paul-Mescal-film Il gladiatore 2

Il giovane Paul Mescal ha all’attivo solamente una manciata di titoli tra cinema e televisione, ma sono bastati questi a mettere in luce il suo grande talento nonché la generosità con cui si approccia ad ogni personaggio. Sempre più Mescal è sulla bocca di tutti, facendo immaginare per lui un futuro particolarmente roseo. Ora che è sul punto di consacrarsi e divenire ancor più popolare, meglio sapere quanto più possibile su di lui.

Ecco 10 cose che non sai di Paul Mescal.

Paul Mescal: i suoi film e le serie TV

1. È stato protagonista di una nota serie TV. Mescal ha fatto la sua comparsa in televisione recitando in un episodio della serie Bump (2019), per poi recitare in quattro episodi della serie The Deceived (2020), nel ruolo di Sean McKeogh. Nello stesso 2020 ottiene poi il ruolo che lo rende celebre, quello di Connell, co-protagonista della serie Normal People, basata sull’omonimo romanzo di Sally Rooney.

2. Ha recitato in celebri film. Il primo film per il cinema in cui Mescal ha recitato è La figlia oscura (2021), diretto da Maggie Gyllenhaal e con protagoniste Olivia Colman e Dakota Johnson. Nel 2022 Mescal ha poi recitato in ben tre film: il drammatico God’s Creature, con Emily Watson, Carmen, con Elsa Pataky, e Aftersun, opera prima della regista Charlotte Wells, in Italia presentato nel corso della Festa del Cinema di Roma, dove Mescal e la Wells hanno incontrato il pubblico.

3. Ha diversi progetti in arrivo. Ora che è sempre più popolare, Mescal è anche altrettanto richiesto. Sono infatti diversi i progetti in cui lo si vedrà prossimamente, tra cui il dramma fantasy Stranger, con Claire Foy e Andrew Scott, e il thriller Foe, dove reciterà accanto a Saoirse Ronan. Tra gli altri progetti, in fase di pre-produzione, vi sono poi i film The History of Sound, The End of Getting Lost, A Spy By Nature e l’annunciato Il gladiatore 2. Mescal è poi attualmente impegnato nelle riprese del film Merrily We Roll Along, del regista Richard Linklater, che sarà girato nell’arco di 20 anni, con un uscita dunque prevista intorno al 2040.

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Paul Mescal e gli Oscar

4. È stato candidato al prestioso premio. Dopo aver guadagnato diverse nomination importanti per il suo ruolo in Aftersun, tra cui quella come miglior attore ai premi Bafta, Mescal è stato candidato anche come miglior attore ai premi Oscar. La sua candidatura, da molti auspicata, è stata una delle grandi sorprese emerse durante l’annuncio delle nomination, in quanto l’attore non era stato candidato né ai Golden Globe né ai SAG Awards, importanti premi che anticipano le candidature all’Oscar. Anche se la sua vittoria sembra improbabile, per l’attore si tratta di una consacrazione, che lo porterà ad una nuova fase della sua carriera.

Paul Mescal in Normal People

5. Non avrebbe recitato nella serie se non ci fossero state scene di nudo. Parlando del suo ruolo nella serie Normal People, l’attore ha raccontato che non avrebbe accettato di recitarvi se non fossero state previste scene di nudo, poiché queste sono molto importanti per il suo personaggio e la storia in sé. “Il libro da cui la serie è tratta è così viscerale e crudo, e quando ll’ho letto i personaggi erano chiaramente nudi per la maggior parte del tempo nella mia immaginazione“. Chi ha visto la serie saprà dunque che le richieste di Mescal sono state accontentate, poiché nella serie sono diverse le scene di nudo presenti.

Paul Mescal in Aftersun

6. Ha lavorato molto sul rapporto con la co-protagonista. Nel film Aftersun, Mescal interpreta Calum, padre di Sophie, il quale trascorre con la figlia una vacanza estiva particolarmente importante per il loro rapporto. Stando a quanto raccontato dall’attore in alcune interviste, lui e Frankie Corio, interprete di Sophie, i due hanno trascorso due settimane insieme prima delle riprese in un hotel resort in vacanza per formare il legame necessario per ritrarre la relazione padre-figlia una volta iniziate le riprese. Hanno così raggiunto quel grado di sintonia e complicità necessario alla riuscita del film.

Paul-Mescal-aftersun

Paul Mescal sarà in Il gladiatore 2

7. Reciterà nell’atteso sequel. Dopo anni di speculazioni, Ridley Scott sembra pronto a realizzare Il gladiatore 2, sequel del film campione d’incassi del 2000. Non ci sarà più, per ovvie ragioni, Russell Crowe nei panni di Massimo Decimo Meridio, poiché il regista avrebbe trovato il suo nuovo protagonista proprio in Paul Mescal, il quale sarebbe in trattative per ricoprire il ruolo di Lucio, il giovane figlio di Lucilla, che ora è un uomo adulto dato che la storia si svolge anni dopo il primo film. Sono tuttavia attesa maggiori conferme a riguardo.

Paul Mescal e Phoebe Bridgers

8. Ha avuto una relazione con la nota cantante. Nel maggio del 2020 sono iniziati a circolare dei rumor circa una possibile relazione tra Mescal e la cantante Phoebe Bridgers, specialmente in seguito ad alcuni loro scambi di messaggi sui social. Nel dicembre dello stesso anno, Mescal ha poi recitato nel videoclip del brano della Bridgers Savior Complex, per la regia di Phoebe Waller-Bridge. Solamente nel novembre del 2021, però, i due hanno fatto il loro debutto insieme su un red carpet e da quel momento la loro relazione divenne certezza. A distanza di un anno, tuttavia, sul finire dunque del 2022 i due sembrano essersi separati, senza però fornire maggiori dettagli a riguardo.

Paul Mescal non è su Instagram

9. Ha cancellato il proprio account. Mescal, a differenza della maggior parte dei suoi coetanei e dei suoi colleghi, non è presente su Instagram dopo aver deciso di cancellare il suo account l’anno scorso. “Penso solo che non sia particolarmente utile per le persone vedere, come sei, letteralmente“, ha detto Mescal spiegando le motivazioni dietro la scelta di abbandonare il social. Ad oggi, dunque, non vi è un account ufficiale dell’attore su Instagram, ma si possono ritrovare diverse fan page a lui dedicate dove poter ritrovare sue foto e notizie a lui legate.

Paul Mescal: età e altezza dell’attore

10. Paul Mescal è nato il 2 febbraio del 1996 a Maynooth, in Irlanda. L’attore è alto complessivamente 1,80 metri.

Fonti: IMDb, Buzz, Cosmopolitan